resilienza: la forza di non mollare mai
psiche
mente giovane e corpo intelligente, ecco come ritrovare il benessere totale Che cos’è la verità? È utile dire la verità? Ascolto i miei pazienti e sento che c’è del vero in ciò che mi dicono. Sono come un “sacerdote” moderno e ascolto le loro confessioni? Del resto io sono tenuto al segreto per ciò che mi viene comunicato. La verità è praticata nella nostra cultura? Quali sono i gruppi o le categorie professionali che la praticano di più? Forse per comprendere cos’è la verità occorre riflettere sul suo contrario: il mentire. Proviamo ad analizzare i vari aspetti del mentire. C’è la dissimulazione, quando la verità viene nascosta. L’alterazione quando si modifica la natura di quel che abbiamo pensato, sentito detto e fatto. Chi vorrebbe un fidanzato o moglie che si comporta così? Ben pochi credo. Poi la deformazione quando si ingrandisce o rimpicciolisce ciò che c’è o che sta avvenendo. Vi rivolgereste ad un medico che vi da informazioni deformate sul vostro stato di salute? Continuando ad analizzare incontriamo l’antegoria quando viene detto l’assoluto contrario di ciò che è vero. Ed infine la fabulazione, quando al posto di mascherare o alterare la verità la si inventa di sana pianta. Tutti i miei pazienti e, penso proprio tutti gli esseri umani, mentono. Mentono a se stessi e agli altri. Con consapevolezza e inconsapevolmente. Dieci, cento e forse più volte al giorno. Alcuni così tanto da trovarsi intrappolati in una fitta rete di
Dott. LORENZO BERTI Psicologo Clinico e Psicoterapeuta Viale Baldini, 15 - Rimini - tel. 0541.24822 centroarborvitae@gmail.com
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Una recente ricerca effettuata in Minesota ha appurato che un tipo di educazione “ferma” rende più probabile il fatto che i nostri figli diventino leader. Questo studio, stimolato dalla sempre più evidente volontà di capire quali siano le ragioni che rendano una persona una “guida” per gli altri, ha preso in esame diverse coppie di gemelli a cui, nelle stesse condizioni ambientali e familiari, è stata impartita un tipo di educazione differente. Sembra che il fatto di sottostare e a volte di sopportare delle regole rigide, di rispettare un limite preciso o di dover mantenere certi comportamenti, sia un fatto che matura un certo tipo di atteggiamento, creando persone in grado di reggere responsabilità maggiori, sia in campo lavorativo che nella comunità, una volta diventati adulti. Ovvio che oltre a regole ferme l’educatore deve dare sempre grande appoggio e sostegno al bambino, per non fare vacillare mai le sue certezze. Inoltre il tentativo di non rispettare le regole va sì ripreso, ma assolutamente compreso in quanto è nella natura del bambino (soprattutto nei primi anni di età), nella sua necessità di andare oltre, nella sua voglia innata di conoscere e di esplorare.
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ESSERE LEADER DIPENDE DALLA EDUCAZIONE RICEVUTA
bugie fino a perdersi. Cos’è che ci spaventa così tanto della verità? Penso sia una paura che si manifesta con forti peculiarità soggettive e trae origine dalla nostra famiglia e dalle esperienze di vita di ognuno. Spesso i nostri mondi interiori ci appaiono così contradditori che vogliamo semplificarli, sopprimendo, rimuovendo un aspetto di noi stessi. Così ci raccontiamo che abbiamo scordato quel fidanzato quando non è vero, che la nostra suocera ci piace, che il lavoro è stupendo e che tutto va bene. Talvolta mentiamo anche su quello che sentiamo realmente in noi pensando che non sarebbe accettabile. Così molto spesso, più spesso di quel che si creda, ci perdiamo in una nebbia di dissimulazioni e menzogne. Dove finiscono i nostri veri sorrisi se non si fa ciò che si sente nel cuore? Disintossicarsi dal mentire a se stessi e agli altri non è così immediato. Va fatto gradualmente, se si vuole, preparandosi con cura al completo rinnovamento che ne conseguirà. Del resto ogni menzogna ha un costo fisico, psicologico ed economico. Chi può avere il coraggio di scrivere su un foglio (da tenere segreto) il numero esatto di alterazioni quotidiane? Non è certo un test da fare in spiaggia sotto l’ombrellone! E se, nel leggere questo articolo, vi credete esenti dal problema allora vi invito a ripensarci. Oppure a fare il gioco del contrario: provate a scrivere una favola su voi stessi che inizia così: “Tanto tempo fa, in un paese lontano….” Alla fine della storia potrete fare delle scoperte molto interessanti su come la vostra favola sia stata spesso presente anche nella vita reale. Forse non così evidente, ma sicuramente determinante.
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