Sc 200705 maggio web

Bollettino ufficiale di:

Forlì-Cesena

Mensile ufficiale di Legacoop Forlì-Cesena - Editore: Sapim soc.coop. - Anno XI n.4 maggio 2007 - Aut.Trib. di Forlì del 20/10/97 - Reg.Stampa n.28/97 - Poste Italiane spa - spedizione in a.p. D.L.353/03 (Conv. L.46/04) art.1 comma 1, DCB Forlì - Tassa pagata - La presente pubblicazione viene distribuita esclusivamente in abbonamento postale e i dati relativi a nominativi e indirizzi dei lettori sono stati inseriti nelle nostre liste di spedizione. Ciascun lettore, a norma dell’art.7 D. Lgs. 196/2003, potrà avere accesso ai propri dati in ogni momento, l’aggiornamento la rettifica o la cancellazione oppure opporsi gratuitamente al loro utilizzo scrivendo a: Legacoop Forlì-Cesena, via Monteverdi 6/b, 47100 Forlì. codice ISSN 1971-6842

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EDITORIALE

Sul tema della sicurezza sul lavoro Legacoop ForlìCesena ritiene che sia ormai giunto il momento per aprire una riflessione seria da parte di tutto il mondo produttivo, istituzionale e sindacale.

Al di là di una logica dell’emergenza, che non appartiene a questo territorio, pensiamo che il problema principale sia quello della promozione di una cultura della sicurezza che si accompagni alla necessaria attività di controllo e di repressione. Attività doverosa, ma che da sola non può bastare a risolvere il problema.

Occorre costruire un percorso che coinvolga tutti: le Istituzioni, le associazioni di impresa, le aziende, le organizzazioni sindacali e i lavoratori stessi.

I tavoli di confronto attivati da alcune Amministrazioni rappresentano un buon inizio, che però deve portare in tempi brevi a risultati concreti.

Pensiamo a protocolli d’intesa con le organizzazioni sindacali, a iniziative di promozione delle buone prassi lavorative, anche e soprattutto verso culture diverse, e a una valorizzazione complessiva della qualità degli appalti, contro ogni forma di lavoro nero.

Esistono poi esperienze pilota di promozione dei sistemi di gestione della sicurezza sul lavoro che hanno permesso ad alcune imprese di seguire un percorso agevolato di promozione della sicurezza, attraverso azioni di formazione e di prevenzione promosse dagli enti pubblici preposti. Crediamo che tali positive esperienze debbano essere riproposte ed estese a fasce più ampie del sistema produttivo.

Da parte sua il movimento cooperativo, in collaborazione con le strutture dedicate che operano al suo interno, si sta impegnando per ampliare l’offerta formativa. In questi giorni le cooperative associate a Legacoop, hanno in essere o in fase di attivazione corsi di formazione per la sicurezza sul lavoro che riguardano oltre duecento lavoratori in tutti i settori produttivi.

Crediamo sia questa la strada da seguire, pur nella consapevolezza che non esistono soluzioni semplici a un problema complesso e che le risorse messe in campo rappresentano solo una parte dell’opera che dovrà essere compiuta nei confronti dei lavoratori e delle imprese.

L’attività repressiva è doverosa, ma da sola non può bastare a risolvere il problema

Vale più di 23 milioni di euro il cantiere del Teatro Petruzzelli di Bari, le cui chiavi sono state consegnate a Conscoop e Edilcoop dal ministro per i Beni Culturali Francesco Rutelli.

La commissione non ha premiato il ribasso più consistente, ma le caratteristiche del progetto di restauro.

Teatro Petruzzelli, la qualità vince SERVIZIO A PAGINA 5

L’INTERVISTA

Scarpellini (Cesena Fiera): «Macfrut investe per l’estero» Pagina 3

DETTAGLIANTI

Bilancio 2006 CIA-Conad: vendite oltre il miliardo Pagina 4

SCOMPARSA :: Ondata di commozione per il direttore generale di COCIF

La Romagna piange Vincenzo Bellavista

È

morto un grande cooperatore. Vincenzo Bellavista, l’uomo che prima da presidente, poi da direttore generale, ha portato la COCIF ai vertici mondiali nella produzione di porte e finestre, se n’è andato per un malore lo scorso 21 maggio, all’età di 63 anni. Alla notizia una straordinaria ondata di commozione ha attraversato tutta la Romagna, da Rimini - dove Bellavista era conosciutissimo per il contributo dato alla causa calcistica locale - fino a LUTTO IN CASA COAP

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Fabio Giunti, stimato vicepresidente della cooperativa COAP, è scomparso all’età di soli 45 anni, vittima di un tragico incidente. Alla famiglia, ai soci e ai dipendenti vanno le più sentite condoglianze di tutti i cooperatori di Legacoop.

ALL’INTERNO

Ridurre i costi dei documenti

_____________ a pag. 2

CAD e Acquarello alla fiera EuroPA

_____________ a pag. 5

Bilancio positivo per CISS tutta la provincia di ForlìCesena.

«Vincenzo - lo ricorda il presidente di Legacoop, Mauro Pasolini - ha sempre dedicato tutto se stesso alla causa mutualistica, riuscendo a raggiungere risultati di eccellenza in qualunque campo esercitasse la sua proverbiale capacità decisionale, dall’economia allo sport».

Nel ricordarlo come un protagonista di spicco del movimento cooperativo e della sua Romagna, i cooperatori di Legacoop si uniscono al cordoglio dei famigliari, dei soci e dei dipendenti di COCIF.

______________ a pag.5

Apofruit assume settanta persone

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La piadina è IGP, e la farina?

_____________ a pag. 7

I vincitori di Bellacoopia

_____________ a pag. 8

C.A.C. inaugura il tetto fotovoltaico ____________ a pag. 11

Cambio al vertice di Idrotermica Coop ____________ a pag. 12

Luca Turi

Sicurezza sul lavoro, promuovere la formazione

TECNOLOGIA

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pagina redazionale a cura di Sapim

Innovare per crescere

IMPRESE :: Meno fotocopie e più produttività con gli archivi elettronici

Titolo su due righe La carta della rubrica si smaterializza

Documenti digitali per ridurre i costi

di Giuseppe Pellacani I documenti hanno ormai un peso sempre più preponderante nella quotidianità sia in ambito lavorativo che privato. Che ci piaccia o meno impieghiamo svariate ore della giornata a “smistare” documenti in vari passaggi che ci portano ad analizzarli, archiviarli o cestinarli. Smaterializzare la carta, che per gli apprezzati neologismi inglesi contestualizzeremo nel «paperless office», offre innumerevoli vantaggi tra cui: la riduzione di spazi in metri quadri occupati da scaffalature, armadi con la conseguente riduzione dei costi degli uffici, una diminuzione di periferiche tecnologiche come Fotocopiatrici, Stampanti, Multifunzioni e delle attività di manutenzione o possesso di questi macchinari; l’opportunità di riconvertire l’attività di parte del personale da burocratica a produttiva sia per la gestione degli archivi che per la successiva ricerca; la possibilità di accedere in modo rapido a informazioni utili per il business ed infine l’opportunità di creare procedure di gestione automatizzata dei flussi di lavoro con la conseguente possibilità di “misurare” i processi.

In seguito all’emanazione di normative specifiche relative alla smaterializzazione dei documenti è oggi possibile ed assai conveniente archiviare e conservare qualunque tipologia di documento in formato elettronico. In particolare è ammessa la conservazione in formato elettronico dei documenti contabili, con efficacia anche ai fini fiscali e con conseguente possibilità di distruzione degli archivi cartacei. Il documento elettronico, soprattutto se ha rilevanza fiscale, deve ovviamente possedere determinate caratteristiche e deve essere conservato secondo un procedimento analiticamente descritto dalla legge.

Per avere ulteriori chiarimenti il sito del CNIPA, ovvero il Centro Nazionale per la Pubblica Amministrazione (http://www.cnipa. gov.it/site/it-IT/), offre spunti e informazioni utili che riguardano sia la Pubblica Amministrazione che il mondo aziendale.

Con la “GED” aumenta l’efficienza degli uffici

P

assaggio obbligato per l’automazione dei processi di Business nelle aziende è la Gestione Elettronica dei Documenti (GED) sia essa integrata con i sistemi ERP o gestionali e con i sistemi di comunicazione aziendale (fax, posta elettronica, office automation ecc.) in grado di gestire e rendere disponibile il contenuto informativo dei documenti.

La GED rappresenta un sistema informativo globale che integra, comprende ed estende le informazioni contenute nel sistema ERP e negli altri sottosistemi informativi dell’Azienda o dell’Ente portando indubbi benefici riassumibili nello slogan meno costi + efficienza = ROI (Ritorno dell’investimento) in tempi brevi. Il punto di partenza è la creazione/consultazione dei documenti intervenendo nelle fasi lavorative improduttive ovvero nella distribuzione - archiviazione – ricerca.

Ogni documento, nel corso della sua “vita aziendale”, genera non meno di due fotocopie. Il 6% del tempo dei dirigenti, il 10% di quello dei quadri e il 16-20% del personale amministrativo è dedicato alla distribuzione, archiviazione e ricerca di documenti.

L’Obiettivo che si prefigge la GED è quello di semplificare l’organizzazione attraverso l’eliminazione delle attività e dei tempi non produttivi.

Partendo dal presupposto che le procedure di archiviazione elettronica di nuova generazione risultano estre-

mamente semplici, i ritorni immediati in termini di produttività ed efficienza sono facilmente individuabili.

Questi alcuni dei vantaggi diretti offerti da queste piattaforme: • recupero degli spazi fisici • abbattimento dei costi copia (tutto il personale autorizzato può avere accesso all’archivio elettronico con la conseguente eliminazione delle copie cartacee) • annullamento del tempo di accesso alle informazioni (il digitale è immensamente più rapido del manuale) • migliore distribuzione delle informazioni • risparmio di tempo nella gestione dei documenti (i documenti possono essere archiviati in forma più compatta e veloce con la drastica diminuzione

dei casi in cui è necessario il formato cartaceo) • sicurezza e riservatezza delle informazioni in azienda.

E poi ci sono i vantaggi indiretti: • le periferiche di stampa vengono razionalizzate e ridotte (i documenti vengono stampati solo quando è indispensabile) • gli spazi da destinare all’archiviazione diminuiscono o addirittura scompaiono del tutto • i documenti negli archivi elettronici sono facilmente rintracciabili anche a distanza di anni, quando le persone che li hanno generati, trattati e gestiti non ci sono più e leggibili, al contrario di quelli cartacei che con il passare del tempo possono deteriorarsi Riassumendo possiamo dire che la

Romagna Particolarmente

La casa rossa di Bellaria Igea Marina La storia di Bellaria-Igea Marina è legata soprattutto ai nomi di due personaggi: Alfredo Panzini, che a Bellaria possedeva la celeberrima “casa rossa”, il villino che fu al centro di alcuni famosi articoli dello scrittore: e Vittorio Belli, il medico riminese che nel 1912 intraprese la bonifica del litorale di Igea Marina con la ultimazione di una pineta.

di Luciano Liuzzi

conoscenza è affidata più al sistema e meno alle persone. Ma cosa possiamo (e conviene) archiviare? Partendo dal presupposto che ogni documento può essere gestito secondo modalità digitali (native o da scannerizzazione) la smaterializzazione offre i vantaggi più tangibili nella gestione di: Libro giornale, libro degli inventari, libro dei cespiti, registro dei corrispettivi, mastri, libro giornale di magazzino, registro di carico e scarico, fatture attive e passive, registri IVA, pagamenti F24, F23, bollettini c/c, bilancio d’esercizio, contratti in genere, cedolini paghe, lettere e fax, dichiarazioni dei redditi.

Per questi documenti è ammissibile l’archiviazione elettronica e la conseguente distruzione degli archivi tradizionali attraverso la cosiddetta Conservazione Sostitutiva che consiste nella sua memorizzazione su un supporto idoneo a garantirne la leggibilità nel tempo (es. cd-rom, dvd, hard disk, ecc.) e si completa con l’apposizione sull’insieme dei documenti o sull’impronta dell’archivio elettronico della sottoscrizione elettronica e della marca temporale da parte del Responsabile della conservazione che pertanto dovrà essere formalmente nominato.

Cedaf è a vostra disposizione per fornire soluzioni modulari e scalabili in grado di completare il percorso sia di gestione documentale che di archiviazione sostitutiva.

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L’INTERVISTA

La Società Cooperativa

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FIERE:: Il presidente di Cesena Fiera, Domenico Scarpellini, non teme la concorrenza

«Egitto, Spagna e Russia nel futuro di Macfrut» Promozione all’estero e nuove iniziative per competere meglio

Abbiamo concluso la ventiquattresima edizione di Macfrut con circa 700 espositori (di cui il 19% esteri) e più di 21.000 visitatori, per la quasi totalità operatori professionali.

Abbiamo avuto la riconferma che la nostra rassegna rimane il punto di incontro internazionale del settore, con delegazioni provenienti da 80 Paesi. Con due elementi importanti: una maggior presenza di visitatori dall’estero (23% sul totale, ovvero +7% sul 2006), e una composizione di più alto livello.

Lo stesso Ministro dell’Agricoltura Paolo De Castro ha scelto Macfrut per dare dei segnali: sia sull’ambito del negoziato per l’OCM, sia sul lavoro. Infine, ha puntualizzato che il rilancio dell’agroalimentare made in Italy deve passare attraverso il sistema fra le fiere e, per l’ortofrutta, da Macfrut.

La “forza” di Macfrut consiste nella sua specializzazione, cioè nel mettere in mostra i vari segmenti della filiera: dalle sementi alle calibratici, dalle innovazioni di prodotto agli imballaggi e nel creare le condizioni per l’avvio di affari fra i partecipanti, come quelli favoriti da oltre 300 incontri bilaterali programmati. Infine va sottolineato che attraverso una ampia convegnistica si mettono in evidenza problematiche e innovazioni, come quest’anno è accaduto per Genomica, RIFID (radio frequenze) e Risonanza Magnetica.

Globale e Solidale

Abiti puliti, ma puliti davvero di Fabio Gavelli

Anche il mercato dell’ortofrutta ormai è globalizzato. Cosa possono fare i nostri produttori per competere a un livello così ampio?

La globalizzazione del mercato annulla, di fatto, distanze finora considerate irraggiungibili.

Il mercato dei prodotti ortofrutticoli sta conoscendo radicali modificazioni che interessano l’area della logistica e quella del packaging su cui si assiste a reali opportunità di sviluppo, sia sul fronte dell’innovazione che dell’efficienza.

Occorre trasformare in prodotto-servizio l’offerta ortofrutticola tradizionale.

E su questo fronte va detto – sono poi conclusioni di un paio di convegni di Macfrut- che, nonostante sia cresciuto il saldo attivo della bilancia commerciale ortofrutticola, il settore fatica a reggere.

La mancata crescita dei consumi a livello mondiale e l’offerta tendente ad aumentare per gli effetti della globalizzazione, mette a nudo sia la fragilità organizzativa del sistema ortofrutticolo italiano sia la scarsa capacità di governo dell’offerta, per cui necessita un accordo organico tra i vari soggetti che compongono la filiera.

Occorre sollecitare una promozione della produzione, mettendo in evidenza i contenuti salutistici di frutta e verdura.

Come Macfrut stiamo operando per stimolare le imprese ortofrutticole su due fronti (da una parte verso l’innovazione varietale e di prodotto, dall’altra per una sfida al mercato glo-

Archivio Cesena Fiera

Macfrut si è concluso da poco: può farci un bilancio di questa edizione?

bale internazionalizzandosi), perché crediamo che la mission di Cesena Fiera sia di creare occasioni di business facendo incontrare offerta e domanda, ma consista anche nell’attrezzare i settori e i comparti dell’economia perché possano affrontare in maniera vincente le sfide del prossimo futuro.

Occorre smettere di credere che le cose cambino da sole: bisogna adottare un sistema di incentivi che favorisca l’organizzazione del settore per diminuire i passaggi, abbattere i costi di produzione, riconquistare la fiducia dei consumatori.

Va concentrata l’offerta per avere più opportunità nel conquistare nuovi mercati ed infine coinvolgere più soggetti per una diversificazione delle iniziative promozionali con una corretta comunicazione.

Come procede la vostra promozione verso l’estero?

Negli ultimi anni abbiamo investito nella struttura (padiglioni, servizi, centro Congressi) ed ora, nel triennio 2007-2009, abbiamo programmato investi-

I nostri vestiti grondano sudore.

Non per il caldo di questa primavera, ma per il contributo spesso disumano richiesto a molti di quelli che li fabbricano.

Delle condizioni di lavoro in Cina si inizia a parlare anche sui media, ma il problema è molto più esteso.

Prendiamo il caso dell’India.

Nel solo stato del Gujarat sono impegnati nella coltivazione del cotone oltre 90 mila bambini dagli 8 ai 14 anni; per tutti i lavoratori, grandi e piccoli, la paga varia fra 0,36 e

menti sul piano organizzativo per incrementare il “tasso di internazionalizzazione”.

Su questo aspetto è stato attivato l’ufficio estero che abbiamo creato per essere presenti nei Paesi in forte sviluppo ortofrutticolo.

Con quattro addetti l’Ufficio Estero, in collaborazione con Ice, Regione e Camera di Commercio, ha organizzato meeting e missioni portando nostri espositori a contatto con aziende e realtà estere.

I Paesi già visitati sono: Russia, India, Cina, Marocco e Sud Africa, e in autunno toccheremo Egitto, Spagna ed ancora Russia.

Lo scopo è quello di aumentare l’attrattività di Macfrut nei confronti delle imprese estere e creare le condizioni perché se ne stimoli la partecipazione.

Non solo in qualità di espositori e/o visitatori, ma anche come partecipanti agli incontri bilaterali programmati in precedenza a seconda delle esigenze e delle richieste, fra aziende italiane espositrici e imprese provenienti da 16 Paesi (dal Brasile alla Turchia, dall’India alla Cina), che anche quest’anno si sono tenuti durate la rassegna.

Anche in questo modo si aiutano le nostre imprese ad affrontare la globalizzazione, attraverso l’internazionalizzazione.

A parte Macfrut, su quali manifestazioni punta la Fiera di Cesena per diversificare la propria offerta e attirare visitatori?

Non a caso abbiamo cambiato denominazione, da Agri Cesena a Cesena Fiera, per far comprendere

0,62 centesimi di euro al giorno, coi quali si resta sotto la soglia di povertà anche in un Paese come l’India. T-Shirt, gonne e pantaloni dal Gujarat arrivano in tutta Europa, sui banconi dei supermercati e talvolta delle boutique.

Prodotti che possono anche risultare malsani, se si considera che, sempre in India, il 54% dei pesticidi usati in agricoltura finisce sui campi di cotone.

Si può allora capire la soddisfazione che accompagna l’arrivo in

che le nostre proposte non si limitano al solo settore agroalimentare, in cui possiamo far ricadere Cesena a Tavola, che a fine ottobre valorizza la gastronomia della città e del suo territorio.

Abbiamo alcuni appuntamenti consolidati come Arredo Casa, che le coppie (giovani e meno giovani) attendono per ispirarsi nel mobilio e le future spose nell’abbigliamento, oppure la grande festa-mercato di Cesena in Fiera, che abbiamo voluto come rivisitazione del Grande Mercato di San Giovanni dell’antichità, mantenendone i tre elementi (lavanda, fischietto e magia). Più recenti sono Market Retro e Ruotando Ruotando, che ispirano alla Romagna terra di due e quattro ruote, seppur differenziando la proposta in maniera da riuscire ad attirare anche chi non è appassionato.

In questo senso abbiamo operato e i risultati si vedono: dal 2000 al 2007 le manifestazioni sono cresciute del 125% denotando non solo il nostro impegno, ma anche il gradimento dei privati ad usare la struttura.

Non a caso nel 2007 i padiglioni espositivi saranno impegnati per 210 giorni.

Dal 2000 al 2006 il numero degli espositori annui è passato da 2.510 a 3.725 (+48,4%) e quello dei visitatori da 253.000 a 385.390 (+52,32%).

Gli enti fieristici locali sono stretti fra poli espositivi di importanza europea: è ancora possibile essere competitivi da soli in questo scenario? Non è ipotizzabile un’aggregazione delle fiere che si realizzano sul territorio provinciale?

La domanda deve essere rivolta ai proprietari per eventuali progetti patrimoniali.

In un mercato concorrenziale, per l’aspetto gestionale, le nostre manifestazioni hanno un target diverso o altamente specializzato, per cui in grado di resistere. a cura di Emilio Gelosi

Italia, in queste settimane, della prime felpe equosolidali, realizzate con cotone biologico, sempre “made in India”.

Ai produttori (400 famiglie che vivono in 19 villaggi dell’Andhra Pradesh) viene riconosciuto un salario superiore del 20% a quello del mercato convenzionale, inoltre ricevono formazione e assistenza.

Le felpe (come le t-shirt, esito di analoghi progetti equosolidali) possono essere acquistate nelle Botteghe del Mondo e tramite i Gruppi

Aforismi Cooperativi

Antonio sa volare di Pietro Caruso Se neppure la canzone vincitrice a Sanremo sa muovere le emozioni dei cuori c’è poco da essere rassicurati. Sì, perché la malattia mentale non è qualcosa che è lontana dai nostri tempi, se mai in qualche modo è ancilla delle enormi trasformazioni economiche, sociali e culturali che si stanno svolgendo e che non lasciano certo sul campo soltanto folle plaudenti e festanti per le innovazioni. Cadono ogni giorno al fronte, non solo simbolico, dei cambiamenti, coloro che sono marginali ai processi produttivi, ma anche numerose donne con titoli d’istruzione medi e bassi, cinquantenni “bruciati” dalle cicliche ristrutturazioni, immigrati di seconda generazione che perdono il lavoro, giovani dall’incertissimo avvenire. Insomma quella fascia di “perdenti” che non possono bearsi nè della condizione di clienti privilegiati, nè di consumatori. Si badi bene, non sono i “border line”, semplicemente le “scorie” dei processi iperproduttivi dove conta solo il fattore F, quello del fatturato senza interferenze umane. Se fossero già pronti dei replicanti da lavoro, senza anima, sarebbero già impiegati da qualche parte. Dunque una canzoncina di Sanremo ci avverte che imbottiti di psicofarmaci migliaia di persone hanno fermato la propria esistenza, in attesa che l’inedia li piombi nel nulla.

Non stupisce, dunque, se oggi come ieri, ogni tanto, in poche righe di giornale si possa leggere dell’«insano gesto». Solo che per Antonio, proprio quel gesto estremo di rottura con la sorda comunità umana, è l’ultima prova: quella del volo.

Il cantante Cristicchi lo ha saputo sottolineare con la sensibilità che solo gli artisti, nelle loro diverse forme, sanno interpretare. Con la segreta, forse inutile speranza, che quella canzoncina ci si conficchi nella zucca.

di acquisto solidale (Gas).

Per essere aggiornati su tali iniziative si può far riferimento alla Campagna Abiti Puliti (www.abitipuliti.org), che esercita pressioni sulle imprese affinché rispettino i codici di comportamento dell’Ilo, l’Organizzazione mondiale del lavoro e promuove verifiche indipendenti.

La Campagna propone infine una tassazione “verde” che integri i costi ambientali e premi le produzioni sostenibili.

DETTAGLIANTI

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Bovini flatulenti, la lobby nascosta di Cristian Maretti Alcuni anni fa, in occasione dell’assemblea delle cooperative agricole di Legacoop Forlì-Cesena, affrontammo con preoccupazione l’impatto che i mutamenti climatici avrebbero avuto sull’attività agricola.

Maggiori incertezze sulle precipitazioni, sfasamenti produttivi, aumento dei rischi per i redditi degli agricoltori.

Constatando che anche quest’anno il livello del Po segna rosso già in aprile, comprendiamo come il tempo di noi terrestri, nel senso di abitanti del pianeta terra, sia gravido di inquietudini che vanno oltre l’incerto avvenire dei conti pubblici o della prossima legge elettorale. Dopo discussioni di anni, pare acquisito che la Terra si stia riscaldando e pure più in fretta di quel che si credeva. Pare che accurate indagini giornalistiche abbiano trovato anche il principale colpevole: il bovino flatulente.

Come abbia fatto questo inquinatore dissennato, di corporatura imponente, a sfuggire per così tanti anni alle ricerche più dettagliate sulla produzione di anidride carbonica e metano (purtroppo non puro), causa fondamentale dell’effetto serra proprio non si spiega. Altro che combustibili fossili, altro che attività industriali, la mucca flatulente che rumoreggia dopo aver ruminato è il vero pericolo per le generazioni future. In fondo è stata brava a dissimulare i propri effetti nefasti sull’ambiente, e in verità poteva vantare testimonial di prim’ordine. Chi di noi non ha avuto i nonni che raccontavano di andare a trèbb e di avere le camere da letto sulle stalle per scaldarsi nelle loro vecchie case contadine? È il bue che accompagnava l’asinello di biblica memoria? Una “lobby bovina” di prim’ordine che in tutti questi anni ha saputo mimetizzarsi abilmente tra pascoli e mangiatoie.

Alla faccia dei petrolieri!

ASSEMBLEA :: Il 2006 è stato un anno di crescita per Commercianti Indipendenti Associati: fatturato +3,7%

Conad: un miliardo di vendite e utile di 44 milioni di euro Presentato anche il bilancio sociale della cooperativa: 64,2 milioni di valore aggiunto

I

l bilancio 20 0 6 della cooperativa Commercianti Indipendenti Associati si chiude con un fatturato di 625 milioni di euro (+3,7%) e vendite al dettaglio che aumentano del 10%, superando il miliardo. L’utile è stato di 44 milioni, destinato per il 50% ai soci e per il 50% a riserva indivisibile. Il patrimonio netto ammonta a oltre 350 milioni, mentre i costi totali sono il 2,36% del fatturato.

Commercianti Indipendenti Associati è una delle principali cooperative del sistema nazionale Conad.

Opera nel territorio di San Marino, Marche, Romagna, Veneto, Friuli Venezia Giu-

lia e in parte della Lombardia. Attualmente la rete distributiva è composta da 253 punti vendita. Un mondo che, nel complesso, dà lavoro a circa 4.400 occupati, tra soci (645), dipendenti (3.510) e lavoratori della cooperativa (258).

I dati sono stati presentati giovedì 10 maggio alla Sala Congressi della Fiera di Forlì, in via Punta di Ferro, in occasione dell’Assemblea annuale della cooperativa.

Sono intervenuti il presidente di Commercianti Indipendenti Associati, Mario Natale Mezzanotte, l’Amministratore delegato, Vitaliano Brasini, il Presidente della Provincia di ForlìCesena Massimo Bulbi e

Sabatini

Roma, Romagna

La Società Cooperativa

Il presidente di Commercianti Indipendenti Associati, Mario Natale Mezzanotte, di fronte al tavolo dei relatori.

il Sindaco del Comune di Forlì, Nadia Masini.

Il bilancio sociale Durante l’assemblea è stato presentato anche il Bilancio sociale della cooperativa - realizzato dall’agenzia di comunicazione Sapim- in cui si documentano le strategie dell’azienda nei confronti dei principali portatori di interesse e si ripercorrono le realizzazioni del 2006 (tra cui il tetto fotovoltaico da 150 kW e l’esperienza della vendita dei farmaci da banco). Nel 2006 Commercianti Indipendenti Associati ha prodotto valore aggiunto per 64,2 milioni di euro, così distribuiti: 35,2% ai soci, 34,3% all’azienda, 17% al personale dipendente, 11,8% alla Pubblica amministrazione sotto forma di imposte, 1,1% al fondo nazionale per lo sviluppo della cooperazione e la parte rimanente (circa 380 mila euro) in iniziative so-

ciali, culturali e sportive a favore di partner come Istituto Tumori della Romagna e Volley Forlì.

Nuove aperture Nel 2007 sono previste le aperture di tre nuovi supermercati (a Castel Bolognese, Castrocaro e Treviso) e l’ampliamento dei magazzini di Cesena (surgelati) e Forlì (carni). Le due strutture di stoccaggio daranno lavoro a circa 40 persone, il doppio rispetto a ora, e sono destinate a diventare uno dei principali punti di riferimento del sistema Conad nell’Italia settentrionale. È in fase di avvio, inoltre, la collaborazione con Coop Suisse, la cooperativa di consumo elvetica, con cui sono in corso progetti formativi e di scambio commerciale. Un rapporto che si inserisce all’interno della cooperativa europea Coopernic, di cui fanno parte anche Colruyt (Belgio), E. Leclerc (Francia) e Rewe (Germania).

Cosa pensano i consumatori Nel 2006 Commercianti Indipendenti Associati ha intervistato oltre 40 mila consumatori per la nuova indagine di soddisfazione della clientela. Tra i punti principali figurano l’aumento significativo della fedeltà, il miglioramento della propensione all’acquisto di carne e ortofrutta e il livello raggiunto dai prodotti a marchio, che vengono acquistati regolarmente dal 91% dei clienti. L’incidenza dei prodotti Conad sulle vendite totali è del 20%, percentuale che si conta di aumentare al 23% nel corso del 2007.

Un altro elemento positivo è la Conad Card, la carta di pagamento che nel 2006 è stata utilizzata da 80 mila clienti in 6,8 milioni di operazioni, per un incasso di 206 milioni di euro. L’obiettivo per il 2007 è di raggiungere i 90.000 utenti, perfezionando allo stesso tempo il sistema di fidelizzazione.

STORIA DI COPERTINA

maggio 2007

RESTAURI :: Il consorzio di produzione lavoro e Edilcoop eseguiranno i lavori con la SAC di Roma

Al Conscoop l’appalto per il Petruzzelli di Bari

5 LA VIGNETTA DI BRUNO CARIOLI

Indiscrezioni sulla riforma delle pensioni

Appalto di 23 milioni e 370 mila euro. «Puntiamo sulla qualità»

S

aranno il Conscoop e la Edilcoop di Forlì a completare i lavori per la ricostruzione del Teatro Petruzzelli di Bari, distrutto da un incendio

nel 1991. Le due cooperative forlivesi (Conscoop in qualità di capogruppo), in associazione temporanea di impresa con la SAC di Roma, si sono aggiudicate l’appalto, proponendo un

SANTA SOFIA

progetto che prevede una spesa di 23 milioni e 370 mila euro e la fine dei lavori entro un anno e mezzo.

La gara, bandita a febbraio, era impostata sulla base dell’offerta più van-

taggiosa, con un tetto massimo di circa 28 milioni di euro e 720 giorni di tempo.

La commissione composta da professori delle università e dei politecnici di Bologna, Milano, Ancona, Roma e Torino, ha conferito i lavori alle nostre imprese esaminando sette offerte concorrenti.

Tra i partecipanti figuravano il Consorzio recupero patrimonio artistico, responsabile del primo intervento finito con l’inaugurazione del foyer, la Saicam di Venezia, la DEC di Bari, le romane Donati e Ortros, la Maire Engineering (nella cui ATI figurava anche Salvatore Matarrese), le fiorentine Baldassini Tognozzi Pontello e Mannelli e il Consorzio delle Cooperative Ravennati.

I lavori sono stati affidati al presidente del Conscoop, Mauro Pasolini, dal ministro per i Beni Cultu-

PROMOZIONE :: Acquarello e CAD protagoniste

Le coop sociali alla fiera EuroPA CISS, bilancio positivo e nuova comunicazione

U

n segnale chiaro per il tuo lavoro: è questa la nuova “headline” con cui la cooperativa CISS si presenta sul mercato, grazie al materiale di comunicazione (folder istituzionale e schede di presentazione) studiato da Sapim. La cooperativa di Santa Sofia, che opera nel campo della segnaletica stradale, della carpenteria, dei servizi per il verde e del trasporto per conto terzi, chiude il 2006 con circa 2,5 milioni di euro di valore della produzione e un utile di 4.700 euro. Numerosi i lavori di spicco in corso d’opera o in fase di acquisizione, come la tangenziale di Bologna e gli aeroporti di Fiumicino e Ciampino.

A

nche le cooperative di Legacoop Forlì-Cesena hanno partecipato ad EuroP.A, appuntamento nazionale interamente dedicato al mondo delle Autonomie Locali sui temi delle politiche sociali e della cooperazione sociale, tenutosi presso la fiera

di Rimini dal 28 al 31 marzo 2007. In particolare e cooperative sociali Acquarello e CAD hanno preso parte all’iniziativa avvalendosi di uno spazio espositivo in rappresentanza dei propri ambiti di intervento e a sostegno di una cultura sociale nella gestione dei servizi alla persona.

rali Francesco Rutelli. «Siamo pronti - ha dichiarato il vicepremier alle agnzie - a ridare alla città e ai baresi un gioiello come il Teatro Petruzzelli. Siamo schierati compattamente e abbiamo lavorato tutti insieme per la spettacolare riapertura del teatro. Questa è una pagina di grandissima positività.

Ho parlato personalmente con il maestro Muti, che mi ha confermato la sua gioia per la prossima riapertura e il suo orgoglio di essere italiano». Se le verifiche di rito si concluderanno in tempi brevi il cantiere del Petruzzelli, fermo ormai da due anni, potrebbe riaprire in pochissimi giorni. Spet-

terà al commissario straordinario per la ricostruzione, Angelo Balducci, e all’ufficio regionale per i Beni Culturali, nominare i direttori dei lavori. «Siamo molto soddisfatti – affermano i presidenti di Conscoop e Edilcoop, Mauro Pasolini e Tiziano Neri – per questo risultato che conferma a livello nazionale la qualità delle imprese edili della nostra provincia. Il bando di gara, infatti, non premiava unicamente il ribasso, ma attribuiva un considerevole punteggio alla qualità del restauro. E sulla qualità le nostre imprese hanno vinto».

Emilio Gelosi

CALCIO A CINQUE

SEMINARIO

Sfida sul campo per le cooperative

Libri paga, occhio alle multe

Si svolge in maggio e giugno, presso i centri sportivo della Panighina e del Ronco, l’8° Torneo Calcio a 5 “LEGA DELLE COOPERATIVE E CRAL”.

Il torneo è riservato ai soci, ai dipendenti delle cooperative dei Cral ed ai loro familiari.

La formula del torneo sarà stabilita successivamente in base al numero delle squadre iscritte.

Il torneo è a livello amatoriale e ricreativo, i giocatori dovranno essere in possesso del certificato rilasciato dal medico di base per attività non agonistica.

Per iscrizioni ed informazioni rivolgersi a: U.I.S.P. Forlì via Aquilea, 1 Sig. Vanni Chiadini, tel. 0543/370705 fax 0543/20943 e-mail legacalcio @ uispfc.it, www.uispfc.it; U.I.S.P. Cesena via Cavalcavia, 709 Sig. Domeniconi Oriano tel 0547/630728 fax 0547/630739 e-mail calcio.cesena@uisp.it.it

Libri paga e matricole: ora si rischiano multe salate per chi non adempie correttamente alle misure previste. La Finanziaria 2007, infatti, ha notevolmente inasprito le sanzioni in materia elevandole fino ad un massimo di 12.000 Euro per ogni libro non istituito dall’azienda o non esibito ai servizi ispettivi.

Un tema particolartemente sentito dalle imprese, come dimostra l’alta partecipazione che si è avuta al seminario organizzato dall’Ufficio Politiche del Lavoro di Legacoop lo scorso 14 maggio presso la cooperativa Giuliani.

Relatore principale dell’incont ro, presieduto dalla giuslavorista di Legacoop Forlì-Cesena, l’avvocatessa Isotta Ravaioli, è stato il dottor Vitantonio Lippolis, Pubblicista e dirigente della Direzione Provinciale del Lavoro di Modena – Servizi Ispettivi.

SOCIALI

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Titolo su due righe Specchietti dellale... rubrica per civette di Gabriele Papi È fatto curioso che terminologie proprie del mondo della caccia siano poi state mutuate nel linguaggio corrente. Come nel caso degli specchietti per allodole, marchingegno inventato diversi secoli fa per attirare, con la luce dei suoi vetri sfavillanti sotto il solo d’ottobre, le ingenue allodole di passo, venute da altri lidi. Nel linguaggio comune e figurato gli specchietti per allodole equivalgono a lusinghe ingannevoli, proprie di una qual certa politica e del mondo della pubblicità.

Torniamo agli specchietti solo venatori. Già nell’inventario di un “grande magazzino” di Cesena, nell’Anno del Signore 1780, furono contati 220 specchietti per allodole: segno che la richiesta di mercato era assai vivace. Persino un pontefice, Pio VI, il cesenate Papa Braschi (1717- 1799), si dilettava nella caccia alle allodole, che allora si faceva con reti. Pio VI ebbe la sventura di essere Papa durante la bufera napoleonica: e quel capriccio romagnolo fu uno dei suoi pochi svaghi in certe ottobrate romane. Una variante degli specchietti è la civetta, termine che denomina non solo il piccolo rapace notturno. “Civetta” è anche, nel linguaggio giornalistico, la locandina dell’edicola che deve attirare la curiosità dei lettori.

Proprio come nella caccia.

La civetta veniva un tempo usata (oggi tale pratica è vietata) per attirare le allodole: era pazientemente addestrata affinchè, posta su alto palo, aprisse le ali e facesse riverenze, per attirare le allodole che davano l’ala alla sua vista, girando intorno al rapace come a sbeffeggiarlo. Non a caso, il termine “civetta” viene inoltre attribuito alle ragazze che fanno mostra birichina delle loro beltà.

E la “civetteria” è vivace caratteristica dei politici al tempo del “passo”, cioè del voto.

BILANCI :: Otto milioni di fatturato per la cooperativa sociale

SCAMBI INTERNAZIONALI

CILS, un 2006 di soddisfazioni

E i palestinesi li prendono a modello

Nel corso dell’anno ottenuta la SA8000

S

i è svolta domenica 6 maggio l’assemblea di Bilancio della CILS. È stato Giuliano Galassi, presidente della cooperativa, ad annunciare che la CILS ha chiuso il proprio bilancio 2006 con un valore della produzione di euro 8.080.000 e con utile pari a 616.000 euro, determinato da una plusvalenza straordinaria di 332.000 euro conseguente alla vendita di un capannone. Pertanto, senza questa plusvalenza, il risultato della gestione è risultato pari a 284.000 euro (il 3,5%del valore della produzione).

Notevoli i risultati del 2006 sia per l’aggiudicazione di importanti appalti, sia per il riconoscimento della Certificazione Etica SA 8000, sia per l’aumento del fatturato e degli occupati (+21 rispetto al 2005).

Ad oggi la CILS conta infatti 325 dipendenti di cui 86 invalidi, 73 disabili, con una percentuale media del 79,5% di invalidità del personale disabile. È stato sottolineato da diversi relatori, tra i quali Domenico Settani della Direzione Provinciale del Lavoro, il consigliere regionale Paolo Lucchi e Guglielmo Russo della Lega delle Cooperative, la rilevanza dei 179.000 euro erogati nel 2006 a tutti i lavoratori sotto forma di salario variabile. Questo miglioramento contrattuale è specifico della cooperativa CILS e scatta al raggiungimento di obiettivi prestabiliti nell’accordo integrativo aziendale (risultato dell’esercizio, numero di lavoratori disabili inseriti, contestazioni da parte dei committenti sui

Utile di 600 mila euro, i dipendenti sono più di trecento servizi svolti). Dal 1997 ad oggi, sotto forma di salario variabile, i lavoratori della cooperativa hanno goduto complessivamente di miglioramenti economici pari ad 1.248.000 euro. Per molti anni, da un lato l’importante mission della cooperativa di inserire al lavoro persone disabili, dando dignità a queste persone e sostegno ai loro familiari, e dall’altro la qualità dei servizi e la soddisfazione del cliente hanno favorito lo sviluppo della CILS. Da un po’ di tempo, inve ce, que sti elementi cominciano a non essere premiati dal contesto del libero mercato e nelle logiche degli appalti al massimo ribasso, che non tengono in alcuna considerazione la funzione pubblica svolta dalle cooperative sociali. Si sta diffondendo una preoccupante diminuzione di tutela e di attenzione p olitic a verso una forma di impresa che ha contribuito ad una rilevante riforma del welfare locale.

Altro punto dibattuto durante l’assemblea è stato quello dell’invecchiamento

delle persone disabili che comporta una serie di costi e sostegni per la cooperativa che vuole individuare percorsi personalizzati non esclusivamente e necessariamente di tipo lavorativo. Di questo si è già fatto portavoce il consigliere regionale Paolo Lucchi che ha accompagnato il presidente della CILS in Regione e che seguirà personalmente il problema, al fine di individuare strategie ed interventi per la tutela di questi lavoratori. Massima soddisfazione per i risultati sociali della CILS è stata confermata dall’intervento dell’onorevole Sandro Brandolini che intende portare in visita a Cesena il ministro Damiano e

Dalla Palestina a Cesena, per attingere esperienza e modelli utili da imitare nell’ambito della cooperazione sociale e della formazione. L’inziativa, che giunge dopo quella di novembre, ad opera di un gruppo di docenti svizzeri dell’Università di Zurigo, rientra nell’ambito degli scambi internazionali che la Cooperativa CILS ha attivato da tempo. Lo scopo è quello di accogliere gruppi e delegazioni straniere che operano e lavorano nell’ambito del sociale; in questo modo si mettono a confronto esperienze e modelli da adattare e trasferire altrove nei territori di provenienza degli stranieri. Questa seconda visita ha visto come protagonisti un team di dieci operatori sociali, fra cui quattro provenienti della città palestinese di Hebron (foto in basso). La delegazione ha visitato il laboratorio di preinserimento lavorativo e preso contatto con alcuni settori chiave della CILS. Lo staff di operatori sociali è stato accompagnato anche in visita ai centri di lavoro dell’EnAIP. «La collaborazione messa in campo dalla nostra cooperativa – affermano le coordinatrici sociali della CILS - ha come fine quello di esportare altrove i risultati che noi abbiamo conseguito e al contempo far tesoro dei suggerimenti da quanti vengono da noi ad imparare».

trasmettere così a livello nazionale buone pratiche nel campo dell’inserimento lavorativo e sociale. Infine molto stimolante è stato l’intervento del Presidente della Cassa di Risparmio di Cesena Bruno Piraccini che ha illustrato una pro-

posta di un eventuale inserimento della CILS fra i soci di Romagna Iniziative, per individuare nuove forme di collaborazione fra imprese profit e no profit finalizzate all’inserimento lavorativo di persone con disabilità complesse.

Archivio CILS

Bocconi avvelenati

La Società Cooperativa

La Società Cooperativa Mensile ufficiale di Legacoop Forlì-Cesena Editore: Sapim soc. coop. Via Monteverdi 6/b Forlì - Tel. 0543.785411 - Fax 0543.781134 www.lasocietacooperativa.it - info@sapim.it Direttore Responsabile: Emilio Gelosi Redazione: Monica Fantini, Guglielmo Russo, Valdes Onofri, Massimo Brusaporci, Francesca Fiorini, Enrica Mancini, Davide Cortesi Foto: F. Blaco, G.Sabatini, G.Colagrossi, Ufficio stampa Legacoop, Archivi cooperative Pubblicità: tel. 0543 785460 - marketing@sapim.it Impaginazione: Ufficio Stampa Legacoop FC - Stampa: Stab. Tipografico soc.coop.

Numero chiuso in redazione il 25 maggio 2007

AGROALIMENTARE

maggio 2007

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ORTOFRUTTA :: Confezioni con prezzi bassi e fissi invogliano i consumatori a consumare più spesso il prodotto a marchio Almaverde

Apofruit assume settanta lavoratori grazie alla strategia sul biologico I nuovi occupati nello stabilimento di Longiano. Nell’ultimo mese vendite incrementate del 40%

Archivio Apofruit

L

a nuova st rate gia imp ost at a da Apofruit Italia sull’ortofrutta biologica a marchio Almaverde Bio comincia a dare i suoi frutti e, per far fronte all’aumento delle vendite stimate in circa il 40% per il prodotto a proprio marchio, l’azienda ha concordato coi sindacati l’assunzione di 70 nuovi lavoratori stagionali per lo stabilimento di Longiano.

Per far fronte ad una situazione di “consumi stabili” e sulla base dell’esperienza proveniente dai mercati internazionali, dove il biologico continua a crescere e trova sempre

Renzo Piraccini ed Enzo Treossi, direttore e presidente di Apofruit.

maggiore consenso tra i consumatori, l’azienda cesenate sta proponendo un innovativo progetto: confezioni di prodotti ortofrutticoli biologici vendute “a pezzo” su tre livelli di prezzo, per il consumatore: 0,99, 1,49 e 1,99 euro per ogni unità.

La nuova impostazione, messa a punto con la collaborazione della Facoltà di Economia dell’Università di Bologna sede di Forlì e degli esperti di Commercianti Indipendenti Associati-Conad, prevede che i prezzi rimangano fissi per un lungo periodo di tempo (mediamente tra 3 e 6 mesi) e che vengano propo-

BILANCI :: Nel 2006 il giro d’affari complessivo è stato di oltre 75 milioni di euro

Piadina romagnola e IGP: ma la farina da dove arriva?

Negli anni diversificate le attività per far fronte al mercato ALCUNI NUMERI

• 75 milioni di euro di produzione nel 2006 • 3.301 Soci produttori Agricoli e loro Cooperative • 12 banche come soci sovventori • oltre 13 mila clienti • 47 Dipendenti diretti • 21 agenti e loro collaboratori • 27 agenzie periferiche

presenta come la maggior cooperativa di servizi per l’agricoltura operante nelle

Archivio CAI

U

province di Forlì-Cesena e di Rimini. Pur conservando, quale attività principale e fonte del suo sostentamento la vendita di prodotti per l’agricoltura,

nel decennio in esame, e soprattutto negli ultimi anni, il Consorzio Agrario ha attivato e sviluppato una serie di servizi ed iniziative intese a supportare in vari settori le aziende agrarie, come è nello spirito dei suoi statuti, dall’epoca della sua fondazione ad oggi.

Di recente l’introduzione di un settore operante nelle energie alternative, mentre intensificato quello dell’enologia e garden.

Nel 2006 inoltre il Consorzio rileva in affitto la gestione del Frantoio di Savignano sul Rubicone volendo porsi così come punto di riferimento cooperativo anche per il settore olivicolo dalla piantina all’olio

li, che porteranno le unità lavorative dello stabilimento a 400. Apofruit Italia, nel 2006, ha occupato 135 dipendenti fissi e 1.950 stagionali (1.600 in Romagna), di cui oltre il 60% ha con l’azienda un rapporto continuativo (101 e 151 giornate lavorative).

Anche al sud il prodotto biologico cresce, così Apofruit investirà 2 milioni di Euro nello stabilimento di Scanzano Jonico dove si lavorano i prodotti Almaverde Bio per l’export.

Altri 10 milioni andranno in riconversioni produttive che riguarderanno uva senza semi, nettarine, albicocche e clementine.

RIFLESSIONI

Le novità del Consorzio Agrario na struttura sempre presente con l’assistenza tecnica specializzata, qualificata, incrementata sul territorio e gratuita e una rete di strutture operanti sul territorio da oltre 100 anni. Caratteristiche, queste, di non poco conto e indispensabili per rendere competitiva l’agricoltura locale in un contesto globale. Un concetto più volte sottolineato dal presidente Filippo Tramonti e dal direttore Adamo Zoffoli. Oggi il Consorzio Agrario Interprovinciale di Forlì-Cesena e Rimini, con un giro di affari di oltre 75 milioni di euro, si

sti in assortimento i 12/13 prodotti più importanti di ogni periodo – quindi prioritariamente frutta e verdura “di stagione Alta qualità, prezzo conveniente e notorietà della marca Almaverde Bio, sono alla base del successo che questo progetto sta raccogliendo tra i consumatori.

La conseguenza più diretta di questa nuova sit ua zio n e è l’aum e nt o dell’occupazione nello stabilimento di Longiano, dove viene confezionato il biologico per il mercato italiano. Nei prossimi giorni verranno assunti 70 nuovi lavoratori stagiona-

Ormai non passa giorno che non si legga della piadina romagnola. Intere colonne di giornali declamano la tipicità e le qualità culinarie di questo importante prodotto della nostra terra. Pochi però si fanno la domanda: «Ma la farina che si usa per fare le piadine da dove viene?». Tra questi c’è il Consorzio Agrario, che ha promosso negli ultimi tempi con successo l’esperienza del pane romagnolo. «Difficilmente - si legge in una nota - si riesce ad ottenere una risposta articolata e soddisfacente. Insomma il prodotto è tipico, ma la farina può avere le provenienze più disparate. Eppure se pensiamo alla storia di questo nostro prodotto, non possiamo non riandare alle nostre case contadine dove il grano prodotto serviva innanzitutto per il consumo interno. Ci si recava al mulino con il proprio grano raccolto dai propri campi coltivati per un anno intero e si tornava a casa con i sacchi di farina. Diciamo la verità. La farina non era un granchè, almeno secondo i canoni moderni di classificazione delle farine, ma proprio per questo è nata la piadina. Per valorizzare un prodotto che seppur povero e poco dotato dal punto di vista panificatorio, andava comunque bene per produrre questa “ luna” di pasta non lievitata che al calore delle teglie si cuoceva riempiendo le case di quella caratteristica fragranza tipica della piadina e degli altri ingredienti che la compongono».

«Quindi - si conclude - se parliamo di piadina e di IGP non possiamo prescindere dal pretendere che questa sia prodotta partendo esclusivamente da farine prodotte in Romagna. È come se volessimo parlare di Sangiovese di Romagna utilizzando le uve provenienti da altre regioni. Allora un processo di identificazione così specifico come quello della IGP della Piadina Romagnola non dovrebbe disinteressarsi completamente dell’origine della farina utilizzata».

imbottigliato proposto con il marchio commerciale “Consolio”.

Di fondamentale importanza è stata l’attivazione della OP Cereali Romagna, nel cui ambito nascono infatti le iniziative Grano Romagnolo da cui la Farina di Grano Romagnolo e, da quest’anno, il Pane Romagnolo prodotto con questa farina; una intera filiera

controllata dalla OP che sta iniziando a dare i frutti sperati e cioè quelli della valorizzazione del prodotto e una retribuzione maggiore per i produttori.

Ma la chiave del successo per il futuro, sottolinea il Direttore Adamo Zoffoli, saranno le sinergie fra le strutture presenti e l’elevata professionalità e imprenditorialità degli operatori.

SPECIALE BELLACOOPIA

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Si è conclusa con un grande evento al Teatro San Luigi la IV edizione di Bellacoopia, il concorso di Legacoop che ogni anno coinvolge 200 ragazzi delle scuole superiori

Parrucchieri “babysitter”, produttori di vele ecologiche e “cercatori d’acqua”: come sempre nei progetti si specchiano i sogni, le idee e le speranze dei ragazzi

I giovani reinventano le cooperative S

i chiama “Ricci Capricci” ed è un luogo dedicato ai bambini: un po’ negozio di parrucchiere, un po’ giardino d’infanzia. Con questa idea d’impresa la IV D dell’Istituto Ruffilli – Melozzo di Forlì (foto in alto) si è aggiudicata i duemila euro del primo premio di Bellacoopia, il concorso per cooperative virtuali promosso da Legacoop Forlì-Cesena in collaborazione con Coopfond e con il Polo forlivese dell’Università di Bologna. Il posto d’onore (1.500 euro di premio) è andato ad “Acqua Due O” (foto in basso a sinistra), progetto di risparmio idrico e analisi delle acque della III A Chimici dell’ITIS Marconi di Forlì, mentre la terza piazza (1.000 euro) è stata occupata dalla V C dell’ITC Matteucci di Forlì, che con “Vai col vento” ha stilato un interessante business plan per la produzione di vele nautiche (in basso a destra).

I premi speciali da 450 euro sono andati alla IV A dell’Istituto Ruffilli-Oliveti di Forlì e alla IV C dell’ITC Renato Serra di Cesena, che si sono rivolti rispettivamente al mondo della natura (“Battito d’Ali”, vincitore anche per la migliore comunicazione dal vivo) e della produzione di

energia elettrica dal sole (“Foto Sun”).

Si nota, in tutti i progetti, non solo in quelli vincenti, una grande attenzione dei ragazzi per il mondo che li circonda, che sfata il mito mediatico del disimpegno delle nuove generazioni. I sogni e le speranze sono sempre gli stessi, cambia il modo di esprimerli, e lo si è visto anche nella vera novità di quest’anno, la sezione “Bellacoopia per il Sociale” che ha visto protagonisti i futuri operatori sociosanitari dell’istituto professionale Melozzo da Forlì in progetti rivolti all’area psichiatrica e a quella disabili. Il premio, in questo caso, erano quattro tirocinii presso le cooperative CAD e Tragitti. I vincitori sono Romina Mazzolani, Enrico Milanesi, Giulia Bosi e Sara Bosi (a destra). La cerimonia finale si è svolta mercoledì 9 maggio al Teatro San Luigi di Forlì, di fronte agli oltre duecento studenti partecipanti. Il comitato di valutazione era composto da Emanuele Chesi, Margherita Collareta, Pier Giuseppe Dolcini, Giulio Ecchia, Paolo Zurla, Gaetano Foggetti, Loretta Lega, Paola Mettica e Mario Russomanno. Lo speciale televisivo realizzato in occasione dell’evento dall’ufficio stampa di Legacoop è disponibile sul sito www.legacoopforlicesena.it

La Società Cooperativa

Cosa ne pensano loro Grazie tante per la bellissima giornata che ci avete fatto passare, anche perchè sono molto orgoglioso del mio progetto.

Mai mi sarei aspettato di arrivare secondo facendo la terza superiore. Sono lieto di annunciare che a furor di popolo abbiamo deciso di mantenere la promessa fatta in presentazione, 200 euro della nostra vincità saranno devoluti per progetti di “save the children” per la depurazione delle acque ai bambini del terzo mondo (+ del 10% promesso). A nome di tutta la coopeativa Acqua2O vi faccio i miei più sentiti auguri per il futuro di Legacoop e per la bellissima opportunità dataci. Visto il successo della nostra idea parteciperemo, già quest’altr’anno alla nuova edizione, con una nuova idea. Auguri e GRAZIE INFINITE! ANDREA CANALI (rappresentante progetto ACQUA2O)

REDAZIONALE

a cura di Sapim soc.coop.

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ESTATE :: Con il caldo l’impianto all’aperto di Cesena viene preso d’assalto da migliaia di persone in cerca di refrigerio

Divertimento, sport e salute per tutti alla piscina comunale di Cesena L’impianto sarà aperto al pubblico dal 2 giugno fino a tutto il mese di agosto

C

on l’arrivo dell’estate, la piscina comunale di Cesena è sicuramente un impianto sportivo idoneo per passare bene almeno una parte delle proprie vacanze.

La vasca olimpionica è in grado di rispondere sia alle necessità dei nuotatori più esperti che a quelle di donne e uomini che vogliono semplicemente trovare un po’ di fresco tuffandosi in acqua.

La vasca da 50 metri è infatti quanto di meglio si possa avere in città per fare sport acquatici, mentre il piano vasca e il parco sono ottimi per rilassarsi stesi su un lettino al sole.

L’impianto (che sarà aper to al pubblico dal 2 giugno fino alla fine di agosto, dalle 9.30 alle 20.30 in settimana, fino alle 20 nei weekend) è dotato di circa 160 lettini e di una sessantina di ombrelloni, oltre a numerose sedie e panchine a disposizione degli utenti.

Nelle giornate migliori le presenze arrivano a superare le 300 unità, con punte che sfiorano le 600 presenze nei fine settimana.

Inoltre c’è la vasca piccola con l’acquascivolo da 18 metri di lunghezza, che rappresenta un ottimo divertimento per i bambini fino ai 12 anni, tant’è vero che la partecipazione ai numerosi centri estivi organizzati da diversi enti e associazioni è notevolmente aumentata da quando ci sono le vasche

esterne. A proposito di centri estivi, quello organizzato dal comitato UISP di Forlì-Cesena vede mediamente presenti tutte le mattine, nei giorni feriali, circa un centinaio tra bambine e bambini dai 6 ai 14 anni. Il parco adiacente la vasca è a loro disposizione, prima di partecipare ai corsi di nuoto, per le attività ludiche, di teatro o anche di studio.

Nel parco si trova anche un bar, ottimamente gestito, a disposizione di tutti gli utenti della piscina per rispondere anche alle esigenze di quanti hanno, ad esempio, una pausa pranzo molto risicata.

SWIM.CE, inoltre, per tutto il periodo estivo continuerà a offrire il servizio organizzativo per corsi di nuoto, aquagym, aquastep, aquateknica e pre-parto.

La piscina comunale vede inoltre al suo interno anche una vasca per l’idroterapia utilizzata attualmente dalla Cooperativa ARCADE che, attraverso i suoi fisioterapisti, effettua quotidianamente servizi per quanti necessitano di esercizi di riabilitazione in acqua, una forma di terapia ormai universalmente riconosciuta tra le migliori per i risultati ottenuti.

CESENATICO

Around gestisce “I Diamanti” La società cooperativa AROUND SPORT è diventato il nuovo gestore dell’impianto sportivo “I Diamanti”, a Cesenatico, per l’estate 2007.

Il centro si trova nella zona di Levante ed è dotato di una spiaggetta con circa 70 ombrelloni e 300 lettini, una piscina da 25 metri, 2 acquascivoli, un campo polivalente da calcetto e tennis e un campo da beach-volley.

Il bar che si trova nel centro sportivo è in grado di soddisfare le richieste dei clienti più esigenti ed anche di organizzare feste fino all’orario di chiusura previsto dai regolamenti comunali.

Gli accordi con alcuni albergatori della zona costituiscono un buon viatico per migliorare la proposta turistica, ma anche sportiva, offerta ai vacanzieri che sceglieranno Cesenatico come meta delle loro ferie.

SEMINARI E CONVEGNI

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La Società Cooperativa

Comunicazioni di servizio

UE :: Il seminario organizzato da Legacoop, Confcooperative, Confindustria e Centuria-RIT

Titolo su due righe Giornalisti della con il rubrica silenziatore

Investire in innovazione, un’opportunità concreta

Di Tangentopoli abbiamo saputo tutto (o quasi). Delle allegre telefonate tra Fassino e Consorte anche. Così come della casuale asunzione di un mafioso come stalliere nella villa di Arcore. Di Vallettopoli invece abbiamo saputo decisamente troppo. Troppe chiacchiere su vicende di lenzuola e divani ma anche troppo su certi benefit di potenti o sottopancia di potenti. Qualcuno deve aver pensato che era ora di dire basta. Un’occasione troppo ghiotta per questo qualcuno. Anzi, per il 99 per cento dei nostri deputati che hanno detto sì alla legge propugnata dal ministro Mastella. Che in pratica vieta la pubblicazione, anche parziale o per riassunto, degli atti di indagine contenuti nel fascicolo del pubblico ministero. Si badi bene, anche gli atti non più coperti dal segreto istruttorio, insomma quelli comunicati agli stessi imputati e alle parti. L’hanno gabellata come “legge anti intercettazioni”. In realtà è un silenziatore assoluto alla cronaca giudiziaria. Fosse stata in vigore quindici anni fa forse solo oggi sapremmo che Craxi era latitante per una non meglio precisata accusa di corruzione. La categoria dei giornalisti è giustamente preoccupata per questa legge che farà sembrare gli arrestati dei desaparecidos. Il Tale è stato incarcerato. Per quali motivi? Boh, lo sapremo forse tra due anni al processo...

Ma tutto sommato molti appaiono anche felici della congiuntura. Al posto di denunciare le malefatte dei politici, ci dedicheremo alle sagre e ai tagli dei nastri delle fiere per cui, notoriamente, è più difficile essere querelati o sparire dentro un pilone dell’autostrada. Magari potrebbero preoccuparsi un po’ anche i cittadini. Almeno quelli che credono nella libertà d’informazione e nella necessità di essere informati per poter decidere in democrazia.

Il VII Programma quadro per il settore agroalimentare

N

el corso del mese di dicembre 2006 la Commissione Europea ha lanciato i primi inviti a presentare proposte all’interno del VII Programma Quadro per le attività di Ricerca, Sviluppo Tecnologico e Dimostrazione (VII PQ). Tale Programma finanzierà la ricerca europea nel periodo 2007-2013 mettendo a disposizione complessivamente 53 miliardi di Euro con l’obiettivo di rafforzare le basi scientifiche e tecnologiche, l’innovazione e la competitività del sistema produttivo europeo.

Legacoop Forlì-Cesena – Sportello Innovazione, in partnership con Confindustria Forlì-Cesena, Confindustria Rimini, Confindustria Ravenna, Confcooperative Forlì-Cesena e Centuria-rit ha organizzato il 16 marzo scorso un seminario di approfondimento sulle opportunità offerte dal Programma nel settore Agroalimentare, in particolare sulle risorse finanziarie messe a disposizione e sulle competenze scientifiche esistenti a livello regionale all’interno della Rete Alta Tecnologia dell’Emilia-Romagna e dell’Università di Bologna.

La Rete Alta Tecnologia, promossa dalla Regione Emilia-Romagna, è composta da 27 laboratori di ricerca industriale, 24 centri e 6 parchi per l’innovazione operanti su tutto il territorio regionale sotto il coordinamento di Aster, il Consorzio tra la Regione Emilia-Romagna, le Università, gli Enti di Ricerca e le Associazioni di impresa. Nel settore di riferimento la Rete Alta Tecnologia si articola nei laboratori TECAL (Tecnolo-

UNIVERSITÀ :: Lezioni e incontri formativi per gli studenti delle facoltà romagnole

Legacoop sale in cattedra

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i moltiplicano le occasioni d’incontro tra il mondo universitario e quello cooperativo. Negli ultimi tempi Legacoop è stata protagonista di due appuntamenti di rilievo, tesi a presentare gli aspetti istituzionali dell’associazione.

Entrambe le lezioni hanno avuto come protagonista Guglielmo Russo, responsabile Servizi e Welfare di Legacoop Forlì-Cesena. La prima si è svolta presso la sala Zambelli della Camera di Commercio nell’ambito del corso universitario “Profili Economico-Aziendali Romagnoli” gestito da Multifor.

Due importanti cooperative hanno portato le loro testimonianze: il Mandorlo, rappresentata dalla presidente Luana Grilli, e CEAR, nella persona del presidente, Sergio Lorenzi, che si è soffermato anche sull’innovativa esperienza di ELFI. Il secondo appuntamento, organizzato dall’ufficio Tirocini della Facoltà di Scienze Politiche “Roberto

gie e impianti per l’industria alimentare), SIQUAL (Laboratorio per la Sicurezza e la Qualità degli Alimenti), CEREALAB (Laboratorio biotecnologie non-OGM per l’industria sementiera) e dai centri per l’innovazione CITIMAP (Centro per l’Innovazione nell’Impiego del Telerilevamento nell’Industria Meccanica per l’Agricoltura di Precisione) e SIQUILACA (Centro per l’Innovazione, Sicurezza e Qualità nell’Industria Lat-

Ruffilli”, si è tenuto il 24 maggio, nell’aula Mazzini di corso della Repubblica Guglielmo Russo ha tenuto una lezione tesa a far conoscere

tiero-Casearia). L’Università di Bologna, nodo centrale della Rete Alta Tecnologia dell’Emilia-Romagna, supporta le imprese del settore agroalimentare nei processi di innovazione tecnologica mettendo a disposizione le competenze di circa 80 gruppi di ricerca per un totale di oltre 500 ricercatori riuniti sotto il cappello di “Alma Food Research”.

Il seminario, che ha visto la partecipazione di circa 15 imprese, ha permesso di presentare le regole e le modalità di accesso al VII PQ e le competenze di ricerca di Alma Food in relazione ai diversi temi oggetto delle prime chiamate del Programma: Gestione della catena alimentare, Alimentazione e consumatori, Alimentazione e salute, Sicurezza alimentare, Qualità alimentare e processi, Produzione alimentare sostenibile, Biotecnologie industriali.

Le imprese interessate a ricevere maggiori infor-

l’organizzazione di Legacoop, la sua consistenza e i profili professionali più richiesti nell’ambito dei settori di appartenenza. (E.G.)

mazioni sulle modalità di accesso al VII Programma Quadro della Commissione

Europea possono contattare lo Sportello Innovazione di Legacoop (0543 785411).

ASSOCIAZIONE STAMPA FORLIVESE Sabatini

di Emanuele Chesi

“Emergenza informazione”, il convegno in Sala Gandolfi Giovanni Rossi (FNSI) e Claudio Santini (Ordine dei Giornalisti) sono stati i relatori del convegno “Emergenza informazione” organizzato lo scorso 17 maggio dall’Associazione Stampa Forlivese. L’incontro - sponsorizzato da Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì e Sapim/Salastampa.info - è stata l’occasione per affrontare i tanti temi caldi che agitano il settore, dal rinnovo del contratto di categoria al decreto Mastella sulle intercettazioni. Materiali e file multimediali sono sul sito http://blog.salastampa.info.

REDAZIONALE A CURA DI SAPIM

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Masterfoto

maggio 2007

ENERGIA SOLARE :: Presentato a Martorano l’impianto da 50 KWh costruito sul magazzino delle ortive della cooperativa sementiera

C.A.C. inaugura il tetto fotovoltaico La cerimonia alla presenza di Roberto Pinza e Luciano Sita

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ono stati il Vice Ministro dell’Economia e Finanze, Roberto Pinza, e il Presidente nazionale di Legacoop Agroalimentare, Luciano Sita, ad inaugurare domenica 29 aprile il nuovo impianto fotovoltaico di C.A.C., la Cooperativa Agricola Cesenate leader nel settore della

moltiplicazione sementiera.

Realizzato dalla Enerwell di San Piero sul tetto del magazzino delle ortive di C.A.C., l’impianto è composto da 280 moduli fotovoltaici che occupano una superficie di 1.000 metri quadrati e consentirà di produrre 50 KWh di energia pulita. In trent’anni, saranno così risparmiati

Sapim

IL CONCORSO FOTOGRAFICO PER I SOCI

Immagini da premio dalle pagine di “Sementi news” Al termine dell’assemblea sono stati consegnati i riconoscimenti ai soci che hanno partecipato alla iniziativa “Scatta il concorso”, il concorso fotografico lanciato lo scorso anno dalle colonne del mensile della Cooperativa, “Sementi News”. Tante le fotografie inviate, confluite in una mostra allestita nel magazzino della Cooperativa e suddivise in tre categorie: Uomini e mezzi, Colture/Culture e Cooperatori di domani. Nella foto, alcuni dei soci premiati.

l’equivalente di 20.000 barili di petrolio e verrà evitata l’emissione in atmosfera di 1.200 tonnellate di anidride carbonica, principale responsabile dell’effetto serra.

La scelta di produrre energia pulita grazie alla luce del sole rientra nella politica ambientale da anni seguita dalla Cooperativa, tra le prime in Emilia-Romagna ad aver conseguito la registrazione Emas.

Pur in un contesto di andamenti climatici penalizzanti, è stato positivo il 2006 per C.A.C., che per il terzo anno consecutivo ha fatto registrare risultati caratterizzati dal segno più: il valore della produzione si è attestato a quota 22.400.000 euro, con un utile di circa 250.000 euro.

Ai 2.065 soci è stato liquidato il 59,4% del fatturato, per complessivi 13 milioni di euro, di cui oltre 3 milioni assegnati sotto forma di integrazioni per basse produzioni e 1.200.000 euro circa come premi di produzione.

Nel corso dell’anno passato, inoltre, la cooperativa è riuscita a contenere in maniera consistente i costi e a ridurre le contestazioni sulla purezza delle sementi

moltiplicate.

Per il prossimo triennio la Cooperativa intende investire principalmente in innovazione, destinando circa 6 milioni di euro a iniziative a sostegno della base sociale. In primo luogo punterà a decentrare i servizi di assistenza tecnica e di supporto alle aziende associate, distribuite in ben nove regioni italiane. Verrà garantito supporto alle aziende produttrici, con incentivi per la realizzazione di moderne attrezzature di condizionamento. Non mancheranno, inoltre, interventi per ammodernare i processi industriali presso la sede centrale e per promuovere attività di formazione per il personale e per i soci, specialmente per quelli più giovani.

Un altro obiettivo ambizioso che C.A.C. si è data è quello di destinare a recupero energetico gli scarti di lavorazione, nell’intento di convertire in energia almeno una parte delle 3.000 tonnellate di scarti di lavorazione che vengono prodotte. A tal proposito verrà presto avviata la sperimentazione con alcune imprese associate del territorio faentino.

GLI INTERVENTI

Un dato positivo è quello che è emerso dalle parole del Viceministro dell’Economia Roberto Pinza, che in occasione della assemblea di C.A.C. ha ricordato che nella Finanziaria gli interventi a favore dell’agricoltura sono aumentati, in considerazione del fatto che il Governo ha posto questo settore come uno dei punti centrali dello sviluppo futuro del Paese. E guardando alla realtà di C.A.C. Pinza ha inoltre sottolineato l’attenzione dell’Esecutivo alle energie alternative: “l’impegno – ha detto il Viceministro – è quello di ridurre significativamente la dipendenza dal petrolio, arrivando all’obiettivo del 20% di energia da fonti alternative, per l’approvvigionamento sia domestico che industriale.

Per fare ciò è necessario puntare su ricerca e innovazione, anche con interventi di sostegno quando sono realizzate congiuntamente da imprese e università”.

Sul tema della sostenibilità ambientale, unita alla globalizzazione dei fenomeni economici, si è soffermato anche il presidente nazionale di Legacoop Agroalimentare, Luciano Sita, che ha riconosciuto nella specificità della forma cooperativa uno dei fattori di successo per combinare valorizzazione del territorio e qualità. “Il mondo agricolo cooperativo fa crescere il territorio – ha puntualizzato Sita - ha una qualità del fare impresa che non è confrontabile in termini di produzione di valore e di valori, oltre che di qualità del lavoro, con le grandi multinazionali che abbandonano il territorio e delocalizzano la produzione”. “Per fronteggiare la nuova realtà – ha proseguito Sita – occorre avere imprese di dimensioni più grandi in grado di essere maggiormente competitive e capaci di fare innovazione e ricerca, di stare sul mercato e generare le condizioni della sostenibilità”.

E guardando al futuro, Sita ha ricordato che bisogna far stare nel lavoro agricolo i giovani, le culture nuove, i talenti senza i quali non si hanno prospettive, auspicando anche una unità di tutta la cooperazione, con il superamento di contrapposizioni e divisioni che non esistono ormai più.

REDAZIONALE

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pubbliredazionale a cura di Sapim

PRODUZIONE LAVORO :: Cambio al vertice della cooperativa impiantistica. La vicepresidente Catia Ridolfi assume la massima carica

Agostino Mainetti passa il testimone alla presidenza di Idrotermica Coop Il manager cooperativo rimarrà come direttore generale. Alla vicepresidenza siederà Mirco Romiti

Una donna al vertice Al vertice di Idrotermica Coop - dopo la nomina formalizzata all’assemblea dei soci del 25 maggio - siederà una donna, l’attuale vicepresidente Catia Ridolfi. Nel mondo delle cooperative di produzione lavoro è un caso più unico che raro, segno di una capacità di innovazione che va al di là delle strategie di mercato. Il nuovo vicepresidente sarà un giovane so-

Archivio fotografico Sapim

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gostino Mainetti, da 27 anni presidente di Idrotermica Coop, passa il testimone. Non è un addio, e nemmeno un arrivederci: Mainetti continuerà a lavorare all’interno della cooperativa nella veste di direttore generale, con lo stesso entusiasmo e professionalità di sempre.

Si tratta piuttosto della capacità di progettare il futuro da parte di un gruppo dirigente che ha contribuito a rendere grande il movimento cooperativo e ora ha l’obiettivo di impostare una struttura organizzativa che possa continuare a macinare buoni risultati anche negli anni a venire.

Nei fatti è l’interpretazione migliore di quel valore cooperativo che con un (brutto) termine viene citato nei manuali di economia come “transgenerazionalità”. Mainetti, del resto, i valori cooperativi li ha impressi nel sangue. Fa parte del movimento cooperativo dal 1976, e dal 1980 è alla guida di Idrotermica Coop, impresa di cui ha firmato i principali successi conducendola alla posizione di leader nazionale nel settore impiantistico.

La nuova presidente di Idrotermica Coop, Catia Ridolfi, al centro in piedi tra gli organizzatori del secondo Memorial Massimo Pieratelli. A destra il presidente uscente, Agostino Mainetti.

cio di 38 anni proveniente dalla struttura tecnica e formato all’interno della cooperativa: Mirco Romiti. Completano il quadro la conferma del direttore tecnico Riccardo Ciarallo, del responsabile amministrativo Piero Cecchini, e

del responsabile della produzione Lauro Caspoli.

Nelle vesti di commerciale un nuovo arrivo: il 38enne Roberto Pasqualini.

«Sono scelte nell’ottica della continuità - spiega Mainetti - che nascono dal desiderio di suddividere le

IL 2006 DI IDROTERMICA Principali acquisizioni

Ospedale di Avellino AUSL Forlì manutenzioni D.M.O. Careggi Carcere di Savona Palazzina direzionale AUSL Forlì Centro Benessere Bellaria Tramvia Firenze

Lavori eseguiti IRST di Meldola (1° Lotto) Fiera di Rimini Ospedale Pesaro Centro Montefiore (1° lotto) Ospedale S.Sofia Piscina Forlimpopoli

mln € 9,0 3,3 3,1 2,1 2,0 0,7 0,7 3,5 2,4 2,1 2,0 1,2 0,7

Bilancio 2006

Fatturato di 16 milioni di euro

Risultato commerciale

Buon risultato commerciale con acquisizione di lavori per 29 milioni di euro.

responsabilità gestionali e di governo dell’impresa all’interno di un team che in questi anni ha dato ottima prova di sé».

Bilancio OK, mercato in crisi I numeri del bilancio 2006, in effetti, confermano l’impressione di un’azienda più che solida, la quale continua a produrre buoni risultati nonostante una crisi del mercato degli appalti pubblici che picchia duro ormai da lungo tempo.

Quest’anno il fatturato è stato di 16 milioni di euro, con una flessione giustificata dallo slittamento temporale di alcuni cantieri.

«Pensiamo che sia ancora giusto puntare sulla qualità, piuttosto che sulla quantità - afferma Mainetti - ma il settore sta evolvendo in maniera sempre più preoccupante, con un calo consistente dei bandi di gara e marginalità ormai ridotte al lumicino. In queste condizioni viene pena-

lizzato proprio chi, come noi, si è sempre preoccupato di garantire la sicurezza nei cantieri e la qualità dei propri lavori, costi reali che non vengono più riconosciuti».

Nonostante ciò il portafoglio lavori di Idrotermica Coop è di 39 milioni di euro. Il settore ospedaliero continua ad essere preponderante, con circa il 50% dell’attività svolta in tale ambito.

Tra i lavori terminati nel 2006 che portano la firma di Idrotermica Coop figurano l’Istituto Tumori di Meldola (primo lotto), e gli ospedali di Santa Sofia.

Nel 2006 la cooperativa ha realizzato anche gli impianti della Fiera di Rimini, della piscina di Forlimpopoli e del nuovo centro commerciale Conad Montefiore di Cesena.

«Il 2007 - prosegue Mainetti - si è aperto con l’acquisizione di due grosse commesse: l’Iper Leclerc

Conad di Forlì, tramite Coopsette, e lo stabilimento Technogym di Cesena.

Due lavori di livello europeo che qualificano ulteriormente la nostra immagine».

Socialità è solidarietà Idrotermica Coop è fedele ai valori cooperativi anche nella ricerca continua della socialità e del rapporto con il territorio. Tra le tante iniziative sponsorizzate vanno ricordate quelle in favore dell’IRST - per cui nell’ambito del movimento cooperativo si sta preparando un consistente emolumento - e la seconda giornata di ciclismo dedicata alla memoria di Massimo Pieratelli.

Il 16 giugno, infine, si terrà la seconda edizione della “Rustida”, la festa della cooperativa in cui vengono rinsaldati, in un clima famigliare, i legami con i soci, i clienti e i principali fornitori.