L'Agricoltore Bresciano

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CONFAGRICOLTURA

UNIONE PROVINCIALE AGRICOLTORI SEttimAnAlE Di inFormAzionE DEll’UnionE Agricoltori Di BrESciA Anno liX | n. 21 | SABAto 22 ottoBrE 2011

DirEzionE, rEDAzionE, AmminiStrAzionE: 25100 BrESciA - viA crEtA 50 - tEl. 030.24361

SPEDizionE in A.P. - 45% - Art. 2 commA 20/B - lEggE 662/96 FiliAlE Di BrESciA - Euro 0,90 - iscritto al roc n. 976 del 17-3-2000

rEAlizzAzionE E StAmPA: D.g.m. snc BrESciA - viA liPPi 6 - tEl. 030.2304666

codice iSSn 0515-6912

unione provinciale agricoltori

upa

a creMonaFiere Dal 27 al 30 ottoBre

Al via le giornate tecniche

Uffici chiusi lunedì 31 ottobre

Di scena la 66a Fiera internazionale del Bovino da latte

Sono fissati per martedì 8 e 15 novembre alle 9.30 rispettivamente all’Ufficio Zona di Leno e alla sala Conferenze dell’Unione Agricoltori di Brescia i due primi appuntamenti con le ‘Giornate tecniche’ dell’Upa, una fortunata iniziativa che si ripete anche quest’anno. IL PROGRAMMA COMPLETO A PAGInA 4

e ditoriale Riforma della Pac: Brescia dice no Il rischio sono tagli alle imprese più dinamiche e sviluppate

N

ell’ambito della nuova proposta di riforma della Politica agricola europea, le aziende agricole bresciane rischiano di subire un’ampia sforbiciata del sostegno ricevuto fino ad oggi. Di fatto con la nuova Pac, Brescia è sicuramente tra le province italiane più penalizzate dalla riforma, visto che sarà quella che lascerà sul campo più risorse. Noi non ci stiamo e lo manifesteremo in ogni occasione - sottolinea il presidente Bettoni -. Guarda caso proprio chi ha l’agricoltura più competitiva del Paese (7% della Plv nazionale) si vedrà sottrarre risorse finalizzate allo sviluppo e alla crescita a favore di altre economie rurali prive, per esempio, di zootecnia e più orientate a colture mediterranee con minor valore aggiunto. A Brescia, grazie alla zootecnia, i titoli Pac sono tra i più elevati della regione e quindi del paese. C’è da chiedersi se è corretto che questi agricoltori storici che hanno investito, ampliato le aziende, assunto manodopera e sono nel mercato globalizzato con prodotti sicuri, si devono vedere decurtati aiuti che nel resto d’Europa vanno soprattutto l’agricoltura che produce alimenti continua aLLE paginE 6-7 con aLtRi SERViZi

In occasione della ricorrenza della festività di Ognissanti gli uffici di sede e di zona rimarranno chiusi il 31 ottobre.

SERVIZI DA PAGInA 15

intERVEnto dEL VicEpRESidEntE ViSini aL conVEgno quadRi di confagRicoLtuRa

Brescia fa scuola nei servizi finanziari alle imprese I

l mondo dell'agricoltura è profondamente mutato negli ultimi anni, anche se il vecchio ed obsoleto cliché da 'Albero degli zoccoli' è duro a morire nell'immaginario collettivo. Ma gli imprenditori agricoli gestiscono come tali le proprie aziende e si misurano ogni giorno con un mercato globale. Il vero problema è che troppo spesso mancano loro gli strumenti finanziari per farlo. Un importante contributo su questo tema è venuto nei giorni scorsi, a Roma, all'interno del convegno dei quadri dirigenti di Confagricoltura, dall'intervento del vicepresidente dell'Unione Provinciale Agricoltori, Sergio Visini, che a corollario della sua lucida esposizione ha portato l'esempio di Brescia: ciò che serve alle imprese, ciò che bisogna mettere in atto per supportarle nel loro processo di

FRAnCESCO BETTOnI:

positive le interrogazioni sulle quote latte

“è

sviluppo, a Brescia esiste già. All'interno del convegno si è dato spazio al tema dello sviluppo e dell'implementazione di servizi innovativi da mettere in cantiere per soddisfare i crescenti bisogni delle imprese agricole. “Fra questi -commenta Visini- spicca l'esigenza di affrontare percorsi nella direzione della consulenza alle aziende con particolare riferimento agli aspetti legati al credito”. Un tema, questo, che riguarda ogni tipo di attività, ora più che mai, e che vede le imprese agricole non rappresentare un'eccezione. Anzi. “L'agricoltura, rispetto agli altri settori, ha in più -commenta Visini- la difficoltà a rappresentare correttamente ai terzi la propria situazione”. E' così da sempre innanzitutto perché il sistema agricolo non ha mai avuto e non ha l'obbligo di presentare bilanci

positivo che, in un momento di grande confusione, alcuni parlamentari presentino delle interrogazioni al ministero delle Politiche agricole per fare chiarezza in tema di quote latte e di pagamento delle multe dovute da chi non ha rispettato le regole”. Così Francesco Bettoni, presidente dell’Unione Provinciale Agricoltori, commenta le due interrogazioni presentate rispettivamente nei giorni scorsi dagli onorevoli Beccalossi e nola, e dall’onorevole Delfino. nella prima, a fronte dei dubbi sulla reale produzione di latte vaccino in Italia, emersi dalla relazione del Comando carabinieri politiche agricole, e dopo la recentissima sentenza di condanna del Tribunale di Milano e quella in appello del Tribunale di Torino sul comportamento truffaldino di elusione dell’obbligo di versare il prelievo latte, Beccalossi e nola chiedono “quali siano le azioni messe in atto al fine di dare effettiva applicazione al disposto della legge 33 del 2009, in termini di recupero delle

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Domenica 9 ottobre ‘Spesa in cascina’ in piazza Loggia a cascina si è trasferita nuovamente in città e ha incontrato i consumatori, che hanno potuto degustare Le acquistare a prezzi di assoluta convenienza i prodotti

dell’eccellenza enogastronomia bresciana, dai vini agli oli d’oliva, dai formaggi ai salumi, dalle marmellate ai mieli, alle farine biologiche... L’appuntamento con la fortunata iniziativa itinerante dell’Unione Provinciale Agricoltori e dell’Anga si è tenuto domenica 9 ottobre, dalle 9 alle 19, in piazza Loggia, nel cuore pulsante del centro storico cittadino. continua a pagina 5

Riunioni del presidente nelle Zone

C

ome ogni anno si rinnova la tradizionale serie di appuntamenti del presidente dell’Unione, Francesco Bettoni, nelle Zone per valutare insieme il momento economico e politico che sta attraversando la nostra agricoltura. Difficoltà competitive, prezzi ancora scarsamente remunerativi, una Pac penalizzante, una burocrazia pesante, sono solo alcuni dei problemi che bloccano lo sviluppo delle nostre aziende. Tanto più che la politica, vedi ad esempio le manovre finanziarie di questa estate, è priva di una strategia agricola credibile. “In questo momento dobbiamo essere pronti ed uniti ad intervenire in ogni sede, con forza e determinazione - commenta Bettoni - per difendere i nostri legittimi interessi. Pertanto, la nostra Organizzazione, con la coerenza che da sempre la contraddistingue, non lascerà nulla di intentato: dalla direttiva nitrati al prezzo del latte, dalle normative del benessere animale ad una strategia mirata per il comparto suinicolo, dal continuo aumento dei fattori di produzione ad una equa remuneratività dei prezzi”. Questi sono i temi che verranno affrontati nelle riunioni di Zona. La prima, per i soci delle zone di Leno, Montichiari e Verolanuova, è in calendario per giovedì 27 ottobre alle 20 nell’ufficio Zona di Leno in Via cristoforo colombo, 9.


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IN PRIMO PIANO

SABATO 22 OTTOBRE 2011

intERVEnto dEL VicEpRESidEntE ViSini aL conVEgno quadRi di confagRicoLtuRa

Brescia fa scuola nei servizi finanziari alle imprese agricole e agro-alimentari SEguE daLLa pRiMa pagina

aziendali. Inoltre sconta la carenza di una cultura d'impresa e la scarsa conoscenza dei temi finanziari. E' un dato di fatto, non causato da negligenza, ma frutto della storia degli ultimi decenni. Oggi, però, “è indispensabile colmare questo gap e l'Organizzazione rappresenta il più significativo punto di riferimento per dare una risposta sollecita e concreta al problema. In seno all'Organizzazione esistono già le informazioni e le competenze necessarie per ricostruire i bilanci delle imprese socie e non socie. In occasione del convegno si è ribadita la scelta di investire in modo sostanziale su questo fronte perché lo si ritiene determinante per lo sviluppo del sistema agricolo”. L'imprenditore agricolo, infatti, “deve ormai fare ogni giorno i conti misurandosi con mercati anche internazionali sempre più competitivi e l'analisi del proprio business è indispensabile per poter operare le scelte di investimento necessarie e mirate al raggiungimento del successo. Oggi più che

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mai è estremamente pericoloso navigare a vista”. Con un buon piano aziendale, ovvero con un corretto 'business plan', “è ancora possibile ottenere credito e supporto da parte degli istituti finanziatori; diversamente le difficoltà che questi incontrano nell'interpretare il mondo agricolo e le aziende che vi fanno capo, spesso si traducono in un vero e proprio blocco”. Un altro strumento importante che Confagricoltura è in grado di offrire è il Consorzio garanzia fidi. nel Bresciano e in Lombardia questo è il Cofal, emanazione di Confagricoltura Lombardia con uno sportello collegato all'Upa, a supporto dei finanziamenti concessi dal sistema bancario alle imprese agricole. Ma a Brescia c'è di più. E' infatti operativa A.I.S.A. (vedi box nella pagina a fianco), una società nata dalla volontà dell'Unione Provinciale Agricoltori di dotarsi di uno strumento idoneo a supportare ad alto livello le aziende agricole nelle fasi di sviluppo dei progetti e di ristrutturazione delle imprese. Ancora una volta Brescia indica la strada da percorrere.

FAnCESCO BETTOnI:

positive le interrogazioni sulle quote latte SEguE daLLa pRiMa pagina

somme esigibili e di revoca delle quote integrative assegnate”. nella manovra economica di luglio è stata adottata una misura che toglie ad Equitalia le competenze esattive sulle multe delle quote latte trasferendole ad Agea, che da giugno è commissariata. Di fatto il provvedimento renderebbe impossibile l’esazione delle multe “sottraendo al sistema Italia risorse per un totale di 1,6 miliardi di euro” e rischierebbe di “esporre l’Italia a nuove e più pesanti sanzioni da parte della Commissione europea per turbativa di mercato”. Su questo tema l’onorevole Delfino chiede quale sia ad oggi lo stato dell’intera vicenda quote latte e quali interventi siano stati adottati o siano da adottare per garantire il recupero delle somme dovute e per evitare che l’Italia finisca sotto procedura di infrazione con ulteriori pesanti oneri per il nostro Paese.

I QUADRI DIRIGEnTI DI COnFAGRICOLTURA:

“Il paese ha bisogno dell’agricoltura”, ha detto il sindaco di Roma Alemanno portando il suo saluto

“noi siamo pronti a fare la nostra parte per uscire dalla crisi, la politica faccia altrettanto” “N

on vogliamo vivere nel nichilismo, le crisi si superano con la voglia di fare e non stando alla finestra. Noi vogliamo fare la nostra parte, alla politica chiediamo di fare altrettanto”. Lo ha sottolineato il presidente di Confagricoltura Mario Guidi al Convegno dei Quadri Dirigenti dell’Organizzazione degli imprenditori agricoli, a cui ha portato il suo saluto il sindaco di Roma Gianni Alemanno. Guidi ha quindi ricordato il ruolo dell’agricoltura per il Paese. “Siamo otti-

misti - ha detto - perché la società non può fare a meno del settore primario, che deve rispondere a precise richieste di quantità, qualità, sicurezza alimentare, ambiente”. Quindi ha fatto l’esempio del gioco degli scacchi. “L’obiettivo primo del giocatore, per vincere - ha proseguito il presidente - è quello di occupare il centro della scacchiera. Ecco si deve portare l’agricoltura al centro del sistema economico nazionale e comunitario”. Il governo, nel programma di fine legi-

slatura, deve avviare – ha detto il sindaco Alemanno alla platea dei dirigenti di Confagricoltura - un confronto reale con il mondo imprenditoriale su poche ma chiare cose da fare e rilanciare a sua volta un nuovo modello di sviluppo. Il rallentamento progressivo della crescita è il male peggiore per il Paese. L’agricoltura è indispensabile, guai a non tener conto di ciò che rappresenta”. Alemanno ha poi concluso: “Vi invito a fare di Roma una vetrina delle vostre potenzialità”.


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IN PRIMO PIANO

UnA BOCCATA DI OSSIGEnO AnChE PER LA SUInICOLTURA BRESCIAnA

Finanziamenti per le aziende agricole L

a Regione Lombardia ha approvato nei giorni scorsi il bando per le agevolazioni finanziarie al credito di funzionamento, che permette alle aziende agricole in difficoltà, per l’attuale situazione di crisi finanziaria ed economica, di presentare domande di finanziamento al contributo in conto interessi. Le aziende interessate possono presentare le domande direttamente alle banche aderenti che provvederanno, a partire dal prossimo 1° ottobre e fino al 31 dicembre 2011 (salvo esaurimento delle risorse finanziarie disponibili), a trasmetterle a Finlombarda spa.

Infatti, la Regione Lombardia ha assegnato 3,3 milioni di euro a Finlombarda per gestire il fondo regionale a favore dell’agricoltura regionale. La determinazione del contributo, pari ad una percentuale massima del 2%, avverrà sulla base di un piano di ammortamento a rate costanti di capitale, con periodicità semestrale, calcolato al tasso di riferimento applicato. L’importo del finanziamento ammissibile a contributo va da un minimo di 20.000 euro ad un massimo di 100.000 euro. Di fatto con questo decreto si da seguito operativo alla delibera dello scorso maggio che

aveva istituito il fondo per le agevolazioni finanziarie per il credito al funzionamento in grado di movimentare in agricoltura risorse per quasi 100 milioni di euro, assecondando le richieste delle Organizzazioni agricole che da mesi sostenevano la necessità che il sistema dei confidi sostenesse le piccole e medie imprese. Tant’è vero che seppure la partecipazione di Regione Lombardia a Federfidi della sua finanziaria Finlombarda è di minoranza, sono già stati stanziati finora circa 110 milioni di euro, oltre ai 56 milioni di euro di impegno riferiti allo scorso anno.

Assistenza Innovazione Sviluppo Agricolo srl ❱ A.I.S.A. è una società di consulenza aziendale ideata, progettata e realizzata dalla Confagricoltura Brescia ❱ Si propone come struttura snella e dotata di competenze di alto profilo per il settore agricolo e agro-industriale ❱ Utilizza i più moderni strumenti di analisi e di valutazione per tener conto delle specifiche del settore agricolo

Ottima edizione dell’asta di Edolo è

tonata in scena anche quest’anno ad Edolo l’Asta dei bovini di razza Bruna: un appuntamento che fin dagli anni ’50 si rinnova puntualmente all’inizio dell’autunno camuno, e che quest’anno è stata programmata nelle giornate del 3 e 4 ottobre. L’organizzazione è curata dall’Associazione Provinciale Allevatori di Brescia in collaborazione con Cobreca, cooperativa che da anni offre agli allevatori servizi di commercializzazione di bestiame sia da riproduzione sia da macello, e con il sostegno della Comunità Montana di ValleCamonica, del Comune di Edolo, dell’Amministrazione Provinciale. “Questa manifestazione è dedicata a tutti quegli allevatori che hanno scelto di resistere e di conti-

❱ Consulenza per l’impresa agricola e agro-industraie per: 1) valutare i progetti di sviluppo 2) migliorare le condizioni di accesso al credito 3) consulenza e assistenza per investimenti nei settori delle energie rinnovabili. ❱ Sviluppo progetti ❱ Consulenza finanziaria

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nuare ad esercitare questa professione nelle aree montane – ha sottolineato Annibale Feroldi direttore dell’Unione Agricoltori intervenuto alla presentazione della nuova edizione. La loro azione di presidio è fondamentale per salvaguardare un patrimonio ambientale d’inestimabile valore dalle inevitabili conseguenze negative che potrebbero venire innestate dallo spopolamento. Ma è importante sottolineare anche i progressi che la zootecnia di montagna ha concretizzato nella genetica e nella valorizzazione del latte: i formaggi certificati dal consorzio Disolabruna, tra cui anche alcuni prodotti delle montagne bresciane, sono un nuovo importante traguardo in questo senso”. In totale si sono registrati 97 capi di razza Bruna iscritti al Libro Genealogico che sono stati battuti in asta al centro zootecnico di Edolo a partire dalle 9 di martedì 4: nella lista 1 toro da riproduzione, 36 fra vitelle e manzette, 46 manze gravide e 14 vacche. 23 sono i soggetti di alto valore genetico con indice ITE (Indice Totale Economico) che li pone nel miglior 10% della popolazione nazionale di bovini di razza Bruna. Tutti i capi erano sieronegativi all'IBR e provengono da allevamenti ufficialmente indenni da tubercolosi, brucellosi e leucosi. Nella giornata precedente l'asta, lunedì 3, tutti i soggetti a catalogo sono stati valutati a partire dalle 14.30 da esperti che attribuiranno a ciascun capo una qualifica che, con altre informazioni come i dati genealogici e la valutazione genetica, a disposizione di tutti gli eventuali acquirenti.

InFLAZIOnE, COnFAGRICOLTURA:

“Ridare fiducia ai consumatori” C

onfagricoltura sottolinea come, in relazione ai dati diffusi nei giorni scorsi Istat, l’inflazione sia giunta a settembre al 3% su base annua, mentre per gli alimentari non lavorati (quindi i prodotti agricoli) sia aumentata dello 0,9%. Cominciano finalmente a risalire i prezzi all’origine della frutta fresca, dopo la drammatica crisi dell’E.Coli ma c’è ancora un differenziale del 6,3% rispetto ai prezzi dell’anno scorso. I vegetali freschi sono stati pagati il 10,6% in meno rispetto ad agosto ed il 9,3% in meno rispetto a settembre dell’anno scorso (dati ismea). In base ai dati Istat, i prezzi al consumo per le verdure hanno avuto un rialzo congiunturale dell’1,9% ma sono inferiori del 7,7% rispetto all’anno scorso; i prezzi di vendita della frut-

ta fresca continua a calare (-0,8% a settembre rispetto ad agosto e -3,1% rispetto all’anno scorso). “Secondo un sondaggio condotto dall'Ipsos per conto del Consumers' Forum, bisogna ridare fiducia ai consumatori. Servono azio-

ni concrete per la valorizzazione del made in Italy ed il riequilibro del valore; ricerca ed innovazione per soddisfare le rinnovate esigenze dei consumatori. E’ un impegno che tutta la filiera alimentare e la politica devono assumere”.

SETTIMANALE DI INFORMAZIONE DELL’UNIONE AGRICOLTORI DI BRESCIA Direttore Responsabile: ANNIBALE FEROLDI Autorizzazione del Tribunale di Brescia n. 75 del 16 maggio 1953 Concessionaria di pubblicità: EMMEDIGI PUBBLICITà Via Malta 10- tel. 030224121- fax 030226031 www.emmedigi.it / e-mail: emmedigi@emmedigi.it 22,00 PER MODULO MM 43 BASE x 45 ALTEZZA

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Domenica 9 ottobre ‘Spesa in cascina’ in piazza Loggia ento: il prossimo appuntam

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MInISTERO DELL’AGRICOLTURA E UnIVERSITà CATTOLICA ALTIS

Borse di studio per giovani imprenditori agricoli un’interessante opportunità per gli imprenditori agricoli che siano laureati che abbiano meno di 40 anni. Si tratta della possibilità (praticamente certa) di ricevere una borsa di studio totale del Ministero delle politiche agricole e forestali, che si sposa molto bene con il master per imprenditori di università cattolica del Sacro cuore altis. interessanti sia la compatibilità con il lavoro, sia la concretezza con cui il master contribuisce alla crescita dell'azienda: Compatibilità con l'attività lavorativa: ❱ solo 2 giornate d'aula per ogni insegnamento e il resto dell'apprendimento avviene tramite piattaforma web dedicata con l'ausilio di un tutor dedicato. Pertanto il partecipante decide dove e quando studiare nel mese che divide un incontro dall'altro. è possibile vedere una demo della formazione a distanza all'indirizzo www.unicatt.it/pmi-demo<http://www.unicatt.it/pmi-demo> Grande concretezza: ❱ Costante sollecitazione a confrontare le problematiche emerse in aula con la realtà della propria impresa

❱ Il progetto sul campo verrà realizzato su un aspetto rilevante per il futuro dell'impresa del partecipante così che imparando si fa qualcosa che poi resta all'azienda ❱ numerose occasioni di incontro con testimoni di casi aziendali di successo, grazie anche alla partnership con Confapi

❱ imprenditori agricoli o coadiuvanti nell'ambito di un'impresa agricola familiare di cui all'art. 230 bis c.c.; ❱ con un'età inferiore ai quarant'anni; ❱ che hanno presentato domanda di ammissione alla frequenza di un master universitario

Professori di alto profilo specialisti delle piccole e medie imprese Ottica intergenerazionale: ❱ Un intero modulo del Master è dedicato al passaggio generazionale. La partecipazione dell'imprenditore e del figlio (o collaboratore) - favorita dalle forti agevolazioni economiche per il secondo iscritto - consente un comune momento di riflessione e di analisi dell'impresa, con l'obiettivo di ripensare alla strategia, alla struttura organizzativa, ai sistemi di gestione

duRata dEL MaStER: Dal marzo 2012 a maggio 2013

Anche quest’anno il Master ha ottenuto feed-back molto positivi da parte dei partecipanti. BoRSE di Studio del Ministero delle politiche agricole e forestali: Le borse coprono tutto il costo del master (e anche l'eventuale quota del secondo iscritto) E sono disponibili per:

Luogo: ❱ 2 giornate per insegnamento (circa una volta ogni 45 giorni) in Università Cattolica a Milano ❱ Tutto il resto del tempo su web, accedendo dal tuo pc Chiunque fosse interessato può contattare QUAnTO PRIMA e senza alcun impegno la dott.ssa Tamara Kolundzija al n. 02 48517156 oppure 327 7826915; e-mail altis.admissions@unicatt.it<mailto:altis.admissions@unicatt.it> La scadenza per l'ammissione al master è a marzo 2012, ma poiché i fondi vengono erogati secondo l'ordine di arrivo della domanda della borsa, prima viene fatta la domanda più è sicuro il finanziamento.


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PAC

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InCOnTRI

Confagricoltura e riforma Pac ‘verso il 2020’: incontro con il vicepresidente della commissione europea Antonio Tajani N

ei giorni scorsi il presidente di Confagricoltura Mario Guidi ha incontrato a Roma il vicepresidente della Commissione Europea Antonio Tajani. Oggetto dell’incontro le indiscrezioni relative alla proposta di riforma della Pac ‘verso il 2020’, da ufficializzare a breve. “Vogliamo una Pac per l’impresa agricola - ha affermato Guidi - che permetta al nostro sistema di garantire un alto grado di competitività rispetto ai nostri partner europei e mondiali.” “A pochi giorni dalla ufficializzazione delle proposte - ha proseguito il presidente di Con-

fagricoltura - abbiamo sensibilizzato il vicepresidente Tajani in merito alla dotazione finanziaria a favore dell’agricoltura del nostro Paese ed al possibile nuovo assetto degli strumenti della politica agricola comune. Sul primo punto, vanno evitati per quanto possibile ‘tagli’ alle risorse per l’Italia ma anche l’allineamento dei pagamenti per ettaro in tutti i Paesi che Bruxelles proporrebbe di raggiungere nel 2028. Un’ipotesi che rischierebbe di ridistribuire risorse preziose - stimate in circa il 35% dell’attuale budget nazionale -

dall’Italia verso i Paesi neoaderenti. D’altro canto occorre molta cautela nella revisione dei vari strumenti della Pac. “Una riforma è auspicabile - ha precisato Guidi - ma Confagricoltura è dell’avviso che il nuovo assetto della Pac ‘verso il 2020’ non debba penalizzare con nuovi costi ed impegni le imprese che operano in una e per una delle agricolture più importanti del Pianeta e che anzi debba privilegiare quelle realtà in grado di contribuire alla crescita economica ed all’occupazione del Paese.”

RIFORMA PAC

Confagricoltura, una proposta che non sostiene la competitività delle imprese è

presa agricola, sacrificandone l’efficienza economica, aggravandone gli oneri amministrativi e riducendone la possibilità di contribuire nei prossimi anni all’auspicata e necessaria crescita del Pil nazionale. In questa direzione andrebbero in particolare le indicazioni della Commissione in materia di ‘greening’, che subordinano il pagamento di un terzo degli aiuti a maggiori impegni e costi - di tipo ambientale, che appesantiscono gli obblighi già introdotti con le regole di condizionalità dei pagamenti diretti. Tra l’altro il prezzo che si vorrebbe far pagare all’agricoltura con queste nuove regole appare sproporzionato rispetto all’impatto dell’attività agricola sull’ambiente e all’uso che l’agricoltura fa delle risorse naturali. Confagricoltura ritiene che la propo-

negativo il primo commento di Confagricoltura sulle proposte per la nuova Pac 2014-2020, illustrate nei giorni scorsi dalla Commissione Europea a Bruxelles. L’organizzazione agricola, comunque, ricorda che prende il via un lungo percorso negoziale che impegnerà i governi nazionali e il Parlamento europeo per tutto il 2012. Peraltro, anche nella fase di formulazione delle proposte, i governi e le organizzazioni agricole hanno discusso con la Commissione nel merito delle nuove regole. Ne è la prova lo stralcio, chiesto da Confagricoltura, della scadenza del 2028 per la convergenza dei pagamenti diretti su un importo unico per tutti gli ettari coltivati nell’Ue. Per Confagricoltura le proposte delineano una Pac che non sostiene l’im-

sta di riforma della Pac 2014-2020 sia in totale contraddizione con le esigenze di crescita produttiva e di mantenimento di scorte strategiche, indicate sia dalla Fao che dal G20 come strumenti indispensabili per gestire l’aumento tendenziale della domanda di cibo e la volatilità dei prezzi. Se l’obiettivo delle proposte della Commissione era quello - ampiamente pubblicizzato - di orientare la Politica Agricola Comune a sostegno di un’agricoltura produttrice di beni e servizi tangibili per la collettività, bisogna dire che tale obiettivo non sembra sia stato colto. Confagricoltura sollecita il governo a vigilare nel corso del difficile negoziato che lo attende, affinché siano tutelati gli interessi vitali dell’agricoltura italiana.

EDITORIALE

Riforma della Pac: Brescia dice no SEguE daLLa pRiMa pagina

senza qualità. Di fatto la Pac per le aziende bresciane non è mai stata una rendita finanziaria, ma tutte risorse da reinvestire per poter andare avanti. Tanto più che le nostre aziende agricole soffrono svantaggi strutturali e di sistema che le mettono in difficoltà competitiva con quelle del resto d’Europa. Tuttavia a Brescia è in atto da tempo una ristrutturazione complessiva del settore: meno aziende e sempre più grandi (la media è oggi di 19 ettari contro i 9 ettari del 1990) con una crescente tendenza a fare rete negli acquisti per ridurre i costi e nei rapporti commerciali per incrementare le vendite e i fatturati. Sicuramente, visto il panorama economico generale nel quale si muove l’Europa, era difficile sperare in qualcosa di meglio nella nuova Pac, ma di certo ora la questione più importante che la politica deve disinnescare, come se fosse una bomba, è il criterio di ridistribuzione

a pioggia della quota nazionale dei pagamenti diretti che con la regionalizzazione contro la quale noi siamo assolutamente fermi: non la vogliamo.


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PAC

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AnALISI

Quale futuro per l’agricoltura con la nuova Pac Il 12 Ottobre la Commissione Europea ha presentato le proposte di regolamento della Pac post 2013. Inizia sin d’ora un negoziato con il Parlamento Europeo e gli Stati Membri che si protarrà fino alla fine del 2012 .

Enzo ferrazzoli

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e questioni da affrontare sono tante e complesse poiché la proposta di riforma risulta estremamente negativa per l’Italia ed in particolare per l’agricoltura intensiva e altamente specializzata come quella lombarda e bresciana. Viene completamente smantellato il vecchio sistema dei pagamenti basato sui titoli storici (2001-2003) ed indivuduato un mix di pagamenti suddiviso seguendo uno schema ben preciso che prevede una definita percentuale di distribuzione del budget finanziario assegnato allo Stato membro riassumibile in: 1- Pagamento disaccoppiato di base, uguale per tutto il territorio nazionale o suddiviso su base regionale, calcolato dividendo il budget disponibile per le superfici ammissibili, intese come SAU complessiva comprese le foraggere. Il valore ad ettaro cosi calcolato al 1° anno di applicazione genererà titoli aziendali; 2-Pagamento aggiuntivo a compensazione degli impegni di greening (inverdimento) consistenti in: mantenimento di foraggere permanenti esistenti (prati, pratipascoli e pascoli), diversificazione delle superfici a seminativo con coltivazione di tre colture diverse su almeno il 5% della superficie aziendale, setaside ecologico sul 7% della SAU.

3- Pagamento aggiuntivo per ettaro per aree soggette a vincoli naturali definite dagli Stati Membri; 4- Pagamento aggiuntivo per giovani agricoltori con un aumento del 25 % del pagamento di base (erogato per 5 anni su max 25 titoli). 5- Pagamento accoppiato riservato dallo Stato Membro a particolari produzioni (latte, bovini, olio, grano duro, ecc). Altre novità introdotte dalla proposta di riforma riguardano l’introduzione di un premio forfettarrio per il cosidetto “piccolo agricoltore” compreso tra 500 e 1000 € che sostituirebbe il premio disaccoppiato ed un processo di degressività (riduzione progressiva dei pagamenti) al superamento di certe soie di aiuto: meno 20 % tra 150 e 200 mila euro, meno 40% tra 200 e 250 mila euro, meno 70 % tra 250 e 300 mila euro e 100% oltre 300 mila euro. Ci sono poi tutta una serie di questioni da approfondire quali il concetto di agricoltore attivo, il tetto minimo per le erogazioni, la gradualità di passaggio dal vecchio al nuovo sistema di pagamento, ecc. A prescindere da questi aspetti che saranno oggetto di trattative fino alla definizione dei regolamenti attuativi, una prima certezza è il calo del plafond per l’Italia pari al 7% rispetto al 2013 (da 4,13 miliardi a 3,84 miliardi nel 2017); la seconda certezza è legata ai limiti ge-

stionali del plafond finanziario nazionale poichè il 30 % di questo deve essere destinato al greening, il 10 % ai piccoli produttori, il 2% ai giovani, il 5-10% ai pagamenti accoppiati, il 5% ad aree con svantaggi naturali. In sostanza circa il 50 % del tetto finaziario risulterebbe vincolato e soltanto il restante 50 % sarebbe disponibile per i pagamenti disaccoppiati. Rapportando quanto deducibile dalla proposta di regolamento alle realtà aziendali bresciane è evidente che se oggi un’azienda a seminativo riceve un premio ad ettaro medio di 400 €, un’azienda da latte di 900 €, un’azienda da carne di 1.000 €, con il nuovo sistema tali valori verrebbero drasticamente ridotti ed è presumibile ipotizzare un pagamento accoppiato base ed uguale per tutti di 200 - 250 € per ettaro a cui aggiungere il premi ac-

coppiati legati al greening (inverdimento) e i premi accoppiati dei comparti che lo Stato Membro deciderà di aiutare (ex art. 68). Queste due voci ottimisticamente potrebbero aumentare il premio base di 100-150 €; pertanto, complessivamente, il ridimensionamento dell’aiuto comunitario sarà molto sensibile per i produttori di latte, carne, olio, cioè per tutte le imprese agricole con produzioni altamente intensive e specializzate. Oltre alla diminuzione degli aiuti sono rilevanti gli appesantimenti burocratici che un sistema cosi concepito potrà generare. Si provi ad immaginare il tipo di controlli necessari per verificare il rispetto del greening o dell’aiuto accopiato per ottenrre un premio aggiuntivo di soli 100 € ad ettaro. E’ giusto ridurre i costi della Pac ed aumentare i costi della burocrazia?

L’altro bersaglio mancato nei fatti da Bruxelles riguarda le cosidette misure orizzontali, cioè una serie di interventi necessari per controllare la volatilità dei mercati e garantire sicurezza di redditività agli imprenditori. Anche in questo caso se gli orientamenti iniziali erano di larghe vedute, l’individuazione degli interventi si è limitata a favorire l’associazionismo, l’inserimento di sistemi contrattulistici obbligatori e altre misure che non incidono minimamente sui mercati. Capitolo a parte per l’economia bresciana è quello del comparto latte; l’abbandono del sistema delle quote latte dal 2015 prevedeva il cosidetto “atterraggio morbido“ proposto da Bruxelles per riequilibrare la liberalizzazione del mercato, con interventi specifici verso le imprese che hanno investito notevoli capitali per l’acqui-

sto delle quote. Per il momento il “pacchetto latte“ è un contenitore con principi generali validi ma proposte concrete deludenti, anzi l’unica certezza per i produttori di latte è la perdita del 70% degli aiutui Pac,unica fonte di sostegno che oggi veniva loro corrisposta. Ad oggi la riforma proposta dalla Ue, tagli a parte, sembra un’occasione mancata per centrare gli obiettivi necessari ad una moderna agricoltura, sburocratizzata, incentrata sull’impresa e sulla qualità e sicurezza delle derrate prodotte. Per certi aspetti sembra una riforma retrogada con il ritorno a misure non produttive (greening) in una fase storica in cui si registra un incremento demografico mondiale e la tendenza di tutti gli Stati ad incrementare le derrate agricole per sfamare una pololazione che chiede cibo.


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VITIVINICOLTURA

SABATO 22 OTTOBRE 2011

EVEnTI

PREMIAZIOnI

Profumi di Mosto, ‘tutto esaurito’ nelle cantine della Valtènesi

Il Palio del Groppello 2011 all’Azienda agricola La Guarda

Va in archivio con un bilancio positivo la decima edizione di profumi di Mosto: oltre 1500 gli enonauti che domenica si sono messi in viaggio sui sentieri della Valtènesi, per l’ormai tradizionale itinerario enogastronomico di fine vendemmia nelle cantine del territorio. rofumi di Mosto chiude l’edizione del decennale all’insegna di P un nuovo successo: complice una

splendida giornata di sole, l’itinerario gastronomico di fine vendemmia nelle cantine della Valtènesi, in programma domenica 9 sulla riviera bresciana del Garda, ha messo a segno un risultato ampiamente positivo. Sono stati infatti più di 1500 gli enonauti, provenienti da tutta la Lombardia ma anche da altre regioni d’Italia, che per tutta la giornata hanno percorso i sentieri del territorio con il calice a tracolla: un risultato che conferma la manifestazione organizzata dal Consorzio Garda Classico come appuntamento capace di convincere non solo sotto il profilo puramente numerico ma anche sotto quello qualitativo. “Dal bilancio della giornata emergono interessanti spunti di riflessione – spiega Sante Bonomo, presidente del Garda Classico -. Innanzitutto la manifestazione si conferma in crescita rispetto allo scorso anno, con un costante spostamento verso un visitatore sempre più esigente, attento e qualificato. C’è inoltre la piacevole conferma della crescita dei giovani, che ancora una volta si confermano target ideale di Profumi di Mosto. Altro aspetto positivo riguarda il successo del servizio di trasporto in bus privati che abbiamo messo a disposizione: tutti i posti disponibili sono andati esauriti”. Nelle 18 cantine partecipanti i visitatori hanno potuto degustare varie tipologie di Rossi della Valtènesi in abbinamento a piatti e tipicità del territorio, in molti casi preparati in collaborazione con gli chef dei migliori ristoranti della zona, dimostrando di apprezzare le novità organizzative che hanno consentito, tramite il “Jolly”, di visitare anche una cantina al di fuori del percorso prescelto. Conclusa la festa di “Profumi di Mosto”, comincia il “countdown” per il debutto dal Valtènesi, il nuovo Doc del territorio atteso nel 2012 sul mercato con doppia scadenza: il 14 febbraio per il Chiaretto e l’1 settembre per il Rosso.

andato all’Azienda è agricola La Guarda di Castrezzone di Muscoline

il Palio del Groppello 2011. La Confraternita del Gropppello si è riunita venerdì 7 Ottobre al ristorante ‘Antica Cascina San Zago’ di Salò per la scelta del vincitore sulle tre cantine finaliste già seleziona-

te dagli enologi tra 21 aziende partecipanti. I tre finalisti erano: ❱ Azienda agricola La Guarda di Negri A.e L. Castrezzone di Muscoline ❱ Cantina Marsadri Vincenzo - Raffa di Puegnago ❱ Cantine Berardi - Molinetto di Mazzano

I loro vini sono stati degustati alla cieca dai confratelli nel corso dell’incontro conviviale. Il Groppello che si è aggiudicato il palio accompagnerà gli incontri conviviali della Confraternita per l'annata sociale 2011-2012.


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VITIVINICOLTURA

ALLA VIGILIA DELL’ARRIVO nELLE EnOTEChE

Vino novello, una primizia che val la pena di ritornare ad assaggiare Renzo d’attoma

il novello? Forza, ricominciamo! Alcuni Eca anni fa, quando ancora la cultura enoiera non del tutto acquisita (a molti

manca ancora!) il vino novello era più apprezzato; il fascino forse proveniva dalla “novità”, ossia dalla forza di un vino sino allora sconosciuto, quindi motivo di attraenza. Poi l’attrazione è man mano calata ma non perché il prodotto fosse qualitativamente inferiore. Di fatto si è colto che un “passaparola”, privo di ogni fondamento, ha fatto breccia sulla non conoscenza della tipologia enoica. E’, e fu detto da incompetenti, impropriamente , che era un “vinello”…..prodotto con coadiuvanti chimici e così via. Fece presa e i consumi iniziarono a diminuire. Oggi, fortunatamente si nota un certo recupero, grazie, forse, ad una comunicazione più incisiva e una maggiore conoscenza della tipologia enoica. Sarà, comunque, per i consumatori ben si intende, dare una rinfrescata sulla tecnica di cantina adottata onde ottenere questa simpatica “primizia” Si parte dalle uve rosse, da noi perlopiù si utilizzano le uve previste nei vari disciplinari di produzione dei vini DOP bresciani. Tanto per dire in Valtenesi primeggiano le uve di Groppello e Marzemino, sul monte netto le uve di Merlot e Marzemino, in Franciacorta Merlot e Barbera ne costituiscono la base.

Ebbene a tempo giusto si inizia la vendemmia avendo cura di non rompere gli acini, pertanto l’uva è raccolta in cassette che contengono al massimo 20 kg. Senza diraspare e pigiare si mettono in un tino a tenuta senza riempirlo, indi si insuffla anidride carbonica la quale attiva una “macerazione carbonica” attraverso la quale si ha si ha il degrado dell’acido malico; ciò avviene nell’arco di una settimana circa, inoltre l’eventuale mosto che si ottiene può iniziare, ma appena iniziare a fermentare. Successivamente l’uva, che ha assunto un colore leggermente grigio chiaro viene diraspata e pigiata e nel contempo il tutto è posto in un tino dove avverrà la fermentazione vera e propria, ossia il glucosio si trasformerà in alcool e anidride carbonica, le sostanze coloranti contenute nella buccia transiteranno nel vino. Questo a grandi linee ciò che si fa e ciò che avviene nella preparazione del novello. Così niente di particolare, tutti processi naturali, niente additivi! Il novello è pronto. E’ una primizia, in vino fragrante, fruttato, col gusto tipico dal “macerato”. Da consumarsi con il piacere di scoprire un gusto nuovo, fresco, giovane. E’poi un vino che ben si abbina a piatti delicati. Formidabile con merende e antipasti. Su via signori consumatori, riprendiamo il piacere di gustare il novello; non si chiamerà Beaujolais ma la parentela è assai assai stretta! Alla salute!

Brescia, domenica 6 novembre 2011 Museo delle Mille Miglia Sant’Eufemia

dalle ore 11.00 alle ore 18.00

Vino novello e Castagnata

DAL 17 AL 20 OTTOBRE

Ad Autochtona Groppello e Chiaretto della Valtènesi A

d Autochtona 2011, forum nazionale dei vitigni autoctoni in scena a Bolzano dal 17 al 20 ottobre, sono sbarcati i vini doc della Valtènesi - Garda Classico area collinare che si affaccia sulla riviera bresciana del lago di Garda. Siamo nel punto più a nord del mondo dove crescono gli agrumi, l’ulivo e i capperi: un territorio dove anche la coltivazione della vite vanta origini antichissime. Qui ha messo radici il Groppello, che già vi si coltivava 200 anni prima della scoperta dell’America, patrimonio enoico del quale restano al mondo poco più di 300 ettari, coltivati per l’appunto quasi tutti in Valtènesi: solo coniugato a questo terroir infatti il vitigno sa esprimere pienamente le sue caratteristiche di eleganza e piacevolezza. Il Groppello, che è anche l’anima del Chiaretto - l’altra perla speziata e minerale del Garda Classico - è l’asse portante della nuova Doc Valtènesi, entrata in produzione con la vendemmia 2011, e al debutto sul mercato nel 2012 con due importanti appuntamenti: il 14 febbraio, giorno di San Valentino, sarà il Valtènesi Chiaretto ad allietare la giornata degli innamorati , mentre il 1° settembre, arriverà il Valtènesi nell’espressione del rosso, pronto a rallegrare l’imminente autunno.

i nostri lutti L'11 settembre è mancato all'affetto dei suoi cari

piERMaRio MantELLi di anni 67 valente agricoltore di Milzano Lo ricordano con tanto affetto la moglie Lucia Brunelli, i figli Luisa e Francesca, i famigliari e i tanti amici. L'Unione Agricoltori rinnova alle famiglie Brunelli-Mantelli il sentimento del più vivo cordoglio.

presentazione e degustazione dei vini novelli, a cura della provveditoria dei vini novelli di Brescia

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10 AGRIALP

SABATO 22 OTTOBRE 2011

REdaZionaLE a cuRa dELLa EMMEdigi puBBLicità

AGRIALP 2011 Fiera Agricola dell’Arco Alpino - Bolzano, 4 - 7 novembre 2011

L’agricoltura fa sistema ad Agrialp 2011 “network alto adige” è il motto della prossima agrialp, fiera agricola dell’arco alpino, in programma dal 4 al 7 novembre 2011 nel quartiere fieristico di Bolzano. Sul palcoscenico del padiglione espositivo si svolge un articolato programma di eventi pensati per informare ed intrattenere i visitatori. nel corso di dibattiti e tavole rotonde si discute di circuiti regionali e del loro valore aggiunto.

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iviamo in un mondo digitalizzato nel quale il lavoro in rete è oramai parte integrante e significativa del nostro agire quotidiano. La regionalità si contrappone alla globalizzazione ed i circuiti economici regionali escono rafforzati. L’Unione Agricoltori e Coltivatori Diretti Sudtirolesi (Südtiroler Bauernbund) sostiene anche quest’anno Agrialp, il cui slogan “network Alto Adige” è stato scelto dagli organizzatori per esaltare il potenziale dei circuiti economici regionali. I temi dei dibattiti e delle tavole rotonde in programma sul palcoscenico della prossima Fiera Agricola del-

l’Arco Alpino, vertono, tra l’altro, su approvvigionamento a km zero, energie rinnovabili, sicurezza sul lavoro, sicurezza sociale. Lo slogan della rassegna e i temi discussi nel corso dell’evento non sono stati decisi a caso ma conseguono a precise valutazioni. Gli agricoltori sono sempre più imprenditori e la loro attività si estende oramai ben oltre i confini canonici dell’agricoltura coinvolgendo diversi settori dell'economia locale. Il paesaggio e l’economia del nostro territorio sono plasmati da coloro che si dedicano all’agricoltura: gli spazi agricoli, intesi come insieme anche di natura e cultura, vivono grazie all’attività economica degli agricoltori (produzione latte, colture speciali, turismo ecc.) che costituiscono uno dei pilastri di una vera e propria rete. Il lavoro in rete rappresenta anche uno dei principali obiettivi di una partecipazione fieristica. Agrialp, considerata uno degli appuntamenti più significativi nel calendario delle manifestazioni di Fiera Bolzano, si svolge ogni due anni alternandosi ad Interpoma, Fiera internazionale specializzata per la produzione, conservazione e commercializzazione della mela, in programma dall’8 al 10 novembre 2012. Dal 4 al 7 novembre 2011 nel quartiere fieristico di Bolzano, circa 400 espositori na-

zionali ed esteri presentano prodotti e servizi inerenti produzione agricola, tecnica forestale, zootecnia, frutticoltura, viticoltura, produzione latte. Agrialp è l‘occasione per creare una rete di nuovi contatti e per scambiare informazioni tra addetti ai lavori e interessati al mondo dell’agricoltura.

Ulteriori informazioni: www.agrialp.com


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ROVATO 11

In MOSTRA AnIMALI E PRODOTTI GASTROnOMICI LEGATI ALLA PASTORIZIA E ALLA MOnTAGnA

La montagna e la pastorizia in fiera a Rovato

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orna a Rovato domenica 23 e lunedì 24 ottobre la Mostra della pastorizia e Festa della montagna: Rovato riallaccerà così i suoi storici legami con la montagna e con le attività dell’allevamento e della pastorizia. Al Foro Boario (storica sede del mercato del bestiame) sarà infatti di scena la rassegna che, tra animali tipici dell’allevamento di montagna (ovini, caprini ed equini) e stand di esposizione e vendita di prodotti gastronomici montani (formaggi, salumi, miele), permette a tutti (specialmente ai bambini, sempre felici protagonisti della fiera) di avvicinarsi al mondo della montagna, alla sua vita e ai suoi sapori. La manifestazione apre inoltre l’intenso periodo delle celebrazioni in onore di San Carlo Borromeo, patrono di Rovato che viene festeggiato il 4 novembre, e dà il via a Novembre mese del Manzo all’olio, periodo durante il quale i ristoratori rovatesi aderenti all’iniziativa propongono menu a prezzi particolari a base del piatto tradizionale di Rovato (info su www.comunedirovato.it). Sempre rilevante la partecipazione alla fiera rovatese di allevatori ed espositori da tutta la Lombardia e dal Nord Italia. Domenica 23 ottobre sarà la giornata clou dell’intera manifestazione: l’apertura ufficiale della rassegna sarà alle 10, ma già dalle 8 sarà possibile accedere alla mostra (ricordiamo che l’ingresso è gratuito). Dalla mattina una giuria inizierà la valutazione dei capi in gara tra gli allevatori, con esposizione sia di ovini che

di caprini, con particolare riguardo alla razza ovina bergamasca. Alle ore 15 dimostrazioni di tosatura e alle ore 16 le premiazioni degli animali migliori. Per l’intera giornata saranno in vendita, con assaggi, formaggi di pecora e capra, salumi, miele, funghi e castagne ed altri prodotti tipici della montagna negli stand di prodotti alimentari presenti alla rassegna. Nel corso di tutta la giornata sarà presente e attivo anche uno spazio dell’Associazione Norcini Bresciani, i cui membri si esibiranno, dalle 9 in poi, nella preparazione della famosa salsiccia di castrato, oltre ad esporre e realizzare anche salumi nostrani: dalle 14 in poi infatti i Norcini si dedicheranno alla preparazione del salame nostrano. Sono previsti spazi a disposizione delle Istituzioni e stand di Rovato Soccorso e CAI Rovato. Stand originale e curioso quello del Circolo micologico Carini di Brescia che esporrà una gamma di funghi appartenenti a più di 300 specie diverse così come particolare lo spazio espositivo dedicato agli hobbisti di Rovato. Da segnalare infine la postazione del Gruppo Alpini di Rovato, che non potevano certamente mancare al tradizionale appuntamento rovatese con la montagna, presenti con un tradizionale stand per scaldare i primi freddi autunnali con vin brulè e caldarroste. Lunedì 24 ottobre, infine, apertura speciale della mostra in concomitanza del mercato tradizionale del lunedì.


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EnERGY DAYS 2011

Convegno: “Campagna bresciana: via l’amianto, spazio al fotovoltaico”

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nergy Days è la Mostra Convegno della Green Economy specialistica che si rivolge al pubblico ed agli operatori dei settori del risparmio energetico, delle energie rinnovabili, della bioedilizia e della mobilità sostenibile. L’edizione in programma al Centro Fiera di Montichiari (BS) dall’11 al 13 Novembre 2011 offrirà una panoramica completa delle principali novità del settore, con tutto quanto concorre alla costruzione della casa ecocompatibile. La fiera sarà un momento di approfondimento tecnico per gli operatori del settore, ma anche un’opportunità per il pubblico dei consumatori che avranno la possibilità di valutare i vantaggi di costo connessi alle nuove tecnologie di risparmio energetico e, in generale, all’economia verde. Energy Days 2011, che ha ricevuto i patrocini del Comune di Montichiari, CNA Brescia, Confartigianato Brescia, Unep-United Nations Environment Program, EACIExecutive Agency for Competitiveness and Innovation, offrirà momenti di approfondimento tecnico su temi di attualità in materia di sviluppo sostenibile e risparmio energetico. In particolare, Venerdì 11 Novembre, alle ore 10.00, è previsto l’atteso convegno d’apertura dal titolo “Campagna Bresciana: via l’amianto, spazio al fotovoltaico” che vedrà l’intervento di rappresentanti delle istituzioni e associazioni di categoria, con l’obiettivo di approfondire il tema della boni-

venerdì 11 novembre al centro fiera di montichiari (bs) un convegno per fare il punto su bonifica del territorio e vantaggi dei sistemi fotovoltaici

fica del territorio dall’amianto e i vantaggi economici ed ambientali del passaggio agli impianti fotovoltaici. L’amianto rappresenta, infatti, un pericolo per l’incolumità dei lavoratori e di tutti quanti vi entrano in contatto. ll Consiglio regionale della Lombardia ha approvato, in data 23 settembre 2003, la legge 29 settembre 2003 recante le “Norme per il risanamento del-

l’ambiente, bonifica e smaltimento dell’amianto”. Tale legge che attua le disposizioni della legge n. 257/1992, “Norme relative alla cessazione dell’impiego dell’amianto”, in osservanza del decreto del Presidente della Repubblica 8 agosto 1994, estende il campo di intervento anche all’amianto in matrice compatta, si propone di salvaguardare il benessere delle persone rispetto all’inquinamento da fibre, prescrivere norme di prevenzione per la bonifica finalizzate a ridurre la presenza di amianto. Una delle modalità più consigliate oggi per contribuire alla produzione di energia pulita è la sostituzione del tetto in amianto con un impianto fotovoltaico. Il Quarto Conto Energia - quello oggi in vigore - prevede infatti un premio fisso di 0,05 euro al kWh di energia prodotta nel caso di impianti fotovoltaici installati su edifici che vadano a sostituire le relative coperture in eternit o comunque contenenti amianto. Sabato 12 Novembre, alle ore 10.00, invece, sarà la volta del convegno di ACE – Associazione certificatori energetici. Nell’ambito di Energy Days 2011, inoltre, sarà attivo il progetto “A scuola con Energia”, pensato per far conoscere ai giovani le differenti risorse energetiche disponibili, rinnovabili e non, e le possibili energie alternative sfruttabili, facendoli riflettere su come già da adesso possano contribuire con le loro azioni al raggiungimento di un mondo più sostenibile. Nelle

prime due mattinate di Energy Days, con il progetto “A scuola con Energia”, alcuni ragazzi provenienti dagli istituti superiori della provincia di Brescia potranno riflettere in modo divertente sui problemi del pianeta e sulle possibili soluzioni con un apprendimento giocato che permetterà di approfondire le tematiche in modo semplice anche dal punto di vista tecnico. Energy Days si conferma un vento di riferimento per la green economy, un settore in grande fermento che, grazie alle numerose applicazioni in fase di sviluppo, è destinato a consolidarsi come fattore chiave della ripresa economica, coniugando un maggiore rispetto dell’ambiente e l’esigenza di minimizzare i costi per aziende e famiglie. Sulla scorta degli ottimi riscontri dell’edizione dello scorso anno, Energy Days 2011 si ripropone, dunque, come fiera di riferimento per un comparto in forte espansione, come occasione di business per le realtà produttive e commerciali che operano nel settore delle fonti rinnovabili e, al tempo stesso come momento di divulgazione per i consumatori e le famiglie che avranno l’occasione di valutare benefici e costi di queste nuove tecnologie e di tutto quanto concorre a costruire una casa ecocompatibile. L’appuntamento con Energy Days è dall’11 al 13 Novembre, al Centro Fiera di Montichiari (BS). L’orario di apertura è dalle 10.00 alle 19.00, con ingresso gratuito.


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ENERGY DAYS 13

EnERGY DAYS, LA MOSTRA COnVEGnO DELLA GREEn ECOnOMY

Energie rinnovabili, risparmio energetico, bioedilizia e mobilità sostenibile zootecnico, verranno sviluppati in particolare i seguenti temi: smaltimento amianto su capannoni agricoli e loro sostituzione con impianti fotovoltaici, certificazione energetica degli edifici ed utilizzo del manuale d’uso degli immobili, nuovo modo di concepire la mobilità. Energy Days offrirà l’opportunità di approfondire i vantaggi garantiti da tecnologie che abbinato rispetto dell’ambiente, contenimento dei costi ed innovazione: impianti solari fotovoltaici, impianti solari termici, stufe e termo camini, caldaie a condensazione, caldaie a legna, pellets e cippato legna, cucine e termocucine a legna, climatizzazione e raffrescamento naturale, risparmio idrico, depura-

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Energy Days, la Mostra Convegno della Green Economy, dall’11 al 13 novembre al Centro Fiera di Montichiari, non solo momenti di approfondimento tecnico per gli operatori del settore, ma anche un’opportunità per il pubblico di valutare i vantaggi di costo connessi alle nuove tecnologie di risparmio energetico e, in generale, all’economia verde. La green economy, infatti, si conferma un settore in grande fermento che, grazie alle numerose applicazioni in fase di sviluppo, è destinato a consolidarsi come fattore chiave della ripresa economica, coniugando un maggiore rispetto dell’ambiente e l’esigenza di minimizzare i costi per aziende e famiglie. Sulla scorta degli ottimi riscontri dell’edizione dello scorso anno, Energy Days 2011 si ripropone, dunque, come fiera di riferimento per un comparto in forte espansione, come occasione di business per le realtà produttive e commerciali che operano nel settore delle fonti rinnovabili e, al tempo stesso come momento di divulgazione per i consumatori e le famiglie che avranno l’occasione di valutare benefici e costi di queste nuove tecnologie. Nell’edizione 2011 di Energy Days, in collaborazione con Ance, Ordine Architetti ed Ingegneri, Associazioni di categoria del settore agricolo e

zione aria ed acqua, teleriscaldamento, micro e minieolico, micro e mini idroelettrico, gestione dei fumi, convogliamento, purificazione e filtrazione, bioedilizia, tetti verdi e giardini pensili, pietre naturali, impianti geotermici, impianti geotermici da acqua calda, pompe di calore, illuminazione a basso consumo, domotica e sicurezza, micro-cogenerazione, termografia e controlli, energia verde, auto, moto e bici elettriche e ibride, combustibili liquidi ecocompatibili, idrogeno e celle a combustibile, case prefabbricate e in legno, finestre e serramenti, riscaldamento a pavimento, porte e battiscopa, isolamento termico ed acustico, vetri e schermature solari.

Edilizia moderna e un impiego razionale di energia e materiali n

ell’ambito di Energy Days, il salone dell’edilizia moderna è uno spazio dedicato alla cultura del costruire ecologico che rispetti al massimo il risparmio energetico, promuovere un'edilizia ecologica vuol dire pensare ad un uso razionale di energie e materiali ed al loro reimpiego. Il Salone offrirà la possibilità alle aziende e al pubblico di interagire e valutare assieme prodotti e soluzioni innovative per progettare, costruire e ristrutturare l’abitazione. Settori merceologici: Materiali, manufatti e componenti da costruzione, Impermeabilizzazione Isolamento, Serramenti e infissi, Sistemi per la protezione e sicurezza, Coperture, Pitture e decorazioni, Pavimenti e rivestimenti, Scale per interni, Macchine ed attrezzature, Software gLi oBiEttiVi: ❱ Rafforzare il rapporto tra il mondo delle imprese, gli Enti Locali e i cittadini, offrendo un efficace strumento di promozione e di incontro tecnico-scientifico per le aziende locali, nazionali ed estere del settore; ❱ Creare un vero e proprio mezzo d'informazione che abbia l'ambizione di diventare lo strumento degli Ingegneri,

degli Architetti, dei Geometri e di tutti gli esperti del settore; che possa essere l'interfaccia tra gli esperti e i cittadini, per rendere sempre più attuale un tema come l’edilizia moderna (bioedilizia), le fonti di energia rinnovabile e il risparmio energetico; ❱ Innalzare attraverso un evento a livello regionale la soglia complessiva di visibilità delle problematiche dell’edilizia e delle fonti rinnovabili di energia presso i media e il grande pubblico ❱ Focalizzare l'interesse degli Enti Istituzionali verso le nuove tecnologie per incrementare l'utilizzo di nuovi materiali nell’edilizia e di sfruttare tutte le risorse rinnovabili con impianti e macchinari ad alta efficienza energetica ❱ Rendere visibili realtà e risorse del settore energetico, ma soprattutto creare sempre nuove sinergie tra professionisti, aziende, enti e comunità scientifiche che operano nel settore dell’edilizia e dell'energia, creando informazione e occasioni di lavoro; ❱ Diffondere nei giovani e nel territorio la cultura del rispetto dell'ambiente che ci circonda con occhio puntato alla sensibilizzazione del risparmio energetico e dell'efficienza energetica.


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REdaZionaLE a cuRa dELLa EMMEdigi puBBLicità

Fotovoltaico e agricoltura, con SkY-NRG s.r.l. un binomio vincente gricoltura sostenibile”, questa è la sfida che dovranno affrontare “A nel prossimo futuro le aziende agricole, che saranno chiamate a fronteggiare grandi competizioni economiche e ad altrettanto

importanti responsabilità sociali. La sostenibilità ambientale sarà una delle colonne portanti della nuova politica agricola comunitaria, tanto che a livello europeo circa il 30% del budget dei finanziamenti per l’agricoltura sarà destinato al sostegno di interventi green rivolti alla mitigazione degli impatti ambientali, alla difesa dell’habitat e del paesaggio, alla tutela delle biodiversità. Dal 2013 prenderà avvio la grande riforma della PAC (Politica Agricola Comunitaria) che rappresenterà una vera e propria rivoluzione per gli operatori del settore, per i cittadini europei e i consumatori. Migliorare la gestione sostenibile di risorse naturali quali l’acqua, l’aria, la biodiversità e i suoli è uno degli obiettivi della PAC ed è parte integrante dello sviluppo rurale. La sostenibilità si lega al tema delle energie rinnovabili: il settore agricolo può dare il suo contributo al conseguimento degli ambiziosi obiettivi che l’Unione Europea si è data in materia di clima ed energia, con interventi finalizzati all’aumento dell’efficienza energetica, alla produzione di energia rinnovabile. Una soluzione per raggiungere alcuni di questi ambiziosi obiettivi è offerta dal fotovoltaico, che per l’azienda agricola italiana significa produzione energetica a copertura dei fabbisogni aziendali, ma non solo. La produzione di energia con fonte solare risulta particolarmente vantaggiosa per gli agricoltori che decidono di investirvi grazie a quanto previsto dalla circolare n. 32/E del 6 luglio 2009 in cui l'agenzia delle Entrate ha fatto il punto sulla disciplina fiscale delle attività di produzione e vendita di elettricità. In particolare, al centro del documento di prassi si trovano le novità introdotte dalla Finanziaria 2006 e da diverse disposizioni successive, che hanno fatto rientrare nella categoria delle attività agricole connesse la generazione di energia elettrica fotovoltaica determinandone la classificazione in reddito agrario e non d'impresa.

In sintesi, nelle direttive si afferma che la produzione e la cessione di energia fotovoltaica da parte degli imprenditori agricoli producono sempre reddito agrario per la parte generata dai primi 200 kW di potenza nominale installata. La produzione di energia che supera questa soglia è considerata produttiva di reddito agrario solo se ricorre uno dei requisiti seguenti se deriva da impianti installati a falda su strutture aziendali esistenti, se il volume d'affari legato all'attività agricola (esclusa la produzione di energia fotovoltaica) è superiore al volume d'affari della produzione di energia fotovoltaica eccedente i 200 kW, ed entro il limite di 1 MW per azienda, per ogni 10 kW di potenza installata eccedente il limite dei 200 kW, l'agricoltore deve dimostrare di avere almeno un ettaro di terreno riservato all'attività agricola.

Osservando poi quanto riportato nel testo del “Quarto conto energia” che riporta le regole di incentivazione di tali impianti , si percepisce subito quanto ancora risulti conveniente investire in nelle energie pulite; nell’esecuzione di tali impianti nulla deve tuttavia essere lasciato al caso, e per massimizzare la produttività dell’investimento ci si deve affidare a veri professionisti del settore. Tra le varie realtà che il mercato offre, spicca una ditta che da diverso tempo è attiva nell’ambito delle fonti rinnovabili in tutto il nord Italia e che costituisce una vera e propria eccellenza per l’esperienza acquisita nel ramo. Tale realtà imprenditoriale va sotto il nome di SKY-nRG, un’azienda fondata nel 2007 che nasce dall’unione delle diverse esperienze lavorative dei singoli soci già operanti nell’ambito dell’impiantistica e delle costruzioni. nel corso degli anni SKY-nRG ha conosciuto un percorso di continua evoluzione che l’ha portata ad ottenere l’attestazione SOA per la categoria di opere OG9 ( impianti per la produzione di energia elettrica) e che possiede pertanto requisiti tecnici ed economici idonei alla realizzazione di opere anche pubbliche di entità rilevante. L’azienda garantisce un servizio di assistenza completa del cliente: dallo studio preliminare alla progettazione dell’impianto fotovoltaico passando per il disbrigo delle pratiche burocratiche sino all’assistenza prima, durante e dopo la vendita, un servizio, dunque, a 360°. Ciò è reso possibile grazie a differenti team di professionisti interni che seguono distintamente ciascuna fase della realizzazione. Da non dimenticare, inoltre, che SKY-nRG da la possibilità di usufruire del servizio di rimozione delle coperture in Eternit e di usufruire così dell’interessante aumento dell’incentivo sull’energia prodotta dall’impianto fotovoltaico. Alcuni addetti sono sempre disponibili presso la sede aziendale per illustrare le ultime novità in merito ai prodotti, e per fornire tutte le informazioni che venissero richieste. I tecnici di SKY-nRG sono inoltre disponibili per effettuare sopralluoghi assolutamente gratuiti e per fornire eventuali preventivi di spesa. Per maggiori informazioni si può visitare il sito internet www.sky-nrg.com o chiamare il numero 0376/944483.


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SPECIALE CREMONA 15

SPECIALE

CREMONA DAL 27 AL 30 OTTOBRE

La 66a edizione della Fiera del bovino da latte D

a giovedì 27 a domenica 30 ottobre Cremona ritornerà ad essere la capitale incontrastata della zootecnia internazionale con la 66° edizione della Fiera Internazionale del Bovino da Latte e la 15° di Italpig, il Salone della suinicoltura italiana, che saranno di scena a CremonaFiere e che rappresentano l’evento di riferimento per gli operatori nazionali ed internazionali del settore. L’appuntamento di Cremona si conferma di edizione in edizione come l’evento leader del settore della zootecnia e dell’agricoltura, l’occasione per gli operatori di trovare risposte ed opportunità per incrementare il proprio business. Anche per l’edizione 2011 Cremona offrirà l’opportunità di incontrare tutti gli attori della filiera del bovino da latte e del suino. All’interno della quattro-giorni della manifestazione, non mancheranno le sfilate zootecniche che rappresenteranno l’altissimo livello raggiunto dalla selezione genetica dei migliori soggetti bovini, sia italiani che esteri, e dei suini nazionali esenti da Aujeszky. Qualità ed innovazione saranno quindi anche quest’anno le caratteristiche principali della Fiera Internazionale del Bovino da Latte – ITALPIG Salone della suinicoltura italiana; protagonisti i più importanti operatori del comparto alla ricerca del meglio dei prodotti per l’allevamento e per l’agricoltura, e che troveranno un qualificato programma convegnistico-seminariale di aggiornamento come ormai tradizione dell’appuntamento annuale di Cremona. Molti e qualificati gli incontri e i convegni, che come consuetudine affronteranno e sviscereranno tutti i temi ‘caldi’ di un settore fondamentale nell’economia della Pianura padana, al centro ormai da troppo tempo di problematiche che rischiano di abbatterne la competitività.

Anche per l’edizione 2011 Cremona offrirà l’opportunità di incontrare tutti gli attori della filiera del bovino da latte e del suino.

10: i dati dell’edizione 20 ZOOTECnIA

cremona punto di riferimento internazionale per la zootecnia Il grande successo dell’edizione 2010 della Fiera Internazionale del Bovino da Latte – ITALPIG Salone della suinicoltura italiana ha confermato la manifestazione come l’evento di riferimento per operatori nazionali ed internazionali del settore. L’efficacia della Manifestazione è testimoniata dal fatto che, già tre mesi dopo la chiusura dell’ultima edizione, oltre il 58% delle aziende espositrici aveva già riconfermato la presenza anche per la prossima edizione in programma dal 27 al 30 ottobre 2011.

ti da 16 paesi  852 ditte presen i tor ita  73.560 vis utori, % agricoltori, 15% distrib 23 ri, ato (50% allev terinari) 6% agrotecnici, 6% ve ri na mi se e ni  25 conveg zione inzie all’attività di promo Tutto questo anche gra ibuito a naFiere, che ha contr ternazionale di Cremo l’evento ento di Cremona come consolidare l’appuntam tura, in col gri ll’a de e zootecnia leader del settore della à per inrisposte ed opportunit cui gli operatori trovano siness. crementare il proprio bu terà la 11 Cremona rappresen 20 e ion Anche per l’ediz ccasiointernazionale e sarà l’o capitale della zootecnia l bovino gli attori della filiera de ne per incontrare tutti da latte e del suino. rappresfilate zootecniche che non mancheranno le selezione livello raggiunto dalla senteranno l’altissimo liani che soggetti bovini, sia ita genetica dei migliori . nali esenti da Aujeszky esteri, e dei suini nazio e quech an i ind qu e saranno Qualità ed innovazion Internahe principali della Fiera st’anno le caratteristic della suiLatte – ITALPIG Salone zionale del Bovino da imporsaranno coinvolti i più nicoltura italiana, in cui glio dei parto alla ricerca del me tanti operatori del com e che tronto e per l’agricoltura, prodotti per l’allevame ico-seprogramma convegnist veranno un qualificato nto. minariale di aggiorname della i dei motivi che fanno un alc lo so Questi sono – ITALale del Bovino da Latte 66^ Fiera Internazion tamento oltura italiana l’appun PIG Salone della suinic prio business. in cui far crescere il pro



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A CREMOnA DAL 27 AL 30 OTTOBRE 2011 SI RIUnISCE TUTTO IL MOnDO DELL’ALLEVAMEnTO BOVInO E SUInO

Nuove opportunità di business alla Fiera Internazionale del bovino da latte - Italpig L’

edizione 2010 ha rappresentato l’unico evento in Italia in cui operatori nazionali ed internazionali si sono incontrati per trovare nuove soluzioni per le loro aziende. Gli oltre 73.000 visitatori professionali (50% allevatori, 23% agricoltori, 15% distributori, 6% agrotecnici, 6% veterinari) in occasione della Manifestazione incontrano le oltre 850 aziende presenti ed affrontano i principali temi del settore: ❱innovazioni tecniche e tecnologiche ❱prospettive di marketing ❱tecnologie veterinarie e genetica ❱produzione di agroenergie ❱sicurezza alimentare e trasformazione ❱macchine agricole I professionisti del settore stanno già dimostrando interesse alla Manifestazione che da sempre si contraddistingue grazie al qualificato programma scientifico seminariale e alle eccellenti mostre zootecniche che la pongono come: Il punto di riferimento del settore zootecnico

A Cremona dal 27 al 30 ottobre 2011 la 66a Fiera Internazionale del Bovino da Latte – Italpig Salone della suinicoltura italiana, sarà: ❱la guida concreta sulle più innovative attrezzature, tecnologie e servizi del settore ❱uno strumento di lavoro e di aggiornamento professionale altamente qualificato ❱la Manifestazione che dà voce e amplifica le esigenze della filiera Tutto questo anche grazie alla capillare attività promozionale della Fiera Internazionale del Bovino da Latte – Italpig, che nel 2010 è stata ripresa da 193 testate giornalistiche nazionali ed internazionali per oltre 500 uscite.


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66° FIERA InTERnAZIOnALE DEL BOVInO DA LATTE

PROGRAMMA EVENTI Giovedì 27 ottobre 2011 ore 9,00 Ring itaLpig pad. 1 Ring Faccia a Faccia tra i protagonisti della filiera suinicola ore 9,30 – 13,00 e 14.30 – 17.00 Sala Stradivari conVEgno naZionaLE SiVaR

itaLpig

fiERa intERnaZionaLE dEL BoVino da LattE

 Strategie per migliorare la sostenibilità economica dell’allevamento del bovino da latte

Organizzazione: Società Italiana Veterinari per animali da Reddito in collaborazione con Ordine Medici Veterinari della Provincia di Cremona e ASL della Provincia di Cremona Relatore: Alex Bach - IRTA Ist. di Ricerca e Tecn. Agroalimentari Spagna Moderatore: Medardo Cammi-Medico Veterinario Lib. Profess. Piacenza ore 9.30 EXpocaSEaRia Sala Zelioli Lanzini SEMinaRio daiRy.it: nell’ambito di Expo Casearia

 “Mini-caseifici” aziendali: opportunità e criticità qualità igienico sanitaria nelle produzioni delle piccole strutture lattiero casearie Organizzazione: Cremonafiere in collaborazione con AITA Prof. Bruno Battistotti- già Università Cattolica del Sacro Cuore, Piacenza Dott. Roberto Rubino - CRA, Potenza Prof. Geremia Gios - Università degli Studi di Trento Prof. Renato Pieri - Università Cattolica del sacro Cuore, Piacenza Interventi di Dr. Stefano Fellegara, Società Agricola Pievetta S.S., Castelsangiovanni (PC) e P.Agr. Viviana Giaveri, Azienda Agricola Ravizzini Giovanni Franco, Mairago (LO). ore 9,30 itaLpig Sala Monteverdi conVEgno  Le filiere suinicole italiane e i mercati presentazione del Rapporto annuale crefis Organizzazione: DG Agricoltura – Regione Lombardia; Crefis – Centro Ricerche Economiche sulle Filiere Suinicole; Unioncamere Lombardia. Saluti istituzionali Giulio De Capitani - Assessore Agricoltura Regione Lombardia Francesco Bettoni - Presidente Unioncamere Lombardia interventi Gabriele Canali - Direttore Crefis- Centro Ricerche Econ. Filiere Suinicole Andrea Massari - DG Agricoltura - Regione Lombardia Sergio Valentini - Unioncamere Lombardia Andrea Cristini- AnAS Associazione nazionale Allevatori Suini Enrico Cerri - Assica Associazione Industriali della Carne Moderatore: Davide Barchi - DG Agricoltura - Regione Emilia-Romagna ore 9,30 Sala de carolis pad. 1 SEMinaRio  La sicurezza del lavoro nel sistema agricolo Organizzazione: InAIL - Ist. nazionale Assicurazione Infortuni sul Lavoro ore 10.00 itaLpig Sala Eventi area itaLpig pad.1 Workshop  La classificazione delle carcasse. Organizzazione: Cremonafiere in collaborazione con AnAS e IPQ Fabrizio Conte - nutrizionista Maurizio Gallo - Direttore AnAS Stefano Merlini - Veterinario Fausto Palmia - Direttore Generale IPQ Coordina: Anna Mossini - giornalista ore 11.30 itaLpig Sala Eventi area itaLpig pad.1 Workshop  “criticità del finanziamento ai suinicoltori: soluzioni di analisi economico-finanziarie delle aziende allevatoriali”

Organizzazione: Cremonafiere Intervengono: Giuseppe Miglioli - esperto finanziario e Francesco Salvini, veterinario ore 12.00 itaLpig Sala Eventi area itaLpig pad.1 Presentazione  Migliorare la collaborazione tra ricerca e suinicoltura: il progetto Rtd2farm Organizzazione: CRPA Reggio Emilia Relatori: Paolo Ferrari - CRPA ore 12,30 Ring itaLpig pad. 1 Ring Faccia a Faccia tra i protagonisti della filiera suinicola

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ore 14,00 fiERa intERnaZionaLE Sala Monteverdi dEL BoVino da LattE conVEgno  progetto pilota Sata: valorizzazione degli effluenti di allevamento in conformità alla direttiva nitrati – Risultati gestionali, tecnici ed Economici Organizzazione: ARAL, Ass. Regionale Allevatori della Lombardia. Moderatore: Vitaliano Peri, Struttura Sviluppo ed innovazione tecnologica delle impreseDirezione Generale Agricoltura - Regione Lombardia apertura dei lavori: Germano Pè -Presidente Associazione Regionale Allevatori della Lombardia il progetto pilota “Ambiti operativi, obiettivi e risultati” Flavio Sommariva, Specialista SATA – Settore tecniche agronomiche / utilizzo reflui tecniche per la riduzione dell’azoto nei reflui zootecnici “Ultrafiltrazione, osmosi inversa, strippaggio a freddo”Fabrizio Adani, Università degli Studi di Milano – Dipartimento di Produzione Vegetale “Strippaggio a caldo” Giorgio Provolo - Università degli Studi di Milano – Dipartimento di Ingegneria Agraria La valorizzazione agronomica dei reflui “Strategie e tecniche per la corretta gestione”Tommaso Maggiore Università degli Studi di Milano – Dipartimento di Produzione Vegetale considerazioni conclusive “Sostenibilità ambientale di attività agricole e zootecniche” Gabriele Boccasile - Unità Organizz.Competitività delle imprese e delle filiere agroalimentari - Direz. Generale Agricoltura - Regione Lombardia ore 14,00 itaLpig Sala guarneri del gesù conVEgno  il benessere dei suini: ricerche a supporto della specificità delle produzioni italiane Organizzazione: Regione Lombardia – Direzione Generale Agricoltura Saluti e apertura lavori, Paolo Baccolo - Direttore Generale Agricoltura Regione Lombardia introduce e modera - Guerino Lombardi - Responsabile del Centro di r ferenza nazionale per il Benessere animale (Istituto Sperimentale Zooprofilattico della Lombardia e dell’Emilia Romagna interventi Maurizio Gallo - Dir.Tecnico AnAS - Ass. nazionale Allevatori Suini Carlo Corino - Dipartimento di Scienze e tecnologie veterinarie per la sicurezza alimentare - UnIMI Marcella Guarino - Dipartimento di Scienze e tecnologie veterinarie per la sicurezza alimentare - UnIMI Giacinto Della Casa - Direttore CRA - Unità di ricerca per la suinicoltura di San Cesario sul Panaro ore 14,30 Sala de carolis pad. 1 conVEgno  agricoltura di precisione: come ridurre i costi aumentando la produttività nell’azienda agricola. Strumenti, tecniche e esempi aziendali Organizzazione: Cons. Agrario di Cremona e CnhParts and Service Italy intervengono: Andrea Franchi - Resp. servizio macchine Consorzio Agrario di Cremona


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Paolo nolli - Direttore Consorzio Agrario di Cremona Ernesto Folli - Presidente Consorzio Agrario di Cremona Eros Gualandi - Consigliere delegato Coop “Il Raccolto” s.c.a. Ezio Garesio - Cnh Parts and service Italy, Precision Farming Sales & Marketing specialist ore 14,30 Sala amati confEREnZa  La domanda internazionale e nazionale dei formaggi italiani Organizzazione: Interpuls spa e TDM Total Dairy Management. In collaborazione con CLAL.it e ISMEA Relatori: Claudio Federici - ISMEA e Angelo Rossi, CLAL ore 15,00 itaLpig Sala Eventi area itaLpig pad.1 Meat.it: italpigtechnical forum  Mercato e percezione qualità della carne suina e dei suoi derivati Organizzazione: Cremonafiere in collaborazione con AITA Associazione Italiana Tecnologi Alimentari Massimo Lucarini, Ginevra Lombardi Boccia - Istituto nazionale di Ricerca per gli alimenti e la nutrizione, InRAn, Roma Daniele Tirelli - Presidente Point of Purchase Advertising International, POPAI, the Global Association for Marketing at Retail Afro Ambanelli - Avvocato in Parma Stefano Bentley -Università degli Studi di Parma Franco Ottaviani - Consal Torino Moderatore: Prof. Sebastiano Porretta - Presidente AITA ore 17,30 Ring itaLpig pad. 1 Ring Faccia a Faccia tra i protagonisti della filiera suinicola

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Venerdì 28 ottobre 2011 ore 9,00 Ring itaLpig pad. 1 Ring Faccia a Faccia tra i protagonisti della filiera suinicola ore 9,00 – 13.30, Sala Eventi area itaLpig pad.1 conVEgno  un futuro da riscrivere per la suinicoltura italiana Organizzazione: Cremonafiere

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Saluto del Presidente di Cremonafiere, Antonio Piva Relazione sullo stato della salumeria italiana Fabio Del Bravo - ISMEA come cambiano i consumi alimentari nella società contemporanea Vincenzo Russo - Professore di Psicologia e Consumi e Coordinatore dell’Osservatorio sui Consumi Alimentari dell’Università IULM ore 11.15 - 13.00, taVoLa Rotonda: il futuro del prodotto di qualità italiano

invitati a partecipare: Andrea Cristini - Presidente AnAS Lisa Ferrarini - Presidente Assica Mario Guidi - Presidente Confagricoltura Romano Marabelli - Capo Dip. Sanità Pubb. Veterinaria, Ministero della Salute Sergio Marini - Presidente Coldiretti Giuseppe Politi - Presidente CIA Vincenzo Tassinari - Presidente Consiglio di Gestione Coop Italia Rosario Trefiletti - Presidente Federconsumatori Moderatore: Franco Poggianti, Giornalista economico ore 9,00 fiERa intERnaZionaLE Sala Stradivari dEL BoVino da LattE conVEgno  il Valore della qualità del latte: strumenti e innovazioni Organizzazione: Regione Lombardia – Direzione Generale Agricoltura Saluti e apertura lavori Paolo Baccolo - Direttore Gen. Agricoltura - Regione Lombardia interventi Moderatore: Federico Giovanazzi - DG Agricoltura Regione Lombardia Andrea Massari - DG Agricoltura Regione Lombardia Massimo Battaglia - Direttore di ARAL Daniele Rama e Renato Pieri - Alta Scuola in Econ. Agro-alimentare- SMEA Alessandro Bagnato – Università degli Studi di Milano Antonio Auricchio – Presidente della Gennaro AuricchioSpA Claudio Truzzi – Responsabile Sistemi di qualità di Metro Italia ore 9,00 fiERa intERnaZionaLE Sala de carolis dEL BoVino da LattE conVEgno  il contributo della ricerca per l’applicazione della direttiva nitrati Organizzazione C.R.P.A. – Reggio Emilia Moderatore: Stefano Brenna - ERSAF Lombardia apertura lavori: Gianluca Pinotti - Assessore Agricoltura, Ambiente, Caccia e Pesca, Provincia di Cremona

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Relatori: Marco Ligabue, Giuseppe Bonazzi - CRPA, Reggio Emilia Maria Teresa Pacchioli, Andrea Rossi - CRPA, Reggio Emilia Giacinto Della Casa, Luciano Migliorati -CRA Carlo Grignani - AGROSELVITER, Università di Torino Paolo Mantovi - Fondazione CRPA Reggio Emilia Pierluigi navarotto -VSA, Università di Milano ore 9,00 fiERa intERnaZionaLE Sala amati dEL BoVino da LattE SEMinaRio  nuove strategie contro l’acidosi ruminale: il concetto RumenStabiliser Interviene: Dr Bernhard Eckel Moderatore: Dr. Ercole Pavesi - AgriculturalEngineer Organizzazione: Dr. EckelGmbh ore 9,30 fiERa intERnaZionaLE Sala ZelioliLanzini dEL BoVino da LattE SEMinaRio  Blue tongue nel bovino: strategie di prevenzione a confronto Organizzazione: AIVEMP, Associazione Italiana Veterinaria di Medicina Pubblica. In Collaborazione con Ordine dei Medici Veterinari di Cremona e Azienda Sanitaria Locale della Provincia di Cremona Moderatore: Maurilio Giorgi Direttore Dipartimento di Prevenzione Veterinaria, Asl Cremona Relatori: Franco Rosso – Settore prevenzione veterinaria, Regione Piemonte Giovanni Savini – Responsabile Reparto di Virologia e del laboratorio di referenza dell’OIE per la Blue Tongue – ISZ Teramo. ore 9,30 fiERa intERnaZionaLE Sala Monteverdi dEL BoVino da LattE conVEgno  Lattazioni Lunghe: una realtà da valorizzare Organizzazione: A.S.P.A. Associazione per la Scienza e le Produzioni Animali e Assalzoo Relazioni: Le lattazioni lunghe e le implicazioni per il miglioramento genetico (n.P.P., Macciotta, R.Steri, Università di Sassari; M.Mele; P.L.Secchiari, Università di Pisa) continua a pagina 20


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COnTInUA

PROGRAMMA CONVEGNI

gestione della Bovina per prolungare la lattazione (G.Bertoni, L.Calamari, Università di Piacenza) Valut. di alcuni aspetti economici legati alla lunghezza della lattazione (A.S. Atzori, F.Rotondo, A. Cannas, G.Pulina, Università di Sassari) Strategie alimentari per le lattazioni lunghe (Tecnico Assalzoo) ore 11,30 Sala guarneri del gesù Incontro  La riforma della pac: il mondo agricolo italiano incontra le Rappresentanze del parlamento Europeo. Interverranno: Louis Calpuolas Santos -relatore per la riforma PAC al parlamento Europeo e Paolo De Castro - Presidente Commissione Agricoltura al Parlamento Europeo Organizzazione: Forum PD Agricoltura Alimentazione e Pesca ore 12,30 Ring itaLpig padiglione 1 Ring Faccia a Faccia tra i protagonisti della filiera suinicola

itaLpig

ore 14,00 fiERa intERnaZionaLE Sala guarneri del gesù dEL BoVino da LattE aSSEMBLEa naZionaLE fEdagRi confcoopERatiVE  il Mercato Lattiero caseario e zootecnico tra condizionamenti e opportunità: strategie di sviluppo delle cooperative Organizzazione: Fedagri – Confcooperative intervengono: Tommaso M. Abrate, Presidente Settore Lattiero caseario Fedagri Giovanni Bettini, Presidente Settore Zootecnico Fedagri Rappresentante nOMISMA ore 14,00 Sala de carolis pad.1 pRESEntaZionE LiBRo  “Sessant’anni di Mostra nazionale”

fiERa intERnaZionaLE dEL BoVino da LattE

Organizzazione: AnAFI Associazione nazionale Allevatori Razza Frisona ore 14,00 Sala ZelioliLanzini conVEgno  “Suino ibrido da carne danese: potenzialità e prospettive” Relatori: Organizzazione: SIVAR Società Italiana di Veterinari per animali da reddito. In collaborazione con Ordine Medici Veterinari di Cremona e ASL Provincia di Cremona Kees De Roest - (CRPA Reggio Emilia) DirlaegeSoren S. Thielsen (Medico Veterinario LP, Danimarca) henningSorensen - (DAnVIT, Danimarca) Moritz Pignatti (Italcarni - Migliarina di Carpi, Modena) Chairman: Roberto Preti (Medico Veterinario Libero Professionista, Milano) ore 14,30 Sala Monteverdi  Seminario quaLySERVicES

itaLpig EXpocaSaRia

La sostenibilità nella filiera agroalimentare Organizzazione:AITA in collaborazione con Cremonafiere, Accredia, CSI spa, Certiquality, DnV Business Assurance, Bureau Veritas, Cermet, CSQA, TÜV Italia. ore 15,00 fiERa intERnaZionaLE Sala Stradivari dEL BoVino da LattE convegno  direttiva nitrati: deroga piani di azione, nuove tecnologie e banca liquami. Molte piccole soluzioni per un grande problema. Organizzazione: Libera Associazione Agricoltori di Cremona e Provincia di Cremona. In collaborazione con DG Agricoltura Regione Lombardia Saluti: Antonio Piva - Presidente Libera Associazione Agricoltori Cremona Interventi: il problema nitrati a cremona: criticità e iniziative Gianluca Pinotti - Assessore Ambiente Agricoltura Caccia e Pesca della Provincia di Cremona il programma di azione nitrati della Regione Lombardia e deroga della commissione uE Vitaliano Peri - Dirigente Assessorato Agricoltura Regione Lombardia trattamenti e banca liquami al servizio di agricoltori e allevatori (progetto Equizoo) Giuseppe Bonazzi - CRPA Reggio Emilia e Giuseppe Uberti, Libera Ass. Agricoltori Cremonesi conclusioni Giulio de Capitani - Assessore Agricoltura, Regione Lombardia Moderatore: Ildebrando Bonacini, Libera Ass. Agricoltori Cremonesi


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ore 15,00 itaLpig Sala Eventi area itaLpig pad.1 taVoLa Rotonda  Modelli di produzione e commercializzazione nella filiera suinicola Organizzazione: CremonaFiere dati e situazione italiana Eugenio CorradiniCRPA (Centro Ricerche Produzioni Animali), Reggio Emilia. Modelli che funzionano Esperienze estere hans-Peter Schons, ADT – Associazione Allevatori Tedeschi Martin Andersson,Capo Dipartimento, DanishAgriculture&FoodCouncil oRE 16,30 taVoLa Rotonda invitati a intervenire: Enrico Cerri, Vice Presidente ASSICA Vincenzo Marchini, Presidente sez. zootecnica Libera Ass. Agricoltori Paolo Tanara, Presidente Consorzio di tutela del Prosciutto di Parma Luigi Zanotti, Rappresentante gruppo commercializzazione produttori Moderatore: Anna Mossini, Giornalista ore 17,30 itaLpig Sala Eventi area itaLpig pad.1 Workshop: “criticità del finanziamento ai suinicoltori: soluzioni di analisi economico-finanziarie delle aziende allevatoriali” Interviene Giuseppe Miglioli, esperto finanziario e Francesco Salvini, veterinario

Sabato 29 ottobre 2011 ore 9,00 Ring itaLpig pad. 1 Ring Faccia a Faccia tra i protagonisti della filiera suinicola

itaLpig

ore 9,30 fiERa intERnaZionaLE Sala ZelioliLanzini dEL BoVino da LattE conVEgno  Vacca da LattE: i nuMERi dEL RuMinE Organizzazione: SIVAM spa Saluti: Claudio Cella, Presidente SIVAM Ruminazione e aciodsi: perché parlarne ancora? Francesco Masoero, Direttore Istituto Scienza degli Alimenti e della nutrizione, Facoltà di Agraria di Piacenza attività ruminale: dall’asciutta alla lattazione Luigi Calamari, Professore associato Istituto Zootecnia Università Cattolica del Sacro Cuore progetto ruminaRtE: conferme dal campo Franco Gerevini, direttore Unità Business Zootecnia Sivam Misura in continuo e combinata di ruminazione e pH ruminale Andrea Formigoni, Docente di nutrizione e Alimentazione Animale, Facoltà di Medicina Veterinaria , Università di Bologna tavola Rotonda: le testimonianze dalla stalla Giovanni de Luca, capo redattore de “L’Allevatore” ore 9,30 Sala Stradivari conVEgno  Stati gEnERaLi dEL LattE

fiERa intERnaZionaLE dEL BoVino da LattE

Organizzazione: Cremonafiere presentazione e Saluti Antonio Piva -Presidente Cremonafiere Saluto delle autorità RELaZionE Mercato e costi di produzione del latte Fabio Del Bravo - Responsabile Area Mercati - ISMEA

ore 10.30 Sala Eventi area itaLpig pad.1 Workshop

 La malattia di aujeszky

 50° anniversario del c.a.p.a.

Organizz.: Cremonafiere in collaborazione con Ist.Zooprofilattico di Brescia Loris Alborali, Paolo CordioliIst. Zooprofilattico, Brescia

Organizzazione: C.A.P.A. Centro Addestramento Professionale Agricolo Intervengono: Roberto Caponi - Presidente Ente Bilaterale Agricolo nazionale Enrica Ferraroni - Dirigente nazionale InPS Emanuele Amarù - Direttore InAIL Cremona Moderatore: Cesare Pasquali - Presidente C.A.P.A.

ore 11.30 Sala itaLpig Eventi area itaLpig pad.1 Workshop  il Benessere animale Organizzazione: Cremonafiere in collaborazione con SATA ARAL Stefano Fioni, specialista SATA ore 12.00 itaLpig Sala Eventi area itaLpig pad.1 Presentazione  Migliorare la collaborazione tra ricerca e suinicoltura: il progetto Rtd2farm Organizzazione: CRPA Reggio Emilia Relatori: Paolo Ferrari, CRPA ore 12,30 Ring itaLpig pad. 1 Ring Faccia a Faccia tra i protagonisti della filiera suinicola

itaLpig

ore 14,00 fiERa intERnaZionaLE Sala de carolis pad. 1 dEL BoVino da LattE conVEgno  Biogas: dimensionamento dell’impianto, credito e futuri incentivi

Organizzazione: Edizioni “L’Informatore Agrario” In collaborazione con Cremonafiere Moderatore: Antonio Boschetti, direttore responsabile “L’Informatore Agrario” e Francesca Maito. Redazione de “L’Informatore Agrario” introduzione: Antonio Piva ed Ezio Veggia, vicepresidenti Confagricoltura interventi: Alessandro Ragazzoni, Università di Bologna, Dipartimento di economia e ingegneria agrarie Alessandro Steffanoni - Project Finance Meliorbanca, Gruppo BPER Sofia Mannelli – Chimica Verde-Bionet Marco Arruzza– Università di Bologna, Dipartimento di economia e ingegneria agrarie ore 14,00 fiERa intERnaZionaLE Sala Monteverdi dEL BoVino da LattE conVEgno  nutrizione clinica della vacca da latte e mercato del latte

Organizzazione: SIB Società Italiana di Buiatria in collaborazione con Sun Company Saluto e presentazione della Giornata buiatrica - Giorgio Torazza, nino Andena Evoluzione attuale e previsioni per il mercato lattiero-caseario e degli alimenti zootecnici e implicazioni sul prezzo del latte alla stalla - Daniele Rama Le opportunità offerte dalla nutraceutica alla nutrizione clinica della vacca da latte - Alessandro Fantini Le ultime novità sulla nutrizione lipidica e glucidica nella vacca da latte: effetti sulle prestazioni delle bovine ad alta produzione a seguito della somministrazione di differenti tipi di acidi grassi rumino protetti e loro potenziali interazioni con i carboidrati solubili - Jan Van Eys Discussione e conclusioni - nino Andena Consegna test di apprendimento e chiusura della Giornata buiatrica ore 15,00 fiERa intERnaZionaLE Sala ZelioliLanzini dEL BoVino da LattE conVEgno  Riforma pac e pacchetto latte: cosa ci riserva il dopo 2013?

Saluti: Antonio Piva, Presidente Libera Associazione Agricoltori introduzione: Giorgio Guarneri, Presidente AnGA Sez. prov.le di Cremona Riforma pac; situazione, prospettive e proposte migliorative Roberto Pretolani, Università di Milano il pacchetto Latte: misure attuative per il periodo 2013 - 2020 Andrea Massari, Dirigente Assessorato Agricoltura Regione Lombardia conclusioni :Mario Guidi, Presidente Confagricoltura Moderatore: Ildebrando Bonacini, Libera Ass. Agricoltori Cremonesi Organizzazione: Anga – Ass. nazionale Giovani Allevatori – Sez. prov.le di Cremona. Con il patrocinio della Libera Ass. Agricoltori Cremonesi

ore 11,15 - taVoLa Rotonda invitati a intervenire: Giuseppe Ambrosi - Presidente ASSOLATTE Paolo Bruni - Presidente CopaCogeca Giulio De Capitani - Assessore Agricoltura, Regione Lombardia Maurizio Gardini - Presidente FedagriConfcooperative Mario Guidi - Presidente Confagricoltura Sergio Marini - Presidente Coldiretti Giuseppe Politi - Presidente CIA Giovanni Rossi - Presidente OC Latteitalia Vincenzo Tassinari - Presidente Coop Italia conclusioni: On. Francesco Saverio Romano, Ministro delle Politiche Agricole Moderatore: Franco Poggianti, giornalista

ore 15,00 Sala Eventi area itaLpig pad.1  presentazione consorzio aB carni.

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Organizzazione: AB Carni

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SPECIALE CREMONA 21

ore 15,00 Sala guarneri del gesù conVEgno

fiERa intERnaZionaLE dEL BoVino da LattE

ore 15,30 Sala Eventi area itaLpig pad.1 Workshop  La gestione dei reflui

itaLpig

Organizzazione: Cremonafiere in collaborazione con SATA - ARAL Flavio Sommariva, coordinatore SATA - ARAL ore 16,00 Sala Eventi area itaLpig pad.1 Workshop  il migliore feed per il migliore food

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Organizzazione: Cremonafiere Giuseppe Baricco, veterinario e nutrizionista ore 16,30 itaLpig Sala Eventi area itaLpig pad.1 presentazione  distretto Suinicolo interprovinciale Milano - Lodi – cremona

Organizzazione: Consorzio G.ri.su (Gruppo riunito suinicoltori di Lodi) Sarà presentato il progetto di accreditamento del distretto di filiera suinicola presso la Regione Lombardia. Interverranno: Pietro Asti, Presidente G.ri.su, Fabio Persico, Direttore G.rI.su, Mauro Parazzi, consulente. ore 17,00 Ring itaLpig pad. 1 Ring Faccia a Faccia tra i protagonisti della filiera suinicola

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Domenica 30 ottobre 2011 ore 9,00 Ring itaLpig pad. 1 Ring Faccia a Faccia tra i protagonisti della filiera suinicola

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ore 10,00 Sala guarneri del gesù pad.1  cerimonia consegna premio Mino Balestreri per il giovane allevatore Organizzazione: Cremonafiere e AnGA Sezione Provinciale di Cremona ore 11,00 itaLpig Sala Eventi area itaLpig pad.1  cerimonia consegna premio fiERa di cREMona per la tracciabilità e la qualità della filiera suinicola italiana ore 11,30 itaLpig Sala Eventi area itaLpig pad.1  cerimonia consegna premio giornalistico paoLa SaBina VioLani ore 12,00 Sala Eventi area itaLpig pad.1 Workshop  La biosicurezza in allevamento Organizzazione: Cremonafiere Dr. Stefania Fedeli, veterinario

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ore 14,30 Ring itaLpig pad. 1 Ring Faccia a Faccia tra i protagonisti della filiera suinicola

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ore 15,00 Sala Eventi area itaLpig pad.1 Workshop  Salumi più salutistici Organizzazione: Cremonafiere Elisabetta Bernardi, nutrizionista

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ore 15,30 itaLpig Sala Eventi area itaLpig pad.1 “cosa chiede il consumatore”  incontro con lo chef stellato parmense Massimo Spigaroli Organizzazione: Cremonafiere ore 16,00 Ring itaLpig pad. 1 Ring Faccia a Faccia tra i protagonisti della filiera suinicola

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GEnETICA E nUTRIZIOnE

Allevamento bovino: management fondamentale per risolvere i problemi di fertilità ❱ nel 2010 controllate dall’associazione italiana allevatori 1,1 milioni di bovine: entro 100 giorni dal parto dovrebbero rimanere gravide, ma oggi l’intervallo è di 180 giorni. troppi, per garantire la giusta redditività agli allevatori ❱ alla fiera internazionale del Bovino da Latte allevatori da tutto il mondo si confrontano sulla moderna gestione dell’allevamento

L

a fertilità delle bovine di razza Frisona rappresenta da alcuni anni uno dei maggiori problemi che gli allevatori devono affrontare nelle loro stalle. Un problema che fa a pugni con una genetica e una produzione di latte ai massimi livelli sia per quantità che per qualità, ma che ricade come un macigno sulla redditività aziendale. “Ci troviamo di fronte a una situazione che oggi può essere considerata molto grave – afferma Alessandro Fantini, veterinario di Perugia, uno dei massimi esperti nazionali di fertilità bovina. Nel solo 2010, il milione e 100mila bovine controllate dall’Aia

(Associazione Italiana Allevatori) hanno evidenziato un periodo medio di lattazione pari a 198 giorni, quando il valore ideale dovrebbe corrispondere a circa 156 giorni. In pratica, entro 100 giorni dal parto la bovina dovrebbe rimanere gravida; in realtà, causa la scarsa fertilità, l’intervallo oggi è di circa 180 giorni. Troppi, per animali che potrebbero esprimere un potenziale ben diverso, in grado di assicurare agli allevatori una maggiore redditività”. Una causa, a monte di questa situazione, evidentemente esiste. “A questo riguardo tra noi addetti ai lavori esistono diverse tesi – sottolinea Fantini. Tra queste c’è chi sostiene che una selezione genetica molto spinta, se così vogliamo definirla, sia la principale indiziata. Io però non sono di questo parere perché non esiste riscontro nei fatti, e soprattutto perché tra fertilità e produttività non c’è nesso: sposare questa teoria vorrebbe dire rinunciare alla genetica e non credo sia una strada percorribile. In Israele, tanto per citare un esempio, le stalle più produttive sono quelle che registrano i più elevati indici di fertilità. A mio giudizio le radici di questo problema sono altre e originano, in molti casi, nel non aver saputo rinnovare il management aziendale di fronte ad animali che, grazie alla

genetica, si sono trasformati da utilitarie a fuoriserie, e proprio per questo richiedono un approccio molto diverso da quello che si adottava anni fa”. Nel ragionamento di Fantini non sono chiamati in causa solo gli allevatori “che spesso – puntualizza – proprio per trovare una soluzione praticabile cercano di risolvere il problema singolarmente. Si tratta di un approccio sba-

gliato, che deve lasciare il posto a una proposta integrata dove l’interprofessione vede il coinvolgimento di tutti, allevatori, tecnici, veterinari aziendali e pubblici, nel riscrivere le tecniche di allevamento. In buona sostanza, la gestione delle vacche va adeguata all’elevato livello genetico raggiunto.” Genetica, management, nutrizione, sanità sono gli ambiti di intervento che Fantini

ritiene imprescindibili per porre rimedio al problema della fertilità delle bovine di razza Frisona, “a cui da un po’ di tempo in qua – è il suo ragionamento conclusivo – bisogna aggiungere anche la Bruna che registra dati in progressivo peggioramento. Non c’è niente da fare, se vogliamo garantire la redditività aziendale degli allevatori è necessario che le bovine rimangano gravide nel più

breve tempo possibile”. Alla prossima edizione della Fiera Internazionale del Bovino da Latte (Cremona, 2730 ottobre 2011) tutti gli aspetti legati a una moderna gestione dell’allevamento verranno affrontati e approfonditi grazie a un ricco calendario di convegni e seminari e a un parco espositivo che a diverse settimane dalla rassegna conta ormai il tutto esaurito.


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SPECIALE CREMONA 23

In FIERA LE ULTIME nOVITà DEL SETTORE

Il consumatore vuole che quello che mangia provenga da allevamenti che rispettano e garantiscono il benessere degli animali ❱ partito un sistema di valutazione del benessere animale sui bovini da latte portato avanti dall’istituto Zooprofilattico della Lombardia e dell’Emilia Romagna. coinvolti 300 allevamenti tra Lombardia, Emilia Romagna, Veneto e trentino. nel progetto anche un importante marchio della grande distribuzione ❱ allevatori soddisfatti: vogliono essere valutati perché capiscono il valore aggiunto e le garanzie in più che possono fornire ai consumatori più esigenti ❱ alla prossima fiera internazionale del Bovino da Latte un’intera sezione espositiva con le attrezzature più moderne per garantire il benessere degli animali

“I

l consumatore, oggi più che mai, vuole essere sicuro che quello che mangia proviene da animali che sono

stati trattati bene e hanno vissuto in allevamenti rispettosi della loro condizione.” Così dice Luigi Bertocchi del Centro di Referenza Nazionale per il Benessere Animale presso l’Istituto Zooprofilattico della Lombardia e dell’Emilia Romagna. Ed è proprio dal Centro di referenza che è stato messo a punto un Sistema di valutazione del benessere animale attualmente in sperimentazione presso oltre 300 allevamenti di bovini da latte in Lombardia, Emilia Romagna, Veneto, Trentino; nel progetto compare anche un importante marchio della grande distribuzione organizzata “che ha saputo intercettare l’esigenza del consumatore”, sottolinea ancora Bertocchi. Il Sistema di valutazione sul benessere delle vacche da latte è partito proprio in questi ultimi tempi. Vengono effettuate una serie di osservazioni, 54 per l’esattezza, sulla base dei parametri scientifici e normativi da cui sono state elaborate le linee guida per l’etichettatura che nel maggio dello scorso anno il Comitato economico-sociale europeo ha pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. “Attraverso questo Sistema – prosegue Bertocchi – non solo sarà possibile riportare sull’etichetta di latte e formaggi che il prodotto provie-

Al Centro di Referenza è stato messo a punto un Sistema di valutazione del benessere animale attualmente in sperimentazione presso oltre 300 allevamenti di bovini da latte in Lombardia, Emilia Romagna, Veneto, Trentino.

ne da animali allevati nel rispetto di quanto stabilito dalla normativa comunitaria sul benessere, ma attraverso le valutazioni scientifiche svolte dal nostro personale si potrà dimostrare il livello delle condizioni di benessere in cui le vacche sono state allevate. In buona sostanza, il Sistema di valutazione rappresenterà un ulteriore valore aggiunto a quanto prevede la normativa”.

Entro la fine di quest’anno si conta di ultimare la sperimentazione e partire con l’applicazione completa entro l’inizio del 2012. “Riceviamo numerose richieste di allevatori che vorrebbero essere inseriti nella sperimentazione – conclude Bertocchi. E’ evidente che pur in un momento di crisi del settore, gli allevatori hanno saputo cogliere il valore del Sistema di valutazio-

ne che stiamo mettendo a punto come valore aggiunto per le loro produzioni. Lo testimonia anche la richiesta di collaborazione che ci è arrivata dall’Aia (Associazione Italiana Allevatori) che ha chiesto di essere inserita nel Sistema di valutazione del benessere a vantaggio di tutti i suoi iscritti”. L’allevamento, e dunque tutti gli aspetti relativi al

benessere animale, saranno assoluti protagonisti alla Fiera Internazionale del Bovino da Latte (Cremona, 2730 ottobre 2011), dove verranno presentate le ultimissime novità del settore e, soprattutto, sono in programma numerosi incontri con specialisti internazionali per confrontarsi e approfondire i temi più urgenti del comparto.



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MERCATI

Derivati del latte: corre l’export in tutto il mondo I Paesi esportatori segnano complessivamente un +19% rispetto al primo quadrimestre dell’anno scorso è importante tenere sempre più in considerazione quei Paesi che fino a pochi anni fa contavano poco a livello internazionale dal punto di vista del mercato del latte

❱ tra i paesi importatori svettano gli aumenti segnati da algeria, Russia e cina ❱ in un momento di grande fermento del mercato, cremona si prepara a ospitare l’Viii edizione degli Stati generali del Latte, in programma come sempre nell’ambito della fiera internazionale del Bovino da Latte

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primi quattro mesi del 2011 confermano che il mercato dei derivati del latte si sta allargando. Gli ultimi dati evidenziano che rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, il volume esportato complessivamente dai principali player del mercato mondiale è in aumento del 19%, e tra gennaio e aprile 2011 si è assestato a 2 milioni e 250 mila tonnellate di prodotto tra polveri di latte, siero, formaggi e burro. Un dato interessante se si considerano in particolare le tendenze dell’import di Paesi che stanno diventando sempre più importanti nel mercato, soprattutto in prospettiva. Basti pensare, per esempio, che nei primi quattro mesi del 2011 l’Algeria ha aumentato le importazioni di polveri di latte scremato di oltre il 135%, la Russia ha incrementato le importazioni di formaggi del 21%, e la Cina quelle di pol-

vere di latte intero del 16,7%. Tendenze, queste, che si riscontrano non solo analizzando l’import/export mondiale di latticini, ma anche rilevando un crescente interesse di questi Paesi per tutte le fasi dell’allevamento e della lavorazione del latte. non è un caso che l’ultima edizione della Fiera Internazionale del Bovino da Latte, uno dei principali punti di riferimento per il settore, abbia registrato un’impennata del numero di delegazioni di operatori professionali dal nord Africa. E’ facilmente intuibile, a questo punto, l’importanza di tenere sempre più in considerazione quei Paesi che fino a pochi anni fa contavano poco a livello internazionale dal punto di vista del mercato del latte e dei suoi derivati. Le prospettive di sviluppare nuovo business nei settori delle attrezzature per l’allevamento, del know how, dei servizi, della ricerca genetica e delle tecnologie per la lavorazione si stanno infatti moltiplicando velocemente. E proprio nell’ambito della Fiera Internazionale del Bovino da Latte, in programma a Cremona, si svolgerà l’ottava edizione degli Stati Generali del Latte, un appuntamento per confrontarsi sull’andamento del settore a livello mondiale: analisi dei mercati, prospettive economiche, indicazioni politiche, e una tavola rotonda operativa che coinvolga una filiera che ancora adesso, in particolare nella sua fase allevatoriale, sta affrontando momenti di grande difficoltà.

nOnOSTAnTE LA CRISI

Latte: aumenta la produzione in tutto il mondo. Record in Centro e Sud America; UE in leggero aumento ❱ primi mesi dell’anno positivi a livello mondiale per il settore latte: pochi i segni negativi rispetto alla produzione dell’anno scorso ❱ La fiera internazionale del Bovino da Latte si prepara ad ospitare i principali attori mondiali del settore per un confronto aperto sulle prospettive di uno dei più importanti comparti internazionali

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e difficoltà per gli attori delle filiere lattiero-casearie nel mondo sono ancora elevate, soprattutto in Paesi come l’Italia in cui l’eccellenza del prodotto presuppone costi di produzione molto elevati che ne garantiscano la qualità e la sicurezza. Ciò nonostante, il settore si sta battendo molto duramente contro la crisi economica internazionale, anche se l’attuale prezzo del latte ancora non soddisfa gli allevatori. E i risultati si stanno vedendo anche a livello mondiale, dove la produzione di latte è in

aumento rispetto al 2010; tra i Paesi produttori, il territorio che sta mettendo a segno i risultati migliori da questo punto di vista è il Centro e il Sud America, dove si registrano ottime performance di Argentina (+16,56%), Uruguay (+8,14%) e Brasile (+7%). Bene anche l’Europa a 27 (+2,89%), la Nuova Zelanda (+3,21%) e gli USA (+2,19%), mentre gli unici segni negativi di rilievo arrivano da Paesi importatori come il Giappone (-3,4%) e Russia (-2,2%).

Buone notizie, dunque, a livello globale. Sostanzialmente stabile anche la produzione in Italia, che nei primi mesi dell’anno ha segnato un comunque positivo +1,28%. Il settore sta quindi rialzando lentamente la testa dopo le batoste degli ultimi anni, che hanno costretto molti allevatori a chiudere le stalle o vendere l’attività. Già qualche segnale di ripresa si era registrato durante l’ultima edizione della Fiera Internazionale del Bovino da Latte di Cremona, uno dei più importanti appuntamenti mondiali per il settore, che aveva visto crescere in modo esponenziale i visitatori esteri; un chiaro segnale del fermento internazionale e soprattutto un grande stimolo per le imprese italiane per trovare nuove strade commerciali. E anche quest’anno la Fiera Internazionale del Bovino da Latte si sta già preparando per la prossima edizione, in programma dal 27 al 30 ottobre 2011; un appuntamento da non mancare per tutti gli operatori della filiera, perché sarà il posto in cui avere una panoramica dettagliata del comparto da tutti i punti di vista: tecnologico, genetico, politico, ed economico.


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I robot entrano nelle stalle del Parmigiano Reggiano Il Consorzio di Tutela: “Opportunità molto interessante, il latte è più pulito; ma attenzione a non deragliare dal binario del disciplinare di produzione.” ❱ un’innovazione che può migliorare ulteriormente la già elevatissima sicurezza alimentare di una delle nostre eccellenze e, non da ultimo, il lavoro nell’allevamento ❱ gli allevatori si preparano a scoprire tutte le novità e le soluzioni tecnicoscientifiche per lavorare in azienda alla fiera internazionale del Bovino da Latte

“I

l robot di mungitura rappresenta una tecnologia estremamente interessante, su cui il Consorzio di tutela sta ragionando per capire se, nel pieno rispetto di quanto prevede il Disciplinare di produzione, esistono le condizioni di un suo maggiore inserimento all’interno delle stalle”. La considerazione arriva da Marco Nocetti, responsabile tecnico del Consorzio di tutela del Parmigiano Reggiano. “Attualmente nel nostro comprensorio sono solamente due gli allevamenti che dispongono del robot di mungitura – sottolinea – e a detta degli allevatori i risultati so-

no ottimi. Il suo utilizzo ha il vantaggio di favorire una munta migliore che si traduce in un latte per così dire più ‘pulito’, oltre a richiedere un minor impiego di manodopera. Da un po’ di tempo gli allevatori ci sollecitano rispetto a una serie di valutazioni che, nonostante le difficoltà economiche, li invoglierebbe verso questo tipo di investimento che potrebbe elevare ulteriormente lo standard produttivo delle loro stalle. Come ho detto, il Consorzio è molto sensibile a queste sollecitazioni e sta valutando la compatibilità tra l’utilizzo del robot di mungitura e quanto prevede il Disciplinare di produzione del Parmigiano Reggiano. Personalmente ritengo questa tecnologica un’opportunità interessante che può trovare piena applicazione laddove si riesca a realizzare il giusto equilibrio tra innovazione e pieno rispetto di quanto prevede il Disciplinare, un binario, se così vogliamo definirlo, da cui non si può deragliare”. Secondo Nocetti oggi l’esborso finanziario che un allevatore dovrebbe sopportare per installare nel suo allevamento un robot di mungitura non si discosta molto da quello sopportato per un impianto tradizionale. La differenza,

rispetto all’ammortamento, la fa il numero di vacche da mungere: “in una stalla con un numero di animali compreso tra le 80 e le 100 unità – spiega ancora – che è poi grossomodo lo standard di quelle che conferiscono per il Parmigiano Reggiano, quella del robot di mungitura potrebbe essere un’ottima soluzione anche in termini economici ma, come ho detto, occorre procedere con grande cautela e nel massimo rispetto delle regole oggi esistenti, che peraltro ci hanno finora permesso di raggiungere e mantenere la leadership nella produzione di un formaggio unico al mondo”. Secondo i dati elaborati, con il robot di mungitura la vacca viene munta 2,6 volte al giorno, il Disciplinare di produzione del Parmigiano Reggiano prevede invece 2 mungiture al dì. Le nuove tecnologie destinate ad un management sempre più professionale dell’allevamento saranno uno dei tanti, importanti temi al centro della 66ma edizione della Fiera internazionale del bovino da latte (Cremona 27-30 ottobre 2011), la kermesse che tra parco espositivo e programma convegnistico sa sempre rispondere ai quesiti più cogenti del mondo produttivo. Quali saranno le migliori innovazioni del 2011?

QUALITà IMPERATIVO ASSOLUTO

Filiera lattiero-casearia: un valore (culturale ed economico) e un primato da sostenere ❱ un comparto che al consumo vale oltre 21 miliardi di euro (11% di tutto l’agroalimentare nazionale), e che ci assegna una leadership indiscussa a livello internazionale; ma gli allevatori sono ancora in difficoltà, e sono pronti a confrontarsi con gli altri attori della filiera nell’ambito della prossima fiera internazionale del Bovino da Latte

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ella campagna 2009/2010 hanno chiuso più di 800 stalle da latte. Ormai siamo a poco meno di 40.000, mentre solo vent’anni fa erano 181.000. nonostante questa impressionante caduta del numero degli allevamenti, la produzione italiana di latte si mantiene costante grazie ad una concentrazione dell’offerta: il 41% del patrimonio zootecnico nazionale è infatti detenuto da una piccola percentuale di grandi aziende (7%), mentre molti tra gli allevamenti più piccoli sono stati costretti a chiudere nel corso degli ultimi anni. Garantire qualità, d’altro canto, costa: controlli accurati, mangimi selezionati, tecnologia all’avanguardia, e un potere contrattuale ancora troppo scarso

per gli allevatori. Basti pensare che un allevatore trattiene solo il 24% del valore pagato dal consumatore. Questo stato di difficoltà del settore non ha tuttavia fermato la corsa del latte italiano, la cui leadership internazionale è indiscussa. La dimostrazione arriva soprattutto dal settore dei prodotti riconosciuti a livello europeo, dove l’Italia detiene il 56% del valore totale (in termini di fatturato all’origine) dei formaggi DOP in Europa, distanziando di gran lunga il secondo Paese in questa classifica, la Francia, che si ferma al 25%. Un primato, questo, che non solo ricopre un alto valore dal punto di vista economico, ma rappresenta anche un enorme patrimonio culturale e di valore aggiunto per tutto il made in Italy. Per questo la filiera lattiero-casearia, e in particolare gli allevatori, chiedono giustamente che venga loro riconosciuto il valore di un prodotto d’eccellenza che garantisce qualità e sicurezza alimentare ai massimi livelli. Si stanno dunque preparando al confronto con tutti gli altri protagonisti della filiera lattiero-casearia, che si terrà nell’ambito della Fiera Internazionale del Bovino da Latte, che nella capitale del latte italiano sarà l’occasione giusta per cercare di trovare insieme soluzioni che consentano al settore di uscire definitivamente dal periodo difficile che sta attraversando.



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SUInICOLTURA

Dal suino intermedio nuove chance per il rilancio del settore

In tre anni la produzione di questo tipo di suino crescerà del 500% ❱ in un momento di crisi così grave del settore, produrre suini intermedi, vale a dire con un peso molto inferiore a quello necessario per produrre dop come il prosciutto di parma e di San daniele, consentirebbe agli allevatori di risparmiare molto sui costi di produzione; ma quali potrebbero essere le ripercussioni? ❱ a italpig i protagonisti della filiera si riuniranno per confrontarsi sui temi più pressanti di un comparto la cui sopravvivenza è a rischio

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na chance che per alcuni allevatori suinicoli potrebbe rappresentare la via di uscita dalla crisi che da alcuni anni ha mandato in forte sofferenza il settore. Una chance che si chiama suino intermedio e che sta già interessando un importante stabilimento di macel-

Da tempo si insegue l’opportunità di immettere sul mercato nazionale un prodotto destinato al consumo fresco che si differenzi, in meglio, rispetto a quanto viene importato, con l’obiettivo di ridurre considerevolmente la quota di quel 40% che oggi arriva dall’estero.

lazione, la Italcarni di Carpi (MO) e alcune aziende suinicole, tant’è vero che la programmazione elaborata per quest’anno prevede la macellazione di circa 70mila suini, che diventeranno più di 200mila nel 2012 per arrivare a 450mila nel 2013. Il peso di macellazione del suino intermedio oscilla intorno ai 130kg, ben al di sotto di quei 170 kg richiesti per la produzione dei salumi del circuito tutelato, Prosciutto di Parma e di San Daniele in testa. Il progetto, iniziato alcuni mesi fa, va dunque avanti e

ai numerosi incontri organizzati per illustrare agli allevatori modalità e caratteristiche di questo tipo di allevamento il pubblico partecipa sempre numeroso. “L’interesse è notevole – afferma Moritz Pignatti, direttore operativo di Italcarni – e giustifica una serie di aspettative da parte del mondo produttivo più che comprensibili. E’ evidente però che ai suinicoltori interessati a percorrere questa strada viene richiesto un vero e proprio salto culturale, perché chi deciderà di impegnarsi nella

produzione di un suino intermedio non potrà parallelamente mandare avanti quella del suino pesante. La scelta dovrà quindi essere ponderata e rispondere a quel concetto di specializzazione che sta diventando una variabile sempre più importante”. Di suino intermedio, a dire il vero, si parla da tempo, ma è solo negli ultimi tempi che alle parole sono seguiti i primi esperimenti concreti. Da tempo infatti Italcarni insegue l’opportunità di immettere sul mercato nazionale

un prodotto destinato al consumo fresco che si differenzi, in meglio, rispetto a quanto viene importato, con l’obiettivo di ridurre considerevolmente la quota di quel 40% che oggi arriva dall’estero. Dal mondo produttivo intenzionato a giocare questa carta le voci declinano al positivo. “In base ad alcuni sondaggi effettuati di recente – spiega Marco Lunati, consigliere nazionale dell’Anas (Associazione Nazionale Allevatori Suini) – per l’acquisto di un prodotto fresco italiano i consumatori

sarebbero disposti a spendere anche il 10% in più. Considerato il periodo di crisi economica che stiamo vivendo si tratta di un dato su cui riflettere. E’ evidente che la produzione di un suino del peso di 130-135 kg per noi allevatori si tradurrebbe in una considerevole diminuzione dei costi di produzione legati soprattutto all’alimentazione. Inoltre ridurrebbe anche il carico di azoto escreto, il che avrebbe effetti positivi sullo smaltimento dei reflui; senza dimenticare la resa alimentare che una razione più proteica, quale quella che verrebbe fornita a un animale destinato a questo circuito produttivo, potrebbe garantire: 35% rispetto al 28% di un suino pesante”. La suinicoltura italiana si trova dunque a un bivio, perché la situazione di crisi degli ultimi anni sta mettendo veramente a repentaglio la vita del settore, e si pensi all’enorme patrimonio agricolo e agroalimentare che attualmente si trova a rischio. A Italpig, il Salone della suinicoltura italiana che si svolgerà a Cremona dal 27 al 30 ottobre 2011, gli operatori della filiera avranno la possibilità di confrontarsi sui temi più attuali del settore con l’obiettivo di trovare risposte concrete per il rilancio del comparto.

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I nUMERI DELLA CRISI DELLA SUInICOLTURA:

Gli allevatori italiani spendono il 19% in più rispetto al resto d’Europa… ma chi paga a loro l’eccellenza che producono? è in corso una vera e propria battaglia per la sopravvivenza degli allevatori, che si confronteranno in occasione di Italpig, il salone nazionale della suinicoltura

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l leit motiv, da qualche anno a questa parte, è sempre lo stesso: la redditività dei suinicoltori italiani è ai minimi storici. Diversi i fattori che la determinano, numerose le cause che la originano. Sta di fatto però, che anche nel 2010 (dati diffusi dal Crpa di Reggio Emilia, Centro ricerche produzioni animali) il costo di produzione ha avuto un aumento sull’anno precedente pari al 4,6%, percentuale all’interno della quale l’alimentazione copre addirittura un +6,6% a causa dell’enorme volatilità dei prezzi delle materie prime utilizzate per i mangimi, una volatilità che se si manterrà costante anche nei prossimi mesi, secondo gli analisti, potrebbe preludere a un 2011 caratterizzato da costi in ulteriore aumento. Si tratta di una previsione e come tale va considerata con tutte le variabili del caso. Fortunatamente passati i tempi (2008) in cui per produrre un chilogrammo di carne gli allevatori avevano sopportato un costo di 1,50 euro, il 2010 ha chiuso con un più contenuto 1,36euro/kg, comunque di poco superiore all’1,32euro/kg speso nel 2009. Il riferimento principale è il suino pesante (160-170kg) destinato alla produzione del Prosciutto di Parma e di San Daniele Dop e degli altri salumi inseriti nel circuito tutelato. Le cose purtroppo non sono andate molto meglio ai produttori dei magroncelli, suini del peso di 35 kg/cad., che per produrre un chilogrammo di carne hanno speso nel 2010 2,34euro, il 4,5% in più dell’anno precedente. E’ andata un

po’ meglio agli ingrassatori, che hanno visto lievitare i loro costi di un più modesto 1,5%. A percentuali così pesanti se ne aggiunge un’altra ancor più preoccupante, ed è il 19% in più che i suinicoltori italiani, unici produttori a livello europeo del suino pesante, devono sostenere rispetto ai colleghi d’oltre confine. Un contesto complicato, all’interno del quale non vanno sottovalutati l’import e l’export delle carni suine. Se la seconda voce nel 2010 ha registrato un +8,2% sull’anno precedente, è altrettanto vero però che l’import ha fatto segnare un vero e proprio record con un aumento, sul 2009, del 12,8% che tradotto significa qualcosa come 1,04 milioni di tonnellate di carne estera entrata sul territorio italiano, costituita in prevalenza da cosce fresche destinate alla produzione di prosciutto cotto e crudo non dop. Secondo l’analisi del Crpa l’efficienza tecnica degli allevamenti poi, gioca un ruolo significativo nella redditività aziendale. E ancora una volta il confronto con gli altri Paesi europei ci penalizza. Infatti, considerando uno tra i più importanti parametri di valutazione, il numero di suinetti svezzati all’anno per ogni scrofa, rileviamo che gli allevamenti italiani viaggiano intorno a una media di 22,64, mentre in Danimarca siamo a 27,45, in Olanda a 27,19, in Francia a 26,16 per arrivare a poco più di 23 suinetti in Belgio, Germania e Spagna. Anche questo dato ha contribuito a

congelare, nel 2010, il ricavo lordo che un allevatore italiano ha intascato per un capo da 160 kg,: poco più di 195 euro, esattamente quanto percepito l’anno prima. E certo non consola sapere che i macelli hanno incassato solamente lo 0,2% in più rispetto al 2009, mentre per l’industria di trasformazione il risultato è stato addirittura negativo dello 0,2%. Un carosello di numeri su cui c’è molto da riflettere e che sarà tema di discussione a Italpig, il Salone nazionale della suinicoltura italiana in calendario a Cremona dal 27 al 30 ottobre 2011. La Manifestazione, oltre ad essere il punto di riferimento principale e l’osservatorio più qualificato sulla suinicoltura nazionale, sarà anche l’occasione per fare sentire forte e chiara la voce degli allevatori, la cui gravissima crisi sta concretamente rischiando di portare al crollo del settore.


30 LEGGI & SENTENzE

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Leggi & Sentenze Rubrica a cura di Eleonora cotelli - ufficio affari Legali dell’unione provinciale agricoltori REgoLaMEnto pER La gEStionE dEi pnEuMatici fuoRi uSo (pfu): LE nuoVE REgoLE Il Decreto Legislativo 152/2006 prevede all’articolo 228 che “al fine di garantire il perseguimento di finalità di tutela ambientale secondo le migliori tecniche disponibili, ottimizzando, anche tramite attività di ricerca, sviluppo e formazione il recupero dei pneumatici fuori uso e per ridurne la formazione anche attraverso la ricostruzione, è fatto obbligo ai produttori e importatori di pneumatici di provvedere, singolarmente o in forma associata e con periodicità almeno annuale, alla gestione di quantitativi di pneumatici fuori uso pari a quelli dai medesimi immessi sul mercato e destinati alla vendita sul territorio nazionale, provvedendo anche ad attività di ricerca, sviluppo e formazione finalizzata ad ottimizzare la gestione dei pneumatici fuori uso” . Con il Decreto 82 dell’ 11 aprile 2011 il Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio ha disciplinato i tempi e le modalità attuative per concretizzate quanto dettaglio dal Testo Unico ambientale. Il Decreto, divenuto operativo il 7 settembre, definisce i dettagli per l’avvio delle operazioni che dovranno garantire l’invio a recupero del 100% dei pneumatici fuori uso generati sul territorio nazionale italiano. L’entrata in vigore del sistema comporta nuove modalità di gestione dei pneumatici fuori uso al fine di consentire un corretto recupero del materiale (pneumatici ricostruiti, granulato di gomma, polverino) o il recupero energetico Il nuovo sistema è basato sul principio della responsabilità dei produttori e degli importatori dei pneumatici ossia le persone fisiche o giuridiche che per la prima volta immettono sul mercato pneumatici da utilizzare come ricambio. Questi hanno il compito di occuparsi della gestione dei pneumatici fuori uso, garantendo la raccolta ed il recupero finale di un quantitativo di pneumatici fuori uso pari al quantitativo dei pneumatici che immettono sul mercato nazionale del ricambio nell’anno solare precedente. Per ogni singolo produttore o importatore di pneumatici operante in Italia vengono fissati dal legislatore obiettivi di recupero che vanno dal 25% della propria quota di pneumatici immessi sul mercato del ricambio entro il 31.12.2011 ed in maniera progressiva fino al raggiungimento del 100% della propria quota di immissione entro il 31.12.2013. Tutti gli stoccaggi preesistenti alla data di entrata in vigore degli obblighi stabiliti dal nuovo decreto (definiti stock storici) potranno essere utilizzati a copertura degli eventuali quantitativi mancanti di pneumatici fuori uso generati nel mercato ricambi successivamento al 9 giugno 2011. I produttori e gli importatori possono assolvere agli obblighi imposti dal legislatore anche attraverso la costituzione di una o piu’ strutture societarie dotate di autonoma personalità giuridica, di natura consortile con scopo mutualistico e senza fine di lucro. Ad oggi si sono costituite due strutture associative autorizzate di produttori ed importatori per la gestione dei Pneumatici Fuori Uso: Ecopneus, costituita dalle principali aziende produttrici o importatrici dipneumatici in Italia (Ridgestone, Continental, Goodyear-Dunlop, Marangoni, Michelin, Pirelli), ed Ecotyre. Dal 7 settembre 2011 coloro che nell’esercizio della propria attività imprenditoriale immettono nel sistema pneumatici fuori uso (ossia effettuano la sostituzione di pneumatici es: officine, centri di ricambio, officine aziendali) possono rivolgersi a dette strutture associative autorizzate per la raccolta e l’invio al recupero dei pneumatici usati. Ecopneus ed Ecotyre hanno l’obbligo di procedere al ritiro dei pneumatici a titolo gratuito, sempre che il generatore di pnumatici usati si sia registrato sul relativo portale. La registrazione ha carattere volontario ed è gratuita per il generatore del pneumatico usurato. E’ opportuno precisare che non è previsto alcun obbligo di conferimento dei penumatici usurati ad un consorzio e quindi potranno applicarsi le consuete modalità di smaltimento di questi rifiuti non pericolosi a mezzo di soggetti autorizzati alla gestione, seppur a titolo oneroso.

Tutto il sistema (raccolta, trasporto e recupero) viene finanziato dall’applicazione del contributo ambientale pagato dall’utente finale (colui che acquita pneumatici) ed esposto sui documenti fiscali di vendita di un penumatico nuovo o all’atto di vendita del veicolo nuovo. L’importo dei contributi, proposto dai produttori ed importatori, viene annualmente individuato e approvato con Decreto del Ministero dell’Ambiente. Si riportano di seguito i contributi ambientali sino ad oggi approvati.

Contributi per i produttori associati ad Ecopneus (assoggettati ad IVA) categoria Veicoli utilizzatori A ciclomotori e motoveicoli (ciclomotori, motocicli, motocarri, ecc.)

pesi min-max (in Kg.) a1 (2-8)

B autoveicoli e relativi rimorchi B1 (6-18) (autovetture, autovetture per il trasp. promiscuo, autocaravan, ecc.)

3,00

C autocarri, autobus (autotreni, auto snodati, auto articolati, filoveicoli, trattori stradali, ecc.)

c1 (20-40) c2 (41-70)

12,10 23,50

D Macchine agricole, macchine operatrici, macchine industriali (trattori, escavatori, ecc.)

d0 (<4) d1 (4-20) d2 (21-40) d3 (41-70) d4 (71-110) d5 (111-190) d6 (191-300) d7 (oltre 300)

0,90 4,00 9,80 18,80 29,00 55,00 120,00 326,00

Contributi per i produttori associati ad Ecotyre (assoggettati ad IVA) categoria Veicoli utilizzatori A ciclomotori e motoveicoli (ciclomotori, motocicli, motocarri, ecc.)

pesi min-max (in Kg.) a1 (2-8)

3,00

C autocarri, autobus (autotreni, auto snodati, auto articolati, filoveicoli, trattori stradali, ecc.)

c1 (20-40) c2 (41-70)

11,50 23,00

D Macchine agricole, macchine operatrici, macchine industriali (trattori, escavatori, ecc.)

d0 (<4) d1 (4-20) d2 (21-40) d3 (41-70) d4 (71-110) d5 (111-190) d6 (191-300) d7 (201- 300) d8 (301-500) d9 (501-750) d10 oltre 750)

1,55 3,80 11,00 19,50 31,00 50,00 65,00 115,00 190,00 245,00 310,00

Viaggio studio nei paesi bassi 27 - 29 novembre 2011

28 novembre: visita azienda agricola con allevamento di suini con impianto abbattimento nitrati; visita a macello di suini; visita ad azienda di allevamento vacche da latte; 29 novembre: visita impianto incenerimento pollina da 32 MW; visita azienda florovivaistica con recupero del calore da impianto di abbattimento nitrati; rientro da Amsterdam a Milano Malpensa e rientro a Brescia

contributo ambientale (€/pneumatico) 1,55

B autoveicoli e relativi rimorchi B1 (6-18) (autovetture, autovetture per il trasp. promiscuo, autocaravan, ecc.)

PROMOSSO DA AnGA BRESCIA

27 novembre: partenza da Brescia ore 13,00 per trasferta con pullman ad aeroporto di Bergamo; arrivo all’aeroporto di Amsterdam Eindhoven; sistemazione in hotel 3 stelle in centro ad Amsterdam;

contributo ambientale (€/pneumatico) 1,50

Sono inclusi nel viaggio le spese di: ❱ tasse aeroportuali italiane e olandesi ❱ n. 1 bagaglio a mano per ogni passeggero ❱ trasferimenti ad Amsterdam in autopullman durante tutto il periodo ❱ n. 2 pernottamento ad Amsterdam in buon hotel cat. 3 stelle ubicato in zona centrale vicino alla zona dei Musei ❱ sistemazione in camere doppie, tutte con servizi privati ❱ trattamento di pernottamento e prima colazione in hotel ❱ assicurazione Mondial Assistance (medico e bagaglio) Sono esclusi dal viaggio le seguenti spese: ❱ bagaglio imbarcato sul volo (20 kg max): Euro 32,00 ❱ camera singola: Euro 76,00 ❱ pranzo, cena ed extra, mance, ecc.

ESpRopRiaZioni: RipRiStinata L’acquiSiZionE SanantE Con il Decreto Legge nr. 98 del 6 luglio 2011, convertito in legge n 11 del 15 luglio 2011 il legislatore ha reintrodotto nel T.U. sulle espropriazioni l’articolo 42 bis che disciplina l’utilizzazione senza titolo di un bene per scopi di interesse pubblico. L’obiettivo della nuova disposizione è quello di colmare il vuoto normativo determinato dalla sentenza abrogratrice della Corte Costituzionale nr. 293 del 2010 che ha ritenuto illegittimo per eccesso di delega l’articolo 43 del T.U. che conteneva l’istituto della cosiddetta acquisizione coattiva sanante, ritenuta dalla Corte di Strasburgo una marcata violazione del principio di legalità volta ad assicurare alla P.A. un vantaggio ingiusto. Com’è noto l’articolo 43 costituiva uno strumento per rogolarizzare i casi di utilizzo di beni immobili privati per interesse pubblico qualora occupati e trasformati in mancanza di valido ed efficace provvedimento di esproprio o di dichiarazione di pubblica utilità. La disposizione contenuta nel T.U. sulle espropriazioni stabiliva che l’autorità che utilizza un bene per scopi di interesse pubblico, trasformato in assenza di valido ed efficace provvedimento di espropriazione o dichiarativo della pubblica utilità, poteva disporre l’acquisizione al patrimonio indisponibile previo risarcimento del danno rapportato al valore venale del bene oggetto di utilizzazione sine titulo. Il nuovo articolo 42 bis stabilisce che la Pubblica Amministrazione possa acquisire al patrimonio indisponibile il bene che utilizzi in assenza di un valido ed efficace provvedimento ablatorio, a condizione che renda specifica motivazione delle attuali ed eccezionali ragioni di interesse pubblico e che al privato leso sia corrisposto un indennizzo per il pregiudizio patrimoniale e non patrimoniale (c.d. danno morale) subito. La misura del pregiudizio patrimoniale viene determinata in misura corrispondente al valore venale del bene mentre la misura della parte indennitaria non patrimoniale deve essere parametrata al 10% del valore venale del bene e del 20% del valore del bene se l’aera è stata destinata a finalità di edilizia residenziale pubblica o assimilata. La nuova norma precisa che il provvedimento di acquisizione sanante puo’ essere adottato anche durante la pendenza del giudizio per l’annullamento degli atti da cui è sorto il vincolo preordinato all’esproprio, del decreto di esproprio o della dichiarazione di pubblica utilità dell’opera se l’amminsitrazione che lo ha adottato ritira l’atto in autotutela. autoRiZZaZionE aMBiEntaLE: SE La p.a. aRRiVa in RitaRdo dEVE RiSaRciRE iL danno Con la sentenza n. 1739 del 21 marzo 2011 la sez. V del Consiglio di Stato ha stabilito che il ritardo nel rilascio di un’autorizzazione integrata ambientale dà luogo al risarcimento del danno ingiusto per inosservanza dolosa o colposa dei termini di legge. Il ritardo procedimentale, sostiene il Consiglio di Stato, è sempre un costo per il cittadino dato che anche il tempo è un bene della vita e il ritardo nella conclusione di un qualunque procedimento è sempre un costo, dal momento che il fattore tempo costituisce una essenziale variabile nella predisposizione e nell’attuazione di piani finanziari relativi a qualsiasi intervento, condizionandone la relativa convenienza economica. Al privato compete l’onere di sollecitare formalmente la pubblica amministrazione e provvedere, una volta avviato il giudizio, di provare con documentazione l’ammontare del danno richiesto. All’impresa ricorrente, nel caso specifico, il Consiglio di Stato ha riconosciuto il danno determinato dalla impossibilità di dare corso all’investimento secondo il proprio programma. Se l’impresa avesse conosciuto i reali tempi di durata del procedimento amministrativo, avrebbe potuto desistere dall’investimento o, comunque, non ricorrere subito al finanziamento, non pagando in entrambi i casi gli interessi passivi. I Giudici hanno cosi’ riconosciuto il risarcimento del danno per una somma corrispondente agli interessi maturati per il ricorso al credito nel periodo intercorrente tra la data entro la quale il provvedimento per legge doveva essere emanato (150 giorni dall’istanza) e la data nel quale il provvedimento è effettivamente intervenuto.


SABATO 22 OTTOBRE 2011

BORSA MERCI TELEMATICA 31 Pagina a cura di BMTI SpA

anaLiSi Sui pREZZi

nEWS caSEaRi

notiZiE in BREVE

SEttiMana 17-10-2011 – 22-10-2011

MERcato caSEaRio

LattiERo-caSEaRi

n nel primo grafico viene rappresentato l’andamento delle quotazioni del Grana Padano 12-15 mesi di stagionatura scambiato sulla Borsa Merci Telematica Italiana, sulla piazza di Piacenza, nel periodo compreso tra marzo 2010 e ottobre 2011. Le quotazioni corrispondono alla media dei prezzi dei contratti conclusi (a “pronta consegna” e franco partenza) ponderata sulle quantità scambiate.

Mercati stabili nel settore lattiero caseario. Per quanto riguarda il mercato del Grana Padano il prezzo del prodotto fresco 10 mesi si attesta attorno a 8,208,30 €/Kg, mentre quello stagionato 1518 mesi attorno a 8,90–9,00 €/Kg. nel mercato del Parmigiano Reggiano il prodotto stagionato 24 mesi ha registrato un prezzo attorno a 12,10 – 12,20 €/Kg, mentre per il fresco 12-13 mesi un prezzo intorno a 10,40 – 10,50 €/Kg. Per il formaggio Grana Padano stagionato si evidenziano poche scorte di prodotto con una conseguente scarsa offerta sul mercato. Infine, nei mercati del burro e della panna si rilevano segnali di stabilità; mentre nel mercato del latte spot si segnala un prezzo attorno a 0,41-0,42 €/Kg.

n nel secondo grafico viene rappresentato l’andamento delle quotazioni del Parmigiano scelto 19-24 mesi di stagionatura scambiato sulla Borsa Merci Telematica Italiana, sulla piazza di Parma, nel periodo compreso tra febbraio 2010 ed agosto 2011. Le quotazioni corrispondono alla media dei prezzi dei contratti conclusi (a “pronta consegna” e franco partenza) ponderata sulle quantità scambiate.

quotazioni della Borsa Merci telematica italiana riferite al periodo 20-10-2011 i prezzi vengono calcolati come media ponderata sulle quantità transate in tutto il territorio provinciale

Macrocategoria Cereali e coltivazioni industriali Cereali e coltivazioni industriali Cereali e coltivazioni industriali Lattiero - caseari Lattiero - caseari Lattiero - caseari Lattiero - caseari

Categoria Grano tenero Granoturco secco Granoturco secco Parmigiano Reggiano Parmigiano Reggiano Grana Padano Grana Padano

Prodotto Frumento tenero naz. panificabile Mais Secco naz. Mais Secco naz. Parm Scelto 12 Parm Scelto 19/24 Grana Padano 10 Grana Padano 10

Franco Partenza Partenza Partenza Partenza Partenza Partenza Partenza

Provincia RO RO VI PR Mn LO Mn

Prezzo U.M.(p) 205 Euro / t 181 Euro / t 180 Euro / t 10.458 Euro / Kg 12.15 Euro / Kg 8 Euro / kg 8.15 Euro / kg

Quantità U.M.(q) 180 t 180 t 600 t 1800 forme 300 forme 700 forme 300 forme

Consegna Pronta Pronta Pronta Pronta Pronta Pronta Pronta

quotazioni della Borsa Merci telematica italiana riferite al periodo 20-10-2011

i prezzi e le quantità fanno riferimento a tutte le contrattazioni concluse nella regione; anche in questo caso il prezzo è calcolato come media ponderata sulle quantità transate.

Realizzato da: Ufficio Marketing - Milano tel. 02.58438220 - mercati@bmti.it In collaborazione con: Area Prezzi - Roma tel. 06.44252822 - prezzi@bmti.it Per l’accreditamento ai servizi BMTI consultare il sito www.bmti.it o contattare gli uffici BMTI

Macrocategoria Avicunicolo Avicunicolo Avicunicolo Avicunicolo Avicunicolo Avicunicolo Avicunicolo Avicunicolo Avicunicolo Avicunicolo Avicunicolo Avicunicolo Cereali e coltivazioni industriali Cereali e coltivazioni industriali Cereali e coltivazioni industriali Cereali e coltivazioni industriali Cereali e coltivazioni industriali Cereali e coltivazioni industriali Cereali e coltivazioni industriali Cereali e coltivazioni industriali Cereali e coltivazioni industriali Cereali e coltivazioni industriali Cereali e coltivazioni industriali Cereali e coltivazioni industriali Cereali e coltivazioni industriali Cereali e coltivazioni industriali Cereali e coltivazioni industriali Cereali e coltivazioni industriali Cereali e coltivazioni industriali Cereali e coltivazioni industriali Cereali e coltivazioni industriali Cereali e coltivazioni industriali Cereali e coltivazioni industriali Cereali e coltivazioni industriali Cereali e coltivazioni industriali Cereali e coltivazioni industriali Cereali e coltivazioni industriali Cereali e coltivazioni industriali Cereali e coltivazioni industriali Cereali e coltivazioni industriali Cereali e coltivazioni industriali Cereali e coltivazioni industriali Cereali e coltivazioni industriali Cereali e coltivazioni industriali Cereali e coltivazioni industriali Cereali e coltivazioni industriali Cereali e coltivazioni industriali Cereali e coltivazioni industriali Cereali e coltivazioni industriali Cereali e coltivazioni industriali Cereali e coltivazioni industriali Cereali e coltivazioni industriali Cereali e coltivazioni industriali Cereali e coltivazioni industriali Cereali e coltivazioni industriali Cereali e coltivazioni industriali Cereali e coltivazioni industriali Cereali e coltivazioni industriali Cereali e coltivazioni industriali Cereali e coltivazioni industriali Cereali e coltivazioni industriali Cereali e coltivazioni industriali Cereali e coltivazioni industriali Foraggi e mangimi Foraggi e mangimi Foraggi e mangimi Foraggi e mangimi Foraggi e mangimi Foraggi e mangimi Lattiero - caseari Lattiero - caseari Lattiero - caseari Lattiero - caseari Lattiero - caseari Prodotti ortofrutticoli Prodotti ortofrutticoli Prodotti ortofrutticoli Prodotti ortofrutticoli Prodotti ortofrutticoli Prodotti ortofrutticoli Cereali e coltivazioni industriali Cereali e coltivazioni industriali Cereali e coltivazioni industriali Cereali e coltivazioni industriali Cereali e coltivazioni industriali Cereali e coltivazioni industriali Cereali e coltivazioni industriali Foraggi e mangimi

Categoria Pollo macellato fresco Pollo macellato fresco Pollo macellato fresco Pollo macellato fresco Pollo macellato fresco Pollo macellato fresco Pollo macellato fresco Pollo macellato fresco Pollo macellato fresco Pollo macellato fresco Pollo macellato fresco Tacchino macellato fresco Cereali minori Grano duro Grano duro Grano duro Grano duro Grano duro Grano duro Grano tenero Grano tenero Grano tenero Grano tenero Grano tenero Granoturco secco Granoturco secco Granoturco secco Granoturco secco Granoturco secco Granoturco secco Sottoprodotti Macinazione Sottoprodotti Macinazione Sottoprodotti Macinazione Sottoprodotti Macinazione Sottoprodotti Macinazione Sottoprodotti Macinazione Sottoprodotti Macinazione Sottoprodotti Macinazione Sottoprodotti Macinazione Sottoprodotti Macinazione Sottoprodotti Macinazione Sottoprodotti Macinazione Sottoprodotti Macinazione Sottoprodotti Macinazione Sottoprodotti Macinazione Sottoprodotti Macinazione Sottoprodotti Macinazione Sottoprodotti Macinazione Sottoprodotti Macinazione Sottoprodotti Macinazione Sottoprodotti Macinazione Sottoprodotti Macinazione Sottoprodotti Macinazione Sottoprodotti Macinazione Sottoprodotti Macinazione Sottoprodotti Macinazione Sottoprodotti Macinazione Sottoprodotti Macinazione Sottoprodotti Macinazione Sottoprodotti Macinazione Sottoprodotti Macinazione Sottoprodotti Macinazione Sottoprodotti Macinazione Erba medica disidr. Farine vegetali di estrazione Farine vegetali di estrazione Farine vegetali di estrazione Farine vegetali di estrazione Favino Grana Padano Grana Padano Grana Padano Parmigiano Reggiano Parmigiano Reggiano Derivati Pomodoro barattoli Derivati Pomodoro barattoli Derivati Pomodoro barattoli Derivati Pomodoro fusti/sacchi Derivati Pomodoro fusti/sacchi Derivati Pomodoro fusti/sacchi Cereali minori Grano tenero Granoturco secco Granoturco secco Granoturco secco Granoturco secco Sfarinati frumento Duro Favino

Prodotto Pollo a Busto Pes. fr. Pollo a Busto Pes. fr. Pollo a Busto Pes. fr. Pollo a Busto Pes. fr. Pollo a Busto Pes. fr. Pollo a Busto Pes. fr. Pollo a Busto Pes. fr. Pollo a Busto Pes. fr. Pollo a Busto Pes. fr. Sovracoscia Pollo fr. Sovracoscia Pollo fr. Fesa Tacchino fresco Sorgo secco naz. Fr. duro fino Fr. duro fino Fr. duro fino Fr. duro fino Fr. duro fino Fr. duro merc. Frumento tenero com. panificabile Frumento tenero com. panificabile Frumento tenero naz. di forza Frumento tenero naz. panificabile Frumento tenero naz. panificabile Mais Secco Com. Mais Secco naz. Mais Secco naz. Mais Secco naz. Mais Secco naz. Mais Secco naz. Crusca Duro Rin Crusca Tenero Rin Crusca Tenero Rin Crusca Tenero Rin Crusca Tenero Rin Crusca Tenero Rin Cruscame Duro Cub Cruscame Duro Cub Cruscame Duro Cub Cruscame Duro Cub Cruscame Duro Cub Cruscame Duro Cub Cruscame Ten Cub Cruscame Ten Cub Cruscame Ten Cub Cruscame Ten Cub Cruscame Ten Cub Cruscame Ten Cub Cruscame Ten Cub Farinaccio Dur Rin Farinaccio Dur Rin Farinaccio Dur Rin Farinaccio Dur Rin Farinaccio Dur Rin Farinaccio Dur Rin Farinaccio Dur Rin Farinaccio Dur Rin Farinaccio Ten Rin Farinaccio Ten Rin Farinetta Ten Rin Tritello Ten Rin Tritello Ten Rin Tritello Ten Rin Erba medica I qual. pellets Far. colza est Far. colza naz Far. soja naz Far. soja prot est Favino nazionale Grana Padano 10 Grana Padano 10 Grana Padano 16 19 Parm Scelto 12 Parm Scelto 19/24 Polpa barattoli 0,5 Kg Polpa barattoli 3 Kg Polpa barattoli 5 Kg Pizza Sauce CB sacchi Polpa Trit. sacchi 10 Kg Polpa Trit. sacchi 15 Kg Sorgo secco naz.-nov11 Frumento tenero naz. panificabile sup.-nov11 Mais Secco naz.-Gen12_Giu12 Mais Secco naz.-Gen12_Giu12 Mais Secco naz.-nov11_Dic11 Mais Secco naz.-nov11_Dic11 Semola-nov11_Dic11 Favino nazionale-nov11

Franco Arrivo Arrivo Partenza Arrivo Arrivo Arrivo Arrivo Arrivo Arrivo Arrivo Arrivo Arrivo Partenza Partenza Arrivo Partenza Partenza Partenza Arrivo Arrivo Arrivo Partenza Partenza Partenza Arrivo Partenza Partenza Partenza Arrivo Partenza Partenza Partenza Arrivo Partenza Arrivo Partenza Partenza Arrivo Partenza Partenza Partenza Arrivo Partenza Arrivo Partenza Arrivo Partenza Partenza Arrivo Partenza Partenza Arrivo Partenza Arrivo Arrivo Partenza Arrivo Arrivo Arrivo Partenza Partenza Arrivo Partenza Partenza Arrivo Partenza Partenza Partenza Arrivo Partenza Partenza Partenza Partenza Partenza Arrivo Arrivo Arrivo Partenza Arrivo Arrivo Partenza Partenza Partenza Partenza Partenza Arrivo Arrivo Arrivo

Regione CAMPAnIA LAZIO LOMBARDIA LOMBARDIA PIEMOnTE PUGLIA SICILIA TOSCAnA VEnETO LAZIO LOMBARDIA LAZIO EMILIA ROMAGnA EMILIA ROMAGnA LOMBARDIA MARChE TOSCAnA UMBRIA VEnETO EMILIA ROMAGnA LOMBARDIA EMILIA ROMAGnA EMILIA ROMAGnA VEnETO EMILIA ROMAGnA EMILIA ROMAGnA FRIULI VEnEZIA GIULIA TOSCAnA TOSCAnA VEnETO EMILIA ROMAGnA EMILIA ROMAGnA EMILIA ROMAGnA LOMBARDIA LOMBARDIA TOSCAnA BASILICATA LOMBARDIA PUGLIA TOSCAnA UMBRIA VEnETO EMILIA ROMAGnA EMILIA ROMAGnA LOMBARDIA LOMBARDIA TOSCAnA VEnETO VEnETO BASILICATA EMILIA ROMAGnA EMILIA ROMAGnA LOMBARDIA LOMBARDIA MARChE UMBRIA VEnETO LOMBARDIA VEnETO VEnETO EMILIA ROMAGnA LOMBARDIA TOSCAnA EMILIA ROMAGnA FRIULI VEnEZIA GIULIA VEnETO VEnETO EMILIA ROMAGnA TOSCAnA EMILIA ROMAGnA LOMBARDIA EMILIA ROMAGnA EMILIA ROMAGnA LOMBARDIA UMBRIA VEnETO VEnETO EMILIA ROMAGnA VEnETO VEnETO EMILIA ROMAGnA EMILIA ROMAGnA FRIULI VEnEZIA GIULIA VEnETO EMILIA ROMAGnA UMBRIA LOMBARDIA LAZIO

Prezzo U.M.(p) 1.949 Euro / Kg 1.934 Euro / Kg 2 Euro / Kg 1.942 Euro / Kg 1.9 Euro / Kg 1.95 Euro / Kg 1.962 Euro / Kg 2.2 Euro / Kg 1.93 Euro / Kg 1.689 Euro / Kg 2.5 Euro / Kg 5.5 Euro / Kg 183 Euro / t 289.167 Euro / t 300 Euro / t 289.857 Euro / t 287 Euro / t 285 Euro / t 282 Euro / t 205 Euro / t 248 Euro / t 261.364 Euro / t 211 Euro / t 205 Euro / t 193 Euro / t 185.588 Euro / t 176.867 Euro / t 180.2 Euro / t 190 Euro / t 180.231 Euro / t 123.5 Euro / t 127 Euro / t 135 Euro / t 124 Euro / t 132.2 Euro / t 118 Euro / t 125.05 Euro / t 139.5 Euro / t 125 Euro / t 134.25 Euro / t 134.8 Euro / t 140 Euro / t 135 Euro / t 139.667 Euro / t 133.5 Euro / t 140 Euro / t 132 Euro / t 135 Euro / t 140 Euro / t 127.02 Euro / t 129 Euro / t 141.714 Euro / t 135 Euro / t 142 Euro / t 141 Euro / t 138 Euro / t 177 Euro / t 162 Euro / t 159.5 Euro / t 276 Euro / t 139 Euro / t 151 Euro / t 139 Euro / t 172 Euro / t 190 Euro / t 192 Euro / t 310 Euro / t 294 Euro / t 270 Euro / t 8.1 Euro / kg 8.045 Euro / kg 8.85 Euro / Kg 10.458 Euro / Kg 12.15 Euro / Kg 0.45 Euro / barat. 1.52 Euro / barat. 2.11 Euro / barat. 0.48 Euro / Kg 0.518 Euro / Kg 0.48 Euro / Kg 180 Euro / t 229 Euro / t 183.364 Euro / t 188.182 Euro / t 192 Euro / t 196 Euro / t 390 Euro / t 270 Euro / t

Quantità U.M.(q) 9449 kg 5867 kg 176 kg 17112 kg 15159 kg 10702 kg 3373 kg 13 kg 10487 kg 407 kg 195 kg 21 kg 90 t 180 t 150 t 525 t 300 t 125 t 150 t 125 t 400 t 165 t 75 t 180 t 225 t 510 t 900 t 300 t 30 t 780 t 44 t 100 t 30 t 50 t 300 t 15 t 30 t 180 t 30 t 120 t 150 t 75 t 60 t 90 t 120 t 105 t 30 t 140 t 60 t 60 t 120 t 210 t 150 t 210 t 60 t 30 t 15 t 30 t 60 t 30 t 30 t 120 t 28 t 30 t 250 t 30 t 120 t 15 t 30 t 3300 forme 1000 forme 350 forme 1800 forme 300 forme 3456 barat. 864 barat. 2340 barat. 19620 kg 8000 kg 4320 kg 1000 t 600 t 1320 t 3960 t 300 t 900 t 240 t 30 t

Consegna Pronta Pronta Pronta Pronta Pronta Pronta Pronta Pronta Pronta Pronta Pronta Pronta Pronta Pronta Pronta Pronta Pronta Pronta Pronta Pronta Pronta Pronta Pronta Pronta Pronta Pronta Pronta Pronta Pronta Pronta Pronta Pronta Pronta Pronta Pronta Pronta Pronta Pronta Pronta Pronta Pronta Pronta Pronta Pronta Pronta Pronta Pronta Pronta Pronta Pronta Pronta Pronta Pronta Pronta Pronta Pronta Pronta Pronta Pronta Pronta Pronta Pronta Pronta Pronta Pronta Pronta Pronta Pronta Pronta Pronta Pronta Pronta Pronta Pronta Pronta Pronta Pronta Pronta Pronta Pronta Differita Differita Differita Differita Differita Differita Differita Differita

iL MERcato dEL fRuMEnto tEnERo naZionaLE (SEttEMBRE 2011) Alla ripresa dopo la pausa estiva, il mercato dei frumenti teneri nazionali è apparso complessivamente stabile, con un volume non elevato di scambi e prezzi all’ingrosso sostanzialmente invariati. nonostante ci si attenda una produzione interna più bassa rispetto al 2010 (le anticipazioni Istat dei mesi scorsi stimavano un raccolto di circa 2,2 milioni di tonnellate) ma qualitativamente superiore (buoni pesi specifici, assenza di problemi fitosanitari), l’afflusso di merce estera, in particolare frumenti panificabili e biscottieri provenienti soprattutto dai paesi del Mar nero, ha contribuito a rendere più stabile il mercato italiano. Peraltro, nonostante si registrino timori diffusi per il raccolto tedesco (sia come quantità che qualità), a livello comunitario si dovrebbe registrare una produzione di frumento tenero in leggero aumento rispetto alla scorsa annata (da 128 a 129 milioni di tonnellate secondo le stime di settembre di France Agrimer). La buona offerta di prodotto sul mercato nazionale, non controbilanciata da una corrispondente domanda, è stata alla base della lieve contrazione dei prezzi avvenuta nel mese di settembre: sulla piazza di Bologna il tenero fino si è attestato a fine settembre sui 216-221 €/t (franco partenza), perdendo 7 €/t rispetto all’ultima rilevazione di agosto. Calo di 4 €/t sulla piazza di Milano, dove il prezzo del panificabile a fine settembre ha raggiunto i 227-232 €/t (franco arrivo. In leggera crescita, invece, i grani di forza, che, grazie ad una maggiore domanda, sulla piazza di Milano si sono attestati a fine mese sui 278-283 €/t, 8 €/t in più rispetto a fine agosto. iL MERcato cEREaLicoLo intERnaZionaLE (settembre 2011) Dopo i rialzi registrati nei mesi di luglio e agosto, il mese di settembre è stato caratterizzato da una generalizzata tensione al ribasso dei prezzi di frumento e mais sui mercati internazionali. Le tensioni al ribasso, più che essere legate ai fondamentali di mercato (domanda e offerta), sono state determinate principalmente dalle tensioni sui mercati finanziari: apprezzamento del dollaro rispetto all’euro e prezzo del petrolio in ribasso hanno portato ad una massiccia ondata di vendite sui mercati a termine. Ad incidere sui ribassi delle materie prime hanno contribuito anche le preoccupazioni legate alle conseguenze negative che l’attuale situazione economica mondiale di crisi potrà avere sui consumi. Per il mercato del frumento anche i fondamentali di mercato hanno mostrato presupposti ribassisti a causa della revisione al rialzo delle stime sulla produzione mondiale di frumento che per la campagna 2011/12 dovrebbe attestarsi sui 679 milioni di tonnellate (fonte: IGC). Al contrario per il mercato del mais la situazione produttiva negli USA risulta ancora problematica e le ultime stime prevedono un raccolto mondiale pari a 845 milioni di tonnellate (circa 4 milioni di tonnellate in meno rispetto alla precedente stima). nonostante le preoccupazioni per il raccolto e la revisione al ribasso delle stime produttive per la campagna 2011/12 il prezzo del mais è stato influenzato prevalentemente da fattori esterni mostrando un andamento del tutto analogo a quello del frumento sulla Borsa di Chicago. Il contratti future sul frumento e sul mais con scadenza dicembre 2011 hanno entrambi perso circa 150 cent di $ per bushel nel corso del mese di settembre, mostrando un’omogeneità non solo dell’andamento ma anche del livello delle quotazioni.



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