Sc 200703 marzo web

Bollettino ufficiale di:

Forlì-Cesena

Mensile ufficiale di Legacoop Forlì-Cesena - Editore: Sapim soc.coop. - Anno XI n.3 marzo 2007 - Aut.Trib. di Forlì del 20/10/97 - Reg.Stampa n.28/97 - Poste Italiane spa - spedizione in a.p. D.L.353/03 (Conv. L.46/04) art.1 comma 1, DCB Forlì - Tassa pagata - La presente pubblicazione viene distribuita esclusivamente in abbonamento postale e i dati relativi a nominativi e indirizzi dei lettori sono stati inseriti nelle nostre liste di spedizione. Ciascun lettore, a norma dell’art.7 D. Lgs. 196/2003, potrà avere accesso ai propri dati in ogni momento, l’aggiornamento la rettifica o la cancellazione oppure opporsi gratuitamente al loro utilizzo scrivendo a: Legacoop Forlì-Cesena, via Monteverdi 6/b, 47100 Forlì. codice ISSN 1971-6842

www.lasocietacooperativa.it

47100 FORLI’ Via Monteverdi 6/b Tel. 0543/785411 - Fax 781134 www.legacoopforlicesena.it

EDITORIALE

Per una nuova stagione del welfare territoriale

Alta formazione Nasce la “Scuola di Management” per formare i quadri e i dirigenti del movimento cooperativo alle nuove sfide del mercato, con un occhio particolare all’innovazione e alla capacità di interpretare i valori etici delle imprese mutualistiche.

SERVIZIO A PAGINA 9

ALL’INTERNO

Parla la direttrice dell’AUSL di Cesena _____________ a pag. 2

Novità cooperative per uva e latte

5 per mille per le ONLUS (anche per il 2007 è POSSIBILE!)

CAD è una ONLUS Dai il tuo contributo a

_____________ a pag. 4

Strisce rosa e Otto marzo

_____________ a pag. 5

La nuova rubrica di Gabriele Papi

_____________ a pag. 6

In memoria di Manuela e Piero _____________ a pag. 7

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Rif. E3: appartamento al piano primo composto da: soggiorno+pranzo+cucina, disimpegno, 2 bagni, 2 letto, grande loggia, posto auto, garage. Euro 180.000,00

Rif. E2: appartamento al piano primo composto da soggiorno+pranzo+cucina, disimpegno, bagno, 1 letto, loggia, balcone, posto auto EURO 125.000,00

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Fabio Blaco

In questi giorni la Regione ha presentato la proposta di Piano Sociale Sanitario 2007-2009 avviando un’importante percorso di discussione e approfondimento che si dovrà concludere entro l’estate. Dopo le leggi regionali di riordino dei servizi sociali e di riorganizzazione del Servizio Sanitario, il Piano vuole portare a compimento un sistema integrato di servizi per la realizzazione di un nuovo welfare universalistico, equo, fortemente radicato nelle comunità locali. Condividiamo appieno l’obiettivo generale del Piano, quello cioè dello sviluppo di una società solidale, e ne vogliamo assumere, come cooperazione di Legacoop, tutte le sollecitazioni strategiche e di proposta.

In particolare ci convincono le due direttrici di fondo:il procedere a una profonda innovazione delle politiche di welfare, quale tema centrale per dare risposte globali a bisogni nuovi e complessi e l’integrazione dei servizi socio-sanitari (istituzionale, tra servizi e operatori) quale asse portante per il nuovo welfare e per un più efficace assetto di governance territoriale oggi sostanzialmente definito.

I terreni di lavoro individuati sono molteplici: rendere più certi i diritti dei cittadini enfatizzando la progettazione territoriale; valorizzare la centralità delle comunità locali; individuare l’ambito distrettuale quale sede elettiva delle politiche di integrazione; costruire un più avanzato rapporto tra Pubblico e privato sociale in raccordo con le costituende Aziende dei Servizi alla Persona; gestire le nuove norme sull’accreditamento; rafforzare la capacità dei cittadini all’uso partecipativo dei servizi e alla qualità della vita; garantire equità d’accesso e flessibilità di risposte. Occorre dunque superare le visioni settoriali e le distinzioni tra economia e società, costruire politiche integrate anche dentro il sociale e dentro la sanità, consolidare il governo alto del sistema e la qualità dei servizi e delle gestioni, arrivare a comuni linguaggi e motivazioni.

Le forti spinte disgregatrici della coesione sociale chiedono un cambio di passo, una nuova fase del welfare regionale e locale, una sua nuova centralità. Come ha scritto il Presidente della Regione Errani nella premessa al Piano: «C’è dunque un grande bisogno di ripensare a fondo l’impianto del nostro welfare, e fare una buona manutenzione sarebbe cosa del tutto insufficiente». E’ la vera sfida per tutti noi, soggetti istituzionali e non, che avrà bisogno di sostegno nazionale e regionale, di risorse e qualificazione della spesa, ma anche di un lavoro culturale forte,che promuova confronto e pensiero e che metta in valore tutto il sapere di governo del nostro territorio.

Guglielmo Russo Responsabile Servizi e Welfare Legacoop Forlì-Cesena

TECNOLOGIA

2 Innovare per crescere

Titolo su due righe Più intelligence dellai tuoi rubrica per affari di Giuseppe Pellacani Diceva Seneca: «Non esiste vento favorevole per il marinaio che non sa dove andare».

Con l’utilizzo sempre più intensivo dei sistemi informatici ci siamo trovati a dover manipolare una grande quantità di dati che a volte, per la loro eterogeneità, diventano difficili da interpretare. Il termine Business Intelligence si applica ai prodotti - in particolare soluzioni software - che hanno come compito principale quello di rielaborare i dati presenti in azienda per aggregarli o disgregarli in maniera tale da ottenere informazioni utili finalizzate ad incrementare il giro d’affari e rendere più efficienti i processi. In altre parole le applicazioni che hanno come ambizione quella di consentire l’analisi della miriade di dati accumulati nei sistemi aziendali per estrarne valide indicazioni per lo sviluppo del business, la riduzione dei costi e l’incremento dei ricavi. È facile chiedere o estrapolare “DATI” dal proprio sistema informativo ma risulta complesso ed oneroso ottenere “INFORMAZIONI” perché il principale elemento di ostacolo è la tempestività. La sfida non è quindi quella di reperire le informazioni, ma di trovare quelle giuste nel minor tempo possibile. Si qualificano così come BI tutte quelle soluzioni che integrano dati, generati in azienda o provenienti da fonti esterne, valorizzandoli e rendendoli accessibili in maniera semplice e parametrica anche a coloro che non hanno dimestichezza con l’informatica, ma hanno chiare le idee di business ed una visione lungimirante del mercato in cui operano. Tali soluzioni supporteranno e trasformeranno in maniera radicale il processo decisionale, agevolando le attività di analisi di tutti i fattori interni ed esterni all’Azienda così come i Clienti, Fornitori, Concorrenti, Cicli produttivi, Prodotti, Servizi, Dipendenti e così via. La BI consentirà di gestire al meglio i processi siano essi quelli di un’Azienda o di un Ente, fornendo un concreto supporto a coloro che saranno coinvolti nelle strategie di mercato o di servizio. Tale supporto consisterà nel poter monitorare ed analizzare le performance in “real time”, finanche al minimo dettaglio sfruttando le potenzialità offerte dalle informazioni che altro non saranno che una “vista” su dati in relazione tra loro.

pagina redazionale a cura di Sapim

SOFTWARE :: Come trasformare i dati aziendali in elementi strategici

Con Infobusiness conosci e decidi Uno strumento innovativo e semplice da usare

I

l ruolo della Business Intelligence sta acquisendo sempre più rilevanza tra le tecnologie informatiche, poiché le aziende, quasi tutte ormai informatizzate da parecchi anni, possiedono nel loro sistema informativo un’enorme mole di dati raccolti per scopi fiscali, amministrativi, gestionali e produttivi. Dati spesso disomogenei, utilizzati solo in alcuni settori aziendali che, se adeguatamente correlati, sarebbero in grado di fornire informazioni utili nel processo decisionale dell’azienda stessa. Possedere molti dati non significa quindi avere sempre informazioni utili se questi dati non possono essere correlati tra loro.

Adottare una soluzione di BI significa, quindi, trasformare i dati disomogenei presenti in azienda in informazioni fruibili, confrontabili, analizzabili sinteticamente e in modo dinamico.Quali sono stati i prodotti di maggior successo in un certo orizzonte temporale in rapporto ad altri periodi? Quanto ha avuto successo il prodotto A rispetto al prodotto B? Quali sono i clienti che hanno creato maggior marginalità per linea di prodotto o servizio? Chi sale e chi scende?

Avere subito queste risposte

aiuta a capire il business, a definire strategie d’azione per sviluppare, ad esempio, nuove campagne di marketing e/o migliorare il livello dei servizi personalizzati, sia per attirare nuovi clienti sia per mantenere quelli già acquisiti. Questo è solo uno dei campi in cui l’analisi e l’integrazione di una grande quantità di dati provenienti anche da fonti diverse risulta utile. Altri campi possono essere quelli della gestione del personale, del controllo dei cicli produttivi, della

redditività del servizio ecc.

Per dare risposte rapide e intuitive c’è così la necessità di accedere ai dati che si incrociano nelle diverse aree aziendali. Il problema di molte Imprese è che i dati sono spesso memorizzati in database diversi, quasi sempre separati e, a volte, anche incompatibili tra loro. Accorpare informazioni interne ed esterne in un ambiente unico di analisi significa innanzitutto accelerare e migliorare i processi decisionali incrementando così

Romagna Particolarmente

Il castello di Torriana Torriana, di origini villanoviane, dopo il 1000 passò sotto il dominio dei Malatesta da Verucchio.

La legenda narra che nelle segrete del castello venne uccio Gianciotto Malatesta.

di Luciano Liuzzi

la redditività.

La soluzione che CEDAF offre è rappresentata dalla suite InfoBusiness, una soluzione di Business Intelligence sviluppata da un team di specialisti Zucchetti, che si propone di coprire con strumenti mirati le esigenze di supporto decisionale, misurazione delle performance aziendali e distribuzione delle informazioni, con particolare attenzione al caso specifico delle PMI. Si tratta di un aiuto importante per le imprese che vogliono

comprendere le necessità di business dei propri clienti, del mercato in cui operano e identificare le opportunità di crescita e di profitto e prendere decisioni sulla base degli elementi più significativi. InfoBusiness è uno strumento innovativo per la sua semplicità e intuitività di utilizzo sia che si parli di sviluppo, di amministrazione o di utilizzo delle soluzioni anche in presenza di grandi quantità di dati. Copre inoltre tutte le esigenze dalla mono-installazione alle grandi realtà aziendali.

Questa suite, molto apprezzata sul mercato italiano, è integrabile a qualsiasi piattaforma gestionale e agli strumenti di produttività individuale (Excel o Access). A richiesta dialoga in modalità nativa con tutte le soluzioni Zucchetti, dai gestionali o ERP ai prodotti rivolti alla gestione delle risorse umane, e garantisce soluzioni complete e convenienti, permettendo accesso coerente alle informazioni con funzionalità di analisi, reportistica e distribuzione, ma anche con la possibilità di espansione verso il Web con un livello di dinamicità davvero notevole.

Per informazioni e contatti: Cedaf, tel. 0543 727011, www.cedaf.it

L’INTERVISTA

marzo 2007

3 Aforismi Cooperativi

«Più servizi ai cittadini e assistenza migliore»

Archivio AUSL Forlì

SANITÀ :: La direttrice AUSL di Cesena, Maria Basenghi, parla del budget 2007 dell’azienda

La pazienda di Marika

A Pievesestina sorgerà il laboratorio unico di area vasta

L

ei è una delle poche donne nel nostro Paese ad avere sfondato il “soffitto di vetro”, raggiungendo la guida di un organismo così importante: come vive questa esperienza?

Raggiungere l’incarico di direzione ha richiesto, ovvio, molto impegno e determinazione e non nego di aver dovuto superare parecchi pregiudizi! Essere donna e non voler rinunciare ad esercitare anche il ruolo di madre e moglie ha inoltre richiesto qualche rinuncia (ho tralasciato qualche hobby...), ma oggi sono soddisfatta e serena.

Alcune tappe professionali sono state una vera sfida: rigore e determinazione sono stati gli strumenti vincenti.

Nell’Azienda che oggi dirigo la presenza femminile è alta; oltre la metà (1900 su 2700) dei dipendenti appartiene al gentil sesso.

Nelle posizioni di vertice la presenza femminile è però ancora molto ridotta.

La nostra azienda ha messo in campo diverse azioni per migliorare la condizione professionale delle donne: il progetto “Donne USL e lavoro”, approvato dal Ministero del lavoro e dalla Previdenza sociale, ne è un esempio. Stiamo ora elaborando questionari anonimi sulle esigenze di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, i risultati ci guideranno nella progettazione di interventi concreti.

Quali sono stati i risultati che avete raggiunto nel 2006 e quali obiettivi vi ponete con il budget 2007?

Il 2006 ha registrato alla Ausl di Cesena alcuni eventi e risultati di gestione che valuto significativi e che in

parte completano processi già avviati negli scorsi esercizi, in parte segnano l’avvio di percorsi di miglioramento che è nostro impegno portare a compimento nel breve/medio periodo. Per quanto attiene l’assistenza ospedaliera ricordo il completamento della riorganizzazione dipartimentale giunta alla propria realizzazione nell’area delle chirurgie e della degenza breve. L’avvio della chirurgia di urgenza, della chirurgia vascolare ed il riorientamento della ortopedia verso la traumatologia del bacino hanno reso completa l’offerta chirurgica in piena sintonia con la vocazione principale del nostro ospedale che è, come noto ,sede di trauma center. Nell’area territoriale si è dato avvio al percorso di riassetto organizzativo con la costituzione del Dipartimento unico delle cure primarie. Obiettivo assicurare il riequilibrio dei servizi offerto nei due distretti garantendo pari opportunità di accesso ai cittadini e uniformità dei modelli e dei contenuti assistenziali. A livello aziendale ricordo che il 2006 ha visto la produzione e la divulgazione del primo bilancio di missione, strumento di rendicontazione istituzionale dell’azienda. Voglio infine ricordare l’inversione di tendenza nella dinamica dei consumi farmaceutici, che rappresentano una delle criticità aziendali più rilevanti anche in termini di costo.

Infine il completamento della rete di trasmissione delle immagini che innova profondamente nel settore radiologico. Tutti gli stabilimenti oggi sono in collega-

mento informatico, la rete trasmette le immagini diagnostiche che possono oggi essere, per esempio, prodotte a San Piero in Bagno e repertate dai professionisti del Bufalini.

Per il 2007 gli indirizzi programmatori sono relativi all’ulteriore sviluppo dell’offerta assistenziale territoriale da realizzarsi prioritariamente attraverso il nuovo accordo locale con i medici di medicina generale ed i pediatri di libera scelta.

A seguire il miglioramento della nostra capacità di governo della domanda di prestazioni assistenziali (Cesena registra consumi di specialistica, di diagnostica e di farmaceutica alti nel panorama regionale). È nostro obiettivo garantire al cittadino rispetto dei tempi di attesa, fissati a livello nazionale. In linea con gli indirizzi di programmazione regionale il 2007 vedrà un potenziamento dei servizi rivolti alla non autosufficienza.

Ultimo obiettivo, particolarmente sfidante e diffuso a tutti i livelli di responsabilità aziendali, il perseguimento dell’equilibrio finanziario regionale attraverso il pieno rispetto dell’obiettivo economico assegnato all’azienda.

Può citarci un punto di eccellenza e una criticità da risolvere assolutamente per l’ospedale di Cesena?

Parlando dell’Ospedale Bufalini di Cesena in termini di eccellenze certo non si può non citare il Centro grandi ustioni, riferimento a livello regionale e nazionale. Quasi il 90% dei pazienti non è residente sul nostro territorio. Siamo orgogliosi di questa fama, siamo anche sede della banca della pelle. In tutta la regione i prelievi di

cute sono effettuati dai nostri professionisti e questo significa in modo oggettivo la competenza acquisita dalla nostra equipe. Il complessivo livello dell’assistenza ospedaliera ci fa ritenere come eccellenza diffusa la presenza di un corpo professionale particolarmente orientato alla crescita ed al miglioramento continuo e riteniamo questo elemento un grande patrimonio intangibile da sostenere e promuovere.

Parlando di criticità dobbiamo dare atto che la struttura alberghiera presenta forti margini di inadeguatezza: l’avanzamento dei lavori del cantiere di ristrutturazione ed ampliamento ci consente di prevedere il superamento di tale deficit nel corso del prossimo biennio.

Recentemente è stata firmata la convenzione per la nuova gestione dei servizi sociali e per l’integrazione delle attività socio-sanitarie del distretto Cesena Valle Savio. Può spiegarci cosa comporta per i cittadini?

I cittadini hanno garanzia che il processo di integrazione porterà a migliorare l’offerta in termini di facilità di accesso e di presa in carico. Porterà altresì ad uniformare il livello di qualità dei servizi resi. Stiamo parlando di famiglia, infanzia, età evolutiva, disabili ed anziani, quindi di fasce fragili in genere portatrici di bisogni sia sociali che sanitari; vogliamo rispondere ai loro bisogni attraverso una presa in carico globale e non settoriale e vogliamo garantire a tutti uguali possibilità di accesso ai nostri servizi.

Praticamente il processo prevede che operatori di diversa professione o disci-

di Pietro Caruso

plina si coordinino ed integrino, sul piano anche operativo, per dare una risposta globale ed unitaria; evitare le inutili duplicazioni, migliorando così il livello di efficienza ed aumentando la capacità di risposta dell’intera rete.

Come procede il progetto di Area Vasta Romagna con le altre AUSL romagnole?

Il 2006 ha visto un’accelerazione dei processi di integrazione in area vasta che segnano importanti tappe di realizzazione ed avanzamento.

Sul versante dei grandi progetti e per quanto riguarda in particolare l’area cesenate, il Laboratorio unico di area vasta, con annessa officina trasfusionale, sta fisicamente sorgendo nell’area di Pievesestina: la parte di progettazione esecutiva è in corso di implementazione e sono già state avviate alcune importanti gare d’appalto. Per il 2007 i gruppi professionali proseguiranno la progettazione esecutiva che riguarda la concentrazione dei magazzini farmaceutico ed economale.

Proseguono gli altri grandi progetti: IRST di Meldola e Centrale Operativa 118 a Ravenna. Importante impulso è stato dato alla costruzione delle reti professionali, sono state individuate più di venti reti cliniche (neuroradiologia, medicina riabilitativa, dermatologia, ecc.) altrettanto rilevante l’avanzamento nelle relazioni sindacali, le direzioni generali di area vasta ed i sindacati confederali stanno lavorando sistematicamente e riteniamo prossima la sigla di un importante protocollo di intesa.

Mercoledì sono andato all’ora di pranzo, come al solito, in piazza Saffi e dopo una rapida sosta mi sono fermato in una panchina sotto al monumento ad Aurelio Saffi.

Questa è la “Trafalgar Square” dei forlivesi. Solo che i forlivesi non c’erano e invece, fra tanti stranieri, c’erano soprattutto le badanti nel loro giorno di libertà.

All’ora di pranzo in piazza Saffi a chiacchierare con le badanti che vengono dall’Est Una di queste, robusta, sorridente, si chiama Marika e viene da una di quelle piccole nazioni - in precario equilibrio politico ed economico - nate dallo scioglimento dell’Urss.

Assiste un’anziana forlivese di 90 anni che vive su una carrozzina per invalidi, anche se ha ancora segni di lucidità: ha un solo figlio che fa il bancario e vive a Milano con la famiglia, ma la sua pensione è sufficiente, sembra, per pagare la donna che viene dall’est.

Quante sono quelle famiglie che hanno dovuto ricorrere, e guai se non fosse così, ad un aiuto pagato che viene da un paese lontano?

Nessuno sembra diffidare di Marika. «È come noi...».

Già, è proprio come eravamo noi cinquanta anni fa: seri, laboriosi, sicuramente più onesti e con tanta voglia di ricostruire. Oggi sembra siano passati due secoli da allora, ma Marika, per fortuna, non lo sa.

AGROALIMENTARE

4

L’arrivo inesorabile di bollette ENEL inesatte mi costringe a riprendere il telefono e a sfidare i call center per ottenere giustizia. Respiro profondo, sguardo increspato dalla consapevolezza della sfida, nella mente le parole di Clint: «Fate molto male a ridere...». Primo tentativo. Digito il numero verde gratuito e, per digitazioni successive, tento di parlare con un “Consulente ENEL”. La segreteria mi avverte che devo aspettare almeno 12 minuti “per non perdere la priorità acquisita”. Ne passano una buona parte e cade la linea. Secondo tentativo. Stesso percorso “digitale”, otto minuti di attesa riesco tutto d’un fiato a dire il mio codice cliente a Roberta e cade la linea. Riparto con la digitazione. Altri dodici minuti di attesa. Codice cliente, nome e cognome, indirizzo...

Nel momento in cui spiego il mio problema la “consulente” mi dice che il penultimo numero digitato è sbagliato e che lei non può aiutarmi. La linea non cade questa volta e chiedo come sia possibile. Mi spiega che c’è un grande “centrallone” che smista le telefonate e lei risponde dalla Liguria per chi pigia “2” e non “4”. Affranto, nonostante la determinazione provo un’azione diversiva: una mail di protesta al sito secondo lo schema “se non puoi convincerli, confondili”. Incredibilmente nel momento in cui clicco sul bottoncino dei reclami salta la connessione. Fallito il tentativo diversivo provo a seguire il consiglio della ragazza ligure.

Numero verde, digitazione suggerita e... risponde Maurizio!

Accento sardo, non oso chiedere da dove risponde e ripeto codice cliente, eccetera, tutto fila liscio, mi riconferma perfino il RID bancario, non cade la linea e mi dice che la prossima bolletta andrà bene. La sfida è vinta per merito di un operatrice in carne ed ossa che ha fatto saltare i circuiti del maligno “centrallone”. Grazie “consulente ligure” ovunque tu sia.

L’uva senza semi firmata Apofruit

Conad lancia in Romagna il latte fresco a marchio proprio a 20 centesimi in meno

Archivio Sapim

di Cristian Maretti

FORMAZIONE

L’obiettivo è di arrivare a cinquemila tonnellate

S

ottoscritto da David Marguleas, Vicepresidente di Sun World International di Bekersfield – California (USA) e Renzo Piraccini, Direttore Generale di Apofruit Italia, un contratto con cui la cooperativa cesenate diventa distributore autorizzato delle novità vegetali brevettate dalla ditta americana.

L’accordo consentirà ai produt tori associati ad Apofruit Italia di coltivare le nuove varietà di uva seedless e susine, coperte da brevetto della ditta californiana, e alla cooperativa cesenate di far parte del ristretto numero di aziende che potranno commercializzare tali produzioni.

«Così come nelle altre specie frutticole, anche nell’uva da tavola l’innovazione sarà un fattore determinante per crescere

Da sinistra, Piero Turroni, Direttore tecnica e qualità di Apofruit italia, Renzo Piraccini, Direttore Generale di Apofruit Italia e David Marguleas, Vicepresidente di Sun World International di Bekersfield – California.

nel mercato e fare reddito – afferma Renzo Piraccini– e noi crediamo nel futu ro dell’uva senza semi. Il nostro obiettivo è di arrivare, entro pochi anni, a detenere almeno 5.000 tonnellate di uva seedless, da destinare principalmente ai mercati internazionali».

Sun World International è uno dei principali costitutori mondiali di nuove varietà. Suoi brevetti sono la SUGARONE, una delle più coltivate varietà di uva senza semi, e le susine ANGELENO e BLACK DIAMOND, diffuse in tutto il mondo.

Dopo farmaci e benzina la “guerra dei prezzi” si sposta sul latte fresco. È una liberalizzazione di fatto quella che si sta sperimentando nell’area che va dalla Romagna (Forlì, Cesena, Ravenna, Faenza, Rimini) alle Marche, fino al Veneto.

Per la prima volta in Italia, infatti, una catena della grande distribuzione organizzata sta proponendo latte fresco con il proprio marchio, a un prezzo inferiore di circa 20 centesimi al litro rispetto ai marchi più noti.

Il risparmio, per una famiglia che consumi un litro di latte al giorno, è di circa 70 euro all’anno.

Si tratta di una rivoluzione per un prodotto che, fino ad oggi, ha giocato la propria concorrenza più sulla pubblicità che sul prezzo: è facile verificare, infatti, come un litro di latte costi la stessa cifra sia in un ipermercato che in un negozio di paese.

La catena interessata è la cooperativa di dettaglianti Commercianti Indipendenti Associati-Conad, che si approvvigiona dalla cooperativa agricola “Latte Trento”. Le zone di mungitura si trovano in Trentino e nell’alto Veneto. Si tratta di un latte al 100% italiano e con le caratteristiche di “alta qualità” previste dalla legge 169/89.

Nella promozione di lancio sono state regalate oltre trentamila bottiglie ai consumatori. Se ne può dedurre che il volume annuo dovrebbe essere di oltre un milione di litri. È ipotizzabile che dopo le “prove tecniche di concorrenza” in alcune regioni pilota Conad estenda la vendita sull’intero territorio nazionale.

ISTRUZIONE :: Il progetto per sensibilizzare le giovani generazioni al consumo di frutta e verdura fresca

“Frutta snack”, educazione nelle scuole

A

vvicinare i più giovani e le loro famiglie al consumo di ortofrutta. È questo l’obiettivo del progetto Frutta Snack, proposto dalla Provincia di Forlì-Cesena e da Osservatorio Agroambientale. Il progetto prevede un’azione diretta, il supporto alle scuole, il coinvolgimento degli insegnanti e degli alunni tramite attività formative e di animazione, la realizzazione di una campagna di sensibilizzazione.

In totale verranno coin-

volti 17 istituti superiori, 511 classi, 11.600 ragazzi e loro famiglie.

Nel periodo di marzo 2007 vengono realizzate, in tutte le 17 scuole aderenti all’iniziativa, attività di coinvolgimento dei ragazzi. In base alla programmazione didattica delle singole scuole le classi hanno potuto scegliere tra tre proposte: il laboratorio di educazione alimentare e al consumo consapevole in classe; la giornata in una fattoria didattica; la visita al mercato ortofrutticolo.

Archivio Provincia FC

Ho mandato in tilt il “centrallone”

NUOVE VARIETÀ :: Accordo con la californiana Sun World

Archivio Apofruit

Roma, Romagna

La Società Cooperativa

SPECIALE FESTA DELLA DONNA Fotoservizio Fabio Blaco

La Società Cooperativa

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Grande successo per la mostra personale di Cristina Brunacci inaugurata il 3 marzo alla sala XC Pacifici All’evento ha partecipato il Sindaco Nadia Masini, che ha anche inaugurato le prime “strisce rosa”

STRISCE ROSA

Posti auto riservati per le neomamme Non c’è stata solo la bellissima mostra di Cristina Brunacci ad animare il giorno della donna di legacoop.

Quello dell’associazione cooperativa è stato infatti un otto marzo all’insegna dell’arte ma anche dell’attenzione nei confronti delle donne in gravidanza.

Insieme a Confartigianato, Confesercenti e Romagna Acque Società delle Fonti, Legacoop ha dato vita a un’azione di sensibilizzazione per la creazione di posti auto riservati a donne in gravidanza e con neonati che necessitano di parcheggi adeguati.

Le Associazioni, promotrici e aderenti all’iniziativa, sono le prime, a livello provinciale, a dare l’esempio attraverso l’adozione di “posti auto in rosa” all’interno dei parcheggi riservati ai loro associati. L’idea è permutata da altre esperienze analoghe organizzate da alcuni Comuni, soprattutto del

centro Italia, ma mai, prima d’ora, un soggetto privato aveva adottato l’iniziativa all’interno di un’area di proprietà.

I posti auto sono caratterizzati dall’immagine di una cicogna che trasporta un neonato, iconografia classica della maternità, che campeggia sulla segnaletica verticale nelle aree individuate, per invitare gli automobilisti a un gesto di cortesia verso le donne in gravidanza e le neomamme.

«Ci auguriamo - ha detto la direttrice di Legacoop, Monica Fantini - che questa iniziativa possa in breve tempo replicarsi a livello provinciale soprattutto in prossimità di alcune aree specifiche come ad esempio, le strutture ospedaliere e ambulatoriali, i supermercati e gli uffici pubblici. È un invito al rispetto alla maternità in termini di educazione e cortesia che si trasforma in un gesto semplice ma concreto».

L’Otto marzo di Legacoop

INNOVAZIONE

6 Bocconi avvelenati

Titolo su due righe Ma la natura della non èrubrica Disneyland di Gabriele Papi Saremo fuori dal coro: ma l’attuale “vulgata” animalista e protezionista (l’ambientalismo è altra cosa) non ci garba affatto, perché fonte di equivoci e di seri danni culturali.

Umanizzare gli animali, non rispettarne la biodiversità, che è la loro bellezza, significa mortificare la conoscenza naturalistica e contribuire a far diventare la sacrosanta (in sé) salvaguardia dell’ambiente in una grande arma di distrazione di massa. Esempio emblematico. Eravamo in passeggiata in Appennino: incontriamo una maestrina con scolaresca al seguito. Sopra di noi, in cielo, c’è un volteggio singolare di uccelli neri intorno ad un falco, più grande. Subito la bella maestrina sbotta: «Guardate, bambini: la mamma che addestra al volo i suoi piccoli».

Non era per niente così. Con il dovuto rispetto prendiamo da parte la maestrina: «Guardi che ciò che vediamo è un branchetto di cornacchie che sta allontanando una poiana che ha invaso il loro territorio. E’ un conflitto...». La natura non è Disneyland. Se facciamo dell’ambiente naturale un teatrino di pulsioni e moralismi tutti umani combiniamo disastri, che poi si ripercuotono su più fronti. Non è un caso che soltanto nel nostro Paese, ancora ad alta emotività in tema ambientale, la “bufala” dell’influenza aviaria ha provocato drammatici crolli del consumo di carni avicole, drammi reali ed economici per imprese e lavoratori, corse a rifornirsi di vaccini che neanche esistevano (con grande gaudio di chi li produceva). Gli specchietti per allodole non sono mica soltanto un’invenzione dei cacciatori, semmai sono una prefigurazione della pubblicità e del marketing, a diversi livelli, più o meno nobili. C’è chi caccia selvaggina, chi caccia voti, consensi, affiliati, chi vende la pelle dell’orso prima di averlo ucciso (capita di frequente, in Borsa).

La Società Cooperativa

INNOVAZIONE :: Un gruppo di imprese emiliano-romagnole in visita agli stabilimenti della Ansaldo di Genova

Cooperative in delegazione per scoprire le “fuel cells” Un sistema di produzione di energia pulita basato sulle celle a combustibile

U

na delegazione di alcune importanti imprese dell’Emilia-Romagna Amadori, Apofruit, C.A.C., CISE, Conscoop, Conenergia, Conserve Italia, Consorzio Agrario di Forlì- Cesena e Rimini, Formula Servizi, Gruppo Caroli, Orogel, Sacmi, Sfir, Stc Group - ha visitato gli stabilimenti di ricerca della Ansaldo Fuel Cells, a Genova, per approfondire la conoscenza di un innovativo sistema di produzione di energia pulita basato su celle a combustibile.

La tecnologia, interamente progettata in Italia, permette di raggiungere elevatissimi rendimenti energetici (pari a circa l’85%) e può funzionare indifferentemente a metano o a biogas.

La fuel cell di Ansaldo (Gruppo Finmeccanica) è

basata sul principio della trigenerazione energetica

(elettricità, calore e raffrescamento), con la possi-

Nella foto, i rappresentanti delle aziende emiliano-romagnole che hanno partecipato alla visita agli stabilimenti Ansaldo di Genova per visionare l’innovativa tecnologia a celle di combustibile.

bilità aggiuntiva di immagazzinare idrogeno per autotrazione (quadrigenerazione).

Questa caratteristica la rende unica a livello internazionale, e in grado di competere con le migliori tecnologie provenienti dagli Stati Uniti.

Le imprese presenti hanno mostrato grande interesse nei confronti di questa innovazione, che consente di proseguire nell’adozione di processi industriali tecnologicamente compatibili i quali possano poi tradursi anche in elementi di competitività aziendale.

La spedizione è stata coadiuvata da Centuria-RIT e da Francesca Montalti dello Sportello Innovazione di Legacoop Forlì-Cesena.

Emilio Gelosi

PROGETTI :: Prosegue l’attività in collaborazione con www.analisiaziendale.it

Analisi finanziaria su Internet

P

rosegue l’attività del progetto “Nuova cultura finanziaria” promosso nell’autunno scorso da Legacoop Forlì-Cesena con il contributo della Camera di Commercio di Forlì-Cesena, la collaborazione di Cooperfidi Emilia Romagna e il sito www.analisiaziendale.it.

A sei mesi dall’inizio lavori siamo pronti per fornire un vero e proprio servizio di analisi di bilancio.

Tale servizio sarà erogato gratuitamente per due anni alle cooperative del territorio, in ragione degli accordi

realizzati fra Legacoop Forlì-Cesena e “analisiaziandale.it”.

Il sito offre la possibilità di utilizzare alcuni stru-

menti di supporto al lavoro in azienda, come ad esempio la funzione “Analisi di bilancio” con la quale analizzare la situazione econo-

mica, patrimoniale e finanziaria dell’azienda e i trend in atto grazie al supporto di prospetti riclassificati, ratios e diagrammi utilizzabili on-line. Per le aziende che hanno partecipato al ciclo di seminari su “Basilea2” organizzati nello scorso autunno da Legacoop FC, sarà attivata nel suddetto sito la funzione speciale “Peculiarità cooperative”, con la quale ottenere utili informazioni per un’analisi di bilancio mirata alle società cooperative.

Fra maggio e giugno saranno realizzati alcuni incontri dedicati alle azien-

I VANTAGGI

1.

Accesso gratuito per due anni al servizio “12 mesi”.

2.

Dotazione alla cooperativa di UserID e Password.

3.

Formazione specifica per utilizzo funzioni analisi di bilancio.

4.

Sezione “peculiarità cooperative” compresa (solo) per le cooperative inserite nel percorso formativo “nuova cultura finanziaria”.

de che usufruiranno del servizio con l’obiettivo di migliorare la fruizione e di utilizzo degli strumenti resi disponibili on-line.

Massimo Brusaporci

IN MEMORIA

marzo 2007

LETTERE :: La figlia di una socia della Giuliani ci ha scritto per ricordare la madre

«Ciao Manuela, non ti abbiamo dimenticata» Trentacinque anni di vita in cooperativa, poi la malattia

R

iprendere in mano carta e penna ha sempre un certo fascino, che aumenta sapendo che al di là, chi legge, siete voi di Legacoop. Vi starete chiedendo chi sono io e soprattutto cosa voglio dal vostro mensile? Mi chiamo Sara, ho 28 anni e sono figlia di Manuela Montanari (Coop. Giuliani Infissi ).

Ho sempre visto e sfogliato il vostro mensile nel divano con lei... la persona che mi ha dato la vita e che non è più qui con me da 2 anni. È tanto che volevo scrivervi... come tante le volte che ho preso carta e penna per poi abbandonare il tutto con la paura di essere fraintesa o giudicata erroneamente. Leggo sempre tutti gli svariati articoli che pubblicate sulla rivista e, non so nemmeno io il perché, sento l’esigenza e il “dovere morale” di farVi conoscere quanto speciale era la mia mammina. Con la speranza di avere un piccolo spazio.

Come ho già detto si chiama (non riesco ad usare il passato) Manuela ed ha già lavorato per ben 35 anni alla Giuliani Infissi come impiegata amministrativa, nonché socia.

Ho perso mio padre quando avevo solamente 29 giorni; quindi è rimasta vedova molto presto, a soli 26 anni e per il grande amore nei miei confronti ha scelto di rimanere in casa con i miei nonni paterni, non facendosi così una sua vita a causa della mia gelosia morbosa nei suoi confronti. Per me lei era mia... e basta!

Sono figlia unica e al

momento sono rimasta sola con mia nonna Lea di 82: la mia colonna portante e la persona che mi ha cresciuto, mentre mia madre era in ufficio. Mio nonno Ermanno, che ho amato sopra qualsiasi altra cosa, visto che ha sempre fatto le parti di quella figura paterna (che mai ho potuto conoscere), l’ho perso purtroppo nel 2001. Con questa morte ho perso la possibilità di essere l’oggetto difeso e mi accingo a diventare il soggetto della difesa della mia vita, che oramai dipende solo da me. Non so bene perché vi scrivo queste cose, che devono suonarvi difficili e strane da comprendere.

Forse, è solo per chiarirle a me stessa e lanciare un messaggio a chiunque abbia ancora a fianco le persone che ama... la propria famiglia. Non dimentichia-

Manuela Montanari e la figlia Sara in una foto scattata qualche anno fa.

moci mai di dire un semplice: “Grazie” od un “Ti voglio bene”. Sono parole scontate ma che fanno un gran bene a chi le riceve.

Non ho idea di dove sia ora mio padre, mia madre ed i nonni ma sono sicura che gli Angeli Custodi esistono e che loro mi assistono nel passare della mia vita. Faccio tesoro di ciò che mi hanno insegnato, trasmesso e mi auguro con tutto il cuore, in futuro, di poter avere anch’io una famiglia e dei bambini a cui insegnare quanto di bello c’è da imparare e vivere nella vita, nonostante le grosse sofferenze che il destino ci fa affrontare.

Credo che nella vita l’unica cosa che conti davvero è amare ed essere riamati.

Mia mamma non me lo ha fatto di certo mancare... è un tempo questo per ripensare a tutti i bellissimi ricordi trascorsi con lei e riflettere su quanto desidero per il mio futuro. Vedi, non riesco a prendere questa morte in termini di “lei sarà sempre con te dall’alto” o “ciò che hai nei ricordi è tuo per sempre”.

No! Per me lei è ancora “qui” con me...la “rivedo” nel suo amatissimo giardino mentre recide un fiore o gioca con il cane. Mi immagino la sua vocina, ancora da ragazzina, mentre mi chiama per raccontarmi gli avvenimenti del giorno. Mi chiedo come si possa morire a 50 anni e soprattutto come si può rimanere orfani a 26? Sarò in grado di proseguire la mia vita con uno stipendio da impiegata? Riuscirò a risparmiare come lei ha fatto in tutta la sua vita? A volte mi assalgono mille dubbi e paure...

La mia fortuna è che davanti agli altri tiro fuori la

«Chi l’ha conosciuta parla di lei con parole stupende, con il sorriso sulle labbra...» grinta che anche mia madre aveva e non mi lascio mai andare in pianti o stupide crisi; cosa che invece accade la sera...a casa... quando la malinconia mi assale e affiorano i ricordi.

Chi l’ha conosciuta parla di lei con parole stupende, con il sorriso sulle labbra.

Chi non l’ha conosciu-

7 TERRIBILE INCIDENTE

Commozione per la tragica scomparsa del consigliere di Formula Piero Spadoni La notizia è giunta poco prima di andare in stampa, gettando nella costernazione tutto il movimento cooperativo, all’interno del quale era molto conosciuto e stimato. Piero Spadoni, 46 anni, da quasi vent’anni socio della cooperativa Formula Servizi, ha perso la vita in un tragico incidente automobilistico sulla via Lughese, a Villafranca.

Piero, responsabile del magazzino di via Monteverdi e componente del Consiglio di Amministrazione della cooperativa, era considerato da tutti una figura chiave nell’organizzazione aziendale, un punto di riferimento importante, in grado di far fronte a qualsiasi tipo di richiesta. Ma, soprattutto, Piero Spadoni era persona apprezzatissima da tutti per le sue capacità umane, che lo avevano portato a impegnarsi in prima persona nelle numerose attività di solidarietà promosse da Formula Servizi, non ultima la missione di pace in Bosnia. «Piero - lo ricorda commosso il presidente di Formula Servizi, Graziano Rinaldini - è stato un amico dal grande spessore umano. Ci mancheranno la voglia di vivere, l’umanità nei rapporti personali, la generosità nell’aiutare le persone, l’impegno per le missioni umanitarie della nostra cooperativa, la grande capacità propositiva e di lavoro e il suo essere cooperatore.

Lo ricorderemo con profonda gratitudine per quello che ci ha dato». I cooperatori di Legacoop e la redazione della Società Cooperativa si uniscono al dolore della moglie Patrizia, del figlio Giacomo e di tutti i soci e i dipendenti di Formula Servizi per la tragica scomparsa. ta...ha perso una “gran donna”! Non perché era mia mamma, ma perché lei meritava grande ammirazione. Era forte, allegra e positiva; non faceva mai ricadere sugli altri i suoi problemi e si sforzava di essere, o semplicemente lo era, sé stessa sempre, dando il meglio, celando il peggio, buttandosi anche dove non era sicura di arrivare, pur di provare a riuscire.

Più che mia mamma era come una sorella sia nel modo di fare che negli atteggiamenti: sempre solare e sorridente! Per fortuna, questo lato del suo carattere è anche in me e se il mio futuro è ancora incerto, il mio passato no. E’ qui accanto a me!

Vorrei concludere questa mia lettera con un testo di Pablo Neruda che mia madre ha lasciato in un libro: “Lentamente muore chi diventa schiavo dell’abitudi-

ne, ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marcia, chi non rischia e cambia colore ai vestiti, chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente chi evita una passione, che preferisce il nero su bianco ed i puntini sulle “i” piuttosto che un insieme di emozioni, proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti all’errore ed ai sentimenti.

Soltanto l’ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida felicità” Scusate lo sfogo.

Con stima, Sara Ghirelli Cara Sara, grazie a te per avere condiviso con noi questa lettera. I soci e i dipendenti della Giuliani ricordano Manuela con affetto. Un abbraccio. (E.G.)

FORMAZIONE E CONVEGNI

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La Società Cooperativa

UNIONE EUROPEA :: La cooperativa Uniser è referente in Italia per il programma di scambi

Dieci giovani volontari in partenza per l’Europa Le prossime partenze sono previste per luglio e settembre

L’

anno 2007 inizia con la partenza di 10 giovani inviati dalla Cooperativa UNISER di Forlì per l’Inghilterra, la Svezia, la Spagna, l’Ungheria, il Portogallo, la Grecia e la Francia in progetti culturali, sociali, artistici e ambientali della durata da 6 a 12 mesi.

Il Servizio Volontario Europeo è un progetto della Commissione Europea, Direzione Generale Educazione e Cultura, rivolto ai giovani dai 18 ai 30 anni, legalmente residenti in uno dei paesi dell’Unione Europea. Offre la possibilità di svolgere un’attività di volontariato a tempo pieno per un periodo compreso tra 2 mesi e 12 mesi , in uno dei 27 paesi membri dell’ UE, nei 3 paesi dell’Area Economica Europea (Islanda, Nor-

CONVEGNO NAZIONALE

Sapim al lavoro per la due giorni sul “Percorso nascita” dell’Ausl di Forlì Grande successo per il convegno nazionale sul percorso nascita organizzato dall’Ausl di Forlì il 23 e 24 febbraio nei locali della Fiera di via Punta di Ferro alla presenza del Ministro Livia Turco. Il supporto all’organizzazione è stato dato dalla cooperativa Sapim (nella foto, lo staff).

vegia, Liechtenstein) o nei paesi partner.

Le attività di Servizio Volontario Europeo possono riguardare ambiti diversi: ambiente, arte, cultura, servizi sociali, rivolgersi a bambini,

giovani, disabili o anziani, o interessare il patrimonio culturale, lo sport e il tempo libero presso organizzazioni non governative, associazioni, enti o iniziative locali senza fine di lucro.

Il programma garantisce: Viaggio, vitto, alloggio, una formazione finalizzata all’attività da svolgere, e una formazione linguistica nel paese di accoglienza, l’assicurazione, un pocket mo-

ney mensile stabilito dalla Commissione Europea, un tutor per tutta la durata dello sve. Per i volontari non sono previsti costi di partecipazione. A Forlì, la Cooperativa UNISER è stata fondata nel 1998 con l’obiettivo di fornire ai giovani, studenti e non, l’opportunità di partecipare a progetti di mobilità transnazionale e formazione nell’ambito delle politiche d’istruzione e formazione dell’Unione Europea, al fine di consentir loro di accrescere le proprie competenze e conoscenze di natura sociale, culturale e profes-

sionale ed è accreditata per l’invio, l’accoglienza e il coordinamento del SVE. Nel corso degli anni ha sviluppato competenze specifiche e partenariati consolidati nel tempo in ambito europeo che permettono ad un numero sempre crescente di giovani che risiedono nel nostro territorio di prender parte ad un progetto di mobilità in Europa.

Le prossime partenze sono previste per luglio/settembre, gli interessati possono rivolgersi a evs@uniser.net evs@uniser.net per ulteriori informazioni.

TEATRO :: Accademia Perduta organizza un laboratorio educativo con Giorgia Maddamma

Forlì torna a scuola di spettacolo Sabato 17 marzo, e poi ancora venerdì 30 e sabato 31 marzo, presso la palestra “Progetto Ben Essere” di Vecchiazzano-Forlì (via Castel Latino 51) proseguirà il ciclo di LABORATORI TEATRALI organizzati per la Scuola dello Spettacolo, iniziativa del progetto Teatro in Corso promosso da Accademia Perduta/Romagna Teatri, in collaborazione con la Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì, Comune di Forlì (Assessorati alla Cultura e alle Politiche Giovanili), Provincia di Forlì/Cesena (Assessorato alla Cultura) e dall’Alma Mater Studiorum Università di Bologna – Polo Scientifico Didattico di Forlì. Il laboratorio sarà tenuto dalla nota danzatrice Giorgia Maddamma e avrà per titolo “Spazio e movimento”.

Il desiderio genera il movimento e la danza è intesa come adesione di tutto il corpo a quest’energia che si espande nello spazio. La libertà espressiva segue, dunque, un’organicità sempre apparentemente minata dalla ripetitività dell’esercizio. Ma la disciplina che concentra l’attenzione su un semplice spostamento e lo studia, è una via per arrivare a muoversi senza perdersi. Questa coscienza è sempre presente all’attore che, se anche sceglie di restare fermo in un punto preciso di un palcoscenico, riesce a guidare un movimento interiore fino a raggiungere lo spettatore. Gli obiettivi del laboratorio sono: acquisizione di concetti e tecniche basilari di movimento e di teatralità; rapporto con gli altri e superamento

dell’inibizione; utilizzo dell’immaginazione, creatività e ascolto; ricerca di un linguaggio individuale; ricerca di una composizione di gruppo.

Il laboratorio è aperto a tutti coloro che vorranno partecipare, non solo agli iscritti alla Scuola dello Spettacolo. Il costo di partecipazione è di € 30,00. Le iscrizioni possono essere effettuate fino a venerdì 16 marzo presso la segreteria del Polo Universitario Scientifico Didattico di Forlì (tel.

0543/374328).

Sono già aperte inoltre le iscrizioni al successivo laboratorio di Teatro in Corso, che si terrà nel maggio 2007 con i clown danesi Tove Bornhoft e Folmer Krustensen della compagnia Teater Rio Rose (Il lavoro del clownattore).

FORMAZIONE

marzo 2007

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QUADRI :: Al via il corso biennale, finanziato dalla Fondazione Carisp Forlì, con cui si intendono potenzionare le capacità dei dirigenti

La scuola di management cooperativo

I

l movimento cooperativo punta sull’alta formazione.

D o p o aver dato vita, nel corso del 2006, a un master per incrementare le competenze dei quadri e dei dirigenti delle cooperative associate, Legacoop Forlì-Cesena e Associazione Virginia Senzani presentano ora una vera e propria “Scuola di management cooperativo”, che si pone come obiettivo quello di sviluppare e potenziare le capacità tecniche, gestionali e organizzative dei partecipanti, formando manager cooperativi “a tutto tondo”, capaci quindi di gestire il sistema azienda. «La Scuola di Management Cooperativo - spiega il coordinatore, Davide Cortesi - ha una durata complessiva di due anni. Sono previsti quattro semestri didattici da due o tre giornate al mese».

Dopo le prime lezioni, dedicate alla comunicazio-

ne e al public speaking, il programma affronterà ora temi come la leadership, la negoziazione e il project management, senza dimenticare un occhio di riguardo per l’etica e i valori dell’impresa cooperativa. Il corso è stato realizzato con il contributo della Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì.

«La Scuola - prosegue Cortesi - adotta una metodica formativa estremamente operativa e concreta; infatti ogni modulo didattico è composto da una parte teorica, fondamentale per illustrare modelli, teorie e strategie, e da una parte pratica di simulazione (role playing, case history, ...) in cui le nozioni apprese possano essere concretamente applicate. Sono previsti differenti momenti formativi: in aula, formazione residenziale e supporto tramite FAD (formazione a distanza».

Emilio Gelosi

RIFIUTI

INFORMATICA :: Il progetto della cooperativa cesenate è uno dei tre approvati in Romagna dal FSE

Innovazione gestionale alla CAC

L

a Cooperativa Agricola Cesenate è divenuta recentemente protagonista di un percorso di innovazione gestionale supportato dalla Regione Emilia-Romagna attraverso il Programma IOM finanziato dal Fondo Sociale Europeo. Il programma offre a micro, piccole e medie imprese regionali la possibilità di utilizzare gratuitamente competenze qualificate presenti nelle organizzazioni di ricerca con sede in Emilia-Romagna da destinare allo sviluppo di un progetto di innovazione organizzativa e manageriale per un periodo di tempo compreso tra i 6 e i 9 mesi. Il programma è gestito da ASTER e a livello operativo dalla rete degli Spinner Point presenti su tutto il territorio regionale, operanti all’interno di strutture di ricerca e, in Romagna, presso la sede della II Facoltà di Ingegneria di Cesena. Il progetto IOM di CAC si propone di studiare e introdurre in azienda un modello innovativo ed efficace di gestione dei processi legati alla raccolta, analisi e reporting delle informazioni tecniche relative alle colture della cooperativa. Tale modello sarà basato sull’utilizzo di sistemi informatici avanzati che sfrutteranno le moderne tecnologie di rete e, allo stesso tempo, i sistemi e le infrastrutture sviluppati in ambito Open Source dal gruppo di ricerca apiCE della II Facoltà di Ingegneria di Cesena al quale

il ricercatore destinatario della borsa di ricerca IOM appartiene. L’applicazione di tecnologie informatiche avanzate in questo ambito specifico permetterà di semplificare, automatizzare e migliorare i processi di raccolta e di gestione delle informazioni tecniche, di rafforzare l’integrazione delle diverse funzioni aziendali coinvolte in tale processo, nonché il livello di comunicazione verso i clienti finali. La partecipazione al progetto è stata resa possibile grazie al supporto di Legacoop, che ha contribuito alla definizione dell’idea progettuale, ha identificato le competenze di ricerca presenti sul territorio, svolgendo il ruolo di relais tra impresa e Università, ha individuato lo schema di finanziamento utilizzabile per l’implementazione del progetto e, infine, fornito assistenza ai partner nella fase di presentazione della proposta. Legacoop fornirà inoltre al beneficiario della borsa IOM servizi integrati allo sviluppo del percorso di innovazione organizzativa sui temi dell’orientamento alla proprietà intellettuale, del marketing e dell’organizzazione produttiva. Il risultato raggiunto è tanto più rilevante se si considera che complessivamente a livello regionale solo 22 progetti, di cui solo tre presentati in Romagna aventi come beneficiari imprese del territorio.

Francesca Montalti - Sportello Innovazione Legacoop Forlì-Cesena

Incontro sul MUD Si è tenuto il 27 marzo presso Legacoop Forlì Cesena l’incontro relativo alle nuove modalità di compilazione del MUD 2007. L’entrata in vigore del D.Lgs. 152/2006 ha apportato importanti novità nella gestione dei rifiuti, alcune delle quali riguardano i registri di carico e scarico dei rifiuti e la compilazione del modello unico di dichiarazione ambientale. L’appuntamento fa parte di un ciclo di incontri che Sportello Ambiente organizza ormai da quattro anni allo scopo di offrire un aggiornamento continuo in materia di rifiuti alle aziende aderenti a Legacoop FC.

SPORT E CULTURA

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La Società Cooperativa

Comunicazioni di servizio

PATTINI :: Traguardi per Enrico Fabbri, Davide Postiglione e Enrico Ferrari

Titolo su due righe La deontologia della rubrica al tempo dei blog

Un sogno a rotelle firmato “Giuliani”

di Emanuele Chesi

Successi internazionali per tre dipendenti

Ogni volta che si discute di introdurre norme più stringenti sulla responsabilità di ciò che viene pubblicato su internet suonano immediatamente numerose sirene d’allarme. Molti s’indignano (anche giustamente) per i tentativi di politici orrendamente tecnoanalfabeti di mettere sotto tutela l’espressione delle opinioni e del libero pensiero, oltre che imbavagliare la comunicazione come a Cuba o in Cina. Il tutto tirando in ballo sempre lo spauracchio della pedofilia, che avrà pure una gran cassa di risonanza in rete ma era ben conosciuta anche dai nostri bisnonni sprovvisti di modem e blog.

Il terreno è scivoloso e chi ha a cuore la libertà certo preferisce qualche (limitato) danno per un eccesso di campo d’azione, piuttosto che la mordacchia che annichilisce la discussione pubblica. Norme capestro che ricadono sui chi concede il servizio, d’altra parte, possono facilmente essere assimilate al sequestro di una centralina Telecom per colpa di un idiota che fa scherzi telefonici. Detto questo, in Francia è al lavoro una commissione che discute dell’introduzione di clausole deontologiche (rispetto dei diritti umani, dei minori eccetera) per chi opera in internet (blog, siti e altro) pur senza avere la qualifica di organo di stampa. Si tratta della “Commissione nazionale per la deontologia dei servizi di comunicazione pubblica online” istituita per decreto dal governo. Un’istituzione che va presa sul serio, ‘Reporters sans frontieres’, ha espresso subito fortissime perplessità, ma nell’opinione pubblica francese non sono mancate voci favorevoli. Del resto non si capisce perché chi sostiene di far informazione più e meglio dei media tradizionali non debba sottostare a quelle regole minime che assicurano una comunicazione corretta.

T

raguardi di successo per i cooperatori della Giuliani, dove sono impiegati alcuni atleti di livello internazionale che si sono più volte distinti nel pattinaggio a rotelle. Sono Enrico Fabbri (medaglia d’argento ai recenti campionati mondiali di pattinaggio artistico), Davide Postiglione (medaglia d’argento ai campionati europei 2006 di pattinaggio artistico), ed Enrico Ferrari (pattinaggio corsa). Si tratta di ragazzi giovanissimi (Fabbri ha 25 anni, Postiglione e Ferrari 20), che hanno scelto uno sport impegnativo che non gode ancora di grande attenzione da parte dei media, ma che è stato in grado di portare nel palmares dei titoli mondiali acquisiti dal Coni nel 2006 ben 7

titoli su 8, portando ancora una volta l’Italia ai vertici mondiali. L’allenamento quotidiano con i pattini non interferisce con l’attività lavorativa di questi ragazzi, sempre presenti sul posto di lavoro. Sono dilettanti autentici, non hanno ingaggi dalle loro società o sponsor che permettano loro di dedicarsi unicamente allo sport: se un calciatore avesse il palmares di titoli di Enrico Fabbri (vice campione del mondo, medaglia di bronzo due volte ai mondiali e 5 titoli europei oltre ad una serie di titoli italiani), lavorerebbe alla Giuliani o in qualsiasi altra realtà o vivrebbe di rendita? Sono giovani, si divertono e con onore portano il nome di Forlì e della società per la quale sono tesserati (Forlì Roller,

già Nuova Resistenza, che quest’anno festeggia 25 anni di attività) in giro per il mondo senza rimborsi faraonici, ma per il piacere di dare un contributo positivo alla loro società e alla loro città.

INCONTRI :: Il Forum delle Donne organizza un ciclo di incontri a sostegno del progetto “Seminar Libri”

Lidia Ravera invita a leggere i soci Coop

I

l Forum delle donne di Forlì, nell’ambito e a sostegno di “Seminar libri ...negli scaffali della Coop” realizza, a partire dal 30 marzo 2007, il progetto “Verba Volant – scrittrici in città”, un ciclo di incontri per incrementare l’amore per la lettura e per appassionare il pubblico all’arte della comunicazione umana e al dialogo delle idee. L’originaria iniziativa di promozione alla lettura Seminar libri dalla sua inaugurazione del 29 dicembre 2005 a oggi, ha visto entrare

nel circuito di book crossing di Forlì quasi 6.000 volumi, con la costante collaborazione di più soggetti nel reperimento di libri usati e/o nuovi (Forum delle Donne, Soci Coop, Biblioteche comunali forlivesi, Malastestiana di Cesena, Comitato Fame nel Mondo, Banca del Tempo, Libreria Librincontro), trova adeguato proseguimento e complemento nel progetto.

Il primo protagonista, venerdì 30 marzo alla galleria i Portici di Forlì, è la scrittrice e sceneggiatrice Lidia Ravera. Gli altri

appuntamenti sono fissati per mercoledì 18 aprile alle 17,30 al Chiostro Caffè della BorsaCamelopardo con Laura Pariani, venerdì 18 maggio alla stessa ora all’ Area Ciminiera (EX Orsi-Mangelli) con Christiana De Caldas Brito, 29 maggio

2007 alle 16,30 nella Piazza dell’Ospedale Morgagni-Pierantoni con Gabriella Caramore, conduttrice Radio di “Uomini e Profeti”.

«Gli obiettivi - spiega Stefania Collini, animatrice dell’iniziativa - sono quelli di incrementare il numero dei potenziali lettori suscitando, in particolare nel pubblico femminile, stimolando un maggiore interesse per la cultura e l’impegno culturale andando nei luoghi dove già si trovano le persone per coinvolgerle in prima persona».

ENTI E ISTITUZIONI

marzo 2007

Globale e Solidale

STUDI :: Il rapporto sull’Economia di Forlì-Cesena della CCIAA

Crescita infinita, non è più il tempo Verso un’economia dell’identità e dei valori

D

iffusi segnali di ripresa per molti settori, dopo la fase di stagnazione che ha interessato il tessuto economico sia locale che nazionale negli ultimi anni: questo emerge dal “Rapporto sull’Economia della Provincia di Forlì-Cesena 2006”, realizzato dall’Ufficio Statistica e Studi della Camera di Commercio di Forlì-Cesena. Ma quello che colpisce è l’analisi conseguente effettuata dall’ente camerale: lo sviluppo economico della provincia di

Gli incrementi ormai vanno misurati in termini qualitativi Forlì-Cesena, analogamente a quello delle altre province più avanzate del nostro Paese, sta avvenendo lungo percorsi differenti da quelli conosciuti in passato. Non più crescita a tutti costi, ma trasformazione della struttura del sistema economico verso una forma più avanzata: imprese manifatturiere

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che si spostano su produzioni di maggiore qualità e su settori a maggior contenuto tecnologico, società del terziario rivolte sempre di più ai servizi avanzati, l’occupazione che progressivamente muove verso professioni maggiormente qualificate.

«Una trasformazione che si misura in termini qualitativi più che quantitativi - dicono i responsabili dello studio - ciò significa che bisogna superare il paradigma della crescita infinita a favore di un modello di sviluppo centrato sulla creatività,

sull’innovazione, sulla formazione, sulla sostenibilità e sulla responsabilità». Oltre a ciò, quel che sembra maggiormente caratterizzare la provincia sembra essere una quinta forma di capitale, quello simbolico, fatto da identità, senso di appartenenza, condivisione di valori. Una forma di capitale non direttamente misurabile ma trasversale e animatrice di tutte le altre. «Ad essa va ascritto larga parte dello sviluppo economico registrato negli ultimi anni; dalla capacità di creare consenso sui valori dipenderà il percorso di sviluppo dei prossimi anni». Il riferimento è alle teo-

rie di Amartya Sen, premio Nobel per l’economia nel 1998, che afferma che lo scopo a cui devono tendere le attività economiche non è tanto quello di incrementare il reddito, ma piuttosto quello di migliorare la qualità della vita tramite l’acquisizione di nuove risorse, non solo materiali ma anche immateriali, necessarie alla corretta definizione e al perseguimento degli obiettivi individualmente e socialmente significativi.

Ma è facile, per chi conosce il movimento cooperativo, riallacciare questo capitale simbolico ai valori dell’impresa mutualistica.

I DATI SULLE COOPERATIVE

Le cooperative presenti in provincia, al 31/12/2006, sono 753, fra le quali si annoverano 98 cooperative sociali. Le 590 imprese associate a Confcooperative, Legacoop e AGCI hanno prodotto beni e servizi, nel 2005, per oltre 4.591.136.000 euro, occupando 26.627 addetti. Per le imprese cooperative il 2006 è stato positivo per agricoltura, consumo, metalmeccanico, legno, edilizia e credito.

ARTE :: Tra gli sponsor anche Caiec, Cocif e Sapim, che organizza visite guidate riservate alle cooperative

A Cesena l’antologica di Alberto Sughi

C

esena rende omaggio ad uno dei suoi più noti maestri, il pittore Alberto Sughi, al quale è dedicata la mostra monografica ospitata fino al prossimo 22 luglio nei locali della nuova galleria della biblioteca Malatestiana. L’esposizione, promossa con il contributo di un nutrito gruppo di sponsor tra cui anche le cooperative Sapim, Caiec e Cocif, è stata curata da Vittorio Sgarbi. Oltre una cinquantina le opere esposte, che propongono ai visitatori un interessante

excursus nella produzione di questo osservatore attento della realtà nei suoi aspetti più vari, dagli anni Cinquanta ad oggi.

Per le cooperative interessate, Sapim organizza visite guidate con personale qualificato, curando ogni fase della visita, dalla prenotazione dei mezzi di trasporto alla gestione degli ingressi. Per informazioni, tel. 0543 785455. La mostra osserva i seguenti orari: feriali dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 18,30 – festivi dalle 10 alle 18,30.

Enrica Mancini

La Società Cooperativa

Mensile ufficiale di Legacoop Forlì-Cesena Editore: Sapim soc. coop. Via Monteverdi 6/b Forlì - Tel. 0543.785411 - Fax 0543.781134 www.lasocietacooperativa.it - info@sapim.it Direttore Responsabile: Emilio Gelosi Redazione: Monica Fantini, Guglielmo Russo, Valdes Onofri, Massimo Brusaporci, Francesca Fiorini, Enrica Mancini, Davide Cortesi Foto: F. Blaco, G.Sabatini, Ufficio stampa Legacoop, Archivi cooperative Pubblicità: in proprio, tel. 0543 785460 - Impaginazione: Ufficio Stampa Legacoop Forlì-Cesena Stampa: Stab. Tipografico soc.coop.via P. Nefetti 55 - S.Sofia - tel. 0543 973016 Numero chiuso in redazione il 27 marzo 2007

Se arriva in aereo è vero biologico? di Fabio Gavelli Da qualche anno nei negozi si trovano le fragole a Natale e le pere in luglio. Per lo più arrivano dal Sudamerica.

I nostri vecchi ci avrebbero presi per pazzi: consumare fuori stagione frutti che abbiamo in abbondanza a pochi kilometri da casa. È uno dei tanti effetti della globalizzazione: i costi di trasporto diretti (pochi sanno che le compagnie aeree godono di sgravi fiscali sull’acquisto del cherosene) e soprattutto indiretti (come l’inquinamento) si scaricano sulla collettività, altrimenti una pera argentina costerebbe più del triplo di quella che cresce a Cesena e non la comprerebbe nessuno.

Il problema è noto da anni e c’è chi si muove. Per esempio Soil Association (www.soilassociation.org) la più grande organizzazione britannica di agricoltura biologica con i suoi 4 mila soci coltivatori, che ha deciso di togliere il marchio “biologico” ai prodotti importati per via aerea.

Scelta maturata dopo aver esaminato i recenti rapporti sul forte peso che i viaggi aerei hanno sui gas serra e dunque sui cambiamenti climatici. Il concetto di fondo è che la salubrità dell’alimento non può essere disgiunta dall’impatto esercitato sull’ambiente per produrre il bene. È come cercare di svuotare l’acqua da una nave aprendo un’altra falla. Nel frattempo giunge da Padova la notizia del primo ristorante “a km zero”. I titolari dell’esercizio si impegnano a utilizzare il più possibile nella preparazione dei piatti prodotti coltivati nelle campagne circostanti. Esempi: l’azienda del radicchio si trova a 16 km dalla trattoria, quella del grana padano a 24 e così via. In Romagna c’è qualcuno interessato a diffondere questi esempi virtuosi?

SPORT E BENESSERE

pubbliredazionale a cura di Sapim Archivio fotografico Around Sport

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FITNESS :: Più di milleduecento persone da tutta Italia sono intervenute alla manifestazione organizzata il 3 e 4 marzo a Savignano

Convention di primavera “F.B.I.”, un grande successo targato Seven Notevole interesse anche per il lavoro di cure riabilitative di Germano Chierici e Vincenzo Venturi Tutti i partecipanti si sono dichiarati soddisfatti dell’organizzazione cui si tenevano le master class, consentiva di avere una panoramica generale sul mondo del fitness e la formula GOLD, che univa alla prima la possibilità di partecipare ai workshop.

«Il successo della Convention di primavera – spiega Gabriele Corzani, direttore del centro di Savignano e socio di Around Sport – ha

dimostrato che il Seven è un’ottima struttura per ospitare eventi di questo tipo.

L’unico neo, migliorabile in futuro, è stato qualche disagio causato dai mezzi di trasporto. Purtroppo, infatti, per un evento di richiamo nazionale come questo abbiamo visto che sarebbero stati necessari servizi appositi».

Dunque un evento che ha dato al Seven una grande visibilità. Visibilità che, però, questa struttura si era già guadagnata negli anni grazie ad un servizio di fisioterapia che è un’eccellenza a livello nazionale.

Sono infatti moltissimi gli

atleti professionisti, soprattutto calciatori (come Adailton, Del Vecchio ed Esposito), che passano ogni anno dal Seven per ricevere le cure riabilitative di Germano Chierici e Vincenzo Venturi, due fisioterapisti di fama nazionale. Chierici in particolare, che lavora nel settore da 35 anni, è stato il primo a fare fisioterapia in

acqua. Il successo di questa tecnica, oggi universalmente diffusa, è dovuto principalmente ai rapidi tempi di recupero degli atleti: la-

vorando in acqua, infatti, l’atleta non perde il proprio tono muscolare e può riprendere prima gli allenamenti.

Tra i calciatori passati dal Seven anche Adailton, Del Vecchio ed Esposito

Una casa così non la trovi su CasaFC

soc. coop.

FORLI’-CESENA - Rif. 127/b A pochi chilometri dal centro, in posizione panoramica e servitissima dai mezzi, prossima costruzione di appartamenti con riscaldamento autonomo e ampio giardino.

CONSEGNA IN PRIMAVERA.

un progetto

I

mportante successo ottenuto dalla Convention di primavera della F.B.I. (Fitness Best Innovations), tenutasi al Seven nelle giornate del 3 e 4 marzo: in due giorni si sono avute più di 1.200 presenze, da ogni parte d’Italia. Tutti i partecipanti si sono dichiarati soddisfatti, sia della struttura ospitante che dell’organizzazione. È piaciuta molto, poi, l’idea degli organizzatori di proporre una formula divisa in due parti. Quella FUN che, dando l’accesso ai due palazzetti (quello del tennis e quello del calcetto) in

Il primo portale sulla casa di Forlì-Cesena