La Professione Veterinaria 2-2013

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Professione Veterinaria 2-2013:ok

21-01-2013

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la VETERINARIA

PROFESSIONE

A.N.M.V.I.

ORGANO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI

2 2013

SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

Anno 10, numero 1 dal 21 al 27 gennaio 2013

Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano

Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. soc. cons. a R.L. - Cremona

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I CONTAMINANTI NEI PRODOTTI ITTICI

DEMODICOSI: SERVONO GLI ANTIBIOTICI?

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REGISTRARE IL PROSEGUIMENTO DELLA TERAPIA

BREVI MESE DEL CUCCIOLO Fino al 15 febbraio i proprietari cercheranno i veterinari della II edizione del Mese del Cucciolo Purina Proplan. L’iniziativa è promossa in collaborazione con ANMVI e FNOVI. Tramite una semplice funzione di ricerca on line, i proprietari possono individuare le strutture veterinarie aderenti.

CONVENZIONATI Il Veneto avvia la piena integrazione della Medicina Veterinaria nell’ACN 2005. La graduatoria 2012 "non spiegherà i suoi effetti nell’anno di validità previsto", ma è prorogata per tutto l’anno 2013.

AVIARIA Prorogata con modifiche l’OM 26 agosto 2005 e s.m. vista la persistente circolazione di virus influenzali sottotipi H5 e H7 a bassa patogenicità negli allevamenti della filiera rurale e della catena di produzione industriale dal 2007 ad oggi, con interessamento delle Regioni ad elevata vocazione avicola.

BIOSICUREZZA La proroga dell’OM 26 agosto 2005 e s.s. conferma le misure di biosicurezza, nelle more dell’emanazione di un apposito regolamento europeo che disciplini in via generale le misure di biosicurezza, “presupposto indispensabile per la profilassi delle malattie animali” e le relative responsabilità degli allevatori.

TRICHINELLA “Il parassita è passato dagli altri selvatici ai cinghiali”. La conferma dall’IZS della Sardegna che ha eseguito i test sui campioni di diaframma prelevati a Orgosolo. In Sardegna erano stati osservati solo casi nei suini allo stato brado e nelle volpi. Appello ai cacciatori: evitare le carni non sottoposte a controlli sanitari.

SPERIMENTAZIONE Il Governo ha sollevato la questione di legittimità costituzionale in merito alle norme della Regione Abruzzo (L.R. 10 agosto 2012) per la diffusione di metodologie alternative alla sperimentazione animale. L’Avvocatura di Stato denuncia "esorbitanza della potestà legislativa regionale" e il rischio di "distrazione" delle risorse.

Salute risparmio

e

Fondo Sanitario A.N.M.V.I.

PARTITE IVA

Ben detto Ministro! Circolare del Lavoro agli ispettori: i medici veterinari non sono sospettabili di subordinazione A PAGINA 4

La Legge Balduzzi, in vigore dal novembre scorso, ha modificato l’articolo 84 del Decreto Legislativo 193/2006 consentendo al medico veterinario di consegnare al proprietario o all’allevatore di “animali non destinati alla produzione di alimenti le confezioni di medicinali della propria scorta che non sono state ancora aperte”. Scorte con medicinali ‘solo’ per animali non produttori di alimenti - Il nuovo articolo 84 stabilisce per i medici veterinari che intendono avvalersi di questa facoltà lo scarico delle confezioni cedute per l’avvio e il proseguimento della terapia. Alla norma, favorevolmente salutata dal Ministro della Salute Renato Balduzzi, ha fatto seguito una nota di chiarimenti della Direzione Generale della Sanità Animale e dei Farmaci Veterinari nella quale si legge che gli adempimenti di scarico “saranno assolti annotando le relative operazioni mediante uno strumento di registrazione stabilito dall’interessato (ad esempio un registro informatizzato)”. Questo nel caso in cui le scorte siano costituite solo da medicinali veterinari destinati ad animali da compagnia. Scorte con medicinali ‘anche’ per animali da reddito. La nota ministeriale evidenzia il distinguo fra animali da reddito e da compagnia, precisando che “per

quanto riguarda lo scarico dei medicinali sopracitati, se il medico veterinario detiene anche scorte di medicinali destinati ad animali da reddito, esso avverrà secondo le modalità previste per questi ultimi” (obblighi di registrazione di cui all’articolo 15 [Registrazioni da effettuare a cura dei veterinari] del decreto legislativo 158/2006 di attuazione della direttiva n. 2003/74/CE. Il chiarimento, firmato il 24 dicembre dalla Direzione Generale della Sanità Animale e dei Farmaci Veterinari, è stato indirizzato - oltre che alle organizzazioni veterinarie - agli Assessorati Regionali, al Nucleo Centrale dei Carabinieri per la tutela della salute. In indirizzo anche allevatori e sigle farmaceutiche. La modifica all’articolo 84 del Decreto Legislativo 193/2006 è frutto di un emendamento presentato dall’On. Gianni Mancuso su sollecitazione dell’ANMVI che da tempo chiedeva che per gli animali da compagnia fosse consentita la dispensazione per il proseguo e completamento della terapia. In fase di approvazione parlamentare, l’emendamento è stato integrato dai relatori del provvedimento con la previsione di una modalità di registrazione della cessione. Il Ministero della Salute ha ora chiarito come assolvere questo adempimento.

PATOLOGIE PIÙ DIFFUSE QUALI SONO LE PATOLOGIE DEGLI ANIMALI PIÙ DIFFUSE NEI VARI PAESI? LEAMEDICAL HA RECENTEMENTE CONDOTTO UN’INDAGINE FRA 7000 VETERINARI di 21 paesi per poter valutare le percentuali di ogni paese relative alle prescrizioni, le patologie più diffuse e la suddivisione delle specializzazioni nel settore veterinario. I risultati dell’indagine che abbiamo avuto modo di vedere sono particolarmente interessanti anche se necessariamente sintetici. In particolare è curioso vedere, parlando di numero medio di prescrizioni scritte e/o erogate da un Medico Veterinario al mese, che un collega indiano fa 8 volte il numero di prescrizioni di un collega tedesco e circa 4 volte quelle di un italiano. Chi ne prescrive e/o eroga meno sono i veterinari belgi molto vicini a quelli polacchi mentre al secondo posto, dopo gli indiani, troviamo i francesi. Lasciando perdere le specializzazioni che sono molto diverse da paese a paese, vediamo ora qualche indicazione sulle patologie più diffuse negli animali da compagnia. Caso unico l’Italia mette al primo posto le otiti seguite quasi a pari merito dalle dermatiti che sono fra quelle più gettonate ed al primo posto in Spagna, Australia e Portogallo. Anche gli ectoparassiti sono fortemente indicati ed al primo posto in Germania, Brasile, Turchia. L’artrosi si difende bene arrivando al primo posto in Francia, Paesi Bassi, Belgio. Sarebbe interessante capire queste differenze, anche particolarmente significative, fra paesi con caratteristiche anche simili. Derivano dalle diverse condizioni ambientali? Da come sono gestiti gli animali dai proprietari? O semplicemente da una differente attenzione o sensibilità dei Medici Veterinari?

A.N.M.V.I


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