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Bollettino ufficiale di:

Forlì-Cesena

Mensile ufficiale di Legacoop Forlì-Cesena - Editore: Sapim soc.coop. - Direttore responsabile: Emilio Gelosi - Stampa: Stabilimento Tipografico dei Comuni, Santa Sofia (FC) - Anno XII n.2 febbraio 2008 - Aut.Trib. di Forlì del 20/10/97 - Reg.Stampa n.28/97 - Poste Italiane spa - spedizione in a.p. D.L.353/03 (Conv. L.46/04) art.1 comma 1, DCB Forlì - Tassa pagata - La presente pubblicazione viene distribuita esclusivamente in abbonamento postale e i dati relativi a nominativi e indirizzi dei lettori sono stati inseriti nelle nostre liste di spedizione. Ciascun lettore, a norma dell’art.7 D. Lgs. 196/2003, potrà avere accesso ai propri dati in ogni momento, l’aggiornamento la rettifica o la cancellazione oppure opporsi gratuitamente al loro utilizzo scrivendo a: Legacoop Forlì-Cesena, via Monteverdi 6/b, 47100 Forlì. codice ISSN 1971-6842

www.lasocietacooperativa.it

Un impegno concreto contro le cooperative spurie In applicazione del Protocollo Nazionale sulla Cooperazione, siglato in sede ministeriale a fine 2007 e recepito dal Decreto Milleproroghe del Governo, è stato costituito a Forlì, presso la sede della Direzione del Lavoro, l’Osservatorio provinciale sulla cooperazione.

A differenza di analoghi strumenti già da tempo operanti ma finalizzati più sul versante delle politiche del lavoro, questo Osservatorio ha esplicite finalità di contrasto di tutte quelle situazioni di dumping contrattuale che determinano sia una alterazione delle regole della concorrenza e del mercato sia una lesione dei diritti dei lavoratori.

In sostanza l’obiettivo è quello di individuare e contrastare il fenomeno delle cooperative “spurie”, cioè di quelle imprese che utilizzano in modo surrettizio la forma cooperativa, orientando conseguentemente su di esse l’attività ispettiva.

I caratteri di “riconoscimento” di tali cooperative fissati dal Protocollo sono: la non corrispondenza tra i rapporti di lavoro e le mansioni effettivamente svolte dai soci lavoratori e la mancata corresponsione ai soci lavoratori del trattamento economico complessivo del CCNL siglato dalle Organizzazioni Sindacali comparativamente più rappresentative a livello nazionale.

Dunque due le direttrici di intervento: modalità di instaurazione e gestione dei rapporti di lavoro da una parte, fenomeni elusivi degli obblighi retributivi e contributivi dall’altra.

L’Osservatorio potrà agire sia su casi segnalati, sia operando prioritariamente su settori o comparti produttivi ritenuti problematici utilizzando anche la possibilità di accedere ai regolamenti interni delle cooperative.

Ci pare importante sottolineare anche la composizione dell’organismo che vede la presenza delle tre Centrali cooperative, delle Organizzazioni Sindacali, del Direttore dell’Ufficio Provinciale del Lavoro, del Direttore dell’INAIL e del Direttore dell’INPS di Forlì-Cesena. Noi riteniamo che possa essere uno strumento importante di azione a cui come Legacoop di Forlì-Cesena intendiamo dare la nostra più concreta collaborazione. La tutela del lavoro dei nostri soci, il rispetto delle regole del mercato, la bontà del modello cooperativo e la sua immagine sono per noi e per le nostre associate elementi fondamentali da tutelare con rigore. Consapevoli in questo di contribuire alla qualità dello sviluppo dei nostri territori.

Guglielmo Russo Responsabile Welfare e Servizi Legacoop FC

Dopo dieci anni di arte al femminile Legacoop Forlì-Cesena rilancia e annuncia «CLICKinCOOP», un concorso fotografico dedicato a socie e dipendenti delle cooperative.

L’otto marzo che non ti aspetti La pittrice Barbara Balestri e il quadro scelto da Legacoop per le celebrazioni di quest’anno.

Servizio a pagina 10

SICUREZZA

I corsi di Legacoop per prevenire gli incidenti sul lavoro

AGROALIMENTARE

Apofruit investe a Longiano e punta sul fotovoltaico

CELEBRAZIONI

Gli anniversari delle cooperative, da C.A.C. a Coopservizi

IN-PAGINA

Le cooperative presenti in massa alla fiera del libro della Romagna

Pagina 3

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PRODOTTI TIPICI

CULTURA

ARTE

ARCI

Debuttano le prelibatezze delle Fattorie Malatestiane Pagina 9

Seconda edizione per il ciclo di incontri “Verba Volant” Pagina 9

Cooperative in visita alla mostra del Cagnacci Pagina 9

Il ricordo di Loris Romagnoli e dei sessant’anni della Costituzione Pagina 12

Archivio Legacoop FC

EDITORIALE

47100 FORLI’ Via Monteverdi 6/b Tel. 0543/785411 - Fax 781134 www.legacoopforlicesena.it

SALUTE E LAVORO

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La scala dei redditi di Pietro Caruso «Non bisogna forzare la natura, ma persuaderla, e la persuaderemo soddisfacendo i desideri necessari, quelli naturali se non recano danno, contestando invece aspramente quelli che recano danno» (Epicuro). Il pane comune è passato a costare tre euro al chilo; se poi ci si avventura nella sfiziosità dei forni (piadine salate e dolci, panini con ingredienti concorrenti alle tradizionali farine) il prezzo aumenta. Non c’è bisogno di fare i grandi economisti: se una qualsiasi famiglia di quattro persone spende al mese un centinaio di euro, vuole dire che in media un decimo/un dodicesimo del salario o dello stipendio se ne va soltanto in pane. Se ci aggiunge o latte, o vino, o birra, se ne va un altro decimo/dodicesimo dello stipendio. E poi ci sono i bisogni indotti, ma diventati necessari: le tariffe dei telefonini, le schede per i ragazzi e i bambini. Per non parlare dei rincari della benzina, del gasolio, del gas metano. Una società che voglia mantenere coesione ha da cambiare, soprattutto, il metodo di relazione con il popolo.

Solo che il popolo italiano, che oggi rifiuta questa definizione che non fa più chic, è anche suggestionabile almeno per la sua maggioranza ed è questa parte che poi risulta decisiva.

Fare capire che una politica di analisi e di trasparenza dei prezzi è vitale per la sopravvivenza della nostra economia di mercato è qualcosa di più marcato che pensare che la differenza la fa il prezzo del migliore offerente. Se vivessimo nel paradiso di Adam Smith sarebbe così. Siamo invece nell’inferno della concorrenza mancata e delle logiche di cartello. Un esempio per tutti: il prezzo delle benzine e i grandi marchi alimentari dietro ai banconi dei supermercati.

Il cliente-consumatoreutente si sente solo e, si sa, quando uno è solo pensa ad unirsi a una moltitudine urlante. Ce lo ha insegnato Alessandro Manzoni, ma evidentemente nella classe dirigente c’è chi non se ne ricorda.

ISTITUZIONI :: Ne fanno parte le Centrali Cooperative, i Sindacaati, la Direzione Provinciale del Lavoro, Inail e Inps

Nasce l’Osservatorio provinciale contro le cooperative spurie L’obiettivo è di contrastare chi si appropria indebitamente dei requisiti delle coop

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l triste fenomeno delle cooperative spurie, ovvero di quelle imprese che si appropriano dei requisiti propri delle cooperative per sfruttarne i benefici, senza garantire ai lavoratori i trattamenti economici e le tutele previsti dalla legge e dai contratti nazionali di lavoro, da oggi ha un nemico in più. È nato, infatti, l’Osservatorio permanente sulla cooperazione di Forlì-Cesena, il cui obiettivo è proprio quello di cercare di invertire una tendenza che appare in espansione in molti territori e che non solo getta discredito su tutto il movimento, ma comporta numerosi rischi per i lavoratori. Non a caso l’Osservatorio - realizzato in applicazione del protocollo nazionale siglato dal ministero del Lavoro a fine 2007 - è composto dalle tre Centrali cooperative (Legacoop, AGCI, Confcooperative), dalle Organizzazioni sindacali, dal Direttore dell’Ufficio Provinciale del lavoro, dal Direttore INAIL e dal direttore INPS di ForlìCesena.

L’organismo si muoverà nelle sue indagini sulla base di analisi settoriali di comparto e di segnalazioni da parte dei componenti, che potranno attivare i neces-

GRUPPO PARITETICO

Cooperative sociali: il rapporto sul secondo semestre 2007

Le segnalazioni faranno scattare controlli e sanzioni sari controlli e le eventuali sanzioni da parte degli uffici ispettivi.

«Siamo estremamente soddisfatti per la costituzione di questo strumento – dichiara Guglielmo Russo, responsabile Welfare e Servizi di Legacoop Forlì-Cesena e membro effettivo dell’Osservatorio - perché può rappresentare uno strumento di contrasto efficace a quelle imprese che utilizzando in modo surrettizio la forma cooperativa danneggiano sia la qualità del mercato che i diritti dei lavoratori, per non parlare dell’immagine dell’intero movimento cooperativo». (E.G.)

Nonostante alcune difficoltà le cooperative sociali continuano ad esercitare un’importante funzione nell’ambito di una corretta politica di welfare territoriale. È quanto si evince dal rapporto del Gruppo di Lavoro paritetico sulla cooperazione sociale relativo al secondo semestre del 2007, redatto con la consueta precisione dal coordinatore, Domenico Settanni (nella foto). ll Gruppo di lavoro, nel corso del semestre, ha continuato a svolgere una proficua attività nell’interesse della cooperazione e dei lavoratori occupati.

«Da segnalare - scrive Settanni - l’ottimo lavoro dalle Organizzazioni sindacali dei lavoratori all’interno della Casa Circondariale e del progetto pilota che ha visto una società profit assegnare i lavori a una società no profit. Importante il lavoro svolto con le cooperative di inserimento soggetti svantaggiati, relativamente agli accordi sui salari d’ingresso e sul loro superamento rispetto alle vigenze a seguito di motivate circostanze (vedi soggetti gravi e medio gravi)». Settanni, a nome del Gruppo, ha poi preso parte a svariati incontri presso l’Amministrazione Provinciale e i comuni sulle tematiche relative all’inserimento dei detenuti e delle altre aree di svantaggio.

Interessante, inoltre, il protocollo d’intesa sottoscritto presso la Prefettura - Ufficio Territoriale del Governo, teso a favorire l’inserimento sociolavorativo di persone in condizione di svantaggio. Nel corso del periodo considerato le cooperative in attività sono risultate 89. «È necessario riflet-

Romagna Particolarmente

L’antico borgo di Montebello Montebello fu inglobato nel finire degli anni Settanta nel Comune di Torriana uscendo dal Comune di Sogliano al Rubicone. Una intelligente operazione di recupero dell’antico e piccolo borgo ha permesso di poter mantenere intatta la struttura del paese raccolto ai piedi del castello.

di Luciano Liuzzi

Archivio Legacoop

Linea di Confine

febbraio 2008

tere - dice Settanni - sull’operatività delle nuove cooperative provenienti dal volontariato che si avvalgono, principalmente nella fase iniziale, di personale volontario.

Ma è anche oggi piu che mai necessario ricercare momenti aggreganti tra i sodalizi (vedi consorzi), ma anche collaborazioni forti con altre società cooperative del settore produzione lavoro, in grado di sostenere in particolare i sodalizi di inserimento soggetti svantaggiati per i quali appare sempre più importante il supporto di molti, se si vogliono evitare scioglimenti anticipati». (E.G.)

SALUTE E LAVORO

La Società Cooperativa

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INCIDENTI :: Monica Fantini: «Dall’operatore fino ai dirigenti tutti devono essere consapevoli che si può lavorare in sicurezza»

Infortuni sul lavoro, la prevenzione comincia dalla formazione Nel giro di quattro anni i partecipanti ai corsi sono aumentati del 50%, da 1.500 a 2.300

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sta concludendo �� il ciclo di preparazione dei Responsabili e Addetti del Servizio ��

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I dati più recenti relativi all’andamento degli infortuni nelle imprese associate a Legacoop Forlì-Cesena vengono dal bilancio sociale 2007. Come punto di eccellenza si registra l’esigua percentuale di infortuni (3%) rispetto al numero dei dipendenti per un settore come quello agroalimentare. Vengono poi indicativamente confermati gli andamenti nazionali, con una diminuzione del numero degli infortuni pari circa all’1,3%.

persone preparate secondo le più moderne tecniche di �� insegnamento. ��

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I DATI

Percentuali sotto le medie nazionali

di Prevenzione e Protezione all’interno delle aziende, �������������� che sfornerà oltre 150

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voro (17%) e tra un cantiere e l’altro (4%).

Gli accorgimenti che ognuno può intraprendere sono molti. «Alcuni molto semplici e dettati dal buonsenso – spiega la responsabile Politiche del Lavoro di Legacoop FC, Francesca Fiorini – come mantenere una corretta postura nell’uso dei videoterminali, per evitare quei fastidiosi mal di schiena “da ufficio”, o sollevare i pesi bilanciandoli sulle gambe. Altre accortezze si imparano con la formazione: molti operai cominciano a utilizzare i dispositivi per la sicurezza, come i tappi per le orecchie o le scarpe antinfortunistica, solo dopo che abbiamo fatto vedere loro quali sono le malattie professionali che possono insorgere senza». (E.G.)

�� COSA ����� FARE IN AZIENDA

Importanti anche buone prassi e organizzazione interna ��

�������������� Oltre alla formazione sono molteplici le limitarli il più possibile, cercando di conattività che le cooperative svolgono �� in ter- tenere la presenza di personale nelle man�� mini di sicurezza sul sioni pericolose. �� lavoro ����� in azienda.

Una particolare attenDa un’indagine svolta nel zione è inoltre rivolta alla corso del 2006 circa l’apscelta dei dispositivi di proplicazione normativa e deltezione individuale (DPI), �� prassi in materia le buone attrezzature indossate dal ambientale e di sicurezza lavoratore allo scopo di �������������� sul lavoro rivolta alle cooproteggerlo contro eventi perative di Legacoop Forlìsuscettibili di minacciarne �� �� �� Cesena, si evince come le la sicurezza o la salute du����� cooperative non si limitino rante il lavoro. Tali disposolo al mero rispetto delsitivi devono essere usati la norma, ma dimostrino quando i rischi non pos�� un’elevata attenzione nelsono essere evitati o suffil’applicazione di buone prassi. �������������� cientemente ridotti da misure tecniche di Queste riguardano principalmente la prevenzione. Un esempio di buone prassi �� �� �� corretta organizzazione aziendale, che viene da alcune cooperative che permet�����espo- tono al lavoratore di scegliere direttamenpermette ai lavoratori di non essere sti a determinati rischi, o comunque di te il DPI ritenuto più confortevole.

I dispositivi di protezione individuale (DPI) sono fondamentali per la prevenzione degli infortuni più gravi

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La Società Cooperativa

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Mensile ufficiale di Legacoop Forlì-Cesena Editore: Sapim soc. coop. Via Monteverdi 6/b Forlì Tel. 0543.785411 - Fax 0543.781134 www.lasocietacooperativa.it - info@sapim.it Direttore Responsabile: Emilio Gelosi Redazione: Monica Fantini, Guglielmo Russo, Valdes Onofri, Massimo Brusaporci, Francesca Fiorini, Enrica Mancini, Matteo Marchi Foto: F. Blaco, Archivi cooperative Pubblicità: tel. 0543 785460 marketing@sapim.it Impaginazione: Ufficio Stampa Legacoop FC Stampa: Stab. Tipografico soc.coop.

Numero chiuso in redazione il 3/3/2008

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soc. coop.

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«Quello che ci preme soprattutto – sottolinea la direttrice di Legacoop Forlì-Cesena, Monica Fantini – è diffondere un concetto a tutti i livelli: dall’operatore fino ai dirigenti, tutti devono essere consapevoli che si può lavorare in sicurezza». La formazione continua è necessaria, anche perchè gli infortuni, con il tempo, cambiano volto e le esigenze cambiano: «Per esempio – prosegue la Fantini – stiamo progettando dei percorsi per gestire il burn-out, ovvero lo stress che gli operatori delle cooperative sociali vivono nel contatto quotidiano con i pazienti anziani o disabili».

Ma dove avvengono principalmente gli incidenti sul lavoro? All’interno dell’impresa, come è ovvio, ma anche nel tragitto casa-la��������������

un progetto

untare sulla forma zione e sulla prevenzione p er ridurre gli infortuni sul lavoro: è questa la politica avviata da Legacoop Forlì-Cesena - associazione che riunisce 250 imprese con oltre 12 mila dipendenti - per contribuire a sradicare questa piaga. Nel giro di quattro anni i partecipanti ai corsi dedicati alla sicurezza sono aumentati del 50%, passando da 1.500 a oltre 2.300. E i risultati cominciano a vedersi, soprattutto nei settori più «a rischio».

Nel settore agroalimentare, ad esempio, la percentuale di infortuni rispetto al numero dei dipendenti si attesta attorno al 3%, ben al di sotto delle medie nazionali.

E in questi giorni, in collaborazione con CESVIP, si

TRASPORTI

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ATR :: Presentato un nuovo magazine rivolto a chi utilizza l’autobus a Forlì-Cesena

Un giornale per parlare di trasporto pubblico «MD Magazine» è stampato dal Tipografico di Santa Sofia

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INIZIATIVE

Conad Montefiore e Atr: un comarketing di grande successo La vendita degli abbonamenti Scuola Card per l’anno scolastico 20072008 ha visto una novità rilevante: un accordo di comarketing fra Atr e Conad per promuovere la scelta del mezzo pubblico. In pratica per ogni abbonamento sono stati regalati dei buoni spesa validi presso il superstore Conad del Centro Montefiore di Cesena. I buoni crescevano di numero se anche uno dei genitori sottoscriveva un ticket annuale. «Il successo dell’iniziativa è stato oltre le previsioni, sia in termini di numeri che in termini di gradimento degli utenti», dice Franco Mambelli, direttore del Conad Montefiore. «In ottobre abbiamo ritirato 2.944 buoni, e in novembre altri 2.532. La cosa che ci ha positivamente sorpreso è che ben più della metà provenivano da fuori delle mura comunali. Di fronte a questi risultati la nostra valutazione non può che essere positiva. L’auspicio è di poter ripetere presto l’iniziativa in futuro». Considerazioni queste che trovano ulteriore conforto nei dati di vendita degli Scuola Card, che hanno segnato un incremento del 4% rispetto al 2006 con 11.559 abbonati complessivi. Fino al 30 maggio, inoltre, sarà in vendita anche Estate Card, l’estensione ai mesi di luglio e agosto dell’abbonamento scolastico.

L’obiettivo è di porre i problemi della mobilità al centro dell’attenzione Quest’anno 69 mila copie prodotte con carta riciclata e marchio «Impatto Zero» to pubblico e la mobilità al centro di un circolo virtuoso che veda i gruppi di interesse principale parlare e leggersi su argomenti comuni».

Le sedici pagine a colori di Mobilità e Dintorni - realizzate dalla casa editrice Sapim su progetto grafico di Tuttifrutti e con la supervisione del servizio Relazioni Esterne di ATR - superano i confini del tradizionale periodico istituzionale per seguire la formula del «magazine», in cui interviste e notizie di interesse generale si affiancano a informazioni di servizio dirette espressamente a chi utilizza il mezzo pubblico per studio e lavoro.

Nel primo numero, ad esempio, l’intervista al professor Dino Amadori, direttore scientifico dell’IRST, rappresenta l’occasione

per parlare del prolungamento della linea 96 per Meldola, mentre l’apertura del progetto «Parkibus» a Cesena diventa il pretesto per tracciare un profilo storico dell’ippodromo, il cui parcheggio rappresenta il punto di scambio tra automobili e autobus diretti verso il centro della città.

Ad ogni uscita, inoltre, Mobilità e Dintorni propone un’intervista doppia a un autista e un passeggero della stessa linea: si parte con la 96A che collega Forlì a Predappio. Completano il sommario del primo numero le notizie dal mondo della mobilità sostenibile, un servizio sui filtri antiparticolato, il racconto vincitore dell’ultima edizione del concorso «Sulla Strada» e un divertente oroscopo, tagliato su misura per chi viaggia in bus.

Blaco

abato 22 febbraio ha debuttato ufficialmente Mobilità e Dintorni, il nuovo periodico che si propone di promuovere l’utilizzo del trasporto pubblico a Forlì-Cesena. Il primo numero è stato distribuito gratuitamente in tutte le principali edicole della provincia insieme ai quotidiani locali e nazionali.

Dopo il «lancio» iniziale in ventottomila copie, il giornale verrà spedito per posta con cadenza bimestrale a diecimila abbonati ATR e rappresentanti istituzionali.

Il magazine è stampato dallo Stabilimento Tipografico dei Comuni di Santa Sofia su carta riciclata e compensa le emissioni di anidride carbonica, tramite l’adesione a Impatto Zero, il marchio italiano di Lifegate che quantifica l’impatto ambientale di attività, aziende, prodotti e persone calcolando le emissioni di anidride carbonica e gas a effetto serra e le compensa con la creazione e tutela di nuove foreste in Italia e nel mondo. La CO2 prodotto dalle 69.000 copie di MD che saranno stampate nel corso del 2008 sarà compensata con la tutela di 5.300 mq del Parco del Ticino.

«L’obiettivo di questo progetto – spiega il direttore di ATR, Giulio Guerrini (l’ultimo a destra nella foto, insieme al presidente di ATR, Adriano Marchi e all’amministratore delegato di E-Bus, Ubaldo Marra) – è quello di porre il trasporto pubblico, e la mobilità più in generale, al centro dell’attenzione. Non solo di chi utilizza i mezzi pubblici, ma di tutti coloro che si occupano quotidianamente dell’esigenza vitale di muoversi in città sempre più trafficate».

«Ci rivolgiamo - aggiunge il presidente di ATR, Adriano Marchi - ai clienti più fedeli come gli abbonati, ma anche agli operatori più presenti come autisti e personale a contatto con gli utenti. E, ovviamente, a tutti quegli attori che interagiscono sui problemi o decidono le strategie, sia a livello tecnico che politico: vogliamo porre il traspor-

La Società Cooperativa

AGROALIMENTARE

febbraio 2008

5 Comunicazioni di servizio

Titolo su due righe Il populismo della rubrica di Beppe Grillo di Emanuele Chesi Archivio Apofruit

Beppe Grillo ha scatenato l’offensiva di primavera che culminerà nel secondo V-Day. Questa volta nel mirino del comico-blogstar genovese c’è il sistema dell’informazione. I media, e i giornalisti in particolare, sono accusati di essere la radice della crisi e delle

AGROALIMENTARE :: Prevista la costruzione di un impianto solare da 140.000 kilowatt/anno di energia elettrica

Apofruit investe a Longiano e punta sul fotovoltaico Sono iniziati i lavori su un’area di 24 mila mq adiacente agli stabilimenti

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uovi investimenti per Apofruit a Longiano, zona strategica della propria produzione.

La grande cooperativa di produzione e lavorazione dei prodotti freschi, leader nell’ortofrutta biologica, ha dato il via alla realizzazione di nuove strutture per un valore complessivo di 6 milioni di euro.

L’impegno si concentra sul terreno di 24.000 metri quadri adiacente agli stabilimenti di Longiano già attivi da anni e destinati prevalentemente alla lavorazione dei prodotti biologici ed orticoli. In quest’area sono iniziati i lavori per la realizzazione di 24 nuove celle frigorifere per lo stoccaggio di 6.500 tonnellate di prodotto ed un capannone di lavora-

zione di oltre 2 mila metri quadri, che fungerà da raccordo tra le nuove celle e lo stabilimento già attivo.

All’interno dei nuovi spazi di ritiro, stoccaggio e lavorazione troveranno posto nuovi impianti ad alta tecnologia. Tra gli interventi più significativi figura, inoltre, la realizzazione di un maxi impianto fotovoltaico progettato per produrre 140.000 kilowatt/anno di energia che soddisferanno una parte del fabbisogno energetico dell’azienda. La struttura, la cui ultimazione è prevista entro settembre 2008, rafforza l’impegno di Apofruit verso la produzione di energia rinnovabile, nell’ottica del rispetto della natura e della salute ed in linea con la scelta del biologico. L’impianto di Longiano, ad ulteriore

dimostrazione di un indirizzo ecologico collaudato, si aggiunge a quello già realizzato sopra lo stabilimento di Pievesestina di cui sarà 6 volte più grande.

Un contributo concreto alla qualità del territorio circostante.

Gli investimenti in questione avranno anche una ricaduta positiva sull’occupazione. Gli spazi così ampliati daranno luogo ad un carico di lavorazione più consistente che si tradurrà in un 10% di occupazione in più (attualmente a Longiano sono impiegati 410 degli oltre 2.200 stagionali in forza negli stabilimenti di Apofruit). In questo risultato si ravvisa anche l’effetto virtuoso dell’accordo di flessibilità sottoscritto nel 2007 tra le organizzazioni sindacali e l’azienda.

Gli interventi previsti a Longiano fanno parte di un piano complessivo messo a punto da Apofruit che, entro il 2010, intende mettere a frutto investimenti per 20 milioni di euro. Nel pacchetto c’è l’ampliamento delle strutture di Latina e la ristrutturazione di quelle di Bologna e Scanzano Ionico (in provincia di Matera).

Interventi sostenuti anche dal buon andamento del mercato del biologico. Le vendite 2007 dell’ortofrutta biologica di Apofruit, realizzate attraverso la controllata Canova, hanno raggiunto 40,5 milioni di euro di fatturato: il 4% in più rispetto al 2006.

In particolare, hanno segnato un consistente incremento le vendite dei prodotti contrassegnati dal marchio Almaverde Bio:

più 34% tra il 2006 e il 2007, per un valore di 14,1 milioni di euro.

«Dopo un biennio di sostanziale stabilità in questo comparto – afferma Renzo Piraccini, direttore generale di Apofruit – la nostra impresa si appresta ad una nuova fase di sviluppo, frutto di una rinnovata attenzione della distribuzione verso il biologico, ma anche di una maggiore capacità propositiva del marchio Almaverde Bio che raccoglie il risultato della sua notorietà ormai collaudata. Poiché intendiamo conquistare altre fette di mercato, siamo alla ricerca di produttori di biologico di specie autunnali e invernali (pere, mele, uva da tavola, susina tardive), che vogliano condividere il nostro progetto».

Perché confrontare Vespa e Mentana con un precario? nefandezze italiche. Imputazioni ben meritate, a guardare il pietoso piazzamento della nostra nazione nella graduatoria mondiale della libertà d’informazione.

Ma chi è il responsabile di questa situazione? Grillo indica nello stretto legame tra politica e informazione il punto nodale del degrado della democrazia. In questo c’è del vero (non a caso la denuncia non è nuova nemmeno sulle pagine dei giornali), stupisce semmai che Grillo additi la responsabilità maggiore agli operatori dell’informazione, indicandoli come una vera e propria casta. Ma chi ha realmente in mente? Vespa, Mentana, Riotta oppure le migliaia di precari sottopagati che ogni giorno assicurano l’uscita in edicola dei quotidiani? I bonzi dell’informazione televisiva e i direttori nominati dai partiti oppure i professionisti senza contratto da due anni e mezzo? Un po’ di sano populismo è il sale di ogni protesta democratica, ma quando i toni prendono la mano e si sbaglia il bersaglio, si rischia di fare il gioco del vero responsabile.

Di chi preferisce parlare ai cittadini dagli schermi televisivi senza la fastidiosa presenza di chi fa domande.

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EVENTI

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Addio al piano per i cereali di Cristian Maretti Roma, 23 gennaio 2008, sala Marcora del ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali: presentazione del Piano Nazionale Cerealicolo alla presenza del sottosegretario Guido Tampieri e di tutta la filiera. L’incontro assume un tono da evento per due motivi principali. Primo, da alcuni decenni il ministero non produce un piano nazionale di settore. Secondo, tutta la filiera riunita attorno al tavolo è concorde nel valutare positivamente gli assi portanti dello stesso. Il giudizio della filiera è tanto più importante, se si considera che una simile unanimità di intenti nel settore agroalimentare è assai rara. Inoltre, dati gli elementi di tensione che si riscontrano sul mercato dei cereali e arrivano al mercato del pane e della bistecca, l’idea di mettere in fila una serie di azioni per rendere più efficiente il funzionamento della filiera è senz’altro da apprezzare.

Non immaginatevi un piano quinquennale in stile kolkhoz sovietico. No, tutt’altro. Semplicemente una pianificazione strategica delle azioni, in cui le risorse finanziarie già esistenti vengono coordinate senza quasi aggiungerne altre. Qualcosa di snello, partecipato e condiviso dalle parti. Qualcosa, perdonate la parola grossa, di «moderno».

Alla fine della riunione si respirava fiducia e l’attesa era positiva per il proseguimento dei compiti che ci si era dati.

Ahimé, la sera al Senato, per i noti «motivi familiari», il Governo ha perso la fiducia ad appena 20 mesi dall’insediamento. Tra elezioni, nuovo governo, nuovo ministro e nuove riunioni tutto il 2008 passerà e depositerà anche un poco di polvere sull’oggetto di tante elaborazioni e riunioni già fatte. Inutile dire che non possiamo più permettercelo.

CELEBRAZIONI :: Giri di boa importanti per molte realtà del movimento cooperativo associato a Legacoop Forlì-Cesena

Compiere gli anni in cooperativa: ecco gli anniversari del 2008 L’organizzatore di eventi: «Sono momenti importanti per legarsi al territorio»

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l 2008 sarà un anno di compleanni importanti per le cooperative associate a Legacoop Forlì-Cesena. Già in passato questi appuntamenti sono stati occasione per eventi che hanno coinvolto tutto il territorio, in momenti di valorizzazione dello stretto rapporto esistente tra i soci e l’impresa. «Ma queste iniziative - spiega Matteo Marchi, responsabile eventi di Sapim, una delle realtà più attive nell’organizzazione di anniversari e affini - diventano un modo importante anche per legare la cooperativa al proprio

Eventi e iniziative benefiche lasciano segni duraturi Blaco

Roma, Romagna

febbraio 2008

territorio di appartenenza, con sponsorizzazioni e azioni benefiche che lasciano un segno positivo e profondo nella memoria dei cittadini e delle istituzioni. Le possibilità sono infinite, l’importante è non dimenticarsi di queste date fondamentali, che per forza di cose arrivano una sola volta».

Raggiunge i sessant’anni di vita, ad esempio, un’impresa come Coope-

CONVEGNI :: Successo per l’iniziativa tenuta nei locali di Cesena Congressi

Ortomac, evento di riferimento La Sala Europa e la Sala Verde si sono riempite di pubblico

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rtomac, ovvero il mondo orticolo a convegno. Al Centro Congressi di Cesena Fiera si sono dati appuntamento ricercatori universitari, operatori, orticoltori e associazioni di categoria per la settima edizione della convention che in particolare fa il punto sulle più recenti ricerche in questo settore. La Sala Europa e la Sala verde si sono riempite, il 14 e 15 febbraio, per un confronto sui risultati riguardanti le più recenti sperimentazioni su campo di quasi tutte le principali colture (dal frumento al mais, dalla barbabietola alla patata, dal pomodoro al pisello). La convention che gode del coordinamento scientifico del Servizio Fitosanitario della Regione Emilia-Romagna e del CRPV, Centro ricerche produzioni vegetali, è stata anche l’occasione per la presentazione delle Linee guida sulla produzione vivaistica e orticola della regione Emilia-Romagna.

rativa Agricola Cesenate, la più importante azienda sementiera italiana, attiva su quasi tutti i mercati europei e mondiali. Lo stesso traguardo verrà tagliato dalla Cooperativa Agricola del Bidente e dal Cesena Rugby Football Club.

Le celebrazioni per il mezzo secolo di vita saranno privilegio di una casa del popolo: la Cooperativa Ricreativa Culturale di Predappio, che per l’occasione presenterà un volume. Quarant’anni, invece, compirà la Cooperativa ricreativa culturale Reduci e Combattenti Partigiani di Santa Sofia.

Raggiunge i 60 anni la Cooperativa Agricola Cesenate Iniziò la sua storia nel 1973, e festeggia quindi trentacinque anni, anche una delle imprese informatiche più conosciute e apprezzate all’interno del movimento cooperativo e non solo: Cedaf. Nello stesso anno venne trasformata in cooperativa Pubblineon, leader nel settore delle insegne luminose la cui storia imprenditoriale cominciò però addirittura nella Cesena dei primi anni Cinquanta.

Trent’anni, infine, e sono sempre una bella età, li celebrano anche Coopservizi - fornitore di riferimento delle aziende associate a Legacoop per contabilità e assistenza paghe - e le due cooperative che associano gli imprenditori del settore balneare di Villamarina Gatteo e di Cesenatico.

CULTURA

La Società Cooperativa

CULTURA :: Seconda edizione per la fiera dell’editoria organizzata dalla cooperativa Mercuzio

La Romagna In-Pagina per chi ama leggere

H

Blaco

a fatto di nuovo tappa a Forlì - il 7, 8 e 9 marzo - «La Romagna In-Pagina», la manifestazione di promozione dell’editoria locale ideata e condotta dalla Cooperativa Mercuzio e sostenuta dalle Province di Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini e dai Comuni di Forlì e di Cesena, con il patrocinio della Regione Emilia-Romagna.

«La Romagna In-Pagina» mette insieme le proposte di novità e catalogo delle case editrici della Romagna e con appuntamenti, incontri, presentazioni, dibattiti, cui partecipano autori, editori, studiosi, ricercatori e personaggi legati al mondo del libro anche solo per amore della lettura.

Il programma si è strutturato su molti percorsi dedicati all’approfondimento del tema dell’editoria in Romagna, argomento a cui saranno dedicate tavole rotonde, e presentazioni di libri, occasione irripetibile di scambio tra gli scrittori e i lettori.

Protagonista di questa fiera, tuttavia, non è solo l’editoria, ma il territorio

stesso, che rappresenterà il fulcro di numerose iniziative di promozione, con particolare attenzione a tutte quelle attività peculiari che costituiscono la specificità della Romagna.

Per questa edizione il tema conduttore è stato la «narrazione» e si è sviluppato, con particolare attenzione, attorno al rapporto fra: opera letteraria e cinema/teatro. L’organizzazione ha preso contatti con personalità di rilievo nazionale (e non solo) per l’organizzazione di eventi e incontri dedicati all’approfondimento della tematica a cui sarà dedicata, per questa edizione, la fiera.

Tra i numerosi eventi in programma è stata affrontata la relazione Opera Letteraria-Cinema in occasione dell’incontro con Vincenzo Cerami, che presenterà il suo ultimo libro e infine viene dedicata una conferenza sul tema, in occasione della proiezione del documentario sulla vita di Pier Paolo Pasolini di Matteo Cerami. Sempre in fiera l’incontro con il vincitore del Premio UBU 2007 per il miglior spettacolo, «Stu-

dio su Medea», Teatro Stabile dell’Umbria, per la regia di Antonio Latella e la drammaturgia di Federico Bellini. Un altro argomento considerato è stato il mestiere della scrittura della partitura teatrale a partire

dall’opera letteraria. L’evento è stato curato da Federico Bellini in collaborazione con la formazione musicale Equ. Le conferenze e gli approfondimenti costituiranno solo una parte del percorso previsto per «La Romagna In-Pagina»; infatti all’interno della fiera saranno allestiti spazi dedicati ai più piccoli, in collaborazione con la Biblioteca Moderna A.Schiavi del Comune di Forlì. Sono state coinvolte anche le biblioteche del territorio. Visto il tema di questa edizione, la fiera ha ospitato l’esperienza del Centro Cinema S.Biagio di Cesena con una mostra fotografica su Pier Paolo Pasolini a cura di Antonio Maraldi, oltre che la presentazione dei cataloghi sulle attività degli ultimi anni del Centro, compresa la mostra presentata in occasione dell’ultima edizione

7 IN FIERA

Globale e Solidale

Le cooperative dell’editoria presenti in massa L’impresa cooperativa si conferma come una delle forme più dinamiche in cui avviene la produzione di libri a livello locale e non solo. Sono veramente tante e significative, infatti, le realtà editoriali del movimento cooperativo che hanno partecipato alla fiera Romagna In-Pagina: si va dai progetti editoriali che spaziano nella storia e nella cronaca locale (L’Almanacco) fino alle cooperative di giornalisti come l’imolese Bacchilega, editrice di testate storiche come Sabato Sera. Sarà in fiera anche un marchio molto conosciuto nel panorama della cultura alternativa, quale Macro, casa editrice organizzata in impresa mutualistica che può vantare grandi tirature a livello nazionale.

Uno spazio fra gli stand, infine, avrà La Società Cooperativa, il mensile ufficiale di Legacoop Forlì-Cesena, pubblicato da Sapim, l’agenzia di comunicazione del movimento cooperativo associato a Legacoop. della Mostra del Cinema di Venezia.

Inoltre, proprio per rendere l’incontro con l’autore una reale occasione di scambio, tra chi scrive e chi legge, sia un addetto ai lavori o un appassionato, anche al di fuori della canonica presentazione, la fiera dell’editoria ha previsto mezz’ora al Caffé Letterario: uno spazio aperto alla partecipazioni delle case editrici, un rapido susseguirsi di appuntamenti, durante i quali il pubblico ha avuto la possibilità di confrontarsi e appagare le proprie curiosità con gli autori di volta in volta protagonisti dello spazio.

Per informazioni: www. laromagnainpagina.it

Il coraggio di cambiare ruota di Fabio Gavelli Gli olandesi la considerano il mezzo di trasporto per eccellenza, a Parigi il comune ne ha disseminate 20 mila in 1500 mini-stazioni e ora Londra intende copiare i francesi.

Parliamo di biciclette, sistema di locomozione ottocentesco che risulta più moderno ed efficiente di tanti altri, nati dopo. Messa sconsideratamente da parte negli anni Sessanta e Settanta, la bici oggi ha recuperato importanza e ‘appeal’, grazie al fatto che permette di spostarsi agevolmente senza inquinare. Nella capitale transalpina il progetto Velib ha riscosso un notevole successo: a ogni pensilina si trovano a disposizione in media una ventina di biciclette che si possono prendere tramite carta di credito. Gli abbonamenti costano 1 euro (per una giornata), 5 euro il settimanale e 29 (quello di un anno). Il passo successivo, annunciato dal sindaco di Parigi, è la diffusione di 2 mila auto elettriche. Intanto Londra si attrezza per incentivare gli inglesi a salire in sella: si comincerà con 6 mila mezzi a due ruote. In Italia la bicicletta è abbastanza usata in EmiliaRomagna e in qualche altra area del Nord, meno nelle regioni del centro ed è un oggetto raro nel sud. La responsabilità pesa anche sulle spalle delle miopi amministrazioni che ora devono fare i conti con alti tassi di inquinamento e una popolazione che tende sempre più al sovrappeso. Di recente uno studio della London School of Hygiene ha proposto contro l’obesità di ripensare le strutture urbane, su misura di pedoni e ciclisti. Le città dovrebbero insomma essere realizzate in modo da facilitare il movimento fisico. È singolare che molti trascorrano ore in auto tutto il giorno e poi non vedano l’ora di andare in palestra dove pedalare su cyclette. Per dimagrire. La cooperazione non è affatto estranea a questi fenomeni. In alcuni centri, piccole cooperative gestiscono già la gestione e la manutenzione delle biciclette in affitto. Ma le prospettive potrebbero essere ben più ampie se si avesse il coraggio di cambiare... ruota.

SPORT E BENESSERE

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febbraio 2008

FITNESS :: L’associazione temporanea d’impresa di cui Around Sport è capofila si è aggiudicata l’appalto per la piscina di Forlì

Ceccaroni: «Con noi gli utenti possono risparmiare anche il 25%» Insieme alla cooperativa sono socie di Piscine Forlì srl anche Edera, UISP, AICS, Libertas e CSI

Ci spiega innanzitutto come si è svolta la gara di appalto?

Per partecipare alla gara indetta dal Comune di Forlì abbiamo costituito un’Associazione Temporanea di Impresa, la Piscine Forlì s.r.l., così composta: 65% Around Sport, 8% Polisportiva Edera di Forlì, 8% AICS (Associazione Italiana Cultura e Sport) di Forlì, 8% UISP di Forlì-Cesena, 8% Centro Sportivo Libertas di Forlì, 3% CSI di Forlì. Questa è la compagine. Vincendo la gara ci siamo aggiudicati la gestione della piscina comunale di Forlì per i prossimi cinque anni, rinnovabili per ulteriori quattro.

Che caratteristiche ha l’impianto di Forlì?

La piscina di Forlì in termini di spazi-acqua è una delle 5 piscine principali della Regione: è dotata di 5 piscine interne e di 3 esterne. È un impianto importante e blasonato. Questo significa che Around, avendo una quota di capitale così rilevante all’interno di questa azienda, diventa sicuramente l’azienda più importante in provincia e forse anche in Romagna nel settore della gestione degli impianti sportivi .

Continua dunque l’espansione di Around in provincia di Forlì-Cesena.

Direi proprio di sì. Due anni e mezzo fa gestivamo solo la piscina di Cesena.

In questo lasso di tempo abbiamo fatto passi da gigante: Centro Seven di Savignano, piscine di Cesenatico e di Forlì.

Qual è la filosofia che sta alla base di questa politica imprenditoriale?

Il nostro era un territorio molto frazionato rispetto alla gestione degli impianti sportivi, e quindi molto più

debole rispetto ad altri. In passato erano nati soggetti che avevano come obiettivo solo quello di gestire il proprio impianto e questa filosofia li ha portati a ripiegarsi su se stessi.

La nostra è stata l’azienda che più di ogni altra - grazie anche allo stimolo di Legacoop, che non ha mai smesso di dirci che se restavamo piccoli, gestendo solo la piscina di Cesena, eravamo destinati a chiudere - ha creduto nella necessità di doversi strutturare, potendo in questo modo conquistare nuove commesse finalizzate alla crescita di Around Sport.

Cosa rappresenta un’azienda come Around Sport per il territorio?

Oggi Around è una cooperativa che dà tranquillità e garanzie al territorio rispetto alla gestione di impianti sportivi che hanno un’importantissima finalità sociale. Con Around si sta costruendo anche in Romagna un polo forte per la gestione degli impianti sportivi. Come ho già detto, siamo un’azienda strutturata, non legata a un singolo impianto e quindi non

Archivio Legacoop

L

o scorso 31 gennaio è terminata la gara d’appalto per l’affidamento della gestione della piscina comunale di Forlì. La gara è stata vinta da Piscine Forlì srl, un’Associazione Temporanea di Impresa nella quale Around Sport è presente insieme alle principali associazioni sportive del territorio: Edera, UISP, AICS, Libertas e CSI. Ne parliamo con il presidente di Around Sport Davide Ceccaroni.

esposta ai rischi che può correre chi gestisce una sola struttura. Quando in aprile avvieremo l’attività di Forlì, nei nostri impianti entreranno circa 2.500 persone al giorno per praticare attività sportive, a cui si aggiungono un centinaio di persone dello staff.

Che tipo di vantaggi porta agli utenti la gestione di un’impresa strutturata come la vostra?

Sicuramente essere grandi e strutturati incide anche sul-

la qualità dell’offerta. Oggi la nostra azienda ha un potere di acquisto importante, quindi può centralizzare servizi e ridurre i costi di gestione.

Di ciò ne beneficiano prima di tutto le tariffe per gli utenti: al Centro Seven di Savignano, ad esempio, sono diminuite del 25% rispetto alla gestione precedente.

E ai dipendenti di Around?

Avendo una struttura ben organizzata riusciamo an-

che ad offrire dei servizi dal punto di vista formativo: oggi la nostra cooperativa ha iniziato un importante percorso di formazione per tutti i suoi operatori (corsi di salvamento, corsi di nuoto di istruttore di primo livello, corsi per animatore nei centri estivi).

Non siamo una vera e propria agenzia formativa, ma stiamo strutturando una serie di prodotti formativi integrativi legati alla nostra attività che in passato non c’erano.

Il piacere del caffè del bar dentro la tua cooperativa sia in miscela classica che equo-solidale

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SAPORI E CULTURA

La Società Cooperativa

9 Bocconi avvelenati

TIPICITÀ :: Le Fattorie Malatestiane presentano il loro paniere

Sapori tipici delle terre cesenati

Le civette della politica

Il principale investitore è la cooperativa ALAC

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asce a Cesena Le fattorie Malatestiane, la nuova azienda agricola che si propone sul mercato nazionale con un marchio nato allo scopo di stringere il legame fra prodotti e territorio, valorizzando così le tipicità agricole del cesenate.

Le fattorie Malatestiane è una società a responsabilità limitata che scaturisce da una iniziativa della cooperativa ALAC, la quale detiene una quota di società pari all’80%, e altri due soci: Denis Casadei, agricoltore cesenate, e Giorgio Mariani, in passato gestore di un laboratorio di trasformazione dei medesimi prodotti. «L’idea di costituire questa nuova realtà – dice Gabriele Bacchi, Amministratore Unico della società – nasce tanto dalla necessità per il mondo agricolo di diversificare le proprie attività, quanto dall’esigenza sempre più sentita dai consumatori di avere un prodotto coltivato, trasformato e commercializzato dallo stesso soggetto (la cosiddetta filiera corta)».

I prodotti de Le fattorie Malatestiane – quattro

ARTE :: In programma tour guidati per le imprese di Legacoop

Cagnacci e Caravaggio, visite per le cooperative

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na mostra che sta riscuotendo notevole interesse di pubblico e che si è caratterizzata da subito come evento artistico di portata europea: si tratta dell’esposizione «Guido Cagnacci, protagonista del Seicento tra Caravaggio e Reni», ospitata fino al 22 giugno nei musei San Domenico di Forlì. Un’occasione unica ed imperdibile per ammirare, tutte insieme, alcune delle più celebri opere del maestro di Santarcangelo, contornate dai capolavori di artisti quali Caravaggio, Guido Reni, Guercino, Artemisia Gentileschi, Simon Vouet e Francesco Hayez.

Per tutte le cooperative interessate ad una visita guidata all’esposizione, Sapim organizza pacchetti completi, che vanno dalla prenotazione dei biglietti alla presenza di una guida professionista che accompagna i visitatori lungo il percorso

espositivo. Il servizio è «all-inclusive»: la cooperativa deve solo comunicare il numero dei partecipanti e la data di interesse. Per informazioni e contatti: Sapim soc. coop., tel. 0543 785411.

di Gabriele Papi

diverse linee per un totale di oltre 50 preparati – si richiamano alle tipicità cesenati e romagnole, abbinando ai tradizionali sott’oli e marmellate alcuni sapori della tradizione, come saba (lo sciroppo ottenuto dal mosto d’uva) e savor (composta di mosto d’uva e frutta). Per questo la trasformazione richiama le lavorazioni artigianali, dalle quali sono banditi additivi e conservanti aggiunti, al fine di salvaguardare quella qualità tipica della tradizione romagnola.

La costituzione della nuova azienda agricola ha comportato investimenti per circa 400.000 euro, totalmente finanziati con risorse interne.

La clientela a cui Le fattorie Malatestiane si rivolge comprende i negozi specializzati, le enogastronomie e i punti vendita dei prodotti tipici romagnoli, senza trascurare la grande distribuzione.

Per il primo anno la società agricola punta ad un fatturato di 150.000 euro con l’obiettivo di raddoppiarlo nei prossimi anni.

Matteo Marchi

VERBA VOLANT II EDIZIONE

Ai «Portici» c’è la grinta di Josefa Idem Portare il libro in luoghi «insoliti», per dare a tutti l’opportunità di avvicinarsi alla lettura e confrontarsi su temi vicini al mondo femminile: è l’obiettivo di «Verba Volant», il ciclo di incontri organizzato dal Forum delle donne di Forlì che torna con una seconda edizione ricca di protagoniste di rilievo. Non più solo scrittrici professioniste ma donne che, pur impegnate in altre professioni e mestieri, con lo scrivere raccontano e si raccontano. Venerdì 28 marzo alle 17,30, alla galleria I Portici, sarà la volta di Josefa Idem, la pluricampionessa olimpica di canoa che nel 2007 ha dato alle stampe per Sperling & Kupfer la sua biografia «Controcorrente». Giovedì 17 aprile Fabiola Crudeli, psicopedagogista, autrice e attrice teatrale, sarà a Forlì per un doppio appuntamento: alle 16 terrà una lettura per bambini presso la sala d’attesa del reparto di Pediatria dell’ospedale Pierantoni e alle 17 interverrà al circolo Arci Valverde per la presentazione del CD «Carducci e Pascoli», incroci di poesia. La «libraia militante» Jamila Hassoune sarà la protagonista dell’incontro di giovedì 22 maggio alle 17,30 in piazza Saffi, di fronte al chiostro di San Mercuriale. Il compito di concludere il ciclo spetterà alla storica Francoise Thebaud, giovedì 28 maggio alle 17,30 - nel chiostro di Palazzo Mangelli.

La caccia, essendo una pratica antica, diffusa, tradizionale, ha dato vita anche a linguaggi che sono entrati nel linguaggio comune come emblematici modi di dire, spesso assunti anche dalla politica e dal giornalismo.

Ad esempio viene definita «civetta», in gergo giornalistico, la locandina dei giornali, davanti alle edicole, che «spara» i titoli più intriganti. E l’uso della civetta, quella vera (oggi è vietata) è stata per secoli un modo per attrarre certi migratori, prima a tiro di rete, poi a tiro di fucile. Nella tecnica venatoria capitano faccende che si possono trasportare anche alla percezione delle proposte elettorali da parte dei cittadini. Certe tecniche d’inganno venatorio (detti anche «giochi» per la presenza di zimbelli, stampi ed altri marchingegni) funzionano solo con gli uccelli di «passo», inesperti dei nuovi luoghi e non ancora smaliziati. I selvatici, ed anche gli uccelli, sono infatti molto più «intelligenti» di quanto si possa pensare. Ad esempio: pensiamo agli storni, croce e delizia dei cacciatori romagnoli. Gli storni che hanno fatto il nido da noi, i cosiddetti «pasturoni», crederanno una volta soltanto agli ingegnosi «giochi» predisposti per loro: buscate le prime fucilate il branco se ne ricorderà benissimo.

E nei giorni successivi, se sorvolerà l’appostamento di caccia, si porterà in quota di sicurezza, ad altezze da «contraerea». Forse anche ai cittadini elettori capita così: si può anche credere, talvolta, a lusinghe e «giochi» ingannevoli. Poi ci si smalizia e si viaggia verso siti ragionevolmente sicuri.

Stiamo a vedere.

FESTA DELLA DONNA

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febbraio 2008

AL FEMMINILE :: È la cesenate Barbara Balestri l’artista scelta per il decennale dell’iniziativa «in rosa» del movimento cooperativo

Dieci anni di arte per l’Otto marzo, Legacoop rinnova un percorso La mostra rimarrà aperta fino al 24 marzo nella sala XC Pacifici del Comune di Forlì

F

esteggia il decimo anniversario la mostra di pittura al femminile promossa da Legacoop Forlì-Cesena. Dal 1999 infatti l’associazione organizza, in occasione della festa della donna, una esposizione pittorica dedicata ad una giovane artista del territorio, alternando di anno in anno pittrici forlivesi e cesenati, nell’intento di valorizzare e far conoscere talenti locali emergenti.

L’artista: Barbara Balestri Sarà la trentunenne cesenate Barbara Balestri, laureata in Filosofia all’Università di Bologna, a concludere questo ciclo decennale di mostre al femminile, che dal prossimo anno verranno aggiornate nella forma e nei modi. Nel curriculum di Barbara figurano corsi di disegno all’Accademia di Romagna di Cesena, di tecniche pittoriche al Centro Giardini Margherita di Bologna, oltre ad esperienze di grafica pubblicitaria computerizzata e a una specializzazione in tecnico della comunicazione multimediale conseguita al Centro studi cinema di Cesena. Numerose le esposizioni alle quali ha preso parte, tra personali e collettive, nelle quali si è distinta per l’originalità delle soluzioni pittoriche. Il percorso artistico di Barbara si è incentrato negli ultimi anni sempre più sullo studio di figure femminili e di bambini, men-

IN FIERA

tre tratto e composizioni si sono progressivamente alleggeriti, con segni oggi ridotti quasi all’essenziale.

Inaugurazione sabato 8 marzo La mostra, allestita nei locali della Sala XC Pacifici di Forlì, sarà inaugurata sabato 8 marzo alle ore 11,30 (resterà aperta fino al 24 marzo tutti i giorni dalle 10,30 alle 12,30 e dalle 16,30 alle 19, con ingresso libero). Nell’occasione sarà donata a Legacoop Forlì-Cesena l’opera scelta per la cartolina invito, una veduta di Venezia realizzata con tecnica mista.

A ricordo dei primi dieci anni della mostra sarà realizzato anche un depliant con tutte le opere donate all’associazione in questi anni, raccolte nella sede di Legacoop (via Monteverdi 6b – Forlì) in una mostra permanente, che comprende Silvia Fantini, Stefania Albertini, Ilaria Milandri, Sabrina Alessandroni, Anja Giannelli, Barbara Ruzziconi, Daniela Montanari, Raffaella Garavini e Cristina Brunacci.

Le altre pittrici dal 1999 a oggi 1. Silvia Fantini (1999) 2. Stefania Albertini (2000) – «Il sistema» 3. Ilaria Milandri (2001) – «II B» 4. Sabrina Alessandroni (2002) – «Energia dalla luce» 5. Anja Giannelli (2003) – «Sogno di Ophelia» 6. Barbara Ruzziconi (2004) – «La regina dell’attesa» 7. Daniela Montanari (2005) – «Luoghi altri» 8. Raffaella Garavini (2006) – «Attese» 9. Cristina Brunacci (2007)

8 marzo :: Agli eventi si aggiunge CLICKinCOOP in collaborazione con l’Associazione Senzani

E dal 2009 si scatta “in rosa” con un concorso fotografico

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ovità per l’8 marzo 2009. Legacoop Forlì-Cesena lancia CLICKinCOOP, un concorso fotografico aperto non solo alle socie e alle dipendenti delle cooperative aderenti ma a tutte le donne di Forlì-Cesena. Le immagini, amatoriali o professionali ma mai inviate ad altri concorsi, potranno ritrarre vari aspetti del mondo femminile (persone, ambiente, natura morta); dovranno essere di

formato cm. 40x30 e andranno consegnate entro il 28 novembre a Legacoop Forlì-Cesena. Una giuria di professionisti valuterà gli scatti; i migliori riceveranno un riconoscimento e saranno pubblicati nel 2009 sul mensile La Società Cooperativa. Tutte le fotografie saranno oggetto di una pubblicazione dedicata e verranno esposte in occasione della festa della donna del 2009. Per informazioni: tel. 0543 785411.

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FESTA DELLA DONNA

La SocietĂ Cooperativa ntini 1999 - Silvia Fa

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2000 - Stefania Albertini

2002 - Sabrina Alessandroni

2001 - Ilaria Milandri

2004 - Barbara Ruzziconi 2005 - Daniela Montanari

2003 - Anja Giannelli

2007 - Cristin a Brunacci

la 2006 - Raffael

Garavini

INIZIATIVE

La Società Cooperativa

12

Politici, sindacalisti e migranti a confronto sulla Carta del 1948 Gli interventi musicali degli Tziganotchka a far da contrappunto Tanti i giovani, a riprova che i valori fondamentali sono ancora sentiti ASSOCIAZIONISMO :: Mercoledì 13 febbraio al Circolo Magazzino Parallelo una grande kermesse ha ricordato lo scomparso presidente dell’ARCI

Festa per i 60 anni della Costituzione, in memoria di Loris Romagnoli Una serata di cultura e riflessione per continuare a sognare e progettare utopie condivise

L’

Arci di Cesena, in collaborazione con il Circolo Magazzino Parallelo, mercoledì 13 febbraio ha organizzato una iniziativa per celebrare i 60 anni della Costituzione della Repubblica Italiana, in occasione del terzo anniversario della scomparsa di Loris Romagnoli. Già presidente dell’Arci di Cesena, Romagnoli ha speso l’ultima parte della sua vita organizzando attraverso l’Arci, luoghi di aggregazione e tantissime iniziative socio-culturali per la sua città e non solo. Da qui la scelta di commemorarlo attraverso una iniziativa ricreativo-culturale, per continuare a sognare e progettare utopie.

L’intento della serata, molto partecipata soprattutto dai giovani frequentatori del circolo, era quello di stimolare la riflessione su alcuni principi cardine della Costituzione Italiana, aiutati dalle parole di alcuni amici dell’associazione. Sono infatti intervenuti il consigliere regionale Paolo Lucchi, il responsabile immigrazione dell’Arci nazionale Filippo Miraglia, il presidente dell’Associazione Migranti Algerini Mohamed Belarbi e in rappresentanza della Cgil cesenate Silvio Zitelli - accompagnati dalla musica klezmer-balcanica degli Tziganotchka.

Introducendo la serata Paolo Brunetti, presidente dell’Arci di Cesena, prendendo spunto dall’articolo 11 («l’Italia ripudia la guerra...») ha sottolineato come l’Arci, l’associazione dei circoli, della cultura e dei diritti, sia da sempre impegnata e attiva sui temi della pace e della nonviolenza in genere, essendo parte integrante e partecipe del Movimento.

L’art. 18 ( «i cittadini hanno diritto di associarsi liberamente...») ha poi riportato l’attenzione sul fare e sull’essere associazione.

La scelta del Circolo Magazzino Parallelo non è stata casuale: questo luogo di aggregazione, realizzato con tanta caparbietà principalmente da Erika e Fabio, rappresenta una valida risposta all’esigenza dei giovani di ritagliarsi spazi dove trascorrere il tempo libero, socializzare, ascoltare musica, dibattere sui temi d’attualità e di tanto in tanto fare solidarietà, senza l’assillo di sentirsi dei consumatori.

Unanime la convinzione della necessità di divulgare più diffusamente i contenuti della nostra Costituzione, sia «per salvaguardarla da derive revisioniste che ne vadano a minare il valore» (Paolo Lucchi), sia «per permettere anche a tutti i nuovi cittadini italiani

e a quelli stranieri di avere ben presenti diritti e doveri che regolano la convivenza civile nel nostro Paese» (Mohamed Belarbi).

A questo proposito, Filippo Miraglia, responsabile immigrazione dell’Arci nazionale, ha presentato l’iniziativa editoriale dell’Arci che ha pubblicato la parte prima della costituzione italiana in 12 lingue diverse in modo da offrire ai cittadini stranieri che decidono di

stabilirsi in Italia la possibilità di conoscerla e apprendere i diritti e i doveri di tutti i cittadini.

A concludere gli interventi è stato Silvio Zitelli, della Cgil di Cesena, il quale prendendo a spunto l’articolo 1 («l’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro») ha sottolineato l’importanza di garantire dignità e sicurezza ai lavoratori, per contrastare i fenomeni di intolleranza e

sfruttamento nei luoghi di lavoro.

Sono state due ore e mezzo intense, ‘alleggerite’ dagli interventi musicali degli Tziganotchka, il cui repertorio ha spaziato dalle sonorità ebraico-balcaniche, passando attraverso la tradizione popolare italiana e irlandese. Insomma, una vera celebrazione della Costituzione Italiana, anche perché, come recita lo spot, la maniera migliore per festeggiarla... è leggerla.