Professione Veterinaria, Anno 2012, Nr 4

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la VETERINARIA

PROFESSIONE

A.N.M.V.I.

ORGANO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI

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SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

Anno 9, numero 4 dal 6 al 12 febbraio 2012

Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano

Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. soc. cons. a R.L. - Cremona

ANAGRAFE DELLE STRUTTURE VETERINARIE

PER LA PA LE TARIFFE NON SONO ABROGATE

EPILESSIA GIOVANILE NEL CANE

DUBBI SUL CRITICAL CONTROL POINT

VAUTAZIONE DEL RISCHIO DEL BENESSERE ANIMALE

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COLLABORAZIONI E LAVORO AUTONOMO

BREVI BLOCCHI Il blocco dei mezzi pesanti, fra proteste e nevicate, costa 4 milioni di euro al giorno e pericolo morte per migliaia animali. Il dato è diffuso da Assalzoo, che ha chiesto interventi del Governo verso i manifestanti e lamentato “l'impreparazione dei gestori delle principali vie di comunicazione nazionali” durante il maltempo.

SCHMALLENBERG La FVE sollecita i medici veterinari, in prima linea nel riconoscimento e il controllo delle malattie emergenti, ad aumentare il livello di attenzione nella vigilanza della nuova malattia dei ruminanti, causata dal virus Schmallenberg. Raccomandazione alla segnalazione.

DAI DATI DELLA RICERCA IPSOS SUINI Il Ministero della Salute mantiene le misure di sorveglianza della peste suina classica e l'eradicazione della malattia vescicolare del suino. Una nota indirizzata agli Assessorati regionali alla sanità invita a proseguire nell'applicazione dell'Ordinanza 12 aprile 2008 anche se scaduta. La Commissione Europea ha approvato il programma 2012 dell'Italia.

INTIMIDAZIONI È stata denunciata la persona che ha abbandonato, in diverse di occasioni, carcasse di animali davanti alla sede del Dipartimento di Prevenzione dell'Ass 5 Bassa Friulana, da cui dipende il servizio veterinario. L'uomo ha ammesso la responsabilità e di aver agito a scopo intimidatorio per essere stato sanzionato a seguito di un controllo veterinario.

EX FACOLTÀ Gli Atenei stanno passando dal modello delle ex facoltà al nuovo modello dipartimentale. Il Miur ha dato indicazioni operative per l'offerta formativa 20122013 tenuto conto del "complesso momento di transizione", che caratterizza il sistema universitario impegnato nel processo di modifica statutaria. La riforma Gelmini dovrà andare a regime con l'anno accademico 2013-2014.

AVIARIA Il Ministero della salute ha diffuso il Piano di monitoraggio nazionale per l'Influenza Aviaria del 2012. Il Piano dovrà essere portato a conclusione entro e non oltre il 31 dicembre 2012. Trasmissione esclusivamente elettronica agli Assessorati regionali e agli Izs per la divulgazione ai Servizi Veterinari.

Salute risparmio

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Fondo Sanitario A.N.M.V.I.

www.anmvioggi.it

Veterinari: alimenti sì farmaci no Ancora molto pochi i veterinari che cedono i farmaci A PAGINA 3

Quando si quando si parla del lavoro nell’ambito degli studi professionali bisogna tenere conto anche di tutte le forme di collaborazione e di lavoro autonomo. È la raccomandazione che Confprofessioni ha rivolto al Ministero del Lavoro in un documento sul mercato dell’occupazione consegnato il 16 gennaio. Le stime e le tipologie concrete di svolgimento di tali attività sono assai variegate e difficilmente classificabili, il fenomeno è complesso e merita un approfondimento serio. Come sostenuto da ANMVI, fra le sigle più impegnate e attente alla rivisitazione del diritto del lavoro, il ricorso alle collaborazioni non può essere condannato e scoraggiato in senso radicale, così come quando l'attività viene esercitata da altro professionista in regime di monocommittenza. Ecco il cardine delle politiche del lavoro secondo ANMVI. Non possono pertanto condividersi quegli atteggiamenti estremi nel regolare la materia che sono impostati più sul divieto all’utilizzo di alcuni strumenti che sulla ricerca di forme di protezione alternative ed efficaci. Confprofessioni sta studiando un sistema diretto a permettere l’iscrizione alla Cassa di Assistenza Sanitaria integrativa, prevista dal nostro CCNL, anche di collaboratori e lavoratori au-

tonomi che operano con partita IVA in regime di monocommittenza. Questa tipologia di lavoro molto spesso è un passaggio obbligato per l’esercizio in forma totalmente autonoma della libera professione. Occorre pertanto distinguere la fattispecie delle collaborazioni, anche in monocommittenza, dal lavoro dipendente. Si è dunque chiesto al Dicastero di Elsa Fornero di farsi carico del problema, l’individuazione di alcuni principi guida per delineare le caratteristiche del lavoro autonomo professionale e del lavoro dipendente potrebbe essere una strada. In questo senso avrebbe una certa utilità anche lo strumento della certificazione dei contratti di lavoro che mira proprio a dare certezza alla qualificazione del rapporto di lavoro. Potrebbe anche riflettersi su una rivisitazione delle fattispecie di riferimento del diritto del lavoro, che preveda una revisione delle categorie tradizionali, ma ciò solo a condizione che tale operazione non implichi alcun incremento delle rigidità esistenti in materia di rapporti di lavoro e si concentri, invece, esclusivamente sulla previsione e sullo sviluppo di alcune tutele di base di carattere universale operanti sul mercato del lavoro. Carlo Scotti Giunta Esecutiva Confprofessioni

EVADERE PER SOPRAVVIVERE NON SIAMO MAI STATI D’ACCORDO CON CHI SVOLGE ATTIVITÀ PROFESSIONALE IN “NERO”. Non lo possiamo essere ovviamente perché è illegale ma anche perché riteniamo che non sia il metodo corretto per sviluppare seriamente un’attività come la nostra. Lavorare senza fattura, e quindi in “nero”, significa di conseguenza dover adeguare gran parte della gestione della propria struttura sempre secondo questa impostazione, sempre sul filo del rasoio, sempre a rischio e pregando Dio che arrivi un nuovo condono. Si deve avere una doppia contabilità interna, tenere nascoste le cartelle cliniche, comprare in “nero” molto materiale di consumo, gran parte dei farmaci, pagare in “nero” i collaboratori, molte attrezzature, ecc. Lavorare in “nero” significa anche non poter sviluppare la propria professione secondo le BPV, ma neppure poter offrire servizi che potrebbero far crescere il nostro lavoro: gestione del farmaco, petcorner, ecc. Lavorare in “nero” significa anche svolgere la propria attività in una situazione di concorrenza sleale verso i colleghi avendo certamente meno “costi” fiscali e quindi la possibilità di applicare tariffe più basse anche per motivare o giustificare al cliente il pagamento senza fattura. La nostra posizione, sia chiaro, non vuole avere valori o contenuti morali ma si basa esclusivamente su riflessioni di carattere professionale. Detto questo siamo anche costretti ad ammettere che la crisi economica, in particolare quella del nostro settore, sta rendendo marginali molte strutture con il rischio di essere espulse dal mercato. In molti di questi casi l’evasione di sopravvivenza deriva da reali difficoltà economiche ed è riconosciuta e parzialmente “perdonata” anche dalle Fiamme gialle.

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Indagine sui veterinari Attualità

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I veterinari cedono gli alimenti ma non i farmaci Presentati i dati dell’indagine realizzata dall’IPSOS sulle strutture veterinarie di ANTONIO MANFREDI opo l’ampia ricerca effettuata dall’ANMVI sui clienti delle strutture veterinarie per animali da compagnia presentata in maggio 2011 allo Zoomark (pubblicata e commentata in più articoli su questa rivista), negli ultimi giorni la Nestlè Purina, in occasione della presentazione del progetto “Il mese del cucciolo”, ha reso pubblica un’indagine svolta dall’IPSOS sui veterinari italiani. In particolare questa ultima indagine era finalizzata a raccogliere le esperienze e le necessità della categoria sulla cura e la nutrizione dei cuccioli, e sul loro ruolo presso i proprietari. In sostanza le due indagini si ponevano obiettivi informativi molto simili ma mentre la nostra era rivolta direttamente ai proprietari di animali questa ha posto domande analoghe al mondo veterinario. Diciamo subito che l’aspetto più interessante che emerge dal confronto fra i dati delle due ricerche è che i risultati ottenuti sono per la maggior parte molto simili sia pur ottenuti da strade diverse e questo conferma la validità e l’attendibilità dei dati ottenuti. È comunque interessante vedere alcuni dati ed informazioni raccolti da quest’ultima indagine dell’IPSOS. Intanto il campione nazionale di strutture

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scelte in rappresentanza del mondo veterinario per animali da compagnia evidenzia alcuni aspetti che già più o meno si conoscevano ma che in questa occasione vengono definiti in modo più chiaro e preciso. Ad esempio, come si può vedere dalla tabella 1 il 67% delle strutture sono ambulatori, il 26% cliniche, da questi dati deriva ovviamente che il 22% lavora da solo, il 25% con una sola persona ed il 27% con due o tre. Quelli che superano questo numero di collaboratori

TABELLA 2

TABELLA 1 - STRUTTURA DEL CAMPIONE AREA GEOGRAFICA DELLA STRUTTURA VETERINARIA Nord Ovest 31% Nord Est 14% Centro 30% Sud/Isole 25% ZONA DI LAVORO Centro urbano Area rurale

86% 14%

TIPO DI STRUTTURA VETERINARIA Ambulatorio Clinica Studio Ospedale Pronto soccorso

67% 26% 5% 1% 1%

NUMERO DI PERSONE CHE LAVORANO NELLA STRUTTURA Ci lavoro solo io 22% Una persona oltre a me 25% 2-3 persone oltre a me 27% 4-5 persone oltre a me 12% Più di 5 persone oltre a me 15% SESSO DELL’INTERVISTATO Uomo 47% Donna 53% ETÀ DELL’INTERVISTATO 25/34 anni 29% 35/44 anni 36% 45/54 anni 30% 55/64 anni 5%

TABELLA 3

sono solo il 27%. Quindi un panorama di strutture piccole e medie soprattutto nel SUD Italia. Un dato che era previsto ma non ancora definito è che le donne hanno ormai superato gli uomini: 53% contro il 47% di questi ultimi. Un’altra informazione importante è l’età dei veterinari che operano nel settore degli animali da compagnia: il 95% è sotto i 55 anni, il 29% sotto i 34. Una categoria quindi molto giovane.

In altra tabella viene confermato che il cane è e resta l’animale più trattato dai veterinari sia pure seguito a ruota dal gatto con valori globali piuttosto stabili. Sono in crescita gli altri animali da compagnia. La frequenza media di visite viene indicata dall’indagine IPSOS in 2,43. Un po’ più elevata rispetto a quella da noi evidenziata nella nostra indagine ma comunque il dato è sostanzialmente confermato. È interessante vedere anche l’aspetto territoriale di questa indicazione


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4 Attualità Indagine sui veterinari TABELLA 4

che risulta essere maggiore al SUD (4,5) rispetto al NORD Italia mentre il Centro conferma sostanzialmente il valore nazionale. Un dato che invece discosta molto da quanto da noi rilevato è quello riferito alla fidelizzazione dei clienti che nel nostro caso era quasi del 90% mentre per l’indagine IPSOS è di circa il 60%. Una differenza importante e difficile da spiegare. O i veterinari sono pessimisti e quindi giudicano al ribasso il loro potenziale di fidelizzazione o i proprietari tendono ad esagerare quando dichiarano una valutazione sul loro rapporto con il veterinario

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TABELLA 5

di rifermento. Da altre indagini noi possiamo confermare che il valore esatto è comunque molto più vicino a 90% che a 60% e che quindi sono i veterinari a sottovalutarsi. Nella tabella 2 riportiamo le principali motivazioni che spingono il proprietario a portare il proprio animale dal veterinario. I dati evidenziati sono molto simili a quelli raccolti nella nostra indagine e quindi in questo caso possiamo certamente confermare che la percezione del veterinario corrisponde a quanto dichiarato dai suoi clienti. La tabella 3 non ha confronto con la nostra

indagine essendo riferita specificatamente ai proprietari di cuccioli e quindi la riportiamo integralmente. Al primo posto fra le domande che questi clienti rivolgono al veterinario troviamo con un 86% quella sull’alimentazione: cosa dargli da mangiare, quanto, quante volte? Da questa tabella comunque si evidenzia il ruolo insostituibile del veterinario non solo per gli aspetti di salute e benessere dell’animale ma anche per quelli comportamentali, educativi, normativi, ecc. Le ultime tabelle si riferiscono alla cessione ai clienti di prodotti alimentari da parte del-

le strutture veterinarie che spesso si riforniscono direttamente dalle aziende. Il primo dato (risposte del veterinario) evidenzia che il 79% delle strutture cede ai clienti prodotti alimentari. Un valore decisamente elevato, e forse imprevisto, che non è confrontabile con altre indagini, anche nostre, che non prevedevano questa domanda specifica. Dalla nostra ricerca era emerso che circa il 93% delle strutture veterinarie desiderava poter cedere direttamente prodotti per la salute ed il benessere animale, ma non pensavamo che il 79% avesse già sviluppato questa possibilità per gli alimenti, dato, ripeto, che ci lascia sorpresi. Nelle due tabelle successive (4 e 5) d’altra parte i valori riportati confermano il dato precedente: il 95% dei veterinari intervistati dichiara di cedere diete veterinarie, il 77% prodotti alimentari di mantenimento e solo il 33% farmaci veterinari. Queste forti differenze emergono anche fra i prodotti consigliati. Questi valori che sinceramente faccio molta fatica a capire (perché si cede l’alimento e non il farmaco?) dovrebbero farci riflettere su alcuni aspetti della gestione delle strutture veterinarie e meriterebbero un approfondimento dell’indagine per capire i motivi di queste differenze. Mi permetto per ora solo una breve considerazione. Questi dati contrastano certamente con la propensione all’acquisto espressa dai clienti e chiaramente evidenziata dalla nostra indagine dalla quale emergeva in modo preponderante l’interesse ad acquistare direttamente nella struttura veterinaria il farmaco veterinario (51,6%) seguito dagli antiparassitari (23,6%) e dagli alimenti e diete con il 20,4%. Dando per scontato la serietà e la correttezza delle due indagini confrontate è anche evidente come siano diverse le scelte delle strutture veterinarie rispetto alle esigenze o richieste espresse dai clienti e quindi: o diamo per scontato che i veterinari non sappiano cogliere le opportunità di reddito che derivano dal mercato, e in parte potrebbe anche essere, o dobbiamo pensare che questa scelta (alimenti sì e farmaci no) derivi soltanto da una maggiore convenienza per aspetti normativi, gestionali e reddituali. Se fosse così, e cercheremo di approfondire il problema, sarebbe evidente che certe logiche gestionali delle strutture veterinarie sono per lo meno discutibili visto che da anni ci siamo battuti in nome della professionalità della categoria per avere la cessione del farmaco, ora anche maggiormente semplificata con le ultime indicazioni del Ministero della Salute. E per favore, non ditemi che il motivo è l’IVA al 10% sul farmaco veterinario! ■


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6 Anmvi Informa www.struttureveterinarie.it

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Anagrafe delle strutture: addio inserzioni con la georeferenziazione Una svolta per la visibilità dell’offerta veterinaria roblemi con gli elenchi telefonici, con le guide cittadine, le pagine gialle, bianche e chi più ne più né metta? Preistoria pubblicitaria. Dal 16 gennaio sono in corso le registrazioni nella piattaforma www.struttureveterinarie.it, la prima e unica anagrafe ufficiale delle strutture veterinarie, pubbliche e private, presenti sul territorio nazionale. Si presenterà ai cittadini come un servizio di pubblica utilità, ma sarà una risorsa inestimabile per la visibilità dell’offerta delle prestazioni medico-veterinarie nel nostro Paese. Sarà anche una risorsa pubblicitaria, più ricca e più pervasiva delle tradizionali guide cittadine ed elenchi pubblici. Infatti, oltre ad essere completamente gratuita per la struttura inserzionista, ciascun titolare/ente potrà localizzare la propria struttura, indicando oltre alla prossimità geografica, i servizi offerti. Il data base georefe-

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renziato, sarà consultabile sul web sui pc, sui tablets, sugli smart phone che supportano i sistemi iPhone e Android e su tutti i navigatori satellitari. Niente di tutto questo è mai esistito prima d’ora. Ci hanno pensato ANMVI e FNOVI che sull’iniziativa hanno chiesto il patrocinio del Ministero della Salute, dopo averla presentata in fase di progettazione. FNOVI - proprietaria della piattaforma e titolare del trattamento dei dati - ha progettato le schermate e i campi di compilazione insieme ad ANMVI, mentre l’implementazione informatica è a cura di Invisiblefarm. Le registrazioni si stanno perfezionando senza difficoltà da parte dei medici veterinari, alcuni suggerimenti sono già stati presi in considerazione. Per agevolare l’inserimento del dato è bene tenere presente che: - non sono censibili strutture che non prevedono l’ingresso di animali - ogni struttura deve essere censita e georiferita una sola volta. Eventuali duplica-

zioni verranno eliminate in automatico d’ufficio e sarà mantenuto quanto inserito con la prima registrazione. Nel caso la struttura disponga di più sedi, ciascuna di queste deve essere censita e georiferita. Le tecnologie web, satellitari e mobile hanno abituato i cittadini a cercare (e trovare) con il metodo della georeferenziazione. Basti pensare a google map. La veterinaria è altrettanto visibile? In Europa si parla di “opacità della veterinaria”, del dovere di farsi trovare, del diritto a trovarci. Non basta certo - e non è mai bastato per questo - l’elenco pubblico dei veterinari iscritti all’Ordine, utile a verificare se un professionista è davvero abilitato all’esercizio professionale, ma che non dice molto di più sull’offerta localizzata dei servizi. Il che è esattamente quello che il cittadino cerca. Senza contare l’obbligo di soccorso animale a carico degli automobilisti che hanno causato l’investimento e dei cittadini che ne risultino ad

LE CREDENZIALI PER REGISTRARSI e credenziali di accesso sono: login: codice fiscale; password: anno di nascita (senza spazio intermedio) numero di iscrizione all’Ordine. In questa fase di implementazione rileva principalmente la quantità e la qualità del dato. La prima è necessaria a soddisfare la natura di servizio di pubblica utilità del data base e garantire la più ampia offerta possibile all’utenza; la seconda attiene alla correttezza del dato. Per questo secondo fine, oltre alla verifica da parte degli Ordini Provinciali, il sistema verifica la correttezza della localizzazione geografica.

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ogni modo coinvolti. La pronta consultabilità di un data base sul navigatore satellitare o su smartphone rappresenta un servizio preziosissimo per la massima tempestività d’intervento. Nel lanciare il servizio, la FNOVI ha parlato del “dovere di esserci”. La professione veterinaria soddisfa bisogni essenziali della società umana e animale. Pur essendo regolamentabile in entrambi gli ambiti fino a contemplare la possibilità di escluderne l’erogazione (orari, tipologia dei servizi, contrattualizzazione della prestazione, autonomia del rapporto, dovere di rifiutarne lo svolgimento in particolari circostanze, ecc.), la prestazione veterinaria ricade sotto le finalità elencate dall’articolo 1 del Codice Deontologico del Medico Veterinario; ricade anche sotto il “dovere di tutela” descritto dall’articolo 17 e, quando prestata da strutture della pubblica amministrazione, anche sotto i principi di efficacia e di efficienza propri del servizio pubblico.

IL RUOLO DELL’ORDINE L’Ordine provinciale verifica l’effettiva esistenza della struttura e la veridicità delle informazioni inserite. Una circolare diffusa dalla Federazione dettaglia il ruolo e i compiti di verifica. Al termine della registrazione a cura del veterinario, una email notificherà all’Ordine di appartenenza l’inserimento della struttura nel sistema. I dati saranno immediatamente disponibili nel database secondo il principio fiduciario del silenzio-assenso: il sistema riterrà automaticamente valide le informazioni inserite, salvo tempestiva segnalazione da parte dell’Ordine di eventuali irregolarità a: info@fnovi.it. Eventuali abusi o inesattezze potranno essere segnalati anche da medici veterinari e dagli utilizzatori. L’ANMVI intravvede in questa anagrafe anche un ottimo strumento di controllo del regolare esercizio professionale. Il sistema non lascia margini d’azione agli abusivi. I cittadini saranno invitati a verificare che le strutture a cui si rivolgono siano presenti nel data base. Registratevi. ■


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PER MAGGIORI INFORMAZIONI ANMVI - Via Trecchi, 20 - 26100 Cremona tel. 0372/403536 - fax 0372/403526 - E-mail: fondosanitario@anmvi.it - www.anmvi.it


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8 Anmvi Informa Liberalizzazioni

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Le tariffe non sono abrogate: la Pa può fare concorrenza (sleale) L’eliminazione dei tariffari non vale per le pubbliche amministrazioni ’ANMVI ha trasmesso a Confprofessioni le proprie osservazioni, in vista dell’audizione in Senato sul Ddl 1/2012 (Decreto liberalizzazioni). Fra i punti evidenziati non poteva mancare quello delle tariffe professionali. A parere dell’Associazione, l’abrogazione dei parametri tariffari - in sede di conferimento dell’incarico- rappresenta un pregiudizio per la corretta valutazione da parte del cliente dell’adeguatezza del compenso alla complessità dell’opera. In campo medico-veterinario l’assenza di indicatori tariffari, deontologicamente parametrati, espone il cliente al rischio di ribassi qualitativi e acuisce (anziché ridurre) l’asimmetria informativa, privando l’utente di un orientamento. Potrebbe quindi tornare utile ed opportuna una vecchia proposta, già avanzata al Ministro della Salute Ferruccio Fazio nel corso della precedente legislatura, ovvero l’adozione di un atto di indirizzo del Ministero della Salute che definisca in campo medico-veterinario i criteri di appropriatezza e adeguatezza della prestazione (art. 9 - DL 1/2012), stante l'assenza di parametri tariffari valevoli su base contrattuale fra professionista privato e utente. Sarebbe oltremodo necessario che lo stesso atto di indirizzo individui con chiarezza la portata della norma nell'ambito del SSN e delle attività in convenzione con il SSN. Infatti, non è chiara la portata dell'abrogazione delle tariffe nei rapporti di convenzione fra professionisti privati e Pubbliche Amministrazioni, le quali invariabilmente legiferano in materia di tariffe veterinarie per i servizi al cittadino, in condizioni di dubbia concorrenzialità. Nel proprio parere per l’audizione in Senato,

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l’ANMVI ritiene che il principio ispiratore della concorrenza sia contraddetto dal mantenimento della possibilità per le Pubbliche Amministrazioni di porsi - anche sul mercato con tariffe stabilite per legge e di realizzare di fatto forme di concorrenza sleale nei confronti dei professionisti privati.

CONFIDI L’ANMVI auspica che il Governo continui a sostenere le iniziative di Confprofessioni per favorire l’accesso al credito da parte di liberi professionisti.

PRATICANTATO L’esclusione delle professioni veterinarie dalle norme sul tirocinio risulta opportuna, ma d’altro canto ripropone la necessità che in altre sedi - e con adeguata concertazione - si avvii un processo di ammodernamento del praticantato post laurea, attraverso una disciplina ad hoc - volta a sanare il vuoto normativo sul praticantato post laurea e post abilitazione di Stato.

SOCIETÀ DI CAPITALI Si condivide quanto osservato in merito da Confprofessioni e si sottolinea come l’ingresso di socio di capitale a quota libera non debba in alcuna misura sottrarre la governance professionale ai professionisti abilitati.

ABUSO DI PROFESSIONE Fermo restando il principio dell’Esame di Stato, il Legislatore non ha mostrato altrettanta attenzione alla salvaguardia dell’abilitazione. La diffusa, impunita e reiterata piaga dell’abuso di professione richiede interventi incisivi sul fronte dell’inasprimento delle pene, della prevenzione della reiterazione

LE NORME GIÀ IN VIGORE on l’articolo 9 - Disposizioni sulle professioni regolamentate - il DL 1/2012 aggiorna al 24 gennaio, in particolare, l’abrogazione delle tariffe per tutte le professioni, alle quali viene negato anche valore parametrale nei contratti individuali tra professionisti e consumatori. Si accelera anche sugli obblighi informativi a carico del professionista al conferimento dell’incarico, pur con un dietro front sulla forma scritta del compenso e del preventivo, obbligatoria solo se la chiede il cliente. Il Decreto dovrà essere esaminato e approvato dal Parlamento per la conversione in Legge. Tutte le forze politiche annunciano interventi emendativi, ma dal 24 gennaio valgono le norme stabilite dal DL 1/2012. Sono in vigore le seguenti disposizioni: 1. Sono abrogate le tariffe delle professioni regolamentate nel sistema ordinistico. 2. Nel caso di liquidazione da parte di un organo giurisdizionale, il compenso del professionista è determinato con riferimento a parametri stabiliti con decreto del ministro vigilante. 3. L’utilizzazione dei parametri tariffari nei contratti individuali tra professionisti e consumatori o microimprese dà luogo

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alla nullità della clausola relativa alla determinazione del compenso ai sensi dell’articolo 36 (Nullità di protezione) del Codice del Consumo. 4. Il compenso per le prestazioni professionali è pattuito al momento del conferimento dell’incarico professionale. L’inottemperanza costituisce illecito disciplinare del professionista. 5. Il professionista deve rendere noto al cliente il grado di complessità dell’incarico, fornendo tutte le informazioni utili circa gli oneri ipotizzabili dal momento del conferimento alla conclusione dell’incarico. L’inottemperanza costituisce illecito disciplinare del professionista. 6. Il professionista deve altresì indicare i dati della polizza assicurativa per i danni provocati nell’esercizio dell’attività professionale. L’inottemperanza costituisce illecito disciplinare del professionista. 7. La misura del compenso, previamente resa nota al cliente anche in forma scritta se da questi richiesta, deve essere adeguata all’importanza dell’opera e va pattuita indicando per le singole prestazioni tutte le voci di costo, comprensive di spese, oneri e contributi. L’inottemperanza costituisce illecito disciplinare del professionista.

attraverso la confisca di mezzi e attrezzature e - non da ultimo - mediante un impulso

decisivo delle Procure nel perseguire un reato sottovalutato. ■

FAC SIMILE DI PREVENTIVO DL n. 1 del 24 gennaio 2012, come pubblicato in Gazzetta Ufficiale, prescrive che il compenso per le prestazioni professionali sia pattuito già al momento del conferimento dell’incarico professionale. Ferma restando, la possibilità di stipulare un accordo senza un documento scritto, l’obbligo di fornire al cliente un "preventivo scritto" sussiste solo ed e-

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sclusivamente se da questi richiesto. Il fac-simile realizzato per ANMVI dal consulente Stassi, si basa sulle disposizioni di legge in vigore dal 24 gennaio, incluso l’obbligo di comunicare gli estremi della polizza di responsabilità civile professionale eventualmente in essere. L’obbligo di stipula sarà introdotto dal 13 agosto 2012. www.anmvi.it


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Eventi Veterinari

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SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIA SOCIETÀ FEDERATA ANMVI

SEMINARIO REGIONALE SCIVAC LIGURIA IL RISCHIO PERIOPERATORIO Genova 4 Marzo 2012

RELATORE Dott. Paolo Franci OBIETTIVI La giornata ha lo scopo di discutere dell’essenza stessa dell’anestesia e cioè, del rischio perioperatorio e della sua minimizzazione. Partendo dalla pratica giornaliera, sarà sottolineata l’importanza di avere sia un medico veterinario che un paziente “preparati” all’anestesia. Il “fare anestesia” necessita di attrezzature, dal funzionamento delle quali, dipende in buona parte la sicurezza dei nostri animali. Tuttavia motivi di ordine economico impongono spesso delle scelte sulla dotazione di ogni struttura. Sarà, quindi, suggerito come investire in maniera coerente con la vocazione della propria struttura, che questa sia un piccolo ambulatorio così come un grande ospedale. PROGRAMMA SCIENTIFICO 8.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze 9.25 Saluto ai partecipanti del Presidente, presentazione del relatore ed inizio dei lavori 9.30 Come quantificare e ridurre il rischio

perianestesiologico 11.00 Pausa 11.30 Attrezzatura in anestesia veterinaria e riduzione del rischio perioperatorio: di cosa necessito e come faccio a trarre il massimo da ciò che già ho 13.00 Spazio per eventuale relazione commerciale (nel caso non si svolga la relazione il programma nel pomeriggio sarà anticipato di mezz’ora) 13.30 Pausa 14.30 Casi clinici interattivi (L’importanza dell’esame preanestesia e dell’eventuale stabilizzazione perioperatoria del paziente) 15.30 Pausa 16.00 Casi clinici interattivi (L’importanza del monitoraggio perioperatorio) 17.00 Test di valutazione dell’apprendimento e discussione finale 17.30 Consegna degli attestati di partecipazione e termine della giornata SEDE Villa Ronco - Via Nino Ronco 31 16149 Genova NON DIMENTICARE DI EFFETTUARE LA PRE ISCRIZIONE ON LINE!! http://registration.evsrl.it/?id=156 PER INFORMAZIONI E ISCRIZIONI Monica Borghisani - Segreteria SCIVAC Tel 0372/40.35.06 - Fax 0372/45.70.91 E-mail: delregionali@scivac.it www.scivac.it

A.N.M.V.I. In collaborazione con

GIORNATA DELLA “SOCIETÀ ITALIANA MANAGEMENT VETERINARIO ANMVI “La comunicazione nella pratica professionale veterinaria” Cremona, Palazzo Trecchi, Domenica 4 Marzo 2012 RELATORE Giacomo Volpengo PROGRAMMA SCIENTIFICO 8.30 Registrazione dei partecipanti 9.30 Saluto ai partecipanti e presentazione del corso 9.45 La comunicazione e la relazione come prevenzione dell’errore e come referenza attiva 10.15 La comunicazione efficace ed inefficace. Dalle buone intenzioni ai risultati ottenuti: il dialogo come danza 11.15 Pausa 11.45 Mettere in pratica: le figure geometriche (Esercitazione di gruppo) 12.15 Case history e filmati inerenti alla pratica professionale 13.00 Pausa pranzo 14.00 La comunicazione verbale e non verbale: entrare in rapporto con il cliente (Visione di uno spezzone di film, lezione interattiva teorica ed esercitazione a coppie) 15.00 Dalla competizione alla cooperazione: dalla logica o/o alla logica e/e 15.30 Le posizioni di una comunicazione: il proprio punto di vista, quello dell’altra persona, la posizione osservante (Esercitazione in sottogruppi) 16.00 La relazione come parte integrante dell’atto professionale.

16.15 Il tool kit: proposta di strumenti concreti di ausilio all’attività professionale 16.45 Domande e risposte. Conclusioni 17.00 Fine della giornata ISCRIZIONI Le iscrizioni 2012 sono gratuite ed aperte a tutti i medici veterinari. Per motivi organizzativi, i veterinari che intendono presenziare all’incontro, devono compilare ed inviare l'iscrizione on-line collegandosi al sito http://www.anmvi.it/370/domanda-diadesione-incontro-4-marzo-2012 o scaricare ed inviare la scheda tramite fax allo 0372/457091 o mail a: management@anmvi.it. Tale comunicazione, viene intesa come effettiva dichiarazione di partecipazione. Accreditamento ECM non previsto PER INFORMAZIONI Segreteria ANMVI Milena Migliavacca Tel. 0372/403536 - Fax 0372/457091 Email: management@anmvi.it

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SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI ESOTICI

PRIMO INCONTRO SIVAE 2012 “AGGIORNAMENTI DI MEDICINA DEGLI ANIMALI ESOTICI” Palazzo Cittanova, Cremona, 3 - 4 Marzo 2012 Igor Camponeschi 17.00 Assemblea dei soci

PROGRAMMA SCIENTIFICO Tutte le relazioni saranno di 25 minuti più 10 di discussione Sabato 3 Marzo 2011 8.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze 9.25 Saluto ai partecipanti del Presidente, presentazione dei relatori ed inizio dei lavori 9.30 Chlamydia psittaci e genotipi nelle specie ornamentali Dania Bilato 10.05 Metodi innovativi per la diagnosi delle clamidiosi aviarie Dania Bilato 10.40 Pausa 11.15 Gestione delle tartarughe del genere Malaclemys Michele Capasso 11.50 La gestione dei rapaci in ambiente controllato Marco Bedin 12.30 Pausa Pranzo 14.00 Tecniche per l’esecuzione del blocco del plesso brachiale negli uccelli Dario D’Ovidio 14.35 La fluidoterapia nella pratica clinica degli animali esotici Daniele Petrini 15.10 Le patologie respiratorie del coniglio Carlo Paoletti 15.45 Pausa 16.15 Una Diagnosi per due

Domenica 4 Marzo 2011 9.00 Il canarino come Pet: Medicina e chirurgia Diego Catarossi 9.35 Le patologie nutrizionali nei rettili Stefano Cusaro 10.10 Pausa 11.00 Serpenti: Parassiti o pseudoparassiti? Simone Rota 11.35 Gestione e riproduzione dello Xenopus laevis Cristiano Papeschi 12.10 Discussione finale 12.30 Consegna degli attestati di partecipazione e termine dell’evento ISCRIZIONE L’incontro è gratuito per tutti i soci SIVAE in regola con l’iscrizione 2012. Non è richiesta la preiscrizione. Gli interessati devono registrarsi direttamente in sede d’incontro presentandosi alle ore 08.30 presso la segreteria. Gli organizzatori dell’evento si impegnano a rispettare il programma pubblicato che rimane suscettibile di variazioni per cause di forza maggiore. È proibito filmare o fotografare le presentazioni dei relatori. L’ISCRIZIONE COMPRENDE: • Atti delle relazioni in formato carteceo • Attestato di frequenza • 1 light lunch INFORMAZIONI Segreteria SIVAE - Elisa Feroldi Tel. 0372 40.35.00 Fax 0372 45.70.91 E-mail: info@sivae.it www.sivae.it www.scivac.it

SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI ESOTICI

DIAGNOSTICA PER IMMAGINI NEGLI ANIMALI ESOTICI Domenica 25 Marzo 2012 - Messina RELATORI Marco Bedin, Paolo Selleri DELEGATO REGIONALE Filippo Spadola OBIETTIVI L’incontro intende dare un contributo, a tutti i partecipanti, alla conoscenza e al miglioramento delle tecniche di diagnostica per immagini negli animali esotici. Verranno affrontate le nozioni base di metodologia radiologica, ecografica ed endoscopica nei piccoli mammiferi, nei volatili e nei rettili. Si affronteranno le varie differenze anatomiche e fisiologiche nelle varie specie viste attraverso la diagnostica per immagini. In chiusura della giornata si farà riferimento, inoltre, alla possibilità di esami diagnostici alternativi come la TC. PROGRAMMA SCIENTIFICO 8.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze 9.25 Saluto ai partecipanti del Presidente e della Delegazione Inizio dei lavori 9.30 Diagnostica per immagini nei volatili Marco Bedin 11.00 Pausa

11.30 Diagnostica per immagini nei piccoli mammiferi Paolo Selleri & Marco Bedin 13.00 Pausa 14.30 Diagnostica per immagini nei rettili Paolo Selleri 16.00 Pausa 16.30 Dal RX alla TC nei rettili: esperienze personali e prospettive per il futuro Filippo Spadola 17.00 Discussione finale 17.30 Consegna degli attestati di partecipazione e termine della giornata ISCRIZIONE L’incontro è gratuito per tutti i soci SIVAE e SCIVAC in regola con l’iscrizione 2012. Non è richiesta la preiscrizione. Gli interessati devono registrarsi direttamente in sede d’incontro presentandosi alle ore 08.30 presso la segreteria. SEDE Facoltà di Medicina Veterinaria di Messina INFORMAZIONI Segreteria SIVAE - Elisa Feroldi Tel. 0372 40.35.00 - Fax 0372 45.70.91 E-mail: info@sivae.it www.sivae.it www.scivac.it


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10 Eventi Veterinari SISCA SOCIETÀ ITALIANA

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SISCA SCIENZE COMPORTAMENTALI APPLICATE

SEMINARIO SISCA DALLA NASCITA ALLA GESTIONE DEL CONFLITTO TRA IL CANE E IL PARTNER UMANO, IL DISTURBO COMPETITIVO DI RELAZIONE (EX SOCIOPATIA CANE UOMO), LO STATO DELL’ARTE SULLA GERARCHIA 9-10 Marzo 2012 - Cremona, Palazzo Trecchi

SOCIETÀ ITALIANA

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SCIENZE COMPORTAMENTALI APPLICATE

LA VALUTAZIONE DELL’INTERAZIONE, DELLA RELAZIONE E DELLA CONFLITTUALITÀ NELLA TRATTAZIONE DEL DISTURBO COMPETITIVO DI RELAZIONE. CONTRIBUTO TEORICO-PRATICO Domenica 11 Marzo 2012 - Cremona, Palazzo Trecchi 16.00 Pausa 16.30 Esercitazione. Casi clinici (lavoro di gruppo) 18.00 Chiusura dei lavori

17.00 Termine dei lavori del primo giorno Sabato 10 Marzo 2012 9.00 Principi di terapia cognitivo-relazionale: la collaborazione (Parte prima) - S. Giussani, A. Miconi 10.30 Pausa 11.00 Principi di terapia cognitivo-relazionale: collaborazione (Parte seconda) - S. Giussani, A. Miconi 12.00 Esercitazione 13.00 Pausa 14.00 Esercitazione 15.30 Pausa 16.00 Esercitazione 17.30 Chiusura dei lavori

RELATORI Raimondo Colangeli, Roma - Franco Fassola, Asti - Sabrina Giussani, Busto Arsizio (Va) - Attilio Miconi, Asti - Marzia Possenti, Cassano D’adda (Mi) PROGRAMMA SCIENTIFICO Venerdì 9 Marzo 2012 8.30 Registrazione dei partecipanti 9.00 La gerarchia: mito o realtà? - F. Fassola 10.30 Pausa 11.00 Il gruppo sociale: la relazione - S. Giussani 12.00 Il gruppo sociale: il ruolo e il rango M. Possenti 13.00 Pausa 14.00 La Sociopatia e la Sindrome Competitiva di Relazione: diagnosi, prognosi e terapia - R. Colangeli 15.30 Pausa 16.00 Un approccio cognitivo: imparare a collaborare - S. Giussani

QUOTE DI PARTECIPAZIONE (Comprensive di IVA 21%) - Soci SISCA 2012: € 165,00 - Soci SCIVAC: € 220,00 - Non soci: € 300,00 MODALITÀ DI ISCRIZIONE Iscrizione on-line: http://registration.evsrl.it/ oppure Iscrizione mediante modulo in PDF scaricabile dal seguente link: http://cms.scivac.it/SocietaSpecialistiche.aspx da inviare entro il 28 Febbraio 2012 a: E.V. Soc. Cons. a r.l. - Palazzo Trecchi 26100 Cremona - Fax 0372 457091 E-mail: socspec@scivac.it

ISCRIZIONE L’incontro è gratuito per tutti i soci SISCA in regola con l’iscrizione 2012. NON è necessaria la pre-iscrizione. Presentarsi in sede congressuale per la registrazione.

PROGRAMMA SCIENTIFICO Domenica 11 Marzo 2012 9.00 Registrazione dei partecipanti 9.30 Gli stratagemmi relazionali 11.00 Pausa 11.30 Stratagemmi relazionali e origine dei conflitti 13.00 Discussione 13.30 Pausa pranzo 14.30 Esercitazioni: casi clinici

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RELATORI Katty Casazza, Vercelli - Alessandro De Simoi, Belluno - Margherita Gracis, Milano Mirko Radice, Milano PROGRAMMA SCIENTIFICO Sabato 10 Marzo 2012 9.00 Registrazione dei partecipanti 9.30 Occlusione normale, tipi di morso e classificazione delle malocclusioni, con brevi cenni di embriologia orale - A. De Simoi 10.15 Meccanismi eruttivi dei denti decidui e permanenti - K. Casazza 11.00 Pausa 11.30 Determinazione dell’età nel cane e nel gatto in relazione allo sviluppo dentale - M. Gracis 12.30 Anomalie dentali di origine congenita (difetti di numero, forma e dimensione, difetti strutturali). Cenni sul trattamento - K. Casazza

ISCRIZIONE L’incontro è gratuito per tutti i soci SIODOV in regola con l’iscrizione 2012. NON è necessaria la pre-iscrizione. Presentarsi in sede congressuale per la registrazione. QUOTE DI PARTECIPAZIONE (COMPRENSIVE DI IVA 21%) Soci SIODOV 2012: GRATUITO Soci SCIVAC: € 90,00 Non soci: € 180,00 INFORMAZIONI Segreteria Società Specialistiche SCIVAC Tel. 0372 403509 - Fax 0372 457091 E-mail: socspec@scivac.it

ONCOLOGIA VETERINARIA

15.15 Trattamento medico: stato dell’arte e nuove ambizioni - R. Finotello 16.00 Pausa 16.30 Trattamento radioterapico - C. Rohrer 17.15 Termine dei lavori del primo giorno

ODONTOSTOMATOLOGIA VETERINARIA

13.30 Pausa pranzo 14.30 Denti decidui persistenti: exodonzia dei denti decidui (quando e perché) - M. Radice 15.15 Difetti di posizionamento: mal occlusioni dei denti decidui e permanenti (immaturi), ortodonzia intercettiva e pulpotomia vitale - M. Radice 16.15 Difetti strutturali: trattamento dei difetti dello smalto - A. De Simoi 17.00 Casi clinici a cura dei soci SIODOV 18.00 Chiusura dei lavori

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EMANGIOSARCOMA Sabato 10 e Domenica 11 Marzo 2012 Cremona, Palazzo Trecchi

L’ISCRIZIONE COMPRENDE Light lunch a buffet Attestato di partecipazione

ODONTOIATRIA E PATOLOGIA ORALE PEDIATRICAPEDODONZIA Sabato 10 Marzo 2012 - Cremona, Palazzo Trecchi

INFORMAZIONI Segreteria Società Specialistiche SCIVAC Tel. 0372 403509 - Fax 0372 457091 E-mail: socspec@scivac.it

SIONCOV

SIODOV SOCIETÀ ITALIANA

QUOTE DI PARTECIPAZIONE (COMPRENSIVE DI IVA 21%) Soci SISCA 2012: GRATUITO Soci SCIVAC: € 90,00 Non soci: € 180,00

RELATORE Maurizio Martucci, Psicologo, Torino

NON è previsto il servizio di traduzione RELATORI Walter Bertazzolo, Pavia - Marco Bertoli, Roma - Giuliano Bettini, Bologna - Andrea Casadei Gardini, Forlì - Riccardo Finotello, Liverpool (UK) - Luca Formaggini, Novara Claudio Giacoboni, Brescia - Laura Marconato, Bologna - Emanuela Morello, Torino Lorenzo Ressel, Liverpool (UK) - Carla Rohrer, Zurigo (CH) - Damiano Stefanello, Milano PROGRAMMA SCIENTIFICO Sabato 10 Marzo 2012 8.30 Registrazione dei partecipanti 9.00 Presentazione dell’incontro e AOB 9.30 Emangiosarcoma nel cane: aspetti biologici, comportamento in base a sede e fattori prognostici - C. Giacoboni 10.15 Diagnostica e stadiazione: cosa si dovrebbe e non si dovrebbe fare - D. Stefanello 11.00 Pausa 11.30 Aspetti citologici - L. Ressel 12.00 Aspetti istopatologici e marker diagnostici - G. Bettini 12.30 Trattamento chirurgico - E. Morello 13.30 Pausa pranzo 14.30 Comunicazioni brevi

Domenica 11 Marzo 2012 8.30 L’esame del sangue in corso di emangiosarcoma - W. Bertazzolo 9.00 Journal Club SIONCOV 9.30 Emangiosarcoma nel gatto: un altro tumore? - L. Marconato 10.15 L’emoperitoneo: stato dell’arte - L. Formaggini 11.00 Pausa 11.30 L’emangiosarcoma rotto: come mi comporto? - M. Bertoli 12.15 Cenni di oncologia comparata: l’angiosarcoma - A. Casadei Gardini 13.00 Chiusura dei lavori ISCRIZIONE L’incontro è gratuito per tutti i soci SIONCOV in regola con l’iscrizione 2012. NON è necessaria la pre-iscrizione. Presentarsi in sede congressuale per la registrazione. QUOTE DI PARTECIPAZIONE (COMPRENSIVE DI IVA 21%) Soci SIONCOV 2012: GRATUITO Soci SCIVAC: € 120,00 Non soci: € 240,00 INFORMAZIONI Segreteria Società Specialistiche SCIVAC Tel. 0372 403509 - Fax 0372 457091 E-mail: socspec@scivac.it

A.N.M.V.I. Per aggiornamenti scientifici sui temi consulta le schede disponibili su www.vetpedia.it


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Attualità scientifica Vet Journal

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Osteoartrite nel gatto: come trattarla?

Epilessia giovanile del cane: cause ed evoluzione

Evidenze acquisite e necessità di ulteriori studi in questa specie

Forma sintomatica e pregressa somministrazione di antiepilettici associate a esito negativo, in uno studio

di MARIA GRAZIA MONZEGLIO ’osteoartrite è molto comune nel gatto e in molti casi è associata a presenza di dolore cronico significativo che limita la mobilità e l’attività e compromette gravemente la qualità della vita dell’animale. Il trattamento del dolore artrosico cronico è una notevole sfida e molti farmaci utilizzati in altre specie non sono approvati, disponibili o sperimentati per il gatto. Molti gatti anziani affetti da osteoartrite presentano anche variabili gradi di nefropatia cronica (CKD) e molti clinici sono riluttanti a utilizzare i

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farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) in questi soggetti per la possibilità di nefrotossicità. Numerose pubblicazioni, si legge in uno studio, mostrano che il meloxicam è un FANS efficace nel gatto e che può essere utilizzato a lungo termine; è facilmente somministrabile e vi sono evidenze pubblicate che possa realmente rallentare la progressione della CKD in questa specie. Vengono utilizzati molti altri farmaci per il trattamento del dolore cronico nel gatto della cui efficacia per l’osteoartrite non vi è evidenza documentata. Al contrario del cane, vi sono evidenze limitate dell’efficacia della dieta arricchita di acidi grassi omega-3 nel trattamento della OA felina e ulteriori studi sono necessari. Non vi sono ancora dati pubblicati circa l’utilità dei nutraceutici (glucosamina e condroitina) nel trattamento della OA felina, anche se studi condotti dagli autori suggeriscono un certo grado di effetto di riduzione del dolore. Non vi sono studi circa l’arricchimento ambientale come metodo per migliorare la qualità della vita nei gatti affetti da dolore secondario a OA, anche se può essere un approccio utile quando possibile. Sono inoltre importanti, concludono gli autori, modificazioni all’ambiente (es., cucce confortevoli e rampe). “Osteoarthritis in the cat: 2. How should it be managed and treated?” Bennett D, Zainal Ariffin SM, Johnston P. J Feline Med Surg. 2012 Jan; 14 (1): 76-84. Altre letture: Osteoarthritis in the cat: 1. How common is it and how easy to recognise? Bennett D, Zainal Ariffin SM, Johnston P.J Feline Med Surg. 2012 Jan;14(1):65-75. ■

TOMOGRAFIA DEI TUMORI SENONASALI DEL CAVALLO ’aspetto TC (tomografia computerizzata) dei tumori di cavità nasali/seni paranasali di 15 cavalli è stato rivisto in uno studio. I 15 tumori includevano: 5 tumori neuroendocrini/neuroblastomi, 2 carcinomi indifferenziati, 2 mixosarcomi e un adenocarcinoma nasale, un emangiosarcoma, un osteosarcoma condroblastico, un sarcoma anaplastico, un mixoma e un fibroma ossificante. Tutti i tumori, eccetto il fibroma ossificante, erano iso- o ipodensi relativamente al muscolo massetere. Tredici tumori su 15 mostravano osteolisi moderata o marcata dell’osso corticale adiacente e 14/15 erano caratterizzati da modificazioni distruttive di turbinati nasali, setto nasale e/o canale infraorbitale. In 10 casi era presente coinvolgimento moderato o marcato della placca cribriforme e 6 avevano una chiara estensione intracraniale della massa. In 10 soggetti si confrontavano gli aspetti radiografici e TC. La presenza di una massa veniva osservata in 10/10 stu-

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di radiografici e le masse all’interno del seno mascellare caudale (7/8) e seno mascellare rostrale (6/7) venivano identificate correttamente nella maggior parte dei cavalli. Le indagini radiografiche erano meno sensibili della TC per l’identificazione delle masse all’interno del seno sfenopalatino (0/5), del cranio (0/4) e dello spazio retrobulbare (1/7). Gli esami radiografici inoltre sottostimavano i possibili aspetti di malignità, quali la gravità dell’osteolisi e della produzione ossea. Benché le indagini radiografiche costituiscano un utile strumento di screening per l’identificazione delle masse senonasali, concludono gli autori, la TC fornisce maggiori informazioni circa l’estensione della massa, gli aspetti di malignità e importanti indicatori prognostici. (M.G.M.) “Computed tomographic appearance of equine sinonasal neoplasia” Cissell DD, Wisner ER, Textor J, Mohr FC, Scrivani PV, Théon AP. Radiol Ultrasound. 2011 Dec 28.

no studio ha indagato l’eziologia e l’evoluzione dell’epilessia giovanile nel cane. Si includevano 136 cani in cui il primo episodio convulsivo si verificava prima dell’anno di età. Si diagnosticavano: epilessia idiopatica (IE) in 102 cani, epilessia sintomatica (SE) in 23, convulsioni reattive (RS) in 9 e sospetta epilessia sintomatica (pSE) in 2 soggetti. L’evoluzione era nota in 114 cani: il 37% moriva o veniva soppresso come conseguenza delle convulsioni. Il tempo di sopravvivenza medio di questa popolazione di cani era di 7,1 anni. Fattori significativamente associati alla sopravvivenza includevano la diagnosi di SE e il numero di farmaci antiepilettici (AED) utilizzati prima della diagnosi. L’utilizzo di un AED prima della visita e la diagnosi di SE erano associati a un’evoluzione negativa, mentre la mancata somministrazione di AED prima della visita era associata a una sopravvivenza maggiore. Nei cani con IE, il tempo di sopravvivenza era più breve se il soggetto era di razza Border collie o aveva un’anamnesi di stato epilettico; in

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questo gruppo di cani, la mancata somministrazione di AED prima della visita era associata a un esito positivo. Uno status libero da convulsioni veniva ottenuto nel 22% dei cani con diagnosi di IE. Benché i tempi di sopravvivenza descritti siano superiori a quelli precedentemente riportati per l’epilessia canina, concludono gli autori, nella popolazione giovanile studiata non si osservavano tassi di remissione assimilabili a quelli riportati per l’epilessia del bambino, che si attestano intorno al 70%. (M.G.M.) “Aetiology and long-term outcome of juvenile epilepsy in 136 dogs” Arrol L, Penderis J, Garosi L, Cripps P, Gutierrez-Quintana R, Gonçalves R. Vet Rec. 2012 Jan 21. ■


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Sperimentazioni Fisco

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IMU - Imposta municipale propria di GIOVANNI STASSI Dottore Commercialista, Torino ’articolo 13 del Decreto Legge 6.12.2011 n. 201 (convertito con la Legge 22.12.2011, n. 214), noto come Decreto Monti, ha introdotto, in via sperimentale, a partire dall’anno 2012 e fino al 2014, l’“Imposta municipale propria”. Si ricorda che l’art. 8 del D. Lgs. 14.3.2011 n. 23, contenente disposizioni in materia di Federalismo fiscale municipale, aveva previsto l’ingresso dell’imposta municipale propria a decorrere dall’1.1.2014. Secondo le previsioni del citato D. Lgs. N. 23 l’IMU dovrebbe sostituire: • L’IRPEF e relative addizionali dovute sui redditi fondiari dei fabbricati non locati • L’imposta comunale sugli immobili (ICI) Resta da chiarire se l’anticipazione dell’IMU dal 2012 sostituisca da subito tali imposte o solamente l’ICI.

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PRESUPPOSTO APPLICATIVO Come per l’ICI (art. 2 D. Lgs. 504/1992) il presupposto applicativo dell’IMU viene individuato nel possesso di: • Fabbricati • Aree fabbricabili • Terreni agricoli (sui quali vengono esercitate le attività agricole intese nel senso civilistico ex art. 2135 del codice civile) posti nel territorio dello Stato. Il comma 2 dell’art. 13 del citato D.L. 201 in modo specifico si dispone che la nuova imposta colpisce anche l’abitazione principale e le sue pertinenze. Si intende “abitazione principale” l’immobile: • iscritto nel Catasto edilizio urbano come unica unità immobiliare; • nel quale il possessore dimora abitualmente e risiede anagraficamente. Si intendono pertinenze dell’abitazione principale quelle classificate nelle categorie catastali C/2, C/6 e C/7 (quali magazzini e locali di deposito, stalle, scuderie, rimesse, autorimesse e tettoie) nella misura massima di un’unità per ciascuna categoria.

SOGGETTI PASSIVI Sono soggetti passivi dell’IMU: • Il proprietario • il titolare di diritti reali (usufrutto, uso, abitazione, enfiteusi, superficie) • il concessionario (in caso di concessione di aree demaniali) • il locatario (per gli immobili concessi in locazione finanziaria) a decorrere dalla data di stipula del contratto.

DETERMINAZIONE DELL’IMPOSTA In modo analogo a quanto era stabilito per l’ICI, l’IMU è dovuta: • per anni solari • proporzionalmente alla quota ed ai mesi dell’anno nei quali si è protratto il possesso (il mese viene computato per intero se il possesso si è protratto per almeno 15 giorni).

ESENZIONI Sono esenti dall’IMU: • gli immobili posseduti dallo Stato; • gli immobili posseduti, nel proprio territorio, dalle Regioni, dalle Province, dai Comuni, dalle comunità montane, dai consorzi fra detti enti, ove non soppressi, agli enti del servizio sanitario nazionale, destinati esclusivamente ai compiti istituzionali • i fabbricati classificati o classificabili nelle categorie catastali da E/1 a E/9 • i fabbricati destinati ad usi culturali ex art. 5bis del DPR 29.9.73 n. 601 (es. musei, biblioteche, archivi, parchi e giardini aperti al pub-

blico, ecc.) • i fabbricati destinati esclusivamente all’esercizio del culto • i fabbricati di proprietà della Santa Sede (lett. e) 81; • i fabbricati appartenenti agli Stati esteri e alle organizzazioni internazionali • i terreni agricoli ricadenti in aree montane o di collina delimitate ai sensi dell’articolo 15 della L. 27.12.77 n. 984 • gli immobili utilizzati da enti pubblici e privati diversi dalle società, residenti nel territorio dello Stato e non aventi per oggetto esclusivo o principale l’esercizio di attività commerciali, destinati esclusivamente allo svolgimento, anche in forma commerciale, di attività assistenziali, previdenziali, sanitarie, didattiche, ricettive, culturali, ricreative e sportive, nonché delle attività di cui all’art. 16 lett. a) della L. 20.5.85 n. 222.

DETERMINAZIONE DELLA BASE IMPONIBILE La base imponibile dell’IMU è costituita dal valore dell’immobile determinato come segue: Fabbricati iscritti in catasto Il valore viene determinato applicando alle rendite vigenti al 1° gennaio dell’anno di imposizione e rivalutate del 5%, i seguenti moltiplicatori: • 160 per i fabbricati del gruppo catastale A (escluso A/10) e per le categorie C/2, C/6 e C/7 • 140 per i fabbricati del gruppo B e per le categorie C/3, C/4 e C/5 • 80 per i fabbricati classificati nella categoria catastale D/5 • 80 per i fabbricati A/10 (uffici e studi privati) • 60 per i fabbricati del gruppo D (es. opifici), ad eccezione dei fabbricati classificati nella categoria catastale D/5 • 55 per la categoria C/1 (negozi e botteghe). Terreni agricoli Il valore viene determinato applicando al reddito dominicale iscritto in Catasto al 1° gennaio e rivalutato del 25%, un moltiplicatore pari a 130. Per i coltivatori diretti e gli imprenditori agricoli professionali iscritti nella previdenza agricola il moltiplicatore è pari a 110. Terreni edificabili Per le aree fabbricabili, il valore è costituito da quello venale in comune commercio al 1° gennaio dell’anno di imposizione.

DETERMINAZIONE DELL’IMPOSTA Le aliquote dell’IMU, da applicare alla base imponibile, sono quelle stabilite dai commi 6 e seguenti dell’articolo 13, D.L. 201/2001: • 0,76% per quella ordinaria: i Comuni, tuttavia, possono aumentarla o diminuirla mediante delibera del Consiglio comunale sino a 0,3 punti percentuali • 0,4% per l’abitazione principale e le relative pertinenze. I Comuni possono modificare in aumento o in diminuzione la suddetta aliquota nel limite dello 0,2% • 0,2% per i fabbricati rurali ad uso strumentale di cui all’art. 9 co. 3-bis del DL 557/93 (conv. L. 133/94). I Comuni possono ridurre la suddetta aliquota fino allo 0,1%. Ulteriori riduzioni, fino al limite dello 0,4%, possono essere determinate dai Comuni per le seguenti tipologie di immobili: • immobili relativi all’esercizio di attività di impresa, arti e professioni • immobili posseduti da soggetti IRES • immobili locati.

DETRAZIONI PER L’ABITAZIONE PRINCIPALE Il comma 10 del D.L. 201 prevede per l’abitazione principale una detrazione di 200,00 euro (che può essere aumentata dai Comuni nel ri-

spetto dell’equilibrio di bilancio), da rapportare al periodo dell’anno durante il quale si protrae la destinazione. Nel caso in cui l’unità immobiliare sia adibita ad abitazione principale da più soggetti passivi, la detrazione spetta a ciascuno di essi proporzionalmente alla quota per la quale la destinazione medesima si verifica. Aumento della detrazione in presenza di figli. Per gli anni 2012 e 2013, la detrazione di 200,00 euro è maggiorata di 50,00 euro per ciascun figlio di età non superiore a 26 anni, a condizione che il figlio dimori abitualmente e risulti residente anagraficamente nell’unità immobiliare adibita ad abitazione principale. L’importo complessivo della maggiorazione, al netto della detrazione di base, non può superare l’importo massimo di 400,00 euro. Modifiche alla detrazione. La detrazione pari a 200,00 euro può essere aumentata dai Comuni nel rispetto dell’equilibrio di bilancio, fino a concorrenza dell’imposta dovuta. Se il Comune ha deliberato di aumentare l’importo della detrazione non può stabilire un’aliquota superiore a quella ordinaria per le unità immobiliari tenute a disposizione. Detrazioni ed aliquota ridotta per il coniuge separato. L’aliquota ridotta e la detrazione previste per l’abitazione principale e relative pertinenze vengono estese al soggetto passivo che, a seguito di un provvedimento di separazione legale, annullamento, scioglimento o cessazione degli effetti civili del matrimonio, non risulta assegnatario della casa coniugale. L’agevolazione si applica a condizione che il soggetto passivo non sia titolare del diritto di proprietà o di altro diritto reale su un immobile destinato ad abitazione situato nello stesso Comune ove è ubicata la casa coniugale. Abitazioni di proprietà di soggetti ricoverati in via permanente. I Comuni possono deliberare l’aliquota ridotta e la detrazione previste per l’abitazione principale e relative pertinenze anche per i soggetti residenti in istituti di ricovero.

VERSAMENTO DELL’IMPOSTA Il versamento dell’IMU dovrà essere effettuato: • in due rate di pari importo, la prima entro il 16 giugno e la seconda entro il 16 dicembre, oppure

• in un’unica soluzione annuale, entro il 16 giugno. Le modalità di versamento saranno stabilite da un provvedimento dell’Agenzia delle Entrate. Arrotondamenti Il versamento dell’imposta dovrà essere arrotondato all’unità di euro: • per difetto se la frazione è inferiore a 49 centesimi, • per eccesso se superiore a detto importo.

CONFRONTO IMU - ICI Gli esempi che seguono evidenziano la rilevante diversità di imposizione tra ICI ed IMU Esempio 1 Abitazione principale con unico proprietario, senza figli Alloggio categoria A/3, Rendita catastale 280 Rendita catastale rivalutata 294 (280 x 1,05) ICI dovuta nel 2011 = zero perché abitazione principale Imponibile IMU 2012: 47.040 (294 x 160) IMU al lordo delle detrazioni: 47.040 x 0,4% = 188 Detrazione euro 200 per abitazione principale IMU dovuta zero in quanto la detrazione supera l’IMU lorda Esempio 2 Abitazione principale con unico proprietario, con 2 figli Alloggio categoria A/2, Rendita catastale 700 Rendita catastale rivalutata 735 (700 x 1,05) ICI dovuta nel 2011 = zero perché abitazione principale Imponibile IMU 2012: 117.600 (735 x 160) IMU al lordo delle detrazioni: 117.600 x 0,4% = 470 Detrazione euro 200 per abitazione principale Detrazione per n. 2 figli 100 (50 x 2) IMU dovuta 170 (470 - 200 - 100) Esempio 3 Seconda casa con unico proprietario Alloggio categoria A/2, Rendita catastale 520 Rendita catastale rivalutata 546 (520 x 1,05) Imponibile ICI nel 2011: 54.600 (546 x 100) ICI dovuta nel 2011 = 382 (54.600 x 7/1000) Imponibile IMU 2012: 87.360 (546 x 160) IMU dovuta nel 2012: 664 (87.360 x 0,7%) ■


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Emilia Romagna Info Regioni

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Dubbi sul Critical Control Point Difformi interpretazioni sull’obbligo di individuazione. Dal Parmigiano Reggiano nasce un caso produttori. “Si tratta di quelle attività che rientrano nel dispositivo della deliberazione della Giunta Regionale del 17 novembre 2008, n. 1869 - Semplificazione del sistema HACCP per alcune imprese del settore alimentare”. Il provvedimento regionale aveva previsto una procedura dell’HACCP semplificata e flessibile per le piccole imprese che si occupano, ad esempio, di ristorazione, stagionatura dei formaggi, esercizi commerciali al dettaglio. Si trat-

n seguito a una visita condotta da un ispettore del Ministero della Salute in uno stabilimento di stagionatura di Parmigiano-Reggiano in Emilia-Romagna, è scaturito un problema di diversa interpretazione dell'Haccp tra Regione e Ministero. Secondo la Direzione Generale della Sanità Animale - che con una nota è intervenuta sulla definizione del "critical control point" (CCP) - è obbligatorio individuare almeno un punto critico di controllo (ccp) all'interno del piano di Haccp anche nelle imprese dove i processi produttivi sono molto semplici altrimenti il sistema rischia di non essere gestito. Secondo la Regione questo obbligo non è previsto né nel metodo HACCP sviluppato dal Codex Alimentarius, né negli standard riconosciuti a livello internazionale quali l'ISO 22000, né infine nel regolamento 852/2004. Anche secondo il magazine specializzato ilfattoalimentare.it l'approccio nazionale non risulta in linea con la "ratio" del sistema HACCP né con la legislazione UE. L'avvocato Dario Dongo dichiara che "non esiste alcuna norma cogente né volontaria che prescrive l'obbligatorietà di individuare un CCP all'interno di un processo. Non esiste infatti CCP se non vi è una Misura di controllo applicabile a quello stadio del processo produttivo che riduce, annulla o garantisce che quel pericolo rimane ad un livello accettabile.

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COSA FARE In Regione permangono le perplessità, pur dando attuazione alle indicazioni ministeriali, con la conseguenza che i produttori di alimenti che, in accordo con le AUSL, non avevano individuato un CCP dovranno modificare il proprio piano di autocontrollo, definire il punto critico sanitario della loro produzione, stabilire i parametri di controllo e cominciare una sistematica registrazione di questi parametri. Le Aziende USL e le Associazioni di categoria sono state invitate ad adeguarsi al più presto alle disposizioni nazionali. È stato fissato un periodo di tempo per modificare i piani di autocontrollo non ancora conformi e si sono sollecitate le Aziende USL ad incontrare i rappresentanti dei produttori per presentare il parere ministeriale e discutere le modalità di realizzazione. La Regione ha comunque escluso da questo obbligo una determinata categoria di

ta di settori dove non si realizzano attività di preparazione, produzione o trasformazione di prodotti e dove “la manipolazione degli alimenti segue procedure consolidate che costituiscono spesso parte della normale formazione professionale degli operatori”. La scelta regionale è supportata dal concetto che l’adozione di una buona prassi igienica all’interno dello stabilimento o del deposito, possono sostituire la sorveglianza dei punti critici, oltre alla diffi-

coltà oggettiva fissare dei limiti precisi. Resta obbligatorio per i ristoranti gestire con un ccp il congelamento del pesce servito crudo o praticamente crudo, per inattivare le larve di Anisakis. Da tempo è vietato somministrare pesce crudo o praticamente crudo senza averlo preventivamente congelato. Se il congelamento viene effettuato nel ristorante questa operazione deve essere controllata tramite un ccp (fonte: alimenti-salute.it) ■


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Linee guida per la valutazione del rischio nel benessere animale Definita per la prima volta una metodologia standardizzata

’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) ha pubblicato linee guida pionieristiche che definiscono per la prima volta una metodologia standardizzata per la valutazione del rischio relativo al benessere animale. La metodologia, basata su un approccio graduale, è progettata per essere applicata a tutte le specie animali e a tutti i fattori che incidano sul benessere animale, tra cui la stabulazione, il trasporto, lo stordimento e la macellazione. L’elaborazione delle linee guida rappresenta un rafforzamento dell’impegno dell’EFSA ad assicurare che tutte le sue attività sul benessere animale siano basate su solide metodologie scientifiche. Le li-

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nee guida saranno applicate dal gruppo di esperti scientifici dell’EFSA sulla salute e il benessere degli animali (AHAW) per l’elaborazione dei futuri pareri scientifici sui rischi associati al benessere animale e concorrono all’attuazione della strategia dell’Unione europea (UE) per il benessere degli animali 20122015, di recente adozione. Philippe Vannier, presidente del gruppo di esperti AHAW dell’EFSA ha dichiarato: “Queste linee guida, attese con grandissimo interesse, saranno una componente importante del corpus di letteratura scientifica sul benessere animale. La loro elaborazione è stata resa possibile dalla dedizione e dall’esperienza degli esperti scientifici dell’EFSA e degli esperti esterni che vi hanno partecipato. Per la prima volta gli scienziati, i veterinari e tutti i soggetti aventi interesse al benessere animale possono seguire una metodologia pratica e armonizzata per valutare i rischi associati al benessere degli animali da allevamento.” La valutazione del rischio è un settore specialistico delle scienze applicate che si occupa dell’esame dei rischi connessi a fattori (o pericoli) specifici. Nel caso del benessere animale, per fattore s’intende un elemento in grado

Organizzato da

di incidere sul benessere dell’animale, ad esempio le condizioni di stabulazione, i metodi di trasporto dall’allevamento al macello o le modalità di macellazione. Fino ad ora non esistevano specifiche linee guida a livello internazionale sulla valutazione del rischio del benessere animale, e gli esperti scientifici impegnati in questo tipo di attività hanno pertanto utilizzato approcci differenti. Il quadro metodologico proposto nell’attuale documento guida prende le mosse dalla formulazione del problema, un importante processo in cui valutatore e gestore del rischio collaborano a definire lo scopo, la portata e l’oggetto della valutazione del rischio relativo al benessere animale. Questo stadio è seguito da tre fasi fondamentali: valutazione dell’esposizione (definizione del livello e della durata dell’esposizione ai fattori); caratterizzazione delle conseguenze (descrizioni degli effetti che l’esposizione ai fattori avrà sul benessere) e caratterizzazione del rischio (stima della probabilità che si verifichino effetti avversi al benessere e della relativa entità, tenuto conto delle eventuali incertezze e supposizioni associate alla valutazione del rischio). Il documento guida contribuisce a determinare le priorità nelle attività scientifiche dell’EF-

SA relative al benessere animale. Inoltre, insieme al lavoro attualmente svolto dall’Autorità sull’impiego di misure basate sull’animale per valutare il benessere degli animali da allevamento, aiuterà gli scienziati, i veterinari e gli allevatori a elaborare efficaci piani di controllo e di monitoraggio del benessere a livello di singolo allevamento. In futuro l’applicazione di tali piani dovrebbe fornire riscontri utili sull’affidabilità dell’approccio di valutazione del rischio proposto nelle linee guida suddette, consentendo di perfezionare la metodologia proposta. Le linee guida sono inoltre intese a integrare le attività della Commissione europea nel settore del benessere animale e fanno seguito alla pubblicazione della nuova strategia dell’UE per il benessere degli animali 2012-2015. L’EFSA presenterà i suoi recenti lavori sulla valutazione del rischio associato al benessere animale in occasione di una conferenza internazionale a Bruxelles (29 febbraio - 1° marzo 2012), organizzata dalla Commissione europea e dalla Presidenza danese dell’UE, dal titolo “Attuazione del benessere animale mediante la nuova strategia dell’UE: conferimento di responsabilità al consumatore e opportunità di mercato”. ■

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Animal based measures: fidarsi delle reazioni animali Efficaci per valutare il benessere dei suini e delle vacche da latte negli allevamenti e misurazioni per valutare il benessere delle vacche da latte e dei suini basate sull'animale sono efficaci e dovrebbero essere utilizzate ogniqualvolta possibile, si sostiene in due recenti pareri scientifici dell'Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA). Le raccomandazioni del gruppo di esperti scientifici dell'EFSA sulla salute e il benessere degli animali (AHAW) vengono presentate assieme a una cosiddetta ‘toolbox' dalla quale scienziati, veterinari e allevatori possono selezionare appropriate misurazioni basate sull'animale per effettuare una valutazione del benessere delle vacche da latte o dei suini. I due pareri concernenti le vacche da latte e i suini sono i primi di una serie di lavori sulle misurazioni basate sull'animale che alla fine riguarderanno tutte le specie da allevamento. Tali pareri concorrono all'attuazione della strategia dell'UE sul benessere animale 2012-2015, di recente adozione.

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NUOVO METODO L'utilizzazione di misurazioni basate sugli animali ai fini della valutazione del loro benessere è relativamente recente. La legislazione riguardante la protezione degli animali generalmente si incentra sulla valutazione di vari fattori che possono esercitare un impatto sul benessere anziché prendere in considerazione la reazione dell'animale a suddetti fattori. Questi possono comprendere tanto le risorse disponibili per l'animale nel suo ambiente, ad esempio lo spazio o il materiale per l'allettamento, quanto le pratiche utilizzate per la gestione degli animali nell'allevamento, quali come e quando l'allevatore alimenta l'animale o le procedure in atto per lo svezzamento. Ad esempio l'attuale normativa dell'UE richiede che la circolazione dell'aria, i livelli di polvere, la temperatura e l'umidità negli edifici che ospitano gli animali da allevamento debbano essere compresi entro certi limiti, ma non richiede che vengano misurate le risposte degli animali a questi fattori.

IL VERO STATO DI BENESSERE Il più recente parere del gruppo di esperti scientifici AHAW si sofferma sull'efficacia della valutazione delle reazioni dell'animale ai fattori nel suo ambiente quale alternativa o talvolta approccio complementare alla valutazione dei fattori stessi. La motivazione di tale approccio è che le misurazioni basate sull'animale mirano a determinare direttamente il vero stato di benessere dell'animale e pertanto includono tanto l'effetto dell'ambiente quanto il modo di trattare l'animale. Il gruppo di esperti scientifici conclude che le misurazioni basate sull'animale possono essere usate efficacemente per valutare il benessere dei suini e delle vacche da latte negli allevamenti. I due pareri espongono anche un approccio del tipo ‘toolbox', che fornisce agli scienziati, ai veterinari e agli allevatori una serie di misurazioni basate sull'animale utilizzabili per personalizzare la propria valutazione del benessere. Il gruppo di esperti scientifici sottolinea che le misurazioni vanno scelte secondo gli obiettivi specifici della valutazione, ad esempio a sostegno delle decisioni di gestione dell'allevatore o in ausilio alle autorità competenti nel far rispettare le disposizioni di legge. Il gruppo di esperti scientifici AHAW rileva altresì che si dovrebbe continuare a utilizzare misurazioni non basate sul-

l'animale quando sia palese che esse potranno prevenire problemi legati al benessere animale, ad esempio la presenza di oggetti affilati o di protrusioni nell'alloggio degli animali.

INTEGRAZIONE L'EFSA ha elaborato questo suo recente parere in esito a una richiesta della Commissione

europea (CE) di fornire un punto di vista indipendente e scientifico sulle misurazioni di benessere per gli animali da allevamento, compiute sull'animale. Il parere è destinato a integrare il lavoro della CE in tale settore ed è stato emanato subito dopo il varo della nuova strategia dell'UE sul benessere animale 2012-2015. L'EFSA presenterà il suo recente lavoro sulla

valutazione del rischio relativo al benessere animale in occasione di una conferenza internazionale a Bruxelles (29 febbraio - 1° marzo 2012) organizzata dalla CE e dalla Presidenza danese dell'UE, dal titolo: "Attuazione del benessere animale mediante la nuova strategia dell'UE: conferimento di responsabilità al consumatore e opportunità di mercato". ■


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18 Calendario attività Dal 4 marzo al 4 aprile Per visualizzare i programmi degli eventi di tutte le società clicca su www.evsrl.it/eventi INCONTRO REGIONALE SCIVAC LIGURIA

4 MAR

INCONTRO ANMVI / SIMV IN COLLABORAZIONE CON SCIVAC

4 MAR 9 - 10 MAR 10 MAR 10 - 11 MAR 10 - 11 MAR 10 - 11 MAR 11 MAR 12 - 13 MAR 15 - 17 MAR 15 - 17 MAR 16 - 18 MAR 18 MAR 18 MAR 19 - 23 MAR 23 - 25 MAR 23 MAR 23 - 24 MAR 25 MAR 28 - 30 MAR 30 MAR - 1 APR 31 MAR 31 MAR

SEMINARIO SCIVAC / SISCA

INCONTRO SIODOV INCONTRO SIOVET INCONTRO SIONCOV CORSO INTRODUTTIVO SCIVAC

INCONTRO SISCA CORSO SIVAR

INTERNATIONAL COURSE SCIVAC

INTERNATIONAL COURSE SCIVAC

CORSO REGIONALE SCIVAC INCONTRO SIDEV INCONTRO SIMEF / SISCA CORSO AIVEMP IN COLLABORAZIONE CON AICQ

CONGRESSO NAZIONALE SCIVAC IN COLLABORAZIONE CON SIMIV INCONTRO REGIONALE SIVAE / SCIVAC SICILIA IN COLLABORAZIONE CON FACOLTÀ DI MEDICINA VETERINARIA DI MESSINA CORSO SIVE

GIORNATA DI APPROFONDIMENTO ATAV

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC CORSO SCIVAC INCONTRO SIRVAC / SIMEF INCONTRO SIMUTIV INCONTRO SIATAV

1 APR

INCONTRO REGIONALE SCIVAC FRIULI VEN.GIULIA

1 APR

INCONTRO REGIONALE SCIVAC CALABRIA

1 APR

INCONTRO REGIONALE SCIVAC LAZIO

1 APR 2 - 4 APR

CORSO AIVEMP

IL RISCHIO PERIOPERATORIO - Villa Ronco - Genova - Via Nino Ronco 31 - ECM: Richiesto Accreditamento Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it LA COMUNICAZIONE NELLA PRATICA PROFESSIONALE VETERINARIA - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Milena Migliavacca - Segreteria Practice Management - Tel. +39 0372 403536 - E-mail: management@anmvi.it SEMINARIO SISCA - DALLA NASCITA ALLA GESTIONE DEL CONFLITTO TRA IL CANE E IL PARTNER UMANO, IL DISTURBO COMPETITIVO DI RELAZIONE (EX SOCIOPATIA CANE UOMO), LO STATO DELL’ARTE SULLA GERARCHIA - Palazzo Trecchi, Cremona Via Trecchi, 20 - ECM: Rich. Accred. - Per info: Erika Taravella - Segr. Soc. Spec. SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it ODONTOIATRIA E PATOLOGIA ORALE PEDIATRICA - PEDODONZIA - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it TUTTO SULLA LUSSAZIONE DELLA ROTULA - Palazzo Cittanova, Cremona - Corso Garibaldi 120 - ECM: Non richiesto accreditamento ECM - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it EMANGIOSARCOMA - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Non richiesto accreditamento ECM Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. 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SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it DIAGNOSTICA PER IMMAGINI NEGLI ESOTICI - Facoltà di Medicina Veterinaria di Messina - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - E-mail: info@sivae.it CORSO: “MEDICINA INTERNA CON THOMAS DIVERS” - Cremona Palazzo Trecchi - Via Trecchi, 20 - ECM: Crediti non previsti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: info@sive.it VII GIORNATA DI AGGIORNAMENTO ATAV - Ata Hotel Expo Fiera-Pero (MI) - Via Keplero 12 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Lara Zava - - Tel. 0372 403541 - E-mail: segreteriaatav@evsrl.it 1° IT. MEDICINA D’URGENZA: I PARTE - MEDICINA D’URGENZA 1 - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento per 25,8 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it MARCHE - CORSO REGIONALE DI PATOLOGIA CLINICA MARCHE - Senigallia (AN) - Lungomare Dante Alighieri 11 - ECM: Non richiesto - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it AGGIORNAMENTI IN RIPRODUZIONE FELINA: NUOVE TECNICHE E NUOVE TERAPIE - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Non richiesto accreditamento ECM - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it INTERPRETAZIONE DEI SEGNI, DEI SINTOMI E DELLE ANALISI STRUMENTALI NEI PAZIENTI RICOVERATI IN TERAPIA INTENSIVA - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Non richiesto accr. ECM - Per info: Erika Taravella - Segr. Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it GESTIONE PERIOPERATORIA DEL PAZIENTE POLITRAUMATIZZATO - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Non richiesto accreditamento ECM - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it CHIRURGIA DEL RENE E URETERE: SFIDA POSSIBILE? - Hotel Franz - Gradisca D’Isonzo (GO) - VIALE TRIESTE 45 - ECM: SENZA ACCREDITO ECM - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it LA CHIRURGIA DELL’APPARATO RESPIRATORIO - ECM: No ECM - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it RIPRODUZIONE NEI PICCOLI ANIMALI - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it REVISIONE DELL’ISPEZIONE E DEI CONTROLLI UFFICIALI. VISIONE TRA PRODUZIONI INDUSTRIALI E DI NICCHIA - Centro Studi E.V. - Palazzo Trecchi - Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento Per informazioni: Erika Taravella - Segr. ANMVI International - Tel. 0372/403509 - E-mail: erika.taravella@evsrl.it

laPROFESSIONE

VETERINARIA 4 | 2012

la VETERINARIA

PROFESSIONE

La rivista è un settimanale specializzato rivolto a Medici Veterinari e operatori del settore Direttore Carlo Scotti Direttore Responsabile Antonio Manfredi Coordinamento Editoriale Sabina Pizzamiglio info@anmvi.it Comitato di Redazione Paolo Bossi, Marco Eleuteri, Giuliano Lazzarini, Pier Mario Piga, Sabina Pizzamiglio, Aldo Vezzoni Rubriche Giovanni Stassi Segreteria di Redazione Lara Zava professioneveterinaria@anmvi.it Grafica Francesca Manfredi grafica@evsrl.it Editore SCIVAC - Via Trecchi, 20 26100 Cremona Iscrizione registro stampa del Tribunale di Vigevano, n. 1425/03 del 30/12/2003 Concessionaria esclusiva per la pubblicità EV Soc. Cons. a r.l., Cremona marketing@evsrl.it Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana

Stampa Press Point, Abbiategrasso - MI fulvio@presspoint2000.it

Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27-02-2004 N. 46) art. 1, comma 1 Filiale di Milano a cura di Centro Produzione Mailings Scarl - Cusago (MI) Professione Veterinaria pubblica notizie d'attualità e di rassegna i cui contenuti non rispecchiano necessariamente il pensiero della Testata. Interventi e opinioni attribuibili a Professione Veterinaria e/o all'ANMVI vengono esplicitamente indicati come tali. Cambio di indirizzo: Le modifiche per il recapito postale vanno indirizzate a: info@evsrl.it Chiuso in stampa il 6 febbraio 2012

SOLUZIONI

Eccesso di UVB

Alimentarlo solo con fieno Dare almeno una carota al giorno Portarlo spesso dal veterinario Fornire una dieta ricca di fibra ed esporlo alla luce solare

Ambiente molto rumoroso

e

Coccolarlo più volte al giorno

QUIZ 1

Emoparassiti

a b c d

Risposta corretta: a) Congresso Sivae: “POA (Problem Orientated Approach) nella Medicina degli Animali Esotici”- Cremona, Marzo 2009

Virus

QUIZ 2

a b c d

2) Per prevenire la malattia ossea metabolica nel coniglio, è importante:

Risposta corretta: d) Incontro SIVAE: ”Endocrinologia negli animali esotici” - Cremona, Marzo 2008

1) Come principali cause di head tilt nei boidi possiamo ricordare:


Professione Veterinaria 4-2012ok:ok

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