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Prove di Imperia
Momento del turno
In alta montagna sul Colle San Bartolomeo tre giorni emozionanti
Ad un passo dal cielo
Quasi cinquecento iscrizioni e tutte le razze continentali da ferma rappresentate impegnate in prove, brevetti di riporto e raduni di razza
In alta montagna, nel comprensorio alpino a cavallo tra Liguria e Piemonte, si sono svolte le prove su selvaggina naturale organizzate dal Gruppo Cinofilo Imperiese. Tre giornate dal 1° al 3 di agosto durante le quali quasi cinquecento iscrizioni hanno visto rappresentate tutte le razze continentali da ferma impegnate in prove di lavoro, brevetti di riporto e raduni di razza, (questi solo per epagneul breton e bracchi francesi). La kermesse ha inoltre rappresentato l’appuntamento per l’assegnazione del premio “Memorial Pino Dodino”, (cinofilo ligure recentemente scomparso, esperto giudice ENCI e presidente del Gruppo Cinofilo Savonese). Organizzazione oramai collaudata che ha saputo, rispettando le innovazioni nel regolamento tecnico che caratterizza questi eventi patrocinati da ENCI, mettere in scena tali verifiche zootecniche con trasparenza e professionalità, concedendo inoltre l’opportuna ospitalità a tutti i presenti. In virtù dell’allocazione in terreni posti molto in alto, l’impegno dei cani al test non ha risentito minimamente della calura estiva, concedendo in tal modo, oltre alla possibilità di verificare serenamente il loro operato, anche il rispetto dovuto alla salute e benessere animale. Paesaggi mozzafiato in territori di alta montagna: l’epicentro dell’evento è Colle San Bartolomeo in Provincia di Imperia da dove le numerose batterie, già prima che i bagliori dell’alba compaiano all’orizzonte, partono per raggiungere anche i terreni più lontani sino alla “Colma” a 1600 metri (s.l.m.) già in territorio piemontese nella provincia di Cuneo. Sembra un sogno, provenendo dalla calura dei terreni della costa, vedere il termomentro che misura solamente 12°: aria rarefatta, limpida, in giornate splendide che illuminano i prati naturali e fioriti di differenti colori, quando le prestazioni dei cani diventano spettacolo oltre la tecnica. La doverosa accortezza nei confronti del benessere animale si rispetta con facilità in situazioni analoghe a questa quando, durante le verifiche
Kurzhaar Vae Victis Dora
funzionali dove viene richiesto un evidente impegno fisico al cane, i protagonisti non subiscono importanti sforzi fisici durante l’espletamento del loro impegnativo lavoro. Le temperature degli ultimi anni, quelle che interessano il periodo estivo, hanno influito notevolmente sull’evolvere delle manifestazioni che, di conseguenza, si sono ridotte nei tempi di espletamento con la conclusione dei turni in orario ancora caratterizzato da temperature che non compromettono lo stato di salute dei partecipanti. Ciò è stato argomento di evidenza anche da parte dell’ENCI che, con circolare proprio antecedente al periodo di massima calura, ha sottolineato l’obbligatorietà di chiusura degli eventi in orario opportuno quando ancora il caldo non raggiunge livelli importanti. Tutto ciò, chiaramente, non è generalizzato ed interessa meno quelle situazioni, come quella che trattiamo, che hanno come teatro di azione scenari che, in virtù dell’altitudine, meno risentono dell’innalzamento delle temperature. Il Gruppo Cinofilo Imperiese, coordinato da Ernesto Ghirardo ed il suo staff, è stato capace di mettere in atto una logistica senza la minima lacuna e ha offerto una eccellente ospitalità. Ci troviamo nel comprensorio alpino dove la selvaggina presente, (partendo dai vari ungulati e sino alle Perdicinae e Tatraoninae) permette di osservare il comportamento del cane potendone valutare le potenzialità, la concretezza e anche lo stile di razza, oltre alla prestanza fisica. Maggiormente rilevate le starne che, seppur presenti grazie all’operato dell’uomo che ne ha contribuito alla reintroduzione, si manifestano con comportamenti opportuni e tali da garantire un giudizio probante. Dodici gli Esperti Giudici impegnati nella compagine delle razze continentali: gli italiani Gianmario Barzanò, Giorgio Gaggero, Giuseppe Grasso, Ernesto Ghirardo, Vincenzo Milazzo, Giuseppe Molinari, Aldo Morandi, Marco Ragatzu, Mario Testa e dalla Francia Ange Franchi e Olivier Massiera, oltre allo spagnolo José Aragon. I Raduni sono stati affidati ad Amedeo Bottero. Regista insostituibile della parte tecnica gestita in loco è stato
Bracco italiano, Marina di Cascina Croce
Riserve, un CACIT ed una Riserva di CACIT e quattro Molto Buono; non sono mancate le certificazioni di qualità naturali, (CQN) guadagnate da cinque soggetti. Per le razze italiane è il Bracco Marina di Cascina Croce di Flavio Fusetti e condotta da Giuseppe Busca, che ottiene i migliori risultati con un 1° Ecc CAC ed un 1° Eccellente. Per i continentali esteri invece è Vae Victis Dora, femmina Kurzhaar di Raffaele Tromiro condotta da Massimiliano Scotti, che ottiene ben quattro Certificazioni. Nelle razze meno rappresentate si mettono in evidenza: per i Weimaraner Semper Adamas Bud Gunn di Giulio Rigamonti, tre volte Eccellente; nei Korthals è Roseline des Grandes Origines di Bernard Faussurier, un Eccellente ed un CAC, e per i Bracchi francesi è Shuggy di Giuseppe Miccichè condotto da Renzi Roberto, un CAC/CACIT e un CAC. Tra le razze più rappresentate invece, Kurzhaar ed Epagneul Breton, sono i secondi ad imporsi con trentaquattro qualifiche ottenute contro le trentuno dei primi. Tra i professionisti presenti emergono Leonardo
Korthals Roseline des Grandes Origines
Bracco Francese, Shuggy vincitore del Memorial Dodino
Ottavio Amoretti, segretario del Gruppo Cinofilo Imperiese, che ha coordinato la segreteria con grande trasparenza e precisione, garantendo l’opportuno evolvere delle numerose verifiche funzionali; molto si deve anche ai numerosi volontari che si sono adoperati per accompagnare le batterie sugli impegnativi terreni di montagna e preziosa la compartecipazione della Federcaccia provinciale di Imperia e della Fidasc Valle Impero. La possibilità di utilizzare questi scenari di montagna si è verificata grazie alla disponibilità dall’ATC Imperia e dal Comparto Alpino, quest’ultimo per merito di Prospero Russo che ne è presidente per la zona Cuneo 7, dove si sono raggiunte le massime altitudini. I concorrenti provenivano in buona parte della Penisola ma anche d’Oltralpe, dalla vicina Francia e le razze rappresentate sono state numerose: le nostre due italiane da ferma, Bracchi e Spinoni, le più comuni francesi, Epagneul Breton, Bracchi francesi, Griffoni KLorthals e Epagneul francese, le tedesche Kurzhaar, Weimaraner e Drahthaar e l’ungherese Vizsla, insomma, nessuno ha mancato a questo appuntamento. Nel totale delle iscrizioni, dove, a causa dell’impegnativa nota di concorso, molti sono coloro che non sono riusciti nell’intento, un buon numero ha saputo dimostrare prestanza fisica, senso dell’habitat e del selvatico, riuscendo ad ottenere posizione nelle classifiche: sono stati assegnati ben 94 Eccellenti, tra i quali 37 tra CAC e relative
Weimaraner, Semper Adamas Bud Gunn con il suo conduttore Leonardo Scarpinati
Scarpinati e Mauro Pezzulli che qualificano entrambi i soggetti da loro presentati ben diciassette volte. Grande la soddisfazione da parte di tutti in un contesto che ha goduto di situazioni eguali e difficili per ogni concorrente, possibilità di interscambio di opinioni tra i vari giudici che provengono da scuole differenti, (l’italiana, la francese e la spagnola) per addivenire in fine a giudizi globali che attestano la bontà della selezione zootecnica delle razze da ferma continentali interessate in questa compagine. Argomento che merita evidenza è il “Memorial Pino Dodino”: a questo grande cinofilo ligure scomparso recentemente è stato intitolato il trofeo in collaborazione con il Club Italiano Bracco Francese. Pino, sin dall’alba delle prime apparizioni, (oltre venti anni fa) della razza Bracco francese in Italia e nel momento della fondazione del CIBF, ha sempre collaborato con il Club. La prima prova speciale, con il coinvolgimento di partecipanti anche dalla Francia, si è tenuta proprio nei suoi terreni a Piana Crixia e lui stesso è stato presente in numerose occasioni. In questo modo si è voluto ricordare un caro amico, concedendo il premio al Bracco francese che avesse totalizzato maggior punteggio tra la prova speciale e il raduno morfologico di Imperia, questo giudicato da Amedeo Bottero e le prove speciali di Piana Crixia che si sono svolte proprio nei giorni seguenti a quelle di Imperia: il vincitore è risultato Shuggy di Giuseppe Miccichè, (Sicilia) condotto da Roberto Reni in prova e da Olivia Onorato in esposizione. Concludendo e volendo nominare solamente alla fine il “tremendo Covid-19”, malgrado il periodo antecedente a quello estivo sia stato caratterizzato dalle restrizioni che tutti noi abbiamo vissuto, i cani hanno avuto la possibilità di mantenere l’allenamento e coltivare l’esperienza, soprattutto grazie alle qualità che l’uomo ha saputo selezionare e fissare. Tutto ciò è stato verificato in questa indimenticabile manifestazione che ha permesso, nel bel mezzo della torrida estate 2021, l’espletamento di test impegnativi che hanno però salvaguardato il benessere animale. Nel bel mezzo del Comprensorio Alpino, in meravigliosi e colorati prati naturali di alta montagna, ancora una volta la beltà delle prestazioni del cane da caccia, che rappresentano ulteriore imput per la continuazione del serio lavoro che allevatori e conduttori mettono in atto da sempre lungo tutto lo Stivale, è stata messa in evidenza. Marco Ragatzu