Sc 201101 gennaio 2011 web

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Mensile ufficiale di:

Mensile ufficiale di Legacoop Forlì-Cesena • Editore: Sapim soc.coop. • Direttore Responsabile: Emilio Gelosi • Stampa: Stab. Tipografico soc.coop. Santa Sofia • Anno XV n 1 gennaio 2011 • iscr. ROC 4503 • Aut.Trib. di Forlì del 20/10/97 • Reg.Stampa n.28/97 • Poste Italiane spa - spedizione in a.p. D.L.353/03 (Conv. L.46/04) art.1 comma 1, DCB Forlì - Tassa pagata • La presente pubblicazione viene distribuita esclusivamente in abbonamento postale e i dati relativi a nominativi e indirizzi dei lettori sono stati inseriti nelle nostre liste di spedizione. Ciascun lettore, a norma dell’art.7 D. Lgs. 196/2003, potrà avere accesso ai propri dati in ogni momento, l’aggiornamento la rettifica o la cancellazione oppure opporsi gratuitamente al loro utilizzo scrivendo a: Legacoop ForlìCesena, via Monteverdi 6/b, 47100 Forlì. • codice ISSN 1971-6842.

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La nostra storia è il nostro futuro

Rimettiamo lo sviluppo al centro del dibattito

In occasione del XXIII Congresso di Legacoop Forlì-Cesena dedichiamo un numero speciale della Società Cooperativa al Bilancio di mandato dell’associazione, con le interviste e gli interventi dei responsabili di settore sulla crisi economica e le prospettive del mercato. Da pagina 2

IL CASO :: Nasce il coordinamento stabile tra Legacoop, Confcooperative e AGCI nazionali

L’Alleanza delle Cooperative

I

l 27 gennaio 2011, a Roma, è nata l’Alleanza delle Cooperative Italiane, il coordinamento nazionale tra Legacoop, AGCI e Confcooperative, con l’obiettivo di dare più forza alle imprese cooperative. Un unico organismo che avrà la funzione di coordinare l’azione di rappresentanza nei confronti del

Governo, del Parlamento, delle istituzioni europee e delle parti sociali: sindacati dei lavoratori e associazioni datoriali. Le tre organizzazioni cooperative rappresentano, insieme, un universo di 43.000 imprese centrate sulle persone e fortemente integrate nel territorio, con oltre 1 milione e centomila occupati, 12 milioni di soci, un fatturato complessivo di 127 miliardi. «Ognuna delle nostre organizzazioni - spiega il presidente di Legacoop nazionale Giuliano Poletti (nella foto a sinistra) - ha storia, modelli organizzativi e culturali, aree di interessi per certi aspetti differenti. Siamo consapevoli, perciò, che non mancheranno difficoltà sul nostro cammino, ma sappiamo che questa è la strada giusta da intraprendere, da percorrere con lealtà e generosità, se vogliamo lavorare per l’obiettivo di

Archivio Legacoop

Senza crescita economica la società si blocca e diventa ingiusta. Bisogna concretamente e fattivamente affrontare le problematiche che, per l’Italia, già dal 2000 esigevano risposte a oggi vitali. Dal macro al micro, come sua sommatoria, dal nazionale al comunale del nostro territorio. La visione deve essere condivisa, in un progetto non solo di superamento della crisi, ma per cambiare rotta e tornare a essere un Paese leader a livello europeo. Parliamo dell’affrontare l’insufficiente dotazione infrastrutturale; l’inefficienza e l’insufficienza economica del sistema pubblico; l’inadeguatezza della formazione; le contraddizioni della scuola; la scarsa attrattività d’investimento; il radicamento trasversale della criminalità organizzata; la fragilità del sistema imprenditoriale; l’incapacità del pubblico a privatizzare e liberalizzare; la lentezza nell’orientarsi in ricerca e innovazione; l’alto tasso d’irregolarità e d’illegalità nelle attività economiche. Ma anche l’insufficiente tasso di occupazione femminile e la scarsa propensione a scommettere sui giovani. Parliamo dell’immobilismo politico sempre più avvitato su se stesso e incapace di fare ripartire i motori di un’economia che, mai come ora, abbisogna di un impegno unitario perché nell’emergenza e nella ricostruzione se non si è coesi si è perdenti sin dai blocchi di partenza. Il tutto, in un nuovo paradigma di società orientato verso uno sviluppo sostenibile, sia dal punto di vista sociale che economico e ambientale, legato a prospettive di lungo respiro, che apra concrete opportunità ai giovani. Alla base della nuova stagione di crescita bisogna porre la valorizzazione della persona, la condivisione di valori, il rafforzamento di una società equa e solidale. Ognuno deve fare la sua parte, anche se, in momenti storici come l’attuale, la Politica non può abdicare a un ruolo d’indirizzo trainante e primario. Che significa muoversi come facilitatore allo sviluppo socioeconomico, impegnandosi a rendere sempre più attrattivo il nostro territorio per investimenti strutturali, sociali e culturali. Che significa porsi all’ascolto dei bisogni dei propri interlocutori per dare risposte che nella coerenza alle esigenze espresse si avvicinino all’obiettivo premesso. Che significa rendere la comunità distintiva a partire dalla valorizzazione delle sue eccellenze che vanno sostenute e replicate. (segue a pagina 3) Monica Fantini Direttore Legacoop Forlì-Cesena

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EDITORIALE

costruire una nuova organizzazione di rappresentanza delle cooperative italiane. È un percorso necessario per contribuire a costruire il futuro delle giovani generazioni e del Paese». «Legacoop Forlì-Cesena - dice il presidente, Mauro Pasolini (a destra) - accoglie positivamente la nascita dell’Alleanza Cooperativa Italiana. Questa è la strada che segue la medesima traiettoria dello sviluppo e della storia, la nostra. L’Alleanza delle Cooperative è una

porta sul futuro che ci invita a un percorso il cui esito finale non è scritto, ma per quanto ci riguarda è già impegnativo sin da ora». Le tre centrali cooperative promuovono un coordinamento stabile, ma senza strutture permanenti. L’attività è svolta in comune dai presidenti, affiancati da un’Assemblea composta dagli organismi delle tre organizzazioni, che si esprimeranno attraverso il portavoce unico, rinnovabile annualmente, la cui individuazione avviene ad opera dei presidenti delle tre centrali. Il primo mandato va al presidente di Confcooperative, Luigi Marino. Emilio Gelosi


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