Professione Veterinaria, Anno 2012, Nr 3

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la VETERINARIA

PROFESSIONE

A.N.M.V.I.

ORGANO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI

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SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

Anno 9, numero 3 dal 30 gennaio al 5 febbraio 2012

Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano

Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. soc. cons. a R.L. - Cremona

CHIARIMENTI SULLE PREMISCELE MEDICATE

ANIMALI INVESTITI E OBBLIGO DI SOCCORSO

UN FARMACO PER LE LESIONI MIDOLLARI SECONDARIE

TARTARUGHE MARCATE CON IL RADIOSEGNALATORE

SOSPESA L’ORDINANZA SUI PALII

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AGGRESSIONI IN VACATIO LEGIS

BREVI ISTAT È stata depositata il 10 gennaio la sentenza con la quale il TAR Lazio considera erronea l'inclusione delle Casse professionali tra le amministrazioni pubbliche e quindi nell'elenco ISTAT. Il Tribunale ha accolto il ricorso congiunto delle Casse fra cui l'ENPAV. Il Presidente Mancuso: i Ministeri vigilano, non controllano.

INTRAMOENIA Inadeguatezze e lentezze in diverse regioni: la legge 120/2007 che regola l'intramoenia veterinaria non è disciplinata in Abruzzo e Sicilia. Legge applicata solo a metà per i controlli. In ben nove regioni non esistono misure per evitare il conflitto d'interessi.

NAS Le tabelle del Nucleo anti-sofisticazione dei Carabinieri, che prendono in esame le operazioni condotte dai militari dal primo gennaio 2010 al 30 novembre 2011, confermano i ripetuti allarmi sul fenomeno dell'abusivismo in sanità. Anche falsi veterinari nel rapporto Nas.

STRUTTUREVETERINARIE.IT Il contatore automatico del sito www.struttureveterinarie.it sfiora le 1500 strutture veterinarie censite e georeferenziate. Le registrazioni sono in corso dal 16 gennaio. Non censibili strutture che non prevedono l'ingresso di animali, ogni struttura deve essere registrata una sola volta; in caso di più sedi, ciascuna dovrà essere censita e georiferita.

EFSA L'Efsa Journal ha pubblicato la Guida alla Valutazione del Rischio per il Benessere Animale (Guidance on Risk Assessment for Animal Welfare). Il documento è una guida metodologica che tiene in considerazione le varie implicazioni di benessere animale, nei vari sistemi di allevamento e sulla base delle diverse procedure gestionali.

AVIARIA Il Ministero della salute ha diffuso il Piano di monitoraggio nazionale per l'Influenza Aviaria del 2012. Il Piano dovrà essere portato a conclusione entro e non oltre il 31 dicembre 2012. Trasmissione esclusivamente elettronica agli Assessorati regionali e agli Izs per la divulgazione ai Servizi Veterinari.

www.anmvioggi.it

SPERIMENTAZIONE

Ecco perché non siamo d’accordo Veterinari e ricercatori firmano un documento sul recepimento della Direttiva 63/2010: in Parlamento si è messa a rischio la ricerca scientifica A PAGINA 3

L’ordinanza per la tutela dell'incolumità pubblica dall'aggressione dei cani non è più vigente dal 27 ottobre 2010. In attesa dell’udienza di merito, fissata per il 30 maggio, siamo stati privati di strumenti legislativi e abbiamo visto interrompersi il processo di educazione al rapporto uomo-animale. Un grave stop culturale che ci rende impotenti davanti al flusso della cronaca che continua a riferire di aggressioni, anche gravissime, quasi sempre in ambiente domestico, cioè proprio in quell’ambito dove la prevenzione (il “patentino”) si mostra più necessaria. L’Ordinanza è stata sospesa dal Tar del Lazio per motivi che non hanno a che fare con questo problema, infatti la sentenza fa riferimento, ancora una volta, al fumus boni juris, un difetto che abbiamo ormai imparato a conoscere e che, in buona sostanza, dice che non ci sono i presupposti che giustificano l’adozione indifferibile e urgente di una ordinanza. Altre volte abbiamo visto il Tar bocciare ordinanze ministeriali che contenevano misure importantissime per la veterinaria, spazzate via dal solito cavillo, un giochetto, ormai, per chi voglia ricorrere con buone possibilità di successo. Con questo stesso meccanismo, il Tar ha cancellato l’ordinanza

del 2009 sulla presenza del veterinario libero professionista nei canili come responsabile sanitario. Buttato il bambino con l’acqua, come si dice. Oltre a riportare in vigore la sostanza delle misure, non intaccata dai ricorsi, bisognerebbe dare veste legislativa più sicura a provvedimenti che risolvono problemi urgenti e indifferibili. Nel frattempo abbiamo dovuto appellarci al diritto di replica per rispondere alle offese di un periodico cinofilo, che ha cercato di delegittimare il ruolo del medico veterinario esperto in comportamento animale. La pubblicazione integrale della lettera di ANMVI e SISCA, per quanto dovuta da parte dell’editore, non basterà certo a frenare attività di pseudo-addestramento. E nemmeno a riaffermare il principio che il comportamento di aggressione richiede un intervento terapeutico, da parte di un veterinario comportamentalista. E nel frattempo, proseguono le lezioni via satellite del “sussurratore”, il famoso Cesar Millan, i cui metodi non sono scientificamente riconosciuti. E nel frattempo, continuiamo a leggere: “Pitbull azzanna operatrice”, “Cane aggredisce due ragazze”, “Un'anziana donna è morta sbranata dal suo cane”… di Raimondo Colangeli

SCOOP SENZA INFORMAZIONE ABBIAMO PIÙ VOLTE DENUNCIATO IN QUESTO SPAZIO LA BRUTTA ABITUDINE DI ALCUNE ASSOCIAZIONI ANIMALISTE DI LANCIARE COMUNICATI STAMPA basati su notizie o dati senza alcuna base reale o fortemente manipolati nel proprio interesse. Spesso le agenzie di stampa, senza prendersi l’onere di svolgere il minimo controllo, riprendono e rilanciano questi comunicati creando problemi di vera disinformazione che possono creare anche situazioni di rischio. Abbiamo recentemente segnalato, ad esempio, come una seria indagine svolta dall’ENPA, attraverso le proprie sedi territoriali, avesse fortemente ridimensionato i dati riferiti all’abbandono estivo degli animali comunicati pochi giorni prima da un’altra associazione animalista che spesso si inventa del tutto queste informazioni nel solo interesse, immaginiamo, di mantenere forte la tensione sul problema giustificando quindi continui finanziamenti pubblici per contrastare il fenomeno. A volte questi “scoop” si riferiscono all’area prettamente sanitaria e veterinaria e ci costringono ad intervenire per smentire false notizie che potrebbero anche creare preoccupazione nei proprietari. Infatti, è di pochi giorni fa un comunicato di un’associazione, avvezza a spararle grosse, che indicava in 5000 gli animali morti a conseguenza dei “botti” di capodanno, notizia che non solo non ha alcun fondamento nel sistema di raccolta dei dati ma neppure dal punto di vista prettanmente veterinario. La stessa associazione, forse rendendosi conto di avere un po’ troppo esagerato, ha poi ridimensionato il numero in 500. Probabilmente, forse, erano solo 5, o magari 0.

@nmvi Oggi - L’informazione Veterinaria On Line


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SIVAL Anmvi Informa

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SIVAL: a rischio la ricerca biomedica Nessun reale vantaggio per gli animali. Ecco perché i veterinari non sono d’accordo a Direttiva 2010/63/UE relativa alla protezione degli animali utilizzati a fini scientifici, sta procedendo nel suo iter di recepimento nella normativa nazionale, previsto entro il 1° gennaio 2013. La Direttiva è stata inserita nella Legge Comunitaria 2011 e nei giorni scorsi, è stata discussa e approvata una proposta emendativa che vale la pena di essere commentata. L’hanno fatto, in un comunicato congiunto, veterinari e i ricercatori, che hanno prefigurato lo scenario in cui si troveranno a operare se saranno approvate le modifiche introdotte alla Direttiva Ue 2010/63. L’iniziativa è di Aisal (Associazione italiana per le scienze degli animali da laboratorio), Ebra (European Biomedical Research Association), Irfmn (Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri), Sif (Società italiana di fisiologia) e Sival (Società italiana veterinari animali da laboratorio). Le restrizioni proposte dalla Commissione, secondo i ricercatori, non determinano un sostanziale vantaggio per il benessere degli animali. Si tratta infatti di restrizioni più di tipo ideologico, relative a quale tipo di utilizzo sia ammissibile, e che mirano a ridurre il numero di animali allevati e utilizzati sul territorio nazionale, piuttosto che a migliorare le condizioni degli animali nel corso della sperimentazione. Poiché, come del resto indicato nel testo della Direttiva, l’utilizzo degli animali è ancora oggi necessario e inevitabile per le finalità di ricerca scientifica, si intuisce chiaramente come le restrizioni eventualmente applicate sul territorio nazionale si tradurranno in un semplice spostamento delle attività di ricerca in altri paesi dell’Unione nei quali la Direttiva è già stata recepita o è in fase di recepimento senza sostanziali modifiche. È legittimo quindi chiedersi se sia lecito e opportuno, in un momento economico e sociale così difficile come quello che stiamo vivendo, penalizzare la ricerca scientifica in Italia a vantaggio degli altri paesi dell’Unione, senza un reale vantaggio per gli animali stessi. L’impressione è quindi che la proposta emendativa voglia tutelare l’interesse di parte (pur legittimo) a discapito dell’interesse generale e, cosa altrettanto importante per noi Veterinari, del benessere animale che per legge (e per vocazione) i medici veterinari sono chiamati a tutelare.

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CONSEGUENZE Secondo i ricercatori, i divieti in arrivo costringeranno per esempio ad acquistare gli animali da esperimento all’estero, oppure a delocalizzare test chiave in Paesi stranieri dove potrebbe essere impossibile garantire il rispetto per il benessere degli animali. Alcuni passaggi degli emendamenti proposti sembrano essere particolarmente critici per il proseguimento della ri-

cerca biomedica in Italia. Inoltre, per effetto degli emendamenti contestati si arriva a vietare l’allevamento di primati, gatti e cani su tutto il territorio nazionale. Ciò comporterà l’acquisto all’estero di questi animali (test sui cani sono richiesti dalla regolamentazione per la verifica della sicurezza alla immissione sul mercato di nuovi farmaci), o la delocalizzazione delle ricerche in altri Paesi che abbiano regolamentazioni meno restrittive ed anche minor attenzione al benessere degli animali. E ancora, si vietano esperimenti che non prevedono anestesia e analgesia qualora provochino dolore. Non quantificando il grado di dolore, che è invece molto ben definito nell’Art.38 della Direttiva europea, “molti esperimenti potranno rientrare nel divieto, con una grave limitazione per la ricerca. Infine, le misure cautelative richieste nei confronti degli animali geneticamente modificati sono di difficile interpretazione, ma rischiano comunque di sacrificare uno dei modelli fondamentali per lo studio di gravi malattie.

IL COMMENTO DELLA SIVAL Riportiamo il testo commentato dell’articolo aggiuntivo (Art. 5-bis - Principi e criteri direttivi per l’attuazione della direttiva 2010/63/UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 22 settembre 2010 sulla protezione degli animali utilizzati a fini scientifici). I commenti della SIVAL sono in corsivo blu. Il Governo è tenuto a seguire, oltre ai principi e criteri direttivi di cui all’articolo 2 della presente legge, in quanto compatibili, anche i seguenti principi e criteri direttivi: a) garantire l’implementazione di metodi alternativi all’uso di animali a fini scientifici, destinando all’uopo congrui finanziamenti; formare personale esperto nella sostituzione degli animali con metodi in vitro, nel miglioramento delle condizioni sperimentali (principio delle 3R), anche tramite corsi di approfondimento all’interno di Centri di ricerca e Università integrandone il piano di

studi, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica. La nuova Direttiva prescrive già, e con una particolare enfasi, la necessità di implementare e sviluppare i metodi cosiddetti alternativi e il principio delle 3R (Art. 4 - Principio delle 3R). Nel testo della Direttiva sono definite in dettaglio le modalità attraverso cui raggiungere questo obiettivo e non si comprende la necessità di reiterare delle dichiarazioni di principio, per alcuni versi incomprensibili. È difficile infatti comprendere come il Governo possa destinare allo scopo congrui finanziamenti per questa finalità - senza che questo costituisca un onere per la finanza pubblica. Inoltre, assicurare l’osservazione e applicazione del principio delle 3R grazie alla presenza di un esperto in metodi alternativi e di un biostatistico all’interno di ogni Organismo preposto al benessere degli animali e del Comitato nazionale per la protezione degli animali usati a fini scientifici”. In merito all’Organismo preposto al benessere degli animali, la nuova Direttiva ne chiarisce nel dettaglio il ruolo e le responsabilità (Art. 27) e non si comprende la necessità di imporre d’ufficio la composizione. È compito dell’Organismo identificare le professionalità necessarie per ottemperare ai propri obblighi in base alla sperimentazione condotta nel centro di ricerca, avvalendosi di consulenze specifiche ove e quando necessario, evitando costi non necessari e utilizzando quelle risorse per finalità più rilevanti ai fini della tutela del benessere animale. b) vietare l’utilizzo di scimmie antropomorfe, cani, gatti e specie in via d’estinzione a meno che non risulti obbligatorio da legislazioni o da farmacopee nazionali o internazionali o non si tratti di ricerche finalizzate alla salute dell’uomo o delle specie coinvolte, condotte in conformità ai principi della direttiva 2010/63/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, previa autorizzazione del Ministero della salute, sentito il Consi-

glio superiore di sanità. La nuova Direttiva prevede esattamente questa disposizione (Art 7, 8) per le specie in via di estinzione e i primati non umani, non si comprende quindi la necessità di inserire una duplicazione della disposizione nello stesso provvedimento. Le restrizioni all’utilizzo di cani e gatti sono peraltro già state ottenute con la norma precedente. c) vietare l’allevamento di primati, cani e gatti su tutto il territorio nazionale. È bene sottolineare come la restrizione proposta non comporti nessun vantaggio per la tutela dell’animale destinato all’utilizzo per fini sperimentali, semplicemente comporterà l’acquisto di animali presso fornitori esteri, aggravando i problemi legati al trasporto degli animali stessi. Questa considerazione ha indotto enti regolatori sicuramente molto attenti al benessere animale come l’Home Office inglese a obbligare le istituzioni di ricerca di quel paese ad utilizzare animali allevati sul territorio nazionale, a meno che non esistano delle motivazioni scientificamente valide. d) assicurare una misura normativa sufficientemente cautelare nei confronti degli animali geneticamente modificati, tenendo conto della valutazione del rapporto tra danno e beneficio, dell’effettiva necessità della manipolazione, del possibile impatto che potrebbe avere sul benessere degli animali e valutando i potenziali rischi per la salute umana, animale e l’ambiente. In mancanza di una chiara definizione del significato di “misure cautelative”, la prescrizione risulta vaga e difficilmente applicabile. Peraltro, la tutela del benessere dell’animale non può dipendere dalle sue caratteristiche genetiche. Le norme di salvaguardia del benessere animale non sono evidentemente legate alle caratteristiche genetiche dell’animale stesso. Misure particolari possono e devono essere adottate basandosi su valutazioni caso specifiche, che competono al Veterinario responsabile del benessere animale, figura espressamente prevista dalla Direttiva (Art. 25) di concerto con l’organismo preposto alla tutela del benessere animale (Art. 26). e) vietare l’utilizzo di animali negli ambiti sperimentali di esercitazioni didattiche, ad eccezione dell’alta formazione dei medici e dei veterinari. La restrizione dell’utilizzo di animali per la formazione di alcune categorie (medici e veterinari), lascia completamente scoperta la necessità di formare il personale tecnico, da cui spesso dipende la corretta esecuzione delle procedure e la cura e mantenimento degli animali stessi. Correttamente, la Direttiva non prevede delle restrizioni in questo senso anzi stabilisce requisiti molto precisi per la formazione del personale (Art. 23-24) nell’intento di

DUBBI DI LEGITTIMITÀ NELLE MODALITÀ DI RECEPIMENTO a Direttiva costituisce il punto di arrivo di un percorso durato diversi anni, nel corso dei quali sono state prese in considerazione le posizioni del mondo della ricerca e delle associazioni protezioniste, delle autorità regolatorie e dell’opinione pubblica, sia attraverso consultazioni dirette che a livello di istituzioni politiche. La proposta emendativa approvata dalla XIV Commissione (Politiche dell’Unione Europea) consiste in un articolo aggiuntivo contenente alcune misure più restrittive rispetto a quelle previste dalla Direttiva stessa oltre che delle prescrizioni sostanzialmente inutili in quanto già contenute nel testo della Direttiva stessa. La possibilità di introdurre misure più restrittive, è prevista peraltro dalla Direttiva stessa, a condizione che ciò non costituisca pregiudizio all’armonizzazione delle norme all’interno dell’Unione e non crei

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distorsioni nel mercato interno e garantisca parità di condizioni per gli Stati membri. Esiste quindi un sostanziale dubbio sulla legittimità delle misure restrittive contenute nella proposta di modifica, rafforzato da indicazioni ancora più precise contenute nella Direttiva stessa, che consentono di mantenere disposizioni più restrittive purché già vigenti al 9/11/2010 (data della pubblicazione della Direttiva) ma non di introdurne delle nuove (Art. 2): “Gli Stati membri possono mantenere disposizioni vigenti al 9 novembre 2010, intese ad assicurare una protezione più estesa degli animali che rientrano nell’ambito di applicazione della presente direttiva, rispetto a quella prevista nella presente direttiva. Prima del 1° gennaio 2013, gli Stati membri informano la Commissione di tali disposizioni nazionali”.


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4 Anmvi Informa SIVAL garantire in ogni modo la tutela del benessere animale. f) vietare gli esperimenti che non prevedono anestesia e analgesia qualora provochino dolore. Questa restrizione esclude esplicitamente la condizione in cui l’anestesia e l’analgesia siano incompatibili o più dolorose dell’esperimento stesso. La necessità di regolare questo tipo di esperimenti era già stata riconosciuta dalla precedente normativa e ribadita nella nuova Direttiva (art. 14). Si tratta di una condizione che può ricorrere nel contesto della ricerca, in particolare nei modelli animali di patologia spontanea o sperimentalmente indotta, o per le prove tossicologiche per somministrazione singola e ripetuta. Se si assume che la soglia del dolore così come definito nella nuova Direttiva sia quella assimilabile all’ infissione di un ago (Art. 5 e 15), qualsiasi trattamento eseguito per via parenterale rientrerebbe automaticamente nella prescrizione, e verrebbe di conseguenza vietato. g) assicurare un sistema ispettivo che garantisca il benessere degli animali da laboratorio, adeguatamente documentato e verificabile, al fine di promuovere la trasparenza, con un numero minimo di due ispezioni all’anno di cui una effettuata senza preavviso. La nuova Direttiva prevede già (Art. 34) la possibilità per l’autorità competente di adattare la frequenza delle ispezioni in base all’analisi del rischio per ciascuno stabilimento, definendone i criteri di analisi e definendo un minimo di frequenza ispettiva (almeno una volta l’anno

per gli utilizzatori di primati e almeno un terzo di tutti gli stabilimenti ogni anno) di cui una proporzione significativa senza preavviso. Un approccio ispettivo risk-based rappresenta la soluzione più razionale e proporzionata in termini di rapporto costo/beneficio soprattutto in condizioni di limitate risorse da parte dell’autorità ispettiva, che peraltro andrebbe chiaramente identificata. Definire una frequenza di ispezione indipendente dal rischio significa non avere in mente l’obiettivo della tutela del benessere animale ma aderire passivamente a un criterio burocratico scollegato dalla realtà dei fatti. h) predisporre una banca dati telematica per la raccolta di tutti i dati relativi all’utilizzo degli animali in progetti per fini scientifici o tecnologici e dei metodi alternativi. La nuova Direttiva prevede espressamente (Art. 54) che gli Stati membri raccolgano e pubblicano, con cadenza annuale, le informazioni statistiche sull’uso degli animali nelle procedure, comprese le informazioni sull’effettiva gravità delle procedure e sull’origine e le specie di primati non umani utilizzati nelle procedure. Va ricordato che tra i compiti del Comitato Nazionale per la protezione degli animali utilizzati a fini scientifici (Art. 49) vi è quello di fornire consulenza alle autorità competenti e agli organismi preposti al benessere degli animali su questioni relative all’acquisizione, all’allevamento, alla sistemazione, alla cura e all’uso degli animali nelle procedure e assicurare la condivisione delle migliori pratiche. Per fare questo, il Comitato non potrà non avvalersi di una banca dati da cui attin-

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gere le informazioni necessarie., magari lavorando a delle modalità di raccolta dei dati stessi un po’ più snelle rispetto a quelle oggi in vigore. i) definire un quadro sanzionatorio appropriato in modo da risultare effettivo, proporzionato e dissuasivo. Questo punto è espressamente previsto (Art. 60) della nuova Direttiva. Non si ravvede quindi la necessità di reiterarlo.

CONFRONTO Come specificato nel preambolo della nuova Direttiva, è necessario favorire il confronto

pubblico sul tema della sperimentazione, ponendo l’accento sulla necessità di bilanciare le esigenze legate alla sensibilità dell’opinione pubblica rispetto all’utilizzo di animali nella sperimentazione con il diritto alla tutela della salute e alla prevenzione e cura delle malattie, che deriva dalla ricerca biomedica. Secondo le sigle firmatarie del comunicato, la nuova Direttiva rappresenta il punto di equilibrio ad oggi migliore possibile: “Vogliamo lavorare - concludono - affinché questo rappresenti il punto di partenza per regole condivise, un momento di unione e non di divisione e inutili polemiche”. ■

Buone pratiche di sperimentazione o svolgimento della sperimentazione clinica dei medicinali veterinari sugli animali e ogni sua modifica dovranno essere autorizzate dal Ministero della salute, secondo le buone pratiche dettagliate dal Decreto del Ministero della Salute 12 novembre 2011. (Buone pratiche di sperimentazione clinica dei medicinali veterinari sugli animali GU n. 291 del 15-12-2011). Il decreto non si appli-

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ca alla sperimentazione finalizzata alla verifica della sicurezza e dell'efficacia dei medicinali veterinari che hanno ottenuto l'autorizzazione all'immissione in commercio in Italia e negli altri paesi membri, ai sensi della direttiva 2004/28/CE. La modificazione dei requisiti e delle procedure richiesti per lo svolgimento della sperimentazione clinica dei medicinali veterinari sugli animali, apportata dal decreto, è finalizzata a ridurre i tempi e i costi e agevolare lo sviluppo di nuovi farmaci veterinari. Sul decreto è stato acquisito il parere della Commissione consultiva del farmaco veterinario, espresso nella seduta del 24 giugno 2009; acquisito anche il parere favorevole della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, espresso nella seduta del 5 maggio 2011. Il decreto disciplina in via legislativa una materia che prima d'ora era stata disciplinata solo da una Circolare del Ministero della salute risalente al 1996. Il provvedimento rientra in una ampia attività regolatoria a cura del Ministero della Salute che sta interessando il medicinale veterinario e aggiorna le procedure di sperimentazione, in conformità alle Linee guida comunitarie di armonizzazione delle procedure applicative Veterinary International Chemical Harmonisation - Good Clinical Practice (VICH GL9 - GCP) del giugno 2000. ■


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6 Osservatorio farmaco Premiscele medicate

Non miscelare con altri medicinali veterinari Chiarimenti sulle premiscele medicate e sull’uso in deroga. Chieste modifiche sugli stampati a Direzione Generale della Sanità Animale e del Farmaco Veterinario ha diffuso una nota riguardante l'etichettatura delle premiscele medicate riportanti la dicitura "Non miscelare con altri medicinali veterinari". Nella nota si richiede alle ditte farmaceutiche "di effettuare per tutte le premiscele autorizzate, per le quali non siano stati presentati studi di compatibilità, l'aggiornamento degli stampati, inserendo la frase in assenza di studi di compatibilità non miscelare con altri medicinali veterinari, in occasione del primo aggiornamento degli stessi o al massimo entro sei mesi”. La richiesta è accompagnata da una serie di precisazioni che riportiamo integralmente.

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L’autorizzazione all’immissione in commercio di un medicinale veterinario è il risultato della valutazione del dossier del medicinale veterinario, che garantisce la qualità, la sicurezza e l’efficacia dello stesso. Il Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto, il foglietto illustrativo e le etichette, parte integrante dell’autorizzazione all’immissione in commercio, sono la sintesi

della valutazione del dossier destinata ai medici veterinari e agli utilizzatori finali. Pertanto soltanto un impiego conforme ai sopracitati stampati assicura che il medicinale veterinario sia sicuro ed efficace.

INCOMPATIBILITÀ Le informazioni sulle incompatibilità del Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto, riguardano qualsiasi incompatibilità chimica o fisica del medicinale veterinario con altri prodotti con i quali esso possa eventualmente essere diluito, miscelato o co-somministrato. Qualora, al momento del rilascio dell’AIC del medicinale veterinario, siano stati presentati studi di compatibilità (chimica-fisica e biologica) con altri medicinali veterinari, supportati da studi completi di sicurezza ed efficacia dell’associazione, al punto 6.2 del Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto ne sarà indicata l’eventuale compatibilità e/o incompatibilità. Nel caso non siano stati effettuati gli studi di compatibilità sopraindicati, ove appropriato, ivi incluse le premiscele, è inserita un’avvertenza “Non miscelare con altri medicinali veterinari”. Questa avvertenza viene applicata per tutte le

premiscele medicamentose, così come per tutti i medicinali veterinari che per forma farmaceutica possano essere miscelati, diluiti o cosomministrati, indipendentemente dal tipo di procedura di autorizzazione impiegata, sia essa nazionale che di mutuo riconoscimento, decentrata o centralizzata. Nel caso delle premiscele, inoltre, gli studi di compatibilità devono tenere conto dell’impiego autorizzato nel Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto e prevedono studi sulla miscibilità e su eventuali incompatibilità chimiche e/o fisiche con i supporti di mangime, e con sostanze normalmente presenti nel mangime, quali additivi, vitamine, minerali, elementi in tracce, leganti, conservanti. Gli studi di compatibilità devono essere effettuati utilizzando i mangimi più comunemente usati per la/e specie di destinazione autorizzata/e. Gli studi richiesti devono essere inerenti al medicinale veterinario nella/e forma/e d'impiego autorizzata/e. Non sono richiesti né accettati studi che riguardano usi non previsti dal Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto, comprese le associazioni non autorizzate con altri medicinali veterinari.

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USO IN DEROGA Qualsiasi impiego di un medicinale veterinario non conforme a quanto riportato sul Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto configura un uso in deroga ai sensi degli articoli 10 e 11 del decreto legislativo n. 193/06, così come è assimilabile ad un uso in deroga la produzione di mangimi medicati con più di una premiscela (produzione in deroga all’art. 3, comma 1 del Decreto legislativo n. 90/93). L’associazione di due o più medicinali veterinari, qualora non autorizzata, ricade nel suddetto uso in deroga, in quanto il medico veterinario sotto la sua responsabilità, avendo valutato che i singoli medicinali veterinari non siano efficaci per curare una determinata affezione di una specie animale, prescrive in deroga una associazione di due o più medicinali veterinari, considerandone un’adeguata posologia basata sulla conoscenza di eventuali interazioni farmacocinetiche e/o farmacodinamiche, tra cui sinergismi o antagonismi, oltre che di adeguati tempi di attesa, come previsto dall’art. 11 del sopra citato decreto. La miscelazione di più premiscele medicamentose, oltre alle valutazioni sovraesposte, deve tenere conto anche di conoscenze sulla miscibilità e delle eventuali incompatibilità chimiche e/o fisiche, oltre che con i supporti di mangime, anche tra i diversi principi attivi e gli eccipienti che compongono i diversi medicinali veterinari. Il Ministero sottolinea che la normativa vigente tiene conto anche delle buone pratiche di fabbricazione, quali eventuali modifiche della qualità attesa di ogni singolo medicinale veterinario in seguito alla miscelazione, stabilità dopo miscelazione, omogeneità e altre caratteristiche. L’utilizzo in deroga di premiscele medicate deve sempre avvenire nel rispetto dell’uso prudente, pertanto il ricorso a tale impiego può essere giustificato solo se frutto di un’attenta valutazione, fatta caso per caso dal veterinario responsabile. Il ricorso sistematico alla prescrizione in deroga di premiscele per alimenti medicamentosi, a prescindere dalla valutazione critica circa possibili alternative terapeutiche e una accurata diagnosi, non è accettabile. Si ricorda inoltre che la mancanza di efficacia di un medicinale veterinario, che giustifichi il ricorso all’uso in deroga sopra descritto, deve essere segnalata al Ministero della salute, come previsto dall’art. 91 del decreto legislativo n. 193/06.

MODIFICHE AGLI STAMPATI Per quanto sopra esposto, la direzione ministeriale ha richiesto alle ditte farmaceutiche di effettuare per tutte le premiscele autorizzate, per le quali non siano stati presentati studi di compatibilità, l’aggiornamento degli stampati, inserendo la frase “In assenza di studi di compatibilità non miscelare con altri medicinali veterinari”, in occasione del primo aggiornamento degli stessi o al massimo entro sei mesi. Nel caso di autorizzazioni rilasciate a seguito di procedure comunitarie, laddove l’avvertenza non sia già presente negli stampati armonizzati, verrà verificata l’applicabilità del suo inserimento in occasione del rinnovo o se possibile di una procedura di variazione. ■

E SI RIBADISCE… onfigurano un uso in deroga, ai sensi degli articoli 10 e 11 del decreto legislativo n. 193/06: • l’impiego di una premiscela non conforme al riassunto delle caratteristiche del prodotto; • l’impiego di una premiscela con altro medicinale veterinario qualora gli stampati della prima riportino l’avvertenza, relativamente alle compatibilità, di non miscelare, oppure le compatibilità della medesima non siano note.

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8 Legale Leggi e diritto

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Investimenti involontari di animali e obbligatorietà dell’azione di soccorso La Cassazione opta per una “quasi-equiparazione” dell’investimento di un gatto con il reato di omissione di soccorso che si applica alle persone di GIAMPAOLO PECCOLO Dipartimento di Scienze Mediche Veterinarie, Università di Bologna nteressante sentenza della III sezione penale della Corte di Cassazione (n. 29543 del 22 luglio 2011) che si è occupata, risolvendolo in modo del tutto innovativo, di un caso molto comune: un gatto investito e un responsabile che non si adopera per prestare all’animale le cure del caso. La Corte ha di fatto rovesciato la pronuncia di primo grado, con cui il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Busto Arsizio aveva dichiarato il non doversi procedere nei confronti dell’automobilista investitrice in ordine al reato di “uccisione di animali”, e giungendo ad affermare che sussiste invece la responsabilità penale della guidatrice. Il fatto accaduto può essere così riassunto: la signora, dopo avere investito accidentalmente un gatto nel corso di una manovra alla guida di un'autovettura, ometteva (precisa la sentenza: “senza necessità né giustificazione alcuna”) di prestare all'animale le dovute cure. Non solo, ma impediva altresì a due passanti di accedere all'interno dell’area privata ove si era verificato l'incidente al fine di recuperare il gatto e trasportarlo presso un veterinario (forse nel timore di doverne sostenere le spese?). Il gatto moriva due giorni dopo. Il G.I.P. aveva ritenuto di non procedere perché le lesioni sono state provocate al gatto in modo del tutto involontario, mentre il comportamento omissivo tenuto successivamente dall’imputata, concretatosi tanto nel mancato soccorso quanto nel rifiuto che altri lo facessero al posto suo, non configura alcuna fattispecie criminosa. Oggettivamente il gatto è morto

dente, sempre in caso di negligenza, l'ammenda scende da 78 a 311 euro. La sentenza che abbiamo visto dimostra che ciò non significa che, qualora dal mancato soccorso derivi la morte dell’animale, non si possa anche incorrere nella sanzione penale che è prevista dall’art. 544 bis c.p. La seconda osservazione riguarda un elemento collaterale che però ha sicuramente avuto un ruolo nella vicenda dell’automobilista lombarda, la cui posizione è stata aggravata dal fatto di aver impedito l’accesso all’area dell’incidente a due passanti, intenzionati a prelevare il gatto investito e trasferirlo al veterinario. Non è immaginabile una condotta simile, se non alla luce del timore che gli intervenuti, conosciute le generalità dell’investitrice, la obbligassero a pagare le spese veterinarie (evidentemente escludendo che i due potessero spingere la loro generosità al punto di farsene carico). È utile ritornare, al riguardo, sulla questione di chi debba farsi carico delle spese mediche in caso di incidente, e cioè se esse tocchino all’investitore/responsabile o a colui che soccorre l’animale investito. È chiaro che il veterinario che accetta un animale nel suo studio ha qua-

le sua ovvia controparte colui che glielo affida. Ed è quindi chi si presenta allo studio veterinario con l’animale in mano che si fa carico in prima istanza delle spese veterinarie. Salvo poi rivalersi sull’effettivo responsabile del danno, che può anche non essere l’investitore ma (ad esempio) il proprietario dell’animale, che non lo ha adeguatamente vigilato. Questa trafila, però, provoca incertezza sul fatto di riavere i denari spesi, il che certo non aiuta coloro che spontaneamente si prestano a soccorrere gli animali investiti. Per questo il nuovo codice della strada individua con precisione due categorie di persone su cui incombe l’obbligo di prestare soccorso agli animali investiti, indipendentemente dalla loro responsabilità o meno nell’incidente: a) l’investitore; b) colui che è coinvolto nell’incidente (non - come si vede - i semplici passanti, che tuttavia “possono” prestare soccorso essi stessi, chiaramente, quando non vi provvedano i primi due). Per tali soggetti, raccogliere l’animale, portarlo al veterinario, farsi carico delle spese in prima istanza non sono optional, ma obblighi precisi. E, a proposito delle spese, si tratta di oneri di cui possono farsi carico le polizze assicurative apposite. Si ripete, l’investitore e il “coinvolto” hanno l’obbligo di soccorrere l’animale indipendentemente dal fatto che l’investimento sia avvenuto con colpa o meno da parte loro. Ciò che è chiaro è che in difetto di soccorso scatta la sanzione amministrativa. Che si aggiunge - come abbiamo visto - alla sanzione penale se dovesse essere che l’omissione di soccorso provoca la morte dell’animale. “Pugno duro contro l’omissione di soccorso anche se si tratta di animali”: potrebbe essere un titolo ad effetto, ma in fondo le cose stanno esattamente così. ■

zione per i propri medici". Le ASL costituiscono uno "strumento attraverso il quale la Regione provvede all'erogazione dei servizi sanitari nell'esercizio della competenza in materia di tutela della salute ad essa attribuita dalla Costituzione" di un più articolato percorso procedimentale che coinvolge a diverso titolo, una pluralità di enti e organismi. Anche la veste di provider non va data per scontata. I giudici osservano infatti che le A-

SL, “analogamente ai possibili organizzatori e produttori di formazione ECM (quali ad es., Università, IRCCS, Ordini), devono essere accreditate” e l'accreditamento può essere revocato, in via temporanea o definitiva nel caso di mancato rispetto delle indicazioni ricevute dall'ente accreditante (Commissione, Regioni, Province). (Corte di Cassazione Sezione Lavoro Civile - Sentenza del 20 ottobre 2011, n. 21817). ■

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solo un paio di giorni dopo, e al momento dell’investimento non era valutabile quali potessero essere le effettive conseguenze. Osserva la Corte che l'evento morte dell'animale (previsto dall'art. 544 bis c.p.: “Chiunque per crudeltà e senza necessità cagiona la morte di un animale è punito…”) può esistere come conseguenza di una condotta sia commissiva che omissiva. Il fatto che la norma non specifichi non significa che debba essere automaticamente esclusa la modalità “omissiva” con cui questo reato può essere commesso. E pertanto la signora in questione è stata condannata per la morte (ergo: l’uccisione) dell’animale, in quanto l’omissione di soccorso, realizzata in proprio ma anche impedendo ad altri di intervenire, è stata determinante per cagionare la morte dell’animale. Il fatto si presta a diverse puntualizzazioni. La prima: da agosto 2011 è entrata in vigore, con il nuovo codice della strada, la norma per cui chi investe un animale da affezione o selvatico ha l'obbligo di soccorrerlo o chiederne il soccorso. In caso contrario la sanzione (amministrativa) va dai 389 ai 1.559 euro. Se non si è direttamente responsabili ma coinvolti nell'inci-

La Asl non è tenuta a organizzare l’aggiornamento Ecm Il dirigente non può lamentare impedimenti alla progressione di carriera sanitari del SSN sono obbligati alla formazione continua, ma cosa succede se la ASL non organizza corsi? La Cassazione ha risposto che gli operatori medici non hanno il diritto di ottenere direttamente dall'ASL di appartenenza la promozione ed organizzazione di iniziative formative e/o di aggiornamento professionale. La condotta della ASL è censurabile solo "ove la stessa abbia, ingiustificatamente, impedito ai medici la partecipazione alle iniziative di formazione continua". Il contenzioso era nato presso la Asl di Asti, dove un medico lamentava di non aver conseguito alcuna progressione in carriera a causa dell'assenza di corsi di aggiornamento, una carenza che l'aveva penalizzato nei concorsi

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banditi per l'accesso alla qualifica superiore. Ma per la Cassazione, in materia di educazione continua in medicina, non c'è stata carenza: "Il comportamento della Asl potrebbe essere legittimamente censurato non già in quanto l'Azienda abbia omesso di predisporre la formazione, bensì solo ove abbia, senza giustificato motivo, impedito al proprio medico di aggiornarsi e, in concreto, di partecipare alle iniziative di formazione continua". Gli artt. 16 e 16-quater del d.lgs. n. 502 del 1992, "non attribuiscono alle ASL alcuna autonoma titolarità", limitandosi queste a partecipare "alla realizzazione del programma di educazione continua in medicina (ECM)", senza prevedere a carico di ogni singola ASL l'obbligo di predisporre e organizzare specifici e determinati corsi di aggiornamento e/o forma-


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Eventi Veterinari

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SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIA SOCIETÀ FEDERATA ANMVI

SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIA SOCIETÀ FEDERATA ANMVI

SEMINARIO REGIONALE SCIVAC LIGURIA IL RISCHIO PERIOPERATORIO Genova 4 Marzo 2012

CORSO REGIONALE DI CITOLOGIA II EDIZIONE Ragusa, 16/18 Marzo 2012

9.30 11.00 11.30

13.00

13.30 14.30

RELATORE Dott. Paolo Franci OBIETTIVI La giornata ha lo scopo di discutere dell’essenza stessa dell’anestesia e cioè, del rischio perioperatorio e della sua minimizzazione. Partendo dalla pratica giornaliera, sarà sottolineata l’importanza di avere sia un medico veterinario che un paziente “preparati” all’anestesia. Il “fare anestesia” necessita di attrezzature, dal funzionamento delle quali, dipende in buona parte la sicurezza dei nostri animali. Tuttavia motivi di ordine economico impongono spesso delle scelte sulla dotazione di ogni struttura. Sarà, quindi, suggerito come investire in maniera coerente con la vocazione della propria struttura, che questa sia un piccolo ambulatorio così come un grande ospedale. PROGRAMMA SCIENTIFICO 8.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze 9.25 Saluto ai partecipanti del Presidente, presentazione del relatore ed inizio

15.30 16.00 17.00 17.30

dei lavori Come quantificare e ridurre il rischio perianestesiologico Pausa Attrezzatura in anestesia veterinaria e riduzione del rischio perioperatorio: di cosa necessito e come faccio a trarre il massimo da ciò che già ho Spazio per eventuale relazione commerciale (nel caso non si svolga la relazione il programma nel pomeriggio sarà anticipato di mezz’ora) Pausa Casi clinici interattivi (L’importanza dell’esame preanestesia e dell’eventuale stabilizzazione perioperatoria del paziente) Pausa Casi clinici interattivi (L’importanza del monitoraggio perioperatorio) Test di valutazione dell’apprendimento e discussione finale Consegna degli attestati di partecipazione e termine della giornata

SEDE Villa Ronco - Via Nino Ronco 31 16149 Genova NON DIMENTICARE DI EFFETTUARE LA PRE ISCRIZIONE ON LINE!! http://registration.evsrl.it/?id=156 PER INFORMAZIONI E ISCRIZIONI Monica Borghisani - Segreteria SCIVAC Tel 0372/40.35.06 - Fax 0372/45.70.91 E-mail: delregionali@scivac.it www.scivac.it

In collaborazione con

GIORNATA DELLA “SOCIETÀ ITALIANA MANAGEMENT VETERINARIO ANMVI “La comunicazione nella pratica professionale veterinaria” Cremona, Palazzo Trecchi, Domenica 4 Marzo 2012 RELATORE Giacomo Volpengo PROGRAMMA SCIENTIFICO 8.30 Registrazione dei partecipanti 9.30 Saluto ai partecipanti e presentazione del corso 9.45 La comunicazione e la relazione come prevenzione dell’errore e come referenza attiva 10.15 La comunicazione efficace ed inefficace. Dalle buone intenzioni ai risultati ottenuti: il dialogo come danza 11.15 Pausa 11.45 Mettere in pratica: le figure geometriche (Esercitazione di gruppo) 12.15 Case history e filmati inerenti alla pratica professionale 13.00 Pausa pranzo 14.00 La comunicazione verbale e non verbale: entrare in rapporto con il cliente (Visione di uno spezzone di film, lezione interattiva teorica ed esercitazione a coppie) 15.00 Dalla competizione alla cooperazione: dalla logica o/o alla logica e/e 15.30 Le posizioni di una comunicazione: il proprio punto di vista, quello dell’altra persona, la posizione osservante (Esercitazione in sottogruppi) 16.00 La relazione come parte integrante dell’atto professionale.

11.30 Citologia dei linfonodi Enrico Bottero 13.00 Pausa pranzo 14.00 Esercitazioni di citologia epatica, osteomuscolare e linfonodi Carlo Masserdotti, Enrico Bottero 18.30 Discussione e termine della giornata Domenica 18 Marzo 2012 9.00 Citologia dell’apparato riproduttivo: testicoli, prostata, vagina Carlo Masserdotti 10.30 Pausa caffè 11.00 Citologia dei versamenti Enrico Bottero 12.30 Citologia fecale e lavaggio bronco-alveolare - Enrico Bottero 13.00 Pausa pranzo 14.30 Citologia del sedimento urinario Carlo Masserdotti 15,15 Pausa caffè 15.30 Esercitazioni citologia apparato riproduttivo, versamenti, sedimento urinario Carlo Masserdotti, Enrico Bottero 17.00 Discussione finale 17.30 Termine della giornata

RELATORI Enrico Bottero, Carlo Masserdotti OBIETTIVI Fornire al partecipante gli elementi di base per l’interpretazione di preparati citologici, come supporto diagnostico nella gestione delle malattie non neoplastiche e neoplastiche dei principali organi ed apparati, con cui il clinico pratico si confronta quotidianamente.

PROGRAMMA SCIENTIFICO Venerdì 16 Marzo 2012 8.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze 9.25 Saluto ai partecipanti del Presidente SCIVAC Sicilia, presentazione dei relatori ed inizio dei lavori 9.30 Metodi di prelievo allestimento e colorazione - Carlo Masserdotti 11.00 Pausa caffè 11.30 Citologia infiammatoria e citologia neoplastica - Enrico Bottero 13.00 Pausa pranzo 14.00 Citologia cutanea infiammatoria Carlo Masserdotti 15.00 Citologia cutanea neoplastica Carlo Masserdotti 16.00 Pausa caffè 16.30 Esercitazione citologia generale e citologia cutanea Carlo Masserdotti, Enrico Bottero 18.30 Discussione e termine della giornata

QUOTE DI ISCRIZIONE Corso a numero chiuso massimo 30 partecipanti Soci SCIVAC € 365,00 (IVA inclusa) Non soci SCIVAC € 605,00 (IVA Inclusa) Scadenza iscrizioni 1° febbraio 2012 Hanno la precedenza i medici esclusi dalla prima edizione del corso ed i soci della Sicilia COMPRESO NELLA QUOTA DI ISCRIZIONE • Pranzi • Coffee Break • Attestati di Partecipazione • Atti su CD PER INFORMAZIONI E ISCRIZIONI Monica Borghisani - Segreteria SCIVAC Tel 0372/40.35.06 - Fax 0372/45.70.91 E-mail: delregionali@scivac.it www.scivac.it

Sabato 17 Marzo 2012 9.00 Citologia epatica Carlo Masserdotti 10.15 Citologia osteomuscolare e del liquido articolare - Carlo Masserdotti 11.00 Pausa caffè

A.N.M.V.I.

16.15 Il tool kit: proposta di strumenti concreti di ausilio all’attività professionale 16.45 Domande e risposte. Conclusioni 17.00 Fine della giornata ISCRIZIONI Le iscrizioni 2012 sono gratuite ed aperte a tutti i medici veterinari. Per motivi organizzativi, i veterinari che intendono presenziare all’incontro, devono compilare ed inviare l'iscrizione on-line collegandosi al sito http://www.anmvi.it/370/domanda-diadesione-incontro-4-marzo-2012 o scaricare ed inviare la scheda tramite fax allo 0372/457091 o mail a: management@anmvi.it. Tale comunicazione, viene intesa come effettiva dichiarazione di partecipazione. Accreditamento ECM non previsto PER INFORMAZIONI Segreteria ANMVI Milena Migliavacca Tel. 0372/403536 - Fax 0372/457091 Email: management@anmvi.it

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SIDEV SOCIETÀ ITALIANA

DI

DERMATOLOGIA VETERINARIA

GESTIONE DELLE OTITI TRAMITE LA DIAGNOSTICA PER IMMAGINI AVANZATA: DALLA DIAGNOSI ALLA TERAPIA Domenica 18 Marzo 2012, Cremona, Palazzo Trecchi 12.30 13.30 14.30 15.15 17.30

P. Buracco Assemblea annuale soci SIDEV Pausa pranzo Qual è la vostra diagnosi? Casi clinici a cura dei soci SIDEV Chiusura dei lavori

ISCRIZIONE L’incontro è gratuito per tutti i soci SIDEV in regola con l’iscrizione 2012. NON è necessaria la pre-iscrizione. Presentarsi in sede congressuale per la registrazione. RELATORI Paolo Buracco, Torino - Giovanni Ghibaudo, Varese PROGRAMMA SCIENTIFICO 8.30 Registrazione dei partecipanti 9.00 Applicazioni pratiche della videootoscopia nella diagnosi e nella terapia delle otiti del cane e del gatto - G. Ghibaudo 10.30 Pausa 11.00 Quando e come la gestione delle otiti diventa di pertinenza del chirurgo: dalla diagnostica per immagini avanzata all’intervento chirurgico -

QUOTE DI PARTECIPAZIONE (COMPRENSIVE DI IVA 21%) Soci SIDEV 2012: GRATUITO Soci SCIVAC: € 90,00 Non soci: € 180,00 PER INFORMAZIONI Segreteria Società Specialistiche SCIVAC Tel. 0372 403509 - Fax 0372 457091 E-mail: socspec@scivac.it


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SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI ESOTICI

PRIMO INCONTRO SIVAE 2012 “AGGIORNAMENTI DI MEDICINA DEGLI ANIMALI ESOTICI” Palazzo Cittanova, Cremona, 3 - 4 Marzo 2012

SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER EQUINI SOCIETÀ FEDERATA ANMVI

CORSO DI MEDICINA INTERNA CON THOMAS DIVERS 23/24 Marzo 2012 - Palazzo Trecchi, Cremona

Igor Camponeschi 17.00 Assemblea dei soci

PROGRAMMA SCIENTIFICO Tutte le relazioni saranno di 25 minuti più 10 di discussione Sabato 3 Marzo 2011 8.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze 9.25 Saluto ai partecipanti del Presidente, presentazione dei relatori ed inizio dei lavori 9.30 Chlamydia psittaci e genotipi nelle specie ornamentali Dania Bilato 10.05 Metodi innovativi per la diagnosi delle clamidiosi aviarie Dania Bilato 10.40 Pausa 11.15 Gestione delle tartarughe del genere Malaclemys Michele Capasso 11.50 La gestione dei rapaci in ambiente controllato Marco Bedin 12.30 Pausa Pranzo 14.00 Tecniche per l’esecuzione del blocco del plesso brachiale negli uccelli Dario D’Ovidio 14.35 La fluidoterapia nella pratica clinica degli animali esotici Daniele Petrini 15.10 Le patologie respiratorie del coniglio Carlo Paoletti 15.45 Pausa 16.15 Una Diagnosi per due

Domenica 4 Marzo 2011 9.00 Il canarino come Pet: Medicina e chirurgia Diego Catarossi 9.35 Le patologie nutrizionali nei rettili Stefano Cusaro 10.10 Pausa 11.00 Serpenti: Parassiti o pseudoparassiti? Simone Rota 11.35 Gestione e riproduzione dello Xenopus laevis Cristiano Papeschi 12.10 Discussione finale 12.30 Consegna degli attestati di partecipazione e termine dell’evento ISCRIZIONE L’incontro è gratuito per tutti i soci SIVAE in regola con l’iscrizione 2012. Non è richiesta la preiscrizione. Gli interessati devono registrarsi direttamente in sede d’incontro presentandosi alle ore 08.30 presso la segreteria. Gli organizzatori dell’evento si impegnano a rispettare il programma pubblicato che rimane suscettibile di variazioni per cause di forza maggiore. È proibito filmare o fotografare le presentazioni dei relatori. L’ISCRIZIONE COMPRENDE: • Atti delle relazioni in formato carteceo • Attestato di frequenza • 1 light lunch INFORMAZIONI Segreteria SIVAE - Elisa Feroldi Tel. 0372 40.35.00 Fax 0372 45.70.91 E-mail: info@sivae.it www.sivae.it www.scivac.it

A.N.M.V.I. ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI

In collaborazione con

SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA REDDITO

ASSOCIAZIONE ITALIANA VETERINARIA MEDICINA PUBBLICA

18.00 Termine del primo giorno

RELATORE THOMAS DIVERS DVM, DACVIM, DACVECC, Cornell University Ithaca, NY (USA) PROGRAMMA Venerdì 23 Marzo 2012 8.30 Registrazione dei partecipanti 9.30 Aggiornamenti in medicina interna degli equini 10.15 Disordini addominali nel cavallo e nel puledro - Analisi di casi clinici 1. Peritonite primaria acuta 2. Colite conseguente ad una reazione avversa ai farmaci 11.15 Coffee break 11.45 Disordini addominali nel cavallo e nel puledro - Analisi di casi clinici 3. Insufficienza epatica in un cavallo adulto 4. Perdita di peso e ipoproteinemia in un cavallo adulto 12.45 Pausa pranzo 14.00 Disordini addominali nel cavallo e nel puledro - Analisi di casi clinici 5. Diarrea emorragica acuta in un puledro di 3 giorni 6. Insorgenza acuta di sudorazione, ottundimento del sensorio ed oliguria in un cavallo da corsa 15.00 Leptospirosi equina 15.45 Coffee break 16.15 Disordini cardiaci e respiratori nel cavallo e nel puledro Analisi di casi clinici (Prima parte) 1. Perdita di peso, febbre, aumento della frequenza respiratoria e proliferazione ossea in un cavallo 2. Un caso di tosse e disfagia in un cavallo adulto 3. Calo del rendimento e suoni cardiaci “singolari” in un cavallo da competizione

Sabato 24 Marzo 2012 9.00 L’impiego razionale degli antibiotici nella clinica equina 9.45 Disordini cardiaci e respiratori nel cavallo e nel puledro Analisi di casi clinici (Seconda parte) 4. Febbre da trasporto in un cavallo 5. Marcato sforzo respiratorio in un puledro di 2 mesi 6. Colica e sudorazione in una fattrice in post partum e disfagia nel puledro 11.15 Pausa caffè 11.45 Casi neurologici (Prima parte) 1. Difficoltà ad alimentarsi in un cavallo in miniatura 2. Andatura anormale in un cavallo di 12 anni 12.45 Pausa pranzo 14.00 La Malattia di Lyme negli equini 14.45 Casi neurologici (Seconda parte) 3. Un cavallo di 13 anni con insorgenza acuta di paralisi del facciale in seguito a pareggio dentario 15.15 Terapia medica dei disordini cutanei e muscolari 1. Febbre, edema declive e malattia cutanea generalizzata in un cavallo 2. Caso di ferita infetta in un cavallo 3. Comparsa acuta di febbre e gonfiore del collo a seguito di un’iniezione 17.00 Termine del corso e consegna attestati QUOTE DI PARTECIPAZIONE: Termine Iscrizioni: 10 Febbraio 2012 Quote di iscrizione: Soci SIVE € 400,00 (IVA inclusa) Non soci SIVE € 600,00 (IVA inclusa) Numero massimo di partecipanti: 36 Lingua: Inglese è prevista la traduzione LA QUOTA COMPRENDE • Traduzione Inglese-Italiano • Coffee break • Lunch • Esercitazioni interattive con pc per ogni partecipante • Attestati di Partecipazione • Atti delle relazioni

PER INFORMAZIONI Monica Borghisani - Segreteria SIVE Tel. 0372/40.35.02 - Fax 0372/45.70.91 E-mail: info@sive.it - www.sive.it

C O R S I P R AT I C I

FORMAZIONE PER L’ISPEZIONE ACCREDITATA ASSOCIAZIONE ITALIANA VETERINARIA MEDICINA PUBBLICA

SEGRETERIA SCIENTIFICA ED ORGANIZZATIVA SIVAR - Paola Orioli - Via Trecchi, 20 - Cremona Tel. 0372 - 40.35.39 - Fax 0372 - 40.35.54 E-mail: info@sivarnet.it Website: www.sivarnet.it

12/13 Marzo 2012 - Cremona, Centro Studi E.V. Il sistema dei controlli: competenze, organizzazione e strumenti 14/15 Maggio 2012 - Cremona, Centro Studi E.V. La difesa delle derrate e la prevenzione delle infestazioni 25/26 Settembre 2012 - Cremona, Centro Studi E.V. Le verifiche ispettive ufficiali secondo il pacchetto igiene e la normativa vigente 13/14 Novembre 2012 - Cremona, Centro Studi E.V. La valutazione della shelf-life ed il ranking di rischio degli alimenti

PER OGNI EDIZIONE RICHIESTO ACCREDITAMENTO PER 15 CREDITI FORMATIVI

in collaborazione con

Corso per Valutatore dei Sistemi di Gestione Qualità dell’Autorità competente per la Sicurezza alimentare (ASL, Regioni) UNI EN ISO 19011/2003, Reg. CE n. 882/2004, UNI EN ISO 9001/2008 19-23 Marzo 2012 - Cremona 16-20 Aprile 2012 - Roma Il corso si propone di formare un professionista in grado di svolgere verifiche ispettive (audit) secondo le indicazioni fissate dalle linee guida UNI EN ISO 19011, avendo come punto focale il Regolamento CE n. 882/2004 e la norma di riferimento UNI EN ISO:2008. Termine di iscrizione: 20 febbraio 2012

PER INFORMAZIONI Segreteria AIVEMP Tel. 0372/40.35.41 Fax 0372/40.35.40 Email: segreteria@aivemp.it Website: www.aivemp.it


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Attualità scientifica Vet Journal

Allo studio un farmaco per limitare le lesioni midollari secondarie nel cane

Acidosi nel vitello diarroico: un diagramma diagnostico rapido in campo

Al via negli USA un progetto di ricerca su un inibittore della metalloproteinasi di matrice-9

di MARIA GRAZIA MONZEGLIO n farmaco sperimentale che limita le lesioni midollari secondarie ad alcuni traumi spinali nel cane è in corso di studio presso la University of California, San Francisco (UCSF) e il Texas A&M College of Veterinary Medicine & Biomedical Sciences. Lo studio potrebbe essere utile anche per i traumi spinali nell’uomo. Il farmaco si è già dimostrato efficace nel topo. Ora se ne valuterà l’efficacia nei cani con lesioni midol-

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lari secondarie a ernia discale toracolombare in soggetti di razza Bassotto, Beagle e Corgi. Il nuovo trattamento non ha come obiettivo il ripristino delle vie nervose spinali lesionate, bensì di ridurre le lesioni secondarie al trauma spinale. La maggior parte delle lesioni spinali induce una cascata di reazioni che collettivamente danneggiano le cellule e le vie nervose circostanti, contribuendo ai deficit funzionali tra cui quelli degli arti posteriori come la paralisi. Tale cascata è caratterizzata da tumefazione ed emorragia e conduce a ulteriore distruzione cellulare nelle ore e nei giorni successivi al trauma. In precedenza, gli autori avevano mostrato come il blocco dell’attività di una proteina che aumenta in seguito ai traumi spinali favorisse la guarigione dai traumi spinali nel topo. Tale proteina, la metalloproteinasi di matrice-9, danneggia le vie nervose scatenando la reazione infiammatoria locale. Nel nuovo studio, i cani trattati chirurgicamente verranno sottoposti a iniezioni di un farmaco sperimentale chiamato GM6001, un inibitore generale della metalloproteinasi di matrice-9, e in seguito sottoposti a riabilitazione. Precedenti studi avevano mostrato che il movimento può essere preservato se rimangono intatte il 18-20% delle fibre nervose midollari. ■

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Utile per differenziare tra quadri gravi e non, sulla base dei segni clinici no studio prospettico cross-sectional ha inteso sviluppare un diagramma diagnostico per la valutazione rapida in campo della gravità dell’acidosi nei vitelli con diarrea. Si includevano 148 vitelli di razza Piemontese (38 vitelli negli esperimenti preliminari, 83 vitelli affetti da diarrea e 27 vitelli sani di controllo nell’esperimento primario). Si effettuava l’esame clinico e si compilava una cartella standard di raccolta dei dati per ogni soggetto. Si prelevavano campioni ematici da sottoporre alla valutazione dell’equilibrio acido-basico e alla determinazione di CBC, elettroliti e proteine totali. L’acidosi metabolica grave (valore dell’eccesso di basi più negativo di -10 mmol/L) era associata a stato mentale alterato, riflesso di suzione ritardato o assente, postura o andatura anomale, enoftalmo e mucose orali fredde. I segni clinici associati all’acidosi metabolica grave venivano collocati in una griglia al fine di creare un diagramma diagnostico. La sensibi-

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lità e la specificità del diagramma per l’identificazione dell’acidosi metabolica grave erano rispettivamente pari all’88 e al 79%. L’utilizzo del diagramma diagnostico, concludono gli autori, può essere d’aiuto per la differenziazione tra quadri gravi e non gravi di acidosi sulla base dei segni clinici. “Development of a diagnostic diagram for rapid field assessment of acidosis severity in diarrheic calves” Bellino C, Arnaudo F, Biolatti C, Borrelli A, Gianella P, Maurella C, Zabaldano G, Cagnasso A, D’Angelo A. J Am Vet Med Assoc 2012 Feb 1; 240(3):312-6. ■

Il timoma nel coniglio Più comune di quanto ritenuto. Elevata la mortalità perioperatoria l timoma viene segnalato raramente nel coniglio e la letteratura ne descrive pochi casi. Uno studio ha rivisto le cartelle cliniche dei conigli d’affezione visitati nel corso di 3 anni per identificare i casi in cui era stata diagnosticata una massa mediastinica. L’esame citologico e/o istopatologico rivelava la presenza di un timoma in tutti i conigli con masse mediastiniche (n=13). I soggetti affetti da timoma presentavano sintomi quali

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dispnea (76,9%), intolleranza all’esercizio (53,9%) ed esoftalmo bilaterale (46,2%). In 7 soggetti il timoma veniva asportato chirurgicamente. Due conigli venivano trattati in maniera conservativa e 4 venivano soppressi a causa delle cattive condizioni cliniche. I due conigli sottoposti a chirurgia venivano soppressi 6-34 mesi più tardi. Le masse mediastiniche sembrano essere più frequenti di quanto precedentemente ritenuto in questa specie, osservano gli autori e sono primariamente costituite da ti-

momi, piuttosto che da linfomi timici. L’esame citologico dei campioni prelevati per ago aspirato ecoguidato rappresenta una metodica diagnostica accurata per l’identificazione del timoma nel coniglio. A causa dell’elevato tasso di mortalità perioperatoria, si raccomanda una cura perioperatoria intensiva e un ambiente poco stressante, affinché la toracotomia abbia esito positivo. (M.G.M.) “Thymomas in Rabbits: Clinical Evaluation, Diagnosis, and Treatment” Künzel F, Hittmair KM,

Hassan J, Dupré G, Russold E, Guija de Arespachochaga A, Fuchs-Baumgartinger A, Bilek A. J Am Anim Hosp Assoc. 2012 Jan 19. ■

CISTOTOMIA: QUALE SUTURA? Uno studio retrospettivo ha confrontato le complicazioni a breve termine nei cani e nei gatti sottoposti a ricostruzione della cistotomia mediante sutura in doppio strato introflettente (Gruppo I) oppure sutura in monostrato giustapponente (Gruppo A). Tra i 144 cani e gatti di proprietà inclusi nello studio, 2 sviluppavano deiscenza e uroaddome dopo la sutura della cistotomia: 1 del gruppo A e 1 del gruppo I. Tra i soggetti del gruppo A, 29 su 79 (37%) sviluppavano complicazioni minori come ematuria e disuria. Tra i soggetti del gruppo I, sviluppavano le stesse complicazioni 33 animali su 65 (50%). I soggetti dei due gruppi non differivano significativamente per quanto riguarda la prevalenza di complicazioni minori o mag-

giori. La durata media dell’ospedalizzazione era di 4,1 giorni e non variava significativamente tra i due gruppi. La sutura in monostrato giustapponente si rivelava sicura ed efficace, concludono gli autori, ed era associata a un rischio minimo di stillicidio di urina e un tasso di complicazioni a breve termine del 37%. Questa tecnica di sutura può quindi essere consigliata per un utilizzo clinico, concludono, poiché la tecnica in doppio strato introflettente non offriva vantaggi evidenti. (M.G.M.) “Comparison of short-term complication rates between dogs and cats undergoing appositional single-layer or inverting double-layer cystotomy closure: 144 cases (1993–2010)” ThiemanMankin KM, Ellison GW, Jeyapaul CJ, Glotfelty-Ortiz CS. J Am Vet Med Assoc. 2012 Jan 1; 240 (1): 65-8.


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SIVAE Dalle Associazioni

VETERINARIA 3 | 2012

rale Protezione della natura e del Mare, Renato Grimaldi, e dal Capo del Corpo Forestale dello Stato, Cesare Patrone. Trasmesso per conoscenza a SIVAE nei giorni scorsi, il documento è stato formalmente adottato dalla DG e dal CFS a dicembre 2011.

Testudo, dal 1°gennaio marcatura con radiosegnalatore Nuove disposizioni dal Ministero dell’Ambiente e dal Corpo Forestale dello Stato

IDENTIFICAZIONE ANIMALE DI COMPETENZA VETERINARIA

ista l’esigenza del CITES di pervenire ad un sistema di identificazione individuale e permanente degli esemplari delle specie appartenenti al genere Testudo, di età inferiore ai cinque anni - in sostituzione del metodo di riconoscimento fotografico, con ripetizione annuale, attualmente in uso - e visto che sono disponibili sul libero mercato micro-trasmettitori di ridotte dimensioni idonei ad una applicazione su esemplari giovanili di tali specie, la Direzione Generale della Protezione della Natura e del Mare ha stilato nuove disposizioni per la marcatura di esemplari vivi del genere Testudo spp.

V

LE NUOVE DISPOSIZIONI Anche in seguito al parere favorevole del Ministero della Salute e della Commissione Scientifica della CITES, dal 1 gennaio 2012, la marcatura con radiosegnalatore dovrà essere effettuata entro il primo anno di vita, previo inserimento da parte di un “professionista abilitato”. Dalla stessa data, il rilascio dei certificati è subordinato alla applicazione del radiosegnalatore a microcircuito non modifica-

bile. I certificati con foto marcatura dovranno essere sostituiti alla scadenza con un nuovo certificato da richiedersi al Servizio CITES territorialmente competente, previo inserimento del radiosegnalatore. Le denunce di nascita in cattività si intendono acquisite, in via definitiva, da parte dei Servizi CITES del Corpo Fo-

Organizzato da

restale dello stato e delle Regioni a statuto Speciale e delle Province autonome abilitate, solo a seguito della formale comunicazione degli estremi della marcatura. Il documento “Marcatura con radiosegnalatore a microcircuito” di esemplari di specie del genere Testudo è firmato dal Direttore Gene-

Anche il Ministero della Salute si è espresso favorevolmente al riconoscimento individuale di queste specie ribadendo l’esclusiva competenza del medico veterinario per quanto riguarda l’applicazione del microchip. La nota del Ministero è in risposta alla richiesta avanzata dall’Associazione Tarta Etruria sulla possibilità di utilizzare microchip di ridottissime dimensioni per l’identificazione di piccoli di tartarughe appartenenti al genere Testudo ed altri animali di piccole dimensioni. La Direzione Generale della Sanità Animale e del Farmaco Veterinario “condivide pienamente la necessità di identificare tali soggetti anche ai fini della tutela delle loro condizioni sanitarie”. La nota ministeriale, firmata a dicembre e recapitata per conoscenza a SIVAE, aggiunge che “il loro riconoscimento individuale risulta utile anche durante l’accertamento di reati prodotti nei loro confronti”. L’apposizione del microchip “è di specifica competenza dei medici veterinari, i quali tutelando la salute e il benessere dell’animale, dopo averne accertata l’idoneità fisica, lo marca basandosi sulle caratteristiche anatomiche specie-specifiche e sulle diverse dimensioni del soggetto secondo le classi di età”. ■

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14 Dalle Associazioni SIVAE

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La facoltà di Torino non ha autorizzato la clinica mobile Prestazioni agli ornitologi? Il Prof. Biolatti risponde ad ANMVI e SIVAE ulla presenza di strutture veterinarie mobili durante il 47° Campionato Italiano di Ornitologia, il Professor Bartolomeo Biolatti, Preside della Facoltà di Medicina Veterinaria di Torino, ha risposto all’ANMVI e alla SIVAE sottolineando che l'invio della

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struttura mobile non è stato autorizzato dalla Presidenza della Facoltà di Medicina Veterinaria di Torino. Il Presidente Marco Melosi e il Vice Presidente con delega agli esotici, Lorenzo Crosta, chiedevano chiarimenti su autorizzazioni, controlli e concorrenza, ritenendo "inaccettabile" che si consentisse lo svolgimento di at-

tività "non autorizzate, in palese concorrenza sleale". I servizi offerti dalla struttura non avevano nessuna attinenza con il contesto di una mostra, "dove non si svolge attività didattica universitaria e dove non si possono ricavare spazi per attività lucrative, a costi al di sotto del mercato, in spregio ad ogni buona norma di rispetto deontologico verso colleghi

che esercitano nel settore in osservanza delle regole sanitarie, concorrenziali e deontologiche". Premesso che la legge italiana non contempla le cliniche mobili per lo svolgimento di prestazioni medico veterinarie, ma solo l'utilizzo di mezzi per consentire il trasferimento dei pazienti presso una struttura veterinaria fissa autorizzata, nella nota rivolta al Prof. Biolatti si chiedeva "se la struttura mobile utilizzata a Pordenone abbia ottenuto una autorizzazione sanitaria e, in caso positivo, in base a quale norma di legge, tenuto conto che - ad oggi - non sono normate nemmeno le "ambulanze veterinarie" per le quali si attende un decreto a cura del Ministero dei Trasporti". Il Professor Biolatti chiarisce che in qualità di Preside, "non ha autorizzato l'invio della Clinica Mobile alla Fiera ornitologica di Pordenone nei giorni 17 e 18 dicembre 2011". Inoltre, "allo stato attuale non esistono accordi ufficiali tra la Facoltà /Dipartimenti di Medicina Veterinaria di Torino e la FOI". Il Prof Biolatti conclude che "l'eventuale partecipazione di nostri docenti all'evento di Pordenone è avvenuta a titolo personale". La nota dell'ANMVI era indirizzata anche alla FOI (Federazione Ornicoltori Italiani) e agli Ordini veterinari di competenza. Dalla prima non è giunto riscontro, ai secondi resta affidata la valutazione sull'operato dei docenti e dei medici veterinari anche alla luce dell'odierna comunicazione della Presidenza di Facoltà.

LA LEGGE La legge 29 luglio 2010, n. 120, consente l'uso del dispositivo acustico supplementare di allarme e del dispositivo supplementare di segnalazione visiva a luce lampeggiante blu, tra gli altri, ai conducenti delle autoambulanze e dei mezzi di soccorso anche per il recupero degli animali o di vigilanza zoofila. Ma non prima dell’emanazione di un decreto che definisca i requisiti delle ambulanze veterinarie, intese come mezzi di soccorso. Il decreto, annunciato sotto forma di regolamento di attuazione, consentirà la piena e concreta applicazione del nuovo Codice della Strada, contemperando l'esigenza di assicurare una efficace tutela del benessere animale con il preminente interesse, costituzionalmente tutelato, di garantire l'incolumità pubblica e la sicurezza della circolazione stradale. Ma non si tratterà in nessun caso di strutture veterinarie mobili. ■


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Abuso di professione Attualità

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Un chiropratico per animali alla Facoltà di Milano L’ANMVI ha chiesto chiarimenti alla Presidenza Geert Meersseman, consapevole del disagio che possono soffrire, ha istituito un servizio gratuito di chiropratica per animali alla Facoltà di Veterinaria dell’Università Statale di Milano. Ogni mercoledì, in Via Ponzio 7, al reparto di Radiologia grandi animali dalle ore 10.30 alle 12.30, visita numerosissimi pazienti in disciplinata fila per ricevere le sue cure e quelle del figlio Luc”. È quanto riporta La Provincia di Varese, in un articolo in cui Meersseman dichiara che “una visita accurata può verificare la necessità di un eventuale trattamento di norma totalmente indolore”. «Negli anni ’90 - dice -, il professor Addis, cattedratico della facoltà di Veterinaria, mi ha invitato ad applicare la chiropratica sugli animali. All’inizio, si trattava di casi molto particolari, ma pian piano il discorso si è allargato a una ricerca su casi comuni nel tentativo di formare una vera e propria casistica», spiega lo specialista. Non è sempre facile comprendere la natura del disagio provato dagli animali domestici, che possono assumere atteggiamenti inconsueti per caratteri normalmente docili e affettuosi: per esempio, possono dimostrarsi improvvisamente infastiditi dall’accarezzamento della schiena, oppure assumere posture o deambulazione anomale, fino a ringhiare o emettere lamenti per il dolore». Fondamentale è la conoscenza di abitudini e carattere da parte del proprietario e una visita accurata può verificare la necessità di un eventuale trattamento di norma totalmente indolore. “Il chiropratico non manipola, ovvero non forza un’articolazione al di là del limite fisiologico, bensì prende un’articolazione non allineata e la riporta dentro il normale spazio fisiologico, proprio perché non manipola, ma aggiusta”, puntualizza Meersseman. L’ANMVI ha scritto al Preside della Facoltà di Medicina Veterinaria chiedendo spiegazioni qualora quanto riportato dalla stampa corrisponda al vero. Quanto a Geert Meersseman, l’ANMVI provvederà ad interessare chi di competenza in relazione alle affermazioni riportate sul suo sito: “Da circa 15 anni il dottor Geert svolge la sua attività di chiropratico anche su cani, gatti e cavalli ottenendo dei risultati sorprendenti”.

ATTO MEDICO VETERINARIO Di seguito la definizione di "atto medico veterinario" deliberata dalla Fnovi, nella quale rientrano le attività di chiropratica e fisiatria in generale sugli animali: “Si definiscono atto medico veterinario le attività compiute, nel rispetto dei valori etici e deontologici, con l'obiettivo di mantenere e promuovere la salute e il benessere degli animali; tutte le attività di prevenzione delle malattie degli animali; tutte le procedure diagnostiche, terapeutiche - comprese le medicine complementari - e riabilitative; le attività relative alla protezione dell'uomo dai rischi e dai danni derivanti dalle malattie degli animali, dal consumo di prodotti di origine animale con riguardo all'intera filiera produttiva; attività finalizzate alla sicurezza alimentare; le certificazioni e le prescrizioni relative a tutti

gli atti sopradescritti. Le attività definite come atto medico veterinario sono di competenza dei medici veterinari iscritti agli Ordini professionali. Il Medico veterinario è responsabile di ogni atto medico eseguito direttamente o sotto la sua supervisione e/o prescrizione”.

LA CHIROPRATICA La chiropratica non è una disciplina riconosciuta in campo umano, apparentata da alcuni alle medicine alternative. Esistono proposte di legge per il suo riconoscimento come professione sanitaria primaria e per la creazione di uno specifico albo pro-

fessionale. Ad ogni modo non essendo prevista nel curriculum di studi del medico alcuna formazione per le terapie sugli animali e non essendo conseguita alcuna abilitazione di Stato, l’esercizio di tali pratiche sugli animali è configurabile come abuso di professione a prescindere. ■


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16 Attualità Equidi

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Sospesa l’ordinanza sulle manifestazioni equestri Accolti i ricorsi di ENGEA e SEF l TAR del Lazio ha sospeso fino al 30 maggio l'Ordinanza 21 luglio 2011 del Ministero della Salute. Il provvedimento concerne la disciplina di manifestazioni popolari pubbliche o private nelle quali vengono impiegati equidi, al di fuori degli impianti e dei percorsi autorizzati.

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Dubbi sul ricorso allo strumento legislativo dell'Ordinanza, anche se emanata in forza del DM 1 aprile 2010. Inoltre, nella formulazione "non appare definibile l'ambito delle manifestazioni cui risulterebbe applicabile" il provvedimento stesso. Secondo il TAR, ad un primo esame "appare sussistere il fumo boni juris", poiché "non risulta dimostrata la

circostanza che l'amministrazione non abbia potuto provvedere con gli strumenti ordinari a disciplinare la materia oggetto del ricorso, nel periodo di vigenza della precedente ordinanza contingibile e urgente del 2009". Il ricorso è stato presentato da ENGEA (Ente nazionale guide equestri) e SEF (Scuola Equestre di formazione) contro il ministero del-

la Salute e nei confronti della FISE. Il TAR del Lazio ne dibatterà il contenuto il 30 maggio prossimo per la trattazione di merito. La sospensiva è stata depositata il 6 dicembre 2011. ■

FISE: IL CAVALLO UN ATLETA A TUTTI GLI EFFETTI ’ assemblea straordinaria della FISE ha "mutato gli orizzonti dell'attività equestre in Italia". Il Presidente federale Andrea Paulgross annuncia gli esiti della convocazione di dicembre come "la prova che la FISE ha scelto di darsi una grande riforma di struttura, spinta dalla precisa volontà di aggiornare l'attività ai tempi, alle necessità, alle esigenze registrate dal nostro mondo". Cambia lo statuto federale, con modifiche strutturali di grande rilievo, votate con l'appoggio pressoché totale dei partecipanti all'assemblea e che ora passeranno al vaglio del CONI per la definitiva approvazione. Gli esperti della Federazione hanno lavorato mesi, per portare all'attenzione dell'assemblea le modifiche ispirate da un lato dagli impegni assunti con l'Antitrust e con il CONI, dall'altro dalle effettive esigenze di una realtà da rinnovare nelle regole e nei contenuti. Il risultato è dato da "innovazioni tese a modificare strutturalmente il movimento degli sport equestri". Le modifiche "garantiscono - dichiara il Presidente - la base più seria per estendere il nostro lavoro sui territori, dando concretezza ai cambiamenti appena varati e illustrandone nel dettaglio le molteplici positive ricadute sul nostro movimento". Viene di fatto introdotto il professionismo, chiave di volta per avviare altre fondamentali riforme; il cavallo diventa atleta a tutti gli effetti; l'attività sportiva e in generale la pratica dell'equitazione viene codificata con grande chiarezza e risolvendo tutta una serie di incertezze sulla base della sentenza pronunciata dall'Antitrust (la FISE è l'unica organizzazione a poter organizzare a livello agonistico le discipline riconosciute dalla FEI: salto, dressage, completo, endurance, volteggio, attacchi, reining, paralimpica); viene varato ufficialmente il Board dei proprietari, che recupera alla struttura federale una figura-chiave del mondo equestre, passaggio fondamentale per definire il nuovo ruolo del cavallo-atleta, di grandissima importanza anche sul fronte fiscale; uno degli stessi proprietari siederà presto nel consiglio federale proprio in rappresentanza dei cavalli. La svolta avrà " una ricaduta di grande rilievo sotto il profilo organizzativo, sportivo, economico e, come detto, fiscale. I cambiamenti migliorano oggettivamente la vita associativa dei circoli, semplificano le diverse espressioni dell'attività equestre, proiettano la federazione verso le nuove importanti riforme che riguardano lo sport, principalmente il rilancio del salto ostacoli attraverso il Progetto "Scuderie".

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Stagione della prevenzione 2012 Per tutto il mese di marzo visite gratuite per cani e gatti er il settimo anno consecutivo, Hill’s Pet Nutrition, insieme all’Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani (ANMVI), con il patrocinio della Federazione Nazionale Ordini Veterinari (FNOVI), promuove per tutto il mese di marzo la Stagione della Prevenzione, iniziativa che offre la possibilità ai proprietari di cani e gatti di tutta Italia di far visitare gratuitamente il proprio animale. La visita gratuita, che consiste in un esame generale senza l’utilizzo di strumenti, offerta dai Medici Veterinari, ha l’obiettivo di stabilire lo stato di salute dell’animale ed, eventualmente, verificare la necessità di successivi esami più specifici. Ancora una volta, Stagione della Prevenzione ribadisce l’importanza della prevenzione come elemento cardine per la salute e il benessere degli animali e degli umani che li circondano e conferma il proprio impegno nell’opera di sensibilizzazione di medici veterinari e proprietari sul problema dell’obesità nei cani e gatti. Questo si traduce in un invito a una maggiore attenzione del proprietario nei confronti del proprio pet, affidandosi regolarmente alla consulenza del Medico Veterinario e basandosi su un’alimentazione corretta. “Siamo molto contenti di essere arrivati alla settima edizione di Stagione della Prevenzione. Grazie ad essa, con la collaborazione di migliaia di medici veterinari, siamo riusciti nel corso di questi anni a far visitare gratuitamente decine di migliaia di cani e gatti e a perseguire la mission di Hill’s di prolungare lo speciale rapporto che si crea tra il proprietario e il proprio animale. Nell’edizione 2011, grazie alla partecipazione di oltre 3.600 medici veterinari di tutta Italia, abbiamo effettuato 23.000 visite gratuite. Oltre il 70% degli animali visitati non ha mostrato patologie a conferma di come la cultura della prevenzione sia la strada giusta da perseguire per avere animali sani e una sana società” ha affermato Stefano Roserba, Direttore Marketing di Hill’s Pet Nutrition Italia. “Stagione della Prevenzione nasce con il chiaro intento di coinvolgere il proprietario a prendersi cura del proprio pet: esortandolo a portare il proprio cane o gatto regolarmente dal medico veterinario, ad alimentarlo nella maniera corretta e, soprattutto, ad amarlo come parte integrante della famiglia. Hill’s Pet Nutrition lo fa quotidianamente attraverso la ricerca e lo sviluppo di alimenti più appropriati ad ogni specifico bisogno dell’animale, e attraverso un impegno costante teso a diffondere l’importanza della cura e della prevenzione come riflesso di una necessità sociale non trascurabile. Il nostro impegno, grazie all’ormai consolidata alleanza in Italia con ANMVI e il patrocinio di FNOVI, raggiunge la sua massima espressione durante il mese di Stagione della Prevenzione.” Marco Melosi, Presidente di ANMVI, ha sottolineato: “La prevenzione veterinaria è un traguardo culturale a tre: proprietario, animale e medico veterinario. Per il tramite dell’animale, il medico veterinario entra in relazione con la Società e agisce sui suoi diritti e sui suoi bisogni, diventando un mediatore imprescindibile del rapporto uomo-animale. Questo traguardo culturale va di pari passo con il progressivo innalzamento della considerazione etica e giuridica dell’animale e delle conoscenze scientifiche. Il medico veterinario, che per Stagione della Prevenzione si è reso disponibile ad effettuare visite gratuite, è un

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consulente prezioso per gettare le basi di un rapporto duraturo con l’animale”. Gaetano Penocchio, Presidente FNOVI, ha affermato: “In un quadro economico sfavorevole dove i proprietari degli animali sono spesso costretti a ridurre o contenere le spese conseguenti alla gestione degli animali familiari, Hill’s e i medici veterinari italiani, con Stagione della Prevenzione, rivolgono ai cittadini un messaggio di salute e confermano, ancora una volta in questa settima edizione,

l’impegno a favore della tutela del benessere degli animali. Prevenire non è altro che promuovere l’educazione alla salute, amare la vita, se stessi e i nostri animali”. Il successo di Stagione della Prevenzione nel creare, supportare e diffondere la cultura del controllo sanitario è testimoniata dal progressivo incremento delle adesioni, sia da parte dei medici veterinari, che nell’edizione 2011 sono stati oltre 3.600 con un incremento dell’11% rispetto al 2010, sia da par-

te dei proprietari degli animali da compagnia, che hanno sottoposto a visita di controllo ben 23.000* esemplari. Collegandosi al sito www.stagionedellaprevenzione.it, è possibile identificare il nominativo del medico veterinario più comodo per prenotare ed effettuare, per tutto il mese di marzo, la visita di controllo gratuita. ■


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18 Calendario attività Dal 23 febbraio al 31 marzo Per visualizzare i programmi degli eventi di tutte le società clicca su www.evsrl.it/eventi

23 FEB 24-26 FEB 25-26 FEB 25-26 FEB 26 FEB 29 FEB - 3 MAR

SEMINARIO NAZIONALE SIVAR CONGRESSO SIVE IN COLLABORAZIONE CON BLACKSMITH CON IL PATROCINIO DI SIPE INCONTRO SINVET

CORSO SCIVAC Ultimi posti disponibili INCONTRO REGIONALE SCIVAC MARCHE

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC Ultimi posti disponibili INCONTRO REGIONALE SCIVAC LIGURIA

4 MAR

INCONTRO ANMVI / SIMV IN COLLABORAZIONE CON SCIVAC

4 MAR 9 - 10 MAR 10 MAR 10 - 11 MAR 10 - 11 MAR 10 - 11 MAR 11 MAR 12 - 13 MAR 15 - 17 MAR 15 - 17 MAR 16 - 18 MAR 18 MAR 18 MAR 19 - 23 MAR 23 - 25 MAR 23 MAR 23 - 24 MAR 25 MAR 28 - 30 MAR 30 MAR - 1 APR 31 MAR

SEMINARIO SCIVAC / SISCA

INCONTRO SIODOV INCONTRO SIOVET INCONTRO SIONCOV CORSO INTRODUTTIVO SCIVAC

INCONTRO SISCA CORSO SIVAR

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CORSO REGIONALE SCIVAC INCONTRO SIDEV INCONTRO SIMEF / SISCA CORSO AIVEMP IN COLLABORAZIONE CON AICQ

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AGGIORNAMENTI IN BUIATRIA: UROLITIASI, MALATTIE RESPIRATORIE E TERAPIE - Facoltà di Medicina Veterinaria di Padova - Via Dell’Università, 16 - Agripolis - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per info: Paola Orioli - Segreteria Organizzativa, Scientifica e Marketing - Tel. +39 0372 403539 - E-mail: info@sivarnet.it 9° CONGRESSO INTERNAZIONALE DI PODOLOGIA E MASCALCIA - Pesaro, Baia Flaminia Resort - ECM: No ECM - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: info@sive.it PATOLOGIE VASCOLARI DI INTERESSE NEUROLOGICO NEL CANE E NEL GATTO - Palazzo Cittanova, Cremona - Corso Garibaldi 120 - ECM: Non richiesto accreditamento ECM - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it CORSO AVANZATO INTENSIVO - I BLOCCHI NERVOSI PERIFERICI - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Via Trecchi, 20 - ECM: 15,9 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it DALLA VISITA ORTOPEDICA ALLA DIAGNOSI DI ZOPPIA - Klass Hotel, Castelfidardo (AN) - SS Adriatica 16, Km 317 - ECM: No ECM - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it 1° IT. MEDICINA INTERNA: IV PARTE - NEUROLOGIA PER IL MEDICO INTERNISTA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 35,9 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it IL RISCHIO PERIOPERATORIO - Villa Ronco - Genova - Via Nino Ronco 31 - ECM: Richiesto Accreditamento Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it LA COMUNICAZIONE NELLA PRATICA PROFESSIONALE VETERINARIA - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Milena Migliavacca - Segreteria Practice Management - Tel. +39 0372 403536 - E-mail: management@anmvi.it SEMINARIO SISCA - DALLA NASCITA ALLA GESTIONE DEL CONFLITTO TRA IL CANE E IL PARTNER UMANO, IL DISTURBO COMPETITIVO DI RELAZIONE (EX SOCIOPATIA CANE UOMO), LO STATO DELL’ARTE SULLA GERARCHIA - Palazzo Trecchi, Cremona Via Trecchi, 20 - ECM: Rich. Accred. - Per info: Erika Taravella - Segr. Soc. Spec. SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it ODONTOIATRIA E PATOLOGIA ORALE PEDIATRICA - PEDODONZIA - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it TUTTO SULLA LUSSAZIONE DELLA ROTULA - Palazzo Cittanova, Cremona - Corso Garibaldi 120 - ECM: Non richiesto accreditamento ECM - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it EMANGIOSARCOMA - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Non richiesto accreditamento ECM Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it CORSO INTRODUTTIVO ALLA PRATICA RADIOLOGICA - Grand Hotel Mediterraneo, Firenze - Lungarno Del Tempio 44 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it LA VALUTAZIONE DELL’INTERAZIONE, DELLA RELAZIONE E DELLA CONFLITTUALITÀ NELLA TRATTAZIONE DEL DISTURBO COMPETITIVO DI RELAZIONE. CONTRIBUTO TEORICO-PRATICO - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Non richiesto accred. ECM - Per info: Erika Taravella - Segr. Soc. Spec. SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it IL SISTEMA DEI CONTROLLI: COMPETENZE, ORGANIZZAZIONE E STRUMENTI - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento per 15 Crediti - Per informazioni: Paola Orioli - Segreteria Organizzativa, Scientifica e Marketing - Tel. +39 0372 403539 - E-mail: info@sivarnet.it SMALL ANIMAL MINIMALLY INVASIVE PLATE OSTEOSYNTHESIS (MIPO) COURSE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it MEDICINA FELINA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 E-mail: info@scivac.it SICILIA - CORSO REGIONALE DI CITOLOGIA2 ED - Ragusa - Viale delle Americhe - ECM: Non richiesto - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it GESTIONE DELLE OTITI TRAMITE LA DIAGNOSTICA PER IMMAGINI AVANZATA: DALLA DIAGNOSI ALLA TERAPIA - Cremona, Palazzo Trecchi - Via Trecchi, 20 - ECM: Non richiesto accreditamento ECM - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it FLUDT E DISTURBI COMPORTAMENTALI, QUALE INTERAZIONE POSSIAMO ASPETTARCI - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Non richiesto accreditamento ECM - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it CORSO PER VALUTATORE DEI SISTEMI DI GESTIONE QUALITÀ DELL’AUTORITÀ COMPETENTE PER LA SICUREZZA ALIMENTARE (ASL, REGIONI) UNI EN ISO 19011/2003, REG. CE N.882/2004, UNI EN ISO 9001/2008 - Centro Studi E.V. - Palazzo Trecchi - Cremona Via Trecchi, 20 - ECM: Rich. Accred. - Per info: Lara Zava - Segr. AIVEMP - Tel. +39 0372 403541 - E-mail: segreteria@aivemp.it 72° CONGRESSO INTERNAZIONALE SCIVAC - APPROCCIO MODERNO AI PIÙ COMUNI PROBLEMI CLINICI - Atahotel Expo Fiera, Pero (MI) - Via Keplero 12 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per info: Paola Gambarotti - Segr. SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it DIAGNOSTICA PER IMMAGINI NEGLI ESOTICI - Facoltà di Medicina Veterinaria di Messina - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - E-mail: info@sivae.it CORSO: “MEDICINA INTERNA CON THOMAS DIVERS” - Cremona Palazzo Trecchi - Via Trecchi, 20 - ECM: Crediti non previsti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: info@sive.it

GIORNATA DI APPROFONDIMENTO ATAV

VII GIORNATA DI AGGIORNAMENTO ATAV - Ata Hotel Expo Fiera-Pero (MI) - Via Keplero 12 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Lara Zava - - Tel. 0372 403541 - E-mail: segreteriaatav@evsrl.it

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC

1° IT. MEDICINA D’URGENZA: I PARTE - MEDICINA D’URGENZA 1 - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento per 25,8 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it MARCHE - CORSO REGIONALE DI PATOLOGIA CLINICA MARCHE - Senigallia (AN) - Lungomare Dante Alighieri 11 - ECM: Non richiesto - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it AGGIORNAMENTI IN RIPRODUZIONE FELINA: NUOVE TECNICHE E NUOVE TERAPIE - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Non richiesto accreditamento ECM - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it

CORSO SCIVAC INCONTRO SIRVAC / SIMEF

laPROFESSIONE

VETERINARIA 3 | 2012

la VETERINARIA

PROFESSIONE

La rivista è un settimanale specializzato rivolto a Medici Veterinari e operatori del settore Direttore Carlo Scotti Direttore Responsabile Antonio Manfredi Coordinamento Editoriale Sabina Pizzamiglio info@anmvi.it Comitato di Redazione Paolo Bossi, Marco Eleuteri, Giuliano Lazzarini, Pier Mario Piga, Sabina Pizzamiglio, Aldo Vezzoni Rubriche Giovanni Stassi Segreteria di Redazione Lara Zava professioneveterinaria@anmvi.it Grafica Francesca Manfredi grafica@evsrl.it Editore SCIVAC - Via Trecchi, 20 26100 Cremona Iscrizione registro stampa del Tribunale di Vigevano, n. 1425/03 del 30/12/2003 Concessionaria esclusiva per la pubblicità EV Soc. Cons. a r.l., Cremona marketing@evsrl.it Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana

Stampa Press Point, Abbiategrasso - MI fulvio@presspoint2000.it

Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27-02-2004 N. 46) art. 1, comma 1 Filiale di Milano a cura di Centro Produzione Mailings Scarl - Cusago (MI) Professione Veterinaria pubblica notizie d'attualità e di rassegna i cui contenuti non rispecchiano necessariamente il pensiero della Testata. Interventi e opinioni attribuibili a Professione Veterinaria e/o all'ANMVI vengono esplicitamente indicati come tali. Cambio di indirizzo: Le modifiche per il recapito postale vanno indirizzate a: info@evsrl.it Chiuso in stampa il 30 gennaio 2012

SOLUZIONI

b

il J. Russel Terrier è un terrier caratterizzato da alta motivazione collaborativa e difensiva

d e

tutte le risposte precedenti nessuna delle risposte precedenti

molto giovani (meno di 2 mesi di età)

il Beagle è un segugio caratterizzato da alta motivazione predatoria ed esplorativa

c

a b c d

gatti di 2 mesi-1 anno gatti adulti gatti anziani

QUIZ 1

collaborativa, sociale inter ed intraspecifica

Risposta corretta: b) Incontro SISCA: “Educare un cucciolo che pensa: approccio teorico e pratico” - Cremona, ottobre 2008

il Cane Corso è un molosso caratterizzato da alta motivazione

QUIZ 2

a

2. Le neuropatie di tipo genetico si evidenziano clinicamente in soggetti:

Risposta corretta: b) Incontro SIMEF: “Simposio sulle principali malattie genetiche del gatto” Cremona, novembre 2008

1. Quale tra le seguenti affermazioni è corretta?


Professione Veterinaria 3-2012ok:ok

31-01-2012

17:01

Pagina 19


Professione Veterinaria 3-2012ok:ok

31-01-2012

17:01

Pagina 20


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