PSICOLOGIA DELL’ETA’ EVOLUTIVA 3° ANNO LEZIONE ONLINE n° 4
INTERFERENZE AMBIENTALI E COMPORTAMENTI CONSEGUENTI Quando si parla di ambiente, non si deve intendere solamente quello familiare; esso va allargato a tutto ciò che circonda il nostro Io, che fa da "alone" e che può essere costruttivo o inibente. Esso può creare in ognuno delle motivazioni positive o dei bisogni fasulli che, a loro volta, producono dipendenza e deviano il cammino dell'Io dalla conquista del "sé".
Comportamento di ripiegamento su se stessi E' caratterizzato da una certa apatia, da isolamento, da ipersensibilità e timidezza; caratteristiche che portano il ragazzo a ripiegarsi su di sé per l'incapacità di creare un confronto paritetico con l'esterno. Le conferme, la fiducia e le stimolazioni affettuose sono necessarie per aiutare l'Io a svincolarsi gradualmente dalla dipendenza altrui. Di solito essi dipendono molto dalla figura materna, spesso instabile e paurosa, che non permette al ragazzo di sperimentare la lotta con la realtà. Il ripiegamento è quindi il frutto di un'insoddisfacente relazione con i genitori segnata da carente affetto.
SCRITTURA: accartocciata, calibro piccolo, ritocchi, pressione leggera, discendente.
Comportamento iperansioso Tale comportamento si può manifestare assai precocemente ed è fondamentalmente legato a un distacco forzato dalla madre oppure a un mancato sostegno nel progressivo sganciarsi dalla dipendenza familiare. L'ansia ha sempre come sottofondo una paura eccessiva di fronte alla realtà da affrontare. Si tratta quindi di soggetti ipersensibili, con una certa immaturità emotivo-affettiva dovuta alla scarsa fiducia in sé. L'atteggiamento è conformista, inibito, sottomesso e in costante attesa dell'approvazione altrui. Nella vita, anche adulta, avranno sempre bisogno di sostegni poiché ogni situazione appena un po' diversa dall'abituale crea in loro apprensione. L'ansia può anche derivare da ambizioni intellettuali dei genitori che, ignorando la struttura ancora in crescita dei figli, esigono risultati che vanno oltre le loro effettive possibilità, almeno del momento. Ecco perché, quando siamo di fronte ad un giovane ansioso dobbiamo analizzare anche la scrittura dei genitori per individuare chi è troppo pretenzioso e stimola eccessivamente il ragazzo imponendogli uno stile di vita fortemente sollecitante ed esigendo da lui prestazioni eccessive, magari a compensazione di loro carenze.
SCRITTURA: addossata, disordinata, pressione leggera, cancellature, ritocchi, tratto nervoso.
Comportamento ipercinetico Frequente nei primi otto anni di vita, esso è caratterizzato da un'instabilità psicomotoria e da estrema vivacità mentale. Di solito si tratta di ragazzi dotati di un'affettività accesa, di una gran capacità di esprimere i sentimenti e le emozioni, di imprevedibilità nelle reazioni: da collere improvvise a carezze esagerate, da espressioni di vivo dolore a gioie esplosive, da un'indisciplina sfrenata al rammarico più profondo. E' facile che un ragazzo con tali comportamenti presenti dei problemi di distraibilità poiché è troppo forte per lui il bisogno di cambiamento. Mal si adatta ad un ordine stabilito, facilmente si distrae ed appare incoerente poiché non ha metodo. Le relazioni coi coetanei sono caratterizzate dalla fugacità, ma se l'ambiente saprà corrispondere e pazientare, tale comportamento dovrebbe recedere verso i 15/16 anni. Se invece l'ambiente sarà ostile il ragazzo, sentendosi ingiustamente trattato, adotterà la reazione: diventerà disubbidiente, mentirà, sarà ostinato, ma soprattutto a scuola sarà indisciplinato, quasi come autopunizione o farà il pagliaccio per divertire i compagni. l'opposizione nei confronti del mondo che non l'ha capito in una età così delicata darà l'avvio al rifiuto di ogni regola sociale, di ogni condotta che ricordi quella proposta dagli adulti.
SCRITTURA: mantiene il rigo s.m., disordine di calibro e di velocità, tratto nervoso, calibro M e SM, possibili disgrafie, occhielli con gesto orario o a ruota.
Comportamento aggressivo e di fuga Il comportamento dell'aggressivo si manifesta con la disubbidienza e l'ostilità, un'ostilità che può essere manifesta o velata, fisica o verbale. L'umore è piuttosto bellicoso con un che di vendicativo; a differenza dell'ipercinetico, l'aggressivo può avere una componente distruttiva: è una pulsione che nasce in una età nella quale la sessualità fa da stimolo. Di solito l'aggressività è una reazione a qualcosa o qualcuno sentito come costrittivo. I ragazzini aggressivi sono effetto di genitori instabili, di coppie conflittuali che, per superare certi sensi di colpa, iperproteggono i figli o li rifiutano. Tale situazione può creare nel ragazzo un sottofondo di collera al quale reagisce in due modi: indirizzando l'aggressività in scopi idealistici oppure diventando a sua volta aggressore.
SCRITTURA: disordine generalizzato, saldature, gesto nervoso con spigolosità sparse, calibro SM, curva SM + LTL sm + LTP sm, tratto delle "t" forte o sfumato e prolungato.