Dalla fuga di Marion con i soldi alla morte di Arbogast Analisi comparata: Psycho. L'originale e il remake.
(Enrico Folisi)
1.Introduzione Questa mia analisi parte da un fatto compiuto nel tempo e nello spazio cinematografico di una sequenza. La sequenza del remake di “Psyco” girato da Gus Van Sant. La motivazione di una tale scelta è presto detta: l'importanza centrale che riveste sia nel film di Hitchcock sia in quello di Van Sant, il momento in cui la protagonista Marion Crane scappa e viene uccisa da Bates, nel suo motel. E' qui che Hitchcock gira le scene più violente del film, quella della doccia e quella in cui muore Arbogast nella casa di Norman Bates. Ed è anche la sequenza in cui il pubblico capisce che Bates è schizofrenico. Nella stessa si possono rintracciare le inquadrature che hanno fatto la storia del cinema, eccitando l'immaginazione del pubblico e acuendo le sue paure. Di certo in Psycho la suspense è in un continuo crescendo. Ritengo quindi che per poter compiere una lettura critica abbastanza completa, ricca di ipotesi analitiche su quali collegamenti ci siano tra i due film, dobbiamo conoscere il contesto di altre sequenze e scene, utili a fornirci un quadro più generale. Questa è la regola che prometto di mantenere nell'analisi ripercorrendo ciò che succede anche nell'incipit e nell'epilogo del film, dalla ricerca di Marion all'arresto di Bates. Aggiungo, per completezza di informazioni, che su Psycho esistono moltissime analisi filmiche. Ognuno si è confrontato con il film, cercando simboli, allegorie ecc. Il film Psycho è tratto da un libro omonimo di Robert Bloch e quindi le analisi di chi si è confrontato solo con il film originale si sono orientate anche nella comparazione tra come narra i fatti il libro e come li narra il film. E' interessante analizzare come Hitchcock ha modificato la sceneggiatura e ha preferito cambiare il comportamento di alcuni personaggi rispetto al romanzo. Quindi se prima la tendenza era quella di non dimenticare nell'analisi quello che nel soggetto originario del libro aveva un qualche rapporto con il film, ora è con il remake di Van Sant che ci dobbiamo confrontare e logicamente ci dobbiamo allontanare dal romanzo, perché diventato un termine di comparazione “inquinato” dal film di Hitchcock, che per sua natura non può che perdere alcuni codici della scrittura e sintetizzarli attraverso le immagini. Se Van Sant avesse voluto fare una trasposizione dal libro avrebbe, insomma, dovuto ristudiarselo tutto e scrivere probabilmente una sceneggiatura che si sarebbe discostata dalla trama di Hitchcock e non avrebbe ripreso le inquadrature così fedelmente. Se confrontiamo primariamente i due film, operiamo una trasposizione che ha in comune tecnica comunicativa e stesso intento di intrattenimento. Per questo secondo i semiologi e Genette in particolare, il remake non è una traduzione, in quanto il film che traduce un film condivide con il testo di partenza gli stessi codici e gli stessi media; ma è piuttosto una trasposizione transtestuale e metatesuale in un canale mediatico identico. (vedi glossario nell'ultima pagina) 2.Caratteri generali Innanzitutto possiamo dire che per tutto il film, tra lo Psycho di Hitchcock e il remake di Gus Van Sant c'è uno slittamento temporale evidente. Il film di Van Sant è ambientato nel '98 come ci dicono le didascalie dopo i titoli di testa ( il 1998 è l' anno di produzione del film). La modernità si manifesta in alcuni oggetti e nelle automobili e in mille altri particolari. Ma scenografia, abiti e trucco assomigliano molto al design degli anni '60, anni in cui è ambientato l'originale; a mio parere, per permettere un identificazione dei luoghi originali attraverso la citazione. Infatti la riproduzione non tanto delle sequenze ma dei contenuti del film è secondo me al centro del remake di Psyco. A Van Sant l'idea venne proprio quando si accorse che non esistono buoni remake di intramontabili classici del cinema, ma solo remake di film ormai dimenticati dal pubblico. Ma Van Sant si è scontrato con gli scettici ancora prima di girare, perché Psyco è un film