Professione Veterinaria, Anno 2008, Nr 4

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Il mercato italiano del lavoro veterinario

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PROFESSIONE

la VETERINARIA A.N.M.V.I.

ORGANO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI

4 2008

SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

Anno 5, numero 4, dal 28 gennaio al 3 febbraio 2008 Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. srl - Cremona

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VET-EXCHANGE

Il mercato italiano delle attrezzature professionali veterinarie

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UN DDL PER TUTELARE LE PERSONE E I CANI

LA CONFISCA DI SPECIE CITES È SEMPRE OBBLIGATORIA

ARTRITE SETTICA INTERFALANGEA DISTALE DEL BOVINO

NOMINATA LA CONSULTA RANDAGISMO IN LOMBARDIA

NOVITÀ DAL REGOLAMENTO CE 1432/2007

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BREVI

IL MERITO AI VERTICI DELLE ASL

SICUREZZA ALIMENTARE

Un'inchiesta del Sole 24 Ore ha messo in luce la totale lottizzazione nelle nomine dei direttori generali delle Aziende sanitarie in Italia. Su 279 Asl, 170 poltrone vanno al centrosinistra, 100 al centro destra. Il criterio meritocratico non sembra appartenere al sistema sanitario nazionale, ma iniziano a circolare proposte alternative alla spartizione politica. L’idea è quella di un “albo” dei manager, a cui attingere per nominare i direttori generali di Asl e ospedali italiani. La FIASO, che si è detta favorevole, ha parlato di “vivaio”. Il Ministro della Salute è intervenuto nel dibattito proponendo di approvare in tempi rapidi le nuove regole, magari stralciandole dal disegno di legge sulla qualità e la sicurezza del SSN che già le contiene. Nel Ddl, ora all’esame del Parlamento, si prevede di passare “dall’attuale massima discrezionalità del vertice politico della Regione” ad un procedimento di nomina trasparente e meritocratico suddiviso in due fasi: nella prima è garantita la valutazione tecnica dei curricula orientata a individuare i

Sancita il 24 gennaio l’Intesa tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano concernente l’attuazione del Piano di emergenza per la sicurezza degli alimenti e dei mangimi.

ECM Il nuovo sistema di educazione continua in medicina sarà presentato al Forum Sanità Futura di Cernobbio dal 18 al 20 febbraio. Provider e operatori sanitari possono accreditarsi al sito www.sanitafutura.it

ASSR A partire da quest'anno, il contributo che i provider devono versare per gli eventi e i progetti formativi aziendali (pfa) del 2008 andrà versato all'Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali (ASSR). La nuova disposizione discende dal rinnovato assetto istituzionale che fa capo al programma di Educazione Continua in Medicina, sancito con l'Accordo del 1 agosto 2007 e definito con la Finanziaria 2008.

ONAOSI La Fondazione ONAOSI ha pubblicato on line il nuovo Statuto approvato il 12 gennaio. Nella stessa seduta, è stato salutato l'ingresso nel Cda del nuovo Consigliere delegato dalla FOFI. Un "rientro" quello dei farmacisti che, dopo le difficoltà degli anni scorsi, segna l'inizio di una maggiore compattezza fra le professioni sanitarie, le quali hanno congiuntamente respinto ogni tentativo di polemizzare sul nuovo documento statutario e sulle rappresentanze.

FAO La produzione di bestiame mondiale è responsabile di più gas serra dell’intero sistema dei trasporti. E il consumo di carne raddoppierà entro il 2050 se la popolazione non varierà la propria alimentazione. Le stime sono della FAO e le ha pubblicate il New York Times: il 30% delle terre emerse non ghiacciate è destinato all’allevamento.

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DECRETO DEL MINISTERO DELLA SALUTE

Codice a barre sui farmaci veterinari Dal 1 gennaio solo confezioni che garantiscono la tracciabilità A PAGINA 3

candidati più idonei a realizzare le strategie aziendali. Tale valutazione è effettuata da una commissione di tecnici: un direttore generale già in servizio, il dirigente apicale dell’amministrazione regionale, un docente universitario in materia di management. La commissione individua la terna dei migliori candidati; nella seconda il Presidente della Regione decide, ma è tenuto a scegliere uno dei migliori curricula selezionati dalla commissione tecnica. In questa maniera, secondo Livia Turco, “si salvaguarda il margine di discrezionalità della politica senza compromettere la selezione tecnica delle professionalità”. La trasparenza sarebbe garantita dal fatto che i CV dei candidati verrebbero pubblicati on line e gli esiti della valutazione tecnica devono essere trasmessi al Sistema nazionale di valutazione e all’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali. Anche il procedimento di nomina dei medici dirigenti di struttura complessa si ispira al medesimo regime. Il Ministro ha chiesto innanzitutto alle Regioni e ai partiti “uno sforzo straordinario”. ■

FERMATE INTERNET IL MERCATO GLOBALIZZATO DEL FARMACO, attraverso Internet, sta diventando un rischio enorme per la salute umana e degli animali. Sono decine i siti attraverso i quali si può acquistare di tutto, senza alcuna ricetta, ma anche senza alcun controllo di qualità. Il problema diventa sempre più grave e diventa sempre più urgente una normativa che permetta un maggior controllo di questo mercato. Il Corriere Salute ha svolto un'indagine su 50 siti, fra i più cliccati, e la situazione che ne emerge è veramente molto preoccupante. Secondo l'OMS il 50% dei prodotti offerti sono falsi. Per falsi non si intende solo copiati senza alcuna licenza, cosa che limiterebbe l'abuso a frode in commercio, ma del tutto inventati e, quindi, inefficaci o spesso veramente pericolosi. I farmaci più ricercati sono quelli per l'impotenza, antidepressivi, analgesici, dimagranti. Per il 49%, dei prodotti offerti in Internet, non si conosce neppure il paese dove sono prodotti. Fra l'altro anche i minorenni possono acquistare qualsiasi farmaco, basta che abbiano una carta di credito. Un terzo dello spam, che arriva giornalmente a tutti gli indirizzi email, sono offerte di prodotti per la salute. Molti siti scompaiono dopo pochi giorni, conclusa l'operazione di rapina o di truffa. Una situazione estremamente difficile da controllare che, sia pure in modo ridotto, riguarda anche prodotti per la salute animale: soprattutto principi attivi per il settore zootecnico o farmaci per animali da compagnia. Il Medico Veterinario ha un ruolo essenziale per evitare che questo mercato del fai da te virtuale, estremamente pericoloso per la salute ed il benessere degli animali, possa portare ad una sua esclusione nella scelta delle terapie e nell'acquisto dei farmaci.

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Attuazione del D.Lvo 193/2006 Osservatorio farmaco

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Il codice a barre garantisce la tracciabilità Monitoraggio delle confezioni contro le frodi ai danni della salute pubblica e del benessere animale empo scaduto. La proroga per l’applicazione di un codice a barre relativo alla distribuzione dei medicinali veterinari è scaduta il 31 dicembre 2007 e il Ministero della Salute ha provveduto per tempo. Da fine gennaio, su ministerosalute.it sono pubblicate le modalità di impiego del codice a barre sui farmaci veterinari. Si tratta del decreto 17 dicembre 2007 che mette fine ad un lungo periodo di ripetuti rinvii e introduce uno strumento di grande efficacia per la tracciabilità dei nostri medicinali. Il decreto attua l’articolo 89 del Decreto legislativo 6 aprile 2006, n. 193 “Attuazione della direttiva 2004/28/CE recante codice comunitario dei medicinali veterinari”.

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TEMPISTICA Le disposizioni del decreto si applicano a decorrere dalla data del 1° gennaio 2008. Tuttavia, le confezioni di medicinali veterinari prive di codici a barre a lettura ottica o dotate di codici a barre a lettura ottica non conformi alle prescrizioni del presente decreto, prodotte prima di questa data possono essere commercializzate dalle industrie farmaceutiche, dai grossisti e dalle farmacie, per tutto il periodo di validità di ciascuna confezione. Inoltre, fino al 31 dicembre 2008 è possibile utilizzare anche il codice a barre lineare riportante il numero di autorizzazione all’immissione in commercio attribuito dal Ministero della salute.

APPLICAZIONE Il codice a barre a lettura ottica viene applicato dal fabbricante sulle singole confezioni e deve riportare almeno le seguenti informazioni: identificazione precisa del medicinale veterinario, data di scadenza e numero del lotto

di fabbricazione. Il codice a barre a lettura ottica è stampato direttamente sulla confezione del medicinale o applicato con adesivo non rimovibile, mentre per i medicinali immunologici che richiedono la conservazione a temperatura di congelamento, se ne prevede l’applicazione soltanto sul confezionamento esterno. Resta fermo l’obbligo di indicare su ogni singola confezione di medicinale ad uso veterinario il numero dell’autorizzazione all’immissione in commercio (A.I.C)

PIÙ TUTELATI L’importanza del codice a barre a lettura ottica sta nella possibilità di monitorare le confezioni immesse in commercio contro le possibili frodi in danno della salute pubblica e del benessere animale. Con una graduale gestione dei flussi informativi e con il coinvolgimento dei soggetti interessati, sarà garantita la tracciabilità del farmaco ad uso veterinario fino all’utilizzatore finale. Auspicabilmente, si avrà uno strumento di miglior controllo della circolazione e dell’abuso di utilizzo dei medicinali, e di contrasto all’importazione clandestina di prodotti o di principi attivi medicinali per uso animale.

AIC E GTIN Le informazioni identificative del farmaco riguardano innanzitutto il Codice dell’A.I.C. della confezione del medicinale veterinario, che è stampato direttamente sulla confezione ed è numerico (otto cifre precedute dalla cifra 1). È consentito alla ditta interessata inserire nel codice a barre a lettura ottica quale identificativo della confezione il GS i OTIN (Global Trade Item Number in HEALTHCARE) o il numero di autorizzazione all’immissione in commercio attribuito dal Ministero della salute (A.I.C.). Qualora il numero dell’A.I.C. non sia contenuto nel codice a barre a lettura ottica e

Uso in deroga per equidi destinati alla produzione di alimenti l Codice del Farmaco Veterinario (Decreto legislativo n. 193 del 6 aprile 2006) che recepisce la Direttiva 2004/28/EC ed il Regolamento (CE) 1950/2006 "impongono opportuni chiarimenti" in merito ai trattamenti farmacologici sugli equidi. Li ha forniti il Ministero della Salute con una circolare inviata ai destinatari di settore a fine dicembre. La circolare, firmata dalla Direzione generale del Farmaco Veterinario, si sofferma in particolare sull'interpretazione dell’articolo 6 (autorizzazioni all'immissione in commercio e

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per equidi dichiarati non idonei al consumo umano in base agli allegati I, II o III del regolamento (CEE) n. 2377/90) e dell’articolo 11 (uso in deroga per animali destinati alla produzione di alimenti del Codice). Nel caso in cui non esistano medicinali veterinari autorizzati per una determinata affezione, il medico veterinario può, in via eccezionale e sotto la sua diretta responsabilità, ricorrere

LE INFORMAZIONI NEL CODICE l codice a barre a lettura ottica viene applicato dal fabbricante sulle singole confezioni di medicinali ad uso veterinario immesse in commercio e riporta almeno le seguenti informazioni: • identificazione precisa del medicinale veterinario • data di scadenza • numero del lotto di fabbricazione Il codice a barre a lettura ottica è stampato direttamente sulla confezione del medicinale o applicato con adesivo non rimovibile. Le confezioni prive del codice o non conformi al decreto non saranno ammesse nel canale distributivo. Resta fermo l’obbligo previsto dall’art. 58 del decreto legislativo 6 aprile 2006, n. 193, di indicare su ogni singola confezione di medicinale ad uso veterinario il numero dell’autorizzazione all’immissione in commercio. Il fabbricante applica i codici a barre a lettura ottica soltanto sul confezionamento esterno, qualora si tratti di medicinali immunologici ad uso veterinario che richiedono la conservazione a temperatura di congelamento. Il Ministero della salute disciplina le eventuali modifiche da apportare al decreto in relazione all’evoluzione tecnologica in atto. (Decreto 17 dicembre 2007 Modalità di impiego del codice a barre sulle singole confezioni dei medicinali ad uso veterinario immessi in commercio - GU n. 20 del 24-1-2008)

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la ditta interessata identifichi il medicinale veterinario attraverso il GTIN, la stessa provvede, per i medicinali già autorizzati, a comunicare al Ministero della salute il GTIN corrispondente a ciascuna A.I.C. già rilasciata entro il 31 dicembre 2008; per le nuove richieste di A.I.C. e per le variazioni riguardanti i medicinali già autorizzati, la ditta interessata provvederà a comunicare al Ministero della salute il GTIN al momento della presentazione della richiesta o degli atti definitivi. Il Mini-

stero della salute rende pubblico il numero di A.I.C. ed i corrispondenti numeri GTIN.

all'uso in deroga per equidi destinati alla produzione di alimenti per evitare all'animale evidenti stati di sofferenza. È prevista la possibilità di utilizzare medicinali contenenti le sostanze essenziali elencate nel Regolamento (CE) 1950/2006 per condizioni specifiche e nel caso in cui nessun medicinale autorizzato per gli equidi o prescritto secondo l'articolo 11 del Codice produca risultati ugualmente soddisfacenti relativamente alla cura. La prescrizione dovrà indicare un tempo di attesa pari a 180 giorni. Per tali sostanze essenziali la Commissione Europea ha chiarito che le stesse possono essere utilizzate se contenute in medicinali già autorizzati per l'uso umano, per animali da compagnia o esotici o preparati estemporaneamente da un farmacista sulla base di una prescrizione medico veterinaria. Non è invece prevista la possibilità di specifica autorizzazione per equidi destinati alla produzione di alimenti. Attualmente esistono in commercio medicinali veterinari contenenti sostanze non elencate dal Regolamento

(CEE) 2377/90 (allegati I, II, III e IV). Tali medicinali veterinari continueranno a rimanere in commercio con l'avvertenza che il prodotto non deve essere somministrato ad equidi allevati a scopo alimentare e gli equidi trattati devono essere dichiarati non destinati alla macellazione per il consumo umano e la medesima indicazione sarà riportata nei tempi di attesa. Le stesse correzioni saranno apportate nel foglietto illustrativo e nelle etichette. I medicinali veterinari autorizzati per equidi contenenti sostanze che figurano nell'allegato IV del Regolamento (CEE) 2377/90 saranno revocati. Le ditte dovranno porre in commercio medicinali veterinari conformi alla normativa vigente, attualmente autorizzati per equidi sportivi o cavalli sportivi, modificando il riassunto delle caratteristiche del prodotto e gli stampati secondo le indicazioni che vengono dettagliate nella circolare ministeriale. (Il testo integrale della circolare è pubblicato da @nmvi Oggi - ricerca con la parola: equidi) ■

LETTURA OTTICA Il decreto 17 dicembre 2007 fornisce nell’Allegato gli standard del codice a barre a lettura ottica. È consentito alla ditta interessata utilizzare una tra due possibili rappresentazioni: 1) rappresentazione lineare 2) rappresentazione bidimensionale del codice a barre attraverso la simbologia Datamatrix. ■


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4 Attualità

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Un disegno di legge per tutelare le persone e il benessere del cane Il Ministero della Salute ha anticipato i contenuti dello schema di ddl che normerà il “complesso rapporto uomo-cane”

scopi diversi da quelli terapeutici. Relativamente al taglio della coda è stato concordato con il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali di concedere un periodo transitorio, individuato in anni 3, durante il quale tale intervento è ancora consentito per i cani appartenenti a razze riconosciute dalla FCI (Federazione cinofila internazionale) con caudotomia prevista dallo standard. In tale periodo transitorio l’ENCI (Ente nazionale cinofilia italiana), oltre ad adeguare i disciplinari di razza, nel senso di non discriminare in fase di valutazione i soggetti non amputati rispetto a quelli amputati, dovrà elaborare una relazione tecnico-scientifica e di impatto, sulla base della quale saranno assunte successive determinazioni da parte dei Ministeri interessati. L’ordinanza ha inoltre mantenuto il divieto di utilizzazione dei collari elettrici. In particolare sono stati forniti i necessari approfondimenti scientifici sulla correlazione esistente tra l’uso di strumenti elettrici e l’aggressività dei cani, utili a superare le motivazioni del pronunciamento contrario del TAR del Lazio.

LE RAZZE F.C.I.

uella del 14 gennaio 2008 è l’ultima ordinanza. Il Ministero della Salute ha annunciato un “atto normativo stabile, anche per disciplinare in maniera più ampia il rapporto uomo-cane”. Si tratta di un disegno di legge di cui sono state date alcune anticipazioni dalla stessa Direzione Generale della Sanità Animale e che attualmente è al vaglio degli altri Ministeri interessati. Lo strumento dell’ordinanza è stato tuttavia utilizzato ancora una volta per evitare il vuoto normativo che si sarebbe creato dal 13 gennaio in mancanza di una reiterazione. L’emanazione di provvedimenti di carattere d’urgenza è motivata dai “gravi episodi di aggressione alle persone, in particolare ai soggetti più vulnerabili quali i bambini, da parte di cani ad aggressività non controllata”. Con le ordinanze, il Ministero della Salute ha inteso prevenire e ridurre il rischio di episodi di morsicature, tutelando sia l’incolumità pubblica che le condizioni di benessere dei cani. Per il futuro, oltre ad uscire dall’emergenza normativa, si amplierà il campo d’applicazione ad “altri aspetti che incidono sul complesso rapporto uomo-cane”. Li vediamo in sintesi.

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IL FUTURO DDL Lo schema di disegno di legge “disciplina degli adempimenti volti alla corretta coesistenza tra le persone ed i cani e per la prevenzione e la tutela della salute pubblica e del benessere animale” riprende i contenuti dell’Ordinanza 12 dicembre 2006 “tutela dell’incolumità pubblica dall’aggressione di cani”, ma va oltre.

mente agli aspetti che potrebbero avere un’influenza sull’aggressività non controllata e quindi sugli episodi di morsicatura. Sono state, inoltre, stabilite e riaffermate regole precise per l’importazione dei cani ed è stata regolamentata la detenzione degli stessi nei canili sanitari e nei rifugi al fine di agire ad ampio raggio nella prevenzione dei fenomeni di aggressione da parte di soggetti con disturbi comportamentali. Sono state indicate le corrette regole di gestione del cane e sono stati previsti appositi corsi di formazione per migliorare la conoscenza dell’etologia e del comportamento canino per tutti coloro che detengono i cani a qualunque titolo (proprietari, allevatori, addestratori, commercianti). Sono stati previsti dei percorsi di valutazione e rieducazione, nonché l’obbligo di segnalazione nell’anagrafe canina per i cani morsicatori dichiarati ad aggressività non controllata. È stata inoltre prevista l’istituzione presso il Ministero della Salute di un “Comitato Nazionale di valutazione e controllo” con il compito di monitorare e valutare i dati riguardanti le morsicature e quelli relativi ai cani dichiarati ad aggressività non controllata, anche al fine della revisione dell’elenco delle razze canine (che nello schema di ddl riproduce quello presente nell’ordinanza) soggette a maggiori restrizioni in quanto considerate a rischio di aggressività. Sono state introdotte le sanzioni relative alla violazione delle diverse disposizioni della legge, che non era possibile prevedere nel contesto di una ordinanza contingibile ed urgente.

LE NOVITÀ •

Sono state previste disposizioni riguardanti il possesso responsabile dei cani da parte dei proprietari o detentori di tali animali, ribadendo tra l’altro l’obbligo di identificazione del cane e registrazione nell’anagrafe canina, già sancito attraverso altre norme. Sono stati disciplinati l’allevamento, il commercio, l’addestramento dei cani relativa-

I DIVIETI GIÀ INTRODOTTI Nel ddl sono riaffermati i divieti già sanciti dall’ordinanza “tutela dell’incolumità pubblica dall’aggressività dei cani” ed in particolare il divieto di addestramento e di selezione dei cani intesi ad esaltare l’aggressività, sottoporre gli animali al doping, eseguire interventi chirurgici di conchectomia e di resezione delle corde vocali per

Di seguito l’elenco delle razze riconosciute dalla FCI, con caudotomia prevista dallo standard: GRUPPO 1° - Cani da pastore e bovari (esclusi bovari svizzeri) Schipperke Cane da pastore catalano Cane da pastore dei Pirenei a pelo lungo Cane da pastore dei Pirenei a faccia rasa Bobtail Mudi Cane da pastore di Vallée Cane da pastore croato Pastore Australiano Bovaro delle Fiandre Bovaro delle Ardenne Cao Fila de Sao Miguel GRUPPO 2° - Cani di tipo Pinscher e Schnauzer, Molossoidi e cani bovari svizzeri Dobermann Terrier nero russo Mastino napoletano Cane Corso Italiano Cane da pastore dell'Asia Centrale GRUPPO 3° - Terrier Deutscher Jagdterrier Airedale Terrier Fox Terrier a pelo liscio Fox Terrier a pelo ruvido Lakeland Terrier Welsh Terrier Irish Glen of Imaal Terrier Irish Terrier Irish Soft Coated Wheaten Terrier Parson Russell Terrier Terrier Brasileiro Australian Terrier Norfolk Terrier Norwich Terrier Sealyham Terrier Terrier Giapponese Jack Russel Terrier Australian Silky Terrier Yorkshire Terrier GRUPPO 7° - Cani da ferma Cane da ferma tedesco a pelo corto Cane da ferma tedesco a pelo duro Pudelpointer Cane da ferma tedesco a pelo ruvido Bracco di Burgos Bracco d'Ariège Bracco d'Auvergne Bracco del Bourbonnais Bracco francese tipo Gascogne (taglia grande) Bracco francese tipo Pirenei (taglia piccola) Bracco italiano Bracco ungherese a pelo forte Bracco ungherese a pelo corto Bracco portoghese Epagneul breton Epagneul de Pont-Audemer Griffone a pelo duro Spinone italiano Cane da ferma boemo a pelo ruvido Cane da ferma slovacco a pelo duro GRUPPO 8° - Cani da riporto - Cani da cerca - Cani da acqua Spaniel tedesco Clumber Spaniel GRUPPO 9° - Cani da compagnia Barboni Griffone belga Griffone di Bruxelles Piccolo Brabantino ■

Possesso responsabile vuole anche dire saper scegliere la razza

l Kennel Club, l’associazione che riunisce gli allevatori britannici ha lanciato l’allarme: una ventina di razze di cani autoctone sono a rischio, ovvero nel 2007 hanno prodotto meno di trecento cuccioli e in alcuni casi soltanto poche decine. Come il Glen of Imal Terrier, di cui l’anno scorso sono nati appena 36 esemplari, lo Skye Terrier (37), il levriero (48, a parte quelli da corsa), il Sussex Spaniel (61), lo Smooth Collie (63), il Sealyham Terrier (65), il Field Spaniel (67), l’Irish Red & White Setter (93). Anche il cane della regina Elisabetta è in pericolo: negli ultimi dodici mesi sono venuti al mondo soltanto 68 cuccioli di razza Cardigan Welsh Corgi. “Queste razze fanno parte della nostra storia, sono state allevate per secoli”, dice Caroline Kisko, direttrice del Kennel Club, “se scompaiono è come se scomparisse un pezzo di Gran Bretagna”. Concorda Julien Barney, presidente del British & Irish Dog Breeds Preservation Trust, una fondazione che si occupa di salvaguardare il mantenimento delle razze canine del regno (e dell’Irlanda): “Questi cani vanno salvati”. Questo non significa che il cane inglese sia in crisi: certe razze, come il bulldog, simbolo dell’indomita Britannia di Winston Churchill, e il labrador (sebbene la sua più lontana origine risalga all’isola di Terranova), continuano ad andare fortissimo. Ma come mai sono a rischio di estinzione? Gli esperti danno la colpa a due fenomeni: uno è che qui da qualche tempo vanno più di moda i cani d’importazione, dal pastore tedesco al boxer; l’altra è che vanno di moda i cani piccoli o piccolissimi. Un’altra ragione è che si segue il comportamento dei Vip: vedere Paris Hilton e Britney Spears con un Chihuahua in braccio ha moltiplicato le richieste per questo cagnolino in tutta la Gran Bretagna.

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IN CRISI ANCHE LE RAZZE ITALIANE In Italia non stiamo messi meglio. Il Volpino italiano, il bracco, il cirneco dell’Etna e lo Spinone sono razze scarsamente richieste. “Sarebbe sufficiente una buona divulgazione per far capire alla gente qual è la migliore razza per ogni esigenza - ha dichiarato la Collega Barbara Gallicchio a Repubblica - chi desiderasse ad esempio un cane che faccia da guardia abbaiando all’estraneo, ma avendo un forte attaccamento per famiglia farebbe bene ad acquistare un volpino italiano”. L’influenza dei mass media è un fatto: “in questo periodo - continua la Collega - gira una pubblicità di telefonia dove tra gli attori c’è un piccolo cane: se la gente iniziasse a comprarlo per via della sua simpatia farebbe un grosso errore, perché non è certo un cane da tenere in casa”. ■


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6 Attualità Equidi e sicurezza alimentare

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Anagrafe equina e farmacosorveglianza di MIMMO FERULLI*, FILIPPO VERDE**, LEONARDO CAROSIELLI*** *ASL Bari EX AUSL BA/3 **ASL N° 5 di Montalbano Jonico (Matera) ***ASL Foggia a specie equina ha da sempre rappresentato un problema di Sanità Pubblica per la possibile presenza di residui di farmaci veterinari nelle carni dovuto al duplice ruolo che la suddetta specie ha acquisito nella società moderna e cioè di animale da compagnia ed animale da reddito. Tale problematica scaturisce da un sistema di identificazione individuale carente che si è protratto per lungo tempo e non ha garantito la tracciabilità dell’animale. A fronte della suddetta situazione, l’attuale Decreto del 5 maggio 2006 determinando le linee guida ed i principi per l’organizzazione e la gestione dell’anagrafe equina nonché, il Manuale Operativo approvato con Decreto del 9 Ottobre 2007, fanno chiarezza in un settore dove alcune Regioni, pur di far fronte a tale emergenza sanitaria hanno Legiferato, in passato, in modo autonomo, con modalità diversificate nella individuazione e nella registrazione degli equidi. La normativa attuale, prevede: • Il rilascio del “passaporto” dall’UNIRE, tramite le ANA e la stessa UNIRE per gli equidi registrati e le APA per tutti gli altri equidi (art. 5 del Decreto), documento che deve consentire di risalire all’origine degli animali e deve contenere tutte le informazioni relative alla genealogia nonché informazioni atte a garantire lo stato sanitario dell’equide e la destinazione finale dell’animale; • Un’identificazione univoca mediante un dispositivo elettronico - transponder - di identificazione individuale, conforme agli standards ISO 11784 ed ISO 11785 (art. 4, Decreto), per consentirne la lettura per mezzo di tutti i lettori

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LA NORMATIVA DISPONE CHE: a) L’equide nato prima del 1° gennaio 2007, risulta correttamente identificato se il passaporto è stato rilasciato nel rispetto di quanto previsto dalla Decisione 93/623/CE e dalla Decisione 2000/68/CE, ancorché senza transponder; b) L’equide sprovvisto di passaporto ovvero nato dopo il 31 dicembre 2006 deve essere identificato secondo il Decreto 5/5/2006 (passaporto più transponder): tutti gli equidi devono essere identificati sotto la madre entro i 7 mesi di età. Tuttavia: • l’equide di cui al sub a) e macellato dopo il 31/12/2009 deve comunque essere identificato anche mediante transponder; • l’equide di cui al sub b) e destinato alla macellazione entro i 7 mesi di età dev’essere identificato con una procedura semplificata presentando all’APA l’Allegato 2 del Manuale e trattenendo una copia. La Decisione 2000/68/CE recante modifi-

ca della Decisione 93/623/CE, ha inserito nel passaporto il capitolo IX dove il proprietario/detentore responsabile dell’equide identificato e registrato, annota la destinazione finale dell’equide e cioè: “destinato alla produzione di alimenti per l’uomo” ovvero “non destinato alla produzione per l’uomo”. Quest’ultima dichiarazione a differenza della prima, essendo irreversibile, presuppone che sia invalidata la parte III-A del passaporto da parte dell’Organismo che lo rilascia e vincolante per eventuali futuri proprietari escludendo definitivamente ogni possibilità di macellazione dell’equide ai fini del consumo umano, anche nel caso di macellazione d’urgenza o di fine carriera; il soggetto in questo caso sarà abbattuto e smaltito secondo il Reg. CE n 1774/2002 e s.m.e i. Lo stesso dicasi per gli animali smarriti o rubati e successivamente ritrovati, salvo la possibilità di una tracciabilità ineccepibile dell’animale stesso (fattispecie quest’ultima, auspicabile da parte dei Sottoscritti, che possa essere estesa anche alle altre specie animali destinate alla produzione di alimenti, a tutela della Salute Pubblica). Le finalità insite nella normativa in materia di identificazione e registrazione degli equidi sono sinteticamente rappresentate da: 1) tutela della salute pubblica, 2) tutela del patrimonio zootecnico, 3) tracciabilità delle carni degli equidi, 4) controlli sulle corse, 5) controllo dell’abigeato. Si ritiene che la “Tutela della salute pubblica” debba ritrovarsi necessariamente in vetta alla suddetta scala di valori e, per tale motivo il Legislatore riguardo agli equidi “destinati alla produzione di alimenti per l’uomo”, pone particolare attenzione alla compilazione della parte III-B del passaporto del surrichiamato capitolo IX: Registro dei trattamenti farmacologici. La farmacosorveglianza in questo caso deve azionare tutte le leve tecniche-giuridiche per un’efficace azione di controllo sui medicinali veterinari utilizzati su questa tipologia di animale. Relativamente a tale status dell’equide (produttori di alimenti), l’animale può essere trattato farmacologicamente nel rispetto di quanto previsto dal Dlvo 193/2006 e dal Dlvo 158/2006. In particolare, può essere trattato con medicinali contenenti sostanze elencate negli allegati I, II, o III del Regolamento (CEE) n. 2377/90 escluse quelle elencate nell’allegato IV del medesimo Regolamento. Inoltre ai sensi del Dlvo 193/2006 e Dlvo 158/2006, è previsto per detti animali produttori di alimenti: a) L’utilizzo di medicinali veterinari ad azione immunologica, di premiscele medicate nonché di medicinali veterinari contenenti chemioterapici, antibiotici, antiparassitari, corticosteroidi, ormoni, antinfiammatori, sostanze psicotrope, neurotrope, tranquillanti e beta-agonisti, di cui all’art. 76, mediante ricetta medico-veterinario non ripetibile in triplice copia; b) Il registro del combinato disposto degli ar-

ticoli 79 del D.Lgvo 193/06 (Registro dei trattamenti) ed art. 15 del Dlvo 158/2006, nonché il registro dell’art. 11, comma 4 (Utilizzo farmaci uso in deroga, detenuto dal veterinario responsabile); c) Il registro relativo alla somministrazione per scopi terapeutici e zootecnici ai sensi degli artt. 4 e 5 del Dlvo 158/2006. Infine, relativamente alle modalità di tenuta delle scorte negli impianti di allevamento e custodia, gli obblighi di registrazione sono assolti nel rispetto di quanto stabilito dall’art. 80 (Tenuta delle scorte di medicinali veterinari) ed art. 81 (Modalità di tenuta delle scorte negli impianti di allevamento e custodia di animali destinati alla produzione di alimenti). In presenza del registro aziendale unificato di cui all’art. 15 del Dlvo 158/2006 ed art. 7980 del Dlvo 193/2006, limitatamente ai casi di urgenza e previa autorizzazione da parte del veterinario responsabile delle scorte che dovrà essere informato, il titolare dell’allevamento potrà utilizzare farmaci prelevati dalle scorte dell’impianto. Resta inteso l’obbligo, per il Veterinario Responsabile delle scorte, di provvedere entro sette giorni dall’inizio del trattamento, alla regolarizzazione dell’intervento tramite annotazione sull’apposito registro. Per quanto attiene all’uso in deroga, si può far ricorso esclusivamente, ai sensi dell’art. 11 del Dlvo 193/2006, a medicinali ricompresi negli allegati I, II, III del Regolamento (CEE) n. 2377/90; tuttavia, lo stesso articolo dispone che si può far ricorso ad altre sostanze farmacologicamente attive ritenute indispensabili per il trattamento di patologie. Le suddette sostanze, al fine di ampliare la gamma delle terapie disponibili per soddisfare le esigenze in materia di benessere degli animali destinati alla produzione di alimenti senza compromettere la salute dei consumatori, sono state ricomprese nel Regolamento (CE) N. 1950 del 2006, che definisce l’elenco delle sostanze essenziali per il trattamento degli equidi nel rispetto di un tempo di attesa di almeno sei mesi: l’inserimento di una sostanza di quelle citate nel Regolamento n. 1950, negli allegati dall’I al IV del Regolamento (CEE) n. 2377/90 deve precludere l’uso quale sostanza essenziale. Se il principio attivo è ricompreso in un medicinale omeopatico ed incluso nell’allegato II del Regolamento CE n. 2377/90, il tempo di attesa è ridotto a zero. Per questo tipo di trattamento (sostanze non ricomprese negli allegati dall’I al IV, perché sostanza essenziale) si impone la registrazione da parte del medico veterinario prescrittore oltre che sul “Registro dei trattamenti” (di cui

all’art. 15 D.L.gvo 158/06 e art. 79, Dlvo 193/2006) anche sul passaporto sia della data del trattamento e sia della sostanza contenuta nel medicinale, nella parte III-B del Capitolo IX. La circolare Ministeriale del 29 maggio 2007, avente per oggetto: “ Circolare n. 1 del MIPAAF del 14 maggio 2007 concernente - Istruzioni per gestione …………omissis……”, dispone che nel caso di equidi destinati alla produzione di alimenti per il consumo umano, sul passaporto dovranno essere registrati tutti i trattamenti farmacologici, ivi compresi i tempi di attesa previsti per ogni farmaco somministrato ai sensi del Dlvo 6 aprile 2006, n. 193 e s.m.e i.. Si fa notare che, così com’è stato formalmente pubblicato il Capitolo IX in Allegato alla Decisione 2000/68/CE, non può certo soddisfare questo disposto, poiché la registrazione farmacologica, relativa alla data dell’ultimo trattamento ed alla sostanza contenuta nel medicinale veterinario, è richiesta solamente per le sostanze non incluse negli allegati I, II, III o IV del Regolamento (CEE) n. 2377/90.

AUSPICABILE UN CHIARIMENTO L’utilizzo del microchip è sicuramente il sistema più valido rispetto a quanto è possibile attualmente mettere in campo in materia di identificazione che, secondo il manuale operativo dovrebbe essere applicato dal medico veterinario a livello dell’area del legamento nucale dell’animale sul lato sinistro del terzo medio del collo: il rispetto dell’area anatomica individuata per l’inserimento del microchip è di estrema importanza al fine di facilitarne il reperimento dello stesso, da parte del gestore del mattatoio. In assenza di traccia di microchip o in casi di difformità del codice dello stesso da quello identificato sul passaporto, il veterinario ufficiale dispone la macellazione separata e nel caso non sia possibile procedere alla regolarizzazione, nel più breve tempo possibile (48 ore) delle anomalie riscontrate, dichiara le carni non idonee al consumo umano. In conclusione, l’identificazione degli equidi e, più in generale di tutti gli animali destinati alla produzione degli alimenti, e la farmacosorveglianza, sono facce di una stessa medaglia per le quali il comportamento degli attori della filiera agro-alimentare, per quanto riguarda i prodotti di origine animale, quali i proprietari, i medici veterinari prescrittori, i farmacisti ed altri organi Ispettivi, deve essere improntato alla massima severità per un obiettivo comune rappresentato dalla tutela della salute pubblica, della salute animale e dell’ambiente. ■


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La confisca di animali protetti detenuti illegalmente è sempre obbligatoria Per la Cassazione l’intervenuta prescrizione del reato salva dalla sanzione, ma non dalla confisca, che è obbligatoria on è possibile detenere in Italia alcun esemplare appartenente alla fauna selvatica protetta della Convenzione CITES, e dei quali non sia possibile dimostrare la regolarità dell’importazione o della detenzione. Anche qualora l’illecito sia sanato, sul piano penale, dall’intervenuta caduta in prescrizione del reato, la misura della confisca è obbligatoria, in quanto così definita dalla Convenzione, che evidentemente individua in tale misura (ancor più che nella sanzione penale) lo strumento migliore per realizzare gli obiettivi di tutela degli animali che essa si pone. Il principio è stato sancito dalla Corte di Cassazione con la sentenza n. 18805/06, al termine di un procedimento nel quale un soggetto, già condannato in primo grado per avere importato e detenuto quattordici esemplari di specie protetta, si era difeso asserendo dapprima che tali animali erano stati importati prima del 1980 (!), quando ancora non esisteva obbligo alcuno al riguardo. E successivamente, accertato dal Tribunale che nella realtà gli animali erano arrivati in Italia in epoca successiva, non era comunque stato condannato, perché nel frattempo era intervenuta la prescrizione del reato. Questo, tuttavia, non era bastato per riottenere gli animali, per il permanere della confisca nonostante la prescrizione. Ed è su questo punto specifico che è stato presentato il ricorso in Cassazione. La CITES è una Convenzione internazionale che persegue l’obiettivo di tutelare le specie minacciate in modo indiretto, attraverso misure che limitano o vietano il loro commercio internazionale. Essa fa obbligo ai Paesi che la sottoscrivono di infliggere sanzioni penali ai responsabili di violazioni alle norme in essa contenute, e di confiscare gli animali (vivi o morti) oggetto di commercio illecito o di restituirli allo Stato di provenienza. Se così non fosse, ovvero se, anche subendo la condanna, gli animali restassero comunque nella disponibilità di chi ha commesso l’illecito, si sarebbe in presenza di un evidente non-senso. La Convenzione sul punto si esprime nei seguenti termini: “The Parties shall take appropriate measures to enforce the provisions of the present Convention and to prohibit trade in specimens in violation thereof. These shall include measures: a) to penalize trade in, or possession of, such specimens, or both; and b) to provide for the confiscation or return to the State of export of such specimens” (art. VIII, par. 1). Come correttamente rilevato dalla Corte, i

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due obblighi anzidetti - sanzione penale e confisca - sono tra loro indipendenti. Con ciò, l’impossibilità dell’uno, qualsiasi sia la ragione, non esclude l’applicabilità dell’altro. La confisca, con l’eventuale restituzione allo Stato di provenienza, è obbligatoria non essendo lasciata allo Stato alcuna valutazione discrezionale circa l’opportunità di adottare la misura stessa. Così stando le cose, è già sulla base della lontana legge di ratifica della Convenzione CI-

Cattura di cani vaganti: la prestazione è soggetta ad IVA

di GIAMPAOLO PECCOLO Università di Bologna degli esemplari protetti fosse lecita. Né che fino al 1992 la detenzione illecita di tali esemplari configurasse un semplice “illecito amministrativo”. Né il fatto che, non trattandosi di un bene illecito in assoluto (la detenzione di animali protetti non è vietata in modo assoluto, ma è ammessa, nel rispetto di determinate condizioni) la confisca non sarebbe stata da considerarsi obbligatoria. L’art. 4 della legge n. 150/1992, ha stabilito la Corte, costituisce una misura di sicurezza speciale, e come tale configura un’ipotesi di confisca obbligatoria. Che scatta al maturare della violazione del divieto, e anche quando tale violazione non sia punibile, esclusa ogni possibilità di deroga.

CONCLUSIONI

TES, n. 874/1975, ritenuta al tempo di scarsa rilevanza pratica (specie se confrontata con la successiva legge n. 150/1992), che poteva essere disposta la confisca degli esemplari di specie minacciate detenuti, anche se ancora non erano previste sanzioni penali. E ciò anche in forza del fatto che, per la normativa statale, la confisca costituisce una misura di sicurezza che può essere disposta anche a prescindere dalla condanna del trasgressore (art. 205 c.p.). Successivamente la questione è stata definitivamente risolta dall’art. 4 della legge n. 150/1992 (modificato nel 2001) che ha stabilito che “in caso di violazione dei divieti […] è sempre disposta la confisca degli esemplari”, il che ha permesso alla Corte, nel caso in questione, di osservare che la norma subordina la confisca non ad una pronuncia di condanna, ma al semplice accertamento della violazione dei divieti di cui agli artt. 1 e 2 della legge, tra i quali erano ricompresi quelli dell’importazione e della detenzione senza la prescritta certificazione, a prescindere dall’imputabilità o colpevolezza del soggetto (detentore, importatore o trasportatore che sia). Non ha rilievo, pertanto, né che fino al 1° gennaio 1980 l’importazione e la detenzione

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Il caso che qui si è discusso presenta un particolare motivo di interesse. La norma su cui la Corte si è (correttamente) pronunciata ha affermato un principio: vanno in prescrizione i reati, ma non la tutela dell’animale che essi dovrebbero presidiare. Il tema non è nuovo, ma è nuova la conclusione cui si perviene: l’animale non è una “cosa” come un’altra, non è res qualsiasi, e quando è al centro di fatti illeciti, specie se illeciti penali non è un “corpo del reato” qualsiasi. La CITES è un passaggio importante sul piano giuridico, per quanto riguarda la protezione animale. Gli animali esotici sono diventati, grazie alla CITES, “patrimonio di tutta l’umanità”. Ciò significa che la motivazione di fondo dell’intervento normativo a loro protezione non è più soltanto la necessità di preservare un’utilità economica, individuale o collettiva, ma anche culturale. Si potrebbe dire quasi che tale intervento mira alla preservazione di un universo, l’universo animale, che non è quello umano, ma che “contiene” quello umano, visto che esso da lì proviene. Le sanzioni penali sono poste a tutela dello Stato, per difenderlo da chi attenta al “patto sociale” su cui esso si fonda. L’animale, indebitamente sottratto al proprio ambiente, e indebitamente detenuto, ha diritto - pur nella realtà estremamente affievolita dei suoi diritti a che il suo destino non rimanga coinvolto nelle vicende di quella sanzione. E non potrà giovarsene colui che per averlo non ha rispettato quelle norme che la stessa famiglia umana ha posto a presidio non tanto di quello specifico animale (che potrebbe essere anche stato oggetto di somme attenzioni, nella sua illegittima detenzione, impossibili nella vita selvatica) ma della “famiglia animale” tutta, e di un equilibrato rapporto tra l’universo animale e l’universo umano. ■

’attività di cattura di cani vaganti è una prestazione di servizi resa dall’Azienda Sanitaria nell’ambito di un “rapporto sinallagmatico” con la Comunità Montana che gestisce il canile rifugio finanziato dalla Regione. Pertanto, a fronte di uno specifico corrispettivo, è una prestazione riconducibile nell’ambito applicativo dell’IVA. È questa la sintesi di una risoluzione dell’Agenzia delle Entrate (n. 20 del 25.01.2008) emanata in risposta al quesito posto da una Comunità Montana. La Comunità gestisce “in forma associata un canile rifugio, i cui costi sono sostenuti con risorse della Regione Toscana, mentre l’Azienda Sanitaria Locale competente per territorio procede alla cattura dei cani vaganti. Circa il trattamento tributario ai fini IVA, la Comunità aveva prospettato “la possibilità di considerare esclusa dal campo di applicazione dell’IVA la prestazione di cattura di cani vaganti resa dall’Azienda Sanitaria Locale competente, “in quanto è svolta nell’esercizio dell’attività istituzionale”. Ma il Fisco ha risposto diversamente. Per l’Agenzia delle Entrate, tra le parti “si instaura, in sostanza, un rapporto bilaterale, nell’ambito del quale la Comunità Montana ALFA affida all’Azienda U.S.L. lo svolgimento del servizio di cattura di cani vaganti a fronte di un corrispettivo, parametrato al costo di svolgimento del servizio stesso. Ciò posto, con riferimento al trattamento tributario, ai fini IVA, delle somme dovute dalla Comunità Montana all’Azienda Sanitaria per l’attività di cattura di cani vaganti resa da quest’ultima, si osserva che, in via generale, le prestazioni di servizi riconducibili nel campo di applicazione dell’imposta, ai sensi dell’art. 3 del decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 633, sono quelle aventi ad oggetto obbligazioni di fare, non fare o permettere rese, nell’ambito di rapporti giuridici di natura sinallagmatica, a fronte del pagamento di un corrispettivo”. Nel 2005 la Comunità Montana ALFA ha stipulato un “atto di convenzione” con l’Azienda Unità Sanitaria Locale avente ad oggetto l’affidamento del servizio di cattura dei cani vaganti e di controllo della popolazione dei gatti. La convenzione stabilisce che l’incarico affidato riguarda: il servizio, con attività continua 24 ore su 24, di cattura di cani randagi o comunque vaganti ed il trasporto degli animali presso il Canile Sanitario - il servizio di cattura e trasporto di cani e gatti senza proprietario, che necessitino di prestazioni di pronto soccorso, presso l’ambulatorio zonale dell’Azienda USL o presso gli ambulatori dei medici veterinari liberi professionisti convenzionati con la Comunità Montana ed il successivo trasporto per il ricovero presso il canile sanitario Zonale. A fronte delle prestazioni di servizi la Comunità Montana è tenuta “a pagare alla AUSL l’importo dovuto oltre ad IVA (riferito a: monte orario complessivo del personale tecnico impiegato, indennità pronta disponibilità notturna e festiva, chilometri percorsi)”, previa presentazione di regolare fattura. ■

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Lo “scontrino parlante” vale anche per i nostri clienti È in vigore la norma finanziaria per detrarre la spesa del farmaco. Anche quello veterinario n farmacia è obbligatorio fornire il codice fiscale per detrarre la spesa di un farmaco. È quanto sottolinea il Ministero della Salute in una nota stampa nella quale ricorda che dal primo gennaio è entrata in vigore la norma contenuta nella legge 296/2006 (Finanziaria 2007), che prevede la stampigliatura del codice fiscale sullo scontrino fiscale relativo all’acquisto di farmaci a pagamento (o per la quota parte di ticket laddove previsti). Escluso il caso della cessione del farmaco, lo “scontrino parlante” che consente la detrazione ai fini Irpef, vale anche per i medicinali veterinari acquistati dai clienti. Già “la circolare dell’Agenzia delle Entrate n. 55 del 14.6.2001 ha chiarito che è possibile usufruire della detrazione sia per le spese relative alle prestazioni professionali rese dal medico veterinario sia per l’acquisto di medicinali specifici da questi prescritti. Per poter usufruire della detrazione occorre essere in possesso sia della prescrizione del medico veterinario sia dello scontrino fiscale. Non è quindi possibile autocertificare l’acquisto di medicinali da banco necessari per la salute degli animali. Introdotto in maniera facoltativa il 1° luglio dello scorso anno con la Legge Finanziaria, con il nuovo anno è diventata obbligatoria per le farmacie l’indicazione nello scontrino della natura

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(medicinale), della qualità (nome del medicinale), della quantità del bene (numero di confezioni) nonché del codice fiscale del destinatario. In caso di non indicazione, i farmaci non potranno essere detratti. È utile, dunque, che chiunque si rechi in farmacia per l’acquisto di un medicinale detraibile, abbia con sé la tessera sanitaria che riporta il codice fiscale. Sono stati segnalati, afferma il Ministero, casi di incertezza nell’applicazione della norma e in molte farmacie è stato richiesto al cliente di esibire la tessera sanitaria al momento dell’acquisto del farmaco: sulla tessera è infatti impresso il codice fiscale che può essere letto con facilità dal farmacista attraverso strumenti informatici che trasferiscono immediatamente il codice sullo scontrino. E dunque senza tessera sanitaria il farmacista deve trascrivere il codice a mano sullo scontrino. Il farmacista, precisa il Ministero della Salute, “è comunque tenuto a fornire il farmaco anche in caso di mancata esibizione della tessera sanitaria che, in ogni caso, si consiglia comunque di portare con sé al momento dell’acquisto per facilitare la corretta procedura di identificazione dell’assistito contribuendo ad un servizio più efficiente e veloce da parte della farmacia”. I medicinali veterinari scontano l’IVA del 10% e la prevista detrazione Irpef si applica sul lordo del corrispettivo pagato, quindi IVA compresa. ■

ACCERTAMENTO SUI "NON CONGRUI" 'attività di accertamento del Fisco si rivolgerà, principalmente, nei confronti di quei contribuenti "non congrui" che hanno dichiarato un ammontare di ricavi o compensi inferiori al ricavo o compenso minimo di riferimento derivante dall'applicazione delle risultanze degli studi di settore. L'indicazione è contenuta nella circolare n. 5/E del 23 gennaio, con la quale l'agenzia delle Entrate ha fornito sia chiarimenti sull'impianto normativo sia indicazioni sulle modalità da seguire nell'attività di accertamento basata sulle risultanze degli studi di settore. Il tutto alla luce delle novità introdotte dalla Finanziaria 2008 e, ancor prima, dal Dl 81/2007, il cui articolo 15, comma 3-bis, ha attribuito natura sperimentale agli indicatori di normalità economica e riconosciuto natura di presunzioni semplici ai maggiori ricavi, compensi o corrispettivi da essi desumibili. Con la stessa disposizione è stata introdotta un'altra importante novità: i contribuenti che dichiarano un ammontare di ricavi o compensi inferiori a quelli desumibili dagli indicatori di normalità economica

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(INE) non saranno soggetti ad accertamenti automatici e, in caso di accertamento, spetterà all'Amministrazione finanziaria fornire elementi di prova per motivare gli scostamenti accertati. Anche l'ultima Finanziaria, al comma 252 dell'articolo 1, ha sottolineato il principio per cui è onere dell'agenzia delle Entrate motivare e fornire elementi di prova per avvalorare l'attribuzione dei maggiori ricavi o compensi derivanti dall'applicazione degli indicatori di normalità, con la conseguenza che i contribuenti che dichiareranno ricavi o compensi inferiori a quelli previsti dagli indicatori in questione non saranno soggetti ad accertamenti automatici. In conclusione, agli indicatori di normalità economica non viene riconosciuta una piena capacità di rappresentare adeguatamente l'effettiva situazione produttiva del contribuente. La stima degli studi di settore potrà essere utilizzata, in sede di accertamento, con modalità da considerare "sperimentali", e i maggiori ricavi o compensi da essi desumibili costituiranno una "presunzione semplice".


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Eventi Veterinari

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AIVEMP

ANMVI

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SCIVAC

SIVAL

SIVAR

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SIVE

SISCA Società Italiana di Scienze Comportamentali Applicate Società Specialistica di riferimento SCIVAC

INCONTRO ...IL GATTO RINGRAZIA!!! Cremona, 17 Febbraio 2008

in collaborazione con ASL 7 Ragusa Ordine dei Medici Veterinari della Provincia di Ragusa

SEMINARIO L’EPIDEMIOLOGIA IN MEDICINA VETERINARIA Ragusa, 7 Marzo 2008 RELATORE

PARTECIPAZIONE

Carmen Maresca Responsabile dell’Osservatorio Epidemiologico Veterinario Istituto Zooprofilattico di Perugia

Soci AIVEMP e Soci SIVAR: gratuito Veterinari iscritti all’Ordine di Ragusa: gratuito Veterinari iscritti agli altri Ordini provinciali (non soci AIVEMP/SIVAR): € 40,00 + IVA = € 48,00 Si rammenta che la quota d’iscrizione all’AIVEMP è di € 70. Si prega di richiedere il modulo alla Segreteria AIVEMP o consultare il sito www.aivemp.it

CHAIRMAN Giuseppe Licitra Presidente Senior AIVEMP

OBIETTIVI Illustrare l’impiego delle tecniche epidemiologiche in sanità pubblica veterinaria. Trasferire ai discenti la capacità di applicare strumenti di sorveglianza epidemiologica alle attività quotidiane.

PROGRAMMA 8.30 Registrazione dei partecipanti 8.55 Saluto ai partecipanti, presentazione del relatore ed inizio dei lavori 9.00 Sorveglianza epidemiologica e Sanità Pubblica Veterinaria: perché? 10.30 Pausa 11.00 Pianificare un sistema di sorveglianza 12.30 Discussione 13.00 Pausa 14.00 Valutare i sistemi di sorveglianza 15.30 Pausa 16.00 Sistemi di sorveglianza: esempi 17.30 Test di valutazione dell’apprendimento e discussione finale 18.00 Consegna degli attestati di partecipazione e termine della giornata

Iniziativa a numero chiuso. Massimo 80 iscritti. Le iscrizioni vengono accettate sino ad esaurimento dei posti disponibili. Le iscrizioni non accompagnate dalla scheda di adesione e dal pagamento (ad eccezione per i soci AIVEMP, SIVAR e ai Medici Veterinari iscritti all’Ordine di Ragusa per il quale è gratuito) non sono ritenute valide. Agli iscritti verrà inviata comunicazione solo in caso di mancata accettazione.

SEDE

Franco Fassola

Cremona - Via Trecchi, 20

PROGRAMMA

PARTECIPAZIONE

9.00 È possibile valutare il dolore nel gatto? - Cristiano Stefanello, 10.30 Pausa 11.00 La medicina del comportamento ed il dolore - Sabrina Giussani 12.30 Discussione 13.00 Pausa pranzo 14.00 Come perfezionare la visita clinica del gattino, gatto adulto Sabrina Giussani 15.00 Il kitten party - Isabella Merola 15.45 Pausa 16.15 Le oasi feline - Roberto Marchesini 17.15 Discussione 17.45 Chiusura dei lavori

Non è richiesta la pre-iscrizione. Gli interessati possono registrarsi direttamente in sede congressuale presentandosi alle ore 8.30 presso la segreteria. In caso di pagamento delle quote di € 50,00 o 100,00 verrà emessa una ricevuta fiscale nominativa.

Segreteria AIVEMP Tel. 0372/40.35.41 - Fax 0372/40.35.40 segreteria@aivemp.it - www.aivemp.it

RICHIESTO ACCREDITAMENTO

Società Italiana Veterinari per Animali Esotici

Segreteria SCIVAC (Elena Piccioni) Tel. 0372 403502 - Fax 0372 457091 Email: socspec@scivac.it

SIARMUV Società Italiana di Anestesia e Rianimazione Veterinaria Società Specialistica di riferimento SCIVAC

INCONTRO ARGOMENTI DI ANESTESIA Cremona, 28 Febbraio 2008

20 Febbraio 2008

INFORMAZIONI

PER INFORMAZIONI

RICHIESTO ACCREDITAMENTO

DEADLINE ISCRIZIONI

SEDE Scuola dello Sport - Via Magna Grecia Ragusa

CHAIRMAN

PROGRAMMA

SEDE: Cremona - Via Trecchi, 20

9.00 Registrazione dei partecipanti 9.30 Corretta gestione della fluidoterapia in corso di anestesia alla luce delle più recenti acquisizioni Paolo Franci 11.00 Pausa 11.30 Gestione del dolore negli animali non convenzionali Igor Pellizzone 12.15 Pausa pranzo 14.30 Anestesia nel paziente politraumatizzato Chiara Adami 15.45 Pausa 16.15 Ai limiti dell'ipercapnia… Federico Corletto 16.45 Discussione, valutazione dell'apprendimento, consegna degli attestati e chiusura dei lavori

PARTECIPAZIONE L'incontro è gratuito per tutti i soci SIARMUV in regola con l'iscrizione 2008. Non è necessaria la pre-iscrizione. Presentarsi in sede congressuale per la registrazione. Quote di partecipazione (verrà rilasciata una ricevuta fiscale per la quota versata): Soci SIARMUV: gratuito Soci SCIVAC: € 50,00 Non Soci: € 100,00

PER INFORMAZIONI Segreteria SCIVAC (Elena Piccioni) Tel. 0372 403502 - Fax 0372 457091 Email: socspec@scivac.it

RICHIESTO ACCREDITAMENTO

INCONTRO ENDOCRINOLOGIA NEGLI ANIMALI ESOTICI

Cremona, 1-2 Marzo 2008 COORDINATORE SCIENTIFICO Massimo D’Acierno

PROGRAMMA Primo giorno 8.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze 9.00 Saluto ai partecipanti del Presidente, presentazione dei relatori ed inizio dei lavori 9.15 Dismetabolismo del glucosio nelle specie esotiche: analogie e differenze con gli animali domestici “convenzionali” - Andrea Bassani 10.00 Il metabolismo del calcio/fosforo negli animali esotici Ketti Meneghin 10.45 Pausa 11.15 Il sistema endocrino di pesci e anfibi: differenze d’interesse clinico Gianpiero Nieddu - Carlo Paoletti 12.00 Anche i rettili hanno un sistema endocrino e delle endocrinopatie Carlo Paoletti 12.30 Pausa pranzo 13.30 Assemblea dei Soci con elezioni 15.30 Le malattie endocrine degli uccelli legate a surreni, tiroide e ormoni sessuali - Lorenzo Crosta

16.30 Pausa 17.00 Diagnosi e terapia delle endocrinopatie di roditori e lagomorfi Alessandro Melillo 17.30 Fine della giornata

Secondo giorno 8.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze 9.00 Malattie endocrine del furetto Paolo Selleri CASI CLINICI INTERATTIVI 12.30 Test d’apprendimento e valutazione della giornata

SEDE Palazzo Trecchi - Via Trecchi, 20 - Cremona

10° Congresso Nazionale Multisala SIVAR 9-10 maggio 2008 Palazzo Trecchi, Cremona

PARTECIPAZIONE L’incontro è libero e gratuito per tutti i Soci SIVAE in regola con la quota 2008.

organizzato da

certificata ISO 9001:2000

Edizioni Veterinarie E.V. srl

INFORMAZIONI Segreteria SIVAE - Elisa Feroldi Tel. 0372/403500 - info@sivae.it

SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA REDDITO

SOCIETÀ FEDERATA

A.N.M.V.I.

SIVAR (Via Trecchi, 20 - 26100 Cremona) - Tel. 0372-40.35.39 - Fax 0372-40.35.54 E-mail: info@sivarnet.it - Website: http://www.sivarnet.it

RICHIESTO ACCREDITAMENTO


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10 Eventi Veterinari

VETERINARIA 4 | 2008

SIODOV Società Italiana di Odontostomatologia Veterinaria Società Specialistica di riferimento SCIVAC

DELEGAZIONE REGIONALE TOSCANA

INCONTRO ONCOLOGIA DEL CAVO ORALE DIAGNOSI E PIANI DI TRATTAMENTO Cremona, 10 Febbraio 2008

L’OCCHIO DOLENTE

Chianciano Terme (SI), 24 Febbraio 2008 RELATORE Alberto Crotti

PROGRAMMA 8.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze 9.25 Saluto ai partecipanti del Presidente, presentazione del relatore ed inizio dei lavori 9.30 L’occhio dolente: cenni anatomici, fisiopatologici, procedure diagnostiche e diagnostica differenziale 11.00 Pausa 11.30 L’occhio dolente: eziologia, sintomatologia e terapia (1a parte) 13.00 Pausa 14.00 L’occhio dolente: eziologia, sintomatologia e terapia (2a parte)

15.00 Pausa 15.30 Casi clinici interattivi 16.30 Test di valutazione dell’apprendimento e discussione finale 17.00 Consegna degli attestati di partecipazione e termine della giornata

SEDE Gran Hotel Admiral Palace - Via Umbria, 2 53042 Chianciano Terme (SI)

PARTECIPAZIONE L’incontro è libero e gratuito per tutti i Soci SCIVAC in regola con la quota 2008.

RICHIESTO ACCREDITAMENTO

DELEGAZIONE REGIONALE SICILIA L’ESAME ENDOSCOPICO IN GASTROENTEROLOGIA E PNEUMOLOGIA

Catania, 24 Febbraio 2008 RELATORE Enrico Bottero

PROGRAMMA 8.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze 9.25 Saluto ai partecipanti del Presidente, presentazione del relatore ed inizio dei lavori 9.30 Quando, come e perché utilizzare l’endoscopia per la diagnosi ed il trattamento delle più comuni patologie gastroenteriche 11.00 Pausa 11.30 Quando, come e perché utilizzare l’endoscopia per la diagnosi ed il trattamento delle più comuni patologie respiratorie 13.00 Pausa 14.00 Rigurgito, vomito, diarrea, tenesmo, ematochezia: casi clinici 15.00 Pausa 15.30 Stertore, scolo nasale, tosse, di-

spnea: casi clinici 16.30 Test di valutazione dell’apprendimento e discussione finale 17.00 Consegna degli attestati di partecipazione e termine della giornata

SEDE Museo Diocesano - Via Etnea, 1 Angolo Piazza Duomo - Catania

PARTECIPAZIONE L’incontro è libero e gratuito per tutti i Soci SCIVAC in regola con la quota 2008.

RICHIESTO ACCREDITAMENTO

DELEGAZIONE REGIONALE VENETO DIAGNOSI E TERAPIA DELLE PRINCIPALI PATOLOGIE SCHELETRICHE EREDITARIE

Monastier (TV), 24 Febbraio 2008 RELATORE Ermenegildo Baroni

PROGRAMMA 8.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze 9.25 Saluto ai partecipanti del Presidente, presentazione del relatore ed inizio dei lavori 9.30 Sviluppo osseo ed eziopatogenesi osteocondrosi/osteocondrite e displasie 11.00 Pausa 11.30 Displasia del gomito, diagnosi e terapia 13.00 Pausa 14.30 OCD della spalla, dei condili femorali e del tarso, diagnosi e terapia (con casi interattivi) 15.30 Pausa 16.00 Displasia dell'anca, diagnosi e terapia

17.00 Test di valutazione dell'apprendimento e discussione finale 17.30 Consegna degli attestati di partecipazione e termine della giornata

PROGRAMMA 9.00 Neoformazioni del cavo orale: come affrontarle razionalmente Julia Buchholz 10.00 Tecniche bioptiche del cavo orale: ago fine, tru-cut, punch. Metodiche vantaggi e svantaggi delle singole tecniche Julia Buchholz 10.45 Pausa 11.00 Tecniche diagnostiche: radiologia convenzionale, radiologia endorale, tac, risonanza - Julia Buchholz 13.00 Pausa 14.00 Patologia clinica delle lesioni del cavo orale, delle labbra, della lingua (importanza della diagnosi precoce, lesioni precancerose ecc) - Laura Marconato 15.30 Pausa 15.45 Terapia chirurgica, chemioterapie o radioterapia: quale scelta fare Laura Marconato 14.30 Casi Clinici Chiusura della giornata

PARTECIPAZIONE L’incontro è libero e gratuito per tutti i Soci SCIVAC in regola con la quota 2008.

RICHIESTO ACCREDITAMENTO

INFORMAZIONI INCONTRI DELEGAZIONI REGIONALI SCIVAC Segreteria SCIVAC - Monica Borghisani Tel. 0372/403506 - delregionali@scivac.it

Per tutte le iniziative organizzate da AIVEMP, ANMVI, FSA, SCIVAC, SIVAE, SIVAL, SIVAR e SIVE viene richiesto l’accreditamento presso il Ministero della Salute ai fini del programma ECM (Educazione Continua in Medicina). Per la normativa prevista consultare il sito del Ministero della Sanità all’indirizzo http://ecm.sanita.it/.

Cremona - Via Trecchi, 20

PARTECIPAZIONE L’incontro è libero e gratuito per i Soci SIODOV in regola con la quota associativa del 2008. Non è richiesta la pre-iscrizione. Gli interessati possono registrarsi direttamente in sede congressuale presentandosi alle ore 9.00 presso la segreteria.

PER INFORMAZIONI Segreteria SCIVAC (Elena Piccioni) Tel. 0372 403502 - Fax 0372 457091 Email: socspec@scivac.it

RICHIESTO ACCREDITAMENTO

GRUPPO DI STUDIO DI FISIOTERAPIA E RIABILITAZIONE INCONTRO UTILIZZO DELLA MAGNETOTERAPIA IN MEDICINA VETERINARIA Cremona, 10 Febbraio 2008 prendimento, consegna degli attestati e chiusura dei lavori

RELATORE Chiara Chiaffredo

PROGRAMMA

SEDE

9.00 Registrazione dei partecipanti 9.25 Saluto ai partecipanti, presentazione di relatore ed istruttori, informazioni pratiche sul corso ed inizio dei lavori 9.30 Magnetoterapia: descrizione e meccanismo d’azione 10.15 Applicazione terapeutica in campo veterinario 11.00 Pausa 11.30 Considerazioni sulle varie apparecchiature in commercio 12.15 Casi clinici esplicativi 13.00 Pausa pranzo 14.00 Casi clinici presentati dai soci 15.30 Pausa 16.00 Casi clinici presentati dai soci 17.30 Discussione, valutazione dell’ap-

Cremona - Via Trecchi, 20

PARTECIPAZIONE L’incontro è gratuito per tutti i soci del Gruppo di Studio di Fisioterapia in regola con l’iscrizione 2008. Non è necessaria la pre-iscrizione. Presentarsi in sede congressuale per la registrazione.

PER INFORMAZIONI Segreteria SCIVAC (Elena Piccioni) Tel. 0372 403502 - Fax 0372 457091 Email: socspec@scivac.it

RICHIESTO ACCREDITAMENTO

SIMVENCO Società Italiana di Medicina Veterinaria Non Convenzionale Società Specialistica di riferimento SCIVAC

SEDE Park Hotel Villa Fiorita Via Giovanni XXIII, 1 - 31050 Monastier (TV)

SEDE

INCONTRO MATERIA MEDICA DI RAGNI E SERPENTI Cremona, 16-17 Febbraio 2008 PROGRAMMA Sabato 16 Febbraio 11.00 Pausa 9.00 Registrazione 9.45 Presentazione nuovo Consiglio Direttivo e progetti per il futuro 10.30 Introduzione generale ai rimedi dei serpenti e materia medica Roberto Orsi 11.30 Pausa 12.00 Casi clinici 13.00 Pausa 14.30 Introduzione generale dei rimedi dei ragni e materia medica Barbara Rigamonti 15.30 Studio repertoriale di rimedi di origine animale - Alessandro Battigelli 16.30 Pausa 17.00 Casi clinici 18.00 Interruzione Domenica 17 Febbraio 9.30 Casi clinici - Roberto Orsi 10.30 Pausa 11.00 Comunicazioni brevi 11.30 Comunicazioni brevi

12.00 13.00 14.00 15.00 16.00

Casi clinici - Barbara Rigamonti Pausa Casi clinici a confronto Casi clinici Discussione e chiusura dei lavori

SEDE Cremona - Via Trecchi, 20

PARTECIPAZIONE L’incontro è gratuito per tutti i soci SIMVENCO in regola con l’iscrizione 2008. Non è necessaria la pre-iscrizione. Presentarsi in sede congressuale per la registrazione. Quote di partecipazione (verrà rilasciata una ricevuta fiscale per la quota versata).

PER INFORMAZIONI Segreteria SCIVAC (Elena Piccioni) Tel. 0372 403502 - Fax 0372 457091

RICHIESTO ACCREDITAMENTO


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Attualità scientifica Vet Journal

Artrite settica interfalangea distale del bovino: ruolo dell’esame ecografico L’indagine contribuisce a confermare il sospetto diagnostico clinico di MARIA GRAZIA MONZEGLIO a diagnosi di artrite settica dell’articolazione interfalangea distale (SADIJ) del bovino è spesso complessa, soprattutto quando l’artrocentesi o il sondaggio dello spazio articolare sono inconclusivi. Uno studio prospettico ha indagato l’utilità dell’ecografia nel rinforzare una diagnosi clinica di sospetto di SADIJ in 60 vacche Holstein-Friesian con artrite settica di un’articolazione interfalangea distale (DIJ). La diagnosi di artrite settica era basata sui risultati dell’esame clinico e degli aspetti radiografici, così come sui reperti chirurgici. Si utilizzavano come controlli l’articolazione interfalangea distale (DIJ) del dito partner dello stesso piede e la DIJ normale di 18 vacche Holstein-Friesian sane. Si valutavano ecograficamente visualizzazione, ecogenicità e fenomeni di flusso del fluido sinoviale. Si determinavano le dimensioni della tasca dorsale dell’articolazione

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(DPDIJ) misurando due distanze definite. La DPDIJ poteva essere visualizzata in tutte le vacche affette da artrite settica, benché la qualità dell’immagine variasse da buona (63%) a moderata (30%) a scarsa (7%). L’ecogenicità del fluido sinoviale delle articolazioni con artrite settica non differiva da quella delle dita partner. Fenomeni di flusso erano osservati solo nel 30% delle a DPDIJ con artrite settica e in nessuna delle DPDIJ delle dita partner. La DPDIJ era più ampia nelle articolazioni con artrite settica che in quelle del dito partner e nei controlli. La distanza dorso palmare/plantare della DPDIJ indicava una buona sensibilità (0,97) e specificità (1,0) per la diagnosi di artrite settica, quando si utilizzava un valore soglia di 6 mm. L’esame ecografico dell’articolazione interfalangea distale, concludono gli autori, appare essere un metodo affidabile per la conferma di una diagnosi clinica di sospetto di artrite settica nel bovino. ■

Aborto equino: un ruolo di EHV-2 e HEV-5? I due ceppi identificati mediante PCR in campioni di feti equini li Herpesvirus equini 2 e 5 (EHV-2 e HEV-5) possono giocare un ruolo nell’aborto equino. Lo conclude uno studio condotto in Francia basato sull’utilizzo della consensus PCR. EHV-1 è il principale herpesvirus responsabile di aborto equino, ma l’importanza complessiva di EHV-2, EHV-3, EHV-4 o EHV-5 è meno documentata. Lo studio ha raccolto campioni tissutali di 407 feti equini abortiti, nati morti e puledri prematuri (fino a 7 giorni di età) di 225 allevamenti in Francia occidentale, tra ottobre 2002 e giugno 2005. È stato estratto il DNA da polmoni e placenta ed è stata utilizza-

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ta la herpesvirus PCR per determinare il contributo di EHV-2, EHV-3, EHV-4 e EHV-5 nell’aborto equino. Sono stati trovati segnali PCR positivi in 67 dei 407 campioni (15%). Di questi, 59 su 67 (88,1%) erano attribuiti a EHV-1. Dei restanti, tre erano attribuiti a EHV2 e uno a EHV-5. Gli autori ipotizzano quindi che questi virus possano aver contribuito alla genesi dell’aborto. Non sono invece stati identificati segnali PCR positivi per EHV-3 o EHV-4. La consensus PCR, in associazione a una PCR specifica, può essere utile come test d screening nei casi di aborto equino, soprattutto per l’analisi placentare. ■

LE NOTIZIE DI VET JOURNAL SONO CONSULTABILI ON LINE ALL'INDIRIZZO: www.vetjournal.it

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12 Focus

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Obesità canina di PHILIPPE MICHON ’obesità è il principale problema sanitario del 21º secolo, ciononostante questa condizione viene affrontata in modo poco efficace a causa di numerosi dubbi e interrogativi.

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Ad esempio: • Problema estetico o vera patologia? • Semplice fenomeno alimentare o grave disturbo del bilancio energetico? • Risposta comportamentale ad una sollecitazione del proprietario o reale modificazione del meccanismo di sazietà? • Necessità di una dieta controllata o timore degli effetti secondari della dieta stessa? Tutti questi sono indubbiamente elementi reali, ma oggigiorno i proprietari di animali non gradiscono né un approccio semplicistico al problema né una soluzione complicata. L’importanza di alcuni fattori come aspetto esteriore, peso corporeo e punteggio di condizione corporea (BCS), è progressivamente sostituita dal concetto che l’alimentazione migliore sia quella che soddisfa le esigenze del singolo cane. Inoltre, non è sufficiente limitarsi a prescrivere una dieta alimentare, ma è necessario sostenere ed educare il proprietario in maniera adeguata e continuata. Il medico veterinario deve fornire al proprietario del cane una spiegazione semplice ma convin-

zione: problemi ortopedici, diabete, alterata concentrazione ematica di lipidi, alterazioni cardio-polmonari, problemi urinari, difficoltà riproduttive, neoplasie, problemi cutanei, complicanze anestesiologiche e altro ancora. Nel cane e nel gatto l’unico aspetto comunicativo efficace è quello che sottolinea la prevenzione delle malattie. È quindi necessario convincersi che l’obesità non è semplicemente un problema estetico bensì una malattia vera e propria.

PHILIPPE MICHON

cente e scientificamente aggiornata. È indispensabile distinguere il rischio, ormai accertato, di insorgenza di malattie secondarie all’obesità dalla necessità di perdere qualche chilo per un migliore benessere fisico. Questo è l’unico modo per garantirsi l’attenzione del proprietario e la sua buona adesione al protocollo di trattamento. Purtroppo le aziende produttrici di alimenti e integratori cercano di veicolare un messaggio salutistico attraverso i loro prodotti grazie a messaggi quali: fa bene alla salute... equilibrato... Il consumatore, influenzato da questi messaggi, transige sulla prescrizione: “So che non è ciò che mi è stato prescritto, ma fa ugualmente bene alla salute del mio cane”. Soltanto la paura della malattia, più potente del concetto di “salute”, consente di ottenere una efficace collaborazione nel trattamento dell’obesità.

IMPARARE LA LEZIONE DALLA OBESITÀ DELL’UOMO I proprietari di cani sono consapevoli dell’influenza che l’alimentazione e l’attività fisica hanno sullo stato di salute. Tuttavia trascurano la salute nonostante la considerino la priorità principale: • invocano la mancanza di tempo per prendersene cura, • trovano difficile valutare personalmente le condizioni del proprio cane • associano la parola “dieta” ad abnegazione e sacrifici

L’IMPORTANZA DELL’INSULINORESISTENZA Laureato presso la Scuola Nazionale Veterinaria di Lione nel 1988, ha conseguito il diploma in nutrizione canina e felina a Maison Alfort nel 1991 e un diploma su dolore in oncologia da Villejuif nel 2006.

Solo un allarmante parere medico può modificare questo atteggiamento. Nell’uomo, i punti chiave di un’efficace comunicazione in materia di obesità sono stati chiaramente identificati e riguardano la sua importanza in ambito familiare, l’aspetto estetico e la prevenzione delle malattie.

SOTTOLINEARE I RISCHI L’obesità è ancora troppo frequentemente definita solo per quello che appare da un punto di vista estetico: l’accumulo di una quantità eccessiva di tessuto adiposo. Questa definizione ha scarsi effetti sul proprietario del cane. La prevenzione e il trattamento dell’obesità sono infatti necessarie per i gravi rischi legati a questa condi-

organizzato da

Nei cani obesi si evidenzia un incremento significativo dei livelli plasmatici di insulina insieme ad una riduzione della sensibilità all’insulina. Questa condizione è associata a numerose alterazioni.

RESISTENZA EPATICA E VISCERALE ALL’INSULINA Nell’obesità, il tessuto adiposo viscerale sembra essere resistente all’insulina: si riduce la captazione degli acidi grassi liberi e viene meno la regolazione della lipolisi. Parallelamente a questa resistenza all’insulina del grasso viscerale, si sviluppa anche una resistenza epatica all’insulina. Il meccanismo per cui l’aumento del grasso viscerale induce questa resistenza epatica all’insulina è ancora poco conosciuto.

IPERINSULINEMIA L’iperinsulinemia associata all’obesità è un fenomeno reversibile: durante la perdita di peso infatti si osserva una diminuzione significativa dell’insulinemia. ■

certificata ISO 9001:2000

Edizioni Veterinarie E.V. srl

SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIA SOCIETÀ FEDERATA ANMVI

PROSSIMI AGGIORNAMENTI SCIENTIFICI SCIVAC Per informazioni: Segreteria SCIVAC - Paola Gambarotti - Tel. 0372/403508 - Fax 0372/403512 - E-mail: info@scivac.it - www.scivac.it

CORSI PRATICI CHIRURGIA DI NASO, GOLA E ORECCHIO

CORSO AVANZATO INTENSIVO – L’INSERIMENTO DELLA PROTESI ENDOCULARE NEL CANE

(5a Parte dell’Itinerario didattico di Chirurgia) Cremona, 17/20 Marzo 2008 ATTENZIONE: Date modificate! Centro Studi SCIVAC

APPROCCIO DIAGNOSTICO AI PROBLEMI DERMATOLOGICI (1a Parte) (1a Parte del 2° Itinerario didattico di Dermatologia) Cremona, 6/8 Marzo 2008 Centro Studi SCIVAC ECM: In fase di accreditamento DIRETTORE Fabia Scarampella, Med Vet, Dipl ECVD, Milano RESPONSABILI SCIENTIFICI Fabia Scarampella, Med Vet, Dipl ECVD, Milano Laura Ordeix, Med Vet, Dipl ECVD, Barcellona (E) RELATORI Francesco Albanese, Med Vet, Napoli Silvia Colombo, Med Vet, Dipl ECVD, MRCVS, Milano Carlo Masserdotti, Med Vet, Dipl ECVCP, Brescia Laura Ordeix, Med Vet, Dipl ECVD, Barcellona (E) Fabia Scarampella, Med Vet, Dipl ECVD, Milano ISCRIZIONE Partecipazione a numero chiuso (36) QUOTE Soci SCIVAC: € 600,00 + IVA 20% Non soci: € 750,00 + IVA 20%

Cremona, 17 Marzo 2008 Centro Studi SCIVAC

ECM: In fase di accreditamento

ECM: In fase di accreditamento

DIRETTORE Carlo Maria Mortellaro, Med Vet, Milano

DIRETTORE E RELATORE Alberto Crotti, Med Vet, Genova

RELATORI Carlo Maria Mortellaro, Med Vet, Milano Stefano Romussi, Med Vet, Milano Fabia Scarampella, Med Vet, Dipl ECVD, Milano ISTRUTTORI Andrea Jacchetti, Med Vet, Milano Cristina Alfieri, Med Vet, Milano ISCRIZIONE Partecipazione a numero chiuso (36) QUOTE Soci SCIVAC: € 700,00 + IVA 20% Non soci: € 850,00 + IVA 20%

VIE D’ACCESSO E TECNICHE DI RIDUZIONE IN ORTOPEDIA VETERINARIA (1a Parte del 2° Itinerario didattico di Ortopedia) Cremona, 13/15 Marzo 2008 Centro Studi SCIVAC ECM: In fase di accreditamento DIRETTORE Bruno Peirone, Med Vet, PhD, Torino RELATORI Fulvio Cappellari, Torino Enrico Panichi, Med Vet, Torino Massimo Petazzoni, Med Vet, Milano Bruno Peirone, Med Vet, PhD, Torino Guido Pisani, Med Vet, La Spezia ISCRIZIONE Partecipazione a numero chiuso (36) QUOTE Soci SCIVAC: € 650,00 + IVA 20% Non soci: € 800,00 + IVA 20%

ISTRUTTORE Cristina Giordano, Med Vet, Torino ISCRIZIONE Partecipazione a numero chiuso (24) QUOTE Soci SCIVAC: € 250,00 + IVA 20% Non soci: € 400,00 + IVA 20%


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Info Regioni

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Diossina, quali conseguenze sugli allevamenti? Analisi veterinarie e di impatto ambientale nelle province di Caserta e Napoli no studio per monitorare la presenza di diossina, nell’uomo ma anche negli animali da allevamento, nelle due province di Caserta e Napoli. L’iniziativa, coordinata dall’Istituto superiore di sanità (Iss), è stata finanziata in buona parte dalla Regione Campania, e coinvolge numerose Aziende sanitarie locali. Le analisi su un campione di 780 persone saranno condotte in collaborazione con l’Unità operativa del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) di Pisa a cui spetterà anche il compito di condurre uno studio epidemiologico trasversale sulla popolazione residente nelle aree selezionate. Le analisi veterinarie, invece, saranno eseguite dalla facoltà di Medicina veterinaria dell’u-

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niversità Federico II di Napoli. Due i gruppi: malattie infettive e ispezione degli alimenti. Al primo il compito di studiare le interazioni tra l’esposizione alla diossina e il sistema immunitario degli animali da allevamento. Il secondo, invece, studierà le modalità di assunzione degli inquinanti attraverso cambiamenti nel ‘menù’ degli animali. In questo modo sarà possibile capire se la presenza delle sostanze sarà da attribuirsi all’inquinamento ambientale o a mangimi preconfezionati. “Si tratta - spiega Alessandro Di Domenico, del dipartimento Ambiente dell’Iss - di un progetto pilota che servirà a fotografare la realtà esistente in alcune zone degradate dalla presenza massiccia di discariche e rifiuti. E vuole verificare la presenza e le quantità di inquinanti nell’uomo e negli animali. E il loro ac-

Emergenze epidemiche nelle popolazioni animali La Giunta Regionale delle Marche approva il Piano di intervento on decreto n. 182 del 12 dicembre 2007, il Presidente della Giunta Regionale ha approvato le “Misure sanitarie per eventuali emergenze epidemiche delle popolazioni animali: piani integrati di intervento.” Il decreto definisce nel dettaglio un protocollo operativo di intervento da attuare, nel territorio regionale, in caso di insorgenza di eventuali focolai di malattie diffusive delle popolazioni animali. Per ottenere un’efficace lotta alle malattie diffusive degli animali è necessario non solo prevenirne l’insorgenza ma anche garantire una rapida individuazione di eventuali loro focolai e provvedere ad una loro rapida estinzione. L’estinzione del focolaio deve essere assicurata procedendo, in tempi brevissimi, all’abbattimento degli animali presenti nel focolaio, allo smaltimento delle carcasse dei morti ed alla successiva disinfezione di ambienti ed attrezzature. Per poter agire in tal senso efficacemente ed in conformità con quanto richiesto dalla normativa vigente, è necessario definire e codificare un percorso di azione volto a garantire una costante e sinergica integrazione ed interazione tra gli interventi messi in atto dalla Sanità Pubblica Veterinaria e dalle altre componenti del sistema regionale di Protezione

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Civile, attraverso l’attivazione del Dipartimento per le Politiche Integrate di Sicurezza e per la Protezione Civile. Al fine di raggiungere questo obiettivo è stato emanato il DPGR 182/2007 che dettaglia nell’Allegato 2 (Protocollo operativo per l’estinzione dei focolai di malattie diffusive) il contesto zootecnico regionale esistente (Fonte: SIVA-novembre 2007- elaborazioni a cura dell’Osservatorio Epidemiologico Veterinario- IZS Umbria e Marche); le procedure regionali di intervento da applicare in presenza di Afta Epizootica, Febbre della Valle del Rift, Influenza aviaria, Malattia di Newcastle, Malattia Vescicolare del Suino, Peste Suina Classica, Peste Suina Africana e Stomatite Vescicolare (elencate in allegato 1); gli interventi da porre in atto in caso di malattie diverse; la formazione continua degli operatori in tema di emergenze epidemiche delle popolazioni animali e i criteri e le modalità da attuare per il calcolo della liquidazione delle indennità spettanti ai proprietari degli animali abbattuti. Il decreto è pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Marche n. 111 del 20 dicembre 2007 ed è disponibile on line sul sito della Regione Marche nella sezione “Veterinaria e Sicurezza Alimentare”. ■

CONVENZIONI, GRADUATORIE 2009 IN LOMBARDIA a Regione Lombardia ha pubblicato il fac-simile della domanda per l’inserimento nelle graduatorie regionali dei medici specialisti ambulatoriali interni e dei medici veterinari da utilizzare per l’anno 2009. Le domande dovranno essere presentate entro il 15 Febbraio 2008 presso i Comitati Zonali di competenza provinciale, secondo le istruzioni contenute nei medesimi fac-simili. Farà fede il timbro postale. Le domande potranno essere scaricate anche dal sito internet della Direzione Generale Sanità all’indirizzo: www.sanita.regione.lombardia.it, sotto la voce Area Operatori/ graduatorie regionali.

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cumulo nel tempo”. La ricerca, avviata a luglio 2006, è ora giunta nella sua fase operativa dopo la messa a punto dei protocolli di lavoro. “In questo mese spiega Di Domenico all’ADNKRONOS SALUTE - si procederà alla formazione degli operatori sul territorio interessato dallo studio. Quindi verranno selezionate le persone che parteciperanno al monitoraggio. Saranno - dice - 780 tra uomini e donne, divisi in tre fasce d’età (20-34, 35-44, 45-60) e scelti per le loro abitudini di vita”. Tra marzo e aprile inizieranno invece i prelievi del sangue “per rintracciare inquinanti vari tra cui appunto diossina e metalli pesanti”.

I risultati saranno invece pronti “entro la fine del 2008, sempre che i campioni di sangue arriveranno in tempo”, continua il ricercatore dell’Iss che spiega come, a parte i problemi di tempo “un po’ più difficile sarà determinare i livelli di inquinanti nel latte materno. Perché prosegue - il latte è una sostanza che facilita lo ‘smaltimento’ delle sostanze dannose. Quindi per misurare i livelli di inquinanti nell’organismo sarà necessario - conclude - selezionare solo donne alla prima gravidanza, perché le altre avranno avuto occasione precedentemente di eliminare almeno in parte diossina e metalli pesanti accumulati”. (Adnkronos Salute) ■

CALABRIA, CONVENZIONATI 196 VETERINARI medici veterinari calabresi hanno firmato una nota di ringraziamento alle autorità regionali per la trasformazione delle convenzioni libero-professionali in convenzioni normate dall’ACN del 23 marzo 2005. I colleghi parlano di “magnifico risultato” che “apre nuovi scenari in tutta Italia”, ottenuto attraverso l’applicazione della norma transitoria per il passaggio a tempo determinato, a 20 ore settimanali e successivamente attraverso il collegato alla legge di bilancio regionale (in discussione) a tempo indeterminato a 28 ore settimanali. Nell’inviare al nostro giornale la delibera di giunta, i Colleghi scrivono che “i veterinari calabresi si sono ritagliati un ruolo giuridico nel sistema sanitario regionale che li pone da un lato come figura cardine dell’opera di bonifica del settore veterinario voluta dalla giunta regionale, dall’altro sotto una cappa di responsabilità per il raggiungimento degli obiettivi prefissati dalla giunta stessa”. L’augurio, conclude la nota, è “che la strada intrapresa nella regione Calabria venga nel più breve tempo possibile seguita dalle altre regioni”.

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14 Info Regioni

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Randagismo, nominata la consulta in Lombardia Designato per l’ANMVI, Emanuele Minetti Vice Presidente del Consiglio Regionale lombardo a Giunta Regionale della Lombardia nella seduta del 21 dicembre scorso ha deliberato la nomina della Consulta Regionale per la difesa degli animali d’affezione e per la prevenzione del randagismo. Formata

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da 14 membri la consulta risulta così composta: Paolo ANTONIOLLI - Dirigente della Struttura Sanità Prevenzione Veterinaria della D.G. Sanità Claudia MENDOLIA - Medico veterinario dei servizi di medicina veterinaria dell’ASL Provin-

cia di Brescia Edgar Helmut MEYER - Rappresentante dell’Unione delle province lombarde Carlo FIDANZA, Silvana TARANTOLA, Loris RIVA - Rappresentanti dell’Associazione nazionale comuni lombardi Elisabetta PATELLI - Esperta dell’Associazio-

ne “GAIA, animali & ambiente” Simone PAVESI - Esperto dell’Associazione “LAV” Sergio SELLITTO - Esperto dell’Associazione “ENPA” Paola FOSSATI - Docente della facoltà di Medicina Veterinaria dell’Università degli Studi di Milano Claudio Maria ROSSI - SIVEMP Emanuele MINETTI - ANMVI Lombardia Gino PINOTTI - Federazione regionale degli Ordini provinciali della Lombardia Enrico DANILI - Rappresentante dell’ufficio scolastico per la Lombardia. Compito della Consulta è quello di fornire una collaborazione tecnica alla Giunta Regionale nell’elaborazione del Piano Triennale degli interventi di educazione sanitaria e zoofila, di controllo demografico della popolazione animale e di prevenzione del randagismo. ■

EDUCAZIONE ZOOFILA IN PIEMONTE on D.D. del 30 novembre 2007, n. 204, la Regione Piemonte ha approvato i criteri per l’elaborazione e la presentazione dei progetti di educazione sanitaria, mirati alla prevenzione del randagismo e alla riduzione dei cani randagi ospitati nei canili, da parte dei Servizi Veterinari delle ASL del Piemonte. I progetti dovranno essere inoltrati entro il 31 gennaio 2008. Il settore Sanità Animale valuterà i progetti pervenuti per la ripartizione del finanziamento tra le ASL presentatrici. Saranno tenuti in considerazione alcuni parametri prioritari quali pertinenza alla tematica regionale individuata, completezza in merito ai contenuti e all’articolazione del progetto, sinergie tra i Servizi Veterinari delle ASL e i diversi Enti coinvolti, congruità dei costi, tempi previsti di realizzazione, ricadute sul territorio regionale in termini di efficacia nella prevenzione del randagismo.

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6° CONVEGNO INTERNAZIONALE “ALPE ADRIA” i terrà ad Udine il 24 febbraio, la sesta edizione del Convegno internazionale “ALPE ADRIA” organizzato dall'Ordine dei Medici Veterinari della Provincia di Udine. L’evento prevede la partecipazione di Professionisti della Veterinaria provenienti dall'Austria, dalla Slovenia e, naturalmente, dall'Italia. Titolo del convegno “Patologie oculari del cane e del gatto”. Per ulteriori informazioni rivolgersi alla Segreteria dell’Ordine dei Medici Veterinari di Udine ai seguenti recapiti: Tel. 0432/501466 E-mail: info@veterinari.udine.it Web: www.veterinari.udine.it

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Riflessioni

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Nell’intento di una costruzione... Mezze verità e mezze bugie non aiutano il dialogo che tuttavia grazie agli ultimi dibattiti tra Accademia e Professione ha fatto un salto di qualità di MASSIMO CASTAGNARO Presidente della Conferenza Dei Presidi n questi ultimi mesi il dialogo tra tutte le componenti del complesso e sfaccettato mondo veterinario ha compiuto a mio avviso un salto di qualità. Forse piccolo, forse meno piccolo di quanto si possa immediatamente valutare, ma questo passo può rappresentare un punto di non ritorno. Avendo partecipato di persona a molti dibattiti ho avuto modo di constatare con mano i numerosi problemi che, nascendo da interessi ed esperienze diverse, sembrano dividere irrimediabilmente le componenti veterinarie. Uno degli aspetti sicuramente più dibattuti è quello del rapporto tra il mondo universitario e quello della professione con al centro i temi relativi al numero dei laureati, alla qualità della formazione e dell’aggiornamento, alle lauree sanitarie triennali (tecnico sanitario, infermiere veterinario, tecnico di laboratorio biomedico), alla riforma degli accessi alla professione (esame di stato). Tuttavia nel caos delle posizioni e delle analisi (la realtà è sempre inizialmente caotica), alcune proposte emerse hanno a mio parere aperto strade praticabili per la soluzione dei temi sopra accennati. Anzi, ho avuto modo di osservare con sorpresa come proposte e punti di vista emersi da settori diversi, potes-

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sero presentare preoccupazioni e percorsi comuni. Al Congresso FNOVI “Un patto tra la nostra professione e l’Università”, al convegno della SISVET “La Medicina Veterinaria nella formazione e nella professione”, alla giornata di inizio d’anno accademico della Facoltà di Medicina Veterinaria di Bologna, ma anche in numerosi articoli apparsi su questo settimanale e su altre riviste del settore, sono emerse proposte realistiche, possibili punti di incontro e, credo, la sostanziale volontà di affrontare unitariamente con il dialogo e nell’interesse dell’intero mondo veterinario i nodi cruciali evidenziati. Se, come credo, non esiste altra via, l’unica reale possibilità per migliorare la condizione del medico veterinario non è il continuo rinfacciarsi reciprocamente gli aspetti negativi (ognuno se si guarda lealmente sa bene quali siano gli aspetti da migliorare in casa propria) ma l’insistenza sul confronto serrato percorrendo fino in fondo la strada iniziata per ottenere risultati condivisi. Un buon esempio di quello che invece non serve al nostro mondo in questo momento è rappresentato da alcuni grossolani articoli apparsi recentemente su quotidiani nazionali relativi al tema dell’elevato numero di laureati in medicina veterinaria in Italia. Voglio però essere chiaro fin dall’inizio su un punto: il motivo di attenzione o di preoccupazione principale non è la critica al sistema universitario perché a dire la verità non sono l’ultimo a ri-

conoscere i difetti e le urgenze di cambiamento del mondo dove vivo tutti i giorni. Non è questo il punto. Sono in grado di ascoltare e di capire le critiche mosse all’accademia, cioè di dialogare con chiunque; ma quello che mi colpisce negativamente di questi articoli è la loro incapacità a costruire spiragli di soluzione. Cioè la loro inutilità ultima. Prima di tutto per i toni superficiali/scandalistici, per cui si fa di ogni erba un fascio. Cito da uno di questi articoli: “Le altre (le facoltà non approvate dalla EAEVE) sono più impegnate a interminabili equilibrismi fra docenti per questa o quella cattedra che non ad insegnare ad uno studente come si fa la castrazione di un gatto” oppure “Figuriamoci, ma chi lo vede un cavallo nelle nostre università?” oppure infine il concetto delle “lauree facili”. Come Preside della Facoltà di Medicina Veterinaria di Padova (ma credo che altri Presidi potrebbero dire lo stesso delle loro Facoltà) non ho mai avuto modo di conoscere o di discutere direttamente con i giornalisti che hanno firmato questi articoli, come non credo che essi siano mai venuti a vedere come e con che contenuti cerchiamo di impostare la formazione veterinaria. Lungi da me pensare di essere un Ateneo di assoluta eccellenza (abbiamo ancora strada da fare); ma l’immagine di un corpo docente tutto teso alla mera politica delle cattedre (tra l’altro non esistono più le cattedre da molti anni) è semplicemente falsa e francamente mortificante. Certo, può darsi che da qualche parte questo accada ma come già detto occorre non essere generalisti. A chi e a cosa servono queste mezze verità/mezze bugie? In secondo luogo per i toni “definitori”. In Italia

bastano “si e no 300 veterinari”. Bene, ma sulla base di quali dati si arriva a queste conclusioni? È solo un sentore o sono state fatte ricerche che non conosco? Stiamo da tempo e faticosamente cercando con FNOVI di individuare dei parametri che identifichino nel modo più corretto possibile il reale fabbisogno di veterinari in Italia. Trecento mi sembrano francamente un po’ pochini. Ne vogliamo parlare? Oppure ancora si dice che chi esce dall’università non sa fare nulla, proprio nulla di pratico. Mah! Ma questi stereotipi accusatori da grande moralizzatore (di cui la storia ben conosce le conseguenze) che utilità hanno? A cosa serve buttare via il bambino con l’acqua sporca? Credo che invece occorra dare immediato seguito alla volontà di istituire un tavolo di concertazione tra le varie componenti del mondo professionale e l’Università coordinato dai due Ministeri competenti (MIUR e Salute) allo scopo di identificare, validare e predisporre soluzioni urgenti. Da parte nostra ritengo essenziale insistere sulla strada del miglioramento della qualità della formazione elevando il livello degli standard didattici dei nostri corsi di laurea a livello europeo come già intrapreso da tempo attraverso il percorso di certificazione EAEVE. Accanto quindi ad una forte sottolineatura positiva circa la possibilità di un reale passo avanti nel dialogo tra mondo universitario e mondo professionale è doveroso rilevare la sostanziale inutilità per un serio confronto della posizione (da qualunque parte essa venga) di chi con eccesso di presunzione crede di poter giudicare la realtà secondo vecchi stereotipi superficiali. Sveglia, c’è qualcosa d’altro! Nell’intento di una costruzione... ■

L’ambulatorio chiavi in mano Apri? Apri? Trasformi? Trasformi? Adegui Adegui la la tua tua struttura? struttura? Il Secolo XIX ha pubblicato il 14 gennaio un’inchiesta dal titolo Italia, record di veterinari (disoccupati) in Europa. Il servizio, a cura di Francesco Margiocco, ha affrontato le questioni aperte del rapporto fra Accademia e Professione Veterinaria, primo fra tutte il sovrannumero di Facoltà, e ha dato spazio all’allarme lanciato dall’ANMVI sull’esubero di laureati e gli scarsi sbocchi occupazionali nel settore veterinario, soprattutto per quanto riguarda la clinica degli animali da compagnia. L’inchiesta ha approfondito anche il anche il caso-Catanzaro, per il quale l’Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani ha vinto un ricorso al TAR del Lazio. Sull’annullamento dell’interateneo, la parola passa ora al Consiglio di Stato.

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Novità dal Regolamento CE 1432/2007 Dal 1 luglio cambierà il colore da utilizzare per contraddistinguere i cadaveri degli animali d’affezione di GIORGIO NERI n tema di identificazione, durante la raccolta e il trasporto, dei sottoprodotti di origine animale non destinati al consumo umano, l’articolo 7 del Regolamento CE 1774/2002 rimanda al successivo allegato II il quale tuttavia non dava alcuna in-

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dicazione circa i codici colore con cui devono essere contraddistinti i materiali di Categoria 1, 2 e 3. Le linee guida del Ministero della salute in recepimento di detto Regolamento invece prescrivono, e non solo per la raccolta e il trasporto ma anche per l’identificazione nel luogo ove i materiali sono prodotti, l’obbligo di contraddistinguere i sottoprodotti con strisce

colorate di colore rosso per i materiali di categoria 1, giallo per quelli di categoria 2 e verde per quelli di categoria 3. Il Regolamento CE 1432/2007, che entrerà in vigore in tutti gli Stati membri il 1° luglio 2008, colma la lacuna del 1774/2002 modificando l’allegato II prevedendo l’obbligo, tra l’altro, di contraddistinguere durante la raccolta e il trasporto i sottoprodotti col colore nero per i materiali di categoria 1, giallo per quelli di categoria 2 e verde per quelli di categoria 3. Si può pertanto concludere, allo stato attuale, che dal 1° luglio 2008 il colore che dovrà contraddistinguere i sottoprodotti di origine ani-

male non destinati al consumo umano di categoria 1 (tra cui sono compresi i cadaveri degli animali d’affezione e il Materiale Specifico a Rischio) durante la raccolta e il trasporto cambierà dall’attuale rosso al nero, mentre rimarranno invariati i colori che contraddistingueranno la raccolta e il trasporto dei materiali delle categorie 2 e 3. Non prevedendo invece il Regolamento 1432/2007 CE alcuna disposizione relativamente ai codici colore necessari per contraddistinguere i sottoprodotti di origine animale non destinati al consumo umano durante la permanenza nel luogo di produzione (tra cui, per quanto riguarda i cadaveri di animali d’affezione, sono comprese anche le strutture veterinarie), non è ancora possibile dire niente in merito, anche se logica vorrebbe la conferma dei codici colore nero (categoria 1), giallo (categoria 2) e verde (categoria 3). ■

BTV, l’Italia conferma la strategia 'Italia "intende continuare la politica della vaccinazione, tramite la somministrazione di diversi tipi di vaccini come si è potuto positivamente realizzare negli ultimi anni". Lo afferma il Capo Dipartimento al ministero della Salute per la sanità animale e pubblica, Romano Marabelli, aggiungendo che al momento non esistono vaccini inattivati ma che vaccini vivi attenuati sono disponibili e che uno di questi, dimostratosi efficace nei confronti di un sierotipo, è prodotto dall'Istituto Zooprofilattico dell'Abruzzo e del Molise "G. Caporale". Parte dunque dall'Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Teramo la strategia vaccinale per contrastare la diffusione del "morbo della lingua blu" (o Bluetongue) in Europa. Chiamato ad esporre il 16 gennaio la sua relazione, unico europeo tra gli esperti, alla Conferenza internazionale dell'Ue a Bruxelles e quale presidente della Commissione commercio dell'Oie, il direttore dell'IZS A&M, Vincenzo Caporale, ha tracciato quelle che sono, da tempo in Italia e di recente anche in gran parte del Continente europeo, le linee guida nella lotta al contagio del virus della Bluetongue: la vaccinazione quale unico sicuro strumento di prevenzione e di tutela per la libera circolazione degli animali. Sulla base dell'esperienza dell'istituto teramano - che è Centro di referenza dell'Oie per la Bt - nell'epidemiologia e nella ricerca in questo campo, il Commissario europeo alla Sanità, Markos Kyprianou, ha annunciato agli esperti veterinari di 27 Stati membri riuniti a Bruxelles che l'Europa sosterrà quest'anno con fondi comunitari una campagna di vaccinazione di massa di bovini e pecore per difenderli dal virus della febbre catarrale.

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Lettere al Direttore

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STABILIZZAZIONI Sicuramente è da apprezzare il processo in corso di rivalutazione della professionalità veterinaria, messo in atto dalla Regione Calabria, ma tanti dubbi leciti vanno perlomeno esternati. Come si può accettare un processo di stabilizzazione basato su una specie di sanatoria che premia soltanto la casualità di chi si trova in servizio (con semplici autorizzazioni a prestazioni) in quel determinato momento tralasciando ogni altro tipo di valutazione, mortificando così tutti gli altri colleghi veterinari che hanno lavorato presso le ex ASL con incarichi a tempo determinato solo dopo opportuna valutazione dei titoli? I tanti altri veterinari colleghi che per scelte lavorative hanno preso decisioni diverse perché devono vedersi preclusa ogni possibilità di

RECENSIONE

1943-1945 Mio padre nel lager na storia personale, forse di non facile riscontro, dato il numero esiguo di superstiti, di sopravissuti; un memoriale inedito quale ulteriore contributo a delineare un periodo epocale che ha preceduto la nostra formazione e che abbiamo il diritto-dovere di conoscere e di ricordare.

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Giuseppe Pugliese, finita la guerra, in attesa di rientrare in Italia, incontra nel campo di Luckenwalde Costantino Simonov, giornalista russo della “Stella Rossa”: “In mezzo a tanta commozione, l’amico Costantino, chiamato da tutti noi l’“ufficiale”, prese una copia dell’ultimo suo lavoro e, inserendomela nel petto della giacca, mi sussurrò all’orecchio: portala con te e conservala come ricordo dell’amico russo”. Il campo dello sterminio, in versione originale, così come è stato dattiloscritto dall’Autore nelle baracche del campo di Luckenwalde, unitamente al Massacro di Treuembrientzen, sempre in originale, quale supplemento all’ordine del giorno n. 54 del 13 agosto del ’45. Entrambi vengono riportati fedelmente in questo lavoro. “Pugliese non scrive una sola parola di odio contro gli aguzzini: ha capito che i portatori del disastro e i costruttori di una realtà crudele sono uomini, ma sa, per l’antica ricordata cultura della civiltà contadina, che bisogna andare oltre la ferocia recuperando la dimensione umana che è il patrimonio di ciascuno di noi e che resta intatto finché tale lo conserviamo. Al di là della morte”. (dalla Prefazione di Saverio Di Bella) L’autore, Antonio Pugliese - Professore Ordinario di Clinica Medica Veterinaria e Presidente del Centro di Pet Therapy presso l’Università degli Studi di Messina - ha scritto numerose pubblicazioni scientifiche ed ha recentemente dato alle stampe il manuale Pet Therapy. Nuove strategie di intervento. Questo libro è stato invece pubblicato in occasione del Giorno della Memoria che si è commemorato il 27 gennaio scorso.

partecipazione a tale processo, negando loro così un sacrosanto diritto al lavoro? Perché investire soldi pubblici per sostenere interventi formativi per i medici veterinari non in possesso di titoli di specializzazione, quando ci sono medici veterinari con la specializzazione, già da tempo, e conseguita con i propri soldi? Che senso ha allora presentare la domanda di inclusione nelle graduatorie regionali per medici veterinari specialisti, se è già tutto predeterminato senza dare riscontro ai titoli professionali? Forse non è questa la sede giusta per affrontare tali problematiche, ma sicuramente lo è per dare una cassa di risonanza a tali incongruenze, con l'augurio e la speranza che queste domande trovino risposte nelle opportune sedi, per il bene ultimo di una intera categoria. I Veterinari Calabresi

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Più conosco gli uomini e più amo i cani? Nel mio caso, più amo i cani e più mi interessano gli uomini Cathleen Schine, scrittrice


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18 Calendario attività Dal 3 febbraio al 15 marzo Per visualizzare i programmi degli eventi di tutte le società clicca su www.evsrl.it/eventi Edizioni Veterinarie E.V. srl

3 FEB 8 - 9 FEB 10 FEB 10 FEB 10 FEB 16 - 17 FEB 17 FEB 17 FEB 17 FEB 21 - 23 FEB 24 FEB 24 FEB 24 FEB 24 FEB 24 FEB 24 FEB 25 - 26 FEB 27 FEB - 1 MAR 29 FEB - 1 MAR 1 - 2 MAR 1 - 2 MAR 2 MAR 2 MAR 2 MAR 6 - 8 MAR 7 - 9 MAR 7 MAR 13 - 15 MAR

INCONTRO REGIONALE SCIVAC CAMPANIA CONGRESSO SIVAR IN COLLABORAZIONE CON 108A FIERAGRICOLA (VERONAFIERE, 7-10 FEBBRAIO 2008) INCONTRO

INCONTRO SIODOV INCONTRO REGIONALE SCIVAC TRENTINO ALTO ADIGE INCONTRO SIMVENCO INCONTRO SISCA INCONTRO SIGEDV Attenzione: Evento annullato INCONTRO REGIONALE SCIVAC MARCHE

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC INCONTRO SICARV INCONTRO SIARMUV

INCONTRO REGIONALE SCIVAC SICILIA INCONTRO REGIONALE SCIVAC VENETO INCONTRO REGIONALE SCIVAC TOSCANA

INCONTRO REGIONALE SCIVAC SARDEGNA IN COLLABORAZIONE CON ASVAC CORSO SCIVAC ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC

LA VISITA CLINICA E LA MEDICINA COMPORTAMENTALE: CONSIGLI PRATICI PER MIGLIORARE L’APPROCCIO CLINICO NEL CANE E NEL GATTO. - Caserta - Novotel Caserta Sud - Strada Statale, 87 Sannitica - ECM: Richiesto Accr. - Per info: Monica Borghisani - Segr. Del. Reg. SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it NUOVI ORIZZONTI PER LA VETERINARIA EUROPEA: SALUTE, BENESSERE ANIMALE E PRODUZIONI DI QUALITÀ - VeronaFiere, Verona - Viale del Lavoro, 8 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Orioli - Segreteria e Commissione Scientifica SIVAR - Tel. +39 0372 403539 - E-mail: info@sivarnet.it UTILIZZO DELLA MAGNETOTERAPIA IN MEDICINA VETERINARIA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: socspec@scivac.it ONCOLOGIA DEL CAVO ORALE: DIAGNOSI E PIANI DI TRATTAMENTO - Centro Studi SCIVAC, Cremona Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: socspec@scivac.it EPILESSIA E CONVULSIONI: APPROCCIO CLINICO, DIAGNOSTICO E TERAPEUTICO - Trento, Ordine dei Medici Veterinari - Via V. Zambra, 36 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it INCONTRO DI OMEOPATIA VETERINARIA - MATERIA MEDICA DI RAGNI E SERPENTI - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: socspec@scivac.it … IL GATTO RINGRAZIA! - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: socspec@scivac.it INCONTRO SIGEDV - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: socspec@scivac.it MEDICINA FELINA - Ancona - Hotel Sporting - Via Flaminia 220 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it CARDIOLOGIA: VI PARTE - DIAGNOSI E TERAPIA DELLE CARDIOPATIE CONGENITE NEL CANE E NEL GATTO - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it GIORNATA DI CASI CLINICI CON AGGIORNAMENTI BIBLIOGRAFICI - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: socspec@scivac.it ARGOMENTI DI ANESTESIA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - Email: socspec@scivac.it L’ESAME ENDOSCOPICO IN GASTROENTEROLOGIA E PNEUMOLOGIA - Catania - museo Diocesano - VIA Etnea, 8 - P.zza Duomo - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it DIAGNOSI E TERAPIA DELLE PRINCIPALI PATOLOGIE SCHELETRICHE EREDITARIE. - Park Hotel Villa Fiorita - Monastier (TV) - Via Giovanni XXIII, 1 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it L’OCCHIO DOLENTE - Grand Hotel Admiral Palace - Chianciano Terme (SI) - VIA UMBRIA 2 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it ASVAC- IL RUOLO DELLA FISIOTERAPIA NELLA CORRETTA GESTIONE DEL PAZIENTE AFFETTO DA ERNIE DISCALI - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it CORSO AVANZATO INTENSIVO - ANESTESIA LOCOREGIONALE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it DIAGNOSTICA PER IMMAGINI: III PARTE - RADIOLOGIA DEL TORACE - Centro Studi SCIVAC, Cremona Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it

ITINERARIO DIDATTICO SIVE

CORSO BASE DI NEONATOLOGIA - Centro Equino Arcadia, Vigone (TO) - ECM: Richiesto Accreditamento Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: info@sive.it

INCONTRO SIOVET

ORTOPEDIA E TRAUMATOLOGIA PEDIATRICA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: socspec@scivac.it ENDOCRINOLOGIA NEGLI ANIMALI ESOTICI - Centro Studi Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - Email: info@sivae.it IL SISTEMA NERVOSO PERIFERICO: CERCHIAMO DI FARE CHIAREZZA - Centro Studi SCIVAC, Cremona Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: socspec@scivac.it

EVENTO SIVAE INCONTRO SINVET

INCONTRO SIMEF INCONTRO REGIONALE SCIVAC EMILIA ROMAGNA ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC CONGRESSO NAZIONALE SCIVAC / SIONCOV SEMINARIO AIVEMP IN COLLABORAZIONE CON ASL 7 RAGUSA E ORDINE DEI MEDICI VETERINARI DI RAGUSA ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC

UTILIZZO ED INTERPRETAZIONE APPROPRIATA ED INAPPROPRIATA DEGLI ESAMI DI LABORATORIO NELLA MEDICINA FELINA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per info: Elena Piccioni - Segr. Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: socspec@scivac.it LE LUSSAZIONI ARTICOLARI TRAUMATICHE NEL CANE E NEL GATTO - Jolly Hotel , Castenaso (BO) - Via Villanova 29/8 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it 2° IT. DERMATOLOGIA: I PARTE - APPROCCIO DIAGNOSTICO AI PROBLEMI DERMATOLOGICI (1°) - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it 58° CONGRESSO NAZIONALE SCIVAC - ONCOLOGIA - Atahotel Quark, Milano - Via Lampedusa, 11/A - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - Email: info@scivac.it L’EPIDEMIOLOGIA IN MEDICINA VETERINARIA - Scuola dello Sport - Via Magna Grecia - Ragusa - Via Magna Grecia - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Lara Zava - Segreteria AIVEMP - Tel. +39 0372 403541 - E-mail: segreteria@aivemp.it 2° IT. ORTOPEDIA: I PARTE - VIE D’ACCESSO E TECNICHE DI RIDUZIONE IN ORTOPEDIA VETERINARIA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it

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La rivista è un settimanale specializzato rivolto a Medici Veterinari e operatori del settore Direttore Carlo Scotti Direttore Responsabile Antonio Manfredi Coordinamento Editoriale Sabina Pizzamiglio info@anmvi.it Comitato di Redazione Pierpaolo Bertaglia, Paolo Bossi, Marco Eleuteri, Giuliano Lazzarini, Pier Mario Piga, Sabina Pizzamiglio, Aldo Vezzoni Rubriche Fabrizio Pancini, Oscar Grazioli, Maria Teresa Semeraro, Giovanni Stassi Segreteria di Redazione Lara Zava professioneveterinaria@anmvi.it Grafica Francesca Manfredi grafica@evsrl.it Editore SCIVAC - Via Trecchi, 20 26100 Cremona Iscrizione registro stampa del Tribunale di Vigevano, n. 1425/03 del 30/12/2003 Concessionaria esclusiva per la pubblicità EV srl, Cremona marketing@evsrl.it Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana

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Spedizione in abbonamento postale 45%, art. 2 comma 20/B legge 662/96 Filiale di Milano a cura di Centro Produzione Mailings Scarl - Cusago (MI) Professione Veterinaria pubblica notizie d'attualità e di rassegna i cui contenuti non rispecchiano necessariamente il pensiero della Testata. Interventi e opinioni attribuibili a Professione Veterinaria e/o all'ANMVI vengono esplicitamente indicate come tali. Chiuso in stampa il 28 gennaio 2008


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