Professione Veterinaria, Anno 2012, Nr 4

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Professione Veterinaria 4-2012ok:ok

7-02-2012

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la VETERINARIA

PROFESSIONE

A.N.M.V.I.

ORGANO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI

4 2012

SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

Anno 9, numero 4 dal 6 al 12 febbraio 2012

Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano

Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. soc. cons. a R.L. - Cremona

ANAGRAFE DELLE STRUTTURE VETERINARIE

PER LA PA LE TARIFFE NON SONO ABROGATE

EPILESSIA GIOVANILE NEL CANE

DUBBI SUL CRITICAL CONTROL POINT

VAUTAZIONE DEL RISCHIO DEL BENESSERE ANIMALE

A PAGINA 6

A PAGINA 8

A PAGINA 11

A PAGINA 15

A PAGINA 16

COLLABORAZIONI E LAVORO AUTONOMO

BREVI BLOCCHI Il blocco dei mezzi pesanti, fra proteste e nevicate, costa 4 milioni di euro al giorno e pericolo morte per migliaia animali. Il dato è diffuso da Assalzoo, che ha chiesto interventi del Governo verso i manifestanti e lamentato “l'impreparazione dei gestori delle principali vie di comunicazione nazionali” durante il maltempo.

SCHMALLENBERG La FVE sollecita i medici veterinari, in prima linea nel riconoscimento e il controllo delle malattie emergenti, ad aumentare il livello di attenzione nella vigilanza della nuova malattia dei ruminanti, causata dal virus Schmallenberg. Raccomandazione alla segnalazione.

DAI DATI DELLA RICERCA IPSOS SUINI Il Ministero della Salute mantiene le misure di sorveglianza della peste suina classica e l'eradicazione della malattia vescicolare del suino. Una nota indirizzata agli Assessorati regionali alla sanità invita a proseguire nell'applicazione dell'Ordinanza 12 aprile 2008 anche se scaduta. La Commissione Europea ha approvato il programma 2012 dell'Italia.

INTIMIDAZIONI È stata denunciata la persona che ha abbandonato, in diverse di occasioni, carcasse di animali davanti alla sede del Dipartimento di Prevenzione dell'Ass 5 Bassa Friulana, da cui dipende il servizio veterinario. L'uomo ha ammesso la responsabilità e di aver agito a scopo intimidatorio per essere stato sanzionato a seguito di un controllo veterinario.

EX FACOLTÀ Gli Atenei stanno passando dal modello delle ex facoltà al nuovo modello dipartimentale. Il Miur ha dato indicazioni operative per l'offerta formativa 20122013 tenuto conto del "complesso momento di transizione", che caratterizza il sistema universitario impegnato nel processo di modifica statutaria. La riforma Gelmini dovrà andare a regime con l'anno accademico 2013-2014.

AVIARIA Il Ministero della salute ha diffuso il Piano di monitoraggio nazionale per l'Influenza Aviaria del 2012. Il Piano dovrà essere portato a conclusione entro e non oltre il 31 dicembre 2012. Trasmissione esclusivamente elettronica agli Assessorati regionali e agli Izs per la divulgazione ai Servizi Veterinari.

Salute risparmio

e

Fondo Sanitario A.N.M.V.I.

www.anmvioggi.it

Veterinari: alimenti sì farmaci no Ancora molto pochi i veterinari che cedono i farmaci A PAGINA 3

Quando si quando si parla del lavoro nell’ambito degli studi professionali bisogna tenere conto anche di tutte le forme di collaborazione e di lavoro autonomo. È la raccomandazione che Confprofessioni ha rivolto al Ministero del Lavoro in un documento sul mercato dell’occupazione consegnato il 16 gennaio. Le stime e le tipologie concrete di svolgimento di tali attività sono assai variegate e difficilmente classificabili, il fenomeno è complesso e merita un approfondimento serio. Come sostenuto da ANMVI, fra le sigle più impegnate e attente alla rivisitazione del diritto del lavoro, il ricorso alle collaborazioni non può essere condannato e scoraggiato in senso radicale, così come quando l'attività viene esercitata da altro professionista in regime di monocommittenza. Ecco il cardine delle politiche del lavoro secondo ANMVI. Non possono pertanto condividersi quegli atteggiamenti estremi nel regolare la materia che sono impostati più sul divieto all’utilizzo di alcuni strumenti che sulla ricerca di forme di protezione alternative ed efficaci. Confprofessioni sta studiando un sistema diretto a permettere l’iscrizione alla Cassa di Assistenza Sanitaria integrativa, prevista dal nostro CCNL, anche di collaboratori e lavoratori au-

tonomi che operano con partita IVA in regime di monocommittenza. Questa tipologia di lavoro molto spesso è un passaggio obbligato per l’esercizio in forma totalmente autonoma della libera professione. Occorre pertanto distinguere la fattispecie delle collaborazioni, anche in monocommittenza, dal lavoro dipendente. Si è dunque chiesto al Dicastero di Elsa Fornero di farsi carico del problema, l’individuazione di alcuni principi guida per delineare le caratteristiche del lavoro autonomo professionale e del lavoro dipendente potrebbe essere una strada. In questo senso avrebbe una certa utilità anche lo strumento della certificazione dei contratti di lavoro che mira proprio a dare certezza alla qualificazione del rapporto di lavoro. Potrebbe anche riflettersi su una rivisitazione delle fattispecie di riferimento del diritto del lavoro, che preveda una revisione delle categorie tradizionali, ma ciò solo a condizione che tale operazione non implichi alcun incremento delle rigidità esistenti in materia di rapporti di lavoro e si concentri, invece, esclusivamente sulla previsione e sullo sviluppo di alcune tutele di base di carattere universale operanti sul mercato del lavoro. Carlo Scotti Giunta Esecutiva Confprofessioni

EVADERE PER SOPRAVVIVERE NON SIAMO MAI STATI D’ACCORDO CON CHI SVOLGE ATTIVITÀ PROFESSIONALE IN “NERO”. Non lo possiamo essere ovviamente perché è illegale ma anche perché riteniamo che non sia il metodo corretto per sviluppare seriamente un’attività come la nostra. Lavorare senza fattura, e quindi in “nero”, significa di conseguenza dover adeguare gran parte della gestione della propria struttura sempre secondo questa impostazione, sempre sul filo del rasoio, sempre a rischio e pregando Dio che arrivi un nuovo condono. Si deve avere una doppia contabilità interna, tenere nascoste le cartelle cliniche, comprare in “nero” molto materiale di consumo, gran parte dei farmaci, pagare in “nero” i collaboratori, molte attrezzature, ecc. Lavorare in “nero” significa anche non poter sviluppare la propria professione secondo le BPV, ma neppure poter offrire servizi che potrebbero far crescere il nostro lavoro: gestione del farmaco, petcorner, ecc. Lavorare in “nero” significa anche svolgere la propria attività in una situazione di concorrenza sleale verso i colleghi avendo certamente meno “costi” fiscali e quindi la possibilità di applicare tariffe più basse anche per motivare o giustificare al cliente il pagamento senza fattura. La nostra posizione, sia chiaro, non vuole avere valori o contenuti morali ma si basa esclusivamente su riflessioni di carattere professionale. Detto questo siamo anche costretti ad ammettere che la crisi economica, in particolare quella del nostro settore, sta rendendo marginali molte strutture con il rischio di essere espulse dal mercato. In molti di questi casi l’evasione di sopravvivenza deriva da reali difficoltà economiche ed è riconosciuta e parzialmente “perdonata” anche dalle Fiamme gialle.

@nmvi Oggi - L’informazione Veterinaria On Line


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Professione Veterinaria, Anno 2012, Nr 4 by E.V. Soc. Cons. a r.l. - Issuu