Autorizzazione tribunale di Brescia n. 12/2002 - Sped. in abb. post. 45% - art. 2 comma 20/b Legge 662/96 - Filiale di Brescia
ANNO X - BRESCIA dicembre 2011 - numero 4
magazine
FORZA IMPRENDITORIALE SPIRITO SOCIALE
ANNO X - BRESCIA dicembre 2011 - numero 4
ANNO X - BRESCIA settembre 2011 - numero 3
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ANNO X - BRESCIA giugno 2011 - numero 2
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FORZA IMPRENDITORIALE SPIRITO SOCIALE
Sommario SOMMARIO
Autorizzazione tribunale di Brescia n. 12/2002 - Sped. in abb. post. 45% - art. 2 comma 20/b Legge 662/96 - Filiale di Brescia
ANNO X - BRESCIA marzo 2011 - numero 1
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Editoriale 4 Forza imprenditoriale spirito sociale
News 5 Confartigianato: un 2011 di sfide e di lotta per battere la crisi
Comitato di redazione Carlo Piccinato, Fulvio Tedoldi, Marco Metallo, Franco Guarino, Michele Turrini, Giovanna Lombardi, Paolo Corbucci Progetto, realizzazione e stampa a cura di: Immago - Chiari (Bs) Tel. 030 7000111
Autorizzazione Tribunale di Brescia n. 12/2002 Sped. abb. post. 45% art. 2 comma 20/b L. 662/96 Autorizzazione filiale di Brescia N. 4 Anno X - dicembre 2011
Ambiente 21 Corsi Formativi
8 Quanto spendi per l’elettricità? Conoscere, capire, risparmiare
21 Emissioni in atmosfera
11 Associarsi non è un costo, ma un investimento per la tua azienda!
Addetto stampa Michele Torreggiani
20 Solarium per l’abbronzatura nuove regole
7 Tassati e Mazziati.
9 Boom della bolletta energetica: 61,9 miliardi, + 26,5% in 12 mesi
Direttore responsabile Eugenio Massetti
18 Istituto Nazionale di Assistenza e di Patronato per l’artigianato
13 Brescia medaglia d’argento in Lombardia
Categorie 14 CONTRIBUTO QUOTA Albo autotrasportatori 15 I prodotti alimentari cambiano etichetta: arriva quella europea 15 La Scuola Acconciatori in visita all’accademia Tony & Guy di Londra 16 Taxi esclusi dalle liberalizzazioni 17 Obbligo catene o pneumatici invernali 18 Grande presenza per il seminario “Sai tutto sulla detergenza?”
21 Autorizzazione trasporto propri rifiuti 21 Sistri
Lavoro e previdenza 22 Firmato nuovo CNL imprese benessere 23 Le novità, in materia di lavoro, della Legge di Stabilità 26 Assemblea annuale dei soci dell’Anap della Provincia di Brescia
Formazione 27 Formazione gratuita 2012 27 Saldatura, formazione gratuita 28 Corso di design per gli Orafi bresciani 29 Settore formazione: tutte le nuove proposte formative
Fiscale 30 La Legge di stabilità per il 2012 31 Beni intestati alla società e in godimento ai soci
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Editoriale
FORZA imprenditoriale spirito sociale Eugenio Massetti
Non sono più i momenti di piangere sul latte versato. Sempre più spesso incontro artigiani che si lamentano della situazione attuale, guardano costantemente al passato, cercando di ritornare su posizioni che ormai, non solo noi, ma le principali economie occidentali e del nord America hanno perso. Meglio innovare, creare qualcosa di nuovo, svilupparsi.
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In questi giorni mi sono riletto le parole di Einstein sulla crisi. Mi sembra giusto riproporle in questa occasione.
Non si potrà porre rimedio facilmente alla generale situazione di difficoltà se non vi sarà, in tempi rapidi, una più alta consapevolezza collettiva che i tempi passati difficilmente ritorneranno. Per fare ciò bisogna essere saldi e coscienti che il lavoro che ci aspetta non è di breve periodo, ci attende cioè un tempo lungo in cui occorrerà esplicitare fino in fondo, senza impazienze, tutte le nostre capacità d’innovazione e cambiamento.
È nella crisi che sorge l’inventiva, le scoperte e le grandi strategie. Chi supera la crisi supera se stesso senza essere ‘superato’. Chi attribuisce alla crisi i suoi fallimenti e difficoltà, violenta il suo stesso talento e dà più valore ai problemi che alle soluzioni. La vera crisi, è la crisi dell’incompetenza. L’inconveniente delle persone e delle nazioni è la pigrizia nel cercare soluzioni e vie di uscita.
In questo momento delicato, è necessario difendere il territorio e fare in modo che ci sia un punto di riferimento forte nel settore del credito. Cosa che Confartigianato sta facendo.
Senza crisi non ci sono sfide, senza sfide la vita è una routine, una lenta agonia. Senza crisi non c’è merito. È nella crisi che emerge il meglio di ognuno, perché senza crisi tutti i venti sono solo lievi brezze.
La nostra organizzazione è un punto di riferimento soprattutto per le piccole e medie imprese. Ma fornire supporto non è più sufficiente. A fronte di uno scenario diverso devono cambiare anche gli atteggiamenti degli imprenditori e delle aziende.
Parlare di crisi significa incrementarla, e tacere nella crisi è esaltare il conformismo. Invece, lavoriamo duro. Finiamola una volta per tutte con l’unica crisi pericolosa, che è la tragedia di non voler lottare per superarla”.
nione, collaborazione, intesa. Sono questi gli elementi che oggi, così come è stato in passato, rappresentano gli anelli chiave per superare la crisi. In questo contesto Confartigianato c’è. Se vogliamo comprendere quale sarà il nostro futuro, occorre fare luce sulle ragioni delle nostre difficoltà attuali, sui rischi che corre oggi la nostra economia, Italiana, ma anche locale.
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“Non possiamo pretendere che le cose cambino, se continuiamo a fare le stesse cose. La crisi è la più grande benedizione per le persone e le nazioni, perché la crisi porta progressi. La creatività nasce dall’angoscia come il giorno nasce dalla notte oscura.
News
Confartigianato: un 2011 di sfide e di lotta per battere la crisi Tante tasse, troppe. Ben 54 miliardi di maggiori imposte sulle spalle dei contribuenti italiani rispetto agli altri cittadini europei, pari a 3,5 punti di Pil, a fronte di una crisi che continua a stringere le imprese.
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el corso del 2011 Confartigianato Imprese Unione di Brescia ha lottato e affiancato i propri artigiani, nella consapevolezza che la crisi è ancora al di là dal finire. Intesa e non solo impresa perché solo l’Unione tra gli artigiani permette di crescere e superare le difficoltà. In questo senso il consorzio nazionale Cenpi a guida bresciana ha fatto sistema alleandosi con il consorzio Caem del Veneto e Friuli, aumentando la massa critica, raddoppiando i numeri (e siamo solo
all’inizio), contenendo il costo dell’energia elettrica per le imprese con un risparmio in bolletta dal 6 al 10%. Confartigianato ha ristrutturato i propri servizi su misura per l’associato, che diventa un unicum con i propri problemi da risolvere. Una personalizzazione che porta ad un legame stretto con le aziende, grazie anche a maggiori relazioni, come ad esempio gli ottimi risultati della Confartigianato del Garda, che rappresen-
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News
ta complessivamente oltre 40mila imprese artigiane e piccole imprese associate che sta stringendo importanti convenzioni per abbattere i costi dei servizi. Molte le battaglie a livello sindacale combattute in un contesto non certo facile. Ricordiamo il rinvio dell’entrata in vigore del Sistri, il “nuovo sistema informatico di tracciabilità dei rifiuti”, Il Made In Comunitario, la difesa degli interessi dei panificatori per la chiusura domenicale e per le quantità di sale nel pane, il supporto al settore dell’Autotrasporto, la lotta contro la liberalizzazione delle licenze taxi, le difficoltà del settore bellezza ed estetica, i ritardi di pagamento degli enti pubblici, solo per citarne alcune. Battaglie di tutela, ma anche per affermazione delle nostre posizioni, come la legittima richiesta per l’inserimento del settore artigiani nel tavolo della crisi aperto dal Prefetto di Brescia. Nella formazione sono stati avviati decine di corsi e progetti di sviluppo per le imprese, grazie al supporto finanziario di FondoArtigianato. Diversi gli argomenti trattati, come il Design, l’energia, lo sviluppo del marketing artigiano e per gennaio partirà un importante corso per disegnatori orafi che esalterà la fantasia del design italiano apprezzatissimo all’estero e il potenziamento della scuola parrucchieri, l’unica a Brescia all’interno di
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una associazione. La mancanza di liquidità, che nel 2011 si è inasprita ulteriormente, ho spinto Confartigianato ad aiutare in misura ancora maggiore di quanto già fatto in passato, i propri artigiani, tanto che la Cooperativa fidi ha aumentato del 20% il numero delle pratiche. Consapevoli che il futuro è dei ragazzi, è stato ulteriormente potenziato il supporto al Gruppo Giovani, che ha lanciato il nuovo programma “Giovani per un progetto” al fine di informare e portare innovazione alle nuove generazioni. Riorganizzazione che ha riguardato anche la scuola parrucchieri, oggi un punto di riferimento nel panorama italiano. Al pari è stato fatto dalle Donne di Confartigianato, con una bresciana al timone del gruppo lombardo. L’organizzazione ha ulteriormente potenziato il servizio per gli artigiani che vogliono andare in pensione e per coloro che ci sono già, grazie all’Anap (Associazione nazionale anziani e pensionati) e all’Inapa (Istituto nazionale di assistenza e patronato per l’artigianato). Servizio, supporto, ma anche territorio. Nel corso del 2011 sono state molte le iniziative realizzate sul territorio, grazie anche all’aiuto degli uffici mandamentali. In particolare si ricordano i convegni per la viabilità, come le problematiche dei collegamenti di Orzinuovi e la Bassa con Brescia e la Brebemi. Sul piano dell’internazionalizzazione è continuata la forte collaborazione con la Camera di Commercio di Brescia ed in particolare Probrixia e l’intesa con altre organizzazioni artigiane lombarde per l’accesso ai bandi e vaucher per le nostre imprese. Interessante in particolare il progetto Russia, già attuato da alcune imprese del settore alimentare e della panificazione. In ultimo una bella soddisfazione per Confartigianto, l’incremento dei tesserati, grazie ad un intenso lavoro di struttura e di territorio, nella consapevolezza che oggi più che mai le aziende hanno bisogno di supporto e che l’Unione fa la forza.
News
Tassati e Mazziati L’Italia vista da Giuseppe Bortolussi… e dalla Confartigianato L’Italia può essere considerata come un condominio che ha le scale sporche, l’ascensore è rotto, le tasse condominiali però sono alte, dove un condomino su sei non le paga, l’amministratore italiano incassa più euro del collega tedesco, che, invece, fa funzionare l’edificio a puntino.
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uesta l’allegoria espressa da Giuseppe Bortolussi, segretario della Confartigianato di Mestre, in un dibattito presso la sede della Confartigianato Bresciana, alla presenza del presidente, Eugenio Massetti, Emilio Del Bono, capogruppo Pd in Loggia; Fausto Di Mezza, PDL, assessore al Bilancio del Comune di Brescia. La pressione fiscale media in Italia è del 43,2%, ma l’insieme di tasse e balzelli l’accresce per molti oltre il 50%. Dare tutte le colpe agli evasori aiuta a nascondere che lo Stato italiano incassa più degli altri spendendo male. Occorre «una rivoluzione che metta al centro il problema della spesa pubblica», ha spiegato Bortolussi. Importante, sottolinea Massetti, che gli artigiani conoscano i dati reali, «ad esempio le molte imposte una tantum che non sono state mai cancellate», per chiedere alla politica risposte concrete. “In Italia esiste un problema sostanziale, si chiede alle imprese e ai cittadini di fare di più, sempre di più. Se i lavoratori autonomi hanno ben 26 voci da sborsare, se paghiamo le tasse sulle tasse con Iva e accise, se alla pompa diamo soldi per la guerra in Abissinia e la crisi di
Suez, se i ritardi della Giustizia costano ogni anno 2 miliardi al sistema delle imprese? Dalla casa il fisco ricava 43 miliardi di euro, dai trasporti 58 miliardi, nelle bollette le imposte rappresentano il 39%. Come fare se la spesa sociale è il 9.4% del Pil, la più bassa d’Europa, se l’economia sommersa rappresenta il 16.9% del Pil, se paghiamo due volte i servizi prima con le tasse poi se li utilizziamo, se lo Stato è paradossalmente contento dell’aumento dei prezzi perché percepisce più Iva? «Di fronte a questo – ha detto il presidente – un ministro ha sollecitato le imprese a fare la loro parte? Che parte possiamo fare, le banche non ci fanno credito, all’estero siamo penalizzati per i nostri costi troppo alti, il patto di stabilità impedisce alle amministrazioni di onorare i debiti con chi ha lavorato, che parte dobbiamo fare signori ministri?». Bisogna «abbandonare gli slogan e discutere del merito», come afferma Del Bono che invoca «la chiarezza della tassazione: il libro illustra bene l’esistenza di tasse occulte come la “tassa sulle tasse”, imposte calcolate su una base imponibile che contiene già una tassa al suo interno». Alla trasparenza va unita la progressività: «Ciascuno paghi in proporzione alla propria ricchezza». Di Mezza concorda e aggiunge: «Non c’è solo l’eccesso di tassazione: la politica deve accrescere il reddito delle piccole imprese. Oggi non sono competitive anche per l’alto costo di energia e trasporti, la mancanza di liberalizzazioni e investimenti. Problemi atavici, sui quali la società civile deve portare idee nuove». La soluzione? Per Bortolussi è il federalismo: «Porta a una spesa decentrata, soggetta al controllo dei cittadini, che abbatte della metà il costo della macchina burocratica».
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News
Quanto spendi per l’elettricità?
Conoscere, capire, risparmiare Convegno a LUMEZZANE
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uanto spendi per l’elettricità? Conoscere, capire, risparmiare. Questo il titolo del convegno, che si è tenuto martedì 8 novembre, destinato alle piccole e medie imprese organizzato da Confartigianato Lumezzane in collaborazione con l’ufficio Energia di Confartigianato Brescia ed il Comune di Lumezzane. L’incontro si è svolto presso la sede valgobbina di Confartigianato, a Lumezzane. I tecnici dell’Organizzazione hanno illustrato, in modo chiaro e diretto come leggere la bolletta dell’energia elettrica. “Capire la bolletta è la premessa fondamentale per controllare i costi energetici delle nostre imprese, e per sottoscrivere un buon contratto” ricorda Flavia Caldera, presidente di Confartigianato Lumezzane. Ad aprire i lavori il saluto del presidente di Confartigianato Imprese Unione di Brescia Eugenio Massetti, del presidente di Lumezzane Flavia Caldera e del Sindaco di Lumezzane Silverio Vivenzi. Durante la serata è stato spiegato in modo semplice e diretto il funzionamento dei costi per l’uso delle reti, come valutare un buon contratto senza incappare in inganni, e come difendersi da comportamenti poco trasparenti. Occhi aperti alla bolletta. Il consiglio è quello di ottenere un parere qualificato sul proprio contratto di fornitura. In effetti sul mercato libero esistono diverse opzioni, che diventano realmente convenienti se si rappresentano consumi “importanti”. Non a caso numerose imprese e anche alcuni comuni hanno già aderito a forme consortili per l’acquisto di energia, che spesso hanno l’ulteriore 8 BRESCIA ARTIGIANA magazine
vantaggio di offrire una consulenza personalizzata. Ad esempio CEnPI (Confartigianato Energia per le Imprese), già da anni conta più di 4000 punti di fornitura tra cui aziende, enti locali, e realtà associative. Il risparmio medio rispetto ai contratti standard è superiore al 12%, ma in taluni casi arriva anche al 30%, ed infatti CEnPI di Confartigianato sta rapidamente incrementando l’aggregato di consumi che rappresenta e sta ampliando la gamma di servizi con il gas metano. A prova di ciò è possibile ottenere una consulenza iniziale gratuita e senza impegno contattando l’ufficio energia di Confartigianato (energia@confartigianato. bs.it, fax 030 3745337, tel. 030 3745276/275).
Convegno a VESTONE
La sfida «green» per la Valsabbia Sono molte le opportunità offerte alle imprese dalla filiera delle fonti rinnovabili. In un convegno a Vestone docenti e imprenditori fanno il punto sulla questione
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a valle siderurgica a «green valley». È possibile che nel prossimo futuro il tessuto economico della Valsabbia si trasformi e colga le interessanti e appetibili opportunità che le fonti rinnovabili dischiudono? Di questo interessante percorso evolutivo si è parlato a Vestone, nel corso di una tavola rotonda che aveva appunto per tema: «Economia della Valle Sabbia: quali opportunità dalle nuovi fonti energetiche?». L'incontro, coordinato da Gianni Bonfadini, vicecaporedattore del Giornale di Brescia, ha visto la partecipazione di docenti, imprenditori, artigiani e esponenti del mondo del credito. Il presidente della Confartigianato, Eugenio Massetti, ha messo in luce che gli artigiani locali hanno colto appieno le opportunità derivanti dalle nuove fonti energetiche, attraverso un'intelligente trasformazione delle proprie competenze: da semplici elettricisti, ad esempio, ad esperti del fotovoltaico.
News L’importanza di utilizzare il nostro Consorzio Cenpi: risparmiare si può!
Boom della bolletta energetica: 61,9 miliardi, + 26,5% in 12 mesi
Rilevazione di Confartigianato
Il caro-energia costa 2.458 euro all’anno a ciascuna famiglia italiana
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olletta energia elettrica, Brescia +7% in 12 mesi. La bolletta energetica pesa come un enorme macigno sulle tasche degli italiani. Secondo le rilevazioni di Confartigianato Imprese Unione di Brescia, presieduta da Eugenio Massetti, a settembre 2011 si è toccato il picco più alto degli ultimi 20 anni: 61,9 miliardi, pari ad un’incidenza del 3,91% sul Pil. In pratica, ogni famiglia paga una bolletta energetica di 2.458 euro all’anno. “A far esplodere il costo dell’energia, aumentato del 26,5% negli ultimi 12 mesi, ha contribuito l’aumento del prezzo del petrolio che a settembre 2011 si è attestato a 108,56 dollari al barile, con un boom del 143% rispetto a marzo 2009. Inevitabili le ripercussioni sui prezzi dei carburanti, dei trasporti e del gas. Il nostro Paese fa registrare aumenti ben superiori a quelli medi europei”, spiega il presidente Massetti; infatti, tra ottobre 2010 e ottobre 2011, in Italia il prezzo del gas è aumentato del 12,2%, mentre nell’area Euro la crescita si è fermata al 10,1%. Ad allontanarci dai prezzi medi registrati in Europa è anche l’aumento del prezzo di carburanti e lubrificanti: tra ottobre 2010 e ottobre 2011 la variazione è stata del 17,4%, vale a dire 3,3 punti in più rispetto al 14,1% dell’area Euro. In particolare, da novembre 2010 ad oggi, la benzina senza piombo ha fatto registrare un rincaro del 15,3%, mentre il prezzo del gasolio auto è salito, nello stesso periodo, del 22,1%. “Il problema non è solo elettrico, ma anche legato ai trasporti” – continua il leader di Confartigianato. Le differenze fra Italia ed Eurozona è evidente anche per il capitolo trasporti: negli ultimi 12 mesi i prezzi in Italia hanno mostrato un’impennata del 7,7%, vale a dire 3,2 punti in più rispetto all’aumento del 4,5% dell’area Euro. Confartigianato mette in evidenza che in alcune zone d’Italia i prezzi dei trasporti hanno subito incrementi superiori all’8%: se Brescia si piazza ad un +7%, la maglia nera va a Potenza con un aumento del 10,5%, seguo-
no Venezia con il 9,1%, Verbania con il 9%, Trento con l’8,8%, Pescara e Piacenza con l’8,4%, Varese con l’8,1 e Mantova con l’8%. Per abbassare il costo dell’energia, continua il Presidente di Confartigianato Eugenio Masetti, “sono necessarie riforme strutturali, ma come organizzazione abbiamo creato il Consorzio Cenpi, che ha come scopo il risparmio economico sull’acquisto proprio di energia. Oggi più che mai l’Unione fa la forza”.
Variazione prezzi di gas, carburanti e trasporti nei principali paesi Eurozona var. % ottobre 2010-ottobre 2011; gas naturale, carburanti e lubrificanti e Trasporti; indice armonizzato europeo (IPCA) Paesi Germania Spagna Francia Italia Euro area a 17 Differenze Italia-Eurozona
Gas 6,5 16,4 6,2 12,2 10,1 2,1
Carburanti e lubrificanti Trasporti 12,4 4,5 15 3,8 13,7 2,4 17,4 7,7 14,1 4,5 3,3 3,2
Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Eurostat
Costo del petrolio importato costo del greggio importato tra marzo 2009 e settembre 2011- prezzi FOB costo costo euro/$ greggio in greggio in $/barile €/barile marzo 2009 0,766 44,67 34,22 settembre 2011 0,726 108,56 78,81 variazione 63,89 44,60 variazione % cumulata in 30 mesi di ripresa 143,0 130,3 Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati MSE-Dgerm
Dinamica dei prezzi dei carburanti in Italia al 21 novembre 2011 Prezzi al consumo in €/1000 litri; imposte = Iva + accise; variazione annuale in €/1000 litri prodotto Benzina senza Pb Gasolio Auto Gpl auto
un anno var. prezzo al var. var. var. % prima netto imposte imposte totale totale 1.587,6 1.377,1 106,4 104,1 210,5 15,3 1.525,0 1.248,9 161,5 114,6 276,2 22,1 721,9 684,2 26,4 11,2 37,7 5,5
21-nov-11
Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati MSE-Dgerm BRESCIA ARTIGIANA 9 magazine
News
Tesseramento
2012
Le aree della Confartigianato Unione di Brescia Area Soci Nuova Impresa - Tel. 030 3745290 • Offre importanti informazioni a chi intende intraprendere l’attività di imprenditore
Area Categorie e Marketing Associativo - Tel. 030 3745216 • Scuola Acconciatori, corsi per apprendisti e corsi di perfezionamento per acconciatori
Area Fiscale e Tributaria - Tel. 030 3745247 • Tenuta della contabilità ordinaria e semplificata; • Servizio C.A.A.F., per la consegna dei mod. 730, RED, ISEE e DETRA (detraz. pensionati)
• Servizio C.A.I.T. (Centro Assistenza Impianti Termici), offre agli impiantisti termici il servizio di trasmissione al Catasto Unico Regionale
Area Lavoro e Paghe - Tel. 030 3745219 • elaborazione cedolini paga dipendenti, compensi lavoratori parasubordinati e colf; Area Servizi Tecnici e Formativi - Tel. 030 3745233 • Check-up aziendale in tema di sicurezza ed ambientale (L 81/08) • Documentazione H.a.c.c.p. (igiene alimentare) e assistenza annuale; • Formazione finanziata a pagamento e apprendistato professionalizzante
• Settore Trasporti, il servizio fornisce la consulenza legislativa nel settore trasporto Patronato I.N.A.P.A. - Tel. 030 3745289 • Presentazione ed istruttoria delle pratiche INPS, sottoscrizioni Fondi Pensione. Consulenza assicurativa - Tel. 030 3745295 • Stipula polizze assicurative, controllo di polizze in corso.
Consulenza legale - Tel. 030 37451 Area Credito - Tel. 030 3745222 • Contenzioso Legale e Tributario. • La Cooperativa Artigiana di Garanzia ha lo scopo di agevolare l’accesso al credito delle imprese • Recupero Crediti.
Le sedi della Confartigianato Unione di Brescia Brescia - Via Orzinuovi, 28 - Tel. 030.37451 - Fax 030.3745334 - info@confartigianato.bs.it - www.confartigianato.bs.it Breno Via Aldo Moro, 6 breno@confartigianato.bs.it
Resp.: Valerio Magnolini Tel. 0364.321047 Fax 0364.321047
Gavardo Resp.: Roberto Bonardi Via Stazione, 61 Tel. 0365.374309 gavardo@confartigianato.bs.it Fax 0365.374312
Orzinuovi Resp.: Bruno Tomasoni Via Obici, 36 Tel. 030.9941620 orzinuovi@confartigianato.bs.it Fax 030.9941632
Chiari Via SS. Trinità, 19/7 chiari@confartigianato.bs.it
Resp.: Enrico Salemi Tel. 030.711097 Fax 030.7100487
Resp.: Patrizio Gennari Gussago Via Acquafredda, 20 Tel. 030.2520776 gussago@confartigianato.bs.it Fax 030.2520776
Palazzolo sull’Oglio Resp.: Giorgio Claretti Via Matteotti, 10 Tel. 030.7401601 palazzolo@confartigianato.bs.it Fax 030.7403335
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Leno P.zza Cesare Battisiti, 37/C leno@confartigianato.bs.it
Resp.: Tiziana Pesci Tel. 030.9038260 Fax 030.9038759
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Desenzano del Garda Via Marconi, 133 desenzano@confartigianato.bs.it
Resp.: Neris Gandini Tel. 030.9141914 Fax 030.9914817
Resp.: Cristian Rossetti Lumezzane Via Monsuello, 45/E Tel. 030.827508 lumezzane@confartigianato.bs.it Fax 030.8921385
Resp.: Domenico Bottalico Verolanuova Via Zanardelli, 6 Tel. 030.932120 verolanuova@confartigianato.bs.it Fax 030.9362500
Edolo Via Marconi, 56 edolo@confartigianato.bs.it
Resp.: Eliseo Orsatti Tel. 0364.71633 Fax 0364.770051
Resp.: Domenico Bottalico Montichiari Via Papa Paolo VI, 21 Tel. 030.9651967 montichiari@confartigianato.bs.it Fax 030.9651967
Resp.: Stefano Bontacchio Villa Carcina Via Glisenti, 68/F Tel. 030.881445 villacarcina@confartigianato.bs.it Fax 030.881263
Le CONVENZIONI per le imprese Associate
CENPI
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s.c.r.l.
Confartigianato Energia Per le Imprese
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Associarsi non è un costo, ma un investimento per la tua azienda! U
niti per combattere la crisi. Questo il messaggio promosso da Confartigianato Imprese Unione di Brescia nel corso della Campagna Tesseramento 2012. Collaborazione che l’organizzazione di via Orzinuovi propone, non solo alle aziende artigiane, ma a tutte le associazioni d’ispirazione cattolica, seguendo, rivisitato in chiave locale, il progetto delineato a Todi nel «Manifesto per la buona politica ed il bene comune». Da parte sua Confartigianato invita i vertici di Acli, Cisl, Coldiretti, Compagnia delle Opere, Confcooperative, Mcl «per ascoltare e condividere le riflessioni ed anche immaginare eventuali iniziative locali, che rafforzino la nostra reciproca collaborazione ed il nostro impegno, in una funzione non solo di rappresentanza di interessi particolari ma di sprono sociale per la concretizzazione di una buona politica, volta alla realizzazione del bene comune», spiega il presidente Eugenio Massetti. Nella consapevolezza di abitare «un territorio ove storicamente, spesso più che altrove, la nostra presenza ha segnato il suo svolgersi nell’impegno sociale verso la collettività». Secondo una ricerca, continua il leder di Confartigianato, «in generale gli italiani pensano che la politica debba esprimere una sintesi dei valori cattolici e laici (39%) e che la presenza della Chiesa nella politica italiana sia eccessiva (36%). Tuttavia circa un quinto pensa che i valori cattolici debbano essere affermati con più forza. Questa posizione si rafforza naturalmente nei cattolici praticanti. Sia tra gli impegnati che tra i praticanti scarsamente impegnati la posizione prevalente, non maggioritaria, è quella della sintesi dei valori». La realtà attuale non è molto diversa dagli anni del dopoguerra. Se la realtà odierna è difficile, non è detto che lo sia anche il futuro, le problematiche degli anni ’50 sono state superante ed è arrivato il boom economico. Per tornare a sorridere, continua Massetti, «credo che l’unica strada sia ancora quella di rimboccarsi le maniche e restare uniti, collaborare, essere concorrenti e non conflittuali. Oggi come allora Confartigianato c’è. Da parte nostra ci stiamo impegnando al massimo per
aiutare le aziende. Sta anche agli artigiani, ritornare a fare intesa e non solo impresa, nella consapevolezza che alla fine di ogni galleria c’è sempre la luce, un buon motivo per tesserarsi con Confartigianato».
Un opera donata alla Casa di Riposo di Verolanuova dal nostro associato di Orzinuovi Luciano Rizzi
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a casa di Riposo Gambara-Tavelli, Fondazione Onlus di diritto privato senza scopo di lucro, ha sede in Verolanuova ed è in tale modo denominata in quanto trae origine dalla fusione di Istituzioni precedentemente funzionanti nella medesima collocazione, precisamente: - Ospedale Civile (Infermeria Acuti) con sede nel Comune di Verolanuova, fondato nell’anno 1728 dalla Contessa Elisabetta Grimani Gambara, costituito in Ente autonomo e classificato con D.P. N°7712 del 09/03//1939; - Istituto Cronici con sede in Verolanuova, fondato nell’anno 1882 col concorso delle rendite del legato Tavelli Giovanni.
30 settembre 2011, inaugurazione “Madonna dell'Albergo”, ideatore e donatore Geom. Luciano Rizzi
BRESCIA ARTIGIANA 11 magazine
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12 BRESCIA ARTIGIANA magazine
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Brescia medaglia d’argento in Lombardia La nostra provincia è la seconda dietro Milano per numero di dipendenti e di imprese
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gni giorno nella nostra provincia nascono nove nuove imprese. Si colloca ai primi posti per il numero di imprese artigiane, in fatto di imprenditori e dipendenti cede il passo soltanto a Milano. Brescia si conferma un territorio «fertile» per l’artigianato, almeno stando a «Territori 2011. Oltre 10 mila numeri su piccole imprese e contesti di oltre 100 territori italiani», analisi curata dall’ufficio studi di Confartigianato Imprese, che, come si legge nella presentazione del volume, «racconta cosa è l’artigianato e la piccola impresa, ne misura i punti di forza e delinea l’ambiente che circonda il sistema imprenditoriale». Nella nostra provincia a fine 2010 si sono registrate 38.465 imprese artigiane, che rappresentano il 31,67% delle imprese (percentuale superiore al dato lombardo che si attesta al 27,9%), collocando Brescia al 2 posto dietro il capoluogo lombardo. Quanto a dipendenti, poi, secondo i dati Istat riferiti al 2008, se ne registrano 56.417, contro i 60.585 di Milano.
Le imprenditrici artigiane, invece, sono 10.344. Per il numero di stranieri a capo di imprese individuali, il nostro territorio si posiziona al 2 posto, con 8.440 titolari, dato comunque ben inferiore a quello milanese (23.833). La crisi non ha risparmiato le imprese artigiane orobiche: nel 2010 sono infatti state autorizzate 8.800.184 ore di cassa integrazione, con un’incidenza di 156 ore per dipendente (268 ore per il manifatturiero artigiano, comparto che assorbe il 90,6% delle ore di Cassa). Ma quante imprese artigiane nascono ogni giorno nel Bresciano? Undici, stando ai dati Unioncamere - Infocamere del 2010 (complessivamente in Lombardia sono 77), contro le 21 di Milano. Se poi ci sono scuole di pensiero diverse sul «piccolo è bello», il dato è uno solo: la dimensione media per impresa artigiana è di 3,1 addetti, di poco superiore a quella regionale (2,7).
Brescia
Posizione tra le province lombarde
Lombardia
38.465
266.772
Media addetti
3,1
2,7
Imprese nate ogni giorno
11
77
Incidenza sociale dell’artigianato
3,3
2,7
Valore aggiunto nell’artigianato
6.113,1
38.415,2
Totale imprenditori
49.320
371.240
Imprenditrici
10.344
70.693
8.440
61.568
Dipendenti
56.417
303.736
Apprendisti
5.709
29.766
8.800.184
39.483.869
Imprese artigiane
Titolari stranieri di imprese individuali
Ore di Cig autorizzate
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CONTRIBUTO QUOTA Albo autotrasportatori S
ulla Gazzetta Ufficiale n. 254 del 31 ottobre 2011 è stata pubblicata la deliberazione del Comitato Centrale del 25 ottobre 2011, con la quale sono state determinate le quote da versare per l’iscrizione all’Albo per l’anno 2012 (invariate rispetto al 2011 e 2010). COME PREVISTO DA COMUNICAZIONE DELL’ALBO, IL MINISTERO NON INVIERÀ PIÙ IL BOLLETTINO PRESTAMPATO Ciò nonostante le imprese iscritte all’Albo Autotrasportatori dovranno versare entro il 31 dicembre 2011 la quota d’iscrizione per il 2012 secondo le modalità stabilite dal Comitato centrale, che prevedono, come lo scorso anno, il versamento dell’importo tramite internet o con bollettino postale. MODALITÀ AMMESSE PER IL PAGAMENTO: • On-line Tramite una password individuale fornita dall’Albo ai singoli iscritti con una semplice procedura di iscrizione al sito dell’Albo www.alboautotrasporto.it si accede all’area riservata, dove si potrà visualizzare un bollettino elettronico precompilato e non modificabile (contenente l’anagrafica completa dell’utente e l’importo della quota da versare). Il pagamento online può essere effettuato con bonifico bancario, carta di credito (Visa/Mastercard), BancoPosta o carta PostePay. Al termine dell’operazione arriverà una conferma sempre via e-mail, da conservare per comprovare l’avvenuta oblazione. Sarà il Comitato Centrale dell’Albo a comunicare, direttamente e per via telematica, l’avvenuto pagamento all’Albo Provinciale di competenza, sollevando quindi l’impresa dall’invio della ricevuta. • Bollettino Postale Come detto L’ALBO NON INVIERÀ PIÙ IL MODULO PRESTAMPATO, ma l’impresa interessata potrà effettuare il versamento con un bollettino postale ccp n. 34171009 compilandolo in ogni sua parte ed indicando i dati relativi alla propria posizione e disponibili sul sito
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anno 2012
web del comitato centrale. L’importo, come già detto, è rimasto invariato al 2011, ma consigliamo di verificarlo consultando direttamente il sito www.alboautotrasporto.it. L’attestazione del versamento NON deve essere più spedita all’Albo, ma occorre obbligatoriamente procedere all’AUTODICHIARAZIONE ON-LINE, da farsi sul sito www.alboautotrasporto.it. IMPORTI - Quota fissa di iscrizione per tutte le imprese comunque iscritte all’Albo: Euro 20,66. - Ulteriore quota che le imprese dovranno versare in aggiunta alla precedente, determinata in relazione alla dimensione numerica del proprio parco veicolare, qualunque sia la massa dei veicoli con cui esercitano l’attività di autotrasporto, secondo i seguenti criteri: Imprese che esercitano l’attività con numero di veicoli da 2 a 5 Imprese che esercitano l’attività con numero di veicoli da 6 a 10 Imprese che esercitano l’attività con numero di veicoli da 11 a 50 Imprese che esercitano l’attività con numero di veicoli da 51 a 100 Imprese che esercitano l’attività con numero di veicoli da 101 a 200 Imprese che esercitano l’attività con numero di veicoli superiore a 200
€ 5,16 € 10,33 € 25,82 € 103,29 € 258,23 € 516,46
- Ulteriore quota, da aggiungere a quelle di cui ai due punti precedenti, per ogni veicolo di massa complessiva superiore a kg. 6000 di cui l’impresa è titolare: Per ogni veicolo, dotato di capacità di carico, con massa complessiva da 6001 a 11500 kg, nonché per ogni trattore con peso rimorchiabile € 5,16 da 6001 a 11500 kg. Per ogni veicolo, dotato di capacità di carico, con massa complessiva da 11501 a 26000 kg, nonché per ogni trattore con peso rimorchiabile da € 7,75 11501 a 26000 kg. Per ogni veicolo, dotato di capacità di carico, con massa complessiva oltre i 26000 kg, nonché per ogni trattore con peso rimorchiabile oltre € 10,33 i 26000 kg.
La prova dell’avvenuto pagamento della quota relativa all’anno 2012 deve essere conservata dalle imprese, ai fini degli eventuali controlli, esperibili da parte delle competenti strutture provinciali.
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I prodotti alimentari cambiano etichetta: arriva quella europea
È
stato pubblicato il nuovo regolamento comunitario sulle diciture delle etichette alimentari, una rivoluzione per il settore che permetterà ai consumatori di avere informazioni complete e trasparenti su qualità, provenienza dei prodotti e loro ingredienti. Ore contate per le informazioni illeggibili, sparpagliate qua e là sulle confezioni alimentari che costringono il consumatore a girare e rigirare un prodotto prima di farsi un’idea su scadenza, avvertenze e ingredienti. Stop alle indicazioni fuorvianti e ai cibi taroccati che a breve non potranno più nascondere la mancanza di qualità dietro formule fantasiose come nel caso dei ‘simil-formaggi’. Dopo quattro anni di dibattito e trentadue di attesa, il 22 novembre è stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione Europea il nuovo regolamento comunitario sulle informazioni alimentari ai consumatori che introduce l’etichetta alimentare ‘unica’ per tutti i 27 Paesi di eurolandia. D’ora in poi, le etichette che contrassegnano cibi e alimenti dovranno essere chiare, trasparenti e leggibili, indicare la composizione del prodotto, provenienza, proprietà nutritive ed eventuali allergeni. La principale novità riguarda proprio l’obbligo di riportare la tabella
nutrizionale sulle confezioni, un obbligo che per ora non riguarda tutti i produttori. “Per i piccoli produttori, soprattutto quelli che vendono il prodotto non confezionato nel locale adiacente la produzione, l’obbligo non c’è ma anche queste piccole aziende se magari vogliono allargare il proprio mercato, quindi entrare eventualmente nella grande distribuzione, dovranno comunque riportare queste informazioni sui propri prodotti. La grande distribuzione e l’export, infatti, richiedono questo tipo di ‘certificazione’: se non ce l’hai sei tagliato fuori”. Pasticcerie, gelaterie, laboratori di pasta fresca, insomma, quanti realizzano prodotti sfusi, per il momento sono esentati. Ma l’Italia potrebbe decidere di estendere l’obbligatorietà anche a loro. Per Confartigianato Alimentazione, però, la strada da percorrere è la scelta su base volontaria. I singoli paesi dell’Unione Europea avranno tre anni di tempo per adeguarsi alle nuove disposizioni e potranno prevedere ulteriori giri di vite, ad esempio, introducendo prescrizioni più stringenti sulla provenienza quando esiste uno stretto legame tra la qualità del prodotto e la sua origine, come nel caso delle indicazioni italiane Dop e Igt.
La Scuola Acconciatori in visita all’accademia Tony & Guy di Londra
V
isitare l’avanguardia per crescere nel futuro. Questa la nuova filosofia seguita dalla Scuola Acconciatori di Confartigianato, diretta da Stefano Sandrini, in collaborazione con Aurelio Salvoni, presidente della categoria. Studenti e professori si sono recati a Londra per visitare la South Bank Academy Tony & Guy, una delle più avanzate accademie del settore nel mondo. “Il contesto odierno è cambiato. Senza formazione internazionale non esiste futuro”, spiega Sandrini. Gli artisti di questi saloni assicurano
una trasformazione che si adatta perfettamente alla persona; taglio e colore saranno creati su misura e la trasformazione tende a soddisfare a pieno la personalità del cliente. “Per dare un servizio completo Tony & Guy ha anche creato una linea di prodotti adatti ad ogni tipo di capelli: si tratta di una gamma di 45 prodotti divisi in tre stili diversi e riconoscibili per il colore dei flaconi.” – spiega l’insegnante Elena Ongaro –. L’accademia è un ambiente all’avanguardia, intrigante che porta l’addestramento ad un livello più alto. Il motivo della visita, continua Salvoni, è che, in un settore così concorrenziale come quello dell’hairdressing, il salone Toni e Guy ha saputo crearsi una nicchia di tutto rispetto a livello internazionale. Un’esperienza che verrà ripetuta anche nel 2012, così come la visita al salone Cosmoprof, la più importante fiera del settore in Italia, che si svolge ogni anno a Bologna. BRESCIA ARTIGIANA 15 magazine
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Taxi “esenti” dalle liberalizzazioni
Antonio Amodio
Confartigianato: “il Governo ha accolto le nostre richieste”
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onfartigianato esulta, sulla liberalizzazione licenze taxi tutto rinviato di almeno un anno. Le grandi liberalizzazioni promesse dal governo Monti si arenano ancor prima di salpare, in particolare quella sui taxi. “Una grande soddisfazione per la nostra operazione di sindacato – spiegano Eugenio Massetti, presidente di Confartigianato Imprese Unione di Brescia e Antonio Amodio presidente della categoria Taxi – Il Governo ha accettato le nostre proposte”. Questo è l’effetto di alcune norme contenute nel pacchetto di emendamenti già presentati alla Camera. L’incontro è stato utile per definire lo stato dell’arte e compattare ulteriormente l’intero mondo del servizio taxi intorno ad un fondamentale tema: la liberalizzazione del servizio pubblico non di linea non serve al Paese. Non sempre le liberalizzazioni portano i benefici sperati ed oggi, per il rilancio dell’economia, appaiono molto più cogenti quelle relative all’ eliminazioni dei monopoli su carburanti, assicurazioni ed utilities che interessano non solo le imprese ma anche i cittadini tutti. Non ci sono posizioni precostituite o pregiudiziali ma sarebbe limitativo e penalizzante superare l’ambito europeo della discussione. Tutto ciò premesso si evidenzia:
LIBERALIZZAZIONE E DE-REGOLAMENTAZIONE Un provvedimento di questa natura appare non valorizzato dalle competenze tecniche specifiche riferite all’attività di servizio pubblico che devono vedere il ruolo determinante del Ministero di riferimento (Trasporti e Infrastrutture). Il provvedimento, disancorando il territorio dagli opera-
tori che svolgono un servizio pubblico, ha la non prevista conseguenza di concentrarlo nelle aree del Paese e nei punti di interscambio più remunerativi e renderlo rarefatto in aree svantaggiate o dove è minore la presenza di altre modalità di trasporto atte ad usufruire di un diritto costituzionalmente garantito.
SÌ, ALL’ORDINAMENTO EUROPEO COME MODELLO DI RIFERIMENTO Solo attraverso la comparazione europea si può pensare ed ipotizzare un nuovo modello, il quale senza de-strutturare l’esistente mantenga la parte migliore del sistema con il fine di elevare qualità e quantità del servizio, acquisendo le esperienze migliori e non rincorrendo posizioni polarizzate che rischiano di avere effetti indesiderati come è avvenuto ed è dimostrato in altri paesi europei. SÌ, ALLE NORME EUROPEE APPLICATE NEGLI STATI MEMBRI Nel Dlgs. 59/2010 all’art. 2 comma 3 si consente agli Stati membri interventi meramente ricognitivi rispetto alle attività escluse dalla abrogazione delle restrizioni previste dall’Ordinamento Europeo. Interventi innovativi rispetto alla situazione preesistente come quello previsto dall’art. 34 del decreto legge 201/2011 non sembrano ricognitivi. Per questa ragione l’esclusione del settore taxi dalle norme di attuazione previste dalla direttiva 2006/123 CE all’art. 6 sono inderogabili, salva la disponibilità ad iniziare un processo di nuova regolazione alla quale il precedente Governo ha dimostrato di non credere, disattendendo l’apertura al dialogo ed al confronto sulla base del servizio pubblico svolto, responsabilmente dimostrata dalle imprese rappresentate. SÌ, ALL’ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO Il Modello italiano risulta non dissimile da quanto esistente in Europa.
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Il sistema italiano, come in Europa, è basato ed è qui rappresentato dai titolari di impresa (mondo artigiano e del lavoro autonomo), dai rappresentanti dei dipendenti /titolari (confederazioni dei lavoratori) e dai rappresentanti della Cooperazione/Centrali Radiotaxi (Organismi economici). Tale modello con le sue peculiarità è in grado di creare: 1. occupazione (giovanile, femminile, lavoratori in esubero), 2. sviluppo (diversificazione dei servizi, nuove possibilità di modalità per l’utenza ecc) con incremento del PIL e della produttività, 3. attraverso la mutualità intrinseca degli organismi economici un innalzamento del livello qualitativo dei servizi, maggiore integrazione ed economie di scala.
Obbligo delle catene o pneumatici invernali
Obiettivi questi che vanno tutti nell’interesse dell’Italia e contribuiscono alla risoluzione delle anomalie che al paese vengono contestate.
Ordinanze obbligo delle catene o pneumatici invernali; sul sito della Polizia di Stato le varie località e le ordinanze in vigore.
NO, A DELETERIE CONSEGUENZE SUL PIANO DELLE ENTRATE In modo meramente dichiarativo il provvedimento è individuato come senza costo per le entrate dello Stato. De-regolamentare in tale modo il settore provoca la non prevista conseguenza di diminuire il gettito sia in termini di imposte sul lavoro sia di tassazione sul regime delle cessioni del patrimonio aziendale. Tale considerazione deriva dalla constatazione di quanto avvenuto in altre realtà europee e come soprattutto evidenziato dai consiglieri giuridici del Senato della Repubblica in fase di esame dei precedenti provvedimenti che hanno interessato il settore. L’emendamento proposto ha il pregio di non disperdere quanto qui delineato ed in prospettiva consentire una programmazione dell’attività di servizio lavoro dal quale non possiamo sottrarci in ragione del particolare periodo che attraversa il paese e l’Europa. La scelta europea che sottende anche questo provvedimento oggi all’esame del Parlamento, ci dà la ragionevole speranza che possa essere accolto l’emendamento per evitare che una categoria di cittadini debba subire da questo provvedimento non solo gli effetti stabiliti sul piano generale, ma anche quelli specifici dell’art 34. Quest’ultimi (art. 34) mettono in dubbio non solo il lavoro ma la stessa esistenza di cittadini che attraverso la perdita del lavoro e dei sostanziali sacrifici connessi alla patrimonializzazione già effettuata, perdono la propria dignità e consapevolezza di poter contribuire in maniera efficace a far sì che il paese riprenda il suo ruolo storicamente riconosciuto nella Comunità Europea.
L’
art. 6 comma 4 lettera e) del Codice della strada, dopo le modifiche della Legge nr. 120 del 29 luglio 2010 (“Disposizioni in materia di sicurezza stradale”), ha introdotto la possibilità per gli Enti proprietari o gestori della strada di disporre, mediante ordinanza, l’obbligo per i veicoli di munirsi od avere a bordo catene da neve (c.d. mezzi antisdrucciolevoli) o pneumatici invernali idonei alla marcia su neve o su ghiaccio. Le ordinanze hanno lo scopo di permettere agli Enti citati, ovvero al sindaco all’interno dei centri abitati, di poter disporre di uno strumento di regolamentazione cui far ricorso, per fluidificare la circolazione ed evitare blocchi, per un arco temporale predeterminato: esse sono valide, di conseguenza, anche quando non ci sono precipitazioni nevose in corso. Le nuove disposizioni permettono poi agli organi di polizia stradale, cui compete la verifica dell’osservanza delle ordinanze lungo le tratte stradali e nei periodi indicati dalle prescrizioni, di controllare la presenza a bordo del veicolo delle catene da neve o la dotazione di pneumatici invernali e, in caso di mancanza, di applicare la sanzione pecuniaria prevista (da 80 a 318 euro). Per il quadro esatto delle località in cui sono state adottate le ordinanze in oggetto si può consultare il sito: http://www.poliziadistato.it/articolo/view/21073.
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Istituto Nazionale di Assistenza e di Patronato “Sai tutto sulla per l’artigianato Grande presenza di artigiani per il seminario
detergenza?”
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a riscontrato un forte apprezzamento da parte dell’ampio pubblico intervenuto il seminario organizzato lo scorso 16 novembre dall’Unione Regionale delle Pulitintolavanderie di Confartigianato Lombardia, con la collaborazione di Confartigianato Imprese Unione di Brescia. Gianfranco Barucco Presidente Pulitintolavanderie All’incontro, dal titolo ‘Sai tutto sulla detergenza?’, sono infatti intervenuti i rappresentanti di oltre centoventi pulitintolavanderie lombarde associate a Confartigianato. Oggetto del seminario sono stati la presentazione dell’Accordo sottoscritto con le Associazioni dei consumatori e l’analisi delle tecniche di identificazione dei tessuti per un loro corretto trattamento. A tutti i partecipanti è stata consegnata una dispensa realizzata da Confartigianato Lombardia. “L’incontro ha rappresentato un’importante occasione di approfondimento e confronto sul tema – ha commentato il presidente delle Pulitintolavanderie di Brescia, Gianfranco Barucco – e aprirà una serie di appuntamenti tecnici, che affronteranno nei prossimi mesi diversi aspetti e problematiche del settore”.
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solarium per l’abbronzatura nuove regole Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico n. 110 del 12 maggio 2011
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ome è noto, con l’entrata in vigore del Decreto in oggetto, a decorrere dallo scorso 30 luglio è consentito esclusivamente l’utilizzo delle apparecchiature citate nell’elenco dell’Allegato 1 del Decreto e devono essere rispettate le caratteristiche tecniche e le regole di utilizzo previste nelle rispettive schede tecnico-informative presenti nell’Allegato 2 del Decreto. In particolare la scheda n. 7 relativa ai solarium per l’abbronzatura, prevede – oltre alla definizione delle caratteristiche dell’apparecchiatura – una serie di prescrizioni a tutela della salute degli utilizzatori dei solarium. La prima riguarda l’obbligo di informativa rispetto agli effetti nocivi derivanti dall’esposizione ai raggi UV. A tal fine è stato redatto un modello che racchiude tutte le informazioni che devono essere trasferite al cliente in occasione della prima seduta abbronzante. È opportuno che il Centro trattenga una copia del documento, opportunamente sottoscritto dal cliente. Il cliente deve essere altresì fornito di una scheda personale che riporti la dose assorbita per ciascuna esposizione. Per determinare detta dose, è opportuno consultare la tabella fornita dal costruttore circa i tempi di esposizione e la durata del trattamento abbronzante. Infatti la misura della dose efficace indicata nella tabella della scheda individuale, richiede strumentazione specialistica e competenza che sono possedute solitamente dal costruttore del solarium. Quest’ultimo, in base alle misure effettuate riporta in una tabella i tempi di esposizione corrispondenti alle varie dosi. Conseguentemente, il rispetto dei limiti di dose stabiliti dalle norme, si realizza esponendo il soggetto trattato per una durata corrispondente al tempo di esposizione raccomandato dal costruttore dell’apparecchiatura. Per
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agevolare il calcolo della dose assorbita per ciascuna seduta si precisa che la dose erogata espressa in joule per ogni minuto di esposizione è data dal prodotto dell’irradianza efficace per il tempo di esposizione espresso in secondi. Se, ad esempio, l’apparecchiatura produce una irradianza efficace di 0,3 watt/m2 (è il valore massimo consentito dalle norme in vigore in Europa) la dose assorbita per minuto sarà di 0,3x 60 = 18 j. In questo caso, venti minuti di esposizione equivalgono ad una dose “assorbita” di 360 joule, che è dunque il valore da riportare nella relativa colonna della scheda individuale. È opportuno che il Centro trattenga una copia della scheda, in modo tale da avere sempre disponibilità della stessa, nel caso in cui il cliente non la porti con sé nelle sedute successive alla prima. Devono, infine, essere esposti appositi cartelli in maniera ben visibile, nelle immediate vicinanze delle apparecchiature, contenenti indicazioni relative al rischio di effetti nocivi per la salute degli utilizzatori, precauzioni e divieti. Il decreto, i suoi allagati e tutti i facsimili dei modelli, delle schede e dei cartelli necessari all’adeguamento normativo, sono disponibili presso i nostri uffici o possono essere scaricati dal sito internet www.confartigianato.bs.it Per ulteriori informazioni contattare lo 030 3745324
Ufficio ambiente tel. 030 3745.233
Ambiente
Richieste di contributo per le ditte che hanno effettuato
corsi formativi
L’area servizi tecnici della Confartigianato di Brescia informa che dal 14/12/2011 al 16/01/2012 trasmetterà, alla C.C.I.A.A di Brescia, le richieste di contributo per le ditte che hanno effettuato i corsi di formazione per datori di lavoro e per i dipendenti, da gennaio a dicembre 2011 con una spesa minima di 700 euro (Iva esclusa). Pertanto si invitano le aziende a fornire, urgentemente, tutta la documentazione richiesta.
Emissioni in atmosfera:
importante scadenza
Entro il 31/12/2011, tutte le imprese autorizzate alle emissioni in atmosfera, anteriormente al 1988, sono tenute a presentare nuova domanda di autorizzazione alla Provincia, secondo quanto previsto dal DLgs. 152/06. La mancata presentazione della domanda comporta la decadenza dell’autorizzazione precedente a partire dal 1° gennaio 2012. L’ufficio Ambiente e Sicurezza di Confartigianato fornisce alle imprese artigiane un servizio di adeguamento all’obbligo previsto, ivi compresa l’analisi dell’opportunità/possibilità di eventuale adeguamento ad una procedura semplificata.
Sistri: via alle azioni risarcitorie
Con deliberazione del 26 ottobre 2011, l’Albo gestori ambientali ha ribadito che le imprese iscritte al trasporto in conto proprio di rifiuti antecedentemente al 14 maggio 2008 e che sono tenute a presentare la domanda di aggiornamento entro il 25 dicembre 2011, saranno cancellate d’ufficio, se non provvederanno entro la scadenza a richiedere l’aggiornamento della propria posizione. Si invitano, pertanto, le ditte che hanno in atto un’autorizzazione vecchia, vale a dire effettuata prima del 14 aprile 2008, priva dell’elencazione delle targhe dei mezzi utilizzati per il trasporto dei rifiuti ed i codici CER dei rifiuti trasportati, a provvedere, con sollecitudine, alla presentazione della domanda di aggiornamento dell’autorizzazione all’Albo gestori ambientali. L’Albo ha riscontrato che solo il 50% delle ditte interessate, ha provveduto a richiedere l’aggiornamento in questione.
“Confartigianato, insieme alle altre Organizzazioni dell’artigianato, annuncia l’avvio di azioni legali per recuperare i contributi versati dagli imprenditori nel biennio 2010-2011 per il funzionamento del Sistri (il sistema telematico per la tracciabilità dei rifiuti pericolosi) che non è mai diventato operativo. Negli ultimi due anni 325.470 imprenditori italiani hanno speso 70 milioni di euro per iscriversi, acquistare oltre 500mila chiavette usb e quasi 90mila black box. Risultato: il Sistri non è mai partito. Abbiamo sempre denunciato – sottolineano Confartigianato e le altre Organizzazioni - le inefficienze e gli inutili costi del Sistri per le imprese chiamate ad attuarlo. Chiediamo una revisione profonda e strutturale del sistema, per semplificare il quadro normativo e le procedure e rendere il Sistri uno strumento di semplice utilizzo, realmente efficace per contrastare le ecomafie e fondato su criteri di trasparenza ed efficienza. In attesa che il sistema possa davvero funzionare – sostengono le Confederazioni – intraprenderemo le azioni legali necessarie nei confronti del Ministero dell’Ambiente, compresa l’ipotesi di una class action delle imprese rappresentate, per restituire alle nostre imprese risorse che sono quanto mai importanti in questo momento di grave crisi”.
Per ulteriori informazioni contattare lo 030 3745234
Per ulteriori informazioni contattare lo 030 3745234
Domanda di aggiornamento
autorizzazione al trasporto dei propri rifiuti
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Lavoro e previdenza
Ufficio paghe e lavoro tel. 030 3745.219
Firmato il rinnovo del Contratto Nazionale di Lavoro per i 200.000 dipendenti delle imprese del benessere C
onfartigianato Benessere con le altre Organizzazioni, i Sindacati di categoria di Filcams-Cgil e Uiltucs-Uil hanno siglato l’accordo per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro dei circa 200.000 dipendenti delle oltre 100.000 imprese artigiane di acconciatura, estetica, tricologia non curativa, tatuaggio, piercing e centri benessere, questi ultimi compresi per la prima volta nella sfera di applicazione ad esclusione di quelli con sede presso strutture alberghiere, navi da crociera e stabilimenti termali. La Fisascat-Cisl non ha sottoscritto l’accordo, pur avendo partecipato a tutte le riunioni e condiviso il testo finale in tutti i suoi aspetti, ivi comprese le decorrenze economiche. L’intesa, che recepisce gli accordi interconfederali sulla bilateralità e sull’assistenza sanitaria del settore, copre il triennio dal 1° gennaio 2010 al 31 dicembre 2012 e prevede un aumento medio mensile a regime (riferito al 3° livello) di 75 euro. Gli incrementi salariali da corrispondere in tre tranches decorrono dal 1° ottobre 2011, 1° aprile 2012 e 1° ottobre 2012. Verrà inoltre erogata una somma una tantum di 220 euro corrisposta in due tranches da 110 euro, con le retribuzioni dei mesi di dicembre 2011 e maggio 2012. Novità assoluta dell’Accordo, è rappresentata dall’avviso comune sottoscritto dalle parti in ordine all’affitto di poltrona/cabina, una richiesta congiunta alle Istituzioni competenti affinchè vengano individuati tutti i provvedimenti utili all’applicazione di questa importante opzione. Sono stati inoltre introdotti ulteriori elementi di flessibilità, al fine di meglio rispondere alle esigenze di un settore che risente in modo particolare dei picchi lavorativi dettati dai flussi turistici stagionali. Grande soddisfazione ha espresso il Presidente di Confartigianato Benessere di Brescia, Aurelio Salvoni, 22 BRESCIA ARTIGIANA magazine
che ha sottolineato come l’affitto di una parte del proprio salone o centro estetico rappresenti una efficace misura contro il lavoro nero, consentendo di rimanere sul mercato a quei professionisti che per ragioni diverse sono stati costretti a chiudere l’azienda. In una situazione economica qual è quella attuale, è infatti estremamente difficile da parte delle imprese che operano nella legalità fronteggiare la concorrenza sleale ad opera di soggetti che eludono ogni genere di normativa e di vincolo.
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Lavoro e previdenza
Le novità, in materia di lavoro,
della Legge di Stabilità I
n considerazione della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della c.d. legge di stabilità (Legge n. 183 del 12 novembre 2011), qui di seguito si evidenziano alcune novità interessanti che concernono la materia del lavoro: a) Contratti a termine (art. 4, comma 12): è stato aggiunto il comma c-bis all’art. 10, comma 1, del D.L.vo n. 368/2001 con il quale viene specificato che i richiami in servizio del personale volontario del Corpo dei Vigili del Fuoco non costituiscono rapporti di impiego con l’amministrazione. b) Dipendenti pubblici in esubero (art.16): viene riscritto l’art. 33 del D.L.vo n. 165/2001. I dipendenti in esubero possono essere messi in disponibilità per 24 mesi. In caso di eccedenza, fatte le prescritte comunicazioni anche alle associazioni di comparto ed alle RSU (prima c’era una apposita procedura modellata su quella già prevista dall’art. 4 della legge n. 223/1991), trascorsi 10 giorni, le Amministrazioni risolvono il rapporto di lavoro con il personale che maturato 40 anni di contributi o, in subordine, potranno ricollocarli presso altri settori della stessa o di altra Amministrazione in ambito regionale. Trascorsi 90 giorni, il personale non ricollocabile all’interno della stessa Amministrazione o in altro ambito regionale o che ha rifiutato il trasferimento è collocato in disponibilità con una indennità pari all’80% (comprensiva dello stipendio e dell’indennità integrativa speciale) per 24 mesi. Il periodo in disponibilità è riconosciuto utile ai fini pensionistici. c) Apprendistato (art. 22, comma 1): a partire dal 1° gennaio 2012 e fino al 31 dicembre 2016 viene riconosciuto uno sgravio contributivo del 100% ai datori di lavoro con un organico pari od inferiore alle nove unità che assumono apprendisti. Fino al 31 dicembre 2011 essa resta dell’1,5% per il primo anno e del 3% per il secondo anno. Lo sgravio, a prescindere dalla durata del contratto di appren-
distato (che nel settore artigiano può durare fino a cinque anni come previsto dal D.L.vo n. 167/2011), è per tre anni. La contribuzione a carico del lavoratore resta sempre la stessa (5,84%). L’utilizzazione della parola “sgravio” sembrerebbe far presumere, ma qui è doveroso attendere un chiarimento amministrativo del Ministero del Lavoro e dell’INPS, un cambio di indirizzo rispetto a quanto sostenuto nel 2008 quando si sostenne che la contribuzione di riferimento degli apprendisti fosse il frutto di una politica finalizzata a favorire l’occupazione giovanile, a prescindere dalle agevolazioni previste per altre assunzioni (v. lavoratori in mobilità) ove è richiesto il DURC e l’applicazione economica e normativa del CCNL e, se esistente, della contrattazione di secondo livello. Per il calcolo numerico dei dipendenti si ritiene opportuno ricordare come in passato (e si ritiene anche oggi) debbano essere esclusi i soggetti in forza con contratto di apprendistato, con contratto di inserimento, i lavoratori somministrati o i lavoratori assunti dopo esperienze in prestazioni socialmente utili o di pubblica utilità, mentre quelli a tempo parziale vanno considerati “pro – quota” (art. 6 del D.L.vo n. 61/2000) e quelli assunti con lavoro intermittente in proporzione all’orario di lavoro effettivamente svolto nell’arco di ciascun semestre (art. 39 del D.L.vo n. 276/2003). La disposizione non sembra trovare applicazione per i c.d. “apprendisti in mobilità” per i quali l’art. 7, comma 4, del D.L.vo n. 167/2011 riconosce la contribuzione speciale prevista per i lavoratori in mobilità assunti a tempo indeterminato dall’art. 25, comma 9, della legge n. 223/1991. d) Contribuzione per la gestione separata (art. 22, comma 1): dal 1° gennaio 2012 aumenta di un punto per i collaboratori coordinati e continuativi ed anche per chi è iscritto ad altra forma di gestione pensionistica e che esercita un’attività per la quale deve essere effettuato il versamento alla gestione separata (art. 2, comma 26, della legge n. 335/1995).
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Lavoro e previdenza e) Contratti di inserimento (art. 22, comma 3): viene cambiata la lettera e) del comma 1 dell’art. 54 del D.L.vo n. 276/2003: essa punta ad un migliore inserimento delle donne negli ambienti di lavoro e riguarda “ donne di qualsiasi età prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi residenti in un’area geografica in cui il tasso di occupazione femminile sia inferiore di almeno venti punti percentuali di quello maschile o in cui il tasso di disoccupazione femminile superi di dieci punti percentuali quello maschile. Le aree sono individuate con DM concertato tra Lavoro ed Economia, entro il 31 dicembre di ogni anno, con riferimento all’anno successivo”. Per gli anni dal 2009 al 2012 le aree geografiche sono individuate secondo quanto previsto nella tabella Allegato A al nuovo testo dell’art. 54. f ) Contratto a tempo parziale (art. 22, comma 4): viene abrogata la convalida di trasformazione dei contratti di lavoro da tempo pieno a tempo parziale presso la direzione provinciale (“rectius” territoriale) del lavoro competente per territorio. Al contempo vengono abrogaste le lettere a) e b) del comma 44. Dell’art. 1 della legge n. 247/2007, introdotte in ossequio al c.d. “protocollo del Welfare”; seguirà comunicazione dell’entrata in vigore di tale abrogazione. g) Telelavoro (art. 22, comma 5): sono previste alcune facilitazioni. I benefici previsti dall’art. 9, comma 1, lettera a) della legge n. 53/2000 sono riconosciuti anche nell’ipotesi di contratto a termine o reversibile. Vale la pena di ricordare come la disposizione appena richiamata si proponga lo scopo di incentivare forme di articolazione della prestazione lavorativa finalizzata a conciliare i tempi di vita e di lavoro, attraverso fondi alle imprese con un organico fino a 50 dipendenti, che applichino accordi contrattuali che prevedono azioni positive per la lavoratrice madre (o padre lavoratore) per particolari forme di flessibilità, tra cui il telelavoro. I disabili (art. 3, comma 1, della legge n. 68/1999) possono essere assunti (o il loro rapporto può subire anche una mutazione) con modalità di telelavoro. Le convenzioni ex art. 11 della legge n. 68/1999 possono stabilire anche modalità di telelavoro (la norma parla “impropriamente” di contratto di telelavoro). I lavoratori in mobilità possono essere assunti anche con modalità di telelavoro. Si ricorda, per inciso, che nel settore privato la disciplina è rimandata ad un accordo interconfederale del 9 giugno 2004 che ha recepito l’accordo – quadro europeo, mentre nel settore pubblico è normato dal D.L.vo n. 70/2000.
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h) Decontribuzione e sgravio contributivo (art. 22, comma 6): viene riconosciuta anche per i c.d. “contratti di prossimità” la decontribuzione al 10% e lo sgravio contributivo sulle somme corrisposte a titolo di produttività, miglioramento del servizio ed incentivo, previsto dall’art. 8 della legge n. 148/2011 e con le medesime modalità ivi previste e successivamente “spiegate” dall’Agenzia delle Entrate e dal Ministero del Lavoro. i) IRAP (art. 22, comma 7): per il 2012 le Regioni possono disporre la deduzione dalla base imponibile dell’IRAP delle somme erogate ai lavoratori dipendenti del settore privato. j) Credito d’imposta nel Mezzogiorno (art. 22, comma 8): viene assicurata la piena operatività del credito d’imposta per le nuove assunzioni nel Mezzogiorno attraverso un decreto non regolamentare stabilito d’intesa all’interno della conferenza Stato – Regioni. k) Lavoratori dello spettacolo (art. 22, comma 9): viene cancellato il libretto personale dei lavoratori dello spettacolo. l) ENPALS (art. 22, comma 9): l’Istituto (con l’introduzione della lettera g) nell’art. 6, comma 1, del D.L.vo n. 276/2003) viene autorizzato ad effettuare attività di intermediazione nel settore dello spettacolo. m) Ammortizzatori sociali (art. 33, commi 21, 22 23, 24): vengono prorogati a tutto il 2012 una serie di ammortizzatori sociali in scadenza tra cui quelli in deroga, quelli di CIG, di mobilità, di disoccupazione speciale anche senza soluzione di continuità e con riferimento a settori produttivi ed aree regionali. Vengono stanziati 80 milioni di euro per il finanziamento dei contratti di solidarietà difensivi e viene prorogata, a richiesta, a favore di alcune categorie, il trattamento di CIGS per un numero di mensilità pari a quelle deliberate non ancora percepite. n) Incentivi per le assunzioni di particolari categorie (art. 33, comma 25): sono prorogati a tutto il 2012 gli incentivi previsti a favore di alcuni soggetti (ad esempio, gli “over 50” a rischio di esclusione). La norma cui occorre riferirsi è quella contenuta nell’art. 2, commi 131, 132, 134 e 151 della legge n. 191/2009. Le modalità saranno definite, come in passato, attraverso un decreto “concertato” tra Lavoro ed Economia.
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Lavoro e previdenza
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Assemblea annuale dei soci dell’Associazione Nazionale Anziani e Pensionati della Provincia di Brescia S i è svolta giovedì 15 dicembre l’Assemblea annuale dei soci dell’Associazione Nazionale Anziani e Pensionati della Provincia di Brescia. Un evento importante, che quest’anno si è tenuto in un momento di forte incertezza in merito all’effetto della Manovra Finanziaria del Governo Monti sulle pensioni. All’incontro, cui hanno partecipato, a fianco del Presidente bresciano Pierino Pelosi, il Presidente dell’Anap Gianpaolo Palazzi, il Presidente regionale Giovanni Mazzoleni e quello della Confartigianato Imprese Unione di Brescia Eugenio Massetti. “Questa crisi sembra non finire mai ed oggi gli artigiani in pensione, dopo una vita di sforzi e di lavoro, devono fare i conti con un futuro del tutto nebuloso e con continui interventi governativi che non lasciano sperare nulla di buono per i pensionati. Per questo la nostra Organizzazione continuerà a battersi per difendere gli interessi di coloro che hanno dato molto alla nostra cara Italia”, ha spiegato Pierino Pelosi, al momento delle
donazioni dei soci a sostegno delle Pierino Pelosi Presidente dell’Anap Brescia iniziative Onlus di Confartigianato e Anap. Un momento di grande soddisfazione per gli associati è stata la cerimonia di consegna ad Antonio Scalvini, Presidente della Onlus Bassa Bresciana Soccorso, un “dono” a favore della medesima. Un atto generoso a conferma che gli artigiani, anche se in pensione, sono sempre uno degli elementi dorsali della società bresciana. “La trasmissione del saper fare, la continuità dell’esperienza artigiana che si tramanda tra generazioni – ha detto Palazzi – sono un bene prezioso che va difeso perché costituisce le fondamenta del nostro sistema imprenditoriale e produttivo. E l’Anap, quale componente del Sistema Confartigianato, continuerà a lavorare per diffondere questi valori, per qualificare l’offerta dei servizi e per accrescere la propria rappresentatività”. Massetti alla fine dell’Assemblea ha consegnato il premio fedeltà ai soci: Giovanni Beccalossi, Rosa (Lina) Pagani, Roberto Bertoli, Marisa Maddalena Bortot, Luigi Mingardi e Serafina Reboldi.
Da sinistra, Carlo Piccinato, Eugenio Massetti, Pierino Pelosi, Gianpaolo Palazzi, Giovanni Mazzoleni 26 BRESCIA ARTIGIANA magazine
Formazione
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Formazione
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Corso di design per gli Orafi bresciani Carlo Buccio
C
ari Colleghi e Associati Confartigianato, in qualità di Presidente di Confartigianato Imprese Unione di Brescia, sono lieto di presentare un nuovo percorso formativo dedicato a tutte le aziende del settore orafo. Il progetto, strutturato in sinergia con il Presidente della categoria Orafi, Carlo Buccio, vuole rilanciare un settore di nicchia, ma di straordinario valore, nell'ambito dell'artigianato artistico; settore che merita di essere valorizzato e seguito, sopratutto in un momento dove lo stile e il design italiano è sempre più apprezzato in tutto il mondo. Il lavoro che sarà messo in campo prevede un ciclo di corsi che peremetteranno agli operatori del settore di sviluppare e accrescere le proprie competenze tecniche e artistiche. In partenza sarà “Corso base di disegno del gioiello”, per poi proseguire con un percorso già collaudato alcuni anni fa di “Creazione del gioiello dalla cera”. L'ambizione è quella di garantire una continuità di aggiornamento alla categoria degli orafi della nostra Unione. I corsi si svolgeranno nella sede della Confartigianato di Brescia e saranno tenuti da professionisti e da consulenti impegnati direttamente nel settore. Il primo corso partirà il 23 gennaio 2012.
CORSO BASE DI DISEGNO DEL GIOIELLO docente: lorenzo nobilio designer
PROGRAMMA IL CORSO PREVEDE, DURANTE OGNI INCONTRO, UNA PARTE TEORICO-DIDATTICA ED UNA PARTE DI ESERCITAZIONE PRATICA. PRESENTAZIONE DEGLI SCOPI DEL CORSO ED INTRODUZIONE ALL’ USO DEGLI STRUMENTI BASE DI LAVORO – ESERCITAZIONE CONOSCENZA PRELIMINARE DELLE PRINCIPALI FORME GEOMETRICHE 2D E 3D E LE PROIEZIONI ORTOGONALI – ESERCITAZIONE LA RAPPRESENTAZIONE ASSONOMETRICA CAVALIERA ED ISOMETRICA – ESERCITAZIONE LA RAPPRESENTAZIONE PROSPETTICA CENTRALE ED ACCIDENTALE – ESERCITAZIONE LA TEORIA DELLE OMBRE, PROPRIA E PORTATA, ED INTRODUZIONE ALL’ USO DELLA TECNICA DEL CHIAROSCURO - ESERCITAZIONE LA SCALA E LA QUOTATURA DI UN DISEGNO E DISEGNI ESECUTIVI PER LA REALIZZAZIONE DI UN OGGETTO – ESERCITAZIONE REALIZZAZIONE DEL DISEGNO-PROGETTO TOTALE DI UN OGGETTO
Le lezioni si terranno il Lunedì mattina dalle ore 09.00 alle 13.00 presso la sede della Confartigianato, a Brescia in Via Orzinu Le lezioni si terranno il Lunedì mattina dalle ore 09.00 alle 13.00 presso la sede della Confartigianato, a Brescia in Via Orzinuovi, 2 Per informazioni: Tel. 030 3745283 - Fax 030 3745336 - E-Mail area.formazione@confartigianat
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Formazione
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SETTORE FORMAZIONE: tutte le nuove proposte formative Formarsi, informarsi, apprendere per innovarsi
Q
uesto il nuovo slogan lanciato dalla Confartigianato Imprese Unione di Brescia. “L’impresa cresce anche grazie alla formazione, l’impresa è sviluppo delle potenzialità dell’imprenditore e dei suoi collaboratori, sia dal punto di vista della sfera personale sia dal punto di vista delle capacità e competenze tecniche, necessarie per svolgere al meglio e in modo competitivo la propria attività”, spiega Eugenio Massetti, presidente dell’Organizzazione di via Orzinuovi. Il Settore Formazione di Confartigianato, anche attraverso E.L.F.I. – Ente Lombardo per la formazione d’impresa, accreditato in Regione Lombardia per la formazione, si occupa da anni di formare titolari e dipendenti delle imprese bresciane.
dale e del proprio ruolo nel contesto dell’impresa. Elemento costante è la formazione ad hoc per i dipendenti di singole aziende o di settori produttivi, strutturiamo infatti percorsi formativi specializzati e di aggiornamento, attraverso il FART, il Fondo Artigianato Formazione, le attività sono interamente gratuite. Molte le novità messe in campo per i prossimi mesi, per questo Confartigianato ha deciso di dividere la propria offerta formativa in una sere di aree diverse, che spazia dalla gestione del personale e delle risorse umane alla gestione aziendale, dall’informatica e insegnamento delle lingue, alla tecnica e aggiornamento normativo per diverse categorie d’imprese.
“Ci occupiamo da sempre di corsi per l’apprendistato professionalizzante rivolti sia al tutor aziendale sia agli apprendisti, continua il leader della Confartigianato, al fine di consentire alle aziende di ottemperare all’obbligo di formazione per i dipendenti assunti con contratto di apprendistato ai sensi dell’art 49 D.Lgs. 276/03. La formazione impartita di carattere trasversale, coerentemente con i dettami sanciti dalla normativa, permette all’apprendista di acquisire maggiore consapevolezza dei principi dell’organizzazione azien-
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Fiscale
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La Legge di stabilità per il 2012 È
stata approvata e pubblicata in Gazzetta Ufficiale la legge per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato, “Legge di stabilità 2012”, che contiene alcune misure di carattere fiscale ed amministrativo fra le quali sono sicuramente degne di nota quelle che riguardano: • allineamento dei limiti per le liquidazioni trimestrali Iva alle soglie per la tenuta della contabilità semplificata; • rifinanziamento del 5 per mille; • deduzione Irap per le somme erogate per l’incremento della produttività; • deduzione forfetaria per gli esercenti di impianti di distribuzione di carburante; • aumento dell’accisa sulla benzina.
Liquidazione trimestrale Iva I limiti per poter effettuare le liquidazioni e versamenti trimestrali Iva si allineano a quelli entro i quali è ammessa la tenuta della contabilità semplificata. A decorrere dal 1° gennaio 2012 è quindi possibile liquidare e versare l’Iva trimestralmente se i ricavi non superano rispettivamente: • 400.000 euro per le attività di servizi • 700.000 euro per le altre attività.
Deduzione Irap per somme corrisposte per l’incremento della produttività È prevista, per l’anno 2012, la facoltà per ciascuna Regione di riconoscere una deduzione, ai fini Irap, alle imprese del settore privato per le somme erogate ai dipendenti a titolo di l’incremento della produttività in attuazione degli accordi collettivi aziendali/territoriali di cui all’art. 26 D.L. 98/2011. Questo provvedimento con-
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sentirà di aumentare la deducibilità ai fini IRAP del costo del lavoro e di lenire in parte il carico tributario sulle aziende.
Cinque per mille
È rinnovata anche per il 2012 la disciplina relativa al riparto della quota del cinque per mille dell’imposta sul reddito delle persone fisiche in base alla scelta del contribuente, con riferimento alle dichiarazioni dei redditi 2011.
Deduzione forfetaria in favore degli esercenti impianti di distribuzione carburanti Anche per il prossimo anno, il reddito degli esercenti impianti di distribuzione di carburante verrà abbattuto da una deduzione forfetaria che consentirà di depurarlo dall’aumento dell’accisa sugli idrocarburi. La misura è stabilita dalla legge 448/1998.
Aumento dell’accisa sulla benzina L’aliquota di accisa sulla benzina e sul gasolio usato come carburante aumenta a partire dal 1° gennaio 2012. È altresì previsto un ulteriore aumento a partire dal 1° gennaio 2013. Per gli autotrasportatori di merci, con veicoli di massa complessiva pari o superiore a 7,5 tonnellate, tale aumento potrà essere rifuso mediante la consueta dichiarazione da presentare entro il 30 giugno dell’anno solare successivo e con la possibilità di compensare il credito di imposta entro l’anno o di chiederne il rimborso. L’aumento dell’accisa è finalizzato a compensare i costi per la deduzione forfetaria riconosciuta agli esercenti impianti di distribuzione carburanti.
Fiscale
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Beni intestati alla società e in godimento ai soci L
a c.d. “Manovra di Ferragosto” ha introdotto specifiche disposizioni finalizzate a contrastare l’intestazione fittizia di beni alle società e goduti dai soci o dai loro familiari: i beni aziendali, se utilizzati dai soci o dai familiari dell’imprenditore individuale, diventeranno materia imponibile in capo agli stessi mediante la forma dell’accertamento sintetico sul reddito delle persone fisiche che l’Agenzia delle Entrate è autorizzata ad effettuare a seguito di un’apposita comunicazione. La nuova disciplina mentre prevede la tassazione in capo al socio o familiare utilizzatore dei beni aziendali dispone pure l’indeducibilità dei relativi costi per la società o ditta individuale concedente. Inoltre, nella determinazione sintetica del reddito, l’Agenzia terrà conto anche di qualsiasi forma di finanziamento o capitalizzazione effettuata dai soci nei confronti della società o imprese concedente i beni. Con apposito provvedimento del 16 novembre l’Agenzia delle Entrate ha definito le modalità e i termini della comunicazione all’Anagrafe Tributaria dei dati relativi ai beni dell’impresa concessi in godimento e dei finanziamenti effettuata dai soci nei confronti dell’impresa.
Contenuto della comunicazione Oltre ai dati anagrafici dell’utilizzatore, i beni interessati alla comunicazione sono: • autovetture • altri veicoli • unità da diporto • aeromobili • immobili • altri beni di valore pari o superiore ad euro 3.000 al netto dell’Iva ed ogni finanziamento o capitalizzazione effettuato.
Sarà necessario annotare la specifica tipologia di utilizzo, se esclusivo, non esclusivo e della tipologia di contratto, del corrispettivo e valore di mercato.
Decorrenza delle disposizioni di comunicazione e modalità L’obbligo della comunicazione decorre per i beni il cui godimento permane nel 2011 così come per i finanziamenti o le capitalizzazioni in corso nello stesso periodo. L’obbligo sussiste anche se il godimento è cessato e/o i finanziamenti sono stati estinti al 31 dicembre 2011. La comunicazione deve avvenire con le modalità telematiche, direttamente o tramite intermediari abilitati, entro il termine del 31 marzo dell’anno successivo. La finalità di tale comunicazione è quella di consentire all’Amministrazione Finanziaria di effettuare l’attività di controllo sintetico sul reddito senza procedere, ad esempio, ad un controllo contabile dell’impresa concedente, dal quale, nel caso emerga la concessione in uso di beni dell’impresa ai soci e/o familiari, potrebbe estendersi l’accertamento anche in capo ai soci stessi.
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Finanziamenti Coop
Credito
BENEFICIARI: IMPRESE ISCRITTE ALL La Cooperativa Artigiana di Garanzia valido strumento più che consolidato al servizio delle imprese artigiane, nonché delle costituende, prosegue il suo cammino di sostegno e di incentivazione allo sviluppo produttivo delle imprese agevolando l’accesso al credito. Sempre più attenta alle opportunità creditizie tipologia di finanziamento
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Convenzionati Parametri all’Euribor / tasso fisso
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credito di esercizio
investimento
AVVIO NUOVE IMPRESE
DOCUMENTI
Su tutte le operazioni contributi Di concerto anche la Camera di Commercio di Brescia interviene da qualche anno puntualmente nel mettere a disposizione delle proprie risorse destinate alle imprese per rendere meno oneroso l’accesso al credito. Così anche per l’anno 2011 ha stanziato un fondo da distribuire alle imprese artigiane nella misura del 4%
Legge Regionale 1/2007 Merita uno spazio particolare la Legge Regionale 1/2007, nata dalla condivisione di una strategia comune da parte delle Organizzazioni di categoria e dell’Assessorato Regionale dell’Artigianato, che favorisce la nascita, nonché l’accrescimento delle imprese, grazie alla concessione di agevolazioni piuttosto remunerative. Ed è per questo suo carattere incentivante che molte ipotesi sono divenute realtà. AREE DI INTERV.
Tipologia
SOGGETTI BENEFICIARI
FINANZ. CONCESSO
AGEVOLAZIONE
Misura A
Microcredito
PMI artigiane aventi sede legale e operativa in Lombardia, regolarmente iscritte agli appositi albi provinciali.
Minimo € 10.000,00 Massimo € 15.000,00
Contributo omnicomprensivo a fondo perduto a copertura del costo dell’operazione di garanzia.
Misura B (anche leasing)
Investimenti
PMI artigiane aventi sede legale e operativa in Lombardia, regolarmente iscritte agli appositi albi provinciali.
Minimo € 15.000,00 Massimo € 350.000,00
Contributo ad abbattimento tasso (in c/canoni per il leasing) pari al: 35% del tasso di riferimento europeo rilevato alla data di stipula del finanziamento (o leasing) per la quota di operazioni sino ad € 100.000; 25% del tasso di riferimento europeo rilevato alla data di stipula per la quota di finanziamento (leasing) superiore a € 100.000 sino a € 350.000.
AREE DI INTERV.
Tipologia
SOGGETTI BENEFICIARI
Finanziam. concesso
Linea 1 (FRIM)
Sviluppo aziendale
PMI artigiane aventi sede legale e operativa in Lombardia, regolarmente iscritte agli appositi albi provinciali.
Linea 4 (FRIM)
Crescita dimensionale d’impresa
Linea 5 (FRIM)
Linea 8 (FRIM)
Copertura
Agevolazione
Tasso
Durata
Da € 20.000 a € 1.500.000,00
Fino al 100% del programma di investimento ammissibile, con intervento delle risorse del Fondo Regionale nella misura del 50%.
Co-finanziamento o leasing (i contratti di leasing devono essere stipulati successivamente alla data della domanda on line): rimborso semestrale per il co-finanziamento, trimestrale per il leasing.
Tassi di interesse: il tasso di interesse applicato sarà pari alla media ponderata tra il tasso applicato sulla quota di finanziamento erogata a valere sul Fondo Regionale (0,5% nominale annuo fisso) ed il tasso applicato sulla quota di finanziamento erogato a valere sul ‘plafond’ messo a disposizione dall’istituto di credito/società di leasing (per i finanziamenti euribor6mesi/Irs + spread massimo 3,75,per i finanziamenti erogati a Pmi operanti nel settore delle costruzioni euribor6mesi/Irs + spread massimo 4,00 mentre per i leasing euribor6mesi/Irs + spread massimo 4,25).
Minimo 3 anni massimo 7 di cui massimo 2 anni di preammortamento (solo per il co-finanziamento a medio termine.
PMI artigiane aventi sede legale e operativa in Lombardia, regolarmente iscritte agli appositi albi provinciali.
Da € 50.000 a € 1.500.000,00
Fino al 100% del programma di investimento ammissibile, con intervento delle risorse del Fondo Regionale nella misura del 50%.
Co-finanziamento rimborso semestrale.
Tassi di interesse: il tasso di interesse applicato sarà pari alla media ponderata tra il tasso applicato sulla quota di finanziamento erogata a valere sul Fondo Regionale (0,5% nominale annuo fisso) ed il tasso applicato sulla quota di finanziamento erogato a valere sul ‘plafond’ messo a disposizione dall’istituto di credito (per i finanziamenti euribor6mesi/Irs + spread massimo 3,75,per i finanziamenti erogati a Pmi operanti nel settore delle costruzioni euribor6mesi/Irs + spread massimo 4,00).
Minimo 3 anni massimo 7 di cui massimo 2 anni di preammortamento.
Trasferimento proprietà d’impresa
PMI artigiane aventi sede legale e operativa in Lombardia, regolarmente iscritte agli appositi albi provinciali.
Da € 50.000 a € 1.500.000,00
Fino al 50% del programma di investimento ammissibile, con intervento delle risorse del Fondo Regionale nella misura del 50%.
Co-finanziamento rimborso semestrale.
Tassi di interesse: il tasso di interesse applicato sarà pari alla media ponderata tra il tasso applicato sulla quota di finanziamento erogata a valere sul Fondo Regionale (0,5% nominale annuo fisso) ed il tasso applicato sulla quota di finanziamento erogato a valere sul ‘plafond’ messo a disposizione dall’istituto di credito (per i finanziamenti euribor6mesi/Irs + spread massimo 3,75,per i finanziamenti erogati a Pmi operanti nel settore delle costruzioni euribor6mesi/Irs + spread massimo 4,00).
Minimo 3 anni massimo 7 di cui massimo 2 anni di preammortamento.
Start up
Co-finanziamento /Leasing per nuove attività imprenditoriali condotte da giovani (18-35), donne e soggetti svantaggiati.
Ditte individuali/imprese familiari da € 15.000 a € 40.000,00 Società di persone e di capitali: da € 15.000 a € 200.000,00
Fino al 100% del programma di investimento ammissibile.L’intervento finanziario sarà erogato per il 70% a carico del FRIM. La restante quota dal soggetto abilitato (istituti di credito/ società di leasing).
Co-finanziamento o leasing (i contratti di leasing devono essere stipulati successivamente alla data della domanda on line): rimborso semestrale per il co-finanziamento, trimestrale per il leasing.
il tasso di interesse applicato sarà pari alla media ponderata tra il tasso applicato sulla quota di finanziamento erogata a valere sul Fondo Regionale (0,5% nominale annuo fisso) ed il tasso applicato sulla quota di finanziamento erogato a valere sul ‘plafond’ messo a disposizione dal Soggetto abilitato (per i finanziamenti euribor6mesi/Irs + spread massimo 1,50,p mentre per i leasing euribor 6 mesi/Irs + spread massimo 2,30).
per i co-finanziamenti a medio termine da 3 anni a 7 anni di cui massimo 2 anni di preammortamento, rate semestrali per i leasing da 3 anni a 7 anni, canoni trimestrali, importo max agevolabile iva esclusa al netto di oneri accessori e dell’eventuale canone anticipato.
32 BRESCIA ARTIGIANA magazine
perativa di Garanzia
Credito
L’ A L B O I M P R E S E A R T I G I A N E E P. M . I . offerte dal mercato finanziario, promuove attraverso una consapevole concertazione con gli istituti di credito presenti sul territorio iniziative ad “hoc” per soddisfare le esigenze di ciascuna impresa ad essa associata. In breve le proposte: QUOTA SOCIALE € 41,31
TEMPO DI EROGAZIONE
GARANZIE fidejussorie
COMMISSIONI
< € 25.000 - 1 quota da € 26.000 - 2 quote
40 gg c.a
50% Cooperativa
0,6 x € 1.000 x anno 0,5 x € 1.000 x anno (fondo Provincia BS)
< € 25.000 - 1 quota da € 26.000 - 2 quote
40 gg c.a
50% Cooperativa
0,6 x € 1.000 x anno (chirografario) 0,5 x € 1.000 x anno (CIP-fei) 0,5 x € 1.000 x anno (fondo Provincia BS) 2% sull’erogato (ipotecario)
< € 25.000 - 1 quota da € 26.000 - 2 quote
40 gg c.a
50% Cooperativa
0,6 x € 1.000 x anno 0,5 x € 1.000 x anno (CIP-fei) 0,5 x € 1.000 x anno (fondo Provincia BS)
uti a fondo perduto dal 4% al 6% per le operazioni di liquidità fino ad un massimo di 6.000 Euro e del 6% per le operazioni d’investimento fino a un massimo di 12.000 Euro sull’importo richiesto e garantito dalla Cooperativa Artigiana di Garanzia. Le domande sono raccolte dalla Cooperativa Artigiana di Garanzia e successivamente presentate alla CCIAA.
7 - Prospetto riassuntivo Il tutto favorito dal lavoro di presentazione della richiesta per tramite della Cooperativa Artigiana di Garanzia nonché della fidejussione della stessa. La legge disciplina quali aree di intervento le seguenti: misura A Microcredito (contributi in conto garanzia), misura B Investimenti (contributi in c/interessi e c/canoni) Frim linee 1-4-5-8 (cofinanziamento Regione Lombardia e Banche o Leasing). TASSO
DURATA
SPESE FINANZIABILI
Euribor 3/6 mesi o tasso irs fisso con spread variabili da 0,80 a 1,50.
Max 60 mesi
Acquisto di attrezzature e macchinari, sostegno di costi di manutenzione ordinaria e straordinaria, acquisto di scorte.
Euribor 3/6 mesi + spread masimo applicabile 1,50 punti (2,00 nel caso del leasing).
Durata max 10 (dieci) anni per le operazioni destinate all’impianto, ampliamento e ammodernamento di laboratori; max 5 (cinque) anni per quelle destinate all’acquisto di macchine e attrezzature.
Operazioni di impianto, ampliamento e/o ammodernamento dell’unità produttiva (laboratori, capannoni ecc); acquisto di macchine, attrezzi ed automezzi nuovi e/o macchine ed attrezzi usati.
Spese finanziabili
Erogazione
• Opere murarie, di bonifica, impiantistica e costi assimilati (max 40% investimento ammiss.). • Macchinari, impianti, attrezzature, arredi nuovi o usati. • Sistemi gestionali integrati (software & hardware) fono al 10% dell’investimento ammiss.). • Marchi, brevetti e licenze di produzione. • Spese di commissione per garanzie (max 2% del programma di investimento ammiss.). • Spese generali e di gestione del progetto (max 10% del programma di inv.ammiss). Il programma di investimento deve essere avviato dopo la data di presentazione on-line della domanda e comunque non oltre 60 giorni successivi alla data del decreto di concessione dell’intervento finanziario. Il medesimo programma deve terminare entro i 12 mesi successivi alla data del decreto di concessione dell’intervento finanziario.
Erogazione in massimo due tranches e può avvenire: 1) unica tranche a saldo erogata a conclusione del programma di investimento (dovrà essere realizzato almeno il 70% del programma di investimento con copia delle fatture quietanzate); 2) due tranches: la prima, di importo pari al 40% dell’intervento fin. concesso (dovranno essere rendicontate spese amissibili almeno pari al 40% dell’investimento con la presentazione di fatture quietanzate). La seconda tranche a saldo a conclusione del programma di investimento (si chiede la realizzazione di almeno il 70% del programma di investimento con copia delle fatture quietanzate). Nel caso del leasing l’erogazione avverrà in un’unica soluzione a favore della società di leasing (dovrà essere realizzato almeno il 70% del programma di investimento con copia delle fatture quietanzate).
È ammissibile il prezzo di acquisizione della partecipazione all’impresa target, il cui valore dovrà essere documentato da perizia asseverata disposta da professionista abilitato. Il programma di investimento deve essere avviato dopo la data di presentazione on line della domanda e comunque non oltre 60 giorni successivi alla data del decreto di concessione dell’intervento finanziario. Il medesimo programma deve terminare entro i 12 mesi successivi alla data del decreto di concessione dell’intervento finanziario.
Erogazione in massimo due tranches e può avvenire: 1) unica tranche a saldo erogata a conclusione del programma di investimento (dovrà essere realizzato almeno il 70% del programma di investimento con copia delle fatture quietanzate); 2) due tranches: la prima, di importo pari al 40% dell’intervento fin. concesso (dovranno essere rendicontate spese amissibili almeno pari al 40% dell’investimento con la presentazione di fatture quietanzate). La seconda tranche a saldo a conclusione del programma di investimento (si chiede la realizzazione di almeno il 70% del programma di investimento con copia delle fatture quietanzate).
È ammissibile il 50% del prezzo di acquisizione dell’intera proprietà dell’impresa oggetto di trasferimento, con esclusione delle partecipazioni detenute da eventuali investitori istituzionali: il valore della transazione dovrà essere documentato da perizia asseverata disposta da professionista abilitato. Il programma di investimento deve essere avviato dopo la data di presentazione on line della domanda e comunque non oltre 60 giorni successivi alla data del decreto di concessione dell’intervento finanziario.Il medesimo programma deve terminare entro i 12 mesi successivi alla data del decreto di concessione dell’intervento finanziario.
Erogazione in massimo due tranches e può avvenire: 1) unica tranche a saldo erogata a conclusione del programma di investimento (dovrà essere realizzato almeno il 70% del programma di investimento con copia delle fatture quietanzate); 2) due tranches: la prima, di importo pari al 40% dell’intervento fin. concesso (dovranno essere rendicontate spese amissibili almeno pari al 40% dell’investimento con la presentazione di fatture quietanzate). La seconda tranche a saldo a conclusione del programma di investimento (si chiede la realizzazione di almeno il 70% del programma di investimento con copia delle fatture quietanzate).
Tutte al netto dell’IVA e di altre imposte e sostenute dopo la presentazione della domanda: 1) adeguamenti tecnici ed impiantistici dell’immobile sede dell’attività(max 30% dell’investimento ammissibile); 2) acquisto di beni strumentali nuovi finalizzati all’avvio dell’attività (attrezzature, macchinari, impianti specifici, arredi); 3) costi di avvio attività di franchising (fee di ingresso) fino al 60% dell’investimento programmato e ammesso; 4) progettazione e realizzazione di un sito internet aziendale; 5) affitto dei locali sede dell’iniziativa per il primo anno di attività nella misura massima del 20% dell’investimento; 6) acquisto automezzi nuovi strettamente necessari per lo svolgimento del ciclo produttivo (esclusi automezzi per attività di autotrasporti); 7) acquisto attività preesistenti nel limite dell’80% del programam di investimento; 8) acquisto attività preesistenti condotte da impresa familiare fino al 100% del programam di investimento, purché l’impresa familiare acquisita sia in attività da almeno 5 anni; 9) licenze di sfruttamento economico, brevetti industriali e licenze di software; 10) costi sostenuti per garanzie nel limite del 3% dell’investimento ammissibile; 11) spese generali in misura forfettaria nel limite massimo del 5% dell’investimento ammissibile.
Erogazione in massimo due tranches. Nel caso del co-finanziamento l’erogazione può avvenire: 1) unica tranche a saldo erogata a conclusione del programma di investimento (dovrà essere realizzato almeno il 70% del programma di investimento con copia delle fatture quietanzate) 2) due tranches: la prima, di importo pari al 50% dell’intervento fin. concesso dietro presentazione di adeguate garanzie di importi pari almeno all’erogazione richiesta. La seconda tranche a saldo a conclusione del programma di investimento. Nel caso del leasing l’erogazione avverrà in un’unica soluzione a favore della società di leasing
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