Sc 200612 dicembre web

La Società Cooperativa Mensile ufficiale di Legacoop Forlì-Cesena - Editore: Sapim soc.coop. - Anno X n.12 dicembre 2006 - Aut.Trib. di Forlì del 20/10/97 - Reg.Stampa n.28/97 - Poste Italiane spa - spedizione in a.p. D.L.353/03 (Conv. L.46/04) art.1 comma 1, DCB Forlì - Tassa pagata - La presente pubblicazione viene distribuita esclusivamente in abbonamento postale e i dati relativi a nominativi e indirizzi dei lettori sono stati inseriti nelle nostre liste di spedizione. Ciascun lettore, a norma dell’art.7 D. Lgs. 196/2003, potrà avere accesso ai propri dati in ogni momento, l’aggiornamento la rettifica o la cancellazione oppure opporsi gratuitamente al loro utilizzo scrivendo a: Legacoop Forlì-Cesena, via Hercolani 2, 47100 Forlì.

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Bollettino ufficiale di:

Forlì-Cesena

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EDITORIALE

Pochi metri e già si intravede il traguardo di questo 2006 che, come ogni tappa, ha previsto più discipline, non ultima la corsa ad ostacoli. Ma ormai i cooperatori sono atleti navigati e ogni volta all’arrivo si ritrovano tutti, affaticati ma felici di aver raggiunto un nuovo obiettivo fatto di soddisfazioni, sacrifici e soprattutto di voglia di continuare questo viaggio di crescita. Ogni traguardo per il cooperatore è una nuova partenza da affrontare con slancio nella certezza dei risultati che strada facendo si sono realizzati e che aiutano la corsa ad essere meno faticosa. Il 2006 ha visto la nascita del Progetto Retecoop che in un approccio per filiera ha puntato ad una maggiore aggregazione di imprese a partire dal soddisfacimento di esigenze formative e di aggiornamento essenziali. Ecco allora il “Legacoopinnova”, esperienza di confronto e crescita rivolto al CdA o, ancora, la scuola di management cooperativo (esperienza di eccellenza nella provincia di Forlì Cesena) per supportare le imprese nel loro sviluppo di crescita professionale ed intergenerazionale.

Un percorso che per rinnovarsi si è dotato di efficienti supporti alle imprese in un concetto di rappresentanza “flessibile”. Per questo nel 2006 Legacoop Forlì Cesena è stata considerata punto di eccellenza regionale per le tematiche dell’innovazione ed internazionalizzazione a lei delegate in termini di sportello dedicato alle cooperative dell’Emilia-Romagna. Nel percorso non abbiamo inoltre dimenticato il sostegno sindacale alle cooperative dando sempre visibilità all’eccellenze che le stesse esprimono nelle politiche del lavoro, nell’occupazione non precaria, nella sostenibilità, nelle pari opportunità e nella solidarietà. Eccellenze che sono esempio di valorizzazione del territorio e quindi di tutti noi. Durante la corsa mai ci si è dimenticati di chi non riesce a farlo attraverso un aiuto concreto e silenzioso. “Pollicino sotto le bombe” è lo spettacolo teatrale che ha portato sulle piazze la voce di Legacoop Forlì Cesena in un messaggio di sensibilizzazione alla solidarietà.

Lo slogan coniato nel 2006, e che connoterà anche il nostro Congresso, è: Cooperazione, il valore dei valori. Siamo ad un passo dal 2007, è una nuova partenza!

Auguriamo a tutti i soci e le socie, a tutti i lavoratori e alle lavoratrici e a quanti accompagnano e condividono il nostro impegno, un nuovo anno caratterizzato da serenità e da soddisfazioni professionali e personali. A tutte le cooperative auguriamo un nuovo anno in cui il valore dei valori di mutualità, sostenibilità e solidarietà trovi sempre nuovi ambiti di crescita e di riferimento nell’oggi per il nostro futuro.

Il direttore di Legacoop Forlì-Cesena - Monica Fantini

Bioedilizia per tutti Blaco

Un 2007 di nuovi traguardi

Una casa che risparmia il 30% di energia e costa il 20% in meno del prezzo di mercato: per 24 famiglie di Forlì è realtà, grazie alla cooperazione di abitazione Servizio a pagina 3

SALA ZAMBELLI :: Fissato l’appuntamento associativo

Venerdì 26 gennaio il congresso Legacoop Si svolgerà venerdì 26 gennaio alle 14, presso la Sala Zambelli della Camera di Commercio di Forlì-Cesena il XXIII Congresso di Legacoop Forlì-Cesena. È l’appuntamento associativo più importante, quello in cui si decidono gli organi dirigenti per i prossimi quattro anni e i delegati agli appuntamenti

In cooperativa la casa costa meno

Forlì zona Villanova-Cava Rif. F1: appartamento al piano terra composto da soggiorno+ pranzo+cucina (30 mq!), disimpegno, bagno, 2 letto, bagno, posto auto, giardino privato (130 mq!), EURO 197.000,00

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Rif. E3: appartamento al piano primo composto da: soggiorno+pranzo+cucina, disimpegno, 2 bagni, 2 letto, grande loggia, posto auto, garage. Euro 180.000,00

Rif. E2: appartamento al piano primo composto da soggiorno+pranzo+cucina, disimpegno, bagno, 1 letto, loggia, balcone, posto auto EURO 125.000,00

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regionali e nazionali.

Il programma della giornata si aprirà con la registrazione dei delegati e il saluto delle autorità cittadine, a cui seguirà la relazione del presidente uscente, Mauro Pasolini e la comunicazione del direttore, Monica Fantini. Faranno seguito la discussione e gli interventi. Le

conclusioni saranno affidate al presidente di Legacoop Emilia-Romagna, Paolo Cattabiani.

Alle 17,30 si procederà all’approvazione del documento programma e dello statuto, seguito dall’elezione degli organismi dirigenti e delegati al Congresso regionale e nazionale.

COOPERATIVE

Le pagine di Apofruit, CAIEC Costruzioni e Idrotermica Coop Pagina 4,5 e 8

NUOVE COOPERATIVE

Lamiera Più plasma il metallo con il laser e l’alta tecnologia Pagina 7

COOPERATIVE

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La Società Cooperativa

Comunicazioni di servizio

SEMINARI :: Grande interesse per il ciclo d’incontri promosso da Legacoop e Cooperfidi

Titolo su due righe Gli effetti rubrica della lottizzazione

Finanza e credito, formazione per le coop

di Emanuele Chesi In un articolo apparso qualche settimana fa sulla rivista ‘Internazionale’ una giornalista danese commentava con stupore la partigianeria della stampa italiana, portando ad esempio la cronaca di una manifestazione della Casa della libertà in cui il cronista si dilungava in particolari di colore (l’aspetto dei manifestanti, i loro abiti, i tic, il modo di parlare eccetera) con l’evidente obiettivo di metterli alla berlina, tralasciando del tutto le loro opinioni e le motivazioni per cui erano scesi in piazza.

E concludeva, la giornalista danese, dicendo che se avesse consegnato un articolo del genere al suo direttore, sarebbe finito diritto nel cestino della carta straccia. Questo giudizio mi è tornato alla mente guardando un servizio del Tg2 sulla manifestazione del centrodestra di Roma del 2 dicembre scorso. Una carrellata di volti, cartelli, bandiere, manifesti e tipi umani decisamente bislacchi (come ce ne sono in tutte le manifestazioni di tutti i colori politici) che non voleva affatto essere irridente, ma che con la forza delle immagini aveva però lo stesso risultato.

Morale: il direttore del Tg 2 Mazza (ex Secolo d’Italia) si è sentito in dovere di ‘stemperare’ la carica del servizio, dicendo che erano solo note di colore. Insomma ha avuto il timore che venisse preso per un pezzo ‘partigiano’ anti-Cdl (lui, l’ultimo baluardo del centodestra in una Rai tv già rioccupata dai vincitori delle elezioni).

Se gli effetti della lottizzazione (nelle strutture e nelle menti) sono arrivati a questo punto, non ci resta che sperare nell’avvento dei nuovi media. Ma che siano ‘nuovi’ davvero!

Strumenti operativi per affrontare le novità di Basilea 2

D

a gennaio d el 2008 (la proroga è recentissima) le aziende che vorranno accedere a qualunque forma di credito saranno chiamate a dare prova delle loro performance economico-finanziarie come conseguenza dell’applicazione degli “Accordi di Basilea 2”.

Chi è del settore sa, e lo sa bene, che tutto questo comporta un grande sforzo per tutti e rappresenta una sfida importante che passa anche attraverso la definizione di accordi con le banche per una maggiore (e migliore!) condivisione dei saperi; perché l’oggettività degli strumenti non appiattisca una realtà produttiva che presenta del-

le peculiarità di non poco conto.

Se l’azienda oltre a fare l’utile, ad accumulare patrimonio, incrementa anche un fondo “speciale” chiamato riserva indivisibile, distribuisce parte della ricchezza creata ai propri soci sottoforma di “ristorno” e accumula capitale sottoforma di “prestito sociale”; se dunque l’azienda è una cooperativa, farsi capire rappresenta un’ulteriore sfida. Ciò detto, una volta superati i pregiudizi, sciolti i nodi comunicativi, acquisiti e condivisi i nuovi linguaggi, quelli che si propongono e che sono comuni a tutto il tessuto economico-produttivo italiano sono i “problemi dimensionali” che posso tra-

dursi in strozzature di tipo finanziario e quindi, nuovamente, pessime performance e valutazioni mediocri dell’azienda espresse dalle banche all’atto della erogazione del credito.

Per capirne di più, per consentire una migliore diffusione dei saperi e delle esperienze Legacoop Forlì-Cesena in collaborazione con Cooperfidi Emilia Romagna, BNL e Unipol Banca, ha promosso un ciclo di seminari sui temi della finanza d’impresa e il credito agevolato che ha fornito non solo formazione, ma anche strumenti operativi per praticare le nuove conoscenze.

Tra i relatori figurano esperti come Paolo Camanzi e Giovanni Storchi,

Romagna Particolarmente

Il Palazzo comunale di Morciano di Romagna Fiorente comune dell’entoterra romagnolo, Morciano, posto alle pendici dei primi contrafforti collinari, sorge in pianura, all’inizio della Valle del Conca, sulla riva destra del fiume, a poca distanza dalla costa.

di Luciano Liuzzi

di Cooperfidi Emilia-Romagna, Giovanni Bonella di BNL e Paolo Aliberti, responsabile funzione corporate Unipol Banca.

I cooperatori corsisti oltre al materiale di studio fornito dai relatori, ricevono il libro “Basilea 2 per piccole e microimprese” e un abbonamento al sito www.analisiaziendale. it, attraverso cui ottenere online alcune utili informazioni relative all’analisi della situazione patrimoniale, economica e finanziaria della propria azienda. L’iniziativa è stata realizzata con il contributo di Unipol Banca, e il co-finanziamento di Camera di Commercio di Forlì- Cesena (Progetto Promocoop II).

Massimo Brusaporci

COS’È COOPERFIDI Cooperfidi offre alle PMI cooperative regionali: - finanziamenti, atttraverso le banche convenzionate per tutte le esigenze aziendali, assistiti da una garanzia mutualistica di norma del 50 per cento dell’importo richiesto.

- Condizioni chiare e uguali per tutti con tassi applicabili alla migliore clientela - Assistenza nei rapporti con la banca erogatrice.

Rapporti con le banche Attraverso la collaborazione con la maggioranza degli istituti di credito capillarmente diffusi sul territorio regionale che, grazie alla garanzia consortile, si impegnano ad erogare finanziamenti rivolti alla crescita di competitività delle imprese aderenti, con tassi ancorati all’Euribor e con costi e spese contenuti.

Enti sostenitori Unioncamere E.R., AGCI, Confcooperative, Legacoop, UNCI e la Regione intervengono con contributi per i fondi di garanzia. Gli Enti locali intervengono a favore delle imprese garantite da Coop.E.R.Fidi con contributi destinati a ridurre il tasso d’interesse.

AMBIENTE

La Società Cooperativa

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ABITAZIONE :: La Forlivese di Edificazione ha consegnato 24 appartamenti in bioedilizia

Aforismi Cooperativi

L’edilizia convenzionata diventa “ecologica”

L’etica a dura prova

A dieci coppie di giovani un contributo di 18 mila euro

V

entiquattro case “ecologiche”, costruite in bioedilizia e dunque dotate di tutti gli ultimi accorgimenti tecnologici per il risparmio energetico: sono quelle che la Cooperativa Forlivese di Edificazione ha consegnato ufficialmente giovedì 30 ottobre in via Leonardo Da Vinci ad altrettante famiglie, in prevalenza coppie di giovani alla presenza anche il Sindaco, Nadia Masini, che taglierà il nastro del piccolo complesso edilizio sorto all’interno dell’area ex Bartoletti alle 8,30 del mattino.

«Le tecniche adottate in fase di progettazione e costruzione – spiega il presidente della cooperativa, Carlo Sarpieri – consentono di diminuire i consumi fino al 30%». I principali accorgimenti? Ogni appartamento è dotato di un proprio pannello solare termico che fornisce acqua

calda a costo zero (con la possibilità di montarne un secondo), e di un impianto di riscaldamento sotto al pavimento che lavora a una temperatura molto più bassa rispetto a quelli normali a parete, consentendo anche una maggiore superficie calpestabile. Un rivestimento “a cappotto” isola l’edificio, che inoltre è fornito di una vasca di raccolta dell’acqua piovana per l’irrigazione dei giardini.

L’esperienza di via Da Vinci – nata dall’accordo di programma tra proprietà della Bartoletti, Comune, Provincia e Regione per la riqualificazione dell’area - ha anche un valore sociale. L’intervento, infatti, è di “edilizia convenzionata”, ovvero è stato realizzato in accordo con il Comune per consentire a chi non possiede casa di acquistarla a un costo più basso di circa il 20% rispetto a quello di mercato,

di Pietro Caruso

Il Sindaco Nadia Masini taglia il nastro del complesso di appartamenti nell’area Ex Bartoletti (sopra).

Sotto, un momento della consegna delle chiavi alle giovani coppie.

attraverso il meccanismo della costruzione in cooperativa. In particolare sono

state privilegiate le coppie di giovani, dieci delle quali hanno ricevuto un con-

tributo regionale di più di 18mila euro per l’acquisto dell’appartamento.

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Ogni anno che trascorre, nel ventunesimo secolo, innalza una vertigine nella mente.

L’avvertono, soprattutto, coloro che per ventura generazionale hanno una parte, la metà, della loro vita dentro al secolo precedente e una speranza, tutta da verificare secondo il caso, di altrettanta vita in questo nuovo secolo. I problemi che si stanno vivendo sono di ordine materiale: economico e finanziario, ma anche di ordine etico e morale: il senso della giustizia, la deontologia professionale, il peso della religione nelle scelte dell’individuo, il valore del dialogo fra fedi diverse.

Solo che il clima che si respira è di uno sgretolamento delle forme organizzate che abbiamo conosciuto: partiti e sindacati in testa, a favore della concentrazione di poteri nelle comunità finanziarie e in quelle che appartengono a ciò che resta delle categorie professionali. Tutto è messo in subbuglio di fronte alla crisi degli stati nazionali e della comparsa, al loro posto, non delle grandi federazioni o confederazioni, se mai di super Stati più aggressivi e determinati nella ricerca della divisione dei poteri del mondo. In tutto questo l’individuo si sente più isolato e l’etica che dovrebbe contraddistinguerlo è sempre più messa a dura prova.

Una volta appartenere ad una comunità era una garanzia di libertà, oggi è solo un ricordo del secolo scorso. E’ molto triste tutto questo, ma dobbiamo imparare a cavalcare sul surf della grande trasformazione in corso. Consapevoli che da nessuna parte è scritto che il mondo che verrà sarà migliore di quello che abbiamo lasciato. E in ogni caso c’è chi non avrà il tempo materiale per confermare il segno di questa profezia che è tutta dentro il dramma esistenziale dell’uomo. Dramma che nessun mercato, per quanto libero,nessuno stato per quanto organizzato riuscirà a risolvere.

REDAZIONALE A CURA DI SAPIM

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La Società Cooperativa

ORTOFRUTTA :: L’obiettivo è di crescere ulteriormente nei mercati internazionali e nei segmenti dell’alta qualità e del biologico

Apofruit Italia, in tre anni investimenti per 12 milioni di euro Previste nuove celle frigorifere, nuove linee di lavorazione e imballaggi di plastica zionale dei prodotti ortofrutticoli dell’Emilia Romagna: le proposte di Apofruit Italia”, che si è tenuto in mattinata nella Sala convegni dello Stabilimento di Cesena. La strategia è articolata in cinque punti: sostegno ai soci produttori nel processo di rinnovamento delle loro imprese, investimenti in nuove tecnologie per abbassare i costi di lavorazione e aumentare la capacità frigorifera, innovazione varietale, linee di alta qualità e biologico.

«Vogliamo sostenere – ha affermato Enzo Treossi, Presidente di Apofruit Italia – i nostri soci nel loro processo di trasformazione da coltivatori diretti a imprenditori agricoli. Alta qualità, biologico e nuove varietà rimarranno, anche per il futuro, la base della nostra strategia verso la produzione agricola».

FRUTTA ESTIVA

Ai soci liquidato il 17% in più rispetto al 2005 Lunedì 11 dicembre, alle ore 14.30, nella Sala Europa di Cesena Fiera, si è tenuta l’Assemblea Generale dei Soci di Apofruit Italia per la presentazione dei Listini di Liquidazione della frutta estiva 2006. E’ chiaramente emersa una nota di ottimismo. Vengono saldati 746.000 quintali di prodotti (- 12% sul 2005), che hanno generato ricavi per 55,8 milioni di euro (+17% sul 2005) per una liquidazione totale di 33,9 milioni di euro (+ 38% sul 2005) e un prezzo medio al kg del +56,2% sul 2005. Positivi i prezzi di gran parte dei prodotti tra cui spiccano le nettarine gialle (media della prima categoria 52 centesimi), le pesche gialle (60 centesimi), le albicocche (87 centesimi), le pere estive (52 centesimi) e le mele estive (38 centesimi). Particolarmente interessanti i prezzi per il prodotto extra, di calibro mediogrosso e raccolto ad un grado di maturazione più avanzato, che nelle pesche gialle e nettarine spunta mediamente 16/17 centesimi in più rispetto allo standard. Molto bene anche il biologico, a conferma delle strategie sviluppate da Apofruit Italia su Almaverde Bio, che evidenzia maggiorazioni che vanno dal 35 al 50%, rispetto al prodotto standard. Al disotto delle aspettative solo fagiolini e ciliegie che confermano i problemi strutturali già evidenziati negli scorsi anni.

«Credo che questi investimenti – ha aggiunto Renzo Piraccini Direttore Generale di Apofruit Italia – siano la dimostrazione più evidente che crediamo nel futuro di questo settore, sia in Emilia Romagna che in Italia. Gli interventi che abbiamo previsto ci permetteranno di aumentare notevolmente la capacità frigorifera e la competitività».

Nel triennio 2007-2009 sono previsti 961 ettari di nuovi impianti frutticoli, cui la cooperativa destinerà 6 milioni di euro di contributi provenienti dalla Organizzazione Comune di Mercato (OCM). Inoltre verranno ampliati gli accordi con alcuni gruppi bancari per favorire il finanziamento ai produttori, a condizioni agevolate, della parte residua.

Gli investimenti in strutture e tecnologie della Cooperativa, pari a 12 milioni di euro nel triennio di cui 8,7 in Emilia Romagna, prevedono: costruzione di nuove celle frigorifere ad Altedo (3.000 tons), Forlì (1.200 tons) e Longiano (6.000 tons), nuove linee di lavorazione e imballaggi di plastica. Sono interventi che permetteranno di lavorare maggiori quantità di prodotto, ridurre i costi, effettuare lavorazioni più avanzate e a maggior valore aggiunto. Apofruit Italia è il più importante produttore europeo di Biologico con 39 milioni di fatturato (+22% sul 2005) di cui il 50% è realizzato all’estero (+156% sul 2005) e per incrementare il comparto, sono previste partnership, anche societarie, finalizzate a migliorare la distribuzione e acquisire quote di mercato, prevalentemente in Nord Europa. Verrà messa in atto una strategia finaliz-

Il presidente e il direttore generale di Apofruit Italia, Enzo Treossi e Renzo Piraccini

zata a promuovere Almaverde Bio nel mercato europeo, in particolare in Germania.

Linee di alta qualità verso il mercato estero significa soprattutto Made in Blu, la marca promossa dalla Compagnia Italiana della Frutta Spa, che vede Apofruit tra i principali soci (38,2% del capitale). Le vendite dei prodotti Made in Blu – che nel 2006 hanno raggiunto i 12,5 milioni di euro di fatturato (+33% sul 2005) rivolte al 98,5% al mercato estero – sono destinate a raddoppiare nell’arco del prossimo triennio.

Infine l’innovazione varietale, verrà portata avanti anche nei nuovi impianti frutticoli previsti nel prossimo triennio. È di poche settimane fa l’accordo fra Apofruit Italia e il gruppo ferrarese CIV per le nuove mele MODI’, che si aggiunge alla Pink Lady e alla Fuji, e che porteranno nel triennio la cooperativa cesenate a raggiungere un quantitativo di oltre

12.000 tonnellate di mele di alta qualità.

Consensi ed apprezzamenti sono venuti dagli ospiti e dagli interventi al Convegno.

Giordano Conti, Sindaco di Cesena, ha sottolineato come dalle relazioni di Treossi e Piraccini «sia emerso un messaggio forte e chiaro: ci sono difficoltà, ma si può reagire con l’innovazione. Si invertono le tendenze degli scorsi anni investendo. In questo modo si ridà fiducia ai Soci e all’agricoltura stessa». «Abbiamo sentito come “fare azienda” –ha affermato Roberto Pinza, Viceministro all’economia - ovvero, non si può fare tutto, occorre specializzarsi, puntando all’internazionalizzazione. In Italia per un’Apofruit che va avanti abbiamo altre due aziende che arretrano. Al Governo spetta il compito di dare una mano a chi avanza. Per questo stiamo preparando una Finanziaria che innalzi il livello produttivo abbassando i costi, dando fondi

per l’innovazione». «In un contesto che rimane difficile –ha sostenuto Tiberio Rabboni, Assessore regionale all’Agricoltura - Apofruit Italia ci fornisce indicazioni che possono servire al sistema Emilia-Romagna e a quello italiano. In questo senso si muove il nuovo Piano di Sviluppo Rurale: legare la produzione all’intera filiera ortofrutticola per far crescere le imprese e portare i nostri prodotti dove sta crescendo la domanda». «Quest’anno non abbiamo risolto i problemi, direi che possiamo affrontare il futuro con più serenità», ha concluso Guido Tampieri, Sottosegretario all’Agricoltura. «Occorre abituarsi alla crisi permanente, perché nella competizione attuale ci si deve adeguare in tempi sempre più accelerati.

Bisogna ritornare a fare sistema intrecciando innovazione continua ed organizzazione, ricordiamoci che esportiamo poco perché non siamo organizzati»

Archivio Giuliani

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uovi investimenti per 12 milioni di euro nel prossimo triennio per Apofruit Italia. La cooperativa ortofrutticola italiana - 3.800 soci produttori, 220.000 tonnellate di ortofrutta fresca trattata annualmente, 8 stabilimenti di lavorazione tra Emilia Romagna, Lazio e Basilicata, 179 milioni di euro di fatturato nel 2005 e un trend 2006 che evidenzia un + 12%- si pone l’obiettivo di crescere ulteriormente nei segmenti dell’alta qualità e del biologico e aumentare la propria presenza sui mercati internazionali, fino al 50% del fatturato (contro l’attuale 40%), soprattutto verso i paesi extra Unione Europea.

Progetti e strategia sono stati illustrati lunedì 11 dicembre durante l’incontro “La valorizzazione interna-

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La Società Cooperativa

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EDILIZIA :: Dall’esperienza di Caiec e di alcune delle principali imprese del settore nasce un nuovo protagonista del mercato immobiliare

Nasce Caiec Costruzioni, obiettivo su bioedilizia e finanza di progetto La società è guidata da Domenico Balestri (presidente) ed Enzo Bardi (vicepresidente)

È

stata presentata ufficialmente venerdì 17 novembre al Grand Hotel di Cesenatico Caiec Costruzioni, nuova impresa operativa nel settore dell’edilizia residenziale e civile che nasce dall’esperienza di Caiec, il consorzio delle imprese artigiane di Cesena, e di imprese delle province di Forlì-Cesena e Rimini. Il capitale sociale è consistente: ammonta a 940.000 euro, il 25% del quale di quota Caiec e il restante 75% sottoscritto dagli altri soci.

All’iniziativa hanno preso parte, tra gli altri, il presidente, Domenico Balestri, il vicepresidente, Enzo Bardi, oltre ad amministratori locali e rappresentanti delle associazioni imprenditoriali della cooperazione, dell’artigianato e dell’industria: Nivardo Panzavolta (Sindaco di Cesenatico), Giordano Conti (Sindaco di Cesena), Paolo Lucchi (consigliere regionale), Valdes Onofri (Legacoop Forlì- Cesena), Tiziano Alessandrini (Cna), Pietro Manuzzi (Confartigianato) e Loris Lugaresi (Confindustria).

Ambito di attività principale di questa nuova realtà imprenditoriale saranno gli interventi di edilizia residenziale e civile, anche in project financing, per venire incontro alle esigenze di recupero e sviluppo urbanistico espresse degli enti pubblici.

Due gli interventi che vedranno impegnata la società già dai prossimi mesi: a Pievesestina Caiec Costruzioni realizzerà unità abitative in un comparto

di 116.000 mq (di cui circa 16.000 mq affidati a Caiec Costruzioni); è invece di 13.000 mq la superficie sulla quale la società interverrà a Faenza, con la costruzione di unità abitative in una zona di pregio (l’intervento è in questo caso in partecipazione con una quota del 10%).

«Caiec Costruzioni nasce come rete di imprese pensata per dare risposta al problema della casa e per impiegare manodopera locale altamente qualificata», spiega il presidente, Domenico Balestri. «Il core business della azienda – aggiunge - risiede negli interventi di edilizia civile e residenziale, anche convenzionata, nell’ambito della quale Caiec Costruzioni è in grado di gestire commesse secondo la modalità del project financing per quei comparti che prevedono un intervento di recupero misto pubblico/ privato».

«La società - afferma il vicepresidente, Enzo Bardi - è in grado di garantire la realizzazione di costruzioni di pregio con l’applicazione di elevati standard

qualitativi. Innovazione tecnologica, qualità e sicurezza del lavoro, professionalità di tutte le maestranze coinvolte sono le caratteristiche sulle quali puntiamo.

Oltre a ciò siamo in grado di realizzare costruzioni

conformi agli standard della bioedilizia e delle nuove tecnologie di risparmio energetico. Una attenzione particolare sarà infine posta sull’edilizia convenzionata, che potrà dare risposta a giovani coppie, lavoratori

fuori provincia, extracomunitari e studenti». Caiec Costruzioni aderisce a Confindustria, Confartigianato, CNA e Legacoop e ha sede a Cesena, in via Pitagora 435 (località Case Castagnoli).

Foto di gruppo per i protagonisti della presentazione di Caiec Costruzioni. In basso, da sinistra: Valdes Onofri (Legacoop), Loris Lugaresi (Confindustria), Pietro Manuzzi (Confartigianato), il consigliere regionale Paolo Lucchi e Tiziano Alessandrini (CNA).

AGROALIMENTARE

6 Roma, Romagna

Buon lavoro, si fa per dire di Cristian Maretti Per l’articolo di questo numero ero in forte difficoltà, nulla di pronto e poche idee.

Poi, ecco la “sicurezza Trenitalia”, Bologna ore 7.46 e già 15 minuti di ritardo da Milano. Milano non è Vladivostok, ma oggi, 6 dicembre, c’è un po’ di nebbia. Se vi dicessi che nessuno vi spiega il motivo del ritardo, che nessuno vi sa dire se quei 15 minuti resteranno tali o diventeranno 45, questa ormai è una “non notizia”, l’avete già sentita.

Potrei dirvi che la settimana scorsa ho passato 3 giorni tra Bruxelles e Rotterdam e treni e metro giravano alla perfezione, ma anche questa l’avete già sentita. Ecco, forse anche in Italia ho l’impressione che certe cose che non funzionano non sono imputabili solo ai soliti noti: il Governo, i Sindacati, le leggi... ho come l’impressione che sia aumentato a dismisura il disinteresse per il lavoro ben fatto, per la cura del particolare, per l’interessamento del non obbligatorio e del non normato. Per cui è sempre più necessario fissare tutto in infinite procedure che generano tonnellate di carta, non creano valore in nulla e rendono tutto più fragile. In fondo trovo difficile pensare che una persone mediamente intelligente, che faccia o meno il macchinista, che faccia o meno il responsabile di un dipartimento di Trenitalia non trovi normale mettere in condizioni informative adeguate i propri clienti anche in assenza di un ordine di servizio o un decreto ministeriale.

Gli esempi potrebbero essere innumerevoli e certamente non solo relativi alle imprese pubbliche. Forse mi sbaglio, intanto il ritardo è diventato di 45 minuti ed hanno annunciato che il regionale da Ravenna è soppresso per guasto tecnico. Buon Natale a tutti.

La Società Cooperativa

C.A.C. :: Presentato il resoconto del programma 2003-2006 di attività

Quattro anni di buoni risultati Gli interventi di Denis Casadei e Davide Cortesi

S

i è svolta lo scorso 31 ottobre l’iniziativa di presentazione dei risultati del programma quadriennale di attività (2003-2006), approvato dalla Regione Emilia-Romagna e realizzato da C.A.C. Alla giornata hanno preso parte il presidente della Cooperativa, Denis Casadei, il responsabile del sistema qualità, Edmo Tersi, il direttore dell’area commerciale e produzione, Stefano Balestri, oltre a Davide Cortesi, responsabile agroalimentare Legacoop Forlì-Cesena, e Mario Campli, direttore nazionale Legacoop Agroalimentare. Al centro della riflessione sono stati alcuni aspetti legati alle politiche del settore sementiero e alle aspettative di C.A.C.

per il futuro, queste ultime espresse esplicitamente dai soci attraverso una indagine svolta su un campione significativo nell’intento di cogliere le evoluzioni della produzione e le nuove esigenze delle imprese agricole aderenti.

Per quanto riguarda la “fotografia” della azienda, si conferma che il ricambio generazionale è buono: C.A.C. è una impresa moltiplicatrice radicata sul territorio e capace di attirare ancora nuovi imprenditori agricoli, pur in una congiuntura non particolarmente facile. Tra 2001 e 2005 sono cresciuti i soci sotto i 30 anni (dal 2,09% al 3%), quelli tra i 30 e i 50 anni (dal 42,50% al 46%) e tra i 50 e 65 anni (dal 33,50% al 35%), mentre sono diminui-

La Società Cooperativa

Mensile ufficiale di Legacoop Forlì-Cesena Editore: Sapim soc. coop. Via Hercolani 2 Forlì Tel. 0543.378211 - Fax 0543.35383 www.sapim.it - info@sapim.it

Direttore Responsabile: Emilio Gelosi Redazione: Monica Fantini, Guglielmo Russo, Valdes Onofri, Massimo Brusaporci, Francesca Fiorini, Enrica Mancini, Davide Cortesi Foto: G.Colagrossi, F. Blaco, G.Sabatini Ufficio stampa Legacoop, Archivi cooperative Pubblicità: in proprio Impaginazione: Uff. Stampa Legacoop FC Stampa: Stab. Tipografico dei Comuni soc.coop.via P. Nefetti 55 - S.Sofia - tel. 0543 973016 Numero chiuso in redazione il 14 dicembre 2006

ti quelli oltre i 65 anni (dal 23,60% al 16%).

«L’obiettivo primario che si vuole ottenere - ha detto Balestri - è mantenere la professionalità dei soci produttori.

In un regime di prezzi agricoli calanti e di agricoltori alla disperata ricerca di alternative, si registra attualmente una forte tendenza a diminuire i prezzi. Per le colture sementiere specializzate, tuttavia, l’esperienza e la professionalità delle aziende produttrici è la chiave per ottenere una produzione di qualità. Per questo motivo lo sforzo della CAC è di mantenere un regime di prezzi stabili, agendo di più sugli incentivi legati alla qualità della produzione che sulla convenienza dell’offerta».

«In Europa - ha affermato Mario Campli - pesa la transizione legata alla riforma della PAC, che interviene sulla formazione del reddito. Restano ancora alcuni motivi di disorientamento, perché molti agricoltori non si ritrovano ancora in questo nuovo assetto».

«Per il futuro - ha aggiunto Casadei - la Cooperativa punta sul riconoscimento quale organizzazione di produttori interregionale (secondo quanto previsto dal Decreto ministeriale 102/2005) e auspica che nei piani di sviluppo rurali delle regioni di riferimento (quelle in cui C.A.C. ha soci, in particolare) siano inserite azioni e risorse destinate al comparto delle sementi».

«In questo contesto di mer-

cato non esistono soluzioni preconfezionate però possiamo identificare tre elementi su cui è strategico ed essenziale intervenire: Innovazione, Internazionalizzazione, Aggregazione e integrazione», ha spiegato Davide Cortesi, che ha anche espresso l’opinione di Legacoop sul nuovo Piano di Sviluppo Rurale. «Come Associazione chiediamo alle Regioni ed alle Provincie la promozione ed il sostegno per quei progetti che realmente sono capaci di produrre nuova competitività, evitando di conseguenza le logiche di “intervento a spot”, che come sappiamo non producono alcun valore, anzi in molti casi posticipano le problematiche aziendali».

Enrica Mancini

REDAZIONALE A CURA DI SAPIM

La Società Cooperativa

7 Globale e Solidale

ANNIVERSARI :: Il sodalizio meldolese nacque all’indomani della Seconda Guerra Mondiale

Sapim

La Casa del Lavoratore compie sessant’anni

Il banchiere delle persone

La ricorrenza celebrata con un libro di Walter Zanzani

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essant’anni fa nasceva la Cooperativa Casa del Lavoratore di Meldola: era il 23 dicembre del 1946 quando, all’indomani della fine della seconda guerra mondiale, in un paese che portava ancora forti i segni della dittatura fascista e del conflitto, undici soci diedero vita al sodalizio, diventato nel corso degli anni un punto di riferimento per tantissimi cittadini della vallata del Bidente, e non solo.

La storia della Cooperativa rivive ora in un libro, edito da Sapim e scritto da Walter Zanzani, presentato

ufficialmente il 22 dicembre a Meldola, nella sede della Casa del Lavoratore (via Roma 36), alla presenza del presidente nazionale di Legacoop, Giuliano Poletti, di Mauro Pasolini, presidente Legacoop ForlìCesena, di Marino Bandini, attuale presidente della Cooperativa, oltre che dell’autore del volume e del Sindaco di Meldola, Loris Venturi.

«Quando ho preso a scrivere - spiega l’autore, Walter Zanzani - avevo, chiari, alcuni obiettivi: celebrare i sessant’anni di vita della Cooperativa Casa del Lavoratore di Meldola;

tramandare e trasmettere alle nuove generazioni i valori della solidarietà e della cooperazione che ne furono i pilastri, attraverso il ricordo di vicende e dei loro protagonisti».

Sono infatti le persone le vere protagoniste del volume: donne e uomini che in sei decenni hanno dedicato tanto tempo e non minore passione alle attività politiche, culturali, aggregative in senso lato, che la Cooperativa ha promosso, incontrando la partecipazione convinta di diverse generazioni di meldolesi. Doveroso l’omaggio agli undici fondatori: Di-

vo Ravaioli, Mario Aloisi, Urbano Casetti, Pasquino Magnani (primo presidente), Aldo Camporesi, Luigi Lega, Mario Sassi, Angelo Versari, Manlio Foschi, Adelmo Galletti, Alfredo Casadei.

Accanto a questi vengono ricordati nel volume anche la senatrice Ariella Farneti, recentemente scomparsa, personaggio di spicco della vita politica e sindacale locale e nazionale (fu segretaria provinciale dell’Udi, Sindaco e vicesindaco di Meldola, assessore provinciale e consigliere comunale, fino alla sua elezione a sena-

PRODUZIONE LAVORO :: La “Lamiera Più” di Tipano utilizza tecnologie avanzate al laser

Metallo di alto livello «Possiamo realizzare qualsiasi manufatto su richiesta»

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a da poco compiuto un anno e ha già un brillante futuro davanti a sé. “LamieraPiu“ , società cooperativa costituita da Giancarlo Babbini, Riccardo Ceredi, Vittorio Comandini, Ivan Pasini, Paolo Pavirani e Gabriele Placucci rappresenta la concretizzazione dell’idea comune di creare un’azienda nel settore della lavorazione lamiera, un sogno reso possibile dal passato lavorativo dei soci fondatori e lavoratori, che per anni hanno ricoperto presso aziende dello stesso settore e con riconosciuta abilità e competenza specifica, mansioni quali responsabile di stabilimento, commerciale, informatizzazione e sviluppo, ufficio tecnico, responsabile spedizioni, operatore laser, operatore presse piegatrici, operatore ossitaglio e plasma.

I soci fondatori e lavoratori della LamieraPiu coprono interamente l’organico aziendale e sono in grado di garantire la più elevata esperienza e capacità per l’intero iter lavorativo e la massima assistenza e velocità di esecuzione, sia per il piccolo artigiano sia per la Grande Industria.

La peculiarità della azienda è quella di essere in grado di sviluppare e realizzare qualsiasi manufatto in metallo, anche di tipologia innovativa o ardita .

Tutto ciò è garantito specificamente dalla capacità progettuale di un ingegnere meccanico, con ventennale esperienza nel settore, ed è reso concretamente possibile dalla modernissima attrezzatura della quale la società LamieraPiu - che dispone di un capitale sociale interamente versato di novantamila euro e di un

prestito sociale di cinquantamila euro si è dotata: un nuovo Laser Prima Industrie ultima generazione ed una nuova pressa piegatrice oleodinamica della ditta C.B.C. da ton.400 Lg. 4000 mm. Inoltre LamieraPiu dispone di un pantografo ossitaglio, di un plasma ad alta velocità, di una pressa piegatrice C.B.C. Lg. 6000 mm Ton. 320, di una cesoia e dell’attrezzatura necessaria alla finitura\completamento del prodotto.

Il tutto su un’area di mq. 2000, di cui mq.IIOO coperti a poche centinaia di metri dall’uscita E45 di Cesena Sud. Lamiera Più Via del Priolo ,138 Tipano di Cesena (FC) Tel. 0547-323406 Fax. 0547-662238 posta@lamierapiu.191.it

di Fabio Gavelli

trice nel 1963); Ero Castori, Rivalter Grillandi, Gino Ricci, Mario Sassi, Andrea Coveri, Davide Drudi, Sindaco di Meldola nei primi anni Novanta, figura di spicco per la rinascita culturale del comune bidentino, oltre ai tantissimi altri che hanno contribuito a vario titolo alla piena riuscita di questo sodalizio, che spegne sessanta candeline forte di quasi 500 soci, e pronto ad affrontare le sfide dei prossimi anni, dall’incontro multiculturale al rinnovamento dell’offerta ricreativa, politica, sportiva.

Enrica Mancini PRODUZIONE LAVORO

Franco Neri nuovo presidente della CMM di Savignano

È Franco Neri, nella foto, il nuovo presidente della Cooperativa Muratori e Manovali di Savignano.

Prende il posto del presidente uscente Enea Marzaloni. Al neopresidente i migliori auguri da parte di Legacoop Forlì-Cesena e della redazione della Società Cooperativa.

Una voce tutt’altro che benevola nei confronti della stampa vuole che le notizie più interessanti si trovino in poche righe nelle pagine interne. E’ stato così anche a dicembre, quando si è riparlato per l’ennesima volta della Cina, pietra angolare del mercato mondiale. Succede che il governo di Pechino sta mettendo a punto una nuova legge che attribuisce timide e modeste protezioni ai lavoratori. Garanzie che sarebbero ritenute ridicole in Europa, negli Stati Uniti e in gran parte dell’America Latina, ma che in Cina costituiscono comunque un piccolo passo avanti.

Per esempio le regole in discussione prevedono l’obbligo di un contratto scritto fra l’azienda e il lavoratore; per milioni di lavoratori non esiste nulla del genere. D’altra parte le aperture sono talmente risibili che i sindacati indipendenti restano vietati. Contro questa legislazione si stanno scagliando con forza le multinazionali che operano nel territorio del gigante asiatico.

L’iniziativa di lobby è partita dalla Camera di commercio degli Stati Uniti a Shangai, che rappresenta 1300 imprese, ma è supportata anche dalla Camera di commercio dell’Unione Europea in Cina. Le transnazionali si oppongono all’innalzamento degli standard lavorativi e hanno già inondato di osservazioni il progetto di legge di Pechino.

Alcune notissime «firme» del mercato mondiale hanno velatamente minacciato di trasferire parte delle attività in Pakistan o in altri paesi del Sud Est asiatico dove hanno mani ancora più libere. L’intera vicenda è riassunta in un rapporto consultabile sul sito www.laborstrategies. org. Si riconferma superficiale e inesatta l’idea che col semplice arrivo del Mercato in breve tempo un paese come la Cina avrebbe abbracciato democrazia politica ed economica e fatto passi in avanti sui diritti umani.

Sui mappamondi delle scrivanie dei manager delle multinazionali non si è ancora arrestata la ricerca del paese più povero e disperato, disposto a tutto.

La Società Cooperativa

REDAZIONALE A CURA DI SAPIM

LE REALIZZAZIONI :: Centri commerciali e direzionali, impianti sportivi e ospedali

I clienti soddisfatti di Idrotermica Coop

DA TUTTI NOI I M IGLIORI AUGU8RI DI BUONE FESTE E FELICE 2007

Ripercorriamo le opere più significative della cooperativa

I

mpianti di alto livello, immagini che valgono più di mille parole. Per la prima volta noi di Idrotermica Coop abbiamo deciso di lasciar parlare da sole le fotografie che ripercorrono alcune delle decine di realizzazioni compiute negli ultimi anni. Un modo diverso per augurare a tutti i soci, dipendenti, i clienti e i fornitori un sereno periodo di Feste e un Felicissimo 2007.

Il presidente - Agostino Mainetti Centro Benessere - Firenze

Iper Conad-Leclerc Le Befane - Rimini

Ospedale Pierantoni - Forlì

Centro Commerciale Conad Montefiore - Cesena

Centro Benessere - Bordonchio (Bellaria)

Piscina di Forlimpopoli IRST - Meldola

San Domenico - Forlì

Hotel Holiday Inn - Cesena

Scuola per controllori di volo ENAV - Forlì