www.lucabaroni.altervista.org lucabaroni15@gmail.com
Corso online: “i segreti del videomaking per tutti�
Crea il tuo video come un vero regista
www.lucabaroni.altervista.org lucabaroni15@gmail.com
RACCONTARE CON IL MONTAGGIO CREARE CON IL MONTAGGIO
Il montaggio crea. Crea stili, ritmi, tempi. Non si tratta quindi di un solo “tagliare quello che non va bene” e di “accorciare i tempi”: il montaggio è parte fondamentale dell’arte e della tecnica audiovisiva. Vediamo.
Il montaggio crea uno stile. Come abbiamo visto, quanto hai ripreso è composto da campi, piani, movimenti di macchina. Come tutto questo materiale viene ricreato in fase di montaggio dipende da una serie di scelte. Le possibilità sono molte.
Esempio. Puoi ricreare il vostro viaggio di andata in pullman limitandoti a tagliare le scene venute male e i “tempi morti”. Tagli qui e taglia là, alla fine ti ritrovi con circa mezz’ora di video, ricavata da un totale di un’ora e mezza. Mezz’ora è un tempo lunghissimo per un lungometraggio, figuriamoci per un video! Ciò significa che in questo arco di tempo devono susseguirsi molti eventi, e che tali eventi devono essere disposti in modo tale da mantenere l’attenzione dello spettatore, stimolando al tempo stesso la sua curiosità.
www.lucabaroni.altervista.org lucabaroni15@gmail.com
Devi ridurre i tempi a due minuti (al massimo). Per farlo hai due principali opzioni di montaggio. A) Nei due minuti a disposizione racconti il viaggio in modo lineare: Partenza – Qualche battuta intervallata da qualche scena divertente e/o da qualche canzone – Arrivo. B) Sempre nei due minuti ridisponi gli eventi in modo
espressivo. Selezioni le inquadrature e le scene più curiose e divertenti: espressioni dei volti, battute, stonature durante i canti eccetera. Poi monti il tutto in modo che le inquadrature si alternino velocemente, senza rispettare la cronologia degli avvenimenti. I videoclip musicali sono un punto di riferimento importante per questo stile di montaggio, tanto che ormai da tempo si parla di “stile MTV”.
Il montaggio crea un ritmo. Ritmo significa in quale modo il tuo video coinvolge lo spettatore nel flusso della storia. Nella musica è il susseguirsi delle note a creare il ritmo, nel video è il susseguirsi delle inquadrature. In questo senso, le caratteristiche delle inquadrature che devi considerare sono: A) il tempo richiesto per esplorare gli elementi presenti nell’inquadratura.
B)
Quello
che
succede,
l’ azione.
C)
L’importanza
dell’inquadratura all’interno della narrazione complessiva.
Esempio. Durante la vostra gita in montagna fai una ripresa in campo lunghissimo del paese visto dall’alto. Poi vi inoltrate nel bosco. A un certo punto Emma, una ragazza del gruppo, vede un bel porcino alla base di un albero. L’albero si trova in un punto più in alto rispetto a dove voi siete, così Emma si inerpica sul pendio, rischia una volta di scivolare, coglie il fungo e infine torna giù soddisfatta per l’impresa appena compiuta. Tu riprendi tutto, chiudendo con un’inquadratura del porcino.
A) Il tempo richiesto per esplorare il campo lunghissimo del paese sarà maggiore di quello richiesto per esplorare la sola inquadratura del porcino.
www.lucabaroni.altervista.org lucabaroni15@gmail.com
B) La ripresa del paese vista dall’alto non contiene azioni, o comunque non ne contiene di interessanti. La ripresa in campo medio di Emma che, mentre sale verso l’albero, rischia di scivolare, contiene un’azione interessante. C) In sé, l’inquadratura del porcino dice poco. Dopo avere visto l’ avventura di Emma…assume un altro significato!
Il montaggio crea un tempo. Abbiamo appena visto che il montaggio crea un ritmo. Questo comporta creare un tempo. Il flusso della storia – qualunque essa
sia – è un flusso temporale. Il montaggio gioca con la disposizione delle inquadrature e in questo modo gioca col tempo. Cambia l’ordine degli eventi, dilata alcuni momenti e ne abbrevia altri, anticipa, nasconde , rivela.
C’è il tempo reale, ovvero quello delle scene riprese, e il tempo del video, ovvero quello creato in fase di montaggio. Se, nel tuo video finale, il tempo del vostro viaggio di andata in pullman coincidesse con il tempo reale, lo spettatore premerebbe Stop dopo non più di un minuto! Attraverso il montaggio tagli e accosti le inquadrature in modo tale che i novanta minuti di viaggio si trasformano in due minuti divertenti e coinvolgenti. Al contrario, il momento in cui Emma rischia di scivolare giù per il pendio, puoi dilatarlo: rallentando la velocità e magari “congelando” per qualche istante il particolare del piede di Emma mentre scivola sul pendio.
Da quanto abbiamo visto possiamo concludere che creare il tempo del video
significa anche creare un susseguirsi di differenti emozioni.
www.lucabaroni.altervista.org lucabaroni15@gmail.com
STRATEGIE DI MONTAGGIO
Abbiamo visto che una chiave decisiva per coinvolgere lo spettatore consiste nel modo in cui si dispongono le inquadrature e le scene. Adesso vediamo 4 strategie fondamentali sotto questo aspetto.
Iniziare la scena. La condizione fondamentale per condurre lo spettatore all’interno della storia consiste nel fargli capire che cosa succede. Se dopo qualche secondo lo spettatore non capisce in quale storia sta per entrare, passa ad altro. Il modo classico (e sicuro) per iniziare la narrazione è quello di mostrare prima un
campo lungo (lo spettatore si orienta subito, vedendo dove si svolge l’azione), poi un campo medio (lo spettatore vede sia il contesto sia i personaggi nelle loro dinamiche di interazione), infine un piano americano o un primo piano (lo spettatore assiste ai dialoghi e percepisce la carica emotiva che scorre tra i personaggi).
Esempio. 1) Campo lungo della baita inserita nel contesto naturale. 2) Campo medio all’interno della baita, che mostra voi che state cenando. 3) Primo piano o piano medio di tu ed Emma che parlate.
www.lucabaroni.altervista.org lucabaroni15@gmail.com
Puoi giocare con questo ordine, e disporre gli avvenimenti in un altro modo. Per esempio così: 1) Tu ed Emma che parlate. 2) Tutti voi che state cenando. 3) Esterno della baita.
Inquadrature di reazione. Torniamo a Emma mentre scala il pendio in direzione dell’albero. Scivola. Per un attimo si spaventa, poi riprende il controllo della situazione. Però in quell’attimo la sua espressione è cambiata e sarebbe utile, per il coinvolgimento emotivo dello spettatore, mostrare in un piano ravvicinato questa espressione. Ecco quindi come potresti procedere. Campo medio di Emma che sale il pendio – Campo medio di Emma che scivola – Particolare del piede di Emma – Primo piano del volto di Emma – Campo medio di Emma che riprende la salita. Certo, tu con il tuo dispositivo hai ripreso tutto in campo medio. Ma in fase di video editing (detta anche di post-produzione) è possibile, entro certi limiti, ottenere la sequenza appena descritta. Vedremo come nel prossimo capitolo.
In generale, le inquadrature di reazione funzionano così: nell’inquadratura 1 avviene
un evento, nell’inquadratura 2 si mostrano le reazioni a quell’evento.
Montaggio alternato. Inseguimento tra due auto in una delle tante fiction cinematografiche o televisive. 1) Campo lungo che mostra le due auto. Campo medio dell’auto che insegue. Primo piano all’interno dell’auto inseguitrice dell’autista e dell’eventuale passeggero. Inquadratura di raccordo) Campo lungo delle due auto. 2) Campo medio dell’auto inseguita. Primo piano all’interno dell’auto dell’autista e dell’eventuale passeggero.
Nel montaggio alternato si susseguono due o più sequenze /scene / inquadrature legate fra di loro dalla storia cui stiamo assistendo.
Si possono in questo modo montare: A) eventi che avvengono nello stesso tempo ma più o meno distanti nello spazio (es.: l’inseguimento tra due auto); B) eventi che
www.lucabaroni.altervista.org lucabaroni15@gmail.com
avvengono nello stesso spazio ma piĂš o meno distanti nel tempo (es.: vedere eventi che avvengono nello stesso posto ma a distanza di anni); C) eventi che avvengono in
tempi e luoghi differenti ma che hanno un collegamento con la storia che stiamo guardando (es.: scene del protagonista bambino e scene del protagonista adulto).
ďƒ˜ Ellissi temporale. Tagliare è l’essenza del montaggio. Tutto il resto dipende da dove decidi di tagliare. Il che significa che tutto dipende da cosa decidi di mostrare e da cosa decidi di non mostrare.
www.lucabaroni.altervista.org lucabaroni15@gmail.com
Dettagli
Introduzione al corso 8 moduli didattici 11 video didattici 8 documenti di riepilogo in formato PDF 1 manuale completo scaricabile e stampabile in formato PDF Conclusione al corso Bibliografia Glossario
Contatti LUCA BARONI videomaker, video editor, digital media editor, docente e formatore. http://lucabaroni.com lucabaroni15@gmail.com
Docente Luca Baroni formatore e multimedia specialist.
Dal 1987 nella maggior parte dei miei lavori unisco azioni educative, formazione, immagini e, da qualche anno, video e web. Lavoro insomma ai confini tra sociale, formazione e multimediale esplorando di volta in volta vari territori. Formazione personale del docente:
Università Cattolica del Sacro Cuore Laurea specialistica, Filosofia. Perfezionamento post-laurea, Bioetica. Perfezionamento post-laurea, Critica letteraria.