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osteopatia 8 semplici passi per capire meglio di cosa si tratta Che cos’è l’Osteopatia?

L’osteopatia è una pratica medica che conta ormai oltre cento anni di storia. Il nome venne dato alla fine del secolo scorso (1874) dal medico americano A.T.Still. Il dottor Still, non completamente soddisfatto dell’approccio medico classico, studiando a fondo l’apparato neurologico, ritenne che la cosa più importante da fare in medicina a qualunque livello, fosse quella di stimolare la capacità di autoguarigione del corpo grazie ad una adeguata stimolazione del sistema nervoso dell’individuo. Sviluppò la teoria, oggi confermata da vari studi scientifici, che la funzionalità alterata di una struttura può mutare la circolazione sanguigna locale, impedendo il processo di autoguarigione. L’Osteopatia è un metodo di valutazione e trattamento olistico del corpo umano. Il concetto olistico alla base dell’osteopatia è che il corpo è un tutt’uno, un’unità dinamica, fisica ed emotiva, nella quale muscoli, ossa, visceri e i diversi sistemi, circolatorio e nervoso, continuamente soggetti ad aggiustamenti ed influenze dall’ambiente esterno ed interno del corpo stesso, lavorano in armonia per raggiungere e mantenere “l’omeostasi”, concetto medico che in ambito osteopatico assume il significato di equilibrio, economia, confort e non dolore. Dove c’è movimento c’è possibilità di adattamento e quindi di equilibrio. Se questa possibilità di adattamento viene meno e il movimento è alterato o interrotto nasce il dolore quindi “la malattia”. L’osteopatia cerca di capire perché proprio in quella determinata parte si è creata questa alterazione e perciò non si ferma al sintomo specifico ma va alla ricerca della causa. Autoguarigione: In osteopatia non è il terapeuta che guarisce, ma il suo ruolo è quello di eliminare gli “ostacoli” alle vie di comunicazione del corpo al fine di permettere all’organismo, sfruttando i propri fenomeni naturali di autoregolazione, di raggiungere la guarigione.

Da dove deriva il termine Osteopatia?

Etimologicamente il nome “osteopatia” ha due possibili derivazioni: • 1 dal greco: sofferenza (pathos) dell’osso (osteo) inteso come struttura osteoarticolare. • 2 dall’inglese: percorso (pathy) della struttura (osteo), partendo dal presupposto che una alterazione anche minima delle articolazioni (struttura) provoca effetti e ripercussioni dannose in tutto l’organismo. Questo termine nella sua essenza indica che sia la salute che la malattia dipendono dallo stato di efficienza dell’apparato locomotore.

In cosa consiste il trattamento?

Consiste in manipolazioni, frizioni, spinte,appoggi dolci, leggere pressioni a livello articolare, rispettando la sensibilità del corpo, che inducono l’organismo a provvedere da solo alla propria salute. A seconda dell’età e della gravità del problema l’osteopata applica le tecniche più adatte al caso, che comunque non sono dolorose o invasive per il paziente siano esse strutturali, craniali o viscerali. La seduta si conclude con un resoconto dell’osteopata sullo stato del paziente, con rassicurazioni su possibili reazioni terapeutiche ed eventuali consigli sulle abitudini posturali. L’osteopatia è una tecnica definita “soft” e può considerarsi adatta praticamente a tutti!

Quali disturbi cura?

È un metodo che trova una vasta applicazione nell’alleviare sintomatologie dolorose delle articolazioni della colonna vertebrale, sciatalgie, mal di schiena, dolori cervicali e di quelle periferiche agli arti distorsioni, tendiniti, reumatismi. È efficace anche in molti casi di cefalee, disturbi dell’equilibrio, nelle affezioni congestizie (come otiti, rinofaringiti, sinusiti), nei disturbi circolatori, digestivi o ginecologici, purché di natura funzionale e che non abbiano all’origine turbe virali, tumorali e infettive. I trattamenti osteopatici sono di grande aiuto anche nei casi di traumatismi in adulti e bambini, e nella diagnosi e riequilibrio di disturbi posturali, sempre più diffusi.

Quali disturbi previene?

L’azione dell’osteopata non si esplica solo nella risoluzione di problemi acuti e manifesti perché l’obbiettivo finale è la prevenzione della malattia e la conservazione della salute. È quindi importante sottoporsi periodicamente alla manipolazione osteopatica, non solo per curare una determinata patologia, ma anche e soprattutto per prevenirla.

Quanti trattamenti sono consigliati?

In genere occorrono dalle 2 alle 5 sedute per affrontare al meglio una sintomatologia acuta; se si tratta di un disturbo cronico l’osteopata consiglierà al paziente successivi controlli a intervalli regolari e protratti nel tempo, in modo da monitorare che non si ripresentino recidive. Nicola Cazzato Osteopata presso Energia Medika

Chi è l’osteopata?

L’osteopata nasce come nuova figura sanitaria che, pur basandosi sulla materia medica, si discosta in parte dalla medicina tradizionale per la sua filosofia: egli infatti ricerca le “cause” dei disturbi lamentati dal paziente, più che preoccuparsi di eliminare i sintomi con l’uso di farmaci o della chirurgia.

Cosa fa e come agisce l’osteopata?

Il trattamento viene preceduto dall’interrogatorio del paziente, che permette all’osteopata di raccogliere il maggior numero di informazioni riguardanti le condizioni generali di salute del paziente, le sue abitudini alimentari, i risultati degli eventuali esami clinici o diagnostici effettuati per valutare se ci possono essere controindicazioni al proprio intervento. Si effettua un ESAME OBBIETTIVO, per risalire all’origine del disturbo. • Il paziente viene analizzato e “studiato” in diverse posture (sdraiato, seduto e in piedi) per verificare se vi è una corretta distribuzione del carico ed, in particolare, quale struttura del corpo “soffre” (sovraccarico funzionale) e tende a creare la sintomatologia riportata dal paziente stesso. • Si verifica, in seguito, se tale struttura genera dolore a causa di un problema intrinseco della stessa o se essa subisce influenze a distanza da altri distretti del corpo che ne alterano la corretta funzionalità.

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