PROFESSIONE
la VETERINARIA A.N.M.V.I.
Brevi RISPARMI AL MINSAL Primo via libera, il 19 gennaio, del Consiglio dei ministri a una nuova tranche di regolamenti che razionalizzano, eliminano, riordinano o accorpano organismi e collegi dei ministeri dell’Economia e della Salute. Taglio del 30% sulle spese dell’anno precedente. Gli schemi di regolamento, approvati dal Cdm su proposta dei ministri Turco e Padoa-Schioppa, puntano ad un significativo contenimento della spesa pubblica. Si attende il parere del Consiglio di Stato.
ANIMALI PREDATORI La Giunta dell’Emilia Romagna ha stanziato124 mila euro per finanziare contributi alle imprese agricole per la perdita di animali causata da cani inselvatichiti e da altri animali predatori. Un fondo ad hoc per gli allevatori che hanno subito danni soprattutto nel settore avicolo.
ORGANO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI
32007
SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE
Anno 4, numero 3, dal 22 al 28 gennaio 2007
Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano
Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. srl - Cremona
Modificata la 281/91
Più prevenzione, meno canili Le risorse finanziarie dei Comuni vanno spese prima di tutto per sterilizzare. Lo dice la Legge Finanziaria
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RANDAGISMO Chiesto un Commissario ad acta per la lotta al randagismo a Catania, dove il Comune ha un debito di 1,5 mln di euro verso il consorzio Zooservice che si occupa dei canili privati convenzionati con il Comune. La richiesta è della LAV che denuncia la mancata attuazione di piani di controllo demografico e di sterilizzazione. Il presidente del Consorzio ha annunciato che “350 cani saranno lasciati di nuovo liberi nel territorio”.
GATTI IN OSPEDALE Dopo i controlli del NAS, la Procura di Milano attende una relazione sugli ottanta gatti che si sono accasati nei sotterranei dell’ospedale San Carlo. Il Procuratore Nicola Cerrato intende verificare se e quanto la presenza di animali possa rappresentare un pericolo per l’igiene. L’Assessore regionale alla Sanità ha intanto dichiarato “improrogabile” l’allontanamento della colonia felina.
MTC (1) “Rispondiamo agli stregoni con master e specializzazioni” ha detto il ministro della Salute Livia Turco in missione a Pechino. per aumentare la sicurezza dei pazienti è nato un Master Universitario sulla medicina Tradizionale Cinese. Molti cittadini italiani utilizzano le cure della Medicina Tradizionale Cinese usando anche farmaci che non sono registrati in Italia. Ma a prescrivere le cure sono persone non sempre laureate o non specializzate nel modo migliore.
MTC (2) Inaugurato a Tianjin, Cina, il Joint Sino Italian Laboratory for Traditional Chinese Medicine (JoSIL-TCM). Il progetto è frutto di un accordo ItaliaCina ed è stato finanziato dal Ministero della Salute italiano, con il contributo del ministero della Ricerca cinese. Il centro, che sarà accreditato presso l’OMS, avrà due sedi, una presso l’Iss, l’altra presso l’Institute for Chinese Materia Medica.
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Il TK22U non è pronto al debutto ll’inizio dello scorso anno, con gli Uffici preposti, erano state concordate alcune modifiche relative alle variabili che incidevano sul prototipo dello Studio di Settore relativo ai Veterinari, e con la fine del 2006 è terminato il periodo di monitoraggio. Ma il TK22U non può ancora essere considerato pronto al debutto. Le nuove regole dei servizi professionali, introdotte con la Legge Bersani (abolizione delle tariffe minime obbligatorie), incidono sulle valutazioni economico-fiscali della veterinaria come di tutte le altre professionalità interessate dalle liberalizzazioni. Per questo, il Presidente della FNOVI, Gaetano Penocchio, ha scritto all’Agenzia delle Entrate chiedendo una proroga per il TK22U sulla scia di quanto già accordato ad altre categorie professionali. Scrive Penocchio: “L’abbattimento dei minimi tariffari, anche se istituiti con la sola previsione di natura deontologica, potrebbe determinare la presenza di situazioni paradossali anche all’interno della stessa area geografica. Potremmo infatti assistere a realtà professionali che, pur inserite nello stesso cluster, potrebbero presentare diversità tali da determinare congruità in un caso e non congruità nell’altro. Potremmo invero accertare il fenomeno che strutture sanitarie con lo stesso volume di interventi professionali, avendo scelto di abbattere i prezzi che, come detto, non sono più vigilati dall’Ordine Provinciale, non riusciranno più a rimanere nel range della congruità e della coerenza”. La FNOVI ha quindi chiesto all’Agenzia delle Entrate di verificare gli aggiustamenti introdotti nel TK22U. E le novità - spiega una nota della Federazione - riguardano proprio la modifica, nell’ultima versione, dello studio della metodologia del calcolo dei compensi. È abbandonato infatti il criterio per cui la congruità delle entrate del professionista si basa anche sull’incidenza dei costi dei beni strumentali e viene introdotto il criterio del numero degli incarichi retribuiti nell’esercizio ed incassati. Il timore di accertamenti facili da parte del Fisco è stato oggetto di dibattito in Parlamento dove l’on Maurizio Leo (AN) ha osservato che con le modifiche sugli Studi di Settore introdotte dalla Finanziaria 2007 i contribuenti rischiano che il Fisco invii “indiscriminatamente avvisi di accertamento nei confronti dei contribuenti in tutti i casi in cui sussista una differenza tra l’ammontare dei ricavi o compensi dichiarati e l’importo dei medesimi determinabile in base agli studi di settore, anche nel caso in cui non sussista la condizione di grave incongruenza tra tali valori”. Lettieri ha ribadito che “gli studi di settore costituiscono uno strumento di ausilio all’accertamento di tipo presuntivo e sono il frutto di un’intensa attività svolta dall’Agenzia delle entrate in collaborazione con la Società per gli studi di settore (So.Se. S.p.A.) e con le Associazioni di categoria”. Tuttavia, nemmeno il Sottosegretario ha potuto tacere che “sotto il profilo giurisprudenziale non è possibile rilevare un orientamento univoco da parte della Cassazione in materia di accertamento basato sugli studi di settore”. E così l’On. Leo non è soddisfatto dei chiarimenti del Governo. Noi nemmeno. Malgrado le rassicurazioni del rappresentante di Governo il dubbio resta lecito e la proroga del TK22U è ancor più necessaria.
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NON SPARATE SULL’ONAOSI Pochi giorni dopo l'approvazione della Finanziaria 2007, che toglieva l'obbligo di iscrizione all'ONAOSI per i professionisti privati della sanità, riportando la situazione a come era prima della Finanziaria 2003, il Presidente dell'Ente è intervenuto difendendo il comportamento corretto tenuto dall'ONAOSI in questa tormentata vicenda. @nmviOggi (1201-2007) ha riportato la notizia e la dichiarazione di Aristide Paci: "Da parte nostra non c'è mai stato alcun colpo di mano, e dice il falso chi afferma che non c'è stata informazione". La notizia è stata riportata sul quotidiano online dell'ANMVI senza alcun commento e questo è stato criticato da alcuni colleghi che avrebbero letto volentieri una dura risposta a questa affermazione. L'ANMVI ha contribuito fortemente a sostenere l'emendamento alla Finanziaria 2007, passato per richiesta dei Verdi nel maxiemendamento del Governo. Una battaglia di principio giusta e doverosa, non contro l'ONAOSI e le sue importanti finalità, ma contro il metodo che era stato utilizzato per imporre l'obbligo anche ai sanitari privati. Una battaglia vinta
ma con un'altra ancora in corso per far riconoscere alla Corte Costituzionale l'illegittimità del provvedimento legislativo e quindi la restituzione di quanto richiesto dall'Ente ai privati dal 1° gennaio 2003 al 31 dicembre 2006. Per arrivare a questo l'ANMVI ha avviato azioni legali presso alcuni tribunali ed il 9 febbraio dovremmo avere la sentenza di quello di Milano che, se accoglierà le nostre richieste ritenendone fondati i presupposti, richiederà un parere alla Consulta. In ogni modo Paci non ha tutti i torti. Non dimentichiamo che nel 2002 l'ONAOSI, prima di sostenere il progetto di obbligatorietà anche per i privati, aveva chiesto agli Ordini nazionali un parere e l'allora Presidente della FNOVI lo aveva dato positivo senza neppure sentire il Comitato Centrale. Se la categoria dei Medici Veterinari non è stata coinvolta non è quindi proprio colpa dell'ONAOSI la cui storia e finalità dobbiamo riconoscere e rispettare. Giustamente il Presidente dell'ANMVI, Carlo Scotti, ha dichiarato che chiusa questa vicenda sarà il primo ad iscriversi volontariamente. Non spariamo sull'ONOASI. ■
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Stagione della Prevenzione
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Nei mesi di Marzo ed Aprile 2007 A.N.M.V.I. ed Hill’s Pet Nutrition promuovono la 2aedizione della “Stagione della Prevenzione”. Quest’anno la novità della visita gratuita, unita ad una comunicazione capillare sul territorio, permetterà di affermare il veterinario come un autorevole punto di riferimento per il benessere di cani e gatti. Per saperne di più, chiedi informazioni al numero verde 800 189 612 o collegati al sito www.anmvi.it
Lavoriamo da sempre per la salute dei tuoi animali
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laPROFESSIONE VETERINARIA 3/2007 ATTUALITÀ
Randagismo e Finanziaria 2007
Sterilizzazioni: competenza prioritaria dei Comuni Cambiano le competenze dei Comuni previste dalla Legge 281: più prevenzione che canili all’amministrazione centrale a quelle periferiche. Sempre più periferiche. La lotta al randagismo è materia per la sanità pubblica che passa attraverso l’organizzazione e le risorse regionali, fino a rimbalzare sul tavolo dei Primi Cittadini. Chissà se come patata bollente o come ambita opportunità. La Finanziaria ha modificato le competenze dei Comuni previste dalla Legge 281: gli enti locali non hanno più soltanto il compito di costruire canili, ma anche di attuare, in via prioritaria, piani di sterilizzazione. Recita il comma 829 della Finanziaria 2006: “All’articolo 4 della legge 14 agosto 1991 n. 281, il comma 1 è sostituito dal seguente: “1. I Comuni singoli o associati e le Comunità montane provvedono prioritariamente ad attuare piani di controllo delle nascite incruenti attraverso la sterilizzazione. A tali piani è destinata una quota non inferiore al 60 per cento delle risorse di cui all’articolo 3 comma 6. I Comuni provvedono altresì al risanamento dei canili comunali esistenti e costruiscono rifugi per i cani, nel rispetto dei criteri stabiliti con legge regionale e avvalendosi delle risorse di cui all’articolo 3 comma 6” . Le competenze dei comuni disciplinate dall’articolo 4 della Legge 281 vengono così ampliate ed estese alla prevenzione del randagismo attraverso l’esplicito ricorso alla sterilizzazione. La “vecchia” 281 assegnava invece il compito di provvedere “al risanamento dei canili comunali esistenti” e alla costruzione “di rifugi per i cani nel rispetto dei criteri stabiliti con legge regionale e avvalendosi dei contributi destinati a tale finalità dalla regione”. Ma, soprattutto, la 281 non indicava espressamente il metodo per la limitazione della nascite, genericamente da effettuarsi “tenuto conto del progresso scientifico”. Con la modifica introdotta dalla Finanziaria 2007 si prevede che i piani di controllo delle na-
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Cani aggressivi: soppressione da valutare
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scite siano posti in essere “attraverso la sterilizzazione”, metodo che viene così implicitamente riconosciuto come “incruento”. I piani di sterilizzazione vengono attuati dai Comuni utilizzando una quota non inferiore al 60 per cento delle risorse destinate dalle regioni agli enti locali. La norma interviene sull’utilizzo dei fondi regionali da parte dei Comuni, vincolandone, in via prioritaria, più della metà alla prevenzione del randagismo piuttosto che al risanamento e alla costruzione di canili. Il Ministero è “attento” Pochi giorni prima del varo della Finanziaria, il Sottosegretario alla Salute con delega alla veterinaria, Gian Paolo Patta (nella foto in alto), rispondeva in Aula ad una interrogazione parlamentare dell’On. Francesco Adenti (UDEUR) sui ritardi di attuazione della 281. Il sottosegretario ha spiegato che il Ministero della salute segue con particolare attenzione lo stato di attuazione della legge 14 agosto 1991, n. 281, che affida alle Regioni l’attuazione delle norme relative all’esecuzione dei compiti inerenti alla gestione del randagismo, al risanamento dei canili e alla costruzione dei rifugi per cani. “Il raggiungimento di tali obiettivi - ha detto - è sollecitato con continuità da questa amministrazione, anche se si è avuto modo di constatare che non tutte le regioni hanno recepito in maniera completa e tempestiva la legge
Zucchelli: malattie animali tra i problemi del Ministero l sottosegretario alla Salute, Serafino Zucchelli ha svolto un’audizione in commissione parlamentare di inchiesta sull’efficacia e l’efficienza del Servizio Sanitario Nazionale. Zucchelli, con delega alle professioni sanitarie, ha riferito sugli aspetti organizzativi del Ministero della salute e sulle problematiche più rilevanti del mondo sanitario. Dopo aver accennato agli aspetti organizzativi del Ministero della salute, ha illustrato le principali problematiche che, a suo avviso, investono il mondo sanitario, “a cominciare dalla lotta ad alcune patologie animali ancora presenti nel territorio nazionale”. Fra gli intervenuti che hanno svolto considerazioni e posto quesiti, il senatore Cesare Cursi, ex sottosegretario di stato con delega alla veterinaria nella precedente legislatura, che ha sottolineato l’opportunità di rafforzare i rapporti con organismi internazionali per quanto attiene alla sicurezza alimentare.
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l proprietario o il detentore di un cane potenzialmente aggressivo appartenente ad una delle razze elencate dall’ultima ordinanza sulla tutela dell’incolumità pubblica, “che non è in grado di mantenere il possesso del proprio cane nel rispetto delle disposizioni di cui alla presente ordinanza deve interessare le autorità veterinarie competenti del territorio al fine di ricercare con le amministrazioni comunali idonee soluzioni di gestione dell’animale stesso ivi compresa la valutazione ai sensi dell’art. 2, comma 6 legge 14 agosto 1991, n. 281”. La valutazione di cui si parla riguarda i cani ricoverati nei canili comunali, che possono essere soppressi in modo esclusivamente eutanasico, ad opera di medici veterinari soltanto se gravemente malati, incurabili o di comprovata pericolosità. Nell’ambito della suddetta valutazione, la 281 fa salvi i casi previsti dal regolamento di polizia veterinaria ai seguenti articoli: Articolo 86- I cani ed i gatti che hanno morsicato persone o animali, ogni qualvolta sia possibile catturarli, devono essere isolati e tenuti in osservazione per 10 giorni nei canili comunali. L’osservazione a domicilio può essere autorizzata su richiesta del possessore soltanto se non risultano circostanze epizoologicamente rilevanti ed in tale caso l’interessato deve dichiarare di assumersi la responsabilità della custodia dell’animale e l’onere per la vigilanza da parte del veterinario comunale. Alla predetta osservazione ed all’isolamento devono essere sottoposti i cani ed i gatti che, pure non avendo morsicato, presentano manifestazioni riferibili all’infezione rabica, nonché in sede opportuna, gli altri mammiferi che presentano analoghe manifestazioni. Ai fini della diagnosi anche questi animali non devono essere uccisi se il loro mantenimento in vita può essere assicurato senza pericolo. Durante il predetto periodo di osservazione gli animali non devono essere sottoposti a trattamenti immunizzanti. Nei casi di rabbia conclamata il sindaco ordina l’immediato abbattimento degli animali. Qualora, durante il periodo di osservazione, l’animale muoia o venga ucciso prima che il veterinario abbia potuto formulare la diagnosi, si procede agli accertamenti diagnostici di laboratorio. Articolo 87 - I cani ed i gatti morsicati da altro animale riconosciuto rabido o fuggito o rimasto ignoto devono, di regola, essere subito soppressi con provvedimento del sindaco sempre che non debbano prima sottostare al periodo di osservazione di 10 giorni per avere, a loro volta, morsicato persone o animali. Tuttavia su richiesta del possessore, l’animale, anziché essere abbattuto, può essere mantenuto sotto sequestro, a spese del possessore stesso, nel canile municipale o in altro locale stabilito dall’autorità comunale dove non possa nuocere, per un periodo di mesi 6 sotto vigilanza sanitaria. Allo stesso periodo di osservazione devono sottostare i cani ed i gatti contaminati o sospetti di essere stati contaminati da altro animale riconosciuto rabido. I cani ed i gatti morsicati da animali sospetti di rabbia sono sottoposti a sequestro per soli 10 giorni se durante questo periodo l’animale morsicatore si è mantenuto sano. Nel caso che l’animale venga sottoposto a vaccinazione antirabbica post-contagio da iniziarsi non oltre 5 giorni per ferite alla testa e non oltre 7 giorni negli altri casi dal sofferto contagio, il predetto periodo di osservazione può essere ridotto a mesi 3 o anche a mesi 2 se l’animale si trova nel periodo di protezione antirabbica vaccinale pre-contagio. Durante il periodo del trattamento antirabbico post-contagio l’animale deve essere ricoverato nel canile municipale o presso Istituti universitari o zooprofilattici. I cani ed i gatti morsicati possono essere spostati, con le norme degli articoli 14 e 15 del presente regolamento, durante il periodo di osservazione, soltanto entro 7 giorni dalla sofferta morsicatura. Qualora durante il periodo di osservazione il cane o il gatto morsicato muoia o venga ucciso, si procede in conformità di quanto previsto dai commi 5º, 6º e 7º del precedente articolo. Articolo 91 - Nei casi in cui l’infezione rabida assuma preoccupante diffusione il prefetto può ordinare agli agenti adibiti alla cattura dei cani ed agli agenti della forza pubblica di procedere, ove non sia possibile la cattura, all’uccisione dei cani e dei gatti vaganti, ed adottare qualunque altro provvedimento eccezionale atto a estinguere l’infezione.
I Collari elettrici sono sempre sanzionabili ’ordinanza del Ministero della Salute 14 dicembre 2006 ribadisce un divieto che il TAR del Lazio aveva bocciato, quello sull’utilizzo dei collari elettrici. Il divieto, oggetto di una precedente ordinanza del Ministro Storace era infatti stato contestato da alcune ditte produttrici alle quali i giudici del Tribunale Amministrativo del Lazio avevano dato ragione: lesi interessi economici e mancanza dei presupposti d’urgenza. Ma le motivazioni di carattere amministrativo non inficiano i risvolti penali dell’utilizzo del collare elettrico sui cani: è maltrattamento in forza della legge 189/2004 e si configura come atto criminoso, penalmente rilevante e sanzionabile (C.P. artt. 544-ter e 727). L’ha stabilito la procura della Repubblica di Forlì secondo la quale “intuitivamente e scientificamente sono noti gli effetti nocivi e dolorosi sugli animali prodotti dai collari per scopi addestrativi: il condizionamento e la correzione dei normali comportamenti dell’animale secondo il volere del padrone, si realizzano, in quanto la bestia avverte stimoli fastidiosi provocati dallo strumento coercitivo attivato dall’addestratore.” C’è da credere che il divieto dei collari elettrici, stabilito dall’ordinanza sui cani “pericolosi” in vigore dal 14 gennaio scorso, abbia più probabilità di successo: dal punto di vista penale l’utilizzo è comunque perseguibile.
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citata; si conferma che è in fase di elaborazione un progetto di monitoraggio, non solo sul recepimento della legge n. 281 del 1991, ma anche dell’Accordo del 6 febbraio 2003 tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano in materia di benessere degli animali da compagnia e pettherapy, recepito con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 28 febbraio 2003. Tale Accordo riveste particolare importanza,
in quanto definisce il comportamento delle persone nei riguardi degli animali, anche di specie diverse dal cane e dal gatto, ed è finalizzato all’educazione della popolazione che convive con gli animali da compagnia, responsabilizzando, altresì, le autorità territoriali”. Monitoraggio Adenti chiedeva di procedere ad un “monitoraggio dello stato di at-
tuazione della legge 281/91 anche con riferimento alle violazioni da parte dei comuni della normativa vigente”. Patta ha assicurato che “il monitoraggio consentirà di individuare le fasi di applicazione della normativa vigente, per tutti i livelli territoriali, costituendo, inoltre, uno strumento di verifica delle condizioni globali di sanità e benessere veterinario nel nostro Paese”. ■
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laPROFESSIONE VETERINARIA 3/2007 ATTUALITÀ
Il Ministro dell'Interno al question time
Amato: macellazioni rituali negli stabilimenti autorizzati Come conciliare, Sanità, Ordine pubblico, libertà di culto e tutela animale
on soddisfa l’interrogante, On. Massimo Garavaglia (Lega), la risposta data il 17 gennaio al question time dal Ministro dell’interno Giuliano Amato sulla macellazione rituale. “Il ministro si occupa anche della cosiddetta Carta dei valori - ha replicato Garavaglia - si deve riflettere bene in quanto sui valori non si tratta; vi potrà essere integrazione solo se vi è rispetto reciproco”. Sulla materia Amato ha premesso che “ricade in buona parte nella competenza del ministro della salute, che allerta anche gli assessorati alla sanità regionali perché vengano rispettate le norme esistenti sulla macellazione”. Per il ministro dell’interno, c’è in-
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vece un profilo di ordine pubblico e c’è anche un profilo generale che riguarda la competenza di questo ministro in materia di culti in genere. “Devo dire - ha aggiunto- che in termini di ordine pubblico non si è determinato un problema significativo. Noi ci siamo trovati, con i nuclei specializzati dell’Arma dei carabinieri, ad avere tre denunce all’autorità giudiziaria, una a Bresso, una a Parabiago, una a Salsomaggiore Termini per mancanza di certificazione e macellazione abusiva. È stato messo sotto sequestro anche un capannone. Questo è stato fatto. La questione della macellazione senza stordimento si lega alla libertà che ciascuna religione si vede riconosciuta in Europa, in ciascuno dei nostri paesi, di esercitare il proprio culto e, quindi, i riti del culto con garanzia costituzionale. L’Unione europea, che è attentissima alla tutela degli animali, ha adottato direttive, che l’interrogante di sicuro conosce, a partire da quella n. 93/119, in cui vi è una esplicita deroga per le macellazioni che avvengono nell’esercizio di culti religiosi”.
A Cesena apertura straordinaria del macello pubblico n occasione della festa mussulmana del sacrificio (Eid del Kebir), lo scorso 30 dicembre, durante la quale vengono sacrificati agnelli, pecore e capre, il servizio veterinario dell’Ausl di Cesena, al fine di venire incontro alle esigenze della numerosa comunità mussulmana ha disposto l’apertura straordinaria del macello pubblico di S. Mauro Pascoli, autorizzato alle macellazioni rituali. Alla presenza di Medici Veterinari, che si sono resi disponibili a contemperare le necessità religiose della comunità mussulmana con le rigorose normative nazionali, si è consentita, con modalità controllate, la possibilità di svolgere la macellazione secondo il rituale religioso mussulmano, con l’obiettivo dichiarato di limitare, per quanto possibile, le macellazioni clandestine. Con il rilevante supporto del Corpo Forestale dello Stato, si sono inoltre svolti alcuni controlli presso allevamenti di ovini del territorio di Cesena che cedono abitualmente animali in occasione di tali festività religiose.
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Conciliare la libertà religiosa e la sofferenza animale el parere “Macellazioni Rituali e Sofferenza Animale”, approvato dal Comitato Nazionale di Bioetica nel 2003, il nocciolo della questione sembra individuabile nell’assenza del previo stordimento dell’animale e nelle tecniche necessarie per la sua immobilizzazione. L’orientamento prevalente nelle leggi di tutti i paesi dell’Unione europea è fondato sulla ragionevole presunzione che l’animale soffra meno se ridotto in stato di incoscienza prima della macellazione: i principi bioetici della precauzione e della responsabilità impongono di tenere conto di questa possibilità. Il CNB concludeva pertanto con i seguenti auspici: a) che vengano sostenute le riflessioni e le ricerche che, tanto in ambito religioso che in ambito scientifico, sono volte a trovare un punto di composizione tra le pratiche dettate dal rispetto dei precetti religiosi e quelle volte a ridurre la sofferenza animale. In particolare il CNB ritiene opportuno precisare la nozione di integrità dell’animale specifica di ciascuna religione, distinguendola più precisamente da quella di vigilanza dell’animale stesso. Appare infatti possibile, sulla base di esperienze già effettuate in altre parti d’Europa, individuare tecniche che limitino lo stato di vigilanza dell’animale senza produrre alcuna lesione che ne riduca l’integrità; b) che venga sviluppata la ricerca sulla possibilità di ricorrere a forme di stordimento che siano accettabili in base alle norme religiose, come peraltro in alcuni casi sembra già verificarsi; c) che pur legittime esigenze economiche degli impianti di macellazione non pregiudichino il rispetto dei tempi e delle tecniche necessarie per una corretta esecuzione delle macellazioni, in particolar modo quelle rituali. La necessità di evitare inutili sofferenze agli animali, unitamente all’esigenza di rispettare elementari norme igieniche e sanitarie e di non offendere la sensibilità delle persone, inducono il CNB a ritenere inammissibili macellazioni rituali spontanee ed incontrollate, eseguite al di fuori di macelli appositamente autorizzati e senza un adeguato controllo veterinario. I problemi incontrati in questo campo da paesi dove l’immigrazione musulmana è più consistente rende urgente predisporre strutture adeguate per le macellazioni rituali che vengono eseguite in gran numero in occasione di particolari festività religiose, prevedendo (per esempio) una apertura straordinaria dei macelli in tali ricorrenze. Tutto ciò senza dimenticare che macellazioni spontanee ed incontrollate di animali non costituiscono un fenomeno esclusivo della comunità musulmana: esse sono effettuate in realtà, con motivazioni e giustificazioni tanto religiose quanto secolari, in una molteplicità di occasioni. Per questa ragione le osservazioni svolte a proposito della macellazione rituale costituiscono lo spunto per una riflessione più generale che conduca ad un rapporto maggiormente responsabile tra gli esseri umani e gli animali, affrontando anche il problema dei maggiori costi economici per il consumatore che una impostazione bioeticamente corretta di tale rapporto implica. È l’intera legislazione (e più ancora la sua applicazione) riguardante l’allevamento degli animali destinati alla macellazione che suscita perplessità e richiede interventi strutturali volti a dare concreta attuazione a quella etica della cura a cui si è già fatto cenno: infatti le modalità con cui questi animali, sempre più inseriti nella filiera industrializzata, sono costretti a vivere nella fase di allevamento, quelle con cui sono trasportati sul luogo della macellazione e quelle con cui la macellazione è eseguita sovente non presentano le condizioni richieste per parlare di rispetto dovuto agli animali. (www.governo.it/bioetica)
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Il documento “Macellazioni Rituali e Sofferenza Animale” è stato approvato in Seduta Plenaria il 19 settembre 2003 dal Comitato di Bioetica che aveva alla carica di Presidente il Prof. Francesco D’Agostino. Il 7 dicembre scorso con decreto del Presidente del Consiglio, Romano Prodi, sono state rinnovate le cariche del CNB. Il nuovo Comitato è presieduto dall’ex Presidente della Corte costituzionale e attuale Presidente dell’Istituto dell’Enciclopedia Italiana, Francesco Paolo Casavola. Il Ministro Amato cita anche il decreto del 1980 dei ministri della sanità e dell’interno sull’autorizzazione alla macellazione degli animali secondo i riti religiosi ebraico ed islamico, codificato dalla comunità ebraica. Per Amato l’interrogante ha ragione su un punto: “la macellazione dovrebbe essere eseguita negli appositi stabilimenti autorizzati con le modalità di legge. Segnalo che le regioni sono competenti a vigilare sulla corretta applicazione delle norme di protezione degli animali. Questa è la questione in termini istituzionali; questa è la mia risposta. Se devo concludere con un pensiero, devo dire che le do questa risposta con un qualche disagio personale perché ho il massimo rispetto per tutte le fedi religiose e per i loro riti ma, ecco, vivrei più felice in un mondo nel quale nessuna religione attribuisse al proprio Dio il biso-
gno di essere glorificato e celebrato attraverso la sofferenza di una qualunque creatura, ma
dobbiamo rimettere tale pensiero alla comprensione di chi lo deve comprendere”. ■
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laPROFESSIONE VETERINARIA 3/2007 ATTUALITÀ
Deontologia veterinaria
di Francesco Longo
Articolo 30: le medicine non convenzionali
Società Italiana di Agopuntura Veterinaria SIAV
Agopuntura per le patologie podali nel cavallo (foto F. Longo) l nuovo Codice Deontologico redatto dalla FNOVI presenta un importante articolo al suo interno che prende in considerazione le MNC nel settore veterinario, la cui diffusione riguarda tutti i settori: esse vengono applicate nella clinica dei piccoli animali (cani e gatti), degli animali esotici, nella clinica del cavallo, negli animali da produzioni zootecniche. Gli aspetti che l’Unione Medicina Non Convenzionale Veterinaria (UMNCV) ha vagliato al fine di elaborare una proposta per l’articolo sulle MNC del nuovo Codice deontologico, sono stati: • Fondamentale è per il Medico Veterinario quanto stabilito dalla Corte di Cassazione (sentenza n. 301 - 8/2/’01) che garantisce l’autonomia del medico nel ricorso consapevole alle differenti pratiche terapeutiche, rispettando quel principio di pluralismo scientifico indispensabile in ogni società che si ritiene civile. • Così facendo si onora anche il diritto di libertà di scelta terapeutica del paziente che, nel caso dei nostri animali, ricade sul proprietario degli animali, a termini di legge conduttore degli stessi. • Questi temi trovano riscontro anche in quanto auspicato dalla W.H.O. che in più occasioni ha caldeggiato l’introduzione delle MNC per l’uomo e per gli animali nei sistemi sanitari nazionali (sia dei Paesi progrediti, sia in quelli in via di sviluppo). • Infine, considerando i nuovi modelli applicativi della Medicina Basata sull’Efficacia, non si può non valutare come fondamentale il ruolo dell’esperienza: per alcune di queste medicine le evidenze cliniche (esperienze) sono state raccolte nel corso di alcuni millenni e poi confermate da ricerche scientifiche i cui risultati sono evidenti. • Il ricorso alle MNC risulta essere elettivo per gli animali adibiti all’allevamento biologico in quanto i trattamenti con queste discipline permettono di effettuare interventi terapeutici e profilattici senza essere dannosi per gli stessi ed evitano la presenza di residui nei prodotti alimentari di origine animale salvaguardando la salute e le scelte di qualità del consumatore, permettendo anche una notevole riduzione dei costi della spesa sanitaria annua e favorendo una gestione più ecologica
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nell’impiego dei farmaci. A tal proposito molto chiare sono le Direttive Comunitarie relative alla zootecnia biologica. • Il veterinario è l’unica figura sanitaria in grado di individuare soggetti suscettibili di applicazioni corrette di queste medicine, in quanto abilitato alla diagnosi che consente di discriminare fra utilità, vantaggio e corretto rapporto costo - beneficio nel ricorso consapevole alle suddette MNC in patologia animale. • Il Decreto Legislativo 193 del 6 Aprile 2006 si occupa della normativa sui farmaci veterinari attuando la direttiva comunitaria 2004/28/ CE, e la sua applicazione si estende a tutti i medicinali veterinari, anche ai medicinali veterinari omeopatici: la legge così sancisce la piena dignità quale presidio terapeutico al farmaco omeopatico veterinario regolamentandolo per la cura degli animali, in accordo con le normative CE sul farmaco e sull’allevamento biologico. È significativo che per i medicinali omeopatici, che pure svolgono azione terapeutica, il tempo di sospensione è ridotto a zero, con conseguente impatto ambientale praticamente nullo. Ciò appare consono con le specifiche Direttive Comunitarie relative alla zootecnia biologica e non ancora recepite in Italia che prevedono l’impiego delle MNC sia a scopi terapeutici, sia a scopi profilattici, così da garantire le scelte e la salute dei consumatori. L’articolo 23 è chiaro nel definire il ruolo del medico veterinario: ove la scelta terapeutica è indirizzata all’impiego di medicinali omeopatici veterinari, si applicano le modalità dell’uso in deroga di cui agli articoli 10 (animali non destinati alla produzione di alimenti) e 11 (animali destinati alla produzione di alimenti), sotto la responsabilità di un medico veterinario, con ricetta in copia unica non ripetibile. • Da un’attenta lettura dal Documento ‘Obiettivi ECM 2007’’ proposti dalla FNOVI si evidenzia l’elencazione di argomenti di sicuro interesse per l’aggiornamento professionale, molti dei quali mirano al miglioramento degli interventi sanitari, all’acquisizione e sviluppo di conoscenze scientifiche per la prevenzione, diagnosi e terapia delle patologie degli animali, allo sviluppo delle abilità pratiche nelle discipline cliniche, allo sviluppo del management gestionale dell’allevamento degli animali, all’approfondimento nel settore delle scienze comportamentali, persino si citano, nell’ambito della sicurezza alimentare, anche eventi mirati alla valutazione dei residui e contaminanti nei prodotti destinati all’alimentazione umana. È evidente che tutti questi argomenti trovano nelle MNC un valido potenziamento e per alcuni di questi argomenti esse risultano essere addirittura imprescindibili.
Le MNC sono discipline mediche in sé complete e questo connatura in esse la trasversalità della loro applicazione agli argomenti evidenziati dal Documento. • L’importanza che ciò riveste, soprattutto dal punto di vista deontologico, per la tutela della professione veterinaria e per un corretto processo di integrazione delle MNC, sottolinea la necessaria attenzione che è necessario osservare in materia di obiettivi e priorità in Veterinaria. • La FNOVI ha redatto il Documento “Linee Guida in Medicina Veterinaria Non Convenzionale” e lo ha inviato alla Commissione Affari Sociali della Camera nel Marzo 2003. • Infine la stessa FNOVI ha stabilito nella sua riunione del 24 Settembre 2005 che le MNC in Veterinaria vanno considerate a tutti gli effetti ‘atto medico veterinario’ e pertanto di sola pertinenza del medico veterinario. • La realizzazione fattuale di una vera Medicina Veterinaria Integrata non può che favorire l’estrinsecazione di tutte le potenzialità già presenti nella categoria, garantire una prestazione medica di alta qualità, favorire quel profilo di modernità e di livello europeo richiesto a tutti i medici veterinari italiani. Tali considerazioni hanno portato alla redazione di un testo coerente che è stato inviato dalla UMNCV al Comitato Centrale della FNOVI: Art. 30 - Medicine Non Convenzionali - La pratica delle Medicine Non Convenzionali in ambito veterinario è da ritenersi atto medico a tutti gli effetti (Pronunciamento Comitato Centrale FNOVI 24 Settembre 2005) e pertanto di esclusiva competenza del Medico Veterinario, unico soggetto legittimato ad effettuare diagnosi e a predisporre il relativo programma terapeutico nell’ambito delle Medicine Non Convenzionali ed a verificare l’attuazione del medesimo. Tale pratica deve essere svolta nell’esclusivo ambito della diretta e non delegabile responsabilità professionale, acquisita la necessaria competenza specialistica in materia (Documento Comitato Centrale FNOVI Linee Guida in Medicina Veterinaria Non Convenzionale - protocollo N. 909/2003/F/Iaa). L’Articolo 30 che appare nella redazione definitiva del nuovo Codice Deontologico non tiene conto alcuno di queste considerazioni e risulta quanto mai obsoleto e discriminatorio nel sottolineare, giusto dopo il più ampio ed esaustivo Articolo 29 sul consenso informato, la necessità di applicare le MNC “acquisito il consenso del cliente debitamente informato”, tralasciando gli aspetti fondamentali della libertà della scelta terapeutica e di
pluralismo scientifico da parte del medico veterinario, del diritto di scelta terapeutica da parte del conduttore degli animali, della for-
mazione specialistica necessaria ad erogare una prestazione medica pienamente in scienza e coscienza. ■
Nel nuovo Codice il primo atto di legittimazione di Carla Bernasconi, Consigliere FNOVI Vorremmo ricordare come premessa i principi generali che hanno guidato la modifica del nuovo Codice Deontologico: • Ispirare il Codice Deontologico ai valori della bioetica • Evitare la citazione e la ripetizione di norme aventi forza di Legge in quanto pleonastiche, anche al fine di evitare un continuo aggiornamento del Codice Deontologico a seguito delle variazioni delle norme stesse • Evocare principi generali e non adempimenti giuridici precisi e dettagliati • Richiamare i doveri del medico veterinario nell’esercizio della professione • Definire prestigio e decoro della professione,e garantirne la credibilità • Ribadire le condizioni per l’esercizio della professione veterinaria • Sostenere e promuovere il benessere animale • Sottolineare la responsabilità professionale, il consenso informato e le Buone Pratiche Veterinarie con assicurazione di impegno e mezzi • Integrare le modifiche imposte dalla legge Bersani e dall’Autorità Garante su onorari e pubblicità • Richiamare il dovere di aggiornamento e la educazione medica continua • Normare il rapporto tra medici veterinari • Recepire il trend dell’Europa: libera scelta del professionista da parte dell’utente,diritto ad una qualificata prestazione e a una esaustiva informazione Alla luce di questi principi è stata stesa la bozza del Codice Deontologico, oggetto di larga condivisione con componenti interne ed esterne alla professione. Nella stesura definitiva sono state recepite le osservazioni, le modifiche e le integrazioni proposte dagli Ordini Provinciali e da Istituzioni, Associazioni, Sindacati, Enti, Università ed Autorità coinvolti, considerate utili e costruttive nonché compatibili con l’impostazione del codice stesso. Il testo proposto dalla UMNCV era ben articolato e supportato da una lunga ed esaustiva serie di considerazioni; in coerenza con i principi guida richiamati nella premessa la Fnovi ha ritenuto più appropriato che nell’articolo presentato fossero sanciti principi fondamentali, in linea con il resto dell’articolato. Riteniamo importante che le MNC siano specificamente considerate e abbiano la giusta considerazione come branca della Medicina Veterinaria; per la prima volta le MNC vengono legittimate accanto a tutte le altre possibili tipologie della nostra professione, quelle che hanno una specializzazione riconosciuta e quelle che non l’hanno ancora. Per la prima volta viene riconosciuta a tutti i medici veterinari la possibilità di esercitare secondo scienza e coscienza, con medesima dignità e medesimi obblighi. Sulla forma letteraria e lessicale possiamo probabilmente discutere ed avere posizioni e punti di vista diversi per lungo tempo, ma per la Federazione Nazionale è importante e prioritario stabilire con semplici e chiare parole i principi fondamentali per la nostra professione: codificare che “la pratica delle MNC in ambito veterinario è di esclusiva competenza del Medico Veterinario” ne è un esempio concreto.
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laPROFESSIONE VETERINARIA 3/2007 ANMVI INFORMA
La “Stagione della prevenzione 2007"
di Antonio Manfredi
ANMVI: l'importanza del progetto
a molti anni, prima la SCIVAC e poi l'ANMVI, avevano pensato alla possibilità di realizzare una iniziativa simile a quella dell'ANDI, che soprattutto nelle prime edizioni aveva ottenuto buoni riscontri, per sensibilizzare i proprietari di cani e gatti ad una maggiore attenzione verso la salute dei loro animali sviluppando una cultura di sanità preventiva. Gli obiettivi di questo progetto erano sostanzialmente tre: incrementare il lavoro dei Medici Veterinari che operano nel settore degli animali da compagnia convincendo il 10/12% dei proprietari a preoccuparsi della loro salute e un altro 50% circa a
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non limitarsi ad interventi di necessità ma a programmare regolari controlli preventivi. Queste due fasce di mercato corrispondono a circa il 60% dei proprietari e quindi a più di otto milioni di cani o gatti. La potenzialità di sviluppo dell'attività professionale del Medico Veterinario in questo ambito è tale da poter prevedere il raddoppio dell'attuale volume d'affari nel giro di massimo 10 anni con un'incidenza di crescita annua del 7/8%. Per un settore come questo che continua a vedere un costante incremento dell'offerta di servizi (5/6% all'anno), senza previsioni di rallentamento, e che da tre anni sta sopportando una crisi generale piuttosto pesante, la possibilità di recuperare aree di mercato non è solo importante ma assolutamente necessaria per la sopravvivenza di molte strutture. Ricordiamo subito che l'adesione del progetto è del tutto volontaria ed è ovvio che probabilmente gli "specialisti" o chi continua ad avere
la coda di clienti davanti all'ambulatorio, fortunati loro, potrebbero essere meno interessati a questa iniziativa. Sappiamo tutti però che la maggior parte delle strutture veterinarie ha un estremo bisogno di acquisire nuova clientela e di creare una relazione non occasionale, ma duratura e frequente, con i propri clienti per garantirsi un accettabile futuro professionale. Il secondo obiettivo si riferisce all'immagine del Medico Veterinario, in particolare ovviamente quello che opera nel settore degli animali da compagnia. Il giudizio espresso dall'opinione pubblica, e soprattutto dal mondo animalista, non è dei più lusinghieri. Quando va bene dicono che i veterinari, ed il più delle volte ci si dimentica che sono Medici, " fanno i soldi sulla pelle degli animali". Solo riscattando questa immagine sia in termini professionali, per giustificare le giuste richieste economiche, sia in termini di importante ed insostituibile ruolo sanitario e sociale, si potranno ot-
tenere, dal mondo istituzionale e politico, attenzione e disponibilità a molte delle richieste che l'ANMVI continua a sostenere nell'interesse di tutta la categoria. Ad esempio la riduzione dell'IVA sulle prestazioni veterinarie. L'ultimo obiettivo, che non possiamo certo trascurare, è quello di far migliorare le condizioni di salute e di benessere degli animali attraverso una campagna di sensibilizzazione dei proprietari invitandoli anche ad un primo incontro gratuito con il veterinario. Può darsi che molte di queste prime visite finiscano in niente ma non sarà certamente tempo sprecato. Non possiamo pensare di cambiare la testa di milioni di proprietari nel giro di pochi giorni. Basandosi su queste riflessioni, l'ANMVI ha trovato nel 2006 uno sponsor, anzi è più corretto dire un partner, la Hill's, che con la solita attenzione e disponibilità verso i problemi della veterinaria ha ritenuto di dover sostenere sul piano organizzativo e promozionale questo importante progetto con un investimento non da poco, assumendosi anche molti rischi riferiti ai risultati ed al ritorno di questa iniziativa. Dopo l'esperienza del 2006, certamente positiva per gli ultimi due obiettivi che ci eravamo posti e per la buona adesione di strutture veterinarie al progetto, circa tremila, ma un po' deludente rispetto alle nostre aspettative per quanto riguarda le visite effettuate, poco meno di quattromila, si è ritornati a ragionare su tutti gli aspetti applicativi in previsione della nuova edi-
zione del 2007. Analizzando iniziative simili proposte in altri paesi, quella dell'ANDI, e confortati dal parere di esperti e soprattutto dalle risposte dei veterinari che avevano aderito nel 2006 e che indicavano, sia pure con sfumature e considerazioni diverse, la visita gratuita come elemento vincente del progetto, l'ANMVI ha deciso di percorrere questa strada. Non possiamo certo garantirne il successo; ogni nuova iniziativa soprattutto quando coinvolge il pubblico è sempre un po' imprevedibile, ma noi siamo convinti che vi siano tutti gli elementi affinché si possa prevedere un buon ritorno, anche in considerazione della disponibilità, da parte della Hill's, di incrementare in modo significativo l'investimento promozionale per informare e sensibilizzare i proprietari al progetto. I veterinari come avrebbero accolto la nuova iniziativa? Sono già centinaia le adesioni pervenute ma qualche critica è arrivata sui forum e a Professione Veterinaria. Non molte in verità. Alcune, lucide e costruttive, ci hanno anche permesso di intervenire su aspetti applicativi migliorando l’operatività del progetto. Restiamo comunque convinti che anche nell'iniziativa della Stagione della Prevenzione chi sarà capace di cogliere nella visita di base gratuita l'opportunità di acquisire nuova clientela avrà certamente, forse non subito, un buon ritorno anche economico, chi invece la valuterà solo come una perdita di tempo o uno svilimento della sua professionalità, avrà perso probabilmente un'altra occasione. ■
Domande e risposte Nel 2006 la campagna di promozione dell'iniziativa la Stagione della Prevenzione si era limitata ai periodici di diffusione nazionale. Sarebbe importante utilizzare anche i quotidiani per poter arrivare ad un pubblico più vasto e forse, per cultura, meno attento al benessere ed alla salute degli animali da compagnia. R. Quest'anno, per la nuova edizione del 2007, il maggior sforzo economico che la Hill's rende disponibile per la promozione dell'iniziativa, un investimento doppio rispetto a quello del 2006, permetterà di utilizzare anche i quotidiani, sia nazionali che regionali, in modo da arrivare con l'informazione ad un pubblico molto più ampio. La proposta di una visita gratuita è certamente importante per poter convincere molti proprietari a venire per la prima volta dal veterinario o spingerli ad una visita di controllo non prevista, ma deve essere gestita bene per evitare eventuali sovrapposizioni fra le visite dei clienti abituali con quelle che potranno arrivare attraverso la promozione della Stagione della Prevenzione. R. Non ci sono problemi. Chi risponde al numero verde della Stagione della Prevenzione, al quale gli interessati dovranno rivolgersi per sapere il nominativo del Medico Veterinario che ha aderito all'iniziativa a loro più vicino, dirà chiaramente, fornendo il numero di telefono, che dovranno prendere un appuntamento con il veterinario e non potranno presentarsi alla struttura senza aver concordato preventivamente il giorno e l'ora. Con la visita gratuita ci potrebbero essere problemi di controlli fiscali. Se venisse fermato un cliente senza una relativa fattura potrebbero esserci contestazioni per la mancanza del documento che dimostra il pagamento della prestazione. R. Non esiste alcun problema fiscale. Le prestazioni gratuite non sono operazioni soggette ad IVA e pertanto non è necessaria alcuna fattura. In ogni modo è previsto che ai Medici Veterinari che aderiranno al progetto della Stagione della Prevenzione saranno inviati dei cartoncini da consegnare ai clienti a dimostrazione che la visita è stata effettuata gratuitamente nell'ambito di questo progetto patrocinato dal Ministero della Salute e dalla FNOVI, per sensibilizzare i proprietari ad una maggiore attenzione verso la salute ed il benessere dei loro animali.
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laPROFESSIONE VETERINARIA 3/2007 RUBRICA FISCALE
Finanziaria 2007
di Giovanni Stassi
Reddito di lavoro autonomo e immobili commi 334 e 335, dell’articolo 1 della Legge n. 296 del 27 dicembre 2006 (Finanziaria 2007), hanno modificato profondamente l’articolo 54 del TUIR che disciplina la determinazione del reddito di lavoro autonomo. Le nuove norme hanno introdotto, tra l’altro, importanti novità in materia di immobili utilizzati nell’esercizio di arti e professioni. Le principali modifiche riguardano: • l’imponibilità delle plusvalenze e la deducibilità delle minusvalenze realizzate con riferimento ai predetti immobili; • i criteri di deducibilità delle spese di ristrutturazione e di manutenzione ordinaria e straordinaria • l’applicabilità anche ai professionisti della disposizione concernente lo “scorporo” dal valore degli immobili del costo dei terreni sui quali insistono i predetti immobili con conseguente indeducibilità dei relativi ammortamenti sul costo di acquisto del terreno.
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Ammortamento degli immobili strumentali per l’attività di lavoro autonomo Una delle novità più rilevanti per i professionisti consiste nella possibilità di poter dedurre dal proprio reddito di lavoro autonomo le quote di ammortamento relative al costo sostenuto per l’acquisto di immobili strumentali. Per gli immobili il coefficiente di ammortamento fiscale stabilito dal D.M. 31 dicembre 1988 è stabilito nella misura massima del 3 per cento e dovrà essere applicato al costo di acquisto dell’unità immobiliare comprensivo degli oneri accessori di diretta imputazione, quali l’imposta di registro, l’imposta catastale, le spese notarili e così via. L’unico requisito richiesto dalla norma per la deducibilità degli ammortamenti è quello della “strumentalità” dell’immobile all’attività di lavoro autonomo. Pertanto, ciò che risulta essenziale è che l’immobile venga effettivamente impiegato nell’esercizio dell’attività professionale, indipendentemente dalla classificazione catastale. Le nuove norme hanno però introdotto un limite temporale ed un limite quantitativo: • limite temporale: la deducibilità degli ammortamenti riguarda esclusivamente gli immobili acquistati nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2007 e il 31 dicembre 2009. • limite quantitativo: per i periodi di imposta 2007, 2008 e 2009, gli importi deducibili sono ridotti ad un terzo. Pertanto il professionista nel
triennio sopra citato potrà dedurre dal proprio reddito di lavoro autonomo una quota di ammortamento pari all’ 1 per cento del costo anziché del 3%. Rimangono invariate le norme relative agli acquisti di immobili effettuati fino al 14 giugno 1990. La tabella 1 sintetizza le diverse ipotesi. Immobili di proprietà utilizzati promiscuamente dai professionisti A differenza di quanto è avvenuto per gli immobili strumentali, la Finanziaria 2007 non ha modificato i criteri di deducibilità dei costi relativi all’acquisto di immobili utilizzati dal professionista promiscuamente per l’esercizio della professione e per esigenze personali e familiari. Il nuovo comma 3 dell’art. 54 del TUIR, ha confermato la detrazione del 50% della rendita catastale ma solo a condizione che il professionista non disponga nel medesimo Comune di altro immobile adibito esclusivamente all’esercizio dell’arte o della professione. Immobili in leasing utilizzati promiscuamente dai professionisti Le modifiche introdotte dalla Finanziaria hanno previsto invece la detraibilità dei canoni di locazione finanziaria per gli immobili utilizzati promiscuamente. La rilevanza fiscale dei predetti canoni è stata riconosciuta nella misura del 50%. Il testo dell’art. 54 del Tuir, in vigore fino al 31 dicembre 2006, prevedeva invece la possibilità di dedurre solo un importo pari al 50% della rendita catastale. Anche la deducibilità dei canoni di locazione finanziaria è subordinata alla circostanza che il contribuente non disponga nel medesimo Comune di altro immobile adibito esclusivamente all’esercizio dell’arte o della professione.
Spese di ammodernamento, ristrutturazione e manutenzione degli immobili Il comma 334 dell’articolo 1 della Finanziaria 2007 ha modificato i criteri di deduzione delle spese sostenute per l’ammodernamento, la ristrutturazione e la manutenzione degli immobili. Fino al 31 dicembre 2006 le spese di manutenzione ordinaria potevano essere dedotte in base al criterio di cassa, cioè nel periodo di imposta durante il quale aveva sostenuto la spesa, mentre le spese di natura straordinaria non potevano essere dedotte in un unico esercizio ma erano deducibili in quote costanti nell’esercizio in cui erano state sostenute e nei quattro successivi. Dal 1° gennaio 2007 le regole di deducibilità di tali spese sono cambiate radicalmente. Tutti gli oneri relativi agli immobili (spese di manutenzione ordinaria e straordinaria), ad eccezione di quelli imputabili ad incremento del costo dei beni ai quali si riferiscono, “sono deducibili, nel periodo di imposta di sostenimento, nel limite del 5% del costo complessivo di tutti i beni materiali ammortizzabili, quale risulta all’inizio del periodo di imposta dal registro di cui all’art. 19, DPR 29 settembre 1973, n. 600 (ndr: registro dei beni ammortizzabili); l’eccedenza è deducibile in quote costanti nei cinque periodi di imposta successivi”. Il plafond del 5% dovrà essere determinato, come per le imprese, sulla base del costo fiscalmente rilevante di tutti i beni ammortizzabili che risultano all’inizio dell’esercizio registrati sull’apposito libro. L’eccedenza delle spese sostenute nell’anno rispetto al limite così determinato, potrà essere detratta in quote costanti nei cinque periodi di imposta successivi. L’unica eccezione a tale criterio di deducibilità riguarda i cosiddetti costi “incrementativi”. Si tratta di quegli oneri che vengono portati ad incremento del
Tabella 1 - Regime di deducibilità delle quote di ammortamento degli immobili Data di acquisto o costruzione dell’immobile
Regime tributario applicabile
Entro il 14 giugno 1990
Detrazione delle quote di ammortamento maturate a partire dal periodo di imposta 1985
Dal 15 giugno 1990 al 31 dicembre 2006
Nessuna detrazione (né degli ammortamenti, né della rendita catastale)
Dal 1° gennaio 2007 al 31 dicembre 2009
Detrazione delle quote di ammortamento (nel periodo 20072009 gli ammortamenti detraibili sono ridotti ad un terzo)
Dal 1° gennaio 2010
Nessuna detrazione (né degli ammortamenti, né della rendita catastale)
costo dell’immobile cui si riferiscono. La loro deducibilità avverrà pertanto indirettamente sotto forma di maggiori ammortamenti. Infine, si rileva, con riferimento agli immobili ad uso promiscuo, che le predette spese saranno deducibili nella misura del 50%. Plusvalenze e minusvalenze relative agli immobili Le nuove norme, nell’ammettere da un lato la deducibilità delle quote di ammortamento degli immobili, ha, dall’altro, introdotto la rilevanza fiscale delle plusvalenze e minusvalenze realizzate sui medesimi immobili a decorrere dal 1° gennaio 2007. Secondo il nuovo art. 54, comma 1-bis del TUIR concorrono a formare il reddito di lavoro autonomo le plusvalenze e le minusvalenze derivanti dalla cessione dei beni strumentali, (ivi compresi gli immobili e con l’unica esclusione rappresentata dagli oggetti d’arte, di antiquariato o da collezione), nelle seguenti ipotesi: a) sono realizzate mediante cessione a titolo oneroso; b) sono realizzate mediante il risarcimento, anche in forma assicurativa, per la perdita o il danneggiamento dei beni; c) i beni vengono destinati al consumo personale o familiare dell’esercente l’arte o la professione o a finalità estranee all’attività di lavoro autonomo. Per quanto riguarda l’ambito applicativo della disposizione occorre porre in evidenza come il Legislatore non ha operato alcuna distinzione tra gli immobili acquistati fino al 31 dicembre 2006 e quelli acquistati a partire dal 1° gennaio 2007. Si ritiene comunque che la norma (che prevede l’imponibilità delle plusvalenze e la deducibilità delle minusvalenze realizzate) debba valere esclusivamente in riferimento agli immobili che possono essere oggetto di ammortamento. Pertanto, con riferimento ai beni immobili acquistati o costruiti entro il 14 giugno 1990, per i quali, anche prima dell’entrata in vigore della Finanziaria 2007, il professionista poteva dedurre le quote di ammortamento, l’Erario potrebbe attribuire rilevanza fiscale alle eventuali plusvalenze/minusvalenze realizzate a partire dal 1° gennaio 2007. In riferimento, invece, all’ipotesi di autoconsumo o di destinazione dell’immobile a finalità estranee all’arte o professione, l’eventuale plusvalenza dovrà essere determinata effettuando la differenza tra il valore normale dell’immobile all’atto dell’estromissione dell’immobile dall’ambito professionale ed il co-
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sto non ammortizzato. Il comma 1-ter dell’articolo 54 del TUIR stabilisce che le plusvalenze/minusvalenze devono essere determinate nel momento in cui viene percepito il corrispettivo. Pertanto ove il corrispettivo fosse percepito in parte nel periodo di imposta 2007 ed in parte nel successivo periodo di imposta 2008, la plusvalenza dovrebbe essere tassata nei due diversi esercizi in proporzione ai corrispettivi percepiti in ciascun esercizio. Le plusvalenze realizzate, come ha chiarito la C.M. 4 agosto 2006 n. 28/E, non potranno essere rateizzate, come invece è possibile per le imprese. Per quanto riguarda le minusvalenze valgono le medesime considerazioni effettuate a proposito delle plusvalenze. Ne consegue che esse non saranno deducibili qualora scaturiscano dalle cessioni di immobili per i quali non sono state dedotte quote di ammortamento in quanto acquistati nel periodo compreso tra il 15 giugno 1990 ed il 31 dicembre 2006. Viceversa, coerentemente a quanto affermato a proposito della tassazione dei plusvalori derivanti dagli immobili acquistati entro il 14 giugno 1990, le eventuali minusvalenze risulteranno integralmente detraibili. ■
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FONDAMENTI DI ANESTESIA GASSOSA Soverato (CZ), 18 febbraio 2007 Attilio Rocchi
OBIETTIVI Divulgare e far comprendere ai partecipanti quali sono i fondamenti base di una corretta pratica anestesiologica ed un corretto utilizzo delle apparecchiature per l’anestesia. Una particolare attenzione verrà rivolta all'attività anestesiologica nella routine ambulatoriale.
11.30 Apparecchiature per l'anestesia gassosa 13.00 Pausa 14.00 Cenni di monitoraggio clinico e strumentale 15.30 Pausa 16.00 Casi clinici interattivi 16.30 Test di valutazione dell'apprendimento e discussione finale 17.30 Consegna degli attestati di partecipazione e termine della giornata
PROGRAMMA 8.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze 9.25 Saluto ai partecipanti del Presidente, presentazione del relatore ed inizio dei lavori 9.30 Le componenti dell'anestesia bilanciata 10.15 Cenni di farmacologia dei farmaci anestetici 11.00 Pausa
SEDE Hotel San Domenico, Via della Galleria 88068 Soverato (CZ)
3 CREDITI
DELEGAZIONE REGIONALE TOSCANA DIAGNOSI E TERAPIA DELLE PRINCIPALI PATOLOGIE SCHELETRICHE EREDITARIE CASCINA (PI), 25 febbraio 2007 RELATORE Ermenegildo Baroni
OBIETTIVI Dare delle informazioni di base sull'eziopatogenesi, la diagnosi e la terapia delle principali patologie scheletriche di origine ereditaria, nel cane.
14.00 OCD della spalla, dei condili femorali e del tarso, diagnosi e terapia (con casi interattivi) 15.00 Pausa 15.30 Displasia dell'anca, diagnosi e terapia. 16.30 Test di valutazione dell'apprendimento e discussione finale 17.00 Consegna degli attestati di partecipazione e termine della giornata
DELEGAZIONE REGIONALE PIEMONTE L’APPROCCIO CLINICO DI BASE DEGLI ANIMALI NON CONVENZIONALI Alessandria, 4 febbraio 2007 RELATORE Igor Pelizzone Massimo Millefanti
Antonio Di Stefano 17.00
PROGRAMMA 9.00 Registrazione dei partecipanti 9.30 Saluto del Delegato Regionale SIVAE e del Presidente dell'Ordine dei Medici Veterinari di Alessandria e presentazione dell'incontro e dei relatori 9.45 L'approccio clinico al furetto - Massimo Millefanti 10.30 L'approccio clinico al coniglio da compagnia - Igor Pelizzone 11.15 Pausa 11.45 Come evitare i più comuni errori nella gestione clinica del furetto - Massimo Millefanti 12.15 Come evitare i più comuni errori nella gestione clinica del coniglio da compagnia - Igor Pelizzone 12.45 Discussione 13.00 Pausa pranzo 14.30 L'approccio clinico ai piccoli roditori da compagnia - Massimo Millefanti 15.00 L'approccio clinico ad alcuni uccelli co-
OBIETTIVI Divulgare e far comprendere ai partecipanti quali sono i fondamenti base di una corretta pratica anestesiologica ed un corretto utilizzo delle apparecchiature per l’anestesia. Una particolare attenzione verrà rivolta all'attività anestesiologica nella routine ambulatoriale.
PROGRAMMA 8.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze 9.25 Saluto ai partecipanti del presidente, presentazione del relatore ed inizio dei lavori 9.30 Le componenti dell’anestesia bilanciata. Cenni di farmacologia dei farmaci anestetici
Andrea Bertuglia Hans Catelijns
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3 CREDITI
PARTECIPAZIONE Gli incontri delle delegazioni Regionali SCIVAC sono liberi e gratuiti per tutti i soci SCIVAC in regola con la quota associativa del 2007. Senza obbligo di preiscrizione INFORMAZIONI Segreteria SCIVAC Monica Borghisani Tel. 0372/403506 - delregionali@scivac.it
PARTECIPAZIONE L'incontro è gratuito per tutti i soci SIVAE e/o SCIVAC in regola con l'iscrizione 2007. Non è richiesta la preiscrizione. Gli interessati devono registrarsi direttamente in sede d'incontro presentandosi alle ore 8.30 presso la segreteria.
INFORMAZIONI Segreteria SIVAE Elisa - Tel. 0372/40.35.00 info@sivae.it - www.sivae.it
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INCONTRI MACROREGIONI
RELATORI
SEDE
SEDE Hotel "AL MULINO" via Casale, 44 15040 S. Michele (Alessandria) Casello AL Ovest - 50 mt a sinistra
Macroregione Meridionale 24 Marzo 2007 Macroregione Nord Occidentale 5 Maggio 2007 Macroregione Nord Orientale 9 Giugno 2007 Macroregione Centrale 8 Settembre 2007
RICHIESTO ACCREDITAMENTO
11.00 Pausa 11.30 Apparecchiature per l’anestesia gassosa 13.00 Pausa 14.00 Cenni di monitoraggio clinico e strumentale 15.30 Pausa 16.00 Casi clinici interattivi 17.00 Test di valutazione dell'apprendimento e discussione finale 17.30 Consegna degli attestati di partecipazione e termine della giornata
17.30
munemente portati in visita - Massimo Millefanti Pausa L'approccio clinico ad alcuni rettili (in particolare le tartarughe) comunemente portati in visita - Igor Pelizzone Discussione, test di valutazione e consegna degli attestati ECM Termine della giornata
SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER EQUINI SOCIETÀ FEDERATA ANMVI
EuroHotel Viale Europa 6 - 56021 Cascina (Pisa)
FONDAMENTI DI ANESTESIA GASSOSA Monastier, 25 febbraio 2007 Adriano Lachin
15.45 16.00
CHAIRPERSON
SEDE
DELEGAZIONE REGIONALE VENETO
RELATORE
Associazione Federata ANMVI
in collaborazione con l’Ordine dei Medici Veterinari di Alessandria
PROGRAMMA 8.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze 9.25 Saluto ai partecipanti del Presidente, presentazione del relatore ed inizio dei lavori 9.30 Sviluppo osseo ed eziopatogenesi osteocondrosi/osteocondrite e displasie 11.00 Pausa 11.30 Displasia del gomito, diagnosi e terapia 13.00 Pausa
SIVE
Società Federata ANMVI
DELEGAZIONE REGIONALE CALABRIA
RELATORE
SIVAE
OBIETTIVI Podiatria La laminite è una grave affezione dell'apparato locomotorio equino con la quale il veterinario ippiatra si deve prima o poi confrontare nella sua pratica clinica. Questo ciclo di presentazioni mira ad illustrare, sia dal punto di vista clinico che pratico, aspetti della prevenzione, diagnosi, prime cure, prognosi, gestione e obiettivi ortopedici. Ortopedia Nella pratica clinica ippiatrica la diagnostica per immagini ha un ruolo preminente con il quale il veterinario deve confrontarsi giornalmente. Anche in presenza di tecniche diagnostiche più evolute, l'apporto fornito dalla radiologia rimane fondamentale e l'evoluzione delle tecniche radiografiche classiche verso la radiologia digitale ha contribuito, recentemente, a migliorare la confidenza del clinico con l'immagine radiografica. Attraverso questa serie di presentazioni si desidera fornire un quadro, il più completo possibile, delle opportunità diagnostiche offerte dalla radiologia digitale in campo ippiatrico.
PROGRAMMA 8.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze 9.00 Saluto ai partecipanti del Delegato Regionale, presentazione dei relatori ed inizio dei lavori 9.15 Laminite: prevenzione, diagnosi attacco acuto, prime cure
La PROFESSIONE VETERINARIA numero 3 settimana dal 22 al 28 gennaio 2007 - 9
10.00 Laminite: fase acuta - subacuta, radiologia, stabilizzazione ortopedica 11.00 Pausa 11.30 Laminite: rifondimento, fase subacuta cronica, gestione, prognosi, obiettivi ortopedici 12.30 Discussione e valutazione dell'apprendimento 13.00 Pausa pranzo 14.30 Sistemi di RD (Radiologia Digitale) a confronto con la radiologia convenzionale. Cosa c'è di nuovo? 15.15 La RD nella pratica clinica ippiatrica. Parte I (casi clinici sulle estremità distali degli arti) 16.00 Pausa 16.30 La RD nella pratica clinica ippiatrica. Parte II (casi clinici parte prossimale degli arti, cranio, colonna vertebrale) 17.30 Discussione e valutazione dell'apprendimento 18.00 Consegna degli attestati e conclusione dell'evento
SEDI Da definirsi
PARTECIPAZIONE L'incontro è gratuito per tutti i soci SIVE in regola con l'iscrizione 2007. Non è richiesta la pre-iscrizione. Gli interessati possono registrarsi direttamente in sede congressuale presentandosi alle ore 8.30 presso la segreteria.
3 CREDITI
SIONCOV
GRUPPO DI STUDIO DI PRACTICE MANAGEMENT
Società Italiana di Oncologia Veterinaria
Gruppo di riferimento SCIVAC
Società Specialistica di riferimento SCIVAC
INCONTRO
INCONTRO
METODICHE DI BIOPSIA ED INTERPRETAZIONE PATOLOGICA Cremona, 3-4 febbraio 2007
DAL GRUPPO AL GRUPPO DI LAVORO Cremona, 11 febbraio 2007
PROGRAMMA Sabato 8.30 Registrazione dei partecipanti 9.00 Presentazione dell’incontro, attività della società 9.30 Scelta del tipo di biopsia. Metodiche, campionamento, identificazione dei margini e proposta di uniformazione diagnostica - 1ª parte Giorgio Romanelli 11.00 Pausa 11.30 Scelta del tipo di biopsia. Metodiche, campionamento, identificazione dei margini e proposta di uniformazione diagnostica - 2ª parte Giorgio Romanelli 13.00 Pausa pranzo 14.30 Comunicazioni libere dei partecipanti 16.00 Pausa 16.30 Comunicazioni libere dei partecipanti 18.00 Discussione finale e fine della prima giornata Domenica 9.00 Overview d’istologia tradizionale. Immunoistochimica - Selina Iussich 10.30 Pausa 11.00 Citoinclusione - Daniela Olivero 11.30 Nuove tecniche di prelievo, osservazione e colorazione in citologia diagnostica - Carlo Masserdotti
12.15 Immunofenotipizzazione e clonalità Stefano Comazzi 13.00 Pausa pranzo 14.15 F.I.S.H.: tecnologia e applicazioni nel campo della citogenetica molecolare, ematologica e dei tumori solidi Roberto Brusamolino 15.00 Pausa 15.30 P.C.R.: metodologia e applicazioni cliniche in campo umano Ibridazione non fluorescente degli acidi nucleici: tecniche ed applicazioni in campo umano Silvio Veronese 16.30 Discussione finale e fine dell’incontro
Palazzo Trecchi - Via Trecchi, 20 - Cremona
INCONTRO NUOVE METODICHE IN ECOCARDIOGRAFIA Cremona, 25 febbraio 2007 OBIETTIVI
in collaborazione con SCVI
INCONTRO ADDOME ACUTO, UN PROBLEMA CHIRURGICO? Cremona, 4 febbraio 2007 17.00 Termine dell’incontro e test di valutazione dell’apprendimento
SEDE Palazzo Trecchi - Via Trecchi, 20 - Cremona
PARTECIPAZIONE La partecipazione è libera e gratuita per tutti i Soci SIARMUV in regola con la quota del 2007.
RICHIESTO ACCREDITAMENTO
SINUV Società Italiana di Nefrologia e Urologia Veterinaria
RICHIESTO ACCREDITAMENTO
Società Specialistica di riferimento SCIVAC
La partecipazione è libera e gratuita per tutti i Soci SIONCOV in regola con la quota del 2007.
Società Specialistica di riferimento SCIVAC
La partecipazione è gratuita per gli Iscritti al gruppo di Studio in regola con la quota del 2007.
Società Italiana Cardiologia Veterinaria
PARTECIPAZIONE
7 CREDITI
PARTECIPAZIONE
SICARV
Palazzo Trecchi - Via Trecchi, 20 26100 Cremona
Società Italiana di Anestesia, Rianimazione e Medicina d’Urgenza
9.00 Registrazione partecipanti 9.30 Valutazione clinica ed indagini diagnostiche del paziente con addome acuto - Marco Bertoli 10.30 Indagine ecografica in corso di addome acuto - Vanessa Scanu 11.30 Pausa caffè 12.00 La chirurgia è sempre necessaria per la GDV - Luca Formaggini 13.00 Pausa pranzo 14.00 Presentazione di casi clinici: GDV 15.00 Presentazione di casi clinici: peritonite 16.00 Discussione
SEDE
8.30 Registrazione partecipanti 9.00 Presentazione del tema e dei partecipanti 9.30 Le dinamiche di gruppo 10.30 Esercitazione e discussione in gruppo 11.30 Pausa 11.15 Il gruppo di lavoro 13.00 Pausa pranzo 14:.00 Esercitazione 15.00 Discussione in gruppo 15.30 Pausa 15.45 Gli strumenti del gruppo di lavoro: la Leadership 16.45 Valutazione giornata e compilazione questionario
SEDE
SIARMUV
PROGRAMMA
PROGRAMMA
Lo scopo delle relazioni è quello di portare a conoscenza dei Medici Veterinari le potenzialità diagnostiche delle nuove metodiche utilizzabili in ecocardiografia. Tali metodiche stanno attualmente superando la fase della validazione nella ricerca clinica in ecocardiografia umana, dove la grande mole di letteratura prodotta sta dimostrando l'ampio campo di possibilità applicative. Oltre ad essersi rivelate molto utili nello studio delle più disparate patologie cardiache (cardiomiopatie, patologie valvolari, cardiopatie congenite) rivestono un importante ruolo come supporto diagnostico nella selezione dei pazienti da trattare con terapia elettrica. La prima metodica utilizzata in questo settore, presente su tutte le apparecchiature ecocardiografiche dell'ultima generazione, è quella del Doppler pulsato spettrale del miocardio. Il Doppler miocardico tissutale è una tecnica ecocardiografica che consente di caratterizzare il movimento di ogni segmento miocardico atriale e ventricolare e quindi di studiare la funzione sistolica e diastolica delle pareti delle camere cardiache stesse. Sul Doppler si sono basati anche gli studi che riguardano non solo il movimento del miocardio ma anche la sua deformazione (strain) e la velocità di quest'ultima (strain rate). L'evoluzione delle tecnologie ha poi consentito di sviluppare diverse modalità di calcolo al fine di superare alcune limitazioni intrinseche alla modalità Doppler quali quelle dovute all'angolo che si forma fra fascio di ultrasuoni e tessuti in movimento. I nuovi programmi di strain imaging consentono di misurare i suddetti parametri in tutti i segmenti di miocardio e in tutte le scansioni ecocardiografiche. L'applicazione di queste metodiche in Cardiologia Veterinaria sta consentendo di scoprire nuovi aspetti della cinetica cardiaca normale e patologica attraverso uno studio più approfondito e preciso della funzione atriale e ventricolare.
PROGRAMMA 8.30 Registrazione dei partecipanti 9.00 Nuove tecnologie in ecocardiografia: Doppler tissutale, Strain e Strain Rate Imaging - Claudio Bussadori 10.30 Pausa 11.00 Elementi fondamentali di tecnica, fisiologia e fisiopatologia - Claudio Bussadori
12.30 Discussione 13.00 Pausa pranzo 14.00 Applicazioni in Cardiologia Veterinaria Elena Dall'Aglio 15.00 Casi clinici dei partecipanti 16.30 Discussione, valutazione dell'apprendimento, consegna degli attestati e chiusura dei lavori
CASI CLINICI I casi clinici rappresentano un momento importante di discussione e di confronto, infatti uno degli scopi degli incontri SICARV è proprio quello di confrontare le esperienze di quanti ogni giorno affrontano problemi di cardiologia veterinaria. Invito quindi tutti i Soci ad inviare casi clinici per completare il programma della giornata. I casi debbono essere inviati almeno 15 giorni prima della giornata ai membri del Consiglio Direttivo della SICARV: michele.borgarelli@unito.it (Michele Borgarelli) roberta.david@virgilio.it (David Chiavegato) marco.poggicvi@tin.it (Marco Poggi)
SEDE Palazzo Trecchi - Via Trecchi, 20 - Cremona
PARTECIPAZIONE La partecipazione è libera e gratuita per tutti i Soci SICARV in regola con la quota del 2007.
RICHIESTO ACCREDITAMENTO
Società Specialistica di riferimento SCIVAC
INCONTRO TECNICHE BIOPTICHE E ISTOPATOLOGIA NEI PICCOLI ANIMALI Cremona, 11 febbraio 2007 CHAIRMAN
CASI CLINICI
Paolo Scarpa
I casi clinici saranno decisi nel corso dei prossimi mesi. Il tema dei casi clinici, pur rimanendo in ambito nefrologico, non necessariamente riguarderà l'argomento trattato durante la giornata.
PROGRAMMA 9.00 Registrazione dei partecipanti 9.30 Indicazioni per effettuare la biopsia renale negli animali da compagnia (E. Zini) 10.30 Pausa caffè 11.00 Valutazioni pre-intervento ed anestesia/analgesia nel paziente sottoposto a biopsia renale (P. D’Ippolito) 11.30 Tecniche bioptiche in nefrologia veterinaria (A. Zatelli) 12.30 Domande 12.45 Pausa pranzo 14.00 Istopatologia renale in medicina umana, quale beneficio per l'interpretazione nei piccoli animali (E. Nigrisoli) 14.45 Istopatologia renale negli animali da compagnia, aggiornamenti sulla classificazione dei danni glomerulari e tubulari (M. Castagnaro) 15.30 Pausa caffè 16.00 Casi clinici 17.30 Domande dei partecipanti
SEDE: Palazzo Trecchi - Via Trecchi, 20 26100 Cremona
PARTECIPAZIONE L'incontro è gratuito per tutti i soci SINUV in regola con l'iscrizione 2007. Non è richiesta la pre-iscrizione. Gli interessati possono registrarsi direttamente in sede congressuale presentandosi alle ore 9.00 presso la segreteria. Quote di iscrizione alla SINUV: - Socio SIMIV: € 18,00 - Socio SCIVAC: € 62,00 - Non Socio: € 120,00
PER INFORMAZIONI E ISCRIZIONI Segreteria Società Specialistiche SCIVAC Tel. 0372 403502 - Fax 0372 457091 - Email: socspec@scivac.it
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3/ed. it. 2007 Mosby Elsevier listino € 173,00 - in offerta speciale € 147,00 The 3rd edition of this classic textbook continues to serve as a one-stop resource for authoritative information on all aspects of small animal surgery. Coverage includes basic procedures such as spays, castrations, and declaws, as well as more advanced surgeries that might be referred to specialists such as craniotomy, ventral slots, and lung lobectomy. Discussions of general surgical procedures include sterile technique, surgical instrumentation, suturing, preoperative care, and antibiotic use. Key sections provide clinically relevant coverage of soft tissue surgery, orthopedic surgery, and neurosurgery.
La PROFESSIONE VETERINARIA numero 3 settimana dal 22 al 28 gennaio 2007 - 10
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laPROFESSIONE VETERINARIA 3/2007 INFO REGIONI
Violate le norme sul trasporto animale in tre Regioni Chiesti più controlli veterinari e un’indagine del NAS iolato il Regolamento 1/2005 sul trasporto animale. La LAV ha diramato il 17 gennaio scorso, un comunicato stampa in cui chiede “un’indagine nazionale dei Carabinieri del NAS per accertare tutte le violazioni e le responsabilità negli allevamenti e nei macelli”. L’Associazione chiede inoltre che il Ministero della Salute “attivi le Regioni e i Servizi veterinari a effettuare maggiori controlli in modo da scoraggiare e perseguire gli operatori che violano le norme”. Il comunicato è accompagnato da un video-denuncia su “gravi illegalità negli allevamenti e nei macelli di Lombardia, Emilia Romagna e Piemonte”, dove gli animali vengono “trascinati con catene o caricati a forza sui camion”. Il filmato mostra animali non più in grado di camminare, in condizioni di salute così gravi, dicono alla LAV, “da non essere più in grado di alzarsi e di spostarsi autonomamente, caricati a forza sui camion con la pala di un trattore, alzati con un verricello, trascinati con catene e corde, maltrattati con pungoli elettrici per farli alzare, picchiati”. Negli allevamenti visitati sono state raccolte testimonianze per cui le “mucche a terra” non vengono macellate o sottoposte a eutanasia in azienda, bensì caricate su un camion e trasportate al macello, descrivendo i metodi per caricarle sui camion come segue: con l’ausilio della pala di un trattore o di un elevatore a forca; facendole rotolare su una piattaforma, che viene poi portata con un elevatore a forca dentro il camion, lasciando poi rotolare giù dalla piattaforma la mucca; sollevandola con due cinture fatte passare sotto l’animale, per spostarlo poi all’interno del camion. Le violazioni individuate dagli animalisti riguardano “mucche da latte cosiddette “da riforma” nel Mercato Ingrosso Alimentare (M.I.A.C.) di Fraz. Ronchi a Cuneo, e nei macelli Calzi a Bertonico (Lodi), Melca a Ponticelli
V
Trasporto, Mancuso: vuoto legislativo ’On. Gianni Mancuso ha presentato al Ministro della Salute una interrogazione parlamentare sulla questione dei trasporti degli animali destinati al macello. Secondo il parlamentare veterinario, malgrado la portata delle nuove norme europee sul trasporto animale, il benessere animale è pregiudicato da un vuoto legislativo. Nell’interrogazione Mancuso, ricorda che il Decreto Legislativo che introdurrà nel nostro Paese le sanzioni alle violazioni del Regolamento UE non è ancora stato approvato e chiede pertanto al Ministero “come intende rendere quanto più rapida possibile l’approvazione del dovuto decreto Legislativo sulle sanzioni”.
L
Pavese (Pavia), Unipeg a Pegognaga (Mantova), Caretto Attilio a Sartena (Torino) e Old Bear di Fraz. Ronchi (Cuneo)”. Nel comunicato si legge che “ tutti gli animali sono stati trasportati in violazione dell’art.12 del Decreto Legislativo 333/98, relativo alla protezione degli animali durante la macellazione
o l’abbattimento, secondo cui “gli animali feriti o malati devono essere abbattuti sul posto”, e in violazione del decreto legislativo 532/92 (modificato dal D.Lgs. 388/98), relativo alla protezione degli animali durante il trasporto, secondo cui devono essere “trasportati soltanto animali idonei a
sopportare il viaggio previsto” e gli animali gravemente malati o feriti non sono considerati idonei al trasporto. Il nuovo Regolamento (CE) n.1/2005 che dal 5 gennaio 2007 ha sostituito il decreto legislativo 532/92 (modificato dal D. Lgs. 388/98) ha rafforzato e specificato il divieto di trasportare animali non
idonei (non in grado di spostarsi autonomamente senza sofferenza o senza aiuto; in presenza di ferite o prolasso), proibendo il ricorso a metodi coercitivi (calci, sollevare animali per coda, orecchie, ecc.) e di arrecare lesioni o sofferenze inutili durante il trasporto di animali idonei”. ■
12
laPROFESSIONE VETERINARIA 3/2007 INFO REGIONI
Veneto, finanziamenti contro il randagismo mmonta a 377.736,17 euro, il finanziamento approvato dalla Giunta regionale su proposta dell’Assessore alla Tutela del Consumatore, Sicurezza Alimentare e Servizi Veterinari, Elena Donazzan, per una serie di interventi di prevenzione e lotta al randagismo. “Si tratta - ha sottolineato l’Assessore Donazzan - di un provvedimento che con i suoi tre obiettivi conferma l’attenzione della Regione nei confronti del benessere degli animali. Da questi principi - continua la Do-
A
nazzan - si sviluppano anche le linee guida del provvedimento relativo all’igiene urbana e veterinaria, al momento in corso di definizione. Ricordo inoltre a conferma di questa logica - ha concluso - come la Regione in passato abbia anche adottato provvedimenti sulla pet therapy, dove l’animale viene posto al centro dell’iniziativa”. Dai dati raccolti dalle competenti strutture risulta, infatti, che in alcune zone del Veneto si rende necessaria la realizzazione di nuove strutture con valenza provinciale
finalizzate al ricovero di animali d’affezione. Nello specifico il provvedimento prevede un finanziamento di € 287.736,17 all’ENPA onlus di Mira (VE), per un progetto di costruzione di un canile, la cui realizzazione consentirà di affrontare e risolvere non pochi problemi legati al randagismo nel territorio della provincia di Venezia e in particolare delle Aziende n.12 Venezia e n.13 - Mirano. La struttura sarà in grado di ospitare circa 300 cani ed è prevista anche la realizzazione di una piccola area
destinata a dare adeguate risposte alle necessità emergenti in materia di protezione dei felini e di ospitare gatti o cuccioli in attesa di adozione. Il progetto prevede la realizzazione di una rete fognaria ed impiantistica, elettrica, idrica e di riscaldamento, infrastrutture stradali e di accesso, parcheggio e di recinzione. Un secondo finanziamento di € 50.000,00 è stato approvato a favore del Comune di Vicenza, che, integrando quello precedente di € 200.000,00, consentirà di concludere i lavori di ri-
Non fare investimenti
a fondo perduto... scegli il Fondo Sanitario A.N.M.V.I. “Quest’anno il nostro Fondo ha rimborsato spese sanitarie per 521.000,00 euro a 3.500 Colleghi e familiari Le nostre coperture sono sempre leader in convenienza sul mercato delle assicurazioni sanitarie. Per questo il Fondo Sanitario ANMVI restituisce più di quel che chiede”. Pier Mario Piga - Presidente del CdA Sottoscrittore di Opzione Massima
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strutturazione ed ampliamento del canile comunale, in località Gogna. Infine, approvato un finanziamento di 40 mila euro a favore dei Servizi Veterinari delle Aziende USSL venete per l’acquisto di microchip per l’identificazione canina. La positiva campagna di “microchippatura” ed identificazione dei cani, che ha consentito la registrazione nella Banca dati Anagrafe Canina Regionale di oltre 450.000 cani, ha determinato, infatti, le richieste di alcuni Servizi Veterinari per l’acquisto e la distribuzione di un ulteriore quantitativo di microchip, con l’obiettivo di completare in tutto il territorio del Veneto l’identificazione dei cani da iscrivere all’anagrafe canina. ■
SARDEGNA
BTV: deroga movimentazione a Sassari arà possibile, fino al 4 marzo, la movimentazione degli animali recettivi alla “blue tongue’’ dalla provincia di Sassari (territori della Asl 1 di Sassari e della Asl 2 di Olbia), anche se non vaccinati e se provenienti dalle zone dove non sia evidenziata circolazione del virus. La decisione arriva dall’Assessorato regionale all’Igiene e Sanità, che ha concesso la deroga al blocco della movimentazione dalla Sardegna dei capi recettivi alla “blue tongue’’. Il fermo era stato previsto dall’art. 1 della determinazione n. 1091 del 9 novembre 2006, emanata a seguito dei focolai verificatisi in provincia di Cagliari e causati dalla comparsa del sierotipo 1 precedentemente non presente in Sardegna. La deroga consente l’invio di animali provenienti da zone libere da circolazione virale e diretti verso i territori stagionalmente liberi (Emilia Romagna, Piemonte, Valle d’Aosta, Lombardia, Veneto, Trentino Alto Adige e Friuli) dall’attività dell’insetto vettore per il periodo 14 dicembre 2006/4 marzo 2007. La Commissione Europea, che definisce le zone di vincolo della “blue tongue’’, ha escluso la provincia di Sassari dalla nuova zona istituita a seguito della comparsa del sierotipo 1, zona che comprende invece le restanti province di Cagliari, Nuoro e Oristano. Il provvedimento prevede per gli allevatori della provincia di Sassari la possibilità di esportare circa 7.000 vitelli da inviare ai centri per l’ingrasso oltre a quelli destinati al macello. Il patrimonio zootecnico interessato per la Asl 1 è di circa 52.000 bovini, distribuiti in oltre 2.000 aziende e circa 1 milione di ovi-caprini in oltre 4.000 allevamenti (Fonte: ANSA).
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laPROFESSIONE VETERINARIA 3/2007 LA RASSEGNA DI VET-JOURNAL
Diagnosi e terapia dell’emesi canina
di Maria Grazia Monzeglio
Un approccio basato sulle cause nel secondo articolo dedicato al vomito nel cane
opo aver riassunto i diversi meccanismi fisiologici del vomito, il secondo articolo dedicato da vet.journal all’emesi canina espone il corretto approccio diagnostico e terapeutico basato sulle cause di questo comune sintomo. Il vomito è fonte di preoccupazione per i proprietari, che desiderano un controllo rapido ed efficace del problema. L’anamnesi rappresenta una fase importante nell’approccio diagnostico al vomito acuto o cronico. L’approccio inizialmente deve essere diverso a seconda che il vomito sia acuto o cronico. È improbabile che un cane con una patologia acuta abbia un carcinoma gastrico e, allo stesso modo, è improbabile che in caso di vomito cronico ci si trovi di fronte ad una parvovirosi. Il vomito viene definito cronico quando è presente da almeno 3 settimane. Gli esami da eseguire sono differenti nei due casi. Per questo motivo, in caso di vomito acuto è necessario ricercare le cause più ovvie, come l’ingestione di un corpo estraneo, un avvelenamento, un’insufficienza d’organo o una parvovirosi. È necessario conoscere l’età dell’animale, domandare se sia stato correttamente vaccinato e sverminato, se vi sia una terapia in corso (antinfiammatori, antimitotici, antibiotici, digossina), se abbia accesso a prodotti o rifiuti tossici, se vi sia stata una recente variazione della dieta, se sia presente anche diarrea (parassitosi, parvovirosi, alcuni fenomeni ostruttivi, intossicazione alimentare, insufficienza epatica), se il vomito abbia una natura specifica (cibo, muco, sangue) e se sia presente la sindrome poliuria/polidipsia (insufficienza renale, insufficienza epatica, ipoadrenocorticismo, pielonefrite, piometra, diabete mellito). L’aspetto del vomito e la distanza dai pasti possono fare da guida all’approccio da seguire. Se l’animale vomita pochi minuti dopo il pasto, è possibile considerare un fenomeno ostruttivo. D’altra parte, se l’animale vomita solamente muco da diverse settimane, è improbabile che si tratti di un’ostruzione. È inoltre necessario distinguere il rigurgito dal vomito. Nel caso del rigurgito l’animale non mostra alcuno sforzo espulsivo o prodromico (scialorrea, agitazione, tremori) poiché il rigurgito proviene in realtà dall’esofago. L’esame clinico naturalmente deve essere approfondito. In caso di vomito acuto è importante ricerca-
D
re la presenza di masse addominali (corpi estranei, invaginamenti), dolore (peritonite, pancreatite, corpi estranei, perforazioni del canale digerente), o tosse (falsa deglutizione). È necessario valutare lo stato di idratazione esaminando le mucose apparenti, le pliche cutanee, il tempo di riempimento capillare e l’infossamento dei globi oculari. Alcuni cani possono avere uno shock ipovolemico o settico. Un esame rettale può essere utile quando il proprietario non è in grado di riportare se l’animale abbia feci normali. In caso di vomito cronico i segni clinici che devono essere seguiti con attenzione sono la presenza di perdita di peso, masse addominali, dolore addominale, ittero, anemia, disidratazione (meno frequente rispetto al vomito acuto), bradicardia (ipoadrenocorticismo), edemi periferici (ipoproteinemia/ipoalbuminemia) e tosse (falsa deglutizione). Gli esami complementari da eseguire variano a seconda dei diversi criteri o parametri evidenziati nell’anamnesi e nell’esame clinico e dovrebbero, quando possibile, indirizzarci verso la possibile causa. In caso di vomito acuto in cui l’animale non mostra alcun segno clinico allarmante e si trova in condizioni di salute soddisfacenti, è possibile evitare di cercare di eliminare le cause più probabili (variazione della dieta, intossicazione alimentare, corpi estranei, ecc.) trattando invece il soggetto in modo sintomatico (antiemetici, digiuno per 24-48 ore). Qualora il trattamento non fosse efficace, sarà necessario eseguire una serie di esami complementari. Quando l’animale mostra la presenza di segni clinici possibilmente pericolosi (disidratazione, shock, dolore addominale, ecc.), verrà eseguita una serie di esami complementari in base alle alterazioni osservate. Questi avranno inoltre lo scopo di rilevare quali siano stati gli effetti metabolici del vomito (ipokaliemia, alcalosi, iper- o iponatriemia). In caso di vomito cronico, se l’anamnesi e l’esame clinico non dovessero indirizzarci verso una precisa patologia, sarà necessario comportarci allo stesso modo, eseguendo una serie di esami. Quando la causa è evidente, tali esami saranno più mirati (masse addominali/esame ecografico, poliuria e polidipsia/esame del sangue e delle urine, ittero/esame ecografico del fegato). Il trattamento ha lo scopo di eliminare la causa e il vomito stesso tramite l’uso di antiemetici, quando non esistono controindicazioni a tali farmaci, e di correggere le alterazioni secondarie (disidratazione, squilibri elettrolitici, ipoproteinemia, ipoalbuminemia). Il vomito viene considerato come un fenomeno naturale di protezione dell’organismo. Questo è in parte
vero quando il vomito è secondario a intossicazione alimentare o a infezioni batteriche gastroenteriche, ma se il vomito è frequente diventa molto importante utilizzare antiemetici per evitare alterazioni metaboliche secondarie. Alcuni ritengono anche che il vomito serva a dare sollievo all’animale e che l’uso di antiemetici possa mascherarne l’origine. Tali concetti sono assolutamente falsi e solitamente è molto meglio trattare il vomito. Più rapida sarà la terapia messa in atto e meno gravi saranno gli effetti conseguenti al vomito. A seconda della gravità del vomito è inoltre necessario tenere l’animale a digiuno per 24-48 ore per fare riposare l’apparato gastroenterico. Sono disponibili diversi trattamenti antiemetici, ciascuno con diversa azione. Non agiscono tutti nelle stesse sedi delle vie afferenti ed efferenti del riflesso del vomito e
per questa ragione non vengono utilizzati in circostanze identiche. Al momento non esistono singoli antiemetici che possano essere utilizzati indipendentemente dalla causa, e alcuni hanno effetti secondari anche gravi, come ad esempio la clorpromazina, che deve essere evitata in caso di shock, o la metoclopramide, controindicata in caso di epilessia.
clopramide) e antiemetici con effetto antistaminico H2 (cimetidina, ranitidina, famotidina) per limitare la secrezione di acido gastrico.
Alterazioni comuni e loro trattamento Insufficienza renale L’urea possiede un effetto emetico sia a livello centrale che periferico. Stimola i recettori dopaminergici D2 della chemoreceptor trigger zone (CTZ) e, con la sua azione irritante sulla mucosa gastrica, stimola i recettori istaminergici H2. Per questo è necessario utilizzare antiemetici con effetto inibente sui recettori dopaminergici D2 (meto-
Antimitotici Alcuni agenti antimitotici come il cisplatino o la ciclofosfamide possono provocare il vomito. Sembra che nel cane siano in grado di stimolare i recettori serotoninergici 5HT3 a livello delle fibre afferenti del nervo vago. Gli antagonisti di questi recettori, come l’ondansetron e il dolasetron, risultano efficaci contro questo tipo di vomito; vengono somministrati 30 minuti prima o 90 minuti dopo la sessio-
Cinetosi Esistono solo poche molecole veramente efficaci contro questo tipo di vomito. I prodotti maggiormente utilizzati sono gli antagonisti dell’istamina H1.
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laPROFESSIONE VETERINARIA 3/2007 LA RASSEGNA DI VET-JOURNAL
ne di chemioterapia. Non esistono indicazioni stabilite per l’uso del dolasetron nel cane. Gli antagonisti NK1 vengono usati con successo in medicina umana in associazione con l’ondansetron o con il dolasetron. La metoclopramide, nonostante l’attività antagonista nei confronti dei recettori serotoninergici 5-HT3, non risulta molto efficace. Ritardato svuotamento gastrico Diverse patologie sono in grado di indurre un ritardato svuotamento gastrico con conseguente vomito, come ad esempio la gastrite di qualsiasi origine, le alterazioni metaboliche e la dilatazione gastrica post-chirurgica. In questi casi è possibile utilizzare gli antagonisti della serotonina 5-HT4 (cisapride), gli antagonisti della dopamina D2 (metoclopramide) e l’eritromicina per i suoi effetti stimolanti sulla secrezione della motilina. Situazioni in cui la causa è sconosciuta In questo caso è consigliabile usare un antiemetico perché previene i ben noti effetti metabolici che seguono il vomito e fornisce sollievo all’animale dai fastidi provocati dalle alterazioni digestive. Allo stesso tempo il proprietario verrà tranquillizzato dal vedere che l’animale non mostra più la sintomatologia per cui era stato portato dal veterinario. È inoltre
difficile fare capire al proprietario che non è necessario somministrare antiemetici all’animale, quando il loro stesso medico a volte li prescrive per un semplice mal di stomaco. D’altra parte è controindicato l’uso di agenti antiemetici procinetici (ad esempio la metoclopramide) in presenza di un fenomeno ostruttivo o di emorragie del tratto digerente. È consigliabile utilizzare inizialmente un antagonista α2-adrenergico, e qualora questo si rivelasse inefficace, proseguire con un antagonista della dopamina D2, quindi con un antagonista della serotonina 5-HT3 e infine con l’eritromicina. Contemporaneamente devono essere eseguiti altri esami complementari al fine di identificare la causa precisa del problema digestivo. Non devono essere utilizzati antiemetici quando il vomito è associato ad un’infezione gastroenterica o ad un’intossicazione, poiché incoraggerebbe la persistenza dei germi o delle tossine nel canale digerente. Allo stesso modo, in caso di ostruzione non devono essere usati agenti procinetici a causa del rischio di perforazione del tratto digerente, mentre gli antagonisti α2-adrenergici sono controindicati in caso di ipotensione. ■ Testo di Fabrice Hébert (DVM, specialista di medicina interna in una clinica di referenza di Parigi)
Sterilizzazione non chirurgica degli animali
di Maria Grazia Monzeglio
Prospettive attuali e future della contraccezione chimica nel controllo della popolazione animale
a sterilizzazione chirurgica è da sempre il metodo standard in tutto il mondo per il controllo della popolazione canina e felina. Tuttavia, il numero costantemente elevato di animali randagi e, in alcuni paesi (ad es., USA), soppressi per ovviare al problema del surplus di cani e gatti sta recentemente sollevando la questione delle alternative non chirurgiche alla sterilizzazione convenzionale. A un simposio della Alliance for Contraception in Cats & Dogs (Alexandria, Virginia, novembre 2006), Margaret Slater (Texas A&M University) ha affrontato il tema della contraccezione non chirurgica dei gatti, ricordando che, negli USA, il numero dei gatti randagi è pari a
L
un terzo o la metà dei gatti di proprietà, che si traduce in 3045 milioni di gatti randagi. Al simposio, i metodi alternativi alla contraccezione chirurgica, che resta essenziale per cani e gatti domestici, sono stati definiti una necessità urgente. La ricerca tecnologica si sta concentrando su farmaci, vaccini o impianti che siano sicuri, non costosi e possibilmente in grado di rendere sterile l’animale con un’unica procedura. Negli USA lo studio in questo senso è incoraggiato anche dall’AVMA. L’attenzione e gli investimenti delle case farmaceutiche verso un’efficace alternativa chimica alla sterilizzazione chirurgica sono tuttavia stati scarsi ad oggi. Attualmente negli USA non esiste in commercio un farmaco contraccettivo approvato per il cane e il gatto. In Europa la situazione è simile, sebbene la UE abbia recentemente approvato (novembre 2006) un impianto contraccettivo reversibile della durata di un anno per la cagna. Il farmaco, a base di azagly-na-
farelin, analogo sintetico del GnRH originariamente autorizzato per l’induzione e la sincronizzazione dell’ovulazione nei salmonidi, blocca a lungo termine la sintesi delle gonadotropine (FSH, LH). Sembra che il farmaco sopprima l’estro anche nella gatta, per circa tre anni, ma la ricerca in questo senso è ancora in corso. In Australia è stato recentemente approvato un contraccettivo per il cane maschio a base di deslorelina, altro analogo sintetico del GnRH, già utilizzato nella fattrice per l’induzione dell’ovulazione. Nella descrizione della casa farmaceutica produttrice, il farmaco agisce attraverso il rilascio lento e continuo di deslorelina, che sopprime totalmente il testosterone. Sembra che abbia anche effetto antiestrogenico nella cagna. È impiantato sottocute tra le scapole e, nella sua versione attuale, dura sei mesi. La fertilità ritorna alla cessazione del trattamento e l’impianto biocompatibile si dissolve nel tempo. ■
BORSA DI STUDIO PER UN SOGGIORNO ALL’ESTERO SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIA SOCIETÀ FEDERATA ANMVI
Animal Health
BORSA DI STUDIO SCIVAC-PFIZER ANIMAL HEALTH “Dr. RICCARDO TESTA”
Grazie alla collaborazione tra SCIVAC e PFIZER ANIMAL HEALTH ITALIA, in ricordo del Dr. Riccardo Testa, collaboratore di Pfizer Animal Health Italia prematuramente scomparso, anche per il 2007 è prevista l’erogazione di una borsa di studio di € 6.000,00 al netto delle ritenute di legge, oneri, imposte e tasse per un soggiorno all’estero di studio e tirocinio pratico della durata minima di 3 mesi da effettuarsi, a propria discrezione, presso il Dipartimento di Medicina Interna dei Piccoli Animali della Texas A&M University, College Station, Texas, USA finalizzato all’apprendimento delle più recenti acquisizioni relative alla medicina interna degli animali da compagnia, con particolare riguardo alle più recenti tecniche diagnostiche e modalità terapeutiche per la cura delle malattie emergenti e più frequenti degli animali da compagnia. In generale il frequentatore ospitato da facoltà all’estero può osservare l’attività clinica e partecipare ai round clinici già previsti, ma non può gestire autonomamente i casi clinici. L’erogazione della borsa
di studio non prevede l’organizzazione del viaggio e dell’alloggio e l’eventuale copertura assicurativa prevista dalla struttura ospitante che rimangono tutte a carico del borsista frequentatore, compreso il periodo di frequenza, da concordare con il Direttore del Dipartimento. REQUISITI DI ACCESSO E SELEZIONE Per accedere alla selezione è necessario • essere laureati in Medicina Veterinaria in una Facoltà Italiana da non prima del mese di gennaio 2002 • aver presentato una tesi di laurea o di dottorato di ricerca strettamente inerente alla medicina interna degli animali da compagnia • essere residente in Italia • avere un’ottima conoscenza della lingua del paese ove ha sede la struttura ospitante. Domande con tesi su argomenti diversi da quello previsto saranno automaticamente respinte. I candidati saranno valutati da una commissione composta da membri di SCIVAC e personale PFIZER ANIMAL HEALTH. MODALITÀ DI ACCESSO Per partecipare alla selezione è necessario inviare via posta entro il 10 Marzo 2007 all’indirizzo sotto riportato il modulo compilato e allegare una fotocopia del certificato di laurea e tre
copie della tesi di laurea o di dottorato di ricerca in formato elettronico su CDRom (non si accettano copie cartacee). Con l’iscrizione, i candidati autorizzano il trattamento dei dati ai sensi della Legge 675/96.
DOMANDA DI ISCRIZIONE BORSA DI STUDIO “RICCARDO TESTA”
Le domande vanno inviate entro il 10 Marzo 2007 a: SCIVAC Comitato Scientifico Borsa di Studio SCIVAC/Pfizer “Riccardo Testa” Palazzo Trecchi, Via Trecchi 20 26100 Cremona, Italia
SCIVAC Comitato Scientifico Borsa di Studio “Dr. RICCARDO TESTA” Palazzo Trecchi,Via Trecchi 20 26100 Cremona - Italia
SCADENZA Non si accettano in nessun modo domande spedite dopo il 10 Marzo 2007. COMUNICAZIONI AGLI AUTORI Le tesi verranno valutate e gli autori informati entro il 20 Aprile 2007. Se l’autore rende disponibile un indirizzo di posta elettronica, sarà questo il mezzo preferenziale utilizzato. CONSEGNA DELLA BORSA DI STUDIO La consegna della Borsa di Studio SCIVAC-PFIZER ANIMAL HEALTH “RICCARDO TESTA” avverrà in forma ufficiale nel corso del 56° Congresso Nazionale Multisala SCIVAC che si terrà a Rimini nei giorni 1-3 Giugno 2007. È prevista l’iscrizione gratuita per tutti i giorni del congresso per il candidato vincitore.
Animal Health
Modulo da compilare e inviare entro il 10 marzo 2007 a:
Trattenendo una fotocopia per il proprio archivio. CANDIDATO Cognome.................................................................. Nome........................................................................ Via.................................................................. .N° ... CAP...........Città........................................................ .............................................................Provincia...... Tel. (in orari di ufficio)....................................................... Email (importante per le comunicazioni).............. ............. Cod. Fisc. Data di laurea ……/……/…… (giorno /mese /anno) Facoltà……………………………………………….... ALLEGATI - Copia del certificato di laurea - Tre copie della tesi di laurea o di dottorato di ricerca in formato elettronico su CD-Rom (non allegare copie cartacee).
Data …… Firma …………………...........…………. Ai sensi dell’art. 10 L. 31/12/96 n. 675 informiamo i partecipanti in merito al trattamento dei dati personali riportati sulla presente scheda di iscrizione, circa la necessità di destinare a terzi tali dati (agenzie di spedizione e di organizzazione congressuale di nostro riferimento, aziende, associazioni o altri soggetti che collaborano all’organizzazione di questo evento congressuale). Il mancato consenso al trattamento dei dati personali compromette tale adempimento. Il firmatario autorizza SCIVAC e Pfizer Animal Health, ai sensi dell’art. 11 L. 31/12/1996 n. 675, al trattamento dei dati indicati.
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laPROFESSIONE VETERINARIA 3/2007 RIFLESSIONI
Quale Bioetica per la professione? Veterinaria a mani vuote nel CNB l prossimo anno presso l’università di Medicina Veterinaria del Colorado si festeggiano i 30 anni del primo corso regolare e obbligatorio di Etica Veterinaria. In Italia, ancora nessuna Facoltà sente il bisogno professionale, prima ancora che etico, di attivare uno straccio di percorso formativo in tal senso. Che non sia sentita la necessità nelle alte sfere ultimamente lo si è potuto constatare con la mancata rielezione dell’unico rappresentante per l’intera categoria professionale al Comitato Nazionale di Bioetica, il collega Pasqualino Sartori. Non si capisce, o forse istrionicamente non si vuol comprendere, come in questo vuoto culturale prima ancora che legislativo, si dibatte oggi non solo l’Università di Medicina Veterinaria ma il quotidiano lavoro di tanti seri professionisti. Dall’eutanasia negli animali d’affezione alle industrie di trasformazione degli alimenti, dalle terapie negli allevamenti intensivi alla ricerca medico scinetifica, dalle biotecnologie alla gestione sanitaria nessuno può sentirsi esentato dal bisogno di una corretta formazione in bioetica pena una deriva tecnicistica che svaluta le coscienze prima ancora che le conoscenze. La prestazione zooiatrica ancora oggi si qualifica nell’esclusivo scopo di adempiere in modo formale ad alcune norme giuridiche e quindi garantire le massime aspettative di colui che detiene la piena podestà dell’animale, qualsiasi alternativa comporta l’ostracismo professionale prima ancora del biasimo dell’intera categoria. Agli interessi del proprietario (allevatore, grande industria o più prosaicamente padrone) spesso l’unico strumento che il professionista può contrapporre è la sua diginità o poco altro che la professione gli ha messo a disposizione. Nel migliore dei casi dei tecnici, degli applicatori, poco più che dei dispenser del farmaco, della clinica, della ricerca. In questo contesto non resta altro che la guerra tra poveri, come i capponi di Renzo, ignari del loro triste destino, aggrappati ad uno straccio di codice deontologico minato quotidianamente prima ancora che dalle liberalizzazioni dal bisogno di far cassetta. È chiedere tropppo un moto civile - prima ancora che di categoria - verso una professione che maneggia con identica incosciente disinvoltura il vivo ed il morto? Che ha licenza di uccidere sempre e comunque, tanto il sano (per fornire alimenti) che il malato (la giusta morte, l’eutanasia)? Questa dicotomia professionale che prevede la morte per macellazione dell’animale sano e l’accanimento terapeutico (purché viva!) per l’animale d’affezione, presentano un unico comun denominatore ovvero la consapevolezza che comunque si voglia lavoriamo tutti con qualcosa di vivo.
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Qualcosa di vivo, si, come l’uomo, e chi di lui professionalmente si occupa. Ma finché non ne saremo consapevoli resteremo sempre i paria della Sanità; i minus habens a cui affidare i lavori sporchi, dove i più fortunati di noi, con un reddito se pur elevato e parificato a quello del professionista che esercita la
nobile arte della medicina umana, non riscatterà la propria modestia. Come è possibile essere immancabilmente sugli scudi ad ogni minimo accenno di zoonosi per poi finire nel dimenticatoio sociale (“ah, si il veterinario, bel mestiere il suo. Ma dai fa anche queste cose, che strano non lo sapevo.”) e nell’oblio pro-
fessionale? L’Etica o per meglio dire la Bioetica, perché è di bio, di vita, che tutti i giorni parliamo non può ridursi ad un optional per esegeti della professione. Come è possibile avere un Comitato Nazionale di Bio-etica e non prevedere chi alla base si fa garante e custode di questo bios,
di Giuseppe Pallante Med vet, Centro Studi interdisciplinari di Zooantropologia Istituto Italiano di Bioetica cui l’uomo rappresenta solo una specie delle tante che quotidianamente ci passano dinanzi e tra le mani? Ma forse è tutto giusto, forse è più giusto così, è la prova provata dello stato attuale della nostra categoria, delle nostre “replicanti” facoltà, e del vuoto che ci circonda. ■
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laPROFESSIONE VETERINARIA 3/2007 DALLE ASSOCIAZIONI
www.sivarnet.it
Progetto SIVAR, presto una sezione on line sulle BPA roseguono i lavori sul progetto pilota della SIVAR su Veterinario Aziendale - Buone Pratiche Aziendali. Il presidente della Società Italiana Veterinari per Animali da Reddito nei giorni scorsi, ha informato i colleghi che hanno aderito al progetto che l’allestimento della se-
P
zione dedicata alle BPA sul sito web della società dovrebbe essere realizzata entro i primi giorni di febbraio. Nel frattempo, per dilazionare ulteriormente i tempi è stata attivata una mailing list provvisoria attraverso la quale è possibile comunicare e scambiare i documenti sui temi inerenti le
Buone Pratiche di Allevamento. Per attivare tale lista è sufficiente eseguire la funzione “Reply all” (Rispondi a tutti) alla mail inviata dal Presidente SIVAR il 16 gennaio (le risposte verranno lette da tutti i veterinari destinatari del messaggio). I colleghi che hanno aderito al progetto, hanno tempo
fino al 31 gennaio 2007 per inviare alla Segreteria la check list aziendale, in modo da fare una fotografia della stalla al momento zero. Il presidente della SIVAR, Marco Colombo, invita infine tutti i colleghi a provvedere al più presto all’iscrizione alla SIVAR per l’anno 2007. A tutti gli iscritti sa-
ranno infatti fornite password e codice utente indispensabili per accedere sia alla futura mailing list ufficiale del sito web dedicato alle BPA che alla compilazione on line di documenti. ■
Malattie respiratorie dei bovini: Convegno SIVAR SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIA SOCIETÀ FEDERATA ANMVI
PROSSIMI AGGIORNAMENTI SCIENTIFICI SCIVAC Per informazioni: Segreteria SCIVAC – Paola Gambarotti Tel. 0372/403508 – Fax 0372/403512 - E-mail: info@scivac.it - www.scivac.it organizzato da
Eventi Veterinari
certificata ISO 9001:2000
CORSI PRATICI EMATOLOGIA Cremona, 7/10 Febbraio 2007 Centro Studi SCIVAC ECM: 22 Crediti
i terrà il 27 gennaio p.v. a Palazzo Trecchi - Cremona, il Convegno Nazionale organizzato dalla SIVAR sulle malattie respiratorie dei bovini. A fare il punto sulla diagnosi delle malattie respiratorie e sulle patologie respiratorie dei bovini, sarà Fabio del Piero, patologo dell’Università di Philadelphia. Il programma della giornata ed ulteriori informazioni sono disponibili on line al sito web della società: www.sivarnet.it.
S
Davide De Lorenzi, Med Vet, Dipl ECVCP, SCMPA, Forlì Federica Rossi, Med Vet, Spec Rad Vet, Dipl ECVDI, Sasso Marconi (BO)
Exotic files, in arrivo ai soci il n. 2/2006
ISCRIZIONE Partecipazione a numero chiuso (36)
DIRETTORE Stefano Comazzi, Med Vet, PhD, Dipl ECVCP, Milano
RELATORI E ISTRUTTORI Walter Bertazzolo, Med Vet, Dipl ECVCP, Pavia Marco Caldin, Med Vet, Dipl ECVCP, Padova Stefano Comazzi, Med Vet, PhD, Dipl ECVCP, Milano Elena Gelain, Med Vet, Como Barbara Miniscalco, Med Vet, Torino Fulvio Riondato, Med Vet, Torino
ISCRIZIONE Partecipazione a numero chiuso (36)
QUOTE
Soci SCIVAC: € 600,00 + IVA 20% Non soci: € 750,00 + IVA 20%
DIAGNOSI E TERAPIA DELLE ARITMIE Cremona, 22/24 Febbraio 2007 Centro Studi SCIVAC ECM: In fase di accreditamento
QUOTE
Soci SCIVAC: € 700,00 + IVA 20% Non soci: € 850,00 + IVA 20%
GLI ESAMI COLLATERALI IN NEUROLOGIA Cremona, 14/16 Febbraio 2007 Centro Studi SCIVAC ECM: 18 Crediti
DIRETTORE
DIRETTORE Roberto A. Santilli, Med Vet, Dipl ECVIM-CA (Card), Samarate (VA)
RELATORI Roberto A. Santilli, Med Vet, Dipl ECVIM-CA (Card), Samarate (VA) Alberto Tarducci, Med Vet, Torino
Massimo Baroni, Med Vet, Dipl ECVN, Monsummano Terme (PT) Marco Bernardini, Med Vet, Dipl ECVN, Bologna Marco Caldin, Med Vet, Dipl ECVCP, Padova Daniele Corlazzoli, Med Vet, Roma
leader nel settore dell’alimentazione secca d’alta gamma per animali d’affezione ricerca
ISTRUTTORI
ISCRIZIONE
INFORMATORI MEDICO-SCIENTIFICI
Partecipazione a numero chiuso (36)
per le seguenti province:
QUOTE
TRENTO, BOLZANO ASTI, CUNEO, TORINO SUD
Soci SCIVAC: € 500,00 + IVA 20% Non soci: € 650,00 + IVA 20%
SEMINARI NAZIONALI CAVITÀ TORACICA: COME USARE AL MEGLIO LE METODICHE DI DIAGNOSTICA PER IMMAGINI
ANNUNCI ROYAL CANIN ITALIA srl
Serena Crosara, Med Vet, Torino Manuela Perego, Med Vet, Samarate (VA)
Marco Bernardini, Med Vet, Dipl ECVN, Bologna
RELATORI E ISTRUTTORI
l numero 2/2006 di Exotic-files, la rivista ufficiale della SIVAE è in spedizione a tutti i soci, nella nuova versione elettronica (cd-rom). Questo numero, a cura di Claudio Peccati, è dedicato all’alimentazione. Oltre ad un articolo sulla detenzione degli animali selvatici, viene trattata l’alimentazione del coniglio da compagnia, l’alimentazione dei Fringillidi nostrani, l’alimentazione dell’iguana verde, l’alimentazione dei sauri carnivori e l’alimentazione e nutrizione degli Ofidi.
I
RELATORI Livia Benigni, Med Vet, CertVDI, Dipl ECVDI, MRCVS, Londra, UK Federica Rossi, Med Vet, Dipl ECVDI, Sasso Marconi (BO)
RESPONSABILE SCIENTIFICO
Roma, 17/18 Febbraio 2007 Melià Roma Aurelia Antica Hotel - Via degli Aldobrandeschi, 223 - 00163 Roma
Federica Rossi, Med Vet, Dipl ECVDI, Sasso Marconi (BO)
ECM: In fase di accreditamento
Francesco Migliorini, Med Vet, Roma
CHAIRPERSON
Si richiede una buona introduzione nel canale Veterinario per animali d’affezione. Si offre interessante compenso più incentivi legati all’attività svolta Inviare dettagliato Curriculum Vitae a: ROYAL CANIN ITALIA s.r.l. Via Anton Cechov, 50/2 20151 Milano fax 02 33490091 (c.a. Dr. Giorgio Massoni) e-mail: info@royal-canin.it citando espressamente l’autorizzazione al trattamento dei personali ai sensi di legge 375/96
laPROFESSIONE VETERINARIA 3/2007
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LETTERE AL DIRETTORE
Studi di Settore: trappola micidiale per i veterinari Tra le misure più rilevanti di quest’ultima finanziaria rientra l’applicazione più severa degli studi di settore ai fini della determinazione del reddito delle attività autonome. In pratica sembra che d’ora in avanti basterà la non congruenza e coerenza anche per un solo anno per far scattare la verifica tributaria. In questo modo lo studio di settore assume una rilevanza legale per il quale in caso di mancata congruenza e coerenza è il contribuente stesso a dover dimostrare, per così dire, la propria innocenza. Inoltre, i parametri sui quali calcolare il presunto reddito sono stati resi più severi che in passato. Mi viene spontaneo a questo punto fare alcune considerazioni in proposito. Innanzitutto mi chiedo se sia stato saggio da parte delle varie categorie accettare un meccanismo che non tiene conto della peculiarità di molteplici situazioni. Ad esempio nel campo veterinario esistono aree geografiche in cui la tariffa media per una visita veterinaria si aggira attorno ai 28 euro mentre in altre è di 40 euro: una differenza quindi di quasi il 40 per cento. Un altro aspetto è che lo studio di settore penalizza, per così dire, l’investimento. Secondo la sua logica più si investe in beni strumentali più si guadagna. A questo punto mi sorge spontaneo il paragone della nostra professione con alcune in campo medico. Se ad esempio per un dermatologo o uno psicologo con un minimo esborso in beni strumentali è possibile svolgere la propria attività, per un veterinario le cose funzionano molto diversamente: apparecchi radiografici, ecografi, strumenti per analisi biochimiche fanno parte ormai dello strumentario di un ambulatorio medio con un investimento di parecchie decine di migliaia di euro. E in base a quale principio si può presumere che investire in uno strumento debba necessariamente tramutarsi in un maggior reddito? Supponiamo che un veterinario decida di comprarsi un endoscopio con tutti gli strumentari collaterali (pinze da biopsia ecc). È chiaro che tale investimento, almeno nei primi anni, non si tradurrà in un aumento del guadagno proporzionale all’investimento stesso, ma alle volte l’entrata può essere inferiore addirittura alle quote di ammortamento. Ciò perché l’interesse verso una determinata disciplina non è sinonimo di guadagno assoluto, almeno all’inizio, ma rientra in quella prospettiva di alzare la qualità delle prestazioni e fornire un servizio in più alla nostra clientela. Ritengo quindi che questo meccanismo porterà a quella limitazione dello spirito di libera impre-
sa che dovrebbe caratterizzare qualsiasi attività autonoma e diffonderà quel senso di paura ad investire per il rischio di sforare i parametri stabiliti. È quindi necessaria una profonda riflessione su quali caratteristiche assumerà la nostra professione con l’introduzione di studi di settore impostati malamente e che evidenziano da parte del fisco una visione alterata della nostra professione. Auspico quindi che le varie associazioni veterinarie nonché la F-
NOVI si mobilitino al fine di rendere noto ai nostri governanti la realtà della veterinaria e la diversità rispetto ad altre professioni. Dott. Enrico Chiappo, Libero professionista - Novara
Le Tue considerazioni sono talmente condivisibili che siamo per la proroga del monitoraggio del nostro studio di settore, il TK22U, già chiesta al Ministero competente dalla FNOVI. A complicare il quadro fiscale della nostra profes-
sione sono intervenuti due cambiamenti rilevantissimi: la prima parte del decreto Bersani che ha costretto all’aborto del nascente tariffario nazionale e la seconda parte dello stesso provvedimento, intitolato a Visco, che ha introdotto il principio della tracciabilità dei compensi. A nostro avviso ce n’è abbastanza per chiedere un ripensamento del nostro studio di settore e per continuare a restare vigili su ogni tentazione di accanimento fiscale. Carlo Scotti
“Lo sgozzamento dell’animale corrisponde all’attuazione della purezza e trasforma la carne impura in halal cioè in lecita, pura”. Khaled Fuad Allam
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laPROFESSIONE VETERINARIA 3/2007 CALENDARIO ATTIVITÀ Per visualizzare i programmi degli eventi di tutte le società clicca su www.evsrl.it/eventi
INCONTRO REGIONALE SCIVAC CAMPANIA
28 gen.
INCONTRO REGIONALE SCIVAC LOMBARDIA
28 gen.
CORSO SCIVAC
3-4 feb.
INCONTRO SIONCOV
3-4 feb.
INCONTRO SIARMUV
4 feb.
INCONTRO REGIONALE SIVAE PIEMONTE IN COLLABORAZIONE CON “ORDINE DEI MEDICI VETERINARI DI ALESSANDRIA” INCONTRO REGIONALE SCIVAC MOLISE
4 feb.
4 feb.
INCONTRO REGIONALE SCIVAC FRIULI VEN.GIULIA
4 feb.
CORSO SCIVAC IN COLLABORAZIONE CON HILL’S
5-7 feb.
ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC
7-10 feb.
CONVEGNO ANMVI-EFSA
9 feb.
INCONTRO SINUV
11 feb.
INCONTRO GRUPPO DI STUDIO DI PRACTICE MANAGEMENT INCONTRO REGIONALE SCIVAC BASILICATA
11 feb.
11 feb.
ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC
14-16 feb.
SEMINARIO SCIVAC
17-18 feb.
INCONTRO REGIONALE SCIVAC CALABRIA
18 feb.
INCONTRO REGIONALE SCIVAC MARCHE
18 feb.
ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC
22-24 feb.
SEMINARIO SIVE
24 feb.
INCONTRO
25 feb.
INCONTRO SICARV
25 feb.
INCONTRO REGIONALE SCIVAC TOSCANA
25 feb.
INCONTRO REGIONALE SCIVAC VENETO
25 feb.
SEMINARIO SCIVAC IN COLLABORAZIONE CON GRUPPO 25 DI PRACTICE MANAGEMENT - DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC PUGLIA - ORDINE DEI MEDICI VETERINARI DI feb. BARI ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC
27feb. 1mar.
CORSO SIVAR
1-3 mar.
CONGRESSO NAZIONALE SCIVAC
2-4 mar.
LO SVILUPPO COMPORTAMENTALE DEL CUCCIOLO E DEL GATTINO E LA PREVENZIONE DI ALCUNE MALATTIE COMPORTAMENTALI - Novotel Caserta Sud, Capodrise (CE) - Strada Statale, 87 Sannitica - ECM: 4 Crediti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Del. Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it
AGGIORNAMENTI IN RIPRODUZIONE NEL CANE E NEL GATTO - Hotel Leonardo Da Vinci , Milano - Via Senigallia, 6 - ECM: 4 Crediti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it LA RICERCA DOCUMENTARIA SULLE BANCHE DATI SPECIALIZZATE IN MEDICINA VETERINARIA: CAB E PUBMED - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it METODICHE DI BIOPSIA E INTERPRETAZIONE PATOLOGICA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 7 Crediti - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: socspec@scivac.it ADDOME ACUTO, UN PROBLEMA CHIRURGICO? - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC Tel. +39 0372 403502 - E-mail: socspec@scivac.it L’APPROCCIO CLINICO DI BASE DEGLI ANIMALI NON CONVENZIONALI - “Hote Al Mulino “ Alessandria - Via Casale, 44 - ECM: 3 Crediti - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - E-mail: info@sivae.it APPROCCIO CLINICOPATOLOGICO ALLE NEOPLASIE DEL SISTEMA ENDOCRINO NEL CANE E NEL GATTO - Hotel Eden, Campobasso - Via Colle delle Api, 91 - ECM: 4 Crediti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it EPILESSIA E CONVULSIONI: APPROCCIO CLINICO DIAGNOSTICO E TERAPEUTICO - Hotel Internazionale, Cervignano del Friuli (UD) - Via Ramazzotti, 2 - ECM: 3 Crediti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it GIORNATE DI APPROFONDIMENTO IN PRACTICE MANAGEMENT - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 19 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it MEDICINA INTERNA: IV PARTE - EMATOLOGIA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 20 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it FOOD SAFETY: THE VETERINARIAN’S ROLE - Centro Studi Palazzo Trecchi, Cremona - Per informazioni: Lara Zava - Segreteria ANMVI - Tel. +39 0372 403541 - E-mail: segreteria@anmvi.it TECNICHE BIOPTICHE E ISTOPATOLOGIA NEI PICCOLI ANIMALI - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: socspec@scivac.it GESTIONE DEI COLLABORATORI: IL RUOLO DEL LEADER. DAL GRUPPO AL GRUPPO DI LAVORO Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per info: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Spec. SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: socspec@scivac.it PRIMO INTERVENTO NELLE PATOLOGIE SPINALI DEL CANE - Ostello Femminile Le Monacelle, Matera - Via Riscatto, 9/10 - ECM: 3 Crediti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it 2° IT. NEUROLOGIA VETERINARIA: III PARTE - GLI ESAMI COLLATERALI IN NEUROLOGIA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 18 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it CAVITÀ TORACICA: COME USARE AL MEGLIO LE METODICHE DI DIAGNOSTICA PER IMMAGINI Melià Roma Aurelia Antica, Roma - Via degli Aldobrandeschi 223 - ECM: 6 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it FONDAMENTI DI ANESTESIA GASSOSA - Hotel San Domenico - Soverato (CZ) - ECM: 3 Crediti - Per informazioni: Monica Borghisani - Marketing e Pubblicità - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: monica.borghisani@evsrl.it APPROCCIO ALLE PIÙ COMUNI EMERGENZE VETERINARIE: COME SCEGLIERE TRA LE POSSIBILI ALTERNATIVE TERAPEUTICHE - ECM: 4 Crediti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it CARDIOLOGIA: III PARTE - DIAGNOSI E TERAPIA DELLE ARITMIE - Centro Studi SCIVAC, Cremona Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it ANEMIA INFETTIVA - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: info@sive.it ALIMENTAZIONE DEL GATTO IN ALCUNE SITUAZIONI FISIOLOGICHE E PATOLOGICHE - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 5 Crediti - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: socspec@scivac.it NUOVE METODICHE IN ECOCARDIOGRAFIA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: socspec@scivac.it MALATTIE EREDITARIE SCHELETRICHE NEGLI ANIMALI IN ACCRESCIMENTO - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it FONDAMENTI DI ANESTESIA GASSOSA - Park Hotel Villa Fiorita, Monastier (TV) - Via Giovanni XXIII, 1 ECM: 3 Crediti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it UN APPROCCIO SEMPLICE AL PRACTICE MANAGEMENT - Palace Hotel, Bari - Via Lombardi,13 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it ORTOPEDIA: IV PARTE - ESAME CLINICO ORTOPEDICO E PATOLOGIE ORTOPEDICHE E TRAUMATOLOGICHE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 24 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it CORSO BASE DI CHIRURGIA BOVINA - Azienda Sperimentale “V. Tadini”, Gariga di Podenzano (PC) - S.S. 654 - Località Gariga - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Orioli - Segreteria e Commissione Scientifica SIVAR - Tel. +39 0372 403539 - E-mail: info@sivarnet.it 55° CONGRESSO NAZIONALE SCIVAC - MEDICINA FELINA - Atahotel Quark, Milano - Via Lampedusa, 11/A - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it
PROFESSIONE la VETERINARIA La rivista è un settimanale specializzato rivolto a Medici Veterinari e operatori del settore Direttore Carlo Scotti Direttore Responsabile Antonio Manfredi Coordinamento Editoriale Sabina Pizzamiglio info@anmvi.it Comitato di Redazione Pierpaolo Bertaglia, Paolo Bossi, Marco Eleuteri, Giuliano Lazzarini, Pier Mario Piga, Sabina Pizzamiglio, Aldo Vezzoni Rubriche Fabrizio Pancini, Oscar Grazioli, Maria Teresa Semeraro, Giovanni Stassi Segreteria di Redazione Lara Zava professioneveterinaria@anmvi.it Grafica Francesca Manfredi grafica@evsrl.it Editore SCIVAC - Via Trecchi, 20 26100 Cremona Iscrizione registro stampa del Tribunale di Vigevano, n. 1425/03 del 30/12/2003 Concessionaria esclusiva per la pubblicità EV srl, Cremona marketing@evsrl.it
Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana
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Spedizione in abbonamento postale 45%, art. 2 comma 20/B legge 662/96 Filiale di Milano a cura di Centro Produzione Mailings Scarl - Cusago (MI) Chiuso in stampa il 22 gennaio 2007
SOLUZIONI
L’infezione da Rotavirus nei puledri viene diagnosticata in base a:
Lo stesso che “qualificazione”. Età caratteristica del puledro colpito
gna 2006 Risposta corretta: e)
Cosa si intende per “certificazione”?
Congresso Multisala SIVE, Bolo-
QUIZ 2
Virogen Rotatest
Risposta corretta: b) Segni clinici caratteristici
Odore delle feci
Corso introduttivo sui sistemi di qualità nel settore agroalimentare AIVEMP, aprile 2006
Atto mediante il quale una terza parte indipendente dichiara che, con ragionevole attendibilità, un determinato prodotto o servizio è conforme ad una specifica norma.
QUIZ 1 Attestazione di garanzia di qualità. Livelli sierici di sodio