Corso online: I segreti del videomaking per tutti – scrivere il video

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Corso online: “i segreti del videomaking per tutti�

Crea il tuo video come un vero regista


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SCRIVERE IL VIDEO IL SOGGETTO

Il soggetto è rappresentato da poche righe che descrivono quanto accade nel video. Ha due funzioni. Primo, presentare l’idea in modo accattivante a chi può, se convinto, finanziare la realizzazione dell’audiovisivo. Secondo, chiarire in modo semplice e immediato, quali sono le caratteristiche principali della storia. Perché qualunque video contiene almeno una storia. In questo secondo senso può risultare molto utile anche scrivere il soggetto dopo le riprese.

Adesso farò un esempio approfondito, perché sarà utile anche nel seguito del corso. Si ispira a un video amatoriale al quale ho lavorato anni fa, quindi, a parte alcune modifiche fatte ad hoc, è, come si dice, basato su fatti realmente accaduti…


http://lucabaroni.com lucabaroni15@gmail.com Tu insieme ad altri cinque amici (due ragazze e tre ragazzi) decidete di passare il weekend in una baita in montagna. Viaggio in pullman: chiacchere, scherzi, risate, canzoni. Arrivo in tarda mattinata. La baita si trova un po’ distante dal paese, in un luogo isolato. Un panino veloce, poi una gita tra i monti. Al ritorno, spesa al supermarket del paese, baita, cena. Dopocena con musica e giochi. A nanna. Il giorno dopo, tutti alla fiera del paese. Viaggio di ritorno. Fine. Da un soggetto simile, emerge ben poco di interessante. Vediamo come cambiare le cose.

Quello che rende coinvolgente un video sono gli aspetti narrativi. Abbiamo una narrazione quando c’è un conflitto. Esempi di conflitto: un ostacolo da superare, un problema da risolvere, un obiettivo da raggiungere, qualcosa di ignoto da conoscere. La narrazione si svolge in tre fasi: inizio, sviluppo, risoluzione.

Tra i giochi del dopo cena avete fatto anche quello della “doppia intervista”, tipo quello dalla trasmissione televisiva Le iene (questo fa parte degli avvenimenti davvero accaduti). Tra le domande / richieste dell’intervistatore troviamo: racconta un episodio in cui hai avuto paura, qual è stata la situazione più comica nella quale ti sei trovata/o? fai un urlo eccetera. Ecco che hai scoperto un importante nucleo narrativo contenuto nelle riprese.

A questo punto puoi riscrivere il soggetto . Così, o in modo simile: Cinque amici vanno a passare il week end in una sperduta baita di montagna. La sera, dopo cena e dopo altri giochi, fanno il gioco dell’”Intervista doppia”. Questo gioco diviene l’occasione affinché ognuno racconti episodi della sua vita strani, divertenti e paurosi, buffi e curiosi. Il giorno dopo si accorgono che, grazie a quel gioco, ognuno ha conosciuto gli altri più a fondo, scoprendone lati in certi casi impensati. Durante una notte in una baita isolata, facendo un gioco apparentemente leggero e non impegnativo, qualcosa è cambiato.


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SCALETTA E SCENEGGIATURA

Creare la scaletta significa elencare gli avvenimenti nel loro ordine cronologico: il viaggio di andata, l’arrivo alla baita, lo spuntino, la gita e così via, sino al ritorno a casa. Grazie alla scaletta si ha una visione chiara e sintetica degli eventi, che poi verranno successivamente ricomposti in modo narrativo.

La sceneggiatura consiste nella versione scritta del film. È divisa in Scene. Ogni scena è composta da:

 Intestazione. Indica tempo e luogo nei quali si svolge la scena. Mostra, nell’ordine: 1) se la scena si svolge all’interno o all’esterno (INT o EST); 2) nome del luogo (casa di…, parco, strada ecc.); 3) momento della giornata (GIORNO o NOTTE).

 Azione. Descrive quanto accade durante la scena. Comprende sia l’ambientazione che i movimenti dei personaggi. Deve essere scritta pensando in modo “visivo”, cioè a quanto vedrà lo spettatore.

 Personaggio. Indica il personaggio che parla nel corso della scena descritta.  Dialogo. Riporta le battute pronunciate dal personaggio.


http://lucabaroni.com lucabaroni15@gmail.com  Parentesi. Si tratta di un’indicazione, facoltativa e messa appunto tra parentesi, che specifica le emozioni e i sentimenti del personaggio che pronuncia la battuta.

 Transizione. Indica come avviene il passaggio da una scena all’altra (stacco, dissolvenza ecc.). Indicazione che il più delle volte viene omessa, lasciando al regista la decisione su quale tipo di transizione scegliere.

 Inquadratura. Indica il modo in vengono inquadrate le varie parti della scena (personaggi, ambiente, oggetti ecc.). Come le transizioni, anche le inquadrature vengono spesso omesse, lasciando al gusto del regista la loro scelta. Inoltre appesantiscono la sceneggiatura, risultando di ostacolo a una lettura fluida e chiara.

Ecco quello che serve per scrivere una buona sceneggiatura:

 Pensare in modo narrativo. Il che significa: 1) Mettere in modo e mantenere l’ azione attraverso la creazione o la scoperta di un conflitto, come abbiamo visto sopra. 2) Giocare con il tempo, ovvero sapere come disporre le varie scene in modo al tempo stesso logico e coinvolgente. Esempio: il tuo video comincia con la scena di te o uno dei tuoi amici che, durante il gioco della doppia intervista, inizia a raccontare un episodio che lo ha molto spaventato o divertito. Però la scena si interrompe neanche a metà del racconto. Scena successiva: voi sul pullman durante il viaggio di andata. In questo modo hai creato nello spettatore un senso di “suspense”, di attesa, di “chissà cosa è successo”. 3) Creare o trovare una o più situazioni che rappresentino un

cambiamento. Tipico esempio di cambiamento è quando un personaggio viene a scoprire qualcosa che non conosceva prima e che in qualche modo lo coinvolge emotivamente. Anche qui cito come esempio il gioco della doppia intervista, durante il quale ognuno fa scoprire agli altri qualcosa di sé mai rivelato prima.

 Pensare e scrivere in modo visivo. Chi legge la sceneggiatura deve subito avere quasi una percezione visiva degli eventi. Vanno escluse evocazioni di atmosfere e sentimenti vaghi e le emozioni dei personaggi, se proprio sembra il caso di citarle, vanno solo accennate. Tutto deve risultare chiaro dalle azioni, dai dialoghi e dallo svolgersi degli eventi. In poche righe, quindi, descrivere la scena come se si stesse assistendo a essa.

 Scrivere dialoghi realistici ed efficaci. I dialoghi devono essere coerenti con i personaggi, la loro storia, la loro situazione, le loro azioni. Il linguaggio deve essere quello della vita reale. Inoltre, ed è questo che rende efficace i dialoghi, attraverso


http://lucabaroni.com lucabaroni15@gmail.com poche battute bisogna trasmettere in modo chiaro quanto sta avvenendo tra i personaggi.

Una nota. L’immagine che rappresenta questo paragrafo è ricavata dallo screenshot (“fotografia” dello schermo) di un programma gratuito e liberamente scaricabile, che si chiama Celtx (https://www.celtx.com/index.html). Si tratta di un programma completo e dettagliato che permette di creare sceneggiature e altri progetti per ogni tipo di produzione multimediale.


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SCALETTA E SCENEGGIATURA A POSTERIORI

A questo punto un’obiezione potrebbe essere del tipo: va bene, ma se io non volessi fare un film? Se volessi imparare a realizzare video coinvolgenti dal materiale che ho girato e che girerò in varie occasioni: feste, vacanze, ricorrenze eccetera?

Giusto. Il bello è che le tecniche descritte nel paragrafo precedente possono essere applicate anche a posteriori e in modo molto semplificato. Girare video in varie occasioni è in un certo senso come fare un documentario. Sai a grandi linee cosa riprenderai ma non puoi prevedere cosa accadrà esattamente. Durante il vostro week end sapevi che durante la gita avresti ripreso le montagne, il bosco, l’inevitabile ruscello, qualche baita e che avresti cercato di riprendere qualche animale tipo cervo o scoiattolo. I giochi serali hanno invece riservato la sorpresa di cui sappiamo.

Abbiamo visto che per creare una narrazione coinvolgente occorre ricomporre quanto girato giocando con il tempo. Ecco perché scrivere una scaletta degli avvenimenti ripresi si può rivelare di grande utilità. Ogni singolo evento rappresenta un mattone con il quale costruisci


http://lucabaroni.com lucabaroni15@gmail.com l’edificio narrativo del tuo video. Ma, al contrario del mattone, si tratta qui di qualcosa di dinamico, composto da immagini, suoni e azione.

Riprendiamo l’esempio delle due scene di apertura del video finale. Nella scaletta le situazioni che riguardano il viaggio di andata sono ai primi posti e quelle relative al gioco della doppia intervista seguono a una certa distanza. Questo perché la scaletta è realizzata in modo cronologico. Nel video finale parte di una doppia intervista si trova al primo posto e parte del viaggio di andata al secondo. Questo perché il video finale è realizzato in modo

narrativo.


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Dettagli        

Introduzione al corso 8 moduli didattici 11 video didattici 8 documenti di riepilogo in formato PDF 1 manuale completo scaricabile e stampabile in formato PDF Conclusione al corso Bibliografia Glossario

Contatti LUCA BARONI videomaker, video editor, digital media editor, docente e formatore. http://lucabaroni.com lucabaroni15@gmail.com

Docente Luca Baroni formatore e multimedia specialist. Dal 1987 nella maggior parte dei miei lavori unisco azioni educative, formazione, immagini e, da qualche anno, video e web. Lavoro insomma ai confini tra sociale, formazione e multimediale esplorando di volta in volta vari territori. Formazione personale del docente: Università Cattolica del Sacro Cuore  Laurea specialistica, Filosofia.  Perfezionamento post-laurea, Bioetica.  Perfezionamento post-laurea, Critica letteraria.


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