Brescia Artigiana Magazine

Page 1

Autorizzazione tribunale di Brescia n. 12/2002 - Sped. in abb. post. 45% - art. 2 comma 20/b Legge 662/96 - Filiale di Brescia

ANNO X - BRESCIA giugno 2011 - numero 2

magazine



ANNO X - BRESCIA giugno 2011 - numero 2

ANNO IX - BRESCIA novembre 2010 - numero 3

magazine

ANNO X - BRESCIA marzo 2011 - numero 1

magazine

magazine

Le sedi più rappresentative a livello nazionale

Sommario SOMMARIO Editoriale 4 La buona politica è la strada giusta per la crescita economica

News 5 Confartigianato Assemblea annuale 10 Protocollo d’intesa sullo sviluppo dell’economia e delle infrastrutture della Regione del Garda

Ambiente 12 Fotovoltaico: conviene ancora? 13 Consorzio C.En.P.I.

Autorizzazione tribunale di Brescia n. 12/2002 - Sped. in abb. post. 45% - art. 2 comma 20/b Legge 662/96 - Filiale di Brescia

Tesseramento 2011

Lavoro e previdenza 20 Ammortizzatori Sociali in deroga 2011 21 Accordo regionale su detassazione e produttività 22 Rinnovato il CCNL delle imprese artigiane della meccanica

Formazione 23 Progetto “Artigiani in vetrina”. È tempo di marketing anche per le piccole 24 Progetto C.R.E.A. Energia

Direttore responsabile Eugenio Massetti

13 Nuovo servizio di certificazione energetica degli edifici

25 Progetto Design Artigiano

Addetto stampa Michele Torreggiani

14 SISTRI: rinvio dell’entrata in vigore

27 Fondartigianato un alleato dell’impresa nella formazione del personale

Comitato di redazione Carlo Piccinato, Fulvio Tedoldi, Marco Metallo, Franco Guarino, Michele Turrini, Giovanna Lombardi, Paolo Corbucci Progetto, realizzazione e stampa a cura di: Immago - Chiari (Bs) Tel. 030 7000111

Categorie 15 Scuola Acconciatori: XLVII Trofeo Vittoria Alata e XXV Trofeo Miro Bonetti 16 Iniziativa antitruffa dei panificatori di Confartigianato

28 Cedolare secca per i redditi immobiliari da locazione

Credito

18 Autotrasporto, Eurovignette

29 Voucher ricerca e innovazione contributi per i processi di brevettazione

18 Giovani per un progetto il futuro di Brescia

30 Torchio: “i Confidi protagonisti della ripresa”

17 Costo chilometrico medio Autorizzazione Tribunale di Brescia n. 12/2002 Sped. abb. post. 45% art. 2 comma 20/b L. 662/96 Autorizzazione filiale di Brescia N. 2 Anno X - giugno 2011

Fiscale

Per le inserzioni pubblicitarie su questa rivista, contattare: EMMEDIGI Pubblicità S.r.l. - Via Malta, 10 - 25124 Brescia (BS) - Tel. 030.224121


Editoriale

La buona politica è la strada giusta per la crescita economica L

a nostra economia è nel mezzo di un guado, che dobbiamo affrontare con tutta l’energia possibile. Quando incontro gli imprenditori, in ogni paese della nostra Provincia, tocco con mano i loro tanti problemi, ma percepisco anche la grande voglia di uscire dall’emergenza, di reagire allo stallo di una situazione che si trascina da troppo tempo. La crisi sarà anche passata, ma la crescita stenta a riprendere, il sistema economico italiano e bresciano soffrono ancora: non è mancanza di ottimismo, ma realismo di imprenditori seri; un realismo senza sconti su cui fondare la nostra analisi. C’è un quadro di forte difficoltà caratterizzato da tre elementi chiave – i prezzi delle materie prime, la finanza d’impresa e la fiscalità. Ciò nonostante a Brescia si continua a produrre ricchezza ma le difficoltà sono oggettive e verificabili. A fronte di tutto questo è evidente la mancanza di una risposta efficace della politica, che noi vediamo invece come strumento principale del buongoverno e soprattutto lo strumento principale per collegare le scelte di Governo con le istanze, le voci, le vite della gente e delle imprese. Se non possiamo agire sui prezzi delle materie prime, che sono stabiliti a livello internazionale. Se “abbassare le tasse” è purtroppo solo uno slogan da campagna elettorale, pronunciato da tutti gli schieramenti, tanto vale puntare sulla politica. La “buona politica”, fatta da persone serie. La buona politica si pone responsabilmente il problema di far scendere i propri costi, invece di far assistere il Paese alla loro continua lievitazione.

4 BRESCIA ARTIGIANA magazine

Stiamo vedendo quotidianamente, poi, alla nascita o al ritorno di erronee quanto presuntuose posizioni, che vorrebbero imporre al sistema economico una taglia dimensionale unica delle imprese studiata a tavolino da professionisti della teoria. Eugenio Massetti Gli imprenditori, invece, chiedono semplicemente di poter continuare a svolgere la propria attività, senza sentirsi costretti a crescere per forza.

Si può diventare grandi rimanendo piccoli, rimanendo leggeri, di una leggerezza che si nutre di flessibilità, di creatività, di forza della persona, di relazioni e di reti. È il mercato che decide e premia la dimensione giusta per competere. E gli artigiani, i piccoli imprenditori sanno competere insieme facendo gruppo, facendo squadra e combattendo così ad armi pari con concorrenti ben più grandi. Beneficiano della ricchezza che deriva dal rapporto fecondo tra impresa e territorio, a partire dal brand proprietario, cioè dalla personalizzazione dell’impresa, con i suoi effetti virtuosi collaterali, come la resistenza al fallimento, la resistenza al licenziamento dei dipendenti, la consistenza e la solidità dell’innervamento nella comunità, sia quella primaria della famiglia, sia quella che si costituisce tra gli attori di territorio: imprese, associazioni, banche di territorio, Camera di Commercio, enti locali, filiere. Tutto ciò consente all’impresa – nata nel territorio – di andare oltre e presentarsi con successo sul mercato anche internazionale.


News

Foto New Eden Group S.r.l.

Confartigianato ASSEMBLEA ANNUALE

«Lo sviluppo è il nuovo nome della pace».

Q

uesto il titolo scelto per l’affollata assemblea annuale di Confartigianato, apertasi nel nome di Paolo VI e della sua «Populorum Progressio». Una delle chiavi per immaginare un futuro migliore, ha sottolineato Eugenio Massetti, presidente dell’Organizzazione di via Orzinuovi, aprendo i lavori dell’assemblea: «creare sviluppo nel mondo perché senza quello assistiamo alle migrazioni di disperati che vengono a cercare pane e lavoro, aggravando in qualche caso anche una situazione lavorativa già precaria anche da noi». Attorno al tema hanno discusso Don Walter Magnoni, con interventi del Ministro all’Istruzione, Mariastella Gelmini, e il presidente nazionale di Confartigianato, Giorgio Guerrini. Coordinati dal vice direttore de il Giornale, Nicola Porro. Un momento di riflessione, preceduto dalla relazione del presidente Massetti, che ha esordito con una buona notizia per gli associati: il bilancio 2010 dell’organizzazione è tornato positivo, «avremo più risorse – commenta Massetti – per le nostre attività prossime».

«La sussidiarietà – ha spiegato il numero uno di via Orzinuovi – è un principio che sta nel dna della cultura di Confartigianato. Se i corpi intermedi della società, come lo è la nostra Organizzazione, sono in grado di svolgere una funzione sociale e soddisfare i bisogni del cittadino, lo Stato deve sostenerci». Alla tavola rotonda è intervenuto anche Giorgio Guerrini, presidente nazionale di Confartigianato, che ha invitato a rivedere le regole imposte alle banche, «perché c’è il rischio che queste rigidità si ripercuotano sulle imprese. Del resto, il segnale di Milano deve far riflettere. Ci sono molti piccoli imprenditori che hanno investito in questo Governo e non sono soddisfatti». Foto New Eden Group S.r.l.

BRESCIA ARTIGIANA 5 magazine


News Piccoli ma tanti La crisi ha cambiato le carte in tavola ed oggi che l’economia italiana arranca e le grandi industrie guardano sempre più all’estero, “ci si accorge che “piccolo è bello”, non brutto: e che noi non siamo “i piccoli”, noi siamo “i tanti”, spiega Eugenio Massetti presidente di Confartigianato Imprese Unione di Brescia. E da questo essere tanti e non piccoli, nasce la nostra forza. Confartigianato Imprese Unione di Brescia rappresenta complessivamente, oltre 14.000 imprenditori che costituiscono l’asse portante dell’economia e del benessere della nostra provincia a 150 anni da quelle battaglie. Una forza che vuole far pressione sul Governo, affinché lavori perché si crei un “pregiudizio” positivo verso le piccole e medie imprese, che sia reale e non propaganda. Lavori alla costruzione di uno sviluppo favorevole di questo tessuto. Lavori perché si favoriscano e supportino i processi di aggregazione in rete degli imprenditori. “Ciò che vogliamo – continua Massetti, è un Fisco nazionale e locale (il federalismo municipale) amico delle PMI. Delle politiche nazionali e locali che coinvolgono più direttamente le imprese, e che siano fonte di crescita e non di disperazione. Più semplificazione”. Stiamo combattendo, spiega il Presidente di Confartigianato, perché non si tolgano gli incentivi alle energie rinnovabili. Quelle energie rinnovabili rappresentano il futuro sostenibile per i nostri figli, quegli stessi educhiamo nelle nostre scuole. Quello è il futuro per una società che non demolisca il pianeta. 3000 imprese di questa provincia che sono coinvolte nel settore e danno lavoro a 10.000 addetti. Il settore della installazione traina addirittura quello dell’edilizia. “Come artigiani, ma soprattutto bresciani, dobbiamo assumerci insieme la responsabilità di essere coloro che lavorano davvero per lo sviluppo, che credono nello sviluppo, che credono che esso sia strumento di benessere sociale e quindi di Pace per questa città e per l’intero pianeta. Facciamolo aprendoci una volta di più alla società civile della quale siamo orgogliosi di essere parte. Perché la società non è un trucco ingegnoso

per ottenere profitti senza responsabilità. La società è quel luogo dove insieme aspiriamo a vedere i tempi migliori. Organizziamoci perché è la società stessa che, oggi, ci chiede di metterle a disposizione tutta la nostra intelligenza, e tutte le nostre forze”, ha concluso Massetti. Adriano Paroli Sindaco di Brescia

Giorgio Merletti

Presidente di Confartigianato Lombardia

Francesco Bettoni

Presidente della Camera di Commercio di Brescia

Don Walter Magnoni

Responsabile per la Pastorale Sociale e del Lavoro all’Arcidiocesi di Milano

Sussidiarietà e valori, per questo oggi lavoriamo. Lo spiega Eugenio Massetti ai molti artigiani presenti nell’auditorium. A primo acchito, l’argomento sembra difficile, ma è l’argomento che da sempre caratterizza la linea della Confartigianato di Brescia. La coscienza imprenditoriale al servizio della costruzione del Bene Comune, Confartigianato di Brescia corpo intermedio che si colloca tra lo Stato e il cittadino, e che rivendica il suo ruolo. Oggi senza sussidiarietà c’è solo aridità spiega Don Walter Magnoni. La Confartigianato ha già avviato da tempo questa strada. In ultimo con l’iniziativa proposta pochi giorni fa insieme alle altre Confartigianato del Garda di Verona, Mantova e Trento con le quali è stato sottoscritto un importante protocollo di intesa volto ad unire gli sforzi e a pesare di più nelle scelte, proprio in questo ruolo di sussidiarietà per lo sviluppo di quell’area strategica per l’economia del Nord Italia. Ora, di fronte alle sfide di un’economia ormai del tutto globalizzata, le imprese non si devono ritrarre, ma pensiamo che si debba “partecipare”, “discernere”, “accompagnare” la nostra provincia, la Regione, il Paese e l’intera comunità internazionale per il raggiungimento di un Bene Comune, perché sappiamo che lo sviluppo generale nostro e dell’umanità tutta porterà infine anche alla Pace, continua il leader di Confartigianato. “Non dobbiamo avere paura di dire: aiutiamo, anche intensificando gli sforzi nella cooperazione internazionale per i popoli del terzo mondo perché le persone possano poter vivere bene nei loro paesi, essendo noi coloro che li aiutano nel loro svilup-

Giorgio Bontempi

Assessore al Lavoro e alle Attività Produttive della Provincia di Brescia

6 BRESCIA ARTIGIANA magazine

Sussidiarietà e valori


Foto New Eden Group S.r.l.

News

On. Mariastella Gelmini, Ministro della Repubblica italiana all’Istruzione Università e Ricerca con Eugenio Massetti, Presidente di Confartigianato Unione di Brescia.

“Abbiamo avviato una nuova fase di rilancio dell’economia, a cominciare dal Piano Nazionale delle Riforme, che punta su una riforma del fisco che – come detto dal Ministro Tremonti – “alleggerisca le ganasce che stringono le imprese”; su nuovi investimenti in ricerca grazie alla logica del credito d’imposta; su un piano di infrastrutturazione soprattutto nel Sud Italia, perché se non cresce il Meridione non cresce il Paese, specifica il Ministro Gelmini. Abbiamo lanciato la riforma costituzionale dell’articolo 41, dell’articolo 97 e dell’articolo 118 della Costituzione. Puntiamo a snellire le procedure sulla base del principio della libertà d’impresa ove non vi siano prescrizioni di legge in senso contrario, a ridurre il

po, anche con la internazionalizzazione delle nostre imprese”, continua Don Magnoni.

“Se l’Italia è riuscita a reggere dinanzi alla crisi, il merito è del piccolo tessuto produttivo che nel momento della difficoltà è stato il jolly del Paese”. Parola di Mariastella Gelmini, Ministro dell’Istruzione, nel corso della tavola rotonda, organizzata dalla Confartigianato di Brescia. L’interesse degli artigiani presenti in sala e le domande del vice direttore de Il Giornale, Nicola Porro, hanno indirizzato il discorso del Ministro su un tema molto seguito dalle imprese, la Riforma Fiscale.

Foto New Eden Group S.r.l.

Riforma fiscale

Il Segretario Generale Carlo Piccinato con l’On. Gelmini e il Presidente Massetti

BRESCIA ARTIGIANA 7 magazine


dirigismo statale e a favorire un mercato moderno ed efficiente; introduciamo i criteri del merito, dell’efficacia e della trasparenza nella PA, favorendo la semplificazione e dando un contributo positivo al rapporto che le imprese hanno con la burocrazia statale; rafforziamo la sussidiarietà orizzontale, creando spazi e opportunità per l’impresa. Stiamo attuando la riforma del processo civile, che contribuisce a smaltire gli arretrati che ingolfano i tribunali e si riversano sulle imprese in termini di minore competitività del sistema, e attraverso l’introduzione dell’istituto della mediazione, che pure ridurrà i costi economici e temporali dei carichi pendenti. Ma, grazie al lavoro del Ministro Alfano, alla giustizia metteremo mano con un intervento finalmente globale, che consentirà al Paese di allinearsi ai partner europei, evitando gli incroci tra magistratura, media e politica e tagliando le lungaggini processuali che ci posizionano agli ultimi posti nelle graduatorie mondiali.

Foto New Eden Group S.r.l.

Stiamo portando a compimento la riforma federale, che sarà una vera svolta storica. E – come anche le categorie ci chiedono – porterà una ridu- Il Presidente Massetti, consegna al Ministro Gelmini un crocefisso zione delle imposte a carico delle famiglie e delle realizzato e donato dall’artigiano Taboni di Bovegno imprese, ridurrà i costi di inefficienza nella spesa sta quell’ “antropologia positiva” che considera la pubblica locale e il parassitismo di quella centrale, persona come veicolo capace di fare del bene, di combatterà maggiormente l’evasione, liberando ultecreare sviluppo e competenze, superando le ingesriori risorse per la crescita. Infine, instaurerà quel princisature regolatorio-repressive del nostro mercato pio di responsabilità per cui gli amministrati potranno interno, e cercando migliori strumenti operativi di verificare quotidianamente il lavoro degli amministraflessibilità. tori, sulla base del validissimo “vedo-pago-voto”. È il “federalismo della sussidiarietà”, come l’ha giustamente chiamato il Presidente Massetti. Alla base

Foto New Eden Group S.r.l.

News

Consegna onorificenze e premiazione artigiani meritevoli

8 BRESCIA ARTIGIANA magazine


News

BRESCIA ARTIGIANA 9 magazine


News

Protocollo d’intesa sullo sviluppo dell’economia e delle infrastrutture della “Regione del Garda” Le Organizzazioni aderenti a Confartigianato delle Provincie di Brescia, Mantova, Trento e Verona che rappresentano complessivamente oltre 40mila imprese artigiane e piccole imprese associate, si sono accordate per poter condurre politiche unitarie per uno sviluppo armonico del territorio.

C

on l’intesa si vuole anche essere compartecipi dei piani di sviluppo turistico della Regione del Garda, favorendo una promozione turistica unitaria, sollecitando l’attuazione di politiche e la messa a disposizione di risorse che garantiscano la crescita delle attività ad esso correlate, e tra esse delle attività artigiane di servizio che posso rappresentare anche una buona occasione di protezione e crescita di attività imprenditoriali giovanili in grado di contribuire alla contrazione del troppo elevato tasso di disoccupazione. In relazione allo sviluppo delle infrastrutture le Organizzazioni aderenti sono interessate fortemente, oltre alla definizione di piani di viabilità locali coordinati, alla realizzazione dei progetti che riguardano la realizzazione del corridoio 5 e delle strutture dell’Alta Velocità ferroviaria, che debbono essere realizzate tenendo conto delle esigenze del territorio anche per la fruibilità delle stesse ai fini dello sviluppo economico e dei trasporti evitando che si realizzino strutture non fruibili e di semplice passaggio. In questo quadro è di fondamentale importanza il correlato sviluppo delle infrastrutture di trasporto intermodale, che possono fornire al territorio un importanDa sinistra il Presidente Confartigianato di Trento, di Mantova, di Brescia e di Verona durante la sottoscrizione del Protocollo tissimo strumento per la

10 BRESCIA ARTIGIANA magazine


News aeroporti possa e debba essere premiante anche per il territorio e l’economia dell’intera Regione del Garda. Si ritiene ora indispensabile concludere senza altri indugi gli accordi quasi definiti e procedere nella definizione di scelte decisive che dovranno affrontare necessariamente il tema della collaborazione e sinergia col sistema aeroportuale esistente del Nord Italia per arrivare ad un coordinamento strategico ed operativo degli scali del Garda col sistema Milanese costituito da Malpensa, Linate ed Orio al Serio. Ai fini della attivazione del presente protocollo viene dunque costituito un Comitato Politico costituito dai Presidenti delle organizzazioni firmatarie ed un Comitato Tecnico costituito dai Segretari/Direttori, che si impegnano a seguire costantemente le politiche di sviluppo della Regione del Garda ed a promuovere presso il mondo della Politica tutte le proposte utili e necessarie, dandone anche risalto attraverso i propri organi di stampa ed i Media presenti sui territori delle quattro provincie. competitiva e la celerità nella movimentazione delle merci da e per la Regione e dunque per la competitività della imprese. Sul sistema aeroportuale del Garda, composto oggi e finalmente dalla unica società degli aeroporti Verona Brescia del Garda, Confartigianato del Garda conferma che le tale infrastruttura rappresenta una elemento di eccellenza indispensabile al sostegno della competitività del sistema economico delle quattro provincie, sia per la collocazione delle due strutture sia per le potenzialità espansive sull’area. Riteniamo che il sistema aeroportuale del Garda possieda tutte le caratteristiche per proiettarsi nel futuro come una delle più significative risorse a livello nazionale ed internazionale per i collegamenti aerei sia sul versante del traffico passeggeri che su quello dei cargo, con una specializzazione degli scali che non deve essere intesa come esclusiva ma come prevalente, poiché è interesse di tutti territori che sia messa a disposizioni degli stessi una adeguata capacità cargo e passeggeri in funzione dello fruibilità degli stessi da parte dei propri cittadini, del turismo e delle imprese. Riteniamo che l’integrazione nel sistema del Garda e il potenziamento contestuale degli scali Catullo e D’Annunzio rappresenti una prospettiva vincente nel confronto economico che altre realtà Europee di grande competitività e la definizione di un progetto di crescita e specializzazione degli

BRESCIA ARTIGIANA 11 magazine


Ambiente

Ufficio ambiente tel. 030 3745.233

Fotovoltaico: conviene ancora?

L’investimento può ancora rientrare in 8 anni

D

opo la riduzione degli incentivi decisi dal Governo con il Decreto Ministeriale del 6 maggio 2011 molti consumatori che stavano pensando ad installare un impianto fotovoltaico sul tetto della propria abitazione o del proprio capannone si chiedono se l’investimento risulti ancora conveniente. In effetti Confartigianato si è opposta con prontezza e fermezza alla decisione del Governo, ma non solo perché ci sono stati dei tagli, ma anche per due ragioni “strategiche”. La prima: perché sono state diffuse cifre del tutto allarmistiche ed ingiustificate sull’impatto dell’incentivazione sul costo dell’energia che le imprese e delle famiglie pagano attraverso la componente A3 della bolletta: in realtà il grosso di questo balzello è dovuto all’incentivazione dell’Eolico e alla produzione da fonti “assimilate alla rinnovabili”, che essendo “assimilate” rinnovabili non sono, e solo una minima parte del costo è dovuto al fotovoltaico (siamo a meno del 10%). La seconda: la revisione degli incentivi è avvenuta a partita iniziata, quando l’ultimo decreto che avrebbe dovuto dare stabilità al settore era solo dell’agosto 2010. Come si può creare un filiera del fotovoltaico in Italia se non siamo in grado di dare certezze su prospettive di nemmeno 10 mesi? Ma tornando alla domanda iniziale, se dal punto di vista ambientale non cambia ovviamente nulla e rimane il fatto che un impianto fotovoltaico è in grado di far risparmiare l’immissione di parecchie tonnellate/anno di anidride carbonica nell’aria che respiriamo, dal punto di vista economico qualche dubbio potrebbe sorgere. L’ufficio energia di Confartigianato ha dunque fatto due conti, basati sulle recenti novità normative.

Le principali novità del IV Conto Energia

L’incentivo erogato dal GSE detto “tariffa incentivante”, dipende dalla data di entrata in esercizio, dalla dimensione, e da dove l’impianto è collocato (a terra o su un edificio). Una volta determinati questi parametri per 20 anni si avrà diritto all’incentivo su tutta l’energia prodotta dall’impianto, indipendentemente da quanta se ne consumi. Ad esempio per un impianto installato ad agosto 2011, le tariffe incentivanti sono quelle illustrate in tabella. Seguiranno per i mesi Potenza installata (kW) successivi decrementi graduamin max li, che saranno più significativi 1 3 per gli impianti di dimensioni 3 20 maggiori.

12 BRESCIA ARTIGIANA magazine

20 200 1000 5000

200 1000 5000

Le tariffe incentivanti possono inoltre lievitare in ognuno dei seguenti casi: • un premio di 0,05 €c/kWh se si sostituisce il tetto contenente amianto; • un premio del 10% se almeno il 60% della componentistica proviene dall’Italia o dall’UE; • un premio percentuale pari alla metà della riduzione del fabbisogno energetico dell’edifico (previa certificazione). Alla tariffa incentivante va sempre aggiunto il valore dell’energia che si produce: la si può consumare, o la si può vendere, realizzando un risparmio o guadagno stimabile intorno a 0,15 €/kWh.

Due conti

Allora i famosi conti, basati sulle tariffe sopra brevemente illustrate. Un impianto domestico da 2,9 kW in scambio sul posto ben progettato, produrrebbe circa 3000 kWh / anno. Ammettendo di comprare componenti europee, l’incentivo sarebbe di 0,4048 €/kWh a cui andrebbero aggiunti 0,15 €/kWh per il risparmio sulla bolletta. In sostanza vorrebbe dire che per 20 anni sarebbe garantita un’entrata di 1664 €. Prendiamo ad esempio invece un impianto da 50 kW sul tetto di un capannone dove si rimuove l’amianto. La tariffa incentivante, comprensiva del premio di 0,05 €/kWh sarebbe di 0,371 €/kWh, che moltiplicato per i 50.000 kWh/anno prodotti porterebbe l’entrata annua a 18500 € cui andrebbe aggiunto il risparmio in bolletta per circa 7500 €. Totale annuo: oltre 26.000 €. L’installazione dell’impianto fotovoltaico rimane un’opzione interessante per le nostre imprese e famiglie, i cui vantaggi sarebbero: • risparmio di anidride carbonica emessa nell’aria; • un investimento sicuro che si ripaga in 8-10 anni; • la possibilità di ricevere dalle banche un finanziamento senza problemi. Infine un consiglio a cui vuole installare un impianto sul proprio tetto: non guardare solo il prezzo ma anche la qualità. Infatti un impianto scelto sul solo criterio del prezzo più basso produrrà meno energia di un impianto realizzato a regola d’arte e Incentivo agosto 2011 (€/kWh) dunque l’incentivo ed il risparsu edifici non su edifici mio sulla bolletta sarà inferio0,368 0,327 re, diventando effettivamente 0,339 0,303 meno conveniente. 0,321 0,303 0,28 0,269

0,291 0,263 0,25 0,238


Ambiente

Ufficio ambiente tel. 030 3745.233

Consorzio C.En.P.I.

Energia e gas: il primo guadagno è il risparmio con Confartigianato si può!

E

nergia a prezzi vantaggiosi. Questo il risultato dell’accordo tra Confartigianato Imprese Unione di Brescia e del C.En.P.I. (Consorzio Energia delle Piccole Imprese del Nord Ovest). «Il Consorzio creato nel 2003 nasce su iniziativa delle Associazioni territoriali Confartigianato, Lombardia e Piemonte e fa parte della rete nazionale dei Consorzi energetici di Confartigianato. La sua costituzione è legata all’esigenza delle aziende artigiane associate di avere un supporto affidabile, professionale e continuo sul tema “energia”. Il C.En.P.I. infatti, negozia le migliori condizioni di fornitura sul libero mercato, con l’obiettivo di ridurre i costi. Ad oggi il C.En.P.I. rappresenta circa tremila imprese dislocate non solo nell’area del Nord Ovest ma anche nella Regione Abruzzo, Emilia Romagna, Liguria, Marche, Umbria contando oggi ben 29 sedi sul territorio nazionale, per oltre 300 milioni di kilowattora erogati- spiega Carlo Piccinato, segretario della Confartigianato di Brescia. Il Consorzio offre assistenza e consulenza, qualificata e costante, finalizzata all’individuazione delle soluzioni migliori per ottimizzare le forniture energetiche». Ma come opera lo Sportello energia degli Artigiani? Non fa altro che accompagnare le imprese verso il mercato libero e verso l’offerta migliore e più conveniente, trattando con i fornitori d’energia. Tutto questo attraverso l’adesione delle varie Organizzazioni territoriali di Confartigianato al C.En.P.I.. “Attraverso il Consorzio si conduce annualmente una trattativa con tutti i fornitori sul mercato libero per selezionare quelli più trasparenti, che garantiscono il trattamento migliore e la tariffa più concorrenziale, guidando dunque verso di loro i nostri associati”. Un’opportunità concreta per contenere i costi dell’energia elettrica. L’adesione alle offerte del Consorzio, per mezzo appunto di Confartigianato è gratuita e dà quindi diritto a usufruire delle migliori condizioni economico/contrattuali esistenti sul mercato, con un risparmio ottenibile grazie alla contrattualizzazione di massa. Con il contratto giusto, la media del risparmio arriva anche al 10% dei costi annuali dell’energia. Ciò in considerazione del servizio offerto, che prevede anche l’analisi gratuita delle bollette pregresse per individuare il margine di risparmio. La Confartigianato Unione di Brescia, inoltre, ha deciso di dare agli associati un ulteriore possibilità di risparmio sul fronte del gas, ciò in virtù dell’apertura del mercato e della contrattazione con le imprese e del recentissimo accordo con Edison nel pacchetto C.En.P.I.. Il riscaldamento, come l’elettricità, è qualcosa che interessa veramente tutti, quindi questo nuovo servizio coinvol-

gerà in maniera sempre più allargata ogni categoria artigiana. Il risparmio che abbiamo stimato sulla bolletta del gas sarà all’incirca del 5-6%, pertanto ci stiamo preparando per affrontare un deciso incremento di adesioni.

Nuovo servizio di certificazione energetica degli edifici CERTIFICAZIONE ENERGETICA: quando è obbligatoria • • • • •

Nuove costruzioni Compravendite / trasferimenti a titolo oneroso Affitti Premio suo efficiente energia per fotovoltaico Detrazioni 55% per i casi -- Caldaia a biomassa -- Coibentazione edificio -- Riqualificazione globale

Perché la certificazione energetica? La Direttiva Europea 2002/91/CE del 16 dicembre 2002 sul rendimento energetico degli edifici è vincolante per gli Stati membri dell’Unione ed è stata recepita entro il gennaio 2006. La certificazione energetica degli edifici è obbligatoria per tutte le categorie di immobili e deve essere approntata secondo varie scadenze temporali, con l’obiettivo di dotare progressivamente tutti gli edifici di un documento che possa fornire agli interessati informazioni in merito al comportamento energetico dell’immobile, valorizzando sul mercato quelli con migliori performance e generando una spinta virtuosa volta al miglioramento del patrimonio immobiliare. Per informazioni o un preventivo, puoi contattare l’Ufficio Confartigianato a te più vicino, oppure il nostro Ufficio Energia ai seguenti recapiti: Tel. 030 3745276-275 - Fax 030 3745337 e-mail: energia@confartigianato.bs.it BRESCIA ARTIGIANA 13 magazine


Ambiente

Ufficio ambiente tel. 030 3745.233

SISTRI: rinvio dell’entrata in vigore Massetti, Confartigianato: “il Ministero ha recepito le nostre perplessità” “Tanto tuonò che piovve”. Così si può sintetizzare l´evoluzione del Sistri. ”A pochissimi giorni dall’entrata in vigore del Sistri, le istanze di 360mila imprese sono state recepite dal Ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo.

• dal 1° dicembre 2011 - per i produttori di rifiuti che abbiano da 10 a 49 dipendenti e i trasportatori che sono autorizzati per trasporti annui fino a 3.000 tonnellate (circa 10.000); • dal 1° gennaio 2012 - per i produttori di rifiuti pericolosi che abbiano fino a 10 dipendenti.

L’

L’accordo prevede inoltre procedure di salvaguardia in caso di rallentamenti del sistema ed una attenuazione delle sanzioni nella prima fase dell’operatività del sistema.

accordo che ne proroga l’entrata in vigore finalmente coglie le gravi difficoltà di funzionamento da tempo denunciate dagli imprenditori e dimostrate in occasione del click day dell’11 maggio scorso”. Questo il commento di Eugenio Massetti, presidente di Confartigianato Imprese Unione di Brescia. “Il nuovo sistema informatico di tracciabilità dei rifiuti – sottolinea Carlo Piccinato, segretario generale della Confartigianato – rappresenta uno strumento positivo, ma sono indispensabili opportuni adeguamenti tecnici e semplificazioni operative per renderlo facilmente utilizzabile dagli imprenditori”. “Il rinvio dell’operatività – aggiunge Massetti – dovrà quindi servire a individuare, insieme al Ministero dell’Ambiente, le soluzioni tecniche per superare i gravi problemi di impasse tecnologica emersi finora e per garantire l’efficacia del sistema di tracciabilità dei rifiuti”. Secondo l’intesa raggiunta, il Sistri entrerà in vigore secondo le seguenti date di operatività differenziate per dimensione aziendale e per quantità di rifiuti trasportati.

• dal 1° settembre 2011 - per i produttori di rifiuti che abbiano più di 500 dipendenti, nonché gli impianti di smaltimento, incenerimento, etc. (circa 5.000) e i trasportatori che sono autorizzati per trasporti annui superiori alle 3.000 tonnellate (circa 10.000); • dal 1° ottobre 2011 - per i produttori di rifiuti che abbiano da 250 a 500 dipendenti e “Comuni, Enti ed Imprese che gestiscono i rifiuti urbani della Regione Campania”; • dal 1° novembre 2011 - per i produttori di rifiuti che abbiano da 50 a 249 dipendenti;

14 BRESCIA ARTIGIANA magazine


Ufficio categorie tel. 030 3745.324

Categorie

Scuola Acconciatori: XLVII Trofeo Vittoria Alata e XXV Trofeo Miro Bonetti La Scuola Acconciatori della Confartigianato di Brescia, domenica 5 giugno 2011, ha celebrato la fine dell’anno scolastico con una prova a cui hanno partecipato gli allievi iscritti ai cinque anni di corso.

N

el primo pomeriggio è iniziata la sfilata predisposta dai maestri della scuola dove hanno sfilato i modelli e le modelle acconciate dagli alunni dei vari anni. Successivamente c’è stata un esibizione sul tema dei 150 anni dell’Unità d’Italia, con acconciature rese rigorosamente rosse, bianche e verdi grazie a colorazioni per capelli e nastri. Poi è andata in scena la sfilata delle pettinature dedicate alle spose e alle uscite serali mondane, con sofisticate acconciature create grazie a piccoli ventagli, piume e bastoncini di legno inseriti tra i capelli. La festa si è conclusa con le premiazioni degli allievi, vale a dire il «Trofeo Miro Bonetti», dedicato al fondatore della Confartigianato e giunto alla 25esima edizione, e il 47° «Trofeo della Vittoria Alata». La gara del “Trofeo Miro Bonetti”, alla quale hanno partecipato gli allievi del primo e secondo anno di corso, è stata vinta da Diana Molinari con 276 punti, seguita da Jessica Linetti, Ilaria Cavalleri e Aurelia Airinei, mentre il “Trofeo della Vittoria Alata” per cui hanno concorso i ragazzi del terzo e quarto anno di corso è stato assegna-

to a Sara Peli, che ha totalizzato 279 punti, seguita da Gloria Barucco, Ilenia Vanazzi e Cristiana Perlato. Sara Peli si è aggiudicata anche il premio per il miglior colore, mentre le due studentesse del quinto anno Vanessa Riva e Emanuela Mangano si sono viste attribuire rispettivamente i due premi speciali «Miss Color Design» e il secondo «Trofeo Gamma Più». «La scuola è una punta di eccellenza della nostra Organizzazione, tutto viene costituito al nostro interno - ha spiegato il presidente di Confartigianato di Brescia, Eugenio Massetti -: i docenti sono ex studenti della nostra scuola, e tornano per insegnare ai ragazzi le basi del mestiere e per dimostrare come l’impegno può portare a grandi risultati, come quello di mettersi in proprio. Non c’è solo la didattica, ma i ragazzi possono toccare con mano il loro futuro, è un’esperienza di vita». Purtroppo il settore soffre molto a causa delle regole ferree che gli artigiani devono rispettare, mentre la concorrenza soprattutto asiatica è accusata di essere sleale in quanto userebbe prodotti non sicuri e non a norma.

BRESCIA ARTIGIANA 15 magazine


Categorie

Ufficio categorie tel. 030 3745.324

Iniziativa antitruffa dei panificatori di Confartigianato

CONSIGLI ANTITRU FFA

Confartigianato Imprese Unione di Brescia e Arma dei Carabinieri

INSIEME PER IL CITTADINO IO NON vI faccIO eNtrare

L’

alimento e cHIaMO IL più comune, il pane, 112 come veicolo di trasmissione di utili consigli antitruffa. Per raggiungere il più alto numero di persone e senPagate le vostre bollette solo con sibilizzarle su un bollettini postali. Non date soldi a chi si finge fenomeno che funzionario di enti pubblici o privati. Ricordati che il controllo domiciliare delle utenze, non accenna a viene sempre preannunciato con un avviso. diminuire, ovveNEL DUBBIO CHIAMATE IL ro quello dei furti e a volte anche delle rapine alle persone più anziane, che spesso vittime di abili «incantatori» che si servono di tutte le scuse per entrare nelle case e colpire approfittandosi della distrazione di chi – per questioni d’anagrafe – non ha più i riflessi così pronti. I consigli e due simpatiche vignette, realizzate dal giovane ma già noto Maurizio Baselli, sono stati stampati su 150mila sacchetti da mezzo chilo di pane da parte di Confartigianato in accordo con il Comando provinciale dell’Arma dei carabinieri, e in particolare del comandante della Compagnia di Brescia, Donato D’Amato che si è occupato personalmente – insieme a Marco Metallo – della nuova campagna volta a mettere in guardia gli anziani (campagna che segue quella attuata con la Centrale del latte per i consigli antitruffa sulle bottiglie del latte). Il tutto grazie anche alla collaborazione dell’Unione panificatori che distribuirà i sacchetti ai 380 panettieri di città e provincia, iscritti e non, a Confartigianato. «Il messaggio sul sacchetto del pane, arrivando direttamente sulle tavole dei bresciani, servirà a stimolare la discussione, a sensibilizzare le persone a rischio, a metterle in guardia – ha affermato il presidente Euge-

nio Massetti, affiancato dal presidente dei panificatori Roberto Perotti e dal segretario generale Carlo Piccinato, nella conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa alla caserma Masotti, ospiti del colonnello Marco Turchi –. La Confartigianato si caratterizza per la presenza nell’ambito sociale. Ogni nostro iscritto è prima di tutto una persona, che ha una famiglia. Il nostro obiettivo è quello di toccare il più alto numero di cittadini». Grazie ai panificatori sarà possibile una penetrazione molto profonda dei consigli elaborati dai carabinieri nel tessuto sociale». «La nostra Organizzazione vuole infatti avere questa funzione sociale – ha aggiunto Piccinato –. Oltre al danno economico che le truffe provocano, si deve tener conto di quello psicologico, che nel caso delle persone anziane è ancor più pesante». Per contrastare il fenomeno, tutt’oggi presente e che prende forme sempre diverse, l’Arma dei carabinieri di Brescia, punta molto sull’attività di prevenzione, perché «l’opera di repressione non può avvalersi di strumenti particolari come le intercettazioni. Questi sono soggetti che si spostano sul territorio e non sono bresciani» ha spiegato il comandante Turchi, che peraltro nei giorni scorsi, proprio per cercare di porre un freno a questi episodi, ha disposto un vasto servizio di controllo su centinaia di persone che vestivano in modo anche elegante, per arrivare a dare un nome ai «ladri di sogni».

Foto New Eden Group S.r.l.

16 BRESCIA ARTIGIANA magazine

!


Ufficio categorie tel. 030 3745.275

Categorie

Costo chilometrico medio Costo chilometrico medio relativo al consumo di gasolio delle imprese di autotrasporto per conto terzi

I

n base all’art. 7 sexies del decreto legge 10 febbraio 2009, n. 5, convertito dalla legge 9 aprile 2009, n. 33, che ha novellato il comma 10 dell’art. 83 bis legge 133/2008, spetta all’Osservatorio sulle attività di autotrasporto – istituito in seno alla Consulta generale per l’autotrasporto e la logistica – elaborare, sentite le organizzazioni associative delle imprese di autotrasporto e della committenza, gli indici di costo del carburante per chilometro e le relative quote di incidenza. Tali dati devono tener conto delle diverse tipologie di veicoli e della percorrenza chilometrica. A tal fine sono state pubblicate delle tabelle con i valori dei costi chilometrici imputabili al consumo di gasolio delle imprese di autotrasporto per conto terzi, che sono disponibili sul sito internet di Confartigianato “www.confartigianato. bs.it”, distinti sulla base di cinque tipologie di veicolo, e per diverse percorrenze chilometriche, tenuto anche conto delle proposte pervenute da associazioni di vettori e di committenti, nonché delle indicazioni contenute negli studi elaborati da organismi operanti nel settore. Al riguardo, va evidenziato che il metodo di calcolo adottato è fondato su basi empiriche, e tiene conto dell’esigenza di dare tempestiva attuazione alle dispo-

Costi minimi di esercizio. Obbligatorietà delle determinazioni ministeriali Si informa che essendo mancata la determinazione da parte dell’Osservatorio sulle attività di autotrasporto dei costi ex commi 1 e 2 dell’art. 83 bis L. n. 133/2008 entro il 12 giugno scorso, comunichiamo che ai sensi di legge è scattata dal 13 giugno l’obbligatoria applicabilità anche ai contratti di trasporto stipulati in forma scritta dei valori elaborati periodicamente dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e pubblicati sul sito internet dello stesso (www.mit.gov). Il Ministero ha fornito una nota esplicativa dei dati contenuti nelle tabelle ed una formula per il calcolo dell’incidenza del gasolio sui costi totali del trasporto e dei costi minimi di esercizio per chilometro (consultabili sul nostro sito internet: www.confartigianato.bs.it) che di recente sono diventati obbligatori anche per i contratti scritti garantendo così il rispetto dei parametri di sicurezza normativamente previsti.

sizioni legislative sopra richiamate, fermo restando che studi scientificamente più approfonditi potranno essere condotti dal predetto Osservatorio, al quale spettano le definitive determinazioni in ordine all’individuazione degli elementi in questione. Si precisa, inoltre, che: a. i dati relativi al prezzo del gasolio sono riferiti all’ultima rilevazione disponibile (mese di aprile 2011) sul sito del Ministero dello Sviluppo Economico; b. per i veicoli di massa complessiva pari o superiore alle 26 tonnellate, e per quelli di massa complessiva inferiore alle 26 tonnellate e superiore alle 7,5 tonnellate, i dati relativi al prezzo del gasolio sono stati depurati dell’IVA e dello sconto sull’accisa, pari a 19,786 euro/1000 litri; c. per i veicoli di massa complessiva inferiore alle 7,5 tonnellate, i dati stessi sono stati depurati della sola IVA; d. non si è tenuto conto dell’incidenza, sul prezzo del carburante, della fonte di rifornimento dello stesso (impianti di distribuzione ordinari, o extra-rete); e. non sono stati elaborati i dati relativi alle percorrenze chilometriche al di sotto dei 51 Km, tenuto conto della marginalità dell’attività di autotrasporto per conto di terzi sulle brevissime percorrenze, che non veniva preso in considerazione neanche dalla disciplina tariffaria vigente prima del decreto legislativo 286/05. Per informazioni contattare l’ufficio trasporti allo 030 3745275

BRESCIA ARTIGIANA 17 magazine


Categorie

Ufficio categorie tel. 030 3745.275

Autotrasporto, Eurovignette Prevale lo spirito di compromesso su una visione concreta, reale ed efficace dei trasporti e dell’ambiente. Salvate almeno le piccole e medie portate.

L

a Confartigianato critica fortemente l’approvazione del nuovo testo della direttiva sulla tassazione dei veicoli commerciali pesanti per l’utilizzo di determinate infrastrutture (c.d. “Eurovignette III”) dalla gran maggioranza degli eurodeputati in seduta plenaria il 7 giugno a Strasburgo. La norma concede agli Stati membri la facoltà di decidere se utilizzare o meno gli introiti per ridurre l’impatto dei c.d. “costi esterni” (inquinamento, rumore, congestione) con investimenti nell’autotrasporto: “La direttiva non dà nessuna garanzia che il trasporto stradale di merci sarà reso più pulito: gli Stati membri potranno fare come vogliono con gli introiti dei pedaggi”, commenta il Presidente di Confartigianato Imprese Unione di Brescia Eugenio Massetti. Pure per le infrastrutture, gli Stati sono semplicemente “incoraggiati” a reinvestire il 15% dei proventi: un po’ poco di fronte ai tanto conclamati obiettivi di sostenibilità ambientale, continua Massetti. Anche per le aree di sosta sicure, fondamentali per garantire il rispetto della normativa sociale dell’autotrasporto, la sicurezza stradale e la concorrenza leale, non vi è nessuna previsione obbligatoria. “Esprimo apprezzamento circa l’approvazione della disposizione che consente agli Stati di esentare dai maggior pedaggi i mezzi fino a 12 tonnellate: comunque un sollievo per le nostre aziende che utilizzano le piccole e medie portate, che altrimen-

ti finirebbero schiacciate. Considerata l’ampiezza e complessità del dossier e le fortissime pressioni ai massimi livelli istituzionali e di lobby nel corso degli ultimi tre anni, si tratta di un risultato non trascurabile” prosegue il Presidente Massetti. Si rileva comunque come discriminatoria la circostanza che solo i trasportatori siano inclusi nel nuovo sistema di tassazione, con esclusione degli altri utenti della strada. Ne risentirà anche l’interscambio di merci fra Stati ed il livello dei prezzi, con penalizzazione sui cittadini e consumatori. “Come UETR abbiamo già detto chiaramente a Bruxelles che da oggi presteremo molta attenzione a come gli Stati impiegheranno questi soldi, dal momento che si sono fatte solenni dichiarazioni – che non costano nulla – circa i futuri investimenti per l’ambiente”, ha aggiunto. Peraltro, la stessa Commissione europea ha affermato che nel futuro sistema elettronico di pedaggi, al momento del pagamento verrà emessa ai trasportatori una ricevuta che evidenzierà la maggior quota dell’importo pagato per i “costi esterni”, al fine di poterli girare ai clienti finali committenti. “Cosa molto interessante vista la disciplina sui costi minimi che abbiamo in Italia: questo elemento, se in futuro da noi si decidesse di attuare la Direttiva, dovrà essere preso in considerazione”.

Giovani per un progetto il futuro di Brescia I

l Gruppo Giovani Imprenditori di Confartigianato Unione di Brescia rappresentato dal Presidente Cristian Beccalossi, ha partecipato anche quest’anno a “Giovani per un Progetto”: si tratta di un organismo di coordinamento unitario di giovani appartenenti alle categorie professionali ed imprenditoriali della Provincia di Brescia, costituitosi nell’anno 2000, che ha lo scopo principale di far conoscere a tutte le realtà della società civile, economica e politica bresciana i valori dell’imprenditoria e del lavoro. Il 19 maggio, presso la Sala Conferenze del Museo di Santa Giulia si è tenuta un’importante conferenza organizzata dal gruppo “Giovani per un Progetto” che, con il patrocinio del Comune di Brescia, ha dato vita ad un ricco scambio di opinioni su come meglio valorizzare la 18 BRESCIA ARTIGIANA magazine

Cristian Beccalossi

Presidente Gruppo Giovani

Imprenditori Confartigianato città. I punti forti di Brescia sono Sport Imprese Unione di Brescia e Cultura. Questi i temi delle due Tavole Rotonde tenute da diversi ospiti, esponenti di mondi apparentemente separati, ma che si scoprono uniti negli scopi, nelle risorse, nelle intenzioni. In apertura del convegno si è parlato del coinvolgimento delle imprese nelle dinamiche e negli interessi della cultura, dell’arte, dello sport; ciò risulta ben chiaro nelle parole dello stesso Statuto di “Giovani per un progetto”. Tra le finalità che l’organizzazione si propone ci sono quelle dello sviluppo tecnico, economico e artistico con una partecipazione attiva al rilancio di Brescia, del Suo Sport e della Sua Cultura che rappresentano uno sviluppo sostenibile e giovane al quale non si può rinunciare.


Ufficio categorie tel. 030 3745.324

Categorie

BRESCIA ARTIGIANA 19 magazine


Lavoro e previdenza

Ufficio paghe e lavoro tel. 030 3745.219

Ammortizzatori Sociali in deroga 2011 A

seguito dell’Accordo Quadro sugli Ammortizzatori in Deroga in Lombardia del 25 febbraio 2011, anche per l’anno in corso è garantito l’accesso agli ammortizzatori sociali in deroga ai lavoratori, dipendenti da datori di lavoro con unità produttive/ operative ubicate nel territorio lombardo colpiti da cessazioni e da sospensioni dell’attività produttiva. L’Accordo Quadro 2011 definisce nuovi criteri di accesso agli ammortizzatori in deroga validi dal 1° aprile 2011 ed applicabili al periodo 1° aprile - 31 dicembre 2011. I punti chiave sono: • centralità degli accordi sindacali aziendali come espressione della responsabilizzazione di tutte le parti coinvolte (datori di lavoro e loro associazioni, lavoratori e loro organizzazioni sindacali) sia rispetto all’utilizzo delle politiche passive, sia rispetto alla indicazione dei percorsi di politica attiva del lavoro; • concorso delle risorse pubbliche (Stato, Regione, Province), private (Imprese) e paritetiche sociali (Enti bilaterali, Fondi interprofessionali), in ottica sussidiaria, per rendere effettiva la contestualità tra gli interventi di sostegno al reddito e le politiche attive del lavoro; • indirizzo deciso verso la ricollocazione dei lavoratori espulsi attraverso un utilizzo finalizzato delle politiche attive del lavoro connesse con la corresponsione delle indennità. A seguito dell’Accordo Quadro del 25/02/2011 vengono fatte le seguenti precisazioni:

La CIG in deroga può essere richiesta da due tipologie di datori di lavoro: • Tipologia 1 – Imprese, aziende e datori di lavoro non

rientranti nei requisiti d’accesso alla Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria previsti dalla legislazione ordinaria e Imprese del settore edilizia con un numero di addetti non superiore a 100. • Tipologia 2 – Imprese che presentino domande in

20 BRESCIA ARTIGIANA magazine

deroga dopo aver esaurito l’accesso alla Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria prevista dalla legislazione ordinaria e Imprese del settore edilizia con un numero di addetti superiore a 100. Sono esclusi i soggetti che non abbiano utilizzato, fino al loro esaurimento, gli ammortizzatori sociali previsti dalla legislazione ordinaria per le sospensioni, ordinarie e straordinarie, dell’attività lavorativa, nell’ambito delle norme che regolano l’accesso ai relativi trattamenti. Quali beneficiari possono usufruire della CIG in deroga

La Cassa Integrazione Guadagni in deroga è una prestazione previdenziale economica destinata a tutti i lavoratori aventi un rapporto di lavoro subordinato, anche a tempo determinato: • operai; • impiegati; • quadri; • apprendisti, quando siano gli unici dipendenti ovvero quando gli altri lavoratori della stessa unità operativa siano interessati da CIGO/CIGS/CIG in deroga; • lavoratori assunti con contratto di inserimento; • soci delle cooperative con rapporto di lavoro subordinato; • lavoratori somministrati, quando gli altri lavoratori della stessa unità operativa siano interessati da CIGO/ CIGS/CIG in deroga; • lavoranti a domicilio monocommessa dipendenti da datori di lavoro che non hanno diritto o hanno esaurito l’accesso alla cassa integrazione guadagni ordinaria e/o straordinaria (CIGO/CIGS).


Ufficio paghe e lavoro tel. 030 3745.219

Lavoro e previdenza

Accordo regionale su detassazione e produttività

I

n data 30/03/2011 è stato sottoscritto tra le Organizzazioni dell’Artigianato lombardo – Confartigianato Lombardia, CNA Lombardia, Casartigiani Lombardia e CLAAI Lombardia – e le Organizzazioni Sindacali lombarde – CGIL, CISL e UIL Lombardia – l’accordo regionale relativo all’applicazione dell’imposta sostitutiva del 10% sulle componenti accessorie della retribuzione corrisposte in relazione ad incrementi di produttività per il periodo d’imposta 2011 (art. 1, comma 47, della L. n. 220/2010 che ha dato attuazione all’art. 53, comma 1, della L. n. 122/2010). La stipula lombarda fa seguito, a una sola settimana di distanza, alla firma dell’Accordo nazionale interconfederale finalizzato ad incentivare la definizione di accordi quadro sul tema a livello territoriale, avvenuta lo scorso 23 marzo. In pratica, l’accordo prevede che le imprese potranno applicare le agevolazioni fiscali, per tutti i loro dipendenti (anche se occupati presso sedi o unità produttive situate al di fuori della Lombardia), ivi compresi i lavoratori somministrati, a tutti gli istituti riconducibili ad incrementi di produttività, qualità, redditività, innovazione, efficienza organizzativa, in relazione a risultati riferibili all’andamento economico o agli utili dell’impresa, o ad ogni altro elemento rilevante ai fini del miglioramento della competitività aziendale. Dette agevolazioni riguarderanno, quindi, tali istituti, così come disciplinati nei contratti collettivi nazionali, erogati nell’anno 2011, nei limiti e nelle condizioni previste dalla normativa applicabile e delle indicazioni di cui alla circolare n. 3/E dell’Agenzia delle Entrate, considerando quanto avvenuto negli anni 2009 e 2010.

Per quanto riguarda la decorrenza inerente la possibilità di detassare lo somme sopra citate, la circolare dell’agenzia delle Entrate n. 19/E del 10/05/2011 precisa che le aziende possono applicare la detassazione a partire dalla data di stipula dell’accordo o contratto collettivo territoriale. Le somme erogate dal datore di lavoro nel 2011 prima della stipula dell’accordo non possono essere assoggettate all’imposta sostitutiva anche quando l’accordo preveda la retroattività al 1° gennaio e le somme si riferiscono a prestazioni effettuate nel 2011. I sostituti di imposta che hanno detassato a gennaio e a febbraio 2011 in assenza di accordi devono effettuare entro il 01/08/2011 il versamento della differenza tra l’importo dell’imposta sostitutiva già versato e l’importo effettivamente dovuto in applicazione delle ritenute ordinarie.

BRESCIA ARTIGIANA 21 magazine


Lavoro e previdenza

Rinnovato il CCNL delle imprese artigiane della meccanica

C

onfartigianato e le altre Confederazioni dell’artigianato e delle Pmi e i Sindacati di categoria hanno firmato l’accordo per Giuseppe Vezzoli il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro dell’area meccanica. Il contratto riguarda 550.000 lavoratori dipendenti dalle imprese artigiane della meccanica e installazione d’impianti, dalle imprese artigiane orafe e dagli odontotecnici. Si tratta di un accordo importante perché disciplina l’apprendistato professionalizzante nel settore, prevedendo durate, nei due gruppi di riferimento, di 5 anni e mezzo e di 5 anni, e confermando il meccanismo della determinazione delle retribuzioni in percentuale crescente con l’anzianità di servizio. Il contratto disciplina anche istituti come il part-time, il contratto a termine ed i contratti di inserimento, al fine di rendere più flessibile la gestione del rapporto di lavoro consentendo, nel contempo, di favorire nuove assunzioni. L’accordo di rinnovo ha durata triennale e si inserisce pienamente nel nuovo modello contrattuale e della bilateralità dell’artigianato che prevede, fra l’altro, anche il prossimo avvio del fondo sanitario integrativo. L’accordo prevede un incremento salariale, per l’operaio qualificato del settore metalmeccanico, pari ad 86 euro a regime per il triennio, da erogare in tre tranches così scaglionate (1 luglio 2011, 1 gennaio 2012, 1 settembre 2012). Soddisfazione per l’intesa viene espressa da Giuseppe Vezzoli, vicepresidente di Confartigianato Unione di Brescia, il quale fa rilevare che “con questo accordo si conferma positivamente l’impegno, già assunto con i recenti rinnovi dei contratti artigiani, per valorizzare l’ apprendistato, istituto qualificante e peculiare dell’artigianato. Nell’accordo le parti si danno atto dell’importanza dell’apprendistato nell’artigianato quale strumento di trasmissione delle competenze, fondamentale per garantire buona e stabile occupazione”. Inoltre - sottolinea ancora Vezzoli - il contratto migliora la flessibilità per quanto riguarda la gestione dei principali strumenti contrattuali, con l’obiettivo di aiutare le imprese ad affrontare le sfide del mercato in questa fase di crisi”.

22 BRESCIA ARTIGIANA magazine

Ufficio paghe e lavoro tel. 030 3745.219

Servizi Unione

Settore energia e gas

Sedi Unione Brescia Via Orzinuovi, 28

Tel. 030.37451 Fax 030.3745334

E-mail: info@confartigianato.bs.it - www.confartigianato.bs.it

Breno Tel. 0364.321047 Via Aldo Moro, 6 Fax 0364.321047 E-mail: breno@confartigianato.bs.it Chiari Tel. 030.711097 Via SS. Trinità, 19/7 Fax 030.7100487 E-mail: chiari@confartigianato.bs.it Darfo Boario Tel. 0364.531486 Via De Gasperi, 24 Fax 0364.534867 E-mail: darfoboarioterme@confartigianato.bs.it Desenzano del Garda Tel. 030.9141914 Via Marconi, 133 Fax 030.9914817 E-mail: desenzano@confartigianato.bs.it Edolo Tel. 0364.71633 Via Marconi, 56 Fax 0364.770051 E-mail: edolo@confartigianato.bs.it Gavardo Tel. 0365.374309 Via Stazione, 61 Fax 0365.374312 E-mail: gavardo@confartigianato.bs.it Gussago Tel. 030.2520776 Via Acquafredda, 20 Fax 030.2520776 E-mail: gussago@confartigianato.bs.it Leno Tel. 030.9038260 P.zza Cesare Battisiti, 37/C Fax 030.9038759 E-mail: leno@confartigianato.bs.it Lumezzane Tel. 030.827508 Via Monsuello, 45/E Fax 030.8921385 E-mail: lumezzane@confartigianato.bs.it Montichiari Tel. 030.9651967 Via Papa Paolo VI, 21 Fax 030.9651967 E-mail: montichiari@confartigianato.bs.it Orzinuovi Tel. 030.9941620 Via Obici, 36 Fax 030.9941632 E-mail: orzinuovi@confartigianato.bs.it Palazzolo sull’Oglio Tel. 030.7401601 Via Matteotti, 10 Fax 030.7403335 E-mail: palazzolo@confartigianato.bs.it Sabbio Chiese Tel. 0365.895612 Via Magno, 18/C Fax 0365.895612 E-mail: sabbiochiese@confartigianato.bs.it Verolanuova Tel. 030.932120 Via Sandri, 5 Fax 030.9362500 E-mail: verolanuova@confartigianato.bs.it Villa Carcina Tel. 030.881445 Via Glisenti, 68/F Fax 030.881263 E-mail: villacarcina@confartigianato.bs.it


Formazione

Ufficio formazione tel. 030 3745.235/283

Progetto

“ARTIGIANI IN VETRINA”

È tempo di marketing anche per le piccole Upa Servizi S.r.l. a socio unico, in collaborazione con la consorella di Cremona e grazie a Unioncamere Lombardia e Regione Lombardia attraverso l’Accordo di Programma Asse 3 – Convenzione Artigianato 2006 – bando 2010, ha deciso di rilanciare la competitività delle piccole imprese artigiane attraverso la realizzazione di un importante Progetto che si pone come obiettivo la presa di coscienza, da parte delle aziende coinvolte, dell’importanza del marketing e della visibilità aziendale sul mercato di riferimento e della possibilità di ricorrere a strumenti di analisi e di rilancio dell’immagine aziendale.

I

l progetto “Artigiani in Vetrina” prevede la realizzazione di check up conoscitivi da parte di consulenti marketing esperti, volti a valutare la visibilità delle aziende sul proprio mercato di riferimento, nonché il posizionamento nello stesso. A seguito dei check up iniziali, verranno realizzati veri e propri piani di marketing e verrà fornito alle aziende un concreto supporto per la progettazione esecutiva degli interventi da esso previsti. Gli artigiani saranno coinvolti attivamente nel processo di impostazione delle nuove strategie di mercato e, assistiti dai consulenti esperti nel processo di valutazione delle potenziali ricadute organizzative delle possibili azioni di marketing, saranno guidati nell’individuare contraddizioni e criticità, insiti nelle proprie aziende, scoprendo i possibili punti deboli e conseguentemente minimizzandoli, ponendo invece in rilievo i punti di forza aziendali. L’obiettivo generale del Progetto sarà aumentare la competitività delle Imprese artigiane coinvolte, finalità specifiche saranno invece l’aumento della visibilità delle imprese attraverso un’azione di marketing studiata e organizzata e una pianificazione strategica adeguaIn partnership con:

Cooperativa Artigiana Servizi Cremona

ta e sostenibile per le micro, piccole e medie imprese del settore artigiano; la progettazione di un’azione di crescita economica pianificata e basata su un’adeguata analisi del contesto socio economico di riferimento, che veda l’azienda beneficiaria protagonista nella definizione del proprio percorso di crescita; l’accompagnamento degli imprenditori artigiani nella definizione di un’analisi di sviluppo del mercato, attraverso un approccio sistematico di analisi del prodotto, del mercato, della concorrenza, del target e del contesto di riferimento; la realizzazione di check up aziendali che permettano di sviluppare un piano strategico di marketing, individuando ad esempio eventuali nicchie di mercato inesplorate; l’individuazione di prodotti e/o servizi che debbano essere potenziati dalle imprese artigiane in un’ottica di aumento del fatturato dell’impresa; l’affiancamento alle aziende affinché evitino di attuare azioni sporadiche di direct marketing, i cui riscontri non possono essere gestiti autonomamente in strutture non organizzate, creando dei sovraccarichi organizzativi di difficile gestione; Il Progetto “Artigiani in vetrina” prevede il coinvolgimento di 15 aziende artigiane beneficiarie, ai primi brevi check up conoscitivi per la raccolta dei dati aziendali, seguiranno l’impostazione delle attività progettuali e la ricognizione dei mercati di riferimento, tali fasi porranno le basi per la realizzazione di interventi efficaci ad hoc. Il Progetto prevede, al termine dell’erogazione delle attività di consulenza, una fase finale in cui verranno realizzate delle newsletters e l’analisi dei risultati, che verrà utilizzata per la stesura di Linee Guida che verranno presentate ai partecipanti durante un evento finale che vedrà coinvolti i consulenti esperti che presenteranno il lavoro svolto, tale evento conclusivo vedrà coinvolte le 15 aziende beneficiarie e i destinatari delle newsletters inviate nel corso del progetto, sarà questa una importante occasione per creare una rete di aziende che condividano l’esperienza realizzata e la fiducia nella forza del marketing. Con il contributo di:

Industria, Artigianato, Edilizia e Cooperazione

BRESCIA ARTIGIANA 23 magazine


Formazione

Ufficio formazione tel. 030 3745.235/283

Progetto C.R.E.A. Energia Check-up sul risparmio e l’efficienza energetica come strumento per il rilancio della competitività del comparto artigiano Upa Servizi srl a socio unico, in concertazione con C.En.P.I. S.c.r.l., vista l’importanza che il tema della certificazione energetica assume in un’ottica di sostenibilità ambientale e di risparmio energetico, ha deciso di realizzare, grazie a Unioncamere Lombardia e Regione Lombardia attraverso l’Accordo di Programma Asse 3 - Convenzione Artigianato 2006 - bando 2010, un Progetto volto a realizzare iniziative tese a supportare imprese del settore costruzioni sulla tematica del risparmio energetico e sull’utilizzo di tecnologie innovative nell’ambito delle energie rinnovabili.

U

pa Servizi è interessata ad assumere una funzione di cerniera e di mediazione tra i diversi attori potenzialmente interessati al tema energetico: i consumatori, le imprese artigiane, i privati produttori di tecnologie. Prendendo atto che il Protocollo di Kyoto potrebbe costituire un vantaggio economico per l’Italia e considerando i risultati ottenuti da alcuni studi nell’ambito energetico, si può dedurre che l’adeguamento delle politiche energetiche nazionali ai parametri indicati dal Protocollo di Kyoto equivarrebbe a un risparmio per il Paese, al di là dei benefici per il surriscaldamento globale. Sintetizzando le leve principali su cui è necessario intervenire ai fini del risparmio energetico sono due: 1. l’involucro edilizio, da concepire in termini di contenimento delle dispersioni termiche e riduzione del fabbisogno energetico dell’edificio, privilegiando l’impiego di spessori elevati di materiali isolanti; 2. la generazione dell’energia, che deve essere pensata non più come attività produttiva esterna ed estranea alle strutture edilizie che va a servire, ma come intimamente legata al progetto architettonico, il più possibile integrata ed inglobata in esso, nell’ottica di una naturaIn partnership con:

le tensione verso l’autosufficienza energetica dell’edificio stesso. Il Progetto C.R.E.A. Energia prevede la realizzazione di tre fasi: a) La verifica delle imprese coinvolte, l’individuazione di best practice sul risparmio ed efficienza energetica e il coaching agli artigiani impiantisti ed edili per la qualifica, quali fornitori di check-up energetici, b) L’erogazione di check-up energetici alle aziende del settore manifatturiero, c) Una fase conclusiva di pubblicizzazione e diffusione dei risultati del progetto. In sintesi questo Progetto si propone di affiancare le imprese artigiane durante le fasi di cambiamento richiesto dal Mercato e di realizzare azioni di coaching tese a supportare le aziende soprattutto sui temi normativi della Certificazione energetica, al fine di intervenire opportunamente su questi ambiti. Alla luce di queste considerazioni è facile comprendere come il Mercato sia continuamente in ricerca di persone in grado di valutare il risparmio energetico derivante dagli immobili, rilasciando l’Attestato di Certificazione Energetica, l’obiettivo generale di questo Progetto é infatti quello di creare una rete di imprese artigiane del settore edile in grado di effettuare delle analisi e delle valutazioni per la Certificazione Energetica degli immobili, in vista degli obiettivi dati dalle normative nazionali ed internazionali (cfr Protocollo di Kyoto); individuare imprese manifatturiere per effettuare dei check up aziendali finalizzati alla valutazione dell’efficienza energetica degli edifici e/o impianti delle imprese stesse, stimando il risparmio economico legato a un eventuale messa in risparmio energetico degli immobili; consentire alle imprese manifatturiere un risparmio efficace in termini di tempo ed energia, ed infine valorizzare la filiera dei produttori di tecnologie, al fine di valorizzare e di enfatizzare la cultura del risparmio energetico. Con il contributo di:

Industria, Artigianato, Edilizia e Cooperazione

24 BRESCIA ARTIGIANA magazine


Formazione

Ufficio formazione tel. 030 3745.235/283

Progetto DESIGN ARTIGIANO Promozione dell’artigianato artistico attraverso una linea innovativa di prodotti di design Si è soliti associare il design all’ambito produttivo industriale, che ha dato notevole spinta, soprattutto a partire dagli anni cinquanta in poi, allo sviluppo economico e culturale del nostro Paese, diffondendosi poi in ambito internazionale come “ Italian Style”.

I

l rapporto tra design e produzione industriale sembra quindi esclusivo e non scindibile ma, Confartigianto Unione di Brescia, in collaborazione la consorella Confartigianato Lodigiana e, grazie a Unioncamere Lombardia e Regione Lombardia attraverso l’Accordo di Programma Asse 3 – Convenzione Artigianato 2006 – bando 2010, ha voluto sfidare questa convinzione e ha puntato sulla realizzazione di un Progetto che ha come obiettivo il riposizionamento competitivo dell’Artigianato Artistico attraverso l’ideazione di una linea di Design Artigiano, progettata da designer riconosciuti. La nuova linea di Design Artigiano, in quest’ottica progettuale, verrà condivisa da una rete di imprese appartenenti a diversi settori della categoria dell’artigianato artistico delle province di Brescia e Lodi, che si impegneranno alla realizzazione dei prototipi sulla base dei progetti ideati dai designer. Ulteriore obiettivo del Progetto sarà rendere maggiormente competitiva sul Mercato una professionalità che si sta dimenticando, perché scarsamente visibile in un mercato fossilizzato sulla standardizzazione dei prodotti. Coniugare la tradizione con l’innovatività, ossia il lavoro artigiano, tradizionale per antonomasia, con il design di alto livello, innovativo per vocazione, sta alla base del Progetto “Design artigiano”, una sfida da superare sarà coniugare la fiducia tradizionalmente riposta dai consumatori nelle scelte di stile operate da designer In partnership con:

riconosciuti con il valore aggiunto dell’unicità del pezzo acquistato. Questa innovativa scelta è stata operata da Confartigianato Brescia e Confartigianato Lodi perché attualmente si sta rischiando di impoverire e di rendere meno competitivo il Mercato del Made in Italy, conosciuto nel Mondo come il Mercato della Creatività (design) e della Qualità (lavoro svolto a regola d’arte). Il Progetto vuole tutelare i requisiti di professionalità e di origine delle produzioni dell’artigianato artistico e tradizionale, anche nei confronti di eventuali tentativi di imitazione; vuole valorizzare le produzioni di eccellenza, sia sul mercato interno che su quello internazionale, contribuendo anche a rafforzare il valore del marchio “Made in Italy”, e vuole infine qualificare le lavorazioni artigianali, sotto il profilo stilistico, tecnologico, dei materiali e dei processi utilizzati, in relazione al talento e all’abilità manuale dei valenti artigiani che le eseguono. Il Progetto “Design Artigiano” si pone come obiettivo cardine la rivalutazione di tutte quelle attività artigianali che, pur presentando rilevanti elementi di pregio, risultano confinate in nicchie di mercato marginali, a causa di una insufficiente visibilità esterna; lo sforzo é teso a salvaguardare quei mestieri artigianali a rischio di estinzione, che, perpetuando nel tempo le antiche tecniche di lavorazione, costituiscono una preziosa testimonianza storica e culturale, da tramandare alle future generazioni; infine promuovere la collaborazione tra le imprese artigiane costituendo una rete di fatto per la condivisione di un Progetto comune: la realizzazione della Linea Design Artigiano. Sicuramente migliorerà la conoscenza delle produzioni locali delle Imprese e del Mercato in generale, attraverso anche un’opera di promozione e pubblicizzazione di iniziative e attività che coinvolgano i cittadini e gli altri attori del Mercato. Con il contributo di:

Industria, Artigianato, Edilizia e Cooperazione

BRESCIA ARTIGIANA 25 magazine


Formazione

ARTICOLAZIONE REGIONALE LOMBARDIA

Ufficio formazione tel. 030 3745.227

c/o ELBA Viale Vittorio Veneto, 16/A 20124 Milano - Numero Verde 800135440 lun-ven 9-18

Fondartigianato con l’invito 1°-2011 ha deciso di stanziare delle risorse per la realizzazione di attività di formazione continua. In particolare, le risorse sono state così ripartite: • vengono assegnati complessivi € 17.000.000,00 (diciassettecimilioni/00) per lo sviluppo territoriale, ripartiti poi a livello regionale; • € 1.500.000,00 (unmilionecinquecentomila/00) per specifiche aree di intervento (interventi non obbligatori per la prevenzione degli infortuni e la tutela della salute e sicurezza del lavoro) ripartiti a livello regionale; • € 8.000.000,00 (ottomilioni/00) per progetti settoriali, disponibili a livello nazionale; • € 13.500.000,00 (tredicimilionicinquecentomila/00) disponibili a livello nazionale per azioni mirate al consolidamento di strumenti finalizzati, di modelli organizzativi specifici, di tipologie di innovazione produttiva e di contenuti formativi specifici.

26 BRESCIA ARTIGIANA magazine


Ufficio formazione tel. 030 3745.227

Formazione

FONDARTIGIANATO un alleato dell’impresa nella formazione del personale I

l FONDO ARTIGIANATO FORMAZIONE (in breve FONDARTIGIANATO) è il Fondo Interprofessionale per la Formazione Continua previsto dalla legge 388/2000, con la quale si delega ad Enti di natura privatistica, costituiti dalle parti sociali, la gestione dei contributi già versati dalle aziende per legge e destinati alla formazione ed all’aggiornamento dei propri dipendenti. Si tratta dello 0,30% del monte salari, già compreso nell’1,61% che le imprese pagano per l’assicurazione contro la disoccupazione involontaria. Non tutti sanno, infatti, che lo 0,30% della busta paga di ogni dipendente, finisce ogni mese nel “calderone” dei contributi obbligatori per contrastare la disoccupazione. Denaro che l’impresa può impiegare utilmente se aderisce a un fondo interprofessionale: lo scopo di Fondartigianato è finanziare piani formativi per le aziende che vi hanno aderito. Fondartigianato è un’associazione riconosciuta costituita dalle Confederazioni dell’Artigianato: Confartigianato, CNA, Casartigiani, CLAAI e dalle organizzazioni Sindacali dei Lavoratori, CGIL, CISL, UIL. È il primo Fondo autorizzato dal Ministro del Lavoro, con decreto del 31 ottobre del 2001 e promuove, realizza e diffonde iniziative di formazione continua all’interno di piani formativi elaborati in sede di dialogo sociale, volte alla valorizzazione delle risorse umane ed allo sviluppo dei settori di attività dell’artigianato delle piccole e medie imprese. Fondartigianato compie la sua missione tramite le sue articolazioni dislocate sull’intero territorio nazionale. Per venire incontro alle necessità delle aziende e dei lavoratori tramite un contatto immediato Fondartigianato è presente nei capoluoghi delle regioni e delle province autonome italiane. Le Articolazioni Regionali sono articolazioni interne del Fondo, sono costituite dal Comitato Paritetico e dal Gruppo Tecnico di Valutazione e svolgono attività di indagine, orientamento, promozione degli interventi formativi; valutano e predispongono la graduatoria dei progetti e realizzano il monitoraggio secondo le modalità e le indicazioni del Fondo; sono di supporto al Fondo nella definizione degli indirizzi e nella programmazione periodica delle attività; si rapportano con le istituzioni regionali e con i livelli regionali e territoriali delle parti sociali costituenti il Fondo.

In Lombardia l’Articolazione Regionale è stata costituita nel 2004 dalle Associazioni Artigiane. Dalla fine del 2004 a tutto l’anno 2008, Fondartigianato – attraverso Inviti a presentare Progetti pubblicati nella Gazzetta Ufficiale – ha già messo a disposizione per attività di formazione continua oltre 75.000.000 di euro. Guardando all’interno di questo cammino lungo quattro anni è possibile mettere in evidenza alcune performance ottenute come ad esempio: • il numero delle imprese coinvolte pari a 9.526 mentre per i lavoratori le cifre salgono arrivando a ben 54.940; • per la prima volta in 4 anni di attività la formazione con contenuti professionalizzanti supera il 52,78% del totale complessivo; • i progetti finanziati ammontano a 3.099 per un totale di risorse pari a 61.224.417,02 che sul complessivo disponibile raggiunge l’ 80,02%. E, tutto ciò, al netto dei voucher formativi, in quanto sono ancora in fase di realizzazione operativa, che non ci consente di quantificare esattamente il numero di imprese reclutabili. In generale, sui quattro anni di attività, prendendo unicamente a riferimento l’anno 2008, i risultati sopra esposti si incrementano così come di seguito: • imprese iscritte: +2.305 • lavoratori in forza presso le aziende iscritte: +20.310 • progetti presentati: +998 • contributi erogati: +25.097.907,05 di euro.

In Lombardia sono stati erogati circa 4.500.000 di euro nel 2008 a fronte dei 2.750.000 del 2007. La Lombardia raccoglie le adesioni di circa 40.000 aziende e di quasi 152.000 lavoratori dipendenti. Per conoscere le opportunità offerte con gli Inviti in scadenza e quelli futuri, le modalità di adesione al Fondo ed ogni altra informazione utile, l’indirizzo web è www.fondartigianato.it Sede dell’Articolazione Regionale Lombardia: c/o ELBA - V.le V. Veneto 16/A - Milano. Per la Lombardia è attivo il numero verde gratuito 800135440 (solo da fisso) da lun. a ven. ore 9-18. Per ulteriori informazioni contattare lo 030.3745227

BRESCIA ARTIGIANA 27 magazine


Fiscale

Ufficio fiscale tel. 030 3745.265

Cedolare secca per i redditi immobiliari da locazione L

a “cedolare secca” è un regime di tassazione facoltativo delle locazioni di immobili ad uso abitativo e delle relative pertinenze locate congiuntamente all’abitazione che trova applicazione a decorrere dal 2011. I canoni di locazione percepiti soggetti all’imposta sostitutiva della cedolare secca sono esclusi dal reddito complessivo pur non ostacolando l’attribuzione di benefici fiscali o l’accesso a prestazioni di natura sociale o assistenziale collegati alla situazione reddituale. Ad esempio si tiene conto del reddito soggetto a cedolare secca per il calcolo delle detrazioni del carico familiare, per determinare l’Isee o per altri benefici fiscali o assistenziali. L’opzione per l’applicazione della cedolare secca può essere esercitata dal locatore, persona fisica. Non possono pertanto accedere al regime della cedolare secca: • le società di persone; • le società di capitali; • gli imprenditori e lavoratori autonomi che concedano in locazione immobili ad uso abitativo (ad esempio imprenditori che concedono in locazione immobili ad uso abitativo ai propri dipendenti); • enti commerciali e non commerciali. Nel caso di più locatori, l’opzione può essere esercitata distintamente da ciascun locatore ed esplica effetti soltanto nei confronti di questo e relativamente alla propria quota. La cedolare secca può essere applicata solo ai contratti di locazione aventi ad oggetto immobili ad uso abitativo, locati per finalità abitative e relative pertinenze. Sono esclusi i seguenti immobili: • ad uso abitativo di proprietà condominiale; • sublocati; • situali all’estero. Nel caso in cui un contratto di locazione comprenda sia un immobile abitativo che strumentale, il locatore può scegliere il regime della cedolare solo per l’immobile abitativo anche se il canone sia unitario per entrambi gli immobili: l’importo del canone su cui applicare la cedolare si determina in misura proporzionale alla rendita catastale di ciascuna unità. Qualora venga stipulato un contratto di locazione per le pertinenze dell’immobile abitativo successivo e separato a quello abitativo, il regime della cedolare secca può essere applicato anche a quest’ultimo contratto, purché siano rispettate le seguenti condizioni: • le parti contrattuali (locatore e locatario) siano le medesime; • nel contratto di locazione della pertinenza si faccia riferimento al contratto di locazione dell’immobile abitativo; • sia evidenziato il vincolo pertinenziale con l’unità abitativa già locata.

28 BRESCIA ARTIGIANA magazine

Il primo adempimento richiesto è la comunicazione preventiva da parte del locatore all’inquilino, della rinuncia alla facoltà di chiedere l’aggiornamento del canone a qualunque titolo, anche Istat, in assenza della quale l’opzione per la cedolare secca non è efficace. Tale comunicazione va inviata tramite lettera raccomandata e si estende al periodo di durata del contratto. Bisogna prestare attenzione a talune particolarità: • non è valida la raccomandata a mano, anche se sottoscritta per ricevuta dall’inquilino; • nel caso di più conduttori, l’opzione va comunicata a ciascuno di essi; • nel caso di più proprietari dell’immobile locato, l’opzione esercitata da parte di uno solo di essi, comporta la rinuncia agli aggiornamenti del canone anche da parte degli altri comproprietari; • la comunicazione non è necessaria solo nel caso in cui la rinuncia all’aggiornamento sia inserita nel contratto. L’opzione può essere esercitata: • in sede di registrazione del contratto di locazione con effetto per tutta la durata del contratto, salvo revoca. L’opzione va esercitata mediante il modello telematico Siria, nel caso di nuovi contratti oppure mediante il modello 69, l’ordinario modello per le registrazioni del contratto, opportunamente integrato, da utilizzare obbligatoriamente nei casi in cui non si utilizzi Siria; • in caso di proroga, anche tacita, del contratto di locazione, l’opzione per il regime della cedolare deve essere esercitata entro il termine per il versamento dell’imposta di registro (entro 30 giorni dalla proroga), tramite modello 69; Sono stati forniti alcuni chiarimenti sulle modalità e i termini per l’esercizio dell’opzione limitatamente all’anno 2011. Registrazione intervenuta prima del 7 aprile 2011: opzione in sede di dichiarazione dei redditi. Le imposte di registro e di bollo già versate non sono rimborsate. Registrazione a partire dal 7 aprile 2011: l’opzione per la cedolare secca va esercitata nelle modalità ordinarie, cioè in sede di registrazione del contratto con modello Siria o modello 69. La cedolare secca è applicata nella misura del: • 21% per i contratti disciplinati dal codice civile o a canone libero, anche di durata limitata; • 19% per le locazioni a canone concordato e sostituisce, fino a che non viene revocata. L’imposta della cedolare secca sostituisce l’Irpef e le addizionali relativamente al reddito dei canoni di locazione oltre che l’imposta di registro e di bollo sul contratto stesso. È previsto il versamento in acconto e saldo, secondo le modalità e i termini previsti per le imposte sui redditi. Si ricorda in particolare, che per l’anno 2011 esso è pari all’85% della cedolare dovuta ed a partire dal 2012, passerà al 95%.


Credito

Ufficio credito tel. 030 3745.244

Voucher ricerca e innovazione contributi per i processi di brevettazione SCADENZA: A SPORTELLO entro il 30 DICEMBRE 2011

C

on una dotazione finanziaria di 8 milioni di Euro, attraverso il presente bando si intende supportare i processi di innovazione delle micro, piccole e medie imprese lombarde. Nello specifico, l’iniziativa, attraverso l’assegnazione di voucher a fondo perduto, nominativi e non trasferibili, finanzierà le seguenti azioni di intervento:

novazione (CIP) dell’Unione Europea: acquisizione di servizi di assistenza tecnica per la partecipazione a progetti di ricerca, sviluppo e innovazione in ambito comunitario in qualità di partner o coordinatori. • C1 Coordinamento di progetti comunitari. • C2 Inserimento di imprese come partner in consorzi (partnership).

Voucher A – Rilevazione della domanda di innovazione, sviluppo dell’offerta di conoscenza: attivazione di un percorso finalizzato a definire i bisogni di innovazione e trovare soluzioni in collaborazione con centri di ricerca attraverso la realizzazione delle seguenti attività: • A1 acquisizione di consulenza finalizzata a mappare i bisogni specifici di innovazione tecnologica e individuazione di un centro di ricerca qualificato. • A2 Sviluppo dell’offerta di conoscenza: collaborazione con un centro di ricerca che svolge attività di ricerca al fine di risolvere il bisogno di innovazione individuato.

Voucher D – Consulenza in materia di check-up economico-finanziari: acquisizione di servizi di consulenza per la valutazione della situazione finanziaria di breve e lungo periodo dell’impresa e individuazione di adeguate soluzioni finanziarie.

Voucher B – Supporto all’analisi economico-finanziaria prospettica di imprese neo costituite: acquisizione di servizi specialistici per l’impostazione, definizione e/o implementazione di un business plan che possa accompagnare le imprese neo-costituite (attive ed iscritte al Registro delle Imprese da non più di 6 mesi dalla data di pubblicazione del bando) nell’avvio di programmi di sviluppo innovativi da attivarsi nei seguenti settori/ambiti tecnologici: agroalimentare, aerospazio, edilizia sostenibile, automotive, energia, fonti rinnovabili e assimilate, biotecnologie, ICT, materiali avanzati. Voucher C – Supporto alla partecipazione a bandi del VII Programma Quadro di Ricerca & Sviluppo (7°PQ) e del Programma per la Competitività e l’In-

Voucher E – Capitale umano qualificato in azienda: inserimento di personale qualificato in grado di guidare l’azienda nei percorsi di innovazione. • E1: assunzione, per almeno 6 mesi, di un dottore in ricerca o laureato. • E2: inserimento, per almeno 6 mesi nel caso di piccole e medie imprese e, nel caso di micro imprese per almeno 3 mesi, di figura manageriale (Temporary Manager). Misura F – Sostegno ai processi di brevettazione: interventi finalizzati all’ottenimento di uno o più brevetti europei e/o internazionali. Le domande di contributo, accettate con procedimento “a sportello”, potranno essere presentate esclusivamente in forma telematica, secondo le procedure indicate nel bando, a partire dalle ore 12 del 5 luglio 2011 fino ad esaurimento fondi e, comunque, entro e non oltre le ore 12 del 30 dicembre 2011. Per ulteriori informazioni contattare lo 030 3745.256/283

BRESCIA ARTIGIANA 29 magazine


Credito TORCHIO: “I CONFIDI PROTAGONISTI DELLA RIPRESA”

Ufficio credito tel. 030 3745.244

Finanziamenti

Approvato all’unanimità il bilancio 2010 della Cooperativa Artigiana di Garanzia

BENEFICIARI: IMPRESE IS

L’assemblea annuale della Cooperativa Artigiana di Garanzia è stata l’occasione per il presidente Pietro Torchio, il Consiglio ed il segretario Franco Guarino, di ribadire il ruolo di primaria importanza che i Confidi svolgono nell’agevolare l’accesso al credito delle piccole e medie imprese artigiane. “Un ruolo che, rispetto agli anni precedenti la crisi, quando il contributo dei Confidi si traduceva essenzialmente nell’applicazione di tassi di interesse più bassi, è oggi determinante ai fini dell’erogazione stessa del finanziamento. La crescente domanda di garanzie da parte degli istituti di credito, – ha sottolineato Torchio nella sua relazione all’assemblea dei soci – ha contribuito a rendere i Confidi non solo degli attori centrali nell’intermediazione creditizia ma anche degli importanti strumenti di politica industriale. Oggi che sembrano manifestarsi i primi deboli segnali di una ripresa dell’economia, la nostra Cooperativa è chiamata a fornire anche il proprio contributo nell’assicurare un flusso di finanziamenti adeguato a promuovere la ripresa delle imprese nel medio e lungo periodo”. Per tutto questo e nonostante la crisi che anche nel 2010 si è fatta sentire in modo aggressivo, l’operatività della Cooperativa Artigiana di Garanzia è stata ancora una volta positiva. Lo strumento creditizio della Confartigianato Imprese Unione di Brescia si è quindi confermato come il mezzo più efficace delle imprese artigiane per accedere al credito convenzionato. Nel corso dell’esercizio 2010, ha relazionato il segretario Franco Guarino, la Cooperativa ha esaminato novecentodieci pratiche per un importo richiesto di oltre 42 milioni di euro. Il 52% hanno riguardato richieste per liquidità e riequilibrio; il 38% per investimenti ed il 10% sono riferibili alla cosiddetta “moratoria”. I soci della Cooperativa, alla fine del 2010, sono risultati 15.535 di cui 335 iscritti nell’ultimo anno. Il bilancio d’esercizio chiuso al 31 dicembre, approvato all’unanimità dall’assemblea dei soci, vede uno stato patrimoniale che pareggia a € 6.772.142, il conto economico con ricavi a € 1.635.715 e costi per € 1.625.813 comprensivi dei 650mila euro dell’accantonamento al Fondo Rischi Indisponibili. L’utile è stato di € 9.902. Un ulteriore dato significativo che emerge dal bilancio è la patrimonializzazione della Cooperativa. Il rapporto tra garanzie rilasciate e riserve indisponibili si attesta infatti al 13,14, soglia di gran lunga superiore ai limiti suggeriti da Banca d’Italia e per questo considerato tra i migliori dei Confidi operanti in Lombardia. “In un anno in cui anche il comparto dell’artigianato bresciano ha subito l’andamento non certo brillante dell’economia generale, sono soddisfatto dei risultati raggiunti. La nostra Cooperativa Artigiana di Garanzia – ha commentato il presidente della Confartigianato Imprese Unione di Brescia, Eugenio Massetti presente ai lavori dell’assemblea - si è dimostrata ancora una volta uno strumento molto utile a disposizione di tutti gli artigiani”. “La vera sfida che attende la Cooperativa – ha concluso il presidente Pietro Torchio, dopo aver ringraziato Confartigianato Imprese Unione di Brescia, Camera di Commercio, Provincia e tutti i collaboratori - consiste anche nel sostenere quelle imprese che presentano concrete prospettive di equilibrio economico, finanziario e patrimoniale, consentendole così di guardare al futuro con un cauto ottimismo”.

La Cooperativa Artigiana di Garanzia valido strumento più che consolidato al servizio delle imprese artigiane, nonché delle costituende, prosegue il suo cammino di sostegno e di incentivazione allo sviluppo produttivo delle imprese agevolando l’accesso al credito. Sempre più attenta alle opportunità creditizie offerte dal mercato finanziario, promuove attraverso una consapevole concertazione con gli istituti di credito presenti sul territorio iniziative ad “hoc” per soddisfare le esigenze di ciascuna impresa ad essa associata. In breve le proposte:

30 BRESCIA ARTIGIANA magazine

tipologia di finanziamento

credito di esercizio

investimento

AVVIO NUOVE IMPRESE

IMPORTO MASSIMO

€ 50.000

€ 186.000 chirografario € 350.000 ipotecario

€ 186.000

AMMORTAMENTO

Fino a 48 mesi

Fino a 60 mesi chirografario Fino a 120 mesi ipotecario

Fino a 60 mesi

TASSI CONVENZIONATI PARAMETRATI ALL’EURIBOR

Convenzionati Parametri all’Euribor / tasso fisso

Convenzionati Parametri all’Euribor / tasso fisso

Convenzionati Parametri all’Euribor / tasso fisso

DOCUMENTI

• Ultimi due bilanci • Ultimo Modello Unico • Ultimi due DM/10 con F24 • Dettaglio affidamenti • Copia mutui e leasing in corso

• Ultimi due bilanci • Ultimo Modello Unico • Ultimi due DM/10 con F24 • Dettaglio affidamenti • Copia mutui e leasing in corso

• Visura CCIAA • Ultimo CUD e/o 730 • Preventivi in essere • Bilancio previsionale primo esercizio

QUOTA SOCIALE € 41,31

< € 25.000 - 1 quota da € 26.000 - 2 quote

< € 25.000 - 1 quota da € 26.000 - 2 quote

< € 25.000 - 1 quota da € 26.000 - 2 quote

TEMPO DI EROGAZIONE

40 gg c.a

40 gg c.a

40 gg c.a

GARANZIE fidejussorie

50% Cooperativa

50% Cooperativa

50% Cooperativa

0,6 x € 1.000 x anno

0,6 x € 1.000 x anno (chirografario) 0,5 x € 1.000 x anno (CIP-fei) 0,5 x € 1.000 x anno (fondo Provincia BS) 2% sull’erogato (ipotecario)

0,6 x € 1.000 x anno 0,5 x € 1.000 x anno (CIP-fei) 0,5 x € 1.000 x anno (fondo Provincia BS)

COMMISSIONI

0,5 x € 1.000 x anno (fondo Provincia BS)

• Preventivi e/o fatture relative all’investimento

Su tutte le operazioni contributi CONTO INTERESSI Di concerto anche la Camera di Commercio di Brescia interviene da qualche anno puntualmente nel mettere a disposizione delle proprie risorse destinate alle imprese per rendere meno oneroso l’accesso al credito. Così anche per l’anno 2011 si prevede lo stanziamento di un fondo da distribuire alle imprese artigiane sull’importo richiesto e garantito dalla Cooperativa Artigiana di Garanzia. Le domande verranno raccolte dalla Cooperativa Artigiana di Garanzia e successivamente presentate alla CCIAA.


Credito

i Cooperativa di Garanzia

S C R I T T E A L L’ A L B O I M P R E S E A R T I G I A N E E P. M . I .

Legge Regionale 1/2007 - Prospetto riassuntivo Merita uno spazio particolare la Legge Regionale 1/2007, nata dalla condivisione di una strategia comune da parte delle Organizzazioni di categoria e dell’Assessorato Regionale dell’Artigianato, che favorisce la nascita, nonché l’accrescimento delle imprese, grazie alla concessione di agevolazioni piuttosto remunerative. Ed è per questo suo carattere incentivante che molte ipotesi sono divenute realtà. Il tutto favorito dal lavoro di presentazione della richiesta per tramite della Cooperativa Artigiana di Garanzia nonché della fidejussione della stessa. La legge disciplina quali aree di intervento le seguenti: misura A Microcredito (contributi in conto garanzia), misura B Investimenti (contributi in c/interessi e c/canoni) Misura C sviluppo aziendale (cofinanziamento Regione Lombardia e Banche). AREE DI INTERV.

TIPOLOGIA

SOGGETTI BENEFICIARI

FINANZ. CONCESSO

AGEVOLAZIONE

Misura A

Microcredito

PMI artigiane aventi sede legale e operativa in Lombardia, regolarmente iscritte agli appositi albi provinciali

Minimo € 10.000,00 Massimo € 15.000,00

Contributo omnicomprensivo a fondo perduto a copertura del costo dell’operazione di garanzia.

Misura B (anche leasing)

Investimenti

PMI artigiane aventi sede legale e operativa in Lombardia, regolarmente iscritte agli appositi albi provinciali.

Minimo € 15.000,00 Massimo € 350.000,00

Contributo ad abbattimento tasso (in c/canoni per il leasing) pari al: 35% del tasso di riferimento europeo rilevato alla data di stipula del finanziamento (o leasing) per la quota di operazioni sino ad € 100.000; 25% del tasso di riferimento europeo rilevato alla data di stipula per la quota di finanziamento (leasing) superiore a € 100.000 sino a € 350.000.

Misura C (anche leasing)

Linea 1 Avvio nuove iniziative

L’intervento è diretto a sostenere progetti di investimento per l’avvio di nuove imprese artigiane costituite sotto qualsiasi forma ed iscritte all’Albo delle imprese artigiane da non più di 12 mesi dalla domanda di agevolazione

Minimo € 50.000 Massimo € 300.000

Finanziamento a medio termine/locazione finanziaria con intervento del Fondo Regionale.

Linea 2a sviluppo az.le (sviluppo produttivo)

L’intervento è diretto a sostenere progetti di investimento da parte di imprese iscritte all’Albo delle Imprese Artigiane per lo sviluppo aziendale basati su programmi di ammodernamento e ampliamento produttivo

Minimo € 50.000,00 Massimo € 500.000,00

Finanziamento a medio termine / locazione finanziaria con intervento del Fondo Regionale.

Linea 2b sviluppo az.le (sviluppo tecnologico)

L’intervento è diretto a sostenere programmi di investimento delle imprese artigiane finalizzati alla realizzazione di progetti di innovazione che comportano ricerche, attività di trasferimento tecnologico, realizzazioni di nuovi prodotti e/o riorganizzazione innovativa dei processi produttivi.

Minimo € 50.000,00 Massimo € 500.000,00

Finanziamento a medio termine / locazione finanziaria con intervento del Fondo Regionale.

Linea 3 crescita dimensionale

L’intervento è rivolto ad imprese iscritte all’Albo delle Imprese Artigiane nella forma di società di capitali o che ne prevedono la trasformazione e supporta il rafforzamento patrimoniale mediante aumento di capitale sociale e la crescita dimensionale dell’impresa perseguita tramite l’acquisizione di un’altra impresa

Minimo € 50.000,00 Massimo € 150.000,00

Finanziamento a medio termine / prestito partecipativo con intervento del Fondo Regionale.

Linea 4 trasferimento di impresa

L’intervento supporta il trasferimento della proprietà aziendale di imprese economicamente e finanziariamente sane attraverso operazioni di acquisizione da parte di nuove società (new -co) costituite da persone fisiche anche non artigiane.Il requisito dell’impresa artigiana è richiesto per almeno una delle parti, acquirente o venditrice.

Il finanziamento non potrà essere superiore a 5 volte il capitale sociale della nuova società e non potrà essere superiore al valore della transazione. Comunque l’ammontare dell’intervento finanziario va da un minimo di € 50,000 ad un massimo di € 250,000

Finanziamento a medio termine con intervento del Fondo Regionale.

AREE INTERV.

TIPOLOGIA

TASSO

DURATA

SPESE FINANZIABILI

Misura A

Euribor 3/6 mesi o tasso irs fisso con spread variabili da 0,80 a 1,50.

Max 60 mesi

Acquisto di attrezzature e macchinari, sostegno di costi di manutenzione ordinaria e straordinaria, acquisto di scorte.

Misura B (anche leasing)

Euribor 3/6 mesi + spread masimo applicabile 1,50 punti (2, 00 nel caso del leasing).

Durata max 10 (dieci) anni per le operazioni destinate all’impianto, ampliamento e ammodernamento di laboratori; max 5 (cinque) anni per quelle destinate all’acquisto di macchine e attrezzature.

Operazioni di impianto, ampliamento e/o ammodernamento dell’unità produttiva (laboratori, capannoni ecc); acquisto di macchine, attrezzi ed automezzi nuovi e/o macchine ed attrezzi usati.

Linea 1 Avvio nuove iniziative

Sul 60% dell’ investimento ammissibile euribor /IRS + spread massimo di 1,50 (leasing 2 punti) Sul Fondo Regionale pari al 40% il tasso è dello 0,50 fisso.

Da 36 mesi a 72 mesi compreso un periodo di preammortamento massimo di 2 semestri

Opere murarie, opere di bonifica, impiantistica e costi assimilati (fino al 50% dell’investimento complessivo ammissibile), macchinari, automezzi, impianti specifici ed attrezzature, sistemi gestionali integrati, acquisizione di marchi, brevetti e di licenze di produzione, spese di costituzione, scorte fino ad un massimo di € 10,000,00, oneri di locazione dell’immobile sede dell’attività per un anno, oneri relativi agli allacciamenti tecnologici.

Linea 2a sviluppo az.le (sviluppo produttivo)

Sul 60% dell’ investimento ammissibile euribor /IRS + spread massimo di 1,25. Sul Fondo Regionale pari al 40% il tasso è dello 0,50 fisso.

Da 36 mesi a 72 mesi compreso un periodo di preammortamento massimo di 2 semestri

Costi per opere murarie, opere di bonifica, impiantistica e costi assimilati (fino al 50% dell’investimento complessivo ammissibile), macchinari, automezzi, impianti specifici ed attrezzature, sistemi gestionali integrati, acquisizione di marchi, brevetti e di licenze di produzione, spese generali pari a massimo il 10% del costo complessivo del programma.

Linea 2b sviluppo az.le (sviluppo tecnologico)

Sul 40% dell’ investimento ammissibile euribor /IRS + spread massimo di 1,25. Sul Fondo Regionale pari al 60% il tasso è dello 0,50 fisso.

Da 36 mesi a 72 mesi compreso un periodo di preammortamento massimo di 2 semestri

Costi per personale dipendente utilizzato nelle fasi di ricerca, progetazione, realizzazione del prototipo, sperimentazione e collaudo finale(fino ad un massimo del 50% dell’investimento ammissibile), consulenze tecniche esterne, acquisto di strumentazione da laboratorio, materiale e lavorazioni esterne connesse all’attività di ricerca e prototipazione (massimo € 20,000) acquisizione di marchi, brevetti e di licenze di produzione, spese generali pari a massimo il 10% del costo complessivo del programma.

Fino a 84 mesi compreso un periodo di preammortamento massimo di 2 semestri

Quote di aumento di capitale per la misura relativa al rafforzamento patrimoniale, i costi di acquisizione della quota di partecipazione.

Misura C

Linea 3 crescita dimensionale Linea 4 trasferimento di impresa

Il valore della transazione dovrà essere documentato da apposita perizia assevereta redatta da professionista abilitato.

BRESCIA ARTIGIANA 31 magazine



Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.