Sc 200704 aprile web

Bollettino ufficiale di:

Forlì-Cesena

Mensile ufficiale di Legacoop Forlì-Cesena - Editore: Sapim soc.coop. - Anno XI n.4 aprile 2007 - Aut.Trib. di Forlì del 20/10/97 - Reg.Stampa n.28/97 - Poste Italiane spa - spedizione in a.p. D.L.353/03 (Conv. L.46/04) art.1 comma 1, DCB Forlì - Tassa pagata - La presente pubblicazione viene distribuita esclusivamente in abbonamento postale e i dati relativi a nominativi e indirizzi dei lettori sono stati inseriti nelle nostre liste di spedizione. Ciascun lettore, a norma dell’art.7 D. Lgs. 196/2003, potrà avere accesso ai propri dati in ogni momento, l’aggiornamento la rettifica o la cancellazione oppure opporsi gratuitamente al loro utilizzo scrivendo a: Legacoop Forlì-Cesena, via Monteverdi 6/b, 47100 Forlì. codice ISSN 1971-6842

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Università e impresa, sincronizziamo gli orologi L’inaugurazione della prima parte del Campus Universitario, “trenta ettari di cultura” nel cuore della città di Forlì, ha rappresentato un momento solenne, ma al tempo stesso sobrio, non ridondante, nel rispetto dei tanti che ci hanno creduto, le Istituzioni e le persone che hanno contribuito all’avvio di un grande progetto, forse il più grande che la città di Forlì abbia ospitato negli ultimi cinquant’anni della sua storia. Presenza strategica e indispensabile per un territorio che non voglia perdere il passo coi tempi, ormai scanditi dal metronomo della ricerca applicata, dall’innovazione e soprattutto dalla contaminazione culturale, della quale l’Università di Bologna è certamente tra le più autorevoli interpreti.

Tuttavia si potrebbe obiettare che c’è ancora poca integrazione fra Università e mondo dell’impresa, che sono ancora pochi i laureati in azienda. È vero!

Ci vuole pazienza, perché ci vuole tempo, perché anche le aziende hanno bisogno di tempo per preparasi ad assorbire quei nuovi cervelli ambiziosi o, meglio ancora, per “essere assorbite” da quegli stessi cervelli. Cervelli preparati, ma che spesso hanno poca voglia di aspettare, poiché non ancora sperimentati nel campo della realtà, quella della quotidiana fatica del far tornare i conti, tipica delle aziende e ancora più caratteristica di quelle medio-piccole del nostro tessuto produttivo.

Sarà comunque necessario sincronizzare domanda e offerta di laureati anche e soprattutto in termini qualitativi. Qualità intesa come profili curriculari. Poiché le aziende, le cooperative nel nostro caso, non possono assorbire ciò di cui non hanno bisogno!

Sono passati i tempi del “fiutarsi”, e così l’Università e l’Impresa si stanno venendo incontro, con pazienza, con lentezza, qualche volta fraintendendosi, talvolta vincendo le sfide, certamente consapevoli di non poter fare ormai più a meno l’uno dell’altra. Ci auguriamo dunque che il Campus possa continuare a rappresentare uno stimolo per tutti: gli studenti, i cittadini, le istituzioni, i cooperatori, le imprese artigiane, i commercianti, e le associazioni come la nostra che quotidianamente sono chiamate a valutare, a esprimere giudizi, offrendo la propria esperienza a servizio di un progetto ampiamente condiviso. Un patrimonio collettivo, intergenerazionale e socialmente utile. Parole sacre e ben note a tutti i cooperatori.

Massimo Brusaporci

Idee per fare funzionare meglio relazioni e rapporti sul luogo di lavoro, dalle frasi da non usare mai con un uomo alle strategie per fare sentire importante una donna: cronaca di un pomeriggio formativo con l’esperta di comunicazione Tania Bianchi.

Uomini e donne fuori dagli schemi SERVIZIO A PAGINA 5

ALL’INTERNO

Se il magazzino diventa tascabile

_____________ a pag. 2

Bellacoopia si avvia alla finale

_____________ a pag. 4

Fiera dell’editoria firmata Mercuzio

_____________ a pag. 6

Energie alternative ad Agrofer _____________ a pag. 7

Sesamo media tra le culture

____________ a pag. 10

INIZIATIVA PUBBLICA

L’INTERVISTA

L’11 maggio si parla di economia al femminile Convegno al Globus con Nadia Masini e Pinza L’economia vede sempre più protagoniste le donne. Con quali prospettive? Se ne parlerà nel corso del convegno promosso venerdì 11 maggio all’Hotel Globus da Legacoop, Confartigianato e Confesercenti. Numerose le relatrici di spicco tra cui il Sindaco di Forlì, Nadia Masini, la Presidente di Romagna Acque, Ariana Bocchini, la Senatrice Laura Bianconi, la Presidente di Donne Impresa Confartigianato, Franca Compostella, l’Assessore alle Pari Opportunità della Regione, Paola Manzini e la Docente universitaria Antonella Picchio. Le conclusioni saranno affidate al Vice Ministro dell’Economia, Roberto Pinza. Segreteria organizzativa: 0543 4528511, 0543 452844.

Piero Gallina (Ser.In.Ar) a tutto campo sull’università Pagina 3

ANNIVERSARI

Sessant’anni per la Casa del Lavoratore di Bussecchio Pagina 11

5 per mille per le ONLUS (anche per il 2007 è POSSIBILE!)

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Archivio SAPIM

EDITORIALE

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TECNOLOGIA

2

pagina redazionale a cura di Sapim

Innovare per crescere

AUTOMAZIONE :: Palmari e soluzioni mobili entrano nelle aziende

Titolo su due righe Wireless, l’azienda della rubrica senza fili?

Se il magazzino diventa tascabile

Il wireless (letteralmente senza fili) continua a far parlare di sé e non solo per problemi tecnologici o di sicurezza.

Le reti informatiche (LAN) senza fili si stanno evolvendo anche dal punto di vista del business. Se prima la spinta all’adozione delle reti wireless veniva soprattutto da applicazioni residenziali, per piccoli uffici o in ambiti aziendali molto ristretti e soprattutto per la navigazione internet, ora è il target indirizzato su applicazioni specifiche a registrare le crescite più interessanti.

Uno dei settori in cui il wireless ha avuto negli ultimi anni una buona diffusione è stato quello della logistica, soprattutto nella gestione dei magazzini. Oggi invece si sta affermando l’enterprise mobility, cioè la possibilità di muoversi all’interno e all’esterno dell’azienda con un terminale portatile o un palmare o uno smartphone e rimanere sempre collegati alla rete aziendale. Tutto sta andando verso il digitale. E tutto il digitale sta sempre più diventando “mobile”. I prodotti e i servizi senza fili aiutano ad aumentare la produttività, a migliorare il servizio e l’efficienza grazie alla distribuzione delle informazioni in tempo reale, mentre le persone, le informazioni e gli oggetti sono ancora in movimento.

Ma dove il wireless ci aiuta nell’attività di business o relazionale? Esistono già applicazioni molto interessanti che offrono vantaggi tangibili come la diminuzione dei costi, degli errori e l’aumento dei ricavi e vantaggi intangibili come la maggior soddisfazione dei clienti e la qualificazione dell’immagine. Tra le tante applicazioni si possono citare i terminali industriali con connessione senza fili per la gestione della logistica e degli ordini, la tracciabilità alimentare o la somministrazione di farmaci o cure in ambito ospedaliero. Palmari, Tablet PC o Smartphone possono essere utilizzati per la raccolta di informazioni sul luogo in cui vengono rilevate (assistenza domiciliare, lettura contatori, prestazioni tecniche) o anche per l’acquisizione di ordini o la tentata vendita.

Telefoni cellulari con messaggistica possono infine migliorare i rapporti con i clienti e con i dipendenti fuori dall’azienda.

Tanti utilizzi, dalla vendita all’assistenza

O

gni Azienda tende a migliorare i processi operativi grazie all’utilizzo di sistemi informatici sempre più sofisticati e, grazie all’apporto di apparecchiature mobili, le informazioni possono essere rilevate direttamente nel luogo in cui si generano evitando errori e passaggi ridondanti per arrivare finalmente a poter essere sempre connessi, se necessario, ma anche solo on demand, ai sistemi informativi aziendali.

L’automazione di alcuni processi di business come la raccolta e l’evasione di ordini, le emissioni o il carico di DDT, gli approvvigionamenti di magazzino, la gestione di lotti ed ubicazioni, la gestione imballi, i trasferimenti di materiale tra magazzini, le rettifiche inventariali, le liste di prelievo e così via può essere condotta direttamente all’interno delle unità logistiche sfruttando sistemi mobili che dialogano con le procedure gestionali rappresentandone a tutti gli effetti un’estensione.

Va sottolineato che, ad oggi, esiste ancora una certa inerzia e resistenza (amplificata dall’impiego di personale non italiano) da parte di molti addetti alla logistica aziendale riconducibile alla scarsa familiarità con le ap-

Archivio Cedaf

di Giuseppe Pellacani

plicazioni ERP nate per l’utilizzo da PC fisso che, per loro natura, mostrano all’operatore una quantità troppo elevata di dati che pertanto possono generare confusione e rischio di sbagliare.

L’utilizzo di sistemi mobili, siano essi palmari o lettori di barcode industriali (che ovviamente hanno limiti di memoria e di visibilità sullo schermo), ha obbligato i tecnici informatici a realizzare applicazioni sempre più leggere ed essenziali nei dati visualizzati consentendo anche a chi, con poca dimestichezza tratta “dati”, di non commettere errori o quantomeno di limitarli.

La motivazione delle

aziende che non hanno ancora adottato soluzioni mobili e wireless è individuabile sostanzialmente nella scarsa conoscenza della quantità e q u a li t à delle soluzioni disponibili, nella percezione della reale difficoltà e dei costi effettivi annessi all’attivazione di un progetto in tale ambito.

CEDAF, insieme a Zucchetti ed a partnership con alcune delle principali aziende che operano a livello nazionale, propone soluzioni indirizzate a un’ampia tipologia di utilizzi, dalla vendita all’assistenza tecnica sul campo, alla produzione, ai trasporti e alla logistica, alla sanità e agli altri enti governativi, al

Romagna Particolarmente

Il monumento di Artusi a Forlimpopoli Pellegrino Artusi (1820-1911) fu autore del famoso ricettario di gastronomia “La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene”. Forlimpopoli ora gli rende un ulteriore omaggio con il progetto “Casa Artusi”.

di Luciano Liuzzi

retail per applicazioni come la gestione dei cespiti, la consegna dei pacchi o quella diretta delle merci al punto vendita, la gestione di punti vendit a mobili, alla tracciabilità dei prodotti sia in ambito alimentare che non, alla gestione delle matricole e così via.

Le applicazioni distribuite hanno le due prerogative basilari dalle quali partire per un progetto di mobility. In primo luogo hanno interfacce concepite per un utilizzo il più intuitivo possibile. A prescindere dalla complessità dei calcoli e delle procedure effettivamente svolte dal software, le risorse mentali dell’operatore possono così essere impiegate sull’operazione da compiere, non su ciò che è necessario fare per compierla. In secondo luogo, visto che ogni realtà aziendale ha esigenze specifiche da soddisfare, il software ha la flessibilità necessaria per essere configurato in modo tale da gestire le peculiari situazioni di ciascuna impresa.

I terminali proposti sono inoltre in grado di coniugare un’elevata robustezza alla tecnologia di lettura o cattu-

ra dei dati (laser per i codici a barre o imager per le immagini) e alla connettività in rete geografica, che possono essere gestite sia in locale che in remoto, on-line oppure off-line. Sono anche leggeri ed ergonomici, progettati per resistere alle sollecitazioni di un uso quotidiano in ambiente industriale, come, per esempio, le cadute da un’altezza di oltre un metro o la presenza di acqua e polvere, ma anche adatti alla raccolta ordini o tentata vendita con prodotti curati dal punto di vista estetico oltre che funzionale.

Le periferiche mobili (diversificate a seconda del progetto) supportano le tre diverse tecnologie di rete wireless per una connettività di tipo globale: quella voce e dati GSM/GPRS ed EDGE per le reti geografiche, quella WLAN 802.11a/b/g per la convergenza tra voce e dati, quella Bluetooth per la connessione ad accessori e periferiche per la produttività, come auricolari per le conversazioni telefoniche e stampanti.

Per informazioni e contatti: Cedaf tel. 0543 727011, www.cedaf.it

L’INTERVISTA

aprile 2007

3 Aforismi Cooperativi

UNIVERSITÀ:: Il presidente di Ser.In.Ar, Piero Gallina, spiega il nuovo ruolo dell’ente

Sabatini

«Progettiamo città a misura di studente»

La moto di Guglielmo

Dal ruolo nel nuovo campus di Forlì alla gestione affitti

di Pietro Caruso

Fabio Blaco

S

er.In.Ar si avvia a compiere 20 anni. Qual è oggi il suo ruolo?

Quasi 20 anni poiché Ser.In.Ar. è stata costituita nel giugno del 1988 ed è stata non solo lo strumento operativo ma anche regista dell’insediamento universitario in Forlì e Cesena e, di fatto, in Romagna, tenuto conto che favorì i decentramenti successivi di Ravenna e Rimini. Dal ruolo iniziale di “costruttore unico” del decentramento sul piano finanziario, logistico, predisposizioni delle sedi, fornitura di personale, e così via. Oggi Ser.In.Ar. ha funzioni di sostegno per la qualificazione sia dei corsi di laurea, sia per la ricerca ed i rapporti col territorio sia per i servizi agli studenti.

Cosa crede sia ancora attuale in questa esperienza e cosa debba essere rinnovato?

Con la progressiva strut-

turazione organizzativa dell’università attraverso i Poli Scientifico-Didattici e le Facoltà Ser.In.Ar. deve, e lo sta facendo, abbandonare la supplenza delle funzioni proprie dell’uni-

FORMAZIONE

Bilancio positivo per Multifor, centomila euro per creare nuovi manager Oltre 100 mila euro di patrimonio investiti nella formazione dei futuri manager del territorio. Nel corso dell’ultimo anno Multifor ha permesso di avviare alla prima esperienza lavorativa oltre quaranta giovani laureati. Si chiude dunque un bilancio positivo (anche nell’utile) soprattutto sul fronte dei progetti e dei risultati raggiunti. Il ciclo di progetto di crescita professionale, così si chiama il progetto di formazione e di inserimento di giovani laureati in azienda, è giunto alla quinta edizione. Molti i progetti per il futuro, convegni, convenzioni e collaborazioni nella prospettiva di strutturare e rafforzare ulteriormente la base associativa. Multifor, insieme alle banche, alle associazioni di categoria, rappresenta quell’investimento collettivo finalizzato ad armonizzare e a valorizzare la presenza universitaria nel territorio. (M.B.)

versità e rafforzare la quantità e qualità dei servizi agli studenti come peraltro previsto dall’accordo di programma fra Comuni di Forlì e Cesena e l’Ateneo: città a misura di studente.

Oggi mettiamo a disposizione degli studenti fuori sede circa 500 posti letto: 310 a Forlì e 200 a Cesena e Cesenatico. In strutture di qualità ed a prezzi controllati. A Forlì in particolare è in previsione da parte del Comune la ristrutturazione del Palazzo Sassi-Masini che metterà a disposizione ulteriori 120 posti letto.

Inoltre contribuire al rafforzamento delle attività di mostre, ricerca ed all’internalizzazione dei corsi ed anche ad una maggiore integrazione della presenza universitaria col territorio.

La qualità dei nostri corsi di laurea è pari a quella bolognese, le strutture didattiche e di laboratorio migliori. La competitività attrattiva sarà data dai mi-

gliori servizi e dalla superiore qualità della vita degli studenti.

Il Campus universitario di Forlì sta diventando realtà. Qual è il ruolo di Serinar in questa operazione?

Il Campus Universitario di Forlì (nella foto l’inaugurazione dei primi due padiglioni, avvenuta il 16 aprile) sta procedendo.

E al di là delle pastoie e incertezze burocratiche classiche di tutto il sistema italiano diventerà un Campus senza pari in Italia. Ser. In.Ar. in accordo col Comune e l’Università è stata chiamata ad intervenire sul padiglione di ingresso anticipando i finanziamenti e la ristrutturazione. Oltre 3 milioni di euro che saranno ritornati dall’Università in 10/12 annualità attraverso la dismissione di oneri di locazione.

A che punto sono, invece, gli interventi per la sede universitaria di Cesena?

A differenza di Forlì dove

si sono realizzati due accadimenti storici: la realizzazione di un nuovo ospedale e la nascita dell’università.

Cesena ha un insediamento delle Facoltà più diffuso nella città ed ha destinato un’area del nuovo quartiere ex-zuccherificio alla costruzione delle sedi di Ingegneria ed Architettura. Il progetto è ormai pronto come i finanziamenti di circa 25 milioni di euro e si prevede l’appalto fra fine anno e la primavera prossima.

Lei viene da una lunga e fruttuosa esperienza di amministratore pubblico. Cosa pensa dell’evoluzione dell’offerta universitaria nella nostra provincia?

Innanzitutto credo sia opportuno dare una dimensione a cosa significa oggi l’università in Forlì e Cesena. Forlì: 194 docenti (di cui 77 ricercatori) di ruolo più 200 docenti a contratto; circa 140 il personale tecnico-amministrativo; 6500 gli studenti. Cesena: 185 docenti (di cui 84 ricercatori) più circa 200 docenti a contratto; circa 100 il personale tecnico-amministrativo; 5000 gli studenti. A ciò si aggiungano le locazioni di immobili funzionali, delle abitazioni e l’utenza ristorativa e del tempo libero. Un fatturato annuo enorme che non mi sembra valutato e valorizzato nella sua importanza. Ancora gli investimenti di decine di milioni di euro negli anni e quelli per i futuri campus di oltre 80 milioni di euro. Ma l’obiettivo delle Istituzioni locali quando decisero “l’intrapresa università” riguardava il salto culturale, scientifico e tecnico che l’università poteva innescare nel territorio.

Penso che l’obiettivo si stia raggiungendo.

In questi ultimi dieci anni, dalle nostre parti, c’è un nuovo fenomeno che ha un sapore antico: l’immigrazione interna. Lasciare i propri paesi, le proprie città per tentare la fortuna più a nord. Cosa che del resto era avvenuta fra il 1951 e il 1971 in modo massiccio nel resto d’Italia. Qualche giorno fa in un incidente stradale in pieno centro storico è morto un uomo di origine calabrese che ricorderemo solo con il suo nome: Guglielmo. Non ci interessa sapere, in questo momento, se quel bestione di ferro che montava aveva la sua dose di pericoli, ma è la sua morte assurda che riempie di grigio queste giornate di primavera. Venuto a Forlì per lavorare in edilizia. Un settore che sfama tanti, ma non guarda poi tanto per il sottile quando si tratta di analizzare regole e retribuzioni. Come alcuni dei nostri padri anche lui era un meridionale, mosso dal bisogno o forse da quella segreta speranza che è cercare di migliorare le proprie condizioni di partenza. Accanto ai migranti stranieri ci sono tanti, soprattutto, giovani, che vengono in Romagna dalla Puglia, dalla Calabria, dalla Sicilia. Non sono studenti universitari, ma gente che appartiene a quel 75 per cento della popolazione che vive con 1.000 - 1.200 euro al mese.

Per guadagnarli, tra l’altro, cerca luoghi dove c’è ancora un po’ di Stato sociale, per consentire alla propria famiglia di avanzare.

Sì, è vero, approfittano delle nostre migliori condizioni di vita, ma quella moto sulla strada ci ricorda che non lo fanno senza prezzo.

AGROALIMENTARE

4

Una sola certezza: non sono in Italia di Cristian Maretti Il percorso di riforma dell’Organizzazione Comune di Mercato dell’ortofrutta mi ha portato a partecipare, per la prima volta, ad una audizione del Parlamento Europeo presso la sede di Bruxelles.

L’esperienza è stata particolare, soprattutto facendo la comparazione con le analoghe esperienze in Italia.

Per poter accedere occorre che qualcuno di un ufficio interno ti venga a prendere, per cui al piano terra si respira la stessa aria che si respira alla stazione Termini. Ma la differenza che si nota subito è che il 90% delle persone presenti ha sicuramente meno di 3035 anni. Entrando nell’emiciclo la prima impressione è di trovarsi proiettati in un posto fuori dallo spazio. In realtà sono consapevole di essere a Bruxelles, in Belgio, ma guardando le ventisei (26) cabine di traduzione con i nomi scritti in lingua originale, e facendo una rapida scorsa con la manopola del traduttore simultaneo sui vari idiomi utilizzati, la vertigine da “torre di Babele” si impossessa della mia mente. Anche alcune bandiere esposte mi mettono in crisi, lasciandomi incerto su almeno 2 o 3 paesi membri.

La certezza di non essere interrogato da Gerry Scotti mi permette di assestarmi sullo scranno e cominciare a fare il lavoro per cui sono lì. Il fatto che l’audizione inizi in orario, che l’oratore parli solo per il tempo stabilito (15 o 5 minuti) e che il tutto sia scandito da un timer, mi riporta in uno spazio ben definito: sicuramente non sono in Italia. Due sensazioni però mi pervadono: la prima è la più dolce e la più emozionante, i popoli del continente Europa hanno un luogo in cui discutono e litigano, ma non si fanno più la guerra; la seconda è la più stimolante, il popolo italiano saprà godere di questa grande opportunità.

SCUOLE :: Giunge a conclusione la quarta edizione dell’iniziativa Legacoop per gli studenti degli istituti superiori

In arrivo la grande finale del concorso Bellacoopia L’evento si svolgerà alla Sala San Luigi di Forlì, di fronte a oltre 200 studenti

S

i svolge mercoledì 9 maggio a partire dalle 9.00 nella sala del Cinema San Luigi di Forlì la premiazione dei progetti elaborati dai ragazzi delle scuole medie superiori di Forlì e di Cesena che hanno partecipato alla quarta edizione del concorso Bellacoopia di Legacoop Forlì-Cesena.

Un evento entrato ormai nel calendario dell’associazione e vissuto dai suoi principali interpreti, gli studenti, come la vetrina delle proprie idee, un contesto caratterizzato dalla giusta dose di adrenalina, emozione e voglia di guardare oltre il diploma. Prova generale d’ingresso nel mondo del lavoro o più in generale degli adulti? Chi

Mercoledì 9 maggio i protagonisti sul palco per le presentazioni risponde più frequentemente all’appello dell’associazione sono proprio le ultime classi degli istituti superiori. Voglia di misurasi, voglia di provarci mettendo alla prova le proprie idee, le capacità individuali e il bagaglio di conoscenze acquisito nel corso degli studi: un’occasione.

Bellacoopia è uno degli strumenti più diffusi nel mondo associativo Legacoop con finalità di promozione della cultura cooperativa. Anche per questo iniziative di taglio simile sono attive a Reggio Emi-

Gianluca Colagrossi

Roma, Romagna

La Società Cooperativa

La classe vincitrice dell’edizione 2006 del concorso Bellacoopia e, sotto, la locandina dell’edizione di quest’anno, realizzata sulla base di un progetto grafico elaborato dagli studenti.

lia, Imola, Modena e in via sperimentale anche a Rimini e a Ravenna. Anche per questo l’iniziativa è stata sostenuta da Coopfond, il fondo per la mutualità di Legacoop. In questa edizione abbiamo collaborato con l’Università di Bologna, in particolare con la facoltà di Economia (il dipartimento di Economia delle Imprese Cooperative e delle Associazioni Non Profit) e con il Polo Scientifico Didattico di Forlì.

Bellacoopia sembra essere apprezzata da molti e considerata una “bella iniziativa”, giovane, intergenerazionale e divertente.

La quarta edizione si caratterizza per una nuova sezione del concorso, una sezione sperimentale denominata “Bellacoopia per il Sociale” che ha vi-

sto protagonisti gli studenti dell’istituto professionale Melozzo da Forlì.

Dodici studenti, dodici project word, dodici tirocinii, ovverosia dodici progetti di intervento individuale in due diver s e aree socio-sanitarie: quella psichiat rica e quella disabili. A supporto del lavoro dei ragazzi, oltre ai docenti interni alla scuola - i quali si sono dimostrati particolarmente fiduciosi e disponibili nei confronti di un progetto del tutto nuovo - sono intervenuti attivamente gli operatori di due importanti realtà cooperative del territorio provinciale (non nuove del mestiere): CAD per l’area disabili, Tragitti per quella della riabilitazione psichiatrica. I premi? Come ogni concorso che si rispetti ci saranno dei vincitori. Ma

Una nuova sezione è dedicata al sociale e alle sue dinamiche

I NUMERI

Sezione Economia e Territorio • 12 progetti imprenditoriali cooperativi • 8 docenti • 8 classi • 12 ore di lezione per classe • 6 istituti

Sezione Bellacoopia per il Sociale • • • • •

10 project work 1 classe 10 incontri di orientamento 10 tirocini due cooperative coinvolte: CAD e Tragitti

per questo aspetto rimandiamo i lettori al prossimo numero.

Massimo Brusaporci

La Società Cooperativa Mensile ufficiale di Legacoop Forlì-Cesena Editore: Sapim soc. coop. Via Monteverdi 6/b Forlì - Tel. 0543.785411 - Fax 0543.781134 www.lasocietacooperativa.it - info@sapim.it Direttore Responsabile: Emilio Gelosi Redazione: Monica Fantini, Guglielmo Russo, Valdes Onofri, Massimo Brusaporci, Francesca Fiorini, Enrica Mancini, Davide Cortesi Foto: F. Blaco, G.Sabatini, Ufficio stampa Legacoop, Archivi cooperative Pubblicità: in proprio, tel. 0543 785460 Impaginazione: Ufficio Stampa Legacoop FCStampa: Stab. Tipografico soc.coop.

Numero chiuso in redazione il 30 aprile 2007

FORMAZIONE

Un pomeriggio in compagnia di Tania Bianchi, sessuologa, esperta di marketing e intrattenitrice formidabile. Per rispondere a una domanda che ci assilla da sempre: »perché la comunicazione tra uomini e donne è così problematica? «Perché gli uomini vengono da Marte e le donne da Venere!»

Sesso, comunicazione e Tania Bianchi C

apire che uomini e donne sono diversi non è difficile, comprendere come sfruttare queste differenze per comunicare meglio è un altro paio di maniche. Un dilemma appassionante, tanto che il gruppo di Cooperazione al femminile di Legacoop Forlì-Cesena ha deciso di dedicare all’argomento un intero seminario.

Nelle vesti di docente, lo scorso 29 marzo all’Hotel Globus di Forlì, c’era Tania Bianchi - esperta di marketing dal curriculum internazionale - che in poco meno di tre ore ha entusiasmato i presenti con la sua indubbia verve comunicativa. Formazione, ma in forma di spettacolo, con una modalità lontana da quelle classiche ma

non per questo meno efficace, anzi.

Accolta dalle note di “Jump” dei Van Halen, la Bianchi (nella foto sotto tra la presidente di CAD, Elena Grilli, e la direttrice di Legacoop, Monica Fantini) ha messo subito le cose in chiaro: quando l’uomo parla lo fa per cercare delle soluzioni. La donna no, lo fa per “ripulirsi”, perché nell’atto della conversazione produce serotonina, che ha un effetto calmante. Da questa differenza di programmazione biologica nascono moltissime delle difficoltà e contraddizioni nel rapporto tra i generi. L’uomo, ad esempio, non ama condividere i fallimenti, vietatissimo il classico «Caro parlane, che ti fa bene».

Ugualmente sbagliato fare notare le

cose che non vanno, ad esempio, in una serata romantica. «Se fate notare che il film è brutto, lui in realtà sentirà questa frase: hai fallito nel portarmi nel cinema giusto». L’uomo, da parte sua, non deve illudersi che le azioni eclatanti valgano più dei piccoli gesti romantici. «Una pelliccia vale un punto, proprio come un Sms carino. È dura, ma è così». E quando chiede scusa deve ricordarsi la regola classica della gestione del conflitto: è la seconda volta quella che conta, quando arriva l’ondata di risentimento che segue alla prima. Una buona regola, da ricordare sempre, indipendentemente dal sesso dell’interlocutore.

Emilio Gelosi

5 ARchivio Ufficio stampa Legacoop FC

La Società Cooperativa

«La frase da evitare con il vostro uomo: “Amore, ti vedo stanco”.

Lo volete ipnotizzare?»

«La frase da evitare con la vostra donna: “Ti trovi male sul lavoro?

Parlo io col tuo capo”» «La donna va a punti: ogni gesto vale uno.

Una pellicia? Un punto.

Un sms? Sempre un punto» «Agli uomini vanno impartiti ordini precisi: “C’è da svuotare il bidone.

Non dopo, ADESSO!» «L’uomo ha una zona erogena sola. Le zone erogene delle donne sono tante. In più si spostano» «Durante le partite il testosterone cresce.

Fategliela guardare e approfittatene dopo» «L’uomo parla per cercare soluzioni.

La donna deve sfogarsi: non interrompetela!»

CULTURA E SPORT

6 Bocconi avvelenati

Titolo su due righe della rubrica di Gabriele Papi Questa rubrica si intitola, provocatoriamente, “Bocconi avvelenati”. E dunque parliamo di polpette avvelenate, quelle vere e criminali. Per quanto oggi possa sembrare bizzarro, la feroce pratica dei bocconi avvelenati ha avuto in passato tradizioni legali, fino agli anni Sessanta, quando era consentita per la lotta ai “nocivi” (cioè volpi, rapaci ed altri predatori). Poi la mentalità, fortunatamente, si è evoluta, ma intanto l’illegale scorciatoia dei “bocconi”era entrata in un certo qual costume popolare.

Sul banco degli imputati, oggi, finiscono spesso i cacciatori che invece, nella gran parte dei casi, ne sono vittime, dovendo poi piangere i loro cani avvelenati da imbecillità d’altri tempi o dalle “guerre” tra tartufai.

Senza parlare della variante cittadina dei “bocconi”, frutto avvelenato, contro cani e gatti, di faide condominiali o di vendette rusticane. I giornali spesso titolano “bocconi con stricnina”. In realtà l’ingrediente più usato, come conferma l’Istituto Zooprofilattico di Forlì, non è la stricnina, fulminante e inodore e di più che difficile (per fortuna) reperimento, bensì i pesticidi (farciti con strutto o altre sostanze a coprirne la puzza).

Porre bocconi avvelenati è un crimine contro la sanità pubblica: vengono i brividi a pensare ad un bimbo piccolo che gioca in giardino e si mette in bocca certe “palline”... Ma gli avvelenatori, spesso persone con turbe psichiche, mica si pongono certi problemi.

Questo malvagio fenomeno è difficile da affrontare: se non ci sono “pentiti” o meritorie “soffiate”, è arduo cogliere in flagranza i delinquenti. In caso di sospetti, meglio non aver remore, facendo riferimento alla Vigilanza Venatoria della Provincia o al Corpo Forestale. Mica è questione di “fare la spia”: semmai è questione di avere una coscienza civile, che gli avvelenatori hanno invece dimenticato.

La Società Cooperativa

LIBRI :: Romagna In Pagina, organizzata da Mercuzio, ha richiamato trenta editori e oltre duemila visitatori

La fiera dell’editoria romagnola parte con il piede giusto Numerose cooperative culturali ed editoriali hanno partecipato all’evento

L

a nuova fiera dedicata all’editoria della Romagna ha ospitato circa trenta editori e operatori letterari delle province romagnole. Pur configurandosi essenzialmente come mostra mercato, con l’allestimento di stand, la “Romagna In-Pagina” ha rappresentato soprattutto un’importante occasione per valorizzare, nella sua diversità e complessità, una parte fondamentale del patrimonio culturale della Romagna. E questo grazie ai tanti convegni, incontri che hanno animato le tre giornate della manifestazione: 15 conferenze, 29 appuntamenti al Caffè Letterario, 15 iniziative per i bambini e i ragazzi.

Per ora è stato un piccolo punto di partenza, ma solo l’idea di allestire un salone romagnolo del libro implica la volontà di pensare in grande e di farlo richiamando con un nuovo e concreto significato la sinergia fra territori e soprattutto fra gli editori e gli operatori del settore. Il collante della fiera è la Romagna.

Come luogo che esprime con evidente specialità e

LA COOPERATIVA NACQUE CON IL PROGETTO “8 FRUTTI”

Around Sport, un’esperienza vincente

Alla manifestazione erano presenti gli stand di importanti cooperative culturali come Macro, Cepac, Cultura Progetto, L’Almanacco e Sapim.

complessità l’identità culturale condivisa. È con questo spirito che le Istituzioni, la Coop Mercuzio, i collaboratori intendono proseguire il cammino intrapreso. Non si perde l’idea di una fiera itinerante anche se si avverte la necessità di consolidarla e questo comporta un impegno nella definizione organizzativa degli appuntamenti culturali, nella comunicazione e nel far confluire le iniziative che si svolgono sul

territorio in un disegno di collaborazione e riverbero. Un impegno con umiltà rivolto a chi scrive, a chi pubblica, a chi legge, a chi opera per dare fondamenta e sostegno alle iniziative di promozione e valorizzazione della lettura e del libro.

Un impegno che trasmuta in servizio alla cultura e a chi la propaga. Durante le tre giornate della fiera hanno visitato la mostra più di 2000 persone.

Simona Zauli

La Cooperativa Around Sport ha vinto l’appalto per la gestione del centro sportivo Seven di Savignano sul Rubicone. Per il Seven si chiude positivamente una fase difficile dal punto di vista gestionale e la cooperativa, che gestisce anche la piscina comunale di Cesena, consolida una sua significativa presenza nel territorio provinciale. Siamo dunque particolarmente soddisfatti di tale risultato che premia il buon lavoro del gruppo dirigente. Ma vogliamo cogliere questa occasione per sottolineare una riflessione di carattere più generale. Around Sport nasce nel 2000 come il risultato di una particolare progettazione cooperativa denominata “8 Frutti”, poi divenuta “Legacoop Progetti”. Una progettazione che ha visto una metodologia di lavoro positiva da parte di Legacoop provinciale: lettura attenta del territorio e dei suoi bisogni; ipotesi di un progetto cooperativo in grado di soddisfarli; attivazione di gruppi di lavoro con i cosiddetti “portatori di interesse” esterni ed interni all’associazione per valutare il grado di condivisione dell’analisi, della proposta imprenditoriale, delle sue potenzialità e criticità; presentazione del progetto alla società territoriale; avvio della cooperativa. Dunque una prassi di promozione cooperativa come risultato sia dell’impegno dell’Associazione e dei soci costitutori da una parte, che del supporto e della valorizzazione progettuale di un più vasto arco di attori territoriali dall’altra.

Un percorso molto impegnativo, ma che ha riscosso interesse e successo e che ha visto nascere cooperative, come appunto Around Sport, vive e vitali. Certo, è una esperienza progettuale questa non riproponibile a scala vasta e forse legata ad una determinata congiuntura economica. Vogliamo però ricordarla non solo come un momento significativo della vita di Legacoop Forlì-Cesena, ma soprattutto perché una riflessione, che è poi una conferma, ce la consegna: ci dice della grande attualità del modello cooperativo, del suo ruolo e funzione, legati in maniera inscindibile alla storia, ai valori e alle aspettative di questo territorio.

Guglielmo Russo

ACCADEMIA PERDUTA ROMAGNA TEATRI

Pollicino trionfa in Francia al Festival di teatro per ragazzi “Momix” Nel corso di una tournée a dir poco fortunata, che ha portato lo spettacolo in alcuni dei più prestigiosi teatri italiani e nelle più importanti città di Spagna, Svizzera e Francia (dove lo spettacolo viene rappresentato nelle rispettive lingue), il successo di Pollicino, spettacolo di Marcello Chiarenza prodotto dalla compagnia forlivese Accademia Perduta e interpretato, unico attore in scena, da Claudio Casadio, continua a riscuotere successo e riconoscimenti dopo avere rappresentato, per Legacoop Forlì-Cesena, il simbolo di un progetto

di sensibilizzazione alla solidarietà. L’ultimo successo, in ordine cronologico, è stato al prestigioso Festival Momix di Kingersheim (Francia), vetrina internazionale di teatro per ragazzi giunta alla 16° edizione, di cui quella targata 2007 è stata la prima “a premio” e che si è svolta nello scorso mese di febbraio.Claudio Casadio e il suo Pollicino hanno vinto il primo premio ex-aequo, insieme alla compagnia francese “Bachelite”. Lo spettacolo ha sbaragliato la concorrenza di Francia, Canada, Germania, Belgio, Olanda e Perù.

AMBIENTE E AGRICOLTURA

aprile 2007

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AMBIENTE :: A Cesena si è svolta la rassegna specializzata sulle fonti rinnovabili

Energie alternative con Legacoop ad Agrofer Le cooperative presenti con uno stand dello Sportello Ambiente

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grofer è piaciuta.

Al Ministro Pecoraro Scanio, che l’ha inaugurata attestandone la validità, agli espositori che hanno chiesto di prolungarla anche sabato 31 marzo e ai cittadini, che hanno gradito una rassegna “specializzata” nelle energie da fonti rinnovabili, un “terreno” che tuttora non è conosciuto come dovrebbe.

Anche Sportello Ambiente - Legacoop Forlì Cesena ha partecipato con uno stand ad Agrofer promuovendo alcune cooperative che lavorano nel campo energetico e delle energie rinnovabili.

L’installazione di impianti per la produzione di energia da fonte rinnovabile, la progettazione e la consulenza in campo energetico, la distribuzione di gas metano sono attività che da anni vengono svolte da realtà che hanno scelto di fare della tutela dell’ambiente la propria professione.

CAIEC, CEAR, CEIF, SKYMAX_DG sono società che installano impianti alimentati ad energie rinnovabili, in particolare fotovoltaico; Formula risorse è una società di servizi e consulenza per la qualità, la salvaguardia dell’ambiente e la sicurezza sui luoghi di

ORTOFRUTTA :: Unione in vista con la cooperativa modenese

Apofruit e Agra avviano la fusione Il processo si completerà nel corso del 2008

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i fronte alla globalizzazione del mercato occorre acquisire maggiori dimensioni, essere innovativi e aumentare la specializzazione; questi i presupposti che hanno spinto Apofruit Italia e la cooperativa agricola Agra Aiproco (aderente alla OP Solemilia Modena) ad avviare un processo di fusione che si completerà nel corso del 2008.

L’accordo fra le due cooperative che si concretizzerà nella incorporazione di Agra Aiproco in Apofruit Italia, darà vita ad una impresa con 11 stabilimenti di produzione, 4 centri di ritiro e stoccaggio, un volume di oltre 290.000 tonnellate di prodotto e per un valore della produzione di 230 milioni di euro.

«Questa fusione – ha dichiarato Enzo Treossi, Presidente di Apofruit Italia, presentando a Bologna l’accordo – rappresenta un’ulteriore opportunità

Da sinistra, Roberto Michelini, Direttore operativo Agra, Claudio Biondi Presidente Agra, Enzo Treossi Presidente Apofruit Italia e Renzo Piraccini, Direttore Generale Apofruit Italia.

per fornire ai nostri soci risultati economici soddisfacenti in linea con il mercato e competitivi rispetto ai concorrenti. Vogliamo mantenere l’organizzazione sociale che abbiamo articolato nelle diverse aree e continueremo a garantire ai produttori tutti i servizi di cui necessitano».

«Abbiamo sostenuto fortemente questa integrazione – ha affermato Claudio Biondi, Presidente di Agra

Aiproco in occasione dell’incontro in cui sono stati illustrati i termini della fusione – per fornire risposte sempre più qualificate ai nostri associati con l’obiettivo di dare prospettiva alle aziende agricole. Inoltre, sul piano commerciale potremo esaltare la tipicità delle nostre produzioni (ciliegia e susina di Vignola, melone e cocomero della bassa modenese e mantovano)».

lavoro. Offre consulenza a imprese, industrie, Enti pubblici e privati e sviluppa progetti di ricerca applicata e di innovazione soprattutto in campo energetico.

CON ENERGIA è una società partecipata dal gruppo Conscoop, Consorzio delle Cooperative di Produzione e Lavoro, che già da molto tempo opera nel settore della realizzazione reti e distribuzione del gas.

Concludendo, AGROFER si è svolta nel posto giusto, perché una rassegna sulle Fonti rinnovabili, che voleva rivolgersi anche all’agricoltura, trova in Cesena e nella Romagna una delle aree di maggior capacità

imprenditoriale ed innovativa: non a caso, qui è sorta la prima Biofabbrica per insetti utili (lotta biologica) e i padiglioni espositivi e il Centro Congressi di Cesena Fiera sono riscaldati con caldaie alimentate a biomasse (pellet).

«Con AGROFER, che è alla sua seconda edizione – commenta Domenico Scarpellini, Presidente di Cesena Fiera – abbiamo voluto fare il punto sulla situazione in Italia, con l’obbiettivo di diffondere la cultura delle energie rinnovabili, sensibilizzare operatori e cittadini, far conoscere tecnologie ed opportunità».

Francesca Fiorini

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SPETTACOLI

SFILATA :: Centinaia di persone all’evento sponsorizzato dalla Carisp di Cesena

La moda va in scena al Conad Montefiore

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a moda è stata la protagonista domenica 25 marzo al Montefiore di Cesena, dove i negozi del Centro hanno presentato in anteprima le novità della primavera–estate 2007 davanti ad un numerosissimo pubblico. Per l’occasione la galleria si è trasformata in una passerella, sulla quale hanno sfilato la moda giovane uomo e donna, le taglie comode, l’abbigliamento per bambini, i prodotti per la casa e quelli hi-tech, oltre alle borse, agli accessori moda e ai prodotti per il benessere.

L’evento è stato organizzato da Sapim con il contributo della Cassa di Risparmio di Cesena. I momenti salienti della giornata sono andati in onda in tre speciali trasmessi da Teleromagna. Dal 26 marzo al 1° aprile ad animare la piazza e la galleria del centro commerciale sono stati, invece, i Sapori e profumi della Calabria: l’associazione calabrese Di Terra e Di Mare era, infatti, presente con una ventina di aziende agroalimentari e dell’artigianato artistico, che hanno presentato e fatto assaggiare le specialità tipiche di Calabria: salse a base di peperoncino, salsiccia, tonno, prodotti dolciari e caseari, che hanno incontrato l’interesse e l’apprezzamento dei clienti del Montefiore.

Foto e video degli eventi sono disponibili sul nuovo sito www.centromontefiore.it.

La Società Cooperativa

REDAZIONALE

a cura di Sapim soc.coop.

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VIAGGI :: Il vecchio viaggio aziendale oggi richede esperienza e professionalità specifiche

Business travel e “incentive”, La Trottola li organizza al meglio Nuovi modi per cementare le relazioni tra colleghi: quando il viaggio di lavoro diventa vacanza

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na volta c’era il ve c c hi o v ia g g i o aziendale. Oggi sono “business travel” e “incentive” a farla da padrone, settori per i quali serve una professionalità indiscussa, oltre alla capacità di venire incontro alle mille esigenze del cliente. Proprio le qualità per cui è conosciuta e apprezzata, in particolar modo all’interno del movimento cooperativo, dove conta clienti importanti, l’agenzia viaggi “La Trottola” di Forlì. Il direttore generale Loris Guardigli si occupa di turismo dal 1974 e ha visto evolversi modi e mentalità del viaggiatore, anche e soprattutto di quello aziendale.

«Siamo nati come coo-

perativa nel 1984 – ricorda Guardigli – e cinque anni più tardi siamo diventati una srl, con l’ingresso di alcuni soci privati. Dai due addetti che occupavamo siamo arrivati agli oltre 20 attuali, impegnati nella sede di Forlì e nelle due del territorio riminese». Oggi l’agenzia “La Trottola” è una delle realtà più conosciute del territorio romagnolo, dove offre vari servizi che vanno dalla vacanza personale all’organizzazione di eventi e congressi. Ma come sono cambiate negli ultimi decenni le modalità e le mete dei viaggiatori? «Sono diminuite drasticamente le lunghe vacanze.

Viaggi di due o tre settimane non vengono richiesti più. Si preferiscono trasferte

delle durata di 5 o 6 giorni. Le mete sono ancora le grandi capitali europee, a cui si sono affiancati il Mar Rosso, l’Oriente e i Caraibi.

Questo perché non c’è solo un mese di ferie nazionale, come era per l’agosto di 20 anni fa, ma ognuno sceglie le proprie vacanze in vari periodi dell’anno».

In forte espansione sono anche le vacanze in crociera, un tempo privilegio della terza età. Il varo di navi sempre più grandi, con migliaia di posti letto e costi più abbordabili, ha reso questa proposta valida anche per un pubblico che varia dai 20 ai 40 anni. Quello che è cambiato davvero,

però, sono i viaggi aziendali. Un tempo ad organizzarli erano i cral-dopolavoro, per permettere a tutti i dipendenti, pagando prezzi ridotti, di godersi un periodo di ferie. «Ormai la presenza di cral aziendali è quasi nulla – aggiunge Guardigli – le aziende sono globalizzate e devono mandare in giro per il mondo il proprio personale per concludere nuovi affari. Il “business travel” rappresenta ormai oltre il 30 per cento della nostra attività. Dobbiamo essere in grado di accompagnare i nostri clienti in ogni parte del mondo».

Altro settore in forte espansione è quello degli “incentive aziendali”. «Per premiare il proprio perso-

nale o per migliorare le relazioni con clienti di riferimento - spiega Guardigli - si possono organizzare dei viaggi. In questi casi l’importante non è la meta, ma l’alta qualità del servizio offerto. La vacanza deve essere perfetta, anche per cementare amicizie e relazioni professionali». Il viaggio, da sempre una grande avventura con cui approfondire legami di amicizia, diventa così un’occasione per rendere più umani i rapporti di lavoro.

Agenzia Viaggi La Trottola Via Mameli, 21- 47100 Forlì Tel. +39 0543 3117 2 Filiale Rimini c/o LE BEFANE Tel. +39 0541 309685 www.trottolaviaggi.it

CULTURA

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La Società Cooperativa

Comunicazioni di servizio

MIGRANTI :: Un innovativo progetto della cooperativa Sesamo per conto dell’assessorato alla Formazione della Provincia

Titolo email, su due righe Basta della rubrica torniamo al fax

La mediazione culturale, nuova alleata per le cooperative

di Emanuele Chesi Uno spettro si aggira per la rete: la posta elettronica.

Fino a qualche anno fa si pensava che le veloci e agili mail avrebbero sostituito l’ingombrante posta cartacea e finanche le petulanti telefonate. Un futuro radioso fatto di comunicazioni immediate e leggere, sempre a disposizione dell’utente, sia sul pc sia sul telefonino. Tutto sbagliato.

I giovani hanno saltato a pie’ pari le mail (le considerano già un reperto del passato) e utilizzano a raffica sms e chat. Gli anziani (cioé tutti quelli che hanno più di 14 anni) maledicono il giorno in cui hanno digitato per la prima volta, tremebondi ma speranzosi in un futuro radioso, la loro password (fantasiosamente: nome più anno di nascita).

Chiunque abbia la sventura di usare la posta elettronica come strumento di lavoro non può che augurarsene il pensionamento anticipato.

Quel 10% di mail utili vengono sommerse da un mare di comunicazioni non richieste (che m’importa del Consorzio trentino della grappa o dell’Unione donne di Caltanissetta?) o francamente imbarazzanti (perché mi chiedete se voglio comprare un chilo di Viagra? In che modo posso dissuadervi dal continuare a importunarmi?).

In una redazione il primo atto del mattino è cestinare tutte le mail (tanto non avremo mai tempo di leggerle). L’emblema del fallimento della posta elettronica è la telefonata di conferma che segue l’invio (la chiamano ‘recall’, credo si traduca con ‘rottura’). Mi aspetto prossimamente un telegramma di conferma dopo il ricevimento di una comunicazione a voce. Un consiglio: torniamo ai fax, devasteremo la foresta amazzonica ma almeno affronteremo con minor stress l’inevitabile fine del mondo causata dalle nostre manìe tecnologiche.

“Filo d’Arianna” propone numerosi servizi

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ei un imprenditore o una imprenditrice e vuoi assumere un cittadino migrante, ma non sai come orientarti nei difficili percorsi di assunzione di personale proveniente dall’estero?

Sei una famiglia italiana in cerca di un collaboratore o di una collaboratrice familiare e non sai come muoverti per fare la scelta giusta? Sei un cittadino migrante in cerca di lavoro?

Ecco “Filo d’Arianna”, un innovativo servizio rivolto alle aziende del territorio, alle famiglie italiane e ai cittadini immigrati, realizzato dalla Cooperativa Sesamo, per conto dell’Assessorato alla Formazione della Provincia di Forlì-Cesena, in collaborazione con altri im-

portanti enti di formazione e cooperative del territorio.

Personale preparato aiuta aziende e lavoratori a capirsi «Da gennaio 2007, - afferma Silvia Valpiani, presidente della Coop Sesamo presso i Centri per l’impiego di Forlì, Cesena e Savignano operano i nostri mediatori culturali. Contemporaneamente li potrete trovare presso il “Call e Contact Center” attivato 15 ore settimanali, per fornire informazioni sulle normative sull’immigrazione, sulle modalità di assunzione e integrazione del personale immigrato e

delle collaboratrici familiari nei vari contesti di lavoro, sulle offerte formative tese a migliorarne le competenze professionali».

«Telefonando al numero verde 199.151.128 o consultando la pagina interattiva www.progettoarianna.com – sottolinea Cinzia Zavatti, responsabile per la Coop Spazi Mediani del Call e Contact Center – le aziende potranno sottoporci i problemi che affrontano quotidianamente nel rapporto con il personale immigrato e scegliere i servizi a loro più utili».

Il Progetto guarda avanti, verso una società nella quale le differenze culturali permeeranno i tessuti sociali e gli organigrammi delle aziende.

Un suggestivo scatto tratto dal libro di Luciano Liuzzi “Vietnam, il tempo della luce”, presentato all’ultimo congresso di Legacoop.

BOOKCROSSING :: Il popolare attore romagnolo è il testimonial dell’iniziativa di Coop per promuovere la lettura

Marescotti semina libri al Lungosavio

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ono stati i racconti e le improvvisazioni di Ivano Marescotti a dare il via presso il Centro Lungo Savio di Cesena, venerdì 20 aprile, a “Seminar Libri”, la biblioteca gratuita di Coop Adriatica da cui attingere liberamente e alla quale donare i propri libri, per condividere e diffondere il piacere della lettura. Tutti i frequentatori della galleria commerciale di via Jemmolo 110 potranno scegliere da un “catalogo” composto inizialmente di oltre un migliaio di volumi – soprattutto romanzi, narrativa per bambini, saggistica – mettere il libro prescelto nel carrello, leg-

gerlo e riportarlo nel punto vendita. I libri sono raccolti in una grande libreria in legno, che è situata vicino all’entrata dell’ipercoop. Chi utilizza la biblioteca, potrà inoltre a sua volta donare i propri libri per condividerli con altri lettori. Il tutto gratuitamente e senza alcun obbligo di registrazione. Nato in Romagna, ora Seminar Libri è presente anche in 8 negozi di Coop Adriatica dell’Emilia, del Veneto e delle Marche. Si tratta, infatti, di una iniziativa coerente con le politiche sociali di Coop Adriatica: portare la cultura in luoghi quotidiani, a contatto con la vita delle persone».

CULTURA

aprile 2007

11 Archivio fotografico Casa del Lavoratore

ANNIVERSARI :: Importante appuntamento per la Casa del Lavoratore

Bussecchio, la coop compie sessant’anni

Un altro pianeta per i nostri rifiuti di Fabio Gavelli

Festeggiati con un volume storico edito da Sapim

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essant’anni di attività: sono quelli festeggiati dalla Cooperativa Casa del Lavoratore di Bussecchio, che ha organizzato nella sede di via Cerchia 98 una tre giorni di festa aper-

Teatro, sport e cultura hanno caratterizzato l’attività sociale ta alla città, con musica, sport, teatro e la presenta-

zione del volume Storia e storie di sessant’anni, edito da Sapim.

Era il febbraio del 1947 quando, per volontà di sedici soci fondatori, a Bussecchio venne costituita la Cooperativa Casa del Lavoratore. L’atto costitutivo fu firmato da Ugo Focacci, Giovanni Valeriani, Ermenegildo Bonoli, Lorenzo Cortesi, Primo Cimatti, Augusto Malpezzi, Ilario Fantini, Angelo Allegri, Emilio Fantini, Olindo Focacci, Attilio Prati, Renato Fiorini, Alfredo Frignani, Alberico Garavini, Sauro Orlati ed Ezio Santolini, che diedero vita ad un luogo di libera aggregazione e partecipazione democratica, all’indomani della fine del secondo conflitto mondiale.

Nel corso degli anni ha promosso manifestazioni sportive di grande richia-

mo, come la nota “Podistica dell’Aeroporto”, e ha tenuto a battesimo numerosi campioni, tra cui Yuri Minoccheri, distintosi a livello mondiale nel biliardo.

Ma è soprattutto al teatro che la Casa del Lavoratore ha legato strettamente il suo nome e le sue vicende.

Hanno, infatti, mosso i primi passi proprio a Bussecchio negli anni Cinquanta, nei locali della Casa del Lavoratore, i pionieri di quella che è diventata in seguito la Cumpagnì dla Zercia, apprezzata compagine del teatro dialettale romagnolo, che lo scorso anno ha tagliato il traguardo dei dieci lustri di vita.

Fu ancora per volontà della stessa Casa del Lavoratore che negli anni Ottanta si puntò sulla cultura

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scegliendo di costruire, nei locali della Cooperativa, ‘Il Piccolo’, uno dei principali teatri della città, la cui direzione artistica è curata da Accademia Perduta/Romagna Teatri. Il cartellone si caratterizza per la qualità degli spettacoli comici, di impegno civile, oltre che per gli appuntamenti dedicati ai bambini ed alle famiglie.

Enrica Mancini

FINANZA :: Due incontri con Paolo Camanzi per presentare il servizio gratuito www.analisiaziendale.it

Seminari finanziari per le cooperative

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comple t am ento dell’accordo effettuato con w w w. analisiaziendale.it per l’erogazione del “servizio 12 mesi”, Legacoop Forlì-Cesena ha predisposto presso la propria sede di via Monteverdi 6/b la realizzazione di due seminari condotti dal Dr. Paolo Camanzi, ai quali i cooperatori sono invitati a partecipare in qualità di utenti di tale servizio. Verranno approfondite varie tematiche relative all’ambito dell’analisi aziendale,

Gli appuntamenti si terranno il 15 maggio e il 20 giugno

•

• dando ampio spazio alle applicazioni e agli strumenti offerti dal sito, con lo scopo di migliorarne l’accessibilità da parte degli utenti.

Il primo seminario si terrà martedì 15 maggio 2007 dalle 9,30 alle 12,30 e avrà ad oggetto questi argomenti: • Il processo di redazio-

• • •

ne del bilancio d’esercizio.

Il diverso approccio degli Ias/Ifrs rispetto ai Principi contabili nazionali.

Basilea 2: chiarezza e trasparenza nella comunicazione finanziaria.

XBRL come futuro della comunicazione finanziaria?

Le peculiarità delle società cooperative ai fini di Basilea 2.

Definizione, obiettivi e tipologie di analisi di

• • •

Globale e Solidale

bilancio.

La procedura metodologica dell’analisi di bilancio.

Panoramica del sito analisiaziendale.it.

Gli strumenti offerti dal sito analisiaziendale.it.

• • • •

Il secondo seminario si terrà mercoledì 20 giugno, sempre dalle 9,30 alle 12,30, e tratterà questi temi: • La riclassificazione di stato patrimoniale e di conto economico.

• I margini (di tesoreria,

di disponibilità e di struttura).

La posizione finanziaria netta.

Il rendiconto finanziario.

L’analisi per indici di bilancio.

L’analisi di bilancio con gli strumenti del sito analisiaziendale.it.

Per motivi logistici e organizzativi è gradita prenotazione. Sarà sufficiente inviare conferma firmata via fax allo 0543 781134.

Massimo Brusaporci

«Se ogni abitante della Terra mantenesse il nostro livello di consumi, ci vorrebbero quattro pianeti. Due per fornire le risorse naturali, altrettanti per assorbire i rifiuti». L’ha ricordato il missionario comboniano Alex Zanotelli in un affollatissimo incontro che si è svolto a Forlì a metà aprile. Se si scoperchia uno qualunque dei nostri cassonetti si capisce subito il senso di questa affermazione: gettiamo via montagne di imballaggi, carta, vetro e oggetti di ogni genere. In quanti possiamo permettercelo? Più o meno un miliardo di persone su 6,6 miliardi. All’inizio degli anni Novanta lo studioso William Rees della British Columbia University mise a punto il concetto di «impronta ecologica», poi approfondito da un suo allievo. Misura la quantità di territorio che serve a un individuo, una famiglia, una città, una nazione, per produrre ciò che si consuma e per smaltire gli scarti.

Esistono siti Internet che consentono di sottoporsi a un gioco: si può stimare la propria impronta ecologica.

Ti vengono chieste alcune informazioni su consumi e stile di vita. Nulla di scientifico ma rende l’idea. Io ci ho provato. Dal sito del Wwf Italia (www.wwf.it) ho scoperto che per «mantenermi» ho bisogno di 3,3 ettari all’anno.

Al cittadino italiano medio ne servono 3,8. Mi è andata anche peggio col sito www. myfootprint.org; addirittura 4 ettari. Risultato: «Se ciascuno si comportasse come te sarebbero necessari 2,2 pianeti». Per non intaccare il capitale che la natura ci ha messo a disposizione bisognerebbe non superare gli 1,8 ettari annui a persona.

SPORT E BENESSERE

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pubbliredazionale a cura di Sapim

SWIM.CE :: La società consortile nata nel 2000 e partecipata al 46% dalla cooperativa Around Sport sarà alla guida dell’impianto fino al 2010

Nuoto, divertimento e tanto sport: è la piscina comunale di Cesena Ogni anno l’impianto è frequentato da circa 120 mila persone, che diventano 140 mila nelle estati calde

Archivio fotografico Around Sport

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al 2000 SWIM.CE gestisce la piscina comunale di Cesena. La società consortile, nata nel 2000, è composta dalla cooperativa Around Sport per il 46%, da Mengarelli Alberto sas per il 30%, da Nuova Sportiva di Ferrara per il 19% e da Formula Servizi per il restante 5%. Around Sport, in particolare, presta attraverso i propri soci lavoratori una grossa parte delle professionalità necessarie alla gestione dell’impianto.

«Le attività principali che si svolgono nella piscina comunale sono sicuramente i corsi di nuoto per bambini, ragazzi ed adulti, i corsi di acquagym ed il nuoto libero – spiega Palmiro Paiano, direttore di SWIM.CE. I diversi tipi di ginnastiche in acqua hanno poi portato ad un’evoluzione delle proposte sportive, tanto che da qualche anno si organizzano corsi di acquastep, acquateknica, idrotraining e acquadolce. Infine, non mancano i sempre richiesti corsi per acquababy (da zero a tre anni) ed i corsi pre-parto in acqua».

«Ogni giorno della settimana – prosegue Paiano – è inoltre possibile fruire delle vasche per il nuoto libero in orari differenziati, sia al mattino che alla sera.

Le presenze della libera utenza nell’arco di un anno superano

le 45.000 unità». A questi numeri vanno poi aggiunti quelli relativi ai corsi (che si tengono tutti i giorni ad esclusione della domenica): in questi sette anni di gestione SWIM.CE ha visto in media 1.300 iscritti ai corsi proposti in ogni turno bimestrale (i turni sono normalmente 4 tra fine settembre e maggio e prevedono due lezioni a settimana).

L’attività dell’impianto non si riduce però ai corsi ed al nuoto libero. Al suo interno sono infatti ospitate anche due società di nuoto agonistico, tre società sportive di specializzazione alle attività subacquee, alcuni enti di promozione sportiva, l’Anffas di Cesena e tantissime altre realtà che operano nel sociale anche attraverso la terapia in acqua.

Infine, ma non ultimo per importanza, i vari progetti scolastici (dalle scuole materne alle medie) trovano nella piscina comunale un valido supporto tecnico ed organizzativo. Considerando tutte queste realtà, ogni anno l’impianto vede non meno di 120.000 presenze, che nelle estati più calde diventano anche 140.000.

«L’impianto – spiega anco-

ra Paiano – dal 1998 ha anche una bellissima vasca olimpionica all’esterno ed è certamente un fiore all’occhiello dell’amministrazione pubblica, tanto che nel 2001 SWIM.CE ha deciso di realizzare una vasca piccola all’esterno con un piccolo acquascivolo, per dare la possibilità alle famiglie del territorio di avere nella piscina comunale di Cesena una valida ed interessante alternativa al mare della nostra riviera. I fatti hanno dato ragione a noi ed al Comune di Cesena: nelle giornate estive più calde gli oltre 150 lettini a disposizione vanno esauriti in poche ore».

Sempre nel 2001 SWIM.CE ha anche realizzato alcuni lavori di adeguamento della palestra esistente all’interno dell’impianto, potendo così iniziare a proporre anche alternative sportive all’acqua. «La prima proposta nata – spiega Paiano a questo proposito – è stata indirizzata ai genitori, solitamente mamme, che accompagnano i bambini ai corsi di nuoto. Per loro sono stati organizzati corsi di ginnastica (generale e non) di breve durata per ottimizzare il tempo mentre i loro figli nuotano in vasca.

Poi sono seguiti i corsi di STEP, BODY TONIC, FIT BOXE, TOP SPIN, POSTURALE, ecc. In definitiva – conclude Paiano – siamo quasi a regime».

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