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L’energia del colore
risorsa di informazioni: la mente umana non è fatta per distinguere l’apparenza dalla sostanza facilmente, quindi la relazione tra le due molto raramente viene vista come accidentale. Basiamo molto il nostro giudizio sull’apparenza perché l’apparenza ci guida a comprendere cosa è buono e cosa non lo è. Pensate a quando scegliete la frutta al supermercato ad esempio, se la buccia di una mela è macchiata e rugosa tendete probabilmente a scartarla, perché l’associazione è che oltre a non essere bella da vedere non sia buona da mangiare.
Da quando ho iniziato questo lavoro ho sempre pensato che la nostra immagine sia anche una forma di energia, che può essere accesa e vibrante oppure spenta e piatta. L’energia che mettiamo in circolo attraverso la nostra estetica ci torna indietro in egual misura sotto diverse forme, dobbiamo solo essere abbastanza svegli da recepirle.
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Molta di questa energia si crea grazie ad un consapevole utilizzo del colore, il quale per sua natura, arriva velocemente alle persone perché colpisce la sfera emotiva che ha sempre la priorità su quella cognitiva.
“Quando entriamo in sintonia con il colore, ci connettiamo con i nostri sentimenti e così facendo cominciamo a entrare in sintonia con la nostra vera identità. Il colore è percepito attraverso gli occhi ma parla al nostro cuore. È intrecciato con le nostre emozioni e influenza il modo in cui pensiamo e ci comportiamo. Se disattivassimo il colore disattiveremmo i nostri sentimenti. Perderemmo lo strumento più innato