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In ricordo

IN RICORDO DI PIA PEDERCINI

Ciao Pia. Quando Lidia mi ha chiamata stamattina, 9 settembre, ho saputo che te ne sei andata. Già mesi fa. L’8 di maggio, il giorno in cui festeggiavo felice i 13 anni di Tobia. Stupore, sbigottimento, vuoto. In me e in tutti quanti ho chiamato a mia volta. Non eri più una ragazzina, certo, ma per noi era una cosa scontata che tu ci fossi, là nella tua “Belcora”. Come dimenticare, e non parlo per me sola ma di tante e tante persone che hanno avuto i tuoi cani, il giorno in cui, nella meravigliosa cornice della Belcora con tutti i cani che ci correvano a fianco della macchina, cani da carrozza rapportati ai tempi moderni, ci siamo trovati faccia a faccia con il cane o i cani che sarebbero diventati parte della nostra vita Paolo con Tenere’, Lidia con Lesly, Massimo con Ivory, Pamela e Idolo e Paoletta con Idro, Fabrizio e Cristina e, via via, tutti noi che grazie a te ci siamo avvicinati a questa meravigliosa razza che ancora oggi è la nostra grande passione. Non dimenticherò mai il giorno in cui venisti a vedere la mia prima cucciolata e la prima cosa che mi dicesti fu” non vedo peli bianchi sul tappeto!” e scoprii poi con Paolo che lo dicevi a tutti e sorridemmo per tanti anni di questa cosa. E i tuoi sempre presenti e preziosi consigli, che ci hanno permesso di capire e imparare come crescere queste creature al meglio e di continuare la strada che tu avevi già intrapreso da tempo. E il giorno in cui ti decidesti a consegnarmi Tobacco, stilizzato adolescente che brucava il prato davanti alla tua casa, e l’espressione preoccupata, malgrado ci conoscessimo da tempo, nell’affidarmelo. E, quando Dino ti volle all’ultimo raduno che giudicasti per il CAD, la tua battuta, senza neppure salutare, appena scesa dalla macchina: “quel cane come porta la coda!?” Scusami Pia se non ho parlato di te come allevatore, non ce n’è bisogno. Chi non ti conosce? Ho voluto parlare di te come amica, amica di Paolo, Lidia, Miriam, Mirna, Massimo, Cristina, Marco, Fabrizio, Flavio Pamela, Maria e tutti, tutti gli altri che, come me, ricorderanno per sempre i tuoi consigli, i rimbrotti, i sorrisi. Quei sorrisi che saranno sempre anche sui nostri visi quando penseremo a te. Ciao Pia. Grazie. Noi tutti e il Club Amici Dalmata

LA SCOMPARSA DI UN ALLEVATORE CHE HA RESO ONORE ALLA CINOFILIA FRANCO DOLCI, PAGINE DELLA NOSTRA STORIA

Ha messo in luce con genialità le doti del pastore tedesco Franco Dolci ha chiuso il libro della sua vicenda, scritto giorno dopo giorno, in una fatica quotidiana a cui mai sono mancati spunti di genialità, lascia il ricordo caro di un allevatore appassionato e di amico affettuoso. Suoi compagni fidati in un cammino lungo e mai facile i cani da pastore tedeschi blasonati dall’affisso “Cà San Marco” continuano nel cammino di altri traguardi dal figlio Giorgio. Nato cinofilo, cresciuto alla scuola dei grandi era ben presto divenuto lui stesso punto di riferimento prezioso per gli amanti della razza. Raccontava… e la voce ricordava grandi incontri e cinofili autentici, appassionati allevatori e giudici capaci di strologare, nelle loro scelte i capostipiti per nuovi progressi. La sua vita, insieme all’adorata moglie Anna ed ai figli era un libro capace di riservare ad ogni capitolo una sorpresa. Ed i suoi “Pastori” ne erano i protagonisti veri. Un giorno forse, qualcuno ne racconterà la storia che oggi continua ad essere scritta dal figlio. Un giorno saranno riempite dalle sue intuizioni geniali, altre pagine che oggi, purtroppo, sono rimaste bianche. Rodolfo Grassi

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