Sedicesimo Notiziario Sett Ott 2018

Page 1

Anno X | numero 5 Settembre | Ottobre 2018 ISSN 2283-9356

| Spedizione in abb. postale Poste Italiane Spa Sped in abb postale d.l. 353/2003 (conv.in l. 27/02/2014 n.4) art.1 comma 1 lom/mi 5488 | | Prezzo € 12,00 Abb. annuale € 60,00 |

| i n n ova zi one | r i ce rc a | a ggi or na me nto | ANCHE QUEST’ANNO VIENI A TROVARE VMR EDITRICE AL PADIGLIONE 26, STAND C90

CON IL PATROCINIO DI:

rv

via Doberdò 22, 20126 Milano | tel/fax 02.45498130 | www.vmreditrice.it Garantire una La nostra missione:


In collaborazione con

Associazione Naziona le professionisti per la Prevenzione, l’Emergenza e la Sicurezza dei Vigili del Fuoco.

Siamo impegnati a informare e formare per la SICUREZZA!

Trascorri un anno in sicurezza con il Notiziario

> Servizio completo sui Sistemi Linea Vita

Anno IX | numero 2 Marzo | Aprile 2017 ISSN 2283-9356

Anno IX | numero 3 Maggio | Giugno 2017 ISSN 2283-9356 | Spedizione in abb. postale Poste Italiane Spa Sped in abb postale d.l. 353/2003 (conv.in l. 27/02/2014 n.4) art.1 comma 1 lom/mi 5488 | | Prezzo € 12,00 Abb. annuale € 60,00 |

Anno IX | numero 2 Marzo | Aprile 2017 ISSN 2283-9356

| i nnovaz ione ||Spedizione ri cein abb. rcpostale a | aggio r nam e n to | Poste Italiane Spa Sped in abb postale d.l. 353/2003 (conv.in l. 27/02/2014 n.4) art.1 comma 1 lom/mi 5488 | | Prezzo € 12,00 Abb. annuale € 60,00 |

> Corsi Certificati

| Spedizione in abb. postale

Poste Italiane Spa Sped | i nnova zio ne | r i ce rca | a ggi o r n a m e nto | in abb postale d.l. 353/2003 (conv.in l. 27/02/2014 n.4) art.1 comma 1 lom/mi 5488 | | Prezzo € 12,00 Abb. annuale € 60,00 |

| i nnovaz ione | ri ce rc a | aggior n am en to |

Corsi di Formazione Editoria Ufficio Grafico

> Graphic Design e Comunicazione

Progettazione Sistemi Linea Vita

CON IL PATROCINIO DI:

> Pubblicazioni di carattere Tecnico-Scientifico

via Doberdò 22, 20126 Milano | tel/fax 02.36708804 | www.vmreditrice.it

| EmmeV Serv

CON IL PATROCINIO DI:

Srls

rv

La no s tr a mi s sione:

Associazione LineaVita

Sede ope r ati va: Via Dobe rdò 22, 20126 Milano Tel/ Fax +39 02.89055936 seg reteriasoci@lineavi ta.o rg ww w.lineavita.o r g

info@vmreditrice.it | redazione@vmreditrice.it | www.vmreditrice.it

CON IL PATROCINIO DI:

via Doberdò 22, 20126 Milano | tel/fax 02.36708804 | www.vmreditrice.it Gar anti r e una sicu r ezza che Sa lva la Vita! L’Associazione Linea Vi ta è un’Associazione No-P rofit che si p refigge lo s copo di divulga re in formazioni corrette e forni re formazione adegua ta in rispet to al le norme tecniche p reposte in ma teria di sicu rezza sul la voro, ed in parti colar modo in di fesa degli ope ratori sot toposti al peri colo di cadute dal l’al to durante la loro attività.

via Doberdò 22, 20126 Milano | tel/fax 02.36708804 | www.vmreditrice.it

| EmmeV Serv Srls


o in fiera Ti aspettiam ni esclusive! con promozio d A33

Pad. 25 - stan

La tua sicurezza è nelle nostre mani

www.riwega.com


Direttore Responsabile Gaspare Vannicola (gaspare.vannicola@vmreditrice.it)

Rubriche Fisse

Coordinatore Editoriale Irene Molin (grafica@vmreditrice.it)

Anticaduta

Sicurezza Impianti

Alberto Pincigher Responsabile Comitato Tecnico Scientifico ALV. Associazione Linea Vita

Adriano Paolo Bacchetta Coordinatore network Spazioconfinato.it

Antincendio

Psicologia del Lavoro

Sicurezza Macchine Agricole

Fernando Cordella Presidente A.N.P.P.E. Vigili del Fuoco

Piergiorgio Frasca Psicologo del lavoro e delle organizzazioni

Paolo Peretti Centro Formazione e ricerca Merlo

Sicurezza nelle scuole

Sicurezza Macchine

Monica Mioccio

Massimo Granchi Christian Trinastich MTM Consulting s.r.l. società unipersonale

Redazione (redazione@vmreditrice.it ) Noemi Olivo, Monica Mioccio, Marta Monsellato, Irene Molin Comitato Tecnico-Scientifico (cts@vmreditrice.it) Ing. Bacchetta Adriano Paolo, Arch. Cordella Fernando, Dott. Frasca Piergiorgio, Ing. Granchi Massimo, Dott. Peretti Paolo, Ing. Pincigher Alberto, Ing. Romeo Mario, Ing. Vannicola Gaspare Progetto grafico e impaginazione grafica@vmreditrice.it irene.molin@vmreditrice.it Vmr Editrice Srls

Medicina del Lavoro Giovanna Pirana Polo Chirurgico Confortini

Formazione sulla Sicurezza sul Lavoro Mario Romeo S.I.A. Srl Dirigente Nazionale UIL

Contatti Ufficio Marketing (segreteria@vmreditrice.it | marketing@vmreditrice.it) Sul nostro sito internet è disponibile il prospetto relativo alle inserzioni pubblicitarie Contatti Ufficio Formazione (formazione@vmreditrice.it) Sul nostro sito internet è disponibile la lista dei corsi erogati Editore Vmr Editrice Srls Tel. / Fax 02.45498130 e-mail: info@vmreditrice.it Proprietà Vmr Editrice Srls Sede Legale: Via Doberdò, 22 Milano Tel. / Fax 02.45498130 e-mail: info@vmreditrice.it sito: www.vmreditrice.it amministrazione@pec.vmreditrice.it Registrazioni Camera di Commercio di Milano N.REA 2095877 - P.IVA 09515180967 del 03/05/2016 - N.ROC: 26858 Registrazione del Tribunale n.390 del 18 settembre 2009 Stampa Publistampa Arti Grafiche via Dolomiti 36, Pergine Valsugana (TN) tel. 0461.511000 fax 0461.533914 www.publistampa.com

© Copyright

La collaborazione è gradita, utile e gratuita. Tutti gli interessi sono invitati a mettersi in contatto con la redazione. I dattiloscritti, le fotografie, i disegni non si restituiscono anche se non vengono pubblicati. Le opinioni espresse dagli autori non impegnano la direzioni della rivista. La società editrice si riserva il diritto di non pubblicare e in ogni caso declina ogni responsabilità per possibili errori od omissioni nonché per eventuali danni risultanti dall’uso dell’informazione contenta nella rivista. Riprodurre parte dei testi è permesso evidenziando la fonte.

Tutela della privacy

Nel caso in cui siano contenuti nella rivista questionari oppure cartoline commerciali con la richiesta di compilazione di dati, si rende noto che gli eventuali dati trasmessi verranno impiegati solo per scopi di indagini di mercato e di contatto commerciale e verranno trattati ai sensi della normativa sulla Privacy ex D.Lgs. 30.6.2003 n.196. Tutti gli interessati hanno diritto di accesso ai dati personali, alla rettifica, alla cancellazione degli stessi in qualsiasi momento, previa comunicazione anche a mezzo email al seguente indirizzo di posta elettronica: segreteria@vmreditrice.it

Abbonamenti

6 uscite bimestrali € 60,00 Arretrati € 12,00 salvo esaurimento scorte Versamento su c/c IT14B0326801607052256584470 Intestato a Vmr Editrice Srls - Via Doberdò, 22 - 20126 Milano


Sommario 22

40 42

INGEGNERIA SISMICA ITALIANA E SAIE 2018: TECNOLOGIE, SISTEMI, SERVIZI PER PROGETTARE COMUNITÀ PIÙ SICURE E RESILIENTI

4

L’editoriale

6 Dispositivi di ancoraggio per lavori in quota | Alberto Pincigher

DRÄGER PARTECIPA AL CONVEGNO SULLA SICUREZZA STRADALE

14

DALL’EDILIZIA SCOLASTICA ALLE GRANDI OPERE

19

Formazione e Ricerca | Paolo Peretti

Sicurezza degli impianti nelle scuole | Monica Mioccio

24 Antincendio | Fernando Cordella

27 Formatore della Sicurezza | Alessia Petruzzelli

29 Spazio Confinato | Adriano Paolo Bacchetta

43 Psicologia del Lavoro | Piergiorgio Frasca

48 Sicurezza Macchine | Massimo Granchi

52 Medicina del Lavoro | Giovanna Pirana

56 Formazione sulla Sicurezza sul Lavoro | Mario Romeo


L’editoriale Buongiorno a tutti care lettrici e cari lettori, innanzitutto vorrei invitare tutti i lettori della nostra rivista a visitare il nostro stand presso la fiera Saie di Bologna i riferimenti li troverete direttamente in copertina. In questa occasione vorrei trattare un argomento relativo alla riduzione del rischio nelle attività di scavo e quindi di accesso all’area di scavo. Per parlare di questi sistemi di protezione e di accesso allo scavo faccio riferimento al contenuto della pubblicazione Inail “ Riduzione del rischio nelle attività di scavo. Guida per datori di lavoro, responsabili tecnici e committenti”. L’uso dei parapetti, di passerelle e rampe. Innanzitutto è sovente pensare che questi elementi vengano utilizzati sono in quota nel rifacimento di un tetto invece sono utilizzati anche in queste aree: “ le aree di scavo” questo perché ci sono scavi profondi oltre due metri e di conseguenza c’è il rischio di caduta dall’alto , infatti nei bordi dello scavo devo essere inseriti dei parapetti di altezza minimo un metro dotati di tavola ferma piede non inferiore a 20 cm. Si evidenzia poi che tali parapetti dovranno possedere “caratteristiche di resistenza all’appoggio e alla spinta accidentale da parte del personale, in modo da poter sopportare un carico di almeno 50 kg/mq”. Nel caso poi di scavi che rimangono aperti per lungo tempo occorre “prevedere parapetti robusti anche per le barriere a distanza, in quanto quelle ‘ottiche’, realizzate con reti o teli e picchetti, non offrono sufficienti garanzie di resistenza nel tempo perché si deteriorano facilmente a causa del vento e delle perturbazioni atmosferiche”. Si segnala che le rampe di accesso e di uscita dallo scavo “devono essere realizzate secondo un progetto effettuato da un tecnico specializzato. Quando le rampe sono costruite con due o più elementi strutturali, gli stessi devono essere assemblati in modo da evitare movimenti o spostamenti che ne compromettono la stabilità”.In ogni caso per rendere “possibile e sicuro l’attraversamento dello scavo o della trincea da parte dei soli lavoratori, occorre predisporre delle passerelle larghe almeno 60 cm”. Tuttavia quando le passerelle vengono utilizzate anche per il trasporto di materiale, “devono essere larghe minimo 120 cm. In tutti i casi devono comunque essere sempre dotate di parapetti e barriere ferma piede su entrambi i lati”. Il documento ricorda che il D.Lgs. 81/2008 (TU) per le opere provvisionali di transito - passerelle, ponti, pedane, ecc. – prescrive all’art.112 che “devono essere allestite con buon materiale ed a regola d’arte, proporzionate ed idonee allo scopo; l’assenza di precise indicazioni costruttive comporta la necessità di effettuare specifici calcoli progettuali o di utilizzare attrezzature standardizzate, non essendo la bontà del materiale misurabile con considerazioni generiche di tipo qualitativo”. E particolare attenzione va posta alle “specificazioni introdotte dal TU nell’Allegato XVIII circa la viabilità, che deve tenere conto di: • buche o sporgenze pericolose; • vie ed uscite di emergenza… sgombre; • possibilità di evacuazione rapida e in condizioni di massima sicurezza; • illuminazione di emergenza. Si sottolinea che un fattore di rischio nei lavori di scavo può essere dato “dall’insufficiente stabilità delle scale a mano necessarie all’accesso e alla fuoruscita delle maestranze dagli scavi e dalle caratteristiche delle scale, spesso non rispettose delle prescrizioni normative (d.lgs. 81/08 e s.m.i. Art.113 - Scale)”. Il documento riprende il contenuto di una scheda informativa, sull’utilizzo di scale portatili per l’accesso agli scavi, pozzi o cunicoli, contenuta nelle “ Linee Guida per l’utilizzo delle scale portatili nei cantieri temporanei e mobili” della Regione Lombardia: • È vietato utilizzare scale assemblate in cantiere o scale doppie; • Il luogo d’installazione della scala deve assicurare la condizione di sicurezza per l’operatore dai rischi di franamento/ seppellimento; • Il piano di partenza e di arrivo della scala deve essere sgombro da eventuali materiali quali ferri di armatura ecc., e libero da interferenze per passaggio di mezzi o persone; • Vincolare o stabilizzare la scala mediante sistemi antiscivolo/antiribaltamento; • Per il primo accesso alla quota inferiore di scavo deve essere garantita l’assistenza in sommità di un altro operatore per poter garantire la stabilità della scala; • Deve essere garantita una base di appoggio stabile e piana dopo il primo posizionamento; • La scala deve essere utilizzata da una sola persona per volta limitando il peso dei carichi da trasportare [continua...]


DISPOSITIVI DI ANCORAGGIO PER LAVORI IN QUOTA (Prima parte) a cura di Ing. Alberto Pincigher

I

trabattello, detto anche ponte su ruote a torre, è un ponteggio mobile, costituito da tubi metallici e tavole (elementi prefabbricati) che dispone di una stabilità propria e presenta uno o più impalcati collocati a quote differenti denominati ponti o sottoponti. L’accesso ai piani di lavoro (ponti) avviene dall’interno per mezzo di scale. I trabattelli hanno ruote per la traslazione e stabilizzatori utilizzati per migliorare la sicurezza all’aumentare della quota di lavoro. I ponti su ruote sono usati prevalentemente per l’esecuzione di lavori di manutenzione e finitura all’interno degli ambienti e, in certi casi, anche all’esterno. I trabattelli sono efficaci quando sia necessario spostarsi rapidamente nel luogo di lavoro ed eseguire attività ad altezze non molto elevate. I trabattelli si distinguono per le caratteristiche costruttive, i materiali, le dimensioni e i sistemi di accesso. La caratteristica comune a tutti è la versatilità d’uso e la capacità di affrontare differenti situazioni lavorative con una spesa ridotta rispetto all’uso di una PLE e discreta maggior sicurezza. I ponti su ruote in commercio sono fra

loro simili, spesso diversificano solo per i materiali usati dal costruttore, che possono essere in acciaio o alluminio, o per la quota massima raggiungibile. Gli impalcati possono essere realizzati sia in legno sia in metallo con botole di passaggio, del tipo richiudibile con coperchio praticabile, e attraverso le quali avviene l’accesso al piano di lavoro. I principali riferimenti normativi applicabili ai trabattelli sono: • D.Lgs. 81/08 e smi – Attuazione dell’articolo 1 della legge 3 agosto 2017 n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. • D. Lgs. 206/05 e smi – Codice del consumo, a norma dell’articolo 7 della legge 29 luglio 2003, n.229. • Circolare Ministero del Lavoro e della Previdenza 30/2006 – Chiarimenti concernenti i ponteggi su ruote (trabattelli) ed altre attrezzature per l’esecuzione di lavori temporanei in quota in relazione agli obblighi di redazione del piano di montaggio, uso e smontaggio (Pi.M.U.S.) e di formazione. • UNI EN 1004:2005 – Torri mobili di accesso e di lavoro costituite da elementi prefabbricati – Materiali, dimensioni, carichi di progetto, requisiti di sicurezza e prestazionali.

• UNI EN 1298:1998 – Torri mobili da lavoro. Regole e linee guida per la preparazione di un manuale di istruzioni. Classificazione La norma UNI EN 1004:2005 classifica i trabattelli in base alle classi di carico e al tipo di accesso agli impalcati. Inoltre individua l’altezza massima dei trabattelli in riferimento alle condizioni di utilizzo. a) Classificazione in base alle classi di carico Secondo la UNI EN 1004:2005 i trabattelli vengono divisi in due classi di carico: La classe di carico indica l’entità del carico uniformemente distribuito da applicare sull’ultimo impalcato del trabattello ai fini delle verifiche di progetto. b) Classificazione in base al tipo di accesso agli impalcati La norma UNI EN 1004:2005 prevede quattro opzioni di accesso all’impalcato del trabattello: - accesso tipo A:scala a rampa - accesso tipo B: scala a gradini - accesso tipo C: scala a pioli inclinata - accesso tipo D: scala a pioli verticale Il fabbricante può fornire una o più opzioni di accesso per uno [continua...]


ESPERTO PROGETTISTA DELLA SICUREZZA DEI LUOGHI DI LAVORO SPECIALIZZATO NELL'ANTICADUTA E LAVORI IN QUOTA. - Consulenza sulla scelta e l’utilizzo dei dispositivi anticaduta per prevenire le cadute dall’alto e sulle normative di riferimento. - Sviluppo e Progettazione di dispositivi di ancoraggio per lavori in quota conformi alle norme vigenti. - Documentazione marcatura CE dispositivi di protezione individuali e prodotti da costruzione. - Stesura elaborato tecnico della copertura (elaborati grafici, relazione tecnica illustrativa-manuale di utilizzo dei dispositivi). - Relazione di calcolo per la verifica dell’idoneità della struttura di supporto e del fissaggio del dispositivo di ancoraggio e dei parapetti alle strutture. - Verifica in sito della tenuta del fissaggio. - Formazione per installatori, progettisti e utilizzatori dei dispositivi anticaduta per lavori in quota.


La nostra missione:

Garantire una sicurezza che Salva la Vita!

Associazione LineaVita Sede operativa: Via Doberdò 22, 20126 Milano Tel. 02.45498131 segreteriasoci@lineavita.org

www.lineavita.org

L’Associazione Linea Vita è un’Associazione No-Profit che si prefigge lo scopo di divulgare informazioni corrette e fornire formazione adeguata in rispetto alle norme tecniche preposte in materia di sicurezza sul lavoro, ed in particolar modo in difesa degli operatori sottoposti al pericolo di cadute dall’alto durante la loro attività.


I SIMBOLII CHE FANNOCHE SIMBOLI SICUREZZA FANNO SICUREZZA a cura di Paolo Peretti - Direttore del Centro Formazione e Ricerca Merlo a cura di Paolo Peretti - Direttore del Centro Formazione e Ricerca Merlo

II

segnali di sicurezza a bordo di macchine edsegnali attrezzature informano della di sicurezza a bordo di presenmaczachine di rischi sia gli operatori addetti che ed attrezzature informano delle persone nelle ad un la presenza vicinanze, di rischi siaesposte gli operatori potenziale addetti chepericolo. le persone nelle vicinanze,

È il risultato di un profondo cambiamento culturale che haculturale trovato nella cambiamento che codificazione ha trovato a mezzo di una rappresentazione grafica nella codificazione a mezzo di una rap-lo strumento più efficace perstrumento suggerire azioni presentazione grafica lo più o impartire efficace per avvertimenti. suggerire azioni o impartire Sono dappertutto: agricole avvertimenti. Sono macchine dappertutto: mac-ed esposte ad un potenziale pericolo. ÈÈ sempre duranindustriali, attrezzi da lavoro diattrezzi qualunque agricole ed industriali, da semprepiù piùfrequente frequenteincontrare incontrare du- chine te la vita di tutti i giorni informazioni ed lavoro genere,didispositivi elettronici, qualunqueelettrici genere,eddispositivi rante la vita di tutti i giorni informazioni istruzioni affidate a simboli di immediata attrezzature hobbistiche e professionali, ed elettronici, attrezzature hob-caed istruzioni affidate a simboli di im- elettrici comprensione anzichè a testi descrittivi. salinghi ee migliaia e migliaia di altri oggetti. professionali, casalinghi e mimediata comprensione anzichè a testi bistiche descrittivi. È il risultato di un profondo gliaia e migliaia di altri oggetti. Questo

Questo sistema è talmente diffuso in ogni campoèedtalmente ambito della nostra quotidianità sistema diffuso in ogni camtutti siamo abituati a riconopoche edormai ambito della nostra quotidianità scerli, basti alle istruzioni per il che ormai tuttipensare siamo abituati a riconolavaggio la stiratura indumenti scerli, bastie pensare alledegli istruzioni per ilche indossiamo ai simboli apposti sugli lavaggio e laoppure stiratura degli indumenti imballaggi peroppure il traporto che informano che indossiamo ai simboli appocontenuto e sulla di immastisul sugli imballaggi per ilposizione traporto che ingazzinaggio: tutte usano unaposizione simbologia formano sul contenuto e sulla a livello internazionale. dicodificata imma- gazzinaggio: tutte usano una simbologia codificata [continua...]



GA Linea vita Ghisi Andrea srl Via venturelle 7 24060 Foresto Sparso Email: ghisiandrea@edilservice.net info@ghisiandrea.it Sito: www.ghisiandrea.it www.edilservice.net


SICUREZZA DEGLI IMPIANTI NELLE SCUOLE

INTERVENTO DI SOCCORSO NELLE SCUOLE a cura di Monica Mioccio

D

eve essere organizzato, tra la scuola e gli enti preposti, un coordinamento affinché il soccorso avvenga più velocemente possibile in relazione all’ubicazione della scuola, alle vie di accesso al traffico presente nelle diverse ore del giorno. Per segnalare l’emergenza si procede con un mezzo di allarme sonoro, di telefoni e di radio telefoni. L’attivazione della campanella si verifica attraverso una serie di pulsanti che sono situati nei diversi piani. Viene preposto all’intervento il coordi-

natore delle emergenze che deve fornire chiarimenti e comunicazioni sullo stato della situazione. Viene quindi digitato un numero da qualunque apparecchio interno in modo tale che venga attivata la comunicazione con il coordinatore dell’emergenza quindi chi viene a conoscenza dell’emergenza deve comunicare immediatamente il tipo di emergenza verificatasi e se esistano dei feriti. Si attendono così le istruzioni del coordinatore di emergenze. Dopo aver ricevuto la segnalazione di “inizio emergenza” il coordinatore attiva gli altri componen-

ti della squadra e si reca nel posto segnalato. Verifica la situazione di emergenza e valuta la necessità di evacuare la scuola. In tal modo procede ad eseguire la tecnica di emergenza prestabilita. Ordina quindi agli addetti di disattivare gli impianti di piano o generali, ordina l’evacuazione generale e da all’addetto il compito di chiamare i mezzi di soccorso utili. Sovraintende a tutte le operazioni sia della squadra di emergenza interna che degli enti di soccorso. Segnala anche la fine dell’emergenza. Bisogna tenere presente [continua...]



IN ARRIVO LE LINEE GUIDA PER LA PROGETTAZIONE, REALIZZAZIONE ED ESERCIZIO AI FINI ANTINCENDIO DELLE GALLERIE STRADALI a cura di Fernando Cordella - Presidente A.N.P.P.E. VV.F

L

a bozza sulle “Linee guida per la progettazione, realizzazione ed esercizio ai fini antincendio delle gallerie stradali”, di prossima pubblicazione, si applica alle gallerie inserite nella rete stradale transfrontaliera “Trans European Network-Transport” (rete TEN). La norma fornisce raccomandazioni progettuali che, qualora realizzate, sono ritenute idonee, senza ulteriori valutazioni da parte della Commissione

permanente per le gallerie, al raggiungimento degli obiettivi di sicurezza previsti dal Dlgs 264/2006 (Attuazione delle direttiva 2004/54/CE in materia di sicurezza per le gallerie della rete stradale transeuropea. Il documento, inoltre, suggerisce gli aspetti principali da considerare nella valutazione del rischio incendio in galleria come: uscite d’emergenza, ventilazione, capacità dei materiali. 1. Uscite d’emergenza : la proce-

dura per la valutazione della fattibilità e dell’efficacia della realizzazione delle uscite di emergenza, se mancanti, seguirà il procedimento schematico seguente: 2. Resistenza e reazione al fuoco delle strutture e dei materiali : le strutture di tutte le gallerie devono essere incombustibili ed assicurare un livello prestazione per la resistenza al fuoco sufficiente a garantire l’esodo in sicurezza degli utenti e [continua...]


SATVHEE DATE

Bologna, 17/20 ottobre 2018

L’eccellenza di tutta la filiera delle costruzioni a SAIE 2018 Infrastrutture e Territorio

Digitalizzazione e BIM

Recupero e protezione sismica

Sostenibilità, greenbuilding e integrazione impiantistica

SAIEDUEMILADICIOTTO Coinvolgere, informare e fare networking col mondo delle costruzioni.

NON MANCARE. Progetto e direzione

In collaborazione con

Seguici su

WWW.SAIEBOLOGNA.IT


FORMATORE DELLA SICUREZZA

Imprese dell’autotrasporto: nuove misure incentivanti per la formazione professionale, incluse iniziative e aggiornamenti in materia di sicurezza sul lavoro. a cura di Alessia Petruzzelli - Formatore della Sicurezza

C

on Decreto dell’8 maggio 2018, pubblicato in G.U. n. 184 del 9 agosto 2018, “Modalità operative per l’erogazione dei contributi per l’avvio di progetti di formazione professionale nel settore dell’autotrasporto”, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha indicato la procedura di erogazione dei contributi in favore di nuove azioni di formazione riservati alle imprese appartenenti al settore dell’autotrasporto professionale, per l’annualità 2018. Le risorse da destinare all’agevolazione per nuovi progetti di formazione professionale nel settore dell’autotrasporto, inclusi quelli finalizzati allo svi-

luppo del livello di sicurezza sul lavoro - ammontano complessivamente a 9,6 milioni di euro. I soggetti destinatari della misura incentivante, e quindi delle azioni di formazione professionale, sono le imprese di autotrasporto di merci per conto di terzi, i cui titolari, soci, amministratori, nonché dipendenti o addetti inquadrati nel Contratto collettivo nazionale logistica, trasporto e spedizioni, partecipino ad iniziative di formazione o aggiornamento professionale volte all’acquisizione di competenze adeguate alla gestione d’impresa, alle nuove tecnologie, allo sviluppo della competitività ed all’innalzamento del livello di sicurezza

stradale e di sicurezza sul lavoro. Il contributo massimo erogabile per l’attività formativa è fissato secondo le seguenti soglie: euro 15.000 per le microimprese (che occupano meno di 10 persone) euro 50.000 per le piccole imprese (che occupano meno di 50 persone) euro 130.000 per le medie imprese (che occupano meno di 250 persone) euro 200.000 per le grandi imprese (che occupano un numero pari o superiore a 250 unità). I raggruppamenti di imprese potranno ottenere un contributo pari alla somma dei contributi massimi riconoscibili alle imprese, associate al [continua...]


SPAZIO CONFINATO

LA VALUTAZIONE DEI RISCHI NELLE ATTIVITÀ DI CUI AL DPR 177/2011 a cura di Adriano Paolo Bacchetta

T

ra i vari adempimenti previsti dal D.P.R. 177/2011 (nel seguito indicato come Decreto), la predisposizione di adeguate procedure operative (specificamente diretta a eliminare o, ove impossibile, ridurre al minimo i rischi propri delle attività in ambienti confinati, comprensiva della eventuale fase di soccorso e di coordinamento con il sistema di emergenza del Servizio sanitario nazionale e dei Vigili del Fuoco), è certamente un punto cruciale nell’intero sistema prevenzionistico applicabile alle attività da eseguire in ambienti sospetti di inquinamento o confinati. Questo documento, peraltro, dev’essere l’espressione finale di un processo di analisi e valutazione dei rischi (reali o potenziali) associati alle caratteristiche dell’ambiente in cui si dovrà operare ed anche alle attività previste. Nelle analisi di incidenti occorsi, infatti, non è infrequente rilevare come le condizioni di pericolo siano state generate durante le attività in essere e non già presenti al momento dell’accesso all’interno dell’ambiente. Ciò premesso, appare quindi evidente la necessità di un’esaustiva raccolta di tutte le informazioni legate alle caratteristiche dei luoghi (dimensioni, numero di aperture ecc..) e un’approfondita e dettagliata delle attività previste, a cominciare dalla loro sequenza spazio/temporale, fino all’utilizzo di attrezzature ed eventuali agenti chimici. Quest’ultima fase è di particolare importanza quando, come nel caso che sarà discusso di seguito, i rischi indotti dalle modalità con le

quali è stato deciso di eseguire l’attività (frutto di un’inidonea valutazione dei rischi) hanno portato all’evento che, tenuto anche conto dell’assenza di adeguate misure di protezione e di gestione dell’emergenza, hanno comportato serie conseguenze (fortunatamente non letali) per i lavoratori addetti. Presentazione del caso In Cassazione Penale, Sez. 4, 05 agosto 2016, n. 34458 - Incendio all’interno della cisterna durante la rimozione del bitume. Comportamento del tutto prevedibile del lavoratore, si legge che con sentenza emessa in data 18.4.2013 dal Tribunale di Lucca, il rappresentale legale dell’azienda che stava eseguendo l’attività di pulizia, veniva ritenuto responsabile del reato di cui all’art. 590 c. I, 2 e 3 cod. pen., commesso il 26.8.2010 in danno dei suoi due dipendenti addetti alla mansione. La ricostruzione dei fatti, che è stata possibile attraverso le molte testimonianze raccolte e i documenti acquisiti, ha portato a definire che i due lavoratori, stavano pulendo l’interno di una cisterna, adibita al trasporto di bitume, per procedere poi alla riparazione di una lesione della stessa, da saldare dall’interno non essendo possibile l’intervento dall’esterno. All’improvviso, il prodotto con cui stavano asportando il bitume, aveva preso fuoco cagionando loro delle gravi ustioni. I due lavoratori erano entrati nella cisterna scendendovi con una scaletta, senza essere muniti di cinture di sicurezza o di strumenti che ne consentissero il recupero e senza essere

assistiti, all’esterno, da personale che potesse intervenire in caso di problemi. Avevano quindi iniziato ad asportare il bitume solidificato sul fondo della cisterna scaldandolo con la fiamma ossidrica ed asportandolo con uno straccio imbevuto di diluente, quando all’improvviso, forse a causa dei vapori del diluente o per qualche manovra errata, era divampato un fuoco che li aveva investiti. Essi erano rimasti intrappolati all’interno della cisterna perché il fuoco si era sviluppato nei pressi dell’uscita, e solo quando le fiamme si erano praticamente spente erano riusciti ad uscire. In particolare, è stato appurato che uno dei due lavoratori non era stato capace di uscire da solo avendo le mani ustionate e, per questo, era stato spinto dal collega presente all’interno della cisterna lungo la scaletta. Entrambi erano stati anche aiutati da un altro operaio accorso sul posto dopo essersi accorto di quanto stava succedendo. Per entrambi i lavoratori gravemente ustionati si è quindi avuta una malattia di lunga durata. All’esito dell’istruttoria dibattimentale, sulla base della prova testimoniale e di quella documentale, il giudice di primo grado riteneva dimostrato che l’infortunio si era verificato per una grave violazione della normale prudenza e diligenza e delle norme antinfortunistiche attribuibile al datore di lavoro, in quanto i due operai rimasti lesi erano privi di una formazione/ informazione specifica circa quella lavorazione ed i suoi rischi, erano privi dei necessari dispositivi di protezione individuale, ed avevano [continua...]



PSICOLOGIA DEL LAVORO

Affidabilità e sicurezza sul lavoro a cura di Dott. Piergiorgio Frasca

L

’analisi degli incidenti e degli infortuni, seppure importante, rappresenta comunque un intervento a posteriori per cui appartiene al settore degli strumenti di tipo “reattivo”. Essa è pertanto può essere utile per dare indicazioni per l’accadimento, nel futuro, di analoghe condizioni, ma in genere non produce effetti utili a comprendere il tipo e l’importanza degli accadimenti che possono avere generato la criticità. Ai fini della prevenzione degli incidenti l’analisi degli incidenti e degli infortuni accaduti interviene su una situazione ormai cristallizzata e

costituisce pertanto un approccio scarsamente predittivo ai fini dell’individuazione delle effettive cause che li hanno generati. Questa limitazione è superata dall’approccio sistemico alla sicurezza, mediante il quale è possibile disporre di informazioni che hanno un reale valore predittivo in quanto permettono di risalire in tutta la catena di eventi, indipendentemente dall’accadimento di un evento critico (guasto o incidente). Per questo le informazioni rese disponibili da un’analisi sistemica possono essere utilizzate per intervenire anche molto prima che il guasto o l’incidente si verifi-

chino, allo scopo di impedirli oppure, se questo non è possibile, per limitarne le conseguenze. Per fare un semplice esempio con l’approccio sistemico è possibile ripercorrere tutta la catena di eventi che caratterizzano una attività lavorativa allo scopo di accertare l’esistenza di un difetto o di un errore o di una qualche criticità, che possa mettere a rischio la sicurezza degli operatori, così da intervenire prima che la criticità riscontrata possa produrre conseguenze negative. È infatti evidente che il rischio di incidenti permane fino a quando il difetto o l’errore [continua...]


Studio Frasca di Dott. Piergiorgio Frasca Servizi di Psicologia del lavoro e sviluppo organizzativo, Formazione e aggiornamento per la sicurezza e salute sul lavoro, Ergonomia

____________________________________________________________________________ Studio Frasca opera da diversi anni nel campo della Psicologia del lavoro e delle organizzazioni applicata alla prevenzione dei rischi per la sicurezza e la salute sul lavoro offrendo alle aziende servizi qualificati per lo studio e la valutazione dei rischi psicosociali, per l’applicazione dei principi ergonomici alle attività lavorative, per la formazione di dirigenti, preposti e lavoratori in materia di sicurezza e salute sul lavoro. I servizi offerti comprendono: � � � � � � �

Servizio di valutazione e di monitoraggio del rischio di stress correlato al lavoro. Assistenza e supporto alle aziende per la definizione e l’attuazione di strategie personalizzate per la prevenzione, il controllo ed il monitoraggio del rischio di stress da lavoro Formazione di base e approfondita dei dirigenti, dei preposti e dei lavoratori alla sicurezza e salute sul lavoro e sul rischio di stress correlato al lavoro. Valutazione dei bisogni di formazione e dei risultati della formazione attuata Progettazione e realizzazione di attività formative specifiche sulla base delle esigenze del cliente. Progettazione e realizzazione di interventi di Behavior Safety (BBS) Valutazione conoscenza e competenza nella lingua italiana per lavoratori stranieri (D.Lgs. 81/08, artt. 36 e 37, comma 13)

Servizio di valutazione, gestione e monitoraggio del rischio stress correlato al lavoro Studio Frasca effettua l’intero ciclo di valutazione, intervento e monitoraggio sul rischio di stress da lavoro. Per la valutazione preliminare sono utilizzate specifiche check-list, mentre per la valutazione approfondita dei fattori soggettivi sono utilizzati appositi questionari somministrabili anche on-line. I risultati con la valutazione del rischio sui fattori del Contesto lavorativo e del Contenuto del lavoro e l’indicazione delle criticità rilevate sono sintetizzati illustrati in una relazione dettagliata arricchita con grafici e tabelle. Il Servizio viene svolto su qualsiasi comparto lavorativo, compreso l’ambito sanitario, le costruzioni, la P.A. Di seguito è riportato un esempio di grafici e tabelle relativi all’analisi approfondita dei fattori potenziali di rischio, realizzata con il questionario QUERTI SLC., messo a punto dallo Studio.

Test ITALSIC di valutazione della conoscenza e competenza linguistica per lavoratori stranieri In relazione agli adempimenti prescritti dagli articoli 36 e 37, comma 13, del D.Lgs. 81/08 Studio Frasca ha messo a punto il Test ITALSIC espressamente dedicato alla valutazione delle conoscenze e competenze nella lingua italiana con riferimento alla sicurezza e salute sul lavoro.

Per informazioni sui costi dei servizi, telefonare al n° 348-6507545 o inviare una e-mail all’indirizzo studiofrasca@iol.it . Studio Frasca di Dott. Piergiorgio Frasca è a Monza (20900), via Lecco 88.


RICARICA DI BATTERIE STAZIONARIE E DI TRAZIONE E CREAZIONE DI ZONE POTENZIALMENTE ESPLOSIVE a cura di Massimo Granchi e Riccardo Bozzo

I

ntroduzione Nel presente articolo si vuole affrontare la problematica legata alla possibile formazione di zone potenzialmente esplosive presso i locali di ricarica delle batterie stazionarie e di trazione, ovvero rispettivamente i pacchi batteria dei gruppi di continuità o UPS e le batterie di carrelli elevatori e traspallet. Sebbene la maggior parte delle aziende non effettua lavorazioni che necessitano di manipolare liquidi / gas infiammabili o polveri elettrostatiche o esplosive, il tipico caso di ricarica di batterie è invece una situazione assolutamente diffusa; anche questa attività può creare un’atmosfera potenzialmente esplosiva. Nel corso dell’articolo analizziamo la problematica generica della zonizzazione, illustrando poi una metodologia dedicata alla valutazione delle zone di ricarica batterie, sulla base di specifiche norme in materia. Gli obblighi legislativi La zonizzazione ATEX riveste da sempre una problematica aziendale delicata, che si ribalta su molti aspetti legati alla sicurezza sul luogo di lavoro e coinvolge la maggior parte delle attività e dei Datori di Lavoro. La zonizzazione ATEX è infatti un argomento che tocca tutti i datori di lavoro e le aziende, indipendentemente dall’attività lavorativa svolta. Infatti il D.Lgs. 81/2008 richiede, allo specifico Titolo dedicato a tale problematica, che obbligatoriamente ogni azienda debba elaborare un “Documento sulla protezione contro le esplosioni”. La possibile formazione di un’area po-

tenzialmente esplosiva deriva da varie e in parte molto diffuse attività industriali: • ricarica di batterie di trazione; • ricarica di batterie stazionarie; • impiego, manipolazione, distribuzione o stoccaggio di sostanze infiammabili (gas o liquidi); • impiego di macchinari e attrezzature di lavoro che manipolano o producano sostanze infiammabili o polveri esplosive o elettrostatiche (polveri di carta, polveri di legno, polveri di origine polimerica, cereali e farine, etc.); • centrali termiche; • impianti di depurazione. Nello specifico “Titolo XI Protezione da atmosfere esplosive” il Testo Unico D.Lgs. 81/2008 impone al Datore di Lavoro di evitare la formazione di tali aree, ovvero eliminare il rischio se vi sia la possibilità, oppure valutare l’effettiva formazione di atmosfere esplosive tramite la redazione di uno specifico “Documento sulla protezione contro le esplosioni”, Art. 294 del D.Lgs. 81/2008, che deve contenere una effettiva zonizzazione di queste aree, nel caso in cui appunto l’eliminazione della sorgente di possibile pericolo non risulti possibile a fini produttivi. La zonizzazione Questo Documento sulla protezione contro le esplosioni deve essere il punto di partenza per valutare poi, sulla base della zonizzazione effettuata, applicazione e presenza in azienda di numerosi aspetti procedurali e tecnici: • adeguatezza delle apparecchiature elettriche e meccaniche installate

all’interno delle zone identificate; le apparecchiature devono infatti essere marcate secondo la specifica Direttiva ATEX 2014/34/UE dai rispettivi fabbricanti, in funzione del tipo di zona identificata e di sostanza che ne dà origine; • necessità di integrare la formazione del personale addetto; • necessità di procedure di lavoro nelle zone identificate, con controllo degli accessi e delle apparecchiature utilizzabili; • necessità di introdurre determinate specifiche d’ordine per materiali e nuove attrezzature da installare; • necessità di stabilire corrette procedure di stoccaggio e manipolazione di materiali, sostanze o rifiuti; • necessità di gestire in modo specifico l’attività di fornitori e appaltatori in azienda. La zonizzazione in generale viene realizzata basandosi su specifiche Norme CEI EN della serie CEI EN 60079-10-1 (CEI 31-87) e CEI EN 61241-2 (CEI 31-88), e tramite le relative Guide interpretative CEI 31-35 e CEI 31-56 secondo i seguenti passaggi: 1. Individuare le sorgenti o possibili sorgenti di emissione e le caratteristiche chimico / fisiche delle sostanze emesse. 2. Assegnare il grado di emissione per ogni sorgente: - grado Continuo; - grado Primo (emissione periodica o occasionale); - grado Secondo (emissione non prevista, avviene a rottura). [continua...]



MANEGGIARE CON CURA a cura di Giovanna Pirana

L

’avvertenza che si trova sugli imballaggi contenenti prodotti fragili, opportunamente “rivisitata” grammaticalmente, può benissimo essere applicata ai raggi solari naturali e artificiali. Infatti un’eccessiva esposizione al sole e troppe “lampade” possono rivelarsi un mix estremamente dannoso per la salute. Una volta il sole lo si prendeva solo in

spiaggia, d’estate. Oggi andare in giro abbronzati rappresenta una sorta di status symbol, fa tendenza ed è trendy. Risultato: sono in aumento le persone che usano ed abusano di raggi ultravioletti. La passione per l’abbronzatura tutto l’anno è pericolosa perché il rischio di sviluppare malattie della pelle gravi è maggiore per chi inizia fin da giovane ad abusare dei raggi UVA. Le scottature dei bambini, infatti, sono

la fonte di rischio principale, l’elemento che incrementa la possibilità di sviluppare melanomi da adulti. Purtroppo molte persone accettano di buon grado questo rischio pur di apparire abbronzate. E questo perché al giorno d’oggi si associa l’abbronzatura ad un buono stato di salute e al benessere anche economico, così come nell’Ottocento avveniva esattamente l’opposto, ossia era il pallore del volto a distinguere [continua...]


LA TUTELA DELLA GRAVIDANZA NEI LUOGHI DI LAVORO a cura di Sia Ingegneria

I

l prossim INAIL ha dedicato un utile Factsheet alla “Tutela della gravidanza”, che riassume i rischi lavorativi cui è esposta la gestante (e la prole) sui luoghi di lavoro. In un’utile tabella sono anche riportati i principali fattori di rischio correlati agli effetti sulla salute riproduttiva: si tratta di rischi specifici (fisici, chimici, biologici, etc) e derivanti

da fattori organizzativi (turni, posture). INAIL elenca anche le azioni di prevenzione da intraprendere da parte del datore di lavoro per garantire posti di lavoro sicuri alla gestante... La gestione della gestante sul luogo di lavoro Il datore di lavoro deve in collaborazione con il medico competente, il responsabile del servizio di prevenzione e protezione

(RSPP) consultato il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (RLS), • identificare le mansioni/lavorazioni vietate per la gravidanza e/o l’allattamento. • integrare il Documento di valutazione dei rischi (DVR) (art. 28 d.lgs. 81/2008) con l’analisi e l’identificazione delle operazioni incompatibili, indicando per ognuna di tali mansioni a [continua...]


Gli inserzionisti | Copertina |

Hermes Italia

| Pag. 25 |

SAIE

| II di Cop. |

| Pag. 39 |

VMR Editrice

Tariffe Inserzionisti

| Pag. 1 |

| Pag. 47 |

Riwega

Studio Frasca

| Pag. 9 |

| Pag. 51 |

Alberto Pincigher

| Pag. 11-12 |

ALV

NBC Elettronica

| III di Cop. |

SIA srl

La nostra missione:

Garantire una sicurezza che Salva la Vita!

Associazione LineaVita

Sede operativa: Via Doberdò 22, 20126 Milano Tel/Fax +39 02.89055936 segreteriasoci@lineavita.org www.lineavita.org

L’Associazione Linea Vita è un’Associazione No-Profit che si prefigge lo scopo di divulgare informazioni corrette e fornire formazione adeguata in rispetto alle norme tecniche preposte in materia di sicurezza sul lavoro, ed in particolar modo in difesa degli operatori sottoposti al pericolo di cadute dall’alto durante la loro attività.

| Pag. 17 |

Novital

| Pag. 18 |

GHISI ANDREA S.r.l.

| IV di Cop. |

NBC Elettronica




Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.