Professione Veterinaria, Anno 2012, Nr 3

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Professione Veterinaria 3-2012ok:ok

31-01-2012

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la VETERINARIA

PROFESSIONE

A.N.M.V.I.

ORGANO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI

3 2012

SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

Anno 9, numero 3 dal 30 gennaio al 5 febbraio 2012

Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano

Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. soc. cons. a R.L. - Cremona

CHIARIMENTI SULLE PREMISCELE MEDICATE

ANIMALI INVESTITI E OBBLIGO DI SOCCORSO

UN FARMACO PER LE LESIONI MIDOLLARI SECONDARIE

TARTARUGHE MARCATE CON IL RADIOSEGNALATORE

SOSPESA L’ORDINANZA SUI PALII

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AGGRESSIONI IN VACATIO LEGIS

BREVI ISTAT È stata depositata il 10 gennaio la sentenza con la quale il TAR Lazio considera erronea l'inclusione delle Casse professionali tra le amministrazioni pubbliche e quindi nell'elenco ISTAT. Il Tribunale ha accolto il ricorso congiunto delle Casse fra cui l'ENPAV. Il Presidente Mancuso: i Ministeri vigilano, non controllano.

INTRAMOENIA Inadeguatezze e lentezze in diverse regioni: la legge 120/2007 che regola l'intramoenia veterinaria non è disciplinata in Abruzzo e Sicilia. Legge applicata solo a metà per i controlli. In ben nove regioni non esistono misure per evitare il conflitto d'interessi.

NAS Le tabelle del Nucleo anti-sofisticazione dei Carabinieri, che prendono in esame le operazioni condotte dai militari dal primo gennaio 2010 al 30 novembre 2011, confermano i ripetuti allarmi sul fenomeno dell'abusivismo in sanità. Anche falsi veterinari nel rapporto Nas.

STRUTTUREVETERINARIE.IT Il contatore automatico del sito www.struttureveterinarie.it sfiora le 1500 strutture veterinarie censite e georeferenziate. Le registrazioni sono in corso dal 16 gennaio. Non censibili strutture che non prevedono l'ingresso di animali, ogni struttura deve essere registrata una sola volta; in caso di più sedi, ciascuna dovrà essere censita e georiferita.

EFSA L'Efsa Journal ha pubblicato la Guida alla Valutazione del Rischio per il Benessere Animale (Guidance on Risk Assessment for Animal Welfare). Il documento è una guida metodologica che tiene in considerazione le varie implicazioni di benessere animale, nei vari sistemi di allevamento e sulla base delle diverse procedure gestionali.

AVIARIA Il Ministero della salute ha diffuso il Piano di monitoraggio nazionale per l'Influenza Aviaria del 2012. Il Piano dovrà essere portato a conclusione entro e non oltre il 31 dicembre 2012. Trasmissione esclusivamente elettronica agli Assessorati regionali e agli Izs per la divulgazione ai Servizi Veterinari.

www.anmvioggi.it

SPERIMENTAZIONE

Ecco perché non siamo d’accordo Veterinari e ricercatori firmano un documento sul recepimento della Direttiva 63/2010: in Parlamento si è messa a rischio la ricerca scientifica A PAGINA 3

L’ordinanza per la tutela dell'incolumità pubblica dall'aggressione dei cani non è più vigente dal 27 ottobre 2010. In attesa dell’udienza di merito, fissata per il 30 maggio, siamo stati privati di strumenti legislativi e abbiamo visto interrompersi il processo di educazione al rapporto uomo-animale. Un grave stop culturale che ci rende impotenti davanti al flusso della cronaca che continua a riferire di aggressioni, anche gravissime, quasi sempre in ambiente domestico, cioè proprio in quell’ambito dove la prevenzione (il “patentino”) si mostra più necessaria. L’Ordinanza è stata sospesa dal Tar del Lazio per motivi che non hanno a che fare con questo problema, infatti la sentenza fa riferimento, ancora una volta, al fumus boni juris, un difetto che abbiamo ormai imparato a conoscere e che, in buona sostanza, dice che non ci sono i presupposti che giustificano l’adozione indifferibile e urgente di una ordinanza. Altre volte abbiamo visto il Tar bocciare ordinanze ministeriali che contenevano misure importantissime per la veterinaria, spazzate via dal solito cavillo, un giochetto, ormai, per chi voglia ricorrere con buone possibilità di successo. Con questo stesso meccanismo, il Tar ha cancellato l’ordinanza

del 2009 sulla presenza del veterinario libero professionista nei canili come responsabile sanitario. Buttato il bambino con l’acqua, come si dice. Oltre a riportare in vigore la sostanza delle misure, non intaccata dai ricorsi, bisognerebbe dare veste legislativa più sicura a provvedimenti che risolvono problemi urgenti e indifferibili. Nel frattempo abbiamo dovuto appellarci al diritto di replica per rispondere alle offese di un periodico cinofilo, che ha cercato di delegittimare il ruolo del medico veterinario esperto in comportamento animale. La pubblicazione integrale della lettera di ANMVI e SISCA, per quanto dovuta da parte dell’editore, non basterà certo a frenare attività di pseudo-addestramento. E nemmeno a riaffermare il principio che il comportamento di aggressione richiede un intervento terapeutico, da parte di un veterinario comportamentalista. E nel frattempo, proseguono le lezioni via satellite del “sussurratore”, il famoso Cesar Millan, i cui metodi non sono scientificamente riconosciuti. E nel frattempo, continuiamo a leggere: “Pitbull azzanna operatrice”, “Cane aggredisce due ragazze”, “Un'anziana donna è morta sbranata dal suo cane”… di Raimondo Colangeli

SCOOP SENZA INFORMAZIONE ABBIAMO PIÙ VOLTE DENUNCIATO IN QUESTO SPAZIO LA BRUTTA ABITUDINE DI ALCUNE ASSOCIAZIONI ANIMALISTE DI LANCIARE COMUNICATI STAMPA basati su notizie o dati senza alcuna base reale o fortemente manipolati nel proprio interesse. Spesso le agenzie di stampa, senza prendersi l’onere di svolgere il minimo controllo, riprendono e rilanciano questi comunicati creando problemi di vera disinformazione che possono creare anche situazioni di rischio. Abbiamo recentemente segnalato, ad esempio, come una seria indagine svolta dall’ENPA, attraverso le proprie sedi territoriali, avesse fortemente ridimensionato i dati riferiti all’abbandono estivo degli animali comunicati pochi giorni prima da un’altra associazione animalista che spesso si inventa del tutto queste informazioni nel solo interesse, immaginiamo, di mantenere forte la tensione sul problema giustificando quindi continui finanziamenti pubblici per contrastare il fenomeno. A volte questi “scoop” si riferiscono all’area prettamente sanitaria e veterinaria e ci costringono ad intervenire per smentire false notizie che potrebbero anche creare preoccupazione nei proprietari. Infatti, è di pochi giorni fa un comunicato di un’associazione, avvezza a spararle grosse, che indicava in 5000 gli animali morti a conseguenza dei “botti” di capodanno, notizia che non solo non ha alcun fondamento nel sistema di raccolta dei dati ma neppure dal punto di vista prettanmente veterinario. La stessa associazione, forse rendendosi conto di avere un po’ troppo esagerato, ha poi ridimensionato il numero in 500. Probabilmente, forse, erano solo 5, o magari 0.

@nmvi Oggi - L’informazione Veterinaria On Line


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