“Design del diagramma” investiga le potenzialità espressive della rappresentazione diagrammatica e della visualizzazione dati, con la finalità di legittimare il ruolo del designer nel progetto di un grafico — progettista come traduttore e traduzione come pratica progettuale. Nella tesi vengono discusse le teorie del cartografo Jacques Bertin, per denunciarne i limiti ereditati dallo strutturalismo francese e mostrare le costrizioni che esse impongono alla pratica della visualizzazione. A seguire, rielaborando il principio di pertinenza di Sperber & Wilson e il modello dell’analogia aristotelico — sviluppato poi da Eco, Perelman, Zingale e Hesse —, viene proposto un approccio alternativo alla rappresentazione diagrammatica: un metodo che tutela la coerenza tra gli intenti comunicativi e i modelli espressivi progettati.