LA SOCIETA COOPERATIVA Mensile ufficiale di Legacoop Forlì-Cesena • Direttore Responsabile: Emilio Gelosi • Editore: Cooperdiem soc.coop. • Stampa: Tipografico soc.coop. Santa Sofia (FC) • Anno XVI n 12/2012 • iscr. ROC 4503 • Aut.Trib. di Forlì del 20/10/97 • Reg. Stampa n.28/97 • Poste Italiane spa - spedizione in a.p. D.L.353/03 (Conv. L.46/04) art.1 comma 1, DCB Forlì - Tassa pagata • La presente pubblicazione viene distribuita esclusivamente in abbonamento postale e i dati relativi a nominativi e indirizzi dei lettori sono stati inseriti nelle nostre liste di spedizione. Ciascun lettore, a norma dell’art.7 D. Lgs. 196/2003, potrà avere accesso ai propri dati in ogni momento, l’aggiornamento la rettifica o la cancellazione oppure opporsi gratuitamente al loro utilizzo scrivendo a: Legacoop Forlì-Cesena, via Monteverdi 6/b, 47122 Forlì. • codice ISSN 1971-6842 • Numero chiuso in redazione il 18 dicembre 2012
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L’Editoriale del mese
LA PATRIMONIALE PER LE IMPRESE SI CHIAMA TARES
Favorire l’inserimento in azienda, formare le nuove leve del movimento, confrontarsi con la dimensione europea. Tre esperienze che coinvolgono le nuove generazioni e le cooperative CAD, C.A.C. e Uniser.
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e associazioni di impresa di “Una Sola Voce per l’Economia” chiedono un con f ronto u rgente sulla nuova tassa rifiuti e servizi indivisibili che verrà applicata dal primo gennaio 2013 (la “Tares”). Gli ulteriori e annunciati rincari allarmano il mondo economico, che teme l’ennesima “pat r i mon i a le ” occu lt aSpecie se si considera che la nuova tassa include una quota variabile (da 0,3 a 0,4 euro al metro quadro) a copertura dei servizi indivisibili del Comune. Il passaggio da Tia (“Tariffa di igiene ambientale”) a Tares sta tenendo in apprensione le imprese, coinvolte in una crisi economica senza precedenti e schiacciate da un livello di tassazione insostenibile. Veniamo da un 2012 in cui la stragrande maggioranza dei Comuni, nonostante i tanti appelli, ha applicato sui fabbricati d’impresa aliquote IMU al massimo consentito. Tornare a un sistema di tassazione, abbandonando quello della tariffazione, non corrisponde alle richieste avanzate in questi anni dalle aziende, che hanno sempre aspirato alla cosiddetta tariffa puntuale (ovvero al pagamento del servizio tramite un corrispettivo proporzionato all’effettivo quantitativo di rifiuti assimilati, conferito al gesto-
I PESCATORI DI CESENATICO PER L’EMILIA A PAGINA
LA GIULIANI SI TRASFERISCE A VILLA SELVA A PAGINA
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BUON BILANCIO PER FORMULA A MBIENTE A PAGINA
DIAMO VOCE AI GIOVANI re pubblico). Nonostante la nascita di Atersir nessun confronto su un tema così delicato è stato promosso, se non dopo richiesta. Tanto più che diversi Comuni hanno annunciato di modificare o implementare il sistema di raccolta differenziato con il porta a porta, o con altri sistemi misti, senza un preventivo coinvolgimento del sistema delle im-
prese sui relativi costi. Il 17 maggio 2012 i sindaci dei quindici Comuni del comprensorio forlivese hanno, alla presenza delle Associazioni di Categoria e dei Sindacati, sottoscritto un protocollo dal titolo ben augurante: “Quando le parole non bastano più. Un’idea e un impegno”. Quattro i principali obiettivi che enunciavano:
1. Ridurre la spesa corrente. 2. Liberare risorse per abbassare l’IMU. 3. Rendere più efficiente la pubblica amministrazione . 4. Non toccare il welfare. Per le risposte abbiamo aspettato l’autunno, ma con le foglie sono caduti anche i buoni intenti. E la realtà è che le imprese stanno pagando la seconda rata di aliquota massima dell’IMU.
Le imprese si sono trovate fra capo e collo la nuova incognita Tares applicabile dal primo gennaio 2013. Le imprese continuano ad avere danni dalla burocrazia che le ingessa. Il welfare è in serio pericolo. A questo punto è necessario attivare urgentemente non solo un tavolo di confronto per definire lo scenario del servizio che gli utenti si ritro-
primo gennaio 2014, una vera e propria spada di Damocle che pesa come un macigno sulla programmazione di cooperative ed enti pubblici. «Il provvedimento - dice Enrica Mancini, responsabile del settore per Legacoop Forlì-Cesena - rappresenterebbe un vero colpo di grazia per il welfare del nostro Paese, determinando insostenibili aggravi di costi, si stimano 70 milio-
ni di euro in più nella sola Emilia-Romagna». A gettare incertezze preoccupanti sulla tenuta del sistema di welfare locale sono anche i tagli del 5% sui servizi, le incognite legate all’adeguamento tariffario per le cooperative che operano nei servizi accreditati e il perdurare di situazioni insostenibili di ritardi nei pagamenti, che fanno lievitare gli oneri finanziari delle imprese.
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ASTERCOOP, INTERVISTA A LIVIO NANINO A PAGINA
veranno a partire dal primo gennaio 2013 (ossia fra pochi giorni!!!), ma per capire concretamente che cosa, al di là dei protocolli, si vuole fare insieme per contrastare una crisi che sta dilagando e sgretolando il nostro territorio. Non parliamo più di rischio, ma purtroppo di realtà che sta portando alla chiusura di imprese anche importanti, che crea disoccupazione, che mina l’attrattività e che porta al degrado della nostra comunità più di altre. Per il mondo delle imprese non solo sono finite le parole, ma sta venendo meno il fiato.. Monica Fantini Direttore Legacoop FC
IVA PER LE COOP SOCIALI UN ANNO DI ATTESA e iniziative, le pressioni, le sollecitazioni e gli incontri - tra cui quello con i parlamentari del territorio romagnolo voluto da Legacoop, Agci e Confcooperative Forlì-Cesena - hanno ottenuto un primo risultato: l’IVA per le cooperative sociali rimarrà al 4% ancora per tutto il 2013. Vittoria a metà, perché l’aumento al 10% dovrebbe scattare a questo punto a partire dal
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