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Corso online: “i segreti del videomaking per tutti�
Crea il tuo video come un vero regista
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COSTRUIRE IL VIDEO L’AREA DI LAVORO
Abbiamo visto fin qui le regole e le strategie fondamentali per realizzare video ben fatti e coinvolgenti. Adesso vediamo alcuni comandi che permettono di mettere in pratica queste regole. Tutti i comandi e gli strumenti che vedrai sono comuni alla maggior parte dei programmi di video editing, per cui una volta conosciuti ti sarà facile orientarti all’interno del software che utilizzi.
Cominciamo con l’area di lavoro, ovvero la “centralina di comando” dove il video prende vita e, alla fine, forma definitiva.
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Ecco le principali finestre dell’area di lavoro. 1) Browser. Qui navighi tra le cartelle ed i file del tuo computer, le transizioni, gli effetti del programma. 2) Viewer. Qui ritagli il video e gestisci ogni tipo di effetto disponibile. 3) Canvas. Qui vedi gli come appare il video secondo gli effetti applicati e verifichi quale sarà la resa finale. 4) Tracks. Qui gestisci le tracce video e audio. L’immagine che vede è semplificata per motivi “didattici” ma le tracce sia video che audio possono essere molte. 5) Timeline. Qui effettui il montaggio vero e proprio, disponi le scene secondo l’ordine che hai stabilito, applichi effetti eccetera. Il tutto vale sia per la parte video sia per la parte audio. 6) Audio meters. Qui controlli in modo veloce il livello audio generale.
Abbiamo visto che il segreto principale per realizzare un video efficace consiste nel come ricomponi quanto hai ripreso, disponendo gli eventi in modo da costruire una storia coinvolgente. Adesso è venuto il momento di fare quanto hai stabilito nella fase chiamata di preproduzione, ovvero quando hai scritto la scaletta degli eventi e hai deciso come disporli. Ecco allora entrare in gioco le Subclip. Vediamo come e perché.
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1) Apri il video in Trimmer e comunque nel Viewer (a volte software differenti usano termini un po’ diversi per le medesime procedure). Sotto il video trovi una barra di scorrimento con dei comandi. 2) Poniamo il caso che abbia un lungo video di una rappresentazione teatrale e che voglia suddividerlo nei vari Atti per pubblicarli “a puntate” su Youtube. 3) Per prima cosa poni il cursore, sulla barra di scorrimento, nel punto in cui inizia il primo atto. Quindi premi il tasto I sulla tastiera oppure clicchi sull’apposito comando (1A). In questo modo stabilisci il punto di inizio della subclip. Sulla barra di scorrimento appare il segno di inizio (1) 4) Adesso scegli il punto in cui le luci si spengono e finisce il primo atto. Qui posizioni il cursore e premi il tasto O sulla tastiera oppure clicchi sull’apposito comando (2A). In questo modo stabilisci il punto di fine della subclip. Sulla barra di scorrimento appare il segno di fine (2). 5) Ora clicchi sul comando che permette di ottenere la subclip (3), le dai un nome ed eventualmente un numero e ed è fatta!
Ecco un esempio di area di lavoro con subclip.
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A questo punto puoi disporre le varie subclip sulla Timeline secondo quanto hai stabilito.
Torniamo alla vostra cena nella baita e a te ed Emma che state parlando. “Tradotta” in subclip la sequenza che abbiamo visto nel precedente capitolo potrebbe essere 1) Subclip “Esterno baita” – Subclip “A cena” – Subclip “Io ed Emma”; oppure 2) Subclip “Io ed Emma” – Subclip A cena” – Subclip “Esterno baita”.
A questo punto dirai: va bene, con le subclip posso realizzare un bel video, giocare col tempo e le emozioni e tutto quello che voglio…ma se quello che voglio è solo tagliare parte di video, senza sconvolgimenti temporali né ambizioni narrative?
Per questo c’è…il rasoio! Si tratta di un comando, comune a tutti i software, che permette di tagliare il video sulla Timeline. Il suo nome cambia secondo i vari software ma la sua funzione è quella. Funziona proprio come un rasoio. Ti posizioni all’inizio del pezzo che vuoi tagliare e clicchi sul simbolo dello strumento o sulla rispettiva scorciatoia da tastiera, quindi ti posizioni alla fine del pezzo e tagli di nuovo. Selezioni il pezzo e lo cancelli.
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Bene. Torniamo un’altra volta alla vostra gita e a Emma che rischia di cadere lungo il pendio. Come succede di solito, abbiamo visto che hai ripreso tutto alla medesima distanza (un campo medio) e che sarebbe utile, dal punto di vista emozionale, una ripresa ravvicinata sia del volto di Emma mentre scivola sia del suo piede in quello stesso frangente. Ecco come puoi ingrandire un’inquadratura in modo semplice e veloce.
Sulla Timeline, posizioni io cursore all’inizio della parte che vuoi ingrandire. Tagli con lo strumento “rasoio”. Fai lo stesso con il punto finale. Sul pezzo di video così ritagliato applichi l’ingrandimento. Qui sotto vedi un esempio.
Hai ripreso, muovendoti con il dispositivo, delle vetrine colorate e interessanti. Ma risultano un po’ distanti a causa del corso d’acqua che separa te da loro e vuoi che nel video finale risultino più grandi.
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Posizioni il cursore nel punto in cui vuoi che le vetrine comincino a vedersi piÚ grandi e tagli. Fai lo stesso con il punto in cui vuoi che termini l’ingrandimento.
Selezioni la parte ritagliata e applichi l’effetto ingrandimento. Anche in questo caso, i nomi variano ma la funzione rimane simile in tutti i casi. Ricordati di selezionare quello che di solito viene chiamato Aspect ratio, che indica il mantenimento delle proporzioni nonostante il variare delle dimensioni.
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Di solito è possibile scegliere tra il dimensionamento tramite “maniglie” e i dimensionamento tramite la modifica dei parametri numerici.
Ricorda che questi ingrandimenti vanno usati solo se c’è un effettivo bisogno e che, soprattutto, l’immagine ingrandita perde di qualità in modo proporzionale alla qualità di ripresa. Per esempio, l’inquadratura di un video ripreso con un cellulare sarà di qualità inferiore a quella di un video ripreso con una videocamera ad alta definizione.
www.lucabaroni.altervista.org lucabaroni15@gmail.com Abbiamo visto che l’essenza del montaggio consiste nel lavorare con il tempo, arrivando a creare un tempo del video. Questo significa anche disporre gli eventi uno di seguito all’altro sulla Timeline. Il modo in cui scegli di indicare il passaggio da un evento all’altro, e il rispettivo passaggio temporale, si chiama transizione.
Ogni programma ha molti tipi di transizione…quasi tutti inutili per raccontare una storia con il video! A parte casi specifici, che qui non consideriamo e che comunque dipendono dallo stile e dalla creatività del videomaker, l’unico tipo di transizione con vero valore narrativo è la dissolvenza. Grazie alla dissolvenza incrociata, soprattutto, si può passare da una scena all’altra in modo armonico. Per pochi secondi (a volte ne basta anche uno solo) le due scene si incrociano sullo schermo in semi-trasparenza, in modo da apparire entrambe nello stesso momento. A parte l’effetto estetico, da molti ritenuto gradevole, quasi “poetico”, la dissolvenza incorciata ha la funzione di “abituare” lo spettatore al cambiamento di scena.
Il modo più comune e al tempo stesso efficace di passare da una scena all’altra rimane lo stacco, ovvero il semplice accostamendo di una scena all’altra. Curiosamente, il pregio dello stacco è opposto a quello della dissolvenza: mentre con la dissolvenza lo spettatore si abitua al cambio di scena, con lo stacco questo non avviene. Un montaggio con prevalenza di stacchi, anche tra scene molto differenti l’una dall’altra, tiene viva l’attenzione dello spettatore. Funziona più o meno in questo modo: con un montaggio di dissolvenze il cervello
www.lucabaroni.altervista.org lucabaroni15@gmail.com dello spettatore si dice: “bene, sto tranquillo, tanto quando sta per cambiare qualcosa lo vedo in anticipo”; con un montaggio di stacchi il cervello dello spettatore si dice: “è bene che stia sempre attento, perché i cambiamenti avvengono senza alcun tipo di preavviso”.
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Dettagli
Introduzione al corso 8 moduli didattici 11 video didattici 8 documenti di riepilogo in formato PDF 1 manuale completo scaricabile e stampabile in formato PDF Conclusione al corso Bibliografia Glossario
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Docente Luca Baroni formatore e multimedia specialist. Dal 1987 nella maggior parte dei miei lavori unisco azioni educative, formazione, immagini e, da qualche anno, video e web. Lavoro insomma ai confini tra sociale, formazione e multimediale esplorando di volta in volta vari territori. Formazione personale del docente: Università Cattolica del Sacro Cuore Laurea specialistica, Filosofia. Perfezionamento post-laurea, Bioetica. Perfezionamento post-laurea, Critica letteraria.