Mensile ufficiale di:
Mensile ufficiale di Legacoop Forlì-Cesena • Editore: Sapim soc.coop. • Direttore Responsabile: Emilio Gelosi • Stampa: Tipografico dei Comuni • Anno XIV n. 12 dicembre 2010 • iscr. ROC 4503 • Aut.Trib. di Forlì del 20/10/97 • Reg.Stampa n.28/97 • Poste Italiane spa - spedizione in a.p. D.L.353/03 (Conv. L.46/04) art.1 comma 1, DCB Forlì - Tassa pagata • La presente pubblicazione viene distribuita esclusivamente in abbonamento postale e i dati relativi a nominativi e indirizzi dei lettori sono stati inseriti nelle nostre liste di spedizione. Ciascun lettore, a norma dell’art.7 D. Lgs. 196/2003, potrà avere accesso ai propri dati in ogni momento, l’aggiornamento la rettifica o la cancellazione oppure opporsi gratuitamente al loro utilizzo scrivendo a: Legacoop Forlì-Cesena, via Monteverdi 6/b, 47100 Forlì. • codice ISSN 1971-6842 • numero chiuso in redazione il 10 dicembre 2010.
www.lasocietacooperativa.it
EDITORIALE
Le sfide del territorio A pagina 2 e 3
ALL’INTERNO
CAC e le frontiere della genetica
_ _____________ a pag. 5
Formula Ambiente punta alla crescita _ ______________a pag.6
CAD presenta il Bilancio Sociale
_ _____________ a pag. 7
Nuove convenzioni per Cooperdiem _ _____________a pag. 10
Clonato il sito di Apofruit Italia
_ _____________ a pag. 11
IL CASO :: La DPL: «Non fate competere coop sociali e volontariato»
Lavoratori o volontari?
N
on bastavano i ritardi di pagamento, la crisi economica, il rischio di chiusura. Adesso spuntano fuori anche gli enti che nella speranza di risparmiare qualcosa di fronte ai tagli messi in campo dal governo - mettono in competizione in modo dissennato le cooperative sociali con le associazioni di volontariato negli appalti per la fornitura di servizi. L’allarme arriva da Dome-
nico Settanni della Direzione Provinciale del Lavoro, che pur riconoscendo (e come non si potrebbe) la meritoria opera di supporto del volontariato, lancia un appello affinché si tutelino i lavoratori delle cooperative sociali, che sono imprese a tutti gli effetti e con tutti gli oneri del caso. Mettere le due realtà in concorrenza , secondo Settanni, «rischia di snaturare sia la cooperazione sociale che il volontariato, che hanno funzioni
diverse e compiti spesso complementari». La richiesta esplicita è che gli enti appaltanti compiano «una indagine preventiva, tesa a conoscere lo stato giuridico delle società prescelte, non per discriminare, ma per fare chiarezza su chi deve gestire un determinato servizio, cioè le coop sociali, rispetto a chi è chiamato a svolgere azioni di supporto non meno delicate, come le associazioni di volontariato».
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Aeroporto, Sapro, Sanità: a poche settimane dal congresso di Legacoop Forlì-Cesena il presidente Mauro Pasolini entra nel dibattito sullo sviluppo e la crescita del territorio romagnolo con un’intervista esclusiva a tutto campo.
I problemi del multiservizi La crisi non fa sconti neppure al comparto del multiservizi e anche questo settore, che si conferma strategico per il rilancio della nostra economia, continua ad essere attraversato dalle incertezze della più generale contrazione legata alla crisi. Già il 2009, del resto, era stato un anno di prime avvisaglie di difficoltà: confrontando il solo dato dei volumi d’affari, la crescita tra 2008 e 2009, rispetto a quella 2007-2008, aveva fatto registrare una prima preoccupante diminuzione, con ripercussioni sui margini operativi. Sul territorio provinciale, a registrare le maggiori difficoltà sono soprattutto il comparto della logistica e del facchinaggio, con un calo importante della domanda. Non da ultimo, ad aggravare un quadro già non facile, ci ha pensato a fine 2009 il taglio del 25% deciso dal Decreto Gelmini dei cosiddetti “appalti storici”, quelli svolti nelle scuole da cooperative multiservizi e sociali (pulizie e attività ausiliarie): risorse calate di un quarto, posti di lavoro a rischio (con l’attivazione necessaria degli ammortizzatori in deroga) e stipendi – già non troppo elevati – inevitabilmente compromessi. Forte resta, dunque, la preoccupazione per come la situazione, attualmente ancora incerta, potrà evolvere nei prossimi mesi. È necessario un impegno forte per rilanciare il settore del multiservizi con attenzione in particolare ad alcuni temi prioritari, al centro dell’Avviso comune sottoscritto dalle parti sociali in fase di trattativa di rinnovo del contratto nazionale. Occorre innanzitutto un impegno concreto nella lotta al lavoro sommerso e per la piena legalità, a partire dal rispetto della regolarità contributiva di appaltatori e subappaltatori per proseguire con la piena applicazione del contratto collettivo nazionale di categoria e il contrasto al ricorso a forme contrattuali sottoscritte da soggetti privi di rappresentatività. È del tutto inaccettabile, inoltre, la pratica del massimo ribasso negli appalti, che continua ad essere adottata a discapito dell’offerta economicamente vantaggiosa, con conseguenze insostenibili tanto dal punto di vista economico che della qualità del lavoro. I tempi di pagamenti vanno accelerati (e in questo senso è positiva la direttiva Ue, che anche il nostro ordinamento dovrà recepire, si spera in tempi rapidi e certi) ed è fondamentale che gli incrementi di costo, derivanti per esempio dalla piena applicazione del contratto nazionale, vengano riconosciuti dalla committenza. La crisi, e i conseguenti tagli di risorse, non deve tradursi in una acritica riduzione dei servizi quanto in processi di qualificazione della spesa pubblica, salvaguardando la congruità dei corrispettivi alle imprese, la tutela dell’occupazione e del reddito dei lavoratori nel rispetto della qualità del servizio richiesto, soprattutto in ambienti “a rischio” come sanità e scuola. Enrica Mancini - responsabile Multiservizi Legacoop FC
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