Ecografia

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ecografia gli ultrasuoni fedeli alleati nella difesa della salute Un tempo c’erano solo il fonendoscopio, lo stetoscopio e le mani del medico. Erano questi i pochi strumenti per riuscire “a vedere” dentro il paziente, per arrivare a diagnosticare una patologia, un dolore, per provare a spiegare un sintomo. Poi è arrivata l’ecografia, l’applicazione scientifica che attraverso gli ultrasuoni riesce a mostrare in maniera precisa cosa accade dentro di noi, se tutto funziona come deve o se c’è qualcosa che non va. E se le mani del medico restano ancora uno strumento importante e da certi lati insostituibile, va sottolineato che l’avvento degli ultrasuoni in medicina ha rappresentato un passo avanti incommensurabile, sia per la facilità di esecuzione, che per l’assoluta precisione della diagnosi. Il Direttore Sanitario di Energia Medika, Dott. Giancarlo Ghironzi, ci guida alla scoperta e all’approfondimento di questo importante strumento, che in momenti lieti o meno lieti della nostra vita, abbiamo incontrato sulla nostra strada.

Che cos’è e come funzione un ecografo? Dott. Giancarlo Ghironzi Prima di tutto va sottolineato il fatto che l’ecografo è uno strumento essenziale nell’approccio clinico. La grande flessibilità con cui può essere usato questo strumento dipende sia dalla facilità di utilizzo ma anche dal fatto che, a differenza di altri mezzi di indagine diagnostica (tipo i raggi X), non presenta alcuna controindicazione. Nel momento in cui abbiamo posto le basi per creare Energia Medika, sono state fatte delle scelte sia legate ai campi di attività medica che volevamo seguire, agli specialisti e agli strumenti. Vista l’ampia gamma di settori medici trattati presso Energia Medika, la scelta è caduta su un ecografo molto versatile e adatto alla multidisciplinarietà, e su professionisti in grado di saper leggere nel miglior modo possibile le indicazioni che esso fornisce durante gli esami.

Per quello che riguarda il funzionamento, il concetto è piuttosto semplice: attraverso una sonda vengono inviati gli ultrasuoni verso l’organo che si vuole analizzare. Gli ultrasuoni, nel momento in cui incontrano una superficie, vengono riverberati, tornando verso la sonda stessa. Questi segnali di ritorno sono rielaborati graficamente e trasmessi sotto forma di immagini sullo schermo. C’è da dire che gli ultrasuoni hanno due nemici: l’apparato scheletrico e l’aria. Infatti gli ultrasuoni non riescono ad attraversare le ossa. È questo il motivo per cui in caso di fratture bisogna ricorrere ai raggi X. Stessa cosa vale per l’aria. Infatti non si usano per esami all’intestino, in cui c’è sempre presenza di aria, oppure per esami ai polmoni (mentre possono essere diagnosticati versamenti pleurici). Quindi in che campi della medicina vengono usati gli ultrasuoni? Dott. Giancarlo Ghironzi Viste queste premesse tecniche, praticamente in quasi tutti i campi: si va dagli esami all’addome (quindi fegato, milza e pancreas) a quelli riguardanti parti superficiali, dall’apparato muscolo tendineo al grande capitolo della medicina senologica, dalla parte riguardante l’ostetricia e la ginecologia all’urologia (reni, vescica e prostata) per arrivare alla parte cardiologica e vascolare. Inoltre la presenza presso Energia Medika di una specialista endocrinologa ecografista permetterà di effettuare e valutare la tiroide, analizzando forma, volume, noduli e tutta quella serie di possibili patologie tiroidee, fino a poter praticare ago biopsie eco guidate e le successiva analisi sui campioni prelevati. Vista l’impossibilità di attraversare le ossa, come si possono effettuare esami ecografici al cuore? Dott. Giancarlo Ghironzi Per quello che riguarda l’ecocardiografia, la gabbia toracica viene “aggirata” attraverso l’utilizzo dello spazio intercostale, parasternale, apicale, sovrasternale oppure sottoxifoideo. Attraverso queste “finestre” si riesce ad ottenere un quadro morfologico e funzionale del cuore estremamente preciso e dettagliato. Lo stesso vale anche per le valvole cardiache e per le pareti cardiache. Inoltre l’ecocardiografia è determinante anche nella diagnosi vascolare. Attraverso gli ultrasuoni si riescono ad ottenere informazioni fondamentali per quello che riguarda l’aorta e i vasi che partendo da essa raggiungono il cervello, riuscendo ad individuare particolari patologie delle carotidi, quali ostruzioni dovute a presenza di frammenti di colesterolo, che potrebbero innescare emboli e altre gravissime conseguenze. Altro punto molto importante analizzabile attraverso l’ecografia è l’aorta addominale, punto questo dove si vanno a riscontrare patologie soprattutto nella terza età. Insomma, grazie a questo strumento presente presso Energia Medika, possiamo effettuare diagnosi estremamente precise e clinicamente valide in tutti questi campi della medicina. L’ecografia e lo sport. In che modo la scienza ecografica si inserisce nelle tematiche della Medicina dello Sport? Dott. Giancarlo Ghironzi L’estrema flessibilità dell’esame ecografico permette di usare questo strumento anche per l’analisi diagnostica degli infortuni muscolari e tendinei che possono capitare a chi pratica sport. Si possono accertare le lesioni e i distacchi dei tendini. Lo stesso vale per i muscoli. Tramite l’esame ecografico si può valutare con estrema precisione se c’è una contrattura muscolare, un ematoma all’interno del muscolo, o anche una semplice contusione. Sia in fase diagnostica, per conoscere il tipo e l’entità del danno, che in fase di guarigione e riabilitazione, per seguire l’effettivo stato del muscolo. Anche in questo caso l’ecografo è uno strumento assolutamente fondamentale. E, vista la presenza di un’ottima equipe di fisioterapisti, si può tranquillamente affermare che all’interno del Centro di Medicina Integrata Energia Medika si può effettuare l’intero ciclo infortunistico, dalla diagnosi alla completa riabilitazione. Marco Giorgi


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Ecografia by Energia RSM - Issuu