NEUROANATOMIA E FISIOLOGIA GRAFOLOGICA Anno 2° LEZIONE ONLINE n° 1
NEUROLOGIA DEL MOVIMENTO
Come funzionano i sistemi di controllo del movimento che la mano compie quando scrive? Fondamentalmente il cervello e il sistema nervoso in generale vanno considerati come un organismo di controllo, poiché, almeno per quanto riguarda i movimenti, è proprio a livello di cervello che si possono finalizzare i movimenti, rendendoli quindi efficaci e operativi per quanto c'interessa ottenere: la programmazione, la pianificazione e la finalizzazione dei movimenti. Cerchiamo in particolare di capire come mai, in quale modo e con quale meccanismo si riesce ad attivare le funzioni nervose, giacché è oramai chiaro che il sistema nervoso, non è un qualcosa di lineare, bensì qualcosa di molto ramificato. Ecco perché poi si possono ottenere risposte così rapide a stimoli che partono dal cervello; altrimenti sarebbe difficile pensare che se ci fosse semplicemente una linea, questa potesse trasmettere il messaggio in maniera così rapida. La rapidità è proprio data da una serie d'interconnessioni infinite, per questo, a volte, molti dei passaggi sono saltati, “bypassati”, con meccanismi automatici e riflessi. IL NEURONE La cellula nervosa che permette la trasmissione dei messaggi dal centro alla periferia è, come abbiamo già visto, il neurone.
Si tratta di un tipo di cellula particolare di cui esistono tipologie diverse: ce ne sono con la parte nucleata più piccola e con l’assone molto più allungato e, viceversa, altre con l’assone molto più corto.
La cellula nervosa
La struttura di base è relativamente semplice: ci sono un nucleo, un assone e i dendriti, che servono per collegare la parte vicino al nucleo della cellula nervosa, ad assoni di altre cellule. Nel midollo, esistono fibre afferenti ed efferenti che entrano ed escono, per poi salire e scendere lungo il midollo spinale, andando al centro, cioè al cervello, o invece, partendo dall'encefalo vanno alla periferia. Un elemento chiave è quello che mette in relazione il sistema nervoso, cioè il midollo spinale con le sue radici nervose sensitive e motorie, che vanno al muscolo. Questa cellula, che parte dal midollo e va al muscolo, è chiamata “motoneurone”. Si tratta di una cellula nervosa che ha una sua funzione motoria specifica: va a stimolare le fibre muscolari e permette la contrazione. Se le fibre stimolate riguardano, per esempio, il muscolo della gamba, la risposta di contrazione sarà il sollevamento dell'arto inferiore. Se invece le fibre sono quelle di un dito, sarebbe il ripiegamento del dito su se stesso. Naturalmente questo è molto semplice ed elementare; nelle motricità fini i movimenti sono invece molteplici e assai complessi. Mettere, ad esempio, i puntini sulle "i", sembra una cosa banale, mentre in realtà occorre una coordinazione complessa;
e metterlo in un modo specifico e peculiare, come facciamo tutti, ciascuno in una maniera diversa dall’altro, è ancora più personale e complicato. LA SINAPSI NERVOSA La sinapsi è una sorta di struttura di collegamento che presenta da un lato un bottone o rigonfiamento sinaptico dell’assone, e dall’altro un sito recettoriale, cioè una parte di dendrite. La sequenza presenta l’assone di un neurone, che è chiamato “presinaptico”, poi un bottone e infine il sito recettoriale che permette di trasmettere il messaggio ad una nuova fibra. Si tratta di un meccanismo di continuo scambio e non di una trasmissione diretta; ciò permette di risolvere problemi anche quando si dovessero esaurire o essere malate La sinapsi nervosa
certe cellule o certe funzioni di esse.
E’ chiaro che c’è un meccanismo di compensazione che dovrebbe permettere il non invecchiamento del cervello, tenuto conto del fattore neuronale di crescita. Contrariamente a quanto si riteneva fino a pochi anni fa non solo si è dimostrato che è possibile la crescita delle cellule neuronali, ma che è anche certo che ne nascono di nuove; le cellule cerebrali muoiono ad una certa età in misura anche molto abbondante, però se ne rifanno altre assolutamente nuove. C’è la possibilità di rigenerazione e di ricrescita di tutte le cellule nervose e ciò permette il mantenimento costante e continuo di una certa integrità del sistema nervoso. Le sinapsi si trovano a ogni livello, dove avvenga una trasmissione d’impulsi: a livello centrale nell’encefalo, periferico, dove ci sono prevalentemente assoni, e anche muscolare, dove il meccanismo di trasmissione è simile a quello sinaptico nervoso.
FENOMENI ELETTRICI E CHIMICI Occorre a questo punto accennare anche ai fenomeni elettrici e chimici che, nel complesso arco riflesso che porta all'esecuzione dell'atto motorio, si realizzano a livello della particolare struttura definita giunzione o placca neuromuscolare, in cui un fenomeno elettrico (definita depolarizzazione nervosa) si trasforma in un fenomeno chimico (detta liberazione sinaptica), che a sua volta determina un altro evento elettrico (chiamata depolarizzazione muscolare). A livello della placca l’assone si sfiocca costituendo la cosiddetta terminazione nervosa o porzione presinaptica. La parte tra questa e il muscolo, detta fessura sinaptica, comunica con lo spazio extracellulare. La porzione postsinaptica è denominata placca terminale, struttura della membrana muscolare fornita di pliche d'invaginazione. Nella membrana basale, tra le membrane presinaptica e postsinaptica, l'enzima acetilcolinesterasi idrolizza, in acido acetico e colina, l'acetilcolina (ACh) immagazzinata in vescicole terminali sinaptiche. Le vescicole sinaptiche, attivate da ioni Calcio (Ca), liberano l'acetilcolina nella fessura sinaptica. LA TRASMISSIONE NEUROMUSCOLARE I presupposti anatomofunzionali della trasmissione neuromuscolare - dall'organizzazione dei centri motori della postura e del movimento, al fenomeno elettroPlacca neuro-muscolare
chimico a livello della placca neuromuscolare e all'atto motorio
vero e proprio - hanno ricevuto, negli ultimi anni, attendibili conferme dalla ricerca sperimentale e clinica. Si tratta di un campo di studio in costante evoluzione, in grado di contribuire in modo significativo a chiarire gli aspetti ancora oscuri della patologia del Sistema Nervoso Centrale (SNC), Periferico (SNP) e Vegetativo (SNV).
L'organizzazione del sistema nervoso è stata da qualche tempo paragonata a un sistema "gerarchizzato", in cui il midollo spinale costituisce il punto di collegamento dei riflessi elementari e di alcune attività organizzate più complesse:
Il tronco cerebrale fornisce gli elementi per il controllo della postura e dell'equilibrio.
I gangli della base presiedono agli automatismi.
La corteccia cerebrale assicura il controllo dei movimenti volontari.
Il cervelletto, che costituisce la parte deputata al controllo del movimento delle varie parti del corpo, garantisce la coordinazione dei movimenti.
Si tratta quindi di una vera e propria rete programmata che organizza ogni tipo di movimento. Questo concetto di gerarchizzazione del controllo motorio, che implica l'esistenza di stadi sovrapposti che assicurano funzioni sempre più complesse, è stato suffragato recentemente da nuovi studi, forniti da discipline moderne come la cibernetica e l'informatica. Uno dei criteri in questo momento utilizzati nello studio di quest'organizzazione nervosa è quello del "programma motorio", che presuppone l'esistenza di reti nervose precostituite in grado di organizzare il movimento. I centri che ne controllano l'esecuzione comprendono:
Un primo gruppo è composto dalle aree associative corticali, cioè dai nuclei della base e dal neocervelletto;
Un secondo gruppo è invece costituito dalla corteccia motoria;
Un terzo è formato dalle parti più primitive del cervelletto e da altre vie afferenti sensoriali e dai centri spinali.
Tutti questi centri concorrono all’esecuzione e al controllo del "programma motorio”.