Sedicesimo Luglio Agosto 2018

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Anno X | numero 4 Luglio | Agosto 2018 ISSN 2283-9356

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Anno IX | numero 2 Marzo | Aprile 2017 ISSN 2283-9356

Anno IX | numero 3 Maggio | Giugno 2017 ISSN 2283-9356 | Spedizione in abb. postale Poste Italiane Spa Sped in abb postale d.l. 353/2003 (conv.in l. 27/02/2014 n.4) art.1 comma 1 lom/mi 5488 | | Prezzo € 12,00 Abb. annuale € 60,00 |

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Direttore Responsabile Gaspare Vannicola (gaspare.vannicola@vmreditrice.it)

Rubriche Fisse

Coordinatore Editoriale Irene Molin (grafica@vmreditrice.it)

Anticaduta

Sicurezza Impianti

Alberto Pincigher Responsabile Comitato Tecnico Scientifico ALV. Associazione Linea Vita

Adriano Paolo Bacchetta Coordinatore network Spazioconfinato.it

Antincendio

Psicologia del Lavoro

Sicurezza Macchine Agricole

Fernando Cordella Presidente A.N.P.P.E. Vigili del Fuoco

Piergiorgio Frasca Psicologo del lavoro e delle organizzazioni

Paolo Peretti Centro Formazione e ricerca Merlo

Sicurezza nelle scuole

Sicurezza Macchine

Monica Mioccio

Massimo Granchi Christian Trinastich MTM Consulting s.r.l. società unipersonale

Redazione (redazione@vmreditrice.it ) Noemi Olivo, Monica Mioccio, Hana Chair, Irene Molin Comitato Tecnico-Scientifico (cts@vmreditrice.it) Ing. Bacchetta Adriano Paolo, Arch. Cordella Fernando, Dott. Frasca Piergiorgio, Ing. Granchi Massimo, Dott. Peretti Paolo, Ing. Pincigher Alberto, Ing. Romeo Mario, Ing. Vannicola Gaspare Progetto grafico e impaginazione grafica@vmreditrice.it irene.molin@vmreditrice.it Vmr Editrice Srls

Medicina del Lavoro Giovanna Pirana Polo Chirurgico Confortini

Formazione sulla Sicurezza sul Lavoro Mario Romeo S.I.A. Srl Dirigente Nazionale UIL

Contatti Ufficio Marketing (segreteria@vmreditrice.it | marketing@vmreditrice.it) Sul nostro sito internet è disponibile il prospetto relativo alle inserzioni pubblicitarie Contatti Ufficio Formazione (formazione@vmreditrice.it) Sul nostro sito internet è disponibile la lista dei corsi erogati Editore Vmr Editrice Srls Tel. / Fax 02.45498130 e-mail: info@vmreditrice.it Proprietà Vmr Editrice Srls Sede Legale: Via Doberdò, 22 Milano Tel. / Fax 02.45498130 e-mail: info@vmreditrice.it sito: www.vmreditrice.it amministrazione@pec.vmreditrice.it Registrazioni Camera di Commercio di Milano N.REA 2095877 - P.IVA 09515180967 del 03/05/2016 - N.ROC: 26858 Registrazione del Tribunale n.390 del 18 settembre 2009 Stampa Publistampa Arti Grafiche via Dolomiti 36, Pergine Valsugana (TN) tel. 0461.511000 fax 0461.533914 www.publistampa.com

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Sommario 22

RIWEGA

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SAIE

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L’editoriale

Dispositivi di ancoraggio per lavori in quota | Alberto Pincigher

13 Formazione e Ricerca | Paolo Peretti

19 Sicurezza degli impianti nelle scuole | Monica Mioccio

28 Antincendio | Fernando Cordella

31 Formatore della Sicurezza | Alessia Petruzzelli

35 Spazio Confinato | Adriano Paolo Bacchetta

44 Psicologia del Lavoro | Piergiorgio Frasca

48 Sicurezza Macchine | Massimo Granchi

52 Medicina del Lavoro | Giovanna Pirana

56 Formazione sulla Sicurezza sul Lavoro | Mario Romeo


L’editoriale Buongiorno a tutti care lettrici e cari lettori, Con piacere vi segnalo e vi invito a visitare il nuovo sito della Vmr Editrice, www.vmreditrice.it dove troverete la storia della rivista “Il notiziario sulla sicurezza” con tutti gli estratti delle riviste pubblicate negli ultimi dieci anni. Oltre questo informo che anche quest’anno saremo presenti alla fiera dell’Agricoltura di Bergamo, la Fiera di Sant’Alessandro dal 31 Agosto al 02 Settembre dove distribuiremo la rivista a tutti i visitatori. In questo Editoriale vorrei soffermarmi sulla normativa tecnica inerente la sicurezza nelle Autogru.:

Un documento Inail si sofferma sulle istruzioni per la prima verifica periodica delle autogrù. Focus sull’evoluzione nel tempo della normativa: UNI EN 13000:2006, UNI EN 13000:2010 e UNI EN 13000:2014.Secondo l’articolo 7 della Direttiva 2006/42/CE del 17 maggio 2006 (la cosiddetta “nuova direttiva macchine”), le macchine costruite in conformità di una norma armonizzata, il cui riferimento è stato pubblicato nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea, sono presunte conformi ai requisiti essenziali di sicurezza e di tutela della salute coperti da tale norma armonizzata. E l’adozione di una norma armonizzata pubblicata in Gazzetta Ufficiale “seppure dia presunzione di conformità alla direttiva di prodotto specifica, è a carattere volontario e fornisce un’indicazione dello stato dell’arte, determinando il livello di sicurezza che ci si aspetta da un determinato tipo di prodotto in quel dato momento”. In questo senso laddove il fabbricante di una macchina scegliesse di adottare soluzioni tecniche diverse, anche se desunte da altre specifiche tecniche, “deve poter dimostrare che la sua soluzione è conforme ai requisiti di sicurezza e di tutela della salute pertinenti e fornisce un livello di sicurezza almeno equivalente a quello che si otterrebbe con l’applicazione delle indicazioni della norma armonizzata specifica”. A ricordarlo, mostrando anche come le norme tecniche abbiano una continua evoluzione non sempre facile da seguire, è un documento recentemente pubblicato dal Dipartimento innovazioni tecnologiche e sicurezza degli impianti, prodotti e insediamenti antropici (DIT) dell’ Inail sul tema delle verifiche periodiche di apparecchi di sollevamento materiali [continua...]


SCALE PORTATILI a cura di Ing. Alberto Pincigher

L

e scale portatili vanno utilizzate, come posto di lavoro in quota, solo nei casi in cui l’uso di altre attrezzature di lavoro considerate più sicure non sia giustificato a causa del limitato livello di rischio e della breve durata di impiego oppure delle caratteristiche esistenti dei siti che non possono essere modificati. Le scale portatili a pioli sono attrezzature di lavoro dotate di pioli o gradini sui quali una persona può salire, scendere e sostare per brevi periodi. Permettono di superare dislivelli e raggiungere posti di lavoro in quota; possono essere trasportate e installate a mano senza l’ausilio di mezzi meccanici. Le scale portatili si distinguono in alcune

categorie a seconda delle loro caratteristiche costruttive e funzionali (Fig. 1): • scala doppia: scala auto stabile, che quando è pronta all’uso si sostiene da sé, appoggiando i due tronchi sul terreno, permettendo la salita, a seconda della tipologia, da un lato oppure da entrambi; • scala semplice in appoggio: scala che, quando è pronta per l’uso, appoggia la parte inferiore sul terreno e la parte superiore su una superficie verticale, non avendo un proprio sostegno; può essere a un solo tronco oppure a più tronchi innestabili o sfilabili; • scala a castello: scala autoportante con solida base di appoggio, con un tronco di salita dotato di corrimano e con ampia

piattaforma di stazionamento dotata sui tre lati di parapetto normale; • scala trasformabile: scala portatile costituita da più tronchi che permettono di realizzare sia la scala semplice di appoggio, sia una scala doppia, sia una scala doppia con tronco a sbalzo all’estremità superiore. I componenti della scala doppia o semplice sono schematizzati nella figura sotto (Fig. 2): - piattaforma: supporto superiore nella scala doppia dove la superficie di appoggio per i piedi ha larghezza e profondità maggiori di 250 mm; - guarda corpo: dispositivo [continua...]


ESPERTO PROGETTISTA DELLA SICUREZZA DEI LUOGHI DI LAVORO SPECIALIZZATO NELL'ANTICADUTA E LAVORI IN QUOTA. - Consulenza sulla scelta e l’utilizzo dei dispositivi anticaduta per prevenire le cadute dall’alto e sulle normative di riferimento. - Sviluppo e Progettazione di dispositivi di ancoraggio per lavori in quota conformi alle norme vigenti. - Documentazione marcatura CE dispositivi di protezione individuali e prodotti da costruzione. - Stesura elaborato tecnico della copertura (elaborati grafici, relazione tecnica illustrativa-manuale di utilizzo dei dispositivi). - Relazione di calcolo per la verifica dell’idoneità della struttura di supporto e del fissaggio del dispositivo di ancoraggio e dei parapetti alle strutture. - Verifica in sito della tenuta del fissaggio. - Formazione per installatori, progettisti e utilizzatori dei dispositivi anticaduta per lavori in quota.


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Associazione LineaVita Sede operativa: Via Doberdò 22, 20126 Milano Tel. 02.45498131 segreteriasoci@lineavita.org

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L’Associazione Linea Vita è un’Associazione No-Profit che si prefigge lo scopo di divulgare informazioni corrette e fornire formazione adeguata in rispetto alle norme tecniche preposte in materia di sicurezza sul lavoro, ed in particolar modo in difesa degli operatori sottoposti al pericolo di cadute dall’alto durante la loro attività.


IL CONTROLLO DELLA IL CONTROLLO STABILITÀ

DELLA STABILITÀ

(Seconda Parte) [Seconda Parte] a cura di Paolo Peretti - Direttore del Centro Formazione e Ricerca Merlo a cura di Paolo Peretti - Direttore del Centro Formazione e Ricerca Merlo

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uandosisiparla parladi di trattori trattori agricoli agriuando coli non si può non correre conla non si può non correre con la mente al tipico elemento mente al tipico elemento che che ne caratterizza da sempre l’architetne caratterizza da sempre l’architettura: tura: l’attacco a tre punti posteriore. l’attacco a tre punti posteriore. Ad esso vengono vengono agganciati agganciati attrezzi attrezzi Ad esso agricoli e macchine operatrici agricole agricoli e macchine operatrici agricole le le quali, quali, in in particolare particolare quando quando sono sono del del tipo portato il cui peso grava interamentipo portato il cui peso grava interamente sull’attacco stesso, te sull’attacco stesso, incrementano incrementano in in modo significativo lo sbalzo posteriore modo significativo lo sbalzo posteriore del del trattore con la conseguenza di protrattore con la conseguenza di provocare vocare l’arretramento del baricentro. l’arretramento del baricentro. Per evitarecriticità criticità ripartizione Per evitare nellanella ripartizione delle delle massi sugli assi è indispensabile massi sugli assi è indispensabile interveintervenire preventivamente sia dimennire preventivamente sia dimensionando

sionando attrezzi coerentemente alla gli attrezziglicoerentemente alla tipologia tipologia di trattore, sia applicando idodi trattore, sia applicando idonee zavorre nee nella sua parte anteriore. nellazavorre sua parte anteriore. Questa massa aggiuntiva riducel’eccessil’eccesQuesta massa aggiuntiva riduce sivo alleggerimento dell’assale anteriore vo alleggerimento dell’assale anteriore ed ed evita le conseguenti difficoltà di gui-e evita le conseguenti difficoltà di guida da e perdita di controllo della direzionaperdita di controllo della direzionalità del lità del mezzo con i rischi di sbandamen-

timezzo in curva. scelta di elezione dunque, con iLa rischi di sbandamenti in curva. oltre ad una appropriata scelta La scelta di elezione dunque, oltredell’acad una coppiamento trattore/attrezzatura, riappropriata scelta dell’accoppiamento chiede l’applicazione di idonee masse la trattore/attrezzatura, richiede l’applicaziocui tipologia e peso devono essere conne di idonee masse la cui tipologia e peso formi alle prescrizioni delalle costruttore e devono essere conformi prescrizioni del Codice della Stada. [continua...] del costruttore e del Codice della Stada.

Le attrezzature agricole portate incrementano in modo significativo lo sbalzo posteriore del trattore causando l’arretramento del baricentro.


SICUREZZA DEGLI IMPIANTI NELLE SCUOLE

COMPITI DEGLI ENTI LOCALI NELLE SCUOLE a cura di Monica Mioccio

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econdo il decreto legislativo 112/1998 i comuni e le provincie hanno delle competenze che in passato spettavano allo stato, infatti gli enti locali devono occuparsi dell’istruzione, dell’aggregazione, della fusione e della soppressione di scuole, seguendo un preciso piano di programmazione. Inoltre, devono fornire supporti di organizzazione del servizio di istruzione per alunni con handicap. Devono altresì decidere l’utilizzo degli edifici e delle attrezzature in collabora-

zione con le scuole. È importante che sospendano le lezioni in casi gravi e urgenti, e devono stabilire il controllo, la supervisione e lo scioglimento degli organi collegiali a livello territoriale. D’altra parte i comuni, insieme alle comunità montane e le provincie, ognuno secondo il suo grado di competenza, realizzano anche attività attinenti all’educazione degli adulti, all’orientamento scolastico e professionale, attività volte ad incentivare la continuità tra differenti ordini di scuola, ad evitare la dispersione

scolastica ed infine si occupano anche dell’educazione e della salute. Per quanto concerne gli edifici scolastici l’ente locale si occupa sia della loro manutenzione ordinaria e straordinaria che dell’adeguamento degli impianti presenti nelle scuole (impianti elettrici, impianti di messa a terra, impianti di riscaldamento, impianti idraulici, impianti sanitari e fognari). Inoltre, secondo la legge 46/90 l’ente locale ha il compito di abbattere le barriere architettoniche nelle scuole che impediscono l’adeguata presenza [continua...]


20 anni di Riwega Redazionale Riwega

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enerdì 1° giugno 2018 Riwega, azienda altoatesina leader nei materiali per l’edilizia, ha raggiunto i 20 anni di attività. L’azienda nasce nel 1998 dall’incontro di due imprenditori altoatesini, Werner Rizzi e Werner Gamper che dall’unione dei propri nomi, danno vita al marchio RI-WE-GA. Oltre al nome di battesimo, i giovani Werner hanno in comune ambizione e spirito d’iniziativa ma soprattutto una decennale esperienza nel settore edile, in particolare in quello delle coper-

ture. Da lì il percorso è un susseguirsi di innovazione e creatività: nel 2003 l’inizio della collaborazione con 3therm, azienda specializzata nella fornitura di isolanti termici e acustici; nel 2007 Roofrox, realtà lombarda impegnata nei sistemi di fissaggio, sigla anch’essa un accordo. Raccogliendo la ormai decennale esperienza nel settore della sicurezza provvisoria in cantiere, nel 2008 viene fondata la divisione Redbau. Nel 2011 arriva la seconda divisione, Planus, che

come suggerisce il nome è specializzata in tetti piani e tetti verdi. Dal 2013 è un crescendo di iniziative volte a promuovere il comfort abitativo e l’attenzione alla sicurezza, con collaborazioni quali Klima Haus, Associazione Linea Vita, AISMT, ANIT. Per questo nel 2014 si costruisce una nuova ala nello stabilimento di Egna, il Riwega Training Center: un luogo che coniuga una seria formazione teorica a una completa attività laboratoriale. Nel frattempo nuovi vocaboli si fanno avanti sul mercato: NZEB, [continua...]


Risposte concrete all’evoluzione dell’industria edilizia per intercettare la ripresa. Digitalizzazione, riqualificazione energetica, sismica e infrastrutture i quattro focus di SAIE 2018

Comunicato stampa

In mostra le eccellenze del fare italiano e le esperienze internazionali. • Innovazione nei servizi, non solo nei prodotti • L’organizzazione dell’evento di ottobre è affidata a Senaf del Gruppo Tecniche Nuove.

Aprile 2018. Il settore delle costruzioni attraversa una fase di grande trasformazione, che guarda a nuovi mercati e modalità produttive, puntando a diventare un comparto sempre più integrato, efficiente e sostenibile. La filiera si confronta sui prodotti e le tec-

nologie, ma si interroga soprattutto sui servizi dedicati all’ambiente costruito, prendendo a modello la via tracciata dall’Industria 4.0. Digitalizzazione, riqualificazione energetica, sia edilizia [continua...]


GESTIONE DELL’EMERGENZA NELLE PUBBLICHE MANIFESTAZIONI: IL RUOLO DEI VIGILI DEL FUOCO a cura di Fernando Cordella - Presidente A.N.P.P.E. VV.F

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on circolare del Capo Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile, n.11464 del 19.06.2017 sono state diramate le indicazioni di carattere tecnico in merito a misure di safety nelle manifestazioni pubbliche. Ricordiamo che tale circolare va’ ad integrare il “corpus” normativo già esistente, in particolare in materia di prevenzione incendi e sicurezza antincendio, prima degli incidenti avvenuti a Torino in data 03 giugno 2017, durante la proiezione in Piazza San Carlo della finale di Champions League Juventus-Real Madrid dove ha perso la vita una ragazza e ci

sono stati diversi feriti. Oltre alla circolare sopra menzionata ci sono altri provvedimenti inerenti la gestione dell’emergenza: 1. Circolare del Ministero dell’Interno, Dipartimento della Pubblica Sicurezza per le “pubbliche manifestazioni” n.555/0P/0001991/2017/1 del 07.06.2017. 2. Circolare del Ministero dell’Interno, Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del soccorso pubblico e della difesa civile, n.11991 del 20.07.2017 “Manifestazioni organizzate in aree di libero accesso al pubblico. Indicazioni operative”; 3. Circolare del Ministero dell’Interno

n.11001/110(10) del 28.07.2017 “Modelli organizzativi per garantire alti livelli di sicurezza in occasione di manifestazioni pubbliche. Direttiva”; 4. Decreto Ministeriale del 19.08.1996 “Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, costruzione ed esercizio dei locali di in trattenimento e di pubblico spettacolo”. 5. Decreto Ministeriale del 10.03.1998 “Criteri generali di sicurezza antincendio e per la gestione dell’emergenza nei luoghi di lavoro”. La Direttiva del 7 giugno 2017, evidenzia due aspetti tra loro [continua...]


FORMATORE DELLA SICUREZZA

OiRa-Online Interactive Risk Assessment: operativo anche per l’Italia lo strumento interattivo per la valutazione online dei rischi sviluppato dall’UE e dedicato alle attività di ufficio di micro imprese e PMI a cura di Alessia Petruzzelli - Formatore della Sicurezza

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on il Decreto n.61 del 23 maggio 2018 il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali ha recepito e introdotto lo strumento di supporto per la valutazione dei rischi on line, rivolto alle micro, piccole e medie imprese, sviluppato secondo il prototipo europeo OiRA - Online interactive Risk Assessment, dedicato in particolare al settore “uffici”. Si tratta di un software ideato e messo gratuitamente a disposizione degli Stati membri dall’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro (Eu-Osha) per coadiuvare in particolar modo le piccole e medie imprese nel processo di valutazione dei rischi e nell’individuazione delle misure di prevenzione degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali.

Già in uso in molti paesi dell’Unione Europea, con gli adattamenti richiesti dai singoli stati membri e approvati dall’Agenzia europea e dalla Community internazionale di OiRA, anche per l’Italia l’applicativo è stato sviluppato grazie alla collaborazione di un gruppo tripartito costituito da rappresentanti di amministrazioni pubbliche centrali e territoriali, delle parti sociali nonché esperti di enti pubblici di ricerca quali l’Istituto Superiore di Sanità (ISS) e l’INAIL. Poiché la valutazione del rischio è il presupposto tecnico e operativo di qualsiasi approccio alla gestione della salute e della sicurezza ed è indispensabile per creare un ambiente di lavoro salubre, la strategia comunitaria per la salute e la

sicurezza sul lavoro per il periodo 2007– 2012, riconoscendone l’importanza, aveva auspicato la creazione di strumenti semplici per favorire il relativo processo. La piattaforma OiRA, creata proprio a tale scopo, è stata sviluppata dall’EU-OSHA nel 2009 e resa operativa dal 2010 e si basa su uno strumento di valutazione dei rischi olandese - noto come RI&E - che ha avuto una larga diffusione rivelandosi molto efficace. OiRA, composta da 16 partner settoriali nazionali e 14 a livello di UE, è stata molto attiva negli ultimi anni: sono stati pubblicati 19 nuovi strumenti, portandone il numero totale a 137, e il numero di documenti di valutazioni dei rischi effettuati utilizzando il software è aumentato da 22.000 nell’ottobre 2016 a quasi 65. 000 alla fine [continua...]


SPAZIO CONFINATO

L’INSIDIA CHE SI NASCONDE NEI LAVORI EDILI IN PRESENZA DI SPAZI CONFINATI a cura di Adriano Paolo Bacchetta

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el controverso mondo dell’applicazione del DRP 177/2011, specie nel settore delle costruzioni, talvolta si rileva una eccessiva attenzione verso l’identificazione della “definizione” di ambiente sospetto di inquinamento o confinato tanto da sottovalutare l’esperienza pregressa, ovvero l’analisi degli errori che hanno portato, in passato, al concretizzarsi di eventi avversi con esito letale. Uno di questi casi è presentato nell’ambito dell’OSHA® Fatal Fact 3819 n.12 del 2015 Asphyxiation in sewer line manhole. Bisogna precisare che questo documento, le cui raccomandazioni sono di natura consultiva e hanno lo scopo di aiutare i datori di lavoro a garantire posti di lavoro sicuri e salubri, non è uno standard o regolamento OSHA e non crea nuovi obblighi legali. Tuttavia, attraverso la selezione di casi come quello citato, consentono all’Ente di rappresentare alcune pratiche lavorative improprie ricorrenti che, probabilmente, hanno contribuito a provocare un incidente mortale. Le raccomandazioni sulla prevenzione degli incidenti ivi contenute, non riflettono necessariamente l’esito di eventuali aspetti legali di questo caso, tuttavia possono costituire utile spunto per una riflessione approfondita sulle modalità organizzative attualmente in essere nelle diverse organizzazioni, al fine di poter individuare miglioramenti possibili per incrementare il livello di sicurezza nelle attività. Mediante questa iniziativa (Fatal Facts reports), OSHA incoraggia ogni azienda o organizzazione a far propri gli effetti positivi dell’esperienza (pur-

troppo) acquisita a seguito degli eventi occorsi e a condividere queste informazioni con tutti gli attori del sistema prevenzione legati alla propria attività (incluse anche altre aziende che operano nello specifico settore), così da costruire un sistema ”a rete”, in grado di consentire lo sviluppo di una conoscenza condivisa sui temi specifici della sicurezza. L’analisi di questo evento, consente anche di ricordare che dall’agosto 2015, l’OSHA ha rilasciato una nuova norma di riferimento, la CRF 1926.1200, che tratta il tema dei confined spaces nel settore delle costruzioni. Da quando è stato rilasciato nel 1993, il regolamento sugli spazi confinati dell’OSHA, 29 CFR 1910.146, è stato orientato verso i lavoratori dell’industria generale, con un’applicazione molto limitata direttamente al settore delle costruzioni. I datori di lavoro nel settore sono tendenzialmente inadempienti agli standard generali e non disponevano, fino al 2015, di una specifica regolamentazione. Il 3 agosto 2015, tuttavia, grazie allo standard, 29 CFR Subpart AA 1926.1200, anche il settore delle costruzioni dispone di una specifica regolamentazione di tali attività, condizione che dovrebbe, negli auspici del legislatore US, prevenire circa 780 feriti gravi e cinque morti ogni anno. Le nuove regole introdotte con questo standard, mirano a ridurre i rischi presentati dai pericoli comuni agli spazi confinati nell’industria delle costruzioni, come la carenza di ossigeno e la presenza di gas, vapori o fumi esplosivi o tossici e includono disposizioni più specifiche per richiedere attività coordinate quando più datori di

lavoro si trovano sullo stesso sito di lavoro, condizione tipica nei cantieri edili. Lo standard applicato al settore industriale – 29 CFR 1910.146 - richiede una corretta comunicazione e attività coordinate, ma la natura di un cantiere edile con il suo maggior numero di attori presenti, rende la dinamica di tale coordinamento diversa e decisamente più difficile da gestire. Questo a cominciare dal complesso intreccio di relazioni tra il Coordinatore in fase di progetto (CSP) che deve elaborare il Piano di Sicurezza e Coordinamento (PSC) e predispone il fascicolo dell’opera (FA), le imprese affidatarie e quelle esecutrici che operano anche in regime di subappalto ciascuna delle quali deve predisporre il proprio Piano Operativo della Sicurezza (POS), al Coordinatore in fase di Esecuzione (CSE) che ricevuti i documenti PSC e FA effettua il controllo di rispondenza degli elaborati tecnici prodotti alla norma con la lista di riscontro e, inoltre, analizza in funzione del progetto, il PSC, le tavole per l’organizzazione del cantiere e il cronoprogramma. Oltre a queste figure ricordiamo il ruolo del Committente, del Responsabile dei lavori e del Direttore dei lavori e, nel settore pubblico, del Responsabile Unico del Procedimento (RUP), ciascuno destinatario di specifici obblighi e responsabilità. Carattere distintivo della nuova normativa OSHA, è l’identificazione di una figura specifica e compente sul tema spazi confinati. Infatti, il nuovo standard applicabile al settore delle costruzioni, richiede una valutazione da parte di una “competent person” che, in ambito OSHA [continua...]




COMPORTAMENTO IMPRUDENTE, ERRORI E INFORTUNI a cura di Dott. Piergiorgio Frasca

I

l comportamento umano è un fattore sempre presente nella dinamica di un infortunio ed il suo ruolo a volte appare cruciale nell’accadimento dell’evento, mentre altre volte appare piuttosto secondano. L’analisi degli incidenti e degli infortuni mostra che molti di essi si verificano perché nella realizzazione di attività lavorative e nella esecuzione di compiti, vengono messi in atto dei comportamenti diversi da quelli previsti nella circostanza. Tali comportamenti possono essere considerati degli «errori», rispetto ad un comportamento ipotetico, prescritto o meno, che l’operatore avrebbe dovuto tenere e sono riconducibili ad una delle seguenti categorie: 1.

2.

Comportamenti assunti intenzionalmente. Sono comportamenti che l’individuo compie intenzional­ mente ritenendo, sulla base delle informazioni in suo possesso, che l’azione che compie sia corret­ ta, mentre in realtà non è cosi. Ad esempio quando viene letto male un dato di uno strumento che viene utilizzato per compiere una certa azione, ritenendolo giusto; Comportamenti non assunti intenzionalmen­ te. Sono comportamenti che vengono attuati nel corso di un’azione senza che vi sia da parte dell’individuo la consapevolezza di agire o avere agito in un modo sbagliato, cioè avendo la sensazione che l’evento negativo, l’incidente o l’infortunio occorso nella circostanza, «è qualche cosa che ca-

3.

pita». Per esempio se un elettricista provoca un cortocircuito perché gli scivola il cacciavite in una scatola e mette in contatto due morsetti, non compie certo intenzio­ nalmente questo atto; Comportamenti omessi. Vi sono incidenti ed infortuni il cui verificarsi è dovuto al fatto che un lavoratore ha omesso di eseguire un’operazione che invece avrebbe dovuto compiere. Ad esempio ha omesso di usare un’attrezzatura protettiva od una procedura particolare, in una circostanza nella quale questo era invece prescritto.

Si può facilmente constatare che ogni individuo prima o poi può compiere azioni o assumere condotte dannose per sé o per altri, tali da causare un infortunio, riconducibili ad una di queste categorie di errori. Si constata che molti di questi «errori» non sono riconosciuti come errori e vengono invece classificati come comportamenti imprudenti, liquidando così la questione come una imprudenza dell’operatore, cosa che invece non è e che impedisce di risalire a ciò che oggettivamente si è verificato, inibendo in questo modo la possibilità di sviluppare idonee azioni correttive. Si constata pertanto una certa tendenza a liquidare la questione attribuendone la causa all’imponderabile intervento umano. In generale un atto comportamentale, compiuto intenzionalmente o meno, viene classificato «imprudente» quando tende a fare aumentare il livello di pericolosità della situazione e quindi a fare

aumentare la probabilità che si verifichi un incidente o un infortunio. All’opposto un comporta­ mento viene classificato «prudente», quando è teso a ricercare od a creare delle condizioni di minimo rischio in una situazione dominata da incertezza o dalla presenza di pericoli. Si constata anche che alcuni individui in deter­ minate situazioni compiono abitualmente azioni pericolose o comunque le compiono più frequente­mente di altri. Potere condurre sistematiche analisi dei com­portamenti di lavoro, in particolare di quelli classificati «imprudenti», allo scopo di individuarne la causa che li ha originati, è di grande utilità ai fini della prevenzione degli infortuni, anche di più rispetto allo studio degli infortuni. L’esame dei comportamenti imprudenti deve venire condotto sotto due differenti punti di vista: a) come ricerca delle variabili che sono in qualche modo all’origine del comportamento im­prudente; b) come ricerca delle variabili che sono in rapporto di causalità con il comportamento impru­dente. Un’altra tipologia di comportamenti giudicati “imprudenti” che possiamo in qualche caso ritrovare dei comportamenti messi in atto dall’operatore, riguarda dei comportamenti che apparentemente non han­no una ragione logica ed il cui effetto è di aumenta­re la probabilità che si verifichino degli incidenti. Tali comportamenti assumono spesso la caratteri­stica di atti [continua...]


Studio Frasca di Dott. Piergiorgio Frasca Servizi di Psicologia del lavoro e sviluppo organizzativo, Formazione e aggiornamento per la sicurezza e salute sul lavoro, Ergonomia

____________________________________________________________________________ Studio Frasca opera da diversi anni nel campo della Psicologia del lavoro e delle organizzazioni applicata alla prevenzione dei rischi per la sicurezza e la salute sul lavoro offrendo alle aziende servizi qualificati per lo studio e la valutazione dei rischi psicosociali, per l’applicazione dei principi ergonomici alle attività lavorative, per la formazione di dirigenti, preposti e lavoratori in materia di sicurezza e salute sul lavoro. I servizi offerti comprendono: � � � � � � �

Servizio di valutazione e di monitoraggio del rischio di stress correlato al lavoro. Assistenza e supporto alle aziende per la definizione e l’attuazione di strategie personalizzate per la prevenzione, il controllo ed il monitoraggio del rischio di stress da lavoro Formazione di base e approfondita dei dirigenti, dei preposti e dei lavoratori alla sicurezza e salute sul lavoro e sul rischio di stress correlato al lavoro. Valutazione dei bisogni di formazione e dei risultati della formazione attuata Progettazione e realizzazione di attività formative specifiche sulla base delle esigenze del cliente. Progettazione e realizzazione di interventi di Behavior Safety (BBS) Valutazione conoscenza e competenza nella lingua italiana per lavoratori stranieri (D.Lgs. 81/08, artt. 36 e 37, comma 13)

Servizio di valutazione, gestione e monitoraggio del rischio stress correlato al lavoro Studio Frasca effettua l’intero ciclo di valutazione, intervento e monitoraggio sul rischio di stress da lavoro. Per la valutazione preliminare sono utilizzate specifiche check-list, mentre per la valutazione approfondita dei fattori soggettivi sono utilizzati appositi questionari somministrabili anche on-line. I risultati con la valutazione del rischio sui fattori del Contesto lavorativo e del Contenuto del lavoro e l’indicazione delle criticità rilevate sono sintetizzati illustrati in una relazione dettagliata arricchita con grafici e tabelle. Il Servizio viene svolto su qualsiasi comparto lavorativo, compreso l’ambito sanitario, le costruzioni, la P.A. Di seguito è riportato un esempio di grafici e tabelle relativi all’analisi approfondita dei fattori potenziali di rischio, realizzata con il questionario QUERTI SLC., messo a punto dallo Studio.

Test ITALSIC di valutazione della conoscenza e competenza linguistica per lavoratori stranieri In relazione agli adempimenti prescritti dagli articoli 36 e 37, comma 13, del D.Lgs. 81/08 Studio Frasca ha messo a punto il Test ITALSIC espressamente dedicato alla valutazione delle conoscenze e competenze nella lingua italiana con riferimento alla sicurezza e salute sul lavoro.

Per informazioni sui costi dei servizi, telefonare al n° 348-6507545 o inviare una e-mail all’indirizzo studiofrasca@iol.it . Studio Frasca di Dott. Piergiorgio Frasca è a Monza (20900), via Lecco 88.


LA MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI IN AMBIENTE DI LAVORO: TIRO E SPINTA, LA NORMA ISO 11228 -2. a cura di Massimo Granchi e Riccardo Bozzo

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e attività di movimentazione dei carichi in ambito lavorativo comprendono anche, come appunto esplicitato da Testo Unico D.Lgs. 81/2008, le azioni di tiro e spinta di carichi, ovvero azioni che prevedono lo spostamento orizzontale di carichi tramite l’ausilio di transpallet manuali, carrelli o ceste, tutti spinti o trainati manualmente, senza l’ausilio di motori o altri dispositivi. Studi ergonomici di carattere internazionale dimostrano che questo tipo di movimentazione presenta una notevole influenza circa le patologie legate al rachide dorso-lombare. Spesso tali attività sono invece poco valutate dal Datore di Lavoro se raffrontate alle attività di sollevamento manuale dei carichi. La motivazione può risiedere nel fatto che per questo tipo di attività non è mai stato fornito un netto limite di peso trasportabile, a differenza del sollevamento manuale, poiché i fattori da considerare per valutare il rischio correlato sono molti e non principalmente il solo peso da movimentare; è quindi molto difficile stabilire con chiarezza una soglia di attenzione, se non applicando una metodologia specifica. Il D.Lgs. 81/2008 viene data una metodologia precisa da seguire per la valutazione pratica di questo tipo di rischio, rimandando ad una specifica norma ISO dedicata. D.Lgs. 81/2008: Titolo IV e Allegato XXXIII Il Testo Unico in materia di salute e sicurezza sul luogo di lavoro presenta uno specifico Titolo VI “Movimentazio-

ne manuale dei carichi”. Riprendiamo la definizione di movimentazione manuale dei carichi che viene fornita dal D.Lgs. 81/2008: “le operazioni di trasporto o di sostegno di un carico ad opera di uno o più lavoratori, comprese le azioni del sollevare, deporre, spingere, tirare, portare o spostare un carico, che, per le loro caratteristiche o in conseguenza delle condizioni ergonomiche sfavorevoli, comportano rischi di patologie da sovraccarico biomeccanico, in particolare dorso-lombari”. Passando agli obblighi del Datore di Lavoro, il Testo Unico ricorda come in primo luogo la movimentazione manuale dei carichi da parte dei lavoratori deve essere evitata quando possibile, ricorrendo a mezzi appropriati, come attrezzature meccaniche apposite, e a misure organizzative. A questo proposito bisogna sottolineare come i rischi sanitari legati appunto alla movimentazione di carichi effettuata tramite tiro o spinta di oggetti possa essere pressoché eliminato con l’impiego dei transpallet elettrici. Questa soluzione comunque comporta altri tipi di valutazioni e di oneri, legati ad attrezzature, manutenzione, formazione, addestramento specifici e anche legati agli spazi di circolazione e alla viabilità interna. Da qui quindi la necessità comunque di effettuare una valutazione dei rischi allo scopo di verificare quando queste attività di traino e spinta possono presentare un rischio elevato per la salute e quindi richiedono necessariamente la loro meccanizzazione. Il Testo Unico propone a tal fine uno spe-

cifico Allegato, utile per la valutazione vera e propria del rischio legato alla movimentazione manuale dei carichi. L’Allegato XXXIII riporta le Norme Tecniche da considerare come criteri per lo svolgimento della valutazione dei rischi derivanti da movimentazione manuale dei carichi. La Norma indicata per la valutazione delle azioni di traino e spinta è la Norma internazionale ISO 11228-2 : 2007 – Ergonomics – Manual handling – Part 2: Pushing and pulling, che in sostanza riprende il già noto metodo proposto per la valutazione di tali azioni da Snook e Ciriello. La Norma ISO11228 - 2 :2007 La Norma ISO 11228-2 : 2007 individua i limiti di applicabilità propri delle metodologie di valutazione in essa contenute. La Norma si applica quindi nei casi in cui l’azione di tiro o spinta è compiuta: - con il corpo eretto in piedi; - da un’unica persona; - senza l’aiuto di supporti esterni; - con l’impiego di entrambe le mani; - tramite movimenti non bruschi o incontrollati; - con il carico posto frontalmente all’operatore. La Norma ISO 11228-2 : 2007 propone quindi due livelli di valutazione del rischio: - stima e valutazione generica del rischio (Method 1); - stima e valutazione specifica del rischio (Method 2). In sostanza il metodo semplificato (Method 1) fornisce il livello di [continua...]



LE USTIONI.

COME SI POSSONO DEFINIRE? DA CHE COSA SONO PROVOCATE? a cura di Giovanna Pirana

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iccole o grandi, estese o circoscritte: le ustioni sono sempre molto dolorose e dannose per l’organismo. L’ustione è una lesione dell’organismo causata dal trasferimento di energia da una sorgente di calore al corpo e sono più di uno gli agenti che possono causarla: liquidi o vapori infiammabili, fiamme, sostanze chimiche, elettricità. Diversi i tipi di ustioni: epidermiche, dermiche, profonde o a tutto spessore. Nell’ustione dermica superficiale la guarigione avviene spontaneamente in 9-14 giorni, mentre in quella dermica profonda la zona interessata guarisce in 16-25 giorni con la formazione di tessuto cicatriziale. Nelle ustioni dermiche è usata soprattutto la medicazione occlusiva, che viene eseguita applicando un antisettico locale e garze, duplice il vantaggio di questo tipo di medicazione: da un lato diminuisce notevolmente il rischio di infezioni e di disidratazione dell’area interessata, dall’altro, il paziente non vede la zona lesa e ciò è positivo dal punto di vista psicologico. D’altra parte va ricordato che il microclima caldo-umido favorisce la moltiplicazione batterica e, poiché la medicazione è chiusa, non è possibile tenere sotto controllo i processi infettivi che si possono sviluppare. Nelle ustioni di terzo grado sono invece indicate le medicazioni aperte. In tal modo le superfici ustionate sono esposte all’aria e si essicano, favorendo così la formazione di un tessuto necrotico, detto escara, che separa l’ustione dall’ambiente esterno. Per poter appli-

care questa metodica è necessario controllare la carica batterica ambientale con temperature comprese tra i 28 e i 31 gradi e con un’umidità relativa del 30-40 per cento. Le superfici ustionate, soprattutto quelle di secondo grado, possono essere protette da una medicazione biologica che il più delle volte, si ottiene utilizzando la cute di donatore fornita dalla Banca della cute. Nei casi di ustioni profonde,

è necessario l’intervento chirurgico per rimuovere i tessuti ustionati non vitali, le zone cruente che residuano vanno coperte con gli innesti di pelle prelevati dal paziente stesso. In questi casi, per alcuni giorni, si esegue una medicazione con garze e bende. In alcune situazioni particolari, inoltre, può essere eseguito anche un altro tipo di terapia locale: l’impacco, che viene praticato applicando garze [continua...]


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30 anni di esperienza e professionalità hanno permesso ad N.B.C. Elettronica Group di migliorare continuamente, al fine di mettere a disposizione del cliente prodotti sempre più tecnologici ed avanzati, progettati e realizzati in base alle singole richieste.

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LA SETTIMANA DELLA SICUREZZA PER I POSTINI DELLA ROYAL MAIL INGLESE a cura di Sia Ingegneria

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l prossimo lunedì verrà lanciata la campagna per la sicurezza per gli autisti della Royal Mail britannica. Tra i messaggi chiave di questa campagna: “Non dimenticare i controlli pre-uso del veicolo e segnalare eventuali guasti nel più breve tempo possibile”. L’iniziativa di sensibilizzazione, sostenuta congiuntamente dal sindacato dei

lavoratori CWU e dall’azienda, metterà in evidenza l’importanza dei controlli giornalieri dei veicoli e del processo di segnalazione dei difetti o guasti in modo che i veicoli difettosi non escano in servizio. I conducenti hanno una quantità di tempo assegnata per garantire che questi controlli siano completati, e questo è

supportato da un sistema di segnalazione dei guasti che comprende il completamento di un modulo di segnalazione dei difetti e l’inserimento dei dettagli nel libro di bordo e nel registro delle condizioni del veicolo. Molte saranno le iniziative di informazione e formazione nelle quali saranno coinvolti gli addetti alla [continua...]


Gli inserzionisti | Copertina |

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L’Associazione Linea Vita è un’Associazione No-Profit che si prefigge lo scopo di divulgare informazioni corrette e fornire formazione adeguata in rispetto alle norme tecniche preposte in materia di sicurezza sul lavoro, ed in particolar modo in difesa degli operatori sottoposti al pericolo di cadute dall’alto durante la loro attività.

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