Teatro Stabile Catania - Brochure Stagione 2012/2013

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STAGIONE 2012/2013 L’Arte della Commedia



NON PERDETE IL LUME DELLA STAGIONE


na fatica, questo teatro. Una doppia fatica per via del nostro peccato originale: la Sicilia. Essere siciliani, infatti, accende una pazzia ulteriore rispetto alle responsabilità e alla fatica dell’arte. E se solo ci fosse data la possibilità di rispettare il mandato nei termini dell’amministrare e del custodire un patrimonio culturale, quello del punto di vista siciliano, sarebbe tutto vantaggio. Ma, invece, questo teatro – di solida tradizione, di indiscusso prestigio – affronta le sue giornate con la zavorra di una Sicilia enfia di prosopopea politica grande tanto da risultare piccina, provinciale e gretta. Una fatica, dunque. Ed è da diventare pazzi perdere almeno l’ottanta per cento del lavoro nello sbrogliare la matassa della politicuzza e, infine, gli agguati di galoppini locali per i quali il Teatro, così come ogni ente culturale, è solo una vacca da mungere o da appaltare a pseudo-artisti il cui unico degno palcoscenico è la segreteria elettorale dove vanno a piatire mangime. Non riesco a scrivere queste note in virtù della prudenza e del garbo istituzionale. Hanno perfino scherzato con il pane dei lavoratori tagliando i fondi solo ed esclusivamente a questo teatro, hanno poi messo in scena un balletto di buoni propositi come se “l’arrivano i nostri” potesse alla fine premiarli 4


per avere elargito ossigeno ad un teatro, questo, che non vive di elemosine ma di biglietti acquistati dalla gente. È quel biglietto che, solitamente, i politici hanno gratis. Ovviamente non posso fare di ogni erba un fascio e, a proposito di fasci, il mio grazie per il sostegno duro e responsabile a questo Teatro su cui si sono accaniti al punto di accusarci di “ruberie”, va a Raffaele Stancanelli, il sindaco e a Ruggero Razza, assessore alla Cultura della Provincia di Catania. Vicini e solidali sono stati il Ministero dei Beni Culturali come la Camera di Commercio di Catania. Vicini sono stati i sindacati e quella agguerrita pattuglia di politici sensibili. E un grazie a Raffaele Marcoccio, vice presidente del Tsc nonché degno erede di Ignazio, suo padre, nume spirituale di questo teatro. Grazie quindi a tutti i colleghi del Cda, al Collegio dei Revisori e grazie ai lavoratori, agli artisti, al pubblico e a Giuseppe Dipasquale, il direttore artistico sempre in trincea. Sia chiaro, il teatro esiste solo perché ci sono diecimila persone che, ogni anno, in ogni stagione teatrale, varcano la soglia delle sale, pagando.

il presidente Pietrangelo Buttafuoco

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n tempo di guerra si ride. In tempo di pace si riflette sulla guerra. La storia del Teatro, e dell’Umanità, è andata avanti con questo paradossale assioma. E poiché la forza del Teatro è la persuasione, solo con un’allegria di naufragi, per dirla con Ungaretti, è possibile leggere con distanza e la dovuta ironia la difficoltà dei tempi odierni. E dire che abbiamo anticipatamente provato ad indicare, con il Tempo della musica, come con Donne. L’altra metà del cielo, una strada, avendo consapevolezza che i tempi si avviavano a ridurre il lume della ragione verso un’ennesima ed epocale crisi di economia ed etica sociale. Oggi ci sembra necessario presentarci al pubblico che ci ama e ci segue con affezione, e sul quale proiettiamo la nostra forza e reale sopravvivenza, con una stagione che riprende il tema da un famoso titolo di Eduardo L’Arte della Commedia. Commedia è la vita, come il suo paradosso. Commedia è il meccanismo sociale, come diceva Henry Bergson, che permette all’uomo di recuperare il disagio della tragedia. Ed è per questo che abbiamo voluto lanciare questa campagna di abbonamenti con il gioco linguistico che ci permette di sorridere sulle frasi fatte. Dalla parte della stagione, è una parafrasi che richiama poi veramente il sostegno del pubblico e degli amici del Teatro Stabile di Catania, cui si rivolge l’invito a Non perdere il Lume della Stagione, e così dicendo. 6


Intanto le Produzioni. Da Leo Gullotta, che ci regala il piacere di tornare nel suo teatro di origine nei panni di Bottom, a Lello Arena che interpreta il rodomontante Capitan Fracassa, ai nostri amatissimi Pippo Pattavina, Guia Jelo, Miko Magistro, Marcello Perracchio, Mimmo Mignemi, Angelo Tosto e tantissimi altri, che nelle commedie del nostro repertorio confermeranno la qualità e la misura che è strumento comico di chi fa della parola recitata Arte, appunto, della commedia. Siamo felici della presenza di Mariano Rigillo e Anna Teresa Rossini in un allestimento della prima commedia di Arthur Miller. Per questa stagione è inoltre confermata l’amicizia che grandi attori della scena nazionale hanno voluto riservarci, e che ospitiamo in compagnie che hanno accettato di venire anche a sbigliettamento (pertanto confidiamo molto sul sostegno del pubblico). Il brechtiano divertimento di Umberto Orsini, la commedia dell’Attore con Franco Branciaroli, e quella del vecchio geloso molieriano di Eros Pagni. Per proseguire con un inedito Viviani portato in scena da Geppy Gleijeses e Marianella Bargilli, e poi la Duse di Anna Maria Guarnieri, l’Antigone della scrittrice Parrella nell’ironica interpretazione di Gaia Aprea, e la presenza di un autore molto apprezzato come Gianfranco Carofiglio che ha come interprete del suo lavoro Ottavia Piccolo. In ultimo, ma non meno importanti, due campioni della commedia moderna, di sana e irresistibile comicità quali sono Salvo Ficarra e Valentino Picone, e, per concludere, uno straordinario Massimo Ranieri nei panni del Mackie Messner brechtiano. Infine, in una sinergia di intenti con il Teatro della città, il vecchio cavallo di battaglia martogliano de L’Altalena proposto fuori abbonamenti con Tuccio Musumeci. Un grande cartellone, dunque, che sembra esso stesso tutto una Commedia, i cui interpreti sono grandi attori ed attrici del grande teatro italiano, in uno strano e curioso momento storico sul quale, al momento, val la pena solo di… ridere. il direttore Giuseppe Dipasquale

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SPETTACOLI

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SOGNO DI UNA NOTTE DI MEzzA ESTATE IL PARANINFO

LA CONCESSIONE DEL TELEFONO LA BANDA DEGLI ONESTI ERANO TUTTI MIEI FIGLI CAPITAN FRACASSA APRITI CIELO

L’ARTE DEL DUBBIO

ELEONORA ULTIMA NOTTE A PITTSBURGH LA RESISTIBILE ASCESA DI ARTURO UI A SANTA LUCIA

LA SCUOLA DELLE MOGLI SERVO DI SCENA ANTIGONE

L’OPERA DA TRE SOLDI L’ALTALENA

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L’ARTE DELLA COMMEDIA

SOGNO DI UNA NOTTE DI MEZZA ESTATE di William Shakespeare

on A Midsummer Night’s Dream, scritta verosimilmente tra il 1594 e il 1596 per essere rappresentata in occasione di un importante matrimonio dell’alta aristocrazia londinese, Shakespeare compone un’opera dal sapore particolarissimo. Un capolavoro che, nella sua atipicità, elude e al contempo lambisce le convenzionali classificazioni di genere, partecipando e sfuggendo tanto al lirismo della commedia epitalamica e romantica che, ad esempio, al manierato concettismo rinascimentale della commedia eufuistica. Il suo gusto, infatti, sta tutto nella diversità delle spezie che ne condiscono l’insieme e nella sapiente, dosata, oculatissima miscela che Shakespeare sa farne, equilibrando con raffinata esattezza i sapidi elementi che concorrono all’alchimia del tutto: l’onirismo fantastico, il realismo, la digressione mitologica, la schermaglia d’amore e, certo non ultima, la parodia.

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STAGIONE 2012/2013

IL PARANINFO di Luigi Capuana

er Don Pasquale fare sposare il prossimo è una “missione”, ma gli procura più guai che gratitudine, visto che le sue coppie improbabili si sciolgono in men che non si dica. Situazioni esilaranti innervano una commedia ricca di risvolti umani e sociali, com’era nelle corde di Luigi Capuana, il grande scrittore verista, nativo di Mineo. In tempi in cui il matrimonio combinato era assai diffuso, l’autore rivendica la priorità del sentimento. Convinto altresì dell’importanza del teatro dialettale, Capuana redige il copione in siciliano ricavandolo da una sua novella in lingua. La pièce si colloca infatti agli albori di quel “secolo breve” che tanto fecondo si sarebbe rivelato per la narrativa e la drammaturgia isolane. «Dodici aprile 1915. Questa data non si cancellerà mai dalla mia mente, dovessi campare mille anni!». Angelo Musco ricorda così nell’autobiografia la prima rappresentazione milanese, che lo avrebbe consacrato come il più grande attore comico dei suoi giorni.

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L’ARTE DELLA COMMEDIA

LA CONCESSIONE DEL TELEFONO

di Andrea Camilleri e Giuseppe Dipasquale fra i romanzi di Camilleri uno dei più divertenti. Una commedia degli equivoci e degli imbrogli, la cui ambientazione ideale, un’isola come la Sicilia, è terra di contraddizioni. Ma questa Sicilia è la Vigàta di Camilleri, che diventa ogni volta metafora di un modo di essere e ragionare le cose di Sicilia. Una vicenda affogata nel mondo storico dello scrittore empedoclino, che vive di personaggi reali, storicizzati nella sua grande fantasia di narratore. Una trama emblematica che disegna i tratti di una Sicilia arcaica e moderna, comica e tragica, ferocemente logica e paradossale ad un tempo. È il romanzo del paradosso. I poteri, siano essi forti, siano essi nascosti, sono tutti piccoli, moralmente: la ragione che li sostiene poggia sempre sull’ambizione di pochi che orientano la propria azione per annullare le aspirazioni altrui.

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STAGIONE 2012/2013

LA BANDA DEGLI ONESTI di Age & Scarpelli

ersione teatrale del celeberrimo film interpretato da Totò e Peppino, che fu passaggio fondamentale verso la cosiddetta “commedia all’italiana”. Al divertimento s’intreccia una garbata polemica sociale, l’ansia di un nuovo benessere negli anni che precedono il boom. Un’umanità “minore”, vessata da ricchi e prepotenti, si coalizza in una velleitaria rivincita adottando i metodi scorretti dei suoi persecutori, ma senza riuscirci per eccesso di onestà. Antonio Buonocore, portiere di uno stabile, assiste un anziano inquilino, che prima di morire gli rivela di possedere alcuni cliché originali e la carta filigranata della zecca dello Stato, di cui era stato a lungo dipendente. Buonocore chiede ad un tipografo e ad un pittore, indebitati come lui, di dar vita a una banda di falsari. Ma il progetto naufraga quando Buonocore scopre che il figlio finanziere è sulla pista di una partita di banconote false. La sceneggiatura è dei mitici Age e Scarpelli, maestri di satira e umorismo popolaresco.

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L’ARTE DELLA COMMEDIA

ERANO TUTTI MIEI FIGLI di Arthur Miller

eatro civile e di denuncia. Un nucleo familiare, privato di un figlio disperso in guerra da tre anni, grazie all’intervento della giovane fidanzata scopre come il padre industriale, per accrescere i propri profitti, abbia venduto parti d’aereo difettose all’aeronautica militare. L’autore definì questo suo primo successo «un’opera destinata a un teatro dell’avvenire. Mi rendo conto di quanto sia vaga questa espressione, ma non riesco troppo bene a definire ciò che intendo. Forse significa un teatro, un’opera destinata a diventar parte della vita dei suoi spettatori. Un’opera seriamente destinata alla gente comune – importante sia per la vita domestica che per il lavoro quotidiano – e insieme un’esperienza che allarga la consapevolezza dei legami che ci collegano al passato e all’avvenire, e che si celano nella vita».

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STAGIONE 2012/2013

CAPITAN FRACASSA

da Théophile Gautier e dai canovacci di Francesco Andreini

ivertente e poetico, con un grande protagonista della scena. La drammaturgia ispirata al romanzo di Gautier si avvia proprio dallo sviluppo del rapporto di dipendenza reciproca tra solitudine ed arte, quella teatrale in particolare. Al nostro Fracassa, ormai maturo, il teatro si presenta appunto con la forza seduttiva di una adolescente inconsciamente adescatrice. L’irretimento è immediato e lui procede come in preda ad un onirismo ricreativo tra buffonerie ispirate ed intimismi malinconici, ripercorrendo gli snodi del racconto originale. Nel gioco teatrale dei contrari, si finge spavaldo di parola e codardo d’azione, contrappuntando la sua reale natura. Vive con pienezza un’epopea vitalissima e smodata da Illusion comique, evocata dalla musica dal vivo, sino al sopraggiungere dell’indifferibile epilogo. E per la chiusura del sipario, per il ritiro dalle scene, cosa scegliere?

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L’ARTE DELLA COMMEDIA

APRITI CIELO di Ficarra & Picone

costituito da quadri che rappresentano la vita quotidiana con i suoi paradossi al limite dell’assurdo. Un cadavere tra i piedi di due improbabili tecnici della tv, è solo una sfortunata coincidenza o, come nella migliore “dietrologia italiana”, c’è un oscuro manovratore? Il fanatismo religioso apre le porte del paradiso o dà vita a personaggi e situazioni dai risvolti assurdi e perciò divertenti? Insomma, i due comici, prendendo spunto dalla vita di tutti i giorni, piena di cronaca nera, politica, religione e tanto altro, ci offrono, con la leggerezza che li contraddistingue, una riflessione divertente sulla nostra società e sulla nostra nazione, regalandoci uno spettacolo dai colori forti, ancora una volta scritto e interpretato da Ficarra & Picone.

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STAGIONE 2012/2013

L’ARTE DEL DUBBIO dal libro di Gianrico Carofiglio versione teatrale di Stefano Massini

i parla dei nostri giorni, di quello che sta al di fuori dei teatri, intorno a noi, di insidie e di trappole nascoste fra le parole e nelle parole. Si parla della persuasione occulta della pubblicità, delle ambiguità, a dir poco, dei giornali. E in questo strano risiko teatrale che racconta la guerra fra Vero e Falso, tutto scaturisce nientemeno che da verbali autentici di processi italiani. Presi direttamente dai nostri Tribunali, compariranno in scena truffatori e pentiti, poliziotti e camorristi: un’umanità pronta a testimoniare la verità o la menzogna, in quel gigantesco teatrino che si chiama realtà. Una sfida/scommessa con l’obiettivo, tutt’altro che facile, di divertire, oliando gli ingranaggi del nostro senso critico.

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L’ARTE DELLA COMMEDIA

ELEONORA ULTIMA NOTTE A PITTSBURGH di Ghigo De Chiara

asce a Vigevano, in una camera d’albergo; muore a Pittsburgh, in una camera d’albergo. È l’inizio e la fine del lungo viaggio, la lunga tournée, intorno al mondo di Eleonora Duse, figlia d’arte. Che recitava in giro per il mondo con coraggio, nella sua lingua, giorno dopo giorno, città dopo città, sempre attenta ai mutamenti della scrittura e dell’arte scenica. Ma l’arte sua, quella costruita con la gioia e la fatica di vivere, con la curiosità e l’ansia di conoscere, era destinata a resistere nel tempo e a diventare mito, forse perché era un grido o un canto splendidamente e tragicamente umano, come sa essere talvolta l’arte teatrale.

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STAGIONE 2012/2013

LA RESISTIBILE ASCESA DI ARTURO UI di Bertolt Brecht

arabola satirica sull’avvento del nazismo nella Germania dei tardi anni Venti e dei primi anni Trenta. Quando ormai la Seconda guerra mondiale si sta combattendo da due anni, Brecht sceglie di tornare alle origini di uno sfacelo politico che stava costando il peggio a milioni di esseri umani, e a se stesso, da nove anni, l’esilio. La resistibile ascesa di Arturo Ui è pensato per essere e risulta a tutti gli effetti un imprescindibile esercizio di memoria: di quella memoria di cui perdere le tracce sarebbe un atto immorale e di cui soltanto i classici – antichi e moderni – sanno farsi portavoce magistrali, dacché in sé realizzano compiutamente l’ideale supremo per cui ogni opera d’arte deve avere valore di civiltà. Quest’opera di Brecht lo possiede esplicitamente.

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L’ARTE DELLA COMMEDIA

A SANTA LUCIA

prosa, versi e musica di Raffaele Viviani

n testo inedito di Viviani. In realtà la sua opera è in buona parte sconosciuta. Era analfabeta, dinanzi a lui tabula rasa, ed era un genio. Per inquadrare i suoi “tipi” si inventa esili fili conduttori, per lo più en plein air, privilegiando il sottoproletariato. A Santa Lucia è uno di questi capolavori di strada. La vicenda si sviluppa al Borgo Marinari, sotto Castel dell’Ovo e, con precisione, al Ristorante Starita, in quell’incantevole specchio d’acqua che tutti conosciamo. Qui cocottes, puttane di medio bordo, nobiltà decaduta e sifilitica, morfinomani, eroinomani e ubriaconi, poeti in bolletta, che chiedono “un panino gravido”, francesine d’accatto, vastasi di provincia che vengono sfruttati in città, si incontrano e si scontrano con i “luciani”, i mitici abitanti del Quartiere di Santa Lucia, arrostiti dal sole, “nzuarati” dal mare, fermi nel tempo come lo scoglio, che vivono vendendo ostriche e spighe di grano arrostite, ma non la loro dignità.

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STAGIONE 2012/2013

LA SCUOLA DELLE MOGLI di Molière

apolavoro di analisi psicologica e comportamentale, sotteso da una travolgente vis comica, nella quale la società francese di allora, ma anche tutti gli spettatori dei tre secoli e mezzo seguenti, hanno avuto modo di rispecchiarsi con un misto di paura e di complicità. Tutto a causa della “scandalosa” forza dell’assunto narrativo e della originalità con cui vengono definiti i personaggi. Perciò La scuola delle mogli fu – e sarà sempre – una delle commedie di maggior successo di Molière. Tutta Parigi, con Luigi XIV e la famiglia reale in testa, accorse a vedere e ad applaudire uno spettacolo che, accompagnato da clamorose risate, suscitò però scandalo tra i benpensanti, che accusarono l’autore di essere volgare, osceno, immorale. A queste accuse, forte della protezione del Re, Molière rispose anche con due commedie che espongono la sua poetica teatrale: Critica della scuola delle mogli e Improvvisazione a Versailles.

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L’ARTE DELLA COMMEDIA

SERVO DI SCENA di Ronald Harwood

n grande attore inglese, ormai al tramonto, deve la sua sopravvivenza alle cure e alle attenzioni costanti del suo umile servo di scena. In un linguaggio affascinante, tipico dello stile della commedia inglese, Harwood affronta con tono ironico la sublime metafora della vita del teatro di ogni tempo. E Shakespeare diviene non solo poeta di un intero popolo, ma anche il suo profeta, e il teatro il suo tempio. Omaggio all’Inghilterra e al Bardo, Servo di scena è soprattutto un inno al teatro, alla sua capacità di resistere in tempi difficili, alla sua insostituibilità. Nella figura del servo Norman trapela la ragione profonda della sua forza: il teatro è invincibile perché non ha padroni, non cerca ricompense, è invincibile perché la ragione profonda della sua esistenza sta nella sua gratuità. Perciò sa pronunciare le parole più importanti e profonde con ironia e senza perdere il sorriso. Il servo di scena ne è la dimostrazione.

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STAGIONE 2012/2013

ANTIGONE di Valeria Parrella

rammaturgia originale, tratta dal capolavoro sofocleo, più volte oggetto di riflessione e riscritture. Spiega l’autrice: «I temi principali che Antigone da sempre porta davanti al pubblico, lasciandoli insoluti, e di cui chiede il giudizio al Legislatore, sono la liceità della sepoltura anche ove essa non sia ammessa per legge, e la carcerazione. Ella muove dunque continuamente da un mondo dei vivi, il nostro, a quello dei morti: quello di suo fratello e quello della orrenda “sepoltura” in vita delle carceri. È questo il momento storico per una riscrittura dell’Antigone. Non un esame dell’opera o una modernizzazione della stessa, o una nuova traduzione: è questa l’epoca storica per mettere le mani nelle nervature della classicità. E come Steiner si chiedeva perché Antigone fosse l’opera classica più riscritta di tutti i tempi, ecco darsi una risposta: l’eroina esplicita un discorso sulla vita, sul coraggio, sull’autodeterminazione, su cosa significhi essere partecipi del Diritto, oggi».

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L’ARTE DELLA COMMEDIA

L’OPERA DA TRE SOLDI di Bertolt Brecht e Kurt Weill

assimo Ranieri è Mackie Messer, un ruolo intrigante quello del fascinoso delinquente protagonista della commedia di Brecht, in cui l’attore napoletano impegna tutte le sue capacità di cantante, ballerino, interprete, acrobata, mattatore. Ad affiancarlo, Gaia Aprea che interpreta Polly, la giovane moglie di Messer. Brecht aveva ambientato la vicenda – ispirata a un lavoro dell’inglese John Gay (L’opera del mendicante) – nei bassifondi della Londra vittoriana. Le scene di Fabrizio Plessi, tra i più grandi videoartisti italiani, trovano il loro punto di forza in una serie di televisori, con le immagini di Napoli in bianco e nero, a raccontare la città tanto nello sfacelo del secondo dopoguerra quanto nella sua evoluzione di metropoli postmoderna. La dimensione atemporale della rappresentazione viene accentuata dai costumi di Giuseppe Crisolini Malatesta, anch’essi giocati sulle mille gradazioni del bianco e del nero, quasi sulla scena si svolga un film degli anni Cinquanta.

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STAGIONE 2012/2013

L’ALTALENA di Nino Martoglio

l destino di Martoglio, e del teatro dialettale siciliano in genere, è di essere ricordato e rappresentato per i suoi copioni scintillanti di arguzia e trovate che i grandi interpreti hanno saputo rinverdire e attualizzare. Caso tipico L’altalena, che nasce come trama sentimentale e melodrammatica: una storia d’altri tempi, buona magari per una sceneggiata popolare, se Martoglio non vi avesse inserito due personaggi, i barbieri Ninu e Pitirru, al servizio del principale Neli, dando agli attori la possibilità di costruire una serie di situazioni esilaranti che ripropongono tipi e macchiette della Catania d’inizio secolo. Né manca una satira, neppure tanto blanda ma sempre risolta in chiave comica, dietro cui emerge il desiderio dell’autore, acuto giornalista e progressista, di fare riferimento alle idee socialiste che, fors’anche distorte, già serpeggiavano tra il popolo.

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ABBONAMENTI

Spettacoli fissi

SOGNO DI UNA NOTTE DI MEzzA ESTATE IL PARANINFO LA CONCESSIONE DEL TELEFONO LA BANDA DEGLI ONESTI ERANO TUTTI MIEI FIGLI CAPITAN FRACASSA

Spettacoli a scelta

APRITI CIELO (solo per i primi 1.500 abbonati) L’ARTE DEL DUBBIO ELEONORA ULTIMA NOTTE A PITTSBURGH LA RESISTIBILE ASCESA DI ARTURO UI A SANTA LUCIA LA SCUOLA DELLE MOGLI SERVO DI SCENA ANTIGONE

Fuori abbonamento L’OPERA DA TRE SOLDI L’ALTALENA

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COSTI

ABBONAMENTO A 12 SPETTACOLI (6 fissi e 6 a scelta) TURNO PRIME TURNI D (domenicali pomeridiani) TURNI AZIENDALI (pomeridiani e serali infrasettimanali) (in azienda) (botteghino teatro) TURNI PRIMO SABATO SERALE SECONDO SABATO SERALE (in azienda) (botteghino teatro) TURNI AZ/diurna – AZ/C.C.pom. AZ/fer. pom. (sabato pom.) (in azienda) (botteghino teatro) ABBONAMENTO GIOVANI (a posto fisso o a prenotazione libera)

€ 200,00 € 200,00 € 135,00 € 150,00 € 155,00 € 170,00 € 140,00 € 160,00 € 85,00

Costo biglietto APRITI CIELO € 25,00 Costo biglietto spettacoli fuori abbonamento L’OPERA DA TRE SOLDI Poltronissime € 50,00 Poltrone € 40,00 Distinti € 30,00 Per chi acquista insieme all’abbonamento Poltronissime € 40,00 Poltrone € 32,00 Distinti € 24,00 L’ALTALENA Intero € 20,00 Per chi acquista insieme all’abbonamento € 15,00

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CONDIZIONI E MODALITÀ

• La Direzione si riserva il diritto di apportare modifiche al repertorio, ai turni abbinati ai giorni della settimana, e di effettuare alcune repliche in altra sede. • L’abbonamento “Giovani” è riservato ai lavoratori e studenti di età non superiore a 25 anni (per i nati nel 1987). All’ingresso potrà essere richiesto un documento di identità. In nessun caso saranno rilasciati duplicati. • I turni aziendali serali infrasettimanali possono essere anche a prenotazione libera. • Nell’abbonamento Giovani a prenotazione libera la scelta degli spettacoli e dei posti è condizionata dalla disponibilità nei vari turni. Per la prenotazione del posto è necessario recarsi al botteghino almeno 24 ore prima della data scelta. • L’abbonato che perde il turno non ha più diritto ad assistere allo spettacolo. Solo in casi eccezionali, in base alla disponibilità della sala, pagando un biglietto fuori turno, potrà recuperare lo spettacolo senza posto assegnato. Costo biglietto fuori turno € 2,50 stessa tipologia di turno di abbonamento € 5,00 nei turni con costo superiore (es: abbonato aziendale che vuole assistere allo spettacolo in un turno domenicale).

DIVIETI • In sala è vietato: scattare fotografie, effettuare registrazioni audio e video, tenere telefonini cellulari accesi durante la rappresentazione. • A spettacolo iniziato, non si potrà accedere al posto assegnato fino al termine del primo atto. • In caso di spettacolo senza intervallo lo spettatore perde la possibilità di assistere alla rappresentazione ed il biglietto non potrà essere rimborsato né sostituito.

SCADENzE PRELAzIONI Turni Prime – D: 23 settembre 2012 Turni Aziendali e Cine Club: 30 settembre 2012 I turni Az/1 – Az/2 – Az/4 – Az/5 Az/6 – Az/7 – B/3 – B/4 – Lions saranno inseriti in un nuovo calendario di programmazione

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PROGRAMMA

SOGNO DI UNA NOTTE DI MEZZA ESTATE di William Shakespeare traduzione e adattamento Fabio Grossi e Simonetta Traversetti regia Fabio Grossi con Leo Gullotta produzione Teatro Stabile di Catania Teatro Verga dal 30 novembre al 16 dicembre 2012 inaugurazione stagione spettacolo fisso

IL PARANINFO di Luigi Capuana regia Francesco Randazzo con Angelo Tosto Teatro Musco dall’11 gennaio al 10 febbraio 2012 spettacolo fisso

LA CONCESSIONE DEL TELEFONO di Andrea Camilleri e Giuseppe Dipasquale dal romanzo di Andrea Camilleri regia Giuseppe Dipasquale con Pippo Pattavina, Gian Paolo Poddighe, Marcello Perracchio produzione Teatro Stabile di Catania Teatro Verga dal 22 marzo al 7 aprile 2013 spettacolo fisso

LA BANDA DEGLI ONESTI di Age & Scarpelli regia Federico Magnano San Lio con Mimmo Mignemi produzione Teatro Stabile di Catania Teatro Musco dal 12 aprile al 5 maggio 2013 spettacolo fisso

ERANO TUTTI MIEI FIGLI di Arthur Miller traduzione Bruno Fonzi regia Giuseppe Dipasquale con Mariano Rigillo e Anna Teresa Rossini produzione Teatro Stabile di Catania Doppiaeffe Compagnia di prosa Mariano Rigillo Teatro Verga dal 3 al 19 maggio 2013 spettacolo fisso

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CAPITAN FRACASSA da ThÊophile Gautier e dai canovacci di Francesco Andreini adattamento e regia Claudio Di Palma con Lello Arena produzione Teatro Stabile di Catania, Bon Vojage produzioni in collaborazione con il XLVI Festival Teatrale di Borgio Verezzi Teatro Ambasciatori dal 7 al 19 maggio 2013 spettacolo fisso APRITI CIELO scritto e diretto da Ficarra & Picone Teatro Ambasciatori dal 15 al 27 gennaio 2013 spettacolo a scelta (solo per i primi 1.500 abbonati) L’ARTE DEL DUBBIO dal libro di Gianrico Carofiglio versione teatrale Stefano Massini regia Sergio Fantoni con Ottavia Piccolo, Vittorio Viviani produzione La Contemporanea Teatro Verga dal 22 al 27 gennaio 2013 spettacolo a scelta

ELEONORA ULTIMA NOTTE A PITTSBURGH di Ghigo De Chiara regia Maurizio Scaparro con Anna Maria Guarnieri produzione Teatro della Pergola, Teatro Franco Parenti Teatro Ambasciatori dal 6 al 10 febbraio 2013 spettacolo a scelta

LA RESISTIBILE ASCESA DI ARTURO UI di Bertolt Brecht traduzione Mario Carpitella regia Claudio Longhi con Umberto Orsini produzione ERT-Emilia Romagna Teatro Fondazione Associazione Teatro di Roma Teatro Verga dal 13 al 24 febbraio 2013 spettacolo a scelta

A SANTA LUCIA prosa, versi e musica di Raffaele Viviani regia Geppy Gleijeses con Geppy Gleijeses, Marianella Bargilli produzione Teatro Stabile di Calabria Teatro Quirino Vittorio Gassman Teatro Ambasciatori dal 26 febbraio al 10 marzo 2013 spettacolo a scelta 30


LA SCUOLA DELLE MOGLI di Molière versione italiana Giovanni Raboni regia Marco Sciaccaluga con Eros Pagni Alice Arcuri produzione Teatro di Genova Teatro Verga dal 5 al 17 marzo 2013 spettacolo a scelta

SERVO DI SCENA di Ronald Harwood traduzione Masolino D’Amico regia Franco Branciaroli con Franco Branciaroli Tommaso Cardarelli produzione Teatro Stabile di Brescia, Teatro de Gli Incamminati Teatro Ambasciatori dal 9 al 14 aprile 2013 spettacolo a scelta

ANTIGONE di Valeria Parrella regia Luca De Fusco con Gaia Aprea, Antonio Casagrande produzione Teatro Stabile di Napoli Napoli Teatro Festival Italia Teatro Ambasciatori dal 23 aprile al 5 maggio 2013 spettacolo a scelta

L’OPERA DA TRE SOLDI di Bertolt Brecht e Kurt Weill traduzione Paola Capriolo regia Luca De Fusco con Massimo Ranieri, Gaia Aprea produzione Teatro Stabile di Napoli Napoli Teatro Festival Italia in collaborazione con Fondazione Teatro di San Carlo Teatro Metropolitan dal 12 al 14 febbraio 2013 spettacolo fuori abbonamento

L’ALTALENA di Nino Martoglio regia Giuseppe Romani con Tuccio Musumeci, Guia Jelo, Miko Magistro produzione Teatro della Città Palazzo Platamone “Corte Mariella Lo Giudice” dal 4 al 9 giugno 2013 spettacolo fuori abbonamento

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Lello Leo Mimmo Mariano Anna Teresa Umberto Franco Eros Massimo Tuccio Guja Nellina Marcello Gaia Geppy Marianella Anna Maria Ottavia Vittorio Ficarra & Miko Angelo Pippo


Arena Gullotta Mignemi Rigillo Rossini Orsini Branciaroli Pagni Ranieri Musumeci Jelo LaganĂ Perracchio Aprea Gleijeses Bargilli Guarnieri Piccolo Viviani Picone Magistro Tosto Pattavina

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Adriano Aldo Alessandro Antonino Barbara Camillo Clio Cosimo Egle Eleonora Enzo Ester Fabio Fabrizio Fabrizio Fabrizio Federico Valeria Filippo Francesco Francesco Fulvio Giampaolo Giorgia Giovanna


Di Bella Toscano Baldinotti Fermi Giordano Mascolino Scira Saccà Coltraro Doria Tiberia Mirone Anzalone Fusco Amicucci Bordignon Vona Mancini Contadino Brazzaventre Di Trio Russo D’Angelo Romania Sunseri Mangiù

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Gian Paolo Irene Emanuele Leonardo Liliana Luana Luca Lucia Lucia Margherita Marina Vitalba Viviana Mirko Nellina Nicola Olivia Ramona Raniela Rosario Salvo Sergio Sergio


Poddighe Tetto Vezzoli Marino Lo Furno Toscano Iacono Fossi Portale Mignemi La Placa Andrea Militello Dettori LaganĂ Notaro Spigarelli Polizzi Ragonese Minardi Disca Mascherpa Seminara

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Teatro Stabile Catania Botteghino Teatro Verga: via G. Fava, 35 tel. 095 7310888 e-mail: abbonati@teatrostabilecatania.it www.teatrostabilecatania.it Prevendita circuito BoxOffice tel. 095 7225340 – www.ctbox.it


Grafica Progetto e illustrazioni Etcetera Direzione artistica Jacopo Leone www.etcetera.it Stampa Litostampa Idonea, Catania


Etcetera.it

www.teatrostabilecatania.it


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