LA SOCIETA COOPERATIVA Mensile ufficiale di Legacoop Forlì-Cesena • Direttore Responsabile: Emilio Gelosi • Editore: Cooperdiem soc.coop. • Stampa: Tipografico soc.coop. Santa Sofia (FC) • Anno XVI n. 4/2013 • iscr. ROC 4503 • Aut.Trib. di Forlì del 20/10/97 • Reg.Stampa n.28/97 • Poste Italiane spa - spedizione in a.p. D.L.353/03 (Conv. L.46/04) art.1 comma 1, DCB Forlì - Tassa pagata • La presente pubblicazione viene distribuita esclusivamente in abbonamento postale e i dati relativi a nominativi e indirizzi dei lettori sono stati inseriti nelle nostre liste di spedizione. Ciascun lettore, a norma dell’art.7 D. Lgs. 196/2003, potrà avere accesso ai propri dati in ogni momento, l’aggiornamento la rettifica o la cancellazione oppure opporsi gratuitamente al loro utilizzo scrivendo a: Legacoop Forlì-Cesena, via Monteverdi 6/b, 47122 Forlì. • codice ISSN 1971-6842 • Numero chiuso in redazione il 23 aprile 2013
Parla Mauro Pasolini
Quindici dirigenti e quadri delle nuove generazioni hanno portato a termine con successo il corso di formazione permanente “Manager dell’Innovazione nell’Impresa Cooperativa”, promosso congiuntamente da Università di Bologna e Legacoop ForlìCesena.
«NELLA DIFFICOLTÀ SERVONO SCELTE DI CONTINUITÀ»
I
l CDA del Conscoop ha approvato il bilancio 2012, u n bilancio in controtendenza, nel vero senso del termine. Il gruppo chiude infatti il 2012 con un utile lordo di gruppo superiore ai 16 milioni di euro. Niente partite straordinarie: sono i proventi dell’attività consortile nel ramo costruzioni, in quello della distribuzione e della vendita di gas e nel settore immobiliare. Ma non è una contraddizione, in un momento in cui tanti bilanci vengono chiusi in negativo, specie nel settore edile? Abbiamo intervistato il presidente, Mauro Pasolini. In un momento drammatico per l’economia ci sono ancora delle eccellenze industriali? Come è possibile? Questo è vero. Ma una rondine non fa primavera. Comunque per il Conscoop non è solo questione di fortuna. A tempo debito abbiamo avvertito l’esigenza di diversificare perché avevamo capito la drammatica criticità del settore delle opere pubbliche. Questo ci ha portato ad affiancare all’attività consortile quella di concessionari nel mondo dell’energia. È questa attività che garantisce risultati di grande significato.
GIOVANI
INNOVATORI È vero che il vostro settore tradizionale è ormai defunto? A dire il vero registriamo per il Conscoop un andamento positivo anche nel set tore delle opere pubbliche. Probabilmente è la conseguenza del fatto che il
consorzio opera su tutto il territorio nazionale e quindi ha un panorama di opportunità commerciali più ampie. Peraltro il consorzio opera in rete con le sue cooperative, quindi è in grado di dare risposte professionali più ampie e diversificate.
Devo comunque aggiungere che abbiamo anche perseguito, forse in modo maniacale, il contenimento dei costi aziendali. Scelta che oggi sta dando i suoi frutti. Voi siete un’azienda nazionale che lavora in tutta Italia. Che ricadute ha
questo risultato positivo a Forlì-Cesena? Un risultato di bilancio così importante e costante da diversi anni è un vantaggio anche per il nostro territorio. Non ci sono solo ricadute dirette - quelle occupazionali e l’impegno a
sostegno del settore sociale e sanitario, in particolare l’IRST di Meldola - ma c’è anche un vantaggio di immagine. Conscoop ha sede a Forlì e credo sia un vantaggio per la città, così come per tutto il movimento cooperativo in generale. È un momento particolare per questo territorio, lo si vede anche dalle polemiche sul rinnovo della Fondazione. Qual è il suo parere come imprenditore e come presidente di Legacoop? È un momento di grandi cambiamenti, ma occorre che un’istituzione importante come quella mantenga la qualità sinora espressa dalla sua presidenza e dal suo Consiglio. La Fondazione è un punto di riferimento economico e strategico condiviso ed è l’unico che oggi funge da collante dei diversi protagonisti sociali del territorio. Io non ho pregiudizi contro i cambiamenti, ma credo che in questo momento una scelta di continuità sia preferibile. Anzi, indispensabile. Abbiamo bisogno di certezze. Si riferisce a Pinza? In momenti così difficili è opportuno essere garantiti da soggetti che hanno già dimostrato una grande qualità professionale e capacità politica. Non mi interessa la candidatura di Pinza, ma l’avvocato ha certamente dimostrato quelle qualità (professionali e politiche) di cui abbiamo bisogno. Noi siamo imprenditori. Preferiamo quei protagonisti che costruiscono consenso e non quelli che provocano le divisioni.