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ANDIAMO AL MANEGGIO

DI TINO NICOLOSI

Come si definisce quella porzione di spazio che rimane sospesa nell’attimo in cui si realizza un sogno e si prende la concreta consapevolezza di averlo realizzato? Si chiama Felicità.

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Tantissime sono le domande che mi vengono poste prima di aprire un maneggio, alcune vengono drasticamente interrotte con la famosa frase “Hai mai gestito un maneggio?”. Ma in realtà aprire un maneggio è una tra le attività paragonabili a qualsiasi altra. Bisogna avere le persone giuste, consulenti preparati ed un ente pronto ad intervenire in spiacevoli situazioni, ma l’unico fattore determinante che in realtà conta è la consapevolezza di riuscire a tutelare il benessere degli equidi e la loro potenziale imprevedibilità. Siete pronti per questo viaggio? Iniziamolo insieme. Vi sono dei punti essenziali da valutare bene prima di intraprendere questa scelta di vita, perché si, è una scelta di vita! Non vi sono orari e non vi sono vacanze programmate. C’è il costante obbiettivo di fare bene e di tutelare il benessere dei nostri amici cavalli il resto rimane subordinato a tutto ciò. Consapevoli di proporre sport equestre grazie alla legge 398/91, tutta la nostra attività ha un enorme defiscalizzazione aiutando così la pratica sportiva ad essere sempre più fruibile a tutti. La maggior parte dei maneggi italiani ha principalmente tre tipologie di formalizzazioni: abbiamo le Associazioni Sportive Dilettantistiche, le Società Sportive Dilettantistiche e le Aziende Agricole, poi in percentuali minori vi sono associazioni, cooperative, aziende e fattorie didattiche. La valutazione iniziale di qualsiasi attività sono i costi. Proprio questo dato può determinare se un sogno può diventare realtà. Le voci di bilancio che più contano sono le più semplici da ipotizzare: costo struttura ( acqua, luce, manutenzione); costo mantenimento cavalli (fieno, paglia, truciolo, uomo di scuderia, veterinario, maniscalco) costo amministrativo gestionale (segreteria, commercialista, avvocato, consulente del lavoro, affiliazione ente di riferimento) costo personale ( istruttori, operatori, tecnici)... quanto altro bisogna aggiungere per dissuadere l’apertura di un maneggio? Non basta perché è proprio un sogno quello che dobbiamo realizzare e quindi si va avanti a tutta forza. Ipotizzando di avere già tutti i requisiti e le economie per realizzarlo qual è la vera scelta che un maneggio deve adottare per poter accendere la macchina e partire..? semplice, il segmento di mercato (di nicchia) dove inserirsi. Vogliamo essere un maneggio di riferimento che popone Agonismo? Vogliamo essere un maneggio che vuole sviluppare il turismo equestre territoriale? Vogliamo specializzarci in attività volte a temi importanti come la disabilità? Oppure essere semplice un punto di riferimento per ospitare i cavalli dei proprietari? Costruita la struttura organizzativa la scelta fondamentale è proprio questa, cosa vogliamo essere. In questo ci aiuta il marketing americano che detta le leggi fondamentali per riuscire in questa scelta e cioè fare un “Analisi di mercato.” La mia zona geografica cosa propone? cosa manca e cosa potrebbe determinare il successo della propria attività? Qualora l’offerta sia già completa si passa a valutare i costi e successivamente la qualità. Chi vi aiuta in tutto ciò? Semplice, le figure professionali a cui vi affidate. Proprio in quest’ottica intervengono gli Enti Nazionali che, monitorando il flusso di richieste, riescono a inserire sul mercato attività, idee e strumenti che aiutino sempre più i maneggi a sviluppare le loro proposte, e così anche la scelta del proprio ente di riferimento fa la netta differenza che potrebbe anche decretare la fine della propria attività o sogno. Ma non ci sono solo difficoltà in questo settore, ci sono le soddisfazioni e sono proprio per queste che ogni giorno “Eroi” come presidenti, istruttori, operatori, tecnici e consulenti tengono duro e trovano beneficio per continuare nel proprio lavoro... Sentire il nitrito dei cavalli in una fredda mattina d’inverno o autunno, riscaldarsi al sole in estate o primavera con difronte i nostri amici che brucano la fresca erba. Guardare con occhi stupiti un bimbo ammirare i cavalli. Perdere lo sguardo sui nostri territori, che essi siano montagne, colline o pianure, sempre dolci e affascinanti poiché fanno parte della nostra storia, della nostra vita... tutto ciò con la polvere sotto i piedi, con i geloni alle dita, con i soliti panni da lavoro o con le nostre scarpe intrise di fango. Non ha importanza il come lo facciamo e in che stagione, quello che conta è che ci fa stare bene e che siamo consapevoli di regalare un momento di sollievo ai nostri soci o clienti, oltre a noi stessi.

Sei pronto ad aprire un Maneggio? Questa storia forse ti aiuterà nella scelta.

Ricevetti una chiamata da Erica (che ringrazio tutt’oggi) chiedendomi se potevo dare una consulenza ad un’imprenditrice biellese per l’apertura di un maneggio. Accolsi la sua richiesta e mi recai sul posto per le dovute considerazioni. Era un freddo pomeriggio invernale e mi trovavo a Biella ad oltre 1450 metri sul livello del mare, nella località di Bielmonte, splendida location di Oasi Zegna, gioiello del territorio biellese e del noto marchio “Ermenegildo Zegna”. Fu in quell’occasione che inconsapevolmente sono stato complice di un miracolo e cioè quello di aiutare alla realizzazione di una realtà equestre unica nel suo genere.

Illustravo le opportunità del settore e notavo non solo l’interesse ma la forte volontà e determinazione per raggiungere l’obiettivo. In effetti quello che all’inizio poteva essere banale rafforzò in me la conferma che in qualsiasi progetto non vi sono solo calcoli e costi, ma il fattore realmente determinante è “fino a quanto ci credi veramente” e “cosa sei disposto a fare per raggiungere l’obiettivo”.

Quello che fa la differenza in qualsiasi attività è la cordialità, l’accoglienza, l’ambizione, la tenacia, la forza e la determinazione con cui si svolge il proprio lavoro e tutte queste caratteristiche le trovavo negli occhi dell’imprenditrice biellese.

Nascono cosi i centri equestri di successo, grazie a persone che sono disposte a dare la propria esperienza, conoscenza e competenza a disposizione della comunità. Tutto ciò finalizzato all’erogazione di servizi che il territorio ne chiede e in questo caso ne pretende la presenza.

Non resta che augurarvi di aprire il vostro maneggio e di realizzare i vostri sogni! Ma per un attimo scostate lo sguardo verso i vostri cavalli e chiedetevi se loro sono quello che più conta. La risposta sarà semplice e cioè la realizzazione del vostro maneggio, proprio come ha fatto Giada l’imprenditrice biellese che ha regalato al territorio un progetto di equitazione alla portata di tutti.

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