Sc 200701 gennaio web

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Bollettino ufficiale di:

Forlì-Cesena

Mensile ufficiale di Legacoop Forlì-Cesena - Editore: Sapim soc.coop. - Anno XI n.1 gennaio 2007 - Aut.Trib. di Forlì del 20/10/97 - Reg.Stampa n.28/97 - Poste Italiane spa - spedizione in a.p. D.L.353/03 (Conv. L.46/04) art.1 comma 1, DCB Forlì - Tassa pagata - La presente pubblicazione viene distribuita esclusivamente in abbonamento postale e i dati relativi a nominativi e indirizzi dei lettori sono stati inseriti nelle nostre liste di spedizione. Ciascun lettore, a norma dell’art.7 D. Lgs. 196/2003, potrà avere accesso ai propri dati in ogni momento, l’aggiornamento la rettifica o la cancellazione oppure opporsi gratuitamente al loro utilizzo scrivendo a: Legacoop Forlì-Cesena, via Hercolani 2, 47100 Forlì. CONTIENE I.P.

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EDITORIALE

Il ruolo delle cooperative I quattro anni che ci separano dall’ultimo congresso sono stati pieni e positivi e il mio ringraziamento va a tutte le cooperative e ai cooperatori che mi hanno scelto per guidare questa associazione. Le imprese cooperative sono cresciute molto, non solo per dimensioni, ma soprattutto per qualità e oggi ricoprono un ruolo che le rende visibili. Nell’immaginario della società la cooperazione, le cooperative, i soci, la Legacoop, sono vissuti come un mondo indistinto e sostanzialmente unitario, in quanto prevalgono gli elementi distintivi comuni, rispetto alle differenze che caratterizzano le singole imprese cooperative. Questa visione da un lato ci soddisfa, ma da qui discendono due criticità che devono essere risolte: la prima è che l’associazione sindacale, rappresentando il sistema, si propone come entità sovrana, indipendente e autoreferenziale rispetto alla cooperativa. La seconda è che la responsabilità della singola impresa, non godendo essa di un’immagine propria e non sentendosi fonte primaria del sistema, si dissolve in una responsabilità collettiva. È una deformazione della realtà il cui costo non è più sostenibile. La cesura della Storia ha decretato la fine del secolo delle ideologie e con esso di quel sistema di rappresentanza che ad un tempo era protagonista e strumento di quel mondo e delle sue divisioni ideologiche. Noi cooperative chiediamo di esprimere un’associazione che non sia di nessun altro che delle cooperative socie. È un passaggio che, se percorso, renderà l’unità cooperativa naturale e inevitabile. Non è però solo un problema di indipendenza dalla politica, né risolvibile attraverso la sola esperienza organizzativa che Legacoop Forlì-Cesena ha sperimentato con successo in questi anni. Il problema è di cultura condivisa. Noi crediamo che non sia l’associazione, ma la cooperativa, a fondare e costruire l’organizzazione cooperativa, l’immagine cooperativa, il sistema. Siamo fieri delle nostre origini, della nostra storia e del nostro sentire politico. Ma dobbiamo organizzare l’idea di un sindacato che sia riferimento diretto delle cooperative associate e di cui tutte le cooperative siano ispiratrici e protagoniste. Se noi soci sapremo sottrarci culturalmente all’idea salvifica della responsabilità collettiva per acquisire il senso della responsabilità diretta e personale avremo risolto i problemi di governance che stiamo dibattendo ormai da troppo tempo. Se capiremo che le imprese sono nostre e solo nostre, e non del “movimento”, capiremo che la Lega delle Cooperative rappresenta, tutela, promuove solo i valori comuni e distintivi della cooperazione e non gli interessi aziendali dei singoli soci. Se capiremo che i patrimoni non sono comuni e non saranno più strumenti collettivi di salvaguardia di errori e inefficienze, quei patrimoni diventeranno strumento di promozione, di sviluppo di nuova cooperazione, di tutela degli interessi più generali dei nostri territori e di tutela dei bisogni dei più deboli. Il presidente di Legacoop Forlì-Cesena Mauro Pasolini

Legacoop a congresso L’associazione affronta gli appuntamenti per il rinnovo delle cariche dopo quattro anni di crescita costante Servizio a pagina 3, 4 e 5

DA QUESTO NUMERO QUATTRO PAGINE IN PIÙ

“La Società Cooperativa” diventa più grande C’è un momento in cui capisci che un giornale è davvero tale: quando cominci a ricevere lettere dai tuoi lettori. È una delle sorprese che abbiamo in carniere per i prossimi numeri, ma già da ora potete rendervi conto che La Società Cooperativa, al suo undicesimo anno di pubblicazione, è cresciuta: nuove rubriche, nuovi spazi di approfondimento e nuove iniziative editoriali, come il secondo volume dei Quaderni, che trovate in allegato, con le foto dal Vietnam di Luciano Liuzzi. E soprattutto un aumento del 50% del numero di pagine, per dare spazio a tutte le notizie che ci arrivano dal movimento cooperativo. Per un editore che ogni mese spedisce gratuitamente cinquemila copie è uno sforzo importante, permesso solo dal riscontro dei nostri lettori e dal sostegno di tutti coloro che hanno creduto e continueranno a credere in questo mezzo, pianificando su di esso i propri investimenti pubblicitari. Vi auguriamo buona lettura: fateci sapere cosa ne pensate.

NUOVE RUBRICHE

Tecnologia e benessere, con CEDAF e Around Sport

AGRICOLTURA

Pane romagnolo e mela Modì, novità in arrivo dalle cooperative

Pagine 2 e 8

Pagina 6

CULTURA

CULTURA

“Pollicino” va in scena al Teatro Il Piccolo di Milano Pagina 7

Silvestro Lega, le agevolazioni per i gruppi di cooperatori Pagina 11


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