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LA SOCIETA COOPERATIVA Mensile ufficiale di Legacoop Forlì-Cesena • Direttore Responsabile: Emilio Gelosi • Editore: Cooperdiem soc.coop. • Stampa: Tipografico soc.coop. Santa Sofia (FC) • Anno XVII n 11 - 2013 • iscr. ROC 4503 • Aut.Trib. di Forlì del 20/10/97 • Reg.Stampa n.28/97 • Poste Italiane spa - spedizione in a.p. D.L.353/03 (Conv. L.46/04) art.1 comma 1, DCB Forlì - Tassa pagata • La presente pubblicazione viene distribuita esclusivamente in abbonamento postale e i dati relativi a nominativi e indirizzi dei lettori sono stati inseriti nelle nostre liste di spedizione. Ciascun lettore, a norma dell’art.7 D. Lgs. 196/2003, potrà avere accesso ai propri dati in ogni momento, l’aggiornamento la rettifica o la cancellazione oppure opporsi gratuitamente al loro utilizzo scrivendo a: Legacoop Forlì-Cesena, via Monteverdi 6/b, 47122 Forlì. • codice ISSN 1971-6842 • Numero chiuso in redazione l’8 dicembre 2013

Mensile ufficiale di:

47122 FORLI’ Via Monteverdi 6/b Tel. 0543/785411 - Fax 781134 www.legacoop.fc.it

L’Editoriale del mese

DOPO 17 ANNI UN GIORNALE TUTTO NUOVO

CONAD APRE UN SUPERSTORE A FORLÌ

on la maggiore età si fa il proprio ingresso nell’età dei “grandi”. Accade anche ai giornali. Per diciassette anni il periodico che state leggendo ha rappresentato il punto di riferimento informativo del movimento cooperativo di Forlì-Cesena.

Ora è il momento di crescere. Da gennaio 2014 questa testata ormai storica verrà rinnovata, confluendo nel nuovo mensile “La Romagna Cooperativa”, di cui è già stato distribuito il numero zero.

Il nostro sguardo si allarga alla Romagna ed è una grande opportunità, per la quale c’è grande attenzione e attesa da parte di tutti.

Da tempo la Società Cooperativa è un “giornale” senza diminutivi. È stata una scelta non facile, ma i fatti ci hanno dato ragione. Più di quattromila copie distribuite ogni mese, firme e storie importanti, il supporto di bravi professionisti dell’immagine e della scrittura, il sostegno concreto di tanti inserzionisti.

La Romagna Cooperativa, organo ufficiale di Legacoop Romagna, nasce su questo solco. Sarà un giornale interamente ridisegnato nella grafica, con lo sguardo rivolto a un futuro ormai presente, fatto di interattività e social network. Ma con un cuore cooperativo, ed è ciò che conta davvero.

Emilio Gelosi

IL PUNTADIFERRO ACQUISTA UN DEFIBRILLATORE

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BENVENUTA

ROMAGNA In pochi mesi è nata l’Area Vasta di Legacoop, dalla costituzione formale con le sei cooperative fondatrici al grande evento del 5 dicembre al Palacongressi di Rimini (nella foto).

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blet. Giovedì 28 novembre alle 16,30 al Centro Engel (in via Ravegnana 7 a Forlì), Tribucoop e il marchio coreano hanno organizzato un aperitivo informativo aperto ad aziende, profes-

sionisti, esperti di IT e appassionati di alta tecnologia. Gli esperti di Samsung hanno presentato le più recenti proposte di smartphone e tablet per il lavoro e per le attività quotidiane, le soluzioni per le imprese in ambito app e per una gestione in tutta sicurezza dei dispositivi mobili. Tra i partner anche Vodafone – il grande operatore telefonico con cui Tribucoop ha firmato il proprio contratto quadro di risparmio aziendale per le imprese associate – e gli sviluppatori software di Techmobile. Proprio questi ultimi hanno presentato le esclusive applicazioni di “Work&Sales Force Automation“ mirate ad ottimizzare il lavoro e ridurre i costi degli utenti in mobilità.

Applicazioni che permettono di organizzare la forza lavoro, inviando attività da svolgere, rapporti di fine lavoro, timbratura geolocalizzata, report fotografico

georeferenziato e tanto altro ancora. Particolare interesse ha destato la app SmartExpense, che permette la gestione delle note spese in mobilità rendendole disponibili immediatamente in azienda. «Basta faldoni di scontrini e ricevute da controllare a fine mese: un click e la nota spese è pronta», dice il responsabile commerciale di Tribucoop, Stefano Tacconi. «Mettiamo a disposizione in via esclusiva per gli associati un parco di applicazioni in grado di coprire la maggior parte delle esigenze aziendali in moda-

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OPERATORI A CONFRONTO SULL’AUTISMO A PAGINA

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CAIEC SUPPORTA LE A ZIENDE ARTIGIANE A PAGINA

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PUBBLINEON FIRMA INSEGNE IN TUTTA ITALIA A PAGINA

TRIBUCOOP E SAMSUNG, IL FUTURO È NELLE APP

n pomeriggio insieme a Samsung, per scoprire le ultime novità della casa entrata nel cuore di milioni di italiani con i suoi smartphone e ta-

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lità “a scaffale“, cioè pronte per essere utilizzate immediatamente dagli utenti senza costi di sviluppo, anche con una sola attivazione», spiega.

Tr i b u c o o p ( w w w. t r i bucoop.it) è il marchio di Cooperdiem che identifica il network cooperativo di più di settanta imprese che hanno scelto di migliorare insieme la propria capacità di competere sui mercati.

Offre soluzioni personalizzate di riduzione delle spese aziendali attraverso l’acquisto collettivo di beni e servizi.

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Globale e Solidale

AL VIA UNA NUOVA EPOCA La nascita di Legacoop Romagna è indice di un processo organizzativo che coinvolge ora anche il mondo cooperativo, seguendo un percorso di area vasta intrapreso anche in altri campi. Vorrei considerarlo anche qualcosa di più: un ulteriore esempio della volontà di consegnare agli archivi il campanilismo che ha segnato intere generazioni di Fabio Gavelli e che ha pesato come una palla al piede. Quando il territorio romagnolo è riuscito a elevare lo sguardo sopra gli steccati municipali, ha conseguito risultati importanti: l’università è l’esempio più evidente. Viceversa, ogni volta che la competizione ha prevalso sulla collaborazione _ dagli aeroporti alle fiere, dalla sanità alle infrastrutture: la lista sarebbe lunga _ tutto si è bloccato oppure sono scaturite scelte discutibili o monche. È bastato che le classi dirigenti (non solo i politici) si incaponissero a rivendicare la localizzazione di un progetto per renderlo sovente asfittico o inadatto.

Perché l’idea stessa del campanile è da tempo antistorica. Non solo il 10% abbondante dei residenti proviene da altri Paesi, ma le famiglie stesse che vivono in Romagna rappresentano un melting pot ormai compiuto. Genitori nati in una città che lavorano in un’altra, figli che studiano in centri ancora diversi, seconde case in riviera, a volte radici nei borghi dell’entroterra e così via.

Soprattutto per i giovani il pendolarismo fra un punto e l’altro della mappa romagnola (e anche fuori, ovviamente) è un dato di fatto acquisito e quotidiano. Le rivalità fra riminesi e cesenati o fra ravennati e forlivesi ormai si limitano agli sfottò che risuonano nelle curve degli stadi e dei palasport. E sono vecchi e noiosi pure quelli.

2 // INTEGRAZIONE // SI È CONCLUSO IL PERCORSO

IL PRESIDENTE Giancarlo Ciaroni è stato nominato al vertice

LA SOCIETÀ COOPERATIVA

I VICEPRESIDENTI Mauro Pasolini (Conscoop) e Massimo Matteucci (CMC)

DIRETTORE GENERALE Monica Fantini assume la guida della tecnostruttura

ORA È UFFICIALE: È NATA LEGACOOP ROMAGNA Il 5 dicembre a Rimini è stata costituita la nuova Associazione di Area Vasta

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iovedì 5 dicembre ha r icev uto il bat tesimo ufficiale Legacoop Romagna, primo sindacato di imprese cooperative dell’Area Vasta con 478 imprese aderenti, 28mila lavoratori e più di 380mila soci. Sono oltre 700 i delegati delle province di ForlìCesena, Rimini e Ravenna che sono intervenuti al Palacongressi di R imini per costituire ufficialmente la nuova Associazione, votare le cariche elettive e definire gli organi e la tecnostruttura.

Fr ut to di un lavoro di squadra durato 12 mesi, il nuovo livello mira a ridef i n i re i l posi ziona mento dell’associazione in termini di mercato, comunità e cultura, ampliando il livello di servizi nell’ottica di una razionalizzazione che punta tutto sulla effettiva utilità per le imprese e dunque, sulla necessità di un rilancio competitivo che nell’aggregazione trova un elemento fondante di coerenza.

«Un progetto che mai come in questo periodo diventa significativo per attestarsi dalla parte di quelli che non si arrendono ma continuano a puntare alto» hanno spiegato i presidenti di Legacoop Forlì-Cesena, Legacoop Rimini e Legacoop Ravenna, Mauro Pasolini, Giancarlo Ciaroni ed Elio Gasperoni. «I numeri posizionano Legacoop Romagna

ai vertici, ma il progetto è stato pensato prima di tutto per andare incontro a quello che chiedono i soci e le cooperative, in modo più efficace ed efficiente».

Il Presidente Come Presidente è stato eletto Giancarlo Ciaroni, già presidente di Legacoop R imini. Sessantuno anni, residente a Misano Adriatico, ha iniziato la propria carriera di cooperatore nel 1975, quando come geometra fu tra i soci fondatori e quindi presidente della Coop Progetti. Oltre alla carica di Presidente di Legacoop Rimini, che riveste dal 1991, ricopre quella di Vice Presidente di Legacoop Emilia Romagna e di Coordinatore delle Cooperative di balneazione dell’Emilia Romagna. Iscritto all’Albo nazionale dei Revisori dei Conti, ricopre numerosi incarichi di rilievo nel mondo istituzionale, associativo ed economico, tra cui quello di consigliere di amministrazione e membro di giunta della Camera di Commercio di Rimini.

Il Direttore Generale La carica di Direttore Generale sarà ricoperta da una donna: Monica Fantini, già direttore di Legacoop ForlìCesena. Nata il 14 febbraio di 48 anni fa a Forlì, Monica Fantini dopo la laurea in Scienze Politiche e il Master in Business Internazionale

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per l’Impresa ha avviato una carriera internazionale che l’ha portata in Marocco e area Med, Europa, Palestina e Brasile. Dal 2005 è direttore di Legacoop Forlì-Cesena e nel 2013 è stata nominata v ic e p r e s id e nt e della Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì e della Romagna.

I Vicepresidenti Due i vicepresidenti, in rappresentanza dei territori di Forlì e Ravenna: Mauro Pasolini e Massimo Matteucci.

Mauro Pasolini, classe 1949, avvocato, è presidente di Conscoop, grande realtà cooperativa con sede a Forlì che opera a livello nazionale nel settore delle opere pubbliche, dell’immobiliare e del gas naturale. Dal 2002 è presidente di Legacoop Forlì-Cesena. Ricopre numerosi incarichi di rilievo nel movimento cooperativo regionale e nazionale, non ultimo quello di consigliere di amministrazione di Coopfond, la società che gestisce il Fondo nazionale mutualistico per la promozione cooperativa.

M a s si mo M at t e ucc i è nato a Ravenna il 27 aprile 1952. Dal 1996 è presidente di Cmc, dove era entrato nel 1973. Dal 1979 al 1988 è stato responsabile del servizio Personale della Divisione Costruzioni Italia di Cmc

e successivamente ha ricoperto la carica di responsabile del Servizio centrale relazioni industriali e politiche del lavoro. Nel 1990 è stato nominato direttore

Due i coordinatori territoriali, a Rimini e a Ravenna della Direzione del personale, Organizzazione e Sistemi Informativi, incarico che ha detenuto fino alla sua elezione a Consigliere di Cmc nel 1996.

E’ membro del l a P r es id e n z a e D i r e z ione d i ANCPL. della Direzione regionale e nazionale di Legacoop. Dal 2010 è Presidente del Consiglio di Sorveglianza del CCC. Valeriano Solaroli, 58 anni, dal 2011 è direttore di Legacoop Ravenna, dove era entrato 8 anni prima come responsabile del Bilancio, Organizzazione e Sviluppo.

In precedenza ha lavorato come quadro presso la Dogana di Ravenna e in diverse aziende manifatturiere. Tra i diversi incarichi ricoperti quello di presidente della Federcoop “Nullo Baldini” e quello di componente di giunta della Camera di Commercio di Ravenna.

Massimo Gottif redi, esperto di marketing territoriale e promozione turistica (dal 2006 al 2010 è stato presidente di APT Servizi), è nato nel 1962 e ricopre da

3 anni la carica di direttore di Legacoop Rimini. Laurea in Giurisprudenza, master all’Alma Graduate School, nella sua lunga carriera ha ricoperto numerosi incarichi di livello istituzionale e insegnato a livello universitario le materie di sua competenza.

Sedi e Contatti Dal punto di vista della logistica la nascita di Legacoop Romagna mantiene e rafforza i presidi territoriali.

Tre erano gli indirizzi di riferimento e tre rimangono sotto la nuova bandiera. La sede legale è fissata a Ravenna, in via Faentina 106 (tel. 0544.509511), mentre a Forlì e a Rimini rimangono le sedi operative, rispettivamente in via Monteverdi 6b (tel. 0543 785411) e via Caduti di Marzabotto 40.

I tre siti web sono stati sostituiti da quello unitario www.legacoopromagna.it in cui confluiscono le pagine Internet delle tre Associazioni.

Le email assumono tutte il suffisso @legacoopromagna.it con la prima parte dell’indirizzo composta dall’iniziale puntata e dal cog nome per i ntero (es. m.rossi@legacoopromagna. it).

Per qualche tempo cont i nuera n no comu nque a funzionare anche i vecchi indirizzi, che saranno reindirizzati ai nuovi.

Emilio Gelosi

Foto Blaco

3 // PHOTOGALLERY // L’EVENTO DEL 5 DICEMBRE AL PALACONGRESSI DI RIMINI

Sono stati più di settecento i delegati che sono intervenuti al palacongressi di Rimini per partecipare all’assemblea che ha nominato come presidente Giancarlo Ciaroni.

Nella prima parte dell’assemblea sono saliti sul palco Giancarlo Giaroni, Elio Gasperoni, Gilberto Coffari, Mauro Pasolini e Massimo Matteucci.

La tavola rotonda è stata coordinata dalla giornalista RAI Ilaria Capitani. Il presidente di Legacoop Nazionale Giuliano Poletti ha concluso i lavori.

Roma, Romagna

MIRACOLI DEL LOW COST Sul volo di ritorno da Bruxelles un articolo in francese attira la mia attenzione.

Racconta di come Ryanair stia “puntando” il principale aeroporto della capitale belga, dopo essersi posizionata su quello più disagiato di Charleroi che costringe a circa un’ora di pulman dopo il volo per poter raggiungere il “quartiere europeo”.

Il giornalista racconta le solite amenità che avvengono in questi casi: scambi di accuse tra aeroporti, tra azionisti, tra comdi Cristian Maretti pagnie aeree, di concorrenza sleale, di prepotenza...

Da povero romagnolo che è riuscito nella sua carriera di viaggiatore a sfruttare l’aeroporto di Forlì solo una volta, tornando da Varsavia, mi pare un dejà vu.

Rayanair da Forlì a Bologna: grande concorrenza per qualche tempo, poi da un paio di mesi nuovi orari per i voli di linea della Bruxelles Airlines talmente scomodi che difficilmente riesco a non fare uno scalo intermedio a Monaco o a Vienna, o a dormire fuori una notte in più.

Miracoli del low cost, del low price e della guerra tra poveri, con peggioramento del servizio e della qualità della prestazione.

Volete le prove? In questa missione avevo due appuntamenti di lavoro in due pomeriggi successivi. La prima opzione era fare scalo intermedio a Lione e Francoforte, perdendo buona parte del secondo pomeriggio e spendendo oltre i 1200 euro. Il male minore era soggiornare una notte in più, per poi precipitarsi alle 5 in aeroporto e tornare sul Marco Polo di Venezia. Con buona pace delle dispute regionali e del sistema territoriale che fa squadra.

In fondo sono appena sbarcato, sono solo le 23 e 15, la temperatura segna -1 grazie all’arrivo anticipato dell’inverno e con appena due ore di auto sarò a casa.

Potrebbe andare peggio, potrebbe nevicare… magari la prossima volta.

Anzi no, la prossima volta spero sia in primavera.

4 // DETTAGLIANTI // I PROGETTI IN CORSO

LA SOCIETÀ COOPERATIVA

UN NUOVO SUPERSTORE DA CONAD C

on i suoi 1. 30 0 me t r i qu ad r i d i superficie è il più g r a n d e n e go z i o Conad della città di Forlì dopo l’ipermercato del Puntadiferro: giovedì 26 settembre sono stati il Sindaco di Forlì Roberto Balzani, l’amministratore delegato di Commercianti Indipendenti Associati Luca Panzavolta e il presidente Maurizio Pelliconi a tagliare il nastro del nuovo superstore Conad di via Bengasi a Forlì.

Quaranta le nuove assunzioni effettuate per l’oc-

casione, mentre altri venti dipendenti sono rimasti nel vicino super mercato di via Tripoli, il quale sarà trasformato in negozio Conad City per garantire un presidio di quartiere. La gestione di entrambi i punti vendita è in capo ad Andrea Montanari, che oltre a essere socio Conad siede anche nel consiglio di amministrazione della cooperativa.

Tra le novità rispetto al punto vendita di via Tripoli, oltre alle dimensioni, la presenza di un comodo parcheggio con circa 150

TAGLIO DEL NASTRO Il Sindaco di Forlì Roberto Balzani taglia il nastro del superstore di via Bengasi a Forlì. Rimane aperto il vicino negozio di via Tripoli.

Sono quaranta i posti di lavoro creati per l’apertura del negozio Conad di via Bengasi, il più grande di Forlì dopo l’ipermercato, con i suoi 1.300 metri quadrati di superficie.

Centocinquanta i posti auto a disposizione della clientela. posti, l’introduzione della pescheria e l’ampio reparto gastronomia. Il nuovo Superstore Conad è aper-

to tutti i giorni dalle 8 alle 20.30 e la domenica mattina dalle 9.00 alle 13.00.

Una curiosità: nel com-

plesso è presente anche un edificio con alcuni appartamenti ad uso foresteria per i dipendenti di CIA-CONAD in trasferta. « Cr edo for temente i n questo progetto», spiega il titolare del superstore Andrea Montanari.

«Allo stesso tempo sono lieto di poter mantenere la presenza Conad in via Tripoli che continua a vantare una sua affezionatissima clientela di vicinato, meno propensa all’utilizzo dell’automobile, ma comunque molto importante per noi», conclude.

IL CENTRO PUNTADIFERRO HA A CUORE I CLIENTI La galleria si dota a sue spese di un defibrillatore semiautomatico

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na sicu rez za i n più per chi va a f a r comp e r e a l centro commerciale Puntadiferro

di Forlì.

La galleria ha infatti acquistato, di propria spontanea iniziativa, un defibrillatore semiautomatico di ultima generazione. Si tratta di un vero e proprio “salvavita” per le emergenze sanitarie legate alle crisi cardiache gravi.

Situato in una bacheca aperta, posta all’ingresso della food court, il defibrillatore è utilizzabile anche da personale non sanitario.

È uno dei modelli più recenti in commercio, in grado di effettuare la diagnosi con grande precisione e guidare con comandi vocali tutte le operazioni fino all’eventuale scarica di defibrillazione.

Tutto lo staff di sicurezza del Puntadiferro, composto da sei persone, è stato formato per l’utilizzo. Durante gli orari di apertura del centro saranno sempre presenti almeno due persone abilitate a mettere in funzione il defibrillatore.

L’inaugurazione è avvenuta lo scorso 28 novembre alla presenza delC medico C

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dell’Unità Operativa di Medicina d’Urgenza dell’Ausl di Forlì, Marco Spada, che ha illustrato ai presenti i principi di funzionamento della macchina.

«Abbiamo deciso di effettuare questo investimento nonostante non avessimo obblighi normativi di alcun tipo – spiega il direttore, Tiziano Bambi – perché in caso di necessità questi apparecchi possono davvero salvare delle vite, come è successo proprio di recente alle Befane di Rimini, dove una persona sarebbe morta senza la presenza di un dispositivo simile».

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5 // COOPERATIVE SOCIALI // APPROFONDIMENTI

LA SOCIETÀ COOPERATIVA

PSICOLOGI ED EDUCATORI A CONFRONTO SULL’AUTISMO Successo per l’evento organizzato dalla cooperativa La Vela di Cesenatico

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e sulla complessa realtà di chi lo vive quotidianamente, colmando finalmente lacune gravi per il futuro di tanti bambini.

Non abbiamo atteso oltre perché crediamo che sia il momento, ora o mai, di un ampio coinvolgimento inter istituzionale che operi fattivamente in tale direzione perché le famiglie trovino il dovuto supporto e coinvolgimento di Enti pubblici e privati (Scuole, Comuni e USL) al fine di consentire l’accesso a un servizio di operatori-educatori preparati.

Il territorio viene visto non solo come luogo di lettura e identificazione di bisogni e risorse, ma anche come luogo ideale per comprendere la costruzione delle politiche sociali locali e per garantire il coinvolgi-

uando poche settimane fa abbiamo iniziato a parlare di riunire le diverse parti interessate per parlare di autismo e nello specifico di ABA (“Applied Behavioural Analysis”) in Romagna, organizzando un convegno di sabato pomeriggio, probabilmente in pochi avrebbero scommesso di riscontrare una vasta e sentita partecipazione di genitori, insegnanti di sostegno, dirigenti scolastici, educatori, psicologi e l’assenza dell’istituzione ASL. Gl i “addet t i a i lavor i” non ma ncava no, a n zi: a partire dalla dottoressa Vera Stoppioni, Direttore di Neuropsichiatria Infantile e Responsabile del Progetto Autismo Età Evolutiva della Regione Marche.

Informare e coinvolgere L’evento tenuto sabato 19 ottobre 2013 a Cesenatico presso il Museo della Marineria è stato organizzato e totalmente finanziato dalla Cooperativa “La Vela” di Cesenatico. I relatori dell’evento sono stati i professionisti del Centro Autismo di Fano (guidati dalla sopra citata dottoressa Stoppioni).

L’obiettivo è stato in primis sensibilizzare e informare sui programmi di intervento intensivo precoce nell’ambito delle varie forme di autismo, mediante l’approccio “ABA”, terapia cognitivo-comportamentale la quale è stata riconosciuta come la più efficace dall’Istituto Superiore di Sanità nelle “Linee guida (21) per l’intervento sull’autismo” .

Grazie ad una campagna fatta in casa ma efficace, abbiamo promosso l’evento nel comune, poi nel circondario, nella provincia fino

a sforare e riscontrando sempre maggiore richiesta di informazioni e di partecipazione.

Questo a testimonianza di una richiesta “sotterranea” ma estesa, che è emersa al primo vero tentativo su questo territorio di provare a dare un’offerta a questa richiesta, una risposta alla domanda crescente da parte delle famiglie con a carico un figlio autistico.

Una platea competente Il pubblico composto da educatori, psicologi, genitori, insegnanti e dirigenti scolastici si è mostrato attento e concentrato anche nei passaggi più tecnici, mantenendo alta la concentrazione per l’intera durata del convegno e – in coda a questo – intervenendo ed alimentando il dibattito.

L’evento è stato fortemente voluto perché accresca la consapevolezza sull’autismo

mento di tutti gli attori alla programmazione e gestione dei servizi.

Chi è mancato È necessaria la partecipazione di tutti. Se non ci siamo, come pensiamo di poter essere coinvolti?

Purtroppo alcuni attori istituzionali hanno mostrato la loro sordità, se non addirittura indifferenza, come dimostra la mancata partecipazione all’evento.

Serve, per non gravare in maniera insostenibile sulle famiglie e dare respiro a questo progetto con ricadute benefiche sui bambini affetti da autismo di un’azione di fundraising che coinvolga la società civile e le principali istituzioni in genere.

Laura Righi Resp.le Autismo Coop La Vela

DA COFORPOL I CORSI PER VIVERE CON IL CANE Sono partiti gli appuntamenti presso il canile di via Bassetta

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rande interesse per i corsi “canini” organizzati dalla cooperativa Coforpol. Grazie alla collaborazione con l’ASD “Camminandoconilcane”, presso l’area attrezzata della struttura di accoglienza per cani di via Bassetta 16/e, si svolgono due volte al mese dei corsi di educazione dedicati alle tematiche più interessanti e conflittuali del vivere con il proprio cane.

Coforpol è la cooperativa sociale che gestisce il canile di via Bassetta 16/E a Forlì.

«Ci stiamo proponendo - dice la direttrice Giuliana Giuliani - nella condivisione di un progetto che vede la struttura del canile, sia come centro di lotta al randagismo, sia di promozione di attività utili al benessere animale e per un corretto rapporto uomo/

animale. Venite a visitare il canile e scoprirete le attività promosse da Coforpol» «In quest’ottica – prosegue Giuliani - sono stati attivati, ad esempio, percorsi di formazione specializzata rivolti a volontari ed operatori, grazie appunto alla collaborazione degli educatori dell’ASD Camminandoconilcane, formati presso la SIUA (Scuola d’interazione Uomo Animale). Attraverso la loro professionalità, basata sull’approccio cognitivo-zooantropologico, infatti si vogliono rafforzare le competenze degli addetti e dei volontari operanti nella struttura, al fine di migliorare ulteriormente i percorsi di adozione dei cani presenti, facendo si che i nostri amici a quattro zampe siano dei “buoni cittadini”».

Enrica Mancini

Romagna Mia

UN ACCORDO STRATEGICO Alla fine del mese di novembre è stato sottoscritto un importante accordo fra Apofruit e Terremerse. Non fusione, ma accordi strategici per fare sistema. Le aziende restano autonome nella propria gestione, ma si riconoscono in un progetto commerciale e gestionale condiviso. Riteniamo che sia una strada che in futuro possa essere sempre più battuta per garantire reddività alle imprese. Del resto è dimostrato che le sfide di mercato di Davide Buratti non si vincono sommando produzioni e fatturati. Spesso i giganti hanno piedi d’argilla. Invece l’esperienza dimostra che è necessario passare attraverso un’esperienza di filiera. Solo con una filiera efficiente e specializzata si possono mettere in atto le sinergie necessarie per competere nello scenario internazionale. E la conquista di quote di mercato dell’export è fondamentale per la crescita delle nostre aziende.

Inoltre una integrazione a rete permetterà alle singole aziende di sviluppare le rispettive competenze, di ridurre i costi, di meglio posizionarsi nel mercato.

Il tutto con l’obiettivo di creare valore a favore dei rispettivi soci.

Questa strategia, poi, permette di sviluppare quelle che sono le filosofie necessarie per mantenere quote di mercato importanti: politica di marca, segmentazione dell’offerta, innovazione, sviluppo dell’export in particolare verso i nuovi mercati.

Ci si può riuscire solo se si hanno forza e capacità di battere la strada della politica di marca. Con prodotti generalisti si rischia di essere spazzati via in un battere d’ali. Un esempio può essere quello del calzaturiero. Il primo a crollare è stato il comparto di Alba Adriatica, quello che lavorava a prezzi stracciati e con prodotti di livello medio basso. Le difficoltà non sono state provocate dalla crisi dei consumi, ma dalla concorrenza di paesi che avevano e hanno una manodopera molto meno costosa. Nello stesso tempo però non ha avuto problemi (o ne ha avuti infinitamente meno) il comparto del Rubicone che non lavora con prodotti maturi, ma con capi sempre nuovi e in grado di tenere il prezzo e di conquistare nuove quote di mercato anche e soprattutto all’estero.

6 // REDAZIONALE // A CURA DI COOPERDIEM SOC.COOP.

Archivio CAIEC

LA SOCIETÀ COOPERATIVA

Il presidente di CAIEC, Domenico Balestri. A destra, gli uffici della cooperativa a Cesena.

«NON C’È SOLTANTO LA CRISI,

IL NEMICO È LA BUROCRAZIA» Balestri (CAIEC): «Di fronte al crollo del mercato servirebbe buon senso nelle istituzioni»

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ncora un anno difficile, segnato dal persistere di una grave situazione di crisi che si riverbera su tutto il sistema degli appalti. Il consorzio CA IEC ha reagito consolidando l’attività delle gare pubbliche, in cui anche nel 2012 ha ottenuto più di meta dell’acquisito, ma si è trovato di fronte il brusco calo del settore privato, che sconta l’estrema fragilità del settore immobiliare e delle costruzioni in genere.

Nonostante le difficoltà anche quest’anno CA IEC veleggia con un portafoglio lavori di quasi 20 milioni di euro, una cifra molto alta per la situazione di mercato attuale. «Per fortuna CAIEC ha un’ottima credibilità costruita negli anni », spiega il presidente, Domenico Balestri. La cooperativa continua a coinvolgere sempre più imprese associate per

l’esecuzione degli appalti acquisiti, potendo contare su una base di quasi 300 aziende. «Abbiamo mantenuto costante la nostra capacità di agire con grande efficacia ed efficienza, con dinamismo e flessibilità, cercando soprattutto di supportare con la nostra struttura le aziende socie, visto il gravissimo momento di crisi di liquidità, e garantendo la massima assistenza tecnica e amministrativa».

Di fronte a questa situazione CAIEC sta cercando di diversificare il proprio campo di attività. Il settore a cui si guarda con maggiore interesse, dopo che quello del fotovoltaico è stato messo in ginocchio da una gestione dei contributi pubblici tutta orientata al business delle multinazionali, è quello delle manutenzioni,

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in particolare per l’efficientamento energetico.

«CAIEC è in prima fila, grazie anche a una dimensione media che ci è d’aiuto nel presentarci ai committenti e nel seguire le ditte fornitrici nostre associate», dice il direttore commerciale, Paolo Casadei.

Altre possibilità emergono dall’allargamento della

La Cooperativa associa 300 imprese elettriche artigiane sfera d’azione geografica.

«Andare all’estero non è impossibile, ma è difficile per una struttura delle nostre dimensioni. Finora abbiamo soprattutto fatto da tramite per le occasioni che ci si sono presentate. Serve grande cautela e la capacità di non farsi guidare da valutazioni istintive e non razionali», aggiunge Casadei.

Emerge, i n og n i ca so, il ruolo guida assunto dal consorzio nel corso degli ultimi anni.

«Il nostro - dice Balestri - è un ruolo al servizio dell’impresa, sicuramente positivo, ma a volte anche delicato. Ci impegna molto in termini di ore uomo, anche perché se c’è un problema il committente sa che può sempre rivolgersi a noi. È un lavoro di prevenzione che aiuta e che finora ci è sempre riuscito brillantemente». Altre volte l’avversario si annida tra le pieghe della burocrazia. «Gli enti locali si ostinano a non volere guardare in faccia la realtà», continua. Cosa significa? «Significa che le aziende vivono di numeri e di concretezza. Le nostre associate ogni mese devono pagare gli stipendi ai dipendenti. Ci sono aziende una volta leader che ormai fanno da prestatrici di manodope-

ra perché non possono più permettersi di coprire i costi dei materiali. Questa è la realtà e di fronte a situazioni come queste non ci può essere solo la forza dei consorzi a fare da argine. Serve uno sforzo congiunto della politica e di tutto il territorio, mi riferisco non tanto al settore degli appalti in cui opera il consorzio, quanto a quello delle costruzioni e dell’immobiliare. Quando arriva il funzionario di turno che pone mille problemi e sbarramenti, ci si dimentica che le soluzioni si sono sempre trovate negli equilibri e nelle mediazioni, non nelle aule dei tribunali».

«L’impresa - aggiunge il direttore commerciale Paolo Casadei - non può aspettare sempre i tempi della politica, perché a sua volta ha dei tempi che devono essere certi. Una volta le cose si risolvevano con il buon senso, ora spesso servono le carte bollate».

Di recente sono giunti segnali incoraggianti, come la sottoscrizione del nuovo contratto di appalto per la realizzazione, gestione e manutenzione del servizio di pubblica illuminazione del comune di Olbia, legittimamente confermato in casa CAIEC dopo che il ricorso dell’impresa seconda aggiudicataria era stato respinto.

«L’importo dell’appalto è stato maggiorato con nuove opere e porta a un nuovo totale di circa 35 milioni di euro», spiega il presidente, Domenico Balestri. Sempre rilevanti si dimostrano i proventi esterni dalle partecipate, con particolare riferimento a ELFI spa e alla partecipata Ecoenergia srl.

Queste due società, nonostante l’andamento del settore, hanno un risultato finanziario positivo, grazie a politiche oculate dei gruppi dirigenti.

7 // FOTOREDAZIONALE PUBBLINEON // A CURA DI COOPERDIEM SOC.COOP.

LA SOCIETÀ COOPERATIVA

INSEGNE PRODOTTE IN COOPERATIVA

A

nche l a nuova insegna di Legacoop Romag na por t a u n a f i rma cooperativa: quella di Pubblineon, azienda di Cesena leader del settore delle insegne e dei sistemi pubblicitari. «Per noi è una grande soddisfazione e un legittimo orgoglio spiega il presidente Mauro Panzavolta - aver potuto partecipare con il nostro lavoro al lancio di questa importantissima nuova realtà».

Nove soci e una storia che va avanti dagli anni Cinquanta, passando per la trasformazione in cooperativa nel 1973: da sempre Pubblineon punta su qualità, servizio e professionalità, punti fermi che hanno contraddistinto l’azienda, facendole guadagnare un sempre più vasto consenso nel mercato.

Per soddisfare le esigenze della sua vasta e variegata clientela dispone al proprio interno di tutte le competen ze: laborator io per la soffieria di tubi al

neon, personale qualificato sempre aggiornato esperto di grafica pubblicitaria, ufficio tecnico specializzato nell’elaborazione grafica di bozzetti e progetti, esperti nella stampa digitale per la creazione di ogni tipo di cartellonistica.

Dispone inoltre di attrezzature e mezzi tecnologicamente avanzati, specifici per ogni settore di attività che consentono la realizzazione completa al proprio interno di ogni tipo di insegna pubblicitaria ed informativa.

La cooperativa Pubblineon è sempre attenta allo sviluppo e alle novità del settore ed in costante aggiornamento sulle nuove tecnologie; dal 2005 realizza anche insegne luminose dotate di impianti con tecnologia led per un maggiore risparmio energetico ed una più lunga durata per la soddisfazione dei clienti chiunque essi siano. Per informazioni è attivo il sito www.pubblineon. com e il canale youtube con i video delle realizzazioni (bit.ly/videopubblineon).

Anche la nuova insegna della sede forlivese di Legacoop Romagna porta la firma di Pubblineon, cooperativa che realizza sistemi pubblicitari per le più grandi realtà italiane. Una storia che inizia negli anni Cinquanta.

Notizie a margine

LA ROMAGNA CHE TI ASPETTI Può sembrare un paradosso, ma proprio mentre la crisi del regionalismo istituzionale arriva al suo punto più alto (anche in termini di discredito della classe politica), il tema dell’inegrazione territoriale si fa più stringente.

Per un’area omogenea come la Romagna la prospettiva dell’estinzione di Emanuele Chesi delle Province fa paventare il rischio di una balcanizzazione municipalistica che è l’esatto contrario dell’esigenza di sinergie e politiche comuni che tutti - il mondo produttivo in testa necessitano e auspicano.

La dimensione localistica ormai non è sostenibile La nascita di Legacoop Romagna s’inserisce in questo processo che sta all’altezza dei tempi e coinvolge - volenti o nolenti - differenti ambiti. La dimensione localistica sconta ormai pesantissimi costi in termini di efficienza e di governance, senza riuscire a garantire più quel legame diretto col territorio che era la sua ragion d’essere fino a pochi anni fa.

La sanità, pur tra polemiche e incertezze, ha imboccato questa strada ed è attesa alla prova dei fatti. Le associazioni di categoria e di rappresentanza, gli attori principali del modello emiliano-romagnolo come il mondo cooperativo hanno fatto o stanno facendo una scelta strategica che lancia ovviamente una sfida anche al livello istituzionale.

Un livello di governo intermedio, tra Comune e Regione, a questo punto va individuato come necessario interlocutore delle forze produttive che dimostrano di aver capito qual è la direzione da prendere.

8 // PUBBLICITÀ // PUNTADIFERRO

LA SOCIETÀ COOPERATIVA