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LA SOCIETA COOPERATIVA Mensile ufficiale di Legacoop Forlì-Cesena • Direttore Responsabile: Emilio Gelosi • Editore: Cooperdiem soc.coop. • Stampa: Tipografico soc.coop. Santa Sofia (FC) • Anno XVI n. 3/2013 • iscr. ROC 4503 • Aut.Trib. di Forlì del 20/10/97 • Reg.Stampa n.28/97 • Poste Italiane spa - spedizione in a.p. D.L.353/03 (Conv. L.46/04) art.1 comma 1, DCB Forlì - Tassa pagata • La presente pubblicazione viene distribuita esclusivamente in abbonamento postale e i dati relativi a nominativi e indirizzi dei lettori sono stati inseriti nelle nostre liste di spedizione. Ciascun lettore, a norma dell’art.7 D. Lgs. 196/2003, potrà avere accesso ai propri dati in ogni momento, l’aggiornamento la rettifica o la cancellazione oppure opporsi gratuitamente al loro utilizzo scrivendo a: Legacoop Forlì-Cesena, via Monteverdi 6/b, 47122 Forlì. • codice ISSN 1971-6842 • Numero chiuso in redazione il 4 aprile 2013

Mensile ufficiale di:

47122 FORLÌ Via Monteverdi 6/b Tel. 0543/785411 - Fax 781134 www.legacoop.fc.it

L’Editoriale del mese

TAGLI PESANTI A COFORPOL E FORMULA SERVIZI

NUOVO CONTRATTO DELL’EDILIZIA, C’È LA FIRMA UNITARIA

A

l termine di una lu n g a e c o m plessa trattativa prot rat t a si per mesi, è stato siglato l’accordo di rinnovo dei Contrat ti Integ rativ i di Lavoro per la Provincia di Forlì-Cesena relativi al comparto dell’industria e della cooperazione edilizia.

Per la prima volta nella Provincia di Forlì-Cesena, infatti, le delegazioni datoriali dell’Industria (Ance Unindustria) e della Cooperazione (AGCI, Confcooperative, Legacoop) hanno svolto la trattativa in modo congiunto, giungendo ad un risultato omogeneo: importante passo nell’ottica di un efficientamento e di una razionalizzazione del sistema.

L’intesa è stata trovata sulla base di considerazioni condivise, volte da un lato a garantire un miglioramento delle condizioni di lavoro, dall’altra a tutelare una corretta concorrenzialità delle imprese.

Tr a i p u n t i c a r d i n e dell’accordo le Parti datoriali e sindacali hanno convenuto sulla urgente opportunità di superare i rigidi vincoli imposti dal Patto di Stabilità, che blocca i dovuti pagamenti alle imprese creando gravi problemi di liquidità, sulla necessità di una migliore selezione

A PAGINA

LA FORZA DELLE

DONNE Serena Dandini, Legacoop, Settimana del Buon Vivere e Istituzioni insieme per sensibilizzare contro la violenza di genere, con “Ferite a morte” e il nuovo progetto “Cooprevenzione”.

da parte degli Enti Pubblici Appaltanti nei confronti delle imprese selezionate per gli interventi in materia di legalità, sicurezza, correttezza, sulla necessità dell’abbandono del sistema del “massimo ribasso” nelle gare pubbliche, sulla necessità di un sistema di

qualificazione delle imprese che garantisca l’accesso al settore edile agli operatori in grado di dimostrare competenze tecniche e organizzative, sulla centralità degli Enti Bilaterali e del sistema di formazione per il miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza

sui luoghi di lavoro. Sono state adeguate le indennità di trasferta a vantaggio dei lavoratori che operano in cantieri lontani dalla sede aziendale, è stata fissata una indennità di reperibilità a tutela dei lavoratori che sono a disposizione per interventi urgenti ed indifferibili

ed è stato istituito un premio di risultato legato alla produttività del territorio e della singola unità aziendale, che sarà erogato al verificarsi di condizioni prefissate di produttività ed efficienza.

Valdes Onofri Resp. Produzione Lavoro Legacoop Forlì-Cesena

WORKOPP FA CRESCERE LE ISCRIZIONI A PAGINA

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PUBBLINEON, I M AESTRI DELLE INSEGNE A PAGINA

Internet

GLI ARTICOLI VANNO ONLINE SU ROMAGNA POST

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L’altra lettura

l’eDIlIZIa In gInoCCHIo L‘edilizia fatica a risollevarsi. «questa seconda fase della crisi, connotata sia da problemi di mercato sia da ostacoli finanziari, sta mettendo in seria difficoltà anche le imprese più sane».

Lo scrivono gli analisti della Camera di Commercio nella sezione dedicata all’edilizia contenuta nel rapporto sull’economia del 2012.

Le commesse sono sempre più scarse. L’edilizia residenziale è rimasta sostanzialmente ferma. Le poche attività hanno riguardato prevalentemente i lavori di ristrutturazione ammessi ai benefici fiscali. L’edilizia non residenziale è negativamente condizionata dalla continua riduzione degli appalti pubblici e dalla scarsa propensione delle imprese agli investimenti. Secondo l’osservatorio del mercato immobiliare dell’agenzia delle Entrate, in provincia di Forlì Cesena le compravendite di unità residenziali, che nel 2011 erano diminuite del 14,1 per cento, nei primi sei mesi del 2012 hanno segnato un’altra pesante riduzione (meno 24 per cento). È quindi aumentato lo stock dell’indi Davide Buratti venduto. Tuttavia i prezzi, seppur in leggero calo, si mantengono elevati.

Sempre secondo l’osservatorio del mercato immobiliare, nel 2012 si è aggravata la transazione di immobili di natura non residenziale: le compravendite sono diminuite di circa il 20 per cento. A parte una sostanziale tenuta degli immobili classificati come “terziario” le altre categorie (“commerciale” e soprattutto “produttivo”) hanno subito nette contrazioni come le “pertinenze” costituite in prevalenza da box e posti auto.

A causa della scarsità della domanda le imprese stanno attuando politiche difensive esplorando anche fasce di mercato non consuete come tipologia di lavoro o come dimensione del progetto accontentandosi anche di lavori più piccoli di quelli per cui l’impresa è strutturata.

Qualcuno si orienta anche al mercato estero che tuttavia necessita di grande cautela.

In attesa di una vera ripresa economica sempre più lontana, potrebbero essere due le strade da percorrere.

Una è lo sblocco del patto di stabilità. Un aiuto potrebbe arrivare anche dallo sblocco della E55. L’altra è una vera politica di di social housing. È chiaro che le amministrazioni locali (sempre più povere) dovrebbero trovare alleati. Potrebbero essere la cassa depositi e prestiti e le fondazioni bancarie.

LA SOCIETÀ COOPERATIVA

2 // LEGACOOP // CONTRO LA VIOLENZA E IL FEMMINICIDIO

LA PARITÀ TRA I GENERI NEL NUOVO BUON VIVERE Attenzione costante per una cultura non sessista, ma equa e paritaria

«L’

incontro co s t r uttivo e inclusivo tra generi, generazioni e culture per promuovere azioni legate al bene comune è il senso di ciò che la settimana del Buon Vivere incarna. Un Buon Vivere non edonistico ma che si avvicina al significato più autentico del concetto di sostenibilità. Di rispetto e responsabilità verso le nuove generazioni. E per questo un impegno inarrestabile.

Quotidiano».

Monica Fantini, ideatrice della Settimana del Buon Vivere, presenta così il nuovo corso di un evento che non si è mai interrotto e non ha mai smesso di rinnovarsi, in coerenza a una realtà che costantemente muta e ci pone nuovi bisogni, nuove esigenze e priorità di intervento e riflessione.

D’immutabile c’è la centralità delle tematiche che sono i riferimenti irrinunciabili soprattutto in un periodo di crisi mai così dura per la nostra Comunità e per tutto il Paese.

Obiettivo giovani « L’o b i e t t i v o pr i m a r io è d i dare voce ai giovani e alle loro e s ig e n z e , c on un occhio particolare alla nascita di forme auto-organizzate di aggregazione e a progetti che abbiano al centro i valori che costituiscono il “Buon Vivere”. Che abbiano al centro l’attenzione costante, attraverso i loro linguaggi e i loro canali, di un volersi formare e crescere in una cultura non sessista ma equa e paritaria per genere, generazioni e culture. Che escluda ogni forma di sopruso e denun-

COOPREVENZIONE CONTRO LA VIOLENZA un progetto

ci e allontani ogni tipo di violenza. In ogni ambito e forma in cui questa si manifesti. Una cultura coerente

Forte legame con il progetto teatrale di Serena Dandini all’intelligenza che ci è data e solo così coerente al termine moderna», spiega Monica Fantini.

Il legame con la Dandini Il Progetto “Cooprevenzione – contro la violenza di genere”, che a partire dal mese di aprile vedrà protagoniste alcune importanti imprese del territorio, non solo provinciale, in un’opera di sensibilizzazione capilla-

DI GENERE

re nei confronti dei propri lavoratori e lavoratrici, arricchisce l’impegno della Settimana del Buon Vivere, pro-

prio verso questo obiettivo.

Cooprevenzione ha preso ispirazione emotiva dalla par tecipa zione della Set-

Si parte ad aprile

Il Progetto PIlota Cooprevenzione è un progetto di sensibilizzazione nelle imprese che, grazie al supporto del Centro Donna di Forlì, s’incentrerà sugli strumenti per prevenire la violenza e aiutare donne, uomini e soprattutto ragazzi e ragazze a riflettere sulla propria identità, sulle relazioni con l’altro sesso, sulla gestione dei conflitti. Il primo appuntamento sarà organizzato con i ragazzi del “BV OFF”, l’associazione di promozione sociale che sta nascendo dall’entusiasmo di “volontari del Buon Vivere” e riunisce decine di ragazzi da tutta Italia. Nelle prossime settimane il BV OFF comincerà la sua attività in piazzetta De Amicis, nel pieno centro storico di Forlì, con un ricco calendario di iniziative aperte alla cittadinanza. «Questa è la nostra settimana del Buon Vivere. Quella che non si conclude mai” conclude Monica Fantini.

LA SOCIETA COOPERATIVA Mensile ufficiale di Legacoop Forlì-Cesena Editore: Cooperdiem soc. coop.

Direttore Responsabile: Emilio Gelosi In redazione: Monica Fantini, Valdes Onofri, Enrica Mancini, Antonio Zampiga Foto: F. Blaco, Sunset, Uff. Stampa Legacoop FC Pubblicità: Marta Torri, tel. 0543 785453 Grafica e impaginazione: Ufficio Comunicazione Legacoop FC Stampa: Tipografico dei Comuni soc.coop.

timana del Buon Vivere al progetto “Ferite a morte”, una Spoon River del femminicidio con cui Serena Dandini e la ricercatrice del CNR Maura Misiti hanno dato voce sui principali palcoscenici italiani alle vittime della violenza contro le donne, grazie alla partecipazione di personaggi noti come Susanna Camusso, Paola Cortellesi, Lilly Gruber, Sefa Idem, Elisa e tante altre ancora. E parte, altresì, da un impegno sul tema che in questi anni con la Commissione Pari Opportunità di Legacoop Regionale si è portato avanti attraverso una convenzione con il coordinamento dei Centri donna.

Serenella Vasini

LA SOCIETÀ COOPERATIVA

3 // PHOTOGALLERY // FERITE A MORTE

TEATRO APOLLO Il pubblico di Forlì ha risposto con grande forza alla chiamata della Settimana del Buon Vivere. Più di 300 persone hanno partecipato alla presentazione del libro di Serena Dandini “Ferite a morte”, in cui sono raccolti i testi del toccante spettacolo teatrale che dalla fine del 2012 è in tour con grande successo sui palcoscenici di tutta Italia.

A teatro e in libreria

In “Ferite a Morte” il R eale è già Dramma

Foto Blaco

PROTAGONISTI I testi del libro, oltre che dalla stessa Dandini, sono stati letti dalla direttrice di Legacoop Forlì-Cesena, Monica Fantini, e dalla presidente della commissione pari opportunità di Legacoop Emilia-Romagna, Rita Finzi (a destra nella foto in prima pagina).

Con loro in conferenza stampa anche Giulia Civelli, del Centro Donna di Forlì (sopra al centro) e i volontari del BV OFF (foto in basso).

Più di 300 persone in un Teatro Apollo pieno in ogni ordine di posti: la presentazione di “Ferite a morte”, il nuovo libro di Serena Dandini sul femminicidio è stata un vero successo. Merito prima di tutto di una straordinaria protagonista quale è Serena Dandini, capace di affrontare un tema così delicato e toccante con la forza dell’impegno civile. Con lei sul palco, a leggere alcune storie del libro, donne del mondo dell’economia, giovani volontarie del BV OFF, giornaliste e amministratrici pubbliche, unite per denunciare la violenza contro l’altra metà del cielo. In “Ferite a Morte” cronaca e fiction si sovrappongono dando vita a una narrazione di fantasia che fa eco ad un’amara e sconcertante realtà; qui non è l’arte a farsi drammatica, il reale è già dramma, tragico, assurdo e osceno. La Dandini fa parlare donne violate e uccise, spesso dal proprio partner, e concede, seppur

nell’illusione lirica, una nuova possibilità di parola a chi ha vissuto nascondendosi dietro la paura di un fallimento, di una colpa, di un’accusa di incompetenza. Se da un lato Serena Dandini conferma la sua coinvolgente abilità narrativa, interpretando con libertà stilistica eterogenee biografie femminili, dall’altro collabora scientificamente con la ricercatrice del CNR Maura Misiti e insieme presentano al lettore dati inequivocabili sulla violenza di genere; si stima, infatti, che in Italia dal 2005 al 2012 877 donne siano state uccise. “Ferite a morte” è un libro che restituisce colore e volume a esistenze appiattite dai necrologi, che come dice la Dandini, non rispettano ‘l’ironia, l’ingenuità e forza’ di vite votate al sacrificio consapevole; queste sono donne, madri, mogli che non hanno saputo combattere apertamente un amore diventato aggressione e prepotenza.

4 // LAVORO // GLI EFFETTI DELLA SPENDING REVIEW

Un tetto aglI StIPenDI

L’AUSL TAGLIA LE PULIZIE, 200 LAVORATORI A RISCHIO

L’

A U S L d i F o rlì, in seguito alle riduzioni di budget della Regione Emilia-Romagna, ha comunicato ufficialmente alla cooperativa Formula Ser vizi l’intenzione di applicare tagli consistenti all’appalto per la pulizia e la logistica nelle aree ospedaliere della sua zona di competenza. Le Organizzazioni Sindacali hanno chiesto a Formula Servizi un incontro urgente con la direzione della cooperativa e con Legacoop Forlì-Cesena, per affrontare insieme la situazione.

Nell’appalto con l’AUSL di Forlì sono impiegati 158 lavoratori della cooperativa, a cui vanno aggiunti altri 35 lavoratori di altre imprese collegate, per un totale di 193 persone. Si tratta per oltre l’ottanta per cento di donne, in moltissimi casi con una situazione familiare o personale di svantaggio, che guadagnano cifre dagli ottocento ai mille euro al mese per carichi settimanali di 40 ore. L’età media è poco sotto ai 50 anni.

Le reazioni alla notizia «Chiediamo alla politica forlivese, piuttosto che occuparsi di nomine, poltrone e fondazioni come in questi giorni accade, di difendere il lavoro e i servizi dei propri cittadini concretamente, rinegoziando con la Regione Emilia Romagna i tagli», ha affermato in conferenza stampa il direttore generale di Formula Servizi, Graziano Rinaldini, presentando un appello firmato dai soci e dai lavoratori.

«Se i tagli verranno confer mati, ciò av rà conseguenze gravissime sui bilanci di moltissime famiglie e ancora una volta sulla te-

CONFERENZA STAMPA Da sinistra Graziano Rinaldini, Cristina Marzocchi ed Enrica Mancini.

Il libro

a ForlÌ la taglIano, In eUroPa la PreMIano Proprio nei giorni in cui giungeva la notizia dei tagli dell’Ausl, è arrivata la conferma che Formula Servizi è ai vertici in Europa: la cooperativa forlivese, infatti, è salita al 35esimo posto della “Europe’s 500”, scalando tre posizioni nella classifica dedicata alle imprese europee che generano crescita sostenibile e posti di lavoro.

«Purtroppo in questo momento il mercato italiano non premia chi ha investito in formazione per il personale e in innovazione per migliorare l’impatto ambientale», commenta il DG Graziano Rinaldini. I risultati dell’indagine Top European Growth Companies sono stati presentati giovedì 21 marzo a Bruxelles nel corso di una cerimonia che si è svolta all’interno del Parlamento Europeo.

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Formula Servizi: «La politica si preoccupi di difendere il lavoro e la salute»

Foto Blaco

Il 3 marzo il 68% degli svizzeri ha votato sì al referendum per porre un tetto agli stipendi dei manager delle aziende quotate in borsa. Sorpresa: quasi tutti i partiti erano contrari e la Confindustria elvetica aveva investito 6,5 milioni di euro nella campagna per il no. Avranno influito episodi clamorosi come la buonuscita di 60 milioni di euro di Fabio Gavelli al presidente della Novartis (che pare abbia rinunciato a incassarla), ma i cittadini intervistati sottolineavano l’inopportunità che i dirigenti prendessero retribuzioni 200 volte superiori a quelle degli impiegati.

Perché non fare una consultazione simile in Italia, estendendola ai manager pubblici? Si è letto per esempio che il presidente dell’Authority per l’energia guadagna 475 mila euro, circa 100 mila in più di Barack Obama. Tutti dei fuoriclasse? Macchè, salvo rari casi le performance dei manager, pubblici e privati, sono talmente modeste (a volte fallimentari) da non fornire giustificazioni a tali somme. I cantori del Mercato, dopo aver biasimato la scelta svizzera, hanno ripetuto il solito refrain: non si può porre limite ai compensi dei manager, se no i migliori se ne vanno. Teorie. Al contrario, si sa che la scelta del posto di lavoro è influenzata da vari fattori, come le opportunità di crescita professionale, l’ambiente di lavoro, il luogo geografico, la coerenza dell’azienda con i propri valori. Quando nacque, la Banca Popolare Etica pose una forbice massima di 1 a 4 fra gli stipendi degli impiegati e dei dirigenti. A chi obiettava che i migliori se ne sarebbero andati, i fondatori dell’istituto rispondevano così: «Se un manager pensa che il danaro che percepisce è la sola misura del suo valore, è bene che vada a lavorare altrove.

I nostri valori sono altri».

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Formula Servizi è risultata prima delle tredici aziende italiane inserite in classifica, tra cui spiccano marchi molto noti del made in Italy come Balocco e Venchi.

Il premio è stato consegnato dall’europarlamentare tedesco Ingo Friedrich, presidente dello European Economic Senate, a una delegazione della cooperativa guidata dalla presidente Cristina Marzocchi e dallo stesso Rinaldini.

La lista delle aziende più dinamiche è stata stilata da Europe’s 500, associazione europea degli imprenditori per la crescita. In collaborazione con Dun & Bradstreet, l’organizzazione ha individuato le imprese a partire da un database che comprende milioni di imprese europee.

L’indagine viene realizzata dal 1997.

nuta della coesione sociale della nostra città. Tagli che andranno a minare la qualità dei servizi ospedalieri considerati eccellenza nazionale per le innovazioni applicate che hanno trasformato un lavoro di base in un esempio premiato di green economy per i risparmi ottenuti», af ferma il diret tore di Legacoop ForlìCesena, Monica Fantini.

«In questi anni – aggiunge - le imprese si sono fatte carico dei ritardi di pagamento dell’ente pubblico cercando di fa r vi f ronte senza mai venir meno in qualità, affidabilità e tutela dei lavoratori. C’è bisogno di una urgente e reale strategia per tutelare le imprese che hanno contribuito a far crescere questo territorio.

Diversamente il rischio di declino non solo è reale ma alle porte».

«Ci auguriamo che i tagli che sono stati annunciati vengano annullati o significativamente ridimensiona-

ti, perché in caso contrario si creerebbe un problema enorme dal punto di vista occupazionale. Allo stesso tempo ritengo che tornare indietro rispetto alla qualità dei servizi erogati sia dannoso non solo per l’ospedale, ma per tutta la città», dice la responsabile Welfare

In discussione persone con salari sotto ai mille euro e Servizi di Legacoop ForlìCesena, Enrica Mancini.

«Chiediamo ai parlamentari, ai consiglieri regionali e agli amministratori locali di interessarsi dei problemi veri e gravi delle persone, di salvaguardare il lavoro delle donne e i diritti dei più deboli. Speriamo che la difesa del lavoro diventi un patrimonio di concretezza della politica, altrimenti l’economia forlivese diventerà un problema serissimo», ha concluso la presidente di Formula Servizi, Cristina Marzocchi.

Emilio Gelosi

LA SOCIETÀ COOPERATIVA

5 // LAVORO // SI APRE UN ALTRO FRONTE

la naZIone nel DeHorS

SITUAZIONE PARCHEGGI ANSIA PER COFORPOL

Nel percorso che va, dall’ufficio di rappresentanza della cooperazione agricola a Bruxelles all’albergo dove solitamente pernotto, c’è una piazza nella quale alcuni “ dehors” e “terrasse” verso le 18,30 della sera accolgono bevute di gruppo prima del rientro serale alle varie dimore.

La piazza è collocata di fronte al Parlamento Europeo e la cosa che caratterizza fortemente il vociare e la visione del passante è l’eterogeneità delle età dei bevitori, ma soprattutto il complesso vociare di Cristian Maretti è di una moltitudine di idiomi più o meno riconoscibili.

Vi si ritrovano all’uscita dei vari uffici i dirigenti, i funzionari, gli interpreti, gli impiegati e gli stagisti del Parlamento.

Vi si respira un misto di rilassatezza per la fine della giornata di lavoro, la preparazione per l’eventuale proseguimento mondano serale, ma in certi tavoli si notano “quasi riunioni” forse conclusive della giornata, forse preparatorie per l’indomani o forse più semplicemente l’incontro in territorio neutro tra i lobbisti di ogni risma e l’assistente di quel o questo deputato.

Di certo in quel crogiolo di lingue e di genetica si respira l’Europa, forse gli Stati Uniti d’Europa. Senza se e senza ma. Più o meno tutti lontani dal loro paese di nascita (tranne i belgi naturalmente) ad un dato momento della loro vita professionale e probabilmente anche affettiva sono seduti su una sorta di “collina delle opportunità” e da lì vedono o possono vedere un poco più lontano. In quei momenti, probabilmente la loro nazionalità è semplicemente: europea, Il loro punto di partenza, il paese da cui sono partiti qualche mese o qualche anno fa, è forse oggi solo una provincia del nostro vecchio continente.

Sicuramente per un calabrese che negli anni ’50 si recava a Mirafiori il salto era ben maggiore. L’importante è non arrestare questo processo e diffondere e moltiplicare i semi di queste contaminazioni positive in ogni bar e terrasse d’Italia e d’Europa.

«Reinternalizzare i servizi pubblici, una scelta che non paga» Bilancio Preventivo di Sostenibilità

l’a SSeMBlea DI Zona DI CooP a DrIatICa Preservare il tenore di vita di soci e clienti con una forte attenzione ai prezzi e alle promozioni, con iniziative dedicate alle fasce sociali più esposte alla crisi, come le famiglie con bambini, i giovani, chi ha perso il lavoro. Un vero e proprio “carrello cooperativo” che si arricchirà con prodotti e servizi innovativi, a partire da carburanti, energia, salute e assistenza, servizi bancari e assicurativi. Sono i principali obiettivi per il 2013 indicati nel Bilancio Preventivo di sostenibilità, il documento con cui Coop Adriatica rende pubblici, volontariamente, i propri traguardi economici, sociali e ambientali per l’anno appena iniziato. Martedì 19 febbraio, a Forlì, all’Auditorium Cariromagna, il Preventivo di sostenibilità è stato al centro di un’assemblea pubblica con i soci, i cittadini, il mondo dell’associazionismo e del volontariato; all’appuntamento ha partecipato il vicepresidente della Cooperativa Giovanni Monti (nella foto). In provincia di Forlì-Cesena, Coop Adriatica è presente con 10 punti vendita (l’ipercoop Lungo Savio e 9 supermercati) e una base sociale di oltre 66 mila soci. Sono in tutto 44 le assemblee che si svolgeranno fino al 28 febbraio nelle quattro regioni in cui opera Coop Adriatica: oltre all’Emilia-Romagna, il Veneto, le Marche, e l’Abruzzo.

L

a decisione del Comune di Forlì di assegnare la gestione della sosta alla società pubblica “Forlì Mobilità Integrata” desta grande preoccupazione all’interno del mondo delle cooperative sociali. Sono 23 i lavoratori della cooperativa sociale Coforpol impegnati nella gestione dei parcheggi di piazza XX Settembre, del Carmine, Cavour, Matteucci, Manzoni e Guido da Montefeltro. Di questi i lavoratori svantaggiati (non solo disabili, ma anche persone in situazione di disagio sociale, con problemi fisici o patologie di varia natura) sono 17. L’età va dai 36 ai 60 anni, con una media di 47 anni. Il primo maggio l’attuale appalto scadrà e sono a rischio i posti di lavoro. Coforpol, insieme a Legacoop Forlì-Cesena, sta incontrando ormai da mesi l’Amministrazione Comunale, i Sindacati e la Dire-

zione Provinciale del Lavoro per cercare una soluzione.

«Siamo preoccupati – dice la responsabile Welfare di Legacoop Forlì-Cesena, Enrica Mancini – non solo per questa situa zione contingente, ma perché si è diffusa la cultura molto pericolosa per cui le amministrazioni pubbliche preferiscono reinternalizzare i servizi. È una scelta che comporta più costi per il cittadino, al di là dei risparmi di brevissimo respiro.

Le cooperative sociali sono nate per fornire servizi che storicamente i Comuni e le amministrazioni non riescono più a offrire direttamente e per includere al lavoro le fasce più deboli della nostra comunità. Oggi sono imprese a tutti gli effetti e colpirne una significa non solo colpire l’economia di questo territorio, ma metterne a repentaglio la coesione».

Emilio Gelosi

La linea è mobile

FerMo aUto CaUSa gaSolIo

Questo mese voglio parlare di un’altra parte importante di quello che è il mio lavoro quotidiano per abbattare i costi delle imprese associate a Tribucoop (il nuovo nome commerciale che ha assunto Cooperdiem): l’acquisto di carburanti.

Carserver, il nostro fornitore per le auto a noleggio, ci ha informato che il danneggiamento subito dai motori a seguito di ridi Stefano Tacconi fornimenti di carburante sporco, alterato o contaminato negli ultimi mesi è aumentato molto.

Pare che dalla scorsa estate si sia verificata una recrudescenza significativa di fermi auto causati dal gasolio (impuro, inquinato o inadeguato) immesso nei serbatoi. Ne è rimasto coinvolto il 2,5% circa dei mezzi aziendali del loro parco auto.

Per fortuna il danneggiato può rivalersi sulla Compagnia Petrolifera presso la quale è stato effettuato il rifornimento; occorre presentare una denuncia circostanziata dell’accaduto al Gestore del punto vendita, che è a conoscenza delle procedure da seguire in tali casi.

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7 // PRODUZIONE LAVORO // GLI SPECIALISTI DELLE INSEGNE

LA SOCIETÀ COOPERATIVA

PUBBLINEON, LEADER NELLA PUBBLICITÀ

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ove soci e una stor ia che va avanti dagli ann i Ci nqu a nt a , passa per la trasformazione in cooperativa nel 1973 e arriva ai giorni nostri. Questa è Pubblineon, cooperativa con sede a Cesena specializzata nel settore delle insegne e dei sistemi pubblicitari. Qualità, servizio e professionalità sono punti fermi che hanno da sempre contraddistinto l’azienda facendole guadagnare un sempre più vasto consenso nel mercato, «anche se negli ultimi anni, complice la crisi del commercio, il nostro parco clienti di riferimento si è ristretto», spiega il presidente Mauro Panzavolta.

«Sono uscite di scena diverse aziende importanti e la concorrenza si è fatta molto forte, anche per diventare fornitori di realtà che per una cooperativa come la nostra dovrebbero essere più vicine. Noi di sicuro abbiamo le carte in regola per proporci come fornitore di riferimento tanto per la qualità quanto per il prezzo, se ce ne viene data la possibilità». Chi apre un nuovo negozio in questo momento punta al risparmio, e non solo per motivi “ecologici”: le insegne a led vengono sempre più spesso affiancate da pannellature e stampe digitali. A questa situazione Pubblineon risponde con i suoi punti di forza tradizionali. «Disponiamo di personale altamente qualificato, sempre aggiornato, e di un ufficio tecnico per l’elaborazione grafica di bozzetti e progetti - spiega il commerciale Gabriele Alessandrini - ma naturalmente siamo in grado di lavorare anche sulla base degli input creativi dei clienti o delle loro

agen zie di comunica zione. «Un occhio di riguardo - conclude Panzavolta - lo riserviamo sempre alla sicurezza del personale, sia interna che in fase di installazione delle strutture». Info: www.pubblineon.com.

La cooperativa che realizza sistemi pubblicitari per grandi e piccole imprese di tutta Italia ha più di cinquant’anni di storia alle spalle e un ricco carnet di soluzioni per ogni tipo di esigenza.

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Notizie a margine

la FarSa In DIretta Nella piazza di Barcellona dedicata a George Orwell hanno installato una telecamera. Un paradosso vertiginoso. Ma nella babele delle immagini e dei significati è precipitata infine anche la politica italiana, finita sotto il tallone di ferro della trasparenza. Il feticcio della diretta ha sconfitto senza colpo ferire l’opacità dei conciliaboli e delle trattative che sono il sale della vita parlamentare. di Emanuele Chesi Il colloquio in streaming tra il presidente incaricato Bersani e i plenipotenziari del Movimento Cinque Stelle (presente Rocco Casalino, un comprimario della prima mitica edizione del Grande Fratello televisivo, quella con Pietro Taricone!) ha rimandato a uno dei peggiori format per talk show tv.

E infatti l’impassibile capogruppo grillina alla camera, Roberta Lombardi, se n’ è uscita con l’implacabile ‘Non siamo mica a Ballarò’. Invece in quell’attimo la politica italiana è parsa veramente ridotta a un bruttissimo Ballarò, a un’esibizione neanche tanto muscolare di monadi.

Una rappresentazione di manifesti politici ad uso degli spettatori militanti. Una rassicurazione per alcuni, un tormento per altri. Una mortificazione della mediazione parlamentare (contro la tentazione totalitaria di ogni posizione ideologica o politica). Qualche osservatore ha paragonato la posizione di Bersani a quella di Ceausescu durante le riprese del processo farsa che si concluse con la sua esecuzione sommaria.

Ma in Italia la tragedia si scolora nella farsa. E il dramma resta. Permeato appunto dell’illusione della trasparenza totale. La diretta streaming dei consigli comunali era infatti tra i primi punti dei programmi delle liste civiche di marca grillina alle amministrative. Uno strumento utile, ci mancherebbe.

Ma che alla prova dei fatti ha avuto un effetto democratico pari a zero. I collegamenti alle dirette dei consigli comunali fanno meno audience del vecchio monoscopio Rai (e del resto già le aule erano vuote di pubblico). E i problemi restano sul tavolo, evidenti.

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