CONFAGRICOLTURA
UNIONE PROVINCIALE AGRICOLTORI SEttimAnAlE Di inFormAzionE DEll’UnionE Agricoltori Di BrESciA Anno lviii | n. 20 | SABAto 23 ottoBrE 2010
uffici upa
Orari e modalità di accesso Con settembre i nostri Uffici hanno ripreso a tempo pieno le attività e sono a disposizione degli Associati. gli uffici della sede e di zona nei po-
e ditoriale 61 proposte per cambiare il volto all’agricoltura e cresce l’agricoltura «S crescono l’economia e l’intero Paese. Le proposte di Confagricoltura tendono ad aumentare la produttività del lavoro e dell’impresa agricola». Questo il commento del presidente dell’Unione Provinciale Agricoltori, Franco Bettoni, al pacchetto di 61 proposte presentate dal presidente nazionale, Vecchioni, che rappresentano la seconda fase di ”Futuro Fertile”. “Non è solo uno studio, ma rappresenta piuttosto un impegno progettuale concreto per ridisegnare il volto dell’agricoltura italiana”. E’ un progetto ‘a budget’ definito, che punta tra l’altro: allo snellimento normativo, alla semplificazione burocratica, alla riorganizzazione produttiva, che definisce il rapporto agricolturaambiente, rilancia l’agroenergia, favorisce l’insediamento dei giovani in agricoltura ed il ricambio generazionale, dà efficienza ai settori produttivi, realizza un’offerta organizzata, riposiziona il settore primario nelle filiere di prodotti agroindustriali. L’obiettivo è anche quello del recupero di efficienza e del risparmio di spesa che permette di ‘spalmare’ le risorse recuperate su altri capitoli che ne hanno
CONTIENE I. R
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zootecnia
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fiere
Dal 28 ottobre a CremonaFiere di scena la 65a edizione della Fiera Internazionale del bovino da latte
In contemporanea con la Fiera del bovino ritorna Italpig, la più importante manifestazione dedicata alla suinicoltura SerViZi dA PAginA 20
SerViZi dA PAginA 9
un commento del pResidente bettoni alla Vigilia della fieRa di cRemona
Accordo con Italatte: Il prezzo migliore in assoluto ottenuto M
entre ci avviciniamo all’appuntamento con l’edizione 2010 della Fiera del Bovino da Latte di Cremona, ci sembra opportuno ritornare su una recente vicenda che ha interessato il comparto lattiero – caseario della nostra Regione. È trascorso ormai un mese e mezzo dalla sottoscrizione dell’accordo tra Confagricoltura Lombardia ed Italatte per il prezzo del latte alla stalla per il secondo semestre dell’anno in corso. Accordo che ha generato discussioni in merito ai suoi contenuti, nonché attacchi pretestuosi da parte di chi intendeva screditare l’operato della nostra Organizzazione
codice iSSn 0515-6912
COnFAgriCOLTUrA
PreSA di POSiZiOne deLL’UniOne AgriCOLTOri
indennizzi vescicolare suina la risposta dell’Assessore regionale de Capitani
– magari per far passare in secondo piano le proprie manchevolezze – , trasformando in una sterile polemica sindacale le valutazioni in merito ad una oculata scelta economica ed imprenditoriale. Perché, seppure a distanza di un mese e mezzo, la verità è, semplicemente, questa: in termini strettamente economici, l’accordo stipulato tra Confagricoltura Lombardia ed Italatte è il più vantaggioso per gli allevatori tra quelli firmati dopo che l’accordo regionale per il prezzo del latte nel primo semestre del 2010 era giunto alla sua naturale scadenza.
Unione Agricoltori invierà al presidente della giunta regionale, roberto Formigoni, una petizione con la richiesta di sospendere e modificare la delibera recentemente approvata sugli indennizzi per la vescicolare che ha colpito la nostra provincia nel 2007. infatti, secondo l’Unione, il provvedimento in questione è ritenuto illegittimo sia perché non suffragato da un provvedimento sanitario di blocco delle fecondazioni sia perché ristora i danni ad un solo allevatore. Tanto più che la delibera
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CrOnAChe giUdiZiArie
Quote latte, condanne a Pordenone re anni di reclusione, questa la decisione del tribunale nei confronti di due uomini accusati di frode per un Timporto di circa 20 milioni di euro di contributi evasi
nell'ambito del regime delle quote latte. il tribunale di Pordenone ha condannato a tre anni e mezzo di reclusione due uomini accusati di frode per un importo di circa 20 milioni di euro di contributi evasi nell'ambito del regime delle quote latte. il sistema di frodi coinvolgeva una rete di società il cui unico scopo era simulare operazioni commerciali di vendita e di acquisto del latte, al fine di eludere il prelievo supplementare sul latte e i prodotti lattiero-caseari che vengono pagate da tutti i produttori di latte dell'Ue che superano una determinata quota di latte. il regime delcontinua a pagina 3
L’
Riunioni del presidente nelle Zone Venerdì 29 ottobre - ore 20.00 Brescia c/o Sede - via Creta, 50
giovedì 11 novembre - ore 20.30
Orzinuovi c/o Centro Culturale “A.Moro” - Via Palestro Per gli associati delle zone di Orzinuovi e Chiari
giovedì 18 novembre - ore 20.00
Agriturismo “La Cavallina” - Frazione San Tomaso di Lonato
giovedì 25 novembre - ore 20.30
Leno c/o Uff. Zona - via C.Colombo n. 9 Per gli associati delle zone di Leno, Montichiari e Verolanuova
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SABATO 23 OTTOBre 2010
un commento del pResidente bettoni alla Vigilia della fieRa di cRemona
Accordo con Italatte: Il prezzo migliore in assoluto ottenuto LeTTerA deL direTTOre FerOLdi AL SindACO
Le osservazioni dell’Unione Provinciale Agricoltori al PgT di Mairano S segue dalla pRima pagina
Da un punto di vista sindacale ed organizzativo, Confagricoltura Lombardia non può quindi che ritenersi soddisfatta del risultato conseguito, del fatto di essere stata considerata un interlocutore affidabile e rappresentativo dal principale gruppo industriale che opera nel settore lattiero-
caseario del nostro Paese e, soprattutto, delle garanzie che ha potuto in questo modo assicurare agli allevatori che si riconoscono nella nostra Organizzazione in un contesto di mercato tanto complesso quanto l’attuale. Tutto ciò, naturalmente, in attesa che altre Organizzazioni dimostrino con i fatti la propria capacità di ottenere condizioni migliori dal-
la controparte industriale. Non fatichiamo però ad immaginare che ad attendere una simile dimostrazione – e certo con qualche preoccupazione in più rispetto a noi – siano soprattutto i soci di quelle Organizzazioni, tuttora esposti alle difficoltà del mercato. Buona Fiera a tutti Francesco Bettoni
ul Piano di Governo del Territorio del Comune di Mairano il direttore dell’Unione Provinciale Agricoltori, Annibale Feroldi, ha scritto al Sindaco del paese e gli ha segnalato le osservazioni del mondo agricolo. Un problema non da poco perché il governo del territorio incide in modo determinante sulle problematiche dell’agricoltura sia che la si intenda come attività agricola sia che la si osservi sotto il profilo degli spazi rurali che contemplano quell’ attività o abbiano più semplicemente quella vocazione. “La mancanza di uno ‘statuto giuridico’ delle zone agricole e degli spazi rurali, teso alla cura e tutela dei valori agricoli –scrive Feroldi- implica che la politica urbanistica contempli le aree agricole tra le porzioni di territorio in attesa di trasformazione. Il territorio agricolo, o meglio il territorio rurale è un contenitore di risorse, di uomini e di attività. Ed è interesse degli agricoltori vedere conservate le potenzialità di uso di questo sistema di risorse, spesso pregiudicate da comportamenti dell’extra – agricolo che può incidere sul sistema agricolo. Sotto il profilo ambientale, la conservazione dell’ambiente rurale è strategica non solo per una pluralità di considerazioni che sono di ordine utilitaristico per gli agricoltori ma anche sotto un profilo di ordine ecologico e di equilibrio ambientale nei sistemi locali”. La specificità degli interessi del mondo agricolo non può comportare una contrapposizione netta tra mondo rurale e mondo urbano ma deve sottolineare la necessità che in fondo le due realtà non possono esistere se considerate separatamente. E allora la pianificazione territoriale deve cominciare ad affrontare i problemi di uno spazio urbano-rurale ‘complesso’ nel quale si manifesta un intensissimo intreccio di azioni, intenzioni e fabbisogni spesso contraddittori ma degni di rilevanza per chi è chiamato a gestire al meglio le risorse territoriali. La progressiva vicinanza degli spazi rurali agli spazi edificati indubbiamente ha creato situazioni di incomprensione e di conflitto spesso di difficile gestione. Un’amministrazione efficiente, informata ed informante deve comunque avere la capacità di collegare tra di loro i soggetti interessati ai processi esaltando comunque le componenti di sviluppo e accompagnando le eventuali riconversioni. Feroldi riconosce che tutto questo non è facile soprattutto con poche risorse disponibili. Ma “la programmazione territoriale non può trasformarsi in un sistema stratificato di norme di differente livello che si esaurisce nella mortificazione dell’impresa agricola ma dovrebbe tendere a valorizzare il quadro attitudinale dell’azienda al fine di massimizzare l’utilità che trae indirettamente la collettività attraverso il mantenimento dell’ambiente, di tutela del paesaggio produttivo e la stessa produzione di beni alimentari”. Gli atti di Pgt adottati dal Comune di Mairano evidenziano interventi che comprometterebbero lo sviluppo futuro delle imprese agrarie, seppur già insediate sul territorio comunale, aggravandone gli adempimenti burocratici e gli impegni economici. E non prescrive nulla sul rispetto delle distanze minime secondo il principio della reciprocità delle distanze tra gli insediamenti produttivi. Infine se da un lato le norme di Pgt prescrivono puntigliosi interventi finalizzati alla riduzione degli impatti dell’attività agricola sul contesto territoriale, dall’altro non si evidenziano prescrizioni volte a tutelare i sistemi agricoli ‘dall’aggressione’ di altri sistemi produttivi.
SETTIMANALE DI INFORMAZIONE DELL’UNIONE AGRICOLTORI DI BRESCIA Direttore Responsabile: ANNIBALE FEROLDI Autorizzazione del Tribunale di Brescia n. 75 del 16 maggio 1953 Concessionaria di pubblicità: EMMEDIGI PUBBLICITà Via Malta 10- tel. 030224121- fax 030226031 www.emmedigi.it / e-mail: emmedigi@emmedigi.it € 22,00 PER MODULO MM 43 BASE x 45 ALTEZZA
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SABATO 23 OTTOBre 2010
CrOnAChe giUdiZiArie
le quote latte vuole creare un equilibrio tra l'offerta e la domanda di latte e prodotti lattiero-caseari nell'Unione europea. Alcune delle persone coinvolte nel sistema di frode a Pordenone erano già state perseguite in un caso analogo al tribunale di Saluzzo. La decisione del tribunale in questi due casi rappresentano significative sentenze nella creazione di una giurisprudenza per casi simili in italia, dove sono emerse frodi al sistema delle quote latte per più di 100 milioni di euro di latte evasi tra il 1998 e il 2006. L'Olaf (Ufficio europeo di lotta antifrode) ha apportato un contributo significativo al caso
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ediTOriALe
61 proposte per cambiare il volto all’agricoltura
Quote latte, condanne a Pordenone segue dalla pRima pagina
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di Pordenone coordinando i procedimenti e facilitando lo scambio di informazioni trai due tribunali. L'Olaf era consapevole che alcuni dei sospetti del caso di Pordenone fossero già stati coinvolti nel caso in Saluzzo. Con queste informazioni, l'Olaf ha potuto fornire un importante aiuto legale ai pubblici ministeri e alla guardia di Finanza, che ha eseguito la parte operativa delle indagini. "Questo caso dimostra quanto sia importante il ruolo che l'Olaf gioca nel coordinare le indagini penali negli Stati membri. A seguito di informazioni fornite dalla Olaf, l'accusa ha potuto presentare la frode non come un caso isolato, circoscritto a Pordenone, ma co-
me parte di un "sistema più ampio”, ha dichiarato il facente veci di direttore generale dell’Olaf, nicola ilett. durante le indagini preliminari sono stati congelati beni per un valore di € 16.000.000 appartenenti ai due indagati e alle persone giuridiche coinvolte. il sequestro è stato poi convalidato dalla Corte Suprema italiana. dopo la decisione presa dal Tribunale di Pordenone il 4 maggio 2010, che è stata resa pubblico il 23 luglio, la decisione sul sequestro è stata convertita in un ordine di confisca. Questo è un primo passo per il recupero del denaro che la Ue deve ancora ricevere a causa della frode del prelievo supplementare latte.
“Ci verrebbe quasi voglia di andare a fare gli agricoltori in Francia, un Paese nel quale lo stesso Presidente scende in campo a sostegno del settore primario”. Così il presidente dell’Unione Agricoltori, Franco Bettoni, commenta la notizia pubblicata dal ‘Corriere della Sera’. e aggiunge: “e’ una frase forte, che esprime però l’amarezza che proviamo giornalmente nel verificare che da noi le carenze sono davvero spaventose. in questo contesto non possiamo che essere seriamente preoccupati per le scadenze e gli impegni che ci attendono, a partire dal futuro della Pac”.
Corriere della Sera- giovedì 7 ottobre 2010
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bisogno. Si rivela così una riforma al 90% a costo zero per lo Stato, ma i cui effetti sono enormi per creare un contesto più favorevole e rilanciare su nuove basi l’agricoltura italiana. Le ‘61 proposte per l’agricoltura italiana’ si pongono anche come
strumento di attiva partecipazione istituzionale, ripristinando il clima di collaborazione e di dialogo indispensabile per la stabilità e lo sviluppo dell’economia del Paese. (Fascicolo con le proposte allegato, da conservare)
segue dalla pRima pagina
stanzia due milioni di euro e l’assessore regionale giulio de capitani, in una lettera inviata venerdì, chiede al presidente dell’Unione Agricoltori di “segnalare le altre tipologie aziendali sino ad ora escluse dagli indennizzi affinché gli uffici possano valuta-
re la possibilità di assicurare il giusto contributo a rimborso”. di seguito la lettera di risposta dell’Assessore regionale all’Agricoltura de Capitani al Presidente dell’Unione Agricoltori
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SABATO 23 OTTOBre 2010
Dal Corriere della Sera
SABATO 23 OTTOBre 2010
di sabato 9 ottobre 2010
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cONfAgRIcOltuRA
SABATO 23 OTTOBre 2010
COMMenTi
CAPire i MerCATi deLLe COMMOdiTieS AgriCOLe
Finanziaria, Confagricoltura condivide il preoccupato giudizio del ministro galan
Focus in Confagricoltura con gli esperti di rabobank
l fatto che la Legge di Stabilità non preveda nuovi tagli, “I ma, come fa sapere la Presidenza del Consiglio ‘una redistribuzione di risorse di bilancio’ non può certo soddisfa-
L’
re un settore provato dalla crisi e dimenticato dal governo nella concessione di incentivi fiscali, come quelli attribuiti all’industria e al commercio. Tanto più che la blindatura con il già annunciato ricorso alla fiducia, non renderà possibili successive correzioni”. Così Confagricoltura commenta l’approvazione della Finanziaria avvenuta nei giorni scorsi in Consiglio dei ministri. “Condividiamo – prosegue Confagricoltura – l’allarmata affermazione del ministro delle Politiche agricole, Giancarlo Galan, che ha definito ‘tragedia’ il nulla concesso all’agricoltura, un settore che si è dimostrato in grado di contribuire al raffreddamento dell’inflazione e a frenare l’emorragia dell’occupazione, nonostante il salatissimo prezzo in termini di reddito che gli imprenditori hanno dovuto pagare”. Confagricoltura ricorda di aver posto con fermezza le sue richieste (fiscalizzazione degli oneri sociali, fondi per il comparto bieticolo saccarifero, fondo di solidarietà nazionale, agevolazioni per il gasolio agricolo), supportandole con una mobilitazione su scala nazionale, ma il governo non ha ritenuto opportuno trovare alcuna risorsa, mentre ha deciso la proroga delle sanzioni per lo sforamento delle quote latte in favore di pochi allevatori, ripetutamente recidivi nella loro irregolarità.
impennata dei prezzi dei cereali, in atto dallo scorso luglio, si sta rivelando una boccata di ossigeno per gli agricoltori, giunti ormai al punto critico dopo due anni di continui ribassi dei mercati, ma rappresenta anche un ulteriore motivo di preoccupazione per gli allevatori e i trasformatori, già alle prese con la contrazione dei consumi alimentari causata dalla crisi economica generale. Confagricoltura, in quanto sindacato agricolo a vocazione generale, ha ritenuto necessario creare un’occasione di approfondimento sulle prospettive delle produzioni cerealicole nell’attuale scenario di volatilità dei mercati, e per questo ha organizzato a Roma un seminario con gli esperti di Rabobank International. E’ rivolto in particolare ad aziende cerealicole e zootecniche fortemente presenti sul mercato e rientra nel programma di attività di promozione e aggiornamento a sostegno dell’internazionalizzazione delle imprese agricole associate a Confagricoltura. «La nostra - sottolinea Rossella Schiavini, General Manager Rabobank International Milan Branch - è banca
leader a livello globale nel settore agroindustriale, presente in 40 Paesi del mondo ed anche in Italia a supporto delle aziende del settore. Confagricoltura è l’associazione di riferimento del settore agricolo nel nostro Paese. Non potevamo non trovare un momento di incontro e di dialogo. I mercati globali delle materie prime agricole sono sempre di più difficile lettura, e le aziende sono consapevoli della portata strategica che assume una gestione efficiente tanto dell’approvvigionamento fi-
i nostri lutti
COnFAgriCOLTUrA
“L’asse Francia-italia fondamentale per una politica agricola comune rafforzata nell’interesse di agricoltori e consumatori” “A
pprezziamo la volontà del ministro Galan di volersi muovere in sintonia con il collega francese per definire una politica agricola comune che salvaguardi il reddito degli agricoltori e lo protegga dalla volatilità dei prezzi e che possa avere a disposizione risorse nel bilancio Ue adeguate alle esigenze”. Lo sottolinea Confagricoltura in relazione all’incontro a Roma tra il ministro italiano per le Politiche agricole ed il suo omologo d’Oltralpe Bruno Le Maire. Nell’incontro il ministro francese non si è voluto pronunciare sulle indiscrezioni stampa sulle proposte della Commissione che verranno ufficializzate il 17 novembre ma ha dichiarato la netta contrarietà al flat rate (ovvero al pagamento unico per tutti gli agricoltori). Contrarietà espressa anche da Galan che ha ribadito, nell’incontro con i giornalisti, “che si deve tener conto del contributo netto di ciascun Stato membro al bilancio dell’Unione”. Confagricoltura ribadisce che: la Pac va rafforzata e non smantellata; va “europeizzata” e non nazionalizzata;
sico che del rischio legato alla volatilità di prezzo, come d’altra parte le turbolenze dei mercati negli ultimi anni hanno evidenziato». Una prolungata volatilità dei prezzi dei cereali comporta riflessi particolarmente negativi sul mercato italiano, che, per le sue caratteristiche, subisce inevitabilmente un comportamento attendista da parte di chi vende e di chi compra. Atteggiamento comprensibile, ma che non giova al collocamento della produzione nazionale, facilmente rimpiaz-
zabile con cereali d’importazione. Ciò incide negativamente sulla propensione degli agricoltori italiani a coltivare cereali e quindi anche sulla capacità di auto-approvvigionamento del nostro Paese, rendendo l’industria di trasformazione ancor più dipendente dalle importazioni. Partendo da queste considerazioni e dall’esigenza di proteggere le imprese agricole dalla volatilità dei prezzi, assicurando loro un reddito adeguato e stabile nel tempo, Confagricoltura – come sottolinea il suo direttore generale Vito Bianco - ha concepito il progetto “Futuro fertile” orientato sia al miglioramento delle opportunità di commercializzazione dei cereali e delle oleaginose, sia all’ottimizzazione del costo dei mezzi di produzione (sementi, concimi, fitofarmaci, ecc.). «Per l’iniziativa “Futuro fertile”, già in fase operativa, servono professionisti di altissimo livello, come Rabobank - evidenzia Bianco - allo scopo di aumentare l’offerta di servizi ai soci di Confagricoltura e agli altri operatori che aderiscono al progetto».
gli agricoltori devono essere messi in condizione di competere ma allo stesso tempo di operare nell’interesse dei consumatori europei, avendo elevati costi su qualità, salubrità, benessere animali, ecc. (come ha ricordato Le Maire). In tale ottica è fondamentale l’assoggettamento dei prodotti importati alle stesse regole applicate in Europa (reciprocità). Per quanto riguarda la volatilità dei prezzi (argomento giudicato strategico dalla Francia che lo porterà all’esame del G20 di novembre sotto la sua presidenza), Confagricoltura valuta positivamente la decisione di costituire un gruppo bilaterale italo-francese contro i fenomeni di speculazione come si sono avuti nel settore cerealicolo e chiede, quindi, il rafforzamento degli interventi di mercato, nell’ottica di un maggiore equilibrio tra domanda e offerta. Infine osserva: “Vanno integrati e potenziati gli strumenti diretti ad affrontare in maniera tempestiva ed efficace le crisi di mercato. Non deve accadere più, come è avvenuto nel 2009, che gli agricoltori vengano lasciati da soli”.
il 30 settembre è mancato all’affetto dei suoi cari
fRanco aRdoli di anni 74 Stimato allevatore avicolo di Pavone del Mella. Lo ricordano con tanto affetto la moglie Teresa con i figli Fiorenzo, nicoletta, le rispettive famiglie, parenti ed amici.
La moglie Carla, i figli Valerio e nadia annunciano la scomparsa del loro caro consorte e papà
seRgio magRi di anni 70
imprenditore agricolo della Frazione Motella di Borgo San giacomo.
Lutto alla cascina Alba di Leno per la scomparsa dell’imprenditore agricolo
gioVanni caRlotti di anni 84
Lo ricordano con affetto i figli irene, Battista, Santino, gianmario con le rispettive famiglie
SABATO 23 OTTOBre 2010
PARlIAMO dI...
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giUnTA COnFAgriCOLTUrA
Un provvedimento di urgenza per le agevolazioni previdenziali per montagna e aree svantaggiate A rischio la tenuta delle imprese agricole e l’occupazione L
a Giunta di Confagricoltura - che ha fatto il punto sulla difficile congiuntura del settore agricolo - ha nuovamente sollecitato un provvedimento di urgenza per il differimento del termine di scadenza delle agevolazioni previdenziali per le zone montane e svantaggiate, nell’ottica di contenere il costo del lavoro nelle aree difficili, scadute il 31 luglio. «La mancata conferma delle agevolazioni - ha posto in evidenza la Giunta di Confagricoltura - sta comportando un notevole incremento della pressione contributiva con un maggior onere annuo complessivo a carico delle imprese agricole di oltre 200 milioni di euro». Confagricoltura fa presente come i maggiori costi si concentrino soprattutto nelle grandi regioni del Mezzogiorno, come la Puglia (65 milioni di euro), la Sicilia (58 milioni), la Campania (27 milioni) e la Calabria (24 milioni); ma non è esente da sensibili incrementi dei costi previdenziali anche il Centro-Nord, in regioni come la Toscana (quasi 19 milioni), il Lazio (10 milioni), la Lombardia (quasi 6 milioni), le Marche (4,3 milioni), l’Umbria (4,1 milioni), il Veneto (oltre 4 milioni), il Piemonte (quasi 4 milioni) e finanche il Trentino Alto Adige (quasi 3 milioni). «Gli effetti economici della mancata proroga delle agevolazioni saranno concretamente avvertiti dai datori di lavoro agricolo che occupano operai – avverte Confagricoltura - il 16 marzo 2011, quando scadrà il termine di pagamento dei contributi relativi alla manodopera occupata nel 3° trimestre 2010; i datori di lavoro che occupano impiegati, quadri e dirigenti sono stati chiamati a pagare i maggiori oneri già lo scorso 16 settembre».
«Gli effetti economici della mancata proroga delle agevolazioni saranno concretamente avvertiti dai datori di lavoro agricolo che occupano operai il 16 marzo 2011, quando scadrà il termine di pagamento dei contributi relativi alla manodopera occupata nel 3° trimestre 2010
«Il tempo stringe – ricorda l’Organo esecutivo della Confagricoltura -. Occorre intervenire al più presto con un provvedimento di legge che, una volta per tutte, risolva l’annosa questione rendendo stabili e strutturali le agevolazioni per le zone montane e svantaggiate. E consentire quindi alle imprese agricole di recuperare redditività e favorire l’occupazione». Un provvedimento del genere avrebbe, ad avviso di Confagricoltura, un formidabile effetto positivo sull’occupazione che è cresciuta di 57.000 unità (+6,7%) nel secondo trimestre 2010, periodo nel quale erano ancora in vigore le agevolazioni. «Se il costo del lavoro agricolo nelle aree difficili del Paese non verrà riportato ai livelli precedenti al 1° agosto 2010 c’è il rischio concreto - sottolinea Confagricoltura - di una preoccupante inversione di tendenza per l’occupazione, già a partire dal terzo trimestre 2010».
ZOOTeCniA
edolo, arriva da Vezza d’Oglio la reginetta dell’asta Si è conclusa con un bilancio positivo l’edizione 2010 dell’ormai tradizionale Asta della Bruna di edolo: sul podio l’azienda Zampatti di Vezza d’Oglio, ceduto l’80% dei 71 capi presentati con quotazioni che hanno superato anche i 3000 euro. na manifestazione che come da tradizione mette in mostra il “U meglio della zootecnia bresciana, di questa economia reale che continua ad avere fiducia e ad investire nel futuro”. Queste le pa-
role con le quali il presidente dell’Apa di Brescia, cav. germano Pè, ha voluto sintetizzare l’edizione 2010 dell’Asta dei Bovini di razza Bruna di edolo, ormai storica manifestazione zootecnica che per due giorni sposta sulle aree della montagna l’attenzione del settore zootecnico provinciale e regionale. “L’asta di edolo – ha ricordato Pè –, serve anche per tener viva l’attenzione sulle difficoltà spesso davvero ardue che il mestiere dell’allevatore presenta nelle aree più svantaggiate. Per questo l’impegno dell’Apa a favore della zootecnia di montagna è sempre al massimo, e si rinnoverà presto con la Mostra provinciale della Bruna che si terrà sempre ad edolo dal 12 al 14 novembre”. il bilancio dell’Asta, svoltasi lunedì 4 e martedì 5 al centro fiera di edolo con l’organizzazione dell’Apa e della Cobreca, è stato ampiamente positivo: 85 i soggetti a catalogo, provenienti anche dalle zone di Bergamo e Lecco oltre che da Brescia, che lunedì sono stati passati in rassegna dai giudici per la tradizionale proclamazione della reginetta dell’Asta. il titolo è andato quest’anno alla manza presentata dall’azienda 2 Zeta di Zampatti L.e A. a Vezza d'Oglio, secondo classificato il capo presentato dall’allevamento Cinelli Armando e g.V.di rodengo Saiano. Martedì, nel corso dell’asta presentata dal battitore ennio Bonomi, sono stati venduti l’80% dei 71 bovini presenti: le quotazioni dei soggetti migliori sono state superiori ai 3.000 euro. nel corso della serata conviviale è stato assegnato il premio “Memorial gianni Milelli”, andato quest’anno all’allevatore Bonaventura Albertinelli di darfo per il suo costante impegno a favore della promozione della selezione nella zootecnia di montagna. Alla cerimonia sono intervenuti il sindaco di edolo Vittorio Marniga e l' assessore alla comunità montana Bernardo Mascherpa, che hanno ribadito l'impegno a fare in modo che queste manifestazioni possano essere mantenute e potenziate anche nei prossimi anni. Presenti anche il presidente di Coldiretti ettore Prandini ed il vicepresidente dell’Unione Agricoltori di Brescia Sergio Visini, che hanno ricordato come l' agricoltura di montagna significhi soprattutto protezione del territorio ma anche veicolo per la promozione del turismo e quindi volano per nuove opportunità economiche.
AViCOLTUrA
gara di canto tra galli - Vince Cavagnini h
a dovuto superare una agguerrita concorrenza, ma alla fine con un acuto degno dei migliori tenori ha sbaragliato il campo imponendosi nella originalissima “gara canora tra galli di razze italiane” svoltasi a guastalla a fine settembre. il vincitore è uno splendido esemplare di “gallo livorno nero un anno di vita, nato e cresciuto alla cascina San Francesco di Castenedolo nell’allevamento amatoriale di Ugo Cavagnini, sino a poco tempo fa, responsabile dell’amministrazione dlel’Unione Agricoltori ed ora felicemente in pensione. Alla sfida di guastalla hanno partecipato 18 galli delle razze Livorno, Ancona, Valdarno, Polverara, Padovana Ciuffata e Siciliana cresta a coppa. Alle 6 del mattino, l’ora giusta per il cantar del gallo, due pennuti per volta sono stati messi nello loro gabbia, l’uno di fronte all’altro e avevano tempo, nell’arco di 10 minuti per poter cantare almeno tre volte. giudici ufficiali avevano il compito di cronometrare la durata complessiva dei tre canti per ogni gallo. il rappresentante bresciano con una totale complessivo di 10 secondi e 50 ha messo sotto i suoi colleghi canterini, aggiudicandosi la prestigiosa coccarda. L’allevatore Ugo Cavagnini, che si è portata a casa grana padano e salumi del territorio, nella sua cascina San Francesco annovera un prestigioso pollaio con razze di rara bellezza estetica
come le Wyandotte Argentate reticolare, le Marans Francesi, Le Plymouth rock, le Langshan nere giganti. il gallo livorno nero, vincitore del concorso , adesso svolazza felice nel suo harem fatto di
belle pollastrine con il compito ben preciso che possiamo immaginare. Questo in attesa di mettere in palio il prossimo anno la prestigiosa coccarda. Per adesso la pentola è stata evitata.
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vItIvINIcOltuRA
SABATO 23 OTTOBre 2010
LA nUOVA FOrMULA deLL’eVenTO rACCOgLie iL grAdiMenTO dA PArTe degLi APPASSiOnATi di enOLOgiA
Profumi di Mosto 2010, in 1500 nelle cantine della Valtènesi L
a nuova formula di Profumi di Mosto passa il ‘test’ degli appassionati di enologia e mette in archivio un nuovo risultato positivo: l’itinerario enogastronomico organizzato dal Consorzio Garda Classico, in scena domenica 10 nelle cantine della riviera bresciana del lago di Garda, si conferma come una delle più coinvolgenti e significative manifestazioni dell’autunno gardesano, grazie ad una nona edizione capace di convincere non solo sotto il profilo puramente numerico ma anche sotto quello qualitativo. Sono stati infatti circa 1.500 i visitatori, provenienti da tutta la Lombardia e dalle regioni vicine, che hanno attraversato la Valtènesi con il calice a tracolla per gustare colori, profumi e sapori dell’autunno del Garda Classico, visitando le 21 cantine che, novità di questa edizione, hanno proposto i loro vini abbinati a piatti preparati dagli chef di alcuni fra i più apprezzati a rinomati ristoranti ed agriturismo del territorio. In totale si sono stimate oltre 10 mila degustazioni, grazie anche al grande successo dell’Oasi della Valtènesi, ospitata quest’anno dal Castello di Puegnago, dove appositi pannelli hanno descritto il Progetto Valtènesi e la strategia di comunicazione e riposizionamento strategico dei vini del Garda Classico. I sommellier dell’Ais sono stati impegnati senza tregua fin dalle 14 nelle degustazioni guidate dei 21 “rossi della Valtènesi”, molto apprezzate da un pubblico di degustatori attenti e già appassionati al discorso di rinnovamento intrapreso dai vini del territorio. Vini per lo più a base di Groppello, scoperti o riscoperti in questa manifestazione che ha alzato il tiro della qualità in vista di un futuro
enologico che si può sintetizzare in un solo nome:“Il Valtènesi”. “Il profilo dei visitatori è senza dubbio cambiato con questa edizione – commenta il presidente del Consorzio Garda Classico Sante Bonomo -. Questo era del resto il risultato che ci eravamo prefissati con questa nuova formula organizzativa maggiormente selettiva, finalizzata a focalizzare l’attenzione sul miglioramento qualitativo dei vini rossi del territorio che si registra anno dopo anno. Un obbiettivo avvalorato tra l’altro dalla presenza di sommelier AIS in ogni cantina, insieme a ragazzi della Scuola Alberghiera di Gardone Riviera e Desenzano”. La giornata si è conclusa con un grande brindisi finale alle fortune della vendemmia 2010 con i Rosè a base di Chiaretto nell’Oasi di Puegnago, dove tra l’altro sono andati felicemente esauriti i Rossi della Valtènesi messi a disposizione per sostenere il progetto A.B.E. per i bimbi emopatici. Un finale positivo per una formula alla quale il Consorzio non esclude fin d’ora qualche ritocco per la prossima edizione, già in programma per domenica 9 ottobre 2011. “Abbiamo colto fra i visitatori una generale indicazione di minore rigidità per le tappe dei tre percorsi che abbiamo adottato quest’anno con l’idea di condurre i visitatori a scoprire nuove cantine e angoli meno noti del territorio – spiega il presidente Bonomo – Già stiamo pensando all’idea di istituire per la prossima edizione dei tagliandi jolly da utilizzare per visitare cantine di percorsi diversi”. Sul blog www.profumidimosto.it è disponibile la galleria fotografica della manifestazione.
iL PALiO AL grOPPeLLO deLLA CAnTinA MArSAdri La parte conclusiva della serata ufficiale di conclusione del Palio che ha premiato i migliori groppelli e scelto quello che accompagnerà l’annata della confraternita. e’ stata una serata molto partecipata come tradizione per queste occasioni.
Circa 1500 visitatori, oltre 10 mila degustazioni, e “tutto esaurito” per le bottiglie dei Rossi della Valtènesi in vendita benefica per i bimbi emopatici: questo il bilancio della nona edizione di Profumi di Mosto, l’itinerario enogastronomico nelle cantine del Garda Classico che domenica 10 ottobre ha festeggiato la nuova annata con un grande successo di pubblico.
SABATO 23 OTTOBre 2010
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cReMONA dAL 28 AL 31 OTTOBre riTOrnA LA FierA deL BOVinO dA LATTe
Cremona capitale della zootecnia C’
è attesa per l’apertura della 65° Fiera Internazionale del bovino da latte, che sarà di scena a CremonaFiere dal 28 al 31 ottobre. Quello di Cremona si è ormai affermato da tempo, infatti, come un appuntamento irrinunciabile per il settore ed è dal palcoscenico di Cremona che arrivano regolarmente segnali significativi sul futuro della zootecnia, oltre che analisi precise sull’andamento del momento e sulle prospettive. E’ stato proprio da Cremona, in un momento di grave crisi a livello europeo per l’agricoltura e per la zootecnia, che lo scorso anno, dalla 64esima Fiera Internazionale del Bovino da Latte si è vista una luce in fondo al tunnel. La dimostrazione sta nei risultati della scorsa edizione: 4 giorni densi di iniziative, proposte, innovazioni, scambi commerciali e confronti su quello che è il futuro del settore primario italiano e internazionale. E se da un lato la Fiera Internazionale del Bovino da Latte è uno strumento al servizio del business delle imprese (si pensi alla grande quantità di innovazioni tecnologiche presentate e ai nuovi contatti commerciali altamente qualificati), dall’altro rappresenta un potente megafono al servizio di un settore che non ha nessuna intenzione di farsi sopraffare dalla crisi; e questa voce nell’ottobre 2009 è arrivata forte e chiara, come dimostrato anche dalla grande risonanza mediatica che ha caratterizzato la Manifestazione (oltre 100 i giornalisti accreditati dall’Italia e dall’estero e 9, di cui 4 nazionali, i canali televisivi presenti).
Quello di Cremona si è ormai affermato da tempo come un appuntamento irrinunciabile per il settore ed è dal palcoscenico di Cremona che arrivano regolarmente segnali significativi sul futuro della zootecnia. Un eVenTO neLL’eVenTO
il confronto ritorna a cremona La Fiera scelta dall’european holstein e red holstein Confederation
C
remona si conferma non solo importante centro di produzione lattiero/casearia, ma punto di riferimento per la zootecnia di tutta l’europa. rappresenta un osservatorio sul settore attraverso la Fiera internazionale del Bovino da latte, scelta dall’european holstein e red holstein Confederation, l’organizzazione degli allevatori europei di razza Frisona, per il Confronto europeo, la più importante manifestazione zootecnica del vecchio continente. Molte le eccellenze in mostra alla 65° edizione della Fiera e un confronto anche più serrato grazie alla collaborazione con Anafi (Associazione nazionale allevatori razza frisona): sono infatti attese ben 15 delegazioni provenienti dall’intera europa, ognuna con una decina di campionesse in lizza per il ruolo di ‘regina europea’. Saranno presenti tutti i Paesi ‘veterani’ della manifestazione, ma ci saranno anche novità assolute, come la ’new entry’ del regno Unito e la presenza dei Paesi dell’europa dell’est, come la repubblica Ceca, la Polonia e la Croazia.
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65° FierA inTernAZiOnALe deL BOVinO dA LATTe
PROgRAMMA cONvegNI gioVedÌ 28 ottobRe sala stradivari, ore 9,30
sala monteverdi, ore 9,30
sala monteverdi, ore 14,30
allevare vitelli sani: dal colostro allo svezzamento
costi di produzione del latte e strumenti per migliorare il reddito aziendale
meat.it: igiene, qualità, innovazione e controllo nel settore dei prodotti alimentari di origine animale (parte ii)
i fattori che intervengono sui costi di produzione del latte e i punti critici per la sostenibilità economica dell‘allevamento Paola Amodeo - Specialista Alimentazione SATA
Attività dei PiF (Posto ispezione Frontaliero) e più frequenti illeciti rilevati nelle importazioni di alimenti di origine animale giovanni Mattalia, direttore PiF genova, Ministero della Salute
gli interventi gestionali e gli strumenti del SATA per misurare ed affrontare le aree di criticità Michele Campiotti - Specialista gestione Aziendale SATA
recenti allerte e problematiche sanitarie degli alimenti di origine animale - Lucia de Castelli, ist. Zooprofilattico del Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta
Azioni per il controllo della carica batterica del latte alla stalla. il progetto LATTeSAn Anna Sandrucci – Università degli Studi di Milano - Facoltà di Agraria– dipartimento di Scienze Animali
Strumenti per il controllo dell’igiene nel settore dei prodotti alimentari di origine animale guido Casati, PBi international, Milano
relatore: James d. Quigley, APC, inc. Ankeny, iA (USA) Programma scientifico: gestione del colostro nel vitello neonato La scelta dell’alimentazione per il vitello pre-svezzamento Strategie nutrizionali post-svezzamento Questionario apprendimento eCM con consegna attestati Moderatore: Marco Colombo, Medico veterinario libero professionista Organizzazione: SiVAr, Società italiana Veterinari per Animali da reddito
novità e alternative tecnologiche per la gestione dei reflui. il progetto niLO Francesca Malpei – Politecnico di Milano – dipartimento di ingegneria idraulica, Ambientale, infrastrutture viarie, rilevamento Le opportunità che possono derivare dalla produzione di energia. il progetto Agriden Luigi Bodria - Università degli Studi di Milano – dipartimento ingegneria Agraria Conclusioni Paolo ildo Baccolo - direttore direzione generale Agricoltura – regione Lombardia
sala Zelioli lanzini, ore 9,30 meat.it: igiene, qualità, innovazione e controllo nel settore dei prodotti alimentari di origine animale (parte i) Aggiornamenti sull’attuale qualità nutrizionale dei derivati animali in un mercato “funzionale” Pierlorenzo Secchiari, Università di Pisa innovazione ingredientistica nel settore dei prodotti alimentari di origine animale Franco Franzoni, resp. div. Carne Chimab, Padova L’innovazione del packaging nel settore dei prodotti animali Maurizio rossi, Food Technology Scientist, Sealed Air, Cryovac Food Packaging, Milano innovazione e trend di mercato dei prodotti trasformati di origine animale Fausto Tondelli, resp. AQ, gruppo Ferrarini, Modena recenti innovazioni di prodotto nel settore degli alimenti di origine animale Stefano Pozzi, resp. Sviluppo e Contr. Filiere Carni, Metro italia il benessere animale e l’influenza sulla qualità dei prod. trasformati Luigi gaiadella, ASL di Mantova
Organizzazione: AiTA, Associazione italiana Tecnologia Alimentare in collaborazione con CremonaFiere, Chimab, PBi international, Sealed Air Cryovac
Moderatore Maria Lina Sandionigi - direzione generale Agricoltura - regione Lombardia Organizzazione: regione Lombardia, ArAL, SATA
sala de carolis, ore 9,30 agricoltura più sicura: lavorare senza rischi con le macchine agricole
relatori: giuseppe Sbarufatti, Presidente del comitato consultivo provinciale inAiL guido Vezzoni, dir. Libera Associazione Agricoltori Cremonesi Vanni Caglieri, direttore Tecnico di Officine A. Feraboli Spa Andrea Franchi, responsabile macchine agricole Consorzio Agrario Provinciale di Cremona donato rotundo, responsabile nazionale di Confagricoltura in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro emanuele Amarù, direttore inAiL Cremona
il controllo microbiologico e igienico dei prodotti a base di carne Antonio Paparella, Università di Teramo recenti casi anomali e controversi nel diritto alimentare legati a prodotti animali trasformati - Afro Ambanelli, Parma
Tracciabilità di microrganismi patogeni nella filiera suina Maria Frustoli, Stazione Sperimentale per l’industria delle Conserve Alimentari di Parma Organizzazione: AiTA, Associazione italiana Tecnologia Alimentare in collaborazione con CremonaFiere, Chimab, PBi international, Sealed Air Cryovac
sala Zelioli lanzini, ore 14,30 la difesa delle produzioni zootecniche di qualità a tutela del produttore e del consumatore Produzioni zootecniche di qualità: penetrazione sul mercato nazionale e mondiale - Angelo rossi, CLAL Le norme concernenti l’etichettatura, la presentazione e la pubblicità delle produzioni zootecniche garantite nell’Ue: stato attuale e prospettive future rappresentante dg Agricoltura Ue Controlli sanitari - Piero Frazzi, Serv. veterinari regione Lombardia Contraffazioni e controlli - Valter Piersimoni, nAS Cremona i marchi di qualità: tutela dei consumatori e valore aggiunto per i produttori- nino Andena, Presidente AiA il ruolo dei consorzi di tutela Cesare Baldrighi, Presidente Consorzio grana Padano Conclusioni gianluca Pinotti, Assessore all’Agricoltura, Ambiente, Caccia e Pesca della Provincia di Cremona
Moderatore: giuseppe Sbarufatti, Presidente del comitato consultivo provinciale inAiL
Moderatore Paolo Baccolo, dg Agricoltura, Caccia e Pesca della regione Lombardia
Organizzazione: inAiL
Organizzazione: APA, ASL e Provincia di Cremona in collaborazione con Banca intesa Lombardia
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sala guarneri del gesù, ore 15,00
sala stradivari, ore 9,30
sala de carolis, ore 9,30
direttiva nitrati: un progetto sperimentale per la provincia di cremona
Vii stati generali europei del latte
Quali riforme per il rilancio dei formaggi dop – assemblea nazionale fedagri settore latte
relatori: Antonio Piva, Pres. Libera Associazioni Agricoltori Cremonesi gianluca Pinotti, Assessore all’Agricoltura, Ambiente, Caccia e Pesca della Provincia di Cremona giuseppe Bonazzi, CrPA Pierluigi navarotto, Università degli Studi di Milano Stefano Pasquali, Allevatore Antonio Tagliaferri, Assess. all’Agricoltura regione Lombardia Moderatore: ildebrando Bonacini, Vice direttore vicario Libera Associazioni Agricoltori Cremonesi Organizzazione: Libera Associazione Agricoltori Cremonesi
VeneRdÌ 29 ottobRe sala Zelioli lanzini, ore 9,30 sicurezza e sostenibilità: l’attuale ruolo della certificazione Le produzioni agroalimentari regolamentate: il ruolo dell’ente italiano di accreditamento Filippo Trifiletti, direttore generale Accredia Aspetti di sostenibilità negli standard di prodotto: Uni 11233, global gap, Tesco nature’s Choice, UTZ, MSC Leaf Marque Maria Chiara Ferrarese, CSQA Certificazioni gestione dell’energia e dell’ambiente nel settore alimentare: norme e strumenti giuseppe Bitonti, Cermet L’agroalimentare, una filiera verde da valorizzare con l’energia, per il clima Stefano Tarlon, TUV italia Conformità legislativa e normativa volontaria nel settore del food packaging Simona Tornielli, CSi italia L’integrazione della iSO 22000 con la PAS 220 (standard FSSC) e la nuova iSO 22002-1 isabella d’Adda, Certiquality La filiera alimentare sostenibile: aspetti cogenti e volontari roberta Prati, Bureau Veritas italia Obiettivo 20-20-20: l’efficienza energetica per un futuro sostenibile. investire sull’efficienza energetica per i ridurre i costi, ottimizzare la performance ambientale, migliorare l’immagine aziendale Marco Omodei Salè, det norske Veritas italia
Organizzazione: AiTA, in collaborazione con CremonaFiere, Accredia, Bureau Veritas, Cermet, Certiquality, CSi, CSQA, dnV, TUV
Presentazione Antonio Piva, Presidente di CremonaFiere
relazione di un rappresentante nOMiSMA
i costi di produzione del latte in europa e catena del valore Arturo Semerari, Presidente iSMeA
Moderatore: Tommaso Mario Abrate, Presidente Fedagri Settore Latte
Le conclusioni del gruppo europeo di alto livello sul latte herman Versteijlen, direttore Mercati Agricoli – direzione generale Agricoltura dell’Ue
Organizzazione: Fedagri-Confcooperative in collaborazione con nOMiSMA
a seguire tavola rotonda Sono stati invitati a partecipare: giulio de Capitani, Assess. all’Agricoltura regione Lombardia herman Versteijlen, direttore Mercati Agricoli –direzione generale Agricoltura dell’Ue Paolo de Castro, Pres. Comm. Agricoltura del Parlamento europeo giuseppe Ambrosi, Presidente Assolatte Bernardo Caprotti, Presidente esselunga Vincenzo Tassinari, Presidente Consiglio gestione Coop italia Sergio Marini, Presidente Coldiretti giuseppe Politi, Presidente CiA Federico Vecchioni, Presidente Confagricoltura
Conclusioni: giancarlo galan, Ministro delle Politiche Agricole Organizzazione: CremonaFiere
sala guarneri, ore 9,30 la redditività dell’allevamento suinicolo i costi dell’allevamento registrati negli ultimi mesi gianbattista Testa, direttore UnAPrOS il trend dei prezzi in italia riccardo Cuomo, Vice direttore della Borsa Merci Telematica L’evoluzione del mercato gabriele Canali, direttore CreFiS, Centro Studi Suinicolo dell’Università Cattolica a seguire, tavola rotonda: primi stati generali della suinicoltura italiana Parteciperanno: Francesco Prandi, Presidente della Coop. Cremonese Produttori Carne (su nuove idee di collocazione del prodotto sul mercato) Silvio Ferrari, Presidente Assalzoo (sul ruolo dei mangimisti nell’ottimizzazione dei rapporti di filiera) enrico Cerri, Presidente Prosus (sul rapporto allevam.-macello) Aldo Levoni, Presidente gruppo Macelli di Assica (sull’interprofessione) roberto Fiammenghi, Coop italia (sulle nuove richieste del consumatore moderno) Antonio Tagliaferri, direzione generale Agricoltura regione Lombardia (su aiuti pubblici) Andrea Cavazzuti, Allevatore di Modena Maurizio Ferronato, Allevatore di Mantova Francesco Avogardi, Allevatore di Cremona
sala Zelioli lanzini, ore 14,15 la castrazione incruenta del suino: metodi e prospettive La normativa sulla protezione del suino tra realtà e rumours Paolo Candotti, iZSLer Sezione di Brescia Strategie alimentari e curve di accrescimento differenziati per femmine e maschi castrati iller Campani, Martini Spa – Budrio di Longiano (FC) il suino intermedio: quali prospettive e perché Moritz Pignatti, iltalcarni – Migliarina di Carpi (MO) La castrazione immunologica: come vaccinare i suini utilizzando un iniettore con elevate caratteristiche di sicurezza – Programma di addestramento per il medico veterinario Sandra Meloni, Area Veterinary Manager Pfizer Animal health Questionario eCM e consegna attestati
Moderatore: Paolo Martelli, Facoltà di Medicina Veterinaria di Parma Organizzazione: SiVAr
sala amati, ore 14,30
Moderatore: giorgio Setti, giornalista rivista di Suinicoltura
convegno internazionale oie, organisation mondiale santé animale
Organizzazione: rivista di Suinicoltura in collaborazione con CremonaFiere
in attesa del programma ufficiale continua a pag 12
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COnTinUA
PROgRAMMA cONvegNI
Moderatore giancarlo Belluzzi, Ministero della Salute presso eFSA Organizzazione: AiVeMP, Associazione italiana Veterinaria di Medicina Pubblica in collaborazione con Ordine dei Medici Veterinari di Cremona e ASL Cremona
sala stradivari, ore 14,30 agricoltura conservativa: agricoltura blu e minima lavorazione
sabato 30 ottobRe
Saluto giulio de Capitani, Assess. all’agricoltura – regione Lombardia
sala Zelioli lanzini, ore 9,30
introduzione ai lavori Marco Cesca, direttore erSAF L’Agricoltura Blu in italia Michele Pisante, Università di Teramo esperienze in Lombardia di semina su sodo e minima lavorazione Marco Acutis, Università di Milano il sequestro di carbonio nei suoli agricoli Stefano Brenna, erSAF La sperimentazione nell’azienda erSAF di Carpaneta gianni Colombari, erSAF
sala guarneri del gesù, ore 15,00 pac: da qui al 2013 e oltre. Valutazioni e proposte sulla pac del futuro
relatori: Antonio Piva, Pres. Libera Associazione Agricoltori Cremonesi giorgio guarneri, Presidente AngA Cremona Paolo de Castro, Pres. Comm. Agricoltura del Parlamento europeo Federico Vecchioni, Presidente Confagricoltura
Agricoltura Blu: il punto di vista degli agricoltori giuseppe elias, AigACOS
Moderatore: ildebrando Bonacini, Vice direttore vicario Libera Associazione Agricoltori Cremonesi
regione Veneto: la prima appl. nel PSr per l’Agricoltura Blu Barbara Lazzaro, regione Veneto
Organizzazione: AngA (Associazione nazionale giovani Agricoltori)
il controllo della mastite in stalla
relatori: Alfonso Zecconi, Facoltà di Veterinaria, Università di Milano Alessandro Fantini, dairy production medicine specialist Tavola rotonda: davide reginelli, Allevatore (Milano) Luca Quarantelli, Allevatore (Parma) Fausto Pandini, Allevatore (Cremona) A seguire, la presentazione del manuale “Mastite bovina, manuale pratico per un efficace controllo in stalla” Organizzazione: edizioni L’informatore Agrario
sala de carolis, ore 9,30
reg. Lombardia: la strategia e la proposta di azione sul PSr Mery Pampaluna e Maria novella Bruno, dg Agricoltura regione Lombardia
sala monteverdi, ore 15,00
Spazio per interventi, domande e discussione tra i presenti
produzioni agroalimentari e loro impatto sull’ambiente
Organizzazione: energylife in collaborazione con dipartimento Uomo e Territorio, Università di Perugia
Conclusioni Paolo Baccolo, direttore generale dg Agricoltura
relatori nicolantonio d’Orazio, Università di Chieti Beniamino Cenci goga, Università di Perugia Chiara Frazzoli, istituto Superiore di Sanità Alberto Mantovani, istituto Superiore di Sanità roberta Bianchi, Avvocato in Parma
sala monteverdi, ore 9,30
Moderatore: roberto Bartolini - il Sole 24Ore Organizzazione: regione Lombardia in collab. con erSAF
il minibiogas come opportunità per le piccole-medie aziende agricole
organizzazione e mercato per l’impresa agricola con i nuovi sistemi informativi e di comunicazione
SABATO 23 OTTOBre 2010
relatori: Pietro Torresan, docente di economia dei sistemi agroindustriali presso la sede di Cremona del Politecnico di Milano giovanni Severini, responsabile organizzazione e sistemi del Consorzio Sistema Servizi Coldiretti Filippo renga, responsabile della ricerca degli osservatori mobile content & internt, mobile marketing & service e nFC & mobile payment della School of Management del Politecnico di Milano Moderatore: Pietro Torresan, docente di economia dei sistemi agroindustriali presso la sede di Cremona del Politecnico di Milano Organizzazione: Centro per lo sviluppo del polo di Cremona del Politecnico di Milano in collaborazione con CeSVin
sala amati, ore 9,30 convegno associazione nazionale allevatori specie bufalina
sala stradivari, ore 14,30 convegno siVam spa in attesa del programma ufficiale
sala amati, ore 14,30 convegno solarelit Organizzazione: Solarelit
sala de carolis, ore 14,30 convegno intermizoo spa in attesa del programma ufficiale
domenica 31 ottobRe sala guarneri del gesù, ore 10,00 premio balestreri
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Cresce il consumo di latte alimentare (+5,7%) Qualità e sicurezza italiana sempre più spesso sono le richieste principali del consumatore. Tutto il settore si prepara a confrontarsi sull’evoluzione di un settore che sta iniziando a vedere uno spiraglio dopo un periodo di grande difficoltà; l’appuntamento è alla Fiera internazionale del Bovino da Latte.di Cremona. entre nel carrello della M spesa degli italiani sono ancora in flessione alcuni
prodotti di largo consumo come pane, carne e vino, il latte alimentare ha chiuso il 2009 con un aumento del 5,7%. Un segnale che fa ben sperare soprattutto le aziende produttrici, che solo ora stanno iniziando a vedere la luce in fondo al tunnel della crisi che ha colpito il settore molto duramente.
La ripresa dei consumi a livello mondiale è uno dei fattori più attesi dalla filiera lattiero-casearia; una delle ragioni del ribasso delle quotazioni internazionali è infatti il crollo delle esportazioni soprattutto da parte della Nuova Zelanda, uno dei maggiori player sui mercati internazionali, causate dal rallentamento dei consumi dei Paesi del Far East e degli Stati Uniti. L’Italia zootecnica, insieme a
tutta l’Europa occidentale, si è così trovata ad affrontare un 2009 pressochè disastroso, durante il quale gli allevatori si sono visti pagare il latte prodotto 27/28 centesimi al litro, e a volte anche meno, a fronte di un costo di produzione variabile tra i 34 e i 38 centesimi il litro. Solo verso la fine dell’anno si è intravisto qualche spiraglio di miglioramento: a dicembre, infatti, è stato stipulato un accordo che garantisce agli allevatori 33 centesimi al litro fino a giugno 2010. Un prezzo che in Italia è stato ottenuto grazie allo stretto legame tra la produzione di latte e le numerosissime DOP, che hanno cominciato a manifestare segnali di ripresa. L’occasione per tutta la filiera lattiero-casearia di fare il punto della situazione e di confrontarsi a livello mondiale sull’andamento del settore sarà la prossima Fiera Internazionale del Bovino da Latte, in programma a Cremona dal 28 al 31 ottobre 2010; un appuntamento fondamentale, oltre che per scoprire le più innovative attrezzature e tecnologie per l’allevamento e la trasformazione, per avere una panoramica ampia e completa sugli aspetti più attuali di uno dei più importanti comparti dell’agroalimentare nazionale. (Elaborazione dati: Osservatorio Agri&Food di CremonaFiere).
dA dOVe Viene iL LATTe Che BeViAMO? TUTTO iL LAVOrO Che STA dieTrO Un PrOdOTTO di ALTA QUALiTà
gli operatori internazionali della genetica a Cremona per scoprire i migliori bovini europei il confronto europeo di Razza Holstein e Red Holstein, che vedrà sfidarsi sul prestigioso ring della fiera internazionale del bovino da latte ben 17 paesi dell’ue, sta attirando i principali operatori della genetica mondiale: già 11 i paesi esteri che saranno presenti a cremona dal 28 al 31 ottobre.
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uando si beve latte spesso non si pensa a tutto il lavoro che sta dietro alla sua produzione. Un lavoro che inizia con la selezione dei bovini migliori, che abbiano cioè le caratteristiche più adatte per produrre molto latte e di ottima qualità. il ruolo che giocano le aziende operanti nel settore della selezione genetica risulta quindi essere fondamentale proprio perché costituisce la base da cui fare partire tutta la filiera lattiero-casearia. di conseguenza, gli allevatori sono sempre alla ricerca di bovine “campionesse” dal punto di vista della morfologia e della capacità produttiva per poter costruire linee di discendenza che garantiscano animali capaci di una produzione di latte eccellente. il modo migliore per toccare con mano gli altissimi livelli raggiunti ormai dalla selezione genetica
europea sarà il prossimo Confronto europeo di razza holstein e red holstein, la più importante manifestazione zootecnica internazionale, che quest’anno sarà ospitata a Cremona dal 28 al 31 ottobre nell’ambito della Fiera internazionale del Bovino da Latte. Un evento eccezionale che vedrà sfidarsi sul prestigioso ring di Cremona ben 17 Paesi: Austria, Belgio, Croazia, repubblica Ceca, Francia, germania, inghilterra, irlanda, italia, Lussemburgo, Olanda, Polonia, Slovenia, Spagna, Svezia, Svizzera e Ungheria. Ogni delegazione porterà i capi provenienti dai propri allevamenti migliori in una sfilata che metterà in mostra il meglio della zootecnia europea. Per questo si stanno muovendo anche i principali operatori internazionali della genetica; sono infatti già moltissime le adesioni alla Fiera internazionale del Bovino da Latte da parte di aziende provenienti da tutto il mondo: USA, Canada, regno Unito, Olanda, germania, Francia, Austria, danimarca, Svezia, Finlandia, e anche Libano. Operatori della genetica che si vanno ad aggiungere agli oltre 800 marchi delle più importanti aziende internazionali della filiera lattiero casearia che si daranno appuntamento a Cremona.
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LA FierA inTernAZiOnALe deL BOVinO dA LATTe hA inTrAPreSO LA STrAdA deLLA PrOMOZiOne direTTA SU QUei TerriTOri
Sud Est Asiatico, Medio Oriente e Africa ai primi posti per crescita della produzione di latte entre gli ultimi 10 anni M hanno visto una produzione sostanzialmente stabile
in Europa, che occupa sempre il primo posto assoluto con oltre 210 milioni di tonnellate di latte prodotto, il 36% del totale mondiale, molti mercati hanno visto una crescita anche a tripla cifra. A guidare questa classifica è Sud Est Asiatico, che ha registrato un incremento di produzione del 152%; a seguire troviamo il Medio Oriente (+48%), l’Africa (+41%), il Sud America e i Caraibi (+29%) e il Nord America (+16%); così come l’Europa, anche il mercato dell’Oceania non ha subito particolari picchi nel periodo considerato. Dal punto di vista del potenziale commerciale, i mercati emergenti costituiscono quindi un grande bacino per le imprese che in questo periodo di crisi stanno cercando nuovi sbocchi sulle piazze estere. In particolare, il Medio Oriente a il Nord Africa si stanno dimostrando particolarmente interessanti perché sono alla continua ricerca di know how e di tecnologia
Negli ultimi 10 anni, Asia +152%, Medio Oriente +48%, Africa +41%. Mercati da esplorare per le aziende che vogliono trovare nuovi sbocchi commerciali. La Fiera Internazionale del Bovino da Latte si prepara ad accogliere gli operatori dei mercati in crescita; partita la promozione in Siria, Egitto, Sudan, Tunisia e il Maghreb.
per implementare il settore nei loro Paesi. La spinta alla crescita di questi mercati è stata registrata anche dalla Fiera Internazionale del Bovino da Latte, che rappresenta il più qualificato osserva-
torio sul lattiero-caseario. Già nelle passate edizioni il numero degli operatori professionali africani e orientali a Cremona in occasione della Manifestazione aveva visto una forte crescita, e que-
st’anno, per facilitare l’incontro tra gli imprenditori UE ed extraeuropei, la Fiera Internazionale del Bovino da Latte ha intrapreso la strada della promozione diretta su quei territori. In particolare
saranno la Siria, l’Egitto, il Sudan, la Tunisia e il Maghreb ad essere tra gli obiettivi primari della Manifestazione (prossima edizione dal 28 al 31 ottobre 2010), per offrire agli oltre 800 marchi
internazionali solitamente presenti a Cremona l’occasione di sviluppare nuovo business con Paesi in cui il lattiero-caseario ha ancora un grande margine di sviluppo.
Confagricoltura
Unione Provinciale Agricoltori Brescia riprenderà
dal 9 novembre
la serie di incontri itineranti varati lo scorso anno
le giornate tecniche Dell’Unione agricoltori
Riprenderanno a partire dal prossimo 9 novembre le conferenze tecniche itineranti dell’Unione Agricoltori, la fortunata iniziativa varata lo scorso anno per offrire alle aziende associate le informazioni più puntuali e le interpretazioni più obiettive delle nuove normative e dei temi ‘caldi’ per il settore agricolo. Questo il calendario degli incontri:
I temi ‘caldi’ del settore primario affrontati di volta in volta da diversi specialisti Martedì 9 Novembre 2010 ore 9,30 Ufficio Zona di Leno Via C.Colombo n. 9 “La registrazione dei trattamenti farmacologici in allevamento” Relatori: esperti ASL Martedì 16 Novembre 2010 ore 9,30 Sala Conferenze Unione Agricoltori Brescia “La sicurezza sui luoghi di lavoro: obblighi e adempimenti per l’azienda agricola” Relatori: esperti ASL Giovanni Branchi - Responsabile servizio Unione Provinciale Agricoltori Martedì 23 Novembre 2010 ore 9,30 Ufficio Zona di Verolanuova Via Semenza, 33/i “Il benessere e la gestione del farmaco negli allevamenti suini” Relatori: esperti ASL Martedì 30 Novembre 2010 ore 9,30 Ufficio Zona di Leno Via C.Colombo, 9 “Gli obblighi della condizionalità nelle aziende agricole” Relatori: Dott. Enzo Ferrazzoli - Vice Direttore Unione Provinciale Agricoltori Dott. Simone Bergamini - Ufficio Ambiente Unione Provinciale Agricoltori P.a. Stefano Massa - Ufficio Ambiente Unione Provinciale Agricoltori Martedì 7 Dicembre 2010
ore 9,30
Ufficio Zona di Orzinuovi Via Bagnadore, 44 “La sicurezza sui luoghi di lavoro: obblighi e adempimenti per l’azienda agricola” Relatori: esperti ASL Giovanni Branchi - Responsabile servizio Unione Provinciale Agricoltori Martedì 21 Dicembre 2010
ore 9,30
Ufficio di Zona di Leno Via C.Colombo, 9 “Il benessere e la gestione del farmaco negli allevamenti bovini” Relatori: esperti ASL Martedì 11 Gennaio 2011 ore 9,30 Az. Agr. Cà Lojera - Via 1866 - Località Rovizza di Sirmione “La sicurezza sui luoghi di lavoro: obblighi e adempimenti per l’azienda agricola” Relatori: esperti ASL Giovanni Branchi - Responsabile servizio Unione Provinciale Agricoltori
Martedì 18 Gennaio 2011 ore 9,30 Consorzio Tutela Vini Franciacorta - Erbusco Via Verdi, 53 “Vino: nuovi servizi per fare crescere la viticoltura, i registri di cantina e gli adempimenti amministrativi” Relatore: Dott. Vittorio Portinari Consulente tecnico Unione Prov. Agr. Martedì 25 Gennaio 2011 ore 9,30 Sala Conferenze Unione Agricoltori Brescia “Le novità fiscali e tributarie in agricoltura” Relatori: Dott. Nicola Caputo - Dirigente Responsabile Area Servizi Giuridico-Fiscali Confagricoltura Roma p.a. Roberto Ghibelli - Responsabile Ufficio Tributario Unione Provinciale Agricoltori Martedì 1 Febbraio 2011 ore 9,30 Sala Delle Tele di fronte al Municipio di Calvisano “La direttiva Nitrati: novità e adempimenti” Relatori: Dott. Flavio Tomasoni - Assessorato all’Agricoltura Provincia di Brescia Dott. Enzo Ferrazzoli - Vice Direttore Unione Prov. Agricoltori Martedì 8 Febbraio 2011 ore 9,30 Uffico Zona di Leno Via C.Colombo, 9 “La sicurezza sui luoghi di lavoro: obblighi e adempimenti per l’azienda agricola” Relatori: esperti ASL Giovanni Branchi - Responsabile servizio Unione Prov. Agr. Martedì 15 Febbraio 2011 ore 9,30 Az. Agr. Cà Lojera - Via 1866 - Località Rovizza di Sirmione “Vino: nuovi servizi per far crescere la viticoltura, i registri di cantina e gli adempimenti amministrativi” Relatore: Dott. Vittorio Portinari Consulente tecnico Unione Agricoltori Martedì 22 Febbraio 2011 ore 9,30 Sala Conferenze Unione Agricoltori Brescia “Piano di sviluppo Rurale: novità e opportunità” Relatori: p.a. Antonio Civini - Responsabile Caa Unione Provinciale Agricoltori Dott. Roberto Seminara - Ufficio Caa Unione Prov. Agr. Giovedì 24 Febbraio 2011 ore 9,30 Hotel Graffiti - Capodiponte “Norme di condizionalità per le aziende di montagna” Relatori: Dott. Enzo Ferrazzoli - Vice Direttore Unione Prov. Agricoltori Dott. Simone Bergamini - Ufficio Ambiente Unione Prov. Agr. p.a. Stefano Massa - Ufficio Ambiente Unione Prov. Agr.
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i dATi iSTAT APrOnO nUOVi SCenAri
Il Far East scopre la qualità della filiera lattiero-casearia italiana Crescono anche a tripla cifra le esportazioni verso l’estremo oriente G
li ultimi dati Istat sulle esportazioni italiane di formaggi e latticini alla fine del 2009 sottolineano una tendenza che apre nuovi scenari a livello mondiale per i produttori nazionali: la crescita esponenziale dell’export verso i Paesi dell’estremo oriente. Un dato importante che evidenzia come la qualità delle produzioni italiane sia sempre più apprezzata in zone che, con il crescere dell’economia, stanno velocemente modificando anche le proprie abitudini alimentari. I quantitativi di formaggi e latticini esportati verso Giappone, Cina, Corea del Sud, Taiwan, Filippine, Malaysia e Indonesia sono ancora modesti, ma è il tasso di crescita ad essere impressionante e ad aprire nuove opportunità per i produttori italiani. A guidare questa corsa alle produzioni italiane sono le
Filippine, che hanno registrato un +136%; a seguire troviamo la Malaysia (+73%), Taiwan (+46%), Indonesia (+43%), Cina (+26%), Giappone e Singapore, entrambi con un +12%, e la Corea del Sud con +8%. Prendendo in considerazione i valori assoluti, è il Giappone il maggiore importatore orientale di produzioni italiane, verso cui vengono inviate oltre 6.000 tonnellate di prodotti per un valore che sfiora i 38 milioni di euro. Il ruolo che può giocare l’Italia in questo nuovo scenario non è tuttavia solo sull’esportazione di prodotti, ma anche sull’esportazione di know how in campo zootecnico. In particolare la Cina ha avviato numerosi progetti di miglioramento dei propri allevamenti, e le aziende italiane produttrici di attrezzature, tecnologie e servizi possono essere decisi-
ve in questo senso. Per rendersi conto del margine di miglioramento delle aziende zootecniche cinesi, basti pensare che oggi una vacca in Cina produce circa 4,5 tonnellate di latte all’anno, vale a dire quanto producevano 40 anni fa le vacche italiane, che oggi arrivano a produrre quasi 9 tonnellate di latte. L’occasione per gli operatori italiani ed esteri del settore di confrontarsi e scoprire nuove strade commerciali per aprirsi ai nuovi mercati in forte espansione sarà la prossima Fiera Internazionale del Bovino da Latte, in programma a Cremona dal 28 al 31 ottobre 2010, in cui oltre 800 marchi di livello mondiale presenteranno le più innovative tecnologie presenti sul mercato. (Fonte dei dati: elaborazione Osservatorio Agri & Food di CremonaFiere su dati ISTAT)
Dalla Cina alle Filippine cresce l’apprezzamento dei consumatori asiatici per le produzioni italiane di formaggi e latticini. La Fiera Internazionale del Bovino da Latte sarà l’occasione per gli operatori dei mercati mondiali di confrontarsi sull’andamento del settore.
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Un eVenTO ATTeSO dA TUTTi gLi OPerATOri
Cremona si prepara ad ospitare gli Stati Generali del Latte Europei La settima edizione sarà organizzata come di consueto nell’ambito della Fiera Internazionale del Bovino da Latte, punto di riferimento del comparto Grande attesa del settore per la presentazione delle conclusioni del Gruppo Alto Livello istituito dalla Commissione Agricoltura dell’UE De Castro: “Appuntamento decisivo in un momento di grande cambiamento e di messa a punto dei nuovi strumenti che daranno più stabilità al settore.”
I
l settore lattiero-caseario europeo, ancora provato dagli shock di mercato che si sono verificati negli ultimi anni, sta cercando di trovare una stabilità che consenta di rafforzare e valorizzare le aziende che operano lungo la filiera. L’attesa per le misure che l’Unione Europea intende adottare in questo senso è dunque altissima, soprattutto per quanto riguarda le conclusioni del lavoro del Gruppo Alto Livello istituito dalla Commissione Europea per analizzare e trovare soluzioni ai problemi che affliggono il settore latte a livello comunitario. Il Gruppo, presieduto da Jean-Luc Demarty, è composto dai rappresentanti dei diversi Paesi UE, e proprio ad ottobre presenterà le possibili misure di intervento volte a stabilizzare i mercati. “In questo senso gli Stati Generali del Latte assumono un
rilievo particolare – ha sottolineato Paolo De Castro, presidente della Commissione Agricoltura del Parlamento Europeo – perché sarà l’appuntamento ideale per comunicare a tutti i protagonisti del settore riuniti a Cremona in occasione della Fiera Internazionale del Bovino da Latte, quelle che sono le linee guida dell’Unione Europea per questo settore. La Commissione Europea ha già annunciato importanti misure legislative che saranno presentate durante questa settima edizione degli Stati Generali del Latte di Cremona.” Sono molti i temi che verranno affrontati, a partire dalle misure che renderanno meno volatili i prezzi del latte; il Gruppo Alto Livello sta inoltre lavorando per mettere a punto strumenti che consentano di aumentare il potere contrattuale dei produttori nei confronti dell’industria,
nodo questo che passa inevitabilmente dal rafforzamento delle strutture organizzative dei produttori. “Non dimentichiamo inoltre – continua De Castro – un altro aspetto che risulterà fondamentale per tutto il pacchetto qualità: la programmazione produttiva, con la proposta che consentirà ai Consorzi di tutela di gestire
autonomamente l’immissione di prodotto sul mercato. Stiamo attraversando un periodo di grande cambiamento anche in vista del futuro della PAC dopo il 2013, per cui invito tutta la filiera a partecipare agli Stati Generali del Latte Europei, e portare il proprio contributo alla costruzione del futuro di questo settore.”
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eVenTi
Confronto Europeo di razza Holstein e Red Holstein alla Fiera Internazionale del Bovino da Latte Scopriamo i 17 Paesi Ue partecipanti Focus n.1: Germania, Austria, Svizzera, il confronto con il settore italiano.
17 Paesi e oltre 150 frisone provenienti dai migliori allevamenti d’Europa; il Confronto Europeo di Razza Holstein e Red Holstein è la più importante manifestazione zootecnica a livello mondiale, e quest’anno sarà ospitata all’interno della Fiera Internazionale del Bovino da Latte. Non solo una passerella per toccare con mano l’altissimo livello raggiunto dalla selezione genetica europea, ma soprattutto un’importante occasione di confronto per tutti gli allevatori. In vista di questo prestigioso appuntamento, l’Osservatorio Agri&Food di CremonaFiere punterà l’attenzione sui diversi Paesi partecipanti, a partire da questo primo focus sulle nazioni di lingua tedesca, ormai veterane di questa competizione. La Germania è il più grande produttore di latte europeo con le sue 28 milioni di tonnellate, che rappresentano il 24% dell’intera produzione del vecchio continente. Svizzera (3,4 milioni di tonnellate) e Austria (2,7 milioni di tonnellate) si collocano invece a metà di questa
classifica (l’Italia è al quinto posto con 10,3 milioni di tonnellate). Tutti e tre i Paesi hanno visto crescere nell’ultimo anno la loro produzione. In particolare la Svizzera, che ha segnato un ottimo +6%; più modesta la crescita registrata in Germania (+2,8%), mentre sostanzialmente stabile la produzione in Austria (+0,1%). Per quanto riguarda l’import italiano di formaggi e latticini, la Germania è il nostro maggiore fornitore, con 240.000 tonnellate di prodotto per un valore di 645 milioni di euro. Ma anche con Svizzera e Austria i rapporti commerciali in questo settore sono molto intensi: oltre 15.000 le tonnellate importate dalla Svizzera e più di 11.000 quelle dall’Austria. Anche l’export di formaggi e latticini italiani verso questi Paesi sta registrando buoni risultati: nel 2009 sono state 8.000 le tonnellate partite con destinazione Austria (+12%), 31.000 verso la Germania (+4,5%) e 17.000 verso la Svizzera, unico dato in leggero calo (-0,1%).
produzione di latte 2009 tonnellate x 1.000
germania
svizzera
austria
italia
28.247
3.400
2.709
10.387
germania
svizzera
austria
totale import italia
240.488.772
15.604.118 11.120.407
439.145.231
germania
svizzera
totale export italia
31.353.319
17.018.766 8.197.332
import italia formaggi e latticini 2009 Kg
export italia formaggi e latticini 2009 Kg
austria
248.116.509
I Paesi di lingua tedesca rappresentano quindi una realtà molto importante del lattiero-caseario europeo, e anche la loro presenza a Cremona sarà notevole: la Svizzera sarà il Paese con il maggior numero assoluto di bovini in gara, ben 36; 20 saranno gli esemplari per la Germania e 10 per l’Austria. (Fonte dei dati: elaborazione Osservatorio Agri&Food di CremonaFiere su dati Eurostat)
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riTOrnA in COnTeMPOrAneA COn LA FierA inTernAZiOnALe deL BOVinO dA LATTe
Italpig è già oggi la maggiore manifestazione nazionale per la suinicoltura Con l’adesione di oltre 150 espositori diretti per più di 8.000 mq netti espositivi, Italpig è già ora la più grande manifestazione italiana del settore. Da oggi fino a ottobre ancora cinque mesi per preparare un’edizione record. Una grande opportunità per presentare ad un qualificato pubblico internazionale sia le linee per il suino, sia quelle per il bovino da latte.
L’
annosa carenza nel panorama fieristico nazionale di una manifestazione innovativa ed efficace che proiettasse gli operatori della filiera suinicola sui mercati internazionali, ha fatto sì che il ritorno di Italpig in contemporanea con la Fiera Internazionale del Bovino da
Latte venisse accolto con grande entusiasmo e fiducia da parte del comparto. Già nei mesi scorsi i risultati ottenuti facevano prevedere un’edizione da record. Cinque mesi fa eran oltre 150 gli espositori diretti che avevano già aderito, per più di 8.000 mq espositivi netti: un
dato che rilancia Italpig come la maggiore manifestazione in Italia per la suinicoltura. La contemporaneità con la Fiera Internazionale del Bovino da Latte ha certamente stimolato le aziende del settore ad approfittare dell’occasione unica di poter presentare nella capitale della zootecnia sia le linee di attrezzature, mangimi e servizi per i suini, sia quelle per i bovini da latte. Tra i marchi più prestigiosi del settore, sono molti infatti ad avere entrambe le produzioni, e a Cremona hanno l’opportunità di prendere i cosiddetti due piccioni con una fava. Senza contare che tra gli oltre 68.000 visitatori della Fiera Internazionale del Bovino da Latte sono in costante crescita gli operatori professionali provenienti dall’estero, soprattutto dai Paesi in cui la zootecnia sta vivendo una stagione di grande sviluppo; un ulteriore stimolo ad approfittare di una manifestazione che apre nuove strade commerciali verso Paesi stranieri.
Le premesse con cui parte Italpig, affiancate ad una vera corsa verso la Fiera Internazionale del Bovino da Latte, che a cinque mesi dal suo inizio ha già l’80% dell’area espositiva prenotata, preannunciano un’edizione che consoliderà ancor di più la leadership di Cremona in ambito zootecnico. Il prestigioso ring della Manifestazione ospiterà quest’anno anche il Confronto Europeo di Razza Holstein e Red Holstein (più di 150 bovini da 17 Paesi europei), e sarà teatro del Gran Premio Italpig, che vedrà sfilare oltre 150 capi provenienti dai migliori allevamenti di suini italiani e, a conferma del livello top della Manifestazione, tutti i soggetti saranno esenti da Aujeszky. Ma la zootecnia di alto livello non si ferma certo qui: a Italpig saranno organizzate infatti anche esposizioni di soggetti ibridi provenienti da allevamenti italiani, completando in questo modo il panorama della migliore suinicoltura nazionale.
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Un SeTTOre dA TeMPO in diFFiCOLTà
Suinicoltura in Italia: si produce a 1,50 euro/kg e si vende a 1,14 euro/kg Quali le soluzioni per uscire dalla crisi? L’esempio di Vescovato (CR), dove un centinaio di allevatori si sono aggregati e macellano oltre 700mila suini all’anno. A Italpig si incontra la filiera per confrontarsi sulle strade da seguire.
I
l momento è delicato e le preoccupazioni dovute a una crisi ormai pluriennale continuano a tormentare i sonni dei suinicoltori italiani. Volendo fare un elenco dei problemi, per alcuni allevatori ce ne sarebbe abbastanza per gettare la spugna. Per fortuna non è così per tutti. Soprattutto per quei giovani imprenditori che stanno mettendo in atto nuove strategie per uscire dal tunnel e assicurare al comparto quell’identità tutta italiana di qualità e professionalità che da sempre lo caratterizza nel mondo. “Il costo di produzione che dobbiamo sostenere continua a essere superiore al guadagno – riflette Davide Berta, presidente della sezione suini dell’Apa (Associazione Provinciale Allevatori) di Cremona, una delle provincie più rappresentative della suinicoltura nazionale. Le ultime quotazioni parlano di una cifra che si aggira intorno a 1,14euro/kg contro un costo che non scende al di sotto di 1,50euro/kg.” E che la crisi abbia prodotto altri effetti è purtroppo un fatto. “Molti allevamenti marginali hanno chiuso i battenti – continua il giovane suinicoltore cremonese – e altri hanno ridimensionato il numero di capi allevati. Si è trattato di un processo purtroppo inevitabile, che però non ha scoraggiato molti altri colleghi intenzionati a non mollare e anzi, a lavorare per imporre la propria professionalità. Oggi la nostra più grande preoccupazione è rappresentato dalle
soccide, altro fenomeno che soprattutto negli ultimi tempi si è ampliato e che, sull’onda delle difficoltà economiche, ingolosisce quegli allevatori che temono di non farcela e che pur di sopravvivere cedono a talune offerte. Se questa non auspicabile evoluzione dovesse espandersi ulteriormente, l’imprenditorialità dei suinicoltori italiani ne riceverebbe un contraccolpo fatale. Per questo è importante trovare nuove soluzioni e strategie per rimettere al centro il valore della suinicoltura italiana attraverso la professionalità di ogni singolo allevatore”. Una strada è quella che a Vescovato, provincia di Cremona, ha aggregato un centinaio di soci, tra cui anche Davide Berta, e che ha dato vita a una struttura dove si macellano oltre 700mila suini l’anno e dove, entro quest’anno, verrà realizzato un impianto per la produzione di biogas da 1 MWh di potenza. “Lo sforzo economico che abbiamo dovuto affrontare per questo ulteriore investimento è stato notevole – spiega ancora Berta – eppure, nonostante le difficoltà contingenti, nessuno si è tirato indietro, dimostrando una lungimiranza e un attaccamento al proprio lavoro che si commentano da soli”. Per il funzionamento dell’impianto, insieme ai reflui zootecnici, verranno utilizzati anche gli scarti di macellazione e insieme all’energia elettrica, tutta l’energia termica prodotta verrà utilizzata per il riscaldamento dell’intera struttura di ma-
cellazione. Un aspetto molto importante, dal momento che allo stato l’energia termica prodotta nei già numerosi impianti di biogas presenti sul territorio nazionale viene quasi totalmente dissipata. “Anche quella del biogas – conclude Berta – è una strada che i suinicoltori devono battere, purché sia fun-
zionale all’attività primaria e non si ponga in concorrenza, con l’acquisto di materie prime da abbinare ai liquami per ottenere la biomassa necessaria al funzionamento dell’impianto, con quella allevatoriale”. Gli spunti per una riflessione e un’attenta analisi sul futuro della suinicoltura
italiana non mancano. A Italpig (Cremona 28-31 ottobre 2010), il Salone Nazionale della Suinicoltura Italiana che si svolge in contemporanea con la Fiera Internazionale del Bovino da Latte, verranno messe in campo tutte le condizioni per permettere agli operatori della filiera di confrontarsi e cercare insieme, anche attra-
verso un ricco programma di convegni e seminari, le migliori strade per competere sull’accidentato terreno della competitività internazionale. Infine la mostra dei migliori soggetti allevati, che concorreranno alla terza edizione del Premio Italpig, evento atteso da tutti i più importanti suinicoltori italiani.
CreMOnA COnFerMA iL PrOPriO iMPegnO
Per la prima volta in italia sfilano suini esenti da Aujeszky Una scelta coraggiosa di italpig, il Salone nazionale della Suinicoltura italiana per presentare solo il meglio del settore. Una novità assoluta introdotta per tutelare gli allevatori dal virus che colpisce (senza alcuna conseguenza sulla qualità e sicurezza della carne) molti allevamenti sul territorio nazionale
i
talpig si conferma come la più qualificata Manifestazione italiana per la suinicoltura; il punto di incontro del settore dove gli operatori professionali trovano esclusivamente il meglio che può offrire il mercato. Questo vale per le attrezzature, le tecnologie, i servizi, ma anche per quanto riguarda gli animali in esposizione, che per la prima volta in italia saranno tutti esenti da Aujeszky, il virus che, pur non avendo alcuna conseguenza sull’altissima qualità della carne prodotta in italia, colpisce un grande numero di allevamenti sul territorio nazionale. Una scelta, quella di italpig, volta a tutelare gli allevatori che parteciperanno, dal 28 al 31 ottobre 2010, alla Mostra interprovinciale del Libro genealogico, che vedrà sfilare sul prestigioso ring della Fiera di Cremona i migliori soggetti delle razze Landrace, Large White e duroc. Una competizione in cui la selezione genetica sarà protagonista assoluta, tanto più che grazie alle norme sanitarie estremamente restrittive della Mostra, i soggetti che sfileranno rappresenteranno il top della suinicoltura nazionale.
e per valorizzare non solo le caratteristiche morfologiche che fanno di un suino un vero campione, ma anche il know how che consente di raggiungere questi importanti traguardi, CremonaFiere ha instituito il gran Premio italpig, che andrà ad incoronare il migliore allevamento in gara. Un riconoscimento importante che vuole sottolineare il grande lavoro dei suinicoltori italiani.
Oltre alle razze del Libro genealogico, a italpig saranno protagonisti anche i soggetti ibridi, vale a dire gli incroci tra riproduttori di diverse razze, con un’esposizione rappresentativa di una realtà molto importante nel panorama della suinicoltura nazionale. naturalmente anche in questo caso tutti i suini saranno esenti da Aujeszky, a garanzia di una manifestazione zootecnia estremamente qualificata.
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Le STrAOrdinArie QUALiTà nUTriZiOnALi deLLA CArne SUinA
Carne suina e salumi: colesterolo -30% negli ultimi anni, e massima digeribilità Ideale per i bambini con livelli bassi di ferro nel sangue che causano difficoltà di apprendimento e irritabilità A Italpig numerosi appuntamenti sulle proprietà nutritive e organolettiche di uno dei prodotti principi dell’agroalimentare italiano Tutta la filiera a confronto sui temi più attuali del settore
L
a scoperta è recente e una ricerca scientifica l’ha certificata. “I bambini in età scolare con bassi livelli di ferro nel sangue, hanno difficoltà nell’apprendimento e manifestano sintomi di irritabilità più accentuati rispetto a coetanei con valori ritenuti nella norma”. Lo afferma Elisabetta Bernardi, nutrizionista e biologa, docente di Nutrizione sport e salute presso la Scuola di specializzazione in medicina dello sport all’Università La Sapienza di Roma. E la carne di maiale, insieme a quelle rosse, è particolarmente ricca di ferro. Ragion per cui, certe teorie che insieme ai salumi tentano di relegare questo alimento nel novero di quelli destinati al consumo della sola popolazione adulta, escludendo quindi bambini e anziani, devono ormai essere sfatate.
“Una troppo diffusa disinformazione e qualche eccessivo pregiudizio – sottolinea Bernardi – continuano ad alimentare l’idea che la carne di maiale sia troppo grassa. La realtà attuale ci dice invece l’esatto contrario. Negli ultimi decenni, infatti, la percentuale di colesterolo presente nella carne di maiale è diminuita circa del 30%. E questo riguarda anche i salumi. Quindi, prendendo in considerazione anche e solo questo elemento, possiamo affermare che l’assunzione di questi alimenti può e deve interessare tutte le fasce di età. Il prosciutto cotto, ad esempio, è particolarmente indicato nelle prime fasi di crescita perché rappresenta una delle prime fonti proteiche. Anche in gravidanza l’assunzione di salumi cotti come mortadella, zamponi, cotechini, rappresenta una valida alternativa per variare l’alimentazione, perché non solo sono sinonimo di gusto, ma garantiscono un apporto di proteine di elevata qualità, al pari di vitamine e ferro facilmente assorbibile molto importanti durante la gestazione.” “Nella cosiddetta terza età – sottolinea ancora la nutrizionista – i salumi, primo fra tutti quello crudo, costituiscono una fonte di nutrimento molto importante perché facilmente masticabili e, se in vaschetta, particolarmente pratici. Un aspetto che non va sottovalutato riguarda la digeribilità. Cento grammi di prosciutto crudo, ad esempio, richiedono per questo processo circa un’ora e quaranta minuti. Molto meno di una fetta di tacchino (3 ore e mezzo) o di pollo (3 ore e un quarto) di peso equivalente”. Eppure, il consumo di carne suina e dei suoi derivati è spesso minacciato da campagne a favore di un’alimentazione vegetariana. “In effetti – riflette Elisabetta Bernardi – le posizioni di certi scienziati in materia di alimentazione vegetariana dal mio punto di vista sono discutibili. Basterebbe prestare attenzione alle linee guida sull’alimentazione che ogni anno vengono pubblicate dall’Inran (Istituto nazionale di ricerca per gli ali-
menti e la nutrizione) o dall’Organismo mondiale della sanità per scoprire che una dieta equilibrata prevede un consumo costante, ancorché equilibrato, di carne suina e dei prodotti da essa derivati”. Tutte queste tematiche saranno affrontante in modo approfondito con il contributo dei massimi esperti del settore nel corso di Ital-
pig, il Salone della suinicoltura italiana, punto di riferimento nazionale del comparto, che si terrà alla Fiera di Cremona dal 28 al 31 ottobre 2010. Un appuntamento in cui tutti gli operatori di una delle filiere più importanti (e da tutelare!) dell’agroalimentare nazionale si confronteranno sui temi più attuali del settore.
AgrOALiMenTAre
Cresce l’interesse dei produttori suinicoli esteri per il mercato italiano A Italpig, marketplace nazionale della suinicoltura in arrivo operatori e associazioni dai principali Paesi UE. Danimarca e Regno Unito sono già tra gli espositori della prossima edizione: “Cremona e la Lombardia aree produttive sui cui puntiamo la nostra attenzione”.
i
l mercato italiano della suinicoltura, per la maggior parte concentrato in Lombardia, territorio da cui proviene circa il 30% della produzione nazionale, sta attirando sempre più attenzione da parte dei produttori esteri. Tanto che alcuni tra i principali operatori europei si sono già assicurati un posto di rilievo alla prossima edizione di italpig, il Salone nazionale della Suinicoltura, in programma a Cremona dal 28 al 31 ottobre 2010. Un appuntamento che si qualifica come il principale marketplace italiano, e che quest’anno verrà preso come banco di prova importante dagli operatori esteri per testare in modo capillare il mercato nazionale. ne abbiamo parlato con i responsabili di danbred international, colosso danese che non mancherà l’appuntamento di Cremona. Quale ragione ha spinto danbred a partecipare a italpig? il mercato italiano sta diventando sempre più importante per la nostra attività. dopo alcuni anni di difficoltà, stiamo riscontrando un interesse crescente per il prodotto che offriamo; non si parla solo di animali, ma anche di servizio, trasporti, sicurezza sanitaria. e’ la prima volta che danbred si affaccia sul mercato italiano?
Abbiamo avuto altre esperienze in italia, ma al momento Cremona e la Lombardia sono le aree di grande produzione su cui puntiamo la nostra attenzione. Vogliamo entrare in contatto con gli allevatori direttamente sul territorio per comprenderne le esigenze, le criticità e cercare insieme a loro le soluzioni migliori per risolverle. Quali sono le differenze tra la suinicoltura italiana e quella danese? A parte la nota differenza tra i pesi degli animali al momento della macellazione, in danimarca abbiamo un sistema di controllo che rileva precisamente le performance degli allevatori. Questo significa che si crea uno scambio di informazioni importantissimo per tutti gli operatori, che possono prendere spunto da chi ottiene risultati migliori per raggiungere livelli più elevati. Senza un controllo di questo tipo sarebbe impossibile per un allevatore sapere se sta applicando il sistema migliore. in danimarca gli allevatori sono competitivi tra loro, ma prima di tutto sono colleghi che hanno creato un circuito di informazioni di cui tutto il settore può beneficiare. Quali opportunità possono derivare dalla vostra partecipazione a italpig? Ci aspettiamo di avere nuove possibilità di crescere sul mercato italiano, ma con la consapevolezza che dobbiamo farlo senza forzare i tempi, puntando molto sulla qualità e sui servizi; queste sono le priorità per gli allevatori. danbred punta molto sull’attività di crossbreeding, e proprio i soggetti ibridi sono una delle novità della prossima edizione di italpig, con una mostra che vedrà sfilare sul prestigioso ring della Fiera di Cremona soggetti provenienti dai migliori allevamenti. La partecipazione di danbred international e di altri importanti operatori esteri come gli inglesi British Pig, per esempio, confermano italpig come uno dei più efficaci marketplace del settore per dare una nuova spinta a tutto il comparto suinicolo nazionale.
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eTiCheTTATUrA CArne SUinA
Necessario tutelare il consumatore. Il 51% di carne suina nazionale non basta a definire un salame “italiano” Le Associazioni di categoria spingono per un’etichettatura trasparente a tutela del consumatore e del lavoro degli allevatori italiani. Intanto a Cremona si preparano gli Stati Generali della Suinicoltura nell’ambito di Italpig.
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l rilancio della suinicoltura italiana passa necessariamente anche dall’etichettatura delle carni. E’ questo il concetto sottolineato nei giorni scorsi davanti la Commissione agricoltura della Camera dei deputati dai rappresentanti di Anas (Associazione nazionale allevatori suini), Unapros (Unione nazionale tra le organizzazioni suinicole) e Opas (Organizzazione produttori allevatori di suini). Un incontro a cui hanno partecipato anche le organizzazioni agricole e l’associazione commercianti e mediatori che hanno così voluto sottolineare il momento delicato e l’urgenza di trovare alternative di ripresa per il comparto suinicolo italiano. “Sull’etichettatura esiste un disegno di legge, attualmente fermo in Parlamento – spiega Giovanni Battista Testa, direttore di Unapros – in cui si fa riferimento alla ‘materia prima prevalente di origine italiana’. Questo vorrebbe dire che, nella preparazione ad esempio dei salami, se la carne suina utilizzata è per il 51% italiana e il 49% estera, il prodotto ottenuto può essere denominato ‘italiano’ a tutti gli effetti. Davanti ai componenti della Commissione abbiamo chiesto che
questo dettaglio che riteniamo penalizzante per la nostra attività, venga eliminato perché siamo convinti si tratti di una superficialità che non garantisce il consumatore e prende in giro gli allevatori. In pratica, quello che oggi avviene senza una legittimazione perché non esiste una legge che obbliga l’etichettatura, con l’approvazione di questo disegno di legge verrebbe legittimato: per questo chiediamo venga introdotto l’obbligo di indicare da dove proviene la materia prima affinché il consumatore abbia la possibilità di scegliere cosa acquistare e la produzione italiana resti a tutti gli effetti interamente italiana”. La decisione della Commissione agricoltura arriverà presumibilmente a settembre, alla vigilia della prima edizione degli Stati Generali della Suinicoltura, un tavolo di lavoro che vedrà confrontarsi tutti i componenti di una delle filiere più importanti del settore agroalimentare. L’appuntamento si terrà nell’ambito di Italpig, il salone nazionale della filiera suinicola, in programma a Cremona dal 28 al 31 ottobre 2010. Questa sarà l’occasione per
confrontarsi anche su un altro importante punto: l’applicazione del cosiddetto Piano di settore. “Finora – puntualizza Testa – alcuni degli elementi contenuti in questo documento sono stati realizzati; mi riferisco per esempio alla nascita della Commissione unica nazionale (Cun), ma sappiamo che l’ex ministro delle Politiche agricole, Luca Zaia, avevo messo a disposizione aiuti finanziari da destinare agli allevatori per sostenerli nelle esposizioni bancarie e per promuovere le produzioni di salumeria DOP sia sul mercato nazionale che estero. Confidiamo che queste risorse vengano messe a disposizione al più presto e che entro l’autunno si possa cominciare a vedere qualcosa di concreto”.
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L’AgriCOLTUrA PrOTAgOniSTA deLLA nUOVA riVOLUZiOne energeTiCA
Allevamenti italiani ‘miniere’ di biogas:103 milioni di tonnellate di deiezioni da trasformare in energia pulita Alla Fiera Internazionale del Bovino da Latte presentate centinaia di soluzioni innovative per sfruttare al massimo questa opportunità.
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li ultimi dati forniti da Aebiom, la prestigiosa associazione con sede a Bruxelles che si pone l’obiettivo di promuovere il settore del biogas a livello europeo, parlano chiaro: il potenziale di energia dell’allevamento italiano è ai primi posti nell’Europa a 27. Dalle deiezioni di bovini e suini allevati in Italia si potrebbero infatti ricavare potenzialmente 0,40 Mtep di energia, vale a dire oltre 4.500 GWh. Questo dato colloca l’Italia al sesto posto in Europa dopo Francia (1,16 Mtep), Germania (0,88 Mtep), Regno Unito (0,58 Mtep), Spagna (0,54 Mtep) e Polonia (0,44 Mtep). L’AEBIOM sottolinea così il potenziale italiano nel campo della produzione di biogas da deiezioni animali, che potrebbe ricoprire il 6% della produzione di energia europea in questo settore entro il 2020. Attualmente gli allevamenti nazionali di suini e bovini producono circa 103 milioni di tonnellate di deiezioni, una vera e propria miniera di biogas sfruttabile dalle aziende agricole, oltre che per produrre energia a scarso impatto ambientale, per integrare il proprio red-
L’AEBIOM (European Biomass Association) di Bruxelles stima che potenzialmente gli allevamenti italiani di bovini e suini potrebbero produrre 0,40 Mtep (Milioni di tonnellate equivalenti petrolio), vale a dire circa 4.500 GWh, grazie all’utilizzo delle deiezioni.
L’ASSeSSOre de CAPiTAni A CreMOnA
Una delle provincie più vocate nell’agroalimentare
T
appa a Cremona, lo scorso 4 ottobre, del giro di ascolto degli operatori del territorio da parte dell'assessore regionale all'Agricoltura giulio de capitani. erano presenti all'incontro, tra gli altri, l'assessore provinciale all'agricoltura gianluca Pinotti e il presidente di Cremonafiere Antonio Piva. «Cremona - ha detto de Capitani - rappresenta una realtà particolare nel panorama agricolo lombardo: possiamo senz'altro dire che è una delle province
più vocate dal punto di vista produttivo e con più diversificazione. La ricchezza del territorio cremonese è in buona parte il frutto di una tradizione agricola consolidata e l'evoluzione di questo settore ha consentito lo sviluppo di una filiera agroalimentare, tra le più avanzate e competitive a livello europeo, che conta circa 4.700 imprese agricole con 7mila addetti e una superficie coltivata pari al 13,9%. Una voce che da sola costituisce l'8% del Pil provinciale».
LA PrOdUZiOne AgriCOLA CreMOneSe
Sono ben 56 i prodotti tipici locali dito. Utilizzare le deiezioni animali per la produzione di energia pulita significa infatti: abbattere i forti costi di smaltimento abbattere il valore di azoto prodotto dalle aziende nel rispetto della stringente direttiva nitrati integrare il reddito aziendale immettendo in rete l’energia prodotta Un’integrazione di reddito che, fermo restando lo scopo primario delle aziende agricole che deve continuare ad essere la produzione di cibo,
può risultare decisiva in questo momento difficile del mercato. L’appuntamento per le aziende che vogliono saperne di più sulle tecnologie, gli investimenti, i possibili ricavi e la normativa in continua evoluzione, è a Cremona in occasione della Fiera Internazionale del Bovino da Latte, dove le aziende più qualificate provenienti da tutto il mondo presenteranno centinaia di soluzioni all’avanguardia per le imprese agricole che vogliono entrare in questo settore.
L
a produzione agricola cremonese mostra una spiccata vocazione per le produzioni della filiera lattiero-casearia. dal provolone, al salame, alla mostarda e al torrone, Cremona conta 56 prodotti tipici locali. il settore zootecnico, tanto delle carni quanto lattiero caseario, rappresenta uno dei pilastri dell'economia e circa il 60% del totale, registrando un patrimonio suinicolo di 1.000.000 di capi, mentre i bovini superano le 300.000 unità. il territorio produce una quantità elevata di latte, destinata per lo più alla trasformazione in grana Padano e Provolone.Sul fronte della multifunzionalità, Cremona registra, in campo agrituristico, 68 aziende e 12 fattorie didattiche; inoltre, con 32 impianti di biogas in funzione e altri 42 in programma, si dimostra anche la provincia che più crede in questo settore. La provincia di Cremona ha aderito al bando per i distretti Agricoli con 4 progetti (Ortofrutticolo Lombardo per il pomodoro, Agroalimentare di qualità, Vivaistico e Agroenergetico) proposti per l'accreditamento.
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SABATO 23 OTTOBre 2010
rAddOPPiATi iL nUMerO degLi iMPiAnTi e LA CAPACiTà COMPLeSSiVA in SOLi 12 MeSi
EnviTec Biogas Italia: nella corsia di sorpasso
nviTec Biogas è l'azienda con la crescita più rapida nel settore del biogas in Italia. Il numero degli impianti e la capacità complessiva sono più che raddoppiati negli ultimi 12 mesi: 41 impianti sono oggi in funzione, in costruzione o in attesa di approvazione (un anno fa 20 impianti), per una capacità complessiva di quasi 36,5 MWel (un anno fa 17,6 MWel ). Si prevede l’allacciamento alla rete per 11 impianti entro la fine dell’anno. Per la chiusura a fine anno 2010 EnviTec Biogas Italia s.r.l. si aspetta un fatturato di oltre 25 milioni di Euro.
innovazioni per aumentare l’efficienza Con le sue nuove tecnologie per aumentare l'efficienza degli impianti di biogas, EnviTec dimostra la sua grande capacità di innovazione. Un agitatore di nuova generazione, il cosiddetto agitatore “Midsize”, viene impiegato nel fermentatore per la miscelazione dei substrati e convince per i numerosi vantaggi che offre rispetto ai miscelatori tradizionali: maggiore redditività, più spinta con consumi minori, miglior rendimento con minor numero di giri e minori perdite per attrito, minore usura delle eliche e minori interventi di manutenzione. Con la sua ultima conquista in fatto di innovazione, un impianto per la desolforazione del biogas all'esterno del fermentatore, EnviTec ha aperto una breccia tecnologica nella depurazione del bio-
PrOFiLi
Una giovane azienda fondata nel 2007, e già leader nel Biogas
E
Lars von Lehmden, Amministratore Unico della filiale italiana di Sommacampagna (VR) dell'azienda leader in Europa nel settore degli impianti di biogas (attualmente 316 impianti per un totale di 183,5 MWel installati nel mondo e 56 per un totale di 40 MWel in costruzione), riconduce questa forte crescita a tre principali motivi: „1) l'elevata tariffa onnicomprensiva di 0,28 Euro per kWh è senza dubbio ciò che ha accelerato il boom in Italia. Negli ultimi tre anni il numero degli impianti di biogas è passato nel settore agro-zootecnico da 154 a 273, di cui 199 operativi e 74 in costruzione ( fonte: censimento CRPA di metà 2010 ). Siamo ancora all’inizio ed il potenziale è enorme; 2) a fronte della concorrenza, EnviTec può mettere sul piatto tutti i suoi vantaggi: l'eccellente qualità tecnica dei suoi impianti, la loro sicurezza e affidabilità, nonché la loro efficienza, che supera mediamente il 92 percento, risultano convincenti per i clienti del settore agricolo e industriale. Vantaggioso è poi il fatto che con EnviTec Biogas i clienti ricevano un'offerta completa, dallo studio di fattibilità fino ai servizi di gestione ( assistenza tecnica e biologica ); 3) EnviTec Biogas dà inoltre prova di essere in grado di mettere a disposizione tutta la capacità dedicata per realizzare i progetti in modo efficiente e nel rispetto delle tempistiche concordate. E questo vale ovviamente anche per le nostre società di scopo con partner agricoli”.
sPecIAle eNeRgIe 25
gas. Infatti, con questa nuova tecnologia di desolforazione si raggiungono, mediamente, efficienze di oltre il 94 percento. Già prima aveva fatto scalpore l'omogeneizzatore “Kreis-Dissolver”. Con questa nuova tecnica di miscelazione, i gestori degli impianti a biogas possono aumentare nettamente la produzione di gas e ottenere pertanto una maggiore resa. Il “Kreis-Dissolver” ottimizza la triturazione dei substrati, e ciò permette di raggiungere una efficienza dell’impianto pari al 98 percento. Offrendo tanti vantaggi aggiuntivi l’omogeneizzatore è nettamente superiore ai sistemi tradizionali per la triturazione delle sostanze in ingresso, come ha rilevato EnviTec in un test di lunga duratura.
envitec biogas ag ricopre tutta la filiera produttiva del biogas, cioè la progettazione e la realizzazione chiavi in mano degli impianti di biogas nonché il loro avviamento e l’assistenza tecnica e biologica. Oltre a ciò enviTec offre il management completo dell’impianto e la gestione operativa. Per l’impianto più grande del mondo per la produzione di biogas in qualità di metano , a güstrow in germania dell’est ( capacità termica allacciata di 55 MW ), enviTec ha fornito i componenti essenziali. Oltre a commercializzare i suoi impianti enviTec gestisce anche impianti a biogas di proprietà cooperando con partner dell’agricoltura e dell’industria. L’azienda è presente in 15 paesi europei nonché in india. nel 2009 enviTec ha realizzato un fatturato di 120 milioni di euro. Attualmente l’azienda impiega oltre 400 dipendenti. dal luglio 2007 enviTec Biogas Ag è quotata nella borsa valori di Francoforte (prime standard ). enviTec Biogas italia s.r.l. venne fondata nel 2007. L’affiliata al 100 percento della enviTec Biogas Ag con sede a Sommacampagna (Vr) impiega attualmente 25 dipendenti. L’azienda è operativa nella progettazione, realizzazione, messa in esercizio ed assistenza degli impianti per clienti e di proprietà in italia.
26 sPecIAle eNeRgIe
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Le PiCCOLe e Medie iMPreSe deVOnO ‘FAre MASSA CriTiCA’
FIPER consolida la presenza degli impianti di teleriscaldamento - biogas agricolo in Lombardia e si affaccia alla Toscana A
l termine del Consiglio Direttivo tenutosi a Cremona, la Federazione consolida la sua rappresentatività nazionale nel teleriscaldamento a biomassa e nel biogas agricolo. In regione Lombardia, il Consiglio ha deliberato l’entrata del Gruppo Cofely- Gdf Suez che gestisce gli impianti di Teleriscaldamento Sellero Novelle spa a Sellero (BS), Fonti Rinnovabili Alta Valtrompia srl a Collio (BS), Società Termoelettrica a Sedrina (BG). A Tirano, in provincia di Sondrio, invece il primo impianto a syngas di Frama srl. Per il comparto biogas, la provincia di Cremona copre il primato dei consorziati; si aggregano a Fiper: Soc. Agricola Valentino, Soc. Agricola Volpi, Fiamena s.s. e Mazzalori. Dalle Alpi agli Appennini: la Federa-
zione si apre alla Toscana con l’entrata della Comunità Montana “Montagna Fiorentina”, che rappresenta gli impianti di Pomino nel comune di Rufina e Rincine nel comune di Londa. Al termine della riunione, il presidente Righini commenta ” Siamo arrivati a quota 104, di cui 80 impianti di teleriscaldamento a biomassa e 24 del biogas agricolo, aderenti alla nostra Federazione. Un segnale importante che dimostra la necessità delle piccole e medie imprese di “fare massa critica” per affrontare in modo sinergico e coordinato la sfida legata allo sviluppo del calore dalla filiera legno e al consolidamento del comparto di biogas agricolo, anche con la creazione della filiera del biometano”.
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bORsA MeRcI teleMAtIcA 27 Pagina a cura di BMTi SpA
analisi sui pReZZi
news caseaRi
notiZie in bReVe
settimana 18.10.10 – 23.10.10
meRcato caseaRio
lattieRo-caseaRi
n nel primo grafico viene rappresentato l’andamento delle quotazioni del grana Padano 10 mesi di stagionatura scambiato sulla Borsa Merci Telematica italiana, sulle piazze di Brescia e Cremona, nel periodo compreso tra maggio 2009 e ottobre 2010. Le quotazioni corrispondono alla media dei prezzi dei contratti conclusi (a “pronta consegna” e franco partenza) ponderata sulle quantità scambiate.
Mercati vivaci per il settore dei formaggi a pasta dura che mantengono un trend positivo. Per il mercato del grana Padano il prezzo del prodotto fresco 10 mesi si attesta tra 7,40-7,50 €/Kg, per quello 1518 mesi attorno a 8,00 €/Kg. Per quanto riguarda il mercato del Parmigiano reggiano il prodotto fresco 12-15 mesi ha fatto registrare un prezzo di 10,00-10,20 €/Kg e quello stagionato 20-24 mesi attorno a 11,50 €/Kg. Per questo prodotto si segnala, nell’ultima settimana, una buona domanda e dei buoni scambi. Come nelle settimane precedenti, si evidenzia un andamento stabile per il mercato del burro e del latte spot, che registra un prezzo di circa 0,42-0,43 €/l, mentre per la panna si rileva un aumento della domanda interna.
n il secondo grafico confronta l’andamento dei prezzi dei contratti conclusi sulla Borsa Merci Telematica italiana sulla piazza di Parma del Parmigiano reggiano scelto con 12 mesi di stagionatura ed i quantitativi scambiati sulla Borsa Merci Telematica italiana. il periodo di riferimento è compreso tra luglio 2009 e ottobre 2010. Le quotazioni corrispondono alla media dei prezzi dei contratti conclusi (a “pronta consegna” e franco partenza) ponderata sulle quantità scambiate.
Quotazioni della borsa merci telematica italiana riferite al periodo 14-10-2010 i prezzi vengono calcolati come media ponderata sulle quantità transate in tutto il territorio provinciale
Macrocategoria Cereali e coltivazioni industriali Cereali e coltivazioni industriali Cereali e coltivazioni industriali Cereali e coltivazioni industriali Cereali e coltivazioni industriali Cereali e coltivazioni industriali Cereali e coltivazioni industriali Cereali e coltivazioni industriali Cereali e coltivazioni industriali Cereali e coltivazioni industriali Cereali e coltivazioni industriali Cereali e coltivazioni industriali Cereali e coltivazioni industriali Cereali e coltivazioni industriali Cereali e coltivazioni industriali Cereali e coltivazioni industriali Cereali e coltivazioni industriali Cereali e coltivazioni industriali Cereali e coltivazioni industriali Cereali e coltivazioni industriali Cereali e coltivazioni industriali Cereali e coltivazioni industriali Cereali e coltivazioni industriali Cereali e coltivazioni industriali Cereali e coltivazioni industriali Cereali e coltivazioni industriali Cereali e coltivazioni industriali Cereali e coltivazioni industriali Cereali e coltivazioni industriali Cereali e coltivazioni industriali Cereali e coltivazioni industriali Cereali e coltivazioni industriali Cereali e coltivazioni industriali Cereali e coltivazioni industriali Cereali e coltivazioni industriali Cereali e coltivazioni industriali Cereali e coltivazioni industriali Cereali e coltivazioni industriali Cereali e coltivazioni industriali Cereali e coltivazioni industriali Cereali e coltivazioni industriali Cereali e coltivazioni industriali Cereali e coltivazioni industriali Cereali e coltivazioni industriali Cereali e coltivazioni industriali Cereali e coltivazioni industriali Cereali e coltivazioni industriali Cereali e coltivazioni industriali Cereali e coltivazioni industriali Cereali e coltivazioni industriali Cereali e coltivazioni industriali Lattiero - caseari Lattiero - caseari Lattiero - caseari Lattiero - caseari Lattiero - caseari Lattiero - caseari Lattiero - caseari Lattiero - caseari Lattiero - caseari Lattiero - caseari
Categoria Semi di girasole Semi di soia Sottoprodotti Macinazione Sottoprodotti Macinazione Sottoprodotti Macinazione Sottoprodotti Macinazione Sottoprodotti Macinazione Sottoprodotti Macinazione Sottoprodotti Macinazione Sottoprodotti Macinazione Sottoprodotti Macinazione Sottoprodotti Macinazione Sottoprodotti Macinazione Sottoprodotti Macinazione Sottoprodotti Macinazione Sottoprodotti Macinazione Sottoprodotti Macinazione Sottoprodotti Macinazione Sottoprodotti Macinazione Sottoprodotti Macinazione Sottoprodotti Macinazione Sottoprodotti Macinazione Sottoprodotti Macinazione Sottoprodotti Macinazione Sottoprodotti Macinazione Sottoprodotti Macinazione Sottoprodotti Macinazione Sottoprodotti Macinazione Sottoprodotti Macinazione Sottoprodotti Macinazione Sottoprodotti Macinazione Sottoprodotti Macinazione Sottoprodotti Macinazione Sottoprodotti Macinazione Sottoprodotti Macinazione Sottoprodotti Macinazione Sottoprodotti Macinazione Sottoprodotti Macinazione Sottoprodotti Macinazione Sottoprodotti Macinazione Sottoprodotti Macinazione Sottoprodotti Macinazione Sottoprodotti Macinazione grano duro grano duro grano tenero grano tenero grano tenero grano tenero grano tenero granoturco secco Parmigiano reggiano Parmigiano reggiano Parmigiano reggiano Parmigiano reggiano Parmigiano reggiano grana Padano grana Padano grana Padano grana Padano grana Padano
Prodotto Semi giras naz. Semi Soia naz Crusca duro rin Crusca Tenero rin Crusca Tenero rin Crusca Tenero rin Crusca Tenero rin Crusca Tenero rin Crusca Tenero rin Cruscame duro Cub Cruscame duro Cub Cruscame duro Cub Cruscame duro Cub Cruscame duro Cub Cruscame duro Cub Cruscame duro Cub Cruscame duro Cub Cruscame duro Cub Cruscame duro Cub Cruscame duro Cub Cruscame duro Cub Cruscame Ten Cub Cruscame Ten Cub Cruscame Ten Cub Farinaccio dur rin Farinaccio dur rin Farinaccio dur rin Farinaccio dur rin Farinaccio dur rin Farinaccio dur rin Farinaccio dur rin Farinaccio dur rin Farinaccio dur rin Farinaccio dur rin Farinaccio dur rin Farinaccio dur rin Farinaccio dur rin Farinaccio Ten rin Farinaccio Ten rin Farinaccio Ten rin Farinetta duro rin Farinetta duro rin Tritello Ten rin Fr. duro fino Fr. duro fino Frumento tenero naz. di forza Frumento tenero naz. foraggero Frumento tenero naz. panificabile Frumento tenero naz. panificabile Frumento tenero naz. panificabile Mais Secco naz. Parm Scelto 13/18 Parm Scelto 13/18 Parm Scelto 19/24 Parm Scelto 19/24 Parm Scelto oltre 24 grana in attesa di marchiatura grana Padano 10 grana Padano 10 grana Padano 12 15 grana Padano riserva
Franco Arrivo Partenza Partenza Arrivo Partenza Partenza Partenza Partenza Arrivo Partenza Arrivo Arrivo Partenza Partenza Partenza Arrivo Partenza Partenza Partenza Partenza Arrivo Arrivo Arrivo Partenza Partenza Arrivo Arrivo Arrivo Arrivo Arrivo Partenza Partenza Arrivo Partenza Partenza Arrivo Arrivo Arrivo Arrivo Arrivo Arrivo Arrivo Arrivo Arrivo Partenza Partenza Partenza Partenza Partenza Partenza Partenza Partenza Partenza Partenza Partenza Partenza Partenza Partenza Partenza Partenza Partenza
Provincia Fi Ve Pr BS Fe Fi MO PC re BS BS Cr Fg Fi Li Mn nA Pg PZ rM Vi BS Mn PV BO BS FC Mi Mn MO Pg Pr Pr PV PZ re Ud BS LO Vr Mn PC BS Li Si rO Pd BO MO rO Ud Pr re Mn Pr re Cr Mn PC Cn Mn
Prezzo U.M.(p) 343 euro / t 345 euro / t 117.5 euro / t 128 euro / t 120 euro / t 113 euro / t 120 euro / t 119 euro / t 129 euro / t 136 euro / t 141 euro / t 141 euro / t 129.586 euro / t 134 euro / t 137 euro / t 142 euro / t 132 euro / t 138 euro / t 127 euro / t 132 euro / t 142 euro / t 142 euro / t 142 euro / t 129 euro / t 141.667 euro / t 151 euro / t 152 euro / t 152 euro / t 152 euro / t 152 euro / t 148 euro / t 144 euro / t 151 euro / t 142 euro / t 137 euro / t 150.5 euro / t 154 euro / t 184 euro / t 187 euro / t 189 euro / t 219.5 euro / t 219 euro / t 139 euro / t 231 euro / t 221 euro / t 242.5 euro / t 195 euro / t 226.333 euro / t 230 euro / t 229 euro / t 191 euro / t 9.7 euro / Kg 10.8 euro / Kg 11.1 euro / Kg 11.1 euro / Kg 11.4 euro / Kg 7.13 euro / Kg 7.15 euro / kg 7.3 euro / kg 7.65 euro / Kg 8.45 euro / Kg
Quantità U.M.(q) 25 t 450 t 44 t 50 t 30 t 15 t 20 t 22 t 18 t 30 t 90 t 30 t 58 t 30 t 90 t 120 t 30 t 30 t 30 t 60 t 30 t 30 t 30 t 50 t 180 t 60 t 30 t 30 t 30 t 30 t 30 t 140 t 60 t 180 t 60 t 60 t 30 t 45 t 20 t 30 t 60 t 30 t 90 t 155 t 300 t 44 t 600 t 90 t 50 t 30 t 600 t 615 forme 220 forme 960 forme 450 forme 150 forme 1400 forme 450 forme 750 forme 400 forme 100 forme
Consegna Pronta Pronta Pronta Pronta Pronta Pronta Pronta Pronta Pronta Pronta Pronta Pronta Pronta Pronta Pronta Pronta Pronta Pronta Pronta Pronta Pronta Pronta Pronta Pronta Pronta Pronta Pronta Pronta Pronta Pronta Pronta Pronta Pronta Pronta Pronta Pronta Pronta Pronta Pronta Pronta Pronta Pronta Pronta Pronta Pronta Pronta Pronta Pronta Pronta Pronta Pronta Pronta Pronta Pronta Pronta Pronta Pronta Pronta Pronta Pronta Pronta
Quotazioni della borsa merci telematica italiana riferite al periodo 14-10-2010
i prezzi e le quantità fanno riferimento a tutte le contrattazioni concluse nella regione; anche in questo caso il prezzo è calcolato come media ponderata sulle quantità transate.
realizzato da: Ufficio Marketing - Milano tel. 02.58438220 - mercati@bmti.it in collaborazione con: Area Prezzi - roma tel. 06.44252822 - prezzi@bmti.it Per l’accreditamento ai servizi BMTi consultare il sito www.bmti.it o contattare gli uffici BMTi
Macrocategoria Cereali e coltivazioni industriali Cereali e coltivazioni industriali Cereali e coltivazioni industriali Cereali e coltivazioni industriali Cereali e coltivazioni industriali Cereali e coltivazioni industriali Cereali e coltivazioni industriali Cereali e coltivazioni industriali Cereali e coltivazioni industriali Cereali e coltivazioni industriali Cereali e coltivazioni industriali Cereali e coltivazioni industriali Cereali e coltivazioni industriali Cereali e coltivazioni industriali Cereali e coltivazioni industriali Cereali e coltivazioni industriali Cereali e coltivazioni industriali Cereali e coltivazioni industriali Cereali e coltivazioni industriali Cereali e coltivazioni industriali Cereali e coltivazioni industriali Cereali e coltivazioni industriali Cereali e coltivazioni industriali Cereali e coltivazioni industriali Cereali e coltivazioni industriali Cereali e coltivazioni industriali Cereali e coltivazioni industriali Cereali e coltivazioni industriali Cereali e coltivazioni industriali Cereali e coltivazioni industriali Cereali e coltivazioni industriali Cereali e coltivazioni industriali Cereali e coltivazioni industriali Cereali e coltivazioni industriali Cereali e coltivazioni industriali Cereali e coltivazioni industriali
Categoria Cereali minori Cereali minori Cereali minori grano duro grano duro grano duro grano duro grano tenero grano tenero grano tenero grano tenero grano tenero grano tenero grano tenero grano tenero grano tenero grano tenero grano tenero grano tenero granoturco secco granoturco secco granoturco secco granoturco secco granoturco secco granoturco secco Semi di cotone Semi di cotone Semi di cotone Semi di girasole Semi di soia Sottoprodotti Macinazione Sottoprodotti Macinazione Sottoprodotti Macinazione Sottoprodotti Macinazione Sottoprodotti Macinazione Sottoprodotti Macinazione
Prodotto Orzo leggero com. Orzo leggero com. Sorgo secco naz. Fr. duro fino Fr. duro fino Fr. duro fino Fr. duro merc. Frumento tenero Canada West Spring2 Frumento tenero com. di forza Frumento tenero com. di forza Frumento tenero com. panificabile Frumento tenero com. panificabile Frumento tenero com. panificabile Frumento tenero com. panificabile Frumento tenero naz. di forza Frumento tenero naz. foraggero Frumento tenero naz. panificabile Frumento tenero naz. panificabile Frumento tenero naz. panificabile Mais Secco Com. Mais Secco naz. Mais Secco naz. Mais Secco naz. Mais Secco naz. Mais secco naz. q. Belgrano Semi di cotone Semi di cotone Semi di cotone Semi giras naz. Semi Soia naz Crusca duro rin Crusca Tenero rin Crusca Tenero rin Crusca Tenero rin Crusca Tenero rin Crusca Tenero rin
Franco Arrivo Arrivo Partenza Partenza Partenza Arrivo Arrivo Partenza Arrivo Arrivo Partenza Arrivo Arrivo Arrivo Partenza Partenza Partenza Arrivo Partenza Arrivo Partenza Arrivo Partenza Partenza Partenza Partenza Arrivo Arrivo Arrivo Partenza Partenza Partenza Arrivo Partenza Arrivo Partenza
regione LOMBArdiA TOSCAnA eMiLiA rOMAgnA LOMBArdiA TOSCAnA TOSCAnA UMBriA eMiLiA rOMAgnA TOSCAnA UMBriA eMiLiA rOMAgnA eMiLiA rOMAgnA TOSCAnA VeneTO VeneTO VeneTO eMiLiA rOMAgnA UMBriA VeneTO eMiLiA rOMAgnA eMiLiA rOMAgnA eMiLiA rOMAgnA FriULi VeneZiA giULiA VeneTO eMiLiA rOMAgnA eMiLiA rOMAgnA LOMBArdiA PUgLiA TOSCAnA VeneTO eMiLiA rOMAgnA eMiLiA rOMAgnA eMiLiA rOMAgnA LOMBArdiA LOMBArdiA TOSCAnA
Prezzo U.M.(p) 200 euro / t 215 euro / t 185.714 euro / t 217 euro / t 221 euro / t 231 euro / t 205 euro / t 315 euro / t 260 euro / t 295 euro / t 227 euro / t 225.714 euro / t 255 euro / t 225 euro / t 249.595 euro / t 195 euro / t 227.643 euro / t 230 euro / t 229 euro / t 196 euro / t 199.75 euro / t 202 euro / t 191 euro / t 197.143 euro / t 235 euro / t 290 euro / t 261.381 euro / t 265 euro / t 343 euro / t 345 euro / t 117.5 euro / t 119.773 euro / t 128.061 euro / t 127 euro / t 133.321 euro / t 113 euro / t
Quantità U.M.(q) 100 t 375 t 1050 t 180 t 800 t 155 t 150 t 90 t 150 t 450 t 150 t 175 t 225 t 150 t 74 t 600 t 140 t 150 t 30 t 50 t 840 t 150 t 600 t 210 t 450 t 30 t 525 t 300 t 25 t 450 t 44 t 97 t 293 t 25 t 2245 t 15 t
Consegna Pronta Pronta Pronta Pronta Pronta Pronta Pronta Pronta Pronta Pronta Pronta Pronta Pronta Pronta Pronta Pronta Pronta Pronta Pronta Pronta Pronta Pronta Pronta Pronta Pronta Pronta Pronta Pronta Pronta Pronta Pronta Pronta Pronta Pronta Pronta Pronta
il meRcato del fRumento duRo naZionale (settembRe 2010) dopo i rialzi che hanno caratterizzato i mesi di luglio e agosto, i prezzi all’ingrosso dei frumenti duri nazionali hanno assunto a settembre un andamento maggiormente stabile, mantenendosi comunque ai massimi degli ultimi 12 mesi. Sulla piazza di Foggia il prezzo franco partenza del frumento duro fino, dopo un rialzo di 10 €/t nella prima rilevazione mensile, è rimasto attestato durante il mese tra i 200 €/t e i 225 €/t. Valori leggermente superiori sulla piazza di Bologna, dove il prezzo franco arrivo del duro fino, produzione Centro, ha chiuso il mese tra i 227 €/t e i 231 €/t. Prezzi in linea con quelli del capoluogo emiliano si sono rilevati anche sulla piazza di Milano. La maggiore stabilità rispetto ai mesi estivi va messa in relazione in primo luogo con una minor pressione all’acquisto da parte dell’industria molitoria. il mercato ha visto una contrazione del numero degli scambi effettuati, nonostante i prezzi del prodotto nazionale si siano mantenuti decisamente più bassi, e quindi più competitivi, rispetto alle alternative sia comunitarie che extracomunitarie: sulla piazza di Milano il prezzo del frumento duro comunitario ha chiuso il mese su valori compresi tra 253 €/t e 268 €/t mentre la quotazione del duro extracomunitario si è attestata sulla soglia dei 290 €/t. Sulla fase di maggior stabilità ha inciso anche l’incertezza relativa all’andamento quantitativo e qualitativo dei raccolti in Canada e negli Stati Uniti, tradizionali paesi esportatori in italia. il meRcato ceRealicolo inteRnaZionale(settembRe 2010) i prezzi del grano sui mercati internazionali nel mese di settembre hanno fatto registrare consistenti incrementi, con quotazioni che sono tornate sugli stessi livelli toccati agli inizi del mese di agosto. Ad incidere su tale andamento è stato sicuramente il taglio delle esportazioni russe di grano preannunciato fino alla fine del 2010 e per una parte del 2011. L’international grains Council (igC) ha confermato le precedenti stime di produzione di grano a livello mondiale a 644 milioni di tonnellate per la campagna 2010/11, pari a 33 milioni di tonnellate in meno rispetto alla precedente campagna. Per quanto riguarda la produzione di frumento tenero all’interno dei confini comunitari, il Coceral, il Comitato del commercio dei cereali, mangimi, semi oleosi, ha stimato una riduzione del raccolto dai 129,9 milioni di tonnellate della precedente campagna ai 126,8 milioni di tonnellate dell’attuale. Sul fronte della qualità, si registra un forte peggioramento per il grano tedesco, con circa il 50% del raccolto con caratteristiche non panificabili, mentre in Francia si trova attualmente la maggior parte del grano panificabile europeo. La germania ha, quindi, grandi quantitativi di grano ad uso foraggero da destinare all’export e la necessità di approvvigionarsi sul mercato estero per il grano di alta qualità, mentre per la Francia vale l’inverso. L’ampia disponibilità di grano foraggero tedesco rende fortemente competitiva tale coltura sul mercato francese rispetto al mais.