Professione Veterinaria 2-2010:Professione 2-2010
18-01-2010
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la VETERINARIA
PROFESSIONE
A.N.M.V.I.
ORGANO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI
2 2010
SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE
Anno 7 numero 2 dal 18 gennaio al 24 genn aio 2010
Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano
Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. srl - Cremona
LA VETERINARIA E LA MIOPIA DELLA POLITICA
COSTI DEDUCIBILI DEGLI IMMOBILI STRUMENTALI
VIRUS H1N1 È ANCHE ROBA DA GATTI
TUMORI DEL CANE E INQUINAMENTO ATMOSFERICO
STAGIONE DELLA PREVENZIONE 2010
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BREVI
IL SSN NON PUÒ STARE SOTTO MINACCIA
FONDO SANITARIO
I sottoscrittori del Fondo Sanitario ANMVI stanno ricevendo le informazioni e la modulistica per il rinnovo delle coperture sanitarie previste dal piano assicurativo 2010. La scadenza, anche per coloro che aderiscono per la prima volta, è il 31 gennaio 2010. Le comunicazioni agli iscritti sulle quote del 2010 possono essere c onsultate sul sito anmvi.it.
ENPAV
Il contributo di solidarietà è deducibile. L'Agenzia delle Entrate ha risposto favorevolmente all'interpello dell'ENPAV che chiedeva di far rientrare l'onere fra quelli deducibili dal reddito complessivo. L'ammontare del contributo di solidarietà per il 2009 è stato di 195 euro.
BIODIVERSITÀ
La biodiversità chiama sempre di più in causa il medico veterinario e il 2010, Anno Internazionale per la Biodiversità promosso dalle Nazioni Unite, è l'occasione per dimostrarlo. Per qu esto ANMVI International ha previsto nel programma di formazione specialistica del 2010, momenti di approfondimento e di valorizzazione del ruolo del medico veterinario.
AIE
Sono prorogate le misure previste dal Piano di sorveglianza per l'anemia infettiva degli equidi intr odotto con l'Ordinanza 18 dicembre 2007 e scaduto il 31 dicembr e scorso. V alutazioni pe r l'ottimizzazione del Piano erano state valutate da un Gruppo di lavoro al quale aveva partecipato la SIVE con proprie proposte di intervento.
SUINI
Le misure sanitarie di eradicazione della m alattia v escicolare d el s uino e d i sorveglianza della peste suina classica previste dall'Ordinanza ministeriale 12 aprile 2008 sono prorogate. Continuità nell'attuazione d elle a ttività d i s orveglianza e di controllo. Nota ministeriale ai Servizi Veterinari.
BRUCELLOSI
Le misure straordinarie di polizia veterinaria in materia di tubercolosi, brucellosi bovina e bufalina e leucosi in Calabria, C ampania, P uglia e S icilia s ono prorogate. I Servizi Veterinari continueranno ad applicare le disposizioni previste dall'Ordinanza 14 novembre 2006.
www.anmvioggi.it
REG. CE 853/04
Il veterinario d’azienda entra nelle ICA Nelle informazioni sulla catena alimentare deve figurare il nome del veterinario d’azienda che ha assistito i bovini destinati alla macellazione A PAGINA 3
Insulti, minacce, distruzione di beni personali, violenze psicologiche e aggressioni fisiche rappresentano purtroppo situazioni a cui con crescente frequenza sono sottoposti i medici veterinari deputati ai controlli sulla sicurezza alimentare. Bartolomeo Griglio, presidente Aivemp, sostiene che il problema sia sottostimato nel nostro Paese. L'impegno per a ffrontare e fficacemente minacce e violenze sul posto di lavoro non deve e ssere v isto c ome un'attività ‘una tantum' ma, al contrario, per le sue ricadute s ull'efficacia d ei controlli, sul benessere del personale e s ull'immagine d ella p ubblica amministrazione, deve essere inserito, a tutti i livelli, nella pratica lavorativa quotidiana. Questo richiede che in tutti i posti di lavoro ad alto rischio di violenza da parte di terzi sia reso disponibile un codice di condotta per il personale, affiancato a linee guida comprendenti strategie di prevenzione e piani di crisi per la gestione di episodi di minacce e violenza da adottare nella pratica lavorativa quotidiana. Dovrebbero essere previsti tre i livelli di intervento: prevenzione primaria, secondaria e terziaria. Gli interventi primari sono per natura pr oattivi (prevenzione) e volti alla riduzione
dei rischi di minacce o violenza sul lavoro. Gli interventi secondari (strategie di intervento), hanno l'obiettivo di interrompere situazioni a rischio evitando l'aggravarsi del fenomeno. In pr esenza di segnalazioni di minacce e violenze occorre intervenire in modo tempestivo per la gestione del conflitto mediante incontri con il collega minacciato e con l'utente per l'individuazione delle cause, l'adozione di richiami uf ficiali, la rotazione del personale con, nei casi più gravi o ripetuti, la comunicazione all'Autorità Giudiziaria e/o la sospensione del servizio. Gli interventi terziari, infine, hanno l'obiettivo di ridurre e sanare i danni del mobbing e della violenza. Il Ministero, la direzione dei servizi hanno la responsabilità della sensibilizzazione delle Regioni, delle direzioni generali delle ASL e della implementazione delle strategie di intervento che attraverso una formazione s pecifica, l a s egnalazione e registrazione sistematica di tutti gli episodi che possono interferire a livello psicologico o fisico con lo svolgimento delle attività di controllo e la loro gestione, puntando a prevenire l'insorgere di situazioni di violenza con un approccio di servizio che eviti di lasciare i colleghi da "soli" nel rapporto con l'utenza. ■
CONSIGLIO DI STATO CONTRO L’EUTANASIA OGNUNO LA PUÒ PENSARE COME VUOLE SUL TEMA DELL’EUTANASIA, ma certamente quando il coma è profondo, totale ed irreversibile è giusto chiedersi: perché trascinare inutilmente un’esistenza che è solo dolore e sofferenza, forse limitati per il paziente ormai totalmente insensibile a tutto, ma terribili per i parenti ed amici che devono sopportare questa lunga agonia? A questa domanda ha risposto il Consiglio di Stato dichiarando in sostanza che l’eutanasia non è mai applicabile, neppure nelle situazioni più drammatiche, evidenti e che possono anche creare seri danni ad altri. Il Consiglio di Stato, infatti, con sentenza 07738 del 15 dicembre 2009, ha ritenuto di dover rifiutare l’eutanasia al Corso di Laurea Specialistica in Medicina Veterinaria dell’Università di Catanzaro, nonostante questo, per mancanza di strutture, di docenti e, potremmo anche dire, di studenti, meritasse una morte serena nell’interesse degli studenti, della veterinaria, della salute animale e della stessa Università che non fa certo una gran bella figura a mantenere in piedi un Corso di questo livello. Qualcuno ha definito la sentenza come “politica”, noi non siamo in grado di dirlo, ma certamente ha lasciato tutti molto meravigliati una posizione che sembra rifiutare un’evidente realtà. Non vi è dubbio infatti che l’attuale Corso di Laurea di Catanzaro non abbia alcuna prerogativa per continuare ad esistere e che il progetto di riduzione degli iscritti a Veterinaria, con il conseguente taglio del numero delle facoltà, lo rende un predestinato all’estinzione. Speriamo presto.
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