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IL CANE ADOLESCENTE

GIOIE E DOLORI DI UN'ETA' COMPLICATA

DI MADDALENA SALVADEO

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Chiunque abbia vissuto il cane nella sua fase adolescenziale può testimoniare la difficoltà oggettiva in cui ci si trova catapultati. Gli atteggiamenti del nostro cucciolo cambiano da un giorno all’altro e ci troviamo davanti qualcuno che ci sembra quasi di non conoscere. La maggior parte dei proprietari si accorge di avere dei problemi proprio in questa età del cane e di solito è il momento più probabile in cui si tende a chiedere aiuto. Il periodo adolescenziale del cane comincia verso i 7-8 mesi di età, in alcuni soggetti può anticipare o ritardare a seconda di sesso, dimensione, sviluppo fisico, ma in linea di massima è da questa soglia che ci si aspetta i cambiamenti più consistenti del carattere. Le motivazioni sono molteplici, ma l’inizio della fase ormonale sicuramente è ciò che influisce in maniera maggiore. Nel momento in cui gli organi riproduttori cominciano lentamente la loro attività avviene uno sviluppo importantissimo: gli ormoni infatti sono essenziali alla maturazione del cane, non solo di quella fisica, ma anche e soprattutto di quella mentale (riorganizzando nel vero e proprio senso del termine il cervello del cane) e di quella sociale. Il periodo di maturazione sessuale aiuta a crescere, a “ripulirsi” pian piano degli atteggiamenti infantili e ad assecondare quelli che sono gli istinti adulti e di razza. Non è raro che ci si accorga a questa età di atteggiamenti “strani”, che “fino a ieri non lo aveva mai fatto”. Niente paura! L’età è sicuramente difficile, per loro e per noi, ma si può sopravvivere! Andiamo con ordine. L’età adolescenziale come abbiamo visto comincia intorno ai 7-8 mesi di età e tende a terminare intorno ai 2 anni, con modificazioni caratteriali più o meno evidenti. Per esempio, nelle femmine il carattere tende a stabilizzarsi intorno all’anno e mezzo, al più tardi ai 2 anni, mentre i maschi allungano un po’ il periodo: per loro si va dai 2 anni e mezzo fino ai 3 anni. Questo non vuol dire che il nostro amico avrà sbalzi di umore ogni giorno durante tutto questo periodo, ma ci saranno periodi particolarmente sensibili e altri un po’ più sereni. Dovremo essere molto bravi noi a gestire gli atteggiamenti nuovi e inserirci all’interno del nuovo mondo del nostro amico. Sì, perchè l’avvio della fase ormonale comporta un’apertura mentale, ovvero le cose interessanti per il nostro amico non riguardano più solo il micro mondo della relazione con noi, ma anche tutto il resto delle terre emerse... e, a volte, anche delle acque! Nuovi odori che gli ormoni rendono interessanti, nuove curiosità, nuove pulsioni, nuovi stati d’animo ed emozioni fino a ieri mai sentite. Se proviamo a immedesimarci per un secondo nel nostro cane capiremo che forse è più difficile per lui tentare di organizzare la gestione di tutto questo. In cosa si traduce praticamente questa età? I segnali più evidenti, soprattutto per chi ha affrontato un percorso cuccioli, sono la “dimenticanza” di tutto ciò che è stato insegnato e la poca considerazione nei nostri confronti. Dopo il primo attimo di panico dobbiamo ricordarci che è tutto normale! A questa età il cane smette di ascoltarci, di considerarci, preferisce la compagnia dei suoi simili (con cui ha l’impellente bisogno di confrontarsi per definire la sua posizione sociale), è testardo, ci trascina ovunque al guinzaglio alla scoperta di quell’odore nuovo fino a ieri decisamente meno interessante del premio che riceveva da noi. E’ in perenne scalata gerarchica e prova ad approfittare di nostre debolezze per farsi largo all’interno della famiglia umana.

foto di Maddalena Salvadeo

E’ quindi inutile intraprendere un percorso con il proprio cane da cucciolo? Assolutamente no. E’ stato dimostrato che i percorsi con i cuccioli pongono una base di relazione più salda e che più il nostro cane è sicuro di noi e più supererà la fase adolescenziale in maniera tranquilla. Infatti dobbiamo sempre tenere a men- te che il cane non dimentica ciò che gli abbiamo insegnato da cucciolo, semplicemente in questa età cambiano le pulsioni e anche le priorità. Facciamo un esempio: è scontato che per un bambino sia essenziale la famiglia, ma un adolescente di 13-14 anni cerca la socialità, le uscite, gli amici e soprattutto comincia a cercare di capire chi è. Il paragone con la natura umana non è azzardato, anzi, è esattamente ciò che succede anche nei nostri cani di casa (esiste uno studio del 2020 a riguardo realizzato da Asher, England, Sommerville e Harvey per l’Università di Nottingham). Se teniamo presenti queste indicazioni possiamo spiegarci i nuovi atteggiamenti che vediamo nascere ogni giorno nel nostro amico. E così come per gli adolescenti umani, il classico rimprovero o divieto viene visto come un nuovo limite da sfidare e provare a superare. Quello che dico sempre è “Non litigate con il vostro cane a questa età, convincetelo solo che è meglio continuare a seguirvi”. Ogni professionista ha la sua tattica ovviamente; la mia è quella di ridurre al minimo i conflitti, chiedere pochissimo al cane e tornare ad “aiutarlo” come se fosse tornato cucciolo. Non intestarditevi, imparate a chiedere le cose nei momenti giusti, alzate le motivazioni che spingono il cane a fare ciò che gli state proponendo. Liberatevi dell’idea di dovervi far “ubbidire” per forza, siate piuttosto presenze sicure e interessanti, ma anche ferme dove e quando serve. Come abbiamo capito, essendo l’adolescenza una fase delicata per lo sviluppo del soggetto, vorrei porre l’attenzione su un consiglio ancora molto diffuso e che si pensa possa risolvere tutti i problemi: la sterilizzazione. Questa pratica, necessaria in alcuni casi e superflua in altri, viene consigliata ancora troppo spesso per la risoluzione dei problemi adolescenziali. Se il cane non presenta problematiche mediche o fisiche, togliere la fonte ormonale non risolve il problema caratteriale, anzi in alcuni casi ne peggiora alcuni aspetti compromettendo anche lo sviluppo fisico del soggetto. Un bravo veterinario sa sempre valutare il cane e sa quando consigliare la sterilizzazione e quando invece è meglio aspettare che il cane termini lo sviluppo. Se per molto tempo questa fase di crescita del cane è stata sottovalutata, c’è una decisa inversione di tendenza negli utlimi anni con i nuovi studi, che sottolineano l’importanza e la delicatezza di questo periodo. Dobbiamo sempre ricordarci che abbiamo di fronte un animale che vive molto meno di noi in termini di anni e che in quanto tale deve crescere più velocemente, sviluppare le sue doti più acute in pochissimo tempo e quindi vivere più intensamente tutta la sua vita: le reazioni esagerate, come abbiamo visto, sono determinate da profonde modificazioni nell’animale e nella sua natura. Dobbiamo forse fare un passo indietro nel ritenerci onnipotenti su tutto ciò che avviene nella natura e rispettare con pazienza e profonda ammirazione un cambiamento e una crescita così evidenti e potenti. Se mi è concesso, un ultimo consiglio: siate rocce in mezzo alla tempesta adolescenziale, siate fari in un periodo di nebbia fitta. Siate compagni comprensivi e non dittatori. Tra le mani avete giovani in subbuglio, a cui a volte è necessario offrire una sigaretta dal vostro pacchetto piuttosto che vietare di fumare... a cui dare una pacca comprensiva sulla spalla con la saggezza di chi ci è passato prima di loro.

foto di Maddalena Salvadeo

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