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DECLINAZIONI MEDITERRANEE

Sollecitato dall’amico Enzo Le Pera, ho accolto con vivo piacere l’invito a segnalare artisti per quest’esposizione al Museo del Presente di Rende, a due passi da Cosenza, diretto da Roberto Sottile, che qui saluto calorosamente.

Il libro “nella punta dello stivale”, Falco editore, di Enzo le Pera, è il prologo temporale di quest’occasione espositiva; questa pubblicazione che fa il punto sull’attività galleristica e di saggista dell’autore rivisita storie e vicende delle arti visive contemporanee con particolare riferimento a un Sud creativo e anche a fronti più allargati italiani.

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“Ricognizione Mediterranea” presenta nomi di livello, tra storicizzati ed emergenti, di varie regioni d’Italia, che meritano di vivere un momento d’insieme, dopo pause espositive, che hanno penalizzato la frontiera dell’arte contemporanea.

Gli artisti e le artiste qui presenti non hanno necessità di essere singolarmente commentati, perché apparirà lampante la qualificazione dei loro lavori di quest’ultimo scorcio di tempo e di alcuni anni addietro.

Sociologicamente è una mostra d’impatto, dove il “senso del futuro” emerge e corrobora opere elaborate con diverse tecniche e realizzate in misure diverse.

Ventagli possibili, potenziali ritagliano uno status dell’arte contemporanea in Italia, utile a comprendere il panorama dei giovani artisti, degli emergenti, dagli storicizzati e dei maestri, tuttora, in piena attività.

É dichiaratamente un instant expo, che si offre come taglio precipitato di un work in progress. Al di là del Covid-19 con varianti e delle conseguenze della guerra Russia-Ucraina, ai confini est dell’Europa, che hanno cambiato le prospettive del mondo intero, gli artisti e le artiste hanno prodotto opere su opere. Questo ventaglio di lavori è àncora di motivazioni, e si ravvede, così, che il richiamo dell’arte resta persistente e continuo,

Ci sono margini per identificare nuove centralità di ricerche e variegate identità del mondo, nonché “sintesi di dialoghi, confronti e raffronti sulla contemporaneità”.

Si avrà modo di verificare precisazioni evolutive dell’immagine, coerenti e congruenti. La sostanza del futuro è nelle capacità operative di chi osa sperimentare. Anticipare i tempi e tracciare una teoria di target è legittimo per vivere in un mondo “glocal”.

Maurizio Vitiello Napoli, gennaio 2023

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