IL TRATTO secondo la scuola Crotti LO STUDIO DEL TRATTO L’uso sempre più frequente di fotocopie impedisce la valutazione del tratto che, visto sotto differenti aspetti, appare essere un elemento importante ma non sempre fondamentale nella risoluzione di un caso. Per operare un confronto del tratto tra due documenti occorre che essi siano stati scritti nelle stesse condizioni ambientali, con la stessa carta (identico anche numero di fogli sotto al primo) e con lo stesso strumento scrittorio. Tale situazione è per lo meno rara, per cui occorre dare un peso non esagerato alla valutazione del tratto. Ad occhio nudo non si possono cogliere i dettagli del tratto.
ESEMPIO Con la lente si arriva ad un ingrandimento ridotto, anche se migliore.
ESEMPIO L’osservazione al microscopio va da un ingrandimento x20 fino a x200
ESEMPIO X 50
ESEMPIO X 200 (dorso finale della “p”)
VALUTAZIONE DEL TRATTO Gli elementi che vanno ricercati in un tratto sono: 1. LARGHEZZA 2. FORMA 3. PASTOSITA’ 4. QUALITA’ 5. CONDUZIONE 6. PRESSIONE A – LARGHEZZA DEL TRATTO E’ direttamente collegata allo strumento utilizzato: Per la stilografica al tipo di pennino usato; Per le matite alla grandezza e affilatura della mina o della punta della matita; Per le penne a sfera al tipo di punta della biro: fine, media, grossa; Per i pennarelli alla grandezza della punta del feltro. Il tratto, relativamente alla larghezza, sarà quindi direttamente proporzionale al tipo di strumento usato. La misurazione dello stesso può essere fatta con precisione usando un microscopio graduato. ESEMPIO MISURAZIONE B – FORMA DEL TRATTO La forma dipende dai seguenti fattori: La natura dello strumento L’impugnatura corta o lunga sullo strumento La pressione della mano Il ritmo d’esecuzione La continuità o meno del movimento La struttura di personalità che favorisce un gesto curvo o angoloso a seconda del temperamento di base. Da ciò derivano diversi tipi di tratto: Il tratto fine o grosso Esempi
Il tratto stretto o largo
Esempi
Il tratto leggero o calcato
Esempi
Il tratto fermo o molle
Esempi
Il tratto affusolato o cilindrico
Esempi
C – PASTOSITA’ DEL TRATTO La pastosità o struttura del tratto si esplica con la tenuta più o meno lunga dello strumento mentre si scrive. Contrariamente a quanto affermano alcuni autori, la pastosità laterale sinistra del tratto o segno di Meyer (vedi figura), non è sempre percepibile con gli strumenti moderni. INSERIRE FIGURA Fa eccezione la penna a sfera dove compaiono delle strie generalmente dovute al rotolamento della sfera nel suo alloggiamento oppure a usura della stessa. L’orientamento delle strie permette d’individuare il verso del movimento. Tale relazione esiste però solamente nei tratti curvilinei dove le strie sono sempre orientate verso l’interno del tratto incurvato e nello stesso senso dell’avanzamento del gesto grafico. L’esame delle strie permette di determinare se un gesto curvilineo è stato tracciato in senso orario o antiorario. D – QUALITA’ DEL TRATTO La qualità corrisponde all’aspetto esteriore, che a sua volta dipende in gran parte dalla tessitura e dal grado di collante della carta sulla quale si è scritto. La tessitura è lo stato della superficie della carta e insieme alla colla stabilisce il grado di assorbimento della carta stessa: più il potere assorbente della carta è elevato e minore sarà la qualità del tratto, che pertanto dipende sostanzialmente proprio dalle qualità del supporto. Il tratto integro e netto presenta bordi ben delineati; Esempio
il tratto è dentellato e irregolare quando i bordi sono irregolari;
Esempio
il tratto è striato o marezzato se presenta variazioni di tonalità dell’inchiostro;
Esempio
il tratto è sicuro e deciso se vergato con determinazione;
Esempio
il tratto è esitante e incerto quando la mano manca di audacia nell’avanzare;
Esempio
il tratto è spigliato e sciolto se la mano avanza senza debolezze;
Esempio
il tratto è tremolante e non sicuro quando il braccio o la mano presentano oscillazioni laterali o longitudinali;
Esempio
il tratto è a scatti e saltellante quando la mano s’inceppa e non è regolare nei movimenti.
Esempio E – CONDUZIONE DEL TRATTO La conduzione del tratto traduce l’andamento generale della colata grafica, direttamente legata alle differenti componenti dinamiche del movimento della mano: accelerazione, frenata, variazione d’appoggio, regolarità, alleggerimento ecc… che determinano i seguenti tipi di tratto: il tratto lanciato per accelerazione del movimento; Esempio
il tratto rilassato per frenata del movimento;
Esempio
il tratto omogeneo per regolarità del movimento;
Esempio
il tratto in rilievo per variazione d’appoggio;
Esempio
il tratto imbrigliato per inibizione dovuta a spasmo o a contrazione nervosa.
Esempio F – PRESSIONE DEL TRATTO La pressione del tratto è dovuta alla forza grafica dello scrivente (appoggio della mano e delle dita) che rappresenta un elemento suggestivo per la dimostrazione d’identità di mano in una perizia. In questo caso si valuta il solco lasciato dalla penna sul foglio, attraverso la palpazione tra le dita e/o rilevamenti fotografico sul retro a luce radente.