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La Società Cooperativa Mensile ufficiale di Legacoop Forlì-Cesena - Editore: Sapim soc.coop. - Anno X n.4 aprile 2006 - Aut.Trib. di Forlì del 20/10/97 . Reg.Stampa n.28/97 - Poste Italiane spa - spedizione in a.p. D.L.353/03 (Conv. L.46/04) art.1 comma 1, DCB Forlì - Tassa pagata - La presente pubblicazione viene distribuita esclusivamente in abbonamento postale e i dati relativi a nominativi e indirizzi dei lettori sono stati inseriti nelle nostre liste di spedizione. Ciascun lettore, a norma dell’art.7 D. Lgs. 196/2003, potrà avere accesso ai propri dati in ogni momento, l’aggiornamento la rettifica o la cancellazione oppure opporsi gratuitamente al loro utilizzo scrivendo a: Legacoop Forlì-Cesena, via Hercolani 2, 47100 Forlì.

www.lasocietacooperativa.it

Un nuovo patto sociale parte dalla concertazione Il nuovo Governo di Romano Prodi avrà una responsabilità che va oltre a quella che le leggi e la Costituzione affidano normalmente all’esecutivo. Si tratta di ricomporre i cocci di un Paese che, per gli interessi elettorali di una parte, è stato portato al limite della rottura come mai era accaduto prima in sessant’anni di storia repubblicana.

Negli ultimi cinque anni, in nome di un decisionismo che troppo spesso è sfociato nella discrezionalità personale, è stata fatta piazza pulita di ogni rapporto improntato alla correttezza e al buon senso. Il risultato? È sotto gli occhi di tutti. Per governare un Paese complesso come l’Italia, specialmente in una fase politica ed economica come questa, occorre invece coinvolgere le istituzioni ed i principali soggetti della vita economica nazionale nell’identificazione e nella condivisione delle priorità. Ecco perché occorre rilanciare il metodo della concertazione come strumento per la definizione e il funzionamento di un nuovo patto sociale.

Questa è la premessa indispensabile perché il nuovo Governo possa efficacemente impegnarsi, da subito, per riportare il Paese sulla strada di uno sviluppo duraturo ed in linea con quello degli altri grandi Paesi europei, puntando prioritariamente su incisive politiche industriali e dei servizi, su una ripresa del cammino di risanamento dei conti pubblici, su una più forte collaborazione ed efficienza nelle istituzioni, con l’obiettivo di migliorare la capacità competitiva complessiva dell’Italia e per metterla in condizioni di agganciare i segnali di ripresa rilevati dalla Banca Centrale Europea.

Occorre fare in modo che le imprese serie non subiscano più in modo predominante la concorrenza sleale del sommerso e dell’evasione che, oltre a determinare gravi problemi di legalità e di coesione sociale, costituiscono forme insopportabili d’iniquità tra i cittadini.

Occorre agire, da subito, sulla dimensione delle imprese, favorendo i processi di integrazione; sulla liberalizzazione piena delle attività economiche, a partire dal commercio; sui fattori che ostacolano la competitività dell’economia regolare, a partire dagli oneri indiretti che gravano sul costo del lavoro dipendente. Ma soprattutto occorre cambiare metodo, rifuggendo dalla tentazione di imporre una visione di parte su questioni che riguardano tutte le aziende e tutti i cittadini.

Nell’augurare buon lavoro a tutti i parlamentari di ForlìCesena, Legacoop si augura che il confronto sui temi concreti per lo sviluppo del nostro territorio possa partire da queste basi e invita a un dialogo costante sulle tematiche chiave per le imprese e i cittadini.

Forlì-Cesena

47100 FORLI’ Via C. Hercolani, 2 Tel. 0543/378211 - Fax 35383 Sms 340 4359664

Brave ragazze La IV A Moda dell’Istituto Iris Versari di Cesena esulta di fronte all’obiettivo: hanno appena vinto la terza edizione del concorso Bellacoopia di fronte a 250 studenti della loro età.

Servizio a pagina 3

APPUNTAMENTO ANNUALE

Il 26 maggio l’Assemblea di Legacoop Forlì-Cesena È dedicata al “Valore dei Valori” l’Assemblea annuale di Legacoop Forlì-Cesena, che si terrà venerdì 26 maggio a Forlì, nella Sala Convegni della Fiera, in via Punta di Ferro. Il programma si apre alle 15 con l’iscrizione dei partecipanti, seguita dall’apertura dei lavori e dal saluto del Sindaco di Forlì, Nadia Masini, e dall’introduzione del presidente di Legacoop, Mauro Pasolini. Il direttore dell’associazione, Monica Fantini, presenterà quindi un anno di lavoro in cifre e immagini. Al termine gli interventi del presidente della Provincia, Massimo Bulbi e del Sindaco di Cesena, Giordano Conti. Le conclusioni saranno affidate al presidente di Legacoop regionale, Paolo Cattabiani. Segreteria organizzativa: tel. 0543 378211, fax 0543 35383.

Stanco dei soliti annunci?

(stiamo arrivando...)

CONVENZIONI

Alla Fiera di Cesena col biglietto ridotto presentando la nostra “CARD”

CULTURA

Mezzo secolo di teatro dialettale con la Cumpagnì dla Zercia

Pagina 2

Pagina 6

AMBIENTE

ANNIVERSARI

Incentivi per GPL e metano a soci e dipendenti di Formula Servizi Pagina 7

Appuntamenti importanti per Tipografico e COVESA Pagine 5 e 8

Foto Gianluca Colagrossi/Immagina

Ultim’ora

Bollettino ufficiale di:

RUBRICHE

2 Comunicazioni di servizio

Titolo suladue righe Quando politica della rubrica detta la linea di Emanuele Chesi (*) Giornali, televisioni, radio, internet, telefonini e tutti i nuovi media. Com’è possibile per gli utenti dell’informazione resistere a un tale bombardamento?

La sovrabbondanza è tale da mettere in crisi l’idea stessa di scelta o perlomeno di percezione consapevole. È la quantità che sommerge la qualità, col rischio di una sempre più invadente manipolazione. Eccessivo allarmismo? «Chi sta al governo deve dettare il palinsensto dei telegiornali» ha detto senza mezzi termini Joe Lockhart, consulente della comunicazione della Casa Bianca negli anni di Clinton (oddio, con l’affaire Lewinsky effettivamente qualche falla nel sistema c’è stata...).

Imporre l’agenda, determinare l’argomento della discussione, prefabbricare la notizia del giorno è comunque il primo comandamento degli “spin doctors” che sempre più dettano la linea ai politici delle democrazie occidentali. Col rischio di un passo ulteriore: la falsificazione vera e propria. Vedi il caso delle presunte armi di distruzione di massa di Saddam. Una bugia ingoiata completamente dall’opinione pubblica americana (al di là della giustificabilità o meno della guerra al dittatore), tanto che fino a pochi mesi fa tre quarti degli americani si dicevano convinti della responsabilità dell’ex presidente irakeno nell’attacco alle Torri Gemelle. Ma forse c’è una speranza. Qualche volta la notizia vera riesce a bucare il brusio della comunicazione artefatta, della pappa televisiva: l’inchiesta di Rainews 24 sull’uso di armi al fosforo da parte degli americani a Falluja ha fatto il giro del mondo e il Pentagono (dando comunque una grande dimostrazione di rispetto per l’opinione pubblica, cosa che in Italia appare fantascientifica) ha confermato sostanzialmente la denuncia dei giornalisti italiani.

Dopo tutto questo clamore, la notizia è apparsa fugacemente anche sui media di casa nostra. (*) Resp. redazione Carlino Forlì

UFFICIO :: Proposte per ogni tasca, dal laser alla nuova “solid ink”

La stampante giusta per ogni lavoro Digital Paper è partner di numerose cooperative

S

tampanti e fotocopiatrici sono diventati strumenti indispensabili per ogni ufficio. Le spese per acquistare e mantenere efficienti questi mezzi sono una voce in crescita, all’interno dei bilanci delle attività più disparate. Le proposte sul mercato sono diversissime, sia per contenuti tecnologici che per costi o tipologie d’utilizzo.

Orientarsi non è quindi sempre semplice. Da diversi anni Digital Paper, concessionaria Xerox per Forlì e Cesena, è partner del movimento cooperativo in diverse esperienze di rilievo, prima fra tutte gli uffici di Legacoop.

«Il nostro obiettivo – racconta il titolare Giovanni Di Gesù, che dal ’96 opera come agente commerciale Xerox ed è diventato, dal 2002, concessionario esclusivo – è quello di fornire subito ad un’azienda che ci

Romagna Particolarmente

L’antica Pieve di Montesorbo A 5 km. da Mercato Saraceno, sorge quest’opera del tardo bizantino (secolo VIII-IX), con rifacimenti in età romanica e settecenteschi. L’esterno è quello tipico della pieve rurale, essenziale e semplice, ma ciò che colpisce è l’interno ad una struttura a croce greca a tre navate, sostenute da otto antiche colonne in marmo cipollino, sovrastate da capitelli corinzi. Nella chiesa si conserva un ammirevole piccolo dipinto, una “Madonna adorante il Bimbo addormentato”, un’opera dei primi decenni del secolo XV, che è attribuita a Bartolomeo di Maestro Gentile da Urbino

di Luciano Liuzzi

interpella l’analisi della propria produzione di stampe, copie, fax e relativi costi di gestione. Sulla base di questi dati consigliamo l’acquisto dei macchinari più adatti all’esigenza del cliente. Chi produce 200 mila fogli di carta l’anno avrà bisogni diversi da chi si ferma a mille o poco più». D’altronde le tecnologie disponibili sono tante: quella laser, quella a getto d’inchiostro e la nuovissima “Solidink”, che offre la qualità dei colori di una stampa laser con costi inferiori del 50%, usando una tecnologia più rispettosa dell’ambiente. La Digital Paper vanta collaborazioni importanti sia nel campo cooperativo che in quello universitario, perché un consulente in analisi dei costi di produzione e di gestione aiuta a realizzare economie sempre meno trascurabili anche per le vostre esigenze. Per informazioni: tel. 0543 774287. (M.M.)

La Società Cooperativa NUOVE CONVENZIONI

Cesena Fiera: ingresso ridotto per i titolari della “CARD” Nuove convenzioni per la “Card” della Società Cooperativa.

L’elenco completo dei partner (come sempre disponibile sul sito www.lasocietacooperativa.it) si allunga e si diversifica. A mostre, strutture ricettive e opportunità commerciali di vario genere si va ora ad aggiungere una delle più importanti strutture fieristiche del territorio: Cesena Fiera, palcoscenico di decine di appuntamenti nel corso dell’anno. L’offerta è di quelle da non perdere: biglietto di ingresso ridotto per tutte le manifestazioni organizzate dalla fiera cesenate. Oltre al conosciutissimo Macfrut, evento internazionale dedicato all’ortofrutta che quest’anno si svolge a partire dal 4 maggio, i padiglioni di Pievesestina ospitano - solo per fare qualche esempio - esposizioni dedicate ai mobili d’epoca (C’era una volta... antiquariato, il primo appuntamento utile, è il 20 maggio), al tempo libero, alle energie rinnovabili, al commercio, agli animali marini, all’arredo casa, al mondo delle due ruote, alla gastronomia e degli affari. Il lunghissimo calendario è disponibile su internet, all’indirizzo http://www.cesenafiera.com/calendario.htm.

SCUOLA

La Società Cooperativa

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STUDENTI :: Al Teatro Verdi di Cesena la cerimonia di premiazione del concorso di fronte ai 250 ragazzi partecipanti

Aforismi Cooperativi

La grande festa di Bellacoopia

È

stata davvero una grande festa, per tutti i 250 ragazzi coinvolti. La presentazione dei progetti finali di Bellacoopia si è svolta il 27 aprile al Teatro Verdi di Cesena, di fronte a una platea di giovani entusiasti, che si sono applauditi, fischiati e divertiti come solo gli adolescenti sanno fare quando sono in gruppo e sentono di fare qualcosa che li unisce.

Alla fine l’ha spuntata la 4A Moda dell’Istituto Iris Versari di Cesena. I ragazzi, guidati dalla docente Annalisa Balistreri, si sono aggiudicati il rimborso spese di 1.500 euro con “Iriscycle”, un progetto per la realizzazione di abiti con materiali di riciclo davvero innovativo. Il secondo e terzo posto sono andati sempre a Cesena (con

premi da 1.000 e 500 euro) alla VE dell’ITIS Blaise Pascal e alla VB dell’ITC Renato Serra, rispettivamente con un progetto per l’automatizzazione di un ristorante e la compravendita di abbigliamento “vintage”. Il premio da mille euro per il miglior progetto grafico, che sarà utilizzato nella prossima edizione del concorso, è stato vinto dalla VB dell’Iris Versari di Cesena, guidato dalla docente Barbara Ruzziconi.

Infine, il premio per la migliore comunicazione dal vivo del progetto – un lettore mp3 – è andato alla VC TGA dell’Istituto Ruffilli di Forlì, con “California Market”.

Bellacoopia ha coinvolto circa 250 ragazzi delle scuole superiori di ForlìCesena, che per sei mesi hanno seguito lezioni

Foto Gianluca Colagrossi/Immagina

In gara 25 gruppi di lavoro

specifiche sul movimento cooperativo, elaborando le loro idee di impresa con l’aiuto dei docenti e degli esperti forniti da Legacoop.

Al termine i 25 gruppi di lavoro sono stati valutati da un comitato composto da Emanuele Chesi (giornalista Carlino), Margherita

Collareta (Assessore Istruzione Provincia Forlì-Cesena), Pier Giuseppe Dolcini (Presidente Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì), Giulio Ecchia (Docente Università di Bologna), Gaetano Foggetti (giornalista Corriere Romagna), Loretta Lega (Assessore

Comune di Forlì), Paola Mettica (CCIAA Forlì-Cesena) e Mario Russomanno (Direttore Multifor). il pubblico in sala al Teatro Verdi e, in basso, il secondo classificato tra i componenti del comitato di valutazione.

PRODUZIONE LAVORO

Gli eletti di Forlì-Cesena nel direttivo ANCPL L’Associazione Nazionale delle Cooperative di Produzione Lavoro (ANCPL), 883 imprese aderenti in tutta Italia, ha rinnovato le proprie cariche direttive. Per il territorio di Forlì-Cesena sono stati eletti il presidente di Conscoop e Legacoop Forlì-Cesena, Mauro Pasolini, la direttrice di Legacoop, Monica Fantini, il responsabile delle cooperative di produzione lavoro, Valdes Onofri, il presidente di Idrotermica Coop, Agostino Mainetti, e il presidente di CLAFC, Enrico Salvi. Presidente nazionale è stato confermato Franco Buzzi.

Italiani e italioti di Pietro Caruso Se l’Italia riuscisse ad esprimersi secondo i canoni di una comunità nazionale coesa di fronte ai dati economici forniti sul piano europeo e su quello internazionale potremmo vivere con una certa tranquillità la fase che si apre con l’insediamento del Governo Prodi. E invece già sappiamo che fra imboscate e tranelli anche la nuova maggioranza scaturita, non senza difficoltà, dal confronto elettorale dello scorso 9-10 aprile non potrà fare a meno di fare il punto di navigazione con grande rapidità. Se l’Italia fosse una normale democrazia l’uscita di scena del premier Silvio Berlusconi non sarebbe vissuta come una sorta di Berlino anno zero.

Dunque si tratta di fare tornare il ragionamento all’idea di patria, tenendo conto che, fra pochi anni, ci si confronterà nei fatti con una comunità economica e politica globale. La reazione di tipo nazionale-nazionalistica rinvia il problema, mentre non riesca ad allargare alla dimensione europea la sfida da compiersi.

Quanto tempo potremo reggere con queste misure striminzite nell’impatto con la cifra europea e mondiale dell’economia?

Certo potremmo consolarci vedendo che nazioni come la Francia o la Gran Bretagna sono diffidenti nell’ampliare la loro identità al concetto di patria allargata...ma le prove a cui questi grandi ex-Stati coloniali sono sottoposti confermano che occorre un nuovo stile di conduzione della politica capace di guardare più lontano. Certo la cura degli orticelli...costa meno fatica, ma costringe la Patria alla sofferenza.

ATTUALITÀ

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La Società Cooperativa

POLITICA :: I nomi dei parlamentari locali usciti dalle urne il 9 e 10 aprile

CESENATICO

Gli eletti di Forlì-Cesena Archivii DS, Camera, Senato

È

nutrita la pattuglia dei parlamentari che presteranno il loro ser vizio nel corso di questa legislatura espressi dal territorio di Forlì-Cesena. Oltre al segretario della federazione di Forlì, Giuliano Pedulli, i Democratici di Sinistra sono riusciti ad eleggere a Montecitorio anche il candidato cesenate Sandro Brandolini, che ha usufruito del premio di maggioranza nazionale conseguito dall’Ulivo. Cesenate è anche Sandro Gozi, capo della segreteria di Romano Prodi a Bruxelles, eletto in Veneto con l’Ulivo.

Al Senato era scontata la rielezione di Roberto Pinza, capolista regionale per la Margherita. Forlivese, seppure solo di adozione, è anche il costituzionalista Andrea Manzella, confermato a Palazzo Madama nelle file dei DS.

Al Senato confermati i nomi di Bianconi (FI), Manzella (DS) e Pinza (Margherita) I complicati meccanismi della nuova legge elettorale hanno lasciato aperti i giochi fino all’ultimo per Sauro Turroni, dei Verdi, che non è però riuscito ad essere eletto per il quinto mandato. Il Centrodestra ha

Alla Camera eletti Pedulli, Brandolini e Gozi (Lista Ulivo) e Pini (Lega Nord) riconfermato in quota Forza Italia la senatrice di Cesena, Laura Bianconi. Debutto assoluto a Montecitorio, invece, per il 33enne segretario di Lega Nord Romagna, Gianluca Pini, numero tre in lista dopo Bossi e Ales-

FORMAZIONE :: Imprenditori a scuola di turismo con Efeso

“Gulliver” in viaggio per studiare il Beaujolais

È

La Vela propone un gruppo di auto aiuto per i genitori di minori disabili

terminato il 12 aprile, con un convegno finale di dibattito e confronto al teatro “Dragoni” di Meldola il corso di formazione Gulliver, “Creare turismo e valorizzare l’entroterra“, finanziato dalla Provincia di Forlì - Cesena con le risorse del Fondo Sociale Europeo e gestito da Efeso, che ha visto una convinta e motivata partecipazione di 18 imprenditori delle Vallate del Montone e Tramazzo che operano nei settori agricolo, turistico, commerciale e dell’artigianato.

L’evento ha visto la partecipazione non solo degli imprenditori, ma anche dell’Assessore alla Formazione Professionale Margherita Collareta e dell’Assessore al Turismo Luciana Garbuglia e i responsabili delle tre Comunità Montane.

Il corso di formazione, della durata di

90 ore, si è articolato in lezioni e confronti in aula sui prodotti tipici del territorio nonché sul marketing turistico e sulla promo-commercializzazione; gli imprenditori hanno inoltre realizzato un proprio progetto con idee e proposte concrete per migliorare l’offerta della propria azienda.

Il gruppo romagnolo è poi arrivato in Francia, a Lione, nella zona del Beaujolais per conoscere e studiare il modello di marketing turistico territoriale francese e per sperimentare un evento romagnolo al termine del quale è seguita la degustazione dei prodotti tipici, apprezzata da un numeroso e qualificato pubblico di interlocutori francesi ai quali è stato inoltre presentato il catalogo realizzato nel corso contenente proposte, prezzi e offerte turistiche.

Anna Zaccarini

sandri.

Da sinistra, in senso orario: Laura Bianconi, Giuliano Pedulli, Sandro Brandolini e Roberto Pinza.

La Cooperativa Sociale “La Vela”, presente nel territorio di Cesenatico dal 1994, propone l’esperienza di un gruppo di auto mutuo aiuto per genitori e familiari di minori disabili. Un gruppo di auto mutuo aiuto è formato da persone e/o famiglie alla pari che si trovano assieme per raggiungere determinati scopi, attraverso la condivisione di esperienze e vissuti ed il reciproco sostegno emotivo. Le persone sono unite da una esperienza di vita comune. Si impegnano per il proprio e l’altrui benessere e cambiamento promuovendo le reciproche potenzialità positive mediante il coinvolgimento personale e con la condivisione di sentimenti, desideri, aspettative, emozioni ed esperienze. Un incontro iniziale, dove verranno illustrate le caratteristiche dell’esperienza che si va a proporre, si terrà venerdì 5 maggio alle ore 17,30 nella sede della Coop “La Vela” in via Gramsci 15/c. Questa data sarà anche occasione per una diretta conoscenza con il facilitatore del gruppo e per definire il calendario degli incontri. I partecipanti al gruppo si incontreranno, per circa un’ora e mezza ad incontro, nella sede della Coop “La Vela” indicativamente ogni due settimane, per circa un anno, nei giorni della settimana e negli orari che verranno stabiliti secondo le esigenze e richieste dei singoli. All’interno del gruppo è prevista la presenza di un “facilitatore” appositamente formato, che aiuta i singoli membri a condividere le esperienze personali e ad esprimere le proprie emozioni. La partecipazione è gratuita. Per informazioni Coop. Sociale “La Vela”, tel. 0547 84870.

REDAZIONALE A CURA DI SAPIM

La Società Cooperativa

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ANNIVERSARIO :: La cooperativa di Santa Sofia vanta tra i suoi committenti la Zecca dello Stato, il teatro di Modena e moltissimi ospedali

Vent’anni di successi in tutta Italia per il Premiato Tipografico dei Comuni

L

e schede elettorali per le recenti consultazioni politiche sono solo uno degli ultimi lavori, in ordine di tempo, che portano la firma dello Stabilimento Tipografico dei Comuni, la cooperativa di Santa Sofia che festeggia quest’anno i suoi primi vent’anni di vita e che vanta, tra i suoi committenti, la Zecca dello Stato, il Teatro comunale di Modena, molte aziende Usl del nord Italia, oltre ai Comuni di Modena, Bologna e Forlì.

Ad onore del vero la storia del Tipografico parte molto prima del 1986, risalendo addirittura agli inizi del Novecento, quando nel comune bidentino venne fondata una società di proprietà delle famiglie Morelli e Nanni.

Furono poi ventotto operai della tipografia a rilevare la ditta, trasformandola in cooperativa a metà degli anni Ottanta, acquisendo l’immobile e ampliando l’attività della precedente azienda.

Se nei primi decenni, infatti, lo stabilimento tipografico operava esclusivamente come “fornitore ufficiale delle scuole e dei Comuni della Repubblica” (come recitava il nome completo della ditta), con una rete commerciale che comprendeva enti pubblici e parastatali sull’intero territorio nazionale, con la trasformazione societaria entrarono a far parte dei clienti del Tipografico anche committenti privati, con i quali ancora oggi la cooperativa lavora.

«Attualmente la nostra cooperativa dà lavoro a 42 persone tra soci (34) e dipendenti (8), in prevalenza residenti nel territorio di Santa Sofia», spiega il presidente, Moreno Agnoletti. «Ab-

biamo chiuso il 2005 molto positivamente, con il fatturato che si aggira attorno ai 4 milioni di euro, e abbiamo previsioni record anche per il 2006: nei primi tre mesi, infatti, il valore della produzione si è assestato attorno a 1.200.000 euro, contro i 900.000 dello stesso periodo dell’anno precedente».

A determinare il buon andamento del Tipografico hanno concorso le politiche di controllo della gestione aziendale, la revisione dei prezzi e il contenimento dei costi, reso possibile grazie all’investimento nel “computer to plate”, un’apparecchiatura che consente di incidere le lastre saltando il passaggio intermedio delle pellicole.

«È doveroso ringraziare tutte le maestranze che negli anni hanno contribuito alla nascita e al consolidamento del Tipografico», conclude Agnoletti. «Tra questi un ricordo particolare va al compianto professor Vero Stoppioni, preside delle scuole medie di Santa Sofia e promotore di importanti iniziative culturali della vallata, che lavorò in tipografia con mansioni commerciali negli anni Settanta. Ha un posto d’onore nel nostro cuore e nella nostra storia, insieme a tutti coloro, come l’Onorevole Angelo Satanassi, che si fecero promotori della trasformazione da ditta privata in cooperativa».

Enrica Mancini

Fabio Blaco

Ma la sua storia parte all’inizio del XX secolo. Nel 1986 la trasformazione in cooperativa

La sede della cooperativa, in via Nefetti a Santa Sofia.

ISO 9001:2000 :: La cooperativa ha concluso con successo il processo di certificazione

E adesso la qualità è garantita Lo stato di avanzamento delle commesse è monitorato in tempo reale insieme a una quantità di fattori, a partire dall’umidità della carta Il Premiato Stabilimento Tipografico dei Comuni investe in qualità.

La cooperativa di Santa Sofia ha infatti meritato la certificazione ISO 9001:2000, considerata ormai indispensabile per continuare a offrire ai clienti un servizio di alto livello in un settore divenuto estremamente competitivo come quello della produzione e commercializzazione di stampati. «La certificazione - spiega il presidente, Moreno Agnoletti - è stata voluta con forza non solo dagli organi direttivi, ma da tutti i soci della cooperativa, che l’hanno vissuta come una occasione di crescita collettiva e si sono impegnati per raggiungerla nel minor tempo possibile. Si tratta di

un elemento distintivo non da poco, che ci dà un vantaggio competitivo diretto nei confronti della concorrenza. Anche nel nostro settore, infatti, la ISO 9001:2000 viene richiesta con sempre maggiore frequenza dai clienti, ed è divenuta ormai indispensabile per partecipare con successo agli appalti pubblici».

«Il processo di certificazione - aggiunge il responsabile qualità, Gabriele Nobili - ha richiesto circa un anno di lavoro. Le piccole difficoltà iniziali sono state superate non appena ci si è resi conto dei vantaggi che offre questa modalità operativa».

All’interno dei flussi di lavoro nulla è più lasciato al caso, dalla misura

dell’umidità della carta al monitoraggio costante dell’avanzamento delle commesse. Per il cliente questo si traduce in maggiore flessibilità e tempi ridotti. Il Premiato Stabilimento Tipografico dei Comuni produce qualsiasi tipo di stampato ad uso commerciale o pubblico, su carta bianca, colorata, riciclata e adesiva di diversi formati e grammature. Tra i suoi clienti figurano le principali amministrazioni pubbliche e aziende sanitarie italiane, oltre a grandi imprese come Coop Adriatica. Negli ultimi anni la cooperativa è cresciuta notevolmente, raggiungendo i 4 milioni di euro di fatturato, con una forza lavoro di 42 persone, di cui 34 soci. (E.G.)

CULTURA

6 Roma, Romagna

La Società Cooperativa

TEATRO :: Giro di boa per la storica compagnia dialettale di Bussecchio, che festeggia i cinquant’anni di attività

La Zercia compie mezzo secolo La crisi nel settore avicolo determinata dalla psicosi dell’influenza aviaria è un caso di studio di come un settore economico possa essere messo in ginocchio a prescindere dalla reale consistenza di un pericolo sanitario. Così come per “mucca pazza” l’emozione, ma credo anche l’effetto moda, ha il sopravvento su un esame serio e razionale di un possibile pericolo. Partendo da questa breve introduzione salto subito alle conclusioni: in casi come questi non c’è nessuna possibilità, dico nessuna possibilità di evitare un danno economico per gli operatori. Puoi aver fatto mille investimenti, mille certificazioni, puoi far mangiare i tuoi prodotti a tutti i Ministri della terra, ma se la signora Maria ha la percezione che è meglio non fidarsi (almeno per un po’) i consumi caleranno.

Oltre a mobilitare pattuglie di psicologi, e a predisporre gli strumenti per affrontare le emergenze, occorre pensare in maniera strutturale a come intervenire su queste fragilità del sistema agroalimentare.

Un tempo per mitigare i rischi derivati essenzialmente dalle incertezze climatiche il contadino aveva bovini, suini, pollame, cereali, vigneti e frutteti e sintetizzavano il concetto con il detto “non mettere tutte le uova nello stesso paniere”; oggi invece la specializzazione produttiva di agricoltori e allevatori è una realtà irrinunciabile per competere in un mercato sempre più duro e competitivo.

Questa condizione determina però l’innalzamento del rischio fallimento in caso di crisi. Lo si vede per l’ortofrutta, per l’avicolo, lo si è rischiato per la BSE. Indietro non si può tornare, ma sarà meglio trovare nuovi strumenti imprenditoriali per la ripartizione del rischio prima che le paure della signora Maria facciano una unica grande e definitiva frittata.

L

a Cumpagnì dla Zercia, gruppo storico del teatro diale t t ale fo rlive s e, compie 50 anni. La ricorrenza viene festeggiata con la pubblicazione del libro La Cumpagnì dla Zercia. Cinquant’anni di teatro pubblicato da Sapim e scritto da Giorgio Barlotti, presidente del sodalizio, in collaborazione con Giovanni Garoia e Paolo Maltoni, rispettivamente attore-direttore artistico del gruppo e autore di testi teatrali in dialetto.

Nata nell’immediato dopoguerra, dalla passione di un gruppo di giovani di Bussecchio, con il nome di “Arte e Lavoro Gruppo drammatico Enal”, la Compagnia si dedicò dapprima alle rappresentazioni in lingua, esordendo nel 1948 con La maestrina, di

Niccodemi, portata in scena alla Casa del Lavoratore di Bussecchio. Negli anni il repertorio si ampliò, arrivando a comprendere lavori di Brecht, Pirandello e Miller. Abbandonata la denominazione originaria per assumere quella di “GAD Enal Nino Tampellini”, in memoria di uno dei promotori, scomparso prematuramente nel 1954, con la metà degli anni Cinquanta il gruppo «si buttò a corpo morto nelle braccia del teatro dialettale romagnolo», come ricorda Paolo Maltoni, abbandonando ambientazioni e tematiche alto-borghesi. L’esordio in dialetto avvenne con La camisa dla Madona, di Corrado Contoli, al quale fece seguito Cla bëla famiulèna e Se ognôn badess a cà su.

Dopo una pausa dell’attività, protrattasi fino all’ini-

zio degli anni Ottanta, la compagine riprese a calcare le scene con il nome di Cumpagnì dla Zercia, contando su un vero teatro, Il Piccolo di Bussecchio, e su un repertorio molto vasto: da E nid dla farlòta, vero e proprio cavallo di battaglia del gruppo, al celeberrimo La sumara ad tugnara, a E gos dla cocla, per arrivare all’ultima rappresentazione in ordine di tempo, L’ambiziò de bdòcc. Lavori questi che sono valsi negli anni importanti riconoscimenti alla Compagnia (come il premio Fitalia), sia come gruppo che per le singole interpretazioni dei suoi attori.

Il libro ripercorre questi cinque decenni di storia, alternando a schede tematiche dedicate ad autori e protagonisti (tra tutti basti ricordare i tre “veterani”

Archivio Sapim

di Cristian Maretti

Nel volume di Sapim la storia del sodalizio

della Zercia, Ezio Battistini, Floriano Focacci e Giovanni Garoia, che da cinquant’anni vanno in scena con la Cumpagnì) un ricco repertorio iconografico dei protagonisti e delle principali rappresentazioni succedutesi dal dopoguerra ad oggi.

Gli autori e i curatori del volume edito da Sapim.

La pubblicazione si avvale del patrocinio del Comune di Forlì e del contributo di Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì, Ras, De Lorenzi Ceramiche e DZ Dino Zoli.

ARTE :: CBR, CEIF e CAIEC alle mostre di Giaquinto e Palmezzano

Cooperative in visita Iniziativa culturale rivolta a soci e dipendenti

L

e mostre di livello nazionale presenti in questi mesi a Forlì e Cesena hanno attirato l’attenzione anche dei cooperatori, che sono accorsi in massa a visitarle, grazie anche alle varie convenzioni offerte.

Visto l’interesse espresso in azienda, alcune cooperative hanno organizzato delle vere e proprie visite guidate per i soci, dipendenti e amici. Il successo di queste iniziative è stato grande, a conferma del livello di coesione che le cooperative continuano a creare e a dimostrare nel nostro territorio.

CBR e CAIEC, in particolare, hanno fatto tappa alla mostra di Giaquinto, mentre CEIF ha visitato quella di Palmezzano.

Da destra, in senso orario, i cooperatori di CAIEC, CEIF e Cooperativa Braccianti Riminese in visita alle mostre di Forlì e Cesena.

Archivio Sapim

Le strane paure della signora Maria

ENERGIA E AMBIENTE

La Società Cooperativa

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CARBURANTI ALTERNATIVI :: Originale iniziativa della cooperativa Formula Servizi per i 1.500 soci e dipendenti

Globale e Solidale

Con il TFR trasformi l’auto a gas Anticipi da mille a duemila euro per passare dalla benzina a gpl o metano

C

ontribuire concretamente alla riduzione delle emissioni inquinanti in atmosfera può diventare una vera e propria politica aziendale, come dimostra la cooperativa Formula Servizi che ha lanciato nei giorni scorsi un’iniziativa a favore di soci e dipendenti (oltre 1.500 persone sull’intero territorio nazionale), che si inserisce tra le tante “buone prassi ambientali” già da tempo adottate dall’impresa.

Per limitare l’impatto ambientale dei veicoli dei lavoratori, il Consiglio di Amministrazione della cooperativa ha infatti deciso di concedere, a quanti hanno una vettura intestata alimentata a benzina, un anticipo sul trattamento di fine rapporto (se maturato dal dipendente) per un

importo massimo di 1.000 euro per l’installazione di un impianto a GPL, e di 2.000 euro per passare da benzina a metano; importi equivalenti anche per coloro che intendono acquistare un’auto nuova alimentata con uno di questi due carburanti.

Per ottenere l’erogazione dell’anticipo del TFR basterà presentare domanda scritta alla cooperativa, allegando la fattura o la ricevuta del lavoro eseguito.

Abbandonare la benzina per fonti meno inquinanti sarà ulteriormente conveniente, anche perché la somma stanziata da Formula Servizi sarà cumulabile con i contributi erogati, per analoghe finalità, da Regioni, Province e Comuni.

«I vantaggi per i lavoratori sono evidenti», spiega Gra-

ziano Rinaldini, presidente di Formula Servizi. «Da un lato soci e dipendenti potranno circolare liberamente anche nelle giornate di blocco del traffico, e dall’altro contribuiranno concretamente al rispetto dell’ambiente, con in più la possibilità di risparmiare sulla spesa del carburante».

«Il rispetto per l’ambiente e l’attenzione alle energie rinnovabili – continua Rinaldini – caratterizzano da sempre la nostra attività.

Da diversi anni stiamo alimentando i nostri mezzi con carburante ecologico (biodiesel, olio di colza), utilizziamo prodotti e attrezzature che riducono i consumi idrici, e, non da ultimo, abbiamo da poco lanciato un progetto per l’installazione di una centrale fotovoltaica in cooperativa».

INNOVAZIONE :: L’erba sopra la testa? Aiuta a risparmiare energia

I tetti verdi di COPARI Archivio Sapim

N

el 1966, anno della sua fondazione, la COPARI si occupava solo di impermeabilizzazioni. Oggi, a quarant’anni di distanza, la cooperativa forlivese è orientata a fornire soluzioni che uniscono tecnologie avanzate e salvaguardia dell’ambiente, come nel caso dei “tetti verdi”, soluzioni già adottate da molto tempo nel Nord Europa e ora sempre più diffuse anche da noi.

«Oltre all’indubbio beneficio estetico - spiega il presidente, Massimo Ghiani (nella foto), appena riconfermato per il secondo mandato - con una copertura estensiva si riducono le polveri e lo smog e si hanno numerosi vantaggi in termini di regimazione delle acque, che vengono assorbite dal terriccio e rilasciate gradualmente. In più c’è l’effetto termico, che consente di risparmiare in modo notevole sui costi di riscaldamento e refrigeramento». Tra i lavori più significativi di questo tipo che portano la firma della cooperativa figurano la cantina vinicola di Antinori a Cortona, che ha una copertura verde di ben trentamila metri quadri, i centri commerciali Esselunga di San Vitale (nella foto), Casalecchio di Reno e Via Emilia Ponente Borgo Panigale a Bologna, e il centro commerciale “I Malatesta” di Rimini.

IL BILANCIO DI “AGROFER”

Da Centrale e Osservatorio Agroambientale una mostra per parlare di fonti rinnovabili Si è tenuto a Cesena il 7 e l’8 Aprile il Convegno e Mostra-Esposizione AGROFER-Fonti Energetiche Rinnovabili, promosso da CentraleOsservatorio Agroambientale, con il sostegno di Provincia di Forlì-Cesena, Comuni di Forlì e Cesena. La manifestazione, tenutasi presso i padiglioni della Fiera, si è rivolta agli operatori del settore agricolo, ambientale della pubblica amministrazione, a tecnici e aziende, nonchè ai cittadini interessati all’applicazione di queste tecnologie.

La questione energetica rappresenta, e rappresenterà sempre più in futuro, un elemento strategico delle politiche ambientali e di quelle economiche.

I combustibili fossili sono infatti i principali responsabili dell’inquinamento atmosferico e delle emissioni di CO2; con il Protocollo di Kyoto i paesi sottoscrittori si sono impegnati alla riduzione di tali emissioni (6,5 % entro il 2012 per l’Italia), un impegno possibile attraverso lo sviluppo di fonti rinnovabili, la riduzione dei consumi e il risparmio energetico.

A livello mondiale nel 2003 le fonti energetiche rinnovabili hanno coperto il 13% dell’offerta totale di energia (carbone 24%; petrolio 34%; gas 21%; nucleare 6%).

In Italia l’energia rinnovabile nel 2004 ha costituito poco più del 7% del consumo interno, rappresentata prevalentemente

dall’idroelettrico (57%), seguita da biomasse e rifiuti (30%), geotermia (9%) mentre il contributo di solare ed eolico non raggiunge complessivamente il 3%.

Sul fronte economico il prezzo del petrolio continua a salire e tutto fa presupporre che i costi dell’energia crescano ancora.

Il settore agricolo può diventare un importante protagonista nel campo delle energie rinnovabili: colture dedicate, biomasse agroforestali, residui zootecnici e agroindustriali, fonti solari o eoliche potranno produrre elettricità, calore, biocombustibili o biodiesel.

Le energie rinnovabili possono diventare un’opportunità di reddito per le imprese agricole e, nell’ambito della multifunzionalità auspicata dalla PAC, alcune potranno diventare “agrienergetiche”, in grado di immettere energia sul mercato, in forma singola o associata a livello di distretti energetici territoriali.

L’iniziativa ha rappresentato un forte momento di informazione, promozione e divulgazione sulle energie rinnovabili nel settore agricolo e di confronto tra i soggetti coinvolti nelle nuove filiere con l’obiettivo di diffondere una cultura “energetico-ambientale” e di sensibilizzare il settore agricolo agli attuali scenari energetici ed alle possibilità operative esistenti.

Francesca Fiorini

Il futuro sostenibile ignorato dai media di Fabio Gavelli (*) Quali energie alternative al petrolio sono già utilizzabili sul mercato? Come organizzare un sistema di trasporti meno inquinante? Come risollevare l’agricoltura dalla crisi in cui è precipitata? Argomenti che una campagna elettorale di un paese moderno non potrebbe eludere. Invece, mentre in tv i leader politici si affrontavano sul filo dell’insulto e delle promesse da marinaio, di tali temi si discuteva a Terra Futura (www.terrafutura. it), la mostra convegno delle buone pratiche di sostenibilità, giunta a Firenze alla terza edizione. In tre giorni l’ evento - 390 espositori, 180 appuntamenti culturali - ha richiamato 72 mila persone, ma a una settimana dal voto i media hanno ignorato del tutto l’iniziativa. Occasione persa, perché a Firenze sono emerse molte esperienze positive e iniziative concrete per affrontare questioni al centro dell’agenda politica di ogni paese civile. Un piccolo esempio: si è rilanciata la proposta per rendere fruibile gratuitamente, su Internet, l’intero archivio della Rai. Osservando le soluzioni tecnologicamente avanzate presentate da aziende sensibili ai problemi ambientali (purtroppo sconosciute perché non abbastanza grandi da potersi pubblicizzare in tv) si ricavava l’impressione di un paese sotterraneo, che cerca disperatamente di non lasciarsi seppellire dalla realtà virtuale che trabocca dagli schermi. Una fitta rete di associazioni, gruppi, cooperative e piccole imprese che si battono, nonostante tutto, per un futuro sostenibile e solidale. Mostrare che esistono “buone pratiche” è la chiave su cui puntano appuntamenti come quelli di Firenze, ma anche esperienze simili come “Fa’ la cosa giusta” (Milano, a marzo), “Civitas” (Padova, a maggio) e “La Fiera delle Utopie concrete” (Città di Castello, ottobre). Gli editoriali dei giornali sono ancora fermi al “popolo del no” e si ostinano a non vedere che c’è già un “popolo del domani” (*) giornalista Il Resto del Carlino

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REDAZIONALE A CURA DI SAPIM

La Società Cooperativa

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La “Cooperativa Verniciatori già Sardi” nacque a Forlì il 28 marzo del 1946

COVESA festeggia sessant’anni di attività professionale «Le attività d’impresa si sono evolute, ma i nostri valori sono sempre quelli di una volta»

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n curioso equivoc o ac c o m p ag na da sempre il nome della Cooperativa: quel “Sardi” che fa volare la mente all’isola di Gigi Riva e dell’Aga Khan.

Niente di più sbagliato. Renato Sardi - scomparso nel 1972 - era un abilissimo artigiano nella cui bottega di Palazzo Albicini svolgeva l’attività di laccatore e decoratore. Un uomo tutto d’un pezzo, di saldissimi principi morali, attaccato al proprio lavoro, tanto da trasmettere ai dipendenti la propria attività, pur di non vederla scomparire. Coloro che cominciarono a lavorare con Renato Sardi e ne raccolsero poi il testimone erano artisti, finissimi artigiani che applicavano delicate laccature, decoravano stucchi e non solo, e nella decorazione delle case signorili collaboravano

fianco a fianco con pittori come Zambianchi, Mario Camporesi e Nadiani.

«Solo una cosa è importante, quando si porta avanti un’impresa: comportarsi da galantuomini, con onestà e correttezza». Parole di altri tempi. E infatti appartengono a Pietro Casadei, uno dei fondatori della Cooperativa Verniciatori Già Sardi - CO.VE.SA.- soc. coop., che a 97 anni compiuti non ha dimenticato i valori e le motivazioni che spinsero quel pugno di soci, allievi di Renato Sardi fino dagli anni ‘20, a costituire la cooperativa.

Difficile crederci in un mondo in cui tutti pensano unicamente al profitto, ma quei principi non sono mai venuti meno. Basta scambiare quattro chiacchiere con chi lavora oggi nello stabilimento di via Fermi 12 a Forlì per capire che il sacrificio, l’umiltà, la responsabilità e il desiderio di migliorare sono diventati parte integrante di un patrimonio umano, ancor prima che professionale.

Dall’alto, in senso orario: foto di gruppo per il sessantesimo, il fondatore Renato Sardi e la sede di via Fermi.

«In questa impresa - spiega l’attuale presidente, Claudio Casadei – oggi come allora c’è la consapevolezza che solo considerando la cooperativa una famiglia dove ognuno ha un suo ruolo b e n pre-

La Società Cooperativa Mensile ufficiale di Legacoop Forlì-Cesena Editore: Sapim coop. Via Hercolani 2 Forlì Tel. 0543.378211 - Fax 0543.35383 www.sapim.it - info@sapim.it

Direttore Responsabile: Emilio Gelosi Redazione: Monica Fantini, Guglielmo Russo, Valdes Onofri, Massimo Brusaporci, Francesca Fiorini, Enrica Mancini, Davide Cortesi Foto: Fotogiornale Sabatini, Fabio Blaco, Archivio Ufficio stampa Legacoop Pubblicità: in proprio Impaginazione: Ufficio Stampa Legacoop Forlì-Cesena Stampa: Premiato Stab. Tipografico dei Comuni soc. coop. via P. Nefetti 55 - S.Sofia - tel. 0543 973016

ciso c’è continuità. Non è facile, ma andiamo avanti un po’ per volta, con le nostre gambe e contando solo sulle nostre forze».

Quest’anno la cooperativa compie sessant’anni, e lo fa con l’orgoglio di chi ha sempre anteposto la professionalità e la correttezza ai facili guadagni, senza rinunciare mai al rispetto delle regole e sorretti da quell’idea di aiuto reciproco che sta alla base della mutualità cooperativa.

Non è poco, in un momento di precarietà imperante, in cui tutto sembra lecito pur di ottenere un profitto.

Da quel lontano 28 marzo del 1946 i soci hanno dovuto sostenere più di una difficoltà legata anche al fat-

to che nel corso degli anni sono stati costretti ad adeguarsi alle nuove esigenze di mercato, prima ampliando l’attività, poi rinnovandosi difronte ad ogni richiesta, con servizi che vanno dalla protezione del cemento armato al ciclo elastico anticrepe, dall’isolamento a cappotto al rivestimento con marmorino, dal rifacimento dei tetti alla pavimentazione dei balconi e, naturalmente, alla tinteggiatura con quarzo. Sarebbe ingiusto chiamare semplicemente imbianchini chi, con orgoglio professionale e la capacità di eseguire il proprio lavoro alla perfezione, opera nelle ristrutturazioni e nella cantieristica con la stessa passione di chi laccava

mobili e calessi sessant’anni prima. La professionalità viene oggettivamente riconosciuta nel confronto con tecnici e ingegneri, che riconoscono in prima persona il patrimonio di esperienza che solo chi esegue le cose nella pratica può avere.

Con la volontà di mantenere viva la cooperativa i soci si augurano di coinvolgere in questa attività giovani motivati dal desiderio di imparare, ai quali trasmettere la propria professionalità.