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Mensile ufficiale di:

Mensile ufficiale di Legacoop Forlì-Cesena - Editore: Sapim soc.coop. - Anno XI n7/8 luglio/agosto 2008 - Aut.Trib. di Forlì del 20/10/97 - Reg.Stampa n.28/97 - Poste Italiane spa - spedizione in a.p. D.L.353/03 (Conv. L.46/04) art.1 comma 1, DCB Forlì - Tassa pagata - La presente pubblicazione viene distribuita esclusivamente in abbonamento postale e i dati relativi a nominativi e indirizzi dei lettori sono stati inseriti nelle nostre liste di spedizione. Ciascun lettore, a norma dell’art.7 D. Lgs. 196/2003, potrà avere accesso ai propri dati in ogni momento, l’aggiornamento la rettifica o la cancellazione oppure opporsi gratuitamente al loro utilizzo scrivendo a: Legacoop Forlì-Cesena, via Monteverdi 6/b, 47100 Forlì. codice ISSN 1971-6842.

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Un nuovo patto fiscale per le cooperative Una botta da 20 milioni di Euro in più tra prelievo fiscale e maggior costi, 16 dei quali a carico della Coop di Consumatori. Questo costerà il decreto Tremonti alle 1600 cooperative della nostra regione aderenti a Legacoop ed ai loro quasi 3 milioni di soci, tra aumento dell’imposizione fiscale sugli interessi maturati dal prestito sociale, diminuzione della quota esente dal prelievo IRES, tassa straordinaria del 5% sugli utili 2008 e 2009. Ma non è finita: come ormai si sa la Commissione Europea, all’interno di alcuni giudizi intollerabili, ritiene che per essere cooperazione autentica occorre rimanere all’interno dei confini delle piccole e medie imprese, perché quando la cooperazione cresce e diventa grande, a suo dire, smarrisce i tratti della purezza e con essi l’accesso a regole fiscali differenti che si trasformano in aiuti di Stato in essere e dunque in alterazione della libera concorrenza. Noi non siamo ovviamente per nulla contenti: lo abbiamo fatto sapere e se non dovesse bastare troveremo le forme per dirlo meglio e per dirlo in tanti. Non ci piace infatti questa posizione punitiva verso la cooperazione in generale ed in modo particolare verso una sua specifica espressione e non ci va bene soprattutto il tentativo di fare sempre di più somigliare le cooperative alle altre forme societarie, quasi si volesse ridurre ad una le esperienze praticabili, togliendo così la possibilità di scelta alle persone. Una scelta, tra l’altro, che rischia di relegare la forma cooperativa, i “puri”, solo ad attività marginali e a nicchie di mercato. Le cooperative sono imprese diverse dalle altre e dove il profitto è un mezzo e non un fine, dove ad una testa corrisponde un voto, che l’investimento è nel tempo e dunque non speculativo, che i beni della cooperativa passano da una generazione all’altra. Non c’è solo, dunque, un problema economico: c’è dietro il riconoscimento del fatto che in questa regione ed in questo nostro Paese possano coesistere e competere sul mercato e nella società modelli di impresa tra loro appunto diversi ma non contrapposti che insieme concorrono a migliorare la quota di benessere e di coesione. La cooperazione è disposta, come sempre, a fare la propria parte nello sforzo di risanamento del Paese: ma non ci si può chiedere di diventare altro da noi lungo un progressivo processo di omologazione. E allora: usciamo da questa vulgata secondo la quale le cooperative non pagano le tasse (se fosse davvero così, vien da chiedersi: perché i privati non trasformano le loro aziende in cooperative?) e andiamo verso un nuovo Patto Fiscale tra Cooperazione e Stato che per un verso dia certezze ai cooperatori e dall’altro consenta al Legislatore ed all’Esecutivo di collaudarne l’impianto verificandone gli esiti. Un nuovo Patto Fiscale attraverso il quale si chiude, contestualmente, la procedura aperta in Europa: sennò i conti non tornano; un Patto che preservi l’istituto del prestito sociale; mantenga la distintività fiscale della forma cooperativa assieme ai suoi vincoli; non introduca una classificazione delle cooperative su base dimensionale; tuteli il carattere intergenerazionale del patrimonio; a proposito della scala dimensionale: ci si chiede se non sia possibile, a partire dall’Emilia Romagna dove la densità cooperativa è così rilevante, fornire una base teorica per una riflessione e un confronto bipartisan sulle cosiddette “grandi cooperative”: la loro funzione mutualistica, la loro utilità per i territori, le pratiche di governo interno, le prospettive di crescita. Non si può ignorare l’esperienza compiuta dalle grandi cooperative che, come è dimostrabile senza ombra di dubbio a partire dalla nostra Regione, hanno un ruolo di primo piano nel far crescere i sistemi territoriali e non solo quello cooperativo. Un dibattito che vorremmo serio, costruttivo, anche critico e se serve autocritico, ma al netto di “furori pregiudiziali e di indulgenze collaterali” ed anche per questo in grado di investire sulla cooperazione come grande risorsa per il nostro futuro.

Paolo Cattabiani Presidente Legacoop Emilia Romagna

Grazie anche a Legacoop arriva all’IRST di Meldola la “Scrambler Therapy”, un macchinario che promette di rivoluzionare il trattamento del dolore là dove i farmaci non bastano. E intanto prosegue il progetto Cooprevenzione per sensibilizzare i cooperatori contro la malattia oncologica.

Una speranza contro il dolore SERVIZIO A PAGINA 3

PRODUZIONE LAVORO

Conscoop, CEIF e CAIEC presentano i loro bilanci Pagina 4, 5 e 6

CSR

Responsabilità sociale: a Formula il premio Unioncamere Pagina 7

CONSORZIO :: La società aeroportuale si unisce al gruppo d’acquisto

SEAF entra in Cooperdiem Previsti forti risparmi telefonici nel roaming SEAF spa, la società che ha in gestione l’aeroporto “Ridolfi” di Forlì, è la prima impresa esterna al movimento cooperativo ad aderire a Cooperdiem, il Consorzio di acquisto che si prefigge di ridurre i costi delle associate in campi come telefonia, carburanti e comunicazione. Il presidente di SEAF Franco Rusticali (nella foto) è stato convinto

soprattutto dal vantaggioso contratto siglato a maggio con Vodafone Italia per la fornitura del servizio di telefonia mobile. Le tariffe riservate agli associati garantiscono, infatti, un risparmio considerevole, grazie anche allo sconto previsto per il servizio di telefonia in roaming, di cui SEAF usufruisce abitualmente. Servizio a pagina 10

Fotoservizio Pippo

EDITORIALE

INTERNET

Gli animali trovano casa sul web grazie a Soasi Pagina 9

TEATRO

Pollicino vince il Biglietto d’Oro assegnato dall’AGIS Pagina 11

Il piacere del caffè del bar dentro la tua cooperativa sia in miscela classica che equo-solidale Meseta e Beneficio sono marchi del

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