Professione Veterinaria, Anno 2009, Nr 1

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la VETERINARIA

PROFESSIONE

A.N.M.V.I.

ORGANO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI

1 2009

SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

Anno 6, numero 1, dal 12 al 18 gennaio 2009

Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano

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RAPPORTI DI LAVORO IN STRUTTURA VETERINARIA

RAZZE CANINE SOFFERENTI

ACNE DEL MENTO IN UN ALANO

MALATTIE: SIVE CHIEDE ACCESSO AI DATI

PRIMA FAD PER I BUIATRI

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BREVI

CRISI: SIAMO LE VITTIME O LA SOLUZIONE?

DEFISCALIZZAZIONE Per aiutare i padroni il Sottosegretario Francesca Martini sta concretamente pensando alla defiscalizzazione delle cure veterinarie e di quelle per il cibo. In questo modo, viene fatto notare, si potrebbe ottenere il risultato di limitare quei casi di abbandono che derivano più che altro dalle difficoltà economiche dei proprietari. La proposta, avanzata da anni e in molteplici occasioni da ANMVI e LAV, trova maggiore consenso politico che in passato.

SSN Le trattative per il biennio economico 2008-2009 del contratto della dirigenza medica e veterinaria stanno per entrare nel vivo. I sindacati aspettano le proposte di parte pubblica e giudicano insufficienti gli aumenti legati all'inflazione. In discussione la retribuzione di risultato. Per l'Economia è preferibile non provocare una "dinamica espansiva delle retribuzioni del SSN”.

FINANZIARIA La manovra finanziaria per il 2009 ha autorizzato il finanziamento per il triennio 2009-2011 in favore della prevenzione e dell’assistenza veterinaria. Le dotazioni sono da iscrivere nei singoli stati di previsione del triennio 2009-2011. Meno di 10milioni di euro per la prevenzione del randagismo.

POINTER Sequestrato dal Nirda l’allevamento di pointer “Del Vento” di Osteria (RA). L’autorità giudiziaria valuterà se ci sono stati reati in danno degli animali. L’Enci ha sospeso l’affisso e deliberato “l’apertura del procedimento di vigilanza”. L’Ente agirà “nei confronti di tutti coloro che risultassero adottare o avere adottato iniziative d’allevamento non conformi alle disposizioni di legge e sul benessere animale”.

UNIVERSITÀ In Parlamento il Governo si è dichiarato disponibile ad abolire il valore legale della Laurea. Il Sottosegretario all'Università Pizza ha preso l'impegno di un "graduale superamento" dell'istituto che assegna un valore giuridico al titolo universitario. I sostenitori dell'abolizione (Radicali e PDL) ritengono che solo così si possano fermare i "laureifici".

TRENI La Direzione Generale della Sanità Animale e del Farmaco Veterinario incoraggia la diffusione di un sondaggio sul nuovo regolamento di Trenitalia per il trasporto dei cani. A quelli di taglia media e grande, e quindi ai loro proprietari, è infatti preclusa la possibilità di viaggiare in prima classe. Il form da compilare è sul sito ministerosalute.it

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ANMVI 1999

ORDINANZA

Stretta sul reato di avvelenamento Vittime animali da compagnia e fauna selvatica. Diagnosi, decesso e informazione: compiti e obblighi per il medico veterinario A PAGINA 3

ASTE AL RIBASSO: POVERI VETERINARI! MOLTI DI VOI AVRANNO LETTO SUI NOSTRI FORUM L’INTRUSIONE PUBBLICITARIA DI ASTE AL RIBASSO NEL SETTORE VETERINARIO. Siamo certi che nessuno abbia potuto pensare che potesse essere una nostra iniziativa o che avessimo noi autorizzato questi furbi ad utilizzare gli indirizzi email degli iscritti ai forum. Speriamo anche che nessuno abbia aderito a questa proposta che, come tutte queste aste, è conveniente solo per chi la gestisce. I giornali ne hanno parlato spesso e La Repubblica.it, ha dedicato ampio spazio a questo fenomeno, come già segnalato da un collega nei forum: “In realtà non sono vere e proprie aste, si vince solo se si investe molto e si conoscono i trucchi del mestiere e la trasparenza non è sempre un valore indispensabile. Il business telematico più in voga quest’anno è davvero vantaggioso solo per chi gestisce i servizi e per una piccola cerchia di utenti che si portano a casa premi di valore con grandi sconti. La grande massa dei navigatori rischia invece di gettare via un pacco di soldi”. Dovrebbe bastare questo per scoraggiare chiunque, ma purtroppo, invece, il successo di queste aste è incredibile, ed è un fenomeno soprattutto, se non solo, italiano. Del resto siamo il paese del gioco delle tre carte o dell’anello d’oro trovato sul marciapiede, ed evidentemente ci piace farci imbrogliare, sempre convinti di essere i più furbi. Fra l’altro sembra che siano proprio le fasce più deboli a sostenere il giro d’affari di queste aste, con la speranza o il sogno di avere il colpo di fortuna. Secondo i dati forniti online dalla Nielsen si rileva che queste proposte attraggono soprattutto disoccupati e persone con redditi annuali al di sotto dei 18 mila euro. Forse chi sta proponendo ai veterinari un’asta al ribasso deve aver visto i nostri redditi medi pubblicati dall’ENPAV.

Entro fine marzo i professionisti conosceranno i correttivi per gli studi di settore per l'elaborazione di Gerico 2009. Ma per l'anno d'imposta 2008 il TK22U ha valore pieno di accertamento. La SOSE sta studiando, anche con nostri rappresentanti (FNOVI e Confprofessioni) i criteri di misurazione della crisi. Per ora, la Commissione di Esperti della SOSE, la Società Studi di Settore che fa capo all'Agenzia delle Entrate, sta conducendo una "osservazione monitorata" degli studi, valutando con le categorie professionali come aggiustare il tiro in tempi di recessione. Giampiero Brunello, amministratore delegato della SOSE (nella foto), spiega come: "per i professionisti lo studio che abbiamo adottato si basa sulla tipologia di attività svolta e il numero di prestazioni rese alla clientela: non è escluso che già questo possa rendere conto di come la crisi ha colpito gli studi professionali. Anche qui però stiamo valutando altri elementi: a fronte di una contrazione delle attività, magari il professionista non ha ridotto personale dipendente. E quindi si è ridotto il suo margine". "Oggi nessuno sa con precisione quanto la crisi stia influendo sui vari settori - scrive Giuliano Lazzarini, rappresentante FNOVI al SOSE, su 30giorni - per cui si rinvia

ogni valutazione ai primi mesi del 2009, fermo restando il concetto di base: non adeguarsi se non ci si riconosce nello Studio". I correttivi, quindi, non potranno essere apportati prima dell'analisi delle dichiarazioni. Secondo Confprofessioni "è certo che la crisi sta colpendo gli studi professionali". Nel settore sanitario della Confederazione la crisi è stimata in un 30% di calo del fatturato nei dentisti e in una percentuale tra il 10 e il 20% nel settore veterinario libero professionale. Ma è dagli studi che può arrivare il rilancio, per il ruolo chiave che i professionisti hanno nel fare da intermediario fra società e imprese, fra cittadini e Pubblica Amministrazione. E poi perché impiegano il CCNL dei dipendenti degli studi professionali, che sono stimati in oltre 1.500.000 unità, un comparto di 4 milioni di operatori che va a formare il 12,5% del PIL nazionale. Per questo occorre estendere gli eventuali sgravi o incentivi anche ai liberi professionisti: interventi sugli studi di settore, versamento dell'IVA al momento dell'incasso della fattura, riduzione degli anticipi delle imposte, revisione dell'IRAP. Il decreto anticrisi ha già recepito queste indicazioni, il che fa pensare ad una Legislatura più disponibile alle istanze del lavoro autonomo. ■

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Reati contro gli animali Attualità

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Divieto di utilizzo e di detenzione di esche o bocconi avvelenati Il medico veterinario è indicato dal Ministero come il punto di riferimento essenziale. Compiti e obblighi per i medici veterinari l Sottosegretario alla Salute Francesca Martini ha firmato l’Ordinanza “Divieto di utilizzo e di detenzione di esche o bocconi avvelenati”. Il provvedimento, firmato a fine dicembre e non ancora pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale mentre andiamo in stampa, ha lo scopo di prevenire i rischi diretti per la salute dell’uomo e degli animali nonché quelli derivanti dalla contaminazione ambientale. Utilizzare bocconi avvelenati è un reato. In questi casi, una denuncia contro i responsabili, sospetti tali o ignoti consente di migliorare il monitoraggio ed i controlli sul territorio.

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I DIVIETI Il provvedimento vieta di utilizzare in modo improprio, di preparare, miscelare e abbandonare esche e bocconi avvelenati o contenenti sostanze tossiche o nocivi, compresi plastiche e metalli. L’ordinanza vieta, inoltre, la detenzione, l’utilizzo e l’abbandono di qualsiasi alimento preparato in maniera tale da poter causare intossicazioni o lesioni al soggetto che le ingerisce e prevede l’obbligo per il proprietario o il responsabile dell’animale deceduto a causa di esche o bocconi avvelenati di darne segnalazione alle autorità competenti. In caso di operazioni di derattizzazione e di disinfestazione è posto l’obbligo di affiggere nelle zone interessate, con almeno cinque giorni lavorativi di anticipo, avvisi idonei ad informare delle operazioni che saranno effettuate. Il medico veterinario è indicato dal Ministero come il punto di riferimento essenziale per il pubblico sia sotto il profilo dell’informazione che dei comportamenti da attuarsi in forma di prevenzione e di intervento. L’Ordinanza assegna inoltre al medico veterinario specifici obblighi e compiti (v. box).

UN CHIARIMENTO L’ANMVI ha inviato una richiesta di chiarimento al Settore Salute del Ministero circa le modalità di invio delle spoglie. I cadaveri di animali da compagnia sono infatti classificati come sottoprodotti di origine animale non desti-

nati al consumo umano di categoria 1 per cui dovrebbero essere spostati con veicoli con particolari caratteristiche e autorizzati dall’asl, ai sensi del regolamento CE 1774/2002.

IZS Gli Istituti Zooprofilattici Sperimentali devono sottoporre ad autopsia l’animale ed effettuare le opportune analisi sui campioni pervenuti o prelevati in sede autoptica; devono inoltre eseguire le analisi entro trenta giorni dall’arrivo del campione e comunicarne gli esiti al medico veterinario che ha inviato i campioni, al Servizio veterinario della Azienda Sanitaria Locale territorialmente competente e, qualora positivo, all’Autorità giudiziaria.

I SINDACI E I PRODUTTORI I sindaci ai quali siano pervenute segnalazioni di sospetti avvelenamenti devono disporre l’immediata apertura di un’indagine e provvedere ad attivare le iniziative necessarie alla bonifica dell’area interessata nonché segnalare l’area con un’apposita cartellonistica. Viene, inoltre, attivato presso ciascuna Prefettura un “tavolo di coordinamento” per la gestione degli interventi da effettuare e per il monitoraggio del fenomeno. I produttori di presidi medico-chirurgici di prodotti fito-sanitari e di sostanze pericolose appartenenti alle categorie dei topicidi, ratticidi, lumachicidi e nematocidi ad uso domestico, civile ed agricolo, hanno l’obbligo di aggiungere al prodotto una sostanza amaricante che lo renda sgradevole ai bambini e agli animali. Nel caso in cui la forma commerciale sia un’esca deve essere previsto un contenitore con accesso solo all’animale “bersaglio”.

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All’articolo 2 dell’Ordinanza sono precisati i compiti del medico veterinario: 1. Il medico veterinario che, sulla base di una sintomatologia conclamata, emette diagnosi di sospetto di avvelenamento o viene a conoscenza di un caso di avvelenamento di un esemplare di specie animale domestica o selvatica, deve darne immediata comunicazione al Sindaco e al Servizio veterinario della Azienda Sanitaria Locale territorialmente competente. 2. In caso di decesso dell’animale il medico veterinario deve inviare le spoglie e ogni altro campione utile all’identificazione del veleno o della sostanza che ne ha provocato la morte all’Istituto Zooprofilattico Sperimentale competente per territorio, accompagnati da referto anamnestico al fine di indirizzare la ricerca analitica. A seguito di episodi ripetuti, ascrivibili alle stesse circostanze di avvelenamento confermato dall’ Istituto Zooprofilattico Sperimentale, il medico veterinario, ove ritenga, può emettere diagnosi autonoma, senza l’ausilio di ulteriori analisi di laboratorio. scambio accidentale di farmaci, ingestione di piante, funghi, ecc. da parte di animali domestici è necessario valutare subito il rischio di intossicazione, contattare un medico veterinario o recarsi presso il più vicino pronto soccorso veterinario. Se il Veterinario non può intervenire subito, può comunque fornire indicazioni utili circa il comportamento da tenere e gli eventuali interventi di primo soccorso che il proprietario può mettere in atto (indurre il vomito, mantenere calmo l’animale, non somministrare latte ecc.). Ma tali operazioni, raccomanda il Ministero, vanno eseguite solo su indicazione del medico veterinario.

DECESSO SOSPETTO AVVELENAMENTO In caso di sospetto avvelenamento di un animale, il veterinario è indicato come il punto di riferimento essenziale per il pubblico. Qualora si verifichi un evento potenzialmente pericoloso: ingestione di veleni o sostanze tossiche (topicidi, pesticidi, fitofarmaci, lumachicidi o sostanze non note) oppure sovradosaggio o

LE INFORMAZIONI DA DARE AL VETERINARIO n caso di sospetto avvelenamento, la raccolta delle informazioni è estremamente importante per poter rispondere alle domande del medico veterinario: 1. identificare nel modo più preciso possibile la sostanza con la quale il nostro animale è venuto a contatto (nome commerciale del prodotto ed eventuali indicazioni di rischio in etichetta); 2. osservare le caratteristiche macroscopiche del prodotto: odore, colore, aspetto (es. schiumosità); 3. fornire indicazioni circa la quantità assunta in modo accidentale o inten-

GLI OBBLIGHI DEI VETERINARI

zionale; 4. comunicare la via di esposizione (inalazione, ingestione, contatto cutaneo ecc.); 5. indicare il luogo (aperto o chiuso); 6. comunicare il tempo trascorso dall’ingestione e tra l’ingestione e la comparsa di eventuali sintomi. Le esche si presentano come: carcasse di piccoli animali (quaglie, piccioni, polli) imbottiti di veleno, uova avvelenate, salsicciotti imbottiti di veleno, pezzi di prosciutto avvelenati, polpette di carne cruda, palline da tennis ripiene di veleno. (fonte:ministerosalute.it)

In caso di animale deceduto bisogna contattare il Servizio Veterinario oppure gli organi di polizia del territorio o il proprio Veterinario di fiducia. Il pubblico è invitato dal Ministero a rivolgersi al veterinario per tutti gli accertamenti del caso; oppure a prelevare l’animale morto ed inviarlo, tramite un Veterinario, all’Istituto Zooprofilattico Sperimentale che provve-

derà ad effettuare gli esami di laboratorio per accertare la causa del decesso. L’episodio va segnalato al Servizio veterinario dell’ASL competente per territorio e agli Organi di Polizia.

RITROVAMENTO DI ESCHE In caso di ritrovamento di esche, il Ministero raccomanda di avvisare gli Organi di Polizia ed il Servizio Veterinario della ASL competente per territorio, oppure in caso di impossibilità di un intervento immediato da parte delle Autorità competenti, prima di raccogliere qualunque materiale sospetto munirsi di guanti e mascherina. Il materiale raccolto, accuratamente custodito e trasportato in contenitori di plastica chiusi ermeticamente, deve essere inviato, tramite un Veterinario, all’Istituto Zooprofilattico Sperimentale. Le zone a rischio sono: parchi, giardini, spazi condominiali e zone dove vivono colonie feline (ambiente urbano) e aziende faunistiche, oasi naturali, parchi naturali, terreni agricoli coltivati e località di montagna dove si raccolgono tartufi (ambiente extraurbano). ■

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4 Legale Lavoro e responsabilità

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I rapporti di lavoro in una struttura veterinaria apita a molti medici veterinari di dividere con uno o più colleghi il proprio studio o ambulatorio, ove tuttavia l’attività non viene svolta in forma associata, ma esclusivamente in forma individuale: ciascuno è titolare di un contratto di locazione con la proprietà, ciascuno ha la propria partita IVA, si provvede a dividere le spese di studio (utenze, condominio ecc.) e così via.

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RESPONSABILITÀ In questo caso è evidente che, in presenza di eventuali danni causati a pazienti nel compimento della propria attività, ciascun professionista ne risponde personalmente al danneggiato, sia sotto il profilo della responsabilità contrattuale (artt. 1218 ss. c.c., art. 2236 c.c.) sia sotto il profilo della responsabilità extracontrattuale (art. 2043 c.c.), e ciò anche nel caso che i predetti danni siano stati causati da un collaboratore del professionista, il quale nell’esecuzione della prestazione professionale si sia avvalso del so-

stituto o ausiliario (art. 2232 c.c.). Qualora, tuttavia, sussista un responsabile del centro medico veterinario, nella persona del Direttore Sanitario o di altra figura di rappresentante legale dello stesso, questi è considerato dal nostro ordinamento il soggetto al quale ricondurre ogni attività esercitata nell’ambito dell’ambulatorio /studio/laboratorio/ ospedale, in quanto responsabile del regolare espletamento dell’attività sanitaria all’interno della struttura. Sul direttore sanitario grava infatti un onere di sorveglianza e governo della struttura stessa.

IL DIRETTORE SANITARIO La giurisprudenza civile e penale tuttavia ha elaborato, per casi relativi alla scienza medico-chirurgica, dei principi che possono consentire al direttore sanitario di sottrarsi alla responsabilità per danni cagionati dalla condotta di chi operi all’interno della struttura, e si tratta di principi che, per analogia, si possono applicare anche alla scienza medicoveterinaria. Per configurarsi dunque una esenzione da responsabilità per condotte verificatesi all’interno della propria struttura, pertanto, anche il direttore sanitario medico veterinario deve: • dimostrare di avere delegato con atto e-

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IL TIROCINANTE

750, all.1 lett.f, Disciplina sull’assunzione del personale sanitario ospedaliero e tirocinio pratico; R.D. 27/07/1934 N° 1265, Approvazione del testo unico delle leggi sanitarie, art. 100: “Nessuno può esercitare la professione di… veterinario se non abbia conseguito il titolo di abilitazione, a norma delle vigenti disposizioni”; R.D. 4 giugno 1938 N° 1269, Approvazione del regolamento sugli studenti, i titoli accademici, gli esami di Stato e l’assistenza scolastica nelle università e negli istituti superiori, e D.M. 9/9/1957, artt.5, 5 bis e 31, e ss. modifiche, che regolano l’esame di abilitazione professionale). Possiamo sicuramente escludere la sussistenza di un rapporto di lavoro subordinato tra titolare della struttura veterinaria e tirocinante non abilitato, con conseguente esclusione dell’applicabilità della disciplina prevista per i lavoratori dipendenti, sia sotto il profilo previdenziale sia sotto il profilo retributivo. Il rapporto infatti nasce dalla necessità, per il praticante, di effettuare il periodo di tirocinio necessario per l’iscrizione all’albo, che si risolve - in ultima analisi - nella necessità di imparare. Come già esposto in precedenti pareri, il rapporto di lavoro tra libero professionista e laureato non abilitato può tuttavia trovare una regolamentazione, con accordi tra le parti, quale collaborazione, ove la corresponsione periodica di una somma di denaro costituisca un sussidio avente carattere incentivante a scopo di addestramento professionale o per il proseguimento degli studi necessari al conseguimento di un titolo (abilitazione professionale o altro), ed ove, nella scrittura che regolerà il rapporto tra le parti, deve espressamente escludersi la sussistenza di un qualsivoglia rapporto di lavoro dipendente. Va inoltre aggiunto che, in base all’art. 24 DPR 29.9.1973 N° 600, il libero professionista che eroghi i suddetti redditi dovrà “operare, all’atto del pagamento degli stessi, con obbligo di rivalsa, una ritenuta a titolo di acconto dell’imposta sul reddito delle persone fisiche sulla parte imponibile di detti redditi”; dal suo canto il tirocinante dovrà accertare attraverso una consulenza personalizzata di tipo fiscale - la sussistenza di un proprio diritto ad eventuali detrazioni. È comunque consigliabile l’assistenza di un legale e di un commercialista al momento della predisposizione dell’accordo da far sottoscrivere al tirocinante.

Diversa dal collaboratore è poi la figura del tirocinante. Nella prassi possono infatti identificarsi due categorie alle quali ricondurre coloro che prestano la propria collaborazione presso una struttura medico veterinaria allo scopo di svolgere un’attività formativa: 1) il tirocinante in vista del conseguimento della laurea; 2) il tirocinante-praticante laureato ma non ancora abilitato all’esercizio della professione. Sussiste poi la figura del medico veterinario che, benché abilitato, opera presso una struttura veterinaria per “imparare il mestiere”. Il tirocinio finalizzato al conseguimento della laurea (figura sub 1) è regolato da disposizioni dettate dall’ordinamento universitario, trattandosi di attività necessaria ai fini del raggiungimento dei crediti necessari per laurearsi. Analizzando la figura sub 2) (tirocinante non abilitato), giova evidenziare che, per poter esercitare in Italia la professione di medico-veterinario, è necessario che, dopo la laurea, venga conseguito il diploma di abilitazione all’esercizio della professione stessa, rilasciato all’esito del relativo esame di Stato, per accedere al quale è necessario aver sostenuto un tirocinio pratico presso le strutture veterinarie autorizzate ai sensi di legge (L. 08/11/1984 N°

Diversa è la posizione del medico veterinario laureato in possesso dell’abilitazione professionale, che decida di prestare la propria attività di collaborazione presso la struttura di un collega (avviato) per “farsi le ossa”, e dunque senza che tale attività sia finalizzata al conseguimento di un titolo o di un’abilitazione. In questo caso si apre il noto problema della configurabilità di un rapporto di lavoro subordinato, posto che - come già illustrato in precedenti pareri - anche nell’ambito dell’attività medico-veterinaria càpita di assistere a rapporti di lavoro che, nel concreto svolgersi, sono dei veri e propri rapporti di lavoro subordinato, “mascherati” però da collaborazioni. Infine, un’ultima annotazione: in base alla legislazione in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro (D. Lgs. N° 626/1994 e D. Lgs. N° 81/2008) i tirocinanti sono considerati soggetti equiparati ai lavoratori, e dunque il titolare della struttura veterinaria dovrà garantire le conformità dell’ambiente di lavoro alle disposizioni di legge in materia di sicurezza. ■

Colleghi e collaboratori. Tirocinio e praticantato di MARIA TERESA SEMERARO Avvocato, Bologna

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spresso le proprie funzioni al sanitario operante nella struttura per i casi routinari, rientranti nell’ordinaria attività medico-veterinaria: è dunque necessaria delega per iscritto, preferibilmente sottoscritta per accettazione del sanitario collaboratore della struttura o, in alternativa, inviata con raccomandata a/r allo stesso; • dimostrare di aver esercitato un potere di verifica e vigilanza in riferimento a quelle situazioni che esulano dall’ordinaria attività, o perché si tratti di patologie poco frequenti, e che richiedono pertanto una particolare conoscenza della scienza medico-veterinaria, o perché sussiste un grave pericolo per la salute del paziente; tale potere di verifica e vigilanza può e deve tradursi, nel caso che porti a riscontrare delle mancanze da parte del sanitario collaboratore, alla avocazione della funzione esercitata dal medico-veterinario operante nella struttura: anche in tal caso, è bene far risultare per iscritto gli esiti del controllo; • dimostrare di aver comunque fornito preventivamente a chi opera nella struttura tutte le informazioni necessarie per lo svolgimento dell’attività sanitaria all’interno del centro medico-veterinario: va da sé che anche tale ipotesi comporta che il direttore sanitario abbia provveduto a distribuire e /o diffondere e comunque a rendere conoscibili per iscritto tali direttive. Naturalmente, tali principi in sé e per sé non garantiscono al direttore sanitario di potersi sottrarre alle conseguenze degli errori commessi nella propria struttura, posto che ogni situazione può atteggiarsi, nel concreto, in modo diverso. Con tali precauzioni, tuttavia, si riduce il margine della responsabilità oggettiva a carico del rappresentante legale della struttura.

IL COLLABORATORE ABILITATO


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Bioetica veterinaria Attualità

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Razze canine sofferenti: la bioetica entra nell’allevamento Il Comitato presieduto da Santori chiede strategie di allevamento contro il maltrattamento genetico. E un “consenso informato” nella scelta di una razza l documento "Il caso delle razze canine sofferenti”, licenziato dal Comitato per la Bioetica Veterinaria, è stato presentato a Roma il 17 dicembre scorso, in occasione del decennale di questo organismo interdisciplinare. Il documento - di cui Professione Veterinaria riporta una sintesi - si conclude con due raccomandazioni: la prima riguarda il momento della cessione dei cuccioli, la seconda riguarda gli interventi sull'allevamento. Il Comitato nazionale di Bioetica del governo si era prefissato di dedicarsi al tema delle razze sofferenti già nel 2006, per approfondire i risvolti bioetici di "quelle razze i cui esemplari convivono o hanno maggiore probabilità di convivere per tutta la vita con alterazioni fisiche che ne condizionano sensibilmente lo stato di benessere". Il Comitato di Palazzo Chigi (che allora aveva tra i suoi componenti il Collega Pasqualino Santori) rispondeva con questo impegno ad un interrogativo allora formalmente sottoposto al CNB dal Presidente degli Allevatori Cinotecnici Italiani, Alberto Veronesi, in merito alla relazione tra la Legge contro il maltrattamento degli animali (la 189/2004) e le pratiche di taglio della coda e delle orecchie nelle razze canine per ragioni di standard. La risposta del CNB era poi arrivata il 5 maggio 2006, in un articolato documento che se da un lato non considera bioeticamente lecite caudotomia e conchectomia richiamandosi a principi già adottati in sedi internazionali (cfr Convenzione Europea per la protezione degli animali da compagnia del 1987 - firmata ma non ratificata dall'Italia), dall'altro rinviava ad una più approfondita trattazione il tema delle razze canine che esigono "drastici interventi terapeutici". Tale trattazione è appunto quella presentata a Roma, a dicembre. In questo breve documento il Comitato Bioetico per la Veterinaria, istituito presso l’Ordine dei Medici Veterinari della Provincia di Roma, esamina “il caso dei cani di quelle razze i cui caratteri sono così esasperati da causare problemi fisici e sofferenze”. Questo caso- si legge nel testo- “ è la conseguenza di scelte di allevamento – più o meno consapevoli – che intendono soddisfare i desideri di un pubblico di acquirenti attratti dall'aspetto buffo e simpatico dei cani o dal loro valore come status symbol. La questione è particolarmente significativa se si pensa che in questo momento nell’opinione pubblica, specialmente dei paesi occidentali, va diffondendosi sempre più largamente l'idea che gli animali siano esseri “senzienti” (un concetto espresso anche nel nuovo Trattato dell’Unione Europea)”.

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MALTRATTAMENTO GENETICO “Proprio nel momento in cui c'è un grande interesse per la condizione animale in generale, nel caso della specie cane, la prima ad essere domesticata e la più vicina all'essere umano, continuano (e forse aumentano) le nascite di animali con malformazioni fisiche o, quantomeno, si mantengono le condizio-

LA COMPOSIZIONE DEL COMITATO: 1) Pasqualino Santori (medico veterinario) - Presidente 2) Donatella Loni (medico veterinario Presidente dell'Ordine) - Vice Presidente 3) Simone Pollo (filosofo) - Segretario 4) Filippo Albertini (allevatore) 5) Luisella Battaglia (filosofa) 6) Laura Canavacci (filosofa) 7) Cinzia Caporale (bioeticista) 8) Nicolò Carandini (allevatore) 9) Onofrio Fanelli (giurista) 10) Gianluca Felicetti (animalista) 11) Gianluigi Giovagnoli (medico veterinario) 12) Dino Marafioti (giornalista) 13) Laura Maragliano (medico veterinario) 14) Palmerino Masciotta (medico veterinario) 15) Eugenia Natoli (etologa) 16) Vitantonio Perrone (medico veterinario) 17) Efisia Tassone (psicologa) 18) Paolo Tucci (farmacologo)

ni oggettive per una aumentata probabilità di queste attraverso accoppiamenti a rischio. Il Comitato sollevando la questione delle razze canine sofferenti, frutto di un vero e proprio “maltrattamento genetico”, vuole portare l’attenzione su una questione emblematica del rapporto tra essere umano e animali, soprattutto (ma non esclusivamente) per quanto riguarda gli animali d'affezione, vittime di contraddizioni e superficialità. Talvolta, come in questo caso, questo rapporto porta al mancato rispetto delle condizioni di benessere o a causare malessere, pur avendo intenzioni di simpatia e di affetto nei confronti dei propri animali”.

GLI INTERESSI IN GIOCO “Nel caso in esame, il problema bioetico riguarda la valutazione dei diversi interessi in gioco: degli allevatori delle razze in questione; degli acquirenti più o meno consapevoli della probabilità di malformazioni che creeranno problemi per tutta la vita ai loro animali; degli stessi cani, in quanto portatori di interessi basilari per il proprio benessere fisico e psichico; dell'opinione pubblica; delle istituzioni con le loro scelte, anche legislative, a tutela del benessere animale”.

LE RACCOMANDAZIONI “Si auspica quindi: a) che, al momento della cessione, i cuccioli delle razze ad alto rischio di malformazioni siano accompagnati da note che spieghino le caratteristiche della razza in relazione ai possibili stati di malessere o disagio che si potranno presentare in quell'animale. Nelle stesse note devono essere definite le caratteristiche ambientali più adatte alla vita di un

IN UK PIANI SANITARI DI RAZZA na revisione completa di tutte le razze canine allevate in UK è stata lanciata dal Kennel club lo scorso ottobre, con l’obiettivo di ottenere benefici sanitari per molte razze. Il piano sanitario riguarderà tutte le 209 razze canine allevate e beneficerà del vasto lavoro di ricerca effettuato nel corso di 40 anni dal Kennel Club insieme a riconosciute strutture veterinarie. Tutto ciò significa soprattutto una modificazione degli standard di razza che garantisca che nessun cane sia allevato per ottenere caratteristiche che possono impedirgli di vedere, camminare e respirare liberamente. I giudici di concorso saranno istruiti sui nuovi standard di razza affinché vengano premiati solo i cani più sani. I piani sanitari di razza incorporeranno anche i risultati di un'approfondita analisi in atto dello stato di salute e della diversità genetica delle diverse razze canine, ricavati dal più ampio studio al mondo sullo stato di salute dei cani di razza, condotto in UK da Animal Health Trust e BSAVA nel 2004. Ciò garantirà che allevatori e clienti siano a conoscenza dei test sanitari che dovrebbero essere effettuati per ciascuna razza Il Kennel Club ha inoltre chiesto al governo inglese di rendere obbligatorio nel paese lo schema degli allevatori accreditati (Accredited Breeder Scheme), il meccanismo di controllo di qualità del processo di registrazione. Gli allevatori che non confermeranno ufficialmente la loro volontà di seguire gli standard sanitari disposti dal Kennel Club non saranno in grado di produrre e vendere cuccioli legalmente. Inoltre, ai club di razza sarà richiesto di adottare il nuovo codice etico del Kennel Club per garantire che le loro pratiche siano in linea con la politica del club che pone al centro la salute e il benessere dei cani. Le nuove regole riguardano 209 razze canine. (fonte: Vet Journal).

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esponente di quella razza al fine di minimizzare le condizioni di malessere. Il Comitato non auspica questa procedura per tutte le razze e per i cani non di razza, ma solo per le razze in esame. Il Comitato ritiene che tale pratica verrebbe a costituire una sorta di “consenso informato” nella scelta di una razza e sarebbe il primo passo verso l’acquisizione consapevole di un animale da compagnia. Un'evoluzione in tal senso sarebbe un contributo utile per la prevenzione di diversi fenomeni negativi, tra cui il randagismo e il problema dei cani pericolosi. In quest’ultimo caso, una pratica del genere aumenterebbe la consapevolezza dei proprietari, promuovendo la responsabilizzazione nell'acquisire un cane di tipologia più a rischio di produrre aggressioni gravi; b) l'acquisizione consapevole di un animale a rischio di problematiche connesse al suo patrimonio genetico non è sufficiente da un punto di vista morale a giustificare la nascita di animali potenzialmente sofferenti. Pertan-

to, il Comitato auspica che da subito vengano definite strategie di allevamento per minimizzare il fenomeno. A tale scopo si raccomandano interventi da parte degli organismi competenti sia pubblici sia privati. Si auspica, inoltre, che nelle gare di bellezza si tenga prioritariamente conto delle condizioni di benessere dei soggetti esposti. Pur tenendo conto degli interessi economici in gioco e dell'interesse di tipo culturale avanzato da alcuni per queste razze, sarà necessario definire un limite di tempo entro cui interrompere la produzione di cuccioli di razze o di linee di sangue per cui non si sia raggiunto un adeguato livello di sicurezza nei confronti della probabilità di rischio di alterazioni fisiche. A proposito di questo ultimo argomento alcuni membri del Comitato hanno espresso il parere che l’interruzione della produzione di cucciolate a rischio debba essere immediata in quanto già fin d’ora riconducibile a una ■ condizione di maltrattamento”.


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6 Practice Management (4a parte) - Il cliente

VETERINARIA 1 | 2009

Capire i vostri clienti Cambiamenti dello stile di vita Un’amica ha recentemente preso la difficile decisione di far sopprimere eutanasicamente il suo cavallo amatissimo, ma colpito da una gravissima zoppia. Benché sapesse che era la scelta più giusta e più umana per l’animale, era profondamente afflitta, non solo per la sua morte, ma anche per la perdita del suo stile di vita: la routine delle visite giornaliere alle scuderie e della pulizia del box, il piacere di rilassarsi e cavalcare nella natura ed il calore ed il facile contatto con una creatura vivente magnifica e potente. È importante conoscere e comprendere il processo del dolore per essere in grado non solo di offrire al momento opportuno una comprensione basata su compassione e sensibilità, ma anche per riconoscere le manifestazioni anormali e patologiche del dolore e raccomandare il ricorso ad una consulenza appropriata da parte di terapisti preparati. Un anziano cliente maschio, addolorato per la perdita improvvisa del suo amato carlino determinata da una malattia acuta, mi spiegò che il cane era stato come un figlio per sua moglie e per lui e che entrambi stavano provando una profonda tristezza per la loro perdita. Il problema era che se il cane fosse stato un bambino, questo dolore sarebbe stato accettato e compreso attraverso un rapporto simpatico da parte degli amici e colleghi di lavoro, mentre, dato che era “solo un cane” il proprietario si sentiva in colpa ogni volta che interrompeva il lavoro per piangerlo. Lo scopo della gestione del dolore è quadruplice: accettare la realtà della perdita, fare esperienza del dolore, adattarsi all’ambiente mutato e ritirare la propria energia emotiva dal compagno scomparso e reinvestirla in una nuova relazione. Immediatamente dopo una morte, queste fasi vengono caratterizzate da comportamenti e sentimenti quali insensibilità e torpore, rimpianto e desiderio, disorganizzazione e disperazione ed infine riorganizzate in un comportamento caratterizzato da calma ed accettazione della situazione. Queste fasi si sviluppano nell’arco di un periodo di tempo che può variare da ore a mesi (anche anni nel caso di un essere umano molto vicino) e che è principalmente influenzato dal grado di vicinanza che il proprietario provava nei confronti dell’animale. Per una spiegazione approfondita ed una discussione completa del processo di elaborazione del dolore e di come gestirlo, vi rimando all’eccellente lavoro realizzato presso la Colorado State University e pubblicato con il titolo di The Human Animal Bond and Grief (Lagoni et al., 1994). I bambini ed il dolore I genitori preoccupati che possiedono un animale che sta morendo spesso mi pongono domande come “cosa dovrò dire ai bambini?” e “devono vedere l’animale morto?”. L’onestà circa la situazione, accompagnata da spiegazioni chiare, appropriate e semplici rappresenta di solito la migliore politica per spiegare la morte e la necessità dell’eutanasia ai bambini. Nei casi in cui si tratta dell’animale del bambino, è necessario lasciare che questi venga coinvolto nella decisione di ricorrere all’eutanasia, perché ciò lo aiuta a comprendere la sua responsabilità nel prendersi cura di un animale malato o anziano. Mostrare loro il

Migliorare la cura che offrite ai clienti addolorati l Dr. Robin Downing, della Windsor Veterinary Clinic, Windsor, Colorado ha all’interno della sua struttura una “Sala comfort”. Questa è specificamente studiata per suscitare sentimenti di relax, amicizia ed accoglienza nei proprietari che visitano gli animali ospedalizzati, per parlare di argomenti difficili riguardo ai loro compagni e per l’eutanasia. Un divano confortevole, tappetini sul pavimento, pareti rivestite da libri, immagini di animali incorniciate, una scatola di fazzoletti di carta ed un grande e confortevole lettino per gli animali sono alcune delle caratteristiche di una stanza di questo tipo, che è ben lontana dall’aspetto consueto di una clinica. Le variazioni che ho avuto modo di osservare presso altre strutture sono rappresentate da candele, un libro di memorie (biglietti e fotografie spedite da proprietari soddisfatti), disponibilità di tè e caffè e fiori freschi. Presso il Safari Animal Care Center del Texas, il Dr. Steve Garner ed il suo team offrono un servizio insolito dopo la morte di qualsiasi precedente paziente. In occasione delle sessioni di aggiornamento tenuto dallo staff una volta la settimana, ognuno firma personalmente un biglietto di condoglianze destinato al proprietario dell’animale che viene spedito con una piccola statuetta raffigurante un angelo con le sembianze della razza o della specie di animale da compagnia in questione. Questa scelta accurata, in aggiunta al biglietto scritto di persona, viene enormemente apprezzata ed ha fatto nascere forti legami con molti proprietari, che in seguito sono stati lieti di tornare alla clinica con il loro nuovo animale.

I

corpo di un animale morto dopo la soppressione può aiutarli a soddisfare la curiosità sulla morte e sull’aspetto che ha, nonché offrire loro la sensazione di completamento di un percorso giunto al termine. Il veterinario Dr. Robin Downing ha scritto nel suo libro, Pets Living with Cancer: “La realizzazione di una cerimonia commemorativa o un breve rituale possono essere il modo migliore per aiutare un bambino a dire addio in modo salutare. I bambini possono voler leggere una poesia o dire una preghiera per l’animale. Possono anche voler tagliare un po’ di peli dal suo corpo per conservarli come ricordo. Per aiutare i bambini a convivere con la perdita di un caro amico è importante la flessibilità.” Gestione di un’eutanasia nella struttura Un’eutanasia ben gestita è spesso il servizio più apprezzato che possiate mai effettuare all’interno della struttura, quindi è di importanza vitale che sia pianificata bene. Le varie fasi del processo sono rappresentate da: • Preparazione del proprietario in anticipo spiegando tutto ciò che viene coinvolto da un’eutanasia volontaria.

• Discussione della gestione del corpo e richiesta in anticipo del pagamento, in modo che il proprietario non debba sobbarcarsi queste incombenze pratiche nel momento in cui è maggiormente in difficoltà. • Impiego di una sala quieta e piacevole, con un’uscita separata dove i clienti possano soffrire in privato e andarsene quando saranno pronti senza bisogno di passare attraverso una sala d’attesa affollata mentre escono. • Prendersi il tempo necessario per la procedura ed essere preparati a soddisfare l’eventuale desiderio del cliente di parlare con voi o con un infermiere capace dopo la soppressione. • Telefonare o inviare un biglietto dopo alcuni giorni per esprimere le vostre condoglianze. • L’opzione di effettuare l’eutanasia a casa è spesso molto ben accetta, riducendo lo stress per l’animale ed il proprietario.

AFFRONTARE I VOSTRI STESSI SENTIMENTI È un problema ricorrente per coloro che svolgono le “professioni di aiuto” il fatto che, al fine di poter svolgere efficacemente le proprie funzioni e per poter essere un buon dottore, infermiere o veterinario, devono permettere a se stessi di avvicinarsi allo stress di coloro che stanno tentando di aiutare e, in una certa misura, condividerlo. Colin Murray Parkes, OBE, MD, FRCPsych In quanto veterinari o infermieri coinvolti dalle emozioni di clienti preoccupati o ansiosi, potrete riscontrare come voi stessi venite trascinati in situazioni per le quali non avete né il tempo né le necessarie capacità. Potete trovarvi barcollanti dopo un furioso scoppio di ira da parte di un cliente arrabbiato, oppure tristi per il dolore espresso dall’eutanasia di un amato animale di famiglia - e nonostante ciò ci si aspetta che andiate avanti a lavorare normalmente. L’effetto a lungo termine della necessità di “inghiottire” le vostre emozioni è un drenaggio di energia e contribuisce a determinare stress e burnout. Parlate con altri nella struttura dei vostri sentimenti ed imparate a stabilire dei limiti per le vostre emozioni e quelle degli altri. I limiti professionali sono definiti dal vostro lavoro e dalle vostre responsabilità. La professionalità implica un orgoglio per il vostro lavoro, un impegno per la qualità, la dedizione al cliente ed un sincero desiderio di aiutare. In pratica, nella situazione di un’eutanasia volontaria, ciò significa che l’animale viene soppresso con delicatezza ed umanità, e che il proprietario viene rispettato e trattato in modo empatico da voi e dal vostro staff. Non significa diventare la stampella psicoterapeutica del proprietario.

I limiti personali dipendono in larga misura da ciò che voi vi sentite di affrontare rimanendo a vostro agio, il che viene influenzato dalla propria maturità emotiva e dall’esperienza. Ad esempio, mostrare la vostra empatia personale avendo le lacrime agli occhi di fronte al dolore del cliente viene spesso molto apprezzato dai proprietari di animali, mentre il fatto che si siano verificate di recente delle perdite importanti nella vostra vita può influire sulla vostra capacità di trattare il dolore degli altri.

RIASSUNTO Le relazioni dei clienti con i loro animali sono complesse e variano dall’amicizia e dalla compagnia alla sostituzione dei bambini ed all’hobby. Comprendere le emozioni coinvolte nella relazione consente di comunicare più chiaramente con i proprietari degli animali malati o che devono essere soppressi eutanasicamente. Prendervi cura del vostro stesso benessere emotivo fa parte della capacità di riuscire ad offrire un buon servizio professionale alla clientela. ■ ESONERO DI RESPONSABILITÀ: I L’editore dell’opera originale inglese e l’editore italiano non garantiscono la qualità dei prodotti o servizi presunti o dichiarati descritti nella pubblicità eventualmente presente in questa pagina, né li approvano o sostengono in alcun modo. II L’editore dell’opera originale inglese e l’editore italiano non si assumono, in base alle vigenti norme, alcuna responsabilità per danni e/o lesioni a cose o persone come risultato di qualsiasi affermazione diffamatoria vera o presunta, violazione dei diritti di proprietà intellettuale o di privacy, durata di prodotti, se derivanti da negligenza o altro, o da ogni altro uso di idee, istruzioni procedure, prodotti e metodi contenuti nell’articolo. ©

Elsevier, Ltd 2008 Jevring-Back Managing a veterinary practice, 2 ed., W.B. Saunders. All rights reserved. Traduzione di Maurizio Garetto

AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE A CURA DI HILL’S PET NUTRITION


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Eventi Veterinari

VETERINARIA 1 | 2009

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Società federata ANMVI

Società federata ANMVI

DELEGAZIONE REGIONALE LOMBARDIA GESTIONE DEL PAZIENTE CRITICO: CASI CLINICI RIGUARDANTI L’EMOGASANALISI, LA FLUIDOTERAPIA ED IL DISTRESS RESPIRATORIO Milano, 1 Febbraio 2009

DELEGAZIONE REGIONALE VENETO “EMERGENZA O NON EMERGENZA… QUESTO È IL PROBLEMA” RICONOSCIMENTO E TRATTAMENTO DELLE PIÙ COMUNI EMERGENZE IN MEDICINA VETERINARIA Monastier (TV), 8 Febbraio 2009

IONE ATTENZ TA DA NUOVA

RELATORE Fabio Viganò

PROGRAMMA 8.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze 9.25 Saluto ai partecipanti del Presidente, presentazione del relatore ed inizio dei lavori 9.30 L’emogasanalisi, interpretazione ed utilizzo in pronto soccorso e terapia intensiva 11.30 Pausa 12.00 Casi clinici videofilmati riguardanti l’interpretazione dell’emogasnalisi 13.30 Pausa 14.45 Insufficienza respiratoria: diagnosi e terapia 15.30 Casi clinici videofilmati concernenti il distress respiratorio

16.15 Pausa 16.45 Casi clinici videofilmati concernenti la fluidoterapia 18.15 Test di valutazione dell’apprendimento e discussione finale 18.30 Consegna degli attestati di partecipazione e termine della giornata

SEDE Ata Quark Hotel Via Lampedusa 11/A - Milano

RICHIESTO ACCREDITAMENTO

DELEGAZIONE REGIONALE MARCHE LA RADIOLOGIA DEL TORACE DALLA A ALLA D(IAGNOSI) Ancona, 15 Febbraio 2009 RELATORE Massimo Vignoli

OBIETTIVI L’obiettivo della giornata è di fornire ai partecipanti alcune nozioni di base sulla tecnica di acquisizione e di lettura delle radiografie del torace. Quindi, analizzare le diverse patologie con particolare attenzione alla sede delle stesse nel tentativo di aumentare la specificità della nostra diagnosi radiografica.

PROGRAMMA 8.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze 9.25 Saluto ai partecipanti del Presidente, presentazione del relatore ed inizio dei lavori 9.30 Quale tecnica per la radiologia toracica? 10.15 Anatomia e semeiotica radiografica delle malattie toraciche 11.00 Pausa 11.30 Come aumentare la propria specificità diagnostica nella valutazione radiografica delle patologie toraciche

13.00 Spazio per eventuale relazione commerciale (nel caso non si svolga la relazione il programma nel pomeriggio sarà anticipato di mezz’ora) 13.30 Pausa 14.30 Insufficienza respiratoria acuta: casi clinici interattivi 15.30 Pausa 16.00 Tosse cronica: casi clinici interattivi 17.00 Test di valutazione dell’apprendimento e discussione finale 17.30 Consegna degli attestati di partecipazione e termine della giornata

SEDE Hotel Sporting - Via Flaminia, 220 - Ancona

RICHIESTO ACCREDITAMENTO

RELATORE

Le relazioni e soprattutto i casi clinici interattivi con la presentazione di videofilmati vogliono illustrare in modo prettamente pratico le emergenze più frequenti in medicina d’urgenza. Verranno presentate anche le tecniche di base delle manualità più utilizzate in pronto soccorso.

14.30 Casi clinici interattivi (Approfondimento con casi clinici riguardanti problemi dell’apparato respiratorio) 15.30 Pausa 16.00 Casi clinici interattivi (Approfondimento con casi clinici riguardanti problemi dell’apparato addominale) 17.00 Test di valutazione dell’apprendimento e discussione finale 17.30 Consegna degli attestati di partecipazione e termine della giornata

PROGRAMMA

SEDE

8.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze 9.25 Saluto ai partecipanti del Presidente, presentazione del relatore ed inizio dei lavori 9.30 Emergenze respiratorie (riconoscimento e trattamento) 11.00 Pausa 11.30 Emergenze addominali (riconoscimento e trattamento) 13.00 Pausa

Park Hotel Villa Fiorita Via Giovanni XXIII, 1 - Monastier (TV)

Paolo Gaglio

OBIETTIVI

RICHIESTO ACCREDITAMENTO

DELEGAZIONE REGIONALE SICILIA CHRONIC KIDNEY DISEASE E STADIAZIONE IRIS: NEFROPATIA CRONICA NEL CANE E NEL GATTO APPLICHIAMO I “NUOVI” CONCETTI ALLE “VECCHIE” PATOLOGIE Palermo, 15 Febbraio 2009 RELATORE Paola Scarpa

OBIETTIVI La necessità di stadiare una patologia è una realtà ben conosciuta nella maggior parte delle discipline specialistiche. Stadiare significa: fotografare la patologia parlando un linguaggio condiviso, poter seguire delle linee guida per il suo monitoraggio, poter applicare i trattamenti e le terapie suggerite dalla medicina basata sull’evidenza. La giornata si propone di applicare questi concetti ad una patologia ben conosciuta quale l’insufficienza renale cronica, attraverso la valutazione del paziente (clinica ed ematologica) e la riconsiderazione delle priorità terapeutiche.

11.00 Pausa 11.30 Approccio terapeutico e nutrizionale del paziente affetto da CKD. Quali peculiarità di specie? 13.00 Pausa 14.00 Casi clinici interattivi - La sindrome nefrosica nel cane 15.00 Pausa 15.30 Casi clinici interattivi - Il gatto nefropatico: un paziente difficile 16.30 Test di valutazione dell’apprendimento e discussione finale 17.00 Consegna degli attestati di partecipazione e termine della giornata

SEDE Jolly Hotel Via Foro Italico, 22 - 90133 Palermo

PROGRAMMA

PARTECIPAZIONE Si ricorda che la partecipazione agli incontri delle Delegazioni Regionali è riservata ai Soci SCIVAC in regola con la quota associativa del 2009.

8.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze 9.25 Saluto ai partecipanti del Presidente, presentazione del relatore ed inizio dei lavori 9.30 La Chronic Kidney Disease (CKD) nel cane e nel gatto. Valutazione del paziente e stadiazione IRIS

RICHIESTO ACCREDITAMENTO

INFORMAZIONI Segreteria SCIVAC - Monica Borghisani - Tel. 0372/403506 - delregionali@scivac.it

PARTECIPAZIONE Per tutte le iniziative organizzate da AIVEMP, ANMVI, FSA, SCIVAC, SIVAE, SIVAL, SIVAR e SIVE viene richiesto l’accreditamento presso il Ministero della Salute ai fini del programma ECM (Educazione Continua in Medicina). Per la normativa prevista consultare il sito del Ministero della Sanità all’indirizzo http://ecm.sanita.it/.

Si ricorda che la partecipazione agli incontri delle Delegazioni Regionali è riservata ai Soci SCIVAC in regola con la quota associativa del 2009.

INFORMAZIONI Segreteria SCIVAC - Monica Borghisani - Tel. 0372/403506 - delregionali@scivac.it

EDIZIONI VETERINARIE Per ordini e informazioni: Tel. 0372/403507 - Fax 0372/457091 - E-mail editoria@evsrl.it - www.evsrl.it M. AVANZI

T.W. FOSSUM

“Diagnosi e Terapia delle Malattie degli Animali Esotici” Coniglio, furetto, pappagalli, tartarughe

“Chirurgia dei Pioccoli Animali”

1ª ed. 2008 Elsevier-Masson Listino € 130,00 - Scontato € 111,00

3ª ed. 2008 Elsevier-Masson Listino € 220,00 - Scontato € 187,00


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8 Eventi Veterinari

VETERINARIA 1 | 2009

SIANA

SIODOV

SOCIETÀ ITALIANA DI ALIMENTAZIONE E NUTRIZIONE ANIMALE

SOCIETÀ ITALIANA DI ODONTOSTOMATOLOGIA VETERINARIA

ARGOMENTI DI PATOLOGIA ORALE COMPARATA (Prima parte) Malattie dermatologiche che presentano localizzazioni tipiche a livello del cavo orale: quando bisogna curare l’organismo per risolvere il problema Cremona, 25 Gennaio 2009

ALIMENTAZIONE DEGLI ANIMALI DA COMPAGNIA NON CONVENZIONALI Cremona, 25 Gennaio 2009 Incontro aperto ai soci SIVAE RELATORI Mario Agrillo, Roma Alessandro Melillo, Roma Pier Paolo Mussa, Torino Liviana Prola, Torino

OBIETTIVI • Fornire ai partecipanti una preparazione di base sulle peculiarità della fisiologia digestiva, sui fabbisogni nutrizionali e sull’alimentazione dei mammiferi da compagnia non convenzionali. • Puntualizzare i principali problemi clinici di origine alimentare. • Gestire i razionamenti nelle diverse condizioni fisiologiche.

PROGRAMMA 9.00 Registrazione dei partecipanti 9.30 Fisiologia digestiva, fabbisogni nutrizionali ed alimentazione del coniglio da compagnia P.P. Mussa 10.15 Fisiologia digestiva, fabbisogni nutrizionali ed alimentazione del furetto L. Prola 11.00 Pausa 11.30 Fisiologia digestiva, fabbisogni nutrizionali ed alimentazione della cavia L. Prola 12.15 Valutazione nutrizionale degli alimenti destinati agli animali da compagnia non convenzionali M. Agrillo

13.00 Pausa pranzo 14.30 Patologie di origine nutrizionale in furetto, coniglio e cavia A. Melillo 15.00 Attività pratiche: esempi di razionamento A. Melillo, L. Prola, M. Agrillo 16.30 Valutazione dell’apprendimento, consegna degli attestati e chiusura dei lavori

RELATORI Silvia Colombo, Milano Giovanni Lodi, Med Chir, Milano

OBIETTIVI

PARTECIPAZIONE L’incontro è gratuito per tutti i soci SIANA e SIVAE in regola con l’iscrizione 2009. Non è richiesta la pre-iscrizione. Quote di partecipazione (verrà rilasciata una ricevuta fiscale per la quota versata): Socio SIANA/SIVAE: gratuito Socio SCIVAC: € 50,00 Non Socio: € 100,00

SEDE Cremona, Palazzo Trecchi - Via Trecchi, 20

INFORMAZIONI Segreteria Società Specialistiche SCIVAC Tel. 0372/403509 - Fax 0372/457091 Email: socspec@scivac.it

RICHIESTO ACCREDITAMENTO

15.30 Pausa 16.00 Presentazione di casi clinici a cura dei soci 17.30 Valutazione dell’apprendimento, consegna degli attestati e chiusura dei lavori

L’obiettivo formativo di questo incontro è quello di trattare in maniera approfondita le patologie orali correlate a malattie cutanee e sistemiche. In particolare verranno prese in considerazione: granuloma eosinofilico, malattie fungine e batteriche di origine cutanea, patologie autoimmuni e immunomediate. Si effettuerà inoltre una comparazione con il campo umano, avvalendosi della grande esperienza di colleghi che da anni lavorano e fanno ricerca in questo settore.

L’incontro è gratuito per tutti i soci SIODOV in regola con l’iscrizione 2009. Non è richiesta la pre-iscrizione. Quote di partecipazione (verrà rilasciata una ricevuta fiscale per la quota versata): Socio SIODOV: gratuito Socio SCIVAC: € 50,00 Non Socio: € 100,00

PROGRAMMA

SEDE

9.00 Registrazione dei partecipanti 9.30 Aspetti clinici, diagnostici e terapeutici del granuloma eosinofilico S. Colombo 10.30 Malattie cutanee batteriche e fungine: le cause “alternative” di alitosi nel cane - S. Colombo 11.00 Pausa 11.30 Malattie autoimmuni e immunomediate che interessano il cavo orale S. Colombo 12.30 Patologia comparata: le analogie in medicina umana - G. Lodi 13.00 Pausa pranzo 14.00 Presentazione di casi clinici relativi agli argomenti trattati S. Colombo, G. Lodi

Cremona, Palazzo Trecchi - Via Trecchi, 20

PARTECIPAZIONE

INFORMAZIONI Segreteria Società Specialistiche SCIVAC Tel. 0372/403509 - Fax 0372/457091 Email: socspec@scivac.it

RICHIESTO ACCREDITAMENTO

VERRÀ INVIATO IN OMAGGIO AI SOCI SCIVAC E SOCI SIVAE DEL 2009 Progetto2

29-10-2008

12:22

Pagina 1

° 5 2

anniversario

in collaborazione con

PRONTUARIO TERAPEUTICO VETERINARIO

La nuova edizione, la cui pubblicaIII di laboratorio, diagnostica clinica e zione celebrerà il 25° anniversario di protocolli terapeutici verrà ampliata con fondazione della SCIVAC, sarà ancora nuove sezioni al pari della Sezione IV - Apiù ricca delle precedenti. Come sempre nimali esotici (che annovera tutte le specie sarà spedita gratuitamente agli iscritti in esotiche di comune riscontro nella pratica 5 Edizione regola con la quota associativa 2009. Il ambulatoriale). Naturalmente anche tutto Prontuario è realizzato in collaborazione il repertorio delle specialità medicinali sarà 2009 con la SIVAE - Società Italiana Veterinari aggiornato completamente sulla base dei Medicina del cane e del gatto Medicina degli animali esotici per Animali Esotici. dati ufficiali CODIFA-REFI e grazie alla Numerose e importanti le novità, ad ogni preziosa collaborazione delle aziende del livello. Per quanto attiene ai contenuti, la settore. Per la prima volta sarà incluso il Sezione I (monografia dei principi attivi), repertorio completo dei vaccini disponibili oltre a subire la completa revisione, presenterà più di 60 nuovi in Italia per gli animali da compagnia. Anche l’impianto graprincipi attivi (saranno in totale più di 500). Il lavoro di revi- fico generale sarà rielaborato, e prevede di sfruttare i colori per sione più impegnativo sarà quello relativo ai farmaci immuno- differenziare le diverse sezioni dell’opera, ai fini di una più efmudulatori, neurologici, cardiologici e ormonali. La Sezione ficace consultazione. a

SCIVAC - Palazzo Trecchi, Via Trecchi, 20 - 26100 Cremona - Tel. 0372-460440 - Fax 0372-457091 - E-mail: info@scivac.it - www.scivac.it SIVAE - Palazzo Trecchi, Via Trecchi, 20 - 26100 Cremona - Tel. 0372-403500 - Fax 0372-457091 - E-mail: info@sivae.it - www.sivae.it


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Caso clinico Convenia Focus

VETERINARIA 1 | 2009

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Un caso di acne del mento in un alano QUADRO RIASSUNTIVO DEI PROBLEMI

di A.VERCELLI L. CORNEGLIANI Libere professioniste, Torino

Dermatite papulo-pustolosa sulla zona mentoniera e perilabiale.

SEGNALAMENTO Doc, cane alano maschio di 4 anni, peso 58 kg.

ANAMNESI Doc vive come cane da guardia in un giardino con altri tre alani, ed è regolarmente trattato con profilassi vaccinale annuale e prevenzione per la filariasi cardio-polmonare. Riceve con regolarità la profilassi antipulci ed antizecche durante tutto l’anno. La dieta è costituta esclusivamente da cibi industriali in pellet. Da alcuni mesi il cane presenta prurito e sanguinamento sulla zona del mento, si lascia manipolare poco ed è difficilmente medicabile. Il veterinario curante ha prescritto una terapia orale con amoxicillina ed ac. clavulanico per periodi di 7-10 giorni, da mescolare al cibo. Il proprietario non ha eseguito il trattamento perché teme che gli altri cani assumano il farmaco al posto di Doc e, quando prova a somministrare l’antibiotico per bocca il cane lo sputa o vomita schiuma bianca. Inizialmente la proprietaria ha cercato di disinfettare la cute con prodotti topici, poi, non ottenendo risultati rilevanti, ha deciso di portare Doc ad una visita specialistica dermatologica.

ESAME CLINICO Alla visita generale non si osservano alterazioni di rilievo. Alla visita dermatologica si nota un’estesa area eritematosa sul mento ed in area perilabiale con numerose lesioni papulo-pustolose, con essudato purulento e sangue. Le altre parti del corpo sono normali.

DIAGNOSI DIFFERENZIALI Le diagnosi differenziali per questa condizione includono: l’acne del mento tipica dei soggetti a pelo raso, una demodicosi dell’area facciale complicata da piodermite profonda, una dermatite da contatto con piodermite profonda.

ESAMI COMPLEMENTARI E TERAPIA INIZIALE Il raschiato superficiale e profondo è negativo per la ricerca di ectoparassiti. L’esame tricoscopico e l’esame con lampada di wood sono negativi. L’esame citologico, allestito per apposizione da papule e pustole, colorato con Diff Quick®, evidenzia eritrociti frammisti a neutrofili, in parte degenerati, con abbondanti macrofagi in atto di fagocitosi, alcuni eosinofili, residui di materiale cheratinico e batteri coccoidi sia intra sia extracellulari. Si eseguono in successione un tampone per l’esame batteriologico ed un prelievo di peli e croste per l’esame colturale micologico.

ESAMI COMPLEMENTARI DEFINITIVI I risultati degli esami complementari sono i seguenti. L’esame batteriologico evidenzia una crescita abbondante di Staphylococcus intermedius sensibile a cefalosporine e fluorochinoloni. La ricerca di dermatofiti è negativa.

DIAGNOSI Il quadro clinico e citologico sono indicativi per una forma cronica di acne del mento.

TERAPIA Si discute con il proprietario della necessità di una terapia antibiotica sistemica efficace e date le difficoltà obiettive di somministrazione dei farmaci per bocca o nel cibo, valutando costi e benefici, si decide di procedere con il cefovecin (Convenia®) alla dose di 8 mg/kg sottocute ad intervallo di 15 giorni per due volte. A trenta giorni le lesioni cutanee sono completamente guarite e non residuano cicatrici. Per prevenire la ricomparsa dell’acne si consiglia l’uso di una crema a base di perossido di benzoile da applicare con frequenza bisettimanale e schiuma a base di clorexidina con frequenza giornaliera. Nei successivi mesi le condizioni cutanee permangono buone.

Foto 1 - Lesioni papulo-pustolose diffuse alla zona del mento (acne del mento).

DISCUSSIONE La presenza di acne del mento nei cani a pelo raso e di grossa taglia è un evento possibile per rottura di fusti pilari o accumulo di cheratina follicolare che favoriscono l’evoluzione in foruncolosi con successiva contaminazione batterica. Una terapia antibiotica di lunga durata (4-6 settimane) può essere necessaria in quei casi in cui si verifica piodermite profonda e cronicità, in tali casi diventa fondamentale la compliance del proprietario per somministrare correttamente il farmaco. L’impiego di una cefalosporina iniettabile, che offre un periodo di copertura di 15 giorni, ha permesso di trattare in modo efficace l’infezione in atto, con due inoculazioni sottocutanee, in un soggetto in cui la terapia orale era impossibile da eseguire per il proprietario. La terapia topica è molto importante per limitare i rischi di recidiva della lesione L’uso di steroidi sistemici, per brevi periodi (2-4 giorni) può essere d’ausilio nelle forme croniche di acne per ridurre la fibrosi, ma è controindicato nel caso vi sia una demodicosi occulta. ■

Foto 2 - Lesioni papulo-pustolose area labiale.

Foto 3 - Area mentoniera guarita dopo terapia antibiotica (controllo dopo 4 settimane).

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SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIA SOCIETÀ FEDERATA ANMVI

PROSSIMI AGGIORNAMENTI SCIENTIFICI SCIVAC Per informazioni: Segreteria SCIVAC - Paola Gambarotti - Tel. 0372/403508 - Fax 0372/403512 - E-mail: info@scivac.it - www.scivac.it

CORSO INTRODUTTIVO PRATICA CHIRURGICA NEL CANE E NEL GATTO Padova, 14/15 Febbraio 2009 Crowne Plaza Hotel & Conference Center - Via Po, 197 35135 Padova ECM: In fase di accreditamento RELATORI: Guido Pisani, Med Vet, Castelnuovo Magra (SP) Fabio Sangion, Med Vet, Treviso

CORSO AVANZATO INTENSIVO TECNICHE DI ANESTESIA INALATORIA CON BASSI FLUSSI Cremona, 16/17 Febbraio 2009 - Centro Studi SCIVAC ECM: In fase di accreditamento DIRETTORE: Emilio Feltri, Med Vet, Tortona (AL) RELATORE: Yves Moens, PhD, PD, Dipl ECVA, Vienna (A) ISCRIZIONE: Partecipazione a numero chiuso (30)

ISCRIZIONE: Partecipazione a numero chiuso (100) QUOTE: Soci SCIVAC, Studenti e Neolaureati (2006/2009): € 144,00 (IVA inclusa) Veterinari non soci: € 180,00 (IVA inclusa)

QUOTE: Soci SCIVAC: € 380,00 + IVA 20% Non soci: € 530,00 + IVA 20%


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10 Vet Journal Attualità scientifica

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VETERINARIA 1 | 2009

Aggressività canina: differenze di razza Bassotto, Chihuahua, Jack Russell, Cocker americano e Beagle tra le razze più aggressive verso l’uomo. Golden, Labrador e Bernese tra i più miti. Studio USA di MARIA GRAZIA MONZEGLIO 'aggressività canina causa seri rischi per la sanità pubblica e il benessere animale. La maggior parte delle conole difscenze disponibili circa Prof.Veterinaria_196x277 3-06-2008 ferenze di razza nell'espres-

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sione di aggressività derivano da rapporti basati su statistiche di eventi di morsicatura, casistiche comportamentali e opinioni di esperti. Tuttavia, le informazioni circa l'aggressività legata alla razza derivate da tali fonti possono essere fuorvianti, a causa dei vizi attribuibili allo sproporzionato 17:55 Pagina 1rischio di lesioni associato alle razze di maggiori dimensioni e/o più fisicamen-

te potenti e all'esistenza di stereotipi di razza. Uno studio ha intervistato i proprietari di più di 30 razze canine utilizzando il questionario Canine Behavioral Assessment and Research Questionnaire (C-BARQ), uno strumento validato ed affidabile per valutare la risposta tipica e recente del cane a una varietà di stimoli e situazioni comuni. Due campioni di dati indipendenti (un campione random di membri dei club di razza e un campione on-line) fornivano differenze significative tra le razze nell'espressione dell’aggressività diretta verso estranei, proprietari e altri cani (test di Kruskal-Wallis, P < 0,0001). Otto razze comuni a entrambi i grup-

Certe cose non cambiano mai, la funzionalità renale sì

pi di dati (Bassotto tedesco, Springer spaniel inglese, Golden Retriever, Labrador, Barbone, Rottweiler, Pastore delle Shetland e Siberian Husky) ottenevano risultati simili (rs = 0,723, P < 0,05; rs = 0,929, P < 0,001; rs = 0,592, P = 0,123) rispettivamente per l'aggressività verso estranei, altri cani e proprietari. Alcune razze ottenevano un punteggio maggiore rispetto alla media per l'aggressività rivolta sia verso l'uomo che verso il cane (es., Chihuahua e Bassotto tedesco), mentre altre razze ottenevano punteggi elevati solo per target specifici (es., aggressività verso gli altri cani negli Akita e nei Pit Bull). In linea generale, l'aggressività era più grave quando rivolta verso altri cani, seguita da quella diretta a persone non familiari e membri dell'ambiente domestico. Le razze con la maggiore percentuale di cani esprimenti aggressività grave (morsi o tentativi di mordere) verso l'uomo erano Bassotto tedesco, Chihuahua e Jack Russell (verso estranei e proprietari), Australian Cattle Dog (verso estranei) e Cocker spaniel americano e Beagle (verso i proprietari). Più del 20% degli Akita, Jack Russell e Pit Bull aveva mostrato aggressività grave verso cani non familiari. Le razze meno aggressive verso sia l'uomo sia il cane erano Golden Retriever, Labrador, Bernese Mountain Dog, Brittany Spaniels, Greyhound e Whippet. Tra gli English Springer Spaniel, i cani allevati per la conformazione presentavano una maggiore aggressività verso l'uomo e gli altri cani rispetto ai cani allevati tradizionalmente, suggerendo un'influenza genetica sul comportamento. La tendenza opposta si osservava per l'aggressività diretta verso il proprietario nel Labrador, suggerendo che i maggiori livelli di aggressività non sono di per sé attribuibili all'alle■ vamento per gli show.

EFFETTI DEL MORSO DI VIPERA NEL CAVALLO

Bibliografia: 1. BCG EU veterinary survey (April–May 2006). 2. King JN et al. J Vet Intern Med 2006; 20: 1054–64. 3. Mizutani H et al. J Vet Intern Med 2006; 20: 1074–9. FORTEKOR® è dispensabile con RSR, contiene benazepril. Per altre informazioni, contattare il Servizio tecnico 02 96542537, o scrivere a Novartis Animal Health, Largo Umberto Boccioni, 1 21040 Origgio (Va).

Anche in presenza di disfunzioni renali i gatti possono restare attivi. Per questo motivo solo in 1 gatto su 3 l’Insufficienza Renale Cronica (IRC) viene diagnosticata in fase precoce (1). Un test sulla proteinuria può aiutare a diagnosticare l’IRC. Fortekor riduce la proteinuria e rallenta la progressione della malattia (2,3). Il trattamento con Fortekor aiuta a mantenere i gatti attivi e vitali, più a lungo.

li effetti del morso della vipera europea (Vipera berus) in sette cavalli sono stati descritti e confrontati con le informazioni precedentemente disponibili. Vipera berus o marasso è un viperide comune in Italia, soprattutto al nord, e presente in tutta Europa. Il cavallo è molto sensibile al veleno del marasso ma non sono frequenti gli eventi fatali. I segni clinici nei sette cavalli descritti variavano da tumefazione locale associata a lievi segni sistemici, all’insorgenza di gravi segni sistemici, inclusi risposta infiammatoria sistemica, grave necrosi tissutale, tachicardia ventricolare e disfagia. Due cavalli venivano trattati con antisiero. Tre soggetti non trattati con l’antisiero dovevano essere soppressi a causa delle complicazioni conseguenti al morso. “The effects of bites by the European adder (Vipera berus) in seven Swedish horses” K. G. Anlén. Vet Rec. 2008 162: 652-656. (M.G.M.)

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SIVE Dalle Associazioni

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Malattie degli equidi, la SIVE chiede l’accesso ai dati Lettera della Presidente Paola Gulden al Ministero della Salute. Operatori di sanità animale e medici veterinari liberi professionisti trarrebbero informazioni indispensabili all'analisi della situazione epidemiologica a Società Italiana Veterinari per Equini chiede per i liberi professionisti l'accesso ai dati sulle malattie denunciabili degli equidi. Riformulando una richiesta già avanzata al Ministero del Lavoro della Salute e delle Politiche Sociali, gli ippiatri italiani richiamano l'attenzione sulle difficoltà e i rischi a cui si espongono, a causa dell'incertezza dell'interpretazione legislativa, ogni qualvolta entrano in contatto con una malattia degli equidi soggetta ad eventuale denuncia. La nota firmata lo scorso 22 dicembre dalla Presidente della SIVE Paola Gulden, ritiene "necessario e urgente rivedere l'intera materia ai fini della tutela della Sanità Animale alla luce non solo dell'analisi dei dati e dunque dei rischi delle singole malattie, ma anche delle nuove acquisizioni scientifiche e del nuovo quadro normativo europeo in essere e in divenire". Egualmente importante definire l'elenco delle malattie degli equidi soggette a denuncia, secondo un quesito (v. box) formulato a luglio dalla FNOVI per la quale la SI-

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VE attende un riscontro ufficiale dalle autorità ministeriali. La richiesta della SIVE si lega al proposito di "contribuire tanto alla qualificazione dei veterinari quanto alla prevenzione delle malattie con la formazione e con l'informazione, la SIVE da qualche tempo si sta adoperando nel tentativo di poter aver accesso ai dati relativi alle malattie denunciabili degli equidi attraverso i centri di referenza, al fine di renderli accessibili a tutti gli operatori del settore come previsto, non solo dal progetto SINARSA ma anche, in un prossimo futuro, come indispensabile per la realizzazione della strategia comunitaria espressa nel progetto "Una nuova strategia per la salute degli animali nell'Unione Europea (2007-2013) - prevenire è meglio che curare". "Da questa volontà- conclude Paola Guldenè emersa con estrema evidenza l'inaccessibilità attuale del dato e dunque l'impossibilità di una sua analisi da parte di una pluralità di operatori. A nessuno sfugge, in questo momento, ne siamo certi, la gravissima crisi del settore che necessita di interventi credibili, effi■ caci e condivisi".

RECENSIONI Molti di voi ricorderanno di aver spesso incontrato Pietro Montanari durante vari congressi nella postazione della segreteria organizzativa o in giro tra sale e stand per tener sotto controllo tutti gli aspetti logistici del congresso. In effetti dalla fondazione della SCIVAC, nel 1983, fino all’anno 2000 Montanari ha gestito tutti gli eventi congressuali SCIVAC e SIVE. Da oltre venticinque anni infatti opera come PCO, Professional Congress Organizer ed è tuttora Presidente di New Team, società con sede a Parma. Qualcuno ricorderà anche che gli è stato attribuito dalla Facoltà di Medicina Veterinaria di Parma il premio Veterinario dell’anno 2007 proprio per la sua attività di organizzatore di congressi. Adesso scopriamo di Montanari un aspetto sconosciuto ai più, un altro tra i suoi molti interessi da lui coltivato da qualche anno, quello di scrittore. Con “Alexandria” si propone al giudizio dei lettori con un thriller avventuroso di quasi 600 pagine giocato sul tema di fondo del ritrovamento della tomba di Antonio e Cleopatra e lo fa con uno stile di narrazione fluido e avvincente riuscendo a condurre eventi e personaggi di fantasia innestati su un solido percorso storico tratto da una minuziosa ricerca scientifica. Il prologo della vicenda ha inizio nel 43 a. C. nella casa dei morti di Alessandria d’Egitto,

per spostarsi poi al 1942 tra la sabbia del deserto occidentale dove si svolge la battaglia di El Alamein tra le forze alleate e quelle dell’Asse e successivamente nel Führerbunker a Berlino, pochi giorni prima dell’invasione da parte delle truppe russe che darà luogo alla resa della Germania. La storia vera e propria parte da Parma, dove il capitano dei carabinieri Antonio Coco, insieme a Toni Cordell, poliziotto italo americano dell’European Bureau of Investigation and Recovery, sono alle prese con un anomalo furto compiuto nel teatro Farnese durante una mostra dedicata a Pier Maria Rossi, signore di Torrechiara. L’intreccio porterà i due protagonisti all’Adlerhorst, il ben noto nido dell’aquila a Berchtesgaden, nelle Alpi bavaresi ma subito dopo i due si troveranno di fronte alla lucida follia di un brutale assassino disposto a tutto pur di recuperare un prezioso, antico reperto, che sembra indicare la localizzazione della tomba di Antonio e Cleopatra. L’azione si sposterà così in Egitto dove inizieranno le ricerche ma ancora molti pericoli dovranno affrontare e molti ostacoli superare per giungere alla soluzione di uno dei più grandi quesiti dell’archeologia contemporanea.

Pietro Montanari, ALEXANDRIA, Giovane Holden Edizioni

QUALI MALATTIE SOGGETTE A DENUNCIA? on una nota a firma del Presidente Penocchio, la FNOVI ha inviato a luglio un quesito alla Direzione generale della sanità animale e del farmaco veterinario chiedendo delucidazioni in merito all'elenco delle malattie degli equidi soggette a denuncia. L'invio della nota si è reso necessario "al fine di tutelare non solo tutti i veterinari dal rischio di essere permanentemente in una situazione o di abuso o di omissione ma anche la Sanità Animale evitando il perpetrarsi di comportamenti difformi e rinunciatari". La Federazione richiama le criticità che derivano dalle interpretazioni difformi in merito alle norme attualmente in vigore in materia di malattie degli equidi e spiega: "Visto il crescente interesse e la maggior presa di coscienza che investono il mondo degli equidi negli ultimi anni e visti i risultati preoccupanti dei piani di sorveglianza per l'AIE nonché i dati emergenti del censimento che hanno portato l'Italia ad una normativa d'avanguardia e precorritrice di quella europea sull'anagrafe e alla coscienza della necessità di un piano di sorveglianza per l'AIE". Diventa quindi sempre più urgente per gli operatori di sanità equina, sia essa pubblica che privata, poter definitivamente avere anche una risposta su quali siano attualmente le malattie degli equidi soggette ad obbligo di denuncia.

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ATTIVAZIONE SERVIZIO INFORMATIVO VIA SMS n seguito alle richieste di alcuni iscritti alle varie associazioni (SCIVAC, SIVAR, SIVE, SIVAE, SIVAL, AIVEMP...), nelle quali si suggeriva di utilizzare anche gli sms per informare delle varie iniziative, attiveremo sperimentalmente questo sistema a partire da gennaio 2009. Cercheremo di essere minimamente invasivi e perciò ci limiteremo ad una comunicazione a tutti gli iscritti di una associazione per le iniziative nazionali (3 o 4) ed una, solo agli iscritti della regione, per quelle locali.

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Ai soli iscritti delle Società Specialistiche sarà inviata un’informativa per le iniziative della Società. Questo significa che a ciascun iscritto arriveranno al massimo 7 o 8 sms all'anno. In questo modo rafforziamo, come richiestoci, l'informazione facendo un ulteriore sforzo al servizio di tutti. Siamo certi che questa ulteriore iniziativa, nata da una maggiore attenzione verso le esigenze espresse dagli iscritti, sarà accolta positivamente. EVsrl- la Direzione


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12 Dalle Associazioni SIVAR

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Prima FAD nel settore della buiatria On line, il primo corso dedicato al settore degli animali da reddito: Le patologie neonatali del vitello l catalogo del portale EGO si arricgistrazione per l'accesso. chisce di un nuovo corso on line: Marco Colombo, libero professionista, opera Le patologie neonatali del vitello, a prevalentemente nel settore delle bovine da cura di Marco Colombo. Il corso, latte in qualità di veterinario aziendale, con accessibile con una semplice regiparticolare attenzione ai settori ginecologistrazione, è gratuito. Più di 20 i co, infettivistico e gestionale. In cinquanta corsi disponibili per l'aggiornamento scientiminuti, ripropone, con modalità multimediali fico a distanza. (Slides + Audio), i contenuti di un Seminario IlADV_VET_196x277:ADV_A4_stag_prev corso è gratuito e richiede una semplice retenuto dalla SIVAR per approfondire le pato24-11-2008 17:35 Pagina 1

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logie neonatali del vitello e conoscere le linee guida di intervento. Il corso “Le patologie neonatali del vitello” si aggiunge al catalogo della formazione a distanza del portale EGO di EVsrl, che offre 21 corsi di aggiornamento scientifico, ad accesso gratuito o a pagamento (di questi ultimi è sempre visionabile un'anteprima). L'offerta formativa rivolta al settore degli ani-

3ways - Roma

Dal 1 al 31 Marzo 2009

Stagione della Prevenzione

mali da compagnia riguarda: la Chirurgia generale (Impiego della sutura dinamica da materassaio), la Chirurgia ortopedica (Chirurgia ortopedica del cane e del gatto, Diagnosi precoce delle malattie scheletriche dell'accrescimento nel cane, Artrosi cause meccanismi e sintomi, Approccio alle deviazioni degli arti nei cani in accrescimento), la Citologia diagnostica (Casi Clinici: Massa sottocutanea in un cane, Epistassi in un cane, Otorrea cronica in un gatto, Tecniche di prelievo ed interpretazione delle biopsie con ago sottile delle masse endotoraciche a carico dell'apparato respiratorio), la Dermatologia (Percorso diagnostico di dermatologia), la Diagnostica per immagini (Utilizzo diagnostico della Risonanza Magnetica: Casi Clinici), la Gastroenterologia (Approccio al trattamento dell'emesi del cane) la Medicina comportamentale (L'ansia da luogo chiuso nel gatto: una patologia comportamentale molto diffusa (e pericolosa) - Fasi di sviluppo, patologie comportamentali e prevenzione dei disturbi comportamentali nel cucciolo e nel gattino), la Nefrologia/Urologia (Valore prognostico della proteinuria), l'Odontoiatria/Odontostomatologia (Approccio clinico alle fistole di origine dentale: l'importanza di un'indagine dentale), l'Oncologia (I tumori cutanei non sono tutti uguali! Il ruolo del chirurgo e dell'oncologo medico, Il mastocitoma nel cane e nel gatto, L'emangiosarcoma). ■

SCIVAC 2009, L’ANNO DEI VENTICINQUE ANNI a Società Culturale Italiana Veterinari per Animali da Compagnia taglia il traguardo dei venticinque anni. Dalla fondazione ad oggi, la Società taglierà un traguardo storico, insieme a tutti i soci che hanno contribuito alla trasformazione e all'evoluzione della clinica degli animali da compagnia nel nostro Paese. "Oggi non abbiamo più nulla da invidiare ad altri, non dipendiamo più come agli inizi da relatori stranieri per la nostra crescita culturale - dichiara la Presidente Dea Bonello- sono sempre più numerosi i colleghi italiani docenti nelle più prestigiose università internazionali, nei College Europei ed Americani e nei consigli delle associazioni europee o mondiali". In 25 anni la SCIVAC ha contato più di 15.500 soci ai quali ha offerto programmi di aggiornamento scientifico sempre più qualificati e al passo coi tempi, sfruttando tutte le potenzialità delle conoscenze scientifiche e tecnologiche. La ricorrenza del venticinquesimo anniversario segnerà la programmazione di tutto il 2009, e culminerà a maggio nelle celebrazioni organizzate al Congresso Internazionale di Rimini e con la pubblicazione del Prontuario Terapeutico Veterinario, realizzato in collaborazione con la SIVAE. Il 2009 sarà un anno di ricorrenze e anniversari anche per due Società Specialistiche affiliate alla SCIVAC: la SINVET (Società Italiana di Neurologia Veterinaria) festeggerà 20 anni dalla fondazione, come la SOVI (Società di Oftalmologia Veterinaria Italiana).

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A.N.M.V.I. e Hill's Pet Nutrition presentano la 4° edizione della “Stagione della Prevenzione”, il consueto appuntamento annuale per sensibilizzare i proprietari di cani e gatti sull’importanza della prevenzione per i loro animali. Anno dopo anno, si conferma il crescente successo dell’iniziativa con oltre 10.000 visite gratuite effettuate nel 2008. Per partecipare all’edizione 2009 puoi collegarti al sito www.stagionedellaprevenzione.it o chiedere informazioni ad un informatore medico scientifico Hill’s Pet Nutrition. Con il patrocinio di


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Lettere al Direttore

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Specialista del “sublime” apita che leggendo le ovunqueinformazioni su come giri il mondo di qua e su come giri il mondo di là, si sia stimolati a fare osservazioni su alcuni fenomeni che accadono. E poiché a me piace scrivere e lo faccio da sempre in molte forme artistiche, ora sono ispirato a farlo qui, per la mia colorata e snella rivista di settore, a me molto simpatica perché proprio come a me le piace dare libertà d'espressione alla gente... e arriva spesso in ritardo. A dirla tutta, se è simpatica per i modi, non lo è quasi mai per i contenuti. Non che siano inutili. Anzi, tanto di cappello perché è un'ottima guida per orientarsi in tante tematiche che toccano la complicata vita pratica di un veterinario. Semplicemente, sono antipatici. Perché leggere di medicina dovrebbe sempre essere una cosa letteralmente romantica tanto quanto esercitarla. Leggendo quei contenuti invece la medicina assume connotati tutt'altro che romantici. Verrebbe da dire alla stregua dello spot televisivo "La mia banca è differente!". Ma altre "banche", apparentemente, non ci sono. La banca che gestisce la nostra medicina è questa: la nostra politica e la nostra economia. La nostra società. Contenuti poco romantici non è quindi una critica alla rivista, ma al suo pane quotidiano che in qualche modo deve farci inghiottire. In letteratura "romantico" significa, e dovremmo ricordarlo tutti d'ora in poi se non lo abbiamo fatto prima, ciò che è "bello e pauroso allo stesso tempo". In una parola il "sublime". Cosa è più "bello e pauroso" allo stesso tempo della medicina? Essa è il baricentro tra la salute e la malattia. La vita e la morte. Cosa è più bello della salute e pauroso della morte? Nulla. Domanda retorica vero? Ora seguono altre domande però, rigorosamente romantiche, perché io lavoro con la medicina, e nella società - anche se essa non me lo ha insegnato all'università e non me lo ha imposto con un esame di stato- io sono specialista del "sublime", del bello e pauroso per eccellenza: salute e malattia. Perché così

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è la medicina. E faccio queste domande perché voi colleghi sappiate trovare un po’ di risposte romantiche, a cui non siete forse più abituati e di cui però, pare, ce n'è tanto bisogno. Pare. Dovrò essere breve e chiaro. Incisivo. Difficilissimo, ma fondamentale per un romantico essere incisivi. Più di un bimbo su tre in Italia è sovrappeso (il 36% secondo un’Ansa di novembre 2008). Guarda caso la stessa incidenza del problema riguarda il cane di proprietà (proprio il 36% secondo Professione vet 41/2008). Addirittura il 46% dei gatti secondo la stessa fonte. Si parla di incidenza del pet food, del quadro ormonale post-castrazione, di altri fattori. Molta cultura, molta ricerca. Specialisti della nutrizione che analizzano il problema da anni. Domande romantiche. Insegneremo mai ai proprietari che "gatto miagola = gatto ha fame" è un'equazione... nazista? che se un cane finisce la sua giusta razione è normale che rimanga con un po’ di fame? che per l'etologia è necessario un laureato, per il benessere animale è sufficiente buon senso? Il livello di cultura generale in occidente è aumentato. Eppure non siamo neppure più in grado di distinguere la "fame" dal "vizio". E non riusciamo a insegnarlo ai nostri figli. E uno specialista sa fare ciò? Lasciatemi scappare un'altra domanda romantica a riguardo: l'impressionante incidenza dell'obesità e la legalità degli anabolizzanti nelle carni negli USA, è o non è una "sublime" coincidenza? Forse, ma non più di tanto si dirà. Perché la conclusione non è "multifattoriale", e gli specialisti non servirebbero più. Ma in nutrizione così in ogni altro campo. In ogni patologia. La specializzazione garantisce una terapia mirata. Se riesci a eliminare un sintomo... diventi un Nobel. Domanda romantica. Ma la qualità della vita del paziente con quella risoluzione com'è? Perché non viene riportata nei follow-up di ricerca? Non importa? Il benessere deve allungare la vita e basta, o la dovrebbe migliorare?? Difficile questo. "Migliorare" è troppo soggettivo. La società ha bisogno di oggettività, non soggettività. L'oggettività è scientifica. Non la soggettività. E la medicina lo sa bene. Ha solo un piccolo difetto la "scienza" medica del XXI secolo: è rimasta al metodo di in-

dagine scientifico cartesiano di qualche secolo prima. Ma per il resto è infallibile. Usa le Teorie della relatività per qualche indagine collaterale di conferma, nulla più. E solo di conferma eh! Le nostre tante molecolone in terapia sono l’arma più sicura. Causa-effetto sicuri e ben visibili nella media standard. Delle deviazioni standard non importa. Giusto? Domanda romantica. Ma nelle Teorie della relatività le cui applicazioni ci accompagnano ormai in ogni nostro respiro, è centrale ciò che è oggettivo... o soggettivo? Se è relativo... è oggettivo o soggettivo? Se la materia può diventare energia in natura, perché no nell'organismo umano? Cos'è il metabolismo se non questo? E se l'energia di una medicina alternativa è suggestione, l'energia che dall'Adp passa all'Atp, cos'è? Spero siano domande abbastanza romantiche. Ce ne sarebbero tante da fare, oh mamma! Ci sarebbe da chiedersi se i tanti studenti che protestano i tagli all'istruzione si rendono conto che all'università deve andare chi promette meglio a imparare una professione richiesta dal mondo del lavoro, e chi vuole semplicemente farsi una cultura non deve andare all'università, ma in biblioteca. Perché uno Stato che garantisce la cultura è uno stato che apre le biblioteche a tutti, non che crea un'industria universitaria i cui prodotti sono disoccupati esperti in protesta. Ci sarebbe da chiedersi fino a quando le Buone Pratiche Veterinarie saranno certificazione volontaria e non obbligatoria. Così "alcuni" specialisti potranno ottenere il loro stipendio dal lavoro dei "tantissimi" non-specialisti che nel frattempo diventeranno come bambini che non sanno distinguere la fame dal vizio. Illusi della necessità dello "specialista del buon senso". Siamo arrivati al punto che ci sono così talmente bravi veterinari senza lavoro, che i più furbi si sono inventati di fare i veterinari per i veterinari. E via alla sagra di specializzazioni, che tanto di cappello se affrontate in ambito di ricerca, ma improponibili per costi/benefici a chi in tempi di recessione non arriva alla seconda settimana del mese (pur di mantenere talvolta un figlio obeso con due cellulari). Permettetemi le ultime domande romantiche. Escono da sole. Vi chiedo: dal veterinario che non adotta "buone pratiche per vocazio-

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“La crisi può rappresentare un grande stimolo, ovviamente se non si innesca un fenomeno di panico” Giuseppe De Rita, Presidente Censis

ne" (non per obbligo... dovremmo vergognarci di essere arrivati al cartello da appendere che afferma se fai o meno buona pratica nel tuo lavoro. Semplicemente vergognarci) chi può andare da tale veterinario se non un proprietario che non sa tenere un animale con "buona pratica per vocazione"?? non è meglio che determinata clientela vada da determinati veterinari? In quest'ottica il passo successivo non sarà forse consentire alla gente un animale solo se in possesso di un certificato per custodirlo? Credo proprio sia questa la direzione. Molti non potranno permetterselo, perché un certificato significa sempre denaro (altrimenti non sarebbe richiesto dagli specialisti). Faremo passare la voglia a molta gente di tenere un animale. Non è molto più romantico accettare la natura dei fatti? che al mondo ci sia, nei limiti, chi lavora bene e chi lavora male? E poi scusate, non ci sono già i nostri benedetti Ordini che vigilano su questi "limiti"?? i nostri "specialisti dell'ordine" cui siamo obbligati (mica sono volontari), li paghiamo per...?? Domande retoriche. Quindi potete dormirci la notte. Niente paura. Anzi, anche con la fame che attanaglia lo stomaco in tempi di recessione, faranno addormentare col sorriso chi, medico vocato, la notte penserà a risposte romantiche. Perché voi medici siete specialisti, per definizione, del "sublime" per eccellenza. Di nient'altro. Antonio, Dr Brianza (Padova)

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PROSSIMI AGGIORNAMENTI SCIENTIFICI SCIVAC - SIVAE Per informazioni: Segreteria SCIVAC - Paola Gambarotti - Tel. 0372/403508 - Fax 0372/403512 - E-mail: info@scivac.it - www.scivac.it

CORSO PRATICO RADIOLOGIA DELL’ADDOME Cremona, 25/28 Febbraio 2009 - Centro Studi SCIVAC ECM: In fase di accreditamento DIRETTORE: Ivana De Francesco, Med Vet, Ricerc, Università di Milano

CORSO SIVAE ANESTESIOLOGIA E RIANIMAZIONE NEGLI ANIMALI ESOTICI Cremona, 27/29 Aprile 2009 - Centro Studi SCIVAC ECM: In fase di accreditamento DIRETTORE: Igor Pelizzone, Med Vet, Reggio Emilia

RELATORI: Ivana De Francesco, Med Vet, Ricerc, Università di Milano, Daniele Della Santa, Med Vet, PhD, Dipl ECVDI, Berna (CH) Giliola Spattini, Med Vet, Dipl ECVDI, Reggio Emilia Massimo Vignoli, Med Vet, Spec Rad Vet, Dipl ECVDI, Sasso Marconi (BO) ISCRIZIONE. Partecipazione a numero chiuso (36) QUOTE. Soci SCIVAC: € 600,00 + IVA 20% Non soci: € 750,00 + IVA 20%

RELATORI ED ISTRUTTORI: Stefano Cusaro, Med Vet, Novara Adriano Lachin, Med Vet, Maerne (VE); Igor Pelizzone, Med Vet, Reggio Emilia Massimo D’Acierno, Med Vet, Milano; Lorenzo Crosta, Med Vet, Como Giuseppe Visigalli, Med Vet, Varedo (MI) ISCRIZIONE: Partecipazione a numero chiuso (36) QUOTE: Soci SIVAE/SCIVAC: € 550,00 + IVA 20% Non soci: € 700,00 + IVA 20%

Per informazioni: Segreteria SIVAE Elisa Feroldi - Tel. 0372/403500 Fax 0372/457091 E-mail: info@sivae.it www.sivae.it


14 Calendario attività Dal 21 gennaio al 1 marzo Per visualizzare i programmi degli eventi di tutte le società clicca su www.evsrl.it/eventi Edizioni Veterinarie E.V. srl

21 - 24 GEN 23 - 25 GEN 25 GEN 25 GEN 25 GEN 26 - 29 GEN 30 GEN - 1 FEB 31 GEN - 1 FEB

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC Ultimi posti disponibili

3° IT. NEUROLOGIA VETERINARIA: III PARTE - GLI ESAMI COLLATERALI IN NEUROLOGIA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it

CONGRESSO SIVE

XV CONGRESSO EUROPEO MULTISALA SIVE - ZanHotel & Meeting Centergross - Via Saliceto, 2 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: info@sive.it

INCONTRO SIANA

ALIMENTAZIONE DEGLI ANIMALI DA COMPAGNIA NON CONVENZIONALI - Centro Studi SCIVAC, Cremona Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Lucia Tornaghi - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it ARGOMENTI DI PATOLOGIA ORALE COMPARATA - I PARTE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Lucia Tornaghi - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it CITOLOGIA PER NON CITOLOGI: COME PRATICARE IL GIOCO DELL’ESAME CITOLOGICO CON SODDISFAZIONE... E SENZA SBAGLIARE TROPPO! - Novotel Caserta Sud, Capodrise (CE) - Strada Statale, 87 Sannitica - ECM: Richiesto Accr. - Per info: Monica Borghisani - Segr. Del. Reg. SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it CORSO AVANZATO INTENSIVO - TUTTO SUL CROCIATO - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 E-mail: info@scivac.it WORKSHOP DI ONCOLOGIA CUTANEA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - Email: socspec@scivac.it CHIRURGIA PALLIATIVA IN MEDICINA VETERINARIA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Lucia Tornaghi - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it LA FISIOTERAPIA COME TERAPIA CONSERVATIVA E DI SUPPORTO - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Lucia Tornaghi - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it EMERGENZA O NON EMERGENZA.. QUESTO È IL PROBLEMA: RICONOSCIMENTO E TRATTAMENTO DELLE PIÙ COMUNI EMERGENZE IN MEDICINA VETERINARIA - Milano - ECM: Richiesto Accreditamento - Per info: Monica Borghisani - Segr. Del. Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it

INCONTRO SIODOV INCONTRO REGIONALE SCIVAC CAMPANIA CORSO SCIVAC Attenzione: Iscrizioni chiuse per esaurimento posti. INCONTRO SIDEV INCONTRO SCVI / SIONCOV INCONTRO GRUPPO FR

1 FEB

INCONTRO REGIONALE SCIVAC LOMBARDIA

1 FEB

INCONTRO REGIONALE SCIVAC TRENTINO ALTO ADIGE

1 FEB

INCONTRO REGIONALE SCIVAC VENETO

8 FEB 11 - 13 FEB 14 - 15 FEB 15 FEB 15 FEB 15 FEB 16 - 17 FEB 18 - 21 FEB 21 - 22 FEB 22 FEB 22 FEB 22 FEB 22 FEB 25 - 28 FEB 28 FEB - 1 MAR 28 FEB - 1 MAR 28 FEB - 1 MAR

CORSO AIVEMP / SISCA IN COLLABORAZIONE CON REGIONE LOMBARDIA CORSO SCIVAC INCONTRO REGIONALE SCIVAC MARCHE INCONTRO REGIONALE SCIVAC SICILIA

INCONTRO REGIONALE SCIVAC PIEMONTE IN COLLABORAZIONE CON SOVEP CORSO SCIVAC ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC Attenzione: Date evento modificate. INCONTRO SINUV INCONTRO SIARMUV INCONTRO SICARV

INCONTRO SISCA

FACILE COME RESPIRARE? - Trento Ordine dei Medici Veterinari - Via V. Zambra, 36 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - Email: delregionali@scivac.it EMERGENZA O NON EMERGENZA...QUESTO È IL PROBLEMA: RICONOSCIMENTO E TRATTAMENTO DELLE PIÙ COMUNI EMERGENZE IN MEDICINA VETERINARIA - Park Hotel Villa Fiorita - Monastier (TV) - Via Giovanni XXIII, 1 - ECM: Richiesto Accr. - Monica Borghisani - Segr. Del. Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it CANI PERICOLOSI: PROBLEMATICHE DI SANITÀ ANIMALE E PUBBLICA. ASPETTI LEGISLATIVI, EPIDEMIOLOGICI E CLINICI - Centro Studi E.V. - Palazzo Trecchi - Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Lara Zava - Segreteria AIVEMP - Tel. +39 0372 403541 - E-mail: segreteria@aivemp.it CORSO INTRODUTTIVO ALLA PRATICA CHIRURGICA NEL CANE E NEL GATTO - Crowne Plaza Centro Congressi, Padova - Via PO 197 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it LA RADIOLOGIA DALLA A ALLA D (DIAGNOSI) - Ancona - Hotel Sporting - VIA FLAMINIA 220 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it CHRONIC KIDNEY DISEASE E STADIAZIONE IRIS: NEFROPATIA CRONICA NEL CANE E NEL GATTO - Palermo - Jolly Hotel - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it ANIMALI ESOTICI - Hotel Campanile -Rivoli (Torino) - C.so Allamano 153 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it CORSO AVANZATO INTENSIVO - TECNICHE DI ANESTESIA INALATORIA CON BASSI FLUSSI - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it 2° IT. ORTOPEDIA: IV PARTE - ESAME CLINICO ORTOPEDICO E PATOLOGIE ORTOPEDICHE E TRAUMATOLOGICHE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it L’INCONTINENZA URINARIA NEL CANE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Lucia Tornaghi - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - Email: socspec@scivac.it ANESTESIE A CONFRONTO: TIVA/TCI VS BILANCIATA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: socspec@scivac.it COME UNIFORMARE GLI SCREENING DELLE MALATTIE CARDIOVASCOLARI - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: socspec@scivac.it L’OSPEDALIZZAZIONE: LA CLINICA E LA MEDICINA DEL COMPORTAMENTO - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: socspec@scivac.it

INCONTRO REGIONALE SCIVAC TOSCANA

AGGIORNAMENTI IN NEUROLOGIA - Grosseto - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC

2° IT. DIAGNOSTICA PER IMMAGINI: I PARTE - RADIOLOGIA DELL’ADDOME - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it I TUMORI DEL SISTEMA NERVOSO: NUOVE CONOSCENZE PER NUOVE PROSPETTIVE DIAGNOSTICHE Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Lucia Tornaghi - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it L’OMEOPATIA COME AUSILIO TERAPEUTICO NEL PAZIENTE ONCOLOGICO. COME, QUANDO E PERCHÈ IMPIEGARLA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Lucia Tornaghi - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it CORSO INTRODUTTIVO DI MEDICINA D’URGENZA BASATO SULL’ANALISI DI CASI CLINICI REALI - Novotel Bologna Fiera - Bologna - Via Michelino, 73 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it

INCONTRO SINVET INCONTRO SIMVENCO CORSO SCIVAC

laPROFESSIONE

PROFESSIONE la VETERINARIA

VETERINARIA 1 | 2009

La rivista è un settimanale specializzato rivolto a Medici Veterinari e operatori del settore Direttore Carlo Scotti Direttore Responsabile Antonio Manfredi Coordinamento Editoriale Sabina Pizzamiglio info@anmvi.it Comitato di Redazione Pierpaolo Bertaglia, Paolo Bossi, Marco Eleuteri, Giuliano Lazzarini, Pier Mario Piga, Sabina Pizzamiglio, Aldo Vezzoni Rubriche Fabrizio Pancini, Oscar Grazioli, Maria Teresa Semeraro, Giovanni Stassi Segreteria di Redazione Lara Zava professioneveterinaria@anmvi.it Grafica Francesca Manfredi grafica@evsrl.it Editore SCIVAC - Via Trecchi, 20 26100 Cremona Iscrizione registro stampa del Tribunale di Vigevano, n. 1425/03 del 30/12/2003 Concessionaria esclusiva per la pubblicità EV srl, Cremona marketing@evsrl.it Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana

Stampa Press Point, Abbiategrasso - MI fulvio@presspoint2000.it Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27-02-2004 N. 46) art. 1, comma 1 Filiale di Milano a cura di Centro Produzione Mailings Scarl Cusago (MI) Professione Veterinaria pubblica notizie d'attualità e di rassegna i cui contenuti non rispecchiano necessariamente il pensiero della Testata. Interventi e opinioni attribuibili a Professione Veterinaria e/o all'ANMVI vengono esplicitamente indicate come tali. Chiuso in stampa il 12 gennaio 2009

SOLUZIONI

Fascicolazioni muscolari e difficoltà di deambulazione Polifagia e fenomeni di pica

90 minuti in ambiente secco e 9 ore in ambiente umido

Ipertrofia dei tubercoli retro-auricolari

120 minuti in ambiente secco e 12 ore in ambiente umido

Distensione addominale con evidente alterazione asimmetrica del profilo addominale

QUIZ 1

60 minuti in ambiente secco e 6 ore in ambiente umido

Risposta corretta: a) “Giornata di approfondimento SCIVAC - Chirurgia orale nel cane e nel gatto” Cremona, Novembre 2004

30 minuti in ambiente secco e 3 ore in ambiente umido

QUIZ 2

Quali dei seguenti segni clinici possono essere riscontrati in un’iguana verde affetta da POOS (distocia pre-ovulatoria)?

Risposta corretta: a), d) Problemi urogenitali negli animali esotici, incontro SIVAE, Cremona 2005

La sopravvivenza massima delle fibre parodontali di un dente avulso prima del reimpianto è


5 2

anniversario

61째 CONGRESSO NAZIONALE SCIVAC MALATTIE RESPIRATORIE CRONICHE DEL CANE E DEL GATTO: CONOSCERE PER RICONOSCERE

organizzato da

certificata ISO 9001:2000

6-8 MARZO 2009, MILANO INFORMAZIONI: Segreteria SCIVAC - Palazzo Trecchi, via Trecchi 20-26100 Cremona - Tel. 0372/403504 - 460440 - Fax 0372/457091 - www.scivac.it



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