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Estetica: percepire attraverso i sensi

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L’Armocromia

L’Armocromia

La parola “Aesthetica” significa “sensazione” e “percepire attraverso la mediazione del senso”. Originariamente l’estetica infatti non è una parte a se stante della filosofia, ma l’aspetto della conoscenza che riguarda l’uso dei sensi (Wikipedia). Perché l’estetica delle cose e delle persone è così importante? Perché siamo biologicamente attratti dalla bellezza, in tutte le sue forme? Perché abbiamo bisogno di approvazione e consenso sul nostro aspetto esteriore? Più lavoro nel settore dell’immagine e più mi rendo conto che non c’è nulla di più profondo che la superficie. L’esteriore riveste un interiore ma allo stesso tempo è intrinseco all’essenza, all’anima delle cose e delle persone, senza un corpo come potremmo trasmettere le nostre emozioni?

La bellezza è un bisogno primario dell’umanità e la propria estetica e stile personali sono uno strumento di espressione per entrare in relazione con gli altri, perché si compia il principio di individuazione estetica (che secondo Jung avviene intorno ai 35 anni), il viaggio personale di allineamento tra il proprio look e il proprio se.

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L’estetica e la percezione di bellezza sono profondamente legate alle emozioni, perché non esiste esperienza estetica che possa definirsi tale se non colpisce l’anima: non c’è bellezza se non c’è emozione!

Come insegna il Dott. Giuseppe Polipo, presidente dell’Associazione Italiana Psicologia Estetica, con il quale ho intrapreso un percorso formativo che indaga approfondire gli aspetti cognitivi, emozionali e bio-psico-sociali della bellezza e del benessere “l’estetica è un

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