Corso online: come interpretare il linguaggio del corpo.La fisiognomica.Le auto manipolazioni.

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Corso online: come interpretare il linguaggio del corpo LIE TO ME Indecisi a votare? Leggete i gesti per non sbagliare


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Le auto manipolazioni Quando le mani vanno a toccare qualche parte dell’abbigliamento o qualche accessorio è rappresentativo della necessità che a volte ci prende di ancorarci a qualcosa, di aggrapparci per trovare maggiore sicurezza.

TOCCARSI I POLSINI DELLA CAMICIA O IL BORDO DELLA GIACCA Sta a significare che il soggetto è a disagio nella situazione che sta vivendo e sta cercando in ogni modo di darsi un contegno di apparente sicurezza per essere accettato dagli altri. Si tratta di un gesto che è spesso accompagnato da un sorriso che non corrisponde però a serenità, bensì ad ansia e nervosismo.

GIOCARE CON LE ASTINE DEGLI OCCHIALI APPOGGIATE ALLE LABBRA E’ un gesto che lascia trasparire il bisogno di sentirsi rassicurati su quanto si dice o si sta facendo. L’astina dell’occhiale diventa una sorta di “succhiotto” che sta a significare la voglia di tornare al passato quando ogni disagio veniva compensato in que sto modo.

MANIPOLARE LA CRAVATTA O IL BORDO DELLA GIACCA E’ un tipico segnale che sta a significare un atteggiamento di seduzione, ma nel contempo una certa insicurezza nelle proprie capacità di dongiovanni. Si vuol colpire l’altro più con l’esteriorità che non con le proprie effettive doti interiori; ciò significa che non ci si fida della propria bellezza.

TOGLIERSI DALL’ABITO VERI O PRESUNTI PELUCCHI O CAPELLI Il soggetto tenta con questo gesto di mascherare i suo i sentimenti più nascosti, tant’è vero che spesso gli occhi, durante questa operazione, sono abbassati. Il gesto vuol dire che la persona non è per nulla d’accordo con quanto ode, ma non ha il coraggio di contrapporre delle critiche né di esprimere il suo vero pensiero.


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MANIPOLARE LA PENNA MENTRE SI PARLA La penna assume come significato simbolico quello di un oggetto maschile, aggressivo, penetrante per cui la sua manipolazione sta a rappresentare alcuni sentimenti legati alla voglia e al bisogno di affermarsi, di determinarsi, se necessita anche di aggredire la vita o una situazione difficile. Nella peggiore delle ipotesi esso vuol dire ostilità verso la persona che in quel momento ci sta di fronte.

GIOCARE CON LA SIGARETTA E’ un gesto che può rappresentare significati diversi a seconda del come la si manipola. Se la sigaretta è rivolta con la parte accesa verso l’interlocutore c’è senza dubbio dell’aggressività con quella persona. Se invece è tenuta tra il pollice e tutte le altre dita, a mo’ di flauto, vuol dire che sta seducendo qualcuno, che lo sta incantando come se avesse per le labbra u n flauto magico.

FAR ROTEARE L’ANELLO SUL DITO SPECIE SE SI TRATTA DELLA FEDE MATRIMONIALE E’ un gesto che rappresenta il disagio relativo a quella specifica situazione o all’argomento

della

conversazione.

Può

anche

significare

bisogno

di

rassicurazione affettiva, la stessa che abitualmente proviene da un partner che si ama e dal quale ci si sente riamati e protetti. Potrebbe però anche segnalare qualche

problema di coppia soprattutto se avviene quan do

davanti c’è una persona di sesso diverso dal nostro.

GIOCARE COL PROPRIO OROLOGIO Quando ci troviamo di fronte una persona che abusa di questo gesto, dobbiamo sapere che facilmente è un impaziente che mal tollera chi gli fa perdere tempo. E’ possibile che sia molto legato al denaro perché considera oro il tempo e non sopporta di perderlo inutilmente. Di fronte a persone di questo tipo è consigliabile non tergiversare sui preamboli.


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Scuola di formazione psicologica e grafologica di Evi Crotti. Nasce nel novembre del 1983 inglobando le attivitĂ didattiche della scuola di grafologia CROTTI fondata nel 1975 e le attivitĂ di consulenza della fondatrice Edvige Crotti e di Alberto Magni.

DOCENTI Evi

Crotti

esperta

di

comunicazione,

giornalista,

scrittrice

e

psico-

pedagogista, fondatrice nel 1975 della "Scuola Crotti".

Alberto Magni medico, psicoterapeuta, scrittore, perito grafo-tecnico e titolare insieme a Evi Crotti del "Centro di Studi e Ricerche di Crotti e Magni".


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