ewsSicilia qui ews Reg. Trib. di Palermo n.6 del 18/02/2009 —
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N. 2-3 — aprile - maggio 2010 — equinews@alice.it
Il personaggio Giorgia Gotti
Roma Cavalli Un successo oltre ogni aspettativa
Sicilia Jumping Tour Parata di stelle e grandi emozioni
Sommario Sommario EquiNewsSicilia
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editoriale Il personaggio Non solo Sicilia Trofeo Sicilia Trofeo Trinacria
di Rosario Seminerio Giorgia Gotti “Crederci e Lavorare di più” “Roma cavalli”, un successo oltre ogni aspettativa Favorita, due campi gara per la quarta tappa del Trofeo Sicilia di Salto Ostacoli Trofeo Trinacria, tornerà l’anno prossimo? Il giudizio di istruttori e allievi.
Notizie
Sicilia Jumping Tour, un successo con parata di stelle e grandi emozioni
Notizie
Prima Tappa Campionato Provinciale Trapani
Il Fatto
Bronzo all’Italia nella Coppa delle Nazioni Children
Dressage
Trofeo Sicilia DRESSAGE le differenze tra il 2009 ed il 2010
Non solo salti Fisco Ius Equus
Copertina
Giorgia Gotti
Mensile di equitazione e cultura dell’ambiente N. 2 - 3 aprile - maggio - 2010 equinews@alice.it Reg. Trib. di Palermo, n. 6 del 18 febbraio 2009 Distribuzione a mezzo Web una pubblicazione
Centro Equitazione Garsigliana via Iside, 22 - 90149 Palermo Contrada Pietra Lunga n. 36 Fax: +39 (091) 6651399 - garsigliana@alice.it
Direttore editoriale
Rosario Seminerio
Direttore responsabile Davide Matranga
Ippoterapia Salute «a cavallo» Conosciamo l’Eas, modello per le comunicazioni fiscali delle associazioni
Hanno collaborato a questo numero:
Alessandro Ala, Claudia Santoro, Marcello Marinisi, Annalisa Castronovo, Francesco Pagano, Carlo Riela, Antonio Inghilleri
Fotografie
Il cavallo come “res” giuridica
Claudia Santoro, Rosario Seminerio Francesco Longo
Vignette
Giuseppe Augello
Segreteria di redazione Luigia Cangemi
Progetto grafico e impaginazione
COOPSETTE Soc. Coop. 42024 Castelnovo Sotto (RE) Telefono +39 (0522) 961111 Fax +39 (0522) 683401 www.coopsette.it info@coopsette.it
Centro Equitazione Garsigliana Luigi Casella Federica Manzo Copyright © 2009 Centro Equitazione Garsigliana
Editoriale Editoriale EquiNewsSicilia
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vviatasi in seconda istanza la nuova formazione di “Governo nazionale”, dopo una campagna elettorale “ricca” per quel che concerne informazione e democrazia (!), speriamo che nella sostanza il Comitato nazionale della Fise possa finalmente dare un contributo determinante all’evoluzione del nostro sport. Per quanto concerne, invece, le attività di livello regionale c’è da riconoscere, e dargliene merito, che il nostro presidente abbia fin qui mantenuto le promesse fatte. E questo non proviene da nostre illazioni o supposizioni ma dalle testimonianze di molti tesserati che, come leggerete nelle pagine a seguire, sono abbastanza entusiasti del lavoro fin qui svolto. E tutto a prescindere dal “ruolo” ricoperto: semplici cavalieri o amazzoni, istruttori oppure presidenti di circolo. In particolare, gli elogi sono giunti per l’istituzione dei tre nuovi trofei che hanno dato più respiro a ciascuna disciplina interessata. A noi sembra particolarmente indovinata l’idea di discutere con istruttori e cavalieri le formula, dando vita ad un trofeo tecnico da tutti condiviso. In itinere, ovviamente, ci si è resi conto della necessità di piccole modifiche che migliorino la gestione delle manifestazioni. Siamo sicuri che il Comitato si attiverà per metterle in atto, visto lo zelo e la dovizia con cui è stato svolto il lavoro fino ad oggi. Al di là dei tre trofei, sentiamo poi il dovere di evidenziare la coraggiosa e vincente scelta del presidente dell’Adim, Raffaele Aprile, che coadiuvato dal Comitato regionale, ha organizzato presso il proprio centro, l’Adim di Augusta, ben tre internazionali che hanno dato modo a cavalieri ed istruttori siciliani di confrontarsi con atleti di caratura mondiale, dando maggiori lustri alla Sicilia ed una ulteriore possibilità di crescita ai nostri allievi. Non di meno, è stato un grande sprone per la divulgazione dello sport equestre nella nostra regione. Infine, voglio dare delle piccole anticipazioni riguardo alle novità del magazine. Oltre alla rubrica sul “fisco”, a partire da questo numero ne troverete una nuova che si occuperà di approfondire gli aspetti legali inerenti alla detenzione ed uso del cavallo. Si farà luce, in particolare, sulle responsabilità di istruttori, proprietari ed affidatari dei cavalli. Anche se di lettura non semplice, questo spazio potrà essere un’importante fonte d’informazione al fine di chiarire molti aspetti, sconosciuti o mal conosciuti, per quanto concerne la legislazione che riguarda gli animali vivi, qual è il cavallo. Curatore ne sarà Carlo Riela, avvocato del foro di Palermo, che insieme all’aiuto e collaborazione della collega Adele Pupella, cercheranno di offrire i giusti spunti che riguardano proprio il mondo dell’equitazione.
Rosario Seminerio
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Il personaggio Il personaggio EquiNewsSicilia
GIORGIA G
“Crederci e
di Rosario Seminerio
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n occasione dell’ultimo stage di dressage, svoltosi presso il centro “Garsigliana Sport Equestri” lo scorso mese di aprile, Equinews ha incontrato Giorgia Gotti chiedendole di fare un piccolo bilancio sulla disciplina per quanto riguarda l’ultimo biennio. 4
OTTI
e Lavorare di più” Giorgia Gotti, terminata l’esperienza come tecnico federale non la vedremo più in Sicilia? «Per questa stagione non tornerò più come tecnico federale ma al momento ho il piacere di venire in questa splendida terra grazie alle strutture private che mensilmente mi invitano per tenere degli stage. Dal punto di vista federale credo che ci siano stati dei malcontenti l’anno scorso. Era stata organizzata una riunione dal presidente della Fise Sicilia, proprio per quel che concerne il dressage, nella quale erano stati fatti dei programmi da parte degli istruttori siciliani illudendo a mio avviso il presidente Matarazzo sui numeri che giravano intorno a questa disciplina o, anche, facendogli credere che io fossi il mago arrivato per risolvere ogni problema con un colpo di bacchetta magica. Nella mia relazione di fine anno 2009, in qualità di tecnico federale, ho sottolineato quanto fosse difficile fare dei miracoli per un’attività che in partenza non era per niente affatto f lorida. Mi spiace si siano lamentati perché abbiamo avuto presenti in Sicilia quaranta binomi ma è bene che si sappia che anche da noi in Lombardia accade di averne in queste quantità senza fare drammi». Come deve avvenire il passaggio di categoria, nel dressage, per ciascun allievo? «Deve assolutamente essere graduale. Se però gestiamo sempre le E200 oppure le E210, così come troppo spesso accade anche nella mia regione, trascurando le E300 e E400 si fanno fare dei sobbalzi agli allievi ai quali non
sono preparati. Si devono curare anche le categorie di mezzo. Immaginate un cavaliere che al salto ostacoli passi improvvisamente dalla 100 alla 120, è assolutamente improponibile». C’è una proporzione tra le categorie di salto ostacoli e quelle di dressage, come si possono equiparare? «La E60 e la E80 possiamo forse paragonarle alla BP60, BP70, BP80 e forse B90. Per quanto riguarda E100, E200, E110 per portare risultati a casa possiamo paragonarle alle B100 ma non hanno le stesse difficoltà, le categorie di dressage sono molto più difficili. Le F possiamo paragonarle alle 115 e alle 120. Anche perché poi abbiamo le M e le D. Le prime possiamo paragonarle alle 25, alle 30. Invece alle D possiamo accostare 35 e 40. Poi ovviamente ci sono i Gran premi ed i Saint Georges». Su quali punteggi ci si deve piazzare per considerare il risultato come buono e quanto lavoro ci vuole per raggiungere tale obbiettivo? «Di sicuro non si deve scendere al di sotto del 63/64%. E per fare una categoria E60, E80 con punteggio che vada dal 63% in poi ci vogliono almeno un paio d’anni di duro e serio lavoro. Sotto il 60%, comunque, a livello nazionale è impossibile fare risultato». Che programmi ha Giorgia Gotti per il futuro prossimo? «Innanzitutto parteciperò ai campionati italiani tecnici seniores, sul giro piccolo, e forse quelli di free-style con la musica. Vedremo, poi, gli sviluppi dei miei cavalli come andranno agonisticamente».
Tornando a parlare di Sicilia, ha notato un miglioramento per il 2009? «Lo sviluppo dello scorso anno, per quanto riguarda quelli che hanno fatto stage con me, posso dire che ha visto in tutti un’evoluzione. Qualcuno è cresciuto più degli altri ma in media nessuno è rimasto fermo. Bisognerebbe tenere, però, dei corsi agli istruttori perché una volta terminati gli stage chi resta qui non continua con il lavoro quotidiano. Noi, quando arriviamo, non possiamo fare i sopracitati miracoli». Si può dire che il dressage in Sicilia sia migliorato nell’ultimo biennio? «Il risultato è stato fin qui positivo però dovrebbero esserci più realtà. Messina fa lavoro in piano su salto ostacoli, ci sono solo un paio di persone che danno di più, purtroppo ha pochi elementi. Per quanto concerne Catania sono quasi tutti dressagisti, poi ogni tanto c’è anche qualche saltatore per il lavoro in piano. A Palermo abbiamo un mix di ragazzini che stanno crescendo, qualcuno che farà dressage spero che ci sia. Trapani invece rimane un punto interrogativo». In ultima analisi, dato che la situazione siciliana per quanto riguarda questa disciplina sembra un po’ ambigua e vacillante, cosa consiglia per farla crescere al meglio? «Crederci e lavorare di più. La maggior parte delle persone fa più parole che fatti. Da migliorare assolutamente, inoltre, è la tecnica degli istruttori. Qui manca la costanza del lavoro. Il dressage è una disciplina troppo difficile che mette in difficoltà noi italiani, perché non siamo abituati al rigore. Sono necessari una maggiore perseveranza ed impegno». 5
non sicilia non solosolo Sicilia EquiNewsSicilia
“ Roma cavalli” ,un succe
di Alessandro Ala
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oma Cavalli 2010 ha visto protagonisti assoluti oltre 1500 cavalli, che nei 17.000 mq di campi interni ed esterni, hanno offerto un ricco programma di competizioni, spettacoli e convegni ai 70.000 visitatori accolti in 5 dei 10 padiglioni di Fiera Roma, una bella realtà nata nel 2003 nei pressi dell’aeroporto di Fiumicino, frutto di un investimento di circa 355 milioni di euro, in una superficie di 150.000 mq che ospita 40 manifestazioni e che ha avuto un fatturato di 32 milioni di euro nel 2009. Delle 23 gare di salto ostacoli in programma, che nell’insieme ha distribuito un montepremi di 60.000 euro, dei quali 30.000 nel solo Gran Premio, a cui hanno partecipato 360 cavalli e oltre 230 tra cavalieri ed amazzoni, per un totale di 776 prove, abbiamo seguito con particolare interesse il premio Farmavet C 135 che ha visto salire sul gradino più alto del podio il cavaliere Paolo Adorno su Verlinus. Classe 1970 è nato a Siracusa dove nei primissimi anni ’80 ha cominciato a montare, dal 1996 vive e lavora a Roma. Nella 6
sua carriera da atleta ha ottenuto, sposizione troppo poco tempo per riad oggi, importanti risultati quali scaldarsi, e sarebbe stata opportuna il 5° posto in squadra alla Coppa la realizzazione di un pre - campo. delle Nazioni a Lisbona nel 2009 Le tribune si sono rivelate insufficienti per acco(arrivando 4° nella C 150), S ono 23 le gare di salto gliere la massa 2° al Gran predi pubblico che ostacoli programmate, con mio di Lisbona ha ospitato la nel 2008 nella un montepremi complessivo di manifestazioC 160, 10° ai 60.000 euro a cui hanno ne. Così in molCampionati asti non hanno soluti italiani a partecipato 360 cavalli e oltre potuto godere Bagnaia 2009. 230 tra cavalieri ed amazzoni dello spettacoCome istruttore lo senza che ci a Roma Cavalli 2010 ha seguito in fosse almeno uno spazio dedicato ai gara 10 allievi che hanno conseguito cavalieri. La gara più importante è tutti degli ottimi risultati vincendo stata sicuramente il Gran premio e piazzandosi nella 110 brevetti e C 145 che ha visto sul primo e sul nella 120, e l’ottima prestazione, terzo gradino del podio un brillante col doppio netto nel Gran premio, di Juan Carlos Garcia e sul secondo Federico Bellin su Hickrory Mail, Gianluca Caracciolo. I due cavalieri classificatosi quarto. Adorno ha hanno partecipato alle due manche dichiarato che pur non essendo radicata la cultura della fiera equina a Roma, essendo questa la prima, è stata comunque ben fatta. Per quanto riguarda l’organizzazione e la logistica delle competizioni ci sono dei punti migliorabili come ad esempio il campo prova che poteva ospitare un massimo di otto cavalli, per cui ciascun atleta ha avuto a di-
esso oltre ogni aspettativa in due binomi. Juan Carlos Garcia su Moka de Mescam e Baladin de Litrange XXXXII mentre Gianluca Caracciolo su Sparta e Madonna VII. Percorso netto per i quattro binomi nella prima manche, netto al barrage per Juan Carlos Garcia/ Moka de Mescam che per pochi decimi di secondo ha fatto meglio di Gianluca Caracciolo/Sparta e di se stesso su Baladin de Litrange XXXXII. Juan Carlos Garcia è una vera “equitation star” e, in quanto tale, adorato dai propri sostenitori. L’abbiamo seguito al suo rientro nei box immediatamente dopo la vittoria, decine e decine di fan erano lì ad attenderlo. Per lo più giovani amazzoni e cavalieri che hanno chiesto un autografo, una dedica, una foto.
ta ad attenderlo per diverso tempo il galà «Aria, acqua, terra, fuoco» composto da venti rappresentazioprima di un’intervista. Alle nostre ni e da artisti di mezza Europa; telecamere ha dichiarato di essere molto contento «Commuovere del calore del L a veterinaria catanese Romina e avvincere» dei Giona, nupubblico, che Roma Cavalli Gennaro ha tenuto il corso di merosa famiabbia tutte le «M anagement delle fratture glia italiana qualità per equine e tecniche di artrodesi » di cavalieri e crescere e auartisti circenspica una tap- il cui più illustre relatore è stato si; «Correre e pa di Coppa il professore Tim Greet rischiare» con del Mondo dui Camargue rante le prossime edizioni di questa di Christophe Chausy; «Viaggiare manifestazione. Per quanto riguare combattere» dei Lancieri di da le altre discipline si sono dispuMontebello; «Ridere e ricordare» tate trenta gare, per un totale di oldi Donald Niuman e i suoi pony; tre 640 prove: team penning, barrel «Stupirsi, sognare, amare» di Nero racing, western pleasure e trail horLuminoso e i magnifici Murgesi. se, reining, versatility horse, doma Inoltre, la magia delle carrozze,
La stampa ufficiale è stata costret-
vaquera, doma classica, monta mi-
lo spettacolo delle tradizioni con i
norchina, monta da lavoro, salto in libertà, attacchi agilità. Ottimi risultati per il team penning, che nel solo Special Event ha visto partecipare 47 team e in tutto ha contato 190 squadre iscritte. Per rendere attuabili queste gare sono arrivati in fiera 130 vitelli. La sezione spettacoli e divertimento ha visto
butteri, le prodezze da giganti con i cavalli da tiro pesante, i magnifici 21 avelignesi di Villa Buon Respiro, la dimostrazione e lo spettacolo delle razze italiane di Italia Alleva, il master del cavallo Iberico, lo spettacolo Frisian dei cavalli Frisone. Un importante programma di workshop tematici e corsi ha affrontato 7
TROFEO SICILIA Trofeo Sicilia EquiNewsSicilia
argomenti di grande interesse per gli addetti del settore. La giovane veterinaria catanese, Romina Gennaro, ha tenuto il corso di «Management delle fratture equine e tecniche di artrodesi» il cui più illustre relatore è stato il professore Tim Greet della Newmarket Equine Clinic, e seppur entusiasta dell’esperienza, si è stupita come ad un corso così interessante e formativo abbia partecipato un numero esiguo di colleghi. Grande assente a Roma cavalli 2010 è stato il cavallo puro sangue arabo, ad eccezione di un unico esemplare ovvero Zimbo Array, stallone grigio di sei anni proveniente dall’allevamento ranch Azzurra di Trisigallo (Fe) di Lino Schiavi. Zimbo ha partecipato sia alla gara di attacchi agility che alla sfilata delle carrozze d’epoca, trainando una splendida «americanina» e dimostrando ancora una volta l’estrema versatilità del puro sangue arabo. Tra gli altri concorrenti della gara di attacchi agility erano altresì presenti Giuseppe Angelini con il suo splendido Lipizzano, vincitore della competizione, Lino Schiavi con il suo magnifico attacco a 4 e il decano degli attacchi, il milanese Francesco Mattarelli. I siciliani che Equinews Sicilia ha incontrato alla Manifestazione sono stati il trentenne Giuseppe Schifano con Avalon, il suo stallone frisone addestrato in alta scuola, che hanno partecipato allo spettacolo «Frisian». Il binomio fa parte della scuderia del cavallo Frisone di Roccapalumba (Pa) e ha preso parte in passato a manifestazioni quali la Fiera di Verona, Malpensa cavalli, Travagliato, Leonessa dove ha ottenuto la piazza d’onore. Francesco Nidoli, della Scuderia Cancascì, che ha presentato cinque splendidi esemplari pura razza spagnola (PRE) al master del cavallo iberico. Il commerciante di cavalli Nino Cancascì di Caccamo, il palermitano Francesco Giorlando, il presidente dell’Associazione sportiva dilettantistica equestre EOS di Palermo, Francesco Traina e, infine, il cavaliere catanese Francesco Coppa sono stati tra i siciliani presenti alla manifestazione. RomaCavalli si è poi conclusa salutando il pubblico con il carosello storico dell’Arma dei Carabinieri. 8
Favorita, due ca tappa del Trofeo
di Claudia Santoro
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ue giornate intense alla struttura equestre della Favorita per la quarta tappa del Trofeo Sicilia di Salto ostacoli. Circa 250 i cavalli alla partenza. Per l’occasione il comitato organizzatore ha messo a disposizione il nuovo campo in sabbia dove sono state disputate le gare brevetti in concomitanza con le categorie maggiori, snellendo i percorsi di gara. In testa alla categoria più alta del Trofeo si è piazzato Francesco Alagna che ha vinto la C115 di domenica in sella a Cyrus De Cosneire. Il cavaliere trapanese, tesserato per il Circolo Ippico Lo Sperone, ha messo a segno un percorso netto nel tempo di 36,33 secondi superando Federica Barbaro con Tromba Deo Juvante (39,11) e Vincenzo La Sala su Andora Van Het
Vijver (41,02). «Questa tappa – racconta Francesco Alagna - è andata è abbastanza bene, anche se la prestazione della prima giornata, quella di sabato, non è stata delle migliori. Non ho riscontrato una difficoltà in particolare, ma ho dovuto fare i conti con delle girate un po’ strette e mantenere una buona velocità. Cyrus De Cosneire - continua il cavaliere – è cavallo di 20 anni che monto da un anno e mezzo e mi trovo molto bene. Con lui l’anno scorso sono stato primo in due categorie del Trofeo Sicilia: B100 e B110 e quest’anno abbiamo deciso di provare con la C115 e sta andando bene. Nelle prime quattro tappe del Trofeo Sicilia di salto ostacoli è andata bene nel complesso anche se la seconda giornata è stata sempre meglio della prima». A dirigere le coreografie di campo, il catanese Gabriele
ampi gara per la quarta Sicilia di Salto Ostacoli noto che tappa dopo tappa avanzano cresciuto da quando erano puledri e di cui ora sto raccogliendo i frutti. – dice sempre più nel loro percorso di cresciAndrea Vitale, presidente dell’Horse ta». La manifestazione, per la quale è stato previsto lyfe - Breezer è un montepremi F r a n c e s c o A l a g n a s i è uno stallone di complessivo di aggiudicato l a C115 de ll a 9 anni, mentre Toreador è un 6 mila e 400 euro, è stata dom e n ica i n se ll a a C yrus castrone di 10 dedicata all’av- D e C osne ire anni, comprati vocato Enzo entrambi quanFragalà che da sempre è stato vicino do ne avevano 4. Con loro ho partecipaallo sport. «La struttura si è mostrata to all’internazionale di Augusta, piazin piena linea con tutte le esigenze del zandomi undicesimo al Gran Premio concorso anche grazie alle innovazioni con Breezer. Per quanto concerne la apportate di recente – ha affermato manifestazione – continua Vitale Ruggero Cassata, presidente della mi dispiace che non ci sia stata una grande rappresentanza della Sicilia Società palermitana equitazione e orientale, anche se noi siamo sempre co-organizzatore del concorso - in occasione delle due giornate di gara, presenti ai loro concorsi. infatti, abbiamo messo a disposizione un secondo campo in sabbia dove abbiamo potuto svolgere le gare brevetti in simultanea con le altre categorie per velocizzare i tempi. Ci teniamo a sottolineare che, essendo stata questa la prima manifestazione palermitana dopo il triste evento che ha colpito l’avvocato Enzo Fragalà, uomo appassionato dello sport che ha contribuito alla rinascita della struttura equestre, abbiamo voluto ricordarlo con tutto il Vulcanico che ha dato un giudizio ponostro affetto e la nostra gratitudine sitivo sui binomi e sull’organizzazione. proponendoci di fare un “memorial” «Il Trofeo è caratterizzato da difficoltà in suo onore». Tornando ai risultati, tecniche maggiori di un concorso norpoi, è da evidenziare la doppietta di Andrea Vitale nella C135, categoria male - dice Vulcanico - quindi punto a non fare dei più alta della percorsi nei L a manifestazione è stata domenica. Il quali potrebbecavaliere palerdedicata all’avvocato E nzo ro essere effetmitano, presituati dei netti F ragalà , da sempre vicino dente dell’HorFrancesco Alagna se Lyfe di via casuali anche all’equitazione Falsomiele, si è Il percorso – conclude - era abbastanza da un amatoclassificato primo con Toreador mettenselettivo. Non c’erano difficoltà particore, ma selezionare il più possibile, soprattutto per le categorie in cui c’è do a segno un percorso netto in 33,73 lari, ma parliamo di altezze di un mesecondi e secondo in sella a Breezer un montepremi in palio. Il campo deltro e trentacinque che non sono facili Du Coin con un netto in 36,48. Terzo la Favorita – conclude il direttore - è da mantenere. Nel barrage ho curato classificato l’istruttore palermitano impegnativo sia per la pendenza che molto le curve e ho ottenuto il primo e dell’Horsing Club Luca Li Bassi con lo caratterizza, sia perché ogni anno il secondo posto». Domenica mattina, Uranco V che ha commesso un errore è scenario dei migliori cavalieri interinfine, nel campo in sabbia si è svolta una rappresentazione di volteggio a agli ostacoli nel tempo di 37,09. «Sono nazionali che si riuniscono a Palermo per la Coppa degli Assi. Quest’anno ho cura di giovani cavalieri e amazzoni contentissimo per questo risultato ottrovato atleti abbastanza preparati e dell’Eos guidati da Lara Corsetti. tenuto con due cavalli giovani che ho 9
TROFEO Trofeo TrinacriaTRINACRIA EquiNewsSicilia
Trofeo Trinacria, tornerà l Il giudizio di istruttori e
Il percorso standard
di Claudia Santoro
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l Trofeo Trinacria ha centrato l’obiettivo sebbene siano necessarie delle modifiche alla formula. Nato dall’idea del Comitato regionale Fise Sicilia, il Trofeo ha lo scopo di perfezionare la preparazione tecnica dei binomi siciliani e per questo è stato pensato con le medesime difficoltà in ogni campo. Il pensiero d’affrontare sempre lo stesso percorso, però, non entusiasma istruttori e cavalieri che ammettono, comunque, di aver migliorato il loro stile. «Quello che si ricerca – spiega il tenente colonnello Cesare Savoca istruttore al Sep e consigliere del comitato regionale Fise - è dare una forma educativa nel montare a cavallo che non è solo saltare ostacoli, ma far10
lo con stile». Il Trofeo Trinacria è articolato su tre livelli con differente altezza e difficoltà tecnica:Test livello A riservato ai Brevetti su cavalli o pony per altezze di 100 centimetri; Test livello B Riservato ai Brevetti su cavalli o pony su altezza di 110 e Test livello C riservato a1° grado e 2° grado su altezza di 120. «La suddivisione in livelli – aggiunge Savoca - offre un sistema nel montare a cavallo. Per il prossimo anno suggerirei soltanto di variare il percorso soprattutto nella tipologia delle categorie, a tempo, a barrage e così via». Molti centri, in vista del Trofeo, hanno organizzato un “sociale”, preparando al meglio gli allievi sulle difficoltà previste nel percorso disegnato dal direttore di campo Gabriele Vulcanico. «Il percorso prestampato – dice lo
stesso Gabriele Vulcanico, direttore di campo del Trofeo Trinacria - aiuta sicuramente a migliorare la tecnica e il binomio. I ragazzi sono migliorati. Il percorso prevede difficoltà più facili per le altezze di un metro e un metro e dieci che prevedono solo una gabbia, mentre sono due le gabbie nel test livello C di un metro e venti. Difficoltà particolare in tutte le categorie è quella di riuscire a mantenere lo stesso ritmo durante il percorso». Le gare, per non incrementare il grado di difficoltà rispetto alle altre tappe a causa della pendenza che caratterizza il campo in erba della Favorita, sono state svolte nel campo in sabbia. «Non è un percorso difficile, ma molto tecnico – afferma Cinzia Vassallo, istruttrice del Polo Club alla Favorita – penso però che sia utile variare almeno da un giorno all’altro».
l’anno prossimo? allievi. Nonostante questi giudizi, alcuni credono sul ritorno in campo il prossimo anno, come Filippo Infantino, presidente di Villa Albanese e consigliere del comitato regionale Fise. «Il Trofeo, a mio avviso, si ripeterà anche il prossimo anno, ma con alcuni miglioramenti perché due giornate con lo stesso percorso possono risultare pesanti anche se è disegnato bene per imparare a montare a cavallo. I miei allievi – prosegue Infantino sono andati abbastanza bene anche se le categorie a giudizio sono un po’ particolari». Alla seconda tappa, svolta nel weekend del primo maggio nel centro equestre della Favorita a Palermo, hanno preso parte centocinquanta binomi per la maggior parte provenienti dalla Sicilia Occidentale. «È stata la mia prima esperienza di equitation – dice Lieselotte Albegiani, tesserata al Polo Club con Cinzia Vassallo - la tappa è andata meglio delle mie aspettative Nella prima giornata sono arrivata nona e la seconda ho fatto netto, ma agli ultimi ostacoli si è rotta la staffa e ho dovuto montare senza, ho saputo cavarmela». Anche per lei un miglioramento tra una gara e l’altra, ma la monotonia del percorso non trova sostenitori. «Montare sempre lo stesso percor-
so, conclude l’amazzone - non è utile perché ci mette alla prova sempre e solo sulle stesse difficoltà come potremmo fare a casa ed è meno impegnativo di un concorso che ci mette alla prova con difficoltà diverse». Giudizio positivo per Francesco Lombardo, tesserato presso Villa Albanese con Filippo Infantino: «Le due giornate sono andate abbastanza bene – spiega - ho montato nel livello C classificandomi quinto il primo giorno. Purtroppo il cavallo, Muguet Du Thiereux, francese di 10 anni, è affaticato dalle precedenti gare. Il percorso è molto tecnico. La maggiore difficoltà credo sia negli ultimi due ostacoli: una doppia gabbia seguita da una triplice con combinazione dove c’era poco spazio per girare”. La giuria, composta dal presidente Angelo La Mantia, coadiuvato da Mela Garofalo, Sabrina Parrinello, Tommaso Favata e Giovanni Mangogna per il salto ostacoli e da Franco Alongi, Antonino Fichera e Fabio Paderni, per le prove a giudizio ha valutato lo stile dei binomi che, come da programma, hanno affrontato sempre lo stesso percorso disegnato dal direttore di campo catanese Gabriele Vulcanico. In base alle classifiche delle quattro tappe, i migliori sei percorsi faranno parte della classifica finale e i migliori tre binomi delle tre categorie potranno partecipare a uno stage gratuito con un tecnico federale. Fuori dal Trofeo, il comitato organizzatore ha previsto categorie per i brevetti: BP60 B80 e BP90 e le C115 e C130, altezza maggiore delle due giornate di gara. In testa nella C115 del sabato Gabriele Randazzo con Cantara, mentre domenica il primo posto è andato a Stefano Enea con Vonistro. Nella C130 del sabato primo posto per Luca Li Bassi con Orpheus e domenica in testa Gianluca Machiarella con Itou d’Amour.
Cesare Savoca
Gabriele Vulcanico
Cinzia Vassallo
Filippo Infantino 11
Notizie Notizie EquiNewsSicilia
Sicilia Jumping Tour, un successo co di Marcello Marinisi
del tour, nei percorsi ideati dallo chef de piste di fama internazionai è svolto in tre weekend ad le Uliano Vezzani, la prova Csi 1 alto spessore tecnico (19-21 stella vinta dallo svizzero Martin e 26-28 marzo, 2-4 aprile), Fuchs, nipote del più noto Markus presso i campi dell’Adim di Augusta Fuchs, tecnico della nazionale italiana. Martin Fuchs ha realizza(SR), il «Sicilia Jumping Tour», il to il percorso più preciso e veloce concorso ippico internazionale che ha visto contendersi la vittoria cadella prova a tempo sull’altezza di valieri e amazzoni provenienti da 130cm in sella a Valentino Balia chiudendo la prova in 64,88 sentutta Italia e da circa dodici paesi esteri, fra cui Austria, Azerbaijan, za commettere nessun errore agli Belgio, Gran Bretagna, Germania, ostacoli. Secondo posto per il binoOlanda e Svizzera. Uno scenario mio formato da Armando Romano suggestivo e in sella a Utah, affascinante, I percorsi sono stati ideati con un percorso u n’o c c a s i o ne dallo chef de piste di fama senza errori nel tempo di 66,45, per la Sicilia internazionale U liano Vezzani che ha preceduper guadagnare la ribalta internazionale. Uno to l’amazzone britannica Louise sforzo congiunto del presidente Morley su Wiginta (0; 69,11). della struttura, Raffaele Aprile, e Successo totale per Martin Fuchs del Comitato regionale Fise che, che si è anche aggiudicato tre prove nel corso della seconda giornata grazie all’attivo sostegno dell’As(in sella a Valentina, Lovely Cher sessore Regionale del Turismo dello Sport e dello Spettacolo dele Riot Gun – quest’ultimo impela Regione Siciliana, Nino Strano, gnato nella prova più prestigiosa per un mese, hanno trasformato della seconda giornata del Csi 2 l’Isola in un palcoscenico per un stelle conclusa con un duplice percorso netto in 23,32). Infine, nel evento di altissimo livello tutto corso della prova in due manche dedicato al cavallo e allo sport equestre. Ad aprire le danze, nella (h. 130) del Csi 1 stella dell’ultima prima giornata del primo weekend giornata, il promettente cavaliere
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Uliano Vezzani, ideatore dei Percorsi 12
svizzero in sella a Valentino Balia, dopo aver siglato un percorso senza errori che gli ha consentito l’ingresso al barrage, ha replicato la performance nel percorso di spareggio, ottenendo anche il miglior tempo (38,51) rispetto ai dieci binomi che hanno avuto accesso alla fase conclusiva della gara. La prova da 120/125cm ha visto protagonista Martina Guzzetta in sella a Petillant Esprit che, con un doppio percorso netto in 33,39, si è aggiudicata la vittoria nella quarta prova. Sempre l’Italia si è aggiudicata la vittoria nel premio numero 3 (altezza 115cm) che ha visto il successo di Umberto Romano su Orofino, grazie al duplice netto chiuso con
on parata di stelle e grandi emozioni
il tempo di 32,43. Jane Richard, Risultato di tutto rispetto per uno amazzone svizzera vincitrice lo dei beniamini del pubblico siciliano, Turi Vacirca, che, in sella a scorso anno del Gran Premio di Black Jack, si Augusta, si è aggiudicata, in A dar lustro alla Sicilia è stato è aggiudicato sella a Jalla de Turi Vacirca, su B lack Jack, la prova delGaverie, la prola categoria va più prestigio- che si è aggiudicato la prova 130cm del Csi sa della giornata della categoria 130 cm del Csi 2 stelle con un inaugurale del 2 stelle nel primo weekend percorso senSicilia Jumping za errori agli Tour con un doppio percorso netto ostacoli che gli permesso di ottechiuso nel tempo di 33,85 precedennere il tempo di 56,45. Alle spalle di Vacirca, Umberto Sambataro su do il connazionale Martin Fuchs in sella a Karin II Ch, che ha chiuso Kaline d’Annoeullin, che ha chiuso con due netti e un tempo di 40,05. la prova a tempo con un percorso Terzo posto per l’Italia con la catanenetto in 57,75. Terzo posto infine se Rachele Reina in sella a Waipita per il binomio formato da Simone che ha chiuso con due netti in 40,68. Romano e Galia (0; 58,60), che
completano un podio tutto italiano. Degno di nota il risultato ottenuto nel corso della seconda giornata dalla giovane Elena Nangano, che replica il successo già ottenuto nel corso della prima giornata di gare, grazie alla vittoria nella prova nazionale aggiunta riservata ai giovani in sella a Viva de Reve D’07 (0/0; 30,70), precedendo Davide Campoccia su Lady One (0/0; 31,62) e Francesco Notaro su Perlenfreude (0/0; 33,16). A conclusione del primo weekend di gare, un’altra spettacolare vittoria dell’amazzone elvetica Jane Richard che, in sella a Jalla de Gaverie, ha vinto il Gran Premio del Csi 2 stelle. 13
Notizie Notizie EquiNewsSicilia
Sicilia Jumping Tour
al «Challenge Raffaella Aprile» trionfa la Svizzera
di Marcello Marinisi
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l secondo weekend del concorso internazionale «Sicilia Jumping Tour» organizzato dalla Adim tocca il suo apice con il «Challenge Raffaella Aprile» Csi 3 stelle, quest’anno alla sua terza edizione. Nel campo, ideato da Uliano Vezzani, ha trionfato l’amazzone
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svizzera Jane Richard, già in evidenza nel primo weekend e trionfatrice del Challenge lo scorso anno. La Richard, in sella a Zekina Z (una femmina di 9 anni), si è aggiudicata il Gran Premio grazie a una performance senza errori con un tempo di 43,22. «Non c’è stato un punto del percorso in particolare, in cui posso dire di avere vinto la gara – ha dichiarato Jane Richard – perché ho cercato di guadagnare tempo in ogni girata. Zekina Z, che a soli 9 anni è al suo sesto Gran Premio, è stata sensazionale. Prima di Augusta quest’anno a gennaio aveva parteci-
pato al Csi 4 stelle di Basilea e alla tappa di Coppa del Mondo di Zurigo». Soltanto tre binomi sono riusciti a tenere il passo dell’amazzone elvetica, siglando un doppio percorso netto. Paolo Adamo Zuvadello, in sella al suo Iouri du Mulin, è riuscito a ottenere la seconda piazza con un tempo di 45,53, mentre Emilio Bicocchi, in sella a Jeckerson Olea0003 si è piazzato sul terzo gradino del podio con un tempo di 46,46. Alla premiazione, oltre ai coniugi Aprile – alla memoria della cui figlia è stato dedicato l’evento – è intervenuto il sindaco di Augusta, Massimo Carruba.
Sicilia Jumping Tour
nel terzo week-end vittoria di Kirchhoff
di Marcello Marinisi
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rande successo di pubblico anche per il «Gran P remio Circuito del Mito», la terza e ultima tappa del Sicilia Jumping Tour che si è svolto ad Augusta, presso i campi dell’Adim. Un’occasione per tirare le somme di una serie di eventi che hanno dato lustro agli sport equestri in Sicilia e che hanno dato la possibilità a cavalieri e amazzoni italiani di confrontarsi con blasonati campioni provenienti da tutta Europa al cospetto dei quali hanno dimostrato di essere all’altezza della situazione imponendosi in numerosi percorsi e mettendo in luce tutto il loro talento. «Sono molto soddisfatto – ha dichiarato il Presidente del Comitato regionale Fise Sicilia Pierfrancesco Matarazzo – che l’Assessorato regionale del turismo, dello sport e dello spettacolo abbia sostenuto l’iniziativa, che sta riscuotendo un ampio successo. Eventi come quello organizzato sui campi dell’Adim di Augusta hanno una grande importanza per la nostra regione, non solo dal punto di vista sportivo, ma anche per la destagionalizzazione del turismo anche attraverso manifestazioni sportive di grande richiamo. Per questo a nome della Federazione che rappresento in Sicilia – conclude Matarazzo – non posso che ringraziare l’Assessore Strano per il sostegno dimostrato». E alla fine lo spettacolo è stato garantito dal tedesco Ulrich Kirchhoff, campione olimpico individuale che, in sella a Caruso
(castrone grigio tedesco di 8 anni), con un doppio percorso netto e un tempo di 52,41, si è aggiudicato il «Gran Premio Circuito del Mito», gara di punta dell’intera kermesse che gli ha permesso di aggiudicarsi il premio di 75mila euro. «Sono contentissimo per questa splendida vittoria – queste le parole del vincitore al termine del percorso - sino all’ultimo sono stato indeciso se partecipare con questo cavallo al Gran Premio, perché ha solo otto anni e quella di oggi è stata la sua prima volta ad una manifestazione così importante. Caruso ha risposto benissimo e alla fine abbiamo
vinto. Qui in Sicilia è stato tutto perfetto, dall’organizzazione all’ospitalità, dalle scuderie al campo gara, dai percorsi al clima. Posso già dire che l’anno prossimo tornerò, perché questa è una terra fantastica ». A l secondo posto l’austriaco Stefan Eder, in sella a Chilli Van Dijk, con un errore nella prima manche e un percorso netto nella seconda, nel tempo di 46,30. Non finisce male all’Italia che con Juan Carlos Garcia, in sella a Hilton Hight, riesce, nonostante un errore nel secondo giro, a chiudere la gara piazzandosi al terzo posto con un tempo di 47,81. 15
Notizie Notizie La ricerca universitaria “fa un salto” nel mondo dell’equitazione EquiNewsSicilia
di Marcello Marinisi
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on solo gare al «Sicilia Jumping Tour» di Augusta (SR). Un’equipe di ricercatori delle Facoltà di Veterinaria delle Università di Messina e di Torino ha svolto, nel corso delle tre settimane in cui si è svolta la competizione, degli studi sul campo allo scopo di analizzare la caratterizzazione dell’impegno psico-fisico del cavallo saltatore. Questo studio nasce dalla stretta collaborazione tra il gruppo di ricerca sull’esercizio fisico del cavallo atleta dell’Università di Messina, diretto dal professore Giovanni Caola, e il Centro 16
Internazionale del Cavallo di La sperimentazione avvenuta nel corso del «Sicilia Jumping Tour» è Venaria Reale (To), presieduto dal professore Carlo Girardi. stata possibile grazie alla dispoL’intento del progetto è quello di nibilità del Comitato Regionale fornire delle indicazioni basilari Fise Sicilia, presieduto da per garantire Pierfrancesco l’integrità fi- R ice rc ato r i d e lle U n i ve r s ità Matarazzo,del sica e il benes- di M essina e Torino hanno Comitato orsere del caval- studiato, durante la manifestazione g a n i z z a t o r e lo impegnato dell’Adim e delin un’attività svoltasi all’Adim di Augusta, la la giuria, presieagonistica. I caratterizzazione dell’impegno duta da Emilio Roncoroni e risultati ottepsico-fisico del cavallo saltatore nuti dai ricergrazie inoltre catori coordinati dalla dottoressa all’interesse mostrato dal cavalieRosangela Odore, saranno messi re Matteo Marchese e dei cavaliea disposizione dei cavalieri e degli ri della Società Ippica Siracusana istruttori in modo tale da miglioseguiti dall’istruttore federale Giancarlo Guastella. rare la salute dei loro cavalli.
Sicilia Jumping Tour: il giudizio di Raffaele Aprile di Marcello Marinisi
«Noi facciamo delle presentazioni del cavallo, poi facciamo antre eventi che hanno dato che il battesimo con il cavallo, vita al «Sicilia Jumping soprattutto perché noi abbiamo Tour» hanno rappresentaanche dei pony. Poi ci facciamo to una tappa importante per conoscere facendo anche delle gli sport equestri in Sicilia e, presentazioni nelle scuole e le in particolainvitiamo per re, sono stati «M iglioreremo sicuramente, e f f e t t u a r e significativi abbiamo fatto e stiamo facendo il battesimo per l’Adim. del cavallo, Quali sono ancora un altro campo per dare per farlo costati, a suo più spazio e potere far stare bene noscere, fare avviso, i pun- cavalli e cavalieri» avvicinare i ti di forza che più giovani hanno contribuito al successo allo sport, soprattutto, in quedella manifestazione? sto caso, allo sport del cavallo.» «L’organizzazione e i campi soQuindi avete anche un rapporto molto stretto con il prattutto. Innanzitutto, abbiamo voluto fare a tutti i costi queterritorio… sti concorsi per dare visibilità «Sì, debbo dire che è così.» alla Sicilia, alla nostra Sicilia. Oltre al prossimo «Sicilia Secondo, perché, dopo tre anni Jumping Tour», quali sono i vostri progetti per Il futuro? che facciamo delle manifestazioni a carattere internazionale, ab«Forse ne faremo qualcuno in biamo voluto dare spazio a quepiù. Invece di tre, diventeranno quattro.» sto concorso che speriamo possa esserci anche il prossimo anno. È In relazione alle difficoltà importante anche il modo in cui incontrate quest’anno, avete intenzione di ritentare la si propone il concorso, ci vuole cordialità e ospitalità.» strada del tour regionale, Quali sono, invece, le cose prevedendo anche una tappa che intendete migliorare? a Palermo, oppure pensate «Il nostro pensiero, la nostra che ci siano troppi ostacoli prospettiva è quella di migliodi natura organizzativa? Raffaele Aprile, Presidente Adim rare. Miglioreremo sicuramen«Guardi, se l’abbiamo superate, abbiamo fatto e stiamo fa«In questa occasione abbiato la prima volta, penso che la cendo ancora un altro campo mo avuto circa dodici nazioni. seconda non sarà più difficile. per dare più spazio e potere far Come avevo detto, invece di tre, Cavalieri che rappresentavastare bene cavalli e cavalieri. forse saranno quattro. Il terzo, no l’Olanda, l’Inghilterra, la Ma sono tante cose che mesma anche il quarto potrebbero esseSvizzera, l’Austria, ce n’erano se insieme all’ospitalità e alla re a Palermo. diversi. facilità con cui le persone posPiù attenzio- «Cerchiamo di avere sempre la La Svizzera sono divertirsi. Molta gente, a ne c’è per la collaborazione per fare il soprattutto è parte che per il montepremi, stata molto nostra Sicilia viene per divertirsi, per pase meglio è. possibile per questo sport e per presente. La sare dei weekend, per non dire Cerchiamo di far conosce re l a nos tr a Richard, che delle settimane e trascorrere ha vinto da avere sempre regione soprattutto » le vacanze.» la collaborazionoi due volte il Gran Premio, è stata quarta alla Nel corso di queste manifene per fare il possibile per questo Coppa del Mondo in Svizzera, a stazioni, come viene curato il sport e per far conoscere la nostra Ginevra. Abbiamo avuto anche rapporto con i giovani che si regione soprattutto.» E questa è stata una buona un campione olimpico tedesco. affacciano per la prima volta occasione… Tutti cavalieri di alto livello.» agli sport equestri?
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Notizie Notizie EquiNewsSicilia
Prima Tappa
Campionato Provinciale Trapani
di Annalisa Castronovo
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l 25 aprile al “Centro Ippico Il Pegno” di Alcamo si è svolta la gara che inaugura il Campionato Provinciale di salto ostacoli di Trapani. Si tratta della prima di otto tappe, le altre, infatti, sono previste con la formula del One Day il 23 maggio al “Circolo Ippico La Sella d’Oro” (Mazara del Vallo), il 13 giugno e il 4 luglio all’“Equitazione Club Marsala”, il 29 agosto al “Centro Ippico Lo Sperone” (Alcamo), il 26 Settembre al “Circolo Ippico Il Pegno” (Trapani), il 17 Ottobre al “Centro Ippico Lo Sperone” (Alcamo) e il 14 Novembre al “Circolo Ippico La Sella d’Oro” (Mazara del Vallo). Il direttore di campo del Campionato è stato il marsalese Tommaso Favata, mentre a comporre la giuria – oltre al presidente nominato dal Comitato Regionale F.I.S.E., Mela Garofalo – sono stati Sabrina Parrinello e Giovanni Mangogna. In questa seconda edizione i montepremi della prima tappa non erano costituiti solo da trofei e punti ma anche da premi in gettoni d’oro per le categorie C115, C120 e C130. Queste, infatti, si sono esibite per ultime, nell’ordine 18
dietro a BP60, B80, BP90, BP100, B100 e B110. La novità dell’anno sta nell’inserimento delle categorie delle “sei barriere” e della prova di “potenza”, assenti da diverso tempo dalle competizioni dell’isola. Alla cerimonia di chiusura del Campionato, che si svolgerà il prossimo primo dicembre, verranno proclamati i campioni e assegnato loro anche un Super Premio che tocca un valore massimo, per la categoria C120, di 1.200,00 euro (classifica finale su 6 tappe esclusi i peggiori 2 risultati). I premi e i titoli vengono messi in palio per tutti i partecipanti a prescindere dalla residenza sportiva in provincia di Trapani. In realtà una gara di questo tipo è orientata a cavalieri la cui residenza sia nel raggio di circa cento chilometri dal Centro di riferimento. Lo scopo, infatti, è quello di ottimizzare i costi, che sono decisamente più contenuti rispetto a quelli delle gare regionali o superiori, soprattutto per le famiglie dei ragazzi partecipanti. Sebbene si tratti, in casi come questo, di concorsi minori, tali gare conservano una certa importanza. Non si tratta solo di occasioni ludiche o di divertimento, ma di una vera e propria “palestra”.
Ai ragazzi viene data la possibilità di crescere, di fare nuove esperienze, sia che si tratti di prime assolute o di passaggi di categoria. Nonostante il tracciato presentato sia stato molto simile a quello previsto per il Trofeo Trinacria, la competizione si è svolta con meno agonismo ed è stata più improntata ai valori dell’amicizia e dello sport, ciò non solo a beneficio degli allievi ma anche degli istruttori, nonché dei giudici e del direttore di campo ai quali è stata data l’opportunità di vivere la competizione con meno stress. Insomma, per tutti, sul magone ha vinto lo spirito sportivo in un concorso “vecchio stampo” nel quale si è respirata un’aria d’altri tempi.
Nino Culcasi al microfono di «Equinews Sicilia»
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n occasione della prima tappa del vogliare la gente a partecipare ai Campionato Provinciale 2010, concorsi, anche organizzando delle grosse manifestazioni come il tenutasi lo scorso 25 aprile al Trofeo Trinacria, anche sdoppian“Circolo Ippico Il Pegno” di Alcamo, do per esempio il Trofeo Sicilia, il Rosario Seminerio ha intervistato il vicepresidente del circolo organizzatoTrofeo di dressage e cercando, mare della manifestazione, Nino Culcasi. gari, di essere anche più selettivi Ecco come si è svolto l’incontro. in modo che la gente si avvicini a questa disciplina.» Seminerio: Abbiamo visto che il Nino Culcasi Parliamo adesso dei costi: voi “Pegno” quest’anno ha fatto il state sostenendo una spesa che, pieno di manifestazioni. zione che sono alla prima gara per il numero di partenti che ci Culcasi: «No, abbiamo cercato di in assoluto nella B80, per loro sono, non è considerabile come dare linfa all’equitazione isolana, in particolare a quella della Sicilia era come andare a fare il “Gran “un affare economico”. occidentale, come del resto anche Premio”. «Lo facciamo per passione, per la l’anno scorso. Purtroppo Palermo «Il nostro Centro ha avuto una passione che abbiamo per il cavall’anno scorso era andata male e lo e perché abbiamo un Centro. Se grande evoluzione quest’anno. Ci noi, con queste otto tappe che absono molti più ragazzini, stiamo cuqualche volta ci rimettiamo, ci sabiamo realizrando il vivaio ranno altre volte in cui avremo dei zato, abbiamo “La base di un Centro per andare per crescere di guadagni. È giusto per incentivare smosso un po’ avanti, la linfa vera, è il vivaio nuovo. La base i bambini a partecipare alle gare ed le acque.» di un Centro i genitori ad avvicinarsi a questo senza il quale non c’è ricambio” Sì, quest’ansport. Noi siamo cresciuti da poco per andare no avete organizzato una delle avanti, la linfa vera, è il vivaio sensebbene Marsala sia sempre stata tappe del Trofeo Sicilia… il capo dell’equitazione.» za il quale non c’è ricambio.» Parliamo adesso con il Culcasi «Quest’anno abbiamo realizzato la Diciamo che l’impegno economiseconda tappa del Trofeo con bei consigliere: quest’anno avete fatco che state sostenendo è per una numeri, è andata bene la gara, anto tanto, così come negli anni pascrescita futura dell’equitazione. che se per quanto concerne il tempo sati, con la gestione Matarazzo. «È un progetto per il futuro, certo.» era un periodo un po’ strano, era A questi andrebbe fatto un plauChi ha avuto l’idea di questo Trofeo? fine febbraio.» so per le grandi idee, ha rinno«E’ stata mia e di Tommaso Favata Credo che tu abbia fatto qualcoin collaborazione con “Lo Sperone” di vato totalmente l’equitazione in sa pure sull’endurance, no? Alcamo e “La Sella d’Oro” di Mazara Sicilia e quest’anno, tra l’altro, è «Nei primi di marzo ho fatto una del Vallo. Quindi il progetto l’abbiastato sdoppiato il Trofeo Sicilia. gara di endurance. Anzi l’ho associamo approntato l’anno scorso ed è anIn un parallelismo che facciamo ta al ranking di Luca Giannangeli, dato bene, con ottimi risultati anche fra il dressage in Sicilia inserito un ragazzo di sport che è il delegato a causa della mancanza di altre manel salto a ostacoli e il dressage endurance della Fise.» nifestazioni puro come Ritornando al Trofeo Provinciale quest’anno i “Cerchiamo di lavorare per questa nella zona.» state cercando, quindi, di creanumeri sem- Regione, cerchiamo di dare linfa a Il problema, re una serie di manifestazioni brano esserforse, è prosi ribaltati. quest’attività che, purtroppo come tutte prio econoa basso costo. «Un giro nostro, più che altro, e poi per Questa di- le altre attività sportive, momentaneamente mico dato chi si vuole accodare anche al di fuori sciplina, se ne soffre a causa della crisi economica” che il buddella provincia, per carità. Non è risercontinuasse get di un alvato alla sola provincia di Trapani.» a essere curata, potrebbe dare lievo è spesso limitato. Però c’è Anche perché c’era l’esigenza di però degli ottimi risultati. In anche bisogno di concorsi come avere qualche concorso di allenaquesto, perché le scuole hanno ogni caso, adesso, il dressage ha mento, cioè dove le categorie non bisogno di fare emergere il vivaun suo spazio, ha le sue gare. E si rivelino troppo impegnative. io e non possono farlo al Trofeo poi, anche il Trofeo Trinacria è «Eventi di preparazione per le granSicilia che è troppo impegnativo. un’altra grossa innovazione. di gare, perché non si può pensare «Cerchiamo di lavorare per questa «Già. Quest’anno siamo persino di partecipare soltanto a quelle di Regione, cerchiamo di dare linfa a riusciti a fare tre manifestazioni rilievo. E’ nell’interesse della prepaquest’attività che, purtroppo come grosse nella Sicilia occidentale e razione del binomio, ed in particotutte le altre attività sportive, motre nella Sicilia orientale, abbiamo lare del suo istruttore, partecipare fatto questa suddivisione. L’anno mentaneamente ne soffre a causa a manifestazioni meno impegnative scorso, purtroppo, abbiamo fatto della crisi economica (e anche il regolamento a livello nazionale con cinque tappe nella Sicilia orientale per rodare cavallo e cavaliere.» e soltanto una nella Sicilia occidenquesta riduzione dei costi), facendo Ci sono alcuni ragazzi che hanno partecipato alla manifestatale, nessuna qui a Trapani.» dei piccoli One Day, cercando di in19
Notizie Notizie EquiNewsSicilia
Equinews incontra Barresi
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n occasione del Campionato Provinciale Salto Ostacoli abbiamo chiesto un parere sulla manifestazione ad Antonino Barresi, istruttore Fise di secondo livello ed istruttore del Premio. Ecco il botta e risposta con Equinews Sicilia. Equinews: Alcuni sostengono che queste manifestazioni siano importanti perché non impegnative come Trofeo Sicilia o Trofeo Trinacria, ma servono comunque per tirare fuori il vivaio. Cosa ne pensa? Barresi: «Penso che l’iniziativa sia molto positiva perché fa contenere le spese rispetto a quando si propone a un genitore ogni mese una trasferta che, oltre al costo del cavallo, costa 500 - 600 euro. Invece, con questo tipo di manifestazione si partecipa, al massimo, con una spesa di circa100 euro. Ai ragazzi di Trapani, poi, spetta pagare la sola iscrizione e quindi vengono facilmente invogliati a partecipare. Si tratta di un’ottima palestra per questi ragazzini che si inseriscono nel mondo dell’equitazione con costi limitati e che li prepara a un futuro, sebbene abbiano la possibilità di una crescita graduale.» Come hanno già fatto altri istruttori, ha portato i ragazzi che gareggiano per le prime volte per dargli la possibilità di
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fare esperienza con dei percorsi meno impegnativi? «Sì, penso che sia una manifestazione riuscita per questo motivo, senza trascurare il tempo e la giornata. Andare a Catania, ad Augusta o Siracusa è un lungo viaggio: quattro ore di van, albergo, con costi molto alti, elevati. Quando i binomi sono competitivi ne vale la pena ma per fare esperienza non si possono portare dei bambini così lontano. Questo è fondamentale, è basilare avere questa palestra per riuscire a tirarli fuori e fargli fare esperienza. Quelli che emergono, poi, vanno avanti, giustamente, perché alla fine l’obiettivo è quello.» A proposito di Trofei, vorremmo una sua opinione sul Trofeo Trinacria. «Penso che sia un esperimento che valga la pena fare. Io non ho binomi di 100 competitivi per andarlo a fare, anche perché abbiamo affrontato due, tre gare del Trofeo Sicilia. Ora faremo pure Sciacca, quindi quest’anno non lo faremo, ma spero per il prossimo di avere binomi competitivi. Penso sia positivo perché in tante tappe si può seguire il binomio sempre sullo stesso percorso, vedendo se effettivamente il ragazzo sta andando avanti e quindi lavora a casa, se ci sono delle evoluzioni oppure delle involuzioni.»
Antonino Barresi E quando invece lavora a casa sua, utilizza lo schema che ha dettato la Federazione? «Sì, l’ho già usato; poi in esercizio faccio eseguire le diritture e le spezzate con i compiti richiesti. Ritengo che sia positivo far ripetere lo stesso esercizio per fare crescere il binomio. Credo che sia un’indicazione ben motivata. Sono sei tempi, penso che sia comodo per un allievo alle prime armi. Anche le girate sono utili nel percorso. In conclusione, ancora una volta viene sottolineata la necessità di creare opportunità concrete per i giovanissimi, opportunità che non li portino necessariamente ad affrontare viaggi lunghi e costosi, ma il cui impegno e le relative difficoltà siano proporzionate alle abilità dimostrate e all’entità della gara stessa.»
In breve In breve EquiNewsSicilia
Giornata della Memoria, all’Happy Stable un incontro tra bimbi e istituzioni sui beni confiscati di Claudia Santoro
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ncontro tra bambini e istituzioni all’Happy Stable di Terrasini. La Onlus che ha sede in un terreno confiscato alla mafia, ha ospitato domenica 23 un incontro tra 100 bimbi delle scuole elementari del Comune di Terrasini, il Sindaco, Girolamo Consiglio, il procuratore Capo della Repubblica di Palermo Francesco Messineo e alcuni componenti dell’Amministrazione Comunale per celebrare l’anniversario della strage di capaci in cui hanno perso la vita il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli agenti di scorta nel 1992. Ai bambini, che hanno visitato gli impianti della Onlus Happy Stable e hanno compreso come beni confiscati alla criminalità organizzata possano essere riconsegnati alla collettività , sono stati consegnati dei cappellini con la scritta “NO MAFIA”. Già lo scorso anno l’Associazione di Terrasini aveva ospitato una moltitudine di ciclisti, tra i quali quelli del Gruppo Sportivo della Polizia di Stato, che hanno terminato la loro maratona ciclistica proprio negli impianti confiscati alla mafia e gestiti dalla stessa Happy Stable.
Fise nazionale: fissati i primi obiettivi a breve scadenza Il Consiglio federale nazionale avvia le proprie attività con una relazione del presidente ricca di possibili e nuove attività. “Un elemento fondamentale è rappresentato dall’arrivo del nuovo direttore sportivo David Holmes - ha detto Paulgross - che sta già portando la sua esperienza sull’attività di tutte le discipline WEG e non solo. Holmes è un professionista di grande qualità, un vero britannico, un uomo integerrimo, che nemmeno conosce i contenuti pseudopolitici che spesso, purtroppo, caratterizzano la nostra realtà. A lui verrà affidata anche la guida del Dressage, disciplina che ha gestito per 10 anni in Inghilterra da massimo responsabile”. Ciò detto si è passati alla “questione” Pratoni: “per i Pratoni del Vivaro – ha proseguito Paulgorss - si prospettano in accordo con il CONI tre possibili soluzioni per il futuro. Intanto l’Impianto è confermato nella nostra completa disponibilità per i prossimi 20 anni. L’accordo quadro con il CONI prevede poi un eventuale acquisto, un affitto o, possibilità al momento più interessante, una cogestione, ovviamente al fianco di CONI Servizi. L’ambizione è quella di arrivare ad un autofinanziamento della struttura, che ha tutte le potenzialità per sostenersi in proprio, se non
addirittura per trasformarsi in una fonte di reddito. Tra l’altro, al pari di quanto avviene per i centri tecnici di altre federazioni, il CONI ci riconoscerà a breve un contributo. Sempre con il Foro Italico abbiamo concordato una proroga al 30 giugno per la presentazione del piano di risanamento dei conti che, come noto, abbiamo ereditato con notevoli passività. Abbiamo ovviamente necessità di incrementare il finanziamento delle attività sportive: per questa ragione ci siamo dotati di un ufficio marketing e stiamo potenziando il settore comunicazione, per il quale entro fine mese annunceremo importanti novità”. Novità che si prospettano in un settore che, almeno fino ad oggi, è risultato assolutamente carente e privo di iniziative. “Proprio alla luce del nostro progetto di sviluppo delle entrate – ha poi continuato il massimi esponente Fise - avvertiamo la necessità di un’immagine sempre più pulita dell’attività. Quello del doping è un problema dello sport in genere, non solo dell’equitazione. Per quanto ci riguarda è per altro un problema che non coinvolge soltanto il singolo ma tutto il nostro mondo. Un caso di positività non mette in ginocchio solo un binomio, ma si ripercuote su tutto il movimento, creando difficoltà indicibili anche alla ricerca di nuove risorse. Per questo promuoveremo presto un’iniziativa forte che da un lato impegni tutti i nostri atleti a una
rigorosa presa di coscienza e assunzione di responsabilità (nella scia delle scelte di assoluto rigore effettuate in questi mesi dal CONI) e, dall’altro, diffonda un programma di educazione per tutti gli addetti ai lavori, un progetto di comunicazione costante in parte già avviato, un continuo aggiornamento della strategia che, anche nel rispetto delle recenti indicazioni della FEI, chiameremo del Clean Sport.” Infine, notizia attesa ormai da tempo visto che sono stati tra i maggiori sostenitori elettorali del Presidente, finalmente l’Aiapc ha ricevuto il proprio riconoscimento da parte della Fise: “E’ stato deliberato inoltre il riconoscimento dell’AIPAC, Associazione Italiana Proprietari Allevatori Cavalli – si legge nella nota Fise - Il Presidente Paulgross ha presentato al governo federale Pierpaolo Ferilli, Presidente dell’Aipac, sottolineando la volontà della Fise di puntare allo sport cercando interlocutori che abbiano il nostro stesso interesse: svolgere al meglio l’attività agonistica, ideare progettualità specifiche per lo sviluppo dello sport”. E non a caso, si legge sempre nel comunicato Fise, “Ferilli ha ringraziato il Consiglio federale ribadendo la scelta dell’associazione, che sin dalla sua nascita ha lottato per rivoluzionare un sistema statico. Cerchiamo la politica del fare, piuttosto che del dire, sforzandoci anche di svolgere un ruolo di collante con le altre associazioni”. 21
IlIl fattofatto EquiNewsSicilia
Bronzo all’Italia nella Coppa delle Nazioni Children Decisivo per gli azzurri, il doppio netto messo a segno dal giovane Ernesto Vacirca in sella a Voilà
Ernesto Varcica
di Claudia Santoro
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edaglia di bronzo per l’Italia al Csio giovanile di Lamprechthausen in Austria nella Coppa delle Nazioni Children. Decisivo per gli azzurri, il doppio netto messo a segno dal giovane catanese Ernesto Vacirca in sella a Voila per il quale l’Italia ha ottenuto la terza posizione tra dieci squadre partecipanti. Il giovane cavaliere tesserato al circolo ippico Valverde e istruito dal padre Salvatore, nella giornata di apertura aveva chiuso la gara a tempo senza errori in 63,20, conquistando il nono posto sui 75 partenti e facendo registrare il miglior risultato italiano della prova. La squadra azzurra è stata capitanata da Gianluca Bormioli e composta da Alice Sultana su Simsalabim (4/4), Marcello Manganotti su Amazone (0/0), Ernesto Vacirca su Voila (0/0) e Matias Alvaro su Elitloppet (8/4). Il team azzurro ha chiuso le due manche con 8 penalità (4/4) a pari merito con la Polonia (0/8) mentre al secondo posto si è piazzata l’Austria con 4 penalità (0/4) nella due manche e 12 penalità al barrage nel tempo di 122.93. Primo gradino del podio per il team francese che ha chiuso le due manche con 4 pe-
nalità (0/4) e il barrage con 12 in 117.14 secondi. Equinews ha scambiato due battute sulla gara con il giovane campione, Ernesto Vacirca, che ha portato con onore i colori azzurri, prima, e quelli della Sicilia, poi. Quali emozioni hai provato calpestando il campo austriaco? «Un’emozione intensa, soprattutto perché il mio percorso era importante dopo i primi due. Il livello dei binomi era molto alto, sono quelli che si stanno preparando per gli europei ai quali vorrei partecipare anche io.» Il segreto per aver effettuato l’unico netto? «Tutto in un’unica parola: concentrazione.» Come gesti-
sci il rapporto tra sport e scuola? «Avendo meno tempo devo impegnarmi molto per ottimizzarlo, fino a questo momento ci sono riuscito abbastanza bene.» Come ti sei trovato con il resto della squadra? «Molto bene, ci siamo sostenuti a vicenda e abbiamo condiviso tanti bei momenti, in albergo, a pranzo, eravamo spesso insieme.» Cosa ci dici sul cavallo con il quale hai partecipato alla Coppa? «Voilà ha 8 anni. È arrivata l’anno scorso e l’ho provata in gara dimostrandosi subito all’altezza. All’inizio era difficile da gestire, ma lavorando costantemente è migliorata molto.»
Marcello Tir Tiribocchi Manganotti,Ernesto Vacirca, Alice Sultan, Matias Alvaro
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Dressage DR ES SAG E EquiNewsSicilia
Trofeo Sicilia DRESSAGE, le di di Claudia Santoro
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l dressage diventa protagonista di quattro interi weekend della stagione agonistica 2010, sebbene la crisi economica e il minor numero di praticanti rispetto al salto ostacoli abbiano prodotto un decremento delle iscrizioni rispetto al 2009. Fiduciosi, comunque, istruttori e cavalieri che ritengono l’iniziativa del Comitato Regionale Fise Sicilia una buona idea. Il Trofeo Sicilia, che da sette anni coinvolge l’intero panorama equestre dell’isola, si è scisso quest’anno separando il dressage dal salto ostacoli e creando un terzo Trofeo che punta sullo stile dei giovani cavalieri. Il Trofeo
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Sicilia di Dressage, insieme al Trofeo di Equitation denominato “Trinacria” e a quello di salto ostacoli, completa la triade delle manifestazioni federali organizzate dal Comitato Regionale Fise Sicilia. Il dressage, con le sue categorie a giudizio, si svolge in quattro tappe. La prima il 30 e 31 gennaio al Sisa di Aci S. Antonio (Ct), la seconda il 6 e 7 marzo al circolo ippico Ulivi di San Giovanni La Punta (CT), la terza tappa il 29 e 30 maggio al Sir di Ragusa e la quarta ed ultima tappa il 17 e 18 luglio al club ippico la Palma di Messina. “Sicuramente per i dressagisti e le loro famiglie è più comodo – afferma Liliana Dominici, istruttrice del Ferretti di Messina – Prima erano sacrificati, dovevano perdere un giorno in più di scuola, e per i ragazzini è importante. Mentre ora con due giornate di gara c’è una maggiore soddisfazione e non ci sente di serie B. Comunque i ragazzi che praticano il dressage non sono gli stessi che fanno il salto ostacoli”. Il Trofeo Sicilia Dressage, vetrina dei giovani cavalieri del panorama equestre siciliano, qualificante per il Trofeo GID, destina, infatti, ai partecipanti ben due giornate di gara disputando le categorie E 80, E 100, E 300, F 100, M 100, il sabato, mentre E 210, F 200 e M 205 la domenica, ma ottiene meno iscrizioni. Se quasi nessuna variazione c’è stata nella categoria promesse, il numero di iscritti è sceso sensibilmente nella categoria E passando da 68 nel 2009 a 22 nel 2010. Alta la percentuale di assenteismo anche nella categoria F che da 18 è passata a 10 partecipanti. Novità del 2010 la categoria M, media, nella quale si calcolano 6 partecipanti nel 2010. Nel 2009 la M era prevista dal comitato organizzatore fuori concorso. Il dressage, forse, è una disciplina ancora poco praticata nell’isola, se pur molto importante per lo stile e propedeutica al salto ostacoli. Non sarà un caso, allora, che sul podio, nel 2009, siano saliti
sempre gli stessi circoli: il Club Paolo Ferretti (ME) con l’istruttore Liliana Dominici, l’ASD Passiti (CT) con Massimo Riccio e il Centro Ippico La Palma (ME) con Bruno Nasisi ai quali nel 2010 si sono aggiunti la società ippica ragusana (RG) con Mario Blandini e La Plaja (CT) con Melania Milesi. Si avverte così una specializzazione del dressage, aumentano i circoli, ma diminuiscono i partecipanti perché la maggior parte degli iscritti sono cavalieri della Sicilia Orientale che hanno scelto il dressage al salto ostacoli o alle altre discipline equestri. “Finalmente il dressage ha preso una sua specialità – afferma Massimo Riccio istruttore di Xenia Shuman al Passitti di Catania che ha vinto la categoria F con Zitnas Vito - Ci sono cavalieri che fanno il dressage e cavalieri che sono indirizzati al salto. Si sta cercando di dividere le due discipline, come era inevitabile, cercando di creare due settori. Credo che in Sicilia ancora sia presto per fare una cosa del genere. Non perché non c’è la maturità, ma perché l’attuale crisi economica non consente una tipologia del genere perché tanti genitori non sono disponibili a spendere dei soldi per seguire separatamente l’iter del dressage e quello del salto ostacoli. Con la nuova modalità, però le gare si disputano in due giornate e si ha la possibilità di fare più prove rispetto allo scorso anno. Ci sono dei pro e dei contro”. Nel regolamento del 2009, quando ancora il Trofeo Sicilia prevedeva la disputa del dressage il venerdì pomeriggio e del salto ostacoli sabato e domenica, si leggeva: “Giunto alla 7^ edizione, il Trofeo Sicilia non cambierà impostazione per la parte tecnica e sposta sempre di più l’attenzione verso i cavalieri giovani, in particolare quelli su pony – continua la nota - Si propone molteplici obiettivi: periodicità, progressione tecnica, crescita dei binomi, diffusione e crescita della disciplina del Dressage, crescita dell’attività pony, definizione di
ifferenze tra il 2009 ed il 2010 squadre rappresentative, miglioramento degli impianti; quindi quegli obiettivi che questo Comitato Regionale ha sempre portato avanti nei suoi programmi di sviluppo per il quadriennio e per la capillare e corretta diffusione delle discipline equestri”. Nato nel 2000 grazie all’opera dell’attuale direttivo del Comitato Fise Sicilia, il Trofeo ha riscosso negli anni il successo previsto, tanto da accogliere cavalieri e amazzoni da tutta la regione interessati a prendere parte sia alle prove di dressage che a quelle di salto ostacoli. Nel 2010 ha cambiato impostazione e occupa due intere giornate ogni due mesi nel calendario nazionale Fise di salto ostacoli e dressage, ottenendo una nuova autonomia, più spazio e maggiore evidenza rispetto alla disciplina equestre più conosciuta in Sicilia, ovvero il salto ostacoli. Nel corso degli anni, però, la disciplina stessa in Sicilia ha visto cambiare i suoi frequentatori. Sono numerosi i binomi che si specializzano nella disciplina dedicandosi esclusivamente al dressage. A giudicare i binomi, nelle quattro tappe, è stata una giuria composta da esperti siciliani e presieduta da professionisti nazionali ed internazionali chiamati dal Comitato Regionale per creare anche un’occasione di crescita e confronto tra gli stessi giudici. Tra gli istruttori si è vista un po’ di remora sul lavoro dei giudici, ma c’è chi affronta il caso con rassegnazione e chi, invece, lo fa presente anche alla Federazione. “Il dressage è una categoria a giudizio e come tale è sempre fonte di critiche e di discussioni. – dice Liliana Dominici - Ci sono state situazioni in cui sono rimasta più soddisfatta e altre in cui lo sono stata meno, ma fa parte dello sport”. Meno rassegnato e più disposto a cambiare lo stato dei fatti sembra Massimo Riccio “Ci sono dei giudici validi e altri che lo sono meno. Il Comitato Regionale o il comitato organizzatore dovrebbero prendere in considerazione il fatto di non invitarli. I giudici,
infatti, sono anche coloro i quali sentenziano la buona riuscita di una manifestazione e bisognerebbe essere più attenti a chiamare giudici validi che sicuramente portano un vantaggio al circolo”. Positivo anche il giudizio degli stessi cavalieri che devono sostenere i costi di iscrizione, trasferta e mantenimento del cavallo.
Remore solo per i più giovani ai quali manca il confronto e il contatto con gli amici degli altri centri della Sicilia che solitamente incontravano ai concorsi di salto ostacoli. “Penso che questa separazione sia un’idea positiva perché finalmente abbiamo due giorni di gara - dice la giovane amazzone, Elsa Calcaterra, che, tesserata al Ferretti, ha vinto la categoria E in sella Korreborg’s N - Certo però con il salto ostacoli era più divertente, conoscevamo ragazzi di altri maneggi e c’era maggior confronto. Mi piacerebbe avere un tecnico federale durante le gare – aggiunge - Proporrei Giorgia Gotti con la quale ho partecipato a diversi stage. L’ultimo che ho fatto è stato a Catania con Fouad”. Il nome di Giorgia Gotti, amazzone ed istruttore federale con oltre vent’anni di esperienza nativa di Monza, è molto conosciuto in Sicilia. L’anno scorso era presente alle gare in qualità di tecnico Federale ed ha seguito da vicino i giovani novizi della disciplina nello scenario locale. Quest’anno i cavalieri e le amazzoni siciliani hanno dovuto organizzare stage privati e richiedono la sua presenza per il Trofeo il prossimo anno. 25
Non salti Non solosolo salti EquiNewsSicilia
Ippoterapia Salute «a cavallo» A chi è rivolta dunque l’ippoterapia? Essa trova adeguata applicazione in soggetti affetti da varie patologie: dalla paralisi cerebrale infantile, all’autismo, alla sindrome di Down. Tuttavia è utile anche nelle patologie acquisite, per esempio, in conseguenza di traumi correlati all’infortunistica stradale o del lavoro. La Tmc riguarda, dunque, le disabilità da
I costi da sostenere possono essere
ingenti per un privato, così il
Comune
di
Palermo
nell’ultimo
decennio ha cercato di reperire i fondi necessari per predisporre e organizzare il servizio
di Annalisa Castronovo
te. Solo nei primi anni Sessanta, però, lo psichiatra infantile Boris ’ ippoterapia, riabilitaLevinson teorizzò l’importanza della cosiddetta pet therapy, vale zione equestre o Terapia a dire della terapia mediante il con il Mezzo del Cavallo (T.M.C.), consiste in un insieme supporto di un pet, cioè di un anidi tecniche di carattere medico male domestico o da compagnia. che avvalendosi dell’ausilio del L’ippoterapia diviene materia di cavallo sono orientate ad apporstudio dal 1965 e, in particolare in Italia, tale disciplina sarà tare benefici fisici e/o psicologici correttamente introdotta dalla a soggetti che soffrono di disabilità temporanea o permanente di dottoressa Danièle Nicolas Citterio tipo motorio o psichico. Se già i e dal dottor Luciano Cucchi nel maestri Ittiti nel 3.000 a. C. face1976. L’anno seguente verrà fondata vano uso della disciplina equestre l’A.N.I.R.E. (Associazione Nazionale in pedagogia, le origini dell’ippoItaliana di Riabilitazione Equestre), terapia risalsorta con lo scogono alle pri- Valida per soggetti affetti da paralisi po «di rieducame intuizioni cerebrale infantile, all’autismo, alla re e riabilitare di Ippocrate di sindrome di Down è anche utile nelle i portatori di handicap fisici Kos, tra il V e patologie acquisite il IV secolo a. e mentali, meC., che suggerisce lunghe cavaldiante l’impiego del cavallo, e di cate come rimedio per l’insonnia; promuoverne la pratica equestre a scopo ricreativo e sportivo». tra il XVI e il XIX secolo numerosi studiosi si interessarono a Oggi tale associazione si ocdelle cure tramite il contatto con cupa anche di promuovere la gli animali. Durante gli anni ricerca scientifica nel settore, di Cinquanta Lis Hartl, donna daorganizzare e diffondere la riabilitazione equestre in Italia e di nese affetta da paraplegia, vince la Medaglia d’Argento di dressage formare degli operatori speciaalle Olimpiadi per ben due vollizzati nella Tmc.
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lesioni neuromotorie, i disturbi dell’età evolutiva e comportamentali nonché le patologie ortopediche. Affinché l’ippoterapia possa fornire i risultati sperati è necessario che tutto sia adeguatamente predisposto: dalla scelta dei cavalli agli spazi (aperti e chiusi), all’équipe che dovrà lavorare di concerto. Quest’ultima, come in ogni pet therapy, dovrà essere costituita da medico, psicologo, terapista della riabilitazione, assistente sociale, infermiere, pedagogista, veterinario, etologo, addestratore e tecnico specializzato (conduttore del pet partner), che nel caso dell’ippoterapia sarà il conduttore del cavallo, coadiuvato fra gli altri anche da fisioterapista, aiuto-fisioterapista e fisiatra. I costi da sostenere possono essere ingenti per un privato, così il Comune di Palermo nell’ultimo decennio ha reperito i fondi necessari per predisporre e organizzare – sebbene con cadenza altalenante – il servizio di ippoterapia, che fino all’anno scorso si è svolto presso la splendida e verdeggiante cornice de «La Favorita». Quest’anno il servizio è attivo ma per maggiori dettagli invitiamo i lettori a fare riferimento all’intervista all’assessore comunale Aristide Tamajo.
Il servizio di ippoterapia: incontro con l’assessore Aristide Tamajo
di Annalisa Castronovo
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a quando il Comune di Palermo ha predisposto il servizio di ippoterapia? «Siamo partiti l’anno scorso nel mese di settembre. È un progetto che abbiamo finanziato, un progetto a ore, dove si calcolano le ore – appunto – durante le quali un gruppo di esperti del progetto stesso si dedica alle cure del bambino. Dovrebbe finire a fine maggio, però stiamo cercando di reperire delle risorse per poterlo prorogare… allungare per altri tre mesi, anche perché, rispetto a qualche piccola disfunzione che c’era stata all’inizio, ora nella nuova sede della caserma «Cascino», dove c’è un centro molto accogliente, confortevole sia per i bambini sia per le famiglie, abbiamo ottenuto dei risultati notevoli, tant’è che abbiamo tutta una serie di attestati di stima, di riscontri positivi del progetto da parte dei genitori, che sono poi coloro i quali hanno il polso della situazione; valutano l’efficacia e l’efficienza del progetto rispetto alle problematiche che hanno i loro figli. Quindi fa piacere, come Amministrazione, ricevere questi attestati, questo incitamento a proseguire, perché l’obiettivo finale ovviamente è il bambino. Quando il bambino arriva a casa, torna contento e tangibilmente si vedono dei progressi per noi è la più grande soddisfazione… anche soprattutto per le famiglie, è qualcosa di stupendo.»
è stata inizialmente «La Favorita», ma abbiamo avuto moltissimi problemi perché è una struttura in fase di miglioramento dal punto di vista funzionale e la cooperativa «La Lucerna», che è la cooperativa che gestisce il progetto in convenzione col Comune, ha trovato questo sito che è eccezionale. Io ci sono stato prima di ripartire a marzo e di cambiare sede e ho notato veramente che c’è una struttura molto accogliente e molto bella tant’è che si vedono ora i Aristide Tamajo frutti, perché c’è una bella pista, c’è pure personale della caserma che si dedica a quest’attività e le cose stanQuindi il Comune intende rinno andando per il meglio.» novare l’iniziativa per questi tre Avete avuto un buon riscontro mesi… «Se avessimo avuto le risorse di utenti? «Sì, diciamo che è una l’avremmo già fatto. Stiamo cercando terapia che va per la maggiore e viene di reperire delle risorse attraverso un richiesta. È nostra intenzione – come emendamento al bilancio che sarà aple dicevo – di cercare di continuare provato quanto prima dal Consiglio e quindi siamo sulla strada giusta.» comunale o stiamo cercando di vedeSolitamente, ogni anno, a quanre se possiamo reperire delle risorti disabili è rivolta? «Quest’anno, se attraverso altri canali, o quelli di iscrizioni ce n’erano quasi duedell’A.S.P. di Palermo o all’interno cento e devo dire del programma della Legge 328, «Stiamo cercando di reperire delle che questo, in un è un piano di zona risorse attraverso un emendamento al certo senso, è un del distretto 42; bilancio che sarà approvato quanto po’ un handicap perché il numero stiamo vedendo se prima dal Consiglio comunale» è molto grande riè possibile stanziaspetto alla disponibilità finanziaria re delle somme per poter prorogare di per cui, secondo me, questo è uno dei altri tre mesi questo progetto.» parametri che deve essere rivalutato In genere, questo progetto a alla luce dell’efficienza del servizio quali disabili si rivolge? «Sono stesso. Offrire un servizio a duedisabili con diverse tipologie di dicento persone e farlo male non dà sabilità: motorie, psichiche, ecc… È risultati, meglio ridurre il numero, un tipo di terapia che è utile e va bene per tutt’una serie di disagi.» portarlo a ottanta o cento, ed avere dei riscontri, diciamo, più diretti e Quindi la struttura non sarà che diano risultati concreti.» «La Favorita»? «No, la struttura
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Conosciamo l’Eas, modello per le comunicazioni fiscali delle associazioni di Francesco Pagano*
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ello scorso numero ci siamo lasciati con la costituzione della nostra associazione equestre. Sebbene abbia avuto inizio, purtroppo, dal punto di vista burocrati-
co non avrà (ahinoi!) mai fine. Infatti, tutti gli enti associativi così come la nostra Associazione Sportiva Equestre che intrattiene un regime contabile agevolato, dovrà entro sessanta giorni dalla sua costituzione e comunque non oltre il 30 ottobre di ogni anno fiscale, presentare all’Agenzia delle Entrate un prospetto riepilogativo dei movimenti e delle attività praticate presso il centro. Da diversi anni a questa parte, più volte l’Agenzia delle Entrate ha lasciato intendere la volontà di creare una sorta di “dichiarazione dei redditi” che potesse monitorare in maniera chiara,
Francesco Pagano
i movimenti economici che gli http://www.agenziaentrate.it; anche la redazione non è diffienti di tipo associativo avessero durante l’esercizio fiscale. Non coltosa, un qualsiasi presidente avendo tali enti l’obbligatorietà di associazione, pur non avendo di dover compilare “l’unico” e conoscenze in materia fiscale ma che viva un minimo la vita del presentarlo all’erario ecco che nasce, con un decreto legge emacentro, oltre ad essere obbligato a nato a novembre del sottoscrivere il model2008, il Modello per la L’A ge nzia de lle lo EAS può tranquilcomunicazione dei dati con scarso Entrate ha ideato lamente, rilevanti ai fini fiscali margine di errore, deda parte degli enti as- l’Eas, una sorta di dicarsi alla compilaziosociativi o più sempli- “dichiarazione dei ne. Tutto cambia invecemente detto modello redditi” per monitorare ce per quanto riguarda EAS. In un primo mo- i movimenti economici la presentazione: solo mento sembrava che degli enti di tipo un professionista abilitato ha gli strumenti le Associazioni sporassociativo adatti, messi a dispotive dilettantistiche sizione dall’Agenzia fossero esonerate da delle Entrate sul territorio, per tale adempimento. Ma le ultieffettuare l’esclusiva presentaziome circolari emesse dall’Agenzia hanno chiarito che anch’esse ne telematica. purtroppo non potevano venire meno a tale impegno. Tuttavia Dott.re commercialista coloro che non hanno goduto di determinati introiti commerciali e che sono regolarmente iscritte al registro del Coni, hanno la possibilità di presentare un modello in forma ridotta, chiamato appunto Modello EAS semplificato. Definiremo quindi ordinario quel modello compilato in ogni sua singola parte, viceversa sarà definito semplificato se compilato solo in alcune parti del modello stesso e specificatamente oltre che dalla prima sessione contenente i dati anagrafici dell’ente e del rappresentante legale, si dovrà compilare anche il punto 4) articolazioni territoriali; il punto 5) articolazioni territoriali e/o funzionali di altri enti; il punto 6) affiliazioni ad enti o gruppi; il punto 20) proventi per attività di sponsorizzazioni o pubblicità; il punto 25) discipline prevalenti praticate ed il punto 26) attività specifiche svolte. Reperire il modello è abbastanza semplice, basta scaricarlo nella sezione modulistica all’interno del sito 29
IUS Ius Equus EQUUS
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Il cavallo come “re di Carlo Riela* con la collaborazione di Adele Pupella
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i inaugura da oggi una nuova rubrica che ha lo scopo, e certo non la presunzione, di fornire a Voi tutti alcune informazioni sulle problematiche giuridiche che il cavaliere, sia esso proprietario o possessore temporaneo di un cavallo ovvero titolare di un maneggio, non può esimersi dal conoscere. Certo, non è semplice analizzare tutti gli aspetti giuridici facenti capo al cavallo sia per l’ampiezza degli argomenti da trattare, sia per la frammentazione dei profili sotto i quali andrebbe sviluppata la materia. Tuttavia, nel corso di questa rubrica si cercherà di affrontare in maniera generale le questioni giuridiche che è bene conoscere per evitare spiacevoli sorprese legate agli imprevisti che, talvolta, possono capitare a coloro che si avvicinano al mondo del cavallo. Prima di analizzare alcuni degli aspetti più rilevanti del rapporto “legge-cavallo”, ritengo sia necessario comprendere cosa rappresenti per il diritto il cavallo ovvero quale sia la sua natura giuridica. Per la legge, il cavallo è considerato una “cosa” ossia un oggetto di un diritto (o di una serie di diritti) di cui sono titolari le persone che di volta in volta, anche sotto profili diversi, vengono in rapporto con esso. A norma dell’art. 810 del codice ci30
vile, infatti, le cose inanimate e gli animali costituiscono soltanto “beni”, cioè “cose che possono formare oggetto di diritti”. Da ciò deriva che il cavallo appartiene alla categoria dei beni mobili (art. 812 c.c. ult. comma) produttivi di frutti (art. 820 c.c.); frutti che appartengono, di regola, al proprietario del cavallo salvo che la loro proprietà non sia stata attribuita ad altri, nel qual caso la proprietà sui frutti si acquisisce solo con il parto, al momento della separazione del figlio dalla madre (art. 821 c.c.). Sebbene il cavallo non sia considerato dal nostro ordinamento un soggetto giuridico idoneo ad essere titolari di diritti, costituisce pur sempre una res capace di provocare effetti giuridici in capo a chi la detiene. La suddetta osservazione ci consente di affrontare, seppur in linea generale, le problematiche connesse alla varie forme di responsabilità derivanti dal comportamento del cavallo. Dobbiamo, infatti, considerare che il cavallo, oltre a essere uno strumento di divertimento o di lavoro, è allo stesso tempo fonte di responsabilità. La materia della responsabilità è molto vasta e complessa è può riguardare non soltanto il cavaliere o il proprietario, ma anche soggetti diversi a seconda del loro coinvolgimento nella vicenda da cui scaturisce la responsabilità. Uno stesso fatto può, inoltre, produrre contemporaneamente più li-
velli di responsabilità a carico dei soggetti coinvolti a seconda della sanzione che di volta in volta verrà applicata. Possiamo, dunque, distinguere una responsabilità penale, civile amministrativa e disciplinare conseguente ad un fatto illecito posto in essere dall’animale. Tralasciando per il momento le problematiche connesse alla responsabilità penale, amministrativa e disciplinare, occorre analizzare in generale i caratteri della responsabilità civile. Si è già detto che le conseguenze del comportamento del nostro amico cavallo sono poste a carico dei soggetti che ne fanno uso e che saranno chiamati a rispondere degli eventuali danni cagionati ai terzi. Nel nostro ordinamento, il principio generale della responsabilità civile da fatto illecito è contenuto nell’art. 2043 del Codice Civile, il quale recita: «Qualunque fatto doloso o colposo che cagiona ad altri un danno ingiusto, obbliga colui che ha commesso il fatto a risarcire il danno». Dalla lettura della norma in esame emerge chiaramente l’aspetto dell’atipicità dell’illecito che, al contrario del sistema penale nel quale la responsabilità è sempre legata ad una fattispecie rigorosamente descritta dalla legge, può consistere in qualsiasi condotta dolosa o colposa capace di arrecare un danno ingiusto all’altrui persona. Le regole di carattere generale dell’illecito extracontrattuale possono dunque essere così sintetizzate: • Il danno deve derivare da un comportamento colposo, improntato a negligenza, imprudenza, imperizia o inosservanza di norme; • Il danno deve essere conseguenza immediata e diretta di tale comportamento; • Il danno, perché nasca il diritto al risarcimento, deve essere cagionato a terzi,vi deve quindi essere una completa autonomia tra i patrimoni di chi ha causato e di chi ha subito il danno.
es” giuridica Il
cavallo è considerato dalla legge una “cosa”, ossia un oggetto di un diritto
Da un punto di vista probatorio è indispensabile che la prova della colpa sia fornita dal danneggiato il quale ha, dunque, l’onere di dimostrare al giudice la colpevolezza di colui che afferma essere l’autore dell’atto illecito e causa diretta del danno patito. Tuttavia, occorre precisare che nel caso dei danni cagionati da un cavallo può trovare applicazione l’art. 2050 del codice civile che disciplina la responsabilità per esercizio di attività pericolosa a norma del quale «chiunque cagiona un danno ad altri nello svolgimento di un’attività pericolosa, per sua natura o per la natura dei mezzi adoperati, è tenuto al risarcimento, se non prova di avere adottato tutte le misure idonee a evitare il danno».
La norma opera, quindi, un’inversione dell’onere della prova introducendo una presunzione di responsabilità a carico del danneggiante quando l’attività del medesimo si possa definire “pericolosa”. Da ciò deriva che al danneggiante spetterà l’onere di provare la sua innocenza dimostrando di avere fatto tutto il possibile per evitare l’incidente mentre al danneggiato basterà dimostrare che il danno subito è conseguenza diretta e immediata del comportamento della sua controparte. La ripartizione dell’onere probatorio dipende, dunque, dal diverso modo di intendere il concetto di “pericolosità” nell’attività equestre. L’argomento sarà oggetto di maggiore approfondimento in occasione del prossimo numero dove affronteremo il tema della responsabilità oggettiva del proprietario possessore per i danni cagionati dal cavallo. *Avvocato civilista foro di Palermo
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I malesseri della colonna ve
di Antonio Inghilleri
lombari è molto limitato in quanto i processi trasversi sono molto lunn questo numero tratteremo ghi e i processi articolari incastradella colonna vertebrale del cati saldamente tra loro riducendo di fatto la mobilità lombare. Le vertevallo e relativi “malesseri” che possono essere ad essa connessi. bre sacrali sono saldate a formare Composta da 7 vertebre cervicali, l’osso sacro, quelle coccigee, infine, 18 toraciche, 6 lombari, 5 sacrali e formano la coda. I muscoli che sorreggono e si da 15 a 21 caudali, la colonna I muscoli che sorreggono e si ancorano alla vertebrale rap- ancorano alla colonna vertebrale colonna verpresenta il vero e alla cassa toracica, cambiano tebrale e alla asso portante cassa toracidella struttura i movimenti della colonna vertebrale ca, cambiano del cavallo pa- durante le tre andature i movimenti ragonata per la della colonna sua funzione biomeccanica ad un vertebrale durante le tre andature. arco. Le vertebre cervicali parteciQuelli che la sostengono e ne permettono la flessione laterale sono pano alla mobilità dell’incollatura, alla latero-flessione e rotazione e lo spinoso del torace, il lunghissialle flessioni cervicale craniale e mo del torace e l’ileo costale, che cervicale caudale ed estensione collabora anche all’estensione della schiena. Questo gruppo partecipa cervicale. La nuca è collegata al garrese dal legamento nucale, tesattivamente con un secondo gruppo di muscoli sia profondi sia superfisuto molto elastico che trasmette a tutta la colonna il movimento della ciali che garantiscono la stabilità testa. Le vertebre toraciche prevedella cassa toracica, la contraziodono, in quanto a movimenti, quelli ne addominale e flessione laterale. di flessione, estensione e flessione Questi sono i traversi dell’addome laterale. I processi spinosi del garobliqui esterni e interni dell’addome, il retto dell’addome. Da non rese con struttura ossea molto alta dimenticare sono anche i muscoli sono ossa che si muovono durante l’abbassamento e il rilevamento intercostali che contraendosi perdell’ incollatura (movimento a venmettono la compressione del torataglio). Il movimento di latero-flesce. Al passo, i muscoli della colonna sione e di rotazione delle vertebre sono rilasciati e la testa si muove
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ertebrale in sincronia con gli arti. Al trotto, invece, la potente contrazione muscolare fissa la schiena, mentre collo e testa si rilevano. Durante la prima fase del galoppo la colonna vertebrale e i muscoli assumono le stesse caratteristiche di un arco. Sono i muscoli dell’addome che, contraendosi, portano i posteriori sotto la massa, l’incollatura si rileva, un posteriore e poi l’altro spingono, i muscoli dorsali si contraggono tendendo così l’arco; durante questo tempo di sospensione questa enorme forza viene trasmessa ai glutei che spingendo danno la propulsione al treno posteriore. Contemporaneamente il bilanciere del collo si abbassa e si estende, contribuendo attivamente
a questa fase. I malesseri muscolari e vertebrali vengono evidenziati da segnali molto chiari, infatti durante l’esame palpatorio il cavallo sarà sofferente, durante il governo, invece, (per esempio quando si striglia e quando gli si poggia la sella sulla schiena) manifesterà dolenza e fastidio. In movimento il cavallo apparirà poco coordinato, facendo resistenza alla latero - flessione del costato ma anche ad una protrazione limitata del posteriore
ed in generale in tutto il lavoro di “riunione”. Il percorso riabilitativo prevederà un periodo di stop più o meno lungo a seconda dei casi. Oltre la fase massoterapica il cavallo dovrà camminare a mano nei casi più gravi per poi, col passare delle sedute, lavorare alla longia fino ad arrivare al lavoro montato raggiungendo così la fase finale della riabilitazione in cui viene inserito anche qualche passaggio in piccoli “in - out”.
I malesseri muscolari e vertebrali vengono evidenziati da segnali molto chiari: durante l’esame palpatorio il cavallo sarà sofferente, durante il governo manifesterà dolenza e fastidio
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Successo per Bimbi e Pony, si pensa alla prossima edizione
L’EOS ha scritto una pagina di storia per la Sicilia con il primo campionat
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rande successo per “Bimbi e Pony” domenica 16 maggio all’Istituto Sperimentale Zootecnico per la Sicilia. La scuola di equitazione “Eos Asd” di Palermo, organizzatrice dell’evento, ha portato in Sicilia la prima gara nazionale di volteggio con protagonisti d’eccezione. La gara, infatti, qualificante per il Campionato Italiano e per i Trofei Giovani Promesse e categoria “L” è stata giudicata dalla veneziana Vanessa Ferluga alla presenza della responsabile dell’attività ludica sezione nazionale volteggio, Antonella Piccotti, che ha spiegato al pubblico le figure effettuate dai 5 centri della Sicilia che hanno preso parte alla gara: Le Siepi di Palermo, Noe di Partinico, Le due Querce di Palermo, Centro Equiturismo etneo di Catania e l’Eos Asd di Palermo. Il primo posto per la categoria L è andato allo stesso centro EOS con la squadra composta da Laura Di Giovanna, Fabio Corselli e Silvia Gentile che hanno montato Afef (4,97 punti), secondo posto sempre per l’Eos con Chiara Zaffiro, Silvia Zanghì, Daria Clemenzi, Marta Gerbino e Parvati Troncale con Rubina. Per la categoria E in testa il Centro Equiturismo Etneo con Rebecca Trovato, Valentina Guarnaccia, Giuseppe Merendino, Danilo Balsamo, Michela Merendino in sella a Pallina (4,28). Nella prima posizione della Categoria F ha primeggiato ancora il Centro Equiturismo Etneo con Federica Panebianco, Matteo Condorelli e Timea Tiralosi che hanno mon34
tato Pallina (5,25), secondo il centro Eos con Giuseppe Anello, Sophia Carlisi, Giulia Gulli, Laura Marascia e Maria Candida Vitale che hanno montato Rubinia (4,75). “Le gare sono andate meravigliosamente bene - afferma Lara Corsetti – Il tempo ci ha aiutato e malgrado il vento del pomeriggio abbiamo riscontrato un grande successo tra pubblico e cavalieri. L’endurance è nato l’anno scorso con 8 partenti e quest’anno ne ha contati 21. Un successo che ha visto in campo ben 5 centri siciliani. Il volteggio è una pagina di storia per la Sicilia e, per l’occasione, abbiamo avuto due tra i migliori esponenti della discipli-
na: Antonella Piccotti, responsabile dell’attività ludica sezione nazionale volteggio e Vanessa Ferluga, giudice del volteggio giunta a Palermo per la manifestazione da Venezia”. Al mattino è stata svolta la prima tappa del campionato regionale di Endurance pony che ha visto in testa nella categoria non agonisti A 5 Km Giulia Gulli in sella a Rossino (tempo 37,35), Laura Maria Marascia con Gertrude (37,36), Graziana Di Benedetto su Soledor (37,37). Per la categoria cavalieri non agonisti B 10 km Laura Di Giovanna con Narco (54,51), Silvia Marino su Flò intesa Barbie (54,46). Nella categoria B 10 Km Rebecca Trovato su Olimpia
La giornata, animata da Roberto Oddo del Karibe Team, ha visto la partecipazione di cinofili professionisti come l’istruttore Enci dell’ente di emanazione del Ministero delle Politiche Agricole, Giovanni Giacobbe, della scuola di addestramento cani Eos che, con la collaborazione del gruppo cinofilo della Polizia Municipale, ha effettuato una dimostrazione di obbedienza e condotta, seguita da un’esibizione di agility cani (gara di agilità padroni e cani) con Davide Di Girolamo. “Il (54,38), Lucia Elena Galatà in sella nostro lavoro ad Aron (54,35) e Daria Clemenzi si concentra con Pallina (54,53). Alle categorie sull’educazione hanno preso rispettivamente bamcivica cinofila, bini dai 6 ai 10 anni e dai 10 ai 14 in cui ci si addestra per eduanni. A vincere è stato chi è riuscito care il proprio a portare al traguardo il pony nelle migliori condizioni fisiche verificate cane – ha affermato Giovanni dal veterinario Francesco Barranca Giacobbe – Oggi e che ha dimostrato di essere stato capace anche di allenarlo e accudirlo abbiamo mostrato al pubblico il cornel corso della preparazione atletica so base di obbedienza. Abbiamo adsecondo la valutazione della giuria destrato anche cani morsicatori da composta da Emanuele Nicolosi con riabilitare che il padrone ha deciso di non abbattere facendoli partecipare Rosemary Reidy e il delegato tecnico Fise per l’Enduad un corso per la rance, Giuseppe Pony, cani, artisti di strada e bambini, modifica del comS p e c i a l e . un bagno di folla allo Zootecnico. portamento. Era Ai vincitori premi L’Eos prepara il campo estivo. presente anche in oggetto mesun ragazzo autistico. Ci occupiamo, infatti, anche si a disposizione dalla Provincia Regionale di Palermo e dagli spondi Pet Terapy per il reinserimento sor. Ai primi classificati anche il libro di queste persone tra i normodotati”. della trilogia fantasy della giovane Ma i veri protagonisti sono stati Alessia Fiorentino che, dopo aver i più piccoli che, grazie alla colseguito da vicino per alcuni mesi laborazione dell’assessorato alla Pubblica Istruzione del Comune di gli allenamenti degli allievi dell’EPalermo e al Provveditorato agli os, ha scritto Sitael, pubblicato da Dario Flaccovio Editore. “Sono molStudi, hanno avuto la possibilità di to soddisfatto della manifestazione vedere da vicino i pony e provare il – ha detto Francesco Traina, presibattesimo del volteggio. Più di 100 dente dell’Eos – abbiamo avuto una i bambini che hanno provato per la prima volta le figure del volteggio grande affluenza e l’anno prossimo in sella ai Pony del centro equevogliamo coinvolgere più provincie, anche nel sud Italia, per promuovere stre Eos con personale qualificato. “Una manifestazione ben organizzaqueste discipline ancora poco conosciute in Sicilia. L’EOS, intanto, non ta che spero venga riproposta presto – ha affermato Sandro Aruta - Non si ferma, ma sta già organizzando il è mancato nulla, dallo sport allo campo estivo per i giovani e le loro spettacolo, dall’intrattenimento alle famiglie che desiderano trascorrere una settimana con i cavalli nell’adegustazioni. Un momento di sport per i bimbi e di svago per le famiglie” zienda agricola Traina di Prizzi”.
Da cornice alla manifestazione, un viale di degustazioni di ogni genere con esibizioni e giochi di intrattenimento a cura di artisti da strada, cos player e un Mini Far West Show, spettacolo equestre di e con Fabio Corselli. Tra gli stand anche la partecipazione del CIP – Comitato Italiano
to nazionale di volteggio
Paralimpico – che ha distribuito gadget ai partecipanti. “Il nostro comitato si occupa del binomio sport e disabili – ha spiegato Roberta Cascio, presidente del CIP - Abbiamo deciso di partecipare alla manifestazione perché il contatto tra i bambini e i pony, in particolare se disabili, è di fondamentale aiuto. Speriamo l’anno prossimo di partecipare più attivamente”. Bimbi e pony ha visto la collaborazione di alcuni sponsor: Unione Agricoltori, autosystem, Fondazione Alessia, Tecnocasa, A.R.A.S. Associazione Allevatori Regione Sicilia, A.R.S, Assemblea Regionale Sicilia, Assessorato allo Sport Provincia di Palermo, F.I.S.E. Comitato Regionale Sicilia, Selleria Crazy Horse, Heineken, Sport & premi, Pasta Tomasello, Gelateria Stancampiano e partners: Istituto Sperientale Zootecnico Per La Sicilia, Assessorato Pubblica Istruzione e Ass. Verde e Arredo Urbano Comune Di Palermo, Dirigenza Ville e Giardini Comune di Palermo, Centro Culturale Francese, Serizitalia, Associaz. UBUNTU, Festival Energie Alter – Native, A.S.D. Scuola di Atleica Berradi 091. 35