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Progetto Euganeamente creato da Ivan Todaro e Giada Zandonà Copia Omaggio - Rivista Bimestrale edita da Futurama snc Agenzia di Comunicazione e Web Monselice - Tel. 0429 73366 www.futuramaonline.com Direttore Responsabile Marco Di Lello Reg. Tribunale di Padova n. 2328 del 23/04/2013 Stampa in Carta FSC presso Futurama snc. Copie 10.000 - Distribuzione gratuita in più di 700 punti (locali, apt, biblioteche, centri culturali, agriturismi) Responsabile Progetto: Giada Zandonà e-mail: giada@euganeamente.it Coordinatore Progetto: Marco Trevisan e-mail: marco@euganeamente.it Testi: M. Di Lello, F. Colombara, G. Cusin, G. Zandonà, C. Antoniazzi Foto di copertina: Alberto Giomo Mappa percorso: Elisa Mortin Pubblicità sponsor: info@euganeamente.it - 0429 73366 Si ringraziano: i Comuni di Arquà Petrarca, Monselice e Vo’ e tutti i nostri sponsor Vietata la riproduzione anche parziale di testi ed immagini.
INDICE 3
IL NETTARE DI BACCO Introduzione
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TRACHITE EUGANEA Silix, Masegna, Zovonite
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VO’ Vocazione vitivinicola
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FESTA REGIONALE DELL’UVA Vo’ dal 13 al 15 Settembre
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FESTA DELLE GIUGGIOLE Arquà Petrarca 6 e 13 Ottobre
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I FUNGHI AUTUNNALI Il quarto regno
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VENDEMMIA A TAVOLA Ua, graspo, uéta
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PERCORSO EUGANEAMENTE Da Vo’ a Boccon per Cortelà
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PUNTO PER PUNTO Percorso Uva
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GEMMA BELLOTTO Una semplice carezza di vita
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AGENDA EUGANEA Eventi e manifestazioni
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UN’AMICA ASTUTA Elegante morbida rossa!
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LA GIOSTRA DELLA ROCCA Monselice dall’1 al 15 Settembre
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FEDERICO II L’ultimo grande imperatore del Medioevo
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LO SAPEVATE CHE? Notizie e curiosità dal territorio
IL NETTARE DI BACCO L
a vendemmia, assieme all’aratura dei campi e alla mietitura del grano, è una delle cose più attese nell’agricoltura, sinonimo anche di festa e allegria. Fin dall’antichità la vendemmia ha rappresentato un appuntamento importante, tanto che in alcuni passi delle sue “Lettere”, Plinio il Giovane accenna alla vendemmia nei suoi possedimenti. Così scriveva: “Personalmente mi trovo nel momento centrale della vendemmia: a dire la verità è magra, ma tuttavia più abbondante di quanto mi aspettassi, se si può chiamare vendemmia lo staccare un grappolo ogni tanto, il gettare qualche occhiata al torchio, l’assaggiare il mosto nelle cisterne”. Epistole, IX, 20. Ma la vendemmia anche se oggi è per lo più meccanizzata e spesso limitata ad una semplice operazione agricola, in essa sempre si racchiude il fascino dei ricordi, dell’infanzia, della famiglia. Chi di noi non possiede un ricordo legato alla vendemmia? Sempre restando in ambito letterario, i poeti non hanno fatto mancare i loro versi dedicati alla vendemmia. Si tratta, però, sempre di poche annotazioni. Il primo, e siamo alle origini della letteratura greca, è stato Esiodo che in “Opere e giorni”, vv. 609-617, così descrive la vendemmia: “Quando Orione e Sirio son giunti a mezzo del cielo, e l’Aurora dalle dita di rosa vede Arturo, allora, o Perse, cogli tutti i grappoli e portali in casa. Tienili al sole per dieci giorni e dieci notti; per cinque invece all’ombra, al sesto giorno, poi, verserai nei tuoi vasi i doni di Dioniso che dà molta gioia. Ma, dopo che son tramontati le Pleiadi e le Iadi e Orione possente, ricordati allora che è il momento d’arare, e che l’annata sia ordinatamente completata sotto terra”. Che dire poi di Virgilio che dedica il secondo libro delle “Georgiche” alla coltivazione della vite, ma che poco si sofferma sulla vendemmia? Eppure la poesia, i poeti, non hanno mai smesso di dedicare l’attenzione dovuta alla vite e al vino. E noi, estimatori del Terzo Millennio, non possiamo che apprezzare “il nettare di Bacco” che sul territorio euganeo trova una delle zone di produzione più interessanti.
Marco Di Lello Il nettare di Bacco | Euganeamente
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ph. Franco Colombara
Silix, Masegna, Zovonite
TRACHITE EUGANEA I
processi eruttivi che portano alla formazione dei Colli Euganei iniziano nell’Eocene superiore con l’emissione di lave basaltiche; nell’Oligocene inferiore si manifesta invece il ciclo eruttivo euganeo in senso stretto, con lave differenziate verso termini acidi. Quest’ultima fase eruttiva è caratterizzata da una successione complessa di magmi di vario tipo, a partire dai termini più ricchi in silice, rioliti e trachiti alcaline, alle latiti, con tenori di silice più bassi, fino ai basalti.
Le trachiti costituiscono buona parte dei corpi eruttivi, come il laccolite di Zovon e sono presenti anche in forma di filoni o dicchi, talvolta enormi, come quello di Rocca Pendice (vedi, Rocca Pendice, Euganeamente n° 2). Nel campo delle pietre da taglio la trachite euganea occupa una posizione particolare poiché è preferibile ai materiali di natura calcarea, offrendo, rispetto a questi, maggiore
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Euganeamente | Trachite Euganea
Trachite Zovon calda
Pseudotridimite di Zovon in abito esagonale Trachite Zovon fredda
Trachite Zovon penetrazione idrotermale
durevolezza e resistenza specialmente al calpestio; tali caratteristiche la pongono pertanto alla stregua delle rocce più dure. Resiste bene all’aggressione degli acidi forti e per questo è stata usata anche per rivestimenti di serbatoi e altre strutture industriali, si presta ad una discreta lucidatura e le caratteristiche meccaniche sono ottime e comparabili a quelle dei migliori graniti.
Elementi di acquedotto romano
La pietra “buona da taglio” si presenta con fessurazione colonnare ben spaziata, regolare, in prismi naturali, tali da fornire blocchi di dimensioni sufficienti per fornire manufatti. La trachite euganea è stata oggetto di intensa escavazione già in epoca romana, come dimostrano i numerosi ritrovamenti di elementi di acquedotti in trachite in tutta la zona euganea ed utilizzata anche e soprattutto nella costruzione di ponti e lastricati stradali. Nel Medioevo, nel Rinascimento e nei periodi storici successivi fu largamente usata in svariate opere ed elementi architettonici, soprattutto nella pavimentazione di vie e piazze delle città venete, in primis Venezia, ma anche di altre città fuori della regione, come Mantova, Ferrara, Udine. Sebbene raramente fu usata
anche per opere scultoree, come la base del pennone in Piazza Maggiore ad Este, gruppo formato da quattro statue leonine, e ancora le due splendide coppie di leoni che sorvegliano l’entrata nord del Caffè Pedrocchi a Padova. Le cave di Monteortone, assieme a quelle di Montemerlo, hanno fornito la miglior pietra da taglio di tutti gli Euganei. Nell’antichità e nel Medioevo la trachite era conosciuta come Silix, nel periodo delle Repubblica Veneta prende il nome di Masegna, mentre Zovonite è il nome coniato, di uso locale, per qualificare la trachite di Zovon. Quale curiosità si può ricordare che all’interno della
roccia sono spesso presenti delle cavità formatesi da bolle di gas imprigionate nel magma in raffreddamento;
Trachite Roccia magmatica effusiva mesosilicica. Componenti essenziali: feldspati, plagioclasi, biotite. Il colore è generalmente grigio, ma può passare al giallo aranciato e giallo bruno qualora la roccia abbia subito processi idrotermali non degenerativi che hanno determinato la deposizione di ossidi idrati di ferro. La trachite grigia viene chiamata "fredda", quella a tonalità giallognole "calda" e sovente presenta zonature marcate, brune, che rappresentano fasi successive di penetrazioni idrotermali. secondariamente queste cavità sono state tappezzate da splendide cristallizzazioni. Nel linguaggio locale queste cavità si chiamano “Caròj” e sono tanto odiate dai cavatori, quanto amate dagli appassionati di mineralogia che vi reperiscono molte specie minerali da collezione. Tra queste ultime primeggia la
Tridimite, una rara forma cristallina nel quarzo che si presenta in eleganti cristalli
esagonali aggregati. Leone in trachite all’ingresso del Caffè Pedrocchi (PD)
tabulari,
spesso
variamente
Franco Colombara
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Trachite Euganea | Euganeamente
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con il patrocinio
Vocazione vitivinicola ph. Euganeamente
del Comune di Vo’ Euganeo
VO’ I
l territorio di Vo’, situato alle pendici occidentali dei Colli Euganei, è un simposio di colline coltivate a vite e tradizione vinicola, che nel corso del tempo ha mantenuto ed affinato la sua antica vocazione agroforestale, dimostrandosi punto di riferimento importante nella coltivazione e produzione dell’uva. La costituzione del Comune (chiamato Ca’ Erizzo sino al 1933, come la nobile famiglia veneziana) risale al 1902 ed agglomera le frazioni di Zovon, Boccon, Cortelà e Vo’ Vecchio di cui si hanno documentazioni antecedenti all’anno Mille. L’etimologia dei nomi è profondamente legata alle caratteristiche del territorio: Zovon da giogo (valico), Boccon da bocatorium (sbocco, bocca), la tradizione vuole però che il toponimo Zovon derivi dalla dea Giunone, di cui è stata ritrovata nel territorio una lapide romana, mentre Boccon deriverebbe dal dio Bacco; Cortelà deriva da cultellatus (attrezzo per appianare il terreno), mentre Vo’ (il paese con il nome più corto d’Italia) trae origine da Vadum (guado) riferito all’antico porto commerciale e fluviale che sorgeva prima del 500 nel fiume Adige,
quando alcune sue ramificazioni scorrevano attorno ai Colli Euganei. Durante il Medioevo vengono costruite due importanti fortificazioni ad opera delle famiglie Da Vo’ e Maltraversi, di cui però non rimangono più tracce, mentre dal 1500 alcuni patrizi veneziani prendono dimora tra i declivi ed in pianura, regalandoci preziose Ville che ancora oggi possiamo ammirare in tutto il loro splendore. Uno degli esempi più importanti è quello di Villa Contarini Giovannelli Venier, costruita durante il 1600 per trasformare Vo’ Vecchio in uno straordinario esempio di urbanistica organizzata attorno alla Villa che comprendeva la Piazza del mercato, l’oratorio, la costruzione di alloggi per i braccianti e l’intensificazione del commercio e della navigazione fluviale attraverso il Retratto di Lozzo. La bellezza e la fertilità di queste terre unite alla passione e alla competenza agricola dei loro abitanti hanno favorito la coltivazione e la produzione di uve di alta qualità. È qui infatti che nel 1949 viene costituita la prima Cantina Sociale del territorio euganeo, che fino ad oggi continua, grazie ad eccelsi vinificatori, ad offrirci dei vini dalle caratteristiche organolettiche straordinarie. > TAGLIANDI COMPLETI QUALSIASI AUTO > SOSTITUZIONE FRENI > MANUTENZIONE IMPIANTI DI CONDIZIONAMENTO E RICARICA CLIMA
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Euganeamente | Vo’
PROVINCIA CAMERA DI COMMERCIO DI PADOVA DI PADOVA
PARCO REG. COLLI EUGANEI
COMUNE DI VO’
CONSORZIO VINI COLLI EUGANEI
STRADA DEL VINO DEI COLLI EUGANEI
TURISMO PADOVA TERME EUGANEE
CITTÀ DEL VINO
Vo' Padova Colli Euganei dal 13 al 15 Settembre 2013
U C
UM
ASSOCIAZIONE DA VADUM A CURTIS
63
MEDIA PARTNER www.euganeamente.it
a
VENERDÌ 13/09 APERTURA 63ª FESTA REGIONALE DELL'UVA
CONSORZIO TUTELA GRANA PADANO
ore 19.30 CONVEGNO
“Azioni per affinare il marketing d’impresa che si evolve da un mercato locale verso un mercato globale” organizzato in collaborazione con il Consorzio Vini DOC Colli Euganei
dell’
REGIONE VENETO
R
T
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VA D
A
DA
ore 21.30
SERATA COUNTRY Con Band Italo americana The Dusty Saddle Boys Spettacolo offerto da Risto. Pizza Sale e Pepe
regionale
Uva
SABATO 14/09
DOMENICA 15/09
ore 20.30
ore 10.00
ore 16.00
ELEZIONE REGINETTA E PRINCIPE DELL'UVA In Sfilata i capi
ESPOSIZIONE MOSTRA CONCORSO UVE
APERTURA SFILATA
dell'Artigianato Locale. Coordinamento e regia: Agenzia Top Team. La reginetta eletta diventerà donna immagine degli eventi organizzati dal Consorzio Vini Doc Colli Euganei
Le ragazze e i ragazzi che volessero partecipare chiamino il 348 7126679.
Iscrizione immediata e gratuita. Serata offerta da Martini Silvestro e figlio
Mostra Antichi Mestieri Mercatino con Vendita diretta dei Prodotti del Territorio
ore 14.00 DEGUSTAZIONE GUIDATA E VENDITA DEI VINI
DOC e DOCG dei Colli Eug. presso la sede del Consorzio Vini Doc apertura della “Enoteca dei Colli Euganei”
ore 15.00 PREMIAZIONE MOSTRA CONCORSO UVE
INGRESSO GRATUITO Info: info@festadelluvavo.it Seguici su fFesta dell’Uva Vo Euganeo Pd
con Reginetta e Principe dell'Uva 2013 Banda Musicale di Vo' Palio portato da Damigelle. Carri Allegorici fuori concorso Banda Musicale di Bastia
CARRI ALLEGORICI in concorso
ore 18.00 MYSTYRYA
Spettacolo dell’illusionista Mattia Favaro, l’artista che fa sognare con Marzia Shila. Spettacolo offerto da Martini Scavi
ore 19.00 ESTRAZIONE LOTTERIA ore 19.30 PREMIAZIONE CARRI ALLEGORICI ore 20.00 BALLO COUNTRY
Esibizione della scuola Urban Country Dance
ore 21.00 ORCHESTRA I SABIA
Serata Danzante offerta da Costruzioni Carraro Giorgio
DA VENERDÌ A DOMENICA STAND GASTRONOMICO A CURA DELLA PRO LOCO DI VO’ E MOSTRA VINI CON DEGUSTAZIONE A CURA DEL CONSORZIO TUTELA VINI COLLI EUGANEI
con il patrocinio
festa delle giuggiole P
asseggiando nell’antico Borgo di Arquà Petrarca restiamo sicuramente affascinati dalla sua bellezza architettonica e piacevolmente stupiti nello scoprire un luogo di quiete e pace incastonato nel verde dei Colli Euganei, ma quello che più ci sorprende è scorgere in ogni giardino un Giuggiolo, albero insolito e curioso che trova qui la sua dimora ideale. Il terreno, formato da un substrato calcareo ed il particolare microclima dei versanti collinari del Monte Ventolone e del Monte Castello, sin dall’epoca romana hanno favorito in maniera straordinaria lo sviluppo della coltivazione dello Ziziphus, sino a trasformarlo in un prodotto locale d’eccellenza, in grado di valorizzare il territorio e mantenere viva la grande tradizione enogastronomica euganea. I suoi rami, contorti e spinosi, da inizio estate a fine autunno si ricoprono di Giuggiole, preziosi e deliziosi frutti, che quando non sono ancora maturi si presentano di un bel verde brillante, sodi, dal sapore asprigno; mentre nel procedere della maturazione assumono un colore brunastro ed il gusto diviene dolcissimo.
Francesco Petrarca è il primo cantore di questo straordinario frutto, da cui si ottiene un pregiato e prelibato distillato. Chi non ricorda
di aver detto “sono andato in brodo di giuggiole?”, espressione usata per delineare uno stato intenso di euforia che sconvolge la mente, come la sensazione che si prova alla bontà del gustare le Giuggiole di Arquà Petrarca.
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Euganeamente | Festa delle Giuggiole
Anche se molto rare e difficili da trovare nel resto d’Italia, nelle tavole degli Euganei sono sempre state presenti: utilizzate fresche o secche, in decotto come rimedio invernale contro le malattie dell’apparato respiratorio (hanno un altissimo contenuto di vitamina C ed elevate proprietà espettoranti), dalle donne “al Filò” durante le lunghe notti invernali, ma soprattutto sono lavorate per preparare distillati, liquori, marmellate, confetture, gelatine e zaèti che ad Arquà Petrarca si presentano come prodotti unici e ricercatissimi.
Una festa golosa nel Borgo del poeta Domenica 6 e 13 Ottobre, due giornate interamente dedicate alla celebrazione e degustazione delle Giuggiole. Nella splendida cornice di Arquà Petrarca il visitatore sarà accolto dalla calorosa e simpatica ospitalità dei suoi abitanti, che lo trasporteranno in un clima di musica, danze e tradizioni locali, in cui potrà assaporare l'unicità e la genuinità dei prodotti tipici locali. Info: 0429 777100 Comune di Arquà Petrarca
ph. Euganeamente
del Comune di Arquà Petrarca
Arquà Petrarca Domenica 6 e 13 Ottobre
Il quarto regno
Funghi autunnali C
hi si avvicina per la prima volta al mondo dei funghi può sentirsi smarrito di fronte all’infinita varietà di specie e di forme che la natura ci presenta e potrebbe pensare “io non ce la farò mai ad imparare a conoscerli, a distinguerli”. Naturale, sono pensieri che un tempo ho fatto anche io! La micologia è una scienza giovane e in continua evoluzione
ma vivendo a diretto contatto con i funghi è possibile imparare a distinguerli, a conoscere le loro caratteristiche e le loro proprietà.
I funghi non ci interessano soltanto per avere l’opportunità di prepararci un piatto squisito, ma li cercheremo per arricchire la nostra esperienza e la nostra conoscenza. Infatti questi strani organismi che illuminano con i loro colori il sottobosco, hanno uno scopo ben preciso in natura, anzi sarebbe meglio dire che sono indispensabili per la vita nel nostro pianeta. A differenza delle piante superiori che sono autotrofe, cioè capaci di trasformare le sostanze inorganiche (sali minerali ed acqua) in alimenti, avvalendosi della fotosintesi clorofilliana essi sono eterotrofi, ed essendo privi di clorofilla si devono necessariamente nutrire in maniera diversa, utilizzando sostanze che possono essere prese da altri organismi e così facendo distruggono le sostanze morte del sottobosco che altrimenti soffocherebbero gli organismi vegetali vivi, impedendone la vita. Oltre al diverso modo di nutrirsi, essi contengono anche una sostanza tipica degli animali
(insetti) la chitina e per questo motivo sono stati inseriti in un regno a parte, un quarto regno, il regno dei Funghi. Quello che noi raccogliamo e chiamiamo fungo è in realtà il carpoforo, il “frutto” del fungo, che produce
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Euganeamente Funghi Autunnali
a maturità nella parte imeniale delle spore, le cui dimensioni variano da 4-5 a 20 e più micron (da ricordare che il micron è la millesima parte del millimetro). Un grosso carpoforo ne può contenere miliardi, trasportate dal vento anche a centinaia di chilometri dal luogo d’origine. Quando una spora cade nel
substrato di terreno giusto se trova la situazione climatica ottimale (giusta umidità, giusta temperatura) dà vita ad un filamento chiamato micelio primario, che però è allo stadio sterile, per diventare fertile deve
incontrare una spora con filamento di polo diverso, unirsi a lei e dare vita al micelio secondario, cioè la pianta fungina vera e propria che può portare frutto. Questo ci fa capire come sia difficile generare una nuova pianta fungina e per questo i funghi devono essere rispettati, evitando raccolte indiscriminate e soprattutto la distruzione del loro habitat, perché malgrado l’enorme numero di spore prodotte, poche sono quelle che riescono a dar vita a una nuova pianta fungina. Questo mondo affascinante che racchiude in se centinaia di migliaia di specie diverse fin dai tempi più antichi, ha contribuito ad arricchire di sapori la mensa della gente: chi non ricorda la famosa “fritaja coi spunzoi” (Morchelle) o “i boei in saeata” (Amanita caesarea). Però la strada dei funghi è segnata anche da tragedie di casi di avvelenamento, perché non bisogna dimenticare che ci sono specie velenose mortali e non bisogna basarsi sulle dicerie popolari per fare le valutazioni della loro commestibilità: l’unico metodo valido resta sempre la sicura conoscenza botanica delle specie.
Gastone Cusin
AUTUNNO A TAVOLA
Salendo lungo il colle che porta all'incantevole borgo di Arquà Petrarca, è facile raggiungere questo splendido ristorante tra il verde degli ulivi. Nell’ambiente suggestivo si propongono ricette di un tempo rivisitate usando prodotti propri come le verdure dell'orto, il vino, l'olio, i salumi, la pasta, il pane e i dolci, quotidianamente prodotti in sintonia con le stagionalità.
RISTORANTE
ANTIPASTI Insalatina di porcini o di ovuli con rucola e scaglie di grana Sformatino di zucca e i suoi fiori su fonduta e tartufo di stagione a scaglie Carpaccio di manzo su misticanza con finferli e dobbiaco a scaglie PRIMI PIATTI Gnocchi porri, taleggio e tartufo nero Fettuccine porcini e tartufo di stagione Zuppa di funghi con crostoni Risotto porcini e zucca, funghi misti o con porri taleggio e tartufo
Vi aspettiamo per le vostre giornate importanti, come matrimoni e feste nell'ampia sala, e cene a lume di candela riscaldate dal calore del caminetto in quella più piccola e interna.
Arquà Petrarca (PD) - Via Scalette, 19 - Tel. 0429 718229
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TUTTI I GIORNI PIZZA GOURMET Burrata Artigianale - Prosciutto San Daniele Insaccati Produzione Propria - Prodotti Stagionali
TUTTI I VENERDÌ PROMOZIONE APERITIVO + PIZZA GOURMET € 12 bevande escluse
SECONDI PIATTI Filetto di manzo alla griglia con porcini Tartare di manzo alle erbe aromatiche con scaglie di tartufo e la sua crema Rotolo di coniglio ai funghi con tortino di patate al profumo di tartufo
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Ua, graspo, uéta
vendemmia a tavola L
’uva è l’infruttescenza dell’albero della Vitis vinifera, conosciuta sin dal Neolitico e presente nel nostro territorio da tempi antichissimi. Il frutto è il grappolo, composto da un graspo e da moltissimi acini di forma circolare formati da polpa, semi e buccia di colore dal verde-giallastro al giallo dorato per l’uva bianca, rosa, viola o violetto-bluastro per l’uva nera. DESCRIZIONE: la vite è un arbusto rampicante con il fusto dall’aspetto contorto. Le foglie sono semplici, distiche e alterne, formate da un picciolo di diversa lunghezza e da una lamina palmato-lobata con cinque nervature primarie. HABITAT: c’è una strettissima relazione tra il suolo dove viene coltivata la vite e l’uva che ne deriva. I Colli Euganei, grazie alla loro geologia, offrono particolari terreni (scaglia rossa, suoli su marna e vulcaniti acide) adatti alla coltivazione delle varietà più diverse di vigneti. Anche la temperatura dell’aria e del terreno, la durata dell’esposizione e la radiazione solare hanno una grande influenza sullo sviluppo della vite. UTILIZZO: è utilizzata in moltissimi modi, dalla produzione di vino, all’uso in cucina, in estetica ed erboristeria. Contiene pochi grassi, è ricca di potassio, di vitamine A e K e presenta proprietà antiossidanti, antitumorali e antivirali. Aiuta la digestione, ha un effetto diuretico ed un’alta azione antibatterica ed antinfiammatoria. CURIOSITÀ: la cura dell’uva, o ampeloterapia (dal greco “ampelos”, vite) era utilizzata già dai Romani per depurare l’organismo e l’intestino. Il succo d’uva ha una composizione molto simile al latte materno. Consumare abitualmente uva può ridurre il rischio di malattie cardiache e diabete. L’uva rossa contiene alcune sostanze in grado di tranquillizzare mente e corpo e di regolare i ritmi circadiani (sonno-veglia).
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Euganeamente | Vendemmia a Tavola
PREPARAZIONE MOSTO
SUGOLI CON POLENTINE DOLCI Ingredienti per 6 persone
SUGOLI 1,5 kg uva dolce dei Colli Euganei 2-4 cucchiai di farina 00 2-4 cucchiai di farina di ma is POLENTINE 250 gr. farina di mais 100 gr. burro 100 gr. zucchero 1 uovo intero 1 tuorlo 1/4 bustina lievito 1 pizzico sale
Lavate, sgranate e pigiate con le mani i chicchi di uva e lasciateli fermentare per una notte in un luogo fresco, coprendo il recipiente con un panno leggero. Mettete il composto in una pentola e portate a bollore per qualche minuto per bloccarne la fermentazione e lasciate riposare poi per alcune ore. Rimettete sul fuoco l’uva e fatela cuocere fino a che i chicchi saranno ben sfatti (circa 20 minuti). Passate il composto in un passaverdure per eliminare i semi e le bucce.
sugoli
Sciogliete a freddo le farine nel mosto, calcolando i cucchiai in base alla quantità di succo ottenuta. Mettete sul fuoco e fate bollire per circa 15-20 minuti mescolando continuamente.Versate il composto ottenuto negli stampini e lasciate raffreddare. Poneteli poi in frigorifero fino al momento di consumarli.
polentine dolci
Montate bene le uova con lo zucchero, aggiungete il burro a temperatura ambiente tagliato a pezzetti. Unite la farina, il lievito ed un pizzico di sale. Amalgamate tutti gli ingredienti, preparate delle palline grandi come una noce e schiacciatele con il palmo della mano. Infornate per 15 minuti a 180°.
Nordic Walking La palestra all’aria aperta Solo due bastoncini, per uno sport adatto a tutti senza controindicazioni.
Corsi di Metodologia di base Programmi Family Tenersi in forma passeggiando secondo la tecnica della camminata nordica, accompagnati da Istruttori della Scuola Italiana, alla ricerca dei sentieri più suggestivi dei nostri Colli Euganei, in compagnia di persone allegre e gioiose. Questo l’ obiettivo di Euganean Walking by KeRoBa a.s.d. che propone numerosi allenamenti settimanali e i corsi di Nordic Walking Base per imparare ad utilizzare in modo corretto ed efficace i bastoncini.
E quando arriva il freddo inverno che poco invoglia ad uscire
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P ercorso Euganeamente I
l profumo dell’autunno comincia a liberarsi nell’aria, i Colli Euganei, ricchi di vigneti e verdi vallate sono lo sfondo ideale per una piacevole giornata in bicicletta. È un percorso adatto a tutti, 20 km di indiscusso valore paesaggistico attraverso le frazioni di Vo’, da farsi in bici o in automobile, con soste e tratti a piedi nei sentieri. La partenza è fissata in Piazza Liberazione a Vo’, che dispone di un ampio parcheggio dove lasciare l’auto e salire sulle due ruote. Al semaforo di Via dei Colli procediamo a destra, ma prima fermiamoci qualche momento ad osservare il centro di questa cittadina, sorto nei primi del Novecento sulle tracce della località chiamata Ca’ Erizzo (il nome deriva dalla facoltosa famiglia veneziana che qui ha avuto ampi possedimenti). Procediamo dritti sino alla rotonda, chiamata anche crosara de Carraro, dove giriamo a sinistra verso l’antico abitato di Vo’ Vecchio. La via si inoltra nella pianura in cui scorgiamo a sud la cima del Monte Lozzo (327 m) ed a nord il Monte Santo (143 m) che ci accompagnano verso l’antico abitato conosciuto sin dal Medioevo come importante centro e snodo commerciale, infatti sorge sull’incontro dello scolo della Nina, di Rio Zovon, del Canaletto, della Leona e del Canale Bisatto. Il borgo ha un notevole prestigio architettonico, reso tale dall’organizzazione urbanistica formatasi attorno a Villa ContariniVenier, con una suggestiva corte che si affaccia verso il Bisatto. Oltre alla Villa costruita per volere di Alvise Contarini (nel 1600), verso la metà del ‘600 si costruiscono le grandi barchesse porticate e la Chiesa di San Lorenzo che adornano il piccolo centro. Oltrepassiamo l’abitato e seguiamo l’argine del Frassine fino allo stop in cui prendiamo la sinistra e proseguiamo dritti sino alla rotonda, chiamata anche crosara de Bocon, dove girando a destra ci immettiamo nella strada che costeggia il versante occidentale dei Colli Euganei largamente coltivato a vigneti, dove si individua facilmente l’antica località di Cortelà (raggiungibile tramite la laterale alla nostra sinistra). Proseguiamo seguendo la strada pianeggiante accompagnati dall’imponente sagoma del Monte Vendevolo (460 m) che si affaccia
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Euganeamente | Percorso Euganeamente
nella verdeggiante pianura che ci porta sino alle pendici del Monte Versa (141 m). Qui seguiamo la sinistra imboccando via M. Versa.
Un panorama meraviglioso si apre attorno a noi mentre il profumo dell’uva invade l’aria. La strada pianeggiante ci invita a goderci in pieno questo scorcio incantato, prima di incontrare un piccolo incrocio che ci invita a seguire la destra e ci prepara all’unico difficile tratto in salita del percorso. La via mantiene una buona pendenza per qualche curva, ma la difficoltà delle nostre pedalate è ampiamente ripagata dalla straordinaria meraviglia della vallata sottostante, mentre alla fine della salita il panorama si apre verso il versante orientale, mostrando la vallata di Valnogaredo e la cima del Monte Vendevolo. Proseguiamo per via San Silvestro in cui qualche salita si alterna a piacevoli discese, sino a giungere ad una curva a gomito (qui parte un sentiero che ci collega a Boccon) che ci fa scollinare in una rinfrescante discesa circondata da vigneti e tratti boschivi, dove il nostro sguardo si perde nell’orizzonte disegnato dai Colli Berici. Incontriamo uno stop e teniamo la destra, seguiamo la strada che incontra la deviazione per Cortelà. Possiamo fare una breve tappa in questa graziosa frazione che custodisce un fascino incantato, oppure proseguire dritti verso il borgo di Boccon. Il percorso è un panoramico saliscendi che incontra la curiosa Villa Ca’ Erizzo Maniscalchi Albertini di impianto Settecentesco. All’altezza di un capitello giriamo per la via a senso unico a destra che ci conduce sino alla Chiesa di Boccon in cui una breve sosta è obbligatoria per godersi il piacevole refrigerio che si incontra in quest’altura. Riprendiamo il percorso tenendo la sinistra in discesa, sino ad incontrare Via Morandine dove giriamo. Procedendo dritti invece si incontra Villa Sceriman, antico complesso rurale del XVI sec., opera minore del Palladio. La strada è pianeggiante e ci permette di osservare le cave di Trachite di Zovon. Dopo qualche curva incontriamo uno stop, seguiamo la sinistra in via Ca’ Mariani, regaliamoci le ultime pedalate tra vigneti e prati prima di incontrare via dei Colli che ci riporta nel centro di Vo’.
da Vo’ a Boccon per Cortelà zovon VICENZA
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Chiesa s. Lorenzo
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delle Forche Villa venier
Chiesa S. Maria
Azienda Agricola SCERIMAN
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Azienda Vitivinicola FACCHIN
Sco letto
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Trattoria PARCO RIO GRANDE Chiesa S. Maria
boccon
Villa CA’ ERIZZO
Fontana bon bevare
Rifugio CA’ FIGARO
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Laghetto del VENDA
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Ristorante IL CENACOLO DEGLI EUGANEI
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Fontana murÀ
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Agriturismo DOSSI
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Lozzo
Azienda Agrituristica AI COLLI
141
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Cinto Euganeo
con il patrocinio
Parco Regionale Colli Euganei
Ristoranti - Pizzerie - Agriturismi
Ville - Chiese - Monumenti
Colli Euganei
Cantine - Enoteche
Fontane
Percorso Uva - Km 20
Prodotti Tipici
Siti d’interesse
Sentiero Parco Colli Euganei
punto per punto FACCHIN Azienda Vitivinicola
Una lunga tradizione viticola ed enologica caratterizza la nostra azienda. Produciamo vini DOC e DOCG dei Colli Euganei, l’obiettivo che ci proponiamo è di offrire vini di qualità fatti con passione ed impegno
Via Marconi, 1465 - Vo’ 049 9940293 www.aziendafacchin.it
1
AI COLLI Azienda Agricola ed Agrituristica
2
DOSSI Agriturismo
Percorso Uva 3
Cucina tipica locale. Da provare gli antipasti con salumi della casa, la pasta fresca, le grigliate, e le carni al forno come il coniglio e il maialino da latte, i vini di produzione propria. Serate a tema con intrattenimento teatrale
Cucina casalinga Fettuccine e bigoli fatti in casa Pasticcio specialità grigliate e carne alla brace Su ordinazione specialità al forno (coniglio, faraona) verdure di stagione del nostro orto
Via Roda, 1515 - Vo’ 049 9940581 - aicolli@alice.it www.agriturismoaicolli.it
Via San Silvestro, 2066 Cortelà di Vo’ 348 7252909
IL CENACOLO DEGLI EUGANEI Ristorante
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Eleganza e tradizione con la migliore cucina tipica veneta, sulla più bella terrazza dei Colli Euganei. Location ideale per il tuo ricevimento, matrimonio, battesimi, comunioni. Gli interni eleganti sono perfetti per un giorno speciale
Via Marconi, 2197 Cortelà di Vo’ 049 9940144 www.ilcenacolodeglieuganei.it 16 •
Euganeamente | Punto per Punto
ph.Paolo Gastone Cusin ph. Fidelfatti
Vo’ - Cortelà - Boccon Parco RIO GRANDE Trattoria
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Cucina tipica casalinga piatti della tradizione con paste e condimenti fatti in casa ed un’ampia scelta di carni alla griglia
Via Morandine, 22 Boccon di Vo’ 049 9940058 info@trattoriariogrande.com www.trattoriariogrande.com
SCERIMAN Azienda Agricola
6
L’azienda produce vini tipici dei Colli Euganei, Riserve e Passito, inoltre grappe e distillati, ottimo olio extravergine d’oliva, aceto di vino e miele.
Via dei Colli, 1084 - Vo’ 049 9940123 www.villasceriman.it
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PER INFORMAZIONI Tel. 049 Comune di Monselice
Parco Regionale Colli Euganei
8274573
Dott.ssa SIMONETTA PIRREDDA simonetta.pirredda@unipd.it www.beniculturali.unipd.it f masterturismounipd
Il nostro obiettivo è la formazione di esperti e consulenti nel campo del management e della comunicazione di prodotti turistici integrati, in grado di rispondere alla domanda del mercato attuale e alle motivazioni e ai bisogni del turista, unendo attrattive, servizi e immagine. - Conoscenza e valorizzazione del territorio - Governance delle risorse turistiche - Sostenibilità e competitività nelle imprese turistiche - Gestione delle destinazioni e progettazione dei prodotti turistici - Comunicazione integrata, branding e storytelling per il turismo Avvisi di selezione
Sede di svolgimento: Palazzo CA’ EMO O Via Santo Stefano Sup., p., 38 D) 35043 Monselice (PD)
Pubblicazione avviso di selezione: settembre 2013 - Scadenza avviso di selezione: novembre 2013 13 Inizio attività didattica: febbraio 2014 - Termine attività didattica: dicembre 2014
ph. Giada Zandonà
Una semplice carezza di vita
Gemma bellotto U
no scrigno dei ricordi, una poesia che abbraccia il passato e lo fa rivivere, parole e versi che evocano intime emozioni, di stati d’animo, d’amore e di bellezza. Un’impronta poetica intensa e sensibile quella di Gemma Bellotto, scrittrice e poetessa di Cortelà di Vo’. Attraverso le sue opere, intrise di spontaneità e freschezza, ritroviamo l’amore e l’incanto per le cose semplici, per la natura come metafora della vita. Una poetica che da piccole situazioni quotidiane, da stati d’animo fugaci si allarga nell’universo umano e sociale.
Le sue raccolte di racconti dipanano momenti della sua vita, paesaggi agresti e tradizioni dei Colli Euganei: Gemma ci prende per
mano e ci accompagna a scoprire la gioia di un bambino davanti ad “un goto de neve”, conosciamo le mani che lavorano la terra e fanno piangere la vite, quelle mani che ti carezzano il viso e lasciano perenni ricordi. La sua poesia è strettamente legata all’ambiente che la circonda, infatti, nel 1999 vince il Primo Premio Nazionale Poesie sul Vino di Cocconato d’Asti (prima edizione dedicata ai poeti delle Città del vino) con il componimento “Va, mio padre...”. La tradizione vitivinicola di Vo’ ha conquistato l’autrice sin da piccolissima che ha conosciuto, oltre alla tradizionale vendemmia “fatta in casa”, le prime edizioni della Festa dell’uva:
«Da pìcola, quando i me portava a la Festa dell’uva, mi a vardava incuriosìa pi de tuto de i costumi da contadinèa che vestìa le tose e dentro de mi a sognava de poder portarlo anca mi un dì come lore. Fin che xe rivà anca el me turno. I organizaturi ne dava in pristio on
bel tòco de tela col fondo nero stanpà a fioriti, par farse la còtola longa fin a i piè. Po’ ghe gera da farse la traverseta, na bea camiseta bianca e on sialeto sora le spae, on bel par de socoiti bianchi de legno, col taco alto ai piè. E via che se gera pronte par la sfilata e par guarnire el caro come se ogni tosa fusse on bel fiore da inprofumare sta Festa».
Gemma racconta le tradizioni e le cultura del territorio euganeo, recuperando un passato fatto di proverbi e di vita regolata secondo i moti della natura, un passato di bellezza che è anche il nostro presente: «Non c’è che da guardarsi attorno e trovare un attimo del nostro tempo prezioso, per poter contemplare il tutto. Perché anche osservando il cielo che abbiamo tutto il giorno su di noi, possiamo addolcire l’anima. O tuffando gli occhi nell’erba del prato al di là della strada, possiamo pensare ai nuovi germogli, che crescono per noi, di giorno in giorno, per dare vita alla vita, vestendo il nostro animo di verde rinnovata speranza, grati di questa nostra esistenza».
Giada Zandonà
Gemma Bellotto | Euganeamente
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AGENDA EUGANEA ESCURSIONI CON ASSociazione ALICORNO 8 Settembre Arte e natura in bicicletta 13 Ottobre Percorsi e delizie d’autunno 31 Ottobre Halloween al Museo Info alicorno.jimdo.com MERCATO IN CORTE 1 Settembre - 6 Ottobre e 3 Novembre Torreglia - Villa dei Vescovi Esposizione florovivaisti GIOSTRA DELLA ROCCA Monselice 1-5-8-12 Settembre Gare di abilità scacchi, arcieri e tamburi 15 Settembre Rievocazione storica e gara della Quintana ON STAGE SUMMER FESTIVAL Dal 4 al 7 Settembre Monselice - Ex Kartodromo Musica e birra NOTTE ROSA ALLE TERME Dal 6 all’8 Settembre Abano T. e Montegrotto T. Musica, intrattenimento e animazione 20 •
SAGRA A BOCCON Dal 6 all’8 Settembre Vo’-Boccon Stand gastronomico e musica ARMONIE DEL GUSTO 7 Settembre Concerto e passeggiata www.parcocollieuganei.it ARQUA’ PETRARCA RISCOPRE LA LAVANDA 8 Settembre Mostra mercato e degustazioni COPPA COLLI EUGANEI MTB 8 Settembre - Baone 15 Settembre - Teolo Gara competitiva di Mtb BENVENUTA VENDEMMIA 8 Settembre Cantine aperte nei Colli Euganei VENDEMMIA IN VILLA 8 Settembre Torreglia - Villa dei Vescovi Raccogliere, pigiare ed imbottigliare il vino ARTISTI IN PIAZZA ALLE TERME 8 e 15 Settembre Abano Terme Esposizioni di pittura, scultura e fotografia
Euganeamente | Agenda Euganea
Settembre - Ottobre 2013
FESTA REGIONALE DELL’UVA Dal 13 al 15 Settembre Vo’ Sfilata carri allegorici, animazioni e degustazioni SAGRA IN CORTE Dal 13 al 22 Settembre Abano T. - Villa Savioli Stand gastronomico, animazioni, laboratori e dance ability CONCERTO CORO MONTE VENDA E CORO CAMPIDANO 13 Settembre Monselice - Chiesa S. Martino 14 Settembre Galzignano T. - Auditorium www.coromontevenda.it MODA AL CHIARO DI LUNA 14 Settembre Abano Terme Sfilata di moda CONCORSO PIANISTICO FAUSTO ZADRA Dal 19 al 21 Settembre Abano T. - Hotel AbanoRitz Concerti, eliminatorie e finale NOTTE BIANCA 21 Settembre Monselice Musica, animazione, intrattenimento
RADUNO DI MONGOLFIERE Dal 20 al 22 Settembre Montegrotto T. - Villa Draghi Esibizioni e voli con ristoro SAGRA DI SAN COSMA Dal 26 Settembre al 1 Ottobre Monselice - San Cosma Stand gastronomico COLORI D’AUTUNNO Dal 27 al 29 Settembre Montegrotto Terme Esposizione fiori e piante con intrattenimento LE TERME DELL’ARTE Dal 27 al 29 Settembre Abano Terme Esposizioni en plein air di arte GIORNATE EUROPEE DEL PATRIMONIO 28 e 29 Settembre Montegrotto T. - Area Scavi Aperture straordinarie ed eventi speciali PARCO DELLE STELLE 28 Settembre e 26 Ottobre Galzignano T. - Casa Marina Osservazione guidata del cielo SAGRA DI MARENDOLE Dal 28 Settembre al 6 Ottobre Monselice - Marendole Stand gastronomico
FESTA DELLA ZUCCA 29 Settembre - Este Animazioni e degustazioni SAGRA DEL ROSARIO Dal 5 al 7 Ottobre Galzignano Terme Stand gastronomico e musica MOSTRA DEI FUNGHI E DEGUSTAZIONI IN PIAZZA 5 e 6 Ottobre Bresseo - Sala Muccioli e Piazza Perlasca Esposizione funghi a cura del Gruppo Micologico Teolo FESTA DELLE GIUGGIOLE 6 e 13 Ottobre - Arquà P. Mercatino, degustazioni, musica e danza CIOCCOLIAMOCI ALLE TERME Dall’11 al 13 Ottobre Abano Terme Laboratori, convegni, degustazioni ed intrattenimento FIERA DI BRESSEO Dall’11 al 15 Ottobre Bresseo - Teolo Mercato, esposizioni e giostre SAGRA E FIERA D’AUTUNNO Dal 18 al 22 Ottobre Torreglia Stand gastronomico e musica
COLORI E SAPORI D’AUTUNNO 19 e 20 Ottobre Monselice Mercatino ed esposizioni FESTA DEI MARONI 20 Ottobre Baone Degustazioni ed intrattenimenti SAGRA DEI MARONI 20 Ottobre Teolo - Piazza Perlasca Stand gastronomico pranzo e cena CONCERTO ARMONIA MUNDI 23 Ottobre Abano Terme Santuario di Monteortone Concerto Corale polifonica ANTICA SAGRA DEL CASTELLETTO Dal 25 al 27 Ottobre Torreglia - Castelletto Passeggiate, degustazioni ed intrattenimento CASTAGNATA 27 Ottobre Montegrotto Terme Castagne in piazza con animazione
SAGRA DI SAN MARTINO E MOSTRA VINI DOC Dal 26 Ottobre al 10 Novembre Torreglia Stand gastronomico, musica e visite guidate TEATRANDO Dal 29 al 31 Ottobre Baone - Valle S. Giorgio Spettacolo per bambini e ragazzi LA NOTTE NERA DELLE TERME 31 Ottobre Abano e Montegrotto Terme Laboratori, animazioni, travestimenti, scherzetti e dolcetti GRUPPO MICOLOGICO NATURALISTICO CULTURALE MONSELICENSE Incontri tutti i giovedi alle 21.00 per lo studio di piante e funghi dal vero Monselice - V. Avancini, 2/b Info 349-8057796 DOMENICHE AL PARCO Escursioni nei Colli Euganei www.escursionistibattaglia.it Si declina ogni responsabilità per eventuali variazioni di orari, date e programmi.
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LOGISTICA MULTI SERVICE
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ph. Gastone Dissette
Elegante morbida rossa!
Un’amica astuta L
a Volpe è un canide di medie dimensioni con forme slanciate ed atletiche, è considerata uno dei maggiori predatori selvatici europei con più vasta zona di distribuzione. Le dimensioni del suo corpo variano dai 65 a 75 cm, con zampe corte, muso lungo ed affusolato su cui posano delle grandi ed appuntite orecchie.
Io mi copro!
Il manto della Volpe è tipicamente di colore marrone rossastro nelle parti superiori e biancastro in quelle inferiori, mentre la coda è rossa, sontuosa e folta, lunga dai 35 ai 45 cm. Nei periodi freddi l’animale la utilizza come una calda coperta in cui avvolgersi, in altri momenti diviene uno strumento per comunicare con altri esemplari (oltre all’emissione di una gamma di vocalizzazioni) ed anche mezzo per marchiare il territorio mediante delle ghiandole odorifere poste vicino ad essa.
Cacciatrice solitaria!
Ha una grandissima capacità di adattamento ad ambienti diversi, infatti non si nutre solo di carne, invertebrati, uccelli, uova, piccoli anfibi e rettili: nella sua alimentazione rientrano anche frutti e verdure trovati nel bosco. È una cacciatrice notturna e solitaria ossessionata dalla ricerca di cibo che può spingerla a nutrirsi anche di carogne o di qualsiasi cosa di commestibile incontri nel suo cammino. È anche una madre amorevole e premurosa che a primavera partorisce 4-5 cuccioli di cui si prende cura sino all’autunno.
Solitamente forma gruppi familiari composti da un maschio e varie femmine tra cui esiste un sistema gerarchico che limita la capacità riproduttiva a quelle di più alto grado. Quando in un gruppo partorisce più di una femmina l’allattamento avviene stranamente in forma comunitaria.
Le mie impronte!
La volpe può saltare fino a 3 metri di lunghezza, ma non può arrampicarsi sugli alberi. A seconda dell’andatura, lascia tracce differenti nel terreno: nel passo le orme si susseguono formando una linea a zig-zag; quando non vuole farsi vedere striscia sul terreno e le impronte si trovano lungo una linea retta, quando corre velocemente porta le zampe posteriori all’altezza di quelle anteriori lasciando una traccia simile a quella della lepre.
Imbrogliona per antonomasia!
La Volpe è considerata la prima nemica dei pollai e da sempre è stata protagonista di moltissime storie e leggende popolari che le hanno attribuito un carattere astuto, furbo e crudele. Chi non ricorda la Volpe di Pinocchio, la favola di Esopo “La volpe e l’uva” o il detto “vecchia volpe”?
Dove sono!
Nei Colli Euganei sono presenti molti esemplari di Volpe, ma difficili da incontrare. Dopo il crepuscolo e nelle ore notturne, se siamo fortunati, possiamo scorgerla correre tra i sentieri o ai bordi delle strade.
Un’amica Astuta | Euganeamente
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Città di Monselice Assessorato al Turismo
Regione del Veneto Manifestazione Storica di Interesse Locale
Giostra della Rocca
XXVIIIª
201
3
Edizione
Sabato 31 Agosto
Domenica 8 Settembre
Domenica 15 Settembre
Ore: 17:30
Ore: 10:00 - 20:00
Ore: 10:00 - 12:30
Cerimonia di Presentazione Mercatino Medievale Via del Santuario, Giardini della XVIIIª del Castello e piazza Mazzini Giostra della Rocca Cortile Veneziano del Castello
Ore: 15:00
Ore: 9:00
Gare di Abilità, Arcieri, Staffetta e della Macina
Eliminatorie della Gara degli Scacchi
Giovedì 12 Settembre
Domenica 1 Settembre
Aula Aldo Businaro Biblioteca del Castello
Giovedì 5 Settembre Ore: 21:00
Finale Gara degli Scacchi Viventi in Costume Medievale
Via Argine Destro ex pista pattinaggio
Ore: 21:00
Esibizione dei Gruppi di Tamburi e Musici delle Nove Contrade della Giostra
Corteo Storico Vie del Centro Ore: 15:00
Gara della Quintana Parco Buzzaccarini
Consegna del Palio e del Trofeo alla Contrada Vincitrice Venerdì 1 Novembre Ore: 10:30
Cerimonia di Chiusura e Consegna del Palio dei Santi Complesso Monumentale San Paolo
Piazza Mazzini
Piazza Mazzini
Tutte le manifestazioni sono ad ingresso libero tranne la Gara della Quintana presso il Parco Buzzaccarini
Info: Ufficio Turistico 0429 783026 turismo@comune.monselice.padova.it Ufficio Turismo e Cultura 0429 786982 - 0429 786913 cultura@comune.monselice.padova.it
Vino ph. Alberto Giomo
Sottotitolo - Descrizione Corpo 9,4
L’ultimo grande imperatore del Medioevo
FEDERICO II I
l rapporto privilegiato tra Monselice e l’imperatore svevo, protagonista assoluto delle vicende politiche e militari italiane nel Duecento, affonda le proprie radici nel secolo precedente. Regnava allora Federico I detto il Barbarossa, zio di Federico II, deciso a ripristinare l’autorità imperiale sui territori italiani dove si stava sviluppando l’esperienza di autogoverno comunale. Già allora Monselice appariva centro strategico di
primaria importanza: fu lo stesso Barbarossa a sostare a Monselice almeno due volte, nel 1161 e nel 1184. A quell’epoca risalgono le
prime testimonianze di appezzamenti fondiari ed edifici appartenenti all’imperatore: è da questa particolare situazione patrimoniale, nonché dai diritti fiscali e giudiziari che vi esercita il sovrano, che nel XIII secolo nasce la definizione di Monselice come Camera specialis imperii. Una temporanea crisi del potere imperiale, dopo la morte di Enrico VI di Svevia (1197), aveva consentito l’ingerenza del potente comune di Padova nella vita politica ed economica di Monselice, favorita anche dallo scavo del canale di Battaglia che collegava i due centri, ma la precoce quanto contrastata ascesa al trono di Federico II di Hohenstaufen (1194-1250) segnò il ritorno di Monselice nell’orbita del potere imperiale. Già nel 1214 il giovanissimo sovrano compì un importante atto simbolico: la donazione di Monselice a un suo fedele vassallo ecclesiastico, il Patriarca di Aquileia Wolfger, incaricato di fatto di tutelare le prerogative imperiali insidiate da Padova. Negli anni ’30, quando maturò un vero e proprio scontro militare tra pars imperii (ghibellini) e pars ecclesiae (guelfi), Federico si affidò all’alleanza
con il più spregiudicato e ambizioso signore dell’area pedemontana, Ezzelino III Da Romano, per realizzare l’obiettivo di sottomettere l’intero Veneto alla sua autorità. Tuttavia Monselice rimarrà città molto
più federiciana che ezzeliniana: il Da Romano fu sopportato più che amato, in ossequio alla politica di alleanza e di favore nei suoi confronti perseguita dall’imperatore. Nel gennaio 1239, in vista dello scontro decisivo con il
marchese guelfo Azzo VII d’Este, Federico confermava la cittadina come sede del tribunale d’appello imperiale per la Marca Trevigiana (corrispondente all’intero Veneto e parte del Trentino e del Friuli) e ordinava la riedificazione della Rocca e la costruzione di una nuova cinta di mura sul colle. La scomunica lanciata contro il monarca da Papa Gregorio IX segnò un punto di non ritorno: ciò che seguì fu, in assenza di Federico, una guerra senza esclusione di colpi, in cui gli ezzeliniani, attaccarono e
incendiarono il castello di Montagnana e altre fortificazioni guelfe sui Colli Euganei. Un’altra data decisiva è il giugno del 1249, quando la sconfitta imperiale nella battaglia di Fossalta ebbe l’inaspettata e drammatica conseguenza della cattura del figlio naturale di Federico, Enzo. Approfittando di questo momento di difficoltà, Ezzelino con un espediente fece allontanare da Monselice il corpo di guardia federiciano che la custodiva: fu questo l’atto finale della creazione di una signoria regionale del Da Romano, il quale fin dal 1244 aveva iniziato a emanciparsi dalla tutela del sovrano svevo nominando come podestà-vicari suoi fedeli o diretti parenti. Messo di fronte al fatto compiuto, Federico non volle
scontrarsi con il vecchio alleato (cui aveva anche concesso in moglie la figlia Selvaggia) o non ne ebbe la forza, lasciando che Ezzelino governasse il Veneto in quasi totale autonomia. Iniziavano
così i sette più sofferti anni di dominazione ezzeliniana sul Padovano, fino alla vittoriosa crociata dei guelfi del giugno 1256, quando, in modo quasi incruento, anche Monselice si arrese ai “liberatori”, seguendo le sorti della guelfa Padova e ponendo così fine alla lunga tradizione di città “patrimonio speciale dell’imperatore”. Ma Federico II non avrebbe visto questo triste epilogo, morendo, forse per avvelenamento, nel castello pugliese di Fiorentino il 13 dicembre 1250, ultimo grande imperatore del Medioevo.
Cristina Antoniazzi
Federico II | Euganeamente
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MUSICA
Lo sapevate che?
HopeN’Liberty
LIBRI
Ballerine di carta
Per promuovere vino, uva e prodotti tipici dei Colli Euganei, dal 1950 viene allestita a Vo’ la Festa Regionale dell’Uva, con sfilate di carri allegorici che dispensano uva e “ombrette” di vino.
www.hopenliberty.it www.youtube.com/user/HopeNLiberty
Villa Giovannelli Contarini Venier dal dicembre 1943 viene
tragicamente utilizzata come campo di concentramento. Le 60 persone detenute vengono deportate nel luglio del 1944 nel campo di lavoro e di sterminio di Auschwitz-Birkenau in Polonia. Nel 1935 a Vo’ Vecchio nasce Concetto Pozzati, pittore, cartellonista e grafico pubblicitario di fama internazionale, protagonista della Pop Art italiana. Il suo stile è stato reso famoso grazie a creazioni ironiche, critiche e dissacranti. Nei Colli Euganei la tipologia di suolo più diffuso, ma meno coltivato a vite, è quello su vulcaniti acide che conferisce buone caratteristiche qualitative ai vini Merlot e Cabernet. Il vitigno Moscato invece ha dato ottimi risultati nei suoli su marna, mentre la scaglia rossa ha dimostrato un’eccellente predisposizione enologica per il Merlot ed il Cabernet Franc.
CRUCIVERBA 1. Grande imperatore medievale 1. 2. Ad Arquà Petrarca si usano per il brodo 2. 3. Poetessa dei Colli Euganei 3. 4. Il frutto del fungo 4. 5. 5. Sono di trachite euganea quelli del Pedrocchi 6. La frazione di Vo’ che si estende sino al M. Vendevolo 6. 7. 7. È di Bacco 8. 8. La cura dell’uva 9. 9. Sono di carta quelle di Laura Rico 10. 10. La trachite di Zovon 11. 11. Il primo nome della Villa sita a Vo’ Vecchio 12. 12. Utilizza la coda come una coperta
26 •
Euganeamente | Lo sapevate che?
Laura Rico presenta il suo romanzo d’esordio, un titolo leggero, aereo, che racchiude in sé tutta la fragilità delle donne del Ventennio, esili ballerine di carta che con una sola gamba si destreggiano nel ballo più importante, la vita. Donne che devono sapersi adeguare a un’epoca che le considera soltanto un completamento dell’uomo, un involucro per contenere i suoi figli. Le stesse donne che rivivono attraverso la memoria di Bianca che grazie al diario ritrovato dell’amica d’infanzia Dora, figlia di un professore dedito alla propaganda antifascista, riporta in vita una saga familiare ove l’intreccio si snoda fino alla fine della Seconda Guerra Mondiale. Abano, amori e ricordi: uno spaccato di una cittadina che comincia a conoscere lo sviluppo come centro termale; un romanzo passionale, nostalgico che pone l’accento sull’animo femminile e la condizione della donna, la provincia, la tradizione, la mentalità preconcetta e il suo opposto. info laurarico@libero.it
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Gli HopeN’Liberty, formatisi a Monselice nel 2011, sono un gruppo pop rock con proposte musicali inedite e contemporanee. I brani, nonostante l’utilizzo della lingua inglese, sono influenzati dal territorio euganeo, in Crude diamonds viene spiegato come le parole e la musica nascono semplicemente salendo sulla Rocca per catturare da questo magico ambiente i diamanti grezzi, ovvero sonorità e parole da trasformare in canzoni. L’originalità dei musicisti conferisce ai loro album Odyssey (con un libretto di 16 pagine illustrate) e Crude diamonds, un respiro musicale internazionale.
Nel 1949 viene costituita la Cantina Sociale di Vo’ che consente di valorizzare l’uva del territorio ed avere una resa unitaria di vino e prodotti successivi alla vinificazione, mentre nel 1963 viene istituito il marchio D.O.C. e nel 1972 viene creato il Consorzio volontario per la tutela della Denominazione di Origine Controllata dei Vini dei Colli Euganei.
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