Ottobre 2003 ok

Forlì-Cesena

Mensile di Edit Sapim srl - Anno VII - N. 10 - ottobre 2003 - Aut. Trib. di Forlì del 20/10/97 - Reg. Stampa n. 28/97- Sped. abb. Post. art. 2 Comma 20/b, Legge 662/96 - Dir. P.T. Forlì - Tassa pagata - Pubbl. inf. 45%.

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Con la proposta di Legge Finanziaria 2004 il Governo Berlusconi mette definitivamente la parola fine, sia nel metodo che nel merito, agli impegni presi nel cosiddetto “Patto per l’Italia”.

Sul piano delle relazioni il Governo non ha voluto attivare alcuna vera occasione di confronto tra le parti, confermando una prassi che si rivela deleteria sul piano della coesione sociale e lesiva di una corretta democrazia economica.

La manovra predisposta è totalmente inadeguata alla situazione economica. A metà legislatura siamo di fronte ad una situazione economica stagnante, una finanza pubblica in condizioni pesantissime, tassi di inflazione crescenti, crescita del senso di insicurezza e precarietà sul lavoro. L’impianto è fragile e privo di valenza strutturale.

La proposta presentata dal Governo si basa su tre strumenti: massiccio ricorso al condono sia fiscale che edilizio; ulteriore riduzione delle risorse per gli enti locali e per le politiche sociali; riforma delle pensioni all’insegna della più pressante emergenza finanziaria.

Non esiste alcuna politica organica di sostegno al sistema imprenditoriale, anzi viene riconfermata la tassa dell’IRAP, nonostante dichiarazioni contrarie in tal senso si fossero succedute nelle ultime settimane. Il massiccio ricorso alle misure una tantum deprimerà ulteriormente la domanda. I tagli agli enti locali strangolano la loro autonomia e rendono ancor più precari gli obiettivi di tenuta dei servizi sul territorio. La riduzione di risorse per il sociale riduce il sistema delle tutele e dei diritti. Noi crediamo che occorra battersi per tentare una rivisitazione della Finanziaria in sede di dibattito parlamentare. Sono necessarie riforme strutturali sul debito pubblico, per sostenere interventi infrastrutturali, incrementare l’innovazione di prodotto e di processo, sostenere la ricerca, riformare il Welfare riaffermando i principi di equità e tutela a partire dalle fasce meno abbienti, sostenere la crescita di specializzazioni adeguate a quelle degli altri sistemi più avanzati. In sostanza occorre battersi per un progetto di politica economica e sociale che rimetta al centro le grandi risorse umane e imprenditoriali del Paese valorizzando il grande bisogno di futuro presente nelle nuove generazioni. La cooperazione in questo vuole dare il suo contributo.

Cooperative agricole, Regione e Marocco si incontrano in un workshop a Marrakech

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nternazionalizzare l’impresa agricola. È questa la parola d’ordine lanciata dalla Regione Emilia-Romagna, che in collaborazione col mondo della cooperazione guarda a nuovi mercati per espandere il proprio know-how e le proprie aree di influenza. Il primo obiettivo è il Nordafrica, e in particolare il Marocco, Paese in cui il partenariato con le imprese locali ha già trovato modo di esprimersi in vari modi, tra cui la progettazione di un innovativo sistema di gestione ambientale integrata a Khouribga.

Operatori professionali marocchini ed italiani avranno modo di entrare in contatto diretto il 5 e 6 dicembre a Marrakech, in occa-

HERA FORLI’-CESENA Srl Sede - Distretto Cesena: Via A. Spinelli, 60 47023 CESENA tel. 0547.643711 fax 0547.643800 Distretto Forlì: Via Balzella, 24 47100 FORLI’ (FC) tel. 0543.790911 fax 0543.724272 Distretto Rubicone-Mare: Via Rubicone Dx, 1950 47039 SAVIGNANO SUL RUBICONE (FC) tel 0541.933914 fax 0541. 931672

sione del primo workshop internazionale organizzato da Regione Emilia-Romagna e Legacoop Forlì-Cesena.

Il convegno, organizzato all’interno del salone dell’imprenditoria italiana “Oui Italie”, vedrà la partecipazione delle Nazioni Unite servirà per fare il punto sul contesto, le prospettive di sviluppo e le agevolazioni per le imprese interessate ad investire nel Paese nordafricano previsti interventi dei ministri dell’Industria e dell’Agricoltura marocchini, dei rappresentanti di Regione e Legacoop e degli operatori professionali.

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News, informazione dal mondo cooperativo di Forlì-Cesena e uno spa zio di “situation comedy” con protagonista Pier paolo Sedioli. È questo il contenuto di Legacoop TV, la trasmissione tele visiva prodotta da Edit Sapim che va in onda da fine ottobre su un net work di televisioni locali che comprende Tele Ro magna, Video Regione, Erreuno, ÈTV Romagna e Nuovarete.

La riforma Vietti apre nuove frontiere per la raccolta di capitale Dal 2004 entrano negli statuti obbligazioni, azioni e molto di più

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l codice civile, così come novellato dalla legge di riforma del diritto societario, introduce per la prima volta per le cooperative, così come per le società ordinarie, il concetto di “strumenti finanziari”.

A tale nuova terminologia, tuttavia, non viene associata una definizione generale tramite cui sia possibile procedere dal concetto astratto alla sua applicazione pratica. Probabilmente il legislatore codicistico ha voluto intenzionalmente lasciare astratto il concetto per demandare poi alla evoluzione della realtà applicativa il compito di darg l i forma e sostanza.

Così, accanto ad istituti classici come le obbligazioni e le azioni di risparmio per le società per azioni, e come le azioni di sovvenzione o di partecipazione cooperativa (APC) per le cooperative, nasce un nuovo “genus” di titoli o di strumenti deputati alla raccolta di fonti di finanziamento, che a sua volta comprende anche le fattispecie sopra menzionate ormai consuete per gli operatori. In tal modo le società, con l’entrata in vigore della riforma (gen-

naio 2004), avranno a disposizione nuovi mezzi per raccogliere apporti finanziari che potranno assumere il carattere di capitale di rischio o di semplici finanziamenti; quindi, accanto ai soci cooperatori potranno entrare a far parte della cooperativa oltre ai tradizionali soci sovventori, ormai molto diffusi, e possessori di azioni di partecipazione cooperativa, anche nuove figure portatrici di interessi economici, quali i posses-

sori di strumenti finanziari diversi.

Non bisogna dimenticare inoltre che anche le cooperative in forma di società per azioni potranno emettere prestiti obbligazionari come le società per azioni ordinarie (questa possibilità era già stata introdotta dal legislatore, ma poco praticata). La legge quindi attribuisce ai soggetti, possessori di strumenti finanziari, diritti che possono essere sia patrimoniali che ammi-

nistrativi, delegando lo statuto a definirne limiti e contenuto. Tali diritti variano a seconda che si tratti di strumenti finanziari partecipativi o non partecipativi, ovvero che rappresentino o meno quote di capitale sociale (ovviamente non quello dei soci cooperatori).

A loro volta gli strumenti partecipativi possono avere diritto di voto o possono esserne privi, oppure possono avere un diritto di voto limi-

Sono partiti i lavori del I° Forum di Agenda 21 Locale per il Comune di Cesena e la Pro vincia di Forlì - Cesena. Agenda 21 è il piano delle Nazioni Unite per lo sviluppo soste nibile nel 21° secolo che ha come fine quello di introdurre un nuovo modo di governare il territorio e programmare lo sviluppo, mettendo a punto un Piano di Azione Locale che traduca gli obiettivi generali dell’Agenda 21 in programmi ed obiettivi concreti. Questo Piano rappresenta il documento programmatico per la sostenibilità ambientale, creato tramite un processo che coinvolge tutti i cittadini ed i settori di attività. Il tutto si può riassumere con la celeberrima frase: “pensare globalmente, agire localmente”. Il proget to, a livello locale, prevede una serie di iniziative che, utilizzando la metodologia dei gruppi di lavoro, vede il coinvolgimento di enti, associazioni, istituzioni. Le tematiche di discussione sono sia ambientali, quali la gestione dei rifiuti, il futuro dell’agricoltura, la gestione delle risorse energetiche ed idriche, le produzioni ecocompatibili, sia di gestione dei servizi sociali e la mobilità urbana. Le parti invitate sono chiamate in prima persona a condividere le criticità che esistono nel territorio, elemento di partenza su cui si defini ranno gli obiettivi e le azioni che porteranno alla definizione di un piano di azione per lo sviluppo sostenibile.

Il rapporto tra editoria e Poste (nella foto la sede di Forlì) non è mai stato privo di conflitti. Spesso la responsa bilità è esterna: il decreto del Governo che triplicava le ta riffe di spedizione per quasi tutti i piccoli giornali è stato bloccato da un ricorso al Consiglio di Stato. Ma l’incertez za continua, con grave danno per ambo le parti in causa.

Il consiglio comunale di Forlimpopoli decise nel 1899 di installare un impianto di illuminazione elettrica, in sostituzione di quello precedente con lampioni a petrolio. Meno opportune furono, forse, le iniziative che demolirono sostanzialmente quasi tutte le mura attorno alla Rocca. Ma l’opera che coinvolse cooperative di lavoro, impegnate in massacranti lavori di sterro, fu quella che portò alla costruzione della strada fra Forlimpopoli e Meldola attuata fra il 1905 e il 1910. Allora, quell’evento, migliorò la qualità di vita della valle del Bidente e offrì l’occasione per portare in primo piano l’attività di chi aveva scelto il lavoro associato. Erano persone che sfuggivano alla miseria, spesso braccianti occasionali, che provenivano da famiglie di nove-dieci figli e non riuscivano neppure ad essere utili, se non occasionalmente, nei poderi dove avevano lavorato i propri padri e i propri fratelli maggiori. Quei braccianti poi andarono o furono mandati a combattere e morire nella Prima Guerra Mondiale. Non videro molte cose belle nei loro venti anni di vita. Ed era meno di un secolo fa.

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tato per materia. Per quanto riguarda i diritti di patrimoniali va segnalato l’art. 2526 del codice civile, che prevede che sia l’atto costitutivo a definirli; in particolare possono essere previsti privilegi nella ripartizione degli utili e nel rimborso del capitale (così come è già previsto per i soci sovventori) ferma restando l’indisponibilità delle riserve indivisibili.

Per quanto riguarda i diritti amministrativi, lo stesso art.

2526 stabilisce che ai possessori di strumenti finanziari non possa in ogni caso essere attribuito più di un terzo dei voti spettanti all’insieme dei soci presenti o rappresentati in ciascuna assemblea. Inoltre secondo l’art. 2542 ai possessori di strumenti finanziari (partecipativi e non) può essere attribuito il diritto di eleggere un determinato numero di consiglieri di amministrazione (non necessariamente scelti tra gli stessi), purché in misura non superiore ad un terzo dell’intero consiglio. Saranno gli statuti delle cooperative a dare concretezza applicativa a tutte queste novità.

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Parla il presidente della Provincia di Forlì-Cesena, Piero Gallina

In arrivo tra 2003 e 2004 appalti pubblici per 54 milioni

Direi a buon punto, anche se non celermente come vorremmo in quanto amministratori e cittadini. Purtroppo l’insieme della normativa che regola le opere pubbliche e gli appalti (frutto anche di tangentopoli) privilegia, in nome della trasparenza, una serie eccessiva di passaggi e adempimenti che rallentano il percorso verso la gara d’appalto. Comunque abbiamo 19 milioni e 289 mila euro di opere in corso d’appalto (scuole e viabilità) che saranno assegnati entro i prossimi due mesi. Altri 17 milioni e 285 mila euro muniti di progetto che andranno in appalto a cavallo fra il 2003 e il 2004. Inoltre, 17 milioni e 642 mila euro riguardanti il piano di invesstimenti 2003 con progetto preliminare o definitivo che andranno in esecuzione nella seconda

metà del 2004. Per cui possiamo esprimere una certa soddisfazione, sia per la tempisitica che per la dimensione finanziaria degli investimenti sul territorio.

Non solo è possibile, ma assolutamente necessario. Vorrei richiamare come Provincia, Camera di commercio e associazioni imprenditoriali come Legacoop abbiano anticipato, attraverso la Conferenza sulle strategie e il governo del territorio, tenutasi due anni fa, la filosofia politico-amministrativa della “governance” del territorio.

Pratica che si sta estendendo in altre province dell’Emilia.

Abbiamo quindi tutte le condizioni per continuare a concertare assieme le strategie a lungo termine e gli obiettivi di medio periodo per mantenere alta la competitività del

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ercoledì 29 e Venerdì 31 ottobre rispettivamente a Forlì (presso l’aula magna dell’Istituto d’Arte) e a Cesena (presso la sala conferenze della CGIL) si terranno i primi due seminari di apertura e di orientamento del concorso per idee d’impresa cooperativa “Bellacoopia”, rivolti agli studenti e alle studentesse che alla data del 15 ottobre hanno aderito ufficialmente al bando. Obiettivo dei due incontri è quello di fornire spunti di riflessione e di conoscenza sul “fare cooperazione” e sul fare impresa, mettendo in contatto i ragazzi con esperti del mondo imprenditoriale, economico e fiscale. Massimo Brusaporci (coordinatore del progetto) illustrerà gli aspetti tecnici e metodologici del progetto, Bruno Carioli (direttore Legacoop Forlì-Cesena) relazionerà sul mondo della cooperazione forlivese, Isabella Landi (ufficio fiscale Legacoop Forlì-Cesena) affronterà il tema delle nuove regole del diritto societario, infine Francesca Pasquini (consorzio Spinner) interverrà con una relazione sugli start-up aziendali. I lavori avranno inizio a a Forlì alle 9,00, Cesena alle 9,45 e si concluderanno entro la mattinata. Per saperne di più è possibile scaricare il programma dettagliato sull sito internet “www.legacoopforlicesena.it/bellacoopia/”.

do gli enti locali. Per altro, un miglioramento delle infrastrutture, che porti il traffico fuori dalle città, è sicuramente una delle condizioni per migliorare l’uso del trasporto pubblico e la qualità delle città.

territorio e del nostro sistema.

Assolutamente sì, se per rispetto della qualità ambientale si intende lo sviluppo sostenibile che risponde alle necessità del presente senza compromettere la capacità delle generazioni future di sostenere le proprie. In tale direzione si stanno muoven-

Certamente, poiché la responsabilità sociale delle imprese è tesa a migliorare la qualità. Intesa sia come rapporti interni sia esterni all’impresa, non finalizzati unicamente al profitto ma anche al rispetto dei diritti della persona e dell’ambiente. Quindi un comportamento responsabilmente etico dei propri comportamenti d’impresa. Una visione moderna che ha portato numerose imprese ad aumentare fatturato e profitti e non, come si pensava, a perderne.

È

un quadro positivo quello che emerge dal rapporto semestrale della Direzione provinciale del Lavoro sull’entità socioeconomica del movimento cooperativo di Forlì-Cesena. Le cooperative - la rilevazione è di giugno di quest’anno - sono 765, con un saldo positivo di 16 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, grazie soprattutto al settore produzione lavoro (+11). Nel complesso 209 cooperative sono associate a Legacoop (+4 rispetto al semestre precedente), seguita dalla Confcooperative con 183 (+5) e dall’AGCI con 108 (-1). Le cooperative unitarie sono 21.

«L’aumento dei ricavi e degli occupati rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente - afferma il curatore dello studio, Domenico Settanni - sta a dimostrare la validità di questa formula societaria. È però quanto mai necessario riprendere, partendo proprio dal nostro territorio, quel processo unitario fra le associazioni di rappresentanza che solo fino a qualche anno fa sembrava giunto a conclusione e che invece si è andato disperdendo nel tempo. La Cooperazione necessita di sforzi mirati per poter crescere ulteriormente e svilupparsi, al di là di ideologie e di preconcetti ormai superati».

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Quella morte ci riguard a .

L’uccisione a sangue fredda, un colpo di pistola alla nuca, di Annalena Tonelli a due passi dal tubercolosario di Borama, nel Somaliland, non può essere archiviata come un semplice fatto di cronaca nera, avvenu to, tra l’altro, all’estero. Anna lena Tonelli, cristiana devota, appassionata volontaria, non è soltanto un simbolo della fede che con disinteresse si applica alla solidarietà verso gli ultimi della terra. La forlivese Anna lena è il punto d’incontro di tutte le donne e gli uomini di buona volontà. I suoi oltre trenta anni d’impegno prima in Kenya, poi nel nord est della Somalia e infine nella regione del Somaliland, sono il segno c o e rente di un progetto che non ha conosciuto soste né c o m p romessi, non si è fatto strumento interessato di una corporazione politica, di una nazione e, sul piano organizza tivo (non su quello della cre denza) neppure di una singola religione. Annalena per i "suoi" bambini sofferenti, i "suoi" vecchi ammalati, le "sue" donne stuprate dai sol dati, i "suoi" uomini feriti dalle guerre ha accettato l’aiuto di chi si fidava, l’aiuto di ogni benefattore che ha voluto ri manere anonimo nel suo gesto.

La cooperazione internaziona le è stata condotta, negli anni scorsi, senza troppi scrupoli, salvo alcuni casi meritevoli.

Quella che si affronta nei no stri tempi addirittura sta regre dendo, fra egoismi nazionali e i n t e ressi delle potenze più grandi, e non mancano i terro risti a fomentare ulteriori disa stri. La grande tradizione civi le solidarista del movimento cooperativo non deve mancare per aiutare a continuare il la voro di Annalena. Né deve fare cessare le ricerche di colpevoli e mandanti. Non basta affer mare che nella disintegrata So malia le nostre leggi non val gono. Sotto la giustizia divina, c’è anche il diritto dell’uma nità quotidiana e la perdita di Annalena, premio Nansen del volontariato, non è vicenda che potrà essere dimenticata.

Siglato il patto con i sindacati confederali

È il primo accordo di questo tipo in provincia

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servizi di assistenza domiciliare ai cittadini della cooperativa sociale Cad saranno garantiti anche in caso di sciopero. È questo il contenuto dell’accordo raggiunto in questi giorni dalle organizzazioni sindacali e dai vertici della cooperativa forlivese, una delle più importanti realtà romagnole del settore, con 550 occupati nelle zone di Forlì-Cesena, Rimini e Pesaro-Urbino.

Cad opera nel campo dei servizi di assistenza a domicilio o presso strutture residenziali e diurne. A t t i v i t à che, per la loro tipologia di intervento socio-sanitario, non possono essere in alcun modo sospese; tali servizi, infatti, presuppongo la garanzia dell’incolumità e la massima salvaguardia delle condizioni

di salute dei loro utenti (anziani, disabili, soggetti affetti da sofferenza psicologica).

Cad ha lavorato congiuntamente ai sindacati per stilare il documento, facendo riferimento alle norme sulla conciliazione fra diritto di sciopero e servizi pubblici essenziali.

«L’accordo - spiega la presidente della cooperativa, Ele-

Compie tre n t ’ a n n i la cooperativa cese nate Pubblineon, co stituita il 12 novem bre del 1973 (ed en trata in attività nel gennaio dell’anno successivo) da nove soci fondatori, in se guito alla scissione di due rami pro d u t t i v i della preesistente dit ta privata Pubblineon Sail. Mentre quest’ul tima mantenne la produzione su scala industriale di lam pioni, alla nuova cooperativa fu affidata la produzione ar tigianale di insegne e materiale pubblicitario luminoso, tubi illuminanti e la lavorazione di materie plastiche.

Con gli anni la società ha accresciuto la professionalità delle sue maestranze, acquisendo importanti commesse sul territorio romagnolo (tra cui il nuovo Ipercoop Lungo Savio di Cesena). Dallo scorso 30 giugno Gino Reali, presidente della Pubblineon dal 1981, andando in pensio ne ha lasciato la guida della società all’ex vicepresidente Bruno Bagnolini (a sinistra nella foto, col presidente uscente), che sarà affiancato dal nuovo responsabile com merciale, Gabriele Alessandrini. Giorgio Giannessi, uno dei soci fondatori ancora al lavoro in cooperativa, andrà invece in pensione alla fine del 2003.

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IL TRASPORTO SU GOMMA

na Grilli (nella foto)- nasce dalla volontà di tutelare sia il diritto dell’utenza a ricevere sempre e comunque l’assistenza di cui necessita, sia il diritto del socio della cooperativa, in quanto lavoratore, all’esercizio dello sciopero».

La cooperativa Cad è presente da 26 anni nel settore e impiega numerose professionalità specializzate: addetti all’assistenza di base/operatori socio-sanitari, educatori, infermieri, terapisti della riabilitazione. «Esprimiamo soddisfazione per questo accordo, il primo di questo tipo siglato nella nostra provincia dice Guglielmo Russo, responsabile Servizi di Legacoop Forlì-Cesena - ed auspichiamo che l’esempio di Cad possa estendersi presto a tutto il territorio provinciale».

L

a cooperativa cesenate Controvento ha partecipato con due operatori didattico-scientifici alla Festa della Scienza, che si è svolta a Parigi dal 12 al 19 Ottobre. I due operatori hanno fatto parte, in veste di formatori, di un’équipe internazionale che durante tutta la settimana ha animato laboratori scientifici presso Scuole, Musei e Parchi della capitale francese. In particolare, durante il fine settimana, sono stati testati davanti al grande pubblico della Cité des Sciences i percorsi di approfondimento messi a punto in Italia. I temi portanti di questa settimana, tutta dedicata alla Scienza, sono stati “il clima e l’energia”. L’iniziativa, promossa e finanziata dal Comune di Parigi, hai visto il coinvolgimento degli operatori cesenati grazie alla collaborazione che Controvento ha instaurato con un’Associazione francese e che lo scorso anno ha permesso a bambini italiani di scambiare esperienze con coetanei parigini su temi di carattere scientifico. Ora, con l’adesione di Controvento a questa iniziativa, l’integrazione non coinvolgerà più soltanto gli studenti, ma lo scambio avverrà soprattutto tra formatori.

Formula Servizi presenta il primo bilancio sociale

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uove forme di lavoro che vengono incontro alle esigenze delle donne, crescita del valore aggiunto, innovazioni tecnologiche e ambientali. Il bilancio sociale di Formula Servizi, il primo della storia della cooperativa, nata nel 1975 come Pulixcoop, certifica gli sforzi dell’impresa di mantenersi su binari “etici”. Non ultimo il raggiungimento, prima in provincia, della certificazione di “social accountability”, SA8000.

Il bilancio é state presentate lunedì 20 ottobre nel corso di una conferenza a cui hanno preso parte più di 50 esponenti del mondo dell’informazione, della pubblica amministrazione e dell’impresa.

Al tavolo dei relatori, oltre al presidente di Formula, Gra-

ziano Rinaldini, il presidente di Legacoop nazionale, Giuliano Poletti, il presidente della Camera di Commercio di Forlì-Cesena, Sergio Mazzi, ed i responsabili dei progetti interni di certificazione etica e bilancio sociale, Ilaria Melandri e Andrea Cuni.

Formula Servizi occupa oltre 1.300 operatori, le cui retribuzioni assommano a circa 20 milioni di euro. L’87% dei 762 soci lavoratori - i proprietari dell’azienda - sono donne. La cooperativa ha compiuto molti sforzi per favorire la conciliazione di tempi di lavoro e tempi di vita. Ad esempio stipulando un elevato numero di contratti part-time (il 52,41% è impiegato con questa tipologia).

Oppure attraverso nuove forme di regolazione come il job

sharing (lavoro condiviso).

Il valore aggiunto, che misura la ricchezza prodotta dalla cooperativa a favore della collettività, nel 2002 assomma a oltre 22 milioni e 641 mila euro, di cui l’87,72% è stato destinato alla remunerazione del personale (soci cooperatori, dipendenti non soci, collaboratori, lavoratori interinali).

Il 3% degli utili, come per tutte le cooperative, è andato a finanziare il fondo Coopfond per la promozione del movimento cooperativo (circa 49 mila euro). Altri 38 mila euro sono stati impiegati per promuovere, direttamente o indirettamente, iniziative di solidarietà sociale, manifestazioni culturali e progetti a carattere sportivo.

Via Hercolani 2 - Forlì Tel. 0543.378211 - Fax 0543.35383 Direttore Responsabile: Pietro Caruso Direttore Editoriale: Widmer Valbonesi Redazione: Bruno Carioli, Gabriele Zelli, Guglielmo Russo, Valdes Onofri, Cristian Maretti, Monica Fantini, Massimo Brusaporci, Simona Benedetti, Isabella Landi, Enrica Mancini, Emilio Gelosi (Coordinatore) Foto: Fotogiornale Sabatini, Fabio Blaco, Archivio ufficio stampa Legacoop

Sede: FORLI’ Via Edison, 25 - Tel. 0543/796483-723760 Fax 0543/724453 Ufficio di FORLIMPOPOLI: Via Togliatti, 18/A - Tel. 0543/741244

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Il progetto finanziato da Conad e Barilla

La costruzione affidata al Conscoop di Forlì

È

stato il presidente della Regione EmiliaRomagna, Vasco Errani a posare ufficialmente la prima pietra dell’Irst, l’Istituto per la ricerca e lo studio dei tumori che sorgerà al posto dell’ex ospedale di Meldola. L’Irst - che servirà un bacino di circa un milione di utenti - nasce dalla collaborazione fra pubblico e privato.

All’ideazione dell’iniziativa hanno infatti partecipato le aziende sanitarie di Ravenna, Cesena, Rimini e Forlì; le Fondazioni Casse dei Risparmi di Ravenna, Cesena, Forlì, Faenza e Lugo; l’Istituto oncologico romagnolo e il Comune di Meldola.

Il progetto - dal costo di oltre un miliardo delle vecchie lire - è stato finanziato da Conad Romagna-Marche, in collaborazione con Baril-

la. «La nostra cooperativa ha spiegato l’amministratore delegato di Conad RomagnaMarche, Vitaliano Brasini si impegna per il territorio in cui opera in molti modi concreti. I valori della solidarietà fanno parte della nostra storia e della nostra cultura».

I lavori - che dovrebbero concludersi entro il settem-

bre del 2005 - sono stati affidati ad un gruppo di cooperative guidato dal Conscoop di Forlì e di cui fanno parte Cear, Umanitaria Edile, Ceif e Idrotermica Coop.

«L’Istituto di Meldola – ha spiegato il dottor Dino Amadori, presidente del Comitato tecnico-scientifico dell’Irst – consentirà di poter svolgere

attività di ricerca traslazionale, di applicare cioè le novità prodotte dagli studi scientifici svolti direttamente sulla cura del paziente. Nella nuova struttura potremo infatti contare su laboratori e professionisti impegnati nella ricerca sia in ambito biologico che in quello farmacologico.

I risultati di questi studi diventano immediatamente utilizzabili all’interno di protocolli clinici che applicano ai pazienti le evidenze scaturite dagli approfondimenti in farmacologia preclinica».

L’Irst raccoglierà, proseguendo il lavoro già realizzato dall’Istituto oncologico romagnolo, il Registro tumori della Romagna, una banca dati strettamente collegata con i servizi oncologici romagnoli, indispensabile per verificare l’adeguatezza e l’efficienza degli interventi di diagnosi precoce.

La nuova Pac (Politica agricola comunitaria) è stata al centro di un incontro organizzato mercoledì 15 ottobre da Legacoop Forlì-Cesena presso la sala riunioni del Consorzio agrario di Forlì.

L’accordo è basato su sei concetti chiave - disaccoppiamento (vera innovazione della riforma), condizionalità ecologica (cross compliance), modulazione, rafforzamento del secondo pilastro della Pac (sviluppo rurale), disciplina finanziaria e riforme di alcune OCM, ed è nato per rispondere, sostanzialmente, a motivazioni di orientamento della Pac verso gli interessi dei consumatori e dei contribuenti. Circa un’ottantina gli operatori professionali che hanno seguito con interesse i lavori, a cui hanno preso parte esperti dell’assessorato all’agricoltura dell’Emilia-Romagna e l’assessore provinciale all’agricoltura, Malù Bargossi.

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i rinnova l’appuntamento con l’arte della cooperativa Cocif, che sabato 27 settembre, presso il proprio stabilimento di Longiano, ha inaugurato la mostra “Lontano dal rumore. Omaggio a Giovanni Cappelli 19231994”. L’ e s p o s i z i one, dedicata al pittore cesenate in occasione dell’ottantesimo anniversario della nascita, rimarrà aperta fino al 23 novembre e rientra nel progetto “Cocif in arte” che ha preso il via tre anni fa con una iniziativa analoga dedicata ad Alberto Sughi. I curatori, Flaminio e Massimo Balestra, hanno compiuto un importante lavoro di ricerca, privilegiando le opere meno conosciute dal pubblico e dagli stessi estimatori dell’artista. Orari: lunedì: 15,00 – 19,00; martedì – sa bato: 9,00 – 12,00 / 15,00 – 19,00; domenica: 15,00 – 19,00. Informazioni: tel.0547 56144.

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Il convegno del Comitato Autotrasporto Romagnolo

Molti i dubbi sulle nuove regole del Codice

L’

autotrasporto merci chiede maggiore sicurezza stradale, regole certe e fatte rispettare in maniera uniforme sull’intero territorio nazionale, oltre ad investimenti infrastrutturali in grado di garantire alla categoria degli autotrasportatori le condizioni necessarie per rispettare a pieno i dettami del codice della strada. L’occasione per avanzare queste proposte, e fare allo stesso tempo il punto sulla nuova normativa in tema di sicurezza stradale, legata all’introduzione della patente a punti, è stato il convegno tenuto lo scorso 17 ottobre in Provin-

«In Italia, negli ultimi dieci anni, gli incidenti stradali hanno causato oltre 72 mila morti e 2 milioni e 400 mila feriti, di cui solo il 4% riconducibili al coinvolgimento diretto di autoveicoli pesanti», spiega Widmer Valbonesi, coordinatore del Car. La patente a punti ha rappresentato una novità significativa, ma restano ancora tante incertezze sull’interpretazione. «Riteniamo che la questione della sicurezza per chi lavora quotidianamente sulle strade, come gli autotrasportatori, non si esaurisca unicamente con la patente a punti, ma dovrebbe prevedere un’azione più sistematica, che parta, adesempio, dall’adeguamento e manutenzione delle arterie di traffico e dalla realizzazione di aree sosta attrezzate, oltre che dall’uniformità di trattamento degli utenti della strada su tutto il territorio della nostra penisola».

cia, a Forlì, su iniziativa del Comitato Unitario dell’Autotrasporto Romagnolo. La sigla associa migliaia di imprese operanti nelle province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini, ed aderenti ad AGCI, A C C A P Cesena, Confcooperative, Confartigianato Trasporti, FITA-CNA, Legacoop di Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini. Il convegno ha rappresentato un’occasione di incontro tra il mondo dell’autotrasporto romagnolo e le istituzioni locali, per sensibilizzare le imprese di autotrasporto al rispetto delle regole di circolazione stradale, ma anche per chiarire i dubbi le-

gati alle recenti modifiche introdotte al Codice della strada, e per individuare azionifavorevoli al miglioramento della sicurezza stradale a Forlì-Cesena.

All’iniziativa hanno preso parte, oltre a Widmer Valbonesi, coordinatore del Car, Piero Gallina, presidente della Provincia di Forlì-Cesena, Ferdinando Fabbri, presidente della Provincia di Rimini, Eugenio Fusignani, assessore ai Lavori pubblici e Viabilità della Provincia di Ravenna e il comandante del Centro di addestramento della Polizia Stradale di Cesena, Balduino Simone.

Legacoop: «Servono interventi più incisivi e incentivi ai carburanti alternativi»

D

a giovedì 2 ottobre sono ripartite in tutta l´Emilia-Romagna le limitazioni al traffico a targhe alterne secondo l’Accordo di Programma sulla Qualità dell’Aria al quale hanno aderito anche i Comuni di Forlì e di Cesena.

Rispetto alla prima edizione dell’iniziativa la limitazione al traffico riguarda la sola giornata del giovedì (dalle 8,30 alle 12,30 e dalle 14,30 alle 18), ed una domenica al mese, dalle 10 alle 18; inoltre i limiti di circolazione a targhe alterne devono essere rispettati anche da ciclomotori e motocicli e risultano validi per tutti i veicoli dei residenti in EmiliaRomagna.

La limitazione copre le aree del centro abitato dei due Comuni ad eccezione di alcuni percorsi interni caratterizzati da ampi flussi di traffico o che consentono di raggiungere i parcheggi scambiatori auto-bus.

Legacoop non ritene il provvedimento di limitazio-

ne del traffico risolutivo, nè efficace al fine di raggiungere i valori fissati dalla Comunità Europea per il 2005, servono interventi più incisivi che si pongano l’obiettivo di abbattere in modo significativo le diverse fonti di in-

quinamento atmosferico.

Pensiamo alla realizzazione di piattaforme logistiche, per la razionalizzazione del sistema di distribuzione delle merci, alla messa a disposizione di spazi di parcheggio per favorire l’interscambio e l’accesso ai mezzi pubblici di trasporto, alla realizzazione di nuovi parcheggi, alla facilitazione della circolazione e della sosta delle auto elettriche, a metano e gpl o più in generale all’utilizzo di

carburanti alternativi per l’autotrazione, ma anche per il riscaldamento, come il biodiesel, che ha avuto come pioniere della sperimentazione una cooperativa come Formula Servizi. Rispetto allo scorso anno, inoltre, le deroghe alla limitazione della circolazione risultano molto più restrittive.

Segnaliamo innanzitutto la mancanza di una deroga, tra quelle approvate dal Comune di Forlì adottata invece

Dopo l”introduzione della patente a punti, nascono i primi prodotti assicurativi a tutela di chi passa molto tempo al volante. Una compagnia di assicurazioni leader nel ramo della Tutela Giudiziaria, ha lanciato una polizza con cui ogni assicurato potrà essere assistito dal proprio avvocato di fiducia con costi a carico della compagnia.

Si tratta di un prodotto assicurativo completo, composto da moduli che il cliente può combinare in base alle sue esigenze. La polizza interviene nell’ipotesi di sospensione della patente di guida, difesa in sede penale (nel caso in cui, in seguito ad incidente stradale, l’assicurato abbia provocato lesioni a qualcuno e si trovi a dover pagare un avvocato), con un servizio di consulenza telefonica a disposizione dell’assicurato per informazioni riguardanti la polizza, chiarimenti sulle normative vigenti e assistenza nel prendere tempestivamente le decisioni più corrette. Infine con la cosiddetta “indennità autoscuola”, cioè il rimborso delle spese per il corso che l’assicurato deve frequentare presso una scuola guida per recuperare i punti persi (massimo 6 punti per corso).

dal Comune di Cesena, riguardante i veicoli di assistenti e tecnici che devono svolgere la direzione dei lavori nei cantieri, mancanza che causa notevoli disagi alle aziende che giornalmente devono interagire con questo tipo di realtà. Vengono inoltre introdotti, dal sistema di “certificazione delle tipologie di veicoli oggetto delle deroghe”, ulteriori adempimenti burocratici che comportano un notevole dispendio di tempo. Questi certificati devono infatti essere compilati, di volta in volta, specificando, oltre alla ragione dello spostamento, l’itinerario, l’orario di circolazione, il nome e la residenza del dipendente.

Legacoop ha fatto richiesta ai Sindaci dei due Comuni affinché venga o valutata l’ipotesi di uniformare le deroghe alla limitazione al t r a ffico per agevolare le aziende operanti su tutto il territorio provinciale.

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